tesina x factor
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TECNICHE E LINGUAGGI DEI MEDIA
Prof. Franco Iseppi
ANALISI DI UN PRODOTTO TELEVISIVO
Indice
Pasquale LISENA (matricola 164400)
Scheda del programma pag. 2
Analisi “ 3
Sitografia “ 7
Bibliografia “ 7
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SCHEDA DEL PROGRAMMA
X FACTOR
RETE DI TRASMISSIONE: Rai Due
DURATA: 3 ore ca.
FASCIA ORARIA: prima serata (Prime Time),
preserale (Day Time)1
PERIODICITÀ: settimanale (per il Prime Time),
giornaliera (per il Day Time)
PRODUZIONE: Rai in collaborazione con
Magnolia
AUTORI: Angelo Ferrari, Domenico Liggeri, Peppi Nocera, Cristiano Rinaldi, Andrea Marchi,
Paola Costa
REGISTA: Egidio Romio
PRESENTATORI E/O ATTORI: Francesco Facchinetti (presentatore), Mara Maionchi, Morgan,
Claudia Mori (guidici di gara)
GENERE: Talent Show musicale
CRONISTORIA: “The X Factor” (questo il nome originale del format) nasce in Gran Bretagna nel
2004, da un’idea del manager discografico e produttore artistico britannico Simon Cowell,
già giudice nei programmi, da cui tra l’altro ha preso spunto, Pop Idol e American Idol. Il
format è stato adattato e trasmesso in oltre 15 paesi tra cui Spagna, Belgio, Olanda,
Australia, Islanda, Russia, Finlandia, Marocco, Colombia, Germania, Arabia Saudita,
Danimarca, Repubblica Ceca e Italia.2
CONTENUTI PRINCIPALI: “X Factor è il Talent Show musicale che ha come obiettivo quello di
scoprire e lanciare un cantante che abbia le caratteristiche per diventare una vera e propria
Popstar.” 3 Le aspiranti star – scelte dopo migliaia di provini e divise in tre categorie (16-24,
25+ e Gruppi Vocali) – si affrontano, puntata dopo puntata, in una gara canora, giudice
della quale è il pubblico, che esprime il proprio gradimento attraverso il televoto. A
decidere quale tra i due partecipanti meno apprezzati deve essere eliminato dalla gara
sono i giudici/capitani delle tre categorie. Tra i concorrenti che giungono all’ultima puntata,
il pubblico decreterà il vincitore, al quale spetta un importante contratto discografico e (a
partire dall’ultima edizione conclusasi il 2 dicembre 2009) la possibilità di partecipare al
Festival di Sanremo nella sezione Artisti.
1 Per la distinzione tra “Prime Time” e “Day Time”, cfr. l’analisi del programma.
2 http://www.xfactor.rai.it/category/0,1067207,1067235-1086307,00.html
3 http://www.xfactor.rai.it/category/0,1067207,1067235-1086308,00.html
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X FACTOR E LA MULTIMEDIALITÀ
X Factor sfrutta totalmente quelle che sono le risorse della multimedialità, “scomponendo” il
programma per inserirne le varie parti sulle diverse piattaforme mediali. Queste parti sono inoltre
incatenate tra loro così da generare un flusso continuo di comunicazione. Possiamo pensare ad
una applicazione della teoria definita “Sindrome di Sherazade”, elaborata da Norbert Gonzàles
Gaitano considerando la sola televisione4. Nel nostro caso il tentativo di tenere lo spettatore il più
possibile all’interno del flusso comunicativo si estende a tutta la matrice mediale che comprende
televisione, radio, web, telefono...
X FACTOR IN TV
Ovviamente la piattaforma televisiva è quella più utilizzata. Tuttavia anche nel contesto del
medesimo medium X Factor utilizza canali diversi per ottenere il massimo riscontro dal pubblico, o
meglio dai diversi tipi di pubblico.
Il pubblico della prima serata, il più vasto ed eterogeneo, segue
la “Prime Time”, la gara vera e propria. Se si ha uno sguardo
attento, si può rintracciare all’interno della trasmissione i
diversi generi televisivi che oggi come ieri godono di un ampio
consenso di pubblico. Così la gara canora (genere: game)
ricorda il Festival di Sanremo; il conduttore, gli ospiti e le
chiacchierate tra i vari personaggi ci fanno sentire di fronte ad
uno spettacolo di varietà; la crescita degli aspiranti cantanti, l’attenzione al fattore emozione e il
televoto ci rimandano alle matrici tipiche del reality show. L’attenzione dunque è rivolta alla
totalità del pubblico. Gli stessi ospiti invitati puntata dopo puntata fanno ci fanno comprendere
l’intenzione di soddisfare il pubblico di ogni età: si passa da Mogol ad Anastacia, da Fiorella
Mannoia a J Ax. Il formato tradizionale 4:3 conferma quando già detto.
