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Testo di progetto - ver. 0.7.A/Italia Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Legge 64/2001) Ente 1 Ente proponente il progetto: Arci Servizio Civile Nazionale Dati aggiuntivi per i cittadini: Sede centrale: Via dei Monti di Pietralata 16 Roma Telefono, e-mail, fax, sito internet sede centrale: Tel. 06-41734392 Fax 06-41726224 E-mail: [email protected] Sito: www.arciserviziocivile.it Sede locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Empoli (50053) Indirizzo sede locale dell’ente accreditato: Via di Avane 72b Numero Telefonico, Sito internet, e-mail della sede locale: 0571/82718 – www.empoli.arci.it - [email protected] Responsabile locale dell’ente accreditato: Innocenti Beatrice Responsabile informazione e selezione della sede locale: Carboncini Valeria – Innocenti Beatrice 2 Codice di accreditamento NZ00345 3 Classe di iscrizione all’albo 1° classe

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Testo di progetto - ver. 0.7.A/Italia

Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)

1

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

(Legge 64/2001) Ente

1 Ente proponente il progetto: Arci Servizio Civile Nazionale

Dati aggiuntivi per i cittadini:

Sede centrale: Via dei Monti di Pietralata 16 Roma

Telefono, e-mail, fax, sito internet sede centrale: Tel. 06-41734392 Fax 06-41726224

E-mail: [email protected] Sito: www.arciserviziocivile.it

Sede locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Empoli (50053) Indirizzo sede locale dell’ente accreditato: Via di Avane 72b Numero Telefonico, Sito internet, e-mail della sede locale: 0571/82718 – www.empoli.arci.it - [email protected] Responsabile locale dell’ente accreditato: Innocenti Beatrice Responsabile informazione e selezione della sede locale: Carboncini Valeria – Innocenti Beatrice

2 Codice di accreditamento NZ00345

3 Classe di iscrizione all’albo 1° classe

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Caratteristiche Progetto

4 Titolo del progetto: CONTINUARE A GIOCARE Soggetto attuatore: Associazione Culturale MEDICEA Accordo partenariato Socio locale X

5 Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica: Settore: EDUCAZIONE Area di intervento: Percorsi didattici di cura ed assistenza per prima e

seconda infanzia (0-11 anni); percorsi socio-culturali dedicati alla preadolescenza ed adolescenza (12-16 anni)

Codifica: E15

6 Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

L’ Associazione Culturale Medicea, costituitasi nel 1999 a Cerreto Guidi, in questi anni ha maturato una grande esperienza in materia di servizi alla persona, riuscendo a progettare e gestire, in collaborazione con i vari enti con cui si relaziona ogni giorno, servizi e strutture dedicate ad ampio raggio e in forme diverse ad ogni categoria di persone.

Tra i servizi gestiti dall’Associazione riferiti alle fasce di età comprese nel progetto troviamo: per quanto riguarda la prima infanzia, i due Centri dedicati a bambini da 12 a 36 mesi, l’ Asilo Nido “Pappa e Ciuccio” di Stabbia, curato dall’Associazione fin dalla sua nascita nel 1999, e il Micro Nido “Il lupo e il grillo” di Bassa, una struttura nuovissima la cui apertura coinciderà con l’inizio del mese di ottobre del corrente anno.

Ambedue i servizi fanno parte della rete educativa promossa dall’ Arci Regionale “Ali per volare”, che conta ben 25 strutture, tra Asili Nido e Centri Gioco dislocate su tutto il territorio regionale. La Rete è formata da un insieme di operatori, volontari ed educatori, che collaborano confrontandosi sulle varie metodologie educative cercando di mettere in pratica un’altra educazione possibile, ispirata alla fantasia e alla creatività delle opere di Gianni Rodari.. L’obiettivo di “Ali per Volare” è quello di rispondere ai bisogni diversificati e sempre nuovi dei bambini e delle loro famiglie. Una risposta che vuole essere soprattutto qualitativa e vuole mettere in campo il grande patrimonio e la grande sensibilità educativa dell’ARCI N. A.

Per quanto riguarda invece i servizi dedicati a seconda infanzia e adolescenza l’Associazione Culturale Medicea gestisce sul territorio il Centro Giovani “www.parole.a.colori.it” di Stabbia che è attivo sul territorio dal 2003 e accoglie bambini e ragazzi da 6 a 16 anni offrendo loro servizi differenziati e rispondenti in modo flessibile alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi. Il servizio si colloca all’interno del Circolo Arci N. A.

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che costituisce nella frazione il principale centro di promozione sociale, ricreativa e culturale; tale ubicazione favorisce la partecipazione attiva di bambini, ragazzi e famiglie alla realtà del Circolo e piu’ in generale a tutte le attività paesane.

Le due tipologie di servizi sono coordinate rispettivamente da Cavallini Natalia, referente per il settore infanzia dell’Associazione Culturale Medicea e Cenci Martina, referente per il settore Adolescenza.

Popolazione

Attualmente la popolazione del comune raggiunge le 10.171 unità di cui 3.208 è sotto i 30 anni. Essa è in costante crescita per il costante arrivo di individui dai comuni limitrofi e di cittadini extracomunitari.

Analisi per fasce di età

0-6 anni 7-12 anni 13–18 anni 19-24 anni 25-30 anni

678 460 509 606 955

31-36 anni 37-42 anni 43–48 anni 49-54 anni 55-60 anni

1.025 1.034 846 794 797

61-66 anni 67-72 anni 73–78 anni 79-84 anni 85-98 anni

712 627 401 510 217

Strutture e servizi sul territorio

Attualmente nel comune di Cerreto Guidi sono presenti 4 strutture che erogano servizi all’infanzia ed all’adolescenza, a cui nei prossimi due mesi se ne aggiungerà una quinta. Si tratta dell’Asilo Nido “Pappa e Ciuccio” (gestito dall’Associazione Medicea), del CIAF (gestito dal Consorzio CO&SO), dal centro giovani www.parole-a-colori.it (gestito dall’Associazione Medicea), dal distaccamento del CIAF a Bassa (gestito dal Consorzio CO&SO), dell’Asilo Nido “Il Lupo ed il Grillo” (che sarà gestito dall’Associazione Medicea).

