l'altro giornale sambonifacese novembre 2014

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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVIII - N10 NOVEMBRE 2014 - stampato il 03/11/2014 Fiera Nazionale di San Martino ed Arcole DOC in vista. La manifestazione, giunta alla sesta edizione, è in pro- gramma sabato 8 e domenica 9 novembre. Ben 150 saranno gli espositori di prodotti tipici di tutta Italia e manu- fatti artigianali che occuperanno lo spazio destinato alla Fiera, quest’anno raddoppiato…E mentre nei giardini di Piazza Poggi sorgerà un grande accampamento medievale dove decine di rievocatori riproporranno le antiche arti e mestieri con scene di vita del XIII e XIV secolo, per gli amanti dello sport presso il terreno attiguo a Piazza Euro- pa si esibiranno auto da rally, moto da speedway e supermotard. Il centro storico arcolese sarà tutto una grande fiera con un luna park, la mostra storica sulla famiglia Pellegrini e il palatenda in cui degustare piatti tipici veneti e la sera ballare con prestigiose orchestre su pista d’acciaio.

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L'Altro Giornale Sambonifacese di Novembre, notizie dall'Est Veronese

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Page 1: L'ALTRO GIORNALE Sambonifacese Novembre 2014

SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVIII - N10NOVEMBRE 2014 - stampato il 03/11/2014

Fiera Nazionale di San Martino ed Arcole DOC in vista. La manifestazione, giunta alla sesta edizione, è in pro-

gramma sabato 8 e domenica 9 novembre. Ben 150 saranno gli espositori di prodotti tipici di tutta Italia e manu-

fatti artigianali che occuperanno lo spazio destinato alla Fiera, quest’anno raddoppiato…E mentre nei giardini di

Piazza Poggi sorgerà un grande accampamento medievale dove decine di rievocatori riproporranno le antiche arti

e mestieri con scene di vita del XIII e XIV secolo, per gli amanti dello sport presso il terreno attiguo a Piazza Euro-

pa si esibiranno auto da rally, moto da speedway e supermotard. Il centro storico arcolese sarà tutto una grande fiera

con un luna park, la mostra storica sulla famiglia Pellegrini e il palatenda in cui degustare piatti tipici veneti e la

sera ballare con prestigiose orchestre su pista d’acciaio.

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Egregio Signor Direttore, la gente non comprende piùrealmente come vanno lecose informandosi solodalla TV e dai giornali.Spesso i media presentanoun Paese depresso con veri-tà parziali. Sentiamo spessoi nostri politici che voglionosempre aver ragione. Dibat-titi urlati per coprire le

ragioni dell'avversario con-siderato quasi un nemico,con l'incapacità di un verodialogo e una benchè mini-ma autocritica: le colpesono sempre da addebitareagli altri. I personalismi, chemai hanno a che fare con il"bene comune" sembranotrionfare rappresentandoun'idea deleteria della poli-tica, la quale dovrebbe inve-ce essere, al contrario, "ilpiù alto servizio della cari-tà" (Paolo VI) verso tutti.Quanti sono impegnati inpolitica, credenti e non cre-denti, dovrebbero conl'esempio ispirare stima ecoinvolgere i giovani dotati"di mente e di cuore" ascendere in campo investen-do la propria credibilità, perrenderla più bella è credibi-le. Per fare ciò serve dispo-nibilità, buona volontà ecapacità e disporre di unaadeguata formazione allaluce del Vangelo e dellaDottrina sociale della Chie-sa. C'è bisogno quindi dieducare al senso della citta-dinanza, della politica nelsenso più nobile del termineper raggiungere il fine delbene comune. Purtroppo però la disaffe-zione nei confronti dell'im-pegno politico sta penetran-do in profondità anche neinostri ambienti, col pericoloche per il futuro del Paese,anche i cattolici si limitino afare da spettatori poco inte-ressati.

Giancarlo Maffezzoli

L Novembre 2014 3le vostre

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Viale dell’Industria, 22 37029SAN PIETRO IN CARIANO (VR)

Tel. 0457152777 Fax 0456703744

[email protected]:10 euro annui

C.c postale n° 81285140intestato a L’Altro Giornale s.r.l.

Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina

Concessionaria Pubblicità:Studio Immagine

Tel. 045.7611777

Stampa:FDA EUROSTAMPA srlVia Molino Vecchio, 185

25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 03 - 11 - 2014

“Per il bene comune”

POLITICA

Circa sei mesi fa ho invia-to, e da voi pubblicato,una lettera dove mi lamen-tavo della confusionecreata dalla clientela del[…] a San Bonifacio. Dopo aver scritto a voialla Polizia municipale, alSindaco e telefonato aiCarabinieri (praticamentetutte le settimane), condelusione e ancora più conrabbia vedo che le cosenon sono praticamentecambiate. Infatti gli schia-mazzi, le urla degli avven-tori del bar non si sonominimamente ridotti. Faccio notare che c'èun’ordinanza comunaleche stabilisce che la musi-ca deve essere sospesa alleore23, ma dalle ore22, ilvolume deve essere abbas-sato a volume di sottofon-do. Ora questo non succede,ed inoltre gli avventori delbar hanno un tono di voce(grida e urla) che si pro-traggono spesso fino dopole 4 di mattina. Ne ho le palle piene!! Se iregolamenti comunali cisono devono essere fattirispettare. Se non si riescea farli rispettare, che ven-gano tolti... Ricordo che cisono anche delle sanzioni!Chiedo ai residenti di SanBonifacio che abitanonella zona limitrofa al bardi farsi sentire attraversouna raccolta di firme peravere più forza da espri-mere verso gli organi pre-

posti a far rispettare leleggi (oltre a poter riposa-re).Tirate fuori gli attributi efacciamoci sentire! Puòdarsi che questo problemalo avverta solo io, ma noncredo… Chiedo quindi dilasciare nome, cognome evia a questo indirizzo<[email protected]> . Gradito anche ilnumero di telefono.Alla redazione chiedo dipubblicare integralmentel'articolo senza ometterenulla(dissociatevi se nonsiete d'accordo). Mi prendo la responsabili-tà di quello che dico e fac-cio

Sassi Aldo

Gentile signor Sassi,comprendiamo perfet-tamente il suo disagio,ma – come giornale –non possiamo pubbli-care il nome del barincriminato. Siamo convinti,comunque, che Poli-zia, Sindaco, Carabi-nieri e naturalmentecittadini interessatisiano consapevoli diquale locale si sta par-lando. Riteniamo di averfatto il possibile persensibilizzare chi didovere a prendere inconsiderazione il pro-blema.

“Bar Fracassone”

SAN BONIFACIO

Vedo con tristezza i nostrigiovani che vanno a farele serate al bar con i cin-que euro regalati dalnonno o dal genitore, stan-no facendo una vita senzaprospettive, 100 mila gio-vani se ne sono andati dalnostro paese in cerca ditrovare non la ricchezza,ma almeno la dignità.Abbiamo ancora qualchecoppia che riesce a rispar-miare – lavorando in due -e che pensa di comperarecasa, ma - magari fra 20anni - devono venderlaperché viene tassata inmodo a dir poco vergo-gnoso. La nostra società ci spingead investire, così noi lavo-riamo come matti e unavolta che ci siamo costrui-ti un piccolo gruzzolo, unacasa e una pensione, sideve lottare per mantenereil nostro, quello che cisiamo sudato. Abbiamo uno Stato che hamesso in discussione tuttigli accordi presi nel corsodi una vita, ora metterà indiscussione anche la Sani-tà che già in buona partepaghiamo con saporiti tic-ket. Non avrei mai voluto pen-sare che saremmo arrivatiad un punto dove personea noi vicine si suicidanoperché non riescono apagare le tasse e i lorodipendenti. Questo Stato e i suoiamministratori, si permet-

tono cose che se le facesseun cittadino, verrebbemesso subito in galera. E' normale che il senti-mento di Patria e tutti glialtri valori vengano messisotto le scarpe, creando diriflesso una società scolle-gata, allo sbando. E allo sbando sono anche iPensionati, che sono statitartassati in ogni modo. Il piccolo patrimonio chesi erano costruiti, è statorosicchiato dalla famiglia,dalla sanità, dal blocco eriforma delle pensioni. Inostri piccoli gioielli, chefacevano parte di nostriricordi, siamo staticostretti a portarli ai“compro oro” o ad agen-zie di prestiti capestro cheingabbiano fino alla mortequella persona che ne fauso. Ora lo Stato avalla lalegge per la “nuda pro-prietà”: praticamente ven-diamo la casa ad un prez-zo ribassato, ma possiamorimanere nella nostra casafino alla morte… sonoconvinto, però, che primadi morire ci chiederannodi vendere anche qualchelitro di sangue a pocoprezzo perché ci dirannoche è vecchio, gli organinon li vorranno, sarannoda buttare!

Gianni Guglielmo Pozzani

ITALIA

“Che tristezza!”

ettere

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Novembre 2014 4DIALOGO

Forse sarà solo l’arrivodell’autunno con il primofreddo a metter fine aquella deplorevole esposi-zione di gambe, gambine,gambotte, cosciotte che leragazze, e anche certedonne mature che si credo-no perenni ragazzine,amano esporre al pubblicogirando per la città prati-camente come se fosseroin mutande e canottiera,perché è di moda far arri-vare la canotta, spessolacera e scollatissima, alivello del pube, copertoappena da una sorta di bra-ghetta-mutandina presso-ché invisibile e di pessimogusto. E’ davvero cosìmalridotto il nuovo “Madein Italy?” Senza dire di quandoespongono anche l’ombe-lico, come se fossero inspiaggia sotto il sole,ignorando che per ogniluogo c’è un diverso abbi-gliamento da indossare, eche l’intelligenza si dimo-stra anche nel modo perso-nalizzato di vestirsi!Addio alla multiforme bel-lezza delle gonne coloratee svolazzanti come farfal-le: a pois, con fiorellini, dipiqué, di raso, di lino…, aquelle camicette elegantidi pizzo o chiffon! Poveredonne quanta pena fannonel vederle passare inquelle condizioni da pez-

zenti miserabili: in mutan-de e canottiera, tutte ugua-li come pecore nude di ungregge belante, trasandatoe telecomandato! L’abbigliamento è sinoni-mo della personalità diogni individuo e anche delmodo di vivere di un’epo-ca storica, e adesso chetutto è all’insegna dellatrasgressione, vediamoche, solitamente, la donnache si vanta di esporre lesue nudità, neppure famistero di concedersifacilmente a chi allungaaudacemente la mano,sposato o meno che sia,soprattutto se è noto per lasua buona posizione socia-le e finanziaria; si separaaltrettanto facilmente damarito e figli consideratipalle al piede per inseguirefalse chimere di carriera odi libertà senza responsa-bilità ecc. ecc. E anche se chi ne fa lespese, alla fine, è quasisempre “il gentil sesso”,l’idea di cambiare stile divita assumendo un atteg-giamento meno provocan-te, più fedele, semplice,pudico, sincero, di veroamore per la famigliaanche se richiede sacrifi-cio…sembra essere deci-samente lontano e impro-ponibile. E sull’onda di questamoda trasgressiva, accet-

tata come progresso, tuttichiudono un occhio anchese i risultati sono: schizo-frenia, pazzia, sofferenza,depressione, evidentesquilibrio e fragilità nellenuove generazioni, fino adarrivare ai “ferri corti”della criminalità e delfemminicidio. Sindaci svegliatevi, e se iproblemi sono più grossidi voi, quello che potetefare è di emanare un seve-ro provvedimento pubbli-co a salvaguardia delpudore e del buon gusto,almeno per l’onore dellavostra città. La societàcivile infatti penalizza chimangia un panino sui gra-dini di un monumento, ochi non fa la raccolta dif-ferenziata, ma le donneche circolano seminudeper la città o le coppie chefanno sconcezze nei luo-ghi pubblici davanti agliocchi di tutti, anche deibambini, vengono lasciateindisturbate, mentre è pro-prio quello il vero immon-dezzaio da rimuovere. Forse è anche da questisegnali che la donna,assieme alla sua femmini-lità, eleganza e buongusto, ha finito col perdereanche la sua dignità e ilben dell’intelletto, salvo isoliti casi eccezionali.

Patrizia Stella

DONNE

“Un’estate in mutande e canottiera”Due giovanissimi sopra iltreno che li riporterà a casadopo una giornata di studioo divertimento, stanno ran-nicchiati in un angolo,stretti come due cuoricinisovrapposti, come quelliche impazzano su facebo-ok, amori belli, amori cari,amori spesso dis-educati.Un ragazzo e una ragazzaidentici a tanti altri, con lescarpe slacciate, qualchepercing e tattoo di troppo,incarnano la voglia di tra-sgressione, dove le passio-ni imbizzarrite non cono-scono il morso del freno.Arriva il controllore, chie-de i biglietti, ma non hariscontro alla sua richiesta,neppure a quella con cuichiede i documenti perredigere la multa, sanzionelegittima nei riguardi dichi ha pensato di essere piùfurbo: i dazi si paganosempre, soprattutto quandosi pensa di rimanere degliimpuniti per sempre. Acca-de tutto nella frazione diuno sparo, i toni diventanoaspri, le parole come sassi,le mani alzano il tiro,infrangono i denti, ilragazzo e la ragazza nonfanno sconti al malcapita-to, al disturbatore di turno,in scena c’è una vera e pro-pria sorta di razzismo alcontrario, di ideologiaribaltata: nel mio territorionon entra nessuno che la

pensi diversamente da me,di conseguenza prendi lebotte per averci provato.Quanto è avvenuto su queltreno, qualche volta su unpulman, non sono esterna-zioni sporadiche, su quelvagone è rappresentato unproblema sociale, uno stiledi vita che non è ripetizio-ne delle generazioni prece-denti, dei numeri e dellequantità ribelli di tanti anniaddietro, non si tratta digiovani che “fanno quelloche hanno sempre fatto perreazione all’autorità, allaregola, al comando adul-to”. Qui la formulazionesta in un’altra dinamica,sottoscrizione a un’identitàche non è legata all’etàadolescenziale, dove fatticollaterali o eventi criticisono da sempre negativitàprevedibili. Su quel treno,a quelle fermate degliautobus, dentro le classi,fuori dai pub, è in corso datempo una appropriazioneindebita di atteggiamenti-comportamenti altrui, èfarina di un altro sacco, èviolenza messa in giocodopo averla imparata efatta propria, un apprendi-mento sociale che piantauna profonda radice sulladisattenzione, sulla conflit-tualità verbale e fisica dichi invece dovrebbe risul-tare esempio autorevoleper riformulare percorsi

educativi comprensibiliper crescere insieme. Queidue ragazzi sul treno nonsono altro che la rappre-sentazione di una violenzaappresa e messa in pratica,che non è parte integrantedella nostra struttura biolo-gica, è qualcosa che diven-ta nostro abito mentale,perché il mondo adulto hadeciso da un paio di decen-ni almeno di mettere in cir-colo un tradimento cultura-le che consiste nel pro-grammare le ferie estreme,le notti insonni, le regaliedelle vacanze, autoassol-vendo se stessi dalle man-canze e dalle assenze conla più consumata delle bar-zellette: a volte commet-tiamo gli stessi errori deinostri figli…Ben sapendoche la verità sta nel suoesatto contrario: sono iragazzi a recitare da scafa-ti seduttori il nostro reper-torio di grossolane bugie,di quotidianità conflittualema patologica, di pocorispetto per il valore deiruoli e delle persone. Ementre ciò accade non pro-viamo alcuna vergogna,licenziamo il pestaggio suquel treno con una battuta,una risata, una scrollata dispalle, autorizzando a farepassare come una bravataqualcosa che invece non loè proprio.

