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PIANO PROVINCIALE
SERVIZIO CIVILE
2014-2015
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Piano Provinciale del Servizio Civile Piacenza 1. le risorse del servizio civile
I progetti in corso sono rappresentati nella tabella sotto riportata dove sono evidenziati i relativi ambiti.
PROGETTI FINANZIATI
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2. la mappa del valore del servizio civile
Documento di sintesi del monitoraggio condiviso.
L'attività di monitoraggio del servizio civile nella provincia di Piacenza è stata progettata in
particolare per analizzare il soddisfacimento dei destinatari finali: i volontari.
Verificato l'esito del monitoraggio interno della realizzazione dei progetti, a cura di ciascun
ente, con esito completamente positivo, si è convenuto di confermare, anche per la
progettazione 2014/2015, il monitoraggio esterno a cura del Coordinamento in raccordo
con gli enti così come previsto nei progetti in corso di realizzazione. Tale monitoraggio si
esplica in attività programmate e raccordate utilizzando due diagrammi di Gantt collegati
(3 se si considera la variabile della opzione sul periodo di realizzazione della formazione
specifica). Ciò al fine di verificare e progettare le attività di monitoraggio che devono
essere tra loro sempre complementari.
Tutta l'esperienza dei volontari quindi viene cadenzata e ritmata nelle attività di
monitoraggio, con un sistema che le coordini sia in ambito interno che esterno. Tale
sistema è ormai definito per quanto riguarda i tempi e gli strumenti; da perfezionare di
volta in volta gli indicatori di sintesi del grado di soddisfacimento dell'esperienza da parte
dei volontari. L’orientamento definitivo è rappresentato dalla rilevazione, nel monitoraggio
interno ai progetti a cura degli enti, di dati omogenei e tra loro confrontabili; dati non
soltanto relativi alla realizzazione del progetto ma soprattutto alla definizione del report del
valore dell'esperienza vissuta. Tutto questo per definire la mappa del valore del servizio
civile come valutazione complessiva di livello provinciale finalizzata ad introdurre gli
eventuali correttivi alla progettazione.
Quindi in sintesi: nell'annata conclusasi nel 2012 è stata consolidata l'esperienza di
monitoraggio esterno sovraordinato al monitoraggio, interno degli enti, anche se l’avvio
frazionato “a prenotazione” ha posto seri problemi quantomeno a livello organizzativo.
Nella progettazione 2014-5 viene confermato l'obbligo del report finale del monitoraggio
interno a cura degli enti: nelle riunioni del tavolo di lavoro, cadenzate con il diagramma di
Gantt, con la condivisione del monitoraggio verranno rielaborati gli indicatori del grado di
soddisfacimento dei volontari da inserire nella progettazione seguente.
E’ confermato quindi il sistema di monitoraggio coordinato e congiunto con l'obiettivo
principale del Piano: rilevare la qualità dell'esperienza sotto i seguenti aspetti: l'esperienza
di servizio civile come occasione di confronto e scambio di conoscenze; esperienza
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generatrice di arricchimento personale; esperienza di cittadinanza attiva e solidarietà.
Tutto ciò senza precludere anche un potenziale arricchimento formativo a livello
professionale.
Tale risultato verrà perseguito mediante il puntuale coordinamento tra formazione
generale coordinata e congiunta, formazione specifica (coordinata con il COPRESC
tramite Gantt) e monitoraggio interno ai progetti a cura di ciascun ente.
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3. obiettivi strategici e attività conseguenti:
a) obiettivi di sistema:
L’attenzione a livello provinciale sarà focalizzata sulla fase attraversata dal sistema e sulle
scadenze dettate dalla disciplina del servizio civile e non solo sulla singola materia come
operato in precedenza, ottimizzando in tal modo le risorse e le attività dedicate dagli Enti
al servizio civile. Di conseguenza il tavolo di lavoro provinciale Co.Pr.E.S.C./Enti risulterà
integrato per fasi sui seguenti obiettivi:
A) percorso di condivisione per l’attuazione da parte dei singoli Enti del monitoraggio interno dei propri progetti di servizio civile.
Gli elementi di qualità previsti dalla Giunta Regionale sono evidenziati nel diagramma di
Gantt allegato.
B) sensibilizzazione e informazione coordinata e congiunta sul servizio civile durante l’intero anno, attraverso iniziative, non realizzabili dall’UNSC e dalla Regione,
rivolte al territorio, agli Enti, alle comunità locali e in particolare ai giovani e alle loro
famiglie nelle scuole.
- Pianificazione delle attività
- Partecipazione del coordinatore tecnico Co.Pr.E.S.C. per la materia di cui trattasi al
tavolo di lavoro provinciale con gli Enti e al percorso regionale.
- Promozione di iniziative di sensibilizzazione congiunta sul servizio civile, svolto sia in
Italia che all’estero e sulla Carta Etica e sulle previsioni della L.R.20/03 relative ai valori
dell’obiezione di coscienza e tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà,
solidarietà), nella scuola secondaria e anche nella scuola primaria con la diretta
partecipazione dei volontari in servizio.
Tali iniziative si esplicano in incontri con gli studenti delle scuole per il quale è stato
costituito e formato da COPRESC un apposito nucleo che si integra con volontari in
servizio, durante il periodo di validità del bando gli incontri diventano mirati e
specificamente informativi sull’offerta provinciale e rivolti al target interessato, in
particolare negli Istituti superiori saranno organizzate miniassemblee e incontri con gruppi
di classi che nel caso di studenti del quarto e quinto anno riguarderanno in particolare i
bandi progetto e per gli studenti delle classi inferiori i bandi regionali per minorenni;
collaborazione con le redazioni dei giornalini di Istituto sempre presso le Scuole Superiori
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con pubblicazioni dell’offerta provinciale durante i periodi di validità del bando; incontri
presso le scuole elementari. Il servizio civile per i minori è stato avviato nell’anno
scolastico 2011/12 nell’ambito del piano complessivo di livello provinciale. Il ruolo di
Presidente del COPRESC che al momento si somma ancora al ruolo di Assessore
Provinciale alle politiche sociali, che sovrintende ai registri provinciali della promozione
sociale e del volontariato, unitamente alla presidenza del Comitato Paritetico del
Volontariato di Piacenza ha permesso di realizzare un programma integrato di promozione
della cittadinanza attiva e della partecipazione. La collaborazione con il Centro Servizi per
il Volontariato (SVEP) e con gli uffici provinciali ha permesso di organizzare una
campagna con iniziative sinergiche di rete tra i vari attori, anche per ottimizzare l’utilizzo
delle risorse. In prospettiva si andrà alla conferma dell’integrazione operativa.
Nel 2014/15 proseguiranno quindi, due percorsi in parallelo: uno di promozione della
cittadinanza attiva (subordinatamente all’erogazione dei finanziamenti regionali) e della
partecipazione con COPRESC – CSV SVEP e Provincia presso tutti gli istituti scolastici
piacentini; l’altro di promozione dell’integrazione sempre rivolto agli studenti delle scuole
superiori (saranno coinvolti i tre istituti a maggior densità di cittadini immigrati).
C) azioni formative coordinate e congiunte rivolte ai giovani del servizio civile,
ferma restando la responsabilità dei singoli Enti e la loro partecipazione nel rispetto delle
Linee guida per la formazione generale dei giovani approvate dall’UNSC e del piano
provinciale del servizio civile.
Pianificazione delle attività: partecipazione dell’operatore Co.Pr.E.S.C. per la materia di
cui trattasi al tavolo di lavoro provinciale con gli Enti e al percorso regionale.
- Le classi in formazione relative a progetti dello stesso ambito territoriale non dovranno
di norma avere un numero superiore a 20/24 giovani fermi restando i limiti e gli obblighi
che potrebbero derivare da un nuovo scaglionamento degli avvii (Garanzia giovani-
regionale- nazionale).
La progettazione e attuazione del/i percorso/i formativo/i con formatori accreditati e/o
referenti della formazione, messi a disposizione dagli Enti presenti in ambito provinciale,
deve tener conto del gruppo di giovani coinvolti, dei progetti di servizio civile di
provenienza e della formazione specifica ivi prevista, e deve valorizzare anche
l’esperienza di servizio in relazione ai temi della formazione generale.
Di seguito alcuni punti qualificanti della formazione:
La formazione coordinata e congiunta coinvolge, compatibilmente con le esigenze
organizzative, tutti i volontari in servizio presso gli Enti iscritti all’Albo regionale
Le figure accessorie che si inseriscono nel percorso sono le seguenti:
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� referente della formazione
Le figure messe a disposizione dagli Enti unitamente ai formatori accreditati
partecipano ai Tavoli di riprogettazione se e quando ritenuto necessario sulla base
delle risultanze dei report annuali;
� in aula è presente la figura di un Tutor.
Si veda anche l’allegato.
D) azioni formative e di aggiornamento coordinate e congiunte per gli operatori locali di progetto (OLP)
- Pianificazione delle attività
Vengono organizzati i corsi secondo le necessità degli Enti rispettando i criteri regionali. In
assenza di numeri adeguati gli aspiranti frequenteranno corsi organizzati presso altri
coordinamenti.
E) Priorità territoriali relative ai criteri d’equa distribuzione dell’opportunità di servizio civile sull’intero territorio provinciale Per le priorità territoriali si vedano gli obiettivi di intervento di cui al punto b) indicati nel
presente Piano
- Pianificazione della domanda di servizio civile sul territorio provinciale
In luogo delle tabelle di traccia si è ritenuto più importante evidenziare l’ambito e le attività del
progetto.
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Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2014
PROGETTAZIONI
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2014
b) obiettivi d’intervento:
Gli obiettivi del piano derivano da tre scelte fondamentali.
La prima scelta, visto che i numeri lo hanno sempre permesso, è stata quella di operare a
livello provinciale. La suddivisione in distretti sanitari prima ed in zone sociali poi, porta con
se il segno di organizzazioni diverse, di una struttura deputata all’erogazione di servizi
ancorché programmati annualmente nei piani di zona. Infatti l’organo di regia dei servizi
socio-sanitari è la CONFERENZA TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA di livello,
quindi, provinciale. Con le dovute proporzioni e distinzioni, nella stessa dimensione si
colloca il COPRESC di Piacenza.
Un coordinamento quindi, che collabora e si confronta sempre con tutto il territorio,
tenendo tutti gli interlocutori ad uno stesso tavolo. E’ doveroso aprire a questo punto una
parentesi sulla struttura organizzativa del servizio civile del territorio di Piacenza. Per
eredità dal sistema dell’obiezione di coscienza gli uffici che si occupano di servizio civile
sono quasi esclusivamente i servizi sociali. Non è necessario dilungarsi sull’argomento per
far comprendere come nelle attuali congiunture siano i servizi maggiormente sotto
pressione (crisi economica, immigrazione, disagio giovanile, ecc..). A ciò si aggiunga la
continua diminuzione degli organici e delle risorse a disposizione.
N.B.
GARANZIA GIOVANI
E’ questa la motivazione principale della scelta, operata
dall’assemblea degli enti, di lasciare alla valutazione di
ciascuno la predisposizione o meno di progetti ovvero la
eventuale richiesta di posti da inserire nella banca dati
regionale della GARANZIA GIOVANI. Gli enti cha hanno scelto
di presentare dei progetti nell’ambito della GG sono:
Fondazione San Benedetto di Piacenza (2 posti) e Caritas di
Piacenza-Bobbio (4 posti)
Questo ha quindi comportato uno sforzo organizzativo da parte del COPRESC per
assicurare il necessario supporto tecnico agli enti nel far fronte al crescente volume di
documentazione necessaria per avviare al servizio i volontari.
I nuovi criteri regionali prevedono la compilazione di graduatorie provinciali al fine di
addivenire ad una riduzione dei progetti presentati sollecitando nel contempo gli enti ad
adeguare le richieste di volontari alle reali possibilità di finanziamento dei progetti,
proponendo addirittura agli Enti già rodati una diminuzione del numero di volontari richiesti
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per ampliare la piattaforma di enti e quindi di territorio con occasioni e proposte di servizio
civile.
