piano di zona 2013-2015: linee guida e contenuti principali...cos’è il piano di zona (pdz) 2....
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Servizio Sociale dei Comuni - Ambito
Distrettuale 6.2- 2 luglio 2012 1
PIANO DI ZONA 2013-2015:
LINEE GUIDA
CONTENUTI PRINCIPALI SERATA INFORMATIVA
San Vito al Tagliamento, Auditorium Comunale
Piazzale Zotti 1, ore 18
2 luglio 2012
Servizio Sociale dei Comuni
Ambito Distrettuale 6.2
Argomenti che verranno trattati:
1. Cos’è il Piano di Zona (PdZ)
2. Principi ispiratori
3. Raffronto con l’esperienza precedente PdZ 2006-08
4. Caratteristiche del Pdz 2013-15
5. Competenze dell’Assemblea dei Sindaci
6. I livelli di governance
7. Area ad alta integrazione socio-sanitaria
8. Risorse del PDZ
9. Approvazione del PDZ
10. Manifestazione di interesse
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Cos’è il Piano di Zona (PDZ)? «Strumento per la definizione del sistema integrato
degli interventi e servizi sociali del territorio di competenza dei Comuni associati negli ambiti distrettuali». (LR 6/2006, art. 24)
Si realizza attraverso un
PROCESSO PARTECIPATIVO
è il Piano Regolatore del sistema integrato dei servizi alla persona a livello locale
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Principi ispiratori PDZ:
Responsabilità
Solidarietà
Sussidiarietà
Sistema efficace, efficiente, in grado di produrre promozione, prevenzione, cura, tutela e inclusione sociale attraverso il
coinvolgimento di risorse/enti locali di solidarietà e auto-mutuo aiuto.
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PDZ 2006-08 vs PDZ 2013-15: Punti di forza e debolezza
2006-08
Ampia partecipazione dei soggetti del territorio (+)
Creazione di nuove progettualità (+/-)
Difficoltà della rappresentanza tra i soggetti del territorio (-)
2013-15
Maggiore omogeneità a livello progettuale (+)
Piano Attuativo Annuale (+)
Definizione puntuale dei processi di governance (+/-)
Tempistica limitata per la partecipazione (-)
Rigidità linee guida PDZ su obiettivi e modalità predefiniti (-)
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Periodo intermedio
Periodo intermedio tra PDZ 2006-08 e PDZ 2013-15:
1. Vacanza indirizzi regionali
2. Continuità locale:
tavoli di area,
valutazione finale 2009
aggiornamento del piano
nuove progettualità e attività corrente
monitoraggio annuale
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Linee guida PDZ 2013-
2015:
La Giunta regionale con propria deliberazione n. 458 del 22.03.2012 ha approvato il documento “Le linee guida per la predisposizione dei Piani di Zona” per il triennio 2013/2015.
Con le linee guida la Regione FVG ha inteso porre degli obiettivi comuni a tutti il territorio regionale.
Licenziate nel Marzo 2012
Caratteristiche PdZ 2013-15 Linee guida regionali:
1) ha validità triennale e viene aggiornato annualmente (art. 24 della LR 6/2006)
2) prevede il PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE (PAA) ossia la declinazione annuale degli obiettivi triennali della programmazione locale PDZ: 3 PAA
3) il territorio di riferimento è quello dell’Ambito Distrettuale
Focus di attenzione assegnati dalla Regione
1) Priorità Integrazione Sociosanitaria:
Area materno-infantile – infanzia e adolescenza;
Disabilità;
Anziani;
Disabilità: dipendenze, salute mentale in tema inserimento lavorativo;
2) Misure di contrasto alla povertà –Integrazione con le politiche del lavoro
3) Famiglia e genitorialità
10 Obiettivi REGIONALI SPECIFICI + (eventuali) OBIETTIVI LOCALI
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Assemblea dei Sindaci
compiti l’Assemblea dei Sindaci di Ambito Distrettuale tramite il suo
Presidente attiva il processo di programmazione e assume le funzioni
di regia e indirizzo politico:
• convocando gli attori sociali o le loro
rappresentanze;
• definendo i criteri di individuazione dei diversi
soggetti partecipanti ai tavoli tematici di
pianificazione;
• definendo le modalità di coinvolgimento dei
soggetti partecipanti;
• definendo le modalità di coordinamento e
gestione dei tavoli tematici;
• definendo il calendario dei lavori.
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LIVELLI DI GOVERNO ISTITUZIONALE
Area Vasta: Tutti gli Ambiti Distrettuali della provincia di PN, l’Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 e la Provincia condividono le linee progettuali comuni relative agli obiettivi regionali al fine di ottenere maggiore:
Omogeneità
Efficacia
Efficienza
Area Locale: Il Servizio Sociale dell’Ambito Distrettuale 6.2, il Distretto Sanitario condividono le linee progettuali locali nel rispetto delle SPECIFICITA’ territoriali.
