reporter giornale 5 novembre 2010
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Reporter Giornale 5 Novembre 2010TRANSCRIPT
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€ 1,90Anno 23 • numero 43 • 5 novembre 2010
ALL'INTERNOL’ASCENSORE
I buoni e i cattividi questa settimana
A pagina 2
SPECCHIO SEGRETOIncarichi regionali retribuitiper molti politici reggiani
A pagina 4
CARO SINDACO TI SCRIVOLe domande dei nostri lettori
a Giorgio Benaglia (Guastalla)A pagina 5
REPORTER WEEKENDMusica, arte, spettacoli, eventi
L’agenda per il tempo liberoNell’inserto
Manodori e Coop Consumatori Nordest: le mosse per aiutare economia e famiglie
Crisi, vade retro
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OPINIONI Il commento acido e sub partes alla politica reggiana
Lo SfregioLo Sfregio Il commento acido e sub partes alla politica reggiana
DI AL VETRIOLO
Mai come in questi giorni le differenze tra nord e
sud del paese emergono in tutta la loro connotazione socio-culturale. Non c’è bi-sogno di calarsi nei panni del “leghista” improvvisato per osservare e registrare con onestà intellettuale i diffe-renti modi di reagire di una popolazione o di una comu-nità locale nelle situazioni di emergenza. I rifi uti a Napoli e il maltempo nel nord est degli ultimi giorni sono una cartina di tornasole di questo diverso modo di essere italiani. Sem-bra di essere tornati indietro nel tempo ai devastanti ter-remoti che colpirono Friuli e Irpinia. Anche in quei due casi, separati da pochi anni di distanza, le differenze di reazione e risoluzione dei problemi emersero in tutta la loro drammatica evidenza. Le inondazioni che hanno colpito le province di Vicenza e Treviso sono state di una violenza inedita per quelle latitudini con danni ingenti a case, fabbriche e negozi. Eppure la reazione dei citta-dini è stata misurata, quasi “britannica”. Un mix di rasse-
gnazione e “incazzatura” risol-ta con un “rimbocchiamoci le maniche” collettivo che non ha avuto nessun Santoro o Napo-litano di turno ad amplifi carne le diffi coltà su palcoscenico nazionale. C’è, a ben vedere, un nuovo e preoccupante mo-do di intendere il ruolo stesso delle istituzioni. Un po’ come quei cittadini derubati che non vanno neanche più a sporgere denuncia perché sfi duciati e sfi ancati da una giustizia in-capace di dare risposte effi caci in tempi brevi, gli abitanti di Vicenza preferiscono “fare da soli” arrangiandosi alla meno peggio senza piangersi addos-so o imprecare contro lo Stato. Seicento chilometri più a sud la reazione della popolazione è ben diversa. Anche in que-sto caso ci si trova di fronte a un’emergenza, quella dei rifi uti che, evidentemente, la premiata ditta Be-Be (Berlu-sconi-Bertolaso) aveva con troppa fretta archiviato alla voce “Fatto!”. Un’emergenza continua che ciclicamente ripropone le stesse scene di blocchi stradali, camion dati alle fi amme, persone trascinate via a forza dalla polizia, urla e grida in diretta televisiva, interrogazioni parlamentari,
Le due Italie
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Collaboratori: Elisa Adelgardi, Mariangela Anceschi, Gloria Annovi, Paolo Bardelli, Valerio Benassi, Alessandro Bertolotti, Nico Biagianti, Mara Bianchini, Chiara Celada, Maria Laura Chiodera, Orlando Corradini, Pietro Corradini, Claudia Ferretti, Federico Fornara, Monica Franzoni, Alessandro Gandino, Debora Grasselli, Matteo Iori, Franco Meglioli, Diego Oneda, Enrico Lusetti, Ludovico Parenti, Silvia Parmeggiani, Rossella Porcheddu, Sabrina Rosati, Enrico Rossi, Luana Salvarani, Francesco Tedeschi, Andrea Vaccari, Carlo Vanni, Gianni Verzelloni, Gigi Vinceti.
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ASSOCIATO ALL'USPI
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
commissioni d’inchiesta e titoloni su giornali italiani ed europei. Le solita bana-lità sulle cartoline napoleta-ne violentate dal “rusco”, su un calo del fl usso turistico che non cala mai e sullo scaricabarile delle respon-sabilità tra Governo, Re-gione, Provincia, Comune. Eppure, a differenza dei loro “colleghi” vicentini, i citta-dini di Napoli, Giugliano, Terzigno e dintorni un’arma concreta per fare qualcosa ce l’avrebbero: si chiama democrazia. Basterebbe presentarsi ai prossimi ap-puntamenti elettorali con qualche idea nuova, candi-dando persone lontane da legami con quella Camorra che da decenni controlla e malgoverna il ciclo dei rifi uti in quelle terre. Baste-rebbe copiare l’esempio di Salerno, dove il sindaco De Luca, andando contro tutto e tutti, in pochi anni ha saputo eliminare il proble-ma rifi uti allineandosi alla media europea. Basterebbe questo: piangere meno, votare e lavorare meglio. A Napoli qualcosa si può fare. A Vicenza lo stanno già facendo. Da sempre.
L'L'L'AscensoreAscensore
.it
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 2
MASSIMO BECCHI
SERGIO TERZI
MAURO BIGONZETTI
IVAN PATERLINI
ROMANO PRODI
Cambio della guardia ai vertici della Pallacanestro Reg-giana. A sorpresa, nel corso dell’ultima seduta del Cda, il patron Stefano Landi ha infatti annunciato le dimissioni
da presidente della società di via Martiri della Bettola a causa dei tanti impegni di lavoro (da ultimo, la presidenza di Assindu-stria). Al suo posto sale di grado Ivan Paterlini, 59 anni, per anni vicepresidente della società biancorossa. Paterlini diventa così il settimo presidente della Pallacanestro Reggiana succedendo nella carica a Enrico Prandi, Corrado Valentini, Enrico Banfi , Elio Monducci, Chiarino Cimurri e Stefano Landi. Al neopresidente gli auguri di buon lavoro da parte di Reporter.
All’anagrafe è Sergio Terzi. Ma tutti lo chiamano Nero-ne. Soprattutto nel mondo dell’arte, dove è riuscito a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto. Il noto pittore e
scultore reggiano della nostra bassa – vive e lavora a Gualtieri – ora ha conquistato anche l’Africa. Il ministero della cultura del Ghana, riconosciuta la grandezza dell’artista, acquisterà diversi suoi quadri che abbelliranno le sale di rappresentanza delle ambasciate del paese africano. Sergio Terzi, fra i più quo-tati a livello internazionale del panorama artistico reggiano, ora potrà essere chiamato a tutti gli effetti Nerone l’Africano.
Il presidente di Legambiente Massimo Becchi è intervenuto sui giornali elogiando la riqualifi cazione della via Emilia Ospizio. Certo – ha sottolineato Becchi – le piste ciclabili
separate sarebbero state una soluzione migliore. E certo – ha continuato Becchi – ora ci sono le code di fronte al Mc Do-nald’s, ma la colpa è di Mc Donald’s, che tra l’altro crea cattivo odore. Mc Donald’s che – sottolineiamo noi – era lì anche prima, non si è materializzato negli ultimi mesi per mettere in crisi il progetto comunale e causare una serie infi nita di code, tra l’altro, altamente inquinanti. Ma vuoi mettere con l’odore delle patatine fritte?
L’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi lo aveva detto ed ha mantenuto la parola: “non rientro in politica”. Così ha risposto ai dirigenti del Pd che
gli chiedevano di candidarsi a sindaco di Bologna. Una bella, e rara, dimostrazione di coerenza. Che, però, andrebbe testata di fronte a tentazioni un po’ più forti: se gli chiedessero di sfi dare di nuovo Berlusconi come candidato premier per il centrosinistra, Prodi cosa risponderebbe?
Intenso ed emozionante. Appassionato e coinvolgente. Un successo, accolto da una platea entusiasta e prodiga di applausi, per il debutto di Aterballetto al Teatro Valli.
Scene scarne e coreografi e essenziali per tre performance di grande impatto. Si sono alternati sulle note di Händel e Sho-stakovich i venti danzatori, tutti in scena per la performance fi nale. Gocce d’acqua e suoni metallici per una conclusione energica e liquida, accompagnata dalla suadente voce del giovane e talentuoso Mark Borgazzi. L’ennesimo exploit di Mauro Bigonzetti e della compagnia reggiana.
Pag. 3venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
Zucchero ha pubblicato lÕ album Ò ChocabeckÓ . Ligabue ha replicato con il nuovo disco dal titolo Ò A gi chi gni a gna gni gnanÓ . Il pubblico invece ha dichiarato
Ò Che du maroun!Ó
NOTIZIA ANSIA VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ VERITÀ SUPPOSTEMessa in diff icoltà dalla concorrenza di Berlusconi
che ha dichiarato Ò Sono come la CaritasÓ ,
la Caritas vera ha ingaggiato Gheddafi in veste di testimonial
VERITÀ VERITÀ REV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERREV LVERFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANA
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Dopo la protesta dei Comuni per i tagli alle amministrazioni locali, da Reggio parte un’altra contestazione nei confronti del Governo Berlusconi
LA QUESTURA HA LE MANI LEGATE“Non possiamo più lavorare – ha dichiarato il questore di Reggio Domenico Savi – ogni volta che ci muoviamo rischiamo un incidente diplomatico”. La soddisfazione del rappresentante degli extracomunitari a Reggio: “Questa è la conferma che non può essere solo un caso se il bunga bunga l’abbiamo inventato noi...”
TUTTE LE NIPOTI DI MUBARAK A SINISTRA, TUTTI I FIGLI DI GHEDDAFI A DESTRA,
PER FAVORE
La PeerlaL’italiano, a volte, e’ un’opinione
Dolcetto, scherzetto o…titoletto sbagliato?
Doppia “perla” sulla prima pagina del Giornale di Reggio
del 2 novembre. Più che un errore, un vero e proprio cortocircuito tra
chi ha scritto i titoli e chi gli occhielli.
L’articolo sui cimiteri sotto
l’occhiello “Musica” e quello sulla
vittoria al Superenalotto sotto l’occhiello
“Lotta alle Mafie”.
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venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 4
IPSE DIXIT Fatti, persone, dichiarazioni di dieci anni or sono
Carta Canta
Il Duemila, altri tempiNovembre 2000Dieci anni fa si celebrava il 2000 come l’anno più “rigoglioso” per l’economia della nostra città. La stampa locale, in un inserto riservato specifi catamente all’andamento economi-co, titolava: “Reggio 2000: l’anno del boom” e per evidenziarne i termini riportava le seguenti affermazioni.Preziosi (capo degli industriali): “Siamo pronti al nuovo sviluppo”; Tonino Mariani (Api-Associazione piccole imprese): “Mo-mento positivo ma è diffi cile la ricerca di mano d’opera specializzata”. Giuseppe Alai (Unioncoop): “L’unione cooperative punta a far crescere nuove imprese”; Mauro Degola (Legacoop): “Sì alla corsa al reddito ma con un occhio agli aspetti sociali”; Fabio Storchi (Assindustria): “Momento favorevole, siamo pronti a sfruttarlo”. Giancarlo Pellacani (Ret-tore dell’Università di Reggio-Modena): “A Reggio Emilia una terza Facoltà”. Non man-cavano altri interventi autorevoli: “Burani, un impero da 380 miliardi, cresce l’export”; “Le piastrelle reggiane crescono anche con la Ferrari.Vola l’export”; “Alta velocità, previsti sei anni di lavori”; “Agac, affare da mille miliardi”; “Credem potenzia i suoi prodotti”; “BibopCarire, azioni ad alto rendimento”; “Internet, il boom: sempre più reggiani allac-ciati alla rete e per le aziende aumentano le opportunità”; “L’artigianato segnala la crescita”; “Parmigiano-Reggiano: ecco la ripresa”; “L’aceto balsamico in auge”; “La montagna punta sullo sci con nuovi sistemi elettronici”; “In viaggio sul Po: nuovi itinerari sul turismo fl uviale”; “In arrivo stette miliardi per il decollo dell’aeroporto di Reggio Emi-lia”. Insomma, un 2000 favoloso, storico, da scolpire nelle memorie della nostra storia economica e sociale.
Novembre 2010Certo non pochi sono i cambiamenti che, da quel favoloso 2000, ha subito la nostra economia e, di conseguenza, il nostro modo di vivere. Già l’affermarsi della glo-balizzazione aveva cominciato a “segnare” negativamente il nostro sviluppo economico
e sociale. Poi la crisi fi nanziaria del 2008 ha sprofondato a livelli più bassi la nostra eco-nomia e la nostra possibilità di sostenere il mercato con un elevato livello dei consumi. Una catastrofe. Reggio Emilia dal “gioiello” economico sociale che era è diventata una città dove produrre e vivere dignitosamente diventa, per molti, sempre più diffi cile. Oggi verifi chiamo la chiusura o il ridimensiona-mento di molte strutture industriali produttive. Abbiamo un livello di disoccupazione del 7%, dato mai registrato nella nostra provincia. Abbiamo il sistema dei servizi sociali, messo a dura prova dai tagli del Governo, che deve confrontarsi con una richiesta di bisogni sempre più elevata. Siamo in defi nitiva molto più poveri di prima e, in termini di prospettive, sicuramente non abbiamo di fronte felici orizzonti. E non saranno certo i partiti o la politica a modifi care, almeno nel breve pe-riodo, questa situazione. Si usi, da parte dei partiti e della politica, almeno il buon senso con quella coerenza, correttezza e senso di responsabilità che li dovrebbe distinguere. Ci sono piccoli segnali di ripresa e sarebbe inconcepibile distruggerli con una politica irresponsabile.([email protected])
Specchio Segreto
DI GABRIELE [email protected]
Continua il viaggio di Re-porter alla scoperta dei 40
consiglieri comunali reggia-ni. Il protagonista di questa settimana è Matteo Iotti, 34 anni, “quasi” avvocato (“Sono otto anni che ho la laurea, ma ancora non ho superato il con-corso”) in forza alla Lega Nord dopo aver militato qualche anno in Forza Italia. Iotti è un personaggio molto conosciu-to in città, soprattutto tra gli “under 40”. Nato nel quartiere di S.Croce, ma cresciuto in quello di Ospizio, Iotti è stato anche apprezzato dj negli anni Novanta. Non di rado lo si può incontrare in centro storico mentre fuma l’inseparabile sigaro “Garibaldi”. Iotti, non si separa mai dal suo sigaro?“Mai, neanche al mare. A parte gli scherzi, in effetti ne fumo tanti, forse troppi. I miei pre-feriti sono i ‘Garibaldi’, quelli con il pacchetto color verde: li fuma anche Bossi. Il sigaro è una grande passione”.Ne ha altre?“La musica, soprattutto. Ascolto un po’ di tutto, sono cresciuto con Vasco, i Queen. Ultimamente mi piace molto Zuleika, una cantante brasi-liana che canta il Va Pensiero ai raduni della Lega. Quando facevo le superiori ero anche dj, ricordo serate memorabili all’Adrenaline, al Marabù, al Bilbao”.Chissà quante donne attorno alla consolle…“Le donne non mi sono mai mancate, anche lontano dalla
del mio quartiere. E purtroppo il degrado è in aumento…”Colpa di Delrio?“Colpa di chi governa questa città. Quello della sicurezza è il problema principale. Il fatto è che nessuno prende decisioni. E il sindaco preferisce interes-sarsi alle questioni di palazzo piuttosto che scendere in strada tra la gente”.Che voto dà al sindaco?“1... di incoraggiamento”.Non prova imbarazzo, in quanto leghista, quando entra il Sala Tricolore?“E perché mai dovrei? Il Tri-colore è un simbolo anche di Reggio così come i leoni di piazza San Prospero su cui andavo da bambino e su cui sono tornato con la bandiera della Lega la sera del mio compleanno”.Gli oppositori dicono di voi le-ghisti che siete razzisti, igno-ranti, politicamente scorretti…“Questi pregiudizi ce li hanno quelli del Pd. La realtà è che i reggiani ci rispettano e che noi siamo molto preparati sulle battaglie per cui ci im-pegniamo”.Pronti a conquistare il Muni-cipio nel 2014?“Il risultato ottenuto da Ales-sandri nel 2009 conferma che i tempi sono ormai maturi”.Un’ultima domanda: lei cosa ne pensa del Bunga Bunga?“Che a Berlusconi piacciano le donne è risaputo, e che alla gente piaccia anche per que-sto è un dato di fatto. Credo che la sua vita privata debba restare tale. Sono molto di-staccato da queste cose anche perché per fortuna di problemi con le donne io non ne ho”.
consolle…”Perché la chiamano “Canna”?“Non pensate male! In realtà è un riferimento al mio naso, come dire, un po’ pronunciato. Canna deriva da Cannappia…”Un’altra sua passione sono i viaggi: è vero che ha visitato mezza Europa?“Forse più di mezza. Le mie città preferite sono Dublino e Stoccolma. E a Tallin ed Helsinki sono praticamente di casa aven-do amici che abitano là”.Pronto per fare il salto oltre oceano?“Sì, il prossimo viaggio sarà a New York”.E il concorso per diventare av-vocato?“L’orale è il 3 dicembre. Speria-mo stavolta di passarlo”.Lei ha iniziato in Forza Italia: perché è passato alla Lega?“Perché Forza Italia non si ra-dicava sul territorio. Io sono un politico a cui piace stare per strada. Spesso, la sera, esco con il mio cane a controllare lo stato
Fuori dall'aulaViaggio alla scoperta dei consiglieri comunali: MATTEO IOTTI (LEGA)
Accadeva 10 anni faA cura di Orlando Corradini
Il consigliere col sigaro
Matteo Iotti
La Regione… alle spalleLuca Cattani, segretario di Pagani. Alessio Mammi di Rivi (anche quando già era sindaco)
L’ubiquità dell’ex leghista Marco Lusetti tra Bologna e Guastalla. E il “precariato” di Ferretti…
Una consulenza in Comune e in Provincia non la si
nega a nessuno. Figurarsi in Regione, dove i controlli si fanno più diffi cili e resi compli-cati dai mille uffi ci e apparati distribuiti sui venti piani del palazzo di viale Aldo Moro.Le sorprese però, anche a Bologna, non mancano, e riguardano molti politici lo-cali. L’Assemblea legislativa, infatti, è una “miniera” di contratti e incarichi elargiti a destra e sinistra su tutto l’arco istituzionale, dalla Lega a Sel, “grillini” compresi. Nel 2009, per esempio, l’attuale sindaco di Scandiano Alessio Mammi (PD) si vide incaricato dall’at-tuale candidato sindaco PD di Castellarano Gian Luca Rivi (allora consigliere regionale e questore in Assemblea legisla-tiva) di un contratto da 6.000 euro lordi per un incarico pro-fessionale da svolgere in forma di collaborazione coordinata e continuativa nel periodo compreso tra il 12 febbraio e il 30 giugno 2009. Ora, poiché Mammi è stato eletto sindaco di Scandiano il 7 giugno 2009, viene da chiedersi come abbia fatto, lavorando in Regione (si presume con una certa frequenza visto il compenso di
circa 1.300 euro mensili), a fare (e vincere) la campagna elet-torale, a coadiuvare Rivi (come da contratto) nelle funzioni di supporto e nello svolgimento di compiti speciali per cui è stato scelto in quanto fi gura professionale a supporto e a svolgere l’attività nell’uffi cio legale come da Mammi stes-so dichiarato in campagna elettorale.Oltretutto Mammi, già nel 2008, si era visto assegnato il medesimo incarico per un totale di 12.000 euro lordi in due tranche da 6.000 ciascuna per i periodi dall’11 febbraio al
30 giugno e dal 1 novembre al 31 dicembre. In pratica 60 euro al giorno (contando an-che Pasqua e Natale) per uno stipendino mica male di circa 1.800 euro al mese.Correva l’anno 2008, quando Mammi era già consigliere pro-vinciale e comunale, membro della direzione provinciale e nazionale del Pd, nonché come da lui dichiarato in campagna elettorale, iscritto a Giurispru-denza, praticante in uno studio legale di Sassuolo, impegnato in associazioni di volontariato. Ma la Regione non è stata ge-nerosa soltanto con il sindaco
di Scandiano. Chi l’ha detto, per esempio, che i contratti co.co.co si fanno soltanto ai giovani? L’ex vicesindaco di Reggio Franco Ferretti ha 63 anni ed è a un passo ormai dalla pensione. Eppure “mamma Bologna” gli ha garantito un contratto di collaborazione alla Segreteria particolare della Commissione Turismo, Sport, Tempo libero, Formazione, Lavoro presieduta dal suo compagno di partito Massimo Mezzetti per 3.540 euro spal-mati in quattro mesi e mezzo di lavoro, dal 15 novembre 2009 al 28 marzo 2010. Da
sindacalista a precario, strana parabola politica quella di Ferretti. Ma il “bengodi” di via Aldo Moro riserva sorprese an-che in casa leghista. Roma sarà pure ladrona, ma Bologna non scherza. Il “transfuga” Marco Lusetti infatti pur non essendo mai stato eletto in Consiglio regionale, era di casa in viale Aldo Moro.Merito soprattutto del con-sigliere Mauro Manfredini, già “comunista padano” con Lusetti agli albori del leghismo emiliano-romagnolo. Il 21 di-cembre 2009, in evidente clima natalizio, Lusetti (a quel tempo
già vicesindaco di Guastalla) si vide proporre un contratto di collaborazione con il capo-gruppo della Lega Manfredini per quattro mesi (dal 1 gennaio al 30 aprile 2010) a fronte di un compenso di 2.850 euro. Con-tratto ovviamente fi rmato da Lusetti che già nel 2008 aveva lavorato in Regione, dapprima al servizio del consigliere Mau-rizio Parma e poi di nuovo con Manfredini portandosi a casa una cifra complessiva di quasi 13.000 euro.La vecchia politica, si dirà. E invece anche il “nuovo” che avanza persevera nelle me-desime abitudini. Giuseppe Pagani, per esempio, oltre ad avvalersi del ricco personale in dote all’Uffi cio consigliare del Pd, necessita del supporto di ben quattro segretari persona-li, uno dei quali è il consigliere comunale del PD di Reggio Luca Cattani.Per lui fi no al 31 dicembre di quest’anno c’è un bel contrat-tino che gli garantisce 1.225 euro lordi al mese. Consen-tendogli, a differenza di molti altri suoi coetanei, di portare a termine gli studi universitari e i sogni di rock and roll nella band dei Divisione Syphon in tutta tranquillità.
Alessio Mammi Marco Lusetti Franco Ferretti Luca Cattani
Pag. 5venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
La politica conta... pocoIl Sindaco di Guastalla Giorgio Benaglia: “Amministrare un Comune non è un problema di destra o di sinistra”
Caro sindacoCaro sindacoti scrivo
Tanto per essere ChiariChiariChiariTanto per essere
Riesumata la casa della salutePrima dell’estate la Regione
ha presentato alle aziende sanitarie e ai medici che operano sul territorio il progetto deno-minato “Case della Salute”. Di tale idea non ne sentivamo più parlare dall’epopea ministeriale della Turco, ma improvvisamente, come ultimo atto dell’era Bissoni, eccola riesumata.Coinvolgendo in modo profondo la rete delle cure primarie ed in particolare i medici di medicina generale e gli assistiti, è l’espres-sione di una ri-programmazione dell’assistenza sanitaria, rappre-sentando un ulteriore potenzia-mento del percorso che porta ad una organizzazione territoriale di grande visibilità e di facile in-dividuazione per tutti i cittadini. Tali strutture non saranno solo funzionali, ma anche architetto-niche e verranno realizzate sia nei quartieri cittadini così come nel resto della provincia. Queste sedi saranno in grado di utilizzare risorse riservate con la fi nalità di
offrire parecchi servizi: assistenza sanitaria di base, diagnostica di primo livello, riduzione degli accessi impropri al PS, assistenza di 24 ore su 24 per 7 giorni su 7, presa in carico delle patologie croniche, medicina d’iniziativa, promozione di corretti stili di vita, prevenzione, educazione e infor-mazione sanitaria, integrazione tra assistenza sanitaria e sociale.L’edifi cio potrà ospitare medici di medicina generale associati, medici di continuità assistenziale ( guardia medica), specialisti, servizi del volontariato, perso-nale amministrativo, infermieri, sevizio CUP, sevizio prelievi, consultorio, sala per piccole medicazioni, forse centri diurni e centri riabilitativi.Sarà inoltre favorita l’integra-zione tra i dipartimenti di Salute Pubblica e di Salute Mentale-Di-pendenze Patologiche. Potranno ospitare anche particolari percorsi diagnostici. Una struttura di questo tipo sarebbe in grado
di sviluppare anche programmi di tecnologia avanzata detta di e-health (telemedicina). Nel documento regionale che rego-lamenta la costruzione delle CdS si prospettano diverse comples-sità gradualmente crescenti per queste strutture classifi candole in piccole, medie e grandi. Quella a più alta potenzialità è la CdS grande che sarebbe in grado di offrire una complessità di servizi e di opportunità assistenziali notevoli a diretto contatto con il territorio a fronte di quelle medie o piccole che rischiano di assomigliare troppo alle Medicine di Gruppo.Di fatto sono dei veri e propri presidi sanitari territoriali senza però poter offrire possibilità di ricovero (posti letto). Con la CdS in pratica si riscrive tutto il sistema territoriale di cure e di assistenza sanitaria preludio alla rimodulazione delle risorse ospedaliere.
SALUTEUn metodo di successoAll’ASMN Diagnosi precoce e terapie mirate nella lotta al cancro al seno
DI ROSSELLA PORCHEDDU
Assistenza completa, dalla diagnosi alla cura. Un team
multidisciplinare. Competenze specialistiche e cure innovative. Tutto questo è offerto dalla Bre-ast Unit Integrata del Santa Maria Nuova, in prima linea nella lotta al tumore al seno. Un gruppo di specialisti al servizio delle donne, in grado di accompagnare le pazienti nelle diverse fasi della malattia. “I Trust You - Mi fi do di voi” è un progetto, sostenuto da Roche, che racchiude l’impegno dei professionisti nella lotta al cancro e l’eccellenza dei centri oncologici di riferimento per la diagnosi e la cura della malattia. In Emilia Romagna attualmente sono 43.500 i casi diagnosticati di carcinoma mammario, con un’incidenza di 3700 nuove diagnosi. Nella sola provincia di Reggio Emilia ogni anno ven-gono diagnosticati 453 casi ed eseguiti circa 350 interventi. “Non c’è necessità per le nostre cittadine - tiene a sottolineare il
Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Iva Manghi - di fare viaggi della speranza. Noi siamo in grado di affrontare la malattia, defi nendo una terapia adeguata e personalizzata”. Un percorso clinico multidiscipli-nare e integrato, che inizia, per ogni donna, con uno screening mammografi co, attivo su tutta la provincia dal 1994. Fonda-mentale nella fase diagnosti-ca è l’apporto della Medicina Nucleare, che, individuando il linfonodo sentinella, consente di ridurre al minimo i linfonodi asportati. Non occupa un ruolo di primo piano, ma lavora dietro le quinte l’anatomo patologo. Ha il compito di diagnosticare il tu-more, la cui corretta tipizzazione risulta fondamentale per defi nire una terapia mirata. A questo punto del percorso si incontrano oncologo e chirurgo. “Grazie alle diagnosi sempre più precoci gli interventi oggi sono limita-ti - dichiara Guglielmo Ferrari, Dirigente Medico di Chirurgia I - e permettono di rispettare i
criteri oncologici ed estetici”. Per portare al minimo il rischio della ricaduta è essenziale l’apporto della Radioterapia, che oggi si avvale di innovative tecnologie e metodiche all’avanguardia. Se il ruolo della Medicina Ria-bilitativa è quello di prevenire le complicanze nella fase pre e post-operatoria, il supporto psicologico deve essere costante.In anni in cui l’incidenza del tumore al seno è aumentata, diagnosi precoce e terapie mirate risultano dunque essenziali per diminuire la mortalità. È impor-tante sottolineare che l’Azienda Ospedaliera di Reggio è una delle poche realtà italiane a valutare in maniera multidisciplinare il carcinoma mammario prima dell’intervento chirurgico. “La Breast Unit Integrata del nostro ospedale - dice Corrado Boni, Direttore del Reparto di Onco-logia Medica - può considerarsi l’istituzionalizzazione di un me-todo di lavoro già operativo da tempo e rappresenta un esempio di successo”.
DI FRANCESCA [email protected]
La nostra rubrica è arrivata stavolta sulle rive del Po, per portare le domande dei lettori a
Giorgio Benaglia, primo cittadino della suggesti-va città di Guastalla, per molti la vera e propria capitale della Bassa Reggiana. Il sindaco Bena-
glia rappresenta per il comune cinquecentesco una vera novità: eletto dalla coalizione di Pdl e Lega alle amministrative 2009 è infatti il primo sindaco di centro destra alla guida della città, oltre che essere uno dei due attualmente in carica (l’altro è il leghista al leghista Bedeschi di Viano) nel panorama quasi totalmente di sinistra della provincia.
Dai guastallesi sono arrivate molte domande da sottoporre al primo cittadino, afferenti a settori e ambiti anche molto diversi. Numerose riguardano l’ambiente…Benaglia, ad alcuni cittadini inte-ressa sapere quale sia la sua po-sizione in merito all’impianto di cogenerazione biomassa di Sabar a Villa Seta, da molti considerato un vero e proprio inceneritore.“Innanzitutto vorrei precisare che non è un progetto ancora in fase di approvazione in Sabar. Già il fatto che non lo si chiami inceneritore ma impianto di co-generatore di biomassa è indice di qualcosa di diverso. Certamente qui si generano calore e particelle, ma la struttura e la funzione dei cogeneratori è diversa. Esiste un progetto di cui si sta parlando e alla cui discussione sto par-tecipando in quanto membro del consiglio Sabar insieme ad altri sette sindaci, se ne è parlato come un progetto fattibile, ma deve essere approvato anche dal comune di Cadelbosco Sopra. L’impatto ambientale dovrebbe essere sicuramente meno grave di quello provocato da un in-ceneritore classico. Per i rifi uti sono per trovare una soluzione, e al momento, includendo anche il trattamento meccanico biolo-gico, le proposte al vaglio sono diverse, la stessa Sabar dispone di un’area che costituisce una ricchezza per l’intero territorio, in cui ci sono aree attigue in cui è possibile espandere queste solu-zioni. Tuttavia lo smaltimento dei rifi uti deve partire da un progetto provinciale serio in cui si devono prendere decisioni”.Ha parlato di una collaborazio-ne tra i diversi Comuni. Come procede l’Unione dei Comuni della Bassa, considerato che non sembra che le altre unioni della
provincia stiano avendo un an-damento molto lineare?“Penso che stia funzionando bene, lo dimostrano i progetti che stiamo intraprendendo, come quello per l’infanzia, presentato la settimana scorsa. La nostra amministrazione è entrata un anno e mezzo fa, pur con un colore politico diverso, con la voglia di capire come funzionasse questa unione. Credo di essere uno dei più convinti dell’utilità dell’Unione nella risoluzione di certi problemi e mi sono mantenuto su una posizione di grande collaborazione e apertu-ra, soprattutto cosciente della responsabilità di essere primo cittadino della capo distretto. L’Unione è una scatola che va riempita di contenuti e che ha raggiunto e vuole raggiungere obiettivi concreti. Uno di questi è stato l’aver messo insieme i servizi sociali integrati; inoltre presto riusciremo a unificare anche i servizi educativi di tutti i comuni, con oltre 16 scuole materne comunali da gestire attraverso una società pubblica. Questo costituisce una grande opportunità, così come potrebbe esserlo anche disporre di un unico corpo di polizia municipale, altro punto di cui sarebbe interessante discutere”.A proposito di scuola, un lettore le chiede come mai non è andato avanti il progetto di unifi cazione del polo scolastico….“Abbiamo visto questo progetto e abbiamo pensato che non fosse prioritario, anche perché molto costoso, visto che consisteva nel mettere in un unico luogo tutte le scuole da 0 a 6 anni. Abbiamo invece ritenuto più importante creare un polo d’infanzia trasfe-rendo lo storico nido ‘Pollicino’ dall’edifi cio storico a due piani in cui si trova per portarla dove ora
si trova anche la Scuola Arcoba-leno. In questo modo, la vecchia struttura che si trova proprio nel centro del paese, potrà essere adi-bita a costruzione residenziale”.Molte domande dei cittadini si rifericono alle nuove generazioni, in particolare ai giovani. Qualcu-no chiede cosa ha intenzione a fare concretamente, al di là delle attività di svago e ricreative, tra cui viene segnalato comunque, come oggetto di interesse, la realizzazione della sala prove…“Il problema dei giovani è sempre stato piuttosto delicato, anche perché dopo l’oratorio che si frequenta fi no ai quindici anni è diffi cile avere una qualche realtà di aggregazione per i giovani. Si stava occupando del problema l’assessore De Lorenzi, fi no a che non è stato sfiduciato. L’am-ministrazione ha ripreso questo discorso, discutendo anche una possibile collocazione per la sala prove, ma alla fi ne ci siamo resi conto che non basta trovare luoghi per i giovani, occorre che ci sia chi si prende cura di quei luoghi e degli stressi giovani. Al momento sto cercando di tro-vare all’interno della città zone dedicate, come il palazzo della biblioteca, in cui era presente il museo della città, o il locale in cui ora si trova il centro diurno, che presto verrà spostato. Mi piacerebbe però che le fami-glie capissero che non possono continuamente demandare alle istituzioni quello che fanno i giovani, se loro per primi non si preoccupano di seguirli”.Un lettore la interroga a propo-sito delle barriere architettoniche chiede “ se mai, e soprattutto quando, avrà intenzione di dare seguito alla mozione sull’abbat-timento delle barriere architetto-niche proposta dalla Lista Civica Guastalla 5 Stelle e approvata in
consiglio comunale ormai più di 12 mesi fa”.“Questa città è stata costruita nel ‘500 e purtroppo il problema delle barriere architettoniche è reale. Stiamo valutando con i nostri tecnici alcune soluzioni, ma ovviamente non si può pre-tendere, dall’oggi al domani, di rendere a misura d’uomo una città che non lo è: l’intervento è molto diffi cile, oltre che costoso. Per una città come Guastalla non basta infatti la progettualità: ci vuole, ad esempio, l’autoriz-zazione della Sovrintendenza alle Belle Arti, oltre che la messa in opera. A chi lo domanda ri-sponderei che i progetti ci sono tutti, ma non posso esprimermi su esecutività e tempi, che non dipendono da noi”.Un sindaco berlusconiano che appoggia le proteste contro i tagli… come commenta questa cosa?“Quando è stato tempo, sono andato a Roma dal presiden-te della Commissione Bilancio con gli altri Sindaci, perché al di là del mio partito sono uno dei tanti che ha problemi con la manovra economica e mi è sembrato giusto andare a parlare direttamente con chi si occupa di questi problemi; non l’ho vissuta come un’esperienza che fosse con o contro il governo. In ogni caso non ho affi sso la croce rossa sul municipio, come hanno fatto altri”.Guastalla è considerata da molti la Capitale del Po, come pensa di valorizzarla e promuoverla?
“Guastalla dispone di spazi enor-mi di valore architettonico e cul-turale che intendiamo sfruttare al meglio per metterli a servizio dei nostri cittadini.Vogliamo dar vita al palazzo ducale, ma dobbiamo tener conto di vincoli gestionali che non dipendono da noi. Dal punto di vista culturale ci sono tanti progetti, in collaborazione tra gli altri, con il Museo estense di Modena.Continueremo con la gnoccata, abbiamo intenzione di fare notti bianche a tema; inoltre, c’è l’idea di riqualifi care l’area golenare del Po, comprese le piste ciclopedonali”.Cosa pensa che si debba cambiare all’interno della città?“Siamo arrivati qui dopo 65 anni, abbiamo trovato una struttura piuttosto chiusa, quello che vorrei cambiare è la mentalità dei dipendenti pubblici, far sì che fossero più vicini ai cittadini,dare risposte franche. Parlare con il sindaco non basta, perché non può avere risposte specifiche per tutti. Vorrei che i cittadini avessero la possibilità di rivolgersi prima alle strutture, e poi magari chiedere un parere al sindaco”Come sono i rapporti con la Lega dopo il caso Lusetti?“Abbiamo vinto le elezioni insie-me alla Lega, perciò i rapporti non possono essere di condivisione di una realtà amministrativa che governiamo insieme. Il caso Lusetti non era dato da problemi interni alla Lega, ma da rapporto fi duciario che è venuto amancare, proprio nel momento in cui si è saputo della questione Enci .