Tale scelta, sempre auspicata dal COPRESC di Piacenza, ha consentito di poter fare
affidamento su numeri più certi ed evitare così di impegnare inutilmente risorse nella
progettazione.
La seconda scelta di campo operata già nei piani precedenti e che si intende mantenere
nel presente piano, è stata di confermare una progettazione, per la maggior parte in
ambito sociale assistenziale.
Tale scelta viene mantenuta nonostante l’area di assistenza a Piacenza, come nelle altre
province, risulti meno preferita rispetto a quella dell’educazione e promozione culturale
etc.,. La si considera però a maggior valenza educativo/formativa: è fuor di dubbio che la
crisi del welfare suggerisca di mantenere questi indirizzi progettuali.
Terza e fondamentale scelta di campo: la presentazione di progetti nei limiti dei numeri a
disposizione. Il progetto non può essere il fine dell’ente di servizio civile ma solo lo
strumento per dare ai giovani l’opportunità di svolgere questa esperienza altamente
formativa. Quindi la scelta, condivisa in appositi incontri, di presentare progetti contenendo
le richieste entro i numeri previsti, rappresenta una sfida di ciascun ente alle proprie
capacità progettuali e pone inoltre le basi per dare il via sul territorio ad una co-
progettazione sostanziale e non concorrenziale o forzata così da predisporre, per il futuro,
il territorio alla co-progettazione formale, qualora le risorse a disposizione, ulteriormente
diminuite, la rendessero obbligatoria per razionalizzare i volontari sul territorio.
Il monitoraggio on line, governato da un diagramma di Gantt a progetto che coordina le
attività tra tutti gli enti ed il COPRESC, è l’avvio di quello che è l’unico vero obiettivo dei
piani provinciali di servizio civile del territorio Piacentino. Si conferma come prioritaria la
definizione di indicatori di qualità dell’esperienza di servizio civile, possibilmente validi per
enti regionali e nazionali, che possano rendere misurabile questa esperienza
indipendentemente dal progetto con il quale si realizza. Si prosegue quindi con il sistema
di rilevazione dei dati che andrà trasfuso nei monitoraggi interni ai singoli progetti.
Successivamente si passerà ad un sistema di valutazione costruito su rilevazioni e
valutazioni omogenei di monitoraggio interno a ciascun progetto. Non si ritiene necessario
rilevare in quali comuni operino i volontari, quante sono le sedi utilizzate, quale grado di
copertura ha il territorio provinciale etc.. tutti dati statistici asettici.
A riprova di quanto esposto si può verificare come, dalla firma dell’accordo quadro 2007,
con l’introduzione della scheda annuale di attuazione, la documentazione presentata dagli
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enti piacentini e coordinata dal COPRESC avesse già le caratteristiche di omogeneità e
coordinamento che sono diventate obbligatorie con l’introduzione del Piano provinciale.
- VINCOLO DI ADESIONE AL PIANO PROVINCIALE ED ALLE ATTIVITA’ COORDINATE E CONGIUNTE
- Dal 2012, proseguendo sulla strada della collaborazione tra gli Enti del territorio, al
fine di coordinare più efficacemente le risorse, viene istituito un Tavolo permanente
degli Enti Attivi, cioè aperto agli Enti accreditati intenzionati annualmente a presentare
progetti. Con la partecipazione a tale tavolo e l’adesione al Piano provinciale,
presentando i progetti, tali Enti si vincolano:
- all’attuazione delle attività coordinate e congiunte previste nel Piano, come specificato
nell’istanza di presentazione del/i progetto/i. Tale specifica costituisce parte integrante
del presente Piano.
ACCORDO QUADRO 2007 SCHEDA DEGLI ADEMPIMENTI COORDINATI E CONGIUNTI
Premesso che ciascun Ente aderente al piano e il Coordinamento Provinciale degli Enti di
Servizio Civile (in seguito Co.Pr.E.S.C.) di Piacenza, come previsto nel protocollo d’intesa
su richiamato, concordano sulla necessità di realizzare iniziative condivise e coordinate
per accrescere la conoscenza e la qualità del servizio civile e per assicurare:
- alle giovani generazioni opportunità d’esperienze quotidiane dei valori costituzionali
di difesa civile, non armata e nonviolenta della Patria e di solidarietà sociale, di
salvaguardia e tutela del patrimonio storico-artistico, culturale ed ambientale e della
protezione civile;
- alle comunità di confrontarsi giornalmente con le attività volontarie del Servizio
Civile a tutela della solidarietà, della coesione sociale, del patrimonio della collettività;
- agli Enti d’intercettare, attraverso i progetti di Servizio Civile, i bisogni di
protagonismo giovanile e d’aggregazione della società, valorizzando le risorse
manifestate dall’entusiasmo creativo dei giovani e dall'esperienza generosa e
altruista delle nostre comunità, per contribuire alla formazione civica, sociale,
culturale e umana dei giovani volontari.
A tali fini, partendo da un'analisi congiunta della situazione definita nel Piano provinciale
elaborato nell’anno in corso e previa verifica di fattibilità, si conviene di collaborare
all’attivazione delle necessarie azioni, attraverso il diretto coinvolgimento degli Enti e
l’organizzazione di momenti di confronto e discussione, finalizzati alla “crescita” degli Enti
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in conoscenza e dignità, evitando in tal modo di alimentare percorsi di delega e di
deresponsabilizzazione.
Richiamata la deliberazione della giunta regionale n. 1781 del 22/11/2010, relativa
all’individuazione degli obiettivi per le attività dei Co.Pr.E.S.C. e n. 13 del 10/01/2011 (e
successive) con cui sono stati approvati i criteri aggiuntivi regionali per la valutazione dei
progetti di Servizio Civile Nazionale;
Visti i progetti di Servizio Civile segnalati dagli Enti titolari, da presentare alla Regione
Emilia-Romagna e indicati nel Piano provinciale del servizio civile;
Visto, in particolare, la voce 24 della scheda progetto "Eventuali reti a sostegno del
progetto (copromotori e/o partners)" e le relative indicazioni contenute nel Prontuario
approvato con DPCM 4 novembre 2009, le possibili azioni coordinate e realizzate dal
Copresc per valorizzare maggiormente i suddetti progetti sono:
Attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione rivolte all’intera comunità e specificatamente ai giovani, durante l’intero arco dell’anno, sul Servizio Civile svolto sia
in Italia che all’estero: la sua storia, i suoi valori di riferimento, la normativa nazionale, le
sue finalità, le opportunità offerte dal territorio provinciale e regionale, gli Enti attivi, anche
attraverso le dirette testimonianze dei giovani volontari già coinvolti nell’esperienza di
Servizio Civile, sui principi ispiratori e le linee guida delineate nella Carta d’impegno etico
e nelle previsioni della L.R.20/03 (in particolare dell'art.2, lettere a-f-g) e sui principi e
l’attualità dell’obiezione di coscienza e delle tematiche ad essa collegate (nonviolenza,
difesa civile, povertà, solidarietà, mondialità e intercultura, pace e diritti umani, ecc.). A tali
fini si proseguirà con la programmazione provinciale delle attività di sensibilizzazione,
coordinata dal Co.Pr.E.S.C. e realizzata con/dagli Enti aderenti, alle quali gli Enti
parteciperanno con i propri giovani in Servizio Civile e/o referenti.
Attività di promozione, coordinata e congiunta, del bando in occasione della
pubblicazione dei bandi per la selezione di giovani da impegnare in progetti di Servizio
Civile, evitando che ognuno promuova solo il/i proprio/i progetto/i di Servizio Civile o che si
trascuri quel lavoro di rigenerazione della risorsa presso scuole e altri contesti. A tal fine
verranno individuati momenti congiunti di presentazione dei progetti avvalendosi anche di
strumenti promozionali che rappresentino tutte le proposte disponibili sul territorio.
Attività per l’orientamento dei giovani alla scelta del progetto, con gli obiettivi di
facilitare l’accesso consapevole al Servizio Civile del maggior numero possibile di giovani
e di puntare alla copertura di tutti i posti disponibili sul territorio provinciale, evitando in tal
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modo inutili concentrazioni di domande su pochi progetti e di vanificare le disponibilità dei
giovani e delle risorse pubbliche destinate allo scopo.
Percorsi formativi coordinati e congiunti per Operatori Locali di Progetto (minimo 12
ore) e momenti di confronto per le altre figure degli enti, attivati prioritariamente per
l’acquisizione della necessaria competenza richiesta dalla circolare UNSC del 17 giugno
2009 e dal Prontuario approvato con DPCM 4 novembre 2009 e attraverso iniziative
definite, promosse e realizzate insieme al Co.Pr.E.S.C. per conto della Regione Emilia-
Romagna, ai sensi della L.R. 20/2003.
Formazione generale coordinata e congiunta a favore dei giovani in Servizio Civile definita insieme al Co.Pr.E.S.C. nel rispetto dei moduli, dei contenuti formativi e delle
metodologie previste nel Decreto n. 160/2013 del Capo del Dipartimento della Gioventù e
del Servizio Civile Nazionale relativo all’approvazione delle linee guida per la formazione
generale dei giovani in servizio civile nazionale. La formazione generale coordinata e
congiunta è occasione di crescita delle competenze e conoscenze del SCN all’interno
dell’Ente, di scambio delle esperienze tra giovani, formatori e referenti dei diversi Enti
coinvolti, con l’impegno degli Enti stessi a mettere a disposizione per la predisposizione,
l’attuazione e la verifica di un percorso di lavoro comune il proprio formatore generale
accreditato e/o individuare a tal fine una persona referente dell'Ente, per la quale definire il
coinvolgimento nelle attività in questione.
Tavolo di lavoro provinciale in ambito Co.Pr.E.S.C., per l’attuazione da parte dei singoli Enti del monitoraggio interno dei propri progetti di servizio civile e per la condivisione delle ricadute del servizio civile nella comunità di riferimento, con
l’impegno da parte degli Enti a recepirli e attuarli nei propri progetti di servizio civile,
nonché a verificarli e condividerli in ambito Co.Pr.E.S.C., mettendo a disposizione un
proprio esperto del monitoraggio. Il tavolo di lavoro è anche finalizzato alla valutazione
partecipata dei progetti di servizio civile, condividendo in particolare le ricadute territoriali
dell’esperienza e contribuendo all’implementazione della Mappa del valore del servizio
civile di livello provinciale.
Considerato che per l'attuazione di quanto sopra l'Ente di sc deve assumere l’impegno:
A) a perseguire la copertura completa dei posti messi a bando a livello provinciale,
attraverso la presentazione congiunta dei progetti e l’orientamento dei giovani nella scelta
degli stessi, per assicurare un diffuso coinvolgimento del territorio, degli Enti e una
maggior partecipazione dei giovani alle attività di Servizio Civile, evitando inutili
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concentrazioni di domande su pochi progetti, in eccesso rispetto ai posti concessi, che
vanificano le disponibilità dei giovani e le risorse pubbliche dedicate;
B) a creare le condizioni affinché i giovani in Servizio Civile presso le proprie sedi
d’attuazione accreditate, nel rispetto del progetto approvato dall’Ufficio competente, siano
in grado di collaborare alle attività di sensibilizzazione e di promozione, partecipando con
giovani e i referenti allo specifico percorso formativo, di formazione generale del Servizio
Civile elaborate insieme al Co.Pr.E.S.C. e dallo stesso coordinate;
C) a partecipare, con il proprio referente/esperto del monitoraggio, al tavolo di lavoro,
coordinato e congiunto, per l’attuazione da parte dei singoli Enti del monitoraggio interno
dei propri progetti di servizio civile e per la condivisione delle ricadute del servizio civile
nella comunità di riferimento, attivato dal Co.Pr.E.S.C. e condiviso tra Enti diversi. Gli Enti,
pur aderendo al tavolo di lavoro provinciale in ambito Co.Pr.E.S.C., realizzeranno
comunque un proprio “piano di monitoraggio e valutazione interno” sulle attività
previste nei progetti, da indicare alla voce 20 “Piano di monitoraggio interno per la
valutazione dell’andamento delle attività del progetto” della scheda. Tale piano di
monitoraggio verrà attuato autonomamente dall’Ente e condiviso a livello territoriale
ovvero distrettuale e/o settoriale attraverso il percorso concordato in ambito Co.Pr.E.S.C,
percorso che prevede l’istituzione di gruppi di rielaborazione e valutazione delle attività e
delle loro ricadute territoriali.