Vincenzo Andraous

GIOVANI

“... Adulti e violenza gratuita”

La Scozia col suo referendum per l’indi-pendenza e così l’Inghilterra che l’ha per-messo hanno dato segno di alta e verademocrazia. Chiamare alle urne i cittadiniper conoscere il loro parere è sempre veralibertà. Così sarà per la Spagna e la Cata-logna. Quello che purtroppo non avvienein Italia col Veneto. Io sono antisecessioni-sta ma un convinto federalista affinchétutte le Regioni e i loro cittadini sianomessi nelle stesse condizioni di responsa-bilità e autonomia. Infatti non è ammissi-bile, in una vera democrazia, che ci sianocittadini di serie A – che vivono in Regio-ni autonome a Statuto Speciale – ed altri diserie B – che vivono in Regioni senzaautonomia.La nostra Costituzione, puressendo meravigliosa sotto certi aspetti,con stupendi articoli, ha bisogno di ritoc-chi e modifiche per essere veramente libe-rale e democratica, al fine di essere ugualeverso tutti i suoi cittadini.Sento spesso la Serracchiani, vicesegreta-ria PD e presidente della Regione FriuliVenezia Giulia, (a Statuto Speciale) fare

interventi di carattere generale sul nostroPaese per rinnovarlo. Perché allora nonconvince il capo del governo Matteo Renzia promuovere una struttura federale per lanostra Italia? Ciò sarebbe veramente lasoluzione per cambiare il Paese, al fine direnderlo responsabile e uguale per tutti.Solo così non ci sarebbero dei secessioni-sti e nel contempo ci sarebbe più unione. Altro problema è l’immigrazione clande-stina che questo Governo non affrontacome si deve e ne parla molto poco. Per evitarla ed evitare così anche tutte lemorti per annegamento, in un mare nonpiù Nostro ma Loro, bisognerebbe al limi-te delle acque territoriali africane, aiutarlisì in caso di bisogno, ma poi far fare aibarconi il dietro front. Basterebbe fare ciòper 3 o 4 volte per eliminare il commercioumano e gli annegamenti. Bisogna poimettersi in testa di aiutare la gente biso-gnosa in casa loro ed evitare così anche imolti problemi che la clandestinità porta incasa nostra.

Renato Tomezzoli

“E Democrazia”REFERENDUM

Dopo che per anni i soliti poteri forti senz’anima sono riusciti a plagiare il nostro cervelloa tal punto da spacciare per verità scientifica l’idiozia del gender che vuole mettere in dub-bio la nostra vera identità maschile e femminile, anzi la nostra stessa umanità, declassan-dola a livello di istinto, peggio delle bestie, si è visto, per contro, una graduale e progressi-va elevazione in grado di tutti gli animali, selvaggi o domestici, diventati ormai idoli intoc-cabili e riveriti, come le “vacche sacre”, anche quando aggrediscono l’uomo che contameno delle bestie. Tanto che l’insensatezza umana li ha perfino elevati a “soggetto di dirit-to”, che di solito spetta solo agli esseri dotati di libertà e “coscienza di sé”, cioè all’uomo,se non altro perché i diritti vanno sempre accompagnati anche dai doveri. E quali “diritti-doveri” possono mai avere le bestie, secondo gli animalisti-ecologisti fanatici che sbraita-no al punto da condizionare perfino Sindaci e Giudici i quali hanno deciso di vietare perfi-no la legittima difesa di chi si imbatte all’improvviso davanti a un animale feroce nel boscoo in paesi di montagna maggiormente esposti a questi pericoli! Per costoro è meglio vede-re un uomo sbranato che un lupo ammazzato. Giusta la legittima difesa, afferma il giudice,ma senza armi! E con che cosa allora? A pugni e calci come per il pugilato? O con la fugadisperata in mezzo agli alberi nella speranza che il giorno dopo il lupo non ritorni con ilsuo branco? Che idiozie! Lettera firmata

UOMO O BESTIA

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«L'informazione e la comu-nicazione sono fondamenta-li per evitare la diffusione diuna vera e propria psicosi».Con queste parole, pronun-ciate dall'Assessore regiona-le alla Sanità Luca Coletto,si è conclusa la giornata diformazione sulla gestione

del caso ebola tenutasi loscorso 17 ottobre all'ospeda-le G. Fracastoro di SanBonifacio. Una mattinatadedicata a medici, tecnici especialisti degli ospedali edel territorio veneto per for-marsi e confrontarsi sull'epi-demia di ebola che da aprile

sta causando migliaia dimorti in Africa occidentale eche nelle ultime settimaneha fatto riscontrare casianche al di fuori del conti-nente africano. Aspetti viro-logici e di patogenesi,modalità di trasmissione eprotocollo di gestione della

malattia sono solo alcuni deitemi affrontati nell'audito-rium del Fracastoro, dove siè discusso su quella che è lapeggiore epidemia di eboladal 1976 (anno di scopertadel virus che causò peròsolo piccoli focolai in vil-laggi sperduti dell’Africa) esui protocolli ai quali glioperatori sanitari devono

attenersi nel momento in cuidovessero trovarsi di frontead un paziente affetto dalvirus. Particolare attenzio-ne, ad esempio, dovrebbeessere dedicata all'operazio-ne di rimozione dei guanti,uno dei momenti in cui è piùfacile il contagio tra pazien-te e medico. La battaglia piùimportante è da combattere

nei tre stati focolaio dell'epi-demia, Liberia, SierraLeone e Guinea Conakri. InVeneto sono stati individua-ti ospedali e istituti con tuttele attrezzature necessarie adaffrontare un caso di conta-gio e l'obiettivo è quello diridurre a zero il rischio per imedici e per le persone.

Matteo Dani

L’Ebola è un virus è estremamente aggressivo. Provoca una serie complessae rapidissima di sintomi, dalle febbri emorragiche al dolore ai muscoli e agliarti e numerosi problemi al sistema nervoso centrale. Il periodo di incuba-zione va da 2 a 21 giorni. La morte sopraggiunge nello stesso periodo (2-21 giorni). Il serbatoio naturale del virus sono molto probabilmente le volpivolanti, che abitano le foreste tropicali; si pensa che il virus "viva" all'internodi questi animali da tempo e per arrivare all'uomo il virus potrebbe esserepassato da loro alle scimmie e infine all'uomo attraverso la carne ricavatada animali selvatici come antilopi o scimpanzé. Il fenomeno si è aggravatoda quando compagnie occidentali e cinesi sono penetrate nella giungla peril disboscamento e la ricerca di fonti di minerali. Mangiando la carne di que-sti animali gli uomini possono essere rapidamente contagiati. La trasmissio-ne del virus è molto rapida, attraverso i fluidi corporei, come muco o san-gue, ma anche attraverso lacrime o saliva, urine, feci, latte materno e sper-ma, nel quale il virus sopravvive più a lungo (dopo la guarigione i rapportisessuali non protetti sono pericolosi per circa tre mesi). Anche se di solitoquesti virus non si trasmettono attraverso l'aria, è stata dimostrata nellescimmie la trasmissione in goccioline contenenti il virus. A rallentare la corsadel virus potrebbero essere alcuni farmaci sperimentali: il siero Zmapp e ivaccini, il più avanzato dei quali è in produzione a Pomezia, vicino a Roma.

Lunedì 20 ottobre è stato aperto lo sportello cortesia di Acque Veronesi aCaldiero. Da lunedì 20 ottobre, gli utenti di Acque Veronesi residenti a Cal-diero possono rivolgersi al nuovo sportello cortesia dell'azienda consortile,in piazza Marcolungo 19 nella sede del Comune. Un segnale di vicinanzadell'azienda al territorio. Lo sportello, che non comporta ulteriori spese perla cittadinanza, in quanto verrà utilizzato personale già in organico nelComune e appositamente formato da Acque Veronesi, offre supporto einformazioni alle famiglie su tutte le attività amministrative relative al servi-zio idrico, di fognatura e depurazione. I giorni e gli orari di apertura al pub-blico sono il lunedì dalle 8.30 alle 10.00 e il mercoledì e il venerdì dalle10.00 alle 12.30. Il numero telefonico di riferimento per gli utenti di AcqueVeronesi di Caldiero è 045.6172371. Rimangono inalterati il numero verdeguasti 800734300 e il numero verde clienti 800735300.

5CronacheCronache

Interventi sul territorio per 48 milioni nelquadriennio 2014-2017 e il regolamento perl'esecuzione in autonomia dei lavori e unanuova procedura di partecipazione alle gared'appalto: su questi temi gli imprenditori delsettore delle costruzioni si sono confrontaticon Acque Veronesi in un incontro nellasede di Ance (associazione nazionalecostruttori edili) Verona. «Già dalla scorsaestate abbiamo iniziato una serie di incontricon l'obiettivo di garantire trasparenza e plu-ralità nell'assegnazione degli appalti pubbli-ci. In quest'ottica l'incontro con i costruttoriveronesi è una tappa particolarmente impor-tante». Lo ha sottolineato Massimo Mariotti,presidente della società consortile che gesti-sce il servizio integrato in 75 comuni dellaprovincia scaligera. Il convegno ha affronta-to diversi temi che toccano da vicino l'eco-nomia veronese: tra questi il piano degliinterventi di Acque Veronesi per il quadrien-nio 2014-2017 (pari a 48 milioni di euro) e ilnuovo regolamento per l'esecuzione in auto-nomia dei lavori, pianificato dal consiglio diamministrazione della società. È stata inoltre

presentata la nuova procedura di partecipa-zione alle gare d'appalto, di fondamentaleimportanza per le aziende e i professionistipuntando sulla trasparenza delle procedure edelle modalità di gestione e sull'applicazionedei criteri di rotazione nell'affidamento deilavori. «Il Piano di investimenti di AcqueVeronesi è importante soprattutto in unmomento in cui i lavori pubblici faticano aessere appaltati per la mancanza di risorse eper le note problematiche del patto di stabi-lità - ha affermato il presidente di AnceVerona Fortunato Serpelloni -. Apprezziamoanche il principio della rotazione, anche se anostro parere dovrebbero essere individuatidei criteri per far ruotare più efficacementele imprese della provincia». In chiusura deilavori il vicepresidente di Ance VeronaDamiano Bellè, delegato alle Opere pubbli-che, ha ribadito la soddisfazione per avercollaborato all'organizzazione del convegnoe alla stesura del regolamento con l'inseri-mento delle reti d'impresa tra i soggetti chepossono chiedere di entrare nell'Albo forni-tori di Acque Veronesi.

ACQUE VERONESI

SAN BONIFACIO. Giornata di formazione sulla gestione della malattia per medici, tecnici e specialisti

A lezione di... Ebola

Page 6: L'ALTRO GIORNALE Sambonifacese Novembre 2014

Novembre 2014 6CRONACHE

I componenti del Consiglio provinciale Sei le liste in corsa per 79 candidati. Tra lorosono stati eletti i 16 membri del nuovo Consiglioprovinciale. Per la maggioranza sono stati eletti Mauro Car-radori, Lino Gambaretto, Fabrizio Zerman,Andrea Sardelli, Claudio Ferrari, Davide Febi,Luca Zamperini, Gaetano Nicoli, GualtieroMazzi.. La minoranza è formata da StefanoCeschi,, Giandomenico Allegri, Fabio Segattini,Paolo Martari, Serena Cubico, Mirko Corrà,Giorgio Malaspina.

Neo presidenteMamma Anna raddoppia.Grazie alla sensibilità e allavoro di squadra dellaParrocchia di San Loren-zo Martire, del Comunedi Soave, del volontariatoe del Gruppo Alpini, dalunedì 20 ottobre lo stabi-le del centro “Noi, voil'oro” (angolo via Mere-via Ugo Foscolo) diSoave ospita la mensa diMamma Anna. Il servizioè attivo dal lunedì alvenerdì, dalle 12.15 alle13.15. La sala messa adisposizione per l'appron-tamento del refettorioconsente di ospitare, con-temporaneamente, 18persone. C’è comunquespazio per tutti, «perchèil bisogno non ha etnia,sesso, età, professione oaltro» come ricorda Ful-vio Soave, l'albergatoreche tredici mesi fa ha atti-vato il refettorio alla Casadella Giovane a SanBonifacio. Il motto diMamma Anna, perchèSoave ha voluto intitolareil suo progetto proprioalla madre, resta del restosempre lo stesso: “Unpiatto di pasta non si negaa nessuno”. In poco più ditredici mesi MammaAnna-San Bonifacio hadistribuito quasi 18 milapasti e la media di ospiti(per il servizio che è atti-vo sette giorni su sette)

attualmente oscilla tra le40 e le 50 persone. FulvioSoave, però, in quel lon-tano 9 settembre 2013che segnò l'avvio del pro-getto, vide entrare alrefettorio 5 persone.Tante sono le mani che sisono date da fare per atti-vare anche a Soave unrefettorio “firmato”Mamma Anna: alcunesono quelle dei 40 volon-tari che si sono messi adisposizione e che nellescorse settimane hannofrequentato il corso perl'ottenimento dell'abilita-zione alla somministra-zione di cibi e bevande.La formazione, com'èstato per i volontari delrefettorio sambonifacese,

è stata garantita dall'asso-ciazione Mamma Annagrazie alla collaborazionedell'Istituto “San Gaeta-no” di San Bonifacio.Altre mani sono quelledei panificatori di Soaveche hanno deciso digarantire il pane frescotutti i giorni al refettoriodel paese. Altre, infine,sono quelle delle pennenere di Soave che aderi-scono al progetto attra-verso iniziative di raccol-ta di generi alimentari. Ildebutto lo avevano fattoalcuni mesi fa, e domeni-ca 26 ottobre c’è stato ilbis che ha coinciso con laprima raccolta di pasta,olio, sugo di pomodorocon cui cominciare a

costruire la dispensa diMamma Anna-Soave. Ipasti vengono preparatidallo staff di FulvioSoave nelle cucine dell'-Hotel Soave-BestWestern, quello che guidae lo stesso da cui escono ipasti per il refettorio diSan Bonifacio: vengonocaricati tutti sull'auto del-l'associazione che fa unaprima tappa a San Boni-facio e la seconda aSoave. Domenica 26 otto-bre Mamma Anna-Soaveè stato inaugurato, allapresenza del parrocoMonsignor Luigi Verzè,del sindaco Lino Gamba-retto, di Fulvio Soave edei volontari, dopo laS.Messa delle ore 11.00.