Lusetti era un politico, e faceva solo il politico.Gli altri consiglieri comunali sono persone della società civile, che non hanno mai fatto politica, e penso che questo possa far sperare che lavorino per il bene della città e non per interessi personali”. Quali sono le maggiori diffi coltà della Giunta? Quali punti di forza?“Quella di Amministrare un co-mune non è un problema di de-stra o di sinistra, ma di fare delle scelte e portarle avanti, portare avanti un progetto con tutti i problemi che ci sono a realizzare un’opera, in fatto di tempi e costi burocratici. Sono proprio i temi della politica che non funzionano e che dovrebbero essere miglio-rati. Il punto di forza di Guastalla sta proprio nella volontà che ha avuto di cambiare, dando fi ducia a delle persone che non venivano dal mondo politico. Amministrare per la prima volta una realtà comunale dopo essere state impegnati in altri campi è la nostra diffi coltà maggiore ma può essere considerata anche un punto di forza, perché ci avvicina agli altri cittadini e ci allontana da qualsiasi tipo di secondo fi ne oltre il raggiungimento del bene della città. Noi ci mettiamo tutto l’impegno possibile. Parlando di difficoltà, non pensavo che in questi mesi si sarebbe scatenata una campagna così aspra nei miei confronti. Ci sono tanti progetti in cantiere, di cui spesso non riu-sciamo a occuparci perché troppo oberati dalle continue critiche dell’opposizione su questioni molto meno utili allo sviluppo della città. Vorrei che si capisse che già il fatto che un sindaco faccia di mettere un vicesindaco e un assessore a cui aveva dato fi ducia, sono segno di rispetto nei confronti dei cittadini. Inoltre i miei consiglieri hanno appog-giato la mia scelta. Non capisco questo clima avvelenato che fasi che le polemiche s’inneschino e si alimentino a prescindere dai qualsiasi intenzione di chi è qui solo per governare e per affron-tare magari errori e debiti lasciati dalle vecchie amministrazioni…".
di Alessandro Chiari
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 6
L'ALTRA ECONOMIAFondazione, una casa di vetro
Il presidente della Manodori, Gianni Borghi, fa il punto della situazione“Siamo attenti alle sollecitazioni”. Su UniCredit ci sono novità in arrivo
di Giampaolo [email protected]
Quanto abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo non fa che rispecchiare lo stile e la
volontà del presidente, della vicepresidente e del consiglio generale. La Fondazione Manodori è un ente privato, ma di interesse pubblico. Il nostro ruolo, provvisorio, è di gestire un
patrimonio che abbiamo ricevuto da altri, che nasce lontano nel tempo e che dovremo con-segnare ad altri possibilmente migliorato nella quantità e nella qualità. Se rendere conto della nostra attività va incontro ad una richiesta che ci è stata fatta dagli attori del territorio, tanto meglio, ma è comunque una nostra scelta, non la risposta ad una sollecitazione o ad una polemica politica”.
Ci mette un secondo, il presi-dente della Fondazione Mano-dori, Gianni Borghi, a stroncare sul nascere ogni interpretazio-ne “maligna” di un atto tanto inedito quanto importante per la Fondazione: la presentazione pubblica del bilancio sociale, ovvero dei meccanismi, delle decisioni, delle strategie, delle motivazioni e dei percorsi at-traverso i quali la Fondazione ha erogato dieci milioni di euro in beneficenza sul territorio lo scorso anno.“Nostro obiettivo - continua Borghi - è quello di distribu-ire sul territorio il massimo delle risorse. Lo stile di questa presidenza è improntato alla massima trasparenza. Fin dal primo giorno ho detto che i mu-ri della Fondazione dovrebbero diventare di vetro. In quest’ot-tica, mesi fa abbiamo inviato a tutte le famiglie reggiane un pieghevole in cui venivano presentate natura e iniziative della Fondazione. Il Bilancio Sociale è quindi un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza perché rispetta lo stile che vogliamo portare avanti nella gestione della fonda-zione. È un ulteriore passo di avvicinamento al territorio e
ai cittadini. La nostra volontà è che la Manodori non solo finanzi i progetti presentati da altri soggetti, ma che partecipi in prima persona alla proget-tazione e alla realizzazione di molte iniziative”.Quali erano le sue aspettative da questo incontro e quale risultato ha ottenuto?“Mi aspettavo proposte e idee per progetti che la Fondazione potrebbe realizzare. Ed è quello che è uscito dal confronto di sabato. Abbiamo apprezzato i suggerimenti ad investire nell’educazione, anche perché crediamo che sia determinante sostenere le nuove generazioni e stiamo già lavorando in tal senso. Così come di tenere conto della promozione del territorio. Prioritario sarà, in ogni caso, l’aiuto e l’appoggio alle categorie sociali deboli investite dalla crisi economica, un’emergenza rilevata da più parti. In primo luogo, dovremo quindi rispondere alle urgenze sociali, così come abbiamo fatto quest’anno con il piano straordinario di interventi anti-crisi, varato insieme a Sindaco, Presidente della Provincia, rappresentanti di Diocesi, Ca-ritas, scuole dell’infanzia e
volontariato”.In ogni caso, almeno in passato, le critiche non sono mancate, soprattutto per quanto ri-guarda la concentrazione del patrimonio della Fondazione in UniCredit.“Abbiamo recepito le sollecita-zioni per procedere ad un’anali-si degli investimenti e abbiamo perciò iniziato un percorso, condiviso da tutti i consiglieri, portato avanti in modo profes-sionale e trasparente. A luglio è stato presentato uno schema di lavoro da sviluppare nei prossimi mesi. Entro novembre, intanto, si faranno ulteriori approfondimenti e valutazioni. In ogni caso, tutti i consiglieri hanno sottolineato la validità dell’approccio e hanno conve-nuto di procedere in tal senso, tenendo conto della situazio-ne molto fluida del mercato finanziario. Il presupposto per la Fondazione, che è un ente no-profit, è sempre quello di preferire investimenti strategici e a lungo termine”.Quali saranno le linee guida per i prossimi anni in materia di interventi?“La Fondazione Manodori deve arrivare in futuro a fare progetti su temi di interesse comune
per il territorio. Ciò vuol dire che bisogna continuare a con-frontarsi su educazione, sanità, cultura, volontariato. Su questo punto, ad esempio, stiamo svol-gendo da mesi un grande lavoro per avere una mappatura delle associazioni di volontariato sul territorio.”.Per quanto riguarda il ten-tativo di dare una mano allo sviluppo economico della città, investendo magari su nuove tecnologie o altri progetti, ri-tiene che possa essere possibile, magari anche rapportandosi al suo successore di Industriali Reggio Emilia?“Quando dico che si dovreb-bero individuare insieme alle forze del territorio delle aree di sviluppo perché diventino un
progetto comune mi riferisco a tutti i settori: formazione, ricer-ca, salute pubblica, assistenza. Il confronto aperto fa parte delle linee guida del nostro piano triennale e ha come fine quello di attrezzarci per proget-ti propri, ed eventualmente di bandi da attivare”.Prima presidente di Industriali, poi della Fondazione Manodori. Quanto è forte il cambiamento da una realtà imprenditoriale a un ambito no-profit?“È un cambiamento notevole, ma le sfide mi sono sempre piaciute, mi tengono mental-mente molto vivace. Questa è una responsabilità che mi appassiona perché penso che la Fondazione abbia fatto e possa fare ancora interventi e
investimenti a lunga scadenza importanti e capaci di lasciare il segno e dare frutti nel tempo”.Per quanto riguarda la capacità di Reggio di fare sistema, è ottimista o pessimista?“Faccio solo un’osservazione. Reggio è sicuramente più avanti di altre città, ma non per que-sto può permettersi di sedersi. Metterci insieme per migliorare la città è necessario per man-tenere le nostre eccellenze e migliorare nei settori nei quali, invece, siamo carenti”.Ha dei consigli per Landi?“No, non mi permetterei mai. Anche perché sono sicuro che Stefano abbia tutta l’espe-rienza, le capacità umane e professionali per fare un ottimo lavoro”.
porte aperteIl presidente della Fondazione Manodori Gianni Borghi durante l'intervista
Manodori in cifreQuasi dieci i milioni di euro erogati nel 2009. Il dettaglio delle iniziative degli ultimi tre anni
La presentazione del Bilan-cio Sociale della Manodori
lo scorso 30 ottobre al Valli
non solo ha permesso alla Fondazione di confrontar-si con Vescovo, sindaco di
Reggio e Presidente della Provincia, ma anche di rende-re pubbliche le cifre relative
all’ultimo anno di attività.E si tratta di dati impressio-nanti: nel 2009 la Fondazione
ha erogato quasi dieci milioni di euro, fermandosi a quota 9.934.911. Nei grafici sotto, il
dettaglio degli interventi e del patrimonio della Fondazione Manodori.
“
BILaNCIo SoCIaLeUn momento dell'incontro di sabato 30 ottobre al Valli
Pag. 7venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
L'ALTRA ECONOMIA
AL TIMONEMarco Pedroni, Presidente
di Coop Nordest
“La sfida della qualità”Il Presidente di Coop Consumatori Nordest Marco Pedroni: “Sull’Area Nordsolo polemiche di bottega. Maramotti? Dovrebbe collaborare al progetto”
di Giampaolo [email protected]
Tre giorni di confronto per verificare le strategie decise dieci anni fa, tre giorni per specchiarsi nei propri valori, ma anche
per guardare verso il mondo esterno e cercare di capire qual è, e quale sarà, il ruolo della cooperazione in uno scenario cambiato pesantemente da quel 2001 che ha visto la Coop Consumatori Nordest riunirsi per la prima volta in convention.“I dati che abbiamo presentato sul consumo e sulle famiglie – spiega il presidente di Coop Consumatori Nordest Marco Pedroni – for-mano una fotografia del Paese molto diversa da quella che ci viene raccontata dai mass media nazionali. Un Paese in grave difficoltà, specie nelle fasce più giovani, che non riescono ad entrare nel mondo dell’occupazione”.
Presidente Pedroni, rispetto alle altre aree sulle quali operate, come ha reagito Reggio Emilia alla crisi?“A Reggio la crisi si è sentita molto di più: l’economia reggia-na si fonda su piccole e medie imprese che realizzano prodotti per l’export, imprese che ven-gono da un anno e mezzo in cui c’è stato praticamente uno stop totale delle esportazioni. In più, a Reggio la crisi è stata percepita più che altrove perché la nostra città veniva da un pe-riodo di grandissimo sviluppo, che ha portato ad un aumento di 50mila residenti in città e circa 100mila in provincia negli ultimi dieci anni. C’è stata una ricaduta forte sui consumi, anche perché molti dei nuovi arrivi in città riguardavano famiglie o sog-getti con redditi medio-bassi, anche sui consumi alimentari, che hanno visto una notevole
contrazione dovuta anche a comportamenti più virtuosi, a scelte più oculate e alla notevole concorrenza del settore che si vive a Reggio Emilia”.A proposito di concorrenza, la discussione intorno all’Area Nord della città ha visto uno scontro notevole da un lato tra voi e le associazioni dei commer-cianti, che chiedono di limitare le aperture dei grandi centri commerciali, dall’altro tra voi e un big come Luigi Maramotti, sceso in campo per chiedere uno sviluppo di qualità all’ombra dei ponti di Calatrava. Qual è la posizione di Coop Consumatori Nordest in proposito?“Per prima cosa occorre approc-ciarsi alla questione in manie-ra oggettiva: Reggio Emilia è sottodimensionata come metri quadrati commerciali sia rispetto alla media dell’Emilia Romagna sia in confronto a realtà vicine
e paragonabili come Mantova, Modena o Parma. La nostra idea non è quella di aumentare i metri quadrati, ma di trasferirli. Vogliamo spostare l’Ariosto, con tutte le spese che questo com-porta: vogliamo concentrarci sulla qualità perché è questo il tema vero su cui si dovrebbe discutere.Certo, i 6.500 metri quadrati dell’Ariosto così com’è ora pos-sono anche diventare 7.000, o 7.500, ma non è una cifra che sposta la questione. Il punto è che vogliamo investire per migliorare la qualità di questi metri quadrati e chiediamo agli imprenditori reggiani di farsi avanti: non vedo perchè i Ma-ramotti non debbano intervenire e partecipare a questo progetto. Mi pare che le polemiche emerse
sino ad oggi siano più che altro discussioni di bottega, non all’altezza della sfida che attende Reggio sull’Area Nord. Eppure il tema della qualità dovrebbe interessare le associazioni dei commercianti, visto che tanti reggiani ogni settimana vanno a fare spesa all’outlet di Mantova o di Fidenza, all’Ikea di Parma o di Bologna e non nei negozi reggiani.Coop Consumatori Nordest ha dimostrato nella sua storia recente di essere interessata al futuro del centro storico, a Reggio come nelle altre città in cui opera, e sinceramente il tema della contrapposizione con le associazioni di categoria mi sembra vecchio, superato. è chiaro che la partita dev’essere guidata dall’amministrazione
pubblica che, pur con una enor-me fatica, sta facendo dei passi in avanti”.Alla Coop viene contestato un ruolo, ed un potere, politico molto forte, in grado di influen-zare le scelte dell’amministra-zione...“Questo è il terzo anno consecu-tivo nel quale il tema dei nostri incontri è ‘la crisi delle famiglie’. Eppure, anche in anni difficili come questi abbiamo conti-nuato ad investire nel sociale, senza mai mettere in discussione la nostra attività di solidarietà.Ci sono soggetti che conquista-no le prime pagine dei giornali con qualche migliaio di euro di beneficenza, mentre alle Coop viene chiesto di sostituirsi ai servizi che vengono tagliati, di prendersi carico di un welfare
che sta venendo smantellato. Siamo fortemente orientati ad un riformismo economico, ma è chiaro che i conti devono tor-nare, però abbiamo comunque il coraggio di fare scelte impo-polari, di chiedere sforzi ai nostri clienti, come con la campagna sull’acqua o le uova, clienti che nemmeno in tempo di crisi per-dono la loro sensibilità sociale ed ecologica.Senza dimenticare gli investi-menti che abbiamo fatto nel mezzogiorno, specialmente in Sicilia, con l’apertura a Palermo di un ipermercato con la pie-na collaborazione delle forze dell’ordine e con la legalità as-soluta come unica stella polare. Mi sento di poter dire che siamo un interlocutore credibile, per qualsiasi amministrazione...”
Solidarietà, distintivitàe consumo consapevole
A Pacengo sul Garda il decimo appuntamento con la conven-
tion sociale della cooperativa: un confronto fra i vertici aziendali e i rappresentanti dei soci sui progetti svolti e per il lancio di una nuova stagione d’impegno a favore dei consumatori. Sono passati ormai dieci anni dalla prima Convention, ed è mutata in modo radicale la situazione sociale ed economica nei territori in cui opera la coo-perativa. Ciò che non è mutato, invece, è l’intenzione di mettersi in discussione e di rispondere a esigenze sociali nuove.Quasi 200 rappresentanti della base sociale, il management, esponenti degli enti locali e del mondo del volontariato, si sono confrontati sulle decine di pro-getti di Vantaggi per la Comunità, della solidarietà internazionale e dell’impegno per un consumo più critico e responsabile. “Abbiamo visto oggi testimonian-ze d’innovazione cooperativa nate dai nostri distretti sociali – dice Marco Pedroni presidente di Coop Nordest - Ne è un bell’esempio la casa a emissioni zero, che non inquina, che unisce due elementi, ambiente e nuove generazioni, fondamentali nella nostra mis-
sione di cooperativa del presente e del futuro”. Ricchissimo l’elenco delle attività svolte: dalla soli-darietà locale di Vantaggi per la comunità – che lo scorso anno, in particolare, ha aiutato famiglie in difficoltà economica a seguito della crisi - alle iniziative di Brutti ma buoni – donazione dei generi alimentari non più vendibili ma ancora buoni alle associazioni - alla Spesa a domicilio realizzata per chi non riesce a provvedervi personalmente. Una mole di at-tività di 1,5 milioni di Euro (fra azioni locali e internazionale) e che si è espressa in decine di progetti.Infine le nuove sfide consumeriste che stanno scatenando l’atten-zione degli operatori e dei consu-matori sul consumo consapevole dell’acqua e sull’eliminazione delle uova deposte da gallina in gabbia a favore dei soli allevamenti di animali a terra. Roberto Sgavetta, vicepresidente di Coop Nordest: “l’impegno per promuovere un consumo critico dell’acqua, in-formando sull’impatto ambien-tale che le bottiglie di plastica e trasporto rappresentano è un impegno a favore delle future generazioni e di un consumatore consapevole”.
VIVA IL RUBINETTOLa nuova campagna Coop sull'acqua
Il Paese realeI dati relativi ad economia e consumi presentati alla convention della Coop
A margine della convention, i vertici di Coop Consumatori
Nordest hanno presentato uno studio commissionato per fare il punto della situazione sull’anda-mento dei consumi delle famiglie italiane. E il quadro che ne esce non consente di essere troppo ottimisti. Analizzando i consumi delle famiglie, negli ultimi due anni si assiste ad un calo di circa il 2%. Tradotto in contanti, si parla di decine di milioni di euro in meno investiti nei consumi. Un dato che spaventa soprattutto quando lo si paragona agli altri Paesi europei, con l’Italia che si piazza decisamente sotto la media Ue, davanti soltanto alla Spagna tra gli stati più importanti dell’Unione. Andando ad analiz-zare i dati relativi all’occupazione, colpisce l’impressionante saldo negativo negli ultimi due anni per quanto riguarda le fasce più giovani: quella tra i 15 ed i 24 anni (-14,3%) e tra i 25 ed i 34 anni (-10,8%). Valutando l’occu-pazione geograficamente, si nota come il dato sia omogeneo a nord e centro (rispettivamente -0,9% e -1,0%) con un crollo verticale nel mezzogiorno (-4,0%).Venendo ai generi di consu-mo, si nota come ad aumentare maggiormente siano i consumi per farmaci e telefonia, seguiti dall’elettronica e internet. A calare maggiormente, invece, i soldi spesi per utensili per la casa, mobili e arredamento, elettrodo-mestici, giornali e libri.Anche per quanto riguarda gli alimentari c’è stata una ridu-zione delle spese, dovuta ad un comportamento più attento da parte dei consumatori (che ap-profittano di più delle offerte e delle promozioni) e ad un’opera di downgrading del carrello della spesa: i clienti, almeno su certi prodotti, scelgono quello che conviene di più, magari a scapito della qualità.
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 8
Oggi trenta milioni di europeie tre milioni di italiani soffrono
di una patologia misteriosa
Una strada in salitaMALATTIE RARE
SALUTE
Inchiesta della SettimanaInchiesta della SettimanaPag. 8
L'
DI ROSSELLA PORCHEDDU
Sono diffi cili da distinguere e diagnosticare. Spesso non se ne conosce l’evoluzione e
nella maggior parte dei casi non esiste una cura. La ricerca poi è ben lontana dall’essere adeguatamente fi nanziata. Lievi o gravi, le malattie rare sono tutt’oggi grandi sconosciute. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sani-
tà sono circa seimila, il 10% delle patologie che colpiscono l’intera umanità. Una persona ogni diecimila ne soffre, e oggi trenta milioni di eu-ropei e tre milioni di italiani ne sono affl itti. Una strada in salita per gli ammalati e le famiglie, che si scontrano con una scarsa informazione, un lungo percorso diagnostico e, non ultimo, un iter burocratico tortuoso per usufruire delle esenzioni e dell’assistenza domiciliare.
In otto casi su dieci sono gli specialisti a diagnosticare una patologia rara. I medici di famiglia e i pediatri, in-vece, ipotizzano la malattia rispettivamente nel 16,7% e nel 4,2% dei casi. Ad oggi, secondo l’Organizza-zione Mondiale della Sanità, un paziente su quattro non conosce la diagnosi prima dei tre anni e a qualcuno è toccato aspettarne sette. Le diffi coltà non si fermano certo alla prognosi, ma continuano per la maggior parte del percorso assistenziale, dall’accesso ai servizi sanitari al sostegno farmaceutico. Dal 2001 esiste nel nostro paese una Rete delle Malattie Rare, che riunisce i centri abilitati alla diagnosi e al trattamento delle patologie, secondo protocolli clinici
concordati. Questi presidi, dislocati sull’intero territorio nazionale, hanno il compito di collaborare con i medici di famiglia e i servizi territoriali. Nel 2004 è stata istituita in Emilia Romagna una “Rete regionale per la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle Malattie Rare”, che compren-de le Aziende Ospedaliere presso le quali hanno sede i Centri Autorizzati alla cer-tifi cazione e al trattamento delle singole malattie. Dal 2006 è inoltre a disposizione di professionisti, degenti e familiari, un motore di ri-cerca, pubblicato su Saluter, portale del Servizio Sanitario Regionale. Uno strumento di grande utilità per i degenti dell’Emilia Romagna, che sa-rebbero dodicimila, secondo il Primo rapporto regionale
sulle malattie rare, il 32,69% dei quali risulta ancora in età pediatrica, mentre il 20,49% ha un’età compresa tra i 30 e i 44 anni. L’Emilia Romagna si rivela dunque una regione virtuosa, con centri in grado di fornire assistenza e supporto. Non bisogna dimenticare però che un ruolo strategico è svolto dalle Associazioni, co-stituite da volontari, familiari, ammalati stessi, che offrono spesso un’ampia informati-va sulle malattie e aiutano i cittadini nell’individuazione delle strutture mediche. Le associazioni spesso, grazie al sostegno di soggetti pri-vati, riescono a fi nanziare la ricerca, che, in questo campo ancora inesplorato, risulta di vitale importanza.
Scarsa informazione, lungo percorso diagnostico e costi elevati per degenti e famiglie
L’80% delle malattie rare risul-ta oggi di origine genetica.
Dal momento che la manifesta-zione di queste patologie avviene maggiormente in età pediatrica, risulta fondamentale la diagnosi precoce. La Struttura Semplice Dipartimentale di Genetica Clini-ca dell’Azienda Ospedaliera San-ta Maria Nuova di Reggio Emilia, registra ogni anno 100-150 casi che necessitano di essere inda-gati. La struttura si occupa della diagnosi post-natale, dell’as-sistenza dei bambini affetti da patologie rare e della consulenza estesa a tutto il nucleo familiare. Il primo passo è la ricostru-
zione dell’albero genealogico del bambino o della coppia interessata. Oggi risulta ancora più indispensabile mantenere contatti con Centri Universitari e di Ricerca, italiani ed esteri, che siano in grado di eseguire l’Analisi del Dna. Attualmente i bambini seguiti dalla struttu-ra sono 822, mentre vengono sottoposti a nuove visite ogni anno circa 400-500 soggetti. La consulenza genetica è allar-gata a tutta la famiglia, in modo che le coppie a rischio possano operare una scelta riproduttiva consapevole, che quelle in attesa possano usufruire della diagnosi
prenatale, ma soprattutto che i bimbi affetti da patologie rare possano vedere migliorate le proprie condizioni di salute. Nel corso del 2009 sono stati 666 i casi valutati dalla Struttura di Genetica Clinica. Se 186 sono stati inviati in altre strutture, 188 sono quelli che presenta-no la Sindrome Mca/Mr, cioè anomalie congenite multiple e ritardo mentale, mentre gli altri sono bambini con diagnosi già consolidata. In linea con quan-to riportato dalla letteratura scientifi ca, nel 56% dei casi si riscontra una patologia rara di origine genetica. (rp)
Uno studio complessoDalla ricostruzione dell’albero genealogico alla diagnosi
DALL’ITALIA AGLI STATI UNITIPelle dura. Questo il signifi cato della parola greca Sclerodermia. Malattia cronica autoimmune che colpisce, nella sua forma meno grave e più circoscritta, la cute e, in quella più diffusa, gli organi interni, polmoni, reni, esofago e tratto gastro-intestinale. L’indurimento e l’assottigliamento della cute è il sintomo più evidente di questa patologia rara, che affl igge nel nostro paese 30 mila persone. Alla fi brosi si associano altera-zioni dei vasi sanguigni, circo-scritte alle arterie periferiche. Ne deriva pallore, diminuzione della temperatura cutanea e mutata sensibilità. Il Reparto di Reuma-tologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova segue attualmente circa 70/80 pazienti, prevalente-mente dai 20 ai 40 anni, affetti da Sclerodermia, residenti in Emilia Romagna o provenienti dal territorio extraregionale. La struttura si occupa della diagno-si e della terapia, una cura infatti per questa patologia non esiste. “È in atto uno studio congiunto tra la nostra struttura e l’Uni-versità di Pittsburgh a cura del professor Gianluigi Bajocchi - ci dice Carlo Salvarani, Direttore del Reparto di Reumatologia dell’Asmn - che ha lo scopo di rilevare le differenze esistenti tra l'Italia e gli Stati Uniti”. Una preziosa collaborazione quel-la con l’università americana, prima al mondo per casistica trattata. Sebbene una cura per la Sclerodermia non esista, sussi-stono effi caci terapie per i singoli
disturbi. Il pallore alle mani, ad esempio, può essere evitato con farmaci che impediscono ai capillari di chiudersi in presenza di temperature basse. La deglu-tizione può essere migliorata con medicinali che stimolano la contrazione della muscolatura dell’esofago e dello stomaco, facilitando la digestione. Ad oggi i maggiori pericoli sorgono dall’interessamento dei polmoni e dei reni. La diagnosi precoce risulta in tutti i casi fondamentale per individuare i fattori di rischio e trattare gli organi interessati. Il Reparto di Reumatologia è anche centro di riferimento per
le Vasculiti, infi ammazioni della parete dei vasi sanguigni. Queste patologie rare presentano diversi livelli di gravità. Affaticabilità, febbre, dolori addominali, iper-tensione, insuffi cienza renale e alterazioni neurologiche sono alcuni dei sintomi più comu-ni, che in ogni caso variano a seconda della malattia e degli organi interessati. “Sono circa 500 gli affetti da vasculiti seguiti dal nostro centro – conclude Salvarani - provenienti anche da altre regioni. L’età è variabile, le vasculiti possono colpire anche i bambini. Nei casi più gravi bloccano l’evoluzione e possono portare anche all’amputazione degli arti”. (rp)
UNA STRUTTURA EFFICIENTELo staff di Reumatologia del Santa Maria Nuova
Popolazione indagata nell'anno 2009
PATOLOGIE RARE IN GENETICA CLINICA
Bambini esaminati
Casi selezionati con sindrome MCA/MR(Anomalie Congenite Multiple/Ritardo Mentale) -nuova diagnosi-
Casi selezionati con sindrome MCA/MR in cui è stata possibileuna diagnosi certa
Casi selezionati in cui è stato necessario programmare accertamenti in DH/DS(compresi i bambini già in follow-up dagli anni precedenti)
Casi selezionati con sindrome MCA/MR (nuova diagnosi) per i quali è stata impostata una Cartella in Ambulatorio di Genetica
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“Una sindrome subdola”
Inchiesta della SettimanaInchiesta della SettimanaL'
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MALATTIE RARE
Un ruolo fondamentale è svoltodalle associazioni, che promuovonoimportanti iniziative scienti� che
SALUTE
La storia di Rita Riccò, cinquantenne tenace, che oggi convive con la Cmt
DI ROSSELLA PORCHEDDU
Jean-Martin Charcot. Pierre Marie. Howard Henry Tooth. Questi i nomi dei tre medici che alla fi ne dell’Ottocento de-
scrissero una patologia neurologica che oggi è classifi cata tra le malattie rare. Un disordine ereditario che colpisce il sistema nervoso periferico, causando debolezza e atrofi a muscolare, perdita dell’equilibrio, defi cit sensitivo, assenza di rifl essi e deformità degli arti. Diverse sono le forme di quest’affezione, che è estremamente variabile, tanto che all’interno di una stessa famiglia possono riscontrarsi differenti sintomi e livelli di gravità. La Charcot Marie Tooth colpisce una persona ogni 2500 ed ha un’evoluzione cronica e lentamente progressiva.
Abbiamo incontrato Rita Riccò, una donna coraggiosa che ci ha raccontato la sua storia e ci ha esposto con franchezza i problemi che quotidianamente è costretta ad affrontare. Le diffi coltà fi siche e le debolezze psicologiche, il rapporto non sempre roseo con gli specialisti e, non ultima, la speranza nella ricerca scientifi ca, fi nanziata quasi esclusivamente da sog-getti privati. Rita, ci può descrivere breve-mente la sua malattia?“La Cmt colpisce il sistema periferico, prima i nervi e poi il muscolo. Il nervo è malato e il muscolo conseguentemen-te non riceve sollecitazioni. Io sono colpita agli arti, dal gomito alle mani e dal ginoc-chio ai piedi. Porto le molle di Codivilla, che mi servono per camminare. C’è infatti sempre il rischio di cadute, che sono frequenti e terribili, perché manca l’equilibrio”.Ci sono stati altri casi nella sua famiglia?“Mio padre è morto da giovane,
perciò non è dato sapere se ne fosse affetto e mia madre non ha mai sviluppato la malattia. Perciò è probabile che io sia la capostipite. Ho una fi glia, avuta all’età di 26 anni, quando ancora non ero a conoscenza della malattia. E forse non l’avrei mai concepita, se avessi saputo. All’età di diciotto anni si è sottoposta alle analisi, che hanno prodotto risultati negativi. Non è stata colpita”.Come ha scoperto di essere affetta da una malattia rara?“Ho sempre avuto una cam-minata buffa, tanto che mi dicevano che pestavo le uova. Non stavo sulle punte dei piedi e non avevo rifl essi. Portavo spesso tacchi alti, e iniziavo a non sopportarli più e avevo un ‘buco nelle mani’, tra indice e pollice. Una neurologa di Reggio mi diagnosticò una malattia neuromuscolare. Non si sbagliò, ma non tornai da lei. Fu molto dura. Mi disse che non avevo motivo di la-mentarmi, dal momento che la malattia non era mortale. Ma io
avevo 33 anni e puntavo tutto sull’aspetto fi sico. Mi cadde il mondo addosso. Quando andai a Parma invece, lo specialista a cui mi rivolsi mi prospettò strade diverse e un futuro più roseo”.Quindi iniziò ad accettare la malattia?“Ci sono voluti molti anni e l’aiuto di uno psicologo. Inter-net mi ha salvato. Grazie alla partecipazione all’Associazione Acmt-Rete, poi, ho conosciuto Donatella, la responsabile re-gionale, e trovato altre persone con il mio problema. Non mi sentivo più una mosca bianca”. È stato importante confrontarsi con persone colpite dallo stesso male?“Sì. Conosco solo cinque reg-giani affetti dalla malattia. Sono sicura che ce ne siano altri che vivono in solitudine. La mia più grande soddisfa-zione è Diana, una ragazza di Roma, che trascorreva le sue giornate in casa. Qualche anno fa venne a un convegno con i suoi genitori, pianse per due giorni e disse che non sarebbe più tornata. Ma dopo qualche tempo si riavvicinò. Si è iscritta all’Università e ha fatto l’Erasmus in Spagna. Oggi è fi danzata e gira il mondo”.Non bisogna quindi abbando-narsi alla malattia?“La mia è una disabilità subdo-la. Forse farò un’affermazione forte, ma un disabile su una sedia a rotelle è riconoscibile, il suo handicap è visibile. Chi
lavoro part time. Al pomeriggio, infatti, ho bisogno di riposare. Mi piace, sono a contatto con la gente. A casa mi aiuta mio marito per le pulizie e io me la cavo in cucina. Anche per-ché ci sono tutta una serie di strumenti adatti, dalle forbici all’apribottiglia”.Questi utensili sono gratuiti, rientrano nell’esenzione?“No, il Servizio Sanitario Nazio-nale fornisce i farmaci, di cui io non ho bisogno. Non ho pagato le Molle di Codivilla. Tutto il resto, ad esempio le sedute dal fi sioterapista sono a mio cari-co. E devo fare assolutamente ginnastica, se sta fermo, infatti, il muscolo muore”.
guarda me nota soltanto una camminata strana. Un disabile deve apparire sciupato, non si può truccare o vestire bene. A me capita di ricevere degli insulti quando vado a fare la spesa. C’è della gente che mi chiede con disprezzo se il per-messo per i disabili sia di mia nonna. Da poco una signora mi ha detto che avrei dovuto vergognarmi ad usare un pass che non mi spettava. Questa è la mentalità della gente”.Per quanto riguarda la Sanità invece? A Reggio si sente suf-fi cientemente assistita?“Purtroppo il reparto di Fisia-tria a Reggio non investe sui neuromuscolari. Non sono mai stata sottoposta all’analisi del cammino. Inoltre, a mio parere, non sono attenti al singolo. Io, ad esempio, ho la Charcot Marie Tooth di tipo 1A, ma il mio caso è diverso dagli altri della mia stessa tipologia”.A livello nazionale quali sono i problemi? C’è spazio per la ricerca su questa malattia?“Direi di no. Telethon qualche anno fa fi nanziò la sperimenta-zione su un farmaco. Era acido ascorbico. Ho scoperto la scorsa estate di aver assunto per due anni un placebo. Una signora di Parma che lo ha preso dice di averne tratto benefi cio. Ma ad oggi non ci sono dei risultati certi”.Come vive la sua quotidianità? Lavora?“Sì, sono impiegata ai prelievi al Santa Maria Nuova. È un
Cosa le prospetta il futuro? “Io spero nella ricerca, che può far rallentare la malattia. Il mio avvenire altrimenti sarà una sedia a rotelle. Una cura, infatti, non esiste”.L’associazione di cui fa parte mira a raccogliere fondi?“Sì, ma non è semplice. Solo un privato locale, Progeo Mangi-mi, ha sponsorizzato un nostro progetto. A Reggio e Parma, abbiamo bussato a tutte le por-te, ma fi nora nessuna risposta. Chi fi nanzia la ricerca per una malattia poco conosciuta? Si tende a sostenere la ricerca sul cancro, o sulla sclerosi multipla, perché ci si fa una maggiore pubblicità”.
