scheda progetto per l’impiego di operatori ...le finalità sono espresse dallo statuto e dal...
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Piemonte È possibile consegnare o spedire la domanda di servizio civile in uno degli indirizzi qui riportati: Via Maria Ausiliatrice, 45 ‐ 10152 Torino (TO) Via Dora Baltea, 40/B (Movicentro) ‐ 10015 Ivrea (TO) Via Angelo Brofferio, 129 ‐ 14100 Asti (AT) Via della Mendicità istruita, 14 ‐ 12042 Bra (CN) Via S. Maria di Campagnate, 26 ‐ 13900 Biella (BI) Via Sermenza, 24 ‐ 13100 Vercelli (VC) Via Pietro Caselli, 69 ‐ 15073 Castellazzo Bormida (AL) Corso Cobianchi 37 ‐ 28921 Verbania (VCO) Tel: +39 011 2215851 Email: [email protected] | 2059933 723 Sito Internet: http://www.arciserviziocivile.it/piemonte Rappresentante legale: Lorenzo Siviero. Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Maria Luisa Brizio, Federico Vozza, Alessandra Masi, Riccardo Zucaro, Lorenzo Siviero, Gabriele Moroni, Stefano Bego, Tiziana Beltramo. I colloqui di selezione potranno tenersi in località̀ differenti dalle sedi di attuazione prescelte. 1.1) Eventuali enti attuatori
ARCI Comitato di Torino 2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*)
SU00020
3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto (*)
Più cultura, meno paura: interventi di animazione culturale per i giovani sul territorio torinese 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Area di intervento: 2 ‐ Animazione culturale verso giovani 6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente accreditato proponente: ASC Nazionale è un’associazione di promozione sociale, costituita nel 1996 che opera per la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove l’educazione alla pace e all’impegno civico, attraverso attività territoriali concrete che promuovano lo sviluppo del Paese e dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC e’ un’associazione di associazioni, con 5 soci nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali. ASC Nazionale, in modo diretto, svolge attività di promozione durante i bandi, sostiene la progettazione delle organizzazioni, eroga la formazionale generale ai giovani e agli OLP, effettua il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia i giovani in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea Nazionale è la sede ove vengono prese le scelte di fondo e il Consiglio Nazionale le attua. ASC è stato ente convenzionato per il SC degli obiettori di coscienza dal 1984 al 2004; ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU.
Sezione Nazionale Albo unico
Ente/i attuatore/i: L'Associazione Arci ‐ Comitato di Torino promuove cultura, socialità e solidarietà attraverso pratiche che mettono al centro il protagonismo del socio, la sua possibilità di partecipare, di decidere e mettere in rete con gli altri le proprie capacità e competenze. Per questo quotidianamente il Comitato territoriale di Torino si dedica ad attività che mirano ad affermare una cultura non violenta e pacifista e la formazione di una società aperta e multietnica, attività di promozione culturale diffusa che consentano a tutti e tutte l'accesso ai diritti culturali, azioni volte alla riqualificazione e dell'attivazione del tessuto sociale, attività nell'ambito dell'educativa e della formazione. Il Comitato territoriale di Torino svolge in primo luogo una funzione di coordinamento e di creazioni di reti tra le associazioni che sono ad esso affiliate, rispondendo indirettamente a una domanda di attività culturali e ricreative presente sul territorio che si manifesta nell'effervescenza del panorama dell'associazionismo giovanile e dei gruppi informali, che spesso purtroppo risultano esperienze estemporanee e incapaci di consolidarsi nel tempo. Questo perché tale dinamica è sintomo di un bisogno, spesso indefinito, che è quello di trovare il proprio spazio di protagonismo, e troppo spesso non incontra luoghi e strutture già esistenti in grado di trasmettere le proprie competenze e la propria esperienza a disposizione dell'aggregazione di nuove persone.
7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Il progetto prenderà le mosse dal progetto “Da sessant’anni sempre aperti” che sarà realizzato nel 2019. Il progetto prevede uno studio sul terzo settore nel contesto territoriale e attività di formazione a sostegno delle associazioni che costituiranno il punto di partenza per alcune delle attività progettuali previste da questo progetto. Contesto territoriale La Città Metropolitana di Torino, territorio entro il quale si intende realizzare il progetto qui esposto, è un territorio sociale assai ampio e variegato nel quale vivono 2.269.120 di persone (dati Istat al 01 gennaio 2018). Negli ultimi anni è rilevabile un calo costante del numero di abitanti, che riguarda anche il suo centro principale (la Città di Torino), dopo si concentra il 39% della popolazione:
Gli stranieri residenti nella città metropolitana di Torino al 1° gennaio 2018 sono 220.403 e rappresentano il 9,7% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 45,5% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (11,1%) e dalla Repubblica Popolare Cinese (4,8%). Al 1 gennaio 2017 la popolazione giovanile (compresa fra i 15 e i 30 anni) residente nella Città di Torino ammontava a 129.975 unità, rappresentando il 14,6% dell'intera popolazione residente: in
questi numeri non sono compresi tutti quei giovani non residenti che vivono la Città di Torino per la loro formazione (essendo iscritti a scuole superiori o a istituti universitari) e/o il loro svago (dal momento che il capoluogo offre la maggior offerta culturale e ricreativa del territorio Città Metropolitanale). Non sono conteggiati, non avendo a disposizione dati precisi, nemmeno quei giovani domiciliati, e non residenti, nella città di Torino, dei quali buona parte sono studenti universitari fuori sede, compresi prevalentemente nella fascia d'età 19‐25. I due principali atenei cittadini, infatti, accolgono complessivamente oltre 100.000 studenti. Basandosi unicamente sui residenti la distribuzione rispetto alle fasce di età risulta essere la seguente:
Gli istituti di istruzione secondaria presenti nella città di Torino sono 87, suddivisi in 35 licei, 29 istituti tecnici e 23 istituti professionali, mentre nei maggiori centri abitati del circondario appartenenti al territorio di Arci Torino (Moncalieri, Nichelino, Carmagnola) gli istituti secondari di secondo grado sono 19 (rispettivamente 5, 8 e 6) fra licei, istituti professionali e tecnici. Contesto settoriale e area di intervento Il settore nel quale si intende intervenire con questo progetto è quello dell'animazione culturale verso i giovani: la cultura è anche aggregazione, e il consumo culturale può essere al tempo stesso un momento importante di ricreazione e socializzazione, così come il mondo del no profit offre possibilità di realizzare attività aggregative “dal basso”, facilmente accessibili alla maggioranza della popolazione e che sono al contempo occasioni, per chi vi partecipa, di alfabetizzazione alla vita collettiva e a delle buone prassi di cittadinanza. A partire da questa prospettiva, risulta chiara l'importanza di valorizzare e proporre attività che uniscano al proprio valore culturale la capacità di aggregare i cittadini, sottolineandone con forza la ricaduta positiva in un momento storico in cui nei tessuti metropolitani i legami sociali si sfilacciano con facilità, a causa di un diffuso processo di impoverimento che amplifica, ove presenti, le dinamiche di marginalizzazione sociale; accanto a ciò, le occasioni di socializzazione in contesti associativi, in cui la distanza fra l’organizzatore e il pubblico è notevolmente ridotta rispetto a contesti più istituzionali (in particolare nella quotidiana attività dei circoli), svolgono anche una funzione spesso sottovalutata di palestra alla vita collettiva e alfabetizzazione civica per coloro che vi
partecipano. Benessere, coesione sociale e consumi culturali sono in questo senso strettamente legati fra loro, tanto che “la spesa delle famiglie per consumi culturali rappresenta uno degli indicatori chiave individuati dall’Ue per la valutazione delle politiche per lo sviluppo delle condizioni di vita e del welfare nel lungo termine” (Istat, Noi Italia 2017): è allora un indicatore da non sottovalutare per gli obiettivi di questo progetto il dato che le famiglie italiane destinano alla spesa per ricreazione e cultura mediamente il 6,6% della spesa complessiva, collocandosi al 21esimo posto nella classifica dei paesi UE 28. All’interno del territorio nazionale, i residenti nel Centro‐Nord sono i più attivi e si distinguono per i più bassi tassi di astensione complessiva (Annuario Statistico Istat 2016), e tuttavia cambiando prospettiva è ancora troppo alta la percentuale di chi non fruisce di spettacoli e attività culturali fuori casa, toccando quasi la metà della popolazione (48,9%) sul territorio piemontese. Gli ultimi dati dell’Osservatorio culturale del Piemonte (Relazione annuale 2017) pubblicati si riferiscono al 2015 e segnalano che “la partecipazione culturale dei residenti in Piemonte nel 2015 mostra una leggera ripresa che aveva dato i suoi primi segnali nel 2014, pur non riuscendo tutt’oggi a coinvolgere la maggioranza della popolazione”. Nel 2017 si è, inoltre, registrato un calo dei biglietti venduti al cinema (‐12%). Trattandosi di stili di vita, per realizzare un cambiamento duraturo e sul lungo periodo sicuramente un pubblico importante per il nostro progetto è quello giovanile, in quanto composto da cittadini in formazione che porteranno nel corso della loro vita gli stili di vita (culturali e civici) appresi in età scolare e universitaria, ma naturalmente non solo. Secondo quanto detto sopra, il mondo del not‐for‐profit ha bisogno di riconoscere il proprio dovere di comunicare e riconsiderare i modi e le forme attraverso le quali “offrire” al pubblico, alle istituzioni e ai media i contenuti del proprio impegno. Negli ultimi anni, il ricco mondo dell’associazionismo torinese (al registro delle associazioni della Città di Torino sono iscritte 2.165 associazioni, e tuttavia va segnalato che non è scontata la completezza del Registro rispetto alle organizzazioni effettivamente presenti sul territorio per diversi motivi: l’iscrizione non è obbligatoria; spesso le basi associative di associazioni nazionali come Arci, Uisp, etc. sono inserite solamente negli elenchi ministeriali, oltre al fatto che esistono numerosi gruppi informali che non sempre arrivano a costituirsi associazione) è riuscito a sviluppare buone capacità comunicative sul piano delle relazioni interne e su quello dei servizi offerti, ma non altrettanto è stato in grado di fare rispetto alle proprie capacità comunicative verso l’esterno, ponte imprescindibile per produrre un’informazione più consapevole e un impatto positivo sul mondo reale, raggiungendo soggetti non ancora sensibili ai propri temi: migliorare lo sviluppo della comunicazione significa anche stringere un’alleanza più forte con la società civile di riferimento, per rispondere ai diversi bisogni sociali, culturali e formativi che essa esprime. Le stesse istituzioni locali avvertono la necessità di “migliorare la qualità e la trasparenza delle organizzazioni del settore, sviluppando anche significative collaborazioni con la pubblica amministrazione e il mondo dell'economia tradizionale” come segnala la ricerca «I numeri dell'economia civile nella Città Metropolitana di Torino» pubblicata nel 2009 dall'Osservatorio della Camera di commercio di Torino. Le strategie di comunicazione associative devono avere quale obiettivo il progressivo rafforzamento e consolidamento di quella rete di rapporti sinergici creatasi negli anni tra le varie entità operanti sul territorio, valorizzando e rivendicando le attività e i risultati delle attività realizzate sul territorio, e allo stesso tempo devono raggiungere i cittadini più lontani dall'associazionismo e dall'offerta culturale che propone. Analisi delle criticità e dei bisogni:
CRITICITÀ/BISOGNI INDICATORI MISURABILI
Criticità 1.1 Scarso riconoscimento del valore sociale (in termini anche di coesione sociale) delle azioni realizzate dai soggetti no profit di promozione sociale a favore dei giovani
1.1.1.1. Numero di pubblicazioni / raccolte dati sulle attività del no profit a Torino. 1.1.1.2. Numero di persone raggiunte dalla diffusione dei dati della mappatura. 1.1.2.1. Numero di gruppi informali e nuove associazioni raggiunte dal centro servizi. 1.1.2.2. Numero di gruppi informali / organizzazioni no profit presenti sul territorio.
Criticità 1.2 Scarsa consapevolezza del contesto internazionale (europeo) in cui si è inseriti e scarsa conoscenza delle azioni del no profit all’estero.
1.2.1.1 Numero di progetti di respiro internazionale attivati. 1.2.1.2. Numero di giovani italiani raggiunti dai progetti. 1.2.1.3. Numero di giovani stranieri raggiunti dai progetti.
Criticità 2.1 Poche occasioni per la popolazione, in particolare quella giovanile, per l’approfondimento di tematiche di interesse generale legate ai concetti chiave “libertà” e “diritti”.