7 Obiettivi del progetto:

La nostra opera educativa si vuole dedicare, fin dalla prima infanzia, a creare dei punti educativi in cui formare dei bambini in grado di conoscere se stessi e le proprie emozioni, capaci di esplorare, giocare, integrare e stabilire nuovi rapporti con gli altri. Vuole farli viaggiare con la fantasia attraverso il mondo con lo strumento primario di conoscenza e di esperienza di vita dei bambini, cioè con il gioco, con il racconto, con la drammatizzazione, con la rielaborazione personale di esperienze e storie divertenti.

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Il progetto ha le seguenti finalità: • Stimolare il bambino a conoscere se stesso e l’ambiente che lo circonda,

a condividere le sue emozioni con il gruppo degli altri bambini e con gli adulti che si prendono cura di lui;

• Promuovere la partecipazione attiva della famiglia alla vita del Servizio.

• Contribuire all’ampliamento e alla diversificazione dei modelli culturali, educativi e di cura rivolti all’infanzia e all’adolescenza sul territorio, attraverso l'ampliamento della sperimentazione nei punti educativi modulari e flessibili, gestiti dall’ Associazione Culturale Medicea e situati nelle strutture Comunali o Arci N. A. del Comune di Cerreto Guidi, coordinati e supervisionati centralmente, portatori di un modello pedagogico e di buone pratiche specifiche, capaci di seguire e promuovere lo sviluppo armonico del bambino in tutte le sue fasi, partendo dalla prima infanzia fino ad arrivare all’adolescenza.

Questo consente oltremodo di favorire la continuità educativa dei servizi che operano sullo stesso territorio, permettendo ai soggetti che vi lavorano di maturare una visione completa del bambino, inserendolo in un più ampio contesto evolutivo e sociale. Tale sperimentazione passa soprattutto attraverso il gioco, inteso come principale canale di apprendimento utilizzato da bambini e ragazzi in forme e caratteristiche naturalmente differenziate a seconda dell’età di riferimento. Come evidenziato dalle teorie pedagogiche è la motivazione che favorisce ogni forma di apprendimento, perchè ciò che risulta interessante è la prima radice di ciò che ci appare coerente (J.Dewey):pertanto sotto il profilo dello sviluppo, principalmente cognitivo, ma anche affettivo e sociale, per il suo carattere di piacevolezza, il gioco è una risorsa privilegiata. Il gioco è usato come tramite per esplorare l’ambiente, gli altri, se stessi e le proprie emozioni. Il gioco non ha età e non si muove entro schemi fissi e vincolanti, ed è proprio questa caratteristica di creatività e flessibilità del gioco che lo rende lo strumento favorito per il raggiungimento di ogni obiettivo educativo. Sulla base di queste finalità il progetto “Continuare a giocare” persegue i seguenti obiettivi:

Obiettivo generale • attivare e proseguire la gestione dei punti educativi per i bambini in età

da 12 a 36 mesi (Asilo Nido e Micronido) e dei Centri Aggregativi per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni (Centro Gioco e Centro Giovani), strutturati all'insegna della flessibilità, dell'innovazione educativa, della rispondenza a domande e bisogni individuali di famiglie e bambini, e della economicità.

• porsi come risposta alla domanda di occupazione femminile qualificata, in uno dei settori previsti dalle normative nazionali e comunitarie.

• Promuovere l’autonomia • Favorire la socializzazione ed il rispetto tra pari • Fornire informazioni utili sul mondo della scuola, del lavoro e del tempo

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libero • Promuovere la conoscenza delle nuove tecnologie • Consolidare, attraverso il sostegno linguistico e didattico, le conoscenze

acquisite all’interno del percorso scolastico • Valorizzare le risorse individuali e la creatività su tutti i campi d’

esperienza • Incoraggiare il coinvolgimento delle famiglie al servizio

Obiettivi specifici

Riferiti ai Centri Infanzia Accogliere fino a 45 bambini (30 nell’Asilo Nido e 15 nel Micronido) del

territorio comunale, attualmente, non essendo ancora attivo il Micronido, sono solo 30 le famiglie che possono trovare accolta la loro richiesta di iscrizione al Nido.

Offrire ai bambini e ai genitori spazi educativi e di cura innovativi, per un tempo non inferiore alle 5 ore giornaliere e non superiore alle 9 ore giornaliere per ciascun bambino.

Ampliare l’offerta rivolta alle famiglie del territorio con specifiche proposte di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche educative, sui diritti dell’infanzia e sul ruolo degli adulti con il buon funzionamento di una sportello di consulenza, di un incontro mensile con esperti ed educatori e con il supporto delle nuove tecnologie informatiche (forum di discussione, chat line, newsletter);

Potenziare la rete territoriale dei servizi per la prima infanzia, con un’attività specifica di relazione, coordinamento e integrazione con i servizi già esistenti sul territorio.

Riferiti ai Centri Gioco e di Aggregazione Accogliere fino a 60 tra bambini e ragazzi (30 nel Centro Gioco e 30 nel

Centro Giovani) del territorio comunale, attualmente, non essendo ancora attivo il Centro Gioco, sono circa 35/45 i ragazzi che quotidianamente possono frequentare il Centro Giovani.

Offrire ai bambini e ragazzi spazi educativi e ricreativi innovativi, per un tempo non inferiore alle 3 ore giornaliere e non superiore alle 5 ore giornaliere.

Ampliare l’offerta rivolta alle famiglie del territorio con specifiche proposte di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche educative, sui diritti dell’infanzia, sul ruolo degli adulti, sulle problematiche adolescenziali attraverso periodiche riunioni con le educatrici, un ciclo di incontri di sostegno alla genitorialità e con il supporto delle nuove tecnologie informatiche (forum di discussione, chat line, newsletter);

Potenziare la rete territoriale dei servizi per la seconda infanzia e l’adolescenza, con un’attività specifica di relazione, coordinamento e integrazione con i servizi già esistenti sul territorio.