“INTERNET MI HA SALVATO”Rita Riccò, affetta dalla sindrome di Charcot Marie Tooth
Ritardo psicomotorio. Crisi epilettiche. Difformità fi si-
che. Sono alcune delle manife-stazioni delle sindrome Ring 14, patologia rara determinata da un’alterazione a carico del cro-mosoma 14. Come spesso capita per le malattie rare, i sintomi so-no variabili. Struttura operativa a livello internazionale, “Ring 14” è un’associazione con sede a Reggio Emilia nata otto anni fa dalla volontà di tre famiglie italiane. Unico soggetto a livello mondiale ad occuparsi di questa malattia, vuole essere un punto di riferimento per famiglie in tutto il mondo, mettendo a disposizione delle stesse un Comitato Scientifi co formato da professionisti italiani. Non esistono dati certi rispetto a questa malattia, che spesso non viene diagnosticata. Per questo, infatti, la ricerca risulta fondamentale. La sindrome ha problematiche multisistemiche, è necessario dunque rivolgersi a più specialisti e centri di primo livello. “La malattia può mani-festarsi entro il primo anno di età. Mio fi glio ha avuto la prima
Uno ogni 20 mila. Una malattia rarissima, non ereditaria e
non causata da fattori medici, ambientali o psicosociali. La Sindrome di Williams è un di-sordine neurocomportamentale congenito, che interessa diverse aree dello sviluppo, tra cui quella cognitiva, comportamentale e motoria. L’Associazione Regio-nale Sindrome di Williams è nata nel 1996 con lo scopo di aiutare le famiglie ad avere una corretta informazione sugli aspetti clinici, riabilitativi, educativi e sociali re-lativi alla sindrome. Gli affetti da questa patologia hanno differenti livelli di ritardo mentale, proble-mi di motricità e di sviluppo del linguaggio. “A Reggio ci sono tre casi, di ragazzi che hanno dai 16
crisi epilettica a quindici mesi. È stato il primo campanello d’allarme - racconta Stefania Azzali, presidente dell’Asso-ciazione e mamma di Matteo - l’inizio è stato drammatico, poi dopo un anno di accerta-menti è stata fatta la diagnosi. Matteo adesso ha undici anni e lo sviluppo di un bambino di tre”. La famiglia di Stefania Azzali aderisce al progetto Aba dell’Ausl di Reggio Emilia, che fornisce terapia domiciliare a 16 famiglie reggiane e che sembra avere degli ottimi risultati. Importante inoltre l’accordo stipulato dall’associazione con Telethon per la raccolta di cam-pioni di sangue in Biobanche Genetiche. “A volte le università hanno i fi nanziamenti ma non i campioni da esaminare - ci dice la Azzali - attualmente sono 40 quelli studiati dai nostri ricercatori, e nell’arco di due anni speriamo di raccoglierne altri”. Le informazioni cliniche raccolte andranno a implemen-tare una banca dati a disposi-zione della comunità scientifi ca internazionale. Un altro passo
anni in su - ci dice il responsabile locale Adrio Vezzani - ma non è possibile avere dati precisi perché l’Ausl non li fornisce”. Essendo una condizione genetica, deri-vante dalla rottura del cromoso-ma 7 durante il concepimento, non esiste per questa patologia una cura ed è diffi coltosa, vista la rarità, la diagnosi. “A mia fi glia Flavia è stata diagnosticata a 11 anni - racconta Adrio Vezzani - e io per molto tempo l’ho portata al Bambin Gesù a Roma perché a Reggio i pediatri in un primo momento non l’avevano identifi -cata. In città i ragazzi sono seguiti dal servizio di Neuropsichiatria Infantile, ma i centri romani e milanesi sono sicuramente più specializzati”. Flavia oggi ha 23
avanti è stato fatto nei giorni scorsi, grazie alla stipula di un accordo con il Dipartimento di Psicologia della Bicocca di Milano, per l’attivazione di una ricerca nel campo della preven-zione, diagnosi e valutazione delle diffi coltà di sviluppo dei bambini portatori della sindro-me ring14. Lo studio scientifi co, coordinato dalla professoressa Laura D’Odorico, permetterà di analizzare lo sviluppo del linguaggio in un campione predefi nito di bambini, attra-verso valutazioni e osservazioni fi nalizzate alla pubblicazione dei risultati su alcune riviste di stampo internazionale. Nell’ottobre del 2011 inoltre un Brainstorming internazionale riunirà i migliori e pochissimi ri-cercatori esperti dell’argomento, che detteranno le linee scientifi -che da seguire negli anni a venire. “Sarà un momento importante - conclude la Azzali - spesso infatti le associazioni tendono ad avere legami solo con il territorio, ma è necessario avere un respiro più ampio, che vada oltre il territorio in cui si vive”. (rp)
anni e segue un progetto lavo-rativo per le disabilità, promosso dalla Cooperativa Il Villaggio. La Fondazione Simonini, inoltre, organizza diversi percorsi rivolti a ragazzi diversamente abili e ha recentemente fi nanziato un pulmino elettrico per gli sposta-menti. “Mi chiedo chi si prenderà cura di mia fi glia quando io non ci sarò. Lei è autonoma, ma non può vivere da sola, perciò stavamo pensando ad un appartamento per far vivere quattro o cinque ragazzi. La nostra associazione - conclude Adrio Vezzani - si impe-gna perché la pediatria identifi chi questa sindrome, di cui non si conosce l’evoluzione”. (rp)
L’importanza della ricerca L’incertezza del futuroCollaborazioni e workshop internazionali per l’Associazione Ring 14 La Sindrome di Williams: un’evoluzione ancora sconosciuta
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 10
Fine ottobre da letargo Borse molto fiacche e alcuni flop, come quello di Enel Green Power. Qualche vittoria per i risparmiatori?
di Franco Meglioli [email protected]
Borse poco mosse anche nella settimana di fine ottobre.
Probabilmente c’è attesa per le decisioni della Fed in materia di politica monetaria. Si scrive tanto a riguardo di QE (quantitative ea-sing), termine aulico per indicare l’eventuale produzione di nuova moneta.In pratica: immagino il buon Ber-nanke di fronte al computer della Federal Reserve che accredita in cassa un tot di miliardi di $ e, nello stesso tempo, leggi della partita doppia, addebita lo stesso importo in un conto dell’avere dello stato patrimoniale che avrà un nome simile a “massa mone-taria”. In questo modo, dal nulla, ha creato su un conto una dispo-nibilità di una cifra con molti zeri che verrà sfruttata per comprare titoli di stato e finanziare così il deficit pubblico.Ai tempi della Repubblica di Weimar (dopo la prima guerra mondiale) una manovra del ge-nere ha provocato l’iperinflazione che terrorizza ancora i tedeschi. Stavolta sarà diverso? Chi vivrà, come si dice, vedrà! I mercati azionari, in genere, accolgono con piacere queste misure stra-ordinarie perché, spesso, parte del nuovo denaro viene destinato all’acquisto di azioni.Stavolta, però, questa misura è stata promozionata da tempo e non vorrei che fosse già scontata (il vecchio “vendi sulla notizia positiva” che non sbaglia mai).Quì da noi il listino è stato zavor-
rato dall’andamento del settore bancario. La miccia è stata accesa dal lancio del super aumento di capitale da 2miliardi del Banco Popolare; evidentemente gli investitori temono che possa essere solo il primo di una lunga serie e hanno preferito liquidare posizioni. Le convertibili emesse dal Banco, invece, sono andate controtendenza ed hanno rag-giunto 109,6. Il motivo deriva dal fatto che staccheranno il diritto d’opzione e, nella peggiore delle ipotesi, il loro corso ex aumento non scenderà sotto il valore no-minale di 100.Ho fatto due conti (tutti super teorici visto che non si conoscono i dettagli della ricapitalizzazio-ne): a mio parere ci sono ancora margini di apprezzamento per questo bond.Tenete a mente che, più basso sarà il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni, più alto sarà il diritto d’opzione e, a cascata, la quotazione della cv. Purtroppo la discesa di alcune blue chip sta mettendo in di-scussione lo scenario bullish che si stava delineando: Ubi Banca e Monte Paschi Siena, per esempio, hanno rotto al ribasso e la loro fa-se rialzista di breve si è interrotta. Mediobanca è l’unica blue chip del comparto ad aver guadagnato qualcosa ed è anche riuscita a superare l’importante resisten-za=7,25: la prima resistenza nei pressi di 8 sembra abbordabile. Ottime notizie da Stm la cui fase ribassista sembra proprio finita.Il doppio minimo a ridosso di 5,35 ha arrestato il movimento discen-
dente mentre il break-out sopra 6, accompagnato da un’apertura in forte gap up, ha dato il via alla nuova fase bullish di medio periodo. Il primo obiettivo è nei pressi di 7. Fondiaria Sai è esplosa al rialzo dopo aver rimbalzato con precisione sul supporto=8: la ri-capitalizzazione della controllata Premafin, che avverrà a spese di un grosso investitore francese, è piaciuta al mercato che ha festeg-giato con un forte rialzo.Adesso le quotazioni della com-pagnia fiorentina hanno di fronte la muraglia di 8,8: se riusciranno a superarla potrebbero mettere a segno un ulteriore forte guizzo verso l’alto. Da ricordare che questa azione, storicamente, sale e scende con violenza. E’ crollata del -80% dal massimo storico; solo che recuperi in parte sareb-bero già soldoni. L’azione rnc, però, è anche meglio (quest’ul-tima deve superare 5,4). Buone notizie anche dalla bresciana A2A: se riuscirà a superare 1,18 dovrebbe rimettersi in modo dopo essere rimasta imprigionata poco sotto 1,15.Il primo target di breve è nei pressi di 1,25/1,3. Il colloca-mento di Enel Green Power, nonostante i 50milioni di euro investiti in pubblicità, è stato un flop. L’emittente, infatti, è stata costretta a calare le mutande ed abbassare radicalmente il prezzo delle nuove azioni. Il parco buoi dei risparmiatori ha ottenuto una piccola vittoria? Può darsi ma non è detto che 1,6 sia comunque un affare per loro!
BUONE NOTIZIEPer Stm la fase ribassista sembra finita. Il doppio minimo ha arrestato la discesa
Siamo i “primi della classe”Il progetto di ricerca Creanet ottiene il maggior finanziamento Europeo
di debora grasselli
Con il progetto Creanet ci ribelliamo alla logica dei
tagli che vorrebbe un abbassa-mento della qualità e facciamo dell’educazione un’eccellenza di questo territorio”: queste le parole scelte dal vicesindaco di Scandiano Gianluca Manelli, per presentare un network eu-ropeo dedicato all’educazione e alla promozione della crea-tività infantile prescolare che mette in rete 10 paesi europei partner (Italia, Svezia, Dani-marca, Finlandia, Germania, Spagna, Portogallo, Lituania, Croazia, Lettonia). Il progetto è guidato dal Comune di Scan-diano in collaborazione con il
Sern (Sweden Emilia Romagna Network) e la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il progetto Creanet ha ottenuto, nel quadro del Programma Europeo di Apprendimento Permanente (LLP), il maggior finanziamento europeo in ambito educativo, attestato attorno ai 660mila euro. Questo progetto che avrà una durata di 3 anni e sarà ri-volto a pedagogisti, insegnanti e ricercatori, si pone l’obbiettivo di rafforzare lo sviluppo del pensiero creativo nel bambino, la forma-zione del personale insegnante e il miglioramento della qualità dei servizi rivolti all’infanzia, grazie allo scambio e al confronto delle diverse esperienze educative dei
partner europei partecipanti al progetto. L’esito finale di Creanet sarà una raccolta di linee-guida in materia d’educazione; tali rac-comandazioni influenzeranno e saranno assunte dall’Unione Eu-ropea come punto di riferimento nelle sue decisioni politiche in merito all’educazione prescolare. Anche la consigliera regionale Roberta Mori, presidente di Sern Emilia Romagna, sottolinea l’im-portanza del finanziamento che questo progetto ha ottenuto. “In una fase di crisi e di ridimen-sionamento delle risorse proprio in abito formativo – spiega la Mori - è un buonissimo risultato, che conferma l’eccellenza del territorio reggiano nel campo dell’educazione all’infanzia”.
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I professionisti per uscire dalla crisi
Lunedì 8 all’Ecipar seminario sul ruolo degli atipici e dei consulenti
La formazione rappresenta un valore aggiunto per chiunque
affronti il mondo del lavoro, a maggior ragione, in tempi di repentini cambiamenti dello sce-nario economico e del mercato del lavoro, quando ad emergere sono nuove figure di impren-ditori connotate da flessibilità attenzione al cambiamento ed alla innovazione.Il seminario “I professionisti di In Proprio: un valore per l’eco-nomia” promosso da Ecipar e da CNA InProprio per lunedì 8 novembre alle ore 18,30 presso la sede dell’ente di formazione della CNA a Reggio Emilia, in Via Monti 19/1, riprende un percorso iniziato lo scorso anno, teso a sviluppare e qualificare le competenze degli imprenditori atipici; un’esperienza che ha riscontrato un notevole gradi-mento e unanime consenso da parte dei partecipanti al corso. Sarà un’occasione per un am-pio confronto sulle strategie formative per il lavoro atipico e permetterà di delineare, traendo linfa dalle precedenti esperien-ze, nuove occasioni formative adeguate alla evoluzione del mercato.I lavori verranno introdotti da Giuliano Tamagnini Presidente Provinciale di ECIPAR, a cui seguiranno i saluti di Tristano Mussini, Presidente Provincia-le CNA, e di Ilenia Malavasi, Assessore alla Scuola, Univer-sità, Ricerca e formazione del-la Provincia di Reggio Emilia. Sarà poi la dottoressa Claudia Righetti, psicologa del lavoro, a raccogliere le fila dell’espe-
rienza condotta, corredandola con nuovi contributi emersi dal contesto formativo con par-ticolare attenzione all’ambito psico sociologico e dalle nuove indicazioni dell’economia.Le conclusioni saranno della Presidente di CNA In Proprio, Valeria Braglia, che avrà modo di illustrare il compendio delle ini-ziative e dei risultati raggiunti in questi anni dal Raggruppamento
d’Interesse di CNA che oggi con-ta più di mille, tra atipici e liberi professionisti, e di delineare i progetti futuri, utili alla crescita della categoria. L’incontro si concluderà con la consegna degli attestati di frequenza a coloro che hanno partecipato con successo al per-corso formativo per i lavoratori atipici tenutosi lo scorso anno a cura di Ecipar e di CNA InProprio.
Il seminario “I professionisti di In Proprio:un valore per l’economia” promosso da Ecipare da CNA InProprio si terrà lunedì 8 novembre
alle ore 18,30 presso la sede dell’ente di formazione della CNA a Reggio Emilia, in Via Monti 19/1
UN VALORE PER L'ECONOMIAAl centro, Tristano Mussini, presidente provinciale CNA
Pag. 11venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
Sempre meno biodiversità agrariaGrave minaccia per la sicurezza alimentare specialmente nei paesi in via di sviluppo
di Gianni Verzelloni
Qualche giorno fa la Fao, Organizzazione dell’Onu
per l’agricoltura e l’alimen-tazione, ha fatto conoscere le più recenti ricerche che ha fatto realizzare in materia di biodiversità agraria.Com’è noto, il problema in agri-coltura è costituito da una con-centrazione sempre maggiore della produzione su alcune varietà di piante e nell’alleva-mento su poche razze di anima-li. La scelta ricade (ovviamente) sulle specie più produttive, e questo rappresenta la più evi-dente concretizzazione di quel fenomeno che viene chiamato globalizzazione.“La diversità genetica delle piante che coltiviamo e che ci alimentano, ed i loro ‘parenti selvatici’, potrebbero andare perduti per sempre, con gra-ve minaccia per la sicurezza alimentare, se non si fará uno sforzo non solo per conservarli
ma anche per utilizzarli, spe-cialmente nei paesi in via di sviluppo”, è uno dei messaggi chiave del documento che co-stituisce il secondo “Rapporto sullo Stato delle Risorse Fito-genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura” presentato dalla Fao.“La perdita di biodiversità – dice il rapporto - avrà un no-tevole impatto sulla capacità dell’umanità di nutrire i nove miliardi di persone che abi-teranno il pianeta per l’anno 2050, con i più poveri ad essere i più colpiti. Il cambiamento climatico e la crescente insi-curezza alimentare rappresen-tano grandi sfide per i sistemi agricoli mondiali, sfide che non possono essere affrontate senza la raccolta, la difesa e l’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche”.“Incrementare l’impiego so-stenibile della diversità delle piante potrebbe essere la chiave per affrontare le minacce alle ri-
sorse genetiche in agricoltura”. “In natura esistono migliaia di varietà selvatiche della stessa famiglia delle colture alimentari che ancora devono essere rac-colte, studiate e documentate perché racchiudono importanti segreti genetici che li mettono in grado di resistere al caldo, alla siccità, alla salinità, alle inondazioni ed alle infesta-zioni”.Il cinquanta per cento dell’au-mento di produttività agricola è stato generato da nuove varietà di sementi. Irrigazione e ferti-lizzanti hanno rappresentato l’altro cinquanta per cento. Nonostante il rapporto non tenti di quantificare la perdita di biodiversità, a livello empi-rico ci sono molti elementi che indicano una continua perdita di biodiversità che ha eroso la diversità delle colture alimenta-ri tradizionali. La Fao stima che tra il 1900 ed il 2000 sia andata perduta il 75 per cento della diversità delle colture.
Su un versante più positivo, le banche di geni sono cresciute sia di numero che di dimensioni. Nel mondo esistono oggi più di 1.750 banche genetiche, e circa 130 posseggono oltre 10.000 acquisizioni. Su un totale di 7,4 milioni di campioni conservati nel mondo, le banche di governi nazionali ne conservano circa 6,6 milioni.Il rapporto denuncia poi il calo di investimenti in agricoltura registrato a partire dagli anni 80’, e se nei paesi sviluppa-ti, il settore delle sementi è abbastanza remunerativo da renderlo interessante dal punto di vista commerciale ed econo-mico, purtroppo questo non avviene nei paesi poveri dove gli enti pubblici fanno fatica ad assicurare sementi di buona qualità a tutti gli agricoltori e l’accesso a nuove varietà. Un fattore che invece il rapporto giudica decisivo per lo sviluppo futuro e per la salvaguardia della biodiversità agraria.
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Enaip: tecnologiper la meccanicaAncora aperte le iscrizioni dei corsi
Sono ancora aperte le iscri-zioni al corso di forma-
zione superiore “Tecnologo di processo/prodotto nella meccanica” finanziato dalla Regione Emilia Romagna sulla Rete dei Poli Tecnici per la formazione alta e specialistica in Emilia Romagna.Il corso è rivolto a 16 perso-ne occupate o disoccupate (ma con esperienza pregressa nell’area della meccanica) ed ha la finalità di fornire ai partecipanti le competenze per essere in grado di rendere realizzabile un prodotto con-formemente alle specifiche richieste, impiegando al me-glio le risorse e garantendo gli standard qualitativi, il rispetto dei termini di consegna e la soddisfazione del cliente. Il percorso di formazione propo-sto si colloca quindi nell’am-bito della produzione mecca-nica, ed è riferito alla figura professionale del Tecnologo di prodotto/processo nella meccanica, profilo previsto dal Sistema Regionale delle Qualifiche. Alla formazione, con l’obiet-tivo di accrescere il capitale umano delle persone, colla-borano in modo attivo mondo delle imprese e dell’ Istruzione. L’azione vede quindi il coinvol-gimento oltre che di Fonda-zione Enaip Don Magnani di Walvoil Spa, Brevini Power Transmission Spa e SRS di Talami e c. snc. Per il sistema istruzione è parte attiva della partnership l’ istituto Superio-re Gobetti di ScandianoIl senso della proposta è di creare la figura di un lavo-ratore che sappia collocarsi efficacemente rispetto ai nuovi processi produttivi, che abbia capacità di organizzare e ge-stire il processo nell’ottica del raggiungimento di sempre una maggiore qualità del prodotto/servizio ed efficienza interna. Ci si propone di trasferire ai partecipanti, occupati o disoc-cupati, le competenze affinchè sappiano affrontare la ripresa, che a tratti sembra ancora
lenta a venire, con diverse modalità , con un approccio al lavoro che permetta alle imprese una maggiore compe-titività sia in termini di qualità del prodotto sia in termini di prezzo, a fronte di un aumento della concorrenza. La proposta si colloca quindi in un settore quello della meccanica, che più fortemente ha risentito de-gli effetti della crisi economica ma che al contempo caratte-rizza l’economia del territorio reggiano, e la cui ripresa e di conseguenza la ricaduta sul territorio regionale, assume carattere di emergenza. Il progetto risponde inoltre all’indicazione di un quadro normativo nazionale ed eu-ropeo, che Fondazione Enaip persegue, che vede la forma-zione come strumento attivo di inclusione lavorativa, come approccio indispensabile per fronteggiare i continui cam-biamenti e sfruttare le op-portunità che vengono da un sistema economico in continua e dinamica trasformazione. La proposta, rivolta a tutto il territorio regionale, è articola-ta in 300 ore ed è strutturata in modo da rendere possibile la partecipazione anche delle persone occupate. Prevede modalità formative differen-ziate, analisi di casi, e-lear-ning, project work o stage. Al termine è previsto esame per la certificazione di Qualifica professionale. La proposta si colloca in un quadro più ampio di offerta formativa nell’ambito della meccanica che Fondazione Enaip offre al territorio. Altre opportunità formative finan-ziate e/o a pagamento, rivolte direttamente alle persone o alle imprese sono in partenza a breve. Per informazioni o iscrizioni : Fondazione Enaip Don Ma-gnani – Via Guittone d’Arezzo 14 – 42123 Reggio Emilia – Tel: 0522.321332 – email: [email protected] – Rina Cervi o Mariagiovanna Manini.
ECONOMIA
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 12
SOSTEGNO SOCIALEIl microcredito secondo la Caritas
Ilenia Curti, referente di Reggio: “L’indebitamento è molto frequente. Nel 2009 sono state moltissime le richieste di aiuto. Adesso la situazione si è stabilizzata”
DI CHIARA CELADA
Crisi economica e problemi legati al mondo del lavoro. Diffi coltà a mantenere i livelli di consumo degli anni passati e lotte
quotidiane per il sostentamento delle spese di ordinaria ammi-nistrazione. Gli effetti dell’enorme sconvolgimento economico degli ultimi due anni hanno colpito in modo più forte, com’è facile immaginare, le classi meno abbienti della popolazione. Non c’è da stupirsi se si è verifi cato un ricorso in massa di una certa fascia di popolazione all’indebitamento, scontrandosi così con le regole, le diffi coltà e anche i veti posti dal sistema creditizio tradizionale per far fronte ad impegni presi in passato, diventati insostenibili. Nessuna sorpresa dunque se gli sportelli della Caritas hanno visto un certo numero di domande per ottenere micro-fi nanziamenti.
sono rimasti invariati rispetto a qualche anno fa: sono due, creati grazie alle erogazioni effettuate qualche anno fa dalla Fondazione Manodori e da Bipop Carire. Uno vuole favorire l’autonomia di persone in condizioni di povertà, l’altro è destinato alle donne sole. In tutto sono stati stanziati 450mila euro”. Chi sono i destinatari?“La maggior parte delle persone che si rivolge a noi si trova ai limiti della bancabilità. Persone che per qualche motivo fanno fatica ad accedere al prestito attraverso i canali tradizionali delle banche. Le realtà che ci si presentano al vaglio a volte sono così complicate e delicate che ci fanno decidere, in alcuni casi, di ritardare il momento del prestito e affrontare invece prima un percorso di gestione del bilancio familiare”.Ci parli un po’ di questi progetti.“Il nostro microcredito non fa grandi numeri, abbiamo una media di una trentina di fi nanziamenti che partono ogni anno. Scopo principale è aiu-tare le persone quando hanno idee sostenibili. Cerchiamo di costruire un percorso che segue i soggetti in questione per tutta il tempo del prestito, in modo da condividere i momenti di diffi coltà e da favorire sia l’in-tegrazione nella rete sociale, sia l’autonomia della persona. Il tasso di insolvenza è abbastan-za alto, circa del 20%, deriva dal fatto che le persone con
cui trattiamo sono in situazioni ‘quasi limite’, con parametri economici e familiari molto dif-fi cili. Il nostro mandato tratta richieste di fi nanziamento che arrivano fi no a 5.000 euro, ma mediamente eroghiamo somme che si aggirano intorno ai tre-mila. La durata massima di un prestito è cinque anni e il tasso applicato è particolarmente vantaggioso per chi lo richiede. Ora fi nanziamo con molta più cautela rispetto al passato, abbiamo molta più consape-volezza, guardiamo molto più a fondo il tipo di spesa che la persona deve sostenere, il preventivo che ha in mano, il tipo di lavoro che ha e la sua gestione del bilancio di casa”.Come funziona la selezione delle richieste e qual è l’iter di sviluppo del progetto?“In genere le richieste di fi nan-ziamento ci arrivano tramite alcuni canali che fanno già un primo filtro quali i Centri di Ascolto, gli assistenti sociali, la Caritas stessa, l’Associazione Nondasola, la Cooperativa Sociale Madre Teresa, che san-no valutare il progetto della persona che chiede il fi nanzia-mento e capire se è fi nanziabile. Per l’istruttoria raccogliamo informazioni dalla persona o dalla famiglia che avanza la richiesta e poi ci serviamo dei canali bancari tradizionali per effettuare tutte le verifi che sulla situazione reale di chi abbiamo di fronte.Possiamo decidere di far ero-gare un fi nanziamento anche a persone che sono state oggetto di protesto, ma pretendiamo che ci sia completa trasparenza da parte loro. Criterio guida della decisione di fi nanziamen-to è l’aiuto in stato di necessità accompagnato alla sostenibili-tà della restituzione.Per far questo è previsto un tutoraggio o una presenza di riferimento sul territorio di resi-denza della persona (Servizi So-ciali, associazioni, Caritas) che stabilisca incontri periodici con
i destinatari del fi nanziamento. A volte non diamo direttamen-te il denaro alle persone, ma piuttosto le accompagniamo a pagare una bolletta o facciamo loro i bonifi ci per pagare la rata dell’auto o altro”. Si è percepita la crisi economica nelle domande giunte ai vostri centri di ascolto?“Nel 2009 molte persone si sono rivolte a noi per chiedere piccoli prestiti, c’era un vero assalto al microcredito, poi la cosa si è assestata, anche grazie all’istituzione di un Fondo di solidarietà per le famiglie da parte del Vescovo.Molte delle richieste, in effetti, erano cosiddette ‘non banca-bili’, cioè non adatte ad essere accettate per la gravità della
situazione che le caratterizzava. Allora hanno avuto accesso a sostegni a fondo perduto. Si trattava in generale di famiglie in cui era venuto completamen-te meno un reddito”. In che modo è cambiato ne-gli ultimi anni l’accesso a ta-le servizio e com’è cambiata l’utenza?“Avendo come primo obiettivo quello di favorire l'autonomia delle persone che ricorrono ai progetti di micro-fi nanza, nella maggior parte dei casi si tratta di erogare somme allo scopo di pagare un alloggio per chi deve rendersi indipendente o per chi rischia uno sfratto, oppure di contribuire all'acquisto di un auto che serva per poter andare a lavorare, di sostenere progetti
di piccola imprenditoria (come l'avvio di un piccolo negozio di ortofrutta) e così via. La crisi ha cambiato la tipologia delle domande.Ora capita spesso l'emergenza di debiti pregressi da coprire ma che, una volta sistemata la si-tuazione lavorativa, si dovrebbe far presto a restituire.È diffi cile risanare i debiti con-tratti con fi nanziarie e o con carte revolving. L'indebitamen-to oggi è molto frequente, ed è anche per quello che siamo severi nella concessione del microcredito. Una delle nostre principali attenzioni è quella di incentivare le persone ad uscire dalla logica del debito, e, viceversa, a sforzarsi di entrare in quella dell'accumulo”.
L’attualità economica vede in primo piano l’intervista
con la quale Marchionne sot-tolinea l’improduttività del sistema Italia non solo per il costo del lavoro eccessivo ma, soprattutto, per la cecità di una parte del sindacato che invoca, a parole, i diritti dimenticandosi dei doveri. Sarebbe interessante che il sindacalista Landini si esprimesse anche (oltre che sulle dichiarazioni di Marchionne) sull’operato della Giunta (co-munale e provinciale) in merito alle scelte strategiche spiegan-doci perché i suoi compagni di cordata stanno o, meglio, non stanno attuando alcunché a vantaggio dei reggiani e della politica industriale del nostro territorio. Reggio children, il cul-to della immobilità di Gandolfi , lo sparuto drappello delriano “bicibus” ed altre cose simili rischiano di costringere Landi-ni a dismettere la tuta blu per
riciclarsi a difensore dei diritti dei cassieri della coop o delle maestrine dalla penna rossa. Ma, a ben vedere, potrebbero maturare altre alternative in considerazione delle prospettive che si apriranno a fronte delle fragorose iniziative pseudo-sociali del Signor Sindaco a favore di alcolisti o di ex tossici.Si avvicina il Natale ma, salvo virate dell’ultima ora, non sarà foriero di prosperità e sereni-tà. Anzi, l’atmosfera Natalizia acuirà il contrasto con le città che non soffrono di questo im-mobilismo suicida e l’occasione sarà propizia per lanciare una campagna mediatica contro la disinformazione che, a spese di noi contribuenti, viene pro-pinata a piene mani con tanto di carta patinata. Ma torniamo alla politiche industriali e di sviluppo. Il sindacalista Lan-dini saprà certamente che per lo sviluppo di Area Nord è già
che la sollecitazione ha avuto la medesima risonanza di un urlo lanciato nel deserto e prolifera-no vieppiù malavitosi e tossici in totale coerenza, d’altronde, con le scelte ridicole di una classe politica allo sbando che s’attar-da in fantasticherie utopistiche fuori del tempo. L’Assessore Gandolfi si fa vanto di avere ad obiettivo di far viaggiare i reggiani ai 30 km/h. Il Sindaco Delrio ha già superato questo obiettivo perché la velocità di manovra della Giunta dallo stesso diretta tende asintotica-mente a zero. Non si comprende, benché non stupisca, il totale silenzio del mondo sindacale, Fiom in primis. Il dovere pri-mario di ogni sindacato che si rispetti dovrebbe essere quello di “promuovere” le occasioni di lavoro e la redditività dello stes-so. Sembra che, nell’attualità, le due anime sindacali siano con-centrate nella lotta interna per
accrescere le rispettive basi o, meglio, per limitarne l’erosione. Con un metodo classico della politica si cerca e si individua un “nemico” da demonizzare per distrarre e coalizzare la base. In questa ottica il Marchionne di turno che vuol investire 20 miliardi di euro è il “Nemico” della classe operaia, mentre un silenzio tombale salvaguarda le scelte ridicole, o peggio, di amministratori affi ni...Il Primo Cittadino, dopo una sofferta meditazione durata quasi due anni, ha designato tre saggi, Howard Gardner – te-orico delle intelligenze multiple - James Heckman – esperto in distorsione da selezione - e Romano Prodi – esperto in smaltimento di aziende (IRI, Finmeccanica, Alfa Romeo, Cirio, Motta, Alemagna, ecc.) ed oggi “nonno pensionato” (ipse dixit).Il primo articolo della Carta Co-
stituzionale recita che “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Chi me-glio di Voi (Signore e Signori di Giunta), che non perdete occasione per impartire lezioni di diritto costituzionale al Ca-valiere troppo sovente distratto da leggiadre donzelle, potrebbe conoscere il signifi cato della de-fi nizione fondante della nostra comunità nazionale?Purtroppo alla indubbia capa-cità cattedratica non si associa una paragonabile coerenza at-tuativa perché, anziché tutelare il diritto costituzionale al lavoro riuscite a pensare (sia chiaro, soltanto a pensare perché tra il dire ed il fare c’è pur sempre di mezzo il mare) soltanto ad asili nido da passerella ed agli ospizi per notabili. Asili ed ospizi che costituiranno sicuro polo di at-trazione per la marea montante di disperati alla ricerca di un sussidio. (l.m.)
scritto che sorga un mega cen-tro commerciale e poco altro a solo vantaggio di pochi ed a detrimento delle realtà produt-tive sempre più emarginate e contrastate. Il mondo del lavoro, questa rubrica ed i cittadini ancora capaci di pensare con la propria testa, invocano un ripensamento, destinando lo spazio strategico ad un “kilome-tro rosso reggiano” ovvero alla costruzione di uno spazio per la promozione commerciale delle eccellenze agricole e la ricerca e l’innovazione industriale; entrambe vere cifre distintive della nostra realtà.Reggio ha necessità di lavoro, ricerca e sviluppo non di ciar-lerie para-sociali. In tempi non sospetti dalle pagine di questa rubrica si sollecitava l’immi-grazione di ingegneri, chimici, fi sici, periti; in buona sostanza di forza lavoro produttiva e specializzata. L’amara realtà è
Cattedratici della teoriaBravi a fare lezioni, i nostri amministratori scarseggiano nelle capacità attuative
LA COCCINELLA
78 domande approvate per un totale di € 267.900,00 erogati così distribuite fra italiane e straniere: 41 straniere (le più rappresentate 7 Marocco; 5 Ghana; 4 Nigeria) 37 italiane
OGGETTO DEI FINANZIAMENTI EROGATI:31 acquisto-mantenimento dei mezzi di trasporto e il conseguimento della patente di guida
22 estinzione di debiti precedentemente contratti soprattutto per fi nanziarie e affi tto 13 l’alloggio e mobilio
4 attività imprenditoriale 2 università
1 ricongiungimento famigliare;1 sanità
2 contributi pensione2 altro
Microcredito sociale Caritas
73 domande approvate per un totale di Û 189.950,00 così distribuite fra italiane e straniere: 44 straniere (soprattutto Marocco, Tunisia, Moldavia, Albania) 29 italiane.