Nella fascia preserale giornaliera si colloca il “Day Time”, un
“riassunto della giornata”, non presente nel format originale ma
solo nell’edizione italiana, che mostra le decisioni dei coach e i
progressi dei cantanti. L’obiettivo è quello di creare aspettative
per il successivo Prime Time. In questa fase il linguaggio del
programma si avvicina maggiormente a quello del reality show,
entrando a stretto contatto con i protagonisti del programma e
mostrandone le difficoltà e le emozioni nel quotidiano. Il
pubblico è quello dei più affezionati e assidui utenti del medium.
4 Secondo la “Sindrome di Sherazade”, la televisione cerca di trattenere davanti allo schermo lo spettatore e impedire
che cambi canale, agendo in maniera analoga alla protagonista de “Le Mille e Una Notte” che, per aver salva la vita, ogni sera racconta al sultano una storia, rimandando il finale al giorno dopo, e tenendo quindi viva la sua attenzione e curiosità.
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Il sabato alle ore 14:00 va in onda “X Factor – Il Processo”, anch’esso tutto italiano, condotto dallo
stesso Facchinetti. Si cambia ancora genere poiché il
programma altro non è che un talk show che ha l’obiettivo di
“indagare e mettere sotto la lente d’ingrandimento X Factor, i
suoi protagonisti, l’operato dei giudici, le coreografie, il look ed
in generale tutto ciò che può generare un dibattito
costruttivo.”5 Il formato 16:9 fa capire come Il Processo voglia
andare incontro alla parte di pubblico più attenta agli sviluppi del medium, ovvero il pubblico
giovanile. Non è un caso che durante la trasmissioni vengano trasmesse le “pagelle” dei
concorrenti redatte dai più famosi dj italiani. Da sottolineare quanto Il Processo voglia presentarsi
come complemento piuttosto che come appendice al programma principale: infatti durante
l’ultima puntata de Il Processo viene assegnato, da una giuria composta da esperti musicali quali
giornalisti, rappresentanti dei network radiofonici, direttori d’orchestra, un proprio premio, il
Premio della Critica, che contribuisce alla fortuna del
concorrente che lo riceve6.
La “presenza” di X Factor nel mezzo televisivo continua
anche attraverso altre trasmissioni. Infatti i concorrenti sono
spesso ospiti della trasmissione “Quelli che… il calcio”, il
vincitore partecipa al Festival di Sanremo e numerosi talk
show discutono sull’andamento e sulle finalità del
programma.
X FACTOR IN RADIO
Altra tipologia di pubblico è quella della radio: un pubblico
composto da giovani, da chi vuole essere aggiornato sulle hit del
momento e da gente a cui piace ascoltare distrattamente (magari
mentre si è alla guida o si sta lavorando) le trasmissioni
radiofoniche.
È pertanto per “conquistare” questo pubblico che gli autori di X
Factor hanno pensato di far entrare gli aspiranti cantanti negli studi di alcune importanti stazioni
(principalmente Radio Due e Radio Deejay). 7Ospiti di diversi programmi, i concorrenti sono stati
intervistati e mandati in onda sulle frequenze radiofoniche, iniziando a entrare in quella che è
l’arena privilegiata per la comunicazione musicale. Da sempre infatti la radio è, tra tutti i media,
5 http://www.xfactor.rai.it/category/0,1067207,1067235-1086354,00.html
6 Nella 2^ edizione The Bastard Sons of Dioniso, vincitori del Premio della Critica, hanno avuto un successo radiofonico
maggiore rispetto a Matteo Beccucci, vincitore di X Factor. Nella classifica FIMI del 29 aprile 2009 si piazzano più in alto di una posizione rispetto a quest’ultimo. (http://www.fimi.it/classifiche_result_artisti.php?anno=2009&mese=04&id=241)
7 I Bastard Sons of Dioniso a Radio Deejay:
http://www.youtube.com/watch?v=IE96BA1J10w&feature=player_embedded#
5
quello che influisce maggiormente sul successo di un artista in questo campo, il quale ne ha
bisogno per farsi conoscere. Si può facilmente comprendere come ad un aumento di popolarità
“radiofonica” dei concorrenti segua un aumento di ascolti del programma stesso.
