i 100 sguardi
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iCento sguardiCorleone negli sguardi dei suoi ragazzi
Un progetto di Margherita Abbozzo e Alessandra Capodacqua
100 studenti di tutte le scuole a Corleone, dalle elementari ai licei, hanno
ricevuto una macchina fotografica usa-e-getta e l’invito a documentare la loro vita
quotidiana in un paese il cui solo nome evoca quanto di peggio possa esprimere una
società, ma anche la forza di una rinascita morale, civile ed etica. Infatti a
Corleone opera la cooperativa Lavoro e non solo che coltiva terreni requisiti alla
mafia e questo progetto è nato in collaborazione con loro.
I Cento Sguardi raccoglie le fotografie di giovani corleonesi che ci accompagnano in
un viaggio nel paese di cui sono fieri. Le immagini raccontano proprio un viaggio:
si arriva in paese, che è immerso in una natura bellissima, giungendo nella piazza
principale, dove si affacciano un elegante giardino pubblico ottocentesco e la
caserma dei carabinieri dove iniziò la sua carriera il generale Carlo Alberto Della
Chiesa, che lì ricevette la denuncia della scomparsa di Placido Rizzotto, corleonese
DOC, ucciso dalla mafia nel 1948.
Poi vediamo le scuole dei ragazzi che hanno partecipato al progetto, e vari luoghi
simbolici della lotta alla mafia: la sede della Cooperativa Lavoro e non solo a Casa
Caponnetto, che è un edificio confiscato ai Riina, e tanti altri edifici restituiti
alla vita civile come il tribunale, la caserma della guardia di Finanza e il Museo
della Legalità. Tutti immobili confiscati alla mafia. Vediamo il cartello della
strada che celebra la data dell’arresto di Provenzano, come vediamo la casa dove si
era nascosto. Insomma, attraversiamo il paese con le sue strade, le piazze, la sede
del Comune, le chiese, sempre condotti dai ragazzi che qui vivono e studiano.
Un paese che però sembra deserto, perché nessuno degli adulti fotografati ha
voluto firmare la liberatoria necessaria per usare la loro immagine. La crescita
civile deve fare i conti anche con questa mentalità. I ragazzi invece sono il
futuro possibile. I loro sguardi diventano nostri. Così questo viaggio dimostra
che la bellezza è un valore morale e che l’estetica è etica.
“Bisognerebbe ricordare alla gente che cos’è la bellezza, aiutarla a
riconoscerla, a difenderla. E’ importante la bellezza. Da quella scende giù
tutto il resto. Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di
un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà.
È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e
donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi
la curiosità e lo stupore.”
Peppino Impastato
Grazie alla cooperativa Lavoro e non solo, a tutti i presidi e ai professori che
hanno aperto le loro classi con generosità. Un grazie di cuore a tutti i ragazzi
e le ragazze di Corleone che ci hanno fatto da guida con i loro Cento Sguardi.
Last but not least, grazie a F_AIR e a FUA che hanno portato la mostra a
Firenze.
Margherita Abbozzo
Alessandra Capodacqua