OGGETTO DEI FINANZIAMENTI EROGATI:25 estinzione di debiti precedentemente contratti soprattutto per fi nanziarie e affi tto
16 acquisto-mantenimento dei mezzi di trasporto 16 alloggio e mobilio
9 attività imprenditoriale 3 spese legali-tasse pensione
1 università1 adozione internazionale
1 sanità1 altro
Microcredito sociale autonomia e lavoro(progetto donne)
Nel mondo, seguendo l’esem-pio virtuoso di Yunus, padre fondatore della Grameen Bank e premio Nobel, l’interesse per il microcredito sta via via al-largandosi in diversi ambienti. Reggio non fa differenza. Sono due i progetti di Microcredito che la Caritas reggiana porta avanti, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione Manodori, avviati nel 2004. In seguito alla crisi la situazione nella nostra provincia si è resa più complessa e al microcredi-to sono state affi ancate altre proposte per cercare di dare risposta alle numerose doman-de di aiuto pervenute ai Centri d’ascolto dislocati nel territorio o alle diverse realtà, pubbliche o private, con cui la Caritas stessa collabora.Oltre ai due progetti sovra citati, le famiglie hanno tro-vato sostegno nel Fondo di Solidarietà Famiglie - Lavoro e nella rete di servizi che hanno cercato di arginare situazioni familiari a rischio di esclusione o di emarginazione a causa di gravi problemi economici, mol-to spesso legati a cause come la perdita del lavoro.Abbiamo contattato Ilenia Cur-ti, referente Caritas dei progetti di microcredito per la provincia di Reggio Emilia e referente diocesana e regionale per il Prestito della Speranza.Quali sono i progetti di micro-credito attualmente in essere presso la Caritas di Reggio?“I progetti di microcredito
MICROCREDITO A REGGIODati recenti forniti dalla Caritas relativi ai due progetti in corso
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Michelle Hunziker porta in scena la sua "favola" al Teatro Valli dal 12 al 14 novembre
Non ci resta che... ridere
Reggio Film Festival un � ume di eventi
Pagina II
Teatro, concerti e danzasette giorni di appuntamenti
Pagine VI-XIII
A Bibbiano Pat Wilder la signora del blues
Pagina XIV
Punk rock made in USAal Tempo di Gualtieri
Pagina XV
Pagina III
CULTURA - SPETTACOLI - MOSTREMUSICA - LIBRI - VIAGGI
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venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. II
eventi
è in arrivo la nona edizione del Reggio Film Festival: da
mercoledì 10 a domenica 14 novembre Reggio Emilia torna ad animarsi di cortometraggi ed eventi.Un festival sempre più interna-zionale, con opere provenienti da ogni parte del mondo, Ci-na, Ungheria, Belgio, Olanda, Norvegia, Turchia, per citarne alcune. La selezione ufficiale, infatti, prevede la proiezione di 62 cortometraggi, 20 dei quali ispirati dal tema di quest’anno, l’acqua. La Direzione Artisti-ca è di Alessandro Scillitani. L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito ad eccezione di giovedì 11 novembre in Fonderia - Fon-dazione Nazionale della Danza Aterballetto. Sarà un fiume di iniziative quel-lo che animerà i cinque giorni del Reggio Film Festival 2010, con numerose iniziative collate-rali, fra cui spiccano l’incontro con Valentina Cervi, attrice che ha recitato in film come Ritratto di Signora di Jane Campion e che è stata diretta da registi del calibro di Spike Lee e Francis Ford Coppola
Da oltre 110 anni, Casali Viticultori è sinonimo di
vino di qualità. è infatti il 1900 quando Giuseppe Casali, ispira-to dal motto “il buon vino nasce nel vigneto e cresce in cantina”, trasforma la sua produzione di vino per la famiglia in una vera e propria attività. Oggi come allora, la passione è rimasta la stessa. Nella Cantina di Pratis-solo di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, nascono oggi vini autorevoli e originali grazie a un’accurata selezione degli uvaggi che crescono sulle colli-ne che abbracciano la provincia reggiana.Tra l’altro, comprendendo pri-ma di tutti il valore del recupero e della tutela dei vitigni autoc-toni che maturano solo nelle zone in cui Casali Viticultori concentra la sua produzione, l’azienda ha avviato, insieme ad altri produttori, un importante progetto di valorizzazione dell’Uva Spergola, varietà che cresce solo in queste terre e che nel 2008 ha ottenuto la Denominazione Comunale (DE.CO.). Sono 5 le etichette della Casali Viticultori che nascono dalla vinificazione di questo prezioso ingrediente: gli spu-manti Villa Jano e Ca’ Besina, i bianchi classici Albòre Dolce e Albòre Secco, nonché il neo-nato Pomoria, un pregiato vino fermo lanciato in occasione dell’ultima edizione di Vinitaly. Da non dimenticare sono naturalmente i lambruschi, che si distinguono in ben 7 referenze: Lambruscone, da Salamino, Grasparossa, Ma-
spot pubblicitari. Il suo ultimo lavoro, in uscita nelle sale nel 2010, si intitola “La soluzione migliore”. Infine Fabio Iemmi, pittore e artista, che opera da Reggio Emilia in tutto il mondo. Proviene dal particolare di un suo quadro l’immagine utiliz-zata per la comunicazione del Reggio Film Festival 2010. Sono tre le sezioni in cui si articola il festival: il concorso, dedicato al tema dell’acqua, lo spazio libero,
rani e Malbo Gentile, Pra di Bosso, da Montericco, Marani e Salamino, Sanruffino, puro Grasparossa, Borgo del Bo-iardo, da Salamino, Marani e Maestri, Lambrusco Amabile, da Salamino, Marani e An-cellotta, Bosco del Fracasso, puro Marzemino dei colli di Scandiano e Canossa, Campo delle More, dolce ben calibrato da Malbo Gentile. Tra i delicati rosé è incastonato lo spumante “Rosa Casali”, mentre Riserve, oltre al già citato Pomoria, comprendono Sanmartein, novello Malbo Gentile di media struttura, Feligeto, Cabernet Sauvignon, Invernaia, Sauvignon passito, Passione di Rosa, da Malbo Gentile, La Dogaia, Sauvignon secco, Altobrolo, altro Sauvi-gnon secco dalla brillante ef-
Dal 10 al 14 novembre è di scena Reggio Film Festival con eventi e cortometraggi
Un fiume di creatività
Casali Viticultori, 110 anni nel nome della qualità
Kermesse
per i cortometraggi di qualità non legati al tema proposto, e “Non uno di meno”, la sezione riservata a corti prodotti dalle scuole di ogni ordine e grado, che affrontano il tema dell’ac-qua in ambito educativo. Oltre alla proiezione di cortometraggi il festival si è sempre arricchito di iniziative multidisciplinari e multimediali in relazione al tema prescelto, ospitando personalità del cinema, dello spettacolo e
fervescenza, Casino dei Grep-pi, da Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Merlot. A testimonianza del solido legame che unisce Casali Vi-ticultori al proprio territorio, ancora oggi buona parte della produzione viene venduta direttamente al pubblico nello spaccio aziendale. In questo luogo, immerso nel cuore delle colline reggiane, è possibile esplorare la ricca gamma dei prodotti della Can-tina e, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, trovare una gustosa idea regalo da mette-re sotto l’albero o scoprire lo spumante giusto per brinda-re all’arrivo del nuovo anno. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.casalivini.it.
della cultura. Le edizioni passate hanno visto la partecipazione di Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Matteo Garrone, David Riondino, Mauro Pagani, Diego De Silva, Marcello Fois, Patrizio Roversi, Maurizio Nichetti, il premio Nobel Dario Fo, Maria Grazia Cucinotta, Violante Pla-cido, PES, Alessandro Haber, Maurizio Scaparro, Flavio Bucci. Per info www.reggiofilmfesti-val.com
Audioscan: Notturno è un racconto di ombre e suo-ni, che andrà in scena in prima assoluta venerdì 5 novembre, alle 20,30, alla Sala degli Specchi del Teatro Municipale nell’ambito del festival Aperto, quest’anno centrato sul tema del lavoro. Un progetto di AGON, Gior-gio Sancristoforo (musica, live electronics e visuals) e Giuseppe Cordaro (musica e live electronics) nel quale le fiamme, il frastuono, lo sporco delle Acciaierie di Rubiera si trasformano in un concerto dal vivo fra le dorature e gli specchi de l Teatro Munic ipa le . Notturno è il lavoro dell’uo-mo nelle tenebre, fra le fiam-me dell’industria pesante. è il racconto di un luogo senza tempo, immerso nella stessa oscurità che dimorava nella fucina di Efesto, nel laboratorio dell’alchimista; nella camera segreta in cui Zeus nascose il fulmine. Un antro cinereo che sem-bra allungarsi senza fine nei precipizi della terra, ora scosso dai tuoni, ora avvinghiato dallo striden-te lamento di ciclopiche macchine, ora coperto di fiamme alte come palazzi. Nella notte di Rubiera, uo-mini e donne evocano mostri di fuoco, mentre tutta in-torno la città riposa. Ignara. Partendo dalla tecnica della “mappatura sonora”, Audio-scan torna a raccontare gli spazi dell’uomo, il turno di
notte in acciaieria: luogo di lavoro di immensa durezza, fra i più antichi ed ancestrali. Nei fiumi di acciaio lique-fatto, audioscan trova la metafora dell’iniziato inten-to a plasmare le forze della natura; ma soprattutto il coraggio e la determinazione di uomini e donne in luoghi di straordinaria complessità. Mentre ogni suono viene pazientemente raccolto, l’occhio di una piccola ci-nepresa cattura su pellicola visioni dantesche e appa-rizioni oniriche, squarci di luce sull’anima nascosta dell’acciaio. Insieme, si uniscono in un film musicato dal vivo e un’installazione multime-diale. Tutti i materiali di questo progetto sono stati
realizzati previa mappatura, registrazione e trasforma-zione di suoni e immagini presi presso lo stabilimento delle Acciaierie di Rubiera, in San Donnino di Liguria, Casalgrande.
AUDIOSCAN: NOTTURNO Dentro i suoni e le immagini dell’industria pesante: l’Ac-ciaieria di Rubiera
TEATRO VALLI (Sala degli Specchi)Venerdì 5 novembre ore 20,30Musica e live electronics di Giorgio Sancristoforo e Giuseppe Cordaro Visuals di Giorgio Sancristoforo Regia del suono
Festival Aperto
Ombre e suoni delle Acciaierie di Rubiera si trasformano in un concerto al Valli
PROTAGONISTI Da sinistra, Ivan Maximov, in giuria, e il regista Pupi Avati
AUDIOSCAN: NOTTURNO Giorgio Sancristoforo e Giuseppe CordaroA SCANDIANO
Nella cantina di Casali cresce il buon vino
A Pratissolo nascono vini autorevoli e originali
(mercoledì 10 novembre, ore 21 Cinema Alcorso), lo spettacolo della Compagnia Aterballetto “Balletto corto” sulle note dei cortometraggi ( giovedì 11 novembre ore 21 Fonderia via della costituzione 39) , l’incontro con l’incontro con Pupi Avati (sabato 13 novem-bre ore 21 Cinema Rosebud), le tavole rotonde con i fondatori di Studio Azzurro (sabato 13 novembre, ore 16.00 Università degli studi di Modena e Reggio Aula 1 Viale Allegri 9) e con i massimi esperti di fumetto in Italia ( sempre all’Università alle ore 18). Fra le caratteristiche di questa edizione la molteplicità dei luoghi: come sorgenti di un unico fiume. Sono previsti, infatti, (venerdì 12 novembre dalle 18 alle 24 all’Officina delle arti) eventi di videopoesia all’Officina delle Arti, a cura di Daniela Rossi e Icarus Ensemble, in collaborazione con Offset, Play REC in Off vol.3. Agli ate-lier di via dei due Gobbi 3 sono in programma per tre giorni consecutivi mostre, reading, videoinstallazioni. Più di uno i cinema coinvolti: la program-
mazione, infatti, coinvolgerà il cinema Alcorso e lo storico cine-ma Rosebud gestito dall’Ufficio Cinema di Reggio Emilia. Fra le altre location prescelte, anche l’Università degli Studi di Mo-dena e Reggio Emilia.Il RFF entra così come una vera e propria un’onda fra le pieghe della città per raccontare in lingue diversissime l’intuizione creativa su un tema così deli-cato come l’acqua. Fra poesia e riflessione sociale. La massiccia presenza di cortometraggi stra-nieri rispetto a quelli italiani sot-tolinea uno sguardo sempre più internazionale del festival che diventa un vero e proprio punto di riferimento per un’esplo-razione dell’universo e dello stato dell’arte nella realizzazione audiovisiva mondiale. La giuria di quest’anno è composta da Ivan Maximov, regista russo di cortometraggi di animazione, a cui verrà anche dedicata una breve antologica che presenterà alcune delle sue brillanti realiz-zazioni. In giuria anche Luca Mazzieri, regista che si autode-finisce un artigiano del cinema e che ha firmato fiction televisive,
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Pag. IIIvenerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
spettacoli
Solare, divertente, simpatica. Michelle Hunziker, la show-
girl, nota al grande pubblico per le sue apparizioni in Tv e i ruoli interpretati nei film panettoni, approda al teatro Valli con il musical “Mi scappa da ridere”. Da venerdì 12 a domenica 14 porta in scena lo spettacolo prodotto da Ballandi Enter-tainment, in cui è lei stessa a raccontare la ‘’sua favola’’. La sua vita reale, la sua infanzia, le sue passioni, i suoi principi azzurri si fondono, infatti, a fantasia, invenzione e imma-ginazione. Ne nasce uno show dove Michelle si mette in gioco del tutto: in versione intimista, sexy, umoristica, invecchiata, ritoccata chirurgicamente e, come da inizio carriera... di schiena. E naturalmente anche cantante, ballerina e intratte-
Martedì 9 la quinta stagio-ne di prosa del Teatro De
Andrè di Casalgrande presenta “Il signore del Cane Nero” di e con Laura Curino per la regia di Gabriele Vacis. Dopo avere dato voce con successo alla dinastia Olivetti, Laura Curino torna a tratteggiare, sulla scena, il profi-lo di un altro grande industriale, Enrico Mattei. Partigiano, depu-tato, regista della creazione di una forte industria energetica nazionale, Mattei ha rappresen-tato una figura imprenditoriale di grande forza e carisma, capace di imporre l’Italia come soggetto economico autorevole anche sui mercati internazionali. In scena verrà ripercorsa la pa-rabola di un pensiero politico e sociale, raccontata la ferma determinazione di un uomo, le critiche e le polemiche con la stampa, in particolar modo il duello tra Mattei e Montanelli, all’epoca al Corriere della Sera, tutte le tappe folgoranti di una carriera finita tragicamente a
L’ultima creazione del core-ografo e artista giapponese
Saburo Teshigawara, Obsession, sarà in prima nazionale domeni-ca 7 novembre alle ore 17 al Te-atro Ariosto, al festival Aperto di Reggio Emilia. Ispirato al film del cineasta surrealista Luis Buñuel, sceneggiato da Buñuel stesso e da Salvador Dalì, Obsession è una profonda ossessione che lacera il conscio. Desideri impossibili diventano realtà solo attraverso l’amore irrazionale. L’amore attraverso la morte si cristallizza nelle stagioni. Il coreografo giap-ponese, che torna al festival per la seconda volta in due anni, sarà assieme alla straordinaria danza-trice Rihoko Sato, membro della compagnia Karas di Teshigawara dal 1996. Sessanta minuti ispi-rati al film di Buñuel “Un chien andalou”, che hanno debuttato in Francia nel 2009. Il significato lo spiega lo stesso coreografo: “All’inizio del film un uomo affila un rasoio con cui incide un occhio. E’ come chiedere agli spettatori di interrogarsi sulla
tatore per fargli vedere, anche a costo di grandi sofferenze, tutto quello che non ha mai visto e forse non ha mai voluto vedere. Come Teshigawara trasforma tutto questo in danza è descritto da un commento di Dance Ma-gazine: “Il corpo del danzatore e la musica per violino creano un’emozione che non appartiene necessariamente a qualcuno di specifico e che non ha bisogno di essere spiegata da una storia in particolare... Il pubblico per-cepisce in Obsession la fiamma dell’emozione pura che riempie la scena, travolgendo lo spazio”.
SABURO TESHIGAWARA/KARAS
ObsessionPrima italiana
TEATRO ARIOSTODomenica 7 novembre, ore 17
coreografia, scene, luci, costumi, selezione musicale
Saburo Teshigawara interpreti Rihoko Sato, Saburo Teshigawara
nitrice. Non è un caso che Michelle Hunziker abbia deciso di tuf-farsi in questa nuova avventura. Per lei, infatti, la risata non è solo un indice di positività o uno sfogo, ma è anche “un modo di comunicare”. È una caratteristica che pro-rompe nella sua vita reale come nel lavoro, “non solo nei mo-menti giusti ma anche in quelli meno adatti, come situazioni drammatiche o malinconiche”. La risata è il suo “mantra, una formuletta magica, il bidibi bodibi bu che spalanca le porte del suo carattere e della sua comunicatività’”. Il supporto di mezzi tecnologici e visuali usati in modo narrativo ed interattivo, fa sì che Michelle sia accompagnata, ora dal vivo, ora in maniera creativo-
Bescapè, con un incidente aereo ancora oggi misterioso. Un’altra saga dell’industria attraverso la quale ricostruire, in controluce, speranze e disillusioni dell’Italia appena uscita dalla guerra. «Enrico Mattei è, senza dubbio, l’uomo più potente d’Italia. Non esiste città, paese, vil-laggio, strada che non siano presidiati dai distributori di benzina del Cane Nero: attra-verso questi “blocchi” stabili, il Signore del Cane Nero è in grado di controllare qualsiasi spostamento di uomini o cose». Così Giovanni Guareschi par-lava di Enrico Mattei, per-sonaggio chiave della storia economica e culturale del no-stro paese, dal dopoguerra al 1962, anno della sua tragica fine. Inizio ore 21. Info: 0522-18.80.040; 334-255.53.55 [email protected], www.teatrodeandre.it
Da venerdì 12 a domenica 14 Michelle porta in scena uno show in cui si racconta
E alla Hunziker... scappa da ridere
Fra ossessione e bellezza
Al Valli
Prima nazionale
NMi scappa da ridere di RiccaRdo cassini, FRancesco FReyRie, PieRo GueRReRa, GiamPieRo solaRi con michelle hunzikeR ReGia di GiamPieRo solaRi
TeaTRo ValliVeneRdì 12, sabaTo 13 noVembRe oRe 20.30domenica 14 noVembRe oRe 15.30
virtuale, dal corpo di ballo, dall’orchestra, ma soprattutto da un intrigante personaggio critico e dissacratore, a metà fra il Grillo Parlante e lo Stre-gatto, impersonato da Michele Foresta alias Mister Forest. Nella scatola magica del teatro le sue storie e il suo carattere ispirano infatti frammenti di fiabe, i suoi racconti diventano schegge di musical, le favole note si trasformano nelle vere storie della sua vita, in un gioco continuo di contaminazioni e di ribaltamenti visivi. Michelle interagisce con situazioni e personaggi che le appaiono continuamente in scena, con la musica e con i ballerini ma soprattutto interagisce con se stessa. E naturalmente mentre fa tutto questo, come sempre… le scappa da ridere.
loro concezione di cosa significhi “guardare la realtà”. Con Obses-sion chiedo di aprire gli occhi al di là dell’evidenza”. Il film, da cui l’artista trae l’ispirazione, è un susseguirsi di scene senza ap-parente connessione, che causa nello spettatore l’impressione di assistere alla messa in scena di un delirio onirico. In realtà vi
sono contenuti significati molto profondi, leggibili alla luce della psicanalisi che sono stati oggetto di numerosi studi. La primissima scena, quella del rasoio, è una delle più terrificanti del’intera storia del cinema. La scena è emblematica della rivoluzione visiva surrealista, che intende squarciare l’occhio dello spet-
Scandiano
Domenica 7 l’ultima creazione dell'artista giapponese Saburo Teshigawara Al De Andrè con Laura Curino
La parabola di Enrico Mattei
La stagione di prosa e musi-ca 2010-2011 del Boiardo
di Scandiano apre martedì 9 novembre con una straordi-naria produzione, in prima assoluta dal titolo “L’Osteria del Fojonco”, un progetto musicale che nasce dalla con-fluenza di due esperienze legate al recupero della tra-dizione popolare emiliana: quella dei Violini di Santa Vittoria e quella di Riccardo Tesi, poliedrico musicista legato alle tradizioni musicali italiane e multietniche. La realizzazione dello spettacolo
prevede un adattamento crea-to appositamente per il teatro dalla regista e attrice Paola Bigatto. I Violini di Santa Vittoria nascono nel 2001 per iniziativa di Andrea Bonacini del Centro di Studi Musicali Shéhérazade, anche a seguito della riscoperta delle compo-sizioni di Arnaldo Bagnoli, violinista di Santa Vittoria di Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia. Alla base del progetto c’è un lavoro di ricer-ca storica e musicologica per il recupero e la valorizzazione del liscio medio-padano nella
sua forma originale, ossia interpretato da un quintetto d’archi, su partiture dei primi del Novecento. La tradizione dei ‘cento violini’ è la massima tradizione musicale tutto-ra documentata in tutta la provincia di Reggio Emilia. I Violini di Santa Vittoria ripro-pongono in concerto questo repertorio dopo un lungo e appassionato lavoro di ricerca. Paola Bigatto è diplomata alla scuola d’arte drammatica Paolo Grassi e laureata in filosofia presso l’Università di Genova. È attrice in una lunga
serie di spettacoli diretti da Luca Ronconi, tra cui Strano interludio di E. O’Neill; Gli ultimi giorni dell’umanità di K. Kraus; Il sogno di A. Strin-dberg, Quel che sapeva Mai-sie di H James. Attualmente collabora con il Teatro delle Albe di Ravenna Ha elaborato il monologo La banalità del male da Hannah Arendt, inter-pretato con successo in tantis-sime scuole, aule universitarie, sale comunali, biblioteche e teatri. Inizio ore 21. Per info www.cinemateatro-boiardo.it
“L'osteria del Fojonco” al Boiardo
CAST La danzatrice Rihoko Sato
TRADIZIONE Sopra, i Violini di Santa Vittoria
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. IV
libri l’angolo del lettore i libri più venduti
a cura della libreria all'Arco
di Reggio Emilia
narrativa stranieraPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Henning Mankell L’uomo inquieto € 19,00 Marsilio2 Ken Follett La caduta dei giganti € 25,00 Mondadori3 John Le Carre’ Il nostro traditore tipo € 20,00 Mondadori4 Georges Simenon Maigret a Vichy € 9,00 Adelphi5 Ken Follett I pilastri della terra € 14,50 Mondadori6 Easton Ellis Bret Imperial bedrooms € 18,00 Einaudi7 Jeffery Deaver La fi glia sbagliata € 18,50 Rizzoli8 Patrick Dennis Povera Piccina € 22,00 Adelphi9 Irene Nemirovsky Il malinteso € 12,00 Adelphi10 Madeleine Wickham La signora dei funerali € 9,50 Mondadori
narrativa italiana
settimana dal 25 ottobre
al 1 novembre 2010
il libro più vendutoPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Andrea Camilleri Il sorriso di Angelica € 14,00 Sellerio2 Umberto Eco Il cimitero di Praga € 19,50 Bompiani3 Niccolo’Ammaniti Io e te € 10,00 Einaudi4 Francesco Piccolo Momenti di trascurabile felicità € 12,50 Einaudi5 Gianrico Carofi glio La manomissione delle parole € 13,00 Rizzoli6 Sandro Veronesi XY € 19,50 Fandango7 Federico Rampini Occidente estremo € 18,00 Mondadori8 Henning Mankell L’uomo inquieto € 19,00 Marsilio9 Bruno Guerri Giordano Il sangue del sud € 20,00 Mondadori10 Pietro Citati Leopardi € 22,00 Mondadori
UN VOLUME E UN CD
Pontiac, musica e rivoluzioneL’avvicente opera nata da Wu Ming 2 e da due star del fumetto, Giuseppe Camuncoli e Stefano Landini
Posiz. Autore Titolo prezzo editore1 Andrea Camilleri Il sorriso di Angelica € 14,00 Sellerio2 Umberto Eco Il cimitero di Praga € 19,50 Bompiani3 Niccolo’Ammaniti Io e te € 10,00 Einaudi4 Fancesco Piccolo Momenti di trascurabile felicita’ € 12,50 Einaudi5 Sandro Veronesi XY € 19,50 Fandango6 Alessandro Piperno Persecuzione € 20,00 Mondadori7 Mauro Corona La fi ne del mondo storto € 18,00 Mondadori8 Murgia Michela Accabadora € 18,00 Einaudi9 Giancarlo De Cataldo I traditori € 21,00 Einaudi10 Domenico Di Tullio Nessun dolore € 16,50 Rizzoli
NEWS IL LIBRAIO CONSIGLIACome si cucinano
gli animali fantastici?L'anima e i luoghi della bassa
in poetici affreschiDomenica in...libreria
A Correggio
La Libreria Ligabue, nell’a-bito del ciclo di iniziative
“La domenica in libreria”, pre-senta domenica 7 novembre, alle 17 il libro “Compagnia K. Soldati in trincea nella prima guerra mondiale” di March William (Castelvecchi, 2010) con Arianna Tegani docente di storia e fi losofi a liceo Corso di Correggio e Marco Truzzi scrit-tore; letture di Gabriele Tesauri attore e registra. Si parlerà del romanzo corale sulla Prima Guerra Mondiale, un romanzo su tutti i soldati di tutte le guerre, sui fantaccini mandati a morire senza un perché. Un libro universale, scritto con un linguaggio moderno e asciutto da uno dei grandi narratori americani che di quella guerra è stato protagonista ed eroe. In collaborazione con Bottega del Mondo Ravinala di Correggio. L’intero ciclo di presentazioni è realizzato con il contributo della Fondazione Reggio Tri-colore e il Patrocinio del comu-ne di Correggio. Informazioni: librerialigabue.alice.it
Ivana Rossi presenta il suo libro il 10 a Novellara
Continuano i Mercoledì d’au-tore al Caffè letterario di
Novellara. Il 10 novembre sarà presentato il libro “Come si cucinano gli animali fantasti-ci”, invenzioni gastronomiche di Giulio Cerati, raccontate da Ivana Rossi e con i disegni di Corrado Costa. A conversare con l’autrice Ivana Rossi alle ore 18,30 sarà Piero Cerati. Il libro, edito da Silvana Editoriale, nasce dall’incontro di due persone – due amici –, Giulio Cerati, ge-ometra ma ancora di più cuoco e Corrado Costa, avvocato, ma in questo caso artista, poeta e disegnatore. Dal loro sodalizio – un divertimento, una passione quasi amorosa, un corto circuito – nasce questa raccolta di in-venzioni gastronomiche, narrate da Ivanna Rossi. Non ricette nel senso comune del termine, ma proposte culinarie illuminanti e sorprendenti, che, nel rifi utare con decisione la pratica propi-nata dagli chef d’avanguardia, che riducono il cibo a truccioli, bastoncini, creme, polveri e cubetti, chiamano in causa la
verità del sapore. Una verità che ha per protagonisti polli ruspanti, anatre, pesci e conigli, ma anche salse e frutta esotica, accostate in modo assolutamen-te inatteso, con l’intento di pro-vocare l’intelligenza del palato e frantumare, masticandoli sotto i denti, il banale senso dell’ordine e dell’ovvio. Si delinea così, in queste pagine, una strada fatta di poesia di paradossi, di ironia e di invenzioni magiche, di cucina e letteratura, ma soprattutto di padronanza fi era delle cose.
DI FEDERICO FORNARA
Nato da un reading musicale di successo e dal romanzo
Manituana, del quale rappresenta una vicenda laterale, Pontiac, sto-ria di una rivolta, si guadagna una propria edizione cartacea. Edito dalla neonata Vincent Books, il volume è presentato assieme al cd contenente l’interpretazione vocale dei dodici capitoli che lo compongono, accompagnata da sonorità rock/folk. L’opera nasce dalla mente di Wu Ming 2 (Guerra agli umani), un paio soltanto delle braccia che costituiscono il celebre collettivo di scrittori. Per fruire di Pontiac non è neces-sario aver letto Manituana. Certo,
chi lo ha già fatto potrà senz’altro cogliere le sfumature e collegare gli intrecci, ma, come da inten-zione dell’autore, la storia che ci viene proposta è indipendente e gode di vita propria. Si parla di Pontiac, capo del gruppo di nativi Ottawa, che nel 1763 diede inizio alla fallimentare rivolta contro gli occupanti inglesi di re Giorgio III. Affi dandosi al suo naturale carisma e facendo uso di abili valutazioni politiche e ma-nipolazioni di carattere religioso, Pontiac riuscì a farsi affi ancare da numerosi compagni, tanti da riu-scire nella conquista di ben otto forti inglesi. Proprio come Na-nabush, la divinità di cui si parla nel primo capitolo, che sconfi sse
le entità ostili con l’astuzia e creò il mondo nuovo affi dandosi alle sole alleanze strette.La vicenda è trattata in modo non convenzionale; vengono tracciati paralleli con la nostra epoca e la sua conclusione fa ironicamente rifl ettere sui personaggi che ab-biamo seguito durante la lettura. In particolar modo fa sorridere come una concatenazione di fatti talmente importante come quella a cui ha dato inizio il leader degli Ottawa, oggi, permanga nella memoria soltanto attraverso un marchio di automobili di proprie-tà della General Motors, impero economico fondato dal “nemico”. Pontiac è al centro degli eventi, ma si vestono anche i panni degli
invasori, partecipando ai loro tentativi di ostacolare l’ascesa del capo Ottawa con metodi che vanno dalla diffamazione alla distribuzione tra i nativi di coperte infettate da vaiolo, intraprendendo e proseguendo in tal modo l’indagine svolta in Manituana.Lo scopo è quello di far luce, questa volta, su di una figura storica determinante caduta nel dimenticatoio.Naturalmente la narrazione tradi-sce l’origine scenica dello scritto: talvolta è testo musicale, altre volte poesia o, ancora, dialogo, ma la lettura non viene mai osta-colata da questo tipo di disconti-nuità, anzi ne guadagna.
Libro, e “audiolibro rock”, Pon-tiac, storia di una rivolta incontra un’ulteriore forma d’arte, trasfor-mandosi in un prodotto ben più complesso e di maggior interesse. Grazie alla partecipazione di due star internazionali del fumetto, i disegnatori Giuseppe Camuncoli e Stefano Landini, avremo infatti modo di assaporare paesaggi, ambientazioni e volti attraverso delle bellissime tavole in bianco e nero, a cominciare dalla co-pertina. In conclusione, a un prezzo spe-ciale, possiamo goderci un av-vincente e documentato viaggio nelle terre del Nord America, all’epoca degli albori di una na-zione.
DI NICO BIAGIANTI
Un libro di poesie è una buona notizia. Il critico letterario
Maurizio Cucchi ha recentemen-te dichiarato: “la poesia deve far vergognare l’italiano della Tv”. Ogni sforzo poetico, dunque, è il benvenuto nel tentativo di ridare nuova linfa a una lingua italiana sempre più sciatta e indifferenziata. Il libro in questione è “Anima Loci”, una raccolta di 40 poesie ad opera di Gaetano Dall’Argi-ne. Si tratta di piccoli affreschi dove viene dipinto con mano leggera il paesaggio della bassa reggiana, l’atmosfera pura della campagna, gli scorci velati delle zone rivierasche, una vita di stu-pori e di silenzi. Un tentativo di dar forma con parole all’anima di questi luoghi e di legarla a una riflessione personale, umana: esistenziale. È infatti sempre presente in ogni poesia la volon-tà di descrivere i dubbi, le gioie (più spesso i dolori) incontrati nel mestiere di vivere. Le poesie di Dall’Argine sono po-
esie delle piccole cose: i ciottoli, le ortiche, le stoppie, i canneti. I suoi luoghi sono le aie delle case di campagna, il grande fi ume, i boschi, i pioppeti. La descrizione di quest’atmosfera terragna è lieve, quasi dolce: “chino tra cespi e drupe/l’amico che cerca la maniera/estirpa malerbe; e ci accompagna un dio/che si compiace indugiare/dentro cose da nulla”. Erede di quella tradizione di cui siamo tutti (più o meno) fatti, in alcuni momenti
si trova l’eco di qualcosa delle “Myricae” di Pascoli. Mentre in altri punti felici la poesia si fa visiva, incisiva: “anima ritrosa/ che l’inverno non ti avviluppi/in un disarmo di sogni rarefatti; tardi risvegli”. Trovando nella connotazione stagionale e nella forma sospesa quasi l’effi cacia di un Haiku. Altrove qualche me-tafora particolarmente riuscita: “una ragione ottunde asperità/ripiega al necessario/ e assolve questi che si affastellano/fogli stropicci /i giorni. Per il resto, e per obbligo di sintesi, “Anima Loci” è una piccola raccolta piacevole, che aiuta a riscoprire e ad apprezzare un mondo a noi vicino, ma di cui abbiamo perso le tracce.Il volume è corredato da illustra-zioni di Galliano Cagnolati, arti-sta “chiarista” di Santa Vittoria di Gualtieri, e poi di Silvio Cantoni di Brescello e Mario Cagnolati di Boretto (che nel 2001 ha avuto l’onore di esporre una sua ope-ra – Platea dell’Umanità – alla Biennale di Venezia).
“Anima loci”, una piacevole raccolta di liriche di Gaetano Dall’Argine
Pontiac: storia di una rivolta edito da Vincent Books
Pag. Vvenerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
eventi
di Rossella PoRcheddu
Il baule si schiude. L’opera d’arte risorge a nuova vita.
L’appuntamento è per martedì 9 novembre alle ore 18 alla Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia, per l’atto conclusivo della performance “Morire d’amore per vivere d’amore”. Secondo ed ultimo capitolo di un’operazione teatrale fra arte, antropologia, diritto e mito. Vincenzo De Simone, noto artista di origine campa-na, mette in scena la rinascita di un’opera d’arte. Nelle rosse sale della casa-museo di Luigi Parmeggiani ha avuto luogo il 9 ottobre il primo atto, la morte, la vivisezione dell’opera. Accompagnato dal suono di un violino, in apertura di corteo, l’artista è stato condotto in sce-na su uno scranno di legno, per adempiere a quella che è appar-sa subito come un’azione sacra. Il quadro porta, installazione del 1981, è stato sezionato con lunghe e aguzze forbici. Alcuni dei suoi tasselli sono stati con-segnati nelle mani dei fruitori e amanti dell’arte, altri invece hanno trovato spazio sul fondo di un antico baule, sigillato con ceralacca e conservato nelle
dal tempo o ben conservati, andranno a costituire, pezzo dopo pezzo, frammento dopo frammento, una nuova opera, inedita e sconosciuta, intrisa di altri significati. Per coloro che non avessero partecipato al primo appuntamento, sarà pro-iettato un documento video, te-stimonianza per immagini della vivisezione. Il tunnel, metafora del viaggio e del cambiamento, disvelato durante il primo atto, sarà di nuovo celato. Rifiutando la propria creazione l’artista ha intrapreso una strada scono-sciuta, buia come un tunnel. Solo realizzandone una nuova ritroverà la luce. “Ogni mia opera sconfessa e contesta la precedente. Questo processo - dice Vincenzo De Simone - dà più forza all’impulso che mi spinge a costruirla, a rinnovare la tecnica, a promuovere occa-sioni sempre diverse al fine di illustrare un unico pensiero: arte - vita”. Per chiudere in bellezza, l’apparizione di un illustre personaggio. Artista e collezionista incontreran-no infatti uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, Albert Heinstein.
Il 9 novembre l'atto conclusivo dell’intensa operazione teatrale di Vincenzo De Simone
Arte, morte e rinascita
Storie che sanno di noir
Galleria Parmeggiani
Confine
d’arte Rosario Pinto ha imposto la sua presenza filmando anche il più piccolo particolare, per rendere conto di un’operazione che racchiude gioie e dolori di una vita consumata nell’arte. Hanno arricchito di significati e guidato il pubblico alla com-prensione dell’atto teatrale un
scelto un’opera prima ancora di averla ammirata. Solo alla fine del secondo atto, infatti, si potrà vedere un nuovo quadro-porta. I tasselli riemergeranno dal fondo del baule e saranno riconsegnati dai fruitori che li hanno avuti in comodato d’uso. Intonsi o lacerati, segnati
ATTO PRIMO L'artista, coadiuvato dal suo assistente, viviseziona il quadro-porta, opera del 1981
sicure stanze della galleria. Il tutto è avvenuto alla presenza di un’autorità notarile, del pro-prietario dell’opera e di alcuni testimoni, che hanno assistito e partecipato all’evento, promos-so dai Musei Civici e dalla Ccpl, che acquisirà l’opera finale. At-tore della performance, il critico
filosofo, un archeologo e uno psicologo. Si sono alternate di-squisizioni sull’arte, sull’amore e sulle scoperte archeologiche. Ogni ordine è stato sovvertito. L’opera è stata distrutta anzi-ché creata, l’artista ha usato metallici artigli e non morbidi pennelli, il collezionista ha
Quando gli uomini bevono vino, sono ricchi e fortu-
nati… Sono felici e aiutano gli amici!”Con questo slogan che è un po’ una filosofia di vita che Corrado Masetti, titolare dell’enoteca Tricolore, invita tutti a bere buon vino e ad approfittare delle giornate di degustazione omaggio delle migliori etichette italiane, organizzate dall’enoteca dal 6 al 30 novembre per far conoscere meglio le quali-tà, il carattere e le diverse sfumature di questo divino nettare. In particolare poi, l’esperto sommelier propone per questo mese l’ottimo vino novello, adatto ad essere con-sumato non solo nel periodo autunnale ma anche un anno per l’altro, con il vantaggio dell’ottimo prezzo praticato e del miglioramento come qualità.Il vino novello è caratterizzato da una speciale tecnica di vini-ficazione, di cui esistono due tipologie che si distinguono a seconda della macerazione utilizzata: una carbonica e una parzialmente carbonica. Nella vinificazione a macera-zione carbonica il 40% delle uve circa, perfettamente sane e mature, vengono fatte so-stare intere e non pigiate in tini di acciaio inox; l’intero ambiente si mantiene saturo di anidride carbonica. Duran-
te questo periodo avviene la fermentazione intracellulare a temperatura ambiente, con estrazione delle sostanze aro-matiche più delicate presenti nella buccia. Dopo qualche giorno l’uva viene pressata ed il mosto fatto fermentare a temperatura controllata di 20°-22°C; viene poi separa-to dalle vinacce, subisce un breve affinamento con fer-mentazione malolattica quasi
La personale del noto artista bolognese Alberto Zambo-
ni, allestita presso la Galleria VV8artecontemporanea di Reggio Emilia, è stata pro-rogata fino al 14 novembre. Una selezione di dipinti ad olio su tela che muovono al Confine tra luce ed ombra, dove «le storie sanno di noir» e «la nebbia che tutto copre e nasconde si confonde con il fumo della pipa di Mai-gret». Come prosegue però Lea Mattarella, giornalista e critico d’arte del quotidiano La Repubblica, le sagome scure, che ricorrono in molte opere, più che sulle tracce di un assassino «sembrano emergere dal buio per incam-minarsi con un andamento lento verso la luce che verrà e che Zamboni suggerisce con riflessi, aperture improvvise, con la luminosità di una luna che non si vede mai ma taglia una fetta di buio per lasciarsi appena immaginare». Un universo liquido nel quale si sciolgono paesaggi lunari e periferie urbane, percorsi da una figura umana che cam-mina leggera e silenziosa nella notte, suggerendoci l’incipit di una storia sempre nuova. La mostra, iscritta alla sesta edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci - Associazione Musei d’Arte Contemporanea Ita-liani, è visitabile da mercoledì
completata ed è quindi pronto per essere imbottigliato a fine ottobre e consumato con grande piacere!Questo tipo di vinificazione secondo Masetti è preferibile, infatti il sommelier consiglia esclusivamente macerazione carbonica al 100% , in quanto dà la possibilità di gustare pienamente la particolarità del vino novello.
a venerdì con orario 17.30-19.30, il sabato con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Alberto Zamboni nasce nel 1971 a Bologna, dove vive e lavora. Dopo gli anni del liceo artistico, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna, prendendo parte a numerose mostre personali e collettive, nonché alle più importanti fiere d’arte, come Arte Fiera Art First e MiArt. Selezionato alla IV edizione del Premio Cairo, è stato invi-tato ad esporre la sua recente produzione in spazi pubblici
e privati come il Museo della Permanente (Milano, 2005), il Museo d’Arte Contemporanea di S. Marino (S. Marino, 2005), il Museo Michetti (Francavilla al Mare, 2007), la Galleria Il Segno (Roma, 2002, 2006, 2009) e Galerie Carzaniga (Basel, 2002, 2004, 2007, 2010). I suoi dipinti sono presenti presso le collezioni d’arte di UniCredit Private Banking e Fondazione Ca-risbo.