Obiettivo generale Favorire percorsi di crescita individuale degli educatori e dei volontari partecipanti al progetto in termini personali, pedagogici e metodologici, attraverso la loro formazione teorica e sul campo, tesa a far loro acquisire le sensibilità e le abilità per trasmettere ai bambini messaggi educativi legati al valore della convivenza democratica fra individui diversi, all’importanza della socializzazione e della condivisione di esperienze

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educative fra pari fin dalla più tenera età, all’educazione alla pace, alla giustizia, allo sviluppo sostenibile (attivando laboratori specifici legati al corretto utilizzo delle risorse naturali) tramite la metodologia del gioco e del linguaggio fantastico del mondo infantile. Obiettivo generale Promuovere la consuetudine ad attuare percorsi educativi programmati, condivisi e verificati dall’intero team degli educatori coadiuvati dai/dalle volontari/e, facendo apprendere metodologie e tecniche di confronto e di lavoro di gruppo. Promuovere la consuetudine a confrontare il proprio progetto educativo con gli altri progetti educativi presenti sul territorio, realizzati da soggetti diversi, pubblici e/o privati. Obiettivo generale Attivare progettualità e scambi europei finalizzati a mettersi in relazione con altri servizi educativi analoghi alle nostra promosse da associazioni provenienti da altri Paesi Europei, da paesi che stanno avviando l’ingresso nell’Unione Europea e da Paesi Terzi lavorando in particolare sulle attività di sostegno alla genitorialità e sulla formazione degli operatori e dei volontari di tutti i punti educativi della rete sul tema di “un’altra educazione possibile”

8 Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto

di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

Riferito ai Centri Infanzia

I bambini vivono nel presente e hanno diritto ad esperienze piacevoli nel presente: l’obiettivo è, dunque, realizzare esperienze in cui i piccoli si sentano fisicamente e psicologicamente a loro agio. E’ importante curare l’ambiente e predisporlo come contesto del riconoscimento della dimensione fisiologica del bambino e come sfondo facilitatore e integratore delle esperienze individuali e del gruppo dei bambini. I bambini sono soggetti dotati di risorse straordinarie, e non del tutto conosciute, fin dalla nascita: hanno diritto a vivere esperienze in cui esprimere tutte le potenzialità evolutive che sono insite nell’esplorazione della realtà, nell’appropriazione degli spazi e degli oggetti, nel vivere gli scambi con figure adulte di riferimento e con i coetanei, nell’essere protagonisti di percorsi diversificati che facilitano la costruzione della loro identità. Ogni punto educativo della rete arci "ali per volare" mette al centro della giornata e del programma la persona bambino e i suoi bisogni/diritti fondamentali, riconosciuti e ormai sanciti anche dalla Convenzione Internazionale: • il diritto alla cura • il diritto alla relazione con figure adulte stabili, in mancanza delle figure

parentali • il diritto alla salute (in senso olistico) e quindi anche ad un ambiente

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sicuro e stimolante • il diritto al gioco • il diritto alla comunicazione, all’espressione (usare linguaggi diversi e

propri, agire, fare, sulla base di appropriati stimoli).

ll ritmo del tempo e le routine Il tempo che il bambino trascorre nel punto educativo della rete arci "ali per volare" è scandito e strutturato da varie situazioni che, di giorno in giorno, si succedono regolarmente l’una all’altra (l’entrata, il gioco libero, l’attività strutturata, l’uscita ). Le routine (azioni, sequenze di azioni, "avvenimenti" che si ripetono tutti i giorni nello stesso tempo e nello stesso modo) danno un ritmo alla vita del bambino/a, offrendosi come possibilità di "conoscenza" e rispondendo ai bisogni fisiologici, di affidabilità, sicurezza e prevedibilità. La definizione precisa delle routine di lavoro degli educatori risponde dunque a due esigenze: • il bisogno di continuità dei bambini • la necessità di un criterio di efficienza nell'individuazione e nella

definizione precisa dei compiti, dal momento che sono numerosi e differenziati.

Lo spazio

La strutturazione dello spazio è la prima risposta che si deve dare al bambino per soddisfare i suoi bisogni e per aiutarlo a crescere. Per questo ci basiamo su una concezione dello spazio capace di adattarsi dinamicamente alle necessità che bambini e adulti esprimono quotidianamente. L’ambiente di ogni punto educativo della rete arci "ali per volare" ha quindi una particolare fisionomia, che si richiama ad una storia o filastrocca significativa di Gianni Rodari, autore a cui la rete "ali per volare" è dedicata.In questi ambienti, si trovano scansioni spazio-temporali differenziate ma complementari rispetto all’ambiente familiare: angoli diversamente arredati e con funzioni differenziate, muri dipinti con personaggi e storie fantastiche, spazi distinti l’uno dall’altro, spazi interni e spazi esterni.

Le attività

Le attività sono libere e strutturate, collocate in spazi chiusi ed esterni. Il gioco, oltre ad essere un’attività specifica, libera o proposta, è sempre una caratteristica metodologica di ogni attività. Per i nostri due punti educativi si applica la modalità organizzativa sistemica del gruppo "misto", cioè non omogeneo per età e per competenze. Per favorire esperienze di apprendimento mirato e promuovere, in maniera più coerente, le potenzialità individuali e i processi del conoscere e del fare, il gruppo dei bambini, in alcuni casi e per particolari attività (ad esempio quelle di laboratorio), viene suddiviso in sottogruppi, in base alle competenze.

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Nelle attività gli educatori, nel rispetto degli obiettivi generali, tendono comunque a far sì che ogni bambino e ogni bambina possa vivere con piacere il conoscere, l'esplorare e lo scoprire l'ambiente, inteso come spazio, racconti, cose, persone (adulti-bambini) ed eventi; le esperienze corporee, cognitive, linguistiche e interattive proposte hanno l’obiettivo di portare il bambino ad una sempre maggiore autonomia e alla costruzione di una positiva immagine di sé.