2.1.1.1 Numero di istituti scolastici coinvolti. 2.1.1.2. Numero di percorsi educativi realizzati per studenti di istituti di secondo grado superiore. 2.1.1.3 Numero di studenti partecipanti ai percorsi educativi e formativi attivati. 2.1.1.4. Numero di percorsi formativi extra‐scolastici. 2.1.1.5 Numero di partecipanti coinvolti nei percorsi formativi extra‐scolastici.
Criticità 3.1 Scarso riconoscimento dei bisogni culturali di soggetti svantaggiati e, quindi, scarsa risposta a questi, accanto a uno scarso riconoscimento del valore inclusivo di attività di carattere culturale‐aggregativo.
3.1.1.1. Numero di attività ricreative, culturali e formative attivate rivolte a soggetti svantaggi. 3.1.1.2. Numero di soggetti svantaggiati coinvolti nelle attività ricreative e culturali. 3.1.1.3. Numero di partecipanti ad attività aggregative a carattere ludico‐sportivo.
7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
Destinatari diretti:
gruppi informali e associazioni di recente costituzione: si prevede il coinvolgimento di circa 40 soggetti che svolgono attività rivolte ai giovani o sono composti da giovani in maggioranza;
soggetti no profit presenti sul territorio che collaborano regolarmente con Arci Torino: si prevede il coinvolgimento di circa 70 soggetti;
alunni degli istituti secondari superiori presenti sul territorio: si prevede il coinvolgimento di circa 60 studenti;
i giovani fra i 15 e i 30 anni, residenti e non (pensiamo ad esempio alla popolazione di studenti universitari fuori sede) nel territorio di competenza del comitato Arci Torino (ossia la città di Torino stessa e parte della Città Metropolitana): si prevede il raggiungimento diretto di circa 500 giovani, attraverso le diverse attività del progetto;
giovani europei fra i 15 e i 30 anni: si prevede il coinvolgimento di circa 90 giovani stranieri e circa 30 italiani attraverso progetti transnazionali;
associazioni europee con finalità simili a quelle di ARCI Torino: si prevede il coinvolgimento di circa 5 soggetti europei;
Beneficiari indiretti:
Sarà beneficiaria indiretta dalle attività del progetto l'intera popolazione del territorio considerato, grazie all'aumento dell'offerta culturale ed educativa diffusa sul territorio attraverso le azioni specifiche descritte di seguito, e l’intero panorama associativo torinese trarrà beneficio dal progetto in relazione alla campagna di valorizzazione delle attività sociali presenti sul territorio. Inoltre, riceveranno una ricaduta positiva i contesti di provenienza dei giovani europei raggiunti dal progetto, in quanto i partecipanti fungeranno da moltiplicatori dell’esperienza nella loro quotidianità.
7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Per quanto riguarda reti e servizi di sostegno alle associazioni, la realtà più importante a Torino è Vol.To, centro servizi per il volontariato (http://volontariato.torino.it), associazione di secondo livello i cui aderenti sono esclusivamente Organizzazioni di Volontariato, lasciando da parte tutte quelle organizzazioni che hanno una forma giuridica diversa come, ad esempio, le associazioni di promozione sociale (aps) che pure realizzano le proprie attività grazie al lavoro volontario dei propri soci e realizzano azioni di utilità sociale. In seguito alle deliberazioni del Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato del Piemonte del luglio 2014 l’associazione Vol.To svolge la funzione di Centro Servizi per il Volontariato di Torino e Città Metropolitana, ai sensi dell’articolo 15 della Legge 266.91, dal D.M. 8.10.1997, dalle relative Disposizioni esplicative e dall’articolo 13 della Legge regionale 38.94. Vol.To formalmente nasce il 1° gennaio 2015 dalla fusione dei due Centri Servizio precedentemente presenti sul territorio, Volontariato, Sviluppo e Solidarietà in Piemonte (V.S.S.P) e Idea Solidale. Per quanto riguarda l’offerta culturale rivolta ai giovani, sul territorio torinese troviamo la rete di spazio comunali dei Centri per il Protagonismo Giovanile: si tratta di spazi di “creatività e socializzazione” rivolti ai giovani sparsi in diverse zone della Città di Torino. Negli ultimi anni tuttavia la contrazione delle risorse pubbliche a disposizione si è fatta sentire anche per questi spazi, la cui tendenza da parte del Comune è stata sempre più di “esternalizzarli” (dal punto di vista anche delle risorse economiche) affidandoli ad associazioni. Negli ultimi quindici anni la Città di Torino ha inoltre valorizzato il circuito delle Case del Quartiere, “spazi pubblici riqualificati grazie alla collaborazione tra istituzioni pubbliche, fondazioni bancarie e d’impresa, imprese sociali, associazioni e cittadini [… ] [questi spazi] garantiscono un punto di incontro e di riferimento per nuovi e vecchi cittadini, raccolgono e organizzano l’attività di un vasto numero di soggetti associativi e gruppi informali, creano momenti di socializzazione e svago, offrono servizi, corsi e laboratori, mettono a disposizione spazi” (casedelquartieretorino.org). Esistono sette Case del quartiere sul territorio torinese, composto da dieci circoscrizioni che comprendono, ognuna, almeno tre quartieri: per quanto le esperienze esistenti siano positive, quindi, la presenza sul territorio è limitata e insufficiente a raggiungere capillarmente la popolazione, soprattutto laddove è più difficile l'aggregazione e la riqualificazione va fatta, oltreché sullo spazio da aprire al pubblico, sull'intero quartiere. Per quanto riguarda gli interventi educativi rivolti ai giovani relativamente a tematiche di educazione civica, sul territorio è particolarmente rilevante l’attività dei presidi di Libera, i laboratori nelle scuole di Acmos, e gli interventi (scolastici ed extra‐scolastici) dell’associazione Deina Torino, partner del progetto. Quest’ultima ha coinvolto nelle sue attività quattro istituti secondari della città di Torino (gli Istituti Cottini, Spinelli, Giulio e Gobetti) e due in comuni limitrofi (l’Istituto Erasmo da Rotterdam di Nichelino e l’Istituto Baldessano Roccati di Carmagnola). Anche il Movimento Consumatori realizza attività di educazione civica nelle scuole, ma con un taglio molto mirato ai servizi pubblici. Gli istituti di istruzione secondaria presenti nella città di Torino sono 87, suddivisi in 35 licei, 29 istituti tecnici e 23 istituti professionali, mentre nei maggiori centri abitati del circondario appartenenti al territorio di Arci Torino (Moncalieri, Nichelino, Carmagnola) gli istituti secondari di secondo grado sono 19 (rispettivamente 5, 8 e 6) fra licei, istituti professionali e tecnici. Nel contesto territoriale di Torino sono presenti esperienze di promozione culturale diffusa sul
territorio in qualche modo analoghe alle attività che svolge ARCI Torino, che operano nei diversi settori della promozione culturale: cinema:
Bibliomediateca Mario Gromo, centro di documentazione sul cinema e la fotografia afferente al Museo Nazionale del Cinema (fondazione Maria Adriana Prolo);
CineTeatro Baretti: gestito dall'associazione no‐profit Baretti, ospita spettacoli teatrali, cinema e rassegne, concerti e conferenze;
AIACE (Associazione Italiana Amici del Cinema d'Essai) Torino, che coordina una rete di sale cinematografiche d’essai;
teatro:
Teatro della caduta: è sia uno spazio fisico appartenente alla rete dei Centri comunali di Protagonismo Giovanile, sia una compagnia teatrale, nata nel 2003, in seno alla omonima sala. Gli spettacoli che vengono proposti privilegiano la centralità dell’attore e spaziano dal monologo teatrale all’arte di strada, da progetti musicali a spettacoli comici.