D) a elaborare, attuare e verificare insieme al Co.Pr.E.S.C., partecipando ad appositi
gruppi di lavoro, i percorsi di formazione generale congiunta a favore dei giovani in
Servizio Civile. A tal fine l’Ente aderente mette a disposizione il proprio formatore
accreditato per la formazione generale e/o individua un proprio referente, per il quale verrà
considerato, insieme al Co.Pr.E.S.C., un percorso di crescita, che, a seconda delle
competenze e delle possibilità, potrà prevedere la sua partecipazione ai corsi di
formazione generale, affiancando il formatore accreditato e, nel caso, conducendo
direttamente taluni moduli in qualità d'esperto e/o il suo coinvolgimento per l'attuazione di
altre iniziative, anche nella prospettiva, se fattibile, di acquisire col tempo parte dei requisiti
richiesti dalla circolare dell’Ufficio Nazionale 17/06/2009 per una delle figure previste e/o
l’espletamento da parte sua di altre funzioni necessarie per l’attuazione della formazione
generale coordinata e congiunta e soprattutto per eventuali recuperi di moduli della
formazione generale quando questi non siano effettuabili già nell’ambito della struttura
organizzativa del corso. Così facendo si verrà a determinare un’azione che imposta un
dignitoso percorso di crescita delle competenze e di valorizzazione a favore degli Enti di
Servizio Civile. Quanto precede non esime l’ente dalla responsabilità circa la realizzazione
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della formazione generale rivolta ai propri giovani e per la quale il formatore e/o il referente
risultano i garanti dell’attivazione delle relative previsioni progettuali. Anche per questo
motivo l’ente deve confermare l’impegno a proporre l’avvio dei progetti di servizio civile in
periodi concordati con il Co.Pr.E.S.C. affinché siano coordinati con gli avvii degli altri enti e
con i percorsi della formazione generale dei giovani programmati sul territorio provinciale,
così come realizzato a Piacenza in questi ultimi anni;
E) a riconoscere come Servizio Civile le ore dedicate dai giovani alle suddette attività di
sensibilizzazione, promozione e formazione del Servizio Civile, organizzate dal
Co.Pr.E.S.C., in quanto parti integranti del progetto;
F) a prevedere una compilazione del progetto coerente con le previsioni del protocollo in
oggetto e del Piano provinciale.
Preso atto che per l'attuazione di quanto sopra il Copresc si deve impegnare a:
a) attivare e coordinare il tavolo di lavoro provinciale tra gli Enti aderenti sul monitoraggio
interno e la valutazione delle ricadute dei progetti, condiviso tra referenti/esperti di
monitoraggio degli Enti, per la definizione di un sistema condiviso di sensibilizzazione e
promozione, di formazione, nonché per individuare un percorso di crescita per le figure
referenti degli Enti aderenti, previste nel precedente punto D);
b) promuovere attività di sensibilizzazione congiunta sul servizio civile, svolto sia in Italia
che all’estero, sulla Carta Etica, sulle previsioni della L.R.20/03, ai valori dell’obiezione di
coscienza e alle tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà,…),
nell’università, nella scuola secondaria e anche nella scuola primaria. Inoltre realizzare, in
collaborazione con gli Enti, un percorso formativo specifico per i giovani e i referenti che
partecipano alla realizzazione dei progetti di sensibilizzazione/promozione del Servizio
Civile nel territorio;
d) realizzare percorsi formativi coordinati e congiunti rivolti agli Operatori Locali di Progetto
(minimo 12 ore) e momenti di confronto tra i referenti del Servizio Civile;
e) organizzare nell’ambito dei tavoli di lavoro territoriali e/o settoriali, di cui alla lettera a, la
definizione, attuazione, verifica e restituzione delle giornate di formazione generale
coordinata e congiunta per i giovani in servizio civile relative ai moduli formativi previsti nel
Decreto n. 160/2013 del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile
Nazionale relativo all’approvazione delle linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale.
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Consapevoli che la mancata attivazione degli impegni assunti, comporta l’impossibilità di
riconoscere il criterio aggiuntivi regionali oltre alle sanzioni previste nella vigente disciplina
approvata dall’UNSC;
Si allegano:
� All. 1 – Scheda annuale di posti di servizio civile;
� All. 2 - Struttura didattica e specifiche delle attività coordinate e congiunte di formazione generale a favore dei giovani in Servizio Civile (voci 29, 30, 32, 33, 34, della scheda progetto) – ore 53
� Allegato 3 - specifiche delle attività di sensibilizzazione e di promozione del Servizio Civile (voce 17 della scheda progetto) – almeno ore 21
� Allegato 4 -monitoraggio, coordinato e congiunto, per l’attuazione da parte dei singoli Enti del monitoraggio interno dei propri progetti di servizio civile e per la condivisione delle ricadute del servizio civile nella comunità di riferimento
� All. 5 . 5BIS– Diagramma di Gantt tipo
� All 6 - Schede adesione enti
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Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
ALLEGATO 1
PIANO PROGETTAZIONE
SVILUPPO
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
ALLEGATO 2
FORMAZIONE
Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
CORSO DI FORMAZIONE GENERALE
STRUTTURA DIDATTICA
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2014
CORSO DI FORMAZIONE GENERALE – DIDATTICA
Il corso di formazione generale si articola in 12 incontri organizzati in tre diversi periodi: − una fase iniziale, all'avvio del Servizio, con un massimo di tre incontri ravvicinati finalizzati alla costruzione del gruppo dei volontari e all'introduzione delle informazioni principali relative al Servizio Civile; − una seconda fase in cui Si prevede il rientro dei volontari a distanza di circa tre mesi dalla conclusione della prima fase di formazione generale. Si procederà quindi ad un secondo periodo di formazione articolato in 5 incontri intensivi per una settimana intera e, successivamente in un incontro a settimana. − un'ultima fase che si centrerà, sul volontario in Servizio Civile, andando a esaminarne ruolo e funzioni, diritti e doveri ma, soprattutto le modalità di crescita nel campo dell’esercizio della cittadinanza e della partecipazione responsabile.
INCONTRO CONTENUTO N° ORE
I incontro Accoglienza ed avvio del lavoro per progetti 4
II incontro Socializzazione anticipatoria e costituzione dell’identità del
gruppo in formazione 4
III incontro Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale:
evoluzione storica 5
IV incontro Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato 4
V incontro La protezione civile 4
VI incontro Socializzazione lavorativa e strumenti di presidio di ruolo 4
VII incontro Confronto tra le esperienze e strategie di azione 5*
VIII incontro Ruolo e compiti del volontario all’interno dell’ente
accreditato 5*
IX incontro Le normative di riferimento del scn e la difesa civile non
armata e non violenta 4
X incontro Le caratteristiche degli enti accreditati e il loro ruolo nella
difesa della patria 5*
XI incontro Il scn come forma di cittadinanza attiva 5*
XII incontro Il lavoro per progetti - conclusioni 4
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*Oltre ai moduli previsti dalle linee guida nazionali, sono state aggiunte 4 ore di formazione (aumentando di 1 ora alcune giornate formative portandole da 4 a 5 ore) sul tema della interculturalità come previsto dalla normativa regionale per il servizio civile per stranieri.
Verrà esaminato il ruolo della Mediazione culturale fornendo strumenti per la gestione dei conflitti in una prospettiva interculturale per favorire l’integrazione tra cittadini stranieri ed italiani.
Gli incontri si articolano in diversi assetti, funzionali alla fase del corso e alle tematiche della giornata, prevedendo momenti di lavoro nei sottogruppi in cui sono stati suddivisi i volontari e altri di plenaria, in cui tutti i volontari lavorano insieme. La suddivisione dei volontari in sottogruppi risponde alle richieste della Regione in merito ai criteri da seguire per lo svolgimento della formazione. Inoltre, il lavoro con gruppi mediani consente di affrontare in maniera più fluida, veloce e approfondita le tematiche del corso. Le plenaria, invece, utilizzata in specifici momenti del percorso di formazione, consente ai volontari l'esperienza del confronto e del riconoscimento reciproco, favorendo la coesione all'interno del gruppo, la costruzione di una specifica identità di ruolo e funzionando come oggetto contenitivo in cui le ansie e i dubbi dei volontari possono essere proiettati e depositati, in attesa di essere elaborati e pronti a essere re-introiettati. Le attività svolte nei sottogruppi, a loro volta, si configurano in forme differenti. Sono previsti momenti di lezione frontale, altri di attività in piccolo gruppo, altri ancora di lavoro individuale. La lezione frontale si configura come strumento utile a una rapida condivisione di informazioni e all'approfondimento degli aspetti e delle dinamiche di riferimento. Il lavoro nei piccoli gruppi consente, a sua volta, di riflettere sulle informazioni ricevute, in modo da poterli elaborare facendoli propri in modo più consapevole, arricchendo le proprie conoscenze attraverso il confronto con gli altri. Il corso prevede anche incontri di approfondimento in cui i volontari hanno l'opportunità di assistere ad alcune testimonianze (di ex volontari, di operatori di alcune categorie di enti accreditati per il Servizio Civile). Tali testimonianze permettono di conoscere l'esperienza diretta dei protagonisti del Servizio Civile, di fare domande in merito a eventuali curiosità, dubbi o di fare chiarezza circa eventuali stereotipi che, talvolta, vengono messi in discussione proprio dalla testimonianza stessa. Durante gli incontri viene fornito materiale ai volontari. Si tratta di materiale informativo (relativo, ad esempio, ai riferimenti normativi) e di materiale utilizzato come stimolo per le attività (testi, immagini...). Diversi sono gli strumenti a disposizione dei volontari: − ogni incontro inizia con la lettura di un report, compilato ogni volta da un volontario diverso, relativo all'incontro precedente, utile soprattutto a: mantenere un filo conduttore tra i diversi momenti della formazione; lasciare traccia della storia del gruppo in formazione; riflettere in merito agli apprendimenti del gruppo; stimolare il gruppo a riflettere sul proprio lavoro; − un diario di bordo, da redigere e consegnare entro 15 giorni dall'incontro della seconda fase (durante la quale verranno utilizzati come stimolo al confronto), utile ai volontari come momento di riflessione circa apprendimenti avvenuti durante i primi mesi della propria esperienza e in merito al modo in cui si sono inseriti e si stanno muovendo nell'ente in cui prestano servizio. Si tratta di uno
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strumento che consente l'esperienza del riconoscimento e dell'accettazione del limite (proprio, dell'ente, del servizio civile in se stesso), fase da attraversare per avere accesso a un reale percorso di apprendimento e, quindi, di crescita e maturazione; − a conclusione di ogni incontro viene redatto un questionario di gradimento relativo alla giornata che consente ai volontari di esprimere la loro opinione in merito al corso in cui sono coinvolti e che fornisce ai formatori un feed-back indispensabile nella gestione complessiva del Servizio Civile. A tutti i sottogruppi, all'inizio del corso, viene inoltre anticipato che, durante il penultimo incontro, dovranno lavorare autonomamente sul significato di Servizio Civile, attività che verrà condivisa durante l'ultimo incontro, in assetto di plenaria e che costituirà il momento conclusivo del percorso formativo. Si tratta di un'attività che, oltre a favorire un'utile sintesi degli apprendimento acquisiti, favorisce il confronto con la fine, proponendo un modo maturo di elaborare la conclusione di un percorso.
1
FORMAZIONE GENERALE Servizio Civile Volontario
REPORT
INCONTRO DEL ………………………………….