Con i genitori Un rapporto di collaborazione tra educatori e genitori contribuisce in modo determinante alla costruzione di una buona relazione con i bambini. Rifiutare la separazione tra la famiglia e l’istituzione educativa significa impegnarsi a strutturare una reale continuità educativa fra le due realtà, attraverso percorsi operativi di confronto frequente e ravvicinato sulle esigenze del bambino, sulle modalità per soddisfarle e sui progressi ottenuti sui diversi piani della crescita, sia a casa sia al centro giochi. I punti educativi offrono ai diversi genitori opportunità di osservazione dei comportamenti del proprio bambino in contesti diversi da quello familiare, si offrono come spazi e come tempi di vicinanza diversa da quella domestica, fin dall’inserimento, oppure come occasione per prendere un po’ di distanza dal bambino e esplicitare interrogativi e opinioni. In relazione agli obiettivi generali del lavoro di relazione con i genitori prevediamo: • approfondimento della conoscenza reciproca • consolidamento della fiducia • strutturazione di un rapporto di reale collaborazione.

Riferito al Centro di Aggregazione Giovanile Il Centro per la seconda infanzia e l’adolescenza si inserisce sul territorio in un contesto fertile, attento a cogliere le esigenze delle famiglie e in sintonia con le nuove opportunità regionali, offrendo ai ragazzi uno spazio sicuro e ricco di stimoli dove trascorrere il tempo libero e socializzare con i coetanei e ai genitori l’appoggio delle educatrici che vi operano, figure competenti e sempre disponibili al confronto sulle tematiche educative. La preadolescenza è la fase della vita umana in cui si verifica la transizione dallo stato di bambino a quello di adulto. I cambiamenti più evidenti sembrano avvenire nel corpo: si tratta di variazioni nel peso e nella statura cui si accompagnano lo sviluppo sessuale e importanti trasformazioni organiche. Accanto a cambiamenti fisici però hanno luogo altrettanto importanti cambiamenti psicologici a livello cognitivo, emotivo e motivazionale. Le trasformazioni però non avvengono solo a livello individuale: anche “gli altri”, i vari interlocutori sociali modificano il modo di relazionarsi all’adolescente e tutto ciò impone una ristrutturazione d’identità. Le relazioni interpersonali in preadolescenza hanno un’importanza indiscussa. Il progetto educativo del Centro di Aggregazione Giovanile è concepito come sistema di relazioni, come sistema educativo di comunicazione,

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socializzazione e personalizzazione, in una parola INTERAZIONE, a cui sono interessati non solo bambini, ragazzi, educatori, famiglie, scuola, ma anche, soprattutto nel periodo adolescenziale, gli amici e il gruppo. Il clima guarda al benessere, alla positività dei rapporti umani sia tra pari che con gli educatori che dimostrano un interessamento spontaneo e amichevole e sono in grado di cogliere nei ragazzi le potenzialità personali e di attivare interventi educativi e sostegni didattici adeguati. L’importanza dei Centri vuol risultare soprattutto quella di proporsi come un luogo in cui gli utenti, oltre a essere aiutati nello svolgimento dei compiti e avere la possibilità di fruire di una vasta gamma di strumenti ludici ed educativi, hanno l’opportunità di fare giochi e attività di gruppo differenti, in cui confrontarsi e incontrare altre persone, coetanei o di età diversa,, educatori, operatori e volontari appartenenti a generazioni diverse dallaloro: modelli positivi che spesso diventano per loro significativi nella costruzione dell’identità e nelle relazioni con il mondo esterno.

Gli spazi Il Centro è strutturato in due spazi, la stanza multimediale, dove i ragazzi possono utilizzare i computer e internet e la stanza creativa, in cui è possibile fare le più disparate attività: dallo svolgimento dei compiti, ai giochi in scatola, alla realizzazione dei laboratori artistici, oppure dove semplicemente ci si può rilassare ascoltando musica o vedendo un film con i coetanei.

Le attività

Tra le attività più richieste da parte delle famiglie e sulle quali poi si è caratterizzato il servizio, troviamo: il recupero scolastico e le attività ricreative. Il recupero scolastico viene effettuato separatamente all’apertura ordinaria del Centro, per permettere alle educatrici di poter aiutare i ragazzi nello svolgimento dei compiti in un clima il più possibile tranquillo e silenzioso. La struttura dispone di vari strumenti didattici che facilitano il lavoro degli educatori, quali: libri, enciclopedie, cd-rom, computer, internet… I ragazzi arrivano a richiedere questo tipo di servizio sia per libera scelta, che indirizzati da genitori, insegnanti o assistente sociale. Per quanto riguarda le attività ricreative, esse sono inserite a pieno titolo nell’apertura ordinaria del Centro. Vi sono attività libere, gestite in maniera autonoma dai ragazzi e attività strutturate dagli educatori, tra le più importanti ricordiamo:

• Laboratori artistici • Giochi organizzati • Laboratori di lettura e drammatizzazione • Giochi di ruolo • Laboratori Informatici • Orientamento scolastico

Fondamentali per la funzionalità del servizio sono inoltre le iniziative ricreative:: feste, mercatini, uscite in piscina, gite… momenti particolarmente significativi per il consolidamento delle relazioni nate nella

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struttura tra tutti i soggetti che vi si avvicendano: bambini, ragazzi, educatrici e famiglie.

Con i genitori Un rapporto di collaborazione tra educatori e genitori contribuisce in modo determinante al consolidamento del servizio nella cultura del territorio. In particolare il rapporto con le famiglie viene curato da parte delle educatrici della struttura, iniziando dalla cura dell’informazione: ogni progetto, evento o attività proposta ai ragazzi viene comunicata alle famiglie con volantini o, quando è possibile, verbalmente. Inoltre a settembre e a maggio vengono organizzate le riunioni con i genitori in cui si illustrano il progetto educativo annuale e le attività estive. In relazione agli obiettivi generali del lavoro di relazione con i genitori prevediamo: • approfondimento della conoscenza reciproca • consolidamento della fiducia • strutturazione di un rapporto di reale collaborazione.