CineTeatro Baretti: gestito dall'associazione no‐profit Baretti, ospita spettacoli teatrali, cinema e rassegne, concerti e conferenze;
musica:
Spazio211 è uno spazio polifunzionale inserito nel circuito dei Centri di Protagonismo Giovanile e rappresenta uno dei punti focali della cultura alternativa ed underground torinese grazie al suo cartellone di concerti di artisti nazionali e internazionali;
Hiroshima Mon Amour, storico spazio culturale di Torino Sud, propone concerti con artisti di richiamo nazionale e internazionale;
formazione ed educazione:
Deina Torino è un'associazione di promozione sociale nata a Torino nell’estate del 2013 da un gruppo di ragazzi che, dopo anni di esperienze insieme in ambito sociale e culturale e di impegno in percorsi di cittadinanza attiva hanno deciso di costruire insieme nuove progettualità, affiancando l’associazione nazionale Deina con progetti e percorsi incentrati sull’ambito regionale;
l’associazione Acmos è nata nel 1999 da un gruppo di giovani provenienti da diverse esperienze di volontariato e di impegno sociale, accomunati dal desiderio di cercare insieme percorsi di solidarietà e giustizia, di partecipazione e responsabilità, prefiggendosi come scopo di promuovere e sostenere l’inclusione democratica, attraverso progetti di educazione ai valori della cittadinanza attiva;
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è un coordinamento di associazioni e gruppi informali nato nel 1995, con l’intento di sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie.
Esiste poi la "Casa della Mobilità Giovanile e dell’Intercultura", un progetto voluto dalla Città di Torino e coordinato dal Servizio Politiche Giovanili: la struttura è chiamata Open011 e nasce non come semplice ostello, ma come foresteria e centro culturale, progettata per sviluppare e facilitare l'incontro tra culture ed accogliere gruppi di giovani e singoli, al cui interno vengono promosse ed organizzate iniziative ed eventi culturali, fra cui in particolar modo scambi internazionali. Sul territorio di Torino e Città Metropolitana un’altra associazione molto attiva nel campo della mobilità internazionale è Giosef (Giovani senza frontiere) Unito, la cui principale finalità è la promozione dei diritti umani, delle diversità interculturali e dei principi di non‐discriminazione e che opera regolarmente attraverso programmi europei come l’Erasmus + e lo SVE – Servizio Volontario Europeo.
8) Obiettivi del progetto (*)
Obiettivo generale del progetto è quello di consolidare i legami sociali fra i residenti del territorio e costruirne di nuovi attraverso le modalità dell’aggregazione culturale diffusa.
CRITICITÀ BISOGNI
OBIETTIVI INDICATORI EX
ANTE EX
POST Criticità 1.1 Scarso riconoscimento del valore sociale (in termini anche di coesione sociale) delle azioni realizzate dai soggetti no profit di promozione sociale.
Obiettivo 1.1 Raccogliere i risultati del lavoro dei soggetti già operanti sul territorio e valorizzare la presenza del no‐profit sul territorio nei suoi contenuti materiali e immateriali, promuovendo i valori che ne stanno alla base.
1.1.1.1. Numero di pubblicazioni / raccolte dati sulle attività del no profit a Torino rivolte ai giovani 1.1.1.2. Numero di persone raggiunte dalla diffusione dei dati della mappatura. 1.1.2.1. Numero di gruppi informali e nuove associazioni raggiunte dal centro servizi. 1.1.2.2. Numero di gruppi informali / organizzazioni no profit presenti sul territorio.
0 ‐
40 ‐
1
1500
60
+10%
Criticità 1.2 Scarsa consapevolezza del contesto internazionale (europeo) in cui si è inseriti e scarsa conoscenza delle azioni del no profit all’estero.
Obiettivo 1.2. Realizzare esperienze di cittadinanza attiva di respiro internazionale, per rafforzare la conoscenza del e sul territorio torinese di esperienze di cittadinanza attiva su diversi argomenti.
1.2.1.1 Numero di progetti di respiro internazionale attivati. 1.2.1.2. Numero di giovani italiani raggiunti dai progetti.1.2.1.3. Numero di giovani stranieri raggiunti dai progetti.
3
30
90
4
40
120
Criticità 2.1 Poche occasioni per la popolazione, in particolare quella giovanile, per l’approfondimento di tematiche di interesse generale legate ai concetti chiave “libertà” e “diritti”.
Obiettivo 2.1 Formare le giovani generazioni a buone pratiche di partecipazione civica e di relazione con l’altro attraverso la riflessione su argomenti di interesse collettivo.
2.1.1.1 Numero di istituti scolastici coinvolti. 2.1.1.2. Numero di percorsi educativi realizzati per studenti di istituti di secondo grado superiore. 2.1.1.3 Numero di studenti partecipanti ai percorsi educativi e formativi attivati. 2.1.1.4. Numero di percorsi formativi extra‐scolastici. 2.1.1.5 Numero di partecipanti coinvolti nei percorsi formativi extra‐scolastici.