E’ stata una domenicaintensa quella del 12 ottobrea Palazzo Scaligero in occa-sione dell’elezione delnuovo Presidente della Pro-vincia. 1171 elettori su1259 aventi diritto tra sin-daci e consiglieri comunalidi 97 Comuni della provin-cia veronese con un’af-fluenza del 93%, hannodestinato 587 voti (il51,5%) ad Antonio Pasto-rello. E’ lui, sindaco diRovereto di Guà, il nuovoPresidente della Provinciadi Verona. Lo sfidante Gio-vanni Peretti, sindaco diCastelnuovo del Garda, haottenuto 568 viti (il 48,5%).Antonio Pastorello si è inse-diato nel suo ufficio alPalazzo Scaligero martedì14 ottobre. «Ringrazio dicuore tutti coloro che hannoriposto fiducia in me –afferma Pastorello -. È una

grande soddisfazione perso-nale, tuttavia non è tempo difesteggiamenti: dobbiamoaffrontare problemi concretie difficoltà quotidiane deicittadini. In primis, ci tro-viamo alle porte della sta-gione invernale senza averea bilancio i fondi necessariper fronteggiare l'emergen-za neve sulle strade. Perconseguire i nostri obiettiviè necessaria la collaborazio-ne di tutti, per questo voglioincontrarmi con gli altripresidenti delle Provincevenete per essere uniti piùche mai nel fare propostechiare e di peso. Le personehanno bisogno di fatti con-creti che cambino la situa-zione attuale e non di paro-le – verba volant, scriptamanent – specialmente inun momento difficile comequello che stiamo attraver-sando».

PROVINCIA / ELEZIONINOVITÀ. L’associazione raddoppia: la mensa sbarca al centro “Noi, voi l’oro” di Soave

Mamma Anna fa il bis

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Da quando nel 2005 l’ospe-dale di Soave è stato chiusoper portare i reparti nelnuovo ospedale di SanBonifacio, si sono aperteuna serie di questioni sul-l’utilizzo dell’edificio e sul-l’ammontare delle tasse dapagare per l’Ulss nei con-fronti del Comune, proprie-tario dell’immobile, ora instato di abbandono. La que-stione è tornata alla ribaltanell’ultimo Consiglio comu-nale quando il consigliere diopposizione Matteo Pressidopo l’approvazione delbilancio comunale ha affer-mato: «La legge parla chia-ro: l’Ulss deve versare alComune ICI e IMU sul fab-bricato dell’ex ospedale,l’esenzione è prevista soloper quegli immobili cheeffettivamente svolgono unservizio socio sanitario oquantomeno collegatoall’attività dell’aziendasanitaria. E’ dal 2012 cheinsisto su questo punto.L’Ulss sostiene di non doverpagare perché l’ex ospedalesarebbe oggi un magazzinoe quindi essendo strumenta-

le all’attività dell’aziendasanitaria, ha un’esenzionedalle imposte. Siamo difronte ad un danno erarialeper l’ente. Questi signori cidevono 300.000 euro e i ten-tennamenti del Sindaco nonaiutano. Più passa il tempo, maggio-re sarà la quota d’impostecui dovremo rinunciare percolpa dell’intervento dellaprescrizione. Quest’atteg-giamento infastidiscesoprattutto se si pensa chepoche settimane fa la mag-gioranza ha imposto ai soa-vesi nuove tasse per240.000 euro. L’idea delpolo scolastico è affascinan-

te ma oggettivamente irrea-lizzabile. Per acquisirel’area e per le opere serveuna cifra che andrebbe asfiorare i 10 milioni.E’ inutile favoleggiare oilludere i cittadini, noncredo che nemmeno nel girodi parecchi anni avremo maila possibilità di investirecifre così importanti.Meglio vincolare l’areadefinitivamente con unavariante al piano regolatoreed evitare che diventi ogget-to di speculazione edilizia».«In questo momento – ribat-te il sindaco Lino Gamba-retto - abbiamo affidato laquestione ad uno studio

legale. Abbiamo chiesto unincontro con l’Ulss, con cuidiscuteremo l’accordo diprogramma sottoscritto dal-l’ex sindaco Giorgio Magri-nelli quando l’ospedale erastato chiuso, l’impegno chesi era assunto il Comune contale accordo, il valore delbene e di com’era statovalutato e quantificato eun’eventuale ipotesi perrisolvere la questione. Quel-lo di cui c’è bisogno ora è ilbuonsenso e la voglia dirisolvere il problema del-l’ospedale: l’anno scorso hofatto un sopralluogo conUlss e Carabinieri e ci siamoresi conto che c’è lo sfacelopiù assoluto ed è statodistrutto e portato via quelloche si poteva rubare. Sicura-mente tutti gli edifici incemento saranno demolitimentre la villa mantenutapoiché è censita fra i fabbri-cati storici del paese. Larisposta che l’Ulss utilizza-va l’edificio era stata datanel 2011: l’ospedale non èin uso da molti anni. Tuttielementi, questi, che porte-remo nell’incontro che avre-mo a breve».

Novembre 2014 7CRONACHE

SOAVE / ASSOCIAZIONE “LAFOGLIAEILVENTO”Molte sono le iniziative organizzate nel mese di novembre dall’associazione“Lafogliaeilvento”, che ha sede nell’ex mulino dov’è ubicato il museo delgioco. Il primo appuntamento sarà il 9 novembre con “Pomeriggi Verdi: fiori, bac-che e colori d'autunno” alle 16 nel Parco della Rimembranza: il primo di unaserie di pomeriggi, organizzati da “Lafogliaeilvento” con A.Di.P.A sezioneVeneto, un’associazione botanica e orticolturale che promuove lo studio, ladivulgazione della conoscenza, la conservazione e la diffusione non com-merciale di piante insolite di tutti i tipi, dedicati alla passione del giardinag-gio e alla cura del verde.Ci saranno incontri con gli esperti, aziende specializzate e artisti dell'ecolo-gia. Al termine di ogni appuntamento si potrà gustare un aperitivo a temapreparato con erbette, fiori e quanto offre la natura. Il 12 novembre alle20.45 si terrà la prima delle tre serate d’incontri con l’autore. In questoprimo incontro sarà presentato il libro “L'anima dei fiori di legno”, scritto daAngela Stringher e dedicato alla vita di Alfeo Guerra, presente alla serata,voce preziosa della Lessinia, grande conoscitore del bosco e della culturamontanara. Condurrà la serata Otello Perazzoli, l'ultimo torototela. Il 26novembre alle 20.45, in occasione del XXXIV Festival di Cinema Africano diVerona, sarà presentato il film “The first grader” che parla della vera storiadel keniano Maruge, ex-guerriero Mau Mau, che all’età di 84 anni decide ditornare tra i banchi di scuola per imparare a leggere. Sarà l’occasione perrivivere stralci del suo drammatico passato. Infine il 29 novembre alle 17.30ci sarà il secondo incontro con l’autore. Sarà presentato il libro "Ninnenanne, nanne nì" di Elisabetta Garilli, con illustrazioni di Serena Abagnato eBimba Landmann, alla presenza dell'editrice Patrizia Zerbi di Carthusia.

SOAVE. Discussioni sull’utilizzo dell’edificio e sull’ammontare delle tasse da pagare

L’ex ospedaleche fine farà?

Lo scorso 13 ottobre sonostati eletti il nuovo Presiden-te della provincia di Veronae i consiglieri provinciali.Fra i nuovi consiglieri elettic’è il sindaco di Soave, LinoGambaretto: «Essere inseri-to nell’elenco dei 16 consi-glieri nominati – afferma - èstato per me motivo di gran-de soddisfazione. Questorisultato richiederà unnuovo impegno da partemia, ma cercherò di nontogliere nulla al comune diSoave collocando gli incon-tri quando non sono presen-te qui. Il mio lavoro sarà sempre nello spirito di servizio alcittadino. Chiunque si è candidato per la Provincia comeme era cosciente che il lavoro sarà fatto senza indennitàeconomica e bisognerà essere il più coesi possibile in unmomento in cui la Provincia è chiamata a essere un enteliquidatore di tante società partecipate in previsione dellamodifica della Costituzione che prevede l’azzeramento diquesto ente».

PROVINCIA

Lino Gambaretto

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

NOTIZIE IN BREVETORNA IL CONCERTO D’AUTUNNO. Il Coro Città di Soave que-st’anno ha deciso di ripristinare un appuntamento che da parecchi anninon si svolgeva più: il Concerto d’Autunno. L’evento si terrà il 23 novem-bre alle 17.00 nella Chiesa di San Rocco e il coro soavese si esibirà incompagnia del "Coro Cjastelir" di Mereto di Tomba, in provincia diUdine.IL COMUNE “PENSA” ALLE ASSOCIAZIONI. Da pochi giorni èstata fatta la delibera del bilancio di previsione e per le associazioni icontributi sono rimasti quasi del tutto invariati rispetto allo scorso anno.«Ho sempre affermato - commenta il sindaco di Soave Lino Gambaretto- che questo è un mondo per Soave molto importante e quindi pur aven-do fatto dei piccoli tagli a tutte, siamo riusciti a erogare anche quest’an-no il contributo a tutte le associazioni. Il contributo è erogato a frontedell’impegno che questi gruppi portano avanti ogni giorno per il lavoroche fanno per il paese».

Gambaretto consigliere

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Novembre 2014 8CRONACHE

L’oratorio parrocchiale di San Nicolò, a fiancoalla chiesa dei Santi Fermo e Rustico a Montedi Colognola, in seguito a un radicale riordino,è stato da poco riaperto al pubblico. Per decen-ni utilizzato solo la penultima settimana dimaggio per ospitare la pesca di beneficenza inconcomitanza con la sagra dei bisi, ora questoscrigno di arte e storia è tornato fruibile al pub-blico in occasione di rassegne culturali e musi-cali. L'opera di riqualificazione è stata possibi-le grazie alla disponibilità del parroco donAgostino Martinelli, all’impegno del circoloNoi e del comitato della biblioteca comunale“Gino Sandri”, che l'hanno reso adatto a ospi-tare anche mostre e cineforum. Il nome del-l’oratorio deriva dall’antica chiesetta di SanNicolò, che esisteva nel capoluogo nella con-trada omonima fin dal XII secolo, di pertinen-za del monastero dei benedettini di BadiaCalavena. Divenuta poi di proprietà dellafamiglia Cavalli, nel 1498 fu ceduta alla com-

pagnia di San Nicolò.Distrutta dalle truppe napo-leoniche, la chiesetta fuabbandonata e tra il 1818 e il1824 ricostruita vicino allachiesa parrocchiale diMonte, dove si trova oggi,come oratorio. Su interessa-mento della Compagnia delSantissimo, con le offertedella popolazione e su pro-getto del professor CarloEderle, la prima pietra del-l’oratorio fu posata il 21ottobre 1819.

COLOGNOLA / ORATORIO DI SAN NICOLÒ

La rassegna “Riflessioni d'Autore”, giunta alla sua sesta edizione e promossa dall'assesso-rato alla cultura del comune di Colognola ai Colli, guidato da Giovanni Migliorini, in col-laborazione con la biblioteca comunale Gino Sandri, è già un successo. «Il ciclo di incon-tri di quest'anno – spiega Migliorini – verte sulle grandi questioni relative al concetto del-l'educazione alla mondialità, con particolare attenzione agli ultimi avvenimenti al di qua eal di là del Mediterraneo, in Europa e nel mondo». Venerdì 14 novembre a relazionare sullequestioni Mediorientali, partendo dal suo libro “Noi donne di Teheran”, sarà la scrittriceFarian Sabahi. La serie di conferenze tutta al femminile, proseguirà il 21 novembre, con lascrittrice, giornalista e docente universitaria libanese insignita del premio “Donna Arabapiù famosa nel mondo”, Joumana Haddad che, prendendo spunto dalla sua ultima faticaletteraria “Ho ucciso Shahrazad”, illustrerà la questione femminile nel mondo. Il 28novembre sarà la volta dell'economista milanese Selene Biffi, prima giovane a realizzareuna Start Up Internazionale con finalità sociali; racconterà la sua esperienza in Afghani-stan attraverso il suo libro “Una maestra a Kabul”. Marina Bakhmatova, storica e docenteuniversitaria a Mosca, concluderà la rassegna argomentando su “La questione russa nelXXI secolo”. Tutte le serate, a ingresso libero, si tengono nell'aula magna dell'Istituto com-prensivo, in viale IV Novembre, a partire dalle 20.45.

