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CASO CLINICO Giulia è una ragazza di 18 anni che viene accompagnata dal medico di base dal padre in seguito ad una telefonata da parte dell’insegnante coordinatore di classe. L’insegnante ha riferito al padre che la ragazza è molto cambiata negli ultimi due mesi, con un brusco calo del rendimento scolastico. E’ inoltre spesso isolata, assente durante le lezioni. Il giorno prima si è messa a piangere in classe ha rifiutato di dare spiegazioni all’insegnante e si è allontanata dalla scuola. Alcune compagne di classe avrebbero riferito di essere preoccupate che potesse compiere gesti autolesivi perché hanno detto di averla sentita più volte dire che voleva “farla finita”. Anche il padre riferisce di essere preoccupato perché la figlia è dimagrita, mangia poco, è molto nervosa e irritabile con i genitori in particolare con la madre, piange per nulla e a suo dire, dorme molto poco, riferisce infatti di aver notato spesso la luce nella sua camera quanto si alza alla notte. Due settimane prima inoltre è tornata a casa completamente ubriaca, quando dice “Giulia non beve vino nemmeno a tavola”. Aggiunge anche che è un momento molto difficile per la famiglia perché lui e la moglie stanno divorziando.

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CASO CLINICO

Giulia è una ragazza di 18 anni che viene accompagnata dal medico di base dal padre in seguito ad una telefonata da parte dell’insegnante coordinatore di classe. L’insegnante ha riferito al padre che la ragazza è molto cambiata negli ultimi due mesi, con un brusco calo del rendimento scolastico. E’ inoltre spesso isolata, assente durante le lezioni. Il giorno prima si è messa a piangere in classe ha rifiutato di dare spiegazioni all’insegnante e si è allontanata dalla scuola. Alcune compagne di classe avrebbero riferito di essere preoccupate che potesse compiere gesti autolesivi perché hanno detto di averla sentita più volte dire che voleva “farla finita”.

Anche il padre riferisce di essere preoccupato perché la figlia èdimagrita, mangia poco, è molto nervosa e irritabile con i genitori in particolare con la madre, piange per nulla e a suo dire, dorme molto poco, riferisce infatti di aver notato spesso la luce nella sua camera quanto si alza alla notte. Due settimane prima inoltre è tornata a casa completamente ubriaca, quando dice “Giulia non beve vino nemmeno a tavola”. Aggiunge anche che è un momento molto difficile per la famiglia perché lui e la moglie stanno divorziando.

La storia

La famiglia di Giulia è composta dai genitori e da due fratelli minori.

La madre ha una lunga storia di problemi mentali, con numerosi ricoveri e trattamenti ambulatoriali. Giulia e i fratelli sono stati cresciuti soprattutto dalla nonna materna che però è venuta a mancare circa due anni prima.

Ci sono stati molti conflitti all’interno del matrimonio e la coppia sta ora affrontando il divorzio, chiesto dal marito.

I rapporti di Giulia nei confronti della mamma sono sempre stati molto tesi e le difficoltà relazionali sono notevolmente aumentate nell’ultimo periodo, quando la madre ha iniziato a farle pressioni perché convincesse il padre a non lasciarla .

La sintomatologiaIl cambiamento di Giulia è incominciato circa un anno dopo la

morte della nonna, quando si erano accentuati i litigi fra i genitori e si era cominciato a parlare di divorzio. Prima di allora la ragazza era socialmente molto impegnata, prendeva lezioni di danza e di musica e partecipava attivamente alle attività organizzate dalla scuola. Era una studentessa brillante, diligente e con ottimi voti. Progressivamente si era “spenta” uscendo sempre meno di casa, occupandosi dei fratellini e delle pulizie di casa al posto della madre, in modoquasi ossessivo.

Negli ultimi tre mesi la situazione è notevolmente peggiorata: si sente triste per la maggiora parte del giorno, ha sviluppato sentimenti di colpa nei confronti dei fratelli e del padre, perché dice di non riuscire più a fare nulla e di essere diventata come la madre.Ha perduto ogni interesse sia verso la scuola (il rendimento è calato drasticamente) sia nel tempo libero e nello sport.E’ Irritabile, ha sbalzi d’umore e “piange per nulla”

A volte, soprattutto quando si sente particolarmente in colpa , èconvinta di non meritare di vivere, ed ha più volte pensato alla morte come risoluzione ai propri problemi.

CRITERI DSM IV PER DISTURBO CRITERI DSM IV PER DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIOREDEPRESSIVO MAGGIORE

A. Cinque o più dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi è costituito da (1) umore depresso o (2) perdita di interesse o piacere.(1) UMORE DEPRESSO PER LA MAGGIOR PARTE DEL GIORNO, QUASI OGNI GG;(2) MARCATA DIMINUZIONE DI INTERESSE O PIACERE PER TUTTE O QUASI TUTTE LE ATTIVITÀ;(3) SIGNIFICATIVA PERDITA DI PESO, IN ASSENZA DI UNA DIETA, O SIGNIFICATIVO AUMENTO DI PESO, OPPURE DIMINUZIONE O AUMENTO DELL’APPETITO;(4) INSONNIA O IPERSONNIA QUASI OGNI GIORNO;(5) AGITAZIONE O RALLENTAMENTO PSICOMOTORIO;(6) FATICABILITÀ O MANCANZA DI ENERGIA;(7) SENTIMENTI DI AUTOSVALUTAZIONE O SENTIMENTI ECCESSIVI O INAPPROPRIATI DI COLPA;(8) DIMINUZIONE DELLA CAPACITÀ DI PENSARE O CONCENTRARSI;(9) RICORRENTI PENSIERI DI MORTE, RICORRENTE IDEAZIONE SUICIDA O UN TENTATIVO DI SUICIDIO.