VOLONTARIO
ENTE
SETTORE DI ASSEGNAZIONE e SEDE
Il Volontario Il Tutor di Formazione Generale
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2
REPORT
INCONTRO DEL ………………………………………………
ATTIVITÀ SVOLTE
Indicare brevemente le attività svolte durante l’incontro e gli strumenti utilizzati.
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3
CONOSCENZE ACQUISITE
Indicare quali sono stati gli apprendimenti emersi alla fine dell’incontro, quali gli aspetti rimasti poco chiari e quali si vorrebbero approfondire.
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4
PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO - CRITICITA’
Quali sono stati gli snodi critici della giornata, ovvero quei passaggi che hanno favorito il lavoro del gruppo, e a cosa sono state associate le difficoltà incontrate.
Da restituire e condividere nell'incontro di Formazione Generale successivo a quello di compilazione e da inviare all'indirizzo [email protected]
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Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
FORMAZIONE GENERALE Servizio Civile Volontario
DIARIO DI BORDO
VOLONTARIO
ENTE
SETTORE DI ASSEGNAZIONE e SEDE
Il Volontario Il Tutor di Formazione Generale
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DIARIO DEL SERVIZIO CIVILE
IN SERVIZIO dal………………….…..al………………………….
ATTIVITÀ SVOLTE
Indicare le mansioni svolte durante il servizio specificando se routinarie o extra routine, se esecutive o basate su margini di autonomia personale.
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CONOSCENZE ACQUISITE
Le conoscenze possono essere relative al contesto (organizzazione, norme,ruoli presenti), all’utenza, agli operatori, al volontario, al settore-servizio (contenuti professionali dell’attività) o ad altri aspetti.
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CRITICITA’ - PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO
Le criticità possono essere relative al clima relazionale, alla disponibilità o meno di strumenti adeguati, al linguaggio utilizzato (troppo tecnico, troppo formale…) alle persone con le quali ti relazioni (colleghi, operatori, utenza …).
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LA STORIA DEL MESE
Racconta uno o più episodi che ti sono sembrati significativi.
Il volontario Il Tutor Formazione generale
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Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL GRADIMENTO
Giornata del:_____________________
Con la presente scheda anonima ti chiediamo di aiutarci a capire quali sono i punti forti e i punti deboli della giornata di formazione. Le tue osservazioni costituiscono per noi un importantissimo feedback “a caldo” sulla giornata e saranno utilizzate sia per valutare l’impatto formativo sui diversi aspetti connessi alla presente iniziativa, sia per migliorare la progettazione di eventuali altri interventi formativi.Grazie!
Ti chiediamo cortesemente di “crocettare” il numero corrispondente al tuo gradimento, tenendo conto che:
al valore “zero” corrisponde un gradimento nullo;al valore “cinque” corrisponde un completo gradimento.
1. In quale misura ti ritieni soddisfatto riguardo ai contenuti affrontati oggi?
� � � � ��
2. In quale misura ti ritieni soddisfatto riguardo alla metodologia utilizzata oggi?
� � � � ��
3. Esprimi cortesemente una valutazione sui seguenti aspetti
� Completezza di informazioni � � � ���
Chiarezza espositiva � � � ���
� Utilità per il mio lavoro di servizio civile � � � ���
� Capacità di coinvolgermi � � � ���
Eventuali altre osservazioni
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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In questo corso vorrei trovare (max 3 risposte):
confronto fra le esperienze dei partecipanti
stimolo alla riflessione personale, relativamente al Servizio Civile che svolgo
riflettere sul concetto di difesa non violenta della Patria e sulla costruzione della pace
strumenti da poter utilizzare nel lavoro quotidiano all’interno dell’Ente di Servizio Civile
lavoro sulle situazioni individuali che mi trovo ad affrontare in Servizio Civile
nuove modalità relazionali per rapportarmi con gli altri operatori e gli utenti dell’Ente
aumentare le mie conoscenze e competenze sui temi oggetto del corso
materiale informativo sugli argomenti trattati
avere una visione d’insieme organica sul tema del Servizio Civile
possibilità di aumentare le mie capacità di lavorare per progetti e contribuire al
miglioramento del sistema di Servizio Civile
strumenti e forme di educazione alla cittadinanza attiva
riuscire a mettere insieme la mia esperienza passata, con i nuovi problemi da affrontare
aumentare la capacità di comprendere le richieste che mi vengono poste
analizzare il contesto sociale in cui vivo e i legami con quello internazionale
essere in grado di comunicare i valori del Servizio Civile e di produrre materiale divulgativo
altro:(specificare)____________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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Grazie per la collaborazione!
Corso formazione Generale congiunta 2010- 2011
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Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL GRADIMENTO
Giornata del:_____________________
Con la presente scheda anonima ti chiediamo di aiutarci a capire quali sono i punti forti e i punti deboli della giornata di formazione. Le tue osservazioni costituiscono per noi un importantissimo feedback “a caldo” sulla giornata e saranno utilizzate sia per valutare l’impatto formativo sui diversi aspetti connessi alla presente iniziativa, sia per migliorare la progettazione di eventuali altri interventi formativi.Grazie!
Ti chiediamo cortesemente di “crocettare” il numero corrispondente al tuo gradimento, tenendo conto che:
al valore “zero” corrisponde un gradimento nullo;al valore “cinque” corrisponde un completo gradimento.
1. In quale misura ti ritieni soddisfatto riguardo ai contenuti affrontati oggi?
� � � � ��
2. In quale misura ti ritieni soddisfatto riguardo alla metodologia utilizzata oggi?
� � � � ��
3. Esprimi cortesemente una valutazione sui seguenti aspetti
� Completezza di informazioni � � � ���
Chiarezza espositiva � � � ���
� Utilità per il mio lavoro di servizio civile � � � ���
� Capacità di coinvolgermi � � � ���
Eventuali altre osservazioni
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Grazie per la collaborazione!
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Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
QUESTIONARIO DI META’ PERCORSO
Giornata del:_____
Con la presente scheda anonima ti chiediamo di aiutarci a capire:� quali sono i punti forti e i punti deboli dell’iniziativa � se e in che misura ha risposto alle tue esigenze� quali modifiche o miglioramenti, eventualmente, ti senti di suggerire.
Grazie per la collaborazione!
Ti chiediamo cortesemente di “crocettare” il numero corrispondente al tuo gradimento.
CONTENUTIIn questa sezione ti chiediamo una valutazione complessiva sulla qualità dei contenuti.
1. Rispetto ai contenuti, nel complesso, ti ritieni:
(poco soddisfatto) � � � � � (pienamente soddisfatto)
2. Rispetto ai contenuti avresti voluto:
più teoria più strumenti da poter utilizzare nel lavoro quotidiano più materiale didattico più lavoro di gruppo più confronto fra esperienze più lavoro sulle situazioni individuali che ti trovi ad affrontare in servizio civile altro (specificare)_____________________________________________
3. Come valuti il grado di integrazione tra le diverse attività (argomenti trattati, esercitazioni svolte,…) di questo corso?
(inadeguato) � � � � � (adeguato)
4. I materiali didattici (dispense, lucidi, diapositive, video…) sono:
(Quantità) (insufficienti) � � � � � (sufficienti)(Qualità) (inadeguati) � � � � � (adeguati)
5. Per la maggior parte dei contenuti appresi in questo corso li ritengo applicabili nel mio servizio civile.
(completamente falso) � � � � � (completamente vero)DOCENZAIn questa sezione ti chiediamo una valutazione complessiva sulla qualità della docenza.
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Gli obiettivi dei docenti mi sono sempre stati chiari (per nulla) � � � � � (molto)
I docenti stimolano/motivano l’interesse? (per nulla) � � � � � (molto)
I docenti sono disponibili a fornire chiarimenti? (per nulla) � � � � � (molto)
Mi è sembrato che tra i vari docenti ci fosse un buon raccordo (per nulla) � � � � � (molto)
Rispetto alla docenza avresti voluto: (max 2 risposte) Maggiore chiarezza espositiva Maggiore raccordo tra teoria ed esercitazione Maggiore approfondimento delle tematiche affrontate Maggiore disponibilità all’ascolto dei diversi pareri Maggiore stimolo alla riflessione personale e/o di gruppo Altro (specificare)____________________________
CLIMA D’AULAIn questa sezione ti chiediamo esprimere la tua percezione in merito al clima d’aula.
a) Durante il corso mi sentivo sufficientemente libero di esprimere ciò che pensavo (per nulla) � � � � � (molto)
b) Mi sono sentito spesso annoiato sia durante le lezioni che durante i lavori di gruppo (per nulla) � � � � � (molto)
c) Sono quasi sempre riuscito ad inserirmi nelle discussioni senza particolare fatica (per nulla) � � � � � (molto)
ORGANIZZAZIONE DEL CORSOIn questa sezione ti chiediamo di esprimere il tuo giudizio in merito ad alcuni aspetti organizzativi.
1. All’inizio del corso, gli obiettivi ed i contenuti sono stati presenti in modo: (per niente esauriente) � � � � � (molto esauriente)
2. Rispetto agli obiettivi formativi il numero complessivo di ore del corso è Scarso Eccessivo Insufficiente Equilibrato Ottimale
Rispetto all’organizzazione complessiva del corso avresti voluto: Durata complessiva del corso minore Durata complessiva del corso maggiore Durata della singola giornata formativa maggiore Durata della singola giornata formativa minore Minori difficoltà nell’ottenere informazioni Altro(specificare)_____________________________________
IMMAGINE COMPLESSIVAIn questa sezione ti chiediamo esprimere il tuo giudizio in merito all’immagine complessiva del corso.
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1. Le aspettative che avevi all’inizio del corso quanto pensi si siamo realizzate? (per nulla) � � � � � (molto)
2. Se dovessi fare un bilancio complessivo del corso di formazione a cui hai partecipato, quanto ti senti soddisfatto/a?
(per nulla) � � � � � (molto)
INFORMAZIONI GENERALIIn questa sezione ti chiediamo un giudizio complessivo del corso.
1. Alla luce dei contenuti acquisiti in questo corso, ritieni che: Sarebbe stato più utile avere una preparazione di base precedente Può costituire una base per approfondimenti futuri Non ha aggiunto nulla a ciò che sapevo già Avrei preferito avere risposte concrete ai problemi che incontro nel mio servizio civile Avrei preferito approfondire maggiormente la capacità di_________ Altro (specificare)_____________________
2. Puoi indicare altre eventuali esigenze di formazione (argomenti, contenuti…)? ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3. Se dovessi chiedere ulteriore formazione, preferiresti che questa fosse organizzata (max 2 risposte):
In modo strutturato e periodico Lasciata alle singole e specifiche necessità Ancorata a specifici bisogni di un singolo ambito o territorio Aperta al confronto con ambiti di intervento o territori simili Altro (specificare)_____________________
4. Riguardo alla tipologia formativa preferiresti, in un prossimo futuro (max 2 risposte): Attività seminariali su temi specifici e circoscritti Momenti di confronto tra volontari per lo scambio di esperienze Momenti “una tantum” di consulenza su situazioni Attività strutturata di accompagnamento nei processi Altro (specificare)_____________________
5. Altre eventuali osservazioni
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Grazie per la collaborazione!
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QUESTIONARIO DI FINE PERCORSO
Giornata del:_____
Con la presente scheda anonima ti chiediamo di aiutarci a capire:� quali sono i punti forti e i punti deboli dell’iniziativa � se e in che misura ha risposto alle tue esigenze� quali modifiche o miglioramenti, eventualmente, ti senti di suggerire.
Grazie per la collaborazione!
Ti chiediamo cortesemente di “crocettare” il numero corrispondente al tuo gradimento.
CONTENUTIIn questa sezione ti chiediamo una valutazione complessiva sulla qualità dei contenuti.