2 2
60
15
60
3 4
100
20
80
Criticità 3.1 Scarso accesso ai consumi culturali da parte dei giovani.
Obiettivo 3.1 Favorire l’accesso dei giovani dell’area metropolitana di Torino a consumi culturali di alta qualità
3.1.1.1 Numero di festival 3.1.1.2 Numero giornate 3.1.1.3 Numero partecipanti
1 3
1500
1 4
3000
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC:
• formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre
risorse umane impiegate nel progetto (*)
9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) Obiettivo 1.1 Raccogliere i risultati del lavoro a favore dei giovani da dei soggetti già operanti sul territorio e valorizzare la presenza del no‐profit sul territorio nei suoi contenuti materiali e immateriali, promuovendo i valori che ne stanno alla base. Azione 1.1.1 – Campagna di comunicazione sociale rivolta ai giovani dell’area metropolitana Questa azione sarà realizzata con il supporto tecnico del partner Officine Digitali.
Attività 1.1.1.1 – Mappatura delle attività realizzate sul territorio da soggetti che operano nello stesso settore di intervento.
Attività 1.1.1.2 – Data entry e analisi dei risultati raccolti. Attività 1.1.1.3 – Comunicazione e diffusione dei risultati della mappatura. Azione 1.1.2 – Supporto a gruppi informali e associazioni di recente costituzione nello sviluppo del loro progetto associativo attraverso l’attivazione di un centro servizi.
Attività 1.1.2.1. Pianificazione e organizzazione di momenti di formazione su argomenti specifici: democrazia interna, ascolto dei bisogni del territorio, restituzione ai soci dei risultati raggiunti, la corretta gestione delle risorse umane (volontari e staff) ed economiche.
Attività 1.1.2.2. Comunicazione e diffusione calendario appuntamenti. Obiettivo 1.2. Realizzare esperienze di cittadinanza attiva di respiro internazionale, per rafforzare la conoscenza del e sul territorio torinese di esperienze di cittadinanza attiva su diversi argomenti rivolte ai giovani Azione 1.2.1 – Progetti di volontariato internazionale (SVE, Erasmus +). Attività 1.2.1.1. Progettazione (analisi dei programmi europei, analisi di contesto, etc). Attività 1.2.1.2. Realizzazione progetti. Attività 1.2.1.3. Raccolta e valutazione dei risultati. Obiettivo 2.1 Formare le giovani generazioni a buone pratiche di partecipazione civica e di relazione con l’altro attraverso la riflessione su argomenti di interesse collettivo. Azione 2.1.1 – Percorsi educativi Saranno attivati dei percorsi di carattere educativo, rivolti in primo luogo alla popolazione
giovanile ma aperti a tutti, che svilupperanno diversi argomenti legati ai concetti chiave “libertà” e “diritti”, approfondendo le seguenti tematiche: cittadinanza europea, analisi dei flussi migratori, legalità e antimafia sociale, tutela dell’ambiente, valori costituzionali, antifascismo e resistenza. Questa azione sarà realizzata con l’aiuto fondamentale del partner Babelica.
Attività 2.1.1.1 – Ideazione e organizzazione di percorsi educativi per le scuole superiori, nella forma dell’alternanza scuola‐lavoro: i percorsi saranno dettagliati dopo aver somministrato ai ragazzi un questionario in modo da conoscerne i bisogni formativi in relazione alle pratiche della cittadinanza attiva come momento di partecipazione civica e protagonismo giovanile.
Attività 2.1.1.2 – Percorsi formativi extra‐scolastici di promozione della lettura
Presso la sede di Arci Torino, dotata di una sala polivalente utilizzata per iniziative pubbliche, si realizzeranno almeno 10 appuntamenti rivolti alla popolazione giovanile ma aperti a chiunque sia interessato. In ogni appuntamento si approfondirà un tema di interesse generale a partire da testi letterari che hanno rappresentato il tema sia in forma descrittiva sia in forma metaforica. Alcuni dei temi saranno: cittadinanza europea, analisi dei flussi migratori, legalità e antimafia sociale, tutela dell’ambiente, valori costituzionali, antifascismo e resistenza. Tali incontri, di due ore ciascuno, saranno sviluppati con attività basate su metodologie di apprendimento non formali, simulazioni e giochi di ruolo, video, ecc.
Obiettivo 3.1 Favorire l’accesso dei giovani dell’area metropolitana di Torino a consumi culturali di alta qualità Azione 3.1.1 – Organizzazione di format artistico‐culturali accessibili da un punto di vista economico, con una programmazione di alta qualità, attenta alle forme artistiche innovative ed estranee alla produzione commerciale Questa azione sarà realizzata con l’aiuto fondamentale del partner Dewrec
Attività 3.1.1.1 – Organizzazione di un festival musicale e artistico ad accesso gratuito della durata di più giorni in cui siano presenti artisti di livello internazionale, con attenzione alle forme sperimentali e innovative.
9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*)Diagramma di Gantt:
Fasi ed Attività 1°
mese2°
mese 3°
mese 4°
mese 5°
mese 6°
mese7°
mese8°
mese9°
mese10° mese
11° mese
12° mese
Obiettivo 1.1
Azione 1.1.1: Campagna di comunicazione sociale rivolta ai giovani dell’area metropolitana
Attività 1.1.1.1
Attività 1.1.1.2
Attività 1.1.1.3
Azione 1.1.2: Supporto a gruppi informali e associazioni di recente costituzione nello sviluppo del loro progetto associativo attraverso l’attivazione di un centro servizi
Attività 1.1.2.1
Attività 1.1.2.2
Obiettivo 1.2
Azione 1.2.1: Progetti di volontariato internazionale (SVE, Erasmus +)
Attività 1.2.1.1
Attività 1.2.1.2
Attività 1.2.1.3
Obiettivo 2.1
Azione 2.1.1: Percorsi educativi
Attività 2.1.1.1
Attività 2.1.1.2
Obiettivo 3.1
Azione 3.1.1
Attività 3.1.1.1
Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) Il volontario verrà inserito in un contesto dinamico e partecipativo che lo stimolerà nell’attivazione di azioni atte ad animare una fitta rete di rapporti interpersonali e di occasioni di scambio costruttive per tutte le parti coinvolte. Il volontario inoltre collaborerà attivamente con gli operatori in un sistema regolato da una base di valori, obiettivi, metodologie, strategie, interamente condivisi ai fini della realizzazione di tutte le azioni previste dal progetto. In breve il volontario, opererà principalmente per:
a. stimolare lo scambio, il confronto tra i vari componenti del progetto; b. contribuire alla qualità e quantità degli interventi previsti; c. favorire momenti di aggregazione, partecipazione dei partecipanti alle attività previste dal
progetto; d. contribuire all’attività organizzativa in collaborazione con gli operatori; e. contribuire nella realizzazione di materiale comunicativo per la diffusione degli eventi e per le
attività di comunicazione previste, in collaborazione con gli operatori coinvolti. Si precisa che le attività descritte nel precedente box 9.1 e non svolte dagli operatori volontari in servizio civile verranno portate avanti dalle risorse umane descritte al box 9.4 Nello specifico in relazione alle attività previste dal progetto, i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:
Azioni Attività Ruolo
Trasversali a tutti le azioni.