Con un buon calice di vinoall'Enoteca Tricolore
A Novembre tante degustazioni a partire dal Novello Dipinti, tra luce e ombra, di Alberto Zamboni
Informazione pubblicitaria
“
N EnotEca tricolorEVia EritrEa 5/aVia l.GolEsE,3 rEGGio EmiliatEl 0522 442197
N VV8artEcontEmporanEa cortilE di palazzo BorzacchiVia Emilia s. stEfano, 14 – rEGGio Emilia tEl. 0522 432103
■ cabaret■ concerti■ danza■ dialettale■ feste■ festival ■ fi er e
■ incontri■ lirica■ live■ mercatini■ mostre■ musical■ operetta
■ prosa■ pub&disco■ sagre■ spettacoli■ sport■ teatro ragazzi■ tempo libero
AgendaPER SEGNALARE CONCERTI E SPETTACOLI: [email protected]
A cura di Alessandro Gandino (K-Rock)selezioni
CONSIGLIATO: a chi vuole semplice buona musica
BELLE & SEBASTIAN - “Write about love” (Rough Trade)
Ascoltate quest’album a prescindere. A prescindere dalle cazzate sul-
la scena indie, a prescindere dai depressi cronici e sfi gati che la
animano (?), insomma a prescindere. Ascoltatelo perché è fatto di undici
belle canzoni pop, semplici, spontanee e gradevoli. Un album scozzese
fi no al midollo con alcune canzoni destinate ad entrare nella memo-
ria per restarci. Sono dei grandi artigiani Belle & Sebastian, sette album
dall’esordio del 96, che in questo album accolgono anche una che non
si fa catalogare come Norah Jones. “Come on Sister” e “Sunday’s Pretty
Icons” su tutte, ma di tutto “Write about love” non si butta via nulla.
DOMENICA
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Mostra-scambio d'antiquariato
Pontenure - Piacenza Piazza Re Amato - 0523 692041
DOMENICA
novembre
La casa nel tempo
Sant'Arcangelo di Romagna - ForlìPorticato di Piazza Ganganelli
British Steel FestivalHard Rock MetalEstragonVia Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it
Bologna Jazz FestivalConcerti a teatro e nei jazz club, rassegna cinematografi ca, aperitivo jazz
Bologna - Modena - Ferrara
Aperto FestivalTeatro Municipale Valli Teatro Ariosto - Teatro CavallerizzaReggio Emilia - www.iteatri.re.it
Mercato del biologico
Fidenza - ParmaPiazza Garibaldi - 0373 965698
Mercatino di prodotti biologici
Reggio EmiliaP.zza Fontanesi - 0522 456443
Mercato dei prodotti biologici
ModenaCentro storico - 059 206210
Mercatino del passato
Pavullo nel Frignano - Modena Piazza Toscanini - 0536 20358
Celo' Celo' Mamanca Mercatino d'antiquariato
BolognaPiazza VIII Agosto - 051 563236
Antiquariato e cose d'altri tempi
Cortemaggiore - PiacenzaVia Roma, via Cavour, Largo Umberto I° - 0523 839080
Mercatino dei prodotti biologici
Reggio EmiliaP.zza Fontanesi - 0522 456443
Antiquariato, oggettistica e curiositàParmaVia Massimo d'AzeglioPorticato dell'Ospedale vecchio - 0521 2181
ViaromantiquariaMercato di antiquariato e cose d'altri tempi
Reggio EmiliaVia Roma - 0522 456316
DOMENICA
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SABATO
novembreSABATO
novembreSABATO
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DOMENICA
novembreDOMENICA
novembreGIOVEDÌ
novembreGIOVEDÌ
novembreSABATO
novembreSABATO
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Piccola piazza antica
Sassuolo - ModenaPiazza Garibaldi - 0536 874711
Antichità in galleria
Cesena - ForlìCentro storico - 348 5522673
SABATO
novembreSABATO
novembre
Antiquariato e Modernariato
San Pietro in Casale - BolognaPorticato di Piazza Martiri - 051 6669511
Mercatino d'antiquariato
CastellaranoPiazza XX Luglio - 0536 850114
SABATO
novembre
SABATO
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Antico a Carpi alla Corte di Re Astolfo
Carpi - ModenaCentro storico - 059 649405
Mostra scambio di antiquariato
Massafi scaglia - FerraraPiazza Garibaldi - 0533 654892
SABATO
novembreSABATO
novembre
Mercatino di cose d'altri tempi
FerraraPiazza Trento e Trieste - 0532 765509
Mercatino dell'antiquariato Sulle tracce del passato
Salsomaggiore Terme - ParmaPiazza Municipio e Terme Berzieri - 0524 571957
Mercato antiquario di S. Stefano
BolognaPiazza S. Stefano, antistante la Basilica - 051 204859
DOMENICA
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Collezionismo, mobili e oggettistica
Colorno - ParmaVia Roma
Mercatino d'antiquariato Mercato con artigiani, hobbysti, pittori, scultori, oggetti di dècoupage
Boretto Porto turistico - 0522 965601
Mercato d'antiquariato
San Polo d'Enza0522 241728
DOMENICA
novembreDOMENICA
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Antiquariato e anticaglie
Novellara0522 655454
Mercatino d'antiquariato
GualtieriPiazza Bentivoglio - 0522 828696
DOMENICA
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DOMENICA
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L'antico in piazza
Cavola di ToanoMercato d'antiquariato - 0522 805110
Antiquari in piazza Mostra mercato
S. Ilario d'EnzaPiazza IV Novembre e Piazza della Repubblica - 0522 901134
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I portici dell'antiquariato
Budrio - BolognaPorticato di Via Bissolati e Via Marconi - 051 6928237
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Mirandolantiquaria
Mirandola - ModenaPiazza Costituente e vie del centro Storico - 0535 610944
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La cassapanca
San Secondo Parmense - ParmaPorticato di Via Garibaldi - 0521 872138
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Mercato delle cose vecchie
San Lazzaro di Savena - BolognaCentro comm.le La Cicogna - Via Calindri - 051 6228145
selezioniselezioniDOMENICADOMENICA
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Yesterday you said TomorrowTeatro Ariostoalle 20:30 - Corso Cairoli, 1 - Reggio [email protected]
DOMENICA
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The Cherkaoui/Maqoma Double Bill ProjectCon Gregory Maqoma, Shanell Winlock - composizione musicale Daniel Hutchison
Teatro CavallerizzaViale Allegri, 8/A - Reggio Emilia - 0522 458811 - [email protected]
Non è serata!Di Matteo Bartoli. Compagnia Teatro DistillatoTeatro San ProsperoVia Guidelli, 5 - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.teatrosanprospero.it
Lo ScarfaliettoCon Geppy Gleijeses, Lello Arena, Marianella BargilliTeatro Comunale di CarpiPiazza Martiri, 72 - Carpi - Modena - 059 649263www.carpidiem.it/teatrocomunale
Il signore del cane nero Storie su Enrico Mattei con Laura Curino regia Gabriele VacisTeatro De Andréalle 21 - Piazza Martiri della Libertà, 2 - Casalgrande0522 998570 - [email protected]
BuioDi Carmelo Rifi ci e Alessio Maria Romano
Teatro DueViale Basetti, 12/A - Parma - 0521 208088 - www.teatrodue.org
Tutto su mia madreTesto teatrale di Samuel Adamson, basato sul fi lm di Pedro Almodóvar, regia di Leo MuscatoTeatro DueViale Basetti, 12/A - Parma - 0521 208088 - www.teatrodue.org
La LocandieraDi Carlo Goldoni, Regia, scene e costumi di Pietro CarriglioTeatro AsioliCorso Cavour, 9 - Correggio - 0522 [email protected]
La misteriosa scomparsa di WCon Ambra Angiolini, di Stefano BenniTeatro Comunale di CarpiPiazza Martiri, 72 - Carpi - Modena - 059 649263www.carpidiem.it/teatrocomunale
Mi scappa da ridereDi Riccardo Cassini, Francesco Freyrie, Piero Guerrera, Giampiero Solari. Con Michelle HunzikerTeatro ValliP.zza Martiri del 7 Luglio - Reggio Emilia - 0522 458811 - www.iteatri.re.it
Maria StuardaTeatro Comunale Luciano PavarottiVia del Teatro, 8 - Modena - 059 2033020info@teatrocomunalemodena
Giorgio Leonida Tosi (violino), Micol Vitali (violino), Emma Bolamperti (organo)
Chiesa parrocchialealle 21 - S. Martino in Rio
Icarus Junior, MartinenFabrik (visuals)
Chiesa parrocchiale di S. Stefanoalle 21 - Reggio Emilia
Coro dell’IndacoElena Cattini organo, Marcello Zuffa direttore
Chiesa del Santissimo Salvatorealle 21 - Salvaterra di Casalgrande
RE: Pasolini & PastoraleDoppio concertoTeatro Cavallerizzaalle 20:30 - Viale Allegri, 8/A - Reggio Emilia0522 458811 - [email protected]
Trenkwalder - Pistoia Basket 2000Palasport "G. Bigi"alle 18:15 - Via Guasco, 8 - Reggio Emilia - 0522 435637www.pallacanestroreggiana.it
Maria Vittoria Crotti (violino), Andrea Chezzi (cembalo)
Museo Diocesanoalle 17 - Reggio Emilia
Lo SchiaccianociBalletto del Teatro di ZagabriaTeatro Comunale Luciano PavarottiVia del Teatro, 8 - Modena059 2033020 - [email protected]
AterballettoInCanto dall'Orlando FuriosoTeatro Comunale Luciano Pavarottialle 21 - Via del Teatro, 8 - Modena059 2033020 - [email protected]
FINO AL
novembreMARTEDÌ
novembre
GIOVEDÌ
novembre
SABATO
novembre
MARTEDÌ
novembre
DOMENICA
novembreDOMENICA
novembre
Festa del Tartufo
Cavola di Toano
November Porc 2010
Sissa - Polesine parmense - Zibellowww.stradadelculatellodizibello.it
DOMENICA
novembre
Festa d'autunno-ciccioli balsamiciBancarelle, antichi mestieri, golosità
Albinea
Wrestling - Raw World TourMediolanum Forumalle 20 - Via G. di Vittorio, 6 - Assago - Milano 199128800 - www.forumnet.it
24ª Camminata di San MartinoGara podistica, Km. 5 - 12.5
Circolo “La Quercia” Via Don Grazioli - Gavassa
Reggiana-SpalStadio GiglioP.le Atleti Azzurri d'Italia, 1 - Reggio Emilia - 0522 926111www.reggianacalcio.it
DOMENICA
novembreDOMENICA
novembre
Dentro i suoni e le immagini dell'industria pesante: l'Acciaieria di Rubiera di AGON
Teatro Vallialle 20:30 - Piazza Martiri del 7 luglio - Reggio Emilia0522 458811 - [email protected] - www.iteatri.re.it
Festa d'autunno
Centro StoricoReggiolo
Festa della Castagna
Piazza RuiniSan Polo d'Enza
DOMENICA
novembre
Le antenne negli occhiCompagnia teatrale SpavaldiTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta
ObsessionCon Rihoko Sato, Saburo Teshigawara
Teatro Ariostoalle 17 - Corso Cairoli, 1 - Reggio Emilia - [email protected]
DOMENICA
novembre
Festa ed San Martèin
Rocca EstenseSan Martino in Rio
DOMENICA
novembre
Fiera di San Martino
Centro StoricoVezzano sul Crostolo
Festa del tartufo
Cavola di Toano
DOMENICA
novembre
Spettacolo del Teatro MinimoCasbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net
FINO ALFINO AL
novembrenovembreMARTEDÌMARTEDÌ
novembrenovembre
GIOVEDÌGIOVEDÌ
novembrenovembre
DOMENICADOMENICA
novembrenovembreDOMENICADOMENICA
novembrenovembreDOMENICADOMENICA
novembrenovembreDOMENICADOMENICA
novembrenovembre
DOMENICADOMENICA
novembrenovembre
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novembrenovembre
DOMENICADOMENICA
novembrenovembre
DOMENICADOMENICA
novembrenovembre
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novembrenovembre
MARTEDÌMARTEDÌ
novembrenovembre
DOMENICADOMENICA
novembrenovembreDOMENICADOMENICA
novembrenovembre
Festa del Tartufo"Valle del Tresinaro"
Centro storicoViano
Fiera dell'agricoltura e delle tradizioni autunnali
Esposizione di prodotti tipici agricoli e gastronomiciSalvaterra di Casalgrande
32ª Camminata attraverso il Parco delle Risorgive
Piazza del Macinatoalle 9 - Campegine
Nuda VitaCon Caterina Sagna, Carlotta Sagna, Alessandro Bernardeschi, Tijen LawtonTeatro Cavallerizzaalle 20:30 - Viale Allegri, 8/A - Reggio Emilia0522 458811 - [email protected]
Japan Anime LiveMediolanum ForumVia G. di Vittorio, 6 - Assago - Milano199128800 - www.forumnet.it
DOMENICA
novembreSABATO
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novembreDOMENICA
novembre
SABATO
novembreSABATO
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DOMENICA
novembreDOMENICA
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VENERDÌ
novembre
DOMENICA
novembre
MERCOLEDÌ
novembre
DOMENICA
novembre
SABATO
novembre
Fiera di Santa Caterina
Centro StoricoGuastalla
i CD consigliati (o sconsigliati...) a chi ama la musica
Fa fi ne e non impegna. L’album del produttore dei miracoli, vedi
Lily Allen, Robin Williams e su tutti la Amy Winehouse di “Back
To Black”, dopo l’ottimo “Version” del 2007, intriso di sonorità soul e
black, questa volta vira pesantemente sui sintetizzatori anni 80 e su
un parco ospiti effettivamente clamoroso. Si va da un redivivo Boy
George a Simon Le Bon e Nick Rhodes, da D’Angelo a Q Tip e tanti al-
tri ancora. I suoni ci sono, le comparsate anche, il prodotto è plastica-
mente notevole. Peccato che le canzoni non incidano minimamente
sul risultato fi nale.
CONSIGLIATO: Non disturba e non sporca
MARK RONSON & THE BUSINESS INTL. - “Record Collection” (Sony)
Mercatino dei prodotti biologici
Reggio EmiliaP.zza Fontanesi - 0522 456443
ViaromantiquariaMercato di antiquariato e cose d'altri tempi
Reggio EmiliaVia Roma - 0522 456316
Mercato antiquario di S. Stefano
BolognaPiazza S. Stefano, antistante la Basilica - 051 204859
Mirandolantiquaria
Mirandola - ModenaPiazza Costituente e vie del centro Storico - 0535 610944
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SAB novembre
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SAB novembre
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AL novembre
SAB novembre
DOM novembre
SAB novembre
DOM novembre
SAB dicembre
DOM dicembre
DAL novembre
AL novembre
DOMENICA
novembre
Joe Pisto Soul Trio feat. Chicco MontisanoBravo CafèVia Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 [email protected] - www.bravocaffe.it
VENERDÌ
novembre
I Might Be WrongMattatoioVia Rodolfo Pio, 4 - Carpi - Modena - 059 219449www.myspace.com/mattatoyocultureclub
Disco InfernoFuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it
Jemek Jemowit MattatoioVia Rodolfo Pio, 4 - Carpi - Modena - 059 219449www.myspace.com/mattatoyocultureclub
Legalità La Latteria Via Alta, 23 - San Michele della Fossa - Bagnolo in Piano0522 954454 - [email protected] - www.lalatteria.com
Mange Tout e a Little TuneCasbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net
Time OutTributo a Max Pezzali & 883AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com
Linea 77Circolo OniricaPiazzale Lunardi, 25/A - Parmawww.myspace.com/circolonirica
Mash MachineBravo CafèVia Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 [email protected] - www.bravocaffe.it
M.A.M.Kalinka ClubVia Tassoni, 6 - Carpi - [email protected] - www.kalinkaclub.it
Steve Wynn & The Miracle 3CalamitaVia Guardanavona, 11 - Cavriago - 338 [email protected] - www.calamita.net
The Canoe ManFrom Bremen La Tana delle RaneVia M. D'Azeglio, 11 - Novellara - 0522 654576www.latanadellerane.it
TherionAlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com
Crystal CastlesEstragonVia Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it
Francesco Bearzatti "Tinissima" Bravo Cafè Via Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 5973089 [email protected] - www.bravocaffe.it
Freak Antoni BandBravo CafèVia Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 [email protected] - www.bravocaffe.it
Mighty StefDublin IrlandLa Salumeria del Rock alle 22 - Via per Rubiera, 36/A - Arceto di Scandianowww.myspace.com/lasalumeriadelrock
Bluestress Romanticismo e blues con grande carica live Cantina Garibaldi Piazza Garibaldi - Cavriago - 0522 [email protected] - www.cantinagaribaldi.it
Hollywood VampiresRosalitaalle 18 - Via Anna Frank, 4/1 - Sabbione di Reggio Emilia338 6976307 - www.rosalita.it
VENERDÌ
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novembreMERCOLEDÌ
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DOMENICA
novembreLUNEDÌ
novembre
VENERDÌ
novembre
VENERDÌ
novembre
Marco Sforza e il duo SeparèLa Salumeria del Rockalle 22 - Via per Rubiera, 36/A - Arceto di Scandianowww.myspace.com/lasalumeriadelrock
Plan de FugaArcitomP.zza Tom Benetollo, 1 - Quartiere Borgochiesanuova - Mantova0376 2853 - [email protected] - www.arcimantova.it
VENERDÌ
novembreSABATO
novembre
Samuel KatarroA seguire My Friday djset con Alex@px & Antenna Uno discrew
VibraVia 4 Novembre, 40/A - Modena - www.vibra.tv
Hai un'amica single?Rock italianoTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta
VENERDÌ
novembre
MERCOLEDÌ
novembre
The Fabolus Pippo Guarnera Bravo Cafè Via Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 5973089 [email protected] www.bravocaffe.it
Joe Satriani Alcatraz Via Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com
GIOVEDÌ
novembreGIOVEDÌ
novembre
Banda Elastica PellizzaBravo CafèVia Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 [email protected] - www.bravocaffe.it
SABATO
novembreSABATO
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Collateral Mattatoio Via Rodolfo Pio, 4 - Carpi - Modena - 059 219449 www.myspace.com/mattatoyocultureclub
AnathemaEstragonalle 23 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it
GIOVEDÌ
novembreGIOVEDÌ
novembre
Albert Ray & The RaymenTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta
DiovalzerCon Mara RedeghieriCalamitaVia Guardanavona, 11 - Cavriago - 338 [email protected] - www.calamita.net
B.S.B.E. Bertallot - Saturnino Blues - Explosion
VibraVia 4 Novembre, 40/A - Modena - www.vibra.tv
SABATO
novembreSABATO
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Apres La Classe Fuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it
In.Ja.M 6et In collaborazione con la Fondazione Siena Jazz Il Baluardo della Cittadella Piazza Giovani di Tien An Men - Modena059 244309 - www.baluardodellacittadella.it
SABATO
novembre
GIOVEDÌ
novembre
DejavuAlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com
Lara Puglia & Lucio Bruni
Cafè Manzoni alle 21:30 - Via Manzoni - Carpi - Modena
VENERDÌ
novembreVENERDÌ
novembre
Pino Scotto AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com
SABATO
novembre
StereotypeTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta
VENERDÌ
novembreSABATO
novembre
R&MKalinka ClubVia Tassoni, 6 - Carpi - [email protected] - www.kalinkaclub.it
VENERDÌ
novembre
Davide Santini I Vizi del PellicanoVia Ronchi Fosdondo, 11 - Fosdondo di Correggiowww.ivizidelpellicano.org
DOMENICADOMENICA
novembrenovembre
VENERDÌVENERDÌ
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novembrenovembreSABATOSABATO
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novembrenovembreSABATOSABATO
novembrenovembre
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novembrenovembre
SABATOSABATO
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novembrenovembre
LUNEDÌLUNEDÌ
novembrenovembreLUNEDÌLUNEDÌ
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novembrenovembreMARTEDÌMARTEDÌ
novembrenovembreMARTEDÌMARTEDÌ
novembrenovembreMERCOLEDÌMERCOLEDÌ
novembrenovembreMERCOLEDÌMERCOLEDÌ
novembrenovembre
DOMENICADOMENICA
novembrenovembreLUNEDÌLUNEDÌ
novembrenovembre
MERCOLEDÌMERCOLEDÌ
novembrenovembreGIOVEDÌGIOVEDÌ
novembrenovembreGIOVEDÌGIOVEDÌ
novembrenovembreGIOVEDÌGIOVEDÌ
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novembrenovembreGIOVEDÌGIOVEDÌ
novembrenovembreVENERDÌVENERDÌ
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novembrenovembreVENERDÌVENERDÌ
novembrenovembreVENERDÌVENERDÌ
novembrenovembre
Rigo - Smile & Troubles tourTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta
LIV
E
STEVE WYNN AND THE MIRACLE 3Luned“ 8 novembre
Un’apertura eccezionale, al lunedì sera, per ospitare un nome eccezionale: lunedì 8 novembre il leggendario rocker californiano Steve Wynn – mente e voce di quei
Dream Syndicate che negli anni ’80 scrissero tra le pagine più belle del rock d’oltreo-ceano – salirà sul palco del Circolo Arci Calamita di Cavriago per la prima data del suo mini-tour italiano assieme ai Miracle 3, in cui presenterà il nuovo album, “Northern aggression”. E’ davvero un piccolo evento, questa data speciale della rassegna “Live in Kalporz”: negli ultimi trent’anni, Wynn ha scritto la storia del rock americano, fi n da quando diventò assieme ai suoi Dream Syndicate il nome di punta della scena Paisley Underground. Suoni folk-rock innestati di psichedelia e rumore, diventati più quieti negli anni ma mai meno ispirati. E ora, accompagnato dai suoi fedeli Miracle 3 (Jason Victor, Linda Pitmon e Dave Decastro), Wynn torna in tour in Italia per presentare il nuovo al-bum, “Northern aggression”: un disco visionario e ruvido che sembra quasi recuperare lo spirito degli esordi, di quei “days of wine and roses” che gli appassionati di rock non hanno mai dimenticato. Dopo il concerto djset ad ingresso gratuito.
CAVRIAGO - CALAMITA
L I V E
Cena di LiberaCasbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net
GIOVEDÌ
novembre
Festa Hip HopCasbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net
SABATO
novembre
Festa delle EcotecnologieFuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it
MERCOLEDÌ
novembreDOMENICA
novembre
Joe CockerPalasharpVia Sant'Elia, 33 - Milano - 02 [email protected] - www.palasharp.gruppotogni.it
From rock... to commercial
CoralloScandiano
VENERDÌ
novembre
DOMENICA
novembre
A.N.I.A. UnpluggedRosalitaalle 18 - Via Anna Frank, 4/1 - Sabbione di Reggio Emilia 338 6976307 - www.rosalita.it
Lord Bishop e J.J.B. Band Casbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net
Il GenioVibraVia 4 Novembre, 40/A - Modenawww.vibra.tv
Thanx 4 All The ShoesI Vizi del PellicanoVia Ronchi Fosdondo, 11 - Fosdondo di Correggiowww.ivizidelpellicano.org
LombrosoCircolo OniricaPiazzale Lunardi, 25/A - Parmawww.myspace.com/circolonirica
The Eastpack Antidote TourSum 41 - The Black Pacifi c - Gamblers - VearaAlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com
Einsturzende NeubautenEstragonVia Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it
Ez Gipsye QuartetTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta
Gipsy ExperienceTributo Jimi HendrixFuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it
Africa UniteEstragonalle 23 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it
Mi è nato un papà. Anche i padri aspettano un fi glio Presentazione del libro di Alessandro Volta
Infoshop Mag6alle 21 - Via S. Vincenzi, 13/A - Reggio Emilia
La Civiltà del riuso. Riparare, riutilizzare, ridurrePresentazione del libro di Guido Viale, alla presenza dell’autore
Infoshop Mag6alle 21 - Via S. Vincenzi, 13/A - Reggio Emilia
Daniele FerrariLa LatteriaVia Alta, 23 - San Michele della Fossa - Bagnolo in Piano0522 954454 - [email protected] - www.lalatteria.com
Diego Parassole La LatteriaVia Alta, 23 - San Michele della Fossa - Bagnolo in Piano0522 954454 - [email protected] - www.lalatteria.com
LesvichenCon Mauro Incerti e Andrea Zanni. Due 2 atti di Mauro Incerti
Centro PolivalenteGattatico
Il mondo salvato dai ventiCon Antonio Guidetti e Mauro Incerti La LatteriaVia Alta, 23 - San Michele della Fossa - Bagnolo in Piano0522 954454 - [email protected] - www.lalatteria.com
Die Dreigroschenoper (l'opera da tre soldi)Teatro ValliPiazza Martiri del 7 Luglio - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.iteatri.re.it
NabuccoMusica di Giuseppe Verdi. Coro dell’opera di Parma. Orchestra Sinfonica Cantieri d’ArteTeatro Comunale di Carpialle 20:30 - Piazza Martiri, 72 - Carpi - Modena - 059 649263www.carpidiem.it/teatrocomunale
VENERDÌ
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VENERDÌ
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StadioBabilonia TourPalabamVia Melchiorre Gioia - Mantova - 0376 [email protected] - www.palabam.it
Asilo RepublicFuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it
SABATO
novembreSABATO
novembre
Barend MiddelhoffBravo CafèVia Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 [email protected] - www.bravocaffe.it
Préma cal dòniTeatro Cinema Forumalle 21 - Via Roma, 8 - S.Ilario d'Enza - Reggio Emilia0522 674748 - [email protected]
SABATO
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Pro Plan Cup 2010Meeting annuale dell'allevamento italiano del cane di razzaEsposizione internazionale di gatti di razze pregiateFiere di Reggio EmiliaVia Filangieri, 15 - Reggio Emilia - 0522 503511 - www.fi erereggioemilia.it
L'acqua in dal lat!Di Agnese Benaglia. Compagnia Dialettale La Soffi ttaTeatro San ProsperoVia Guidelli, 5 - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.teatrosanprospero.it
SABATO
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Gotha10ª Mostra internazionale d'antiquariatoFiere di Parma S.p.a.Via Rizzi, 67/A - Baganzola - Parma - 0431 659854info@fi ereparma.it - www.fi ereparma.it
Zeus!CalamitaVia Guardanavona, 11 - Cavriago - 338 [email protected] - www.calamita.net
Lynch MobArcitomalle 22 - Piazza Tom Benetollo, 1Quartiere Borgochiesanuova - Mantova - 0376 [email protected] - www.arcimantova.it
SABATO
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Eric Chennaux e Pazi MineCasbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net
SABATO
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Reggae NightEstragonalle 23:30 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it
Young WristMattatoioVia Rodolfo Pio, 4 - Carpi - Modena - 059 219449www.myspace.com/mattatoyocultureclub
DOMENICA
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DOMENICADOMENICA
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novembrenovembreVENERDÌVENERDÌ
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novembrenovembre
SABATOSABATO
novembrenovembreDOMENICADOMENICA
novembrenovembre
SABATOSABATO
novembrenovembre
DOMENICADOMENICA
novembrenovembre
GIOVEDÌGIOVEDÌ
novembrenovembre
SABATOSABATO
novembrenovembreMERCOLEDÌMERCOLEDÌ
novembrenovembre
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novembrenovembre
VENERDÌVENERDÌ
novembrenovembre
SABATOSABATO
novembrenovembre
SABATOSABATO
novembrenovembreSABATOSABATO
novembrenovembre
Francesco Bearzatti "Tinissima" Bravo Cafè Via Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 5973089 [email protected] - www.bravocaffe.it
Mighty StefDublin IrlandLa Salumeria del Rock alle 22 - Via per Rubiera, 36/A - Arceto di Scandianowww.myspace.com/lasalumeriadelrock
AnathemaEstragonalle 23 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it
StereotypeTeatro dei TamburiSan Bernardino di Novellarawww.myspace.com/teatrodeitamburidibeta
Muddy Fly - Neodea I Vizi del PellicanoVia Ronchi Fosdondo, 11 - Fosdondo di Correggiowww.ivizidelpellicano.org
Arawak - YT (UK)VibraVia 4 Novembre, 40/A - Modenawww.vibra.tv
Cic,ma con d'la ghignaAntonio Guidetti e Enzo Fontanesi
Multisala Novecentoore 21 - Via del Cristo, 11 - 0522 372015
XX Fiera nazionale del tartufo nero di Fragno
Calestano - Parmawww.tartufonerofragno.it
Eima InternationalEsposizione Internazionale di Macchine per l’AgricolturaBologna Fiere S.p.a.Via della Fiera, 20 - Bologna - 051 282111bolognafi ere@bolognafi ere.it - www.bolognafi ere.it
GIOVEDÌ
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FINO AL
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SABATO
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VENERDÌ
novembre
CA
BA
RE
T
Ò ARRIVANO I CANTASTORIEÓVenerd“ 5 novembre
La stagione musicale della Freccia Della Strega di Reggio, presenta ve-nerdì 5 novembre lo spettacolo “Arrivano i Cantastorie”. Con le voci re-
citanti di Annamaria Mèliga e Mirella Gazzotti e la musica dal vivo di Gian-carlo Corcillo alla fi sarmonica e Nicola Bonacini al contrabbasso I Canta-storie arrivano per raccontare le storie perdute nella testa della gente. Sto-rie di gente comune che raccontate da musicisti strambi ed attrici perdi-tempo diventano maschere. I cantastorie con la recitazione, con musiche dal vivo, con strani burattini raccontano quei personaggi rimasti nella me-moria dalla bella Mimì Fioraia a Gastone l’imbroglione. Quattro artisti che si trasformano, di volta in volta, in attori, musicisti, cantanti, burattinai e po-eti. Durante lo spettacolo il pubblico sarà protagonista e, coinvolto in gio-chi premonitori, omaggi di erbe strane, formule magiche e, diventerà com-plice degli attori per giocare con la fi nzione e la realtà. Freccia della stre-ga, viale Morandi, 1 Reggio Emilia. Info 329.74.20.268 oppure 0522.514717.
REGGIO EMIL IA - FRECCIA DELLA STREGA
M U S I CADISCOINFERNO
Venerd“ 5 novembre
I Discoinferno saranno in concerto con il loro nuovo show e la nuova formazione (new entry la cantante
Micaela Ester e il batterista Stefano Lori) venerdì 5 no-vembre al circolo Arci Fuori Orario di Taneto. Da meno di due mesi i DiscoInferno hanno rinnovato la formazione e messo in piedi un nuovo spetta-colo che venerdì 5 novembre approda al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico. Il fi lo conduttore con il passato è che il divertimento è garantito e si cantano e ballano gli hit della discomusic anni ’70-’80, ma non solo. Il concerto inizia alle ore 22.30, preceduto alle 21.30 da immagini e proiezioni a tema: ingresso riservato ai soci Arci, con consumazione obbligatoria a 12 euro; alle 20 apertura del circolo, del punto ristoro (per il quale si consiglia la prenota-zione allo 0522-671970 o 346-6053342) e degli aperitivi gratuiti fi no alle 21 in compagnia del-la band; info www.arcifuori.it. Come in tutte le serate dei concerti, anche in questo venerdì i deejay dettano il ritmo nelle 3 aree del Fuori Orario dalle 24: Dj Pipitone rock nell’area spetta-coli, Dj Tano disco-house nell’area stazione e Dj Celu (Marasma 51) afro style nell’area binari.