1. Rispetto ai contenuti, nel complesso, ti ritieni:
(poco soddisfatto) � � � � � (pienamente soddisfatto)
2. Rispetto ai contenuti avresti voluto:
più teoria più strumenti da poter utilizzare nel lavoro quotidiano più materiale didattico più lavoro di gruppo più confronto fra esperienze più lavoro sulle situazioni individuali che ti trovi ad affrontare in servizio civile altro (specificare)_____________________________________________
3. Come valuti il grado di integrazione tra le diverse attività (argomenti trattati, esercitazioni svolte,…) di questo corso?
(inadeguato) � � � � � (adeguato)
4. I materiali didattici (dispense, lucidi, diapositive, video…) sono:
(Quantità) (insufficienti) � � � � � (sufficienti)(Qualità) (inadeguati) � � � � � (adeguati)
5. Per la maggior parte dei contenuti appresi in questo corso li ritengo applicabili nel mio servizio civile.
(completamente falso) � � � � � (completamente vero)DOCENZAIn questa sezione ti chiediamo una valutazione complessiva sulla qualità della docenza.
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Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Gli obiettivi dei docenti mi sono sempre stati chiari (per nulla) � � � � � (molto)
I docenti stimolano/motivano l’interesse? (per nulla) � � � � � (molto)
I docenti sono disponibili a fornire chiarimenti? (per nulla) � � � � � (molto)
Mi è sembrato che tra i vari docenti ci fosse un buon raccordo (per nulla) � � � � � (molto)
Rispetto alla docenza avresti voluto: (max 2 risposte) Maggiore chiarezza espositiva Maggiore raccordo tra teoria ed esercitazione Maggiore approfondimento delle tematiche affrontate Maggiore disponibilità all’ascolto dei diversi pareri Maggiore stimolo alla riflessione personale e/o di gruppo Altro (specificare)____________________________
CLIMA D’AULAIn questa sezione ti chiediamo esprimere la tua percezione in merito al clima d’aula.
a) Durante il corso mi sentivo sufficientemente libero di esprimere ciò che pensavo (per nulla) � � � � � (molto)
b) Mi sono sentito spesso annoiato sia durante le lezioni che durante i lavori di gruppo (per nulla) � � � � � (molto)
c) Sono quasi sempre riuscito ad inserirmi nelle discussioni senza particolare fatica (per nulla) � � � � � (molto)
ORGANIZZAZIONE DEL CORSOIn questa sezione ti chiediamo di esprimere il tuo giudizio in merito ad alcuni aspetti organizzativi.
1. All’inizio del corso, gli obiettivi ed i contenuti sono stati presenti in modo: (per niente esauriente) � � � � � (molto esauriente)
2. Rispetto agli obiettivi formativi il numero complessivo di ore del corso è Scarso Eccessivo Insufficiente Equilibrato Ottimale
Rispetto all’organizzazione complessiva del corso avresti voluto: Durata complessiva del corso minore Durata complessiva del corso maggiore Durata della singola giornata formativa maggiore Durata della singola giornata formativa minore Minori difficoltà nell’ottenere informazioni Altro(specificare)_____________________________________
IMMAGINE COMPLESSIVAIn questa sezione ti chiediamo esprimere il tuo giudizio in merito all’immagine complessiva del corso. Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
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1. Le aspettative che avevi all’inizio del corso quanto pensi si siamo realizzate? (per nulla) � � � � � (molto)
2. Se dovessi fare un bilancio complessivo del corso di formazione a cui hai partecipato, quanto ti senti soddisfatto/a?
(per nulla) � � � � � (molto)
INFORMAZIONI GENERALIIn questa sezione ti chiediamo un giudizio complessivo del corso.
1. Alla luce dei contenuti acquisiti in questo corso, ritieni che: Sarebbe stato più utile avere una preparazione di base precedente Può costituire una base per approfondimenti futuri Non ha aggiunto nulla a ciò che sapevo già Avrei preferito avere risposte concrete ai problemi che incontro nel mio servizio civile Avrei preferito approfondire maggiormente la capacità di_________ Altro (specificare)_____________________
2. Puoi indicare altre eventuali esigenze di formazione (argomenti, contenuti…)? ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3. Se dovessi chiedere ulteriore formazione, preferiresti che questa fosse organizzata (max 2 risposte):
In modo strutturato e periodico Lasciata alle singole e specifiche necessità Ancorata a specifici bisogni di un singolo ambito o territorio Aperta al confronto con ambiti di intervento o territori simili Altro (specificare)_____________________
4. Riguardo alla tipologia formativa preferiresti, in un prossimo futuro (max 2 risposte): Attività seminariali su temi specifici e circoscritti Momenti di confronto tra volontari per lo scambio di esperienze Momenti “una tantum” di consulenza su situazioni Attività strutturata di accompagnamento nei processi Altro (specificare)_____________________
5. Altre eventuali osservazioni
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Grazie per la collaborazione!
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Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
CORSO DI FORMAZIONE GENERALE
VOCI DI PROGETTO
�
Formazione�generale�dei�volontari���
29) Sede di realizzazione:�
Il�corso�di�formazione�generale�congiunta�verrà�realizzato�presso�una�o�più�delle�sotto�elencate�sedi:�1. Provincia�di�Piacenza�–�Via�Garibaldi�n.�50�–�PC�2. Circoscrizione�I�–�Comune�di�Piacenza�–�Via�Taverna�n.�39�3. ex�Circoscrizione�II�Comune�di�Piacenza�–�Via�XXIV�Maggio�n.�51/53�4. Provincia�di�Piacenza�–�Via�Mazzini�n.�62�5. Svep�C.S.V.�–�Via�Capra�14/c�
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
30)��Modalità�di�attuazione:��
L’opzione�prescelta�è�che�la�formazione�generale�venga�effettuata�dalla�Regione�Emilia�Romagna,�tramite�il�Coordinamento�Provinciale�degli�Enti�accreditati�di�Servizio�Civile�del�territorio�(CO.PR.E.S.C.).�Tale�opzione,�come�riportata�dall’Allegato�1�al�“PRONTUARIO�CONTENENTE�LE�CARATTERISTICHE�E�LE�MODALITÀ�PER�LA�REDAZIONE�E�LA�
PRESENTAZIONE�DEI�PROGETTI�DI�SERVIZIO�CIVILE�NAZIONALE�DA�REALIZZARE�IN�ITALIA�E�ALL’ESTERO,�NONCHÉ�I�CRITERI�PER�LA�SELEZIONE� E� LA� VALUTAZIONE� DEGLI� STESSI”� (D.M� 30� maggio� 2014)� intitolato� “SCHEDA� PROGETTO� PER� L’IMPIEGO� DI�
VOLONTARI�IN�SERVIZIO�CIVILE�IN�ITALIA”,�e�in�particolare�al�punto�30�comma�c)�delle�NOTE�ESPLICATIVE�PER�LA�REDAZIONE�DEI�
PROGETTI� DI� SERVIZIO� CIVILE� NAZIONALE� DA� REALIZZARE� IN� ITALIA� e� come� declinata� dall’Allegato� 1� alla� DGR� n.� 595/2014�“APPROVAZIONE� CRITERI� REGIONALI� PER� LA� VALUTAZIONE� DEI� PROGETTI� DI� SERVIZIO� CIVILE� NAZIONALE,� DA� PRESENTARE�ALLA� REGIONE� EMILIA�ROMAGNA� NELL’ANNO� 2014”,� dove� è� espressamente� riportata,� ribadisce,� tra� le�azioni�più�utili�e�necessarie�come�emerse�dal�recente�monitoraggio�delle�esperienze�sul�territorio�regionale,�la� formazione� coordinata� e� congiunta� degli� enti� a� favore� dei� giovani� in� servizio� civile.� La� formazione�pertanto� sarà� effettuata� dal� Coordinamento� organizzativo� del� Copresc� di� Piacenza� in� forma� coordinata� e�congiunta� con� quella� degli� altri� giovani� volontari� impegnati� in� progetti� di� Servizio� Civile� Volontario� sul�territorio�provinciale�presso�Enti�accreditati�di�3^�e�4^�classe�nel�pieno�rispetto�degli�indirizzi/requisiti�come�riportati�nel�Decreto�n.�160/2013�del�Capo�del�Dipartimento�della�Gioventù�e�del�Servizio�Civile�Nazionale�relativo�all’approvazione�delle�LINEE�GUIDA�PER�LA�FORMAZIONE�GENERALE�DEI�GIOVANI� IN�SERVIZIO�CIVILE�NAZIONALE.�Per� tale� formazione� il� COPRESC� si� avvarrà� di� un� team� composto� da� Formatori� Accreditati,� da� esperti� in�materia�di�Servizio�Civile,�da� tutors�d’aula�e�da� testimoni�privilegiati.� Le�attività�e�gli� interventi�di� ciascun�componente�del�team�si�articolano�sul�numero�delle�classi�e�delle�tematiche�da�trattare,�anche�in�funzione�delle�esigenze�organizzative�e�gestionali��dei�gruppi�classe.�Per�mantenere�uno�standard�di�efficacia�dell’intervento�che�coniughi� la�dimensione�di� socializzazione�del�gruppo�in�formazione�con�l’attenzione�alla�personalizzazione�dell’offerta�di�apprendimento,�le�aule�saranno�costituite�da�un�numero�che�va�da�un�minimo�di�15��ad�un�massimo�di�20�destinatari.��Sarà�predisposto�un�Dossier�(Folder)�Formativo�comprendente:�
- brochure�informativa�sulla�sede�formativa�e�sulle�modalità�di�accesso;�- il�programma�formativo�con�la�descrizione�analitica�delle�fasi�formative�riferite�ai�singoli�moduli�
(obiettivi� formativi� di� modulo,� articolazione� delle� attività� di� modulo,� contenuti� affrontati,�nominativi�dei�docenti,�metodologie�prevalenti�utilizzate,�eventuali�prodotti�formativi�in�uscita);�
- il� calendario� degli� incontri� con� il� dettaglio� dei� contenuti� trattati� (sede,� orario� e� durata�dell’incontro);�
- il�dossier�di�monitoraggio�e�valutazione�del�progetto�formativo�relativo�alla�ricostruzione�delle�competenze�in�ingresso,�alla�percezione�di�criticità�e�di�punti�di�forza�in�relazione�ai�contenuti�formativi�previsti,�agli�standard�di�apprendimento�attesi�descritti�come�unità�di�competenza�in�esito�al�processo�complessivo;�
- dispense� e� materiale� didattico� (allestite� dai� docenti� e� dallo� staff� formativo� integrati� da�eventuale�altro�materiale�qualora�appositamente�predisposto�dall’Ufficio�Nazionale);�
- copia�di�elaborati�(individuali�e�di�gruppo)�prodotti�in�sede�di�esercitazione;���������������
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TIMING�E�CALENDARIZZAZIONE�DELLA�FORMAZIONE�GENERALE��ALL’AVVIO�DELL’ESPERIENZA…�Il�percorso�formativo�inizierà�nella�prima�settimana�di�esperienza,�dopo�la�presa�di�servizio�presso�le�relative�sedi.� Questo� primo� periodo� di� formazione� è� articolato� in� un� massimo� di� 3� incontri� con� frequenza�giornaliera.� Durante� questa� fase� si� lavora� sull’accoglienza� e� sulla� condivisione� dei� valori� attribuiti� al�significato� del� Servizio� Civile,� sulla� costruzione� di� un’identità� di� gruppo� attraverso� la� condivisione� delle�aspettative� e� delle� motivazioni� individuali� e� sulle� modalità� di� accesso� al� Servizio.� Verranno� introdotti�contemporaneamente� le� prime� informazioni� relative� alla� ricostruzione� del� percorso� di� idee� e� fatti� che�hanno�caratterizzato�la�storia�dell’obiezione�di�coscienza�e�del�Servizio�Civile.�Oltre�che�sul�gruppo,�si�lavora,�anche�a�livello�individuale,�sul�legame�tra�Servizio�Civile�e�mondo�del�lavoro,�analizzando�le�competenze�in�ingresso,�i�bisogni,�i�valori�e�le�percezioni�del�mondo�del�lavoro.�Su�queste�prime�attività�è�prevista,�alla�fine�di�questa�prima�fase,�un�momento�dedicato�alla�restituzione�delle�attività�e�alla�condivisione�degli�esiti.�Questa� prima� fase,� in� ragione� dei� contenuti� trattati� e� delle� metodologie� utilizzate,� è� intesa� come� fase�propedeutica�al�resto�della�formazione�generale.��…MOMENTO�CENTRALE�DEL�CORSO�DI�FORMAZIONE�GENERALE…�Si� prevede� il� rientro� dei� volontari� a� distanza� di� circa� tre� mesi� dalla� conclusione� della� prima� fase� di�formazione� generale.� Si� procederà� quindi� ad� un� secondo� periodo� di� formazione� articolato� in� 5� incontri�intensivi�per�una�settimana�intera�e,�successivamente�in�un�incontro�a�settimana.