Organizzazione iniziative di diverso tipo.
Supporto alla segreteria organizzativa e al coordinamento territoriale (contatti con i partner del progetto e soggetti del territorio, definizione calendario iniziative, logistica, etc).
Comunicazione. Supporto alla comunicazione (aggiornamento sito, elaborazionecomunicati stampa) con particolare attenzione per i social netw(gestione profili Facebook e Twitter: ideazione storytelling, etc)
Azione 1.1.1 Campagna di comunicazione sociale.
Attività 1.1.1.1 Mappatura delle attività realizzate sul territorio da soggetti che operano nello stesso settore di intervento.
Supporto e affiancamento in tutte le fasi: contatti con altri enti no profit, definizione obiettivi campagna e partecipazione a brainstorming, realizzazione dei materiali comunicativi (grafichebanner, etc) e diffusione.
Attività 1.1.1.2 Data entry e analisi dei risultati raccolti.
Supporto all’inserimento dati e valutazione dei risultati raccolti
Azione 1.1.2 Supporto a gruppi informali e associazioni di recente costituzione nello sviluppo del loro progetto associativo attraverso l’attivazione di un centro
Attività 1.1.2.1. Pianificazione e organizzazione di momenti di formazione su argomenti specifici: democrazia interna, ascolto dei bisogni del territorio, restituzione ai soci dei risultati raggiunti, la corretta gestione
Supporto alla segreteria organizzativa (calendario incontri, reiscrizioni, etc).
servizi. delle risorse umane (volontari e staff) ed economiche.
Azione 1.2.1 – Progetti di volontariato internazionale (SVE, Erasmus +).
Attività 1.2.1.1. Progettazione (analisi dei programmi europei, analisi di contesto, etc).
Supporto alla stesura del progetto: raccolta informazioni di contesto, redazione documenti, raccolta documenti da allegare, etc.
Attività 1.2.1.2. Realizzazione progetti.
Supporto alla segreteria organizzativa (calendario attività, report, etc) per incontri di formazione, logistica.
Attività 1.2.1.3. Raccolta e valutazione dei risultati.
Supporto alla segreteria organizzativa.
Azione 2.1.1 Percorsi educativi.
Attività 2.1.1.1 Percorsi educativi.
Supporto alla segreteria organizzativa (calendario incontri, report, iscrizioni, etc) per incontri di formazione.
Attività 2.1.1.2 Percorsi formativi extra‐scolastici.
Supporto alla segreteria organizzativa (calendario incontri, report, iscrizioni, etc) per incontri di formazione.
Azione 3.1.1 – Organizzazione di format artistico‐culturali accessibili da un punto di vista economico, con una programmazione di alta qualità, attenta alle forme artistiche innovative ed estranee alla produzione commerciale
Attività 3.1.1.1 – Organizzazione di un festival musicale e artistico ad accesso gratuito della durata di più giorni in cui siano presenti artisti di livello internazionale, con attenzione alle forme sperimentali e innovative.
Supporto alla segreteria organizzativa (calendario del festival, prenotazione viaggi artisti, prenotazione alloggi, ecc…) Supporto all’accoglienza degli artisti
Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit.
9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)
Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero
Trasversali a tutte le attività
Amministratore Gestione amministrativa 1
Coordinatore progetto Gestione e coordinamento del progetto, segreteria organizzativa
1
Dirigenti dell’associazione. Coordinamento e rapporti con i partner del progetto, circoli e associazioni Arci, altri soggetti del territorio.
4
Per le attività di comunicazione presenti in diverse azioni.
Dirigente dell’associazione / coordinatore attività
Redazione testi, ideazione e diffusione materiali comunicativi
1
Grafico Realizzazione grafica materiali comunicativi
1
Volontari dell'associazione Distribuzione materiali comunicativi cartacei
3
Attività 1.1.1.1 Mappatura delle attività realizzate sul territorio da soggetti che operano nello stesso settore di intervento.
Presidente Tenuta relazioni esterne 1
Dirigenti dell’associazione Coordinamento e rapporti con circoli e associazioni Arci, e altri soggetti del territorio
4
Attività 1.1.1.2 Data entry e analisi dei risultati raccolti.
Dirigente dell’associazione / operatore culturale.
Strutturazione del database, analisi dei risultati.
1
Attività 1.1.2.1. Pianificazione e organizzazione di momenti di formazione su argomenti specifici: democrazia interna, ascolto dei bisogni del territorio, restituzione ai soci dei risultati raggiunti, la corretta gestione delle risorse umane (volontari e staff) ed economiche.
Dirigente dell’associazione / coordinatore attività di formazione
Definizione percorsi educativi, pianificazione calendario, contatti con gli istituti scolastici e i soggetti partner
1
Educatori / facilitatori Realizzazione interventi nelle scuole
4
Attività 1.2.1.1. Progettazione (analisi dei programmi europei, analisi di contesto, etc).
Dirigente dell’associazione / progettista.
Definizione delle idee progettuali, redazione e presentazione progetti.
1
Amministratore. Stesura del budget dei progetti.
1
Attività 1.2.1.2. Realizzazione progetti.
Dirigente dell’associazione / referente progetto.
Coordinamento e gestione attività di progetto.
3
Soci volontari / operatori culturali.
Realizzazione attività, logistica.
5
Attività 1.2.1.3. Raccolta e valutazione
Dirigente dell’associazione / referente progetto.
Analisi e valutazione dei risultati, stesura relazione
3
dei risultati. finale.