TANETO D I GATTAT ICO - FUORI ORAR IO
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SAB novembre
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SAB novembre
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DAL novembre
AL novembre
DAL novembre
AL novembre
SAB dicembre
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FINO AL
gennaio '11
Claudio Destito - Seno e cosenoUna selezione di opere realizzate dall'artista nell'ultimo quinquennio
Galleria MareliaVia Guglielmo D'Alzano, 2/B - Bergamo
FINO AL
novembre
Teatro del sogno: da Chagall a Fellini
Galleria Nazionale dell'UmbriaC.so Vannucci,19 - Perugia - www.gallerianazionaleumbria.it
Renato Guttuso - Passione e realtàFondazione Magnani RoccaVia F. Magnani Rocca - Mamiano di Traversetolo - Parma0521 848327 - [email protected]
Hendrix NowPhotologyVia della Moscova,25 - Milano - 02 [email protected] - www.photology.com
FeminineL'Ariete arte contemporanea Via d'Azeglio, 42 - Bologna - 348 [email protected] - www.galleriaarte.it
William E. Jones. Alternative VersionPrima personale a Milano dell'artista americanoGalleria Raffaella CorteseVia Alessandro Stradella, 7 - Milano - 02 2043555www.galleriaraffaellacortese.com
L'Oro e la SetaI più bei costumi del Teatro Regio tra i preziosi arredi del Museo Accorsi - Ometto. Un incontro tra due collezioniMuseo Accorsi - OmettoVia Po, 55 - Torino - 011 837688 - www.fondazioneaccorsi.it
FantasilandiaE' una mostra che mette in luce gli aspetti più innovativi di uno scenario artistico straordinarioAntonio Colombo Arte ContemporaneaVia Solferino, 44 - Milano - 02 29060171 - www.colomboarte.com
ParalleliBiennale Internazionale d'Arte Contemporanea
Palazzo DucaleSabbioneta - Mantova - 0375 52599
Il suono ritrovato - Tra passato e presente: l'epigòneion
Casa del suonoPiazzale Salvo d'Acquisto - Parma - 0521 03103
Il corpo e l'animaMostra pittorica di Agata Falbo
Il BarettoVia L. Ariosto, angolo Piazza Diaz (Porta Castello) - Reggio Emilia
A tutti coloro che sono in ascolto... la radio da Guglielmo Marconi al transistor
Rocca EstenseCorso Umberto I°, 22 - San Martino in Rio - 0522 636709
Elena Rapa - Little CircusAntonio Colombo Arte ContemporaneaVia solferino, 44 - Milano - 02 [email protected] - www.colomboarte.com
Dal nero al bianco: I percorsi dell'animaPersonale di Annamaria Brugnoli in arte Anna B, con una ventina di opere
Galleria centro immagini contemporanee - International line Basilicanova - Parma - 334 6575744
Hello Bro! Pop Surrealism Lowbrow Street Art e Graffi ti
The Don GalleryVia Melzo, 5 - Milano - 335 7439985 - www.thedongallery.com
La stanza - Andrea AquilantiRossana Ciocca Arte ContemporaneaVia Lecco,15 - Milano - 02 [email protected] - www.rossanaciocca.it
Gregorio Botta: la forma dell'acquaPersonale dell'artista con grande installazione e nuovi lavori a pareteGalleria Studio G7Via Val d'Aposa, 7/G (centro storico) - Bologna - 051 [email protected] - www.galleriastudiog7.it
Tesori di cartaEdizioni illustrate della Biblioteca Comunale Giulio Einaudi di Correggio
Palazzo dei PrincipiC.so Cavour, 7 - Correggio - 0522 691806
Luzzara e Zavattini - Un legame lungo una vita
Museo Nazionale delle Arti NaivesEx convento degli Agostiniani - Via Villa Superiore, 32 - Luzzara
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Luigi Leonidi - Paper faber fortunae suae
AmphisbaenaVia Mascherella, 36 - Modena - 059 [email protected] - www.amphisbaena.it
Daido Moryiama. Visioni del mondoPersonale del fotografo con oltre 450 scatti realizzati dagli anni sessanta ad oggi
Ex Ospedale di Sant'AgostinoVia Emilia Centro, 28 - Modena
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Anni 60 a Modena Oltre 100 foto sulla stagione cruciale degli anni Sessanta
Ex Ospedale di Sant'AgostinoVia Emilia Centro, 28 - Modena
Confi neMostra personale di Alberto Zamboni
Palazzo BorzacchiVia Emilia S. Stefano,14 - Reggio Emilia - 0522 432103 - [email protected]
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Maria Chiara Zarabini - Corredo per DaphnaeMostra fotografi ca dell'artista
Offi cina delle ArtiVia Brigata Reggio, 29 - Reggio Emilia - 0522 456477
Il respiro del fuoco - Giuseppe Spagnulo2000 & Novecento - Galleria d'Arte Via Emilia S. Pietro, 21 - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.duemilanovecento.it
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Veritas - l'arte è una bugia che permette di svelare la verità
Palazzo BentivoglioPiazza IV Novembre - Gualtieri
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Nel silenzioMostra di due artisti di diversa formazione: Julius Bissier e Giuseppe SantomasoGalleria BluVia Senato,18 - Milano - 02 [email protected] - www.galleriablu.com
Chiara Lecca - Critica in arte
Museo d'Arte della città di RavennaVia di Roma, 13 - Ravenna - 0544 482791 - www.museocitta.ra.it
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gennaio '11
Goya - Battaglia - SamorìCollettiva di questi tre diversi artisti che rifl ettono sulla realtà del maleRaccolta LercaroVia Riva di Reno, 57 - Bologna - 051 [email protected] - www.raccoltalercaro.it
Dino Gavina - Lampi di designFra arte e design, l'estetica dell'abitare, la vita, le imprese, i compagni di viaggioMambo - Museo d'arte moderna di BolognaVia Don Giovanni Minzoni, 4 - Bologna - 051 [email protected] - www.mambo-bologna.org
LifepaintingMostra pittorica di Benedetto Croci
Caffè VeneziaVia Vittorio Veneto, 5 - Reggio Emilia
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Il sogno di Salvador Dalì a MilanoPalazzo RealePiazza del Duomo,12 - Milano - 02 875672www.comune.milano.it/palazzoreale
Percorsi di lucePersonale di Fiorella Pierobon
Palazzo GiordaniViale Martiri della Libertà,15 - Parma - 0521 931963
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Sandra Kranich - Firework 8.10.2010
Car ProjectsViale Pietro Pietramellara, 4/4 - Bologna - 051 6592522
Sergio Breviario - L'erba del re non fa crescere i fi ori
Fabio Tiboni Arte ContemporaneaVia del Porto, 50 - Bologna - 051 6494586 - www.fabiotiboni.it
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La Pelle dell'AnimaIl nudo femminile in 50 opere che affrontano il genere tra Otto e Novecento
Villa SoragnaParco Nevicati - Via Valli, 3 - Collecchio di Parma - 0521 302502/503
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Quadrivio - Il paesaggio svelatoCollettiva di pittura con opere dei giovani artisti Mirko Baricchi, Josè Demetrio, Pietro Iori, Simone PellegriniGalleria Bonioni ArteCorso Garibaldi, 43 - Reggio Emilia - 0522 435765
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Sensazioni PadaneMostra personale di Fabio Rota
Ristorante La GnoccheriaVia G. Lorca - Masone di Reggio Emilia
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24 artisti a Villa VerdeOpere pittoriche di Marina Burani, Umberto Giorgione e Ludmila Kazinkina
Casa di cura Villa verdeViale Lelio Basso,1 - Reggio Emilia - 0522 328611
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ST
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RACCONTI DELLA BUONA NOTTEDomenica 7 novembre
Il primo appuntamento della rassegna A teatro con mamma e papà proposta dal Teatro Comunale di Rio Saliceto è domenica 7 novembre con lo spettacolo
“Racconti della buonanotte” portato in scena dal Teatro dell’Orsa di e con Moni-ca Morini e Bernardino Bonzani, accompagnati dal clarinetto, fi ati e percussioni di Gaetano Nenna. Giacomo non smetterebbe mai di giocare, anche quando arriva il momento di andare a dormire. Addormentarsi da solo poi è una cosa che proprio non gli va, perchè nel buio arrivano le nere ombre della notte e poi i sogni si popolano di scomodi personaggi: mostri, streghe, giganti. Giacomo però ha una risorsa tutta sua, è capace di immaginarsi la Fata della Buonanotte che, danzando sulle note del sonno, viene a raccontargli le storie all’orecchio e così la notte non fa più paura... Meno male che ci sono le storie e anche chi le racconta! Racconti della buonanotte è uno spettacolo che riesce a parlare ai bambini con il loro linguaggio e li conduce, insieme ai genitori, ad esplorare il rito della buona-notte. Sipario ore 17. Ingresso € 4,00 - apertura botteghino ore 16. Info: 0522.649465.
R IO SAL ICETO - T EATRO COMUNALE
T E AT R O R AGA Z Z IFESTA DEL TARTUFODomenica 7 novembre
Continuano per tutto il mese di novembre gli appuntamenti della rassegna gastro-nomica “Gli Ori della terra reggiana” che propongono nella prima domenica del
mese, il 7 novembre, un doppio appuntamento: a Salvaterra di Casalgrande “L’arte della sfoglia” all’interno della VI° Festa dell’agricoltura e delle tradizioni autunnali e a Cavola “La Festa del tartufo”. La Festa del tartufo di Cavola si svolge da 23 anni con l’obiettivo di valorizzare in primo luogo il tartufo che è l’attrazione maggiore dell’inizia-tiva e anche tutti i prodotti di origine locale come il Parmigiano reggiano, i funghi por-cini freschi ed essiccati, il pecorino tosco-emiliano e gli altri formaggi a pasta fresca di latte vaccino, il salame, le coppe e i culatelli artigianali, il miele, l’Aceto Balsamico tradizionale, il Lambrusco reggiano. Saranno aperti per l’occasione i ristoranti e nume-rosi stad gastronomici che offriranno piatti raffi nati a base non solo di tartufo: risotto al tartufo, tortelli a vari gusti, tagliatelle e vari tipi di pasta con diversi condimenti. La Fe-sta replicherà poi anche la domenica successiva 14 novembre. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito della Biennale del Paesaggio www.biennaledelpaesaggio.it
TOANO - CAVOLA
S AG R E
Kara Tanaka. A Sad Bit of Fruit, Pickled in the Vinegar of Grief
Collezione d'Arte Contemporanea MaramottiVia F.lli Cervi, 66 - Reggio Emilia - 0522 382484
Ò IESUICHENÕ CON MAURO INCERTI E ANDREA ZANNISabato 6 novembre
Sabato 6 novembre a Gattatico ritorna il grande spettacolo dialet-tale con il duo formato da Mauro Incerti e Andrea Zanni. Sull’onda
del successo della prima rappresentazione di inizio stagione, a tenere alto il morale del pubblico della fortunata rassegna “Dante Aimi” ora tocca alla brillante commedia “Iesuichen” dello stesso Mauro Incerti, fi gura di primo piano del panorama dialettale reggiano. Una comme-dia moderna e diretta (come si capisce già dallo stesso titolo, una rivisitazione del più celebre motto americano inventato da Obama), in cui si alterneranno scenette comiche e improvvisazioni con il pub-blico. Uno spettacolo sicuramente originale che non deluderà i nu-merosi spettatori che frequentano la rassegna. La commedia si terrà presso il Centro Polivalente di Praticello di Gattatico; prevendite e in-formazioni presso la tabaccheria di Praticello (0522-678592) o presso l’uffi cio Cultura del Comune di Gattatico (0522/477919).
GATTAT ICO - CENTRO POL IVALENTE
S P E T TAC O L IAPRé S LA CLASSESabato 6 novembre
Al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico gli Après La Classe sono il gruppo più ama-
to. Lì è nato il loro fan club nazionale e lì ritornano, per la prima volta in questa stagione, sabato 6 no-vembre con uno show incentrato sui brani del loro nuovo album «Mammalitaliani», ma anche sui vec-chi hit. Introdotto da immagini e proiezioni a tema alle 21.30, il concerto inizia alle ore 22.30, con ingresso riservato ai soci Arci e consumazione obbligatoria a 12 euro (10 euro per chi presenta la tessera del fan club uffi ciale della band); alle 20 apertura del circolo, del punto ristoro (prenotazioni allo 0522-671970 o 346-6053342) e degli aperitivi gratuiti fi no alle 21 in compagnia degli artisti; info www.arcifuori.it. Come in tutte le serate dei concerti, anche in questo sabato i dj set sono protagonisti delle tre aree del Fuori Orario a partire dalle 24: Dj Robby rock nell’area spettacoli, Dj Pipitone dance-house nell’area stazione e Dj Puccione (più gli stessi Après La Classe) pooglia tribe nell’area binari.
TANETO D I GATTAT ICO - FUORI ORAR IO
L I V E
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Gioco in casa - ultimi lavori di Roberto Mora
Centro Culturale MavartaVia Piave, 2 - S.Ilario d'Enza - 0522 671858
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novembre
Nat Wilms - Atto ZeroOltre DimoreVia Urbana, 6 - Bologna - 051 [email protected] - www.oltredimore.it
Il viaggioPersonale dell’artista Barbara PecorariArtekostiaVia Rodolfo Morandi, 1/B - Albinea347 5758019 - [email protected]
Joan Mirò - I miti del mediterraneo
Blu Palazzo d'arte e culturaLungarno Gambacorti, 9 - Pisa
Finito e infi nito - L’uomo di fronte alla naturaOpere su carta di Hyena e sculture dell’artista romano Cristiano AlvitiGalleria De BonisVia Emilia S. Pietro, 30 - Reggio Emilia - 0522 540338 - [email protected] - www.studiodebonis.com
A chi ti stai rivolgendo/ who is your audience
Enrico AstuniVia Iacopo Barozzi, 3 - Bologna - 051 4211132
Il giardino della cultura e del teatro
Palazzo SoardiVia Frattini - Mantova
Davide Benati - Pitture in palmo di mano 1980 - 2010
Galleria ParmeggianiC.so Cairoli, 2 - Reggio Emilia - 0522 451054
Elisabetta Fontana - L'artista dell'anima
Punto Arte - Confartigianato AplaViale Mentana,139/A - Parma
Magnitudine Apparente - Agostino Bonalumi e Paolo Radi
Fabbri Contemporary ArtVia Antonio Stoppani,15/C - Milano - 348 [email protected] - www.fabbricontemporaryart.it
Ross Bleckner - Meditation and timeUna mostra sui fl ower paintings realizzati dall’artista statunitenseEmilio Mazzoli galleria d’arte contemporaneaVia Nazario Sauro, 62 - Modena - 059 [email protected] - www.galleriamazzoli.com
Arcangelo - Kenya Masai
Otto GalleryVia D’Azeglio, 55 - Bologna - 051 6449845
Lucio Schiavon. La gemella diversaFondazione Bevilacqua La Masa Piazza San Marco, 71/C - Venezia - 041 [email protected] - www.bevilacqualamasa.it
Flavio de Marco. Vedute Collezione d'Arte Contemporanea Maramotti Via F.lli Cervi, 66 - Reggio Emilia - 0522 382484
Hidden WorldsPersonale del pittore Danilo Davolio
Palazzo ContarelliC.so Mazzini, 42/C - Correggio
Non sempre si muoreAforismi e disegni in mostra ogni mercoledì, venerdì, sabato e domenica
MateriaOff B.go San Silvestro, 40 - Parma - 0521 287543
George Georgiou - Fault Lines: Turkey East West
Spazio LabòVia Frassinago, 43/2 - Bologna - www.spaziolabo.it
Roncina: una terramara sepolta da strati alluvionali
Musei CiviciVia Spallanzani, 1 - Reggio Emilia - 0522 456477
Adriano Boni - prigionieri del tempoPersonale dell'artista. In esposizione 70 tra dipinti e incisioni realizzati negli ultimi quarant'anniPalazzo CasottiP.zza Casotti,1 - Reggio Emilia
Kara Tanaka - A sad bit of fruit, pickled in the vinegar of grief
Collezione d’Arte Contemporanea MaramottiVia F.lli Cervi, 66 - Reggio Emilia - 0522 382484
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Artist VS PainterOltre cinquanta opere di Sergio Sergi e Marcello Mineo
Reggia di ColornoPiazza Garibaldi, 26 - Colorno di Parma - 0521 312545/313336
Paola Pezzi - Antologica piccola
ArtemaCorso Canalchiaro, 34 - Modena
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Minerva Cuevas - DisidenciaDispari & Dispari - Galleria d'ArteVia V. Monti, 25 - Reggio Emilia - 335 [email protected] - www.dispariedispari.org
Multipli di Giancarlo Davoli
Galleria San FrancescoVia Bardi, 4/B - Reggio Emilia - 0522 440458
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Manoscritti e pergameneMostra personale di Ilde Rosati
Royal Cafe'Via San Pietro Martire, 4 - Reggio Emilia - 0522 434789
Maria Assunta Karini - Into the darkBiffi Arte - Moderna e contemporaneaVia Chiapponi, 39 - Piacenza - 0523 1720408moderna.contemporanea@biffi arte.it - www.biffi arte.it
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Intime VisioniPersonale di Vanda Massa Iori, poetessa, scrittrice e fotografa reggianaGalleria Torno SubitoP.zza XXIV Maggio, 1/H - Angolo P.zza Fontanesi - Reggio Emilia347 8231189 - [email protected]
Fiorentina De Fraia
Galleria d'arte Il SiparioStrada Cairoli, 11 - Parma - 0521 281142
Adriano Boni - Attraversando il tempo Dipinti e incisioni, 1979-2010
Palazzo CasottiP.zza Casotti, 1 - Reggio Emilia
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Nino Alfi eri - Pietro Pirelli - SundlightArtandgalleryVia Francesco Arese, 5 - [email protected] - www.artangallery.it
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Aurelio Gravina - Dieci modi di morire in-versi
Arianna Sartori Arte & Object DesignVia Ippolito Nievo, 10 - Mantova - 0376 324260 - [email protected]
Harland Miller - Butter. Side DownLa prima mostra personale in Italia dell'artista e scrittore brittanicoGalleria MarabiniVicolo Della Neve, 5 - Bologna - 051 [email protected] - www.galleriamarabini.it
Naufragio con spettatoreEsposizione dedicata a Claudio Parmiggiani, grande protagonista del panorama artistico internazionalePalazzo del GovernatorePiazza Giuseppe Garibaldi - Parma - 0521 218929
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Terre di libertà - i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafi e
Spazio GerraPiazza XXV Aprile, 2 - Reggio Emilia - 0522 451552
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Hello Bro! Pop Surrealism Lowbrow Street Art e Graffi ti
The Don GalleryVia Melzo, 5 - Milano - 335 7439985 - www.thedongallery.com
Gregorio Botta: la forma dell'acquaPersonale dell'artista con grande installazione e nuovi lavori a pareteGalleria Studio G7Via Val d'Aposa, 7/G (centro storico) - Bologna - 051 [email protected] - www.galleriastudiog7.it
Chiara Lecca - Critica in arte
Museo d'Arte della città di RavennaVia di Roma, 13 - Ravenna - 0544 482791 - www.museocitta.ra.it
La Pelle dell'AnimaIl nudo femminile in 50 opere che affrontano il genere tra Otto e Novecento
Villa SoragnaParco Nevicati - Via Valli, 3 - Collecchio di Parma - 0521 302502/503
Nino Bandiera - Io so chi sonoMostra fotografi ca dell’artistaOltre DimoreVia Urbana, 6 - Bologna - 051 [email protected] - www.oltredimore.it
Passioni e misteriPersonale dell’artista Elisabetta Manghi
La RaquetteVia Racagni, 13 - Parma - 0521 252164
Marcello Diotallevi - Arabe Fenici e Fiabe al Vento
Galleria Arianna SartoriVia Cappello, 17 - Mantova - 0376 324260 - [email protected]
Living relaxPersonale dell'artista piacentino Ernesto MolinariGalleria 8,75 - ArtecontemporaneaCorso Garibaldi, 4 - Reggio Emilia - 0522 556806 - 340 3545183 [email protected] - www.875artecontemporanea.it
Macchie di lucePersonale di pittura di Carlo Dotti con 24 olii su tela dedicati al territorio albinetano
Sala Civica di AlbineaVia Morandi, 9 - Albinea
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Emanuela Fiorelli - PermutazioniGalleria SpaziaVia dell’Inferno,5 - Bologna - 051 [email protected] - www.galleriaspazia.com
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Oliver Stone torna, a ventitre anni di distanza, a girare il sequel di “Wall street”, denunciando le dinamiche che
determinano le crisi economiche mondiali. Gordon Gekko esce dal carcere dopo aver scontato la pena per le frodi perpetrate. Nel 2008 pubblicherà un libro sullo stato della fi nanza mondiale. Proprio alla presentazione di quest’ultimo incontrerà il futuro genero, Jakob Moore, che troverà in lui un nuovo mentore e una guida. Ma nulla di ciò che Gekko fa è casuale. 136’’ di narrazione incalzante, in una pellicola improbabile e da evitare.
WALL STREET: IL DENARO NON DORME MAI› Titolo originale: Wall Stre-et: Money Never Sleeps› Nazione: U.S.A.› Anno: 2010› Genere: Drammatico› Durata: 136’› Regia: Oliver Stone› Produzione: Edward R. Pressman Film› Cast: Shia LaBeouf, Char-lie Sheen, Carey Mulligan, Susan Sarandon, Michael Douglas, Josh Brolin, Frank Langella, Vanessa Ferlito, Natalie Morales, Julianne
Michelle, John Bedford Lloyd, Keith Middle-brook, Madison Ma-son› Noi la pensiamo
così: Un sequel inutile
Nelle saleA CENA CON UN CRETINO DUE CUORI E UNA PROVETTA
› Titolo originale: Dinner for Schmucks› Nazione: U.S.A.› Anno: 2010› Genere: Commedia› Regia: Jay Roach› Produzione: DreamWorks SKG, Para-mount Pictures, Spyglass Entertainment› Distribuzione: Universal Pictures Italia› Cast: Steve Carell, Paul Rudd, Stephanie Szostak, Jemaine Clement, Zach Galifi ana-kis, Lucy Punch, Bruce Greenwood, David Walliams, Ron Livingston
Diretto dal regista di “Austin power” e “Ti presento i miei”, Jay Roach, una com-
media slapstick che vede protagonista Ste-ve Carrell. Per mettersi in luce col suo capo, Tim deciderà di portare alla cena annuale di “Persone Straordinarie” Barry, conosciuto per caso ed eccentrico artista che traveste topolini per ricreare capolavori d’arte. Ma dopo l’incontro con quest’ultimo, la vita di Tim subirà una svolta radicale. Remake del francese “La cena dei cretini” (1998), una pellicola basata sulla fi sicità del protagoni-sta, campione d’incassi in America.
› Titolo originale: The Switch› Nazione: U.S.A.› Anno: 2010› Genere: Commedia, Drammatico, Ro-mantico› Durata: 101’› Regia: Josh Gordon, Will Speck› Produzione: Bona Fide Productions, Man-date Pictures› Distribuzione: Moviemax› Cast: Jason Bateman, Jennifer Aniston, Patrick Wilson, Jeff Goldblum, Juliette Lewis, Caroline Dhavernas, Todd Louiso, Bryce Robinson, Scott Elrod, Kelli Barrett, Edward James Hyland, Thomas Robinson, Stephen Hadeed Jr.
Josh Gordon e Will Speck, già autori di “Bla-des of glory”, passano dalla commedia
sportiva alla pellicola rosa, affi ancando Jason Bateman a Jennifer Aniston. Kassie è una 40 enne single che ha deciso di smettere di cer-care l’uomo ideale, accontentandosi del “do-natore” giusto. Ma alla festa per il lieto evento, l’amico Wally deciderà di mischiare le carte... Una pellicola che intreccia dramma e roman-ce, tra note malinconiche e cadenze comi-che, in un susseguirsi di atmosfere suggestive e un poetico avvicendarsi di rivelazioni.
LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA DEI CINEMA DI REGGIO E PROVINCIA
Al cinema> in città
CINEMA
al corsocorso garibaldi, 14
tel. 0522.437721www.cinemaalcorso.it
Martedì 9 Novembre_ore 16:00 - 18:00 - 20:30 - 22:30 ..................................................NIENTE PAURA
CINEMA
rosebudvia medaglie d'oro della
resistenza, tel. 0522.555113www.municipio.re.it/cultura
Da Venerdì 5 a Giovedì 11 Novembre_ore 20:15 - 22:30 sabato e domenica, 21:00 venerdì e martedì ..........................................................GLI UOMINI DI DIOLunedì 8 Novembre_ore 21:00 ..................................... ...................... MY SON MY SON WHAT HAVE YE DONE?Mercoledì 10 Novembre_ore 21:00 .. LA FINZIONE ESPLOSAGiovedì 11 Novembre_ore 21:00 ..................LEBANON
CINEMA
olimpiavia tassoni, 4,
tel. 0522.292694www.cinemaolimpia.com
Lunedì 8 Novembre_ore 18:00 - 20:30 - 22:30 ........... ................... IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI
in collaborazione con
Da venerdì 5 Novembre_ore 19:00 - 22:00 tutti i giorni; sabato e domenica anche ore 16:00 .....WALL STREETDa venerdì 5 Novembre_ore 17:20 - 19:50 - 22:20 tutti i giorni; sabato e domenica anche ore 14:50; saba-to spettacolo notturno 00:50 ...... BENVENUTI AL SUDDa venerdì 5 Novembre_ore 19:50 - 22:10 tutti i gior-ni; sabato spettacolo notturno 00:25 ....................... .......................................... PARANORMAL ACTIVITY 2Da venerdì 5 Novembre_ore 18:25 tutti i giorni; saba-to e domenica anche ore 14:05 - 16:15 ................... .......................WINX CLUB 3D - MAGICA AVVENTURADa venerdì 5 Novembre_ore 20:30 - 22:50 tutti i gior-ni; mercoledì solo ore 22:50 ................... STEP UP 3DDa venerdì 5 Novembre_ore 18:20 - 20:30* - 22:40 tutti i giorni (*escluso mercoledì); sabato e domeni-ca anche ore 14:00 - 16:10; sabato spettacolo not-turno ore 00:50 .........................CATTIVISSIMO ME 3DDa venerdì 5 Novembre_ore 17:10 - 20:10 - 22:30 tutti i giorni; sabato e domenica anche ore 14:15 .......... .................................................................LAST NIGHTDa venerdì 5 Novembre_ore 17:10 - 19:45 - 22:20 tutti i giorni; sabato e domenica anche ore 14:30; saba-to spettacolo notturno ore 00:55 ......... L'IMMORTALEDa venerdì 5 Novembre_ore 17:40 - 20:10 - 22:35 tutti i giorni; sabato e domenica anche ore 15:15; saba-to spettacolo notturno ore 00:55 .............................. ..................................... DUE CUORI E UNA PROVETTADa venerdì 5 Novembre_ore 17:00 tutti i giorni; saba-to e domenica anche ore 14:30 ............................... ..............................................IL REGNO DI GA'HOOLEDa venerdì 5 Novembre_ore 17:10 - 18:15 - 19:45 - 21:15 - 22:20 tutti i giorni; sabato e domenica anche ore 14:30 - 15:30; sabato spettacolo notturno ore 23:45 - 00:50 .................. MASCHI CONTRO FEMMINEDa venerdì 5 Novembre_ore 17:30 - 20:00 - 22:20 tutti i giorni; sabato e domenica anche ore 14:45; saba-to spettacolo notturno ore 00:40 .......................SALTMartedì 2 Novembre_ore 18:30 - 21:30 ..........BURIEDMercoledì 3 Novembre_ore 20:15 ............................. ........................................... BON JOVI IN CONCERTO
CINEMA
uci cinestarp.zza atleti azzurri d'italia, 1
tel. 0522.278511www.ucicinemas.it
CINEMA
jollyvia gian battista vico, 68
tel. 0522.944006www.cinemajolly.it
PER INFORMAZIONI ....................www.cinemajolly.it
a cura di Monica Franzoni
L’eclettico Francois Ozon (“Swimming pool”, “Otto donne e un mistero”), ricongiunge
Catherine Deneuve a Gerard Depardieu, in una commedia frizzante ispirata alla piéce teatrale di Barillet e Gredy. 1977, Sainte-Gudu-le. A seguito del ricovero del marito, Suzanne, moglie trofeo di un ricco industriale, dovrà prendere in mano le sorti dell’azienda. No-nostante il diffi cile periodo di lotte operaie, la donna mostrerà grande competenza. Ma il marito tornerà presto a rivendicare il proprio ruolo. Ambientato negli anni ‘70, il fi lm ripren-de con cura modi e clichè della commedia francese del periodo, regalando un quadro vintage, a tratti malinconico.
POTICHE - LA BELLA STATUINA
L’italiano Christian Angeli, già dietro la macchina da presa in “Con rabbia e con
amore”, dirige un’intensa Alba Rohrwacher in un dramma dell’anima. In una villa deca-dente e solitaria, Edoardo e Alica, alle soglie del venticinquesimo anno di matrimonio, attendono l’arrivo di Francois, giovane e noto psichiatra, chiamato a diagnosticare lo stato della giovane Viola, anoressica. La presenza del medico scatenerà una sorta di guerra familiare, che vedrà la debole fi glia stravolgere la situazione a suo favore. Un fi lm sulla bruttezza e la malattia, di un anatroc-colo capace di trasformarsi in cigno.
› Titolo originale: In carne e ossa› Nazione: Italia› Anno: 2010› Genere: Drammatico› Durata: 87’› Regia: Christian Angeli› Produzione: Luna Film› Distribuzione: IrisFilm› Cast: Alba Rohrwacher, Luigi Diberti, Maddalena Crippa, Ivan Franek, Barbara Enrichi
IN CARNE E OSSA
› Titolo originale: Des hommes et des dieux› Nazione: Francia› Anno: 2010› Genere: Drammatico› Durata: 120’› Regia: Xavier Beauvois› Distribuzione: Lucky Red› Cast: Lambert Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin, Sabrina Ou-azani, Philippe Lauden-bach, Jacques Herlin, Xavier Maly, Jean-Marie Frin, Abdelhafi d Metalsi,
Olivier Perrier, Adel Bencherif› Noi la pensiamo così: si poteva esse-re meno banali
UOMINI DI DIO
› Titolo originale: Potiche› Nazione: Francia› Anno: 2010› Genere: Commedia› Durata: 103’› Regia: François Ozon› Produzione: Mandarin Cinéma› Distribuzione: BIM› Cast: Gérard Depardieu, Catherine De-neuve, Judith Godrèche, Jérémie Rénier, Karin Viard, Fabrice Luchini, Évelyne Dan-dry, Sinead Shannon Roche
> in provincia
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via Sant'Ambrogio,9tel. 340.8096899
Domenica 7 Novembre_ore 15:00 - 17:00 ................. ..........................................L'APPRENDISTA STREGONE
Film ben girato, una storia vera scioccante, perché la realtà supe-ra costantemente l’immaginazione, quando parliamo di guerra e
sadismo l’umanità si supera senza vergogna nel ranking dell’orrore. Trama interessante, peccato che l’approfondimento scada nella ba-nalità, bianco o nero, buono o cattivo, se conosci la tua fede è impos-sibile che tu sia un terrorista crudele, un fanatico, ma come ti viene in mente! Il problema è che quando un tema è scottante, si può sceglie-re tra due vie di sviluppo: quella radicale, magari di parte e malvista dai benpensanti ma argomentata. Oppure girare “Gli uomini di Dio”, in cui siamo tutti uniti, alla fi ne Dio è uno con tanti nomi, concetto diffi cile per dei monaci cistercensi, e abbiamo un cuore grande così.
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musicasettimana live
ApresÊ LaÊ Classe
SABATO 6 NOVEMBRE
Alla Salumeria di Arceto Marco Sforza, al Fuo-
ri Orario Apres La Classe, al Calamita di Cavriago Dioval-zer, alla Latteria di Bagnolo Diego Parassole, a Bologna Locomotiv Four Tet.
VENERDÌ 5 NOVEMBRE
DiscoÊ Inferno
Al Fuori Orario di Tane-to di Gattatico Disco
Inferno, alla Freccia della Strega I Cantastorie, al Calamita di Cavriago Re-verbnation, a Parma Ma-teria Off Stardog, a Carpi Kalinka My Awesome Mix-tape, a Bologna Locomotiv Jamie Liddell.
TheÊ GaslightÊ Anthem
A Scandiano Teatro Boiar-do L’Osteria del Fojonco,
a Milano Magazzini Generali The Gaslight Anthem, a Bo-logna Estragon Crystal Cat-les e Male Bonding.
MARTEDÌ 9 NOVEMBRE
A Bologna Locomotiv Liars, a Carpi Kalinka I
Might Be Wrong. Lunedì 8 a Cavriago Cantina Garibaldi Bluestress, al Calamita Steve Winn & The Miracle3.
DOMENICA 7 NOVEMBRE
Liars
Ad Arceto Salumeria The Canoe Man, a Milano
Alcatraz Scissor Sisters, a Milano Tunnel Carl Barat, a Ravenna Bronson Sleepy Sun.
MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE
ScissorÊ Sisters
Tricky
Al Fuori Orario Gipsy Expe-rience, alla Freccia della
Strega Bixio e Le Simpatiche Canaglie, a Ravenna Bronson Adrian Belew, a Modena Vi-bra Il Genio, a Milano Maga-zini Generali Tricky.
VENERDÌ 12 NOVEMBRE
A Milano Magazzini Gene-rali Broken Social Scene,
a Bologna Estragon Ana-thema, a Bologna Covo Carl Barat, a Milano Alcatraz Joe Satriani.
GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE
BrokenÊ SocialÊ Scene
SABATO 13 NOVEMBRE
Al Fuori Orario Asilo Re-pubblic, alla Salumeria
di Arceto Dago Blues, al Calamita Zeus, a Raven-na Bronson Badly Drawn Boy, a Bologna Estragon Einsturzende Neubauten, a Bologna Covo Frightened Rabbit, a Milano Alcatraz Sum 41, The Black Pacifi c, Riverboat Gamblers e Vear.
AsiloÊ Repubblic
THE FREED MANSEBADOH
Pubblicazione: 198952 canzoni
TracklistHealty Sick – 1:45
Level Anything – 1:36Soulmate – 1:29Ladybugs – 1:52
Close Enough – 1:08True Hardcore – 2:03
Julienne – 2:38Wrists – 1:39
Amherst Hanging House – 0:44Mckinsley’s Lament – 1:16
Solid Brown – 0:56
….e molte altre…
Alla fi ne degli anni ottanta impazzava l’hardcore punk, l’alt-rock e stava facendo ca-polino il grunge dalla piovosa città di Seattle.Tutti i musicisti si credevano “punk” solo perché urlavano contro il sistema davanti a un microfono, senza nemmeno sapere chi o cosa fosse quel “fuck the system” di cui si facevano portabandiera i vari Black Flag-Fugazi-Dischord-SST e compagnia bella.Ed ecco che all’improvviso, su questo concetto obsoleto di rivoluzione, spuntarono fuori dal nulla due proto-nerd che fecero la cosa più punk che si potesse fare fi no ad allora: suonare due chitarre acustiche quando tutti cazzeggiavano con l’elettrica, proporre can-zoni d’amore e far tutto con un’attitudine da casinisti lo-fi .Se il termine “punk” vuol dire sul serio libertà di espressione
I DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA (ALTERNATIVA) DEL ROCK di Enrico Rossi
e andare controcorrente, allo-ra i Sebadoh hanno dato del-la merda a tutti quanti e nel pezzo “True Hardcore”(2:03) lo declamano a pieni polmo-ni. Per loro stessa ammissione, “The Freed Man”, doveva es-sere “puro casino acustico” e così fu, diventando pionieri di un suono volutamente sporco e creato in casa senza mar-chingegni particolari.Nacquero così gemme pop come “Healthy Sick” (1:45), “Julienne” 2:38) o “Punch in the Nose” (1:53) che rimbalza-no ancora oggi come schegge in una falegnameria.C’è spazio anche per una co-ver, che se non fosse per il ti-tolo “Yellow Submarine”(1:56) sarebbe impossibile riconosce-re, visto che i Sebadoh l’hanno privata di quella bellezza do-natale da Lennon/McCartney, stuprandola senza vergogna.Quando arriverete (se ce la
- Il titolo dell’album “The Freed Man” fa riferimento ai dormitori dello Smith College, dove Lou Bar-low e Eric Gaffney risiedevano.- Lou Barlow è il bassista dei Dino-saur Jr. e formò i Sebadoh perchè non si attentava a proporre le pro-prie composizioni a J Mascis visto che ero intimidito dalla sua fi gura autoritaria.- “The Freed Man” fu pubblicato dalla leggendaria Homestead, gui-data da Gerard Cosloy, futuro pro-prietario della Matador records.
DI MARIANGELA ANCESCHI
Con un’anima vestita di nero, direttamente da Dublino,
The Mighty Stef salirà sul pal-co della Salumeria del Rock di Arceto mercoledì 17 novembre, nel segno del rock’n’roll più sordido. Un poco Shane Mc-Gowan in versione garage rock e un poco Nick Cave vestito da cantastorie e marinaio, Stefan Murphy in arte The Mighty Stef mette insieme l’arte affabulato-ria della sua patria d’origine con il rantolo blues di Tom Waits e la sfrontatezza rock del fuorilegge che deve avere imparato nelle sue frequentazioni americane. L’album “100 Midnights” arriva con il solito proverbiale ritardo di distribuzione. Dietro la voce cavernosa di Murphy, dispiega-no le chitarre di Bren Dempsey e l’organo di Brian Fitzpatrick, tessere essenziali per il sound di “100 Midnights”. Scorrendo tra le tracce fi rmate The Mighty Stef, “Sunshine Serenade” strimpella una ballata country da orizzonti infiniti, “Kings of New York” è un calice alzato alle fantasie romantiche di un peccatore perso nella Big Apple, mentre
“Golden Gloves” si prende una sbornia per il garage blues più primitivo, giù nei locali malfa-mati di Chicago. La carriera di Stefan Murphy è partita con il punk spensierato dei Subtonics, una band che aveva smosso un certo chiacchiericcio in patria, salvo crollare sotto la stessa splendida confusione del suo
leader. Molti concerti, scarsi risultati discografi ci. L’esordio solista già nel 2005 con un primo singolo, poi i ripetuti soggiorni negli States e un debutto re-gistrato addirittura in Canada l’anno successivo con “The Sin of Sainte Catherine”. Ora pare che abbia trovato la sua strada con questo splendido gioiellino
apprezzato da pubblico e critica. Si presenta tra sudore rock’n’roll solenne e trascinante, guasco-nate da autentico bohemienne, inclinazione sixties e tradizione irish, fra canti e danze ubriache intonate dal fondo del bar. Era ora che la terra d’Irlanda tornasse a sfornare qualche personaggio spiritato.
Suoni d’Irlanda ad ArcetoThe Mighty Stef sul palco della Salumeria il 17 novembre
IRISH FOLK Stefan Murphy, leader dei Mighty Stef
La signora del bluesPat Wilder, dalla California a Bibbiano
Martedì 9 novembre ripren-de la stagione live de “La
Casa di Nonna Pia” di Bibbiano con un’autentica prima. Sul palco Pat “Lady Guitar” Wilder accompagnato da The Hellto-nes. Cinquantenne nativa di San Francisco, Pat “Lady Gui-tar” Wilder si affi anca a grandi donne del R&b come Etta James e Sugar Pie Di Santo, rivelan-do un’accattivante versatilità vocale-strumentale che affonda le radici nell’irrequietezza e nei contrasti degli afroamericani degli anni Settanta, quelli della sua formazione. Fortemente influenzata dal blues grazie all’insegnamento di chitar-
risti come Luther Tucker e al modello canoro di bluesmen eccellenti come Jimmy Mc-Cracklin e Curtis Lawson, Pat rivela una musica capace di miscelare blues, soul, rock, e hip hop in una chiave eclettica e tutta californiana, moderna ma anche tradizionale. Come cantante cattura l’attenzione del pubblico con una passione e una foga trasmessa attraverso la sua voce, a volte rauca, a volte fanciullesca, in un mix che uni-sce il meglio del blues contem-poraneo a quello del blues tradi-zionale. In questo tour europeo l’accompagnano The Helltones ovvero Max Lugli(Armonica),
Umberto Porcaro(Chitarra), Martin Iotti(Basso), Oscar
Abelli(Batteria). Informazioni e prenotazioni: 0522-883106.
farete) in fondo alle 52 trac-ce, non ci capirete più niente e proprio per questo motivo darete una seconda possibilità ai Sebadoh. Potrebbero essere il miglior gruppo del mondo o semplicemente il peggiore.