�In�questa�fase�verranno�presentate� alcune� tipologie� di� Enti� accreditati� che� ospitano� i� Volontari� presentandone� la� storia� e� le�principali�modalità�organizzative.�Si�darà�spazio�anche�ad�interventi�di�ex�volontari�che�porteranno�la�propria�testimonianza�relativa�alla�loro�esperienza�per�attivare�un�confronto�e�una�discussione.�La� letteratura� normativa� verrà� interpretata� anche� attraverso� la� condivisione� dei� vari� attori� previsti� dal�sistema�e�dei�contenuti�della�Carta�etica,�nonché�dei�ruoli�e�delle�funzioni�attribuite�a�ciascuno�dalla�legge�e�dalle�normative�derivate.�Si� esamineranno� ruolo� e� funzioni,� diritti� e� doveri� ma,� soprattutto� le� modalità� di� crescita� nel� campo�dell’esercizio�della�cittadinanza�e�della�partecipazione�responsabile.�L’interculturalità� sarà� trattata�come�approccio� trasversale�a� tutti� i� contesti� in�cui� si� svolgono� i�progetti�di�servizio�civile,�e�inizierà�in�questa�fase�per�terminare�nella�fase�successiva�di�conclusione�del�corso.�Saranno�previsti�anche�momenti�di�monitoraggio�finalizzati�a�far�emergere�e�condividere�eventuali�criticità�e/o�aspetti�di�eccellenza�incontrati�nell’esperienza�di�Servizio�presso�gli�Enti�accreditati.���…LA�CONCLUSIONE�DEL�CORSO�DI�FORMAZIONE�GENERALE�Il�concetto�di�Patria�verrà�trattato�nel�suo�significato�non�solo�di�confine�nazionale,�quanto�piuttosto�come�comunità�di�persone�che�vivono�all’interno�di�tali�confini.�Si�riprenderanno�le�principali�normative�di�riferimento�che�disciplinano�il�Servizio�Civile�a�partire�dall’art.�1�della� legge� 64/01� che� assegna� come� primi� due� obiettivi� del� Servizio� Civile� il� “concorrere� alla� difesa� della�Patria�con�mezzi�e�attività�non�militari”�e�il�“favorire�la�realizzazione�dei�principi�costituzionali�di�solidarietà�sociale”.�Verranno�esaminate�le�caratteristiche�degli�Enti�accreditati�ed�il�loro�ruolo�civile�assunto�nei�confronti�della�comunità.�Verrà� concesso� spazio� ai� significati� dei� termini� “civile”� e� “servizio”� esplorando� il� concetto� di� cittadinanza�attiva,�esplorando�anche�le�conoscenze�dei�volontari�in�merito�al�sistema�di�istituzioni�cui�è�affidata�la�vita�democratica�del�nostro�Paese.�Inoltre,� la� tappa� finale� del� percorso� consentirà� di� sperimentare� il� lavoro� per� progetti� attraverso� i� quali� i�volontari�si�confronteranno�sugli�apprendimenti�relativi�al�servizio�civile�e�ai�sui�significati�acquisiti�grazie�e�durante�il�precorso�di�formazione�generale.��Tutti� gli� incontri� delle� tre� fasi� prevedono� inoltre� una� serie� di� monitoraggi� rilevati� attraverso� la�somministrazione�di�questionari�di�gradimento�relativi� sia�ai� singoli� incontri� sia�al�percorso�di� formazione�generale�nel�suo�complesso.�
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31)�Ricorso�a�sistemi�di�formazione�verificati�in�sede�di�accreditamento�ed�eventuale�indicazione�dell’Ente�di�1^�classe�dal�quale�è�stato�acquisito�il�servizio:�
� NO�� �32)�Tecniche�e�metodologie�di�realizzazione�previste:�
�Per�la�realizzazione�del�percorso�di�formazione�generale�si�ricorrerà�a�due�metodologie:�la�lezione�frontale�e�le�dinamiche�non�formali.��La� LEZIONE� FRONTALE� fa� riferimento� a� un� modello� didattico�formativo� basato� sull’idea� dell’insegnamento�come� trasferimento� della� conoscenza� e� risulta� particolarmente� adeguata� per� la� gestione� di� alcune� delle�tematiche�proposte.�Tale�metodologia�risulta�inoltre�rilevante�nelle�occasioni�in�cui�la�dimensione�cognitiva�dell’informazione� e� la� trasmissione� del� contenuto� didattico� è� prevalentemente� affidata� alle� conoscenze�dell’esperto�formatore�e�alla�sua�capacità�di�farsi�comprendere�e�di�suscitare�interesse�(ad�esempio�durante�gli� incontri� in� cui� si� lavora� all’alfabetizzazione� legislativa� e� costituzionale,� alla� ricostruzione� storica� delle�forme� di� difesa� alternativa,� oltre� che� nei� momenti� in� cui� vengono� descritti� gli� Enti� accreditati,�presentandone�le�finalità�statutarie�e�le�modalità�attuative,�le�loro�funzioni�e�la�loro�organizzazione).�Tale�metodologia�viene�inoltre�ripresa�nei�momenti�dedicati�alle�testimonianze,�risultando�particolarmente�funzionale�alla�trasmissione�e�alla�condivisione�dell’esperienza�proprio�attraverso�una�forma�narrativa�che,�più�di�altre,�apre�e�favorisce�la�discussione�tra�il�pubblico.�Il�ricorso�alla�lezione�frontale�è�previsto�per�il�50%�del�monte�ore�complessivo.��Il� ricorso� alle� DINAMICHE� NON� FORMALI� � risulta� particolarmente� indicato� quando� il� contenuto� affrontato� e�l’obiettivo� di� apprendimento� non� possono� prescindere� dall’autoregolazione� del� gruppo� in� formazione.� Si�tratta�di�modalità�che� facilitano� l’apprendimento�dei�destinatari� che�hanno� l’opportunità�di� contare� sulle�risorse� interne� del� gruppo� adeguatamente� stimolate� e� condivise.� Il� confronto� nel� gruppo� consente�l’attraversamento� dei� nodi� critici� relativi� ai� contenuti� affrontati� mantenendo� costantemente� attivo� il�processo�di�crescita,�un�processo� in�grado�di�comprendere�non�solo�aspetti�nozionistici�ma�anche�aspetti�legati�alle�componenti�emotive�e� cognitive�dell’esperienza�che,�proprio�all’interno�del�gruppo,� trovano� la�possibilità�di�essere�espressi�e�elaborati.�Le�dinamiche�non� formali� possono�essere� riscontrate� in� modo� trasversale�negli� incontri� previsti.� Tuttavia�vengono� utilizzate� in� modo� più� cospicuo� in� alcune� fasi� della� formazione� generale,� ad� esempio� nella� fase�finalizzata� all’accoglienza� e� alla� costituzione� del� gruppo,� durante� gli� incontri� in� cui� si� lavora� sull’identità�sociale�del� volontario,� sulle� sue�aspettative,�motivazioni�e�obiettivi� individuali� sulla� condivisione�valoriale�dei�principi�che�regolano�la�cittadinanza�attiva,�responsabile�e�partecipata.�Tali� dinamiche� non� formali� si� avvalgono� di� strumenti� quali� il� metodo� dei� casi,� i� T�group,� i� role�playing,� i�laboratori�e�l’utilizzo�di�stimoli�da�elaborare�durante�i�periodi�non�corsuali,�utili�all’approfondimento�delle�riflessioni�emerse�durante�il�corso�e�funzionali�alla�ripresa�dei�lavori.�Il�ricorso�alle�dinamiche�non�formali�è�previsto�per�il�restante�50%�del�monte�ore�complessivo.�����������
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33)�Contenuti�della�formazione:��AVVIO�DEL�CORSO��I�INCONTRO�Lo�scopo�è�quello�di�creare�nel�volontario�la�consapevolezza�che�questo�è�il�contesto�che�legittima�lo�Stato�a�sviluppare�l’esperienza�di�Servizio�Civile.�Si�lavora�alla�costituzione�di�un’identità�di�gruppo�dei�volontari�in�servizio�civile�tramite�l’esplicitazione�delle�idee�dei�partecipanti�sul�servizio�civile,�delle�proprie�aspettative,�delle�motivazioni�e�degli�obiettivi�individuali.�Costruzione�di�una�mappa�cognitiva�delle�rappresentazioni�del�gruppo�d’aula.�Questa�tematica,�in�cui�si�lavora�sulla�costituzione�del�gruppo,�è�propedeutica�a�tutti�gli�altri�incontri.��II�INCONTRO�L’obiettivo�è�quello�di�ripercorrere�e�condividere�le�tappe�più�significative�che�hanno�portato�i�volontari�alla�loro� candidatura� (dove� sono� state� reperite� le� informazioni,� cosa� li� ha� spinti� a� candidarsi� e� come� hanno�vissuto�la�decisione�all’interno�delle�loro�relazioni�significative).�Le�attività�affrontate�tendono�a�favorire�la�conoscenza�dei�volontari�e�la�creazione�dell’identità�del�gruppo�in�formazione.��III�INCONTRO�Si�affronta� il� tema�della�evoluzione�storica�che�dall’obiezione�di� coscienza�ha�portato�alla�costituzione�del�Servizio�Civile�Nazionale.�A�tale�processo�si�deve�la�maturazione�in�Italia�della�consapevolezza�che�la�difesa�della� Patria� è� un� compito� che� viene� assolto� anche� attraverso� attività� e� mezzi� non� militari.� Si�approfondiranno� quindi� gli� aspetti� relativi� all’eredità� trasmessa� dal� Servizio� Civile� degli� obiettori� di�coscienza.�Ciò�è�essenziale�per� i�volontari�per�capire�gli�aspetti�più�nobili�e�rilevanti�dell’impegno�assunto�oggi� con� il� Servizio� Civile� Nazionale.� È� un’opportunità� utile� a� riflettere� sugli� elementi� di� continuità� e� di�discontinuità�fra�il�“vecchio”�servizio�civile�degli�obiettori�di�coscienza�e�il�“nuovo”�servizio�civile�volontario.��MOMENTO�CENTRALE�DEL�CORSO�DI�FORMAZIONE�GENERALE��IV�INCONTRO�Nella�prima�parte�dell’incontro�ci� sarà�un�momento�di� ripresa�dell’attività�e�di� illustrazione�della�seconda�parte�del�percorso�formativo.�Nella�seconda�parte�dell’incontro�si�analizza�il�legame�tra�servizio�civile�e�mondo�del�lavoro.��Queste�attività�consentono�di�approfondire�alcuni�fuochi�strategici�del�processo�di�socializzazione�lavorativa�complessiva�nel�proprio�progetto�di�SCV.�Per� fornire� ai� volontari� gli� elementi� di� conoscenza� del� contesto� in� cui� si� troveranno� a� prestare� l’anno� di�servizio� civile,� verranno� presentate� la� storia,� le� caratteristiche� specifiche� e� le� modalità� organizzative� ed�operative� dell’Ente� accreditato� di� cui� si� presentano� le� finalità� statutarie� e� le� modalità� attuative,� le� loro�funzioni� e� la� loro� organizzazione.� In� particolare� saranno� approfondite� i� settori�dell’associazionismo� e� del�volontariato.��V�INCONTRO�Parte� dell’incontro� sarà� dedicato� all’intervento� di� un� ex� volontario� che� porterà� la� propria� testimonianza�relativa�alla�sua�esperienza�per�attivare�un�confronto�e�una�discussione.�Verrà� introdotta� la� tematica� della�protezione� civile� intesa� come� collegamento� tra� difesa� della� patria,� del�territorio�e�delle�popolazioni.�Si�approfondiranno�le�tematiche�legate�alla�previsione�e�alla�prevenzione�dei�rischi�e�degli�interventi�di�soccorso.��VI�INCONTRO�Verranno� introdotti,� in� continuità� con� la� visita� alle� strutture� del� territorio,� gli� aspetti� relativi� al� contesto�lavorativo�con�i�quali�entreranno�in�contatto�i�volontari�durante�la�loro�esperienza.�Si�prenderanno�in�esame�i� ruoli� lavorativi,� l’organizzazione� dell’ente,� le� relazioni� interne� e� con� l’utenza.� Verranno� presentati� e�distribuiti�ai� volontari�gli� strumenti�di�presidio�di� ruolo�utili�a�monitorare� l’andamento�dell’esperienza�e� i�
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relativi� apprendimenti.� Tali� strumenti� hanno� l’obiettivo� di� sviluppare� l’autonomia� e� la� consapevolezza�rispetto� alla� progettazione� e� realizzazione� di� azioni� volte� al� controllo� del� proprio� processo� di�apprendimento.���VII�INCONTRO�Si� procederà� all’auto�valutazione� delle� modalità� di� presidio� di� ruolo� come� momento� di� monitoraggio� dei�primi�mesi�di�servizio�con�il�fine�di�far�emergere�e�condividere�eventuali�criticità�e/o�aspetti�di�eccellenza.�L’obiettivo� è� favorire� l’attivazione� di� un� processo� di� riflessione� sulle� strategie� adottate� nel� contesto� di�inserimento.��VIII�INCONTRO�Ricollegandosi� alle� considerazioni� emerse� durante� l’incontro� relativo� alla� socializzazione� lavorativa� e� alle�prime�settimane�di� servizio�presso�gli�enti�accreditati� si�prenderà� in�esame� il�volontario� in�Servizio�Civile.�Verranno� approfonditi� il� suo� ruolo,� la� sua� funzione,� i� suoi�diritti� e� doveri,� ma� soprattutto� le� modalità� di�crescita�nel�campo�dell’esercizio�della�cittadinanza�e�della�partecipazione�responsabile.