Il ruolo dei volontari

Le volontarie e i volontari che aderiranno al presente progetto, dal titolo "Continuare a giocare", saranno inseriti in ognuno di questi punti educativi esistenti e quando possibile, su indicazione delle coordinatrici dei settori, in accordo con il responsabile territoriale del progetto, parteciperanno a iniziative di promozione sociale rivolte a bambini ragazzi e famiglie, di interesse regionale (convegni, dibattiti, iniziative quali Terra Futura, carovana antimafia, meeting internazionale antirazzista…) e di interesse locale ( iniziative quali incontri, feste, gite, escursioni, spettacoli, animazioni…)

La Regione Toscana ha affermato in questi ultimi anni il proprio ruolo di promozione dei principi di solidarietà e di difesa e promozione dei diritti di tutti i cittadini, a partire dai più piccoli. Ciò passa attraverso un forte investimento nello sviluppo e nella promozione di azioni volte a ridare alle famiglie e agli individui la possibilità di esercitare scelte relativamente libere nei propri percorsi di vita, contribuendo a eliminare le difficoltà economiche culturali organizzative che vincolano la scelta delle alternative. Lo sconvolgimento dell’impianto tradizionale delle famiglie sul piano della consistenza e della fisionomia comporta inevitabili conseguenze per bambini e ragazzi, non solo nell’ambito della socializzazione, poiché l’ambito di esperienze tra pari è sempre più ridotto e relegato nell’ambito delle strutture scolastiche e dei classici servizi socio-educativi. Per questo la programmazione regionale degli ultimi anni si è posta l’obiettivo di diversificare l’offerta, sperimentando l’attivazione di spazi educativi integrativi e maggiormente flessibili accanto a quelli tradizionali. Crediamo che i nostri servizi educativi possano collocarsi entro gli orientamenti della regione ponendo al centro della loro azione educativa i diritti e le esigenze delle famiglie. Le attività previste sono :

sportello di consulenza gestito dagli educatori incontro serale mensile con un esperto su un tema educativo

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specifico forum di discussione tra i genitori, animato dal coordinatore

scientifico newsletter mensile

L’Asilo Nido “Pappa e Ciuccio” segue un’apertura giornaliera di 9 ore, con tre possibili moduli di frequenza:

• 7,30/12.30 (senza pranzo) • 7,30/13.30 (con pranzo) • 7,30/16,30 (con pranzo e riposo)

Il Centro è in grado di accogliere 30 bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi e al suo interno vi lavorano 4 educatrici e 2 assistenti. L’Asilo è aperto dal lunedì al venerdì per 11 mesi l’anno, con chiusura estiva nel mese di agosto. Il MicroNido “Il Lupo e il Grillo” invece, seguirà un’ apertura giornaliera ridotta, almeno per quanto riguarda il primo periodo di attivazione, che comprenderà 6 ore giornaliere, con due possibili moduli di frequenza:

• 8,00/12,30 (senza pranzo) • 8.00/14,00 (con pranzo)

Il MicroNido accoglierà 10/15 bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi e del suo organico faranno parte 2 educatrici (di cui una a tempo pieno e una a tempo parziale) e un’assistente. L’Asilo sarà aperto dal lunedì al venerdì per 11 mesi l’anno, con chiusura estiva nel mese di agosto. Ogni mese, dopocena è previsto l’incontro per 2 ore, dalle 21.00 alle 23.00 degli educatori con i padri e le madri dei bambini per sostenere la genitorialità e la partecipazione di entrambi i genitori al progetto educativo. Gli educatori, oltre ad avere i requisiti professionali previsti dalle normative vigenti, devono frequentare un corso di formazione iniziale tenuto dal coordinatore scientifico della rete, teso a informarli rispetto alla “filosofia educativa” del progetto a far loro acquisire le tecniche corrispondenti agli indirizzi educativi, alla metodologia e alle attività specifiche scelte dall’ARCI. Nei punti educativi è prevista la programmazione annuale e una dettagliata relazione finale a cura degli educatori da consegnare al coordinatore scientifico del progetto in fase di verifica. Inoltre è prevista la produzione di documentazione a cura degli educatori coadiuvati dai volontari dei/sui bambini fatta utilizzando carta e penna, fotografie e videocamera sia del gruppo dei bambini nel suo insieme ( attività, esperienze mirate, gioco, routine ,..) che di ogni bambino individualmente. Ogni bambino ha una cartella personale in cui gli educatori raccolgono: scheda di iscrizione, documenti sanitari, certificati medici, questionario di inserimento, schede di osservazione,..). Per ogni bambino gli educatori coadiuvati dai volontari costruiscono un Diario personale, in cui vengono raccolti elementi narrativi, fotografici, grafici-espressivi (prodotti dal bambino nelle attività laboratoriali), come tracce del suo percorso individuale al Centro Gioco o

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Ludoteca e attraverso il quale si intende restituire alla famiglia un segno visibile del suo percorso di crescita . Il Centro giovani “www.parole.a.colori.it” segue un’apertura settimanale di 16 ore, così suddivise:

• lunedì 16,30/19,30 • mercoledì 16,30/19,30 (orario ordinario), 14,30/16,30 (solo recupero

scolastico) • giovedì 16,30/19,30 • venerdì 16,30/19,30 (orario ordinario), 14,30/16,30 (solo recupero

scolastico)