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. XIV
playlistla
2
3
10
4
5
6
8
9
“Wake Up”
John Legend & The RooTs
7
1“You are not alone”
MavissTapLes
“Lonely Avenue”
FoLds-hoRnby
“Le Noise”neiL young
“Mondo Cane"
MikepaTTon
musica
“Write about love”
beLLe & sebasTian
“Reimagines Gershwin”
bRian WiLson
“ The Union”
eLTon John & Leon RusseL
punk rock made in usaI Less Than Zero e gli Zebrahead al Tempo il 27 novembre
“American Slang”
The gasLighTanTheM
di Paolo Bardelli
Una vera serata da Tem-po di Gualtieri, sabato 27
novembre: di scena un paio di band americane che fanno musica che potremmo definire “giovane dentro”, i Lezz Than Zero e gli Zebrahead. I Less Than Zero (dalla Florida) suonano un punkettino alla Green Day, quello commercialino che vuoi canticchiare e per cui muovi il piedino, ma a ben guardare lo facevano prima o quantomeno contemporaneamente alle prime cose di Billy Joe e soci essendo il loro primo disco datato 1995 (“Pezcore”). Alle volte invece vanno più sullo ska, sempre veloce, sempre quello che an-dava “di moda” negli anni ‘90 modello Smash Mouth, tanto per intenderci, con il ritornello-killer dietro l’angolo. In un modo o nell’altro, fanno saltare. I californiani Zebrahead arrivano invece all’esordio due anni dopo, nel 1998, e sono sullo stesso genere anche se leggeremente più incazzosi e maggiormente tendenti al rap. Una band di tutto rispetto se solo si pensa che a Novembre - prima che al Tempo - saranno a suonare in
tutte le città europee che con-tano (musicalmente): Londra, Bristol, Manchester, Berlino, Ghent.... Un appuntamento dunque da non mancare se si
vuole sgambettare a più non posso, canticchiare con le hits delle due band e passare un sabato sera spensierato a tutto rock da radio fm americana. Una
prova? Andate su Youtube, met-tete su “Playmate Of The Year” degli Zebrahead a tutto volume e capirete cosa vi aspetta. Info: www.temporock.it.
“Crazy for you”
besT CoasT
I Bluestress a Cavriago in attesa del nuovo cdLunedi 8 novembre alla Can-
tina Garibaldi di Cavriago ancora grande musica con Bluestress in concerto. I Blue-stress nascono a Carpi come quartetto acustico blues. Nel 1999 la band si “elettrifica” e il suono si orienta quindi più al pop senza dimenticare la matrice blues originaria. I Bluestress offrono uno spet-tacolo di brani originali, per la maggior parte composti da Andrea Solieri, tra i fondatori del gruppo, e di canzoni del-la tradizione dei cantautori italiani rivisitate nel nome del blues. L’ultima incarnazione dei Bluestress vede l’aggiunta di Gianmarco Banzi alla fisarmo-nica già apprezzato musicista di Fragil Vida e Souvenir d’Italie che è entrato a far parte dei
Bluestress per dare un apporto fondamentale alla stesura dei nuovi brani che costituiran-no “Buena Suerte”, disco di
aspettando la… buena suerte
SULLE ORME DEI GREEN DAY I Zebrahead, dalla Florida alla conquista di Gualtieri
Il duo elettronico friulano al Tunnel il 12 novembre
Produttori di un electro-house piena di citazioni
che vanno dal rap old-school al funk più gommoso, gli Scuola Furano saranno al Tunnel ve-nerdì 12 novembre. Qualcuno li ha definiti i Daft Punk italiani e con tutti quei “materiali ballabili, shakerati” sono per-fettamente in sintonia con il catalogo di quella Riotmaker che, negli anni, ha prodotto perle del calibro di Amari e Fare Soldi. Stanchi di ascoltare solo rap e con la voglia di appro-fondire altri panorami, si sono avvicinati al dancefloor a colpi di Superfunk, Cassius, Artful Dodger e Dimitri from Paris. Il disco che ha sancito la defini-tiva svolta è stato “Discovery” dei Daft Punk: da lì non solo hanno iniziato a scavare nel
genere ma anche a voler fare qualcosa, produrre e mettersi alla prova. Nonostante pro-pongono musica facilmente “ballabile” ricercano quel-la dignità da canzone pop: lunghezza contenuta in tre-quattro minuti, sviluppo di vari periodi all’interno della traccia stessa, un taglio adatto a tutti insomma. Il loro immaginario è un frullatore di stimoli che arrivano dagli anni Ottanta con i vari Keith Haring, Larry Levan, Basquiat, Grandmaster Flash in un percorso a ritroso che li ha portati a scoprire queste figure dando una forte impronta so-nora allo stile firmato Scuola Furano. A quanto pare anche in Italia è possibile contaminare l’estetica elettronica con una credibilità pop e loro ne sono
si balla con i “scuola Furano”
NORD EST SOUND I friulani Scuola Furano
la prova vivente. Un laptop affiancato da sintetizzatore, drum machine e voce a pro-
durre un ottimo cut n’paste di house, funk, pop e citazioni anni ‘80. (m.a.)
prossima uscita. I Bluestress sono Fabio Govoni alla voce, Andrea Solieri alle chitarre, Federico Albonetti, armonica
e sax, Gianluca Raimondi al basso, Andrea Ferrari alle percussioni e Gianmarco Banzi alla fisarmonica.
Pag. XVvenerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
Pag. XVIvenerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
cinema
Un inutile sequelOliver Stone delude con un fi lm che risente di una sceneggiatura improbabile
“Wall street 2”
DI MONICA FRANZONI
I sequel spesso deludono, e non è un’eccezione questo
“Wall street 2” di Oliver Stone.Gordon Gekko viene fi nalmente scarcerato, dopo aver scontato una pena esemplare per frode finanziaria: otto anni, a cui sommare i cinque precedenti tra tribunali e processi. Durante la sua permanenza in carcere ha scritto un saggio sullo stato dell’economia contemporanea che sta riscuotendo un enorme successo. E proprio alla presen-tazione di quest’ultimo farà conoscenza con Jacob Moore, il futuro genero, che troverà in lui un nuovo mentore ed una guida. Ma nulla di ciò che Gekko fa è casuale, o gratuito. Il fi lm risente di una sceneg-giatura improbabile, in cui sono tante le lacune a livello narrativo e altrettante le for-zature ed esagerazioni. Quasi ridicolo il rapporto di Jacob col denaro, che da abile trader di Wall Street riesce a trovarsi sempre al tracollo, sommerso di debiti nonostante le entrate cospicue. Non da meno l’anta-gonista Bretton James, tanto geniale e calcolatore quanto
assurdamente sprovveduto. Persino Gekko perde il carisma originale, vedendo trasforma-to il personaggio di Michael Douglas in un uomo segnato dalla vita, a tratti altruista, eccessivamente buono per la fi gura entrata nella memoria e nel mito. Da bravo maestro d’arte, Oliver Stone gestisce perfettamente i 136’ a sua disposizione, in un fi lm lungo ma incalzante, che nonostante l’inconcludenza della trama scivola veloce. Spicca sull’intera vicenda di relazioni familiari, perdoni
mancati e amori ritrovati, il pamphlet sullo stato della fi -nanza internazionale e sui meccanismi che determinano le crisi, seppur Stone si limiti a ritrarre un quadro semplicistico e piuttosto hollywoodiano, che infastidisce per gli sprechi che sottolinea, più che coinvolgere attorno a dinamiche reali. Un regista come Stone, lo si pre-ferisce sicuramente qualora tocchi con mano l’attualità ed i sentimenti della gente comune, piuttosto che in un inutile se-quel, di opere che era preferibile lasciare nel mito.
“Tutti uniti e con un cuore grande”DI ELISA ADELGARDI
Uomini di Dio. Il titolo origi-nale sarebbe più esplicativo - Des hommes et des dieux - ma a noi va bene lo stesso, sono sottigliezze da critico pignolo in costante ricerca di escamotage per insultare un impercettibile provincialismo patrio. Accontentiamoci, molti neanche lo sanno, eppure a pensarci è un dettaglio non indifferente, rappresenta il riassunto del concetto più o meno apprezzato dall’opinio-ne pubblica, un tema caldo, quello delle differenze religiose e dell’intolleranza tra diverse fedi. Film ben girato - coin-volgente la scena dell’ultima cena dei protagonisti - una storia vera scioccante, perché la realtà supera costantemen-te l’immaginazione, quando parliamo di guerra e sadismo l’umanità si supera senza ver-gogna nel ranking dell’orrore. Trama interessante, peccato
Uomini di Dio
che l’approfondimento scada nella banalità, bianco o nero, buono o cattivo, se conosci la tua fede è impossibile che tu sia un terrorista crudele, un fanatico, ma come ti viene in mente! Il problema è che quando un tema è scottante, quando tocca sul vivo la sen-sibilità del pubblico perché estremamente vicino ai dubbi etici del nuovo millennio, si può scegliere tra due vie di sviluppo: quella radicale, il voler proporre una visione dei fatti magari di parte ma argo-mentata e decisa, assumersi la responsabilità di poter essere
malvisto dai benpensanti. Op-pure girare “Gli uomini di Dio”, in cui siamo tutti uniti, alla fi ne Dio è uno con tanti nomi, concetto diffi cile per dei mo-naci cistercensi, e abbiamo un cuore grande così. Nel frattem-po molti si stanno chiedendo perché un fi lm che nonostante tutto affronta argomenti come religio e fi des, abbia ottenuto una risposta così consistente da parte del pubblico di tutta Europa, in un momento storico in cui il misticismo sembrava essere diventato out come le spalline anni ottanta e i capelli cotonati.
I SERVIZI FOTOGRAFICI COMPLETI
DEGLIEVENTI DELLA SETTIMANA
Ottobre 2010, Reggio Emilia
MOSTRA ITINERANTE DEL FOTOGRAFO BUCARIA
Domenica 31 ottobre, Brescello (RE)
CHOCABECK:ZUCCHERO PRESENTA IL NUOVO ALBUM
Giovedì 28 ottobre, Fuori Orario, Taneto di Gattatico (RE)
FESTA DELLA CONOSCENZADomenica 31 ottobre, Orbita, Sant'Ilario d'Enza (RE)
FESTA DI HALLOWEEN
Domenica 31 ottobre, Drive Inn, Reggio Emilia
FESTA DI HALLOWEEN
Domenica 31 ottobre, Corallo, Scandiano (RE)
CORALLOWEENwww.repor ter. i t
SUL NOSTRO
SITO
E TANTO
ALTRO...
Pag. 29venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
Tra calcio e bancaNarciso Lusoli: “Ecco come ho conciliato il campo, la famiglia e il lavoro”
L’ALTRO SPORTUN CALCIATORE DOUBLE FACE
Narciso Lusoli in tenuta da lavoro (a sinistra) e quando giocava nel Roteglia negli anni Ottanta (a destra)
di Mara Bianchini
Lavorare e giocare a calcio non è facile. Se poi si lavora in banca e si gioca in serie Interregionale (l’attuale serie D) lo è ancora
di più. Narciso Lusoli è stato uno dei primi calciatori a portare avanti parallelamente entrambe le attività: quella di lavorare in banca e di giocare nel Roteglia. Quel Roteglia che a metà degli anni 80 rappresentava in tutta Italia uno degli esempi più im-portanti di piccole realtà capaci di giocare ad alti livelli, quasi un Chievo ante litteram.
e disse con aria rassegnata ‘Ah, as divertom’ e dopo la fatica che avevamo fatto a giocare ci mettemmo tutti a ridere”.Una partita che più le è rimasta nel cuore? “Quella giocata in casa contro la squadra toscana del Bozzano, ci giocavamo il primo posto in se-rie D. Era stata una bella partita ma loro avevano giocato con il lutto al braccio a causa della scomparsa del loro portiere, deceduto in un incidente, una bella partita ma triste”.Quanti gol ha realizzato? “Pochissimi. Rispetto al calcio di oggi si giocava a uomo an-ziché a zona per cui era difficile che un difensore si trovasse nella posizione di realizzare”.Qual’è l’attaccante più forte che ha incontrato? “Balestri che poi è venuto a giocare a Roteglia”.Il miglior allenatore che ha avuto? “Carlo Boretti che è stato quello che ha meglio unito l’aspetto tecnico al riconoscimento del
gruppo e non faceva mai qual-cosa per se stesso, un grande allenatore”.Lei ha iniziato giovanissimo anche la carriera bancaria. “Sono entrato al Credem nel 1976 ed in concomitanza ho iniziato a giocare in Terza Ca-tegoria. Fino alla Promozione è stato abbastanza facile riuscire a far combaciare le due cose ma nei sette anni che ho disputato in Interregionale la cosa è stata un po’ più complicata”.Fare la serie D oggi e ieri quali sono secondo lei le differenze? “E’ migliorata da un punto di vista atletico ma tecnicamente non saprei. Se un giocatore ha le qualità emerge altrimenti no”.I suoi figli giocano a calcio? “Sì entrambi. Leonardo è un centrocampista e gioca nella Beretti della Reggiana. Federico invece gioca al Real Castella-rano”Lei è stato anche un protagoni-sta al Torneo della Montagna? “Certo, ne ho fatti una decina e ne ho vinto uno con il Baiso”.Cosa ne pensa degli “esterni” al Montagna: sono pochi o sono troppi? “Gli esterni sono indispensabili per rendere più competitivo questo torneo ma devono es-sere inseriti in un nucleo pree-sistente altrimenti non servono a poco. E comunque alla fine il Montagna lo vincono i locali”.
Dopo aver smesso di giocare, non ha pensato di fare l’alle-natore o il diesse? “Ho fatto entrambe le espe-rienze, ma ho capito che fare l’allenatore non è il mio me-stiere mentre mi trovo meglio
nel ruolo di diesse che ho fatto per diversi anni a Roteglia in Promozione. Non lo rifarei, preferisco concentrarmi sulla mia famiglia e sul mio lavoro”.Un sogno per il futuro? “Calcisticamente sto cercan-
"HO DETTO BASTA, ORA gIOCANO I mIEI FIgLI"Un primo piano di Lusoli. Sotto ancora con la maglia del Roteglia
Lusoli, a che età ha iniziato a giocare? “Ho fatto il settore giovanile dello Sporting Reggio e poi sono entrato nel Roteglia dove poi ho giocato tutta la carriera, dalla Terza Categoria all’Inter-regionale. Sono stato a Roteglia per quindici anni giocando sette campionati in quella che oggi viene chiamata serie D”. Quali sono stati gli anni più belli dell’esperienza rotegliese? “Il secondo ed il terzo anno di Interregionale. Avevamo come allenatore un giovanissimo Gianni Vaccari e ci siamo molto divertiti a giocare”.Un aneddoto legato al Rote-glia? “Ce ne sono tanti. Ma uno in particolare tanto che quando sento la frase in dialetto ‘Ah, as divertom’ rido ancora. Eravamo rientrati da una partita casa-linga su un campo infangato e pesantissimo, eravamo stan-chissimi e per di più avevamo perso. Un compagno, Bergami-ni, sfinito si buttò sulla panca
APPASSIONATO DI CINEMA E PAZZO PER I SIGUR ROS
Nome? NarcisoCognome? LusoliNato il? 12/09/1959A? Baiso Single o sposato? SposatoFigli? Si tre, Greta di 22 anni, Leonardo di 17 e Federico di 9 anniPerchè ha iniziato a giocare a calcio? Perché i miei fratelli giocavano a calcio ed i miei genitori erano tifosi del MilanCosa avrebbe fatto se non il calciatore? Avrei fatto
atleticaIn viaggio mai senza? Mia moglie LetiziaUna partita con? Vorrei rimarcare Gallerani del Finale EmiliaCosa non deve mai mancare nella borsa da calcio? Le cavigliereRuolo? DifensoreColore? ViolaFilm? Sono un appassionato di cinema, ci vorrebbero pagine e paginePiatto? Pastasciutta
Città? LondraChe musica ascolta? Rock Canzone? Sono un patito degli islandesi Sigur Ros Qual è l’ultimo libro che ha letto? “Cartoline di guerra” di TerzaniCosa non deve mai mancare nel suo abbigliamento? Una bella cinturaMattiniero o nottambulo? Adesso mattiniero, trent’anni fa nottambuloHa paura di? Quello che non capisco
do di organizzare una serata d’onore e di ritrovo con tutti gli ex della Virtus Roteglia. Serata che spero di riuscire a realizzare per la prossima estate. Una sorta di chiusura di un lungo capitolo della mia storia”.
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 30
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delle Associazioni sportivee di volontariato
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darroste ecc.)Mercato ambulante
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Non si tratta quasi mai di un cane di razza pura ma di sem-plici, simpaticissimi, cani di “razza fantasia” dotati di tutti i requisiti e le doti d’ubbidien-za, resistenza e carattere per esplicare, con cura e risultato, quanto il tartufaro, generoso ma esigente, vuole ottenere da lui.Ci sono anche i cani di razza pura che svolgono egregia-mente il compito della ricerca dei tartufi e le razze più in-dicate per la “cerca” sono il Lagotto, il Bracco, lo Spinone, il Cocker, il Setter, il Pointer, il Fox-Terrier, …Ci sono, poi, le razze incro-ciate che rispondono bene e forse più allo scopo, tenuto conto sempre di un buon ad-destramento come l’incrocio Fox-Volpino che è ottimo per
la spiccata dote olfattiva, mag-giorata e convalidata nella sua essenza; il Bracco-Pointer che è speciale per la “cerca” e si presenta molto più resistente alla fatica.Perché di vera fatica si tratta: otto ore di lavoro che comincia all’alba di una giornata di sole oppure in una notte nebbiosa
di novembre alla luce, un tem-po di una lanterna ed oggi di una lampada elettrica a pila, alla ricerca ed alla conquista delle preziose e profumate trifole su tortuosi sentieri, in-certi, in mezzo alla boscaglia e all’umidità.Il cane da tartufi è un cane addestrato e l’addestramento
inizia in genere durante la stagione dei tartufi sommini-strando al cane piccoli pezzetti del tubero profumato al fi ne di abituarlo all’odore specifi co.Si procede, in un secondo tempo, con il sotterramento, prima a fi or di terra e, poi, più profondamente, di pezzetti di tartufo che il cane, invitato alla “cerca” e corredato delle preli-minari istruzioni, dovrà scovare per ricevere un saporitissimo bocconcino premio.Per addestrare bene un cane da tartufi e per conquistare le sue simpatie si deve procedere con pazienza, estrema dolcez-za e amore, premiandolo con generosità; il cane eseguirà il suo lavoro con gioia quasi fosse per lui un gioco da fare con il suo padrone.
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Pag. 31venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
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Una raccolta “regolamentata”
La raccolta di un tesoro come un tartufo è un’arte che
richiede, proprio per il valore dell’oggetto che si cerca, una particolare attenzione alle nor-me istituite dalla Regione.Prima di tutto, raccolta tar-tufi reggio emilia occorre fare domanda di autorizzazione amministrativa alle Province nel cui territorio il richiedente ha la residenza anagrafi ca.L’autorizzazione è concessa con il rilascio di un tesserino e subordinata al superamento di un esame per accertare la conoscenza delle varietà di tar-tufo, delle modalità di raccolta dello stesso e della normativa nazionale e regionale vigente.Il tesserino ha validità per sei anni dal rilascio su tutto il ter-ritorio nazionale, se entro tale data viene richiesto il rinnovo lo stesso viene concesso senza bisogno di sostenere di nuovo l’esame di idoneità.Se invece la scadenza dei sei anni viene superata senza che ne venga richiesto il rinnovo, occorre richiedere il rilascio di
un nuovo tesserino a seguito di superamento di esame di idoneità.Per esercitare la raccolta è do-vuta una tassa di concessione regionale .La ricerca e raccolta dei tartufi , deve essere effettuata esclusi-vamente con l´ausilio di non più di due cani per ciascun cercatore e con l´impiego di apposito attrezzo (vanghetto o vangarola) di larghezza non superiore a cm. 6, lo scavo deve essere limitato al punto ove il cane lo abbia iniziato e il raccoglitore ha l´obbligo di provvedere, subito dopo la raccolta, alla riempitura di ogni buca che abbia aperto.I cani debbono essere tenuti al guinzaglio, quando i racco-glitori, per raggiungere zone di libera raccolta, attraversino tartufaie riconosciute, utiliz-zando gli accessi che, ove oc-corra, vanno previsti all´atto del rilascio della autorizzazione.Sono in ogni caso vietate la raccolta dei tartufi immaturi e la ricerca e la raccolta del tar-
tufo durante le ore notturne e comunque dalle ore 17.00 alle ore 7.00 nei mesi di dicembre e gennaio, dalle ore 18.00 alle ore 6.00 nei mesi di ottobre, novembre e febbraio, dalle ore 20.00 alle ore 6.00 per gli altri periodi consentiti dal ca-lendario.Nelle zone di libera raccolta, il quantitativo massimo giorna-liero raccoglibile per cercatore è fi ssato in Kg. 1. Qualora venga raccolto un solo esemplare di tartufo di peso superiore, il quantitativo massimo è elevato al peso dello stesso.Nelle tartufaie coltivate, ri-conosciute ai sensi di legge, la ricerca e la raccolta sono consentite in qualunque pe-riodo dell´anno. Nel restante territorio regionale la ricerca e la raccolta dei tartufi sono con-sentite nei soli periodi dettati dalla Regione, modifi cati dalle singole province in relazione alle peculiarità del periodo di maturazione dei tartufi nel proprio territorio e alle esigenze locali.
Cercare tartu� è un’arte che richiede rigore e disciplina
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 32
“Ho il granata nel cuore”I rimpianti dell’ex Paolo Rossi: “Sarei rimasto a Reggio perchè ho un legame con la città”
CALCIO
Così per SportCosì per SportE adesso… non svegliatemi!
DI ENRICO LUSETTI
Se volete, se proprio me lo chiedete, mi cospargo an-
che il capo di cenere. E lo farei più che volentieri, ci potete scommettere. Anzi, la prossima volta la mia previsione sarà ancora più secca: retrocede-remo, ragazzi. Garantito al limone. Ricordo perfettamente che all’alba del torneo dissi che avrei fatto i cappelletti se avessimo evitato la terribile lotteria dei play-out. Diciamo che ero in ottima compagnia a pensarla così. Diciamo che avevamo tutti quanti i nostri buoni motivi. Diciamolo senza remore e senza tabù: chi se la aspettava, una Reggiana così? C’era un solo giocatore sul quale avrei scommesso ad occhi chiusi. Parlo del neo-modello Max Mei che, cavato dalla fa-scia mancina, dove si sacrifi cò per il volere del Legionario buscandosi in cambio, anziché un sacco di pacche sulle spalle, mugugni feroci e valangate di fango addosso, beh, riportato nel cuore della retroguardia ha dimostrato di essere una diga invalicabile e un impa-
vido guerriero. Ma sugli altri, beh, chiedo il vostro aiuto, amici di Reporter. Iraci, ora motorino tritatutto, era o non era imba-razzante alle sue prime uscite? D’Alessandro e Romizi, che ora mostrano gli artigli, mordono le caviglie nemiche e non sprecano una boccia, ma ve li ricordate l’anno passato, che passerotti timorosi e spaventati erano? Temelin, pur continuando a non farmi impazzire, sembra di un altro pianeta, Maschio non l’ho mai visto così tosto e massiccio, neppure quando realizzava reti a grappoli ma, siamo sinceri, giocava maluccio. Ma la trasfor-mazione più incredibile l’ha avuta quel genietto di Beppe Alessi. Tecnica deliziosa, da sempre, e piede vellutato. Ma tutti quanti ci ricordavamo di un giocatore bello a vedersi ma discontinuo, che si nascondeva nelle pieghe della partita, poco decisivo, che non amava mettere quasi mai la gambina nella battaglia. Ora il numero 10 granata è il primo a lanciarsi nella mischia. Rincorre i nemici. Tutte le azioni passano da lui. E’ letteralmente imprendibile, aiutato anche da uno come bom-ber Guidetti, che adora buttarsi
negli spazi dove gli arrivano, al millimetro, caterve di palloni al platino. Alzo la mano e lo am-metto. Non pensavo fossimo così forti. Oddio, ci sono altri due fattori che non possono certo scivolare nell’oblio. La bravura di mister Mangone, che mi pare di una personalità e di una convinzione tali da trascinare senza se e senza ma le sue ciurme verso il trionfo. E poi un campionato obiet-tivamente alla portata, senza quei carrarmati stile Verona, Pescara e, sulla carta, Taranto e Ravenna che quest’anno, bisogna ammetterlo, non ci sono. Fatto sta che adesso che è arrivato anche Lanna, fatto sta che il nuovo presidente Barilli non si è nascosto dietro un dito e ha parlato apertamente di serie B, fatto sta che vinciamo con prove tutto fosforo in stile Cremonese e tutto cuore in stile Alessandria ... e allora il risulta-to è che in città non si parla che di Reggiana, in città si respira un entusiasmo mai visto, in città si ritorna a sognare in granata. E’ una favola bellissi-ma. Vi prego, ve lo chiedo per favore. Non svegliatemi.
IL RIMPIANTO DEL CAMPIONE
“Mi sarebbe piaciuto tantissi-mo essere in campo – afferma Rossi – ci tenevo in maniera particolare a giocare contro la Reggiana e incrociare molti ex compagni. Purtroppo questo infortunio ha complicato le cose e riman-dato il mio ritorno. Peccato, ho voglia di mettermi al servizio della squadra”.C’è da scommettere che a Rossi farà effetto rivedere dal vivo la maglia granata, alla quale è stato molto legato l’anno scorso: “C’è poco da fare, con Reggio c’è un legame speciale. Sono stato benissimo, sino al momento del grave infortunio ero riuscito a segnare un buon bottino di gol e lì ho anche tro-vato la mia ragazza. Non posso negare che mi faccia piacere vedere la squadra attraversare un buon momento”.
UNA BRUSCA SEPARAZIONE
Il tasto dolente riguarda la separazione tra le parti, av-venuta al termine della scorsa stagione. La società granata avrebbe puntato volentieri sulle in-discusse doti dell’attaccante romagnolo, ma la conferma è stata pregiudicata dall’infor-tunio, che sta comportando tempi di recupero abbastan-za lunghi. “Non discuto la
scelta sul piano tecnico – ha continuato Rossi - in quanto ognuno è giusto che si muo-va seguendo le proprie idee. Speravo in un trattamento migliore dal punto di vista umano, ma ormai le cose sono andate così. Il mio obiettivo ora deve es-sere quello di fare bene con il Ravenna, recuperare quanto prima e scendere in campo per dare una mano ai miei compagni”.Infine, una valutazione sul campionato della Reggiana fi no a questo momento: “Le cose stanno andando bene,
merito del fatto che sia stata confermata gran parte del gruppo dell’anno scorso. Ci so-no dei senatori dall’indiscusso valore che costituiscono un ottimo esempio per i giovani della squadra, molti dei quali sono davvero di qualità. Sap-piamo che per noi sarà una partita diffi cile, ma anche che non possiamo permetterci altri passi falsi. Vogliamo risalire dal fondo della classifi ca”.
IL BORSINO GRANATA
Intanto in casa granata il mo-rale è a mille dopo il successo
al Moccagatta di Alessandria, fi rmato da un gol di Guidetti. Con questi tre punti la squadra di Mangone si conferma in forma e resta nei quartieri alti: ottimo l’inserimento di Lanna, così come la prestazione di molti singoli. A Ravenna qualche defezione in difesa: mancherà, oltre agli infortunati Aya e Bettoni, lo squalifi cato Mei, tra i giocatori dal rendimento più alto sinora. Nessun problema invece per Zini, che ad Alessandria era uscito anzitempo. Il capitano granata sarà regolarmente al centro della retroguardia.
DI ANDREA VACCARI
Sarebbe stato uno dei protagonisti più attesi della partita e invece, a causa di uno stiramento, non potrà prendere parte
all’atteso match che lo vede opposto alla sua ex squadra. L’at-taccante Paolo Rossi oggi è in forza al Ravenna (che in settimana ha tesserato anche l’esperto attaccante Chianese), che domenica ospiterà la Reggiana: la punta non ha ancora avuto modo di de-buttare con la sua nuova maglia in quanto, dopo aver recuperato da un grave infortunio, lo stiramento ha allungato i tempi del suo rientro in campo.
PASSATO E PRESENTE GRANATAPaolo Rossi, in una partita della scorsa stagione che lo ha visto protagonista.
A fi anco il Presidente Alessandro Barilli e il Direttore sportivo Marco Lancetti
Amedeo Mangone (Milano, 12 luglio 1968), attuale allenatore della Reg-giana, è uno dei tecnici rampanti del calcio italiano, dopo una brillante carriera da giocatore.
La carriera da giocatore
Mangone cresce calcisticamente nel Milan e, da imberbe atleta della Primavera rossonera, assiste imba-razzato agli sbarchi in elicottero a Milanello del neo patron Silvio Berlusconi, all'epoca già circondato da escort minorenni. Va a farsi le ossa in C2, sei stagioni tra Pergocrema e Solbiatese, e nel ’93 approda al Bari, dove da titolare conquista subito la promozione in serie A: categoria che non molla più per parecchi anni, prima al Bologna (dove gioca anche in Coppa Uefa) e poi alla Roma. Nella seconda stagione in riva al Tevere (2000-01), agli ordini di Fabio Capello, vince lo scudetto. Partecipa alla celebre festa al Circo Massimo, quello dello spogliarello farlocco di Sabrina Ferilli: deluso per lo strip incompleto, si presenta insieme al compagno di reparto Aldair – travestiti da Romolo e Remo e completamente ubriachi – nel camerino dell’attrice a chiedere spie-gazioni, che vengono prontamente fornite dai bodyguard. In seguito all’episodio, Mangone viene dichiarato irrimediabilmente infortunato e nel successivo cal-ciomercato è così ceduto al Parma. Da lì passa al Brescia, dove ritrova il
tecnico Carlo Mazzone, suo maestro anche al Bologna, poi si trasferisce a Piacenza e chiude la carriera a Catan-zaro in B nel 2005.
La carriera da allenatoreNell’ottobre 2007 diventa allenatore del Pavia, in C2. Della sua esperienza da tecnico nell'Oltrepò si ricorda la squalifi ca subìta nell'aprile del 2010 per aver pronunciato espressioni bla-sfeme, una delle prime vittime quindi della norma anti-bestemmie nel calcio. Mangone si difese sostenendo di aver detto “lo porto io”, riferendosi al pallone da riconsegnare agli avversari dopo un’uscita in fallo laterale, ma il giudice sportivo non gli volle credere.La scorsa estate viene chiamato a sorpresa da Tito Corsi sulla panchina della Reggiana. Il suo nome non era tra i papabili che circolavano nell’ambiente granata, tanto che sulle prime viene confuso con il celebre ballerino di Elio e le storie tese, Mangoni.Il mister dà subito l'impressione di voler segnare una svolta netta rispetto alla gestione del suo predecessore Loris Dominissini, sia sul piano tecnico sia su quello organizzativo: resta tuttavia poco elegante il gesto di chiamare la disinfestazione negli spogliatoi di via Agosti.
L’esperienza granataDifensore arcigno da calciatore, da tecnico predilige il bel gioco e gli atleti di talento. Il suo modello è il collega del Barcellona Pep Guardiola, elegante, offensivista e vincente, ma
quando si ritrova in ritiro a Civago con un manipolo di ragazzini co-mincia a nutrire qualche perplessità sulla fattibilità del suo progetto.La società però gli viene incontro rinforzando l'organico con Davide Saverino e Max Guidetti e lui può iniziare a lavorare più serenamente. Dopo un periodo di assestamento, i risultati cominciano ad arrivare e Mangone acquista progressiva-mente fi ducia in sé e nel suo grup-po: esagerando magari a volte in presunzione, come quando chiede al presidente Alessandro Barilli di avere a disposizione il giovane attaccante Matteo Chinellato come cameriere a casa.Il mister ha un rapporto disteso e sereno con i media, ma non gradi-sce le domande maliziose, come ha dimostrato abbandonando la sala stampa dello stadio Giglio, dopo la brutta sconfi tta in coppa Italia col Viareggio, all'impertinentissimo quesito di un cronista (“Mister, cosa è successo oggi?").Come la maggior parte dei tecnici, Mangone si avvale di uno staff di fi ducia. Insieme al preparatore at-letico Arturo Gerosa, sosia uffi ciale di Ciro Ferrara, si è portato a Reggio da Pavia il vice Fabio Sobhi, che gli fa anche da 007 nello spogliatoio e tiene dietro al libro dei cattivi. È stato lui a spifferare al suo capo lo scherzo congeniato da Antonio Maschio, che voleva mettere il gut-talax nella borraccia del gatorade per i compagni, provocandogli una severa punizione da parte del mister.
di Matteo Iori
AMEDEO MANGONE
WikiregiA di Matteo Iori
La (rigorosamente falsa) libera enciclopedia granata
za lunghi. “Non discuto la
W
LA NUOVA SOCIETÀ
PRESIDENTE: Alessandro Barilli
VICE PRESIDENTE: Carlo Filippi
CONSIGLIERI: Stefano Buffagni, Francesco Errico, Paolo Iori, Giulio Sica
DIRETTORE GENERALERESPONSABILE AREA TECNICA:
Tito Corsi
SEGRETERIA GENERALE: Monica Torreggiani
RESPONSABILE MARKETING E SVILUPPO: Sandro Incerti
SEGRETERIA SETTORE GIOVANILE: William Pinetti
UFFICIO STAMPA: Mauro Romoli
DIRETTORE SPORTIVO: Marco Lancetti
RESPONSABILE AREA TECNICA PRIMA SQUADRA: Amedeo Mangone
RESPONSABILE SANITARIO: Giovanni Tortorella
SETTORE GIOVANILERESPONSABILE AREA TECNICA:
Fausto Vezzani
SETTORE GIOVANILECOLLABORATORE TECNICO:
Andrea Menozzi
SETTORE GIOVANILE - PREPARATORE ATLETICO: Franco Contini
Pag. 33venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
Ascensore SportivoAscensore Sportivo FocusSaranno 48 i reggiani che
domenica 7 novembre si cimenteranno nella leggen-daria Maratona di New York. Puntuale come ogni anno, la 42 chilometri più famosa del mondo scatterà alle ore 15,40 italiane. Nutrita come ogni anno la pattuglia delle “teste quadre” nella Grande Mela. Sulle orme di Stefano Baldini (ma anche di illustri cittadini come Romano Prodi e Giorgio Cimurri che hanno partecipato in passato alla NYM) saranno 48 i reggiani al via. Reggio è il comune più rappresentato con 12 iscritti, seguito da Rubiera con 6, Correggio e Scandiano con 5 iscritti cia-scuno. Questi i partecipanti della nostra provincia: Silvio Alberti (Correggio), Giordano Arisi (Reggio), Bruno Benatti (Correggio), Davide Bertoli (Reggio), Giuseppe Braglia (Albinea), Roberto Buffagni (Castellarano), Carlo Carletti (Reggiolo), Claudio Caro-ni (Reggio), Andrea Casoni (Castelnovo Monti), Fabio Casarelli (Novellara), Fabri-zio Dembech (Reggio), Luca Fantuzzi (Reggio), Silvio Fava (Rubiera), Giuseppe Ferrari
(Barco), Annamaria Filippini (Reggio), Tiziana Fornaciari (Barco), Tatiana Ghisellini (Ru-biera), Roberto Giovanelli (Ca-stelnovo Monti), Andrea Giovan-netti (Scandiano), Gabriele Gio-vani (Quattro Castella), Tiziano Ideari (Reggio), Enrico Inoretti (Sant’Ilario), Francesco Lodesani (Arceto), Matteo Magnani (No-vellara), Barbara Manghi (Gua-stalla), Carlo Margini (Rubiera), Mario Martinelli (Reggio), Mirko Melli (Rubiera), Guido Menozzi (Correggio), Stefano Morselli (Reggiolo), Roberta Moscatelli (Quattro Castella), Stefano Pi-
stilli (Albinea), Marcello Prandi (Correggio), Emilio Reverberi (Cavriago), Ivan Romani (Reg-gio), Roberto Rossi (Sant’Ila-rio), Andrea Rozzi (Reggio), Milena Soncini (Scandiano), Maurizio Spallanzani (Rubie-ra), Loretta Tarasconi (Reggio), Giacomo Terzuolo (Correggio), Herbert Thomas (Reggio), Pa-olo Tonioni (Rubiera), Marco Torelli (Scandiano), Alessio Toro (Scandiano), Barbara Valli (Albinea), William Verri (Novellara), Mariapia Verzellesi (Novellara).