FASE�CONCLUSIVA��
IX�INCONTRO�Prendendo�le�mosse�dalla�Carta�costituzionale�si�lavorerà�sul�concetto�di�“Patria”�intesa�come�comunità�di�persone�che�vivono�all’interno�dei�confini�nazionali.�A� partire� dall’art.� 1� della� legge� 64/01,� si� approfondirà� la� tematica� della� difesa� civile� non� armata� e�nonviolenta�che�si�pone�quale�alternativa�alla�difesa�militare,�facendo�riferimento�a�forme�storiche�di�difesa�popolare� nonviolenta,� realizzatesi� in� Italia� e� all’estero,� finalizzate� alla� prevenzione� e� alla� gestione�nonviolenta�dei�conflitti�e�delle�controversie�internazionali.��X�INCONTRO�Si� procederà� alla� presentazioni� degli� Enti� evidenziando� quali� sono� gli� aspetti� fondamentali� delle� attività�condotte�dall’ente�che�concorrono�alla�difesa�della�Patria,�come�si�realizzano,�come�sono�vissuti�dalle�altre�figure�presenti�nell’Ente�con�le�quali� il�volontario�si�incontra�e�lavora�nel�corso�dell’anno�di�Servizio�Civile.�Verranno�approfondite�la�storia,�le�modalità�operative�e�le�specificità�dell’ente�che�ha�proposto�al�giovane�il�progetto�di�servizio�civile,�secondo�le�modalità�e�i�principi�definiti�nella�normativa�di�accreditamento�degli�enti�e�nella�Carta�etica.�Si� evidenzierà� il� ruolo� delle� Istituzioni� pubbliche� nell’ambito� della� promozione� umana� e� della� difesa� dei�diritti�delle�persone�ed�il�rapporto�tra�le�istituzioni�e�le�organizzazioni�della�società�civile.��XI�INCONTRO�Si�approfondiranno�i�significati�del�termine�“civile”�che�si�accompagna�al�termine�“servizio”.�Verranno� analizzati� i� concetti� di� cittadinanza� e� di� promozione� sociale,� come� modo� di� strutturare,�codificando� diritti� e� doveri,� l’appartenenza� ad� una� collettività� che� abita� e� interagisce� su� un� determinato�territorio.�Si�insisterà�sul�concetto�di�cittadinanza�attiva,�per�dare�ai�volontari�il�senso�del�Servizio�Civile�inteso�anche�come�anno�di�apprendistato�alla�cittadinanza.���XII�INCONTRO�Questo� incontro� conclusivo,� proporrà� una� restituzione� sul� percorso� affrontato� e� illustrerà� il� metodo� del�lavoro� per� progetti� nelle� sue� articolazioni� compresa� la� fase� della� valutazione� di� esito,� di� efficacia� ed�efficienza�del�progetto�e�la�valutazione�della�crescita�umana�dei�volontari�in�servizio�civile.�Si� lascerà� spazio� ad� una� presentazione� dei� volontari� relativa� agli� apprendimenti� avvenuti� durante� il�percorso.��
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���34)�Durata:�
Il� percorso� formativo� si� articola� in� 11� incontri� della� durata� di� 4� ore� (9,00� �13,00� )� e� di� un� incontro� della�durata�di�5�ore� (8,30�13,30)�per�una�durata�complessiva�di�49�+�4�ore.�Di�seguito�si� illustra� il�programma�dettagliato�relativo�a�ciascuna�giornata.�
INCONTRO CONTENUTO N° ORE
I incontro Accoglienza ed avvio del lavoro per progetti 4
II incontro Socializzazione anticipatoria e costituzione dell’identità del gruppo in formazione 4
III incontro Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica 5
IV incontro Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato 4
V incontro La protezione civile 4
VI incontro Socializzazione lavorativa e strumenti di presidio di ruolo 4
VII incontro Confronto tra le esperienze e strategie di azione 5*
VIII incontro Ruolo e compiti del volontario all’interno dell’ente accreditato 5*
IX incontro Le normative di riferimento del scn e la difesa civile non armata e non violenta 4
X incontro Le caratteristiche degli enti accreditati e il loro ruolo nella difesa della patria 5*
XI incontro Il scn come forma di cittadinanza attiva 5*
XII incontro Il lavoro per progetti - conclusioni 4
*Oltre� ai� moduli� previsti� dalle� linee� guida� nazionali,� sono� state� aggiunte� 4� ore� di� formazione�(aumentando�di�1�ora�alcune�giornate�formative�portandole�da�4�a�5�ore)�sul�tema�della�interculturalità�come�previsto�dalla�normativa�regionale�per�il�servizio�civile�per�stranieri.�
Verrà�esaminato� il� ruolo�della�Mediazione�culturale� fornendo�strumenti�per� la�gestione�dei� conflitti� in�una�prospettiva�interculturale�per�favorire�l’integrazione�tra�cittadini�stranieri�ed�italiani.�
��La�totalità�delle�ore�di�formazione�generale�sarà�erogata�entro�il�180°�giorno�dall’avvio�del�progetto.�
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Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
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Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
ALLEGATO 3
ATTIVITA’ CONGIUNTE
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Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE SUL SERVIZIO CIVILE realizzata con altri Enti e coordinate dal Co.Pr.E.S.C. di Piacenza
ATTIVITA’ PERIODO�Prosecuzione�degli�incontri�nelle�scuole�per�il�servizio�civile�minori�con�la�partecipazione�dei�
volontari�Durante�tutto�l’a.s.�
Prosecuzione�degli�incontri�nelle�Scuole�Superiori�e�nei�centri�di�aggregazione�giovanile�
con�la�partecipazione�dei�volontari�Durante�tutto�l’a.s.�
Le�attività�di�promozione�sono�lasciate�ai�singoli�enti�
Durante�tutto�l’anno�
Assemblea�generale�volontari�Al�termine�della�formazione�
generale�ed�a�cadenza�concordata�
N.B.:�programma�riferito�a�qualunque�data�di�avvio�dei�progetti��������
Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
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Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
ALLEGATO 4
MONITORAGGIO
Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
ALLEGATO MONITORAGGIO CONDIVISO ON-LINE
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Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
Allegato Piano Provinciale 2012 – monitoraggio on line - 1° questionario - Volontari
Sistema di monitoraggio e di valutazione del servizio civile Il sistema di monitoraggio è uno strumento permanente, incentrato sulla efficacia e l’efficienza delle attività previste dal progetto e quelle di formazione dei volontari, capace quindi attraverso l’analisi seriale delle rilevazioni di individuare gli eventuali scostamenti da quanto previsto in progetto, di valutare l’impatto sul risultato finale e di suggerire gli eventuali accorgimenti.
Parte 1° Anagrafica e sociale
Età_____________________________
Sesso � M � F
In quale provincia risiedi?______________________________________
Stato civile � Libero/a � Coniugato/a � Altro (specificare)__________________
Quale titolo di studio possiedi?� laurea� scuola media superiore � scuola media inferiore � scuola elementare� nessun titolo di studio
Nel corso del servizio civile frequenti corsi di studio o corsi di formazione?� sì � no
Se si quale? (puoi dare più di una risposta) � specializzazione post laurea� università � scuola media superiore � formazione professionale � altro (specificare)_________________
Durante lo svolgimento del servizio civile svolgi un’altra attività lavorativa? � sì � no
Se sì, in quale settore?� agricoltura� artigianato� commercio� industria � servizi privati� servizi pubblici � altro (specificare)_________________
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2011
Che tipo di rapporto di lavoro hai? � dipendente a tempo indeterminato� dipendente a tempo determinato � lavoratore stagionale � collaborazione coordinata e continuativa � collaborazione occasionale � altro (specificare)_________________
Sei iscritto al Centro per l’Impiego?� sì � no
Se sì, da quanto tempo?� meno di 6 mesi � più di 6 mesi � più di 12 mesi � più di 24 mesi
Come sei venuto/a a conoscenza del servizio civile nazionale volontario? (una sola risposta) � amici� servizi di informazione al pubblico � stampa/tv/radio� manifesti� internet� altro (specificare)_________________
In quale Ente o Associazione, stai svolgendo il servizio civile? _______________________________________________________
In quale ambito di attività stai svolgendo il servizio civile? � assistenza� cura e riabilitazione� reinserimento sociale� prevenzione � difesa ecologica � protezione civile � tutela e incremento del patrimonio forestale� salvaguardia e fruizione del patrimonio ambientale � salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico� promozione culturale � educazione
Parte 2° Aspettative sul servizio
Durante l’esperienza di servizio civile vorrei trovare…� stimoli alla riflessione e alla crescita personale� aumentare le mie competenze tecnico professionali (specifiche nel settore in cui presterò
servizio) � aumentare le mie competenze trasversali (nel modo di relazionarmi con colleghi ed
utenti, nel comprendere e gestire situazioni nuove e complesse) � elementi utili al mio orientamento professionale� conoscere il contesto sociale in cui vivo � riscontro dei valori cardini del servizio civile� stimolo alla partecipazione attiva alla vita sociale
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2011
� le condizioni per ampliare la mia rete di relazioni sociali� possibilità di contribuire alla crescita della capacità progettuale dell’ente rispetto al
servizio civile� altro____________________________________________________________________
Quali sono le tue principali aspettative rispetto a questo anno di servizio civile?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Grazie per la collaborazione
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
Allegato Piano Provinciale 2012 – monitoraggio on line - 2° Questionario - 2° e 3° rilevazione Volontari
Sistema di monitoraggio e di valutazione del servizio civile Il sistema di monitoraggio è uno strumento permanente, incentrato sulla efficacia e l’efficienza delle attività previste dal progetto e quelle di formazione dei volontari, capace quindi attraverso l’analisi seriale delle rilevazioni di individuare gli eventuali scostamenti da quanto previsto in progetto, di valutare l’impatto sul risultato finale e di suggerire gli eventuali accorgimenti.