COLOGNOLA / LA RASSEGNA

Riflessioni d’Autore

L'Amministrazione comuna-le di Colognola ai Colli, doponumerosi bandi di gara pro-posti per vendere l'edificiodell'ex scuola elementare diSan Vittore conclusi con unnulla di fatto, ha deciso diradere la struttura alsuolo.Dismessa circa 20 annifa, in seguito alla centralizza-zione delle istituzioni scola-stiche in via Naronchi inquello che oggi è uno dei piùgrandi poli scolastici dell'Estveronese, la vecchia scuola,situata in via Mameli, pro-metteva, con un adeguatorestauro realizzabile da partedi possibili acquirenti, diospitare alcuni appartamentinonché degli esercizi utilialla cittadinanza quali l'uffi-cio postale, un ambulatorio

medico e una sala civica.«L’Amministrazione – spiegal'assessore ai lavori pubbliciAndrea Nogara – ha ritenutoopportuno provvedere all’ab-battimento della struttura, inmodo da ricavare due lottiedificabili da vendere a pri-vati. Il bando per la demoli-zione è attualmente in gara eper la fine dell’anno i lottisaranno sul mercato. Questa– prosegue l'assessore – ci èparsa la soluzione migliore,

contando anche sul fatto chel’ex edificio sorge nel cuoredella frazione, lungo la viaprincipale, in territorio colo-gnolese ma comoda anchealla vicina Soave». Per quan-to concerne l'idea di realizza-re lo studio medico, la nuovaposta e la sala civica l'asses-sore precisa «che è ancoravalida e troverà ben prestoaccoglienza presso gliimpianti sportivi “Le Colom-bare”di San Vittore».

SAN VITTORE. L’assessore Nogara illustra la situazione

Ex elementare«rasa al suolo»

La sezione colognolese del-l'Aido “Antonella Piubello”ha compiuto 35 anni. Il tra-guardo è stato festeggiatoprima con un convegnoorganizzato con Comune,Ulss 20, CSV (Centro servi-zio per il volontariato) dellaprovincia di Verona) e grup-po alpini, sul tema “Donare:una scelta consapevole” epoi con una giornata che havisto la sfilata dei labari nelcapoluogo di Colognola,seguita da una messa cele-brata dal parroco don Agosti-no Martinelli. Il presidente dell'AidoMarco Viviani, terminata lacerimonia, ha consegnato,alla presenza del sindacoAlberto Martelletto, unatarga ai familiari dei due ulti-mi donatori del paese – inordine di tempo - mettendocosì in risalto l'importanzadella scelta compiuta. Vivia-ni, uno dei primi donatori di

midollo osseo della Val d'Il-lasi, al pranzo sociale ha pre-sentato un volumetto sullastoria della sezione cologno-lese, edito in occasione del35esimo, arricchito da testi-monianze e foto. «Nata l'11maggio 1979 – ha raccontatoil presidente – sotto la presi-denza di Gabriella Vetrioli,ora presidente onoraria, inquesti 35 anni l'Aido non si èmai fermata e, grazie alladisponibilità di molti, hacontinuamente introdottoattività per divulgare la cul-tura della donazione». «Anome dell'Ulss – è interve-nuta con un messaggio scrit-to Maria Giuseppina Bona-vina, direttore generale del-l'Asl – ringrazio l'Aido perl'affiancamento costante checi offre, in un'alleanza traistituzioni e volontariato,fondamentale per la garanziae il miglioramento continuodell'assistenza sanitaria».

«Aido Colognola – ha con-cluso Alberto Martelletto - èuna testimonianza di vitaricca di umanità, di riferi-mento anche per altre asso-ciazioni del paese».

COLOGNOLA. Il compleanno della sezione “Piubello”

Aido in festa:35 candeline

Servizi diDaniela Ramafoto M.Testi

Marco Viviani

L’ex scuole elementari di San Vittore

Oratorio di San Nicolò

COLOGNOLA. Il busto in bronzo dedicato a padre David Maria TuroldoNel parco del santuario di Santa Maria a Pieve di Colognola ai Colli è stato da poco inaugurato, sulle note della corale parrocchialedi San Zeno e alla presenza di Monsignor Luigi Adami, don Orazio Castagna, don Marco Campedelli e dell'assessore alla cultura Gio-vanni Migliorini, un busto in bronzo dedicato a padre David Maria Turoldo. Assiduo frequentatore del santuario, padre David, appe-na ne aveva la possibilità, si recava a Colognola a trovare il suo grande amico monsignor Luigi Adami, parroco della frazione di SanZeno. «Quando, nel 1976, David vide per la prima volta questa chiesa – racconta don Adami – esclamò 'Ecco il tendone del popolodi Dio'. Non si tratta di un'immagine poetica ma biblica e profondamente teologica. La intese come la Chiesa che è popolo in cam-mino verso la Terra promessa». «Quando veniva qui – ha aggiunto don Orazio Castagna, parroco di Pieve – padre David respirava laspiritualità di questa antica chiesa. Gli dava serenità, per cui accogliere il monumento di quest'uomo e poeta di pace, tra due olivi nelgiardino della mia parrocchia, mi è parso giusto». Il busto in bronzo, collocato su un masso di pietra, alla cui posa hanno contribuitol'amministrazione comunale e molti volontari, è stato scolpito dall'artista Marco Danielon che ha ricordato: «Appena modellato, l'in-contro dei nostri sguardi mi ha commosso, le mani hanno accarezzato il suo volto quasi a colmare una sete di amicizia».

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Il mese scorso nella salaconsigliare del Comune diMonteforte d’Alpone è statopresentato il “ProgettoTulain®Comunica” pergestire le emergenze in casodi alluvione da parte dellaProtezione Civile, dell’am-ministrazione comunale edei cittadini. «La nostraazienda lo scorso anno -spiega Sergio Urbani, il tec-nico che ha curato il proget-to - ha ideato l’app Scudoper la Protezione Civile chepermette di identificare eindividuare i volontari, trac-ciare i percorsi di soccorso ericevere informazioni.L’app, dotata di sensore“uomo a terra” in caso di

caduta sotto le macerie, chechiede al volontario cosa èsuccesso e in caso di manca-ta risposta geolocalizza ilsegnale e invia i soccorsi, èstata usata a Monteforte loscorso 13 settembre in occa-sione dell’esercitazione perrischio alluvione. Abbiamopensato però che alcuneinformazioni di Scudopotessero servire pure a tuttii cittadini così abbiamocreato una nuova app che sichiama Comunica. Basteràregistrarsi inserendo i propridati. Si riceverà un pin cheservirà a identificare a livel-lo mondiale il singolo indi-viduo. L’app è legata allafotocamera dello smartpho-ne perché se un cittadinovede una situazione dirischio idrogeologico, puòfotografarla e inviarla. Perfare ciò si utilizzano le celletelefoniche, gli accessi ainternet, il gps e quanto altrotroviamo nell’ambiente.Grazie a tale sistema lo sba-glio è di quattro metri».«Abbiamo richiesto que-st’applicazione – affermaRosario Maccarone, consi-gliere delegato alle attivitàproduttive e all’istruzione epure presidente del Comita-to Veneto Alluvione 2010 -perché non ne volevamouna fine a se stessa, ma unsistema che andasse a risol-vere la problematica all’ori-gine e fosse un’opportunitàper la cittadinanza, oltre cheun metodo innovativo concui cittadini e Comune sonocollegati tra loro».

Lo scorso15 ottobrenel salone

della Casa di riposo di Monteforte haavuto luogo l’assemblea pubblica“Piazza del capoluogo…si apre?”indetta dall’amministrazione comunale.«Nell’ultimo mese – afferma il sindacoGabriele Marini - ho avuto vari incontritecnici per definire lo stato dei lavoridella piazza, informarmi bene sullavariante d’opera che si è dovuta fare ese si potevano sistemare anche gli sca-lini davanti al municipio molto perico-lanti e logori dal tempo che avrebberosfigurato rispetto a tutta la piazza siste-mata. Il progetto prevedeva solo lasistemazione della piazza ma molte per-sone mi hanno fatto presente questoproblema. Un rallentamento dei lavori,oltre che a causa del maltempo, si èavuto quando si è scoperto un arco sulmuro della scalinata della chiesa.Abbiamo dovuto segnalare la scopertaalla Soprintendenza, il parroco e lacuria proprietaria dell’immobile. A fineottobre c’è stata la consegna anticipatadella piazza, anche se i lavori non sonoterminati perché manca l’impianto elet-trico da sistemare». Nel frattempo si èaccesa la diatriba tra il Comitato com-mercianti (rappresentato dalla presiden-te Maria Grazia Mantovani) e il Sinda-co per i problemi economici avuti daicommercianti a causa dei lavori. «Nonaccetto diktat da nessuno, tantomenodai commercianti perché la piazza nonè loro. Compito del sindaco è ottempe-rare alle esigenze di tutti non solo dellaloro parte» - ha rimarcato Marini. «Il

nostro Comitato, composto di 47 com-mercianti e artigiani del paese da 20anni s’interessa del centro storico deco-randolo quando ci sono le feste, pulen-dolo dalle deiezioni dei cani sui marcia-piedi, cercando di mantenerlo vivo. Daquando è cambiata l’amministrazioneci siamo attivati da subito per saperequalcosa sui lavori. Le nostre richiestesono state protocollate. Noi chiediamosolo dialogo: ormai siamo rimasti l’uni-

ca risorsa produttiva del paese quindi cisembra doveroso ricevere delle rispo-ste» - ha evidenziato la Mantovani. «Lerisposte le avevo date nella passataassemblea a luglio mentre le altrerichieste erano pretestuose perchéquando i lavori sono in corso d’opera,non si possono dare date certe» - ribat-te Marini. Con la riapertura della piazzala viabilità subirà delle modifiche.Dalla piazza non transiteranno più trat-tori e mezzi pesanti. «Vogliamo faredelle sperimentazioni – afferma il sin-daco Marini - per rendere più fruibile iltraffico veicolare in centro e quindi perora si è deciso di non creare parcheggiin piazza. Verranno installati parchime-tri economici in via Dante e via VittorioVeneto per evitare le soste superiori aun’ora. Il parcheggio rimarrà quello in piazzaSalvo D’Acquisto. È nostra intenzionechiudere piazza Venturi la domenicaper rendere il centro più vivibile, men-tre si prevede il senso unico che colle-gherà il sud al nord del paese (chi pro-viene da sud potrà dirigersi verso le fra-zioni mentre chi proviene da nord,dovrà parcheggiare obbligatoriamentein piazza Salvo D’Acquisto). Il semafo-ro nella strettoia sarà spostato in via IVNovembre per consentire il passaggiopiù agevole da una parte all’altra delpaese in modo alternato. Il divieto nonvarrà per pedoni e velocipedi. In casoquesta soluzione non fosse valida,abbiamo già previsto delle altre propo-ste alternative perché se ci saranno deimiglioramenti da fare saranno realizza-ti».

Novembre 2014 10CRONACHE

MONTEFORTE/SPETTACOLO. “Lacrime di Madonna”, il set è la chiesetta di Santa CroceLa chiesetta di Santa Croce del 1500 a Monteforte è aperta alle visite e per la preghiera solo in rare occasioni.A farla conoscere ai suoi stessi abitanti e a tutti quelli dei paesi vicini ci hanno pensato Elena Dal Cerè e la Pro Loco usandola comeset dello Spettacolo di Mistero di quest’anno, “Lacrime di Madonna”, in programma il 23 novembre. Il ritrovo è previsto in piazzaSilvio Venturi per arrivare alle 16 nei pressi della chiesa con una Passeggiata verso il Mistero, accompagnati da dei pellegrini vesti-ti di bianco come quelli che intorno al XVII vi sostavano. La piccola e isolata chiesetta di Santa Croce custodisce una piccola Pietàdi pietra. La leggenda racconta che un contadino la trovò sepolta nel suo campo mentre stava arando: i suoi buoi s’inginocchia-rono davanti all'immagine della Madonna in lacrime. Chi e perché nascose sottoterra quella statua? Il mistero si perde nel tempo,in una notte di molti secoli fa quando anguane di palude ed eremiti ancora abitavano quei luoghi. I protagonisti saranno dei con-tadini, un poeta e una giovane ragazza. Tramite il teatro di narrazione saranno svelati i legami, inizialmente nascosti, che questipersonaggi, senza saperlo, hanno tra loro. I personaggi provengono da epoche diverse e tutti in qualche modo si sono ritrovati asostare nei pressi della chiesetta, durante i loro personali viaggi percorrendo la via Postumia. Centrale nello spettacolo sarà, oltreal mistero dei pellegrini, il tema del viaggio, inteso come percorso fisico, mentale e spirituale. Assieme agli attori unmusicista/rumorista sarà presente in scena. Le informazioni storiche derivano da “Monteforte d'Alpone” di don Lorenzo Dall’Agno-la, e attorno a queste è stata scritta una parte di fantasia, quest’anno curata da Elena Dal Cerè, Mauro Benati e Riccardo Calde-rara. «La Pro Loco di Monteforte che organizza lo spettacolo - spiega Elena Dal Cerè, organizzatrice e sceneggiatrice dell’evento -partecipa ormai per la quarta volta al festival ed è partecipe anche attivamente inserendo, intorno allo spettacolo vero e proprio,proposte come percorsi guidati, passeggiate e riscoperta dei luoghi e buffet con prodotti tipici. Quest’ultimo sarà servito proprioalla fine dello spettacolo».

MONTEFORTE. Assemblea pubblica indetta dall’Amministrazione

Piazza comunale:aperto il dibattito

MONTEFORTE

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

Il Progettoanti-alluvione

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La Prefettura di Verona hainviato una comunicazione atutti i Comuni veronesi sotto i5.000 abitanti invitandoli adattivarsi entro fine 2014 perl’accorpamento delle funzio-ni fra piccoli Comuni, attra-verso giuste convenzioni, inbase al Decreto Legge del 31maggio 2010. «Come ammi-nistrazione comunale siamoper il rispetto delle regole ecercheremo di fare il meglioper quanto riguarda la con-venzione e l’unione traComuni – afferma il sindacodi Montecchia di Crosara,Edoardo Pallaro -. Siamo incontatto con i Comuni dellavallata e della zona dell’estveronese a nord di San Boni-facio: molti problemi sonosimili fra i Comuni della vald’Alpone e della val Trami-gna, dove l’attività dominan-te è quella agricola. Siamopronti ad avviare un percorsoche porterà a questa conven-zione o unione. Tutto ciòsenza intaccare la nostra sto-

ria fatta di realtà e autonomiecomunali. È previsto l’inglo-bamento di più Comuni percrearne uno singolo fra 10anni: come amministrazionesiamo contro questo progetto,anche se sappiamo che pur-

troppo alla fine diverrà realtà.Con i Comuni limitrofi abbia-mo anche problemi di tipourbanistico, geologico, idro-geologico e viario in comune.Per ora ho avuto contatti conle amministrazioni di Cazza-

no di Tramigna, Vestenanovae Roncà. Se dovessi unirmicon gli altri comuni della Vald’Alpone, vorrei che fosseun’unione a quattro comuniperché non ci sia un partitopredominante sugli altri. Nelfrattempo – conclude il primocittadino - cerchiamo di anda-re avanti con i contatti senzafar danni, con spirito ammini-strativo costruttivo».