Reggiani di corsa a NYJOE SMITH
DEMIAN FILLOY
GIORGIO BOSCAGIN
Sì, ok, il canestro di Romel Beck. Ma vogliamo par-lare dell’assist stratosferico di Joe Smith? Signori, questo è un gran giocatore. Innanzitutto è un
tiratore da tre come da tempo non se ne vedevano in maglia bianco-rossa. E poi è un leader nato, che non ha paura di giocare la palla tuffandosi in mezzo alle aree avversarie nei secondi fi nali del match. Chiuso da tre avversari ha poi saputo offrire un assist al bacio per Beck.
Non è iniziato nel migliore dei modi il campionato di Giorgio Boscagin con la maglia del Teramo. L’ex ala biancorossa si è pure fratturato il setto
nasale nel corso della partita contro Sassari. Uno scontro che gli è costato un piccolo intervento chirurgico per la riduzione della frattura che lo costringerà a saltare il prossimo impegno di campionato e indossare per un paio di settimane una maschera protettiva.
Ve lo ricordate Demian Filloy? Giocò un spezzone di campionato con la Trenkwalder l’anno della “quasi” retrocessione in serie B con Marcelletti-
Ramagli. Filloy si mise in luce in quelle partite (a Livorno segnò addirittura 20 punti), senza però meritarsi la riconferma per l’anno successivo. Ora gioca a Rimini e domenica scorsa ha segnato 17 punti con 13 rimbalzi portando i romagnoli al successo contro il Barcellona Pozzo di Gotto.
Quante “beffe” sulla sirena!L’ultima l’ha � rmata Beck. Ma prima di lui Avenia, Sconochini, Zisis, Minard…
BASKET
ESAGERATO AVENIA
La prima bomba-beffa che viene alla mente, anche per l’importan-za del risultato, fu quella scagliata quasi da centrocampo il 15 mag-gio del 1994 da Donato Avenia, uno che a Reggio di bombe ne ha messe pochine, sul campo di Rimini. Un canestro, quello di Avenia, che gelò i tifosi romagnoli condannandoli alla retrocessione, mentre grazie a quell’exploit la Campeginese di Virginio Bernardi riuscì ad ottenere il lasciapassare per un’altra stagione nella massi-ma serie. Soltanto un anno prima era stata invece la Sidis a pagare dazio sull’altare del fotofi nish. Il 1 aprile del 1993 il palasport di via Guasco era gremito per la gara di ritorno del play off scudetto con-tro la Panasonic Reggio Calabria di Charly Recalcati. La squadra di Bernardi, arrivata di gran carriera dalla serie A/2, fu “gelata” sulla sirena dalla bomba di Hugo Sco-nochini. Finì 86-84 per i reggini allenati da Recalcati con 14 punti di Avenia e 15 di Bullara.
BOMBA CHE VIENE, BOMBA CHE VA
Il bilancio bianco-rosso sulle “bombe” all’ultimo secondo si fer-ma al momento ad un sostanziale equilibrio tra vittorie e sconfi tte.
Prima di Romel Beck si potrebbe infatti citare lo sfortunato campio-nato di serie A 2006-2007 quando l’armata Brancaleone guidata da Max Menetti riuscì nell’impresa di espugnare il Paladozza battendo la Climamio Bologna per 84-81 con l’errore alla sirena del futuro Nba Marco Belinelli a premiare la grinta di una squadra che su quella vittoria seppe poi costruire una striscia record di vittorie che non impedì però la retrocessione. A fronte di quel bel ricordo, ce ne sono altri però brucianti. La beffa più atroce fu quella del 14 gennaio 2007. Bipop-Benetton, una par-tita che resterà negli annali della storia bianco-rossa come quella del “caso Lorbeck”: il giocatore sloveno segnò 22 punti in 27 minuti mangiando sulla testa di Ress e Violette. Era anche la partita del ritorno a Reggio, per la prima volta da avversario di Angelo Gigli (non segnò neanche un punto in 16 minuti) e Joey Beard. Ma di quella partita si ricorderà anche l’incredibile canestro da 20 metri di Nikolas Zisis segnato ben oltre il 40esimo minuto. Una beffa. Sempre in quello sfor-tunato campionato, l’11 marzo nella quinta di ritorno, la sirena fu ancora avversa alla Pallacanestro Reggiana. In quel caso fu Ricky Minard a tentare la sorte con un
DI GABRIELE [email protected]
Quella siglata da Romel Beck a Faenza contro l’Aget Imola è stata soltanto l’ultima “bom-
ba-beffa” siglata allo scadere di una partita di pallacanestro. La letteratura in materia è ampia e variegata: con un canestro decisivo allo scadere c’è chi ha vinto degli scudetti, basti pensare a Ruben
Douglas che consegnò il tricolore alla Fortitudo espugnando Milano con una bomba allo scadere del tempo o a Roberto Premier che mise a tacere il palasport di Livorno in un’epica fi nale scudetto negli anni Ottanta. Anche la Pallacanestro Reg-giana, nel corso dei suoi anni di storia, ha dato il suo contributo agli aneddoti legati ai canestri beffa sul foto-fi nish. Ecco una breve, senza alcuna ambizione di completezza, galleria di episodi.
IL “GLACIALE” ROMELIl canestro con cui Beck ha regalato la vittoria alla Trenkwalder contro Imola
8,2 I secondi impiegati da Smith e Beck per confezionare il canestro “beffa” di Faenza
52I minuti di ritardo con cui il pivot dell’Aget Eby si è presentato alla gara contro la Trenk 12
Anni di distanza dall’ultimo primato solitario in classifi ca della Snaidero Udine 5,2 Le stoppate di media
del pivot di Pistoia Jarmis Varnado
LE “BOMBE” SULLA SIRENA
tiro da tre per ribaltare l’imminente sconfi tta contro la Lottomatica di Repesa. Finì 85-83 per i capitolini (con 19 punti di Lorbek, ancora lui) e con la bomba di Minard a spegnersi sul ferro.
BEFFE DI LEGADUE
Scendendo di categoria, soltanto tre anni prima, il 31 marzo 2004, fu una bomba dello jesino James Singleton allo scadere dei 40 minuti a “gelare” un palasport di via Guasco già pronto a festeg-giare la promozione matematica in serie A della Bipop griffata Fabrizio Frates. Di quella gara si ricordano anche i 6 punti di Blizzard (diventato poi bianco-rosso l’anno successivo), i 2 di Joel Salvi e, in casa reggiana, i 5 di Pol Bodetto. Risale invece al 4 aprile 2009 l’ultima beffa subita in Legadue. Una bomba di Ray Childress allo scadere consegnò infatti i due punti alla Cimberio Varese di Pillastrini sulla Trenk di Ramagli, ormai in disarmo. Quella sconfi tta, nel segno di un Galanda mostruoso autore di 24 punti, segnò di fatto l’addio ai play-off della Trenk che poi si ridusse a conquistare la salvezza alla penultima giornata battendo Imola con un super Young.
1993 HUGO SCONOCCHINI Sidis-Panasonic RC 84-86
1994 DONATO AVENIA Rimini-Campeginese 79-82
2004 JAMES SINGLETON Bipop-Jesi 59-62
2007 MARCO BELINELLI Climamio BO-Bipop 81-84
2007 NIKOLAS ZISIS Bipop-Benetton TV 63-66
2007 RICKY MINARD Bipop-Lottomatica 83-85
2009 RAY CHILDRESS Trenk-Cimberio VA 87-89
2010 ROMEL BECK Aget Imola-Trenk 78-79
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√
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x
x
√ “Bomba" segnata x “Bomba" sbagliata
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 34
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Tre, due uno... San Martein!Domenica 14 novembre torna la tradizionale sagra d’autunno dedicata al santo cittadinoGli oltre cento volontari della
Pro Loco di San Martino in Rio, insieme all’Amministrazio-ne Comunale tornano anche quest’anno a presentare la tra-dizionale sagra ed San Martein, che si svolgerà domenica 14 dicembre lungo le vie e le piazze del paese, per tutto il giorno.Oltre 120 solo i figuranti in costume d’epoca per la rievoca-zione che rimetterà in scena le traversie del Santo Martino, che spezzò il suo nobile mantello per coprire un povero mendicante.Il Corteo verrà ripetuto per 3 vol-te nel corso della giornata nei se-guenti orari:11.45-15.30-17.15.L’evento avrà luogo intorno ai prati della Castello, che fornirà
un forte impatto scenico, per culminare con la rappresenta-zione al calar delle luci del giorno con l’illuminazione delle sole torce dei fi guranti. Quest’anno la splendida novità è rappresentata da oltre 100 nuovi costumi, realizzati dalle sapienti mani delle sarte sammartinesi che hanno messo a disposizione la loro competenza per realizzare costumi fedeli e scenografici. Presente anche la grande Legio Romanica, che mostrerà la epica forza delle schiere romane di duemila anni fa e organizzerà interessantissimi laboratori a te-ma “romano” per tutti i bambini.Si susseguiranno anche spet-tacoli di falconeria, alle 12 e
alle 15.30, durante i quali sarà possibile vedere a terra e in volo falchi e altri rapaci,Per rendere l’atmosfera ancora più magica, esibizione di arcieri con arco storico, lezioni di tiro per bambini ed accampamenti in arme, ricostruiti appositamente. Le esoteriche danze antiche saranno poi eseguite da Leone Belluno, splendido ballerino che si esibirà in danze celtiche.I bambini potranno poi godere della classica passeggiata a cavallo sui pony che il Centro Ippico di Trignano gentilmente mette a disposizione.Saranno presenti le sculture dei Clown con palloncini per i più piccini, che sul loro passeggino
potranno “sfidare in singolar tenzone” con le loro spade di palloncini le migliaia di per-sone che intralceranno il loro passaggio.Naturalmente non mancheran-no il mercatino degli agricoltori e di tanti operatori enogastro-nomici che insieme agli artisti dell’ingegno e degli hobbysti allieteranno i visitatori con i loro prodotti.Inoltre tutti i negozi saranno aperti, in modo da far apparire il Centro Storico nella sua massima vitalità.Oltre a polenta, gnocco fritto, salsiccia, castagnaccio, caldarro-ste e vin brulè ed alla possibilità di pranzare presso il ristorante
riscaldato, attrezzato anche per pasti da asporto, che verrà allestito in piazza. Anche quest’
anno ci sarà anche lo spazio gastronomico dedicato all’er-bazzone tradizionale reggiano.
DOMENICA 14 NOVEMBREOre 10
Inaugurazione “Sagra ed San Martein”
Dalle 10.30 alle 12.30Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale
Prati della RoccaAl Museo ci si diverte: Lanterne di San Martino
divertenti laboratori creativi all’aperto per bambini da 4 a 9 anniattività ad offerta libera
Ore 11.45Intorno al prato del castello
Rievocazione in costume della storia di San Martino
Ore12Intorno al prato del castelloSpettacoli di Falconeria
15.30Intorno al prato del castello
Rievocazione in costume della storia di San Martino
Intorno al prato del castello - Spettacoli di Falconeria
Dalle 16.30 alle 18.30Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale
Prati della RoccaAl Museo ci si diverte: Lanterne di San Martino
divertenti laboratori creativi all’aperto per bambini da 4 a 9 anniattività ad offerta libera
17.15Intorno al prato del castello
Rievocazione in costume della storia di San Martino
PROGRAMMA
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Pag. 35venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
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Un autunno caldo e… animatoTanti gli eventi e le mostre proposti nel Comune � no a dicembre
Proseguirà fi no al 21 novem-bre la mostra “Il mondo di
Remo. Antichi mestieri: miniatu-re in movimento” a San Martino in Rio. L’esposizione raccoglie una curiosissima collezione di scene animate, installazioni rappresentanti case rurali, ca-seifi ci, mulini, botteghe e scene agricole, tutte ricostruite con la cura, l’attenzione e i particolari della nostalgia di chi ha cono-sciuto e vissuto bene li mondo rurale. L’autore delle scene, realizzate con materiale misto e animate attraverso meccanismi meccanici, è Remo Longagnani, classe 1950, sammartinese, che dal nucleo centrale, ideato per un presepe animato, ha pro-
seguito la rappresentazione di questo “piccolo mondo antico” nel quale rivivono le tradizioni agricole del nostro territorio, la durezza della vita di campagna, ma anche la passione e la no-stalgia di tempi e pratiche ormai quasi scomparse.“Una esposizione di notevole importanza, questa proposta dall’Amministrazione Comunale di San Martino in Rio - Asses-sorato alla Cultura - afferma l’Assessore Giulia Luppi - perché coinvolge attivamente i cittadi-ni, offrendo a grandi e piccini l’opportunità di ritrovare un pezzo delle proprie tradizioni, e di mostrarle come nuove a chi non ha fatto in tempo a viverle.
Un percorso culturale che a San Martino in Rio abbiamo deciso di rendere a tutto tondo, con tante iniziative che fi no a dicembre renderanno vive e attive le sale della nostra bella Rocca. Presso la biblioteca, il museo, le sale della Rocca Estense tutti potranno partecipare ai labora-tori domenicali per bambini del Museo “Al museo ci si diverte”, alle visite guidate alla Rocca, alle mostre (“A tutti colori che sono in ascolto…la radio da Gugliel-mo Marconi al transistor” e “Il mondo di Remo: miniature in movimento” per arrivare infi ne alla prossima apertura de “La festa dei Presepi, VI rassegna” 4 e “Antichi balocchi. Ricordi
d’infanzia”). Le mattinate del sabato, fi no all’11 dicembre, saranno dedi-cate ai bambini dai 4 ai 9 anni con “I giochi delle tradizione”Uno scoppio di cultura che in-veste il territorio sammartinese rinvigorendolo e offrendo ai suoi abitanti l’opportunità di conoscere e confrontarsi con luoghi e memorie di notevole importanza. Un notevole sforzo, che ci riempie di orgoglio e per il quale non possiamo che essere soddisfatti. Il nostro Comune, anche in questo momento di crisi, diventa motore propositi-vo per la crescita del territorio, elaborando e proponendo buoni progetti, grazie al coordinamen-
DOMENICA 7 NOVEMBRE Ore 17
Uffi cio Cultura in collaborazionecon Cappella Musicale
San Francesco da Paola di Reggio EmiliaChiesa di San Martino Vescovo
Concerto organo “Soli Deo Gloria”Giorgio Leonida Tosi, violino - Micol
Vitali, violino - Emma Bolamperti, organoMusiche di G. Legrenzi, M. Cazzati, A. Corelli
MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE ore 21
Biblioteca Comunale - Sala dell’UnicornoAd alta voce - 4 incontri di lettura espressiva
per adulti condotti da Monica MoriniTerza serata: “L’abbraccio poetico,
dar voce all’invisibile”Iscrizioni 0522-636719- ingresso gratuito
DOMENICA 14 NOVEMBREore 10 / 18
Associazione Turistica Pro locoCentro storico
Festa ed San MarteinRievocazione storica
delle gesta di San Martino.Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale
Prati della Roccaore 10,30-12,30 e ore 16,30-18,30
Al Museo ci si diverte: Lanterne di San Martinodivertenti laboratori creativi all’aperto per
bambini da 4 a 9 anni attività ad offerta libera
MERCOLEDÌ 17 NOVEMBREore 21
Biblioteca Comunale - Sala dell’UnicornoAd alta voce - 4 incontri di lettura
espressiva per adulti condotti da Monica MoriniQuarta serata: “Fiabe di ieri e di oggi,un approccio alle storie per ragazzi”
Iscrizioni 0522-636719- ingresso gratuito
PROGRAMMA
to che siamo riusciti a mettere in atto”. Le iniziative proposte sono nate da una fattiva colla-borazione tra Museo dell’Agri-coltura e del Mondo Rurale, Biblioteca Comunale, Ufficio Attività Culturali, Associazione Commercianti “Il Castello”, Associazione Culturale “Leggere
SABATO 20 NOVEMBREdalle 16.30 alle 18
Associazione Culturale Leggere Fare GiocareAula didattica del MuseoIl Castello dei Bambini:
funghi e folletti acchiappatutto!divertente laboratorio creativo
per bambini da 6 a 10 anniPer bambini di età inferiore
è richiesta la presenza di un adulto.Iscrizioni 0522-636726 - ingresso a pagamento
SABATO 27 NOVEMBRE ore 21
Uffi cio Cultura - Sala d’AragonaGrammofoni In Concerto - Serata musicale
a cura di Alberto Chiànteracon le voci di Enrico Caruso, Tito Schipa,
Ferruccio Tagliavini, Beniamino GigliClaudio Villa, Luciano Taioli, Renato Carosone
Ingresso gratuito
SABATO 4 DICEMBREDalle 16.30 alle 18
Associazione Culturale Leggere Fare GiocareAula didattica del Museo
Il Castello dei Bambini: biglietti d’auguri!divertente laboratorio creativo per bambinida 6 a 10 anni. Per bambini di età inferiore
è richiesta la presenza di un adulto.Iscrizioni 0522-636726 - ingresso a pagamento
DOMENICA 5 DICEMBREDalle 16.30 alle 18
Museo dell’Agricoltura e del Mondo Ruralein collaborazione con l’Associazione
Culturale “Leggere Fare Giocare”Portici di Corso Umberto IAl Museo ci si diverte:
Il Mercatino di Natale dei Bambinia seguire merenda gratuita
offerta dall’Associazione Commercianti“Il Castello”
Iscrizioni 0522-636726 - ingresso gratuito
MOSTREPer l’intera giornata sarà possibile visitare il Museo dell’Agricoltura e del Mondo
Rurale e il castello nelle sue sfarzose sale arricchite dalle mostre
FINO AL 9 GENNAIO Sala del Teatro e delle Aquile - Rocca Estense
A tutti coloro che sono in ascolto... la radio da Guglielmo Marconi al transistor Collezione di Giovanni Zagni
Mostra in collaborazione con il Circolo Culturale “La Rocca”Orari: sabato dalle 10 alle 12.30
Domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30Per scolaresche aperture anche in altri giorni
Prenotazioni allo 0522-636726
FINO AL 14 NOVEMBRE Cappella di San Giovanni Evangelista - Rocca Estense
Il mondo di Remo - Antichi mestieri: miniature in movimento
Collezione di Remo LongagnaniOrari: Per scolaresche aperture anche in altri giorni
Prenotazioni allo 0522-636726
Fare e Giocare”. Le attività sono pensate e rivolte ad un pubblico eterogeneo, dai bambini in età prescolare agli adulti, a paga-mento o gratuite, ad ingresso libero o su prenotazione, tutte comunque sono l’espressione della vivacità culturale del Co-mune di San Martino in Rio.
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Pag. 37venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
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Il Santo dell’estate novembrinaL’affascinante leggenda di Martino, cavaliere devoto e caritatevole
Martino nacque in Panno-nia, l’odierna Ungheria,
nel 316; era fi glio di un uffi ciale romano e fu educato nella città di Pavia, dove passò la sua infanzia fi no all’arruolamento nella guardia imperiale all’età di quindici anni. A scuola Mar-tino prese i primi contatti con i cristiani e, all’insaputa dei genitori, si fece catecumeno e prese a frequentare con assidui-tà le assemblee cristiane. La sua umiltà e la sua carità hanno dato vita ad alcune leggende tra cui quella in cui Martino incontrò un povero al quale donò metà del suo mantello; oppure quella dell’attendente che Martino considerava come un fratello, tanto da tenergli puliti i calzari.
LA LEGGENDA
Era l’11 novembre: il cielo era coperto, piovigginava e tirava un ventaccio che penetrava nelle ossa; per questo il cava-
liere era avvolto nel suo ampio mantello di guerriero. Ma ecco che lungo la strada c’è un po-vero vecchio coperto soltanto di pochi stracci, spinto dal vento, barcollante e tremante per il freddo. Martino lo guarda e sente una stretta al cuore.“Poveretto, - pensa - morirà per il gelo!” E pensa come fare per dargli un po’ di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha. Sarebbe suffi ciente del denaro, con il quale il po-vero potrebbe comprarsi una coperta o un vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sé nemmeno uno spicciolo. E al-lora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene un’idea e, poiché gli appare buona, non ci pensa due volte. Si toglie il mantello, lo taglia in due con la spada e ne dà una metà al poveretto.“Dio ve ne renda merito!”, bal-betta il mendicante, e sparisce. San Martino, contento di avere
fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre un ventaccio rab-bioso pare che voglia portargli via anche la parte di mantello che lo ricopre a malapena. Ma fatti pochi passi ecco che smette di piovere, il vento si calma. Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno. Il cielo diventa sereno, l’aria si fa mite. Il sole comincia a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello. Ecco l’estate di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell’atto di carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più gradito a Dio. Ma la storia di San Martino non fi nisce qui.Durante la notte, infatti, Mar-tino sognò Gesù che lo ringra-ziava mostrandogli la metà del mantello, quasi per fargli capire che il mendicante incontrato era proprio lui in persona.
STORIA DI SAN MARTINO IN RIORisalgono alla prima metà del sec. XI i primi documenti su San Martino in Rio nei quali si nomina il Santo protettore del nostro centro insieme al suo ca-stello. Carlo Magno donò queste terre alla Chiesa di Reggio Emilia e proprio il Vescovo Niccolò Maltraversi, nel 1050 circa, le cedette a Bonifacio di Canos-sa; successivamente la figlia Matilde infeudò il territorio ad una nobile famiglia reggiana: i Roberti da Tripoli nel 1115 circa. Dal 1115 al 1430, la piccola capitale di questo feudo prese il nome di “Martino de’ Roberti”.Nel 1157, il castello venne di-strutto dalle orde di Federico Barbarossa. Nel 1346, Nicolò, Bertone e Guido Roberti da Tri-poli, strinsero un patto d’allean-za con il Marchese d’Este garan-tendogli appoggio e ospitalità; ottennero “l’investitura” come veri Signori di San Martino. Il castello venne di nuovo di-strutto nel 1353 ad opera dei Gonzaga che si ritenevano avversari dei Roberti alleati al Marchese d’Este. Ma l’anno successivo, ritornati feudatari, la Rocca fu ricostruita con l’ap-poggio fi nanziario dei Visconti. Nel 1368, Carlo IV imperatore confermò “l’investitura” dei Roberti sul feudo ma, entrati in disaccordo con gli Estensi, che nel frattempo erano divenuti Marchesi di Reggio, i Roberti furono costretti ad abbando-nare la Rocca ed a non farvi più’ ritorno. Nicolò d’Este mandò un suo legato nel feudo per permettere la giurisdizione a libero comune. A San Martino vi era un Consi-glio degli Anziani che provvide alla stesura degli “STATUTA” atti a governare il territorio dal punto di vista amministrativo, civile e giudiziario. Tale opera, costituita da 5 libri divisi in ca-pitoli e paragrafi , è datata 1440 e conserverà, anche negli anni successivi, un ruolo di enorme importanza. Borso d’Este, divenuto Duca, cedette il feudo alla città di Reggio E. in segno di ricono-scenza per averlo accolto favo-revolmente; nel 1501 Ercole I° diede a suo fratello Sigismondo “l’investitura” sul nostro terri-torio aggiungendovi le terre di Campogalliano e Castellarano. Da quell’anno, i discendenti di Sigismondo si dissero “Estensi di San Martino” e il feudo diven-ne “S. Martino d’Este”. Risale alla meta del sec. XVI, l’utilizzo dei colori bianco e azzurro quali emblema del
Comune. Nel 1571 venne ospite del castello I’Arcivescovo di Milano Cardinale Carlo Borro-meo che benedisse, con solenni cerimonie e fra l’esultanza del popolo, la nuova campana della Chiesa. Nel 1585, ebbe inizio la costruzione della torre civica che venne poi conclusa solo nel 1727 ed ottenne la cam-pana nel 1804. Per volontà del Papa Gregorio XIV, nel 1590, venne fondata la Collegiata e l’arcipretura si spostò da Prato a S.Martino. Gli “Este Martino “ ricevettero, con Filippo I, il titolo di Marchesi. Nel 1600, iniziarono i lavori per costruire la nuova Chiesa collegiata e parrocchiale e si abbattè la precedente. Con l’eredità lasciata da A. Magi-strelli, venne aperto il Monte di Pietà nel 1607 e sette anni dopo giunsero, nel nostro feudo, i Padri Cappuccini ospitati in un convento costruito dai feuda-tari. Nel 1618 si stamparono le “COSTITUZIONI” (insieme delle “Grida” emesse dai Signori dopo la stesura degli “STATUTA”). Per ordine del Marchese, nel 1648, si istituì il Consiglio generale del popolo (costituito dalle famiglie più rappresentative del paese) che designò, da quell’anno in poi, i componenti del Consiglio degli Anziani, organo di note-vole importanza. Nel 1663, il Vescovo Mons. Mar-liani riconfermò San Martino a patrono del marchesato e di-chiarò obbligatoria la sua festa. Con la morte di Carlo Filiberto II, nel 1752 si estinse il casato estense di S. Martino e il feudo venne gestito dalla Camera Ducale che vi inviò dei Gover-natori. Nel 1772, il marchesato fu posto in vendita e l’acquistò Don Paolo Rango d’Aragona (l’ebbe fi no al 1792) che poté contare su 3227 abitanti situati nel paese e nelle ville di Prato, Lemizzone, Gazzata, Stiolo e Trignano. Nel 1791, venne inaugurato l’ospedale sorto per merito dei lasciti di G. Campari, C. Condulmeri e dalla soppres-sione delle confraternite religio-se. In seguito alla Rivoluzione francese, San Martino divenne parte della Repubblica Cisalpina ma perse, nel 1800, le ville di Prato e Lemizzone cedute alla giurisdizione di Correggio. Con l’avvento della Restau-razione, il marchesato tornò sotto il governo estense ma nel 1859, cessò defi nitivamente il dominio del Duca d’Este per la nascita del Regno d’Italia.
venerdì 5 novembre 2010 - REPORTERPag. 38
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Più di duecento per i 40 anniVisite all’azienda, dibattiti e premiazione per il compleanno della metalmeccanica
Oltre duecento gli ospiti che hanno presenziato al
quarantesimo anniversario della Casarini Srl a San Martino in Rio il venerdì 15 ottobre.La storica azienda del settore metalmeccanico ha aperto le porte al pubblico effettuando, dal pomeriggio fi no a tarda sera-ta numerosissime visite guidate dell’azienda, a dimostrazione dell’interesse dei concittadini e delle altre aziende del settore.In molti hanno presenziato anche al dibattito, che insieme al padrone di casa Massimo Ca-sarini, ha visto la partecipazione di Ilenia Malavasi Assessore pro-vinciale alla Formazione, Oreste Zurlini, Sindaco di San Martino in Rio, Cristina Strozzi Presi-dente CIS e membro di giunta Industriali di Reggio Emilia -in sostituzione di Giorgia Iasoni -,
Marco Bedogni vice Presidente di Confapi Reggio Emilia e Mirco Pisi Responsabile territoriale CNA. Il moderatore, Federico Parmeggiani, giornalista della rivista Imprenditori e Dottore di ricerca in Law and Economics, Università di Siena, ha condotto i relatori in un dibattito che ha toccato i temi caldi dello sviluppo imprenditoriale del momento, tra crisi e sviluppo: dall’avanzamento tecnologico, al passaggio generazionale in azienda, all’azione delle As-sociazioni nella gestione di questa crisi.“Diciamo la verità - la conclusio-ne è andata al padrone di casa Massimo Casarini - la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, ma penso che come emiliani siamo espressione di una passione per il lavoro che ci “colpisce” dal
mattino fi no a sera, ed è questa l’unica ricetta che a me e mio fratello è stata prescritta fin da piccoli. Abbiamo poi dalla nostra una grande fortuna, aver esteso la capacità produttiva ha dato la possibilità di realizzare componenti importanti di gran-de visibilità, e qui ne abbiamo ben chiari esempi esposti, che sono motivo di orgoglio ed uno stimolo per tutti i nostri collaboratori”.Al termine della tavola rotonda sono stati invitati sei dipendenti che lavorano da sempre per l’azienda, e sono stati premiati con una targa, a riconoscimen-to del loro lavoro. Un premio speciale è stato poi consegnato dalla famiglia e dall’azienda intera al fondatore dell’impresa, Claudio Casarini.
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In alto, da sinistra il pubblico durante la trasmissione del video di presentazionedell’azienda, dedicato al fondatore Claudio Casarini e alcuni degli ospiti del dibattito:
da sinistra Massimo Casarini, Ilenia Malavasi, Oreste Zurlini, Cristina Strozzi e Marco Bedogni.Foto di Massimo Dall’Aglio
Pag. 39venerdì 5 novembre 2010 - REPORTER
SPECIALE SAN MARTINO IN RIO
Il Museo è aperto tutte le Domeniche negli orari 10.30-12.30 e 15.30-18.30
È altresì aperto tutti i venerdì sera dalle 21 alle 24.La Scuderia offre le pratiche ai propri associati
il primo, secondo e terzo lunedì del mese dalle 21 alle 24 (festivi ed agosto esclusi)
Via Barbieri 12 - 42018 San Martino in Rio (RE)Tel. e Fax: 0522 636133 - [email protected]
Museo dell’Automobile di San Martino in Rio e Scuderia San Martino
In collaborazione con:
Passione sempre in motoAl Museo dell’Automobile un passato che si conserva e che illumina il presente
All’insegna del “Se partiamo seguiteci, se ci fermiamo…
spingeteci” (Barighin) il Museo dell’Automobile di San Martino ha superato i 54 anni di vita, nato nel ’56 dalla geniale in-tuizione dell’industriale Gentili di Bologna e dai Sammartinesi Giulio Campari e Emilio Storchi, detto Barighin si prefi sse inizial-mente di raccogliere vetture da affittare a registi e produttori per l’ambientazione di fi lm sulla seconda guerra mondiale. Dopo periodi di splendore e di profondo disfacimento a causa della pre-matura scomparsa di alcuni suoi condottieri, il Museo venne preso per mani da Vittorio Vicenzi, det-to Vic (con la c dolce, importante). Ecco come presentava le vetture in un depliant dei primi anni ‘70 Cose morte, cose da guardare. Questo non è un museo. Le cose che vi sono contenute sono vive. Saranno, se volete, “tenute” vive, ma vivono. La civiltà della macchine, con il suo fl uire di leggi mercantili, economiche, tecniche è la civiltà più cannibalistica della storia dell’umanità, mangia la coda a sè stessa ad ogni giro di tempo. Le invenzioni incalzano: più avanti, sempre più avanti: via, correre, buttare, far sparire, all’insegna dell’effi cienza e della comodità. Che? Ciò che deve essere gettato via non è costato nulla all’uomo? Quanti sudori, quante lotte, quanto sangue su questa girandola! C’è allora chi ci ripensa. Chi non ha il coraggio di distruggere. Chi conserva di que-ste cose l’immagine e il concetto che le vide nascere, la meraviglia e lo stupore di un tempo. Quindi raccogliere, curare, ripristinare.
Altro danaro, altra fatica, altre lotte. Ma, alla fi ne, la ricompensa: eccole lì, allineate, lucide, pronte a riprendere la strada di un tempo, le mirabili “ancetre”, le “nonne”. E oggi, tuffati in una specie di sogno improvviso, trascorreremo tra le nostre vecchie automobili alcuni momenti indimenticabili. Non diciamo nulla delle forme, le miriamo. Pochi i numeri: certe curiosità tecniche meritano un maggior approfondimento. (Vic)Parole ancora attuali che sotto-lineano la passione per la con-servazione delle cose antiche. Passione che pur avendo il cuore nelle auto, comprende anche altri aspetti culturali del tempo che fu. Le auto vanno tenendosi per mano con le motociclette, la meccanica, l’abbigliamento, il lavoro e tutti gli aspetti di vita quotidiana che sono via via andati mutando nel tempo. Certe piccole fi gure che salgono alla memoria come lampi; come non ricordare le signore sedute trasversalmente sul sellino posteriore di moto e scooter, autisti col basco e si-garetta in bocca, auto in panne riparate a fi l di ferro o viandanti che chiedono informazioni. Tutte fi gure sparite nell’era dei satelli-tari, delle auto elettroniche, della circolazione caotica. Ogni tanto val la pena di guardare indietro, a quel passato che non c’è più, ma che può insegnare ancora tanto. La storia insegna, dissero i fi losofi , cerchiamo di impararla. Entriamo per un attimo non solo sull’auto di una volta, ma nell’ambiente stesso, strade polverose, niente aria condizionata, poco traffi co, qualche osteria, tanti amici, “co-me un istante deja vu’, ombra
della gioventù” (cit.Guccini).Ecco allora che ci accorgiamo come diventi utile il lavoro di chi ci ricorda questi momenti, di chi cura e conserva il passato strizzando l’occhio con sorrisino ironico al futuro, alle migliorie che ci aspettano. Ma saranno poi migliorie?Le nuove tecnologie, automobili parlanti, che vanno dove decido-no loro, che accelerano e frenano contro la volontà o l’aspettativa del guidatore. Che rispettano i limiti e le distanze di sicurezza automaticamente, che ci gui-dano nella nebbia e ci avvisano se un pedone vuole attraversare la strada. Tutte operazione che l’uomo fa da sempre. Stiamo forse diventando stupidi costruendo auto intelligenti? Domanda senza risposta immediata, ma almeno andiamo a vedere cosa costruiva l’uomo 50 o 100 anni fa. Visitia-mo il Museo dell’automobile di San Martino in Rio dove troviamo l’evoluzione dell’automobile dal 1910 fi no a periodi più recenti. Ruote di legno, fanali a carburo, clacson a peretta, uniti a car-rozzerie berline, spider, coupè. Modelli che sono stati simbolo della storia d’Italia, simbolo della velocità e simbolo dell’Italia che lavora. Dalle utilitarie alle berline di lusso, dalle auto concepite per il pubblico femminile alle sportive destinate alle corse.L’attività non si limita alla con-templazione delle vetture, ma si completa con le attività indotte quali i raduni, i corsi, le attvità culturali. Finita la kermesse del Lancia Day che ha portato in piaz-za a San Martino oltre 100 vetture Lancia ed al museo era presente
una sfi lza di auto signifi cative del costruttore torinese, il 29 Maggio alle ore 18, sul piazzale della chiesa di San Martino ci sarà la benedizione delle auto che parteciperanno al Rally del Peloponneso, percorso turistico nell’Ellade di omerica memo-ria. Ma un’ora prima, presso il
Museo dell’automobile ci sarà la premiazione del secondo con-corso per le scuole, organizzato in collaborazione con Aci Reggio Emilia. Contemporaneamente ci sarà la consegna dei diplomi ai partecipanti del Corso di Primo Soccorso, in collaborazione con Croce Rossa Italiana.
L’attività proseguirà con il Circu-ito del Tricolore, gara di regola-rità a calendario Asi. E mentre le attività proseguono, ogni tanto occorre una pausa di rifl essione, che il Museo offre aprendo le por-te ogni Domenica del mese dalle 10.30 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30.
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BELLEZZE DEL PASSATO Sopra, una giovane Sandra Milo ospite del museo