Il Centro è in grado di accogliere 30 bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni, naturalmente divisi in due sotto gruppi omogenei per età, e al suo interno vi lavorano 2 educatrici. Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì, escluso il martedì per esigenze legate al locale che lo ospita, per 11 mesi l’anno, con chiusura estiva nel mese di agosto. Gli educatori, oltre ad avere i requisiti professionali previsti dalle normative vigenti, frequentano almeno un corso di aggiornamento all’anno tenuto dal coordinatore pedagogico della rete, teso a informarli e sostenerli rispetto alla “filosofia educativa” del progetto a far loro acquisire le tecniche corrispondenti agli indirizzi educativi, alla metodologia e alle attività specifiche. Inoltre il lavoro con gli adolescenti è supportato dalla consulenza alle educatrici da parte di uno psicologo che le aiuti e le sostenga nella relazioni con gli utenti e nella risoluzione di eventuali problematiche che possono emergere. Sia ai corsi, che agli incontri di consulenza parteciperanno in modo attivo le volontarie del servizio civile. Nei punti educativi è prevista la programmazione annuale e una dettagliata relazione finale a cura degli educatori da consegnare al coordinatore scientifico del progetto in fase di verifica. Inoltre è prevista la produzione di documentazione a cura degli educatori coadiuvati dai volontari dei/sui ragazzi fatta utilizzando carta e penna, fotografie e videocamera sia del gruppo dei bambini nel suo insieme ( attività, esperienze mirate, gioco, routine ,..) che di ogni ragazzo individualmente. I/le volontari/e in servizio civile affiancheranno lo staff degli educatori e collaboreranno alla realizzazione degli obiettivi generali e specifici previsti. Essi si recheranno presso la sede regionale dell’ARCI Toscana, per frequentare l’attività di formazione specifica. Le spese relative agli spostamenti per la partecipazione al percorso formativo saranno rimborsate della Medicea. Per ogni punto educativo che prevede attività di max. 6 ore giornaliere è previsto l’ingresso di 2 volontari/e. Per ogni punto educativo che preveda attività giornaliere superiori alle 6 ore è previsto l’ingresso di 4 volontari/e.

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9 Numero (complessivo) dei volontari da impiegare nel progetto: 8

10 Numero posti con vitto e alloggio: 0

11 Numero posti senza vitto e alloggio: 8

12 Numero posti con solo vitto: 0

13 Numero ore di servizio settimanali dei volontari ovvero monte ore annuo:

(orario settimanale non inferiore a 30 ore, monte ore annuo non inferiore alle 1400 ore, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito)

Monte ore annuo, inclusa formazione: 1400 Orario settimanale, inclusa formazione:

14 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 5 dal lunedi’ al venerdi’

15 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio PARTECIPAZIONE ALLE RIUNIONI DI PROGRAMAMZIONE DEI SERVIZI E

AGLI INCONTRI REGIONALI DELLA RETE EDUCATIVA “ALI PER VOLARE” Caratteristiche Organizzative

16 Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: (La prima sede indicata è quella riportata nel box 4)

Allegato 01

17 Altre figure impiegate nel Progetto:

Allegato 02

18 Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto: Il testo sarà pubblicato sul sito dell’ente centrale www.arciserviziocivile.it

per tutta la durata del bando. Il progetto sarà inserito nella pubblicità dell’Arci Servizio Civile di Empoli nel periodo della validità del bando attraverso depliant, manifesti, presso Informagiovani e biblioteche della zona e saranno effettuate inserzioni pubblicitarie a mezzo stampa e spot nelle emittenti e radio locali. Il progetto verra’ pubblicizzato anche sul sito di Arci N. A. Empolese Valdelsa Pubblicazione di finestra tematica e invio di newsletter sul sito nazionale dell’arci www.arci.it/infanzia

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19 Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Ricorso a sistema selezione depositato presso l’UNSC descritto nel modello:

- Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione

20 Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1° classe dal quale è stato acquisito il servizio)

Si X No

21 Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Arci Servizio Civile Nazionale effettuerà la parte di monitoraggio di propria

competenza attraverso 1 sondaggio entro i primi 90 giorni e 2 questionari di norma al 6 e al 10 mese di servizio che verranno fatti compilare alle/i partecipanti al progetto e successivamente elaborati. Essi serviranno anche per la stesura delle note per l’attestato finale. Il sistema di monitoraggio applicato è depositato presso l’UNSC descritto nei modelli: - Mod. PR/MON - Mod. S/MON Arci servizio Civile Empoli somministra inoltre:

- Un questionario di ingresso al momento in cui le volontarie prendono contatto con l’associazione, al fine di poter orientare ed utilizzare al meglio le capacita’ di ognuno, mettendo a punto la loro formazione iniziale;

- Un questionario al termine del periodo del servizio per verificare se il lavoro svolto e la formazione ricevuta sono stati all’altezza delle aspettative.

E’ prevista inoltre una relazione al sesto mese di servizio da parte dell’Operatore Locale di progetto per evidenziare l’andamento del lavoro ed analizzare l’operato di ciascun componente del gruppo al fine di valutare la sua formazione all’interno del percorso in atto. ARCI Nuova Associazione Regionale è invece costantemente impegnata in un monitoraggio rispetto all’andamento del progetto attraverso:

l’utilizzo degli strumenti di documentazione previsti a cadenza bimestrale(questionario di percezione della qualità del servizio)

gli incontri mensili di discussione tramite chat a forum a distanza L’èquipe Territoriale di ARCI Nuova Associazione è impegnata in un monitoraggio costante rispetto all’andamento del progetto attraverso:

l’incontro settimanale di programmazione con gli educatori del punto educativo

l’incontro settimanale di valutazione con il proprio responsabile sull’efficacia delle proposte e delle attività offerte

i materiali prodotti dal percorso di verifica, che verranno conservati nelle sedi di realizzazione del progetto.

in particolare, saranno indicatori di efficacia: la partecipazione al percorso formativo specifico la qualità della partecipazione

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gli indicatori di efficienza saranno: - la corrispondenza tra la partecipazione attesa e quella effettiva - la reazione della stampa locale

- la corrispondenza, da verificare periodicamente e a breve termine, tra gli obiettivi che il progetto si propone inizialmente e gli obiettivi raggiunti effettivamente)

22 Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento

(eventuale indicazione dell’ente di 1° classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si X No

23 Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti della legge 6 marzo 2001 n. 64:

Percorso di studi (concluso o in corso) e/o esperienze attinenti al campo educativo. Si precisa che non sono richiesti titoli di studio specifici per i/le volontari/e. E' però considerato importante aver maturato esperienze nell'attività con i bambini/e e/o aver intrapreso corsi di studio a livello di scuola superiore e/o universitario legati alle scienze sociali e alle scienze dell'educazione. Sarà valutata inoltre la conoscenza delle candidate del mondo associativo e del Terzo Settore.