Ad intervenire in merito è anche il sindaco di

Soave, Lino Gambaretto. Il suo Comune, pur

non essendo a rischio con i suoi circa 7.000

abitanti, sta dialogando con le municipalità

limitrofe per ragionare su un eventuale accor-

pamento. «Stiamo cercando di gettare le basi

per un possibile accorpamento di alcuni

Comuni del nostro territorio con meno di

5.000 abitanti. Monteforte, Montecchia,

Roncà, Cazzano sono i Comuni con i quali stia-

mo discutendo in merito, partendo da un

denominatore Comune: il vino Soave. Vedre-

mo che cosa ne uscirà e quali saranno gli svi-

luppi futuri».

Novembre 2014 11CRONACHE

Edoardo Pallaro

La rotondafa discutere

A seguito delle proteste esti-ve dei sindaci di Montec-chia e Monteforte la rotondadella Pergola ha cambiatoaspetto e i new jersey sonostati rimpiazzati, dalla Pro-vincia, da cordoli in calce-struzzo…ma i problemi nonsono finiti.«Con la nuova sistemazioneè scomparso lo spazio pedo-nale, così gli abitanti dellaPergola ora sono costretti amuoversi in auto solo perandare nei negozi vicini acasa perché se attraversanola rotonda a piedi o in bici-cletta rischiano di essereinvesti dal traffico pesante ead alta velocità che transitadalla rotonda sita nella pro-vinciale 17 che collega laVal d’Alpone e la Lessinia a

San Bonifacio – afferma ilsindaco di Montecchia,Edoardo Pallaro -. Le fer-mate degli autobus sullastrada non sono dotate dialcun riparo e banchinaquindi tutte le persone chevogliono prendere il mezzopubblico sono “a rischio”.Mi auguro – aggiunge ilprimo cittadino – che ilnuovo Consiglio provincia-le, insediato da poco, creiuna rotonda definitiva comeda progetto: ampia il doppiodi quella attuale, con unanuova fermata degli autobuse il collegamento in sicurez-za con marciapiedi per ipedoni. Solo così gli abitan-ti della Pergola non si senti-ranno più sequestrati in casaloro».

MONTECCHIA. Pallaro commenta l’accorpamento di funzioni tra piccoli Comuni

Servizi “uniti”«Ci attiveremo»

PERGOLA

Grande successo a San Giovanni Ilarioneper la mostra su Solidarnosc, organizzatadall’associazione Rivela e voluta dalgruppo Anteas e dalla Cisl del paese. Adillustrare l’evento ci ha pensato DariaAnfelli, che si trovava a Danzica perstudi proprio nel 1980. «La mostra è statainaugurata il 3 ottobre alla presenza dei54 ragazzi di terza media del paese manei dieci giorni di apertura è stata visita-ta da circa 350 persone molto attente ecuriose, che ricordavano quel periodo,nominando spesso la caduta del muro diBerlino – commenta Augusto Gambaret-to, organizzatore della mostra e presiden-te Anteas -. Mi è rimasto impresso il

volto delle persone polacche che vivononel Veneto, le quali visitando la mostradicevano: “non lamentatevi voi Italianidella crisi, che la vera crisi l'abbiamo vis-suta noi in quel periodo a Danzica”. Queste mostre – aggiunge ancora -lasciano nel cuore di chi le visita, unsegno di cultura e di storia, e per questoche voglio ringraziare l'associazioneRivela di Verona per mezzo della qualenoi possiamo usufruire di questi momen-ti.Questa è la nona mostra che organizzia-mo in paese grazie a loro e per il prossi-mo anno abbiamo già previsto di portarea San Giovanni quella su Don Bosco».

SAN GIOVANNI ILARIONE

SAN GIOVANNI ILARIONE. Addio, Angelo BiondaroSe n’è andato a 94 anni Angelo Biondaro, uno deipersonaggi più conosciuti di San Giovanni Ialrione,noto a tutti col soprannome “Angi Nervi”. Alcunedate l’hanno segnato per tutta la vita: il 1938,quando partì per l’Africa con la sua famiglia perTripoli (due anni dopo fu chiamato alle armi), il1942 quando fu fatto prigioniero dagli anglo-ame-ricani prima a Bardia in Libia, poi a Zonderwaterin Sud Africa, e il 1946, quando fece ritorno a SanGiovanni. Il desiderio che ha chiesto per tutta lavita alle amministrazioni che si sono succedute èche fosse dedicata una via a tutti i soldati morti inAfrica, cosa che si è realizzata solo in parte dueanni fa, quando l’attuale sindaco Ellen Cavazza hafatto inserire una targa sul monumento dei cadutiper ricordare questi soldati molto spesso dimenticati. Da quando Biondaro tornò a San Giovanni, prima lavorò abottega e nel 1954 aprì la sua ferramenta che si chiamava “Da Nervi”. Da qui il soprannome con cui fu sempreconosciuto. Un ricordo particolare di lui lo traccia Augusto Gambaretto, presidente del gruppo Anteas, da sempreattivo nella vita del paese: «Quando succedeva che in televisione si parlava della guerra lui il giorno dopo mitelefonava e mi raccontava per filo e per segno cosa avevano detto tenendomi molti minuti al telefono – affer-ma Gambaretto -. Io lo ascoltavo contento, perché lui si sfogava di quello che la guerra aveva depositato nel suocuore. Invece quando l’argomento era il Papa, lui dichiarava che il suo preferito era Giovanni XXIII. Angelo erauna macchietta simpatica per noi ilarionesi: non mancava mai alle varie manifestazioni, di carattere culturale ecarnevalesco. Amava vestirsi in modo adeguato all'evento e aveva contribuito a fare rinascere la tradizione delle“racole” il venerdì santo e nella sua aveva inciso le date 1938 e 1946. Mi chiamava al mattino presto o la seratarda – continua Gambaretto - per farmi le osservazioni a riguardo di eventi al fine di migliorare l'evento. Unadelle frasi che scriveva su uno dei tanti cartelloni che portava in giro per il paese durante le feste era: “Quandose catava una castegnara ala sera se magnava polenta e castagne e graspia la gera na gran magnaria”. Oppureun'altra frase, dedicata a Papa Luciani: “Era nato in una grotta in mezzo ai boschi, dove si matura castagne eghiande, per questo gli vogliamo tanto bene, i suoi 33 giorni non li scorderemo più”».

Angelo Biondaro

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E' iniziato con un bel suc-cesso il programma dei“Sabati Sambonifacesi”,calendario di eventi che daqui a Natale si propone dianimare il centro storico delpaese con eventi, appunta-menti enogastronomici,musica e tanto divertimento.La prima tappa di questopercorso si è svolta lo scorso25 ottobre, con “Le vie delvino”, un itinerario di degu-stazione tra le varie cantinedel territorio che dal tardopomeriggio si è protrattofino alla mezzanotte. Tantefamiglie e tanta gente adaffollare gli stand disclocatitra via Camporosolo, CorsoVenezia e Corso Italia, moltiattirati anche dagli otto punti

musicali allestiti nelle vici-nanze degli stand, dai giochigonfiabili per bambini inPiazza Costituzione e dalrisotto all'Amarone servitosempre in piazza. «Siamosoddisfatti di come si è svol-ta la prima serata – commen-ta l'assessore al Commercioe Attività Produttive GianniStorari -, la partecipazione èstata davvero significativa enei giorni successivi ho rice-vuto varie richieste peraumentare l'area di centrostorico interessata per leprossime date. Con la spe-ranza, ovviamente, di regi-strare ancora un seguito cosìimportante di cittadini sam-bonifacesi». Sono tre i sabati ancora in

programma. Il 22 novembredegustazione di dolci, arti-giani e artisti in mostra con“Dolce Novembre”, cheriproporrà comunque con-certi e dj set per le vie delcentro, i giochi per i più pic-coli e il risotto in piazza. Il13 dicembre è tempo di“Arriva Santa Lucia e Mas-cio&Merlot”, con mercatinie banchetti in centro e l'or-mai tradizionale evento dicucina, cultura e tradizionedell'est veronese organizza-to dalla Pro Loco. L'ultimosabato è in programma il 20dicembre, “AspettandoNatale” con il concerto deicori in Duomo e in piazza,per scaldarsi, vin Brulè ecioccolata.

Novembre 2014 14CRONACHE

SAN BONIFACIO. Il CSV incontra le associazioniSi è svolto nelle scorse settimane in un'affollata sala Barbarani l'incontro trai rappresentanti delle associazioni sambonifacesi e il CSV (Centro Servizi peril Volontariato) della Provincia di Verona. Un momento di conoscenza e con-fronto con il mondo dell'associazionismo e del volontariato al quale era pre-sente anche l'assessore ai Servizi sociali Fabio Merlo, che così commenta: «E'stato un incontro proficuo, dove è stato possibile conoscere e scoprire i ser-vizi che il CSV può erogare a favore di associazioni e realtà di volontariato,che svolgono una funzione sociale di estrema importanza sul nostro territo-rio. Il riscontro avuto dai presenti è stato molto positivo e l'obiettivo è ora,anche come Amministrazione comunale, dare vita a importanti sinergie afavore dell'associazionismo. Speriamo di poter annunciare già nei prossimigiorni l'apertura di uno sportello CSV anche a San Bonifacio».

«Un nuovo progetto perrisolvere veramente proble-matiche che si trascinanoormai da troppi anni». Conqueste parole il sindaco diSan Bonifacio GiampaoloProvoli spiega la scelta distendere un nuovo progettorelativo al ponte dellaMotta, rendendolo mobileed effettuando anche alcunesostanziali modifiche agliargini dell'Alpone.«Il progetto predisposto finoa qualche settimana fa –prosegue il primo cittadino– prevedeva semplicementela ricollocazione del pontenella stessa identica posizio-ne in cui si trovava fino alloscorso dicembre, eliminan-do al contempo la passerellaciclopedonale provvisoria.E' evidente che questa sceltanon avrebbe migliorato lasituazione e i rischi idrogeo-logici sarebbero rimasti talie quali». Da qui l'idea distendere un progetto diversoche, come spiega Provoli,avrà tre ambiti di intervento.Il primo riguarda la risago-matura dell'argine destro,arretrandolo di circa duemetri, in modo da favorireun più naturale deflusso del-l'acqua ed evitando anche ildeposito di detriti; per rea-lizzare ciò anche l'asse stra-

dale dovrà essere allungatadei suddetti due metri. Ilsecondo ambito di interven-to è quello relativo alla verae propria “mobilità” delponte, con una serie di mar-tinetti che, in caso di piena,alzeranno il ponte di unmetro e mezzo, cioè sopra illivello degli argini. Il terzointervento inserito nel pro-getto prevede, infine, l'allar-gamento della carreggiata diun metro e mezzo, consen-tendo quindi il doppio sensodi marcia, e il mantenimen-to della passerella per il traf-fico ciclopedonale. Per far sìche questa sia una soluzionedefinitiva e non solo l'enne-sima puntata di una querelleche molti sambonifacesicredevano infinita è neces-sario trovare l'accordo tra

tutte le parti in causa.«Dagli incontri avuti nellescorse settimane – prosegueProvoli - sia Genio Civileche Prefettura si sono dimo-strati favorevoli alla modifi-ca del progetto. Il fatto chepoi il ponte venga ricolloca-to sulla stessa linea ottica eche mantenga le due fianca-te originali garantisce ancheil rispetto dei vincoli di tute-la monumentale». Una volta approvato il pro-getto dovranno essere repe-riti i fondi aggiuntivi per lastruttura mobile, checomunque pare non debba-no superare di molto i 600mila euro già stanziati perl'intervento. I tempi di rea-lizzazione non dovrebebrovariare rispetto ai 550 giornigià previsti.

SAN BONIFACIO. Il protagonista? Il ponte della Motta

Un progettoper crescere

Un compleanno festeggiatoin puro stile “fashionweek”. Domenica 19 otto-bre il Centro Commercialedi San Bonifacio ha cele-brato il 24° anniversariodella sua apertura, ribaden-do il forte legame che, dal1990 ad oggi, lo lega alnostro territorio.Per festeggiare al meglio ilCentro Commerciale haorganizzato una vera e pro-pria sfilata all'interno dellapropria galleria, un'occasio-ne sfruttata da numerosiesercenti e punti vendita perpresentare i propri prodottie le collezioniautunno/inverno 2014/15.“Devo assolutamente rin-graziare – commenta ildirettore del Centro Com-merciale Piero Bernardi -tutti i negozianti che hannodato la loro adesione, met-tendosi a disposizione perun evento così ben riuscito edimostrando grande profes-sionalità”. Griffe House,Belmonte, Oviesse,Max&Co, Original Mari-nes, Moda Calzature, Zam-boni Sport, Vestibula, Cosedi Donna, Le gioie di tutti eOltre sono brand e puntivendita che hanno messo adisposizione i propri pro-dotti per la sfilata. La gio-ielleria Ronel ha fornitoaccessori e gioielli per i pre-sentatori; le acconciatureprofessionali e il trucco rea-lizzato dalla Profumeria

Silvy hanno reso ancor piùsplendenti i giovani modelliche si sono alternati in pas-serella. Nessun professionista,quindici ragazze, ottoragazzi e cinque bimbi cheper un giorno hanno decisodi mettersi in gioco provan-do l'esperienza di una verasfilata. Tra un capo e l'altrol'evento è stato poi allietatoanche dall'esibizione canoradi Margherita Reffato.Compleanno che, però, nonpoteva chiudersi senza undolce, e allora ecco che, altermine della sfilata, è statoil turno della maxi torta, conoltre 50 kg di millefogliegustata dai presenti. A testi-moniare l'ottima riuscitadell'evento le quasi 9.000persone che, nell'arco ditutta la giornata, hannoaffollato la galleria del Cen-

tro Commerciale, che ora siprepara ai prossimi mesi ealla feste. “Dal 16 novem-bre – conclude Piero Ber-nardi – scatteranno le aper-ture domenicali che, semprecon orario continuato dalle10 alle 20, si protrarrannofino al 4 gennaio, primoweekend di saldi invernali”.Sono in fase di studio even-ti per allietare queste dome-niche, e da fine novembrel'atmosfera natalizia invade-rà il Centro Commerciale,con l'accensione di luci,addobbi e decorazioni. Perrestare aggiornati sulle ini-ziative in programma nelleprossime settimane è possi-bile consultare il sitowww.centrocommerciale-sanbonifacio.it o la paginaFacebook ufficiale del Cen-tro Commerciale di SanBonifacio.