Attività 2.1.1.1 Percorsi educativi
Dirigente dell’associazione / coordinatore attività di formazione
Definizione percorsi educativi, pianificazione calendario, contatti con gli istituti scolastici e i soggetti partner
1
Educatori / facilitatori Realizzazione interventi nelle scuole
4
Attività 2.1.1.2 Percorsi formativi extra‐scolastici.
Dirigente dell’associazione / coordinatore attività di formazione
Definizione degli appuntamenti formativi, pianificazione del calendario.
1
Formatori Realizzazione interventi formativi.
5
Attività 3.1.1.1 – Organizzazione di un festival musicale e artistico
Dirigente dell’associazione Rapporti con i partner del progetto e le istituzioni
1
Addetto al fundraising Attività di ricerca fondi tramite progettazione, ricerca di sponsor, ecc…
1
Direttore artistico Selezione e contatto con gli artisti
1
Assistenti alla direzione Selezione e contatto con gli artisti
2
Tecnici dello spettacolo Allestimento tecnico dell’area del festival
3
Volontari dell’associazione Cura degli allestimenti Accoglienza degli artisti Accoglienza pubblico
20
Responsabile amministrativo Disbrigo pratiche amministrative (permessi, autorizzazioni, ecc….)
1
10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)
11) Numero posti con vitto e alloggio
12) Numero posti senza vitto e alloggio
13) Numero posti con solo vitto
14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa,
monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*)
4
0
4
0
1.145
5
16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:
Ai volontari è richiesta: ‐ flessibilità oraria per lo svolgimento delle riunioni di coordinamento e per assicurare la presenza durante le iniziative e attività delle sedi di progetto, che spesso vengono realizzate in giorni festivi e/o in orari serali; ‐ disponibilità a missioni da svolgersi fuori la sede di servizio ed eventualmente fuori Regione come previsto dal DM del 22/04/2015; ‐ disponibilità ad usufruire, per almeno una parte, del periodo di riposo compatibilmente con le esigenze del progetto; ‐ disponibilità a partecipare alle giornate di formazione nelle giornate di sabato e domenica.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato (*):
Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto.
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle
ore dedicate:
Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione. ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali gli operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, gli operatori volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove gli operatori volontari del SC prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà inoltre diffuso materiale informativo presso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
Non sono richiesti requisiti specifici 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Per la realizzazione del progetto l’Associazione destinerà le seguenti risorse finanziarie:
FORMAZIONE SPECIFICA Compenso docenti € 2.000,00 Costo totale della cancelleria per la formazione spec. € 500,00 Aula attrezzata (wi‐fi, videoproiettore su telo, impianto audio) € 1.000,00
PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO
Stampa materiale cartaceo (cartoline, locandine) per promozione
€ 500,00
Organizzazione e partecipazione a incontri informativi presso l’Università degli Studi di Torino, luoghi di aggregazione (circoli, Movicentro di Ivrea, etc)
€ 300,00
SI
SI
Facebook advertising, invio newsletter € 50,00
RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO
Sedi ed attrezzature specifiche (box 25), tra cui: 4 postazioni desktop; 1 stampanti dotata di funzione di fotocopiatrice e scanner; 1 stampante multifunzione Konica Minolta c220; 2 telefoni fissi; 1 telefono mobile; materiale di facile consumo; suite Adobe di elaborazione grafica; 1 sala riunioni polifunzionale dotata di wi‐fi, impianto audio e proiezioni; sale e spazi attrezzati diffusi sul territorio.
€ 10.500,00
Rimborsi di trasporto (mezzi pubblici e rimborsi carburante). € 500,00
Utenze dedicate (linee telefoniche fissa e mobile, connessione Internet, elettricità e riscaldamento).
€ 2.500,00
Materiali di preparazione per gli interventi educativi. € 100,00
Organizzazione del festival € 10.000,00
Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2)
€ 14.000,00
Totale € 38.550,00
25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1) Babelica – Associazione culturale CF: 11229410011
No profit Elaborazione dei contenuti e realizzazione dei percorsi formativi extra‐scolastici di promozione della lettura (attività 2.1.1.2)
Officine Digitali PI: 10962410015
Profit Collaborazione nell’organizzazione della campagna di comunicazione (attività 1.1.1.1)
Dewrec Arci CF: 97815310012
No profit Organizzazione del festival previsto all’azione 3.1.1
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
Obiettivi: tutti
Risorse tecniche e strumentali
Descrizione risorse Adeguatezza
Impianti logistici. 4 scrivanie, 4 computer collegati a Internet, 2
telefoni/fax, 1 stampante e fotocopiatrice con funzioni
di scanner.
Realizzazione attività correlate quali: redazione documenti, elaborazione
volantini e altro materiale di comunicazione, contatti email
con associazioni, circoli e destinatari intervento, aggiornamento sito e
gestione social network.
Materiale di cancelleria. Bloc notes, penne, matite. Prendere note, appunti, stesura documenti.
Software di elaborazione grafica.
Suite di Adobe. Realizzazione materiali grafici.
Software di elaborazione testi.
Libre Office. Stesura documenti.
Stampante multifunzione. Konica Minolta c220. Stampa materiali comunicativi a colori, di diversi formati, in buona
qualità.
Obiettivo 1
Risorse tecniche e strumentali
Descrizione risorse Adeguatezza
Software di elaborazione dati.
Libre office. Raccolta e organizzazione dati.
Impianti logistici. Sala riunioni. Incontri per riunioni preparatorie e attività di accompagnamento allo sviluppo associativo.
Materiali multimediali. Testi e materiali audio‐visivi.
Realizzazione interventi di formazione e accompagnamento.
Impianti logistici. Sala polivalente, attrezzata per proiezioni e iniziative pubbliche, capienza 50
persone.
Incontri di formazione e accompagnamento allo sviluppo associativo.
Obiettivo 2
Risorse tecniche e strumentali
Descrizione risorse Adeguatezza
Materiali di preparazione agli interventi.
Manuali di pedagogia, testi sui temi da trattare negli
interventi.
Realizzazione interventi educativi e formativi,
all’interno e al di fuori di istituti scolastici. Materiali multimediali. Testi e materiali audio‐
visivi.
Impianti logistici. Sala polivalente, attrezzata per proiezioni e iniziative pubbliche, capienza 50
persone.
Realizzazione interventi formativi extra‐scolastici.
Obiettivo 3
Risorse tecniche e strumentali
Descrizione risorse Adeguatezza
Impianti logistici.