X FACTOR SUL WEB
Www.xfactor.rai.it è il sito ufficiale della trasmissione, una vera e propria finestra sul mondo di X
Factor. All’interno, notizie, curiosità, informazioni, la possibilità di rivedere i momenti più
importanti del programma, wallpaper da scaricare, un blog in cui il “popolo del web” può inserire i
propri commenti, un forum e tanto altro.
Attraverso Internet, X Factor diventa accessibile al pubblico sempre e ovunque, con contenuti
multimediali integrati nell’unica piattaforma, consentendo all’utente di interagire in prima
persona con la trasmissione.8 Interessante è “il blog di Francesco” (http://xfactor1.blog.rai.it/)
attraverso il quale il conduttore può avere un contatto diretto e personale con chiunque navighi
sul sito, superando il limite televisivo e radiofonico della comunicazione uno-a-molti per
avvicinarsi al modello molti-a-molti.
Il web è utilizzato anche per il casting: gruppi e cantanti possono inviare il proprio video e inviarlo
alla redazione del sito, la quale provvederà a caricarlo su rai.tv9.
Ma X Factor è presente anche su due delle piattaforme dalla già confermata popolarità: Facebook
e MySpace. Tutto questo permette non solo di raggiungere gli utenti della rete, adeguando il
8 Per i concetti di accessibilità, multimedialità e interattività della comunicazione elettronica cfr. Cantoni L., Di Blas N.,
Comunicazione. Teoria e pratiche, Apogeo, Milano, 2006, pagg. 164-165.
9 Alcuni esempi su http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e321a3c3-d47d-4d83-a6f9-
de3526c00b5a.html.
6
proprio linguaggio anche a chi si serve di questo media, ma anche ad avere un ulteriore feedback
del consenso: su Facebook il gruppo “XFactor Italia” ha 12.340 membri mentre il profilo di
MySpace conta 6.646 amici.
X FACTOR NEL CAVO TELEFONICO
Spesso si tende a trascurare il fatto che le trasmissioni che utilizzano i sistema del televoto, in
realtà occupano due media: la televisione e il telefono. Il vantaggio principale, oltre i consistenti
introiti economici, riguarda la possibilità di un feedback immediato non solo quantitativo (quanti
tra i telespettatori vogliono partecipare attivamente al programma) ma anche qualitativo (il
televoto influenza l’andamento stesso del programma, decretando eliminazioni o “salvataggi” dei
concorrenti). Allo spettatore tele-votante sembrerà di aver dato un contributo alla trasmissione e
che l’emittente gli abbia concesso uno spazio di libera espressione 10 , fatto che molto
probabilmente si concretizzerà in uno stimolo in più all’ascolto.
X FACTOR SU ALTRI MEDIA
Essendo una trasmissione musicale, potrebbe sembrare
abbastanza naturale che essa utilizzi le esibizioni dei propri
cantanti per l’editoria musicale, promuovendo audio-cd con il
logo di X Factor in copertina, logo visibile anche nelle versioni
iTunes, acquistabili online per la riproduzione sull’iPod di Apple11.
Non bisogna però dimenticare che le copertine dei dischi nelle
vetrine costituiscono un vero e proprio medium-immagine, così
come la riproduzione dei supporti funziona come un medium-
suono. Il messaggio trasmesso genera un ritorno dal supporto
alla trasmissione, creando una circolarità positiva per il
format. La stessa cosa accade quando il programma ha
una certa visibilità su giornali e riviste (media a stampa).
10 Il giornalista Edmondo Berselli spiega “Con il televoto il gusto si esprime senza filtri. Si riconosce nei protagonisti che
ballano, cantano, litigano.” (Il Paese del televoto, in “La Repubblica”, 24 marzo 2009, pag.33)
11 Lo stesso sito www.xfactor.rai.it promuove l’acquisto su iTunes.
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BIBLIOGRAFIA
Cantoni L., Di Blas N., Comunicazione. Teoria e pratiche, Apogeo, Milano, 2006
Gonzàles Gaitano N., La sindrome di Sherazade e altri effetti diseducativi della
televisione, in “Cristianità” n. 290-291, 1999
Borselli E., Il Paese del televoto, in “La Repubblica”, 24 marzo 2009, pag. 33
SITOGRAFIA
www.xfactor.rai.it
Sito ufficiale di X Factor.
www.fimi.it
Fimi, acronimo di federazione industria musicale italiana, organo che tutela e promuove
le attività connesse all'industria discografica in generale.
xfactor1.blog.rai.it
Il blog del conduttore Francesco Facchinetti.
www.rai.tv
La Rai in diretta e on demand sul web
www.youtube.com
Servizio di condivisione video.