24 Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla

realizzazione del progetto:

25 Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo

concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: I seguenti soggetti condividono il progetto e si impegnano alla

pubblicizzazione dello stesso: Cooperativa Sociale “Eskimo” Comune di Cerreto Guidi (FI)

26 Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8)

del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate:

Stanze: 3 Scrivanie: 1 Telefoni, fax: 2 Computer, posta elettronica: 1 Fotocopiatrice: 1 Automezzi:

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Fornitura equipaggiamento: Altro (specificare): materiale di consumo 4

Caratteristiche delle conoscenze acquisibili

27 Eventuali crediti formativi riconosciuti:

28 Eventuali tirocini riconosciuti: L’Associazione Culturale Medicea ha una convenzione con l’Università degli

Studi di Firenze – Facoltà di Scienze della Formazione, per dare la possibilità, se lo studente/volontario lo richiede inizialmente, che "Continuare a giocare" sia, all’interno di ogni territorio regionale compreso nella rete educativa, un progetto all'interno del quale è possibile svolgere attività di tirocinio obbligatorio nel piano di studi (N° 400 ore) per ogni studente che debba laurearsi in Scienze dell’Educazione.

29 Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante

l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le volontarie, facendo esperienza nei punti educativi hanno la possibilità

di interiorizzare e acquisire consapevolezza della propria cultura di appartenenza e delle proprie capacità educative e sociali confrontandosi con il contesto sociale in cui operano. In tale ambito le ragazze, interagendo con bambini e ragazzi, con il team degli educatori e formatori possono prendere coscienza delle loro diverse potenzialità comunicative e relazionali. Tramite la formazione teorica, iniziale, in itinere e finale e l’attività concreta esse avranno l’opportunità di accrescere la loro cultura e pratica della partecipazione civica, di apprendere capacità concrete, di sviluppare la capacità di operare in gruppo e di accrescere il proprio senso di autostima e autonomia. Sarà certificato e quindi valido ai fini del curriculum vitae di ciascuna volontaria il percorso formativo sopradescritto, tramite apposito attestato rilasciato dall’Agenzia Formativa di Arci Nuova Associazione-Comitato Regionale Toscano.

Formazione generale dei volontari

30 Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del progetto.

31 Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero X

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territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli:

- Mod. FORM - Mod. S/FORM

32 Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed

eventuale indicazione dell’Ente di 1° classe dal quale è stato acquisito il servizio:

Si X No

33 Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: - lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; - incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione. La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale. La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civile, sociale e culturale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione e i momenti di verifica del progetto si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit.

34 Contenuti della formazione: I contenuti della formazione generale prevedono: - la legge 64/2001 e la normativa di attuazione - lo status del volontario - le finalità del SCN - la storia del servizio civile - la storia dell’obiezione di coscienza - l’educazione alla pace - la mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti - la democrazia possibile e partecipata - disagio e diversità: un viaggio nella società del benessere - protezione civile: prevenzione, conoscenza e difesa del territorio - momenti di verifica sui progetti in corso La formazione generale è articolata in quattro incontri di una intera giornata. La prima giornata si tiene il più vicino possibile all’entrata in servizio, solitamente nella prima settimana, comunque nel corso del primo mese. La seconda, la terza e la quarta giornata si tengono nei successivi mesi di servizio. La quarta giornata è collocata tendenzialmente nell’ultimo trimestre di servizio in modo da prevedere anche un momento di valutazione sull’andamento dell’esperienza di servizio civile.

35 Durata:

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La durata complessiva della formazione generale è di 32 ore, con un piano formativo di 4 giornate, questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

36 Sede di realizzazione: ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE REGIONALE – P.zza dei Ciompi 11 – Firenze /FAD a distanza dalle sedi del punto educativo di assegnazione

37 Modalità di attuazione: a) in proprio presso l’ente b) affidata ad altri enti di servizio civile c) affidata a soggetti pubblici o privati specializzati in materia di formazione X

38 Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: FRANCESCA BALESTRI nata a Pisa il 21/09/73 MAURIZIO PASCUCCI nato a Poggibonsi (SI) il 08/08/64

39 Competenze specifiche del/i formatore/i: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Francesca Balestri, dottoressa in scienze dell’educazione, è responsabile del settore “infanzia e adolescenza” di Arci Nuova Associazione-Comitato Regionale Toscano. Progettista e esperta in processi di monitoraggio e valutazione della qualità dei servizi educativi integrati a rete. Maurizio Pascucci, docente Senior, è esperto in legislazione regionale, nazionale ed europea in materia di educazione, formazione ed economia sociale/Terzo Settore.

40 Tecniche e metodologie di realizzazione previste: FAD (formazione a distanza, tramite chat-line, forum di discussione) Ogni volontaria dovrà iscriversi ad uno dei gruppi di lavoro tematici a cui partecipa ogni educatori dei 21 punti educativi, che sono 5 (programmazione-documentazione delle attività; angoli a ateliers educativi; valorizzazione e pagina web della rete educativa; organizzazione di laboratori ed eventi educativi; rapporti con il territorio: sistema territoriale di rete educativa). I lavori dei gruppi di lavoro si svolgono tramite mailing list. 3 Incontri a Firenze, presso la sede Arci n.a., in parte plenari, in parte interattivi e divisi in gruppi di lavoro

41 Contenuti della formazione: o Gli argomenti affrontati saranno i seguenti:

1. Dalla famiglia alle famiglie: i cambiamenti dei modelli e dei ruoli

genitoriali all’interno della coppia Questo modulo si rivolge alle volontarie e ai volontari SC con l’obiettivo di fornire conoscenze e spunti di riflessione sui recenti cambiamenti avvenuti nella nostra società relativamente ai modelli di organizzazione della coppia all’interno della famiglia. Il corso si propone di parlare delle principali tipologie familiari esistenti attualmente (famiglia unipersonale, nucleare, monoparentale, allargata, ricostituita)

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mettendo in evidenza le differenze e i diversi bisogni socio-affettivi dei componenti di ciascun modello. Parlerà inoltre del persistere di ruoli asimmetrici tra uomo e donna all’interno della coppia, in particolare nei compiti di cura di bambini e anziani.