SAN BONIFACIO / IL CENTRO COMMERCIALE

Servizi diMatte Dani

APPUNTAMENTI ENOGASTRONOMICI

“Sabati sambonifacesi”

Ben 24 anni di shopping

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Giornata dedicata allaFibrosi cistica domenica 16ottobre. Per l’occasione alcinema teatro Centrale diSan Bonifacio è stato proiet-tato il film Foreverland, cheracconta il viaggio, attraver-so gli Stati Uniti, di unragazzo americano affettoda fibrosi cistica. Il registastesso, Maxwell McGuire, èaffetto da questa malattia.Una malattia che non lasciascampo a chi sfortunata-mente nasce con questapatologia. Non è ancorastata scoperta la cura el’aspettativa di vita arriva adun massimo di 40 anni. Laproiezione del film (unicaproiezione in Veneto) è stataorganizzata da Katia Forna-ro di Monteforte d’Alpone,membro della FondazioneFibrosi Cistica Onlus e

responsabile del gruppo disostegno Est Veronese, cheessendo essa stessa colpitanegli affetti più cari (ha unfiglio di 10 anni malato difibrosi cistica) si è fatta pro-motrice per raccoglierefondi da destinare alla ricer-ca e far conoscere ai molti,che ancora non la conosco-no, questa terribile malattia.Al termine della proiezionedel film è stato donato aKatia un assegno di 9.570euro raccolti tra amici esponsor, tutti destinati allaricerca e finalizzati a dareuna speranza ai tanti malatidi questa terribile malattia.“La Fibrosi Cistica – silegge sul sito della Fonda-zione Fibrosi Cistica onlus -è la più comune delle malat-tie genetiche gravi. Nelmondo ne sono colpite circa

100.000 persone. Grazie aiprogressi della ricerca edelle cure, i bambini chenascono oggi con questamalattia hanno un’aspettati-va media di vita di 40 annied oltre, mentre non supera-vano l’infanzia cinquantaanni fa, quando la malattiafu scoperta e si cominciò acurarla. In Italia vengonodiagnosticati circa 200 nuovicasi all’anno: ogni settimananascono circa 4 nuovi mala-ti; l’incidenza della malattiaè probabilmente simile intutte le regioni d’Italia ed èdi un neonato malato ogni2500-3000 nati sani. Semprein Italia i malati in vita al31/12/2004 erano 4099 e1742 (42% del totale) aveva-no più di 18 anni (172 diquesti aveva superato i 40anni). L’età alla diagnosi era

entro gli 8 mesi di vita per il50% dei malati, ed era inve-ce in età adulta per circal’8%. Chi nasce con lamalattia ha ereditato un genedifettoso (gene CFTR muta-to) sia dal padre che dallamadre, che sono portatorisani. I portatori sani del geneCFTR in Italia sono circa 2milioni e mezzo (c’è un por-tatore sano ogni 25 personecirca). La coppia di portatorisani ha ad ogni gravidanza 1probabilità su 4 (25%) diavere un figlio con FibrosiCistica (FC). È una malattiache colpisce indifferente-mente maschi e femmine.Ha un decorso diverso da unmalato all’altro”.

Per informazioni:www.fibrosicisticaricerca.it.

Silvano Miniato

Novembre 2014 15CRONACHE

SAN BONIFACIO. Veicoli non catalizzati, ecco lo stopStop alla circolazione dei veicoli non catalizzati sul territorio del comune di San Bonifacio. E' entrata in vigore il 20 ottobre l'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico che impone le limi-tazioni alla circolazione da applicarsi fino al prossimo maggio. Soggetti al blocco sono gli autovei-coli a benzina Euro 0, a diesel Euro 0 - Euro 1- Euro 2, ciclomotori e motoveicoli Euro 0. Per i vei-coli con le caratteristiche citate il blocco alla circolazione è in vigore dal 20 ottobre al 15 maggio2015, con una pausa per le festività dal 7 dicembre al 6 gennaio. Le limitazioni si applicano dallunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30, con esclusione delle festivi-tà infrasettimanali. Sono esclusi dal blocco alla circolazione tutti i veicoli a motore elettrico, meta-no e gpl, i veicoli che effettuano servizio di trasporto pubblico, di portatori di handicap, di medici-nali o che effettuano car-pooling (con almeno tre persone a bordo se omologati per quattro o piùposti); per conoscere tutte le altre eventuali deroghe è possibile consultare l'ordinanza completa sulsito del Comune. In tema di sensibilizzazione sull'inquinamento atmosferico verranno poi organiz-zate delle “giornate provinciali dell'ambiente”, una nel periodo che va dal 6 dicembre 2014 al 6gennaio 2015, la seconda il 15 febbraio 2015 e le ultime due nei mesi di marzo e aprile 2015.

Matteo Dani

SAN BONIFACIO. Per l’occasione, al teatro Centrale è stato proiettato il film Foreverland

Fibrosi cistica:giornata a tema Un successo superiore alle aspettative, ma che dimostra

come famiglie e cittadini abbiano recepito l'enorme valoreche la cura e la prevenzione hanno quando si parla dei pro-pri occhi. Possiamo sintetizzare così l'obiettivo raggiuntoda Federottica Verona che, il 17 e 18 ottobre scorsi, ha por-tato in Piazza Costituzione a San Bonifacio medici oculistie ottici optometristi per effetuare test e screening visivi gra-tuiti alla popolazione.In totale sono state 402 le persone di tutte le età che si sonosottoposte ai controlli gratuiti nei due giorni dell'iniziativa,inserita all'interno del programma del “Mese della vista”promosso dalla Commisione Difesa Vista. Ad accoglierle evisitarle, nei truck adibiti ad ambulatori, i medici oculistimembri dell'equipe del professor Giorgio Marchini, prima-rio del reparto di Oculistica clinica a Borgo Trento, e gliottici optometristi di Federottica Verona. Un flusso conti-nuo di persone ha caratterizzato le due giornate di visite;esame della refrazione, test di Amsler, anamnesi familiare,test del tono oculare e OCT alcuni dei principali test e con-trolli svolti all'interno degli ambulatori.«L'iniziativa – commenta Clara Formenti, presidente diFederottica Verona – era volta alla diffusione di una giustacultura della prevenzione e al mettere a disposizione dellapopolazione degli strumenti pratici per il controllo dellapropria salute oculare. E' stato un bel successo, e la soddi-sfazione è stata doppia nel vedere tanti cittadini samboni-facesi accorrere per un controllo. Bello anche vedere fami-glie che hanno portato a visitare i propri bambini, è giustoiniziare fin da piccoli a curare la nostra vista». L'evento si è concretizzato grazie anche alla disponibilitàdell'Amministrazione comunale, del sindaco GiampaoloProvoli e dell'assessore ai Servizi Sociali Fabio Merlo, ilcui assessorato ha patrocinato l'iniziativa e che, già in sededi presentazione, ha sottolineato il grande valore socialeinsito in appuntamenti di questo tipo.

Matteo Dani

SAN BONIFACIO / L’EVENTO

Controlli e testper gli occhi

A tavola con saggezza. Con queste parole, che seguon al tito-lo, è possibile spiegare tutto il senso de Cibo, Amore eGastronomia, ultima fatica letteraria di Luisa Leardini DeZuliani. Continua il percorso all'interno della letteraturagastronomica dell'autrice sambonifacese che, dopo il volumeVenezia nel bicchiere, torna a confrontarsi con ricette e tradi-zioni. In questo suo ultimo libro si rende omaggio a quellache è una vera e propria arte del cucinare dove, tra consiglid'autore e preziose chicche da mandare a memoria, si affron-tano anche tematiche legate ai valori tradizionali e agli affet-ti sacri delle famiglie italiane. “Un libro bello e diverso datutti gli altri”, “un vero e proprio lezionario nella credenza”,sono solo alcune delle lusinghiere recensioni che il libro haricevuto da lettori ed esperti non appena pubblicato. Rispet-to al precedente volume dell'autrice, dove veniva largamenteutilizzato il dialetto veneto, questo libro è scritto interamen-te in italiano, proprio perchè pensato per essere letto e distri-buito in tutta la penisola. Duecento pagine contenenti ricetteregionali, viaggi narrati, storie di famiglia, umorismo e tantidetti famosi che si fondono tra saggezza, piacevole narrativae concrete testimonianze. Già acquistabile in libreria e sulweb, Cibo Amore e Gastronomia è frutto di un certosinolavoro di ricerca e divulgazione svolto dall'autrice e stampa-to dalla casa editrice Tamellini che, attraverso il sapiente usodi grafiche e illustrazioni, ha contribuito a rendere il volumeancor più godibile. Matteo Dani

IL LIBRO

Cibo e Amore

SAN BONIFACIO. Piazza Costituzione, la pavimentazione è sistemataDa qualche settimana la pavimentazione in Piazza Costituzione a San Bonifacio, di fronte all'entrata delDuomo, è stata sistemata; più di un sambonifacese ha infatti notato l'opera di ripristino dei sampietri-ni, soprattutto in alcune zone dove erano stati praticamente divelti. I lavori di sistemazione sono statieffettuati grazie all'iniziativa personale di Romolo Sciuscio (conosciuto in paese per essere presidentedell'ASD Amici del Ballo), che ha reperito la manodopera e i fondi per l'opera di ripristino. «Negli ulti-mi tempi alcune zone del piazzale erano davvero sconnesse – commenta Sciuscio – e qualche personaè anche caduta, rischiando di farsi del male. Ho quindi pensato di attivarmi e, dopo aver sentito la Par-rocchia, far sistemare almeno i punti più pericolosi per la sicurezza dei passanti». Aldilà di ogni consi-derazione personale, una bella dimostrazione di affetto di un cittadino verso il proprio paese.

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Novembre 2014 17CRONACHE

Si è tenuta lo scorso 18 otto-bre, a Lonigo, la secondaedizione de “La Notte deiSenza Dimora”, un'occasio-ne di sensibilizzazione esolidarietà nei confrontidelle persone senza dimora econ altre tipologie di diffi-coltà sociali.Dopo la positiva esperienzadello scorso anno Lonigo hafatto di nuovo parte di que-st'iniziativa a caratterenazionale, svoltasi anche inaltri paesi del vicentino. Unsabato di confronto e rifles-sione quello organizzato nelcentro storico leoniceno, ini-ziato nel tardo pomeriggiocon i momenti di lettura inPiazza Garibaldi a cura dellacompagnia teatrale “L'Ar-chibugio” e del gruppo “Let-ture ad Alta Voce” del Tea-troprova. Lo spettacolo è poiproseguito in serata con lamusica live dei Twin LiveAlchemy e dei Musicisti diStrada, le note dei Beatles eDe Andrè hanno accompa-gnato la serata del pubblicopresente in piazza. Tanto lo

spazio poi lasciato all'infor-mazione, con gli spazi infor-mativi adibiti per l'occasio-ne, la presentazione del libro“Di notte si vede chiaro: isenza dimora a Vicenza” el'incontro con l'avvocatoMichele Carotta dell'orga-nizzazione Avvocato di Stra-da Onlus. Nei gazebo allesti-ti dalle associazioni si è svol-ta la raccolta di generi diconforto. Nel corso dellaserata, come specificato dauna nota degli organizzatori,sono state racoclte circa 25coperte, una quarantina diabiti in buono stato, sette

paia di scarpe, alcuni articoliper bambini e neonati e circadieci borse della spesa cari-che di generi di prima neces-sità, prodotti per la casa ealimenti a lunga conserva-zione. Tutti i beni sono statiinviati alla Caritas Diocesa-na Vicentina e alle OpereMissionarie di San Bonifa-cio. Un bel segnale di gene-rosità e vicinanza che i citta-dini di Lonigo e i partecipan-ti tutti hanno voluto dare neiconfronti di chi, in questomomento, sta vivendo unasituazione di grave difficol-tà.

LONIGO. Il 18 ottobre si è svolta la 2a edizione dell’evento

I Senza Dimorae la loro Notte

Torna, sulla scia del successo dello scorsoanno, il progetto “Sicuri sulla strada sereninella vita” quest’anno collocato nel più ampioprogetto provinciale di “RED road educationaldevelopment – Settimana provinciale di sensi-bilizzazione sulla sicurezza stradale” che siterrà a Verona dall’11 al 16 novembre prossi-mi. Il programma della settimana prevede iprimi due interventi a San Bonifacio: al matti-no con gli studenti delle quarte classi degliIstituti Dal Cero e Guarino Veronese e glialunni delle terze classi dell’Associazione SanGaetano, e alla sera in sala Barbarani con igenitori. Le rimanenti giornate della manife-stazione si svolgeranno a Verona, a S.Benedet-to di Lugana e Peschiera del Garda, dove sonopreviste una giornata di studio per formatorialla Gran Guardia, un musical al teatro Cam-ploy, una cerimonia commemorativa per levittime della strada e degli incontri di sensibi-lizzazione con le famiglie.A San Bonifacio nella mattinata dell’11novembre alle 9.00 gli studenti confluiranno alCinema Teatro Centrale per la conferenza. Lagiornata seguirà in Piazza Costituzione, dove èprevista una bevanda calda per tutti gli studen-ti offerta dalla Pro Loco del Comune di SanBonifacio, e a seguire l’incontro con le pattu-glie delle Forze di Polizia e Polizia Locale eCroce Rossa Italiana. La serata del 12 novem-bre alle ore 20.00 in sala Barbarani è invecerivolta ai genitori degli alunni e ai cittadinitutti. Dopo i saluti del Sindaco GiampaoloProvoli e dei Dirigenti scolastici degli istitutidi secondo grado del territorio, interverranno

Francesca Montereali, Dirigente della PoliziaStradale di Verona, Luigi Altamura, Coman-dante della Polizia Municipale di Verona, e ilComandante della Polizia Locale di San Boni-facio, Vincenzo Di Carlo, oltre al Gruppo Pre-venzione Polizia Stradale, S.U.E.M. 118, Atle-ti C.S.C. Giambenini, Familiari dei 5 e VeronaStrada Sicura. Il progetto si pone come obiet-tivo il primo degli obiettivi strategici per il2020 che la Commissione Europea ha indivi-duato: miglioramento dell’educazione stradalee della preparazione degli utenti della stradache compete obbligatoriamente a Famiglia,Scuola ed Iistituzioni.