Ai punteggi che individuano le 5 categorie di risposta sono stati assegnati i seguenti giudizi:1 – scarso2 – insufficiente3 – sufficiente4 – buono 5 – eccellente
Parte prima
Dati generici
Data __________________________
Cognome e nome: __________________________
Denominazione del proprio ente: __________________________
Recapito telefonico: __________________________
Luogo: __________________________
Progetto:________________________________________________________________________
Attività
Esprimi qual è, a tuo giudizio, il grado di aderenza tra le attività descritte nel progetto approvato e le attività effettivamente realizzate nella sede di progetto
Esprimi qual è il tuo grado di soddisfazione nell’espletamento delle attività di progetto
Esprimi quanto ti senti diligente e disponibile nello svolgimento delle attività del progetto
Gestione
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Quante ore di servizio svolgi a settimana? � 30 ore � altro (specificare ___________)
Pensi che il monte ore settimanali sia congruo al servizio da erogare?� sì � no
Secondo te, sarebbero necessarie più ore?� sì � no
Ritieni che l’orario nell’arco della settimana potrebbe essere distribuito diversamente al fine di migliorare l’intero progetto di impiego?
� sì � no
Indica il livello di chiarezza dei compiti che ti vengono assegnati
Indica il livello di semplicità di compilazione della modulistica (fogli presenze, moduli per permessi e per la malatti)
Vuoi segnalare eventuali disagi in merito alla gestione ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Relazioni
Esprimi un giudizio sui rapporti con gli altri volontari di progetto dell’ente
Esprimi un giudizio sui rapporti che hai con i destinatari delle attività del progetto
Esprimi un giudizio sul tuo rapporto con il responsabile di progetto
Esprimi un giudizio sui rapporti che hai con il personale presente nella sede di attuazione di progetto
Esprimi un giudizio sul rapporto che hai con l’O.L.P.
Esistono conflitti?
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SÌ NOCopresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Se sì, vuoi esplicitarli?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Vuoi segnalare un particolare problema che si è verificato nello svolgimento del servizio?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Secondo te cosa si può migliorare nel progetto di impiego dei volontari? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Soddisfazione
Sei soddisfatto/a del lavoro che svolgi nell’ambito del servizio civile? � poco soddisfatto� abbastanza soddisfatto � molto soddisfatto
Indica le ragioni della tua risposta:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
La formazione generale che hai svolto ti è stata utile nello svolgimento quotidiano della tua esperienza?
� poco � abbastanza� molto
Indica le ragioni della tua risposta:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
La formazione specifica che hai svolto ti è stata utile nello svolgimento quotidiano della tua esperienza?
� poco � abbastanza� molto
Indica le ragioni della tua risposta:
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Quanto pensi siano integrate tra loro la formazione generale e la formazione specifica che hai svolto?
� poco � abbastanza� molto
Indica le ragioni della tua risposta:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Dai un giudizio sulla qualità organizzativa del servizio che stai svolgendo
Per quanto riguarda il progetto specifico nel quale sei stato/a inserito/a, gli obiettivi ti erano noti e chiari fin dall’inizio?
� sì � no
Secondo una tua valutazione, ritieni che gli obiettivi del progetto di servizio si stanno raggiungendo?
Durante il servizio, hai mai avuto la necessità di contattare direttamente l’UNSC? � sì � no
Se sì, per quali informazioni?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Come valuti la qualità degli strumenti a disposizione per l’erogazione del servizio?
Dai un giudizio sull’idoneità dei locali in cui svolgi il servizio?
Ritieni che i locali dovrebbero avere caratteristiche diverse?� sì � no
Se sì, quali?
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Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
A casa pensi al lavoro svolto? � sì � no
Se sì, a cosa pensi? (una sola risposta) � hai fatto quello che ti è stato chiesto� sei insoddisfatto di quello che hai fatto � hai dimenticato di fare qualcosa � sei soddisfatto che quello che hai fatto�altro __________________________
Hai il tempo di aggiornare le tue conoscenze, di formarti, di pensare al futuro? (una sola risposta)
� durante lo svolgimento del servizio � fuori dallo svolgimento del servizio � mai
Rispetto all’inizio della tua attività ti senti più coinvolto? � sì � no
Qual è stato il contributo più significativo che ritieni di aver apportato all’attività dell’organizzazione dove operi? (una sola risposta)
� competenze tecniche precise valide� una seria motivazione � capacità relazionali� una grande disponibilità a fare
Il servizio civile che stai svolgendo come sta rispondendo alle tue attese iniziali?
Secondo te cosa si può migliorare nel progetto di impiego dei volontari? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
GGrazie per la collaborazione
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Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
Allegato Piano provinciale 2012 – monitoraggio on line Questionario OLP per 1° e 2° rilevazione
Ai punteggi che individuano le 5 categorie di risposta sono stati assegnati i seguenti giudizi:1 – scarso2 – insufficiente3 – sufficiente4 – buono 5 – ottimo
Sistema di monitoraggio e di valutazione del servizio civile Il sistema di monitoraggio è uno strumento permanente, incentrato sulla efficacia e l’efficienza delle attività previste dal progetto e quelle di formazione dei volontari, capace quindi attraverso l’analisi seriale delle rilevazioni di individuare gli eventuali scostamenti da quanto previsto in progetto, di valutare l’impatto sul risultato finale e di suggerire gli eventuali accorgimenti.
Dati generici
Data __________________________
Cognome e nome: __________________________
Denominazione del proprio ente: __________________________
Recapito telefonico: __________________________
Luogo: __________________________
Progetto:________________________________________________________________________
Attività
Esprima quale sia, a suo giudizio, il grado di aderenza tra le attività descritte nel progetto approvato e le attività effettivamente realizzate nella sede di progetto
Esprima quale sia, a suo giudizio, il grado di soddisfazione dei volontari nell’espletamento delle attività di progetto
Esprima quale sia, a suo giudizio, il grado di diligenza/disponibilità nello svolgimento delle attività di progetto
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Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Gestione
Indichi il livello di chiarezza delle procedure relative alle varie fasi di gestione
Indichi il livello di semplicità della rendicontazione mensile delle presenze, permessi, malattie, etc
Vuole segnalare eventuali disagi in merito alla gestione?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Relazioni
Esprima un giudizio sui rapporti intercorrenti con gli altri Operatori Locali di Progetto dell’ente
Esprima un giudizio sul rapporto tra l’O.L.P. e il responsabile di progetto
Esprima un giudizio sui rapporti che ha con il personale presente nella sede di attuazione di progetto in relazione alle attività afferenti al Servizio Civile
Esprima un giudizio sul rapporto che ha con i suoi volontari coinvolti nel progetto
Esistono conflitti?
Se sì, vuole esplicitarli?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Vuole segnalare un particolare problema che si è verificato nello svolgimento del servizio non emerso dal questionario o che ritiene di sottolineare ulteriormente?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Secondo lei, cosa si può migliorare nel progetto di impiego dei volontari?
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SÌ NO
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Soddisfazione
Secondo lei, la formazione generale svolta dal volontario è stata utile nello svolgimento quotidiano della sua esperienza?
� poco � abbastanza� molto
Indichi le ragioni della sua risposta:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Secondo lei, la formazione specifica che ha svolto il volontario è stata utile nello svolgimento quotidiano della sua esperienza?
� poco � abbastanza� molto
Indichi le ragioni della sua risposta:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Quanto pensa siano integrate tra loro la formazione generale e la formazione specifica che ha svolto il volontario?
� poco � abbastanza� molto
Indichi le ragioni della sua risposta:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
GGrazie per la collaborazione
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Coordinamento provinciale Enti di Servizio Civile
Allegato Piano provinciale 2012 – monitoraggio on line- Formatore Specifica - questionario per 1° e 2° rilevazione
Ai punteggi che individuano le 5 categorie di risposta sono stati assegnati i seguenti giudizi:1 – scarso2 – insufficiente3 – sufficiente4 – buono 5 – ottimo
Sistema di monitoraggio e di valutazione del servizio civile Il sistema di monitoraggio è uno strumento permanente, incentrato sulla efficacia e l’efficienza delle attività previste dal progetto e quelle di formazione dei volontari, capace quindi attraverso l’analisi seriale delle rilevazioni di individuare gli eventuali scostamenti da quanto previsto in progetto, di valutare l’impatto sul risultato finale e di suggerire gli eventuali accorgimenti.
Data __________________________
Cognome e nome: __________________________
Denominazione del proprio ente: __________________________
Recapito telefonico: __________________________
Luogo: __________________________
Progetto:________________________________________________________________________
Attività
Quante ore di formazione specifica sono state erogate:
- entro il secondo mese: _____________
- entro la fine della formazione generale: _____________
Quante ore sono state erogate complessivamente? _____________ (a questa domanda è necessario rispondere solo nella seconda compilazione del questionario)
Quali metodologie formative ha utilizzato durante la formazione specifica?
Attività in affiancamento �
Dinamiche non formali �
Lezione frontale �
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Assegnazione di approfondimenti �
Altro � indicare quali: _______________
__________________
__________________
Ordini le metodologie indicate precedentemente a partire da quelle che ha utilizzato di più fino a quelle che ha usato meno:
1) ______________________________
2) ______________________________
3) ______________________________
4) ______________________________
5) ______________________________
6) ______________________________
7) ______________________________
Gestione
Vuole segnalare eventuali disagi in merito alla gestione?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Relazioni
Esprima un giudizio sui rapporti intercorrenti con l’operatore locale di progetto dell’ente
Esprima un giudizio sul rapporto che ha con i suoi volontari coinvolti nel progetto
Esistono conflitti?
Se sì, vuole esplicitarli?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Vuole segnalare un particolare problema che si è verificato nello svolgimento della formazione specifica?
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SÌ NO
Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Secondo lei, cosa si può migliorare nella formazione specifica?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Soddisfazione
Quanto è soddisfatto in merito all’apprendimento che ha osservato sui volontari in seguito alla formazione specifica?
Giustifichi le ragioni della sua soddisfazione o insoddisfazione ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Quali effetti immediati ha avuto la formazione specifica sul progetto di SCN del suo ente?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Secondo lei, in che misura la formazione specifica ha conseguito nei volontari i seguenti risultati? Per ciascuno di essi indicare la priorità, scegliendo un numero da 1 a 7 (max=7):
stimoli a livello motivazionale ______
consapevolezza del proprio ruolo ______
arricchimento di conoscenze strumenti di lavoro ______
Quanto pensa siano integrate tra loro la formazione generale e la formazione specifica che ha svolto il volontario?
Indichi le ragioni della sua risposta:
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Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2012
Quanto ha percepito integrate tra loro la formazione generale e la formazione specifica?
Indichi le ragioni della sua risposta:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Vuole segnalare eventuali indicazioni utili a favorire ulteriormente l’integrazione tra la formazione generale e quella specifica?________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
GGrazie per la collaborazione
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Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc�di�Piacenza�–�Piano�Provinciale�Servizio�Civile�2014���
Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
ALLEGATO 5
DIAGRAMMA DI GANTT STANDARD
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Copresc di Piacenza - Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Copresc di Piacenza – Piano Provinciale Servizio Civile 2014
Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile di Piacenza
ALLEGATO 6
ELENCO ADESIONE ENTI
Comune di Cadeo Comune di Caorso
Caritas Piacenza-Bobbio Comunità Montana
Comune di Cortemaggiore Comune di Fiorenzuola d’Arda
Comune di Gossolengo Comune di Gragnano Trebbiense
Comune di Piacenza Comune di Ponte dell’Olio Comune di Pontenure
Fondazione San Benedetto di Piacenza S.V.E.P. di Piacenza