B. I sintomi non soddisfano i criteri per un episodio misto.C. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o un’ alterazione del

funzionamento sociale, lavorativo o di altre importanti aree.D. I sintomi non sono dovuti agli effetti di una sostanza.E. I sintomi non sono giustificati da lutto.

DISTURBI DELLDISTURBI DELL’’ UMORE IN UMORE IN ADOLESCENZAADOLESCENZA

I disturbi dell’umore nei bambini e negli adolescenti hanno recentemente presentato crescente riconoscimento ed attenzione. Anche se si è sempre saputo che tristezza e disperazione possono manifestarsi in bambini ed adolescenti, è divenuto chiaro che disturbi duraturi dell’ umore si riscontrano in bambini di tutte le età ed in molte circostanze. Intercettare la patologia agli esordi significa migliorarne in modo significativo il decorso e la prognosi

CARATTERISTICHE CLINICHE IN CARATTERISTICHE CLINICHE IN ADOLESCENZAADOLESCENZA

Accanto alla più classica sintomatologia depressiva sono presenti:

� Disforia;� Irritabilità;� Disturbi somatici (mal di stomaco, nausea, cefalea,

vertigini, disturbi visivi)� Ansie e fobie.Sono inoltre di frequente riscontro la sensazione di non

essere capito o approvato dagli altri; una spiccata sensibilità al rifiuto e alle frustrazioni, soprattutto in campo sentimentale; la tendenza ad interrompere le attività sociali, comprese quelle scolastiche e a rinchiudersi in casa.

Sono frequenti le condotte tossicofiliche (assunzione di alcol e droghe) e comportamenti antisociali.

EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIAI disturbi dell’ umore aumentano di frequenza

con l’avanzare dell’età.In adolescenza la depressione è più comune,

come del resto nell’età adulta, nelle femmine. Tra gli adolescenti, il 5% circa di quelli che vivono nella comunità ha un disturbo depressivo maggiore.

Tra i bambini e gli adolescenti ospedalizzati, i valori del disturbo depressivo maggiore sono molto più alti che nella comunità nel suo complesso; fino al 20% dei bambini e al 40% degli adolescenti è depresso.

MODIFICAZIONIEPIGENETICHE

VULNERABILITA’Carico allostatico

CARICO GENETICOpredisposizione

INFLUENZA AMBIENTALE

Stress fisici

Stress psichici

Sostanze

Alcool

ESORDIO

..in diverse epoche della vita (infanzia, fanciullezza, adolescenza)

STRESS

… e di diversa natura (fisico, psichico, tossico)\

GLI EFFETTI DELL’ALCOL SUL SNC SI RIFLETTONO SULL’ESORDIO E SUL DECORSO CLINICO DELLE PATOLOGIE PSICHICHE IN ADOLESCENZA

Abuso e dipendenza da cannabis correlati direttamente all’aumento di comportamento e ideazione suicidale. Tale dato è piùsignificativo se l’uso inizia prima dei 17 anni.

L’insonnia in adolescenza facilita l’insorgenza di depressione nel giovane adulto

ranges of onset age for common psychiatric disorders

Rangers of onset age for common psychiatric disorders

ADOLESCENTI E SUICIDIOADOLESCENTI E SUICIDIOI suicidi tra gli adolescenti rappresentano il 6% circa di tutti i

suicidi. In questa fascia di età esso è tra la seconda e la terza causa di morte.

Studi epidemiologici effettuati in altri paesi, in particolare Stati Uniti, suggeriscono che negli ultimi 20 anni l’incidenza di suicidio tra gli adolescenti sia nettamente cresciuta.

L’atto suicida si verifica circa 5 volte più spesso negli adolescenti maschi che nelle femmine, anche se il tasso di tentativi di suicidio è almeno 3 volte maggiore nelle ragazze adolescenti.

Eventi stressanti esistenziali precedono il suicidio di adolescenti nel 70% dei casi, secondo alcuni autori fino al 90%.

Sono in causa eventi di perdita (morte o separazione), insuccessi e fallimenti, handicap fisici, timore di punizioni, rabbia/vendetta.

E’ molto frequente inoltre la presenza di disturbi psicopatologici preesistenti e non diagnosticati (circa 70%): i tre principali sono disturbi di personalità, depressione e uso di sostanze

malattie psichiatriche

SUICIDIO IN ADOLESCENZA: FATTORI PREDISPONENTI

fattori precipitanti come difficoltà sociali e interpersonali

concomitanti malattie fisiche debilitanti

disturbi dell'umore, abuso di sostanze, disturbi caratterizzati da alti livelli di impulsività

eventi di vita stressanti, insuccessi scolastici, lutti, litigi con i genitori o il partner e di traumi

Il mancato riconoscimento di una sintomatologia psichica e la conseguente assenza di una consultazione specialistica si verificano nella maggior parte degli adolescenti deceduti per suicidio (Renaud etal. 2009).

Fino al 70% dei giovani con disturbi depressivi o dell’umore non ricevono un’appropriata diagnosi e uno specifico trattamento