S.BONIFACIO. Torna “Sicuri sulla strada sereni nella vita”

La Sicurezzain un progetto

Scoprire e valorizzare il territorio e le suepeculiarità, in sella ad uno splendido cavallo.E' questo il principio che sta alla base dell'ASDCountry House Horse, associazione sportivanata nel 2012 a Monteforte d'Alpone e che, inquesti due anni, sta lavorando per far sì chel'amore per il mondo delgi animali, in partico-lare per i cavalli, si unisca alla passione per laterra che abitiamo.La Country House Horse è associazione sporti-va affiliata al CONI e all'E.N.G.E.A. (Ente Nazio-nale Guide Equestri Ambientali) e può offireuna vasta gamma di servizi che vanno dallapromozione dell'equitazione all'addestramen-to dolce dei puledri, dal noleggio di cavallifino alle lezioni private per adulti, ragazzi ebambini a partire dai 4 anni. La peculiarità del-l'associazione è però la riscoperta del territo-rio attraverso trekking naturalistici e passeg-giate enogastronomiche. Country HouseHorse ha infatti dato vita ad Equiwine, proget-to di degustazioni equituristiche attraverso gliscorci, le colline dell'est veronese ed i suoi pro-

dotti tipici. Lungo percorsi a misura d'uomo,usufruibili a cavallo, a piedi o in bicicletta,osservare il territorio sotto una luce nuova,rispettando la natura e scoprendo i sapori tipi-ci del momento e delle stagioni. Nascono cosìle ippostrade, veri e propri percorsi (da affon-tare anche in più giorni) attraverso le terre delSoave, del Durello e del Valpolicella, incon-trando cantine, aziende e ristoratori in gradodi promuovere l'eccellenza dell'est veronese ei propri prodotti. «Il nostro territorio – spiega Lorenzo Costa,guida equestre e direttore sportivo di CountryHouse Horse – ha delle peculiarità che lo ren-dono unico al mondo. Qui da una vallata all'al-tra mutano i paesaggi, i colori e i sapori, tantoche un vino può avere un gusto diverso rispet-to ad uno vino, della stessa varietà, prodottoperò a pochi chilometri di distanza. Questesono i caratteri di unicità dell'est veronese chevogliamo valorizzare, dando modo anche a

consorzi, piccoli pro-duttori e commerciantidi farsi conoscere aituristi e anche allagente dei nostri paesi».Il progetto EquiWineattira sia turisti italianiche stranieri e allaprossima FieraCavalliverranno presentatidue nuovi percorsi.Country House Horsepuò contare, per le sueattività, su un centro

sportivo perfettamente funzionale e sul CasaCosta Relais, struttura in grado di ospitare turi-sti e di fungere da punto di riferimento pertutti i servizi offerti. Per essere informati sulleproposte e sulle novità dell'associazione èpossibile collegarsi al sitowww.househorse.com o visitare la paginaFacebook ufficiale.

ASD COUNTRY HOUSE HORSE

Servizi diMatteo Dani

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Si è svolta dal 3 al 5 ottobrescorso la 63° Festa dellaMela di Belfiore, in unperiodo piuttosto difficileper la concorrenza dai paesiemergenti e per l’embargodella Russia. La tavola rotonda di apertu-ra di venerdì 3 ottobre haper l’appunto trattato questotema: “Il mercato delle mele2014 – criticità/opportuni-tà”, organizzata dal Consor-zio Ortofrutticolo Belfiore-se. «Nel corso degli anni si èsviluppato un mercato dellemele dedicato a pochevarietà, a causa della globa-lizzazione e della richiestamassiccia di specie ad altaproduzione - commenta ilsindaco Davide Pagangriso-. Sono sparite molte varietàdi mele autoctone, chedevono essere rivalutate pertrovare il proprio mercato dinicchia e diventare un’alter-nativa alla produzione dimassa». Secondo questo spirito dirivalutazione delle tradizio-ni e dei prodotti tipici si èquindi svolta la Cena diGala con il “melo Decio”presidio Slow Food di Bel-fiore e con altri 10 presidinazionali: «I presidi sosten-gono le piccole produzionitradizionali che rischiano discomparire, valorizzano iterritori, recuperano antichimestieri e tecniche di lavo-razione, salvano dall’estin-

zione varietà di ortaggi efrutta - riprende il sindaco -.Solo associandosi i produt-tori potranno superare ilperiodo difficile, perchéinsieme hanno la forza difare ricerca per proporrenuove produzioni, come hafatto il C.O.B. quest’anno,presentando il “Wapple”,uno spumante costituito dal52% da vino e dal 48% dadistillato di mele». Sabato sera ufficiale apertu-ra della Festa, alla presenzadelle autorità e di rappresen-tanti di categoria, conl’esposizione e premiazionedelle più belle mele del ter-ritorio e con la III sfida didolci con la mela protagoni-sta. Una splendida giornata disole ha caratterizzato dome-nica 5 ottobre, con le casettedisposte lungo via Roma ePiazza della Repubblica per“Melassaggio”, esposizionee degustazione delle varietàlocali del frutto e derivati acura di produttori e associa-zioni. Molto gradito daitanti spettatori il “Campio-nato nazionale di cucca-gna”, promosso dall’Asso-ciazione Sportiva Campa-gnoli. Gli “scalatori” dellesquadre in gara si sonoarrampicati su due pali, unoalto ben 14 metri, cosparsidi grasso per rendere diffici-le l’ascesa e la cattura delpremio posto in cima.

In occasione della 63° Festa della mela di Belfiore, durantela serata dell’apertura ufficiale il 4 ottobre, il vice-sindacoPier Giorgio Barbieri ha consegnato gli attestati “Simbolod’onore” a cittadini belfioresi meritevoli. Un premio volutodal Consiglio Comunale, che ha adottato il relativo regola-mento e poi assegnato dalla Giunta allargata ai componentidi minoranza, che ha scelto i cittadini da premiare. Que-st’anno, prima edizione del Simbolo, sono state scelte trepersonalità che si sono distinte nei settori dei servizi socia-li, dello sport e dell’imprenditoria. Per i servizi che da molti anni svolge a favore dei più debo-li è stata premiata la prof.ssa Anna Paola Braggion, laurea-ta in Lingue straniere e Lettere, iscritta anche alla Facoltà diMedicina, a cui mancano pochi esami per la 3° laurea. Inse-gnante in pensione, dopo il collocamento a riposo ha intra-preso numerose attività di volontariato. A Belfiore AnnaPaola Braggion è fulcro fra la domanda di bisogni e offertadi servizi alla gente: si occupa di trovare lavoro alle perso-

ne, procurare la casa, gli arredi, i vestiti. Anna Cavallaro èun’amazzone belfiorese, pluripremiata a livello internazio-nale per i suoi successi sportivi, specialista nel volteggio acavallo. La prima atleta italiana a vincere una World Cupnell’equitazione. È stata Campionessa italiana di volteggioa cavallo negli anni 1999, 2005, 2006, 2007, 2009, 2010,2011, 2012. A livello internazionale ha cominciato adimporsi nel 2011, vincendo la medaglia di bronzo nellaWorld Cup di volteggio equestre. Con l’allenatore NelsonVidoni e il cavallo Harley ha conquistato l’oro mondiale nel2012 e 2013, quest’anno a Bordeaux ha vinto la medagliad’argento. Infine il poliedrico inventore ed imprenditoreOttorino Storti, creatore di numerose macchine agricole,prima a livello sperimentale per l’azienda di famiglia, poicome imprenditore, fondatore di numerose aziende. I suoibrevetti più conosciuti sono state macchine rivoluzionarieper estrarre l’insilato di mais per gli allevamenti zootecnici,in modo rapido e sicuro.

Novembre 2014 18CRONACHE

Dall’8 al 9 novembre sisvolgerà la “Fiera Nazionaledi San Martino e ArcoleDOC”, evento con attrazioniculturali, enogastronomichee sportive. Ne abbiamo par-lato con il vice-sindacoAlessandro Ceretta. «La Fiera di San Martino ènata nel 2009 con la nostraprecedente amministrazio-ne. In seguito ha ottenuto ilriconoscimento di “FieraNazionale”, precisa il vice-sindaco. «L’idea è quella diconiugare le produzioni delterritorio con la nostra sto-ria. Da sempre, San Martinoè una data simbolica per lagente di campagna: l’11novembre si pagano gliaffitti dei fondi agricoli, sifa trasloco, si chiude e siapre l’annata agraria…».Dal 2010 sono state inseritele rievocazioni storiche e lemostre culturali, dedicate aperiodi ben precisi nellastoria del paese: «Arcole sicaratterizza storicamenteper tre periodi: quellomedievale, quello venezia-no e quello napoleonico.Ogni anno alterniamo que-ste epoche nell’allestimentodi rievocazioni e mostre -prosegue Ceretta -. Il 2014spetta al Medioevo, quindi

il sabato sera in PiazzaPoggi sarà aperto l’accam-pamento del XIV secolo,dedicato alla vita quotidia-na, con la cucina, i lavori dicasa, anche gli armamenti.Ci sarà un falconiere con isuoi rapaci, che spiegheràal pubblico l’antica artedella falconeria. Insieme all’assessore alleAttività Produttive, AndreaDanieli, riteniamo esista unprioritario collegamento fraterritorio, storia, economia.La Fiera è un’occasione perriscoprire il nostro passatoin tutte le sue forme. La

Piazza ospiterà la mostrastorico-documentaria dedi-cata alle famiglie Pellegrinie Arcole ed anche il MuseoNapoleonico sarà aperto.”.La Fiera è una grande vetri-na per gli standisti: «Abbia-mo ampliato lo spazioespositivo formando unanello da Piazza Poggi a viaGaribaldi, prevedendo il 9novembre circa 150 esposi-tori di prodotti agricoli,artigianali, commerciali,locali e nazionali, insiemealle nostre associazioni -spiega Ceretta -. In PiazzaEuropa avremo la pista in

terra battuta per auto darally e moto speedway, conesibizioni in memoria diAngelo Disconzi, nostrobravo pilota. Sempre il 9novembre, sarà consegnatoil premio “San Martino” aduna persona che si è distin-ta per meriti artistici, stori-ci, sportivi, ecc. importanteper Arcole.Provvederà alla consegnal’On.le Roberto Maroni,governatore della Lombar-dia». Nei due giorni funzio-nerà lo stand enogastrono-mico con ballo liscio nellatensostruttura di PiazzaPoggi. «Quest’anno – aggiunge ilsindaco Giovanna Negro -avremo la presenza in fieradel governatore della Lom-bardia Roberto Maroni. Ilprossimo anno a Milano cisarà l’EXPO e credo cheanche in quest’ottica la suapresenza sia un segnaleimportante di attenzioneverso le piccole produzionidi eccellenza come appuntoquelle artigianali e tipichedi un territorio. La Fiera diSan Martino ha appuntoquesto nel suo DNA: illegame tra uomo e terra chedetermina la storia di unacomunità da cui nascono iprodotti tipici e artigianali.Forse è proprio questo ilsegreto del suo successo».

ARCOLE. Eventi culturali, enogastronomici e sporitivi dall’8 al 9 novembre

San Martino preparala “Fiera Nazionale”

BELFIORE

La Mela fa festa per la 63ª volta

BELFIORE / L’ATTESTATO

“Simbolo d’onore” ai cittadini più bravi

Giovanna NegroAlessandro Ceretta

Servizi diGrazia Tondini

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Novembre 2014 20CRONACHE

Alex Britti, cantautore romano doc e gran-de chitarrista di fama europea, per il suoultimo tour di concerti ha scelto i teatri ita-liani per proporre, soprattutto, le canzonidel suo ultimo album "Bene così" che, giàdal titolo è un auspicio oltre che una con-statazione: una dolcissima ballad che ciaccompagna nelle giornate autunnalidopo il successo radiofonico estivo di"Baciami (e portami a ballare)". L'ho incontrato prima del suo concerto incamerino al Teatro Geox di Padova.Alex, una nuova serie di concerti teatra-li da solo senza la band accompagnatosul palco dalle tue eterne "fidanzate": lechitarre! Che sapore ha questo proget-to ogni sera senza "rete di protezione"dove le canzoni risuonano un po’ comesono nate?C'è soprattutto un'altra atmosfera ogni serae quindi un altro stato d'animo. Suonare dasoli è un po’ come ricreare quello statod'animo di quando sei da solo a casa o inalbergo e scrivi le canzoni. Cerco di lavora-re molto sugli stati d'animo con tantissimechitarre sul palco, che cambio continua-mente e anche con tanta ma non troppatecnologia con la quale posso registrarmidelle cose in tempo reale e poi suonarci

sopra. La chitarra diventa quindi anche unbasso, percussioni, tastiere e altri strumen-ti. Ho anche un po’ di percussioni che micampiono sempre suonandomele da solo.Ideale la cornice teatrale per proporrele nuove canzoni dell'album "Bene così"in questa nuova veste di produttoreindipendente...Sì produttore in questo caso, ma di solitosono sempre stato solo produttore artisti-co e arrangiatore. Ora ho soltanto presoun socio che è molto bravo a fare la partemanageriale, così io posso concentrarmi.Anzi forse il fatto di stare con un'etichettaindipendente mi dà molta più autonomiae libertà creativa.C'è un errore professionale, se si puòraccontare, che assolutamente non rie-sci a perdonarti?Mah sì, ce ne sono diversi di errori peròanche gli errori servono a crescere. Sba-gliando s'impara non l'ho inventato io.Almeno so cosa non fare la prossima volta.Con il senno di poi non rifarei nel 2001quella partecipazione al Festival di Sanre-mo con la canzone "Sono contento". Behforse è stato anzi, sicuramente, è stato unerrore, però se non avessi fatto quell'erro-re non avrei imparato quello che so ora.