Spazio adeguato alla realizzazione di concerti (palco, servizi igienici, uscite di sicurezza)
Realizzazione festival
Service (audio, luci, etc)
Allestimenti
Sala riunioni. Incontri necessari alla preparazione delle attività.
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
No
28) Eventuali tirocini riconosciuti:
No
29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: •le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.; •le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio. •le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 30) Sede di realizzazione (*)
La formazione sarà erogata presso Arci Servizio Civile Piemonte, via Maria Ausiliatrice 45, Torino. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
31) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri
enti (*)
SI Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
34) Contenuti della formazione (*)
35) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI
36) Sede di realizzazione (*)
Presso Comitato Territoriale Arci di Torino, via Verdi 34, Torino
37) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione
ai singoli moduli (*)
Dati anagrafici del formatore di
formazione specifica
Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche
Modulo/i formativo/i
Graziano Alice Eugenia nato/a il 13/06/1985 luogo di nascita: Asti (AT) cf: GRZLGN85H53A479C
Titolo di Studio: Laurea in Studi Internazionali Ruolo ricoperto presso l’ente: componente della presidenza Esperienza nel settore: Esperienza in varie realtà associative. Dal 2013 al 2015 componente del Direttivo Arci Torino. Dal 2016 componente della Presidenza di Arci Torino Competenze nel settore: conoscenze della realtà associativa.
Modulo 4
Mandarano Daniele nato il 11/02/19888 luogo di nascita: Carmagnola (TO) cf: MNDDNL88B11B791X
Titolo di Studio: Laurea in Filosofia Ruolo ricoperto presso l’ente: Vicepresidente Esperienza nel settore: esperto di dinamiche di aggregazione giovanile e animazione culturale. Dal 6 dicembre 2007 al 6 gennaio 2014 ha presieduto l'associazione culturale “Arci Life” fondatrice e gestrice del Circolo Culturale e ricreativo Margot. Competenze nel settore: responsabile della comunicazione verso l'esterno e coordinatore di tutti i progetti culturali, artistici e aggregativi effettuati dal circolo.
Modulo 1 Modulo 2 Modulo 4
Toso Davide nato/a il 24/08/1981 luogo di nascita: Torino (TO) cf: TSODVD81M24L219Q
Titolo di Studio: Laurea Specialistica Ruolo ricoperto: Componente della Presidenza di Arci Torino Esperienza nel settore: Esperto in formazione e gestione dei gruppi. Gestione e ideazione di attività di formazione non formale per studenti, operatori culturali e docenti su: conoscersi e fare gruppo; strategie per il potenziamento personale delle risorse: leadership, motivazione, mission del formatore e assertività; problem solving. Competenze nel settore: Responsabile delle attività e Formatore socio‐culturale nel settore della formazione non formale. Gestione dell’aula e proposta di metodologie formative rivolte a gruppi di giovani nell’ambito del Servizio Volontario Europeo ‐ Key Action 1 del programma Erasmus+ (ex azione 2 del programma Gioventù in Azione). Psicologia dei gruppi e interpersonale, gestione delle
Modulo 1 Modulo 3
dinamiche di gruppo e negoziazione
Massimiliano Borella nato il 06/01/1978 luogo di nascita: Roma (RM) cf: BRLMSM78A06H501O
Titolo di Studio: Laurea in DAMS Ruolo ricoperto: componente della Presidenza di Arci Torino Esperienza nel settore: Dal 2016 è componente della Presidenza di ARCI Torino, essendo stato negli anni precedenti componente del Consiglio Direttivo. Dal 2008 è presidente del Circolo ARCI Sud, precedentemente ha partecipato attivamente alle attività di organizzazioni studentesche e sindacali. Competenze nel settore: Conoscenza della storia dell'associazione Arci Torino e del contesto di riferimento
Modulo 2
39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti,
test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
41) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:
Formatore Temi Ore
Daniele Mandarano Davide Toso
1) i protagonisti della promozione sociale: cosa sono il Terzo settore, destinatari diretti, beneficiari, stakeholder, bilancio sociale e bilancio di missione;
2) l’Arci: storia e caratteristiche dell’associazione;
3) attivare le reti sociali: individuare gli interessi, valorizzare le identità, costruire collaborazioni identificando obiettivi comuni
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Modulo 1: la promozione sociale
Formatore Temi Ore
Massimiliano Borella Daniele Mandarano
1) la comunicazione: cos’è il target, strategie e valutazione dell'efficacia;
2) la definizione del pubblico: la composizione del Terzo Settore e le sue caratteristiche;
3) l'impatto sociale dei media audiovisivi; 4) l’uso professionale dei Social Network; 5) piattaforme web, tipologie e implementazione; 6) linguaggio grafico: web design, banner, video teaser e
animazioni;
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7) la comunicazione virale e la comunicazione cartacea (flyer, locandine)
Modulo 2: tecniche della comunicazione, comprensione e diffusione di una conoscenza basilare dei meccanismi del linguaggio audiovisivo Formatore Temi Ore
Davide Toso
1) empatia e intelligenza emotiva; 2) gestione delle dinamiche di gruppo; 3) cambio del punto di vista; 4) comunicazione efficace in aula; 5) il ruolo del formatore / facilitatore delle dinamiche di
apprendimento; 6) attività educative: come si organizzano, come si gestiscono,
come si propongono;
7) approfondimento delle tematiche proposte nei percorsi educativi
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Modulo 3: tecniche educative e pedagogiche
Formatore Temi Ore
Alice Eugenia Graziano Daniele Mandarano
1) analisi dei bisogni e ideazione delle iniziative pubbliche: analisi di contesto, individuazione del bisogno, individuazione dei beneficiari, etc;
2) la progettazione: analisi dei bandi, redazione progetti; 3) organizzare le iniziative pubbliche: le funzioni di
coordinamento e project management, la segreteria organizzativa, definizione degli obiettivi di comunicazione, la rendicontazione finanziaria;
4) raccogliere i risultati: valutare gli indicatori e calcolare la ricaduta sul territorio (quantitativa e qualitativa).
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Modulo 4: progettazione e organizzazione di iniziative pubbliche
Formatore Temi Ore
Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore
Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione
‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5
Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale
verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità Fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione,
tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali Fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività
artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni
Focus sui contatti con le utenze e servizi alla persona Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni Gestione delle situazioni di emergenza Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali Normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile
di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto. 42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini