sindrome da avvelenamento da funghi

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Page 1: Sindrome da avvelenamento da funghi

SINDROME FALLOIDEA

È la forma di avvelenamento più grave ed è causata dalla Amanita phalloides che cresce in

estate ed in autunno nei boschi di latifoglie e conifere.

Questo fungo contiene una decina di composti tossici divise in sostanze ad azione tossica

rapida (falloidine) e sostanze ad azione tossica lenta (amanitine, molto più velenose delle

precedenti). La dose tossica letale è tale che un individuo sano, del peso corporeo di una

settantina di chili, può venire ucciso da soli 20 mg di sostanza tossica.

I veleni delle amanite, al pari

di altri funghi tossici, sono termostabili

(quindi non degradati dalla cottura) e

non volatili: anzi, dopo l’essicamento, la

tossicità aumenta per la maggior

concentrazione dei principi tossici.

Tutto il fungo è velenoso, comprese le

spore. I danni fisiologici sono diretti

verso il fegato, l’apparato digerente

(dissenteria), circolatorio (emorragie

interne), apparato escretore

(insufficienza renale) ed infine verso il

sistema nervoso.

I sintomi appaiono dopo diverse ore

dall’ingestione (5 ore come minimo).

L’inizio della sindrome è caratterizzato

da vertigini ed affanni respiratori, a

cui seguono la crisi gastroenterica e

quella epatica.

E’ di estrema importanza non arrivare

agli ultimi stadi descritti ma di porre

rimedio subito all’inizio dei primi

sintomi attivando il soccorso del 118.

Page 2: Sindrome da avvelenamento da funghi

SINDROME PARAFALLOIDEA

Nel 1952, in Polonia, si registrò un avvelenamento di massa con centinaia di intossicati e venti

decessi.

Le Indagini portarono ad un unico colpevole: il fungo Cortinarius orellanus ritenuto fino ad

allora commestibile.

Il suo habitat in Italia è quello prevalentemente settentrionale dei boschi di latifoglie tra fine

estate ed inizio dell’autunno.

Il periodo d’incubazione va dai tre giorni fino alle due settimane dopo l’ingestione.

I sintomi sono del tutto simili a quelli visti precedentemente riferendosi all’amanite:

inizialmente si ha una grande sete seguita da tremori ed insufficienza renale.

SINDROME MUSCARINICA

Quante volte lo abbiamo disegnato anche

noi da bambini: è il classico fungo rosso con

le verruche bianche: parliamo della Amanita

muscaria ed i sintomi che provoca

di tipo gastrointestinale, crampi ai polpacci,

tremore, a cui seguono cefalea, vomito,

convulsioni e fasi alterne di tachicardia e

brachicardia.

Può anche avere effetti allucinogeni.