2. Elementi di Puericultura Questo modulo si rivolge alle volontarie e volontari SCN con l’obiettivo di fornire conoscenze di base per ciò che riguarda il fondamentale compito di cura nei confronti di bambini/e da 0 a 3 anni, contribuendo così a migliorare l’autostima e la sicurezza dell’adulto che si prende cura del bambino. I temi affrontati saranno:

• La cura del corpo: il cambio, il bagno, le vaccinazioni, le malattie infantili, i rapporti con i medici di base e specialisti, l’uso consapevole dei farmaci per i bambini.

• L’alimentazione: l’allattamento materno, lo svezzamento, la dieta alimentare, l’importanza della diversificazione dei cibi per lo sviluppo del senso del gusto nei bambini/e.

• La sicurezza: la predisposizione in casa (o dentro il servizio educativo) di un ambiente a misura di bambino; il rapporto tra bambini da 0 a 6 anni e gli spazi esterni (giardini, parchi e impianti pubblici, strade, piazze). Le norme di sicurezza relative al trasporto di bambini/e con mezzi pubblici e privati.

3. I diversi servizi educativi per l’ infanzia Questo modulo si rivolge alle volontarie SC con l’obiettivo di informare e orientare relativamente alle varie offerte e opportunità educative per bambini/e da 0 a 6 anni contemplate dal nostro sistema legislativo nazionale e regionale con la finalità di rendere flessibile e diversificata l’offerta, in modo che risponda a bisogni anche molto diversi tra loro. Il corso parlerà di che cos’è e come funziona un asilo nido, un asilo nido aziendale, un centro gioco, un centro bambini e genitori, una ludoteca, mettendone in luce differenze, costi e benefici. Parlerà inoltre di che cos’è una ludoteca, un ludobus/bibliobus e delle opportunità fornite dai nuovi servizi domiciliari. La finalità generale è quella di rendere gli educatori più in grado di orientare la famiglia nella scelta del servizio e i genitori più consapevoli di quale tra questi può essere il servizio più adatto per il loro/i loro figli e il più rispondente alle loro stesse esigenze educative e lavorative.

4. Le routines: il pasto, il cambio, il sonno e l’importanza dei rituali. Questo modulo si rivolge alle volontarie e volontari SC con l’obiettivo di rendere consapevoli gli adulti che si prendono cura di bambini/e da 0 a 6 anni dell’importanza, per un corretto sviluppo psico-fisico del bambino, di punti di riferimento stabili, costituiti dalle routines e dai rituali connessi che accompagnano quotidianamente la sua vita, orientandolo nella conoscenza di se stesso e del mondo che lo circonda, dandogli fiducia e sviluppando la sua autonomia. Si definirà che cos’è una routine e che cos’è un rituale e si parlerà delle principali routines (il pasto, il cambio il sonno) e dei rituali che le devono precedere e seguire, facendo alcuni esempi che siano un valido suggerimento e supporto educativo.

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5. L’inserimento ai punti educativi: metodologie, riflessioni, suggerimenti.

Questo modulo si rivolge alle volontarie e volontari SC con l’obiettivo di fornire le conoscenze per supportare una fase evolutiva di fondamentale importanza per lo sviluppo della personalità del bambino/a e per la crescita della propria famiglia. L’inserimento di un bambino da 0 a 3 anni in una struttura educativa può essere infatti vissuto con ansia e paura da parte del bambino e con un senso di colpa, più o meno inconscio, da parte della famiglia, per condizionamenti e sovrastrutture culturali ancora presenti nella nostra società. Esso è invece un momento positivo e i pedagogisti concordano nel ritenere che la precocità con la quale questo passaggio avviene contribuisce all’acquisizione dell’autonomia del bambino, che ha più e diversi punti di riferimento nel mondo degli adulti e gli forma una personalità socievole, che sa rapportarsi con il gruppo dei pari.

6. Educare attraverso le fiabe tradizionali in tutto il mondo Questo modulo si rivolge alle volontarie e volontari SC con la finalità di promuovere la lettura e il racconto di fiabe tradizionali ai bambini fin dalla nascita, per il significato e le funzioni di queste storie, che favoriscono l’emergere della realtà simbolica che caratterizza le varie fasi evolutive della crescita e consente la conoscenza dell’interiorità del bambino, fornendo all’adulto chiavi di lettura che consentono di stigmatizzare il vissuto quotidiano del bambino/a fatto di tante e diverse emozioni: felicità, fantasie, amicizia, amore, affetti familiari, odio, invidia, gelosia, paure, angosce per cose e situazioni non conosciute. Il modulo parlerà della struttura della fiaba tradizionale, dei suoi principali personaggi (categorie emozionali), e la svilupperà attraverso un approccio multiculturale che testimonia l’importanza del ripetersi della struttura fiabesca, nonostante le differenze culturali e conferma che tutti i bambini del mondo hanno gli stessi bisogni e le stesse emozioni (si proporrà come strumento di lavoro la fiaba di Cenerentola, nelle diverse versioni dal mondo: araba, cinese, africana, tailandese, europea…,)

42 Durata: La durata complessiva della formazione specifica è di 51 ore, con un piano formativo di 15 giornate (di cui 12 per FAD), anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. Altri elementi di formazione

43 Modalità monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso l’UNSC descritto nei modelli: - Mod. PR/MON - Mod. S/MON

Data

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Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente (Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale) ___________________________ ______________________________________