L'ho imparato a mie spese, sulla mia pellee adesso vado avanti.La chitarra è la tua fonte compositivama, potremo dire, anche il tuo prolun-gamento naturale e anche una compa-gna di viaggio oltre che di vita...La musica è la mia compagna di viaggio ela chitarra sì certo... La chitarra poi a diffe-renza di tanti altri strumenti te la metti inmacchina e ci suoni in albergo, al mare osu una panchina al parco ed è una bellacompagna anche se la compagna vera è, erimane, la musica.

LUCA RIZZATO

Alex Britti “solista” incanta i teatri italiani

Nuovo Comitato per labiblioteca di Veronella che,accanto al sindaco e all’as-sessore preposto, proponeattività, idee, interventi ediniziative per la valorizza-zione dei servizi del patri-monio posseduto dallaBiblioteca.Il Comitato, come daRegolamento, è formato dacinque componenti eletti:Franco Bressan, DavidMaccagnan, AntonellaFranceschini, MicheleRossin per la maggioranzae Roberto Gallo per laminoranza. Nei prossimimesi il Comitato si incon-trerà per programmare leattività del 2015. Intanto,nel mese di ottobre sonoriprese le lezioni dell’Uni-versità Popolare e delTempo Libero, in cui spic-cano i due appuntamentiiniziali dedicati alla 1°Guerra Mondiale, curati

dall’arch. Diana AmbrosiGrappelli, con una confe-renza ed una visita guidataa Bassano del Grappa. Lelezioni proseguono sino afine novembre, con altriincontri dedicati alla pre-sentazione di libri di autorilocali, all’attività fisica estrategie per vivere bene laIII età, alla civiltà contadi-na e grandi rivoluzioni.Tutte le lezioni si svolgonoil mercoledì pomeriggio,dalle 15.30 in poi, nellaSala Civica Comunale. Nelfrattempo, l’amministra-zione comunale è impe-gnata nei preparativi della2° Festa della verza moret-ta, il prodotto tipico locale,che si svolgerà a finenovembre. Un calendarioche si prevede ghiotto dieventi culturali e gastrono-mici.

G.T.

VERONELLA / BIBLIOTECA

Dall’11 al 14 ottobre a Med-jugorje e Mostar con l’Uni-versità Popolare di ColognaVeneta. Una bella esperien-za di condivisione culturalee spirituale per i quarantapartecipanti, guidati dallacoordinatrice GiustinaMeneguzzo e dal prof. Ric-cardo Ghidotti. Lungo ilpercorso il prof. Ghidotti haspiegato ai partecipanti lacultura, stile di vita, politicae religione che hanno carat-terizzato la zona est dell’Ita-lia, l’Istria, la Dalmazia,tutte zone ex italiane e ulti-mi baluardi della Repubbli-ca Serenissima verso Orien-te. L’arrivo a Medjugorjenella serata del primo gior-no, dopo essere stati edottisulla storia del paese, sulleprime apparizioni, sulla vitadei veggenti e dei frati fran-cescani che da subito lihanno sostenuti. Gli annidifficili della guerra inBosnia Erzegovina, un con-

flitto nato dopo la morte delgenerale Tito. Erano oltre10mila le persone presentialla veglia silenziosa allaMadonna il sabato sera,sulla spianata dietro il San-tuario, migliaia coloro cheogni giorno si incamminanoper il monte delle apparizio-ni e il Krizevac, il montedella croce. Circa 2000 per-sone aspettavano la veggen-

te Vicka, che portava la suatestimonianza in un orfano-trofio, dove ha chiesto dipregare per la pace di cia-scuno e del mondo. Migliaiae migliaia di pellegrini chein silenzio si susseguonoogni giorno nei luoghi diculto, per il proprio percorsospirituale. Un’escursione dimezza giornata a Mostar,una delle città simbolo della

guerra nella ex Jugoslavia, avedere il ricostruito ponte aschiena d’asino che unisce iquartieri cristiano e musul-mano. Una città che persecoli era simbolo del dialo-go fra le culture e le religio-ni e che speriamo possaesserlo ancora, superando lefollie di questi anni.

Graziana Tondini

COLOGNA VENETA / IL VIAGGIO

A Medjugorje con l’Università Nuovo Comitato

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Novembre 2014 21CRONACHE

È stato presentato il 24 otto-bre a Cologna Veneta ilnuovo “Percorso cicloturisti-co del Colognese”, nell’am-bito del PIA-R “Progettointegrato di area rurale” checomprende sette Comuni:Cologna, Pressana, Roveredodi Guà, Veronella, Zimella edanche Arcole e San Bonifa-cio. «Il nostro è un territorio aconfine di tre province: Vero-na, Vicenza e Padova. A fareda corona alla campagnaabbiamo i Lessini, i Berici egli Euganei, un paesaggio ini-mitabile – ha afferma il vice-sindaco di Cologna LauraBranco -. Queste sono terrerigogliose, caratterizzatedalla presenza di acque,vocate a colture pregiate. Unaterra che fu Dogado di Vene-zia, arricchendosi di cultura,storia, architetture e profes-sionalità antiche che la carat-terizzano». Sono stati investi-ti 210.000 euro provenientida fondi UE per la creazionedi 40 km di percorso ciclope-donale, in una prospettiva disviluppo del turismo rurale.

Un itinerario che si snodalungo i corsi d’acqua: il Frat-ta, il Guà, l’Alpone, incon-trando strada facendo impor-tanti bellezze storiche ed arti-stiche. Sabato 25, i visitatorisono stati accompagnati dalsindaco di Veronella MicheleGarzon e dal prof. RomanoPrando a conoscere VillaSerego-Corte Grande e ilTezon, antica polveriera dellaSerenissima. «Corte Grande èstata studiata dal Palladio edagli architetti che l’hannoseguito secondo un progettoprecursore della moderna“bio-edilizia” - spiega Prando-. L’insieme della Corte è

progettato seguendo il vento,l’esposizione al sole, i corsid’acqua, per il benesseredegli animali da allevamento,la conservazione dei foraggi edei prodotti agricoli, l’uso deicanali per il mulino e il tra-sporto delle merci, riso inparticolare. Il Dogado colo-gnese comprendeva anchequeste terre, navigabili fino aVenezia». Tutte da riscoprire con ilnuovo percorso ciclopedona-le, che sarà oggetto di ulterio-re promozione durante la 2°Festa della Verza moretta diVeronella, nei giorni 28-30novembre prossimi.

COLOGNA. La presentazione è avvenuta venerdì 24 ottobre

Il Percorsocicloturistico Sono state inaugurate il 4

ottobre le 13 nuove LIM, 2PC portatili e un PC fisso indotazione alla Scuola Pri-maria di Cologna Veneta. Ilplesso del capoluogo così èstato dotato dal Comune diuna LIM per ogni classe,mentre il Comitato deiGenitori ha provvedutoall’acquisto dei PC e relati-vi programmi informatici,per rendere più semplice losvolgimento delle lezioniagli alunni con disturbi spe-cifici di apprendimento e/obisogni educativi speciali. È stata una cerimonia sem-plice, alla presenza del Sin-daco Silvano Seghetto eamministrazione, delComitato Genitori, degliinsegnanti e anche l’occa-sione per presentare ilnuovo Dirigente scolasticoZeno Molinaroli: «Ringra-zio tutti voi che mi avetequi accolto, l’Amministra-zione per questo importanteacquisto ed i genitori, che sisono impegnati in questadonazione, dimostrando unvivo interesse per l’istru-zione dei propri figli. È unastrumentazione importante,che serve in supportoall’opera delle maestre, checosì voglio chiamare, nelsenso nobile del termine.

Migliorerà anche il loroapporto formativo. Ringra-zio quindi il Comune, iComitati e Pro Loco di sup-porto, i cittadini». Il presi-dente del Comitato Genito-ri, Michele Verona, ha illu-strato le dotazioni: «In que-sto modo potremmo sfrutta-re le potenzialità che lamultimedialità consente,così gli alunni potrannoconfrontarsi con nuovi stru-menti per l’apprendimento.Inoltre i nuovi PC sono staticaricati con programmiinnovativi per aiutare la let-tura, consentono di associa-re parole a numeri e sogget-ti. Questo particolare tipo di

lezione può essere presen-tata anche su LIM». Il PC fisso è anche dotato dicollegamento con Skype,che permette lo scambio diinformazioni a basso costocon l’esterno, spiega il diri-gente: «Si può fare unavideoconferenza, una riu-nione con più persone inposti diversi, contattarel’amministrazione o altrescuole, gli insegnanti fuorisede o vedere i propri geni-tori fuori per lavoro in tuttoil mondo». Un tecnico ha mostrato aipresenti l’utilizzo praticodei nuovi strumenti infor-matici.

COLOGNA / SCUOLA PRIMARIA

Servizi diGrazia Tondini

Lavagne multimedialie PC nuovi di zecca

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Non è un attaccante suda-mericano, non è il solitoLuca Toni, non è spagnoloné inglese, tedesco o fran-cese. Eppure parla settelingue: sei, più quella uni-versale del gol. Artur Ioni-ta, moldavo di Chisinau,nato il 17 agosto 1990quando il suo paese eraancora una repubblica del-l'Unione Sovietica, è unadelle sorprese dell'inizio distagione dell'Hellas Vero-na. Sconosciuto a molti, ilcentrocampista scaligeroha conquistato la fiducia dimister Andrea Mandorliniin poco tempo, con deter-minazione, tanta sostanzae qualità: la rete da trepunti contro Torino e quel-la realizzata con il Genoa(per ragioni di stampa, idati sono aggiornati al 31ottobre) sono stati il suobiglietto da visita. Artur èl'ennesimo colpo di SeanSogliano che, quando ilcontratto di Ionita con ilclub elvetico dell'Aarauera in scadenza, se lo è

assicurato. Già a febbraioil centrocampista sapevache sarebbe venuto a gio-care a Verona. Artur si èmesso così a imparareanche l'italiano, mentre lalingua del gol, appunto, laconosceva già: al clubsvizzero era arrivato nel2009/10, otto presenze ilprimo anno nella massimaserie, la retrocessione, 120presenze in quattro stagio-ni (con il ritorno in primadivisione) e dodici reti in

crescendo, quattro centrinel 2011/12, cinque l’annosuccessivo e sei nell’ulti-mo campionato. Se la pro-gressione dovesse essereconfermata, quest'annoaspettiamoci almeno settereti da lui. Centrocampistacentrale, Ionita ha un sini-stro tagliente, ma sa farsivalere anche nei colpi ditesta. Nazionale moldavo, è natocalcisticamente nello Zim-bru Chisinau, prima di tra-

sferirsi all’Iskra-Stali nel2008 e poi all'Aarau. Nonmolla mai, Artur: «Da pic-colo non potevo averequello che volevo - ha rac-contato - però mio padremi ha sempre motivato aottenere ogni traguardoche mi prefiggevo. Io hopazienza, ho aspettato ilmio momento, penso alavorare tanto e a miglio-rarmi, perché il calcio ita-liano è difficile. Ho biso-gno di tempo e di impara-re, e lo sto facendo». Vero-na l'ha conquistato e lui haconquistato il Verona: «Ungrande club, un'ottimasquadra e una tifoseriaincredibile - aveva dettoalla presentazione, prefe-rendo parlare degli altri edell’ambiente più che di sestesso -. È splendido gio-care qui, con gente comeToni. Voglio apprendere ilmaggior numero di coseutili al mio futuro». Deinuovi compagni conoscevagià Ivan Martic: «Mi trovobene con lui, abbiamo gio-cato insieme in Svizzeraall'Aarau. In gruppo siamoin tanti, ma la concorrenzaè uno stimolo e ci aiuterà acrescere».

Matteo Sambugaro

Novembre 2014 22SPORT

SPORTHELLAS VERONA. La storia del nuovo arrivato centrocampista moldavo

LONIGO-PISTA SANTA MARINAGRAND PRIX CHALLANGE

E’ sceso il sipa-

rio su Grand

Prix Challange

2014 disputato

nella Pista di

Santa Marina

di Lonigo, una

gara che ha

fatto accorrere

3000 tifosi.

Dopo una

gara top il

pilota azzurro

Nicolas Covatti

ha visto sfu-

mare la sua quarta posizione che gli avrebbe dato la possibilità di qualificarsi

nei Grand Prix 2015. Come conferma il suo meccanico Andrea Malfermo,

Nicolas, avendo una moto super preparata, ha dato il tutto per tutto nel suo

intento…purtroppo è andata cosi. Ad aggiudicarsi il Grand Prix Challange è

stato il pilota Sloveno Matty Zagar, seguito dall’australiano Doyle e dal britan-

nico Harris. Luca Bongiorno

2A MARCIA DELLA FRATERNITÀ

Si è svolta sabato 1 novembre a San Bonifacio la2^ Marcia della Fraternità, gara podistica noncompetitiva organizzata dall'A.S.D. Amici del Ballo.Centinaia i partecipanti che si sono ritrovati in Piaz-za Costituzione di buon mattino, sfidando una tem-peratura non certo delle più miti, per la partenza.Giovani, adulti, famiglie e numerosi grupi podisticihanno affrontato i due percorsi tracciati dagli orga-nizzatori; uno più semplice da 5 km ed uno piùimpegnativo da 12 km, entrambi disegnati all'inter-no del territorio sambonifacese. La manifestazioneera omologata dal Comitato Provinciale FIASP diVerona. Una mattinata col gusto della competizio-ne sportiva, certo, ma con un importante obiettivobenefico. Il ricavato delle iscrizioni alla marciainfatti verrà utilizzato per delle adozioni a distanzadi bambini in India. «Abbiamo voluto realizzare unevento – spiega Romolo Sciuscio, presidente del-l'ASD Amici del Ballo – che fosse sì occasione difesta, comunità e divertimento, valori principi dellosport, ma che portasse con sé un importante mes-saggio di solidarietà. Volevamo fortemente far par-tire questa marcia da Piazza Costituzione, perchèla gente potesse percepirla come un evento sam-bonifacese a tutto tondo. Speriamo di essere riusci-ti nel nostro intento». Il carattere gioviale dell'even-to è stato confermato poi in quello che è ormaifamoso come il “terzo tempo” delle manifestazionisportive. Al termine della marcia, infatti, dopo laconsegna dei riconoscimenti a singoli e gruppi, èstata cucinata una pastasciutta per tutti i parteci-panti. Matteo Dani

Al Via la stagione:Ionita “a sorpresa”

Artur Ionita (fotoi Hellas Verona)

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