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Struttura e livelli di Governance
Le linee guida stabiliscono le diverse fasi
della governance sociale che si articola su tre livelli:
CONCERTAZIONE: condivisione delle scelte strategiche pianificatorie
CONSULTAZIONE: raccolta di conoscenze e competenze degli attori sociali del territorio
CO-PROGETTAZIONE: realizzazione concreta di specifici interventi da parte degli attori sociali del territorio
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LIVELLO CONCERTAZIONE
PDZ
TAVOLI TEMATICI DI CONSULTAZIONE Rappresentanza bisogni e istanze comunitarie
Non sono tavoli decisionali
ASSEMBLEA DEI SINDACI convoca gli ATTORI SOCIALI con cui condivide
scelte strategiche
TAVOLI DI CO-PROGETTAZIONE gruppi di lavoro costituiti da soggetti
istituzionali e non, che intendono prestare effettivo e concreto impegno, mettendo in
campo risorse proprie
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Declinazione operativa:
Serata Informativa: 2 luglio 2012
Conferenza di concertazione: 23
luglio 2012
Tavoli di consultazione: dal 25 al 31
luglio 2012
Tavoli di Co-progettazione: 2013
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CONFERENZA DI CONCERTAZIONE
Composizione:
L’Assemblea dei Sindaci costituisce un Tavolo con diversi soggetti preventivamente individuati ai fini della convocazione della Conferenza di Concertazione.
La Conferenza è costituita da:
Soggetti pubblici
Soggetti privati di 2°livello (organizzazioni sindacali, associazionismo, cooperazione sociale, volontariato, mondo imprese)
Condivide scelte strategiche pianificatorie
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TAVOLI DI CONSULTAZIONE
Composizione e struttura
Soggetti istituzionali individuati in relazione all’ area tematica del tavolo
Per gli organismi di natura giuridica privata: adesione alla manifestazione di interesse secondo avviso pubblico
CRITERI DI SELEZIONE:
Collaborazioni in atto con Ssc e Ass 6
Effettiva partecipazione PDZ 2006-08 PRIORITA’ alla
Disponibilità a collaborare al PDZ 2013-15 PARTECIPAZIONE in
FORMA AGGREGATA
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TAVOLI DI CONSULTAZIONE
Criteri di Partecipazione:
La partecipazione al tavolo consultivo è:
imprescindibilmente definita dall’area di attività del soggetto nel territorio dell’Ambito Distrettuale 6.2.
ogni soggetto può partecipare ad uno soltanto dei tavoli di consultazione
sarà compito del rappresentante favorire la trasmissione di informazioni
N. massimo componenti: 15
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TAVOLI DI CONSULTAZIONE
Aree tematiche tavoli:
Minori e famiglie
Anziani
Disabili
Adulti svantaggiati in tema di inserimento lavorativo: salute mentale, disabilità, dipendenze, svantaggio sociale
Contrasto nuove povertà
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CONDUZIONE TAVOLI DI CONSULTAZIONE
Modalità di conduzione:
Conduttore: responsabili Area Minori
e Famiglie, Anziani e Disabili, Adulti e
Territorio del Ssc
Co-conduttori: rappresentanti Azienda
Sanitaria e Ssc
Rappresentanti Assemblea dei
Sindaci
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TAVOLI DI CO-PROGETTAZIONE
Composizione e struttura:
CRITERI DI ADESIONE:
Adesione alla Manifestazione di Interesse
Apporto di risorse (umane, economiche, strumentali)
Adesione all’impianto programmatorio in coerenza ad obiettivi e bisogni individuati.
Garanzia delle decisioni prese, anche in termini di risorse
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Risorse del PDZ
Il Fondo Sociale Regionale di cui all’art. 39 LR. 06/2006;
le risorse stanziate da specifici capitoli del bilancio regionale che
intervengono nel settore delle politiche sociali;
le risorse stanziate dalle Province nell’ambito dei loro bilanci
per l’attuazione di specifici interventi, servizi e azioni riferiti a
materie di loro competenza;
le risorse proprie dei Comuni;
le compartecipazioni dell’utenza;
Risorse ASS 6
le risorse di tutti gli altri soggetti che concorrono all’attuazione
del PDZ (associazioni di volontariato, fondazioni bancarie,….).
Eventuali nuove risorse Ufficio Programmazione e Gestione -Servizio Sociale dei Comuni - Ambito
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Approvazione del PDZ
– dicembre 2012-: ATTO DI INTESA: preliminare all’Accordo di Programma, relativo ai
contenuti di integrazione socio-sanitaria, sottoscritto dal Presidente
dell’Assemblea dei Sindaci e dal Direttore Generale ASS.
ACCORDO DI PROGRAMMA: documento conclusivo di
approvazione del PIANO DI ZONA. Sottoscritto dal Presidente
dell'Assemblea dei Sindaci di Ambito Distrettuale, dai Sindaci dei
Comuni dell'ambito territoriale di pertinenza e dal Direttore generale
dell'ASS. E' sottoscritto altresì dai Presidenti delle Aziende pubbliche di
servizi alla persona e delle Province, e dagli altri soggetti coinvolti. (art.
1, comma 4, L. 328/2000; 24 della LR 6/2006)
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Impegni 2013
DICEMBRE –GENNAIO 2013
• PIANO ATTUATIVO ANNUALE ( PAA)
GENNAIO
• Avvio Tavoli di CO-PROGETTAZIONE
2013
• ATTUAZIONE AZIONI PAA
• CONCERTAZIONE E CONSULTAZIONE
• INFORMAZIONE
• MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
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Governare la complessità attuale attraverso una “Vision” sulle politiche di
welfare, significa lavorare per lo sviluppo di politiche sociali integrate capaci
di fronteggiare nuovi rischi sociali e non di chiudersi a target minimi di
popolazione.
Significa interrogarsi su cosa si può fare a partire da oggi.
Manifestazione di interesse
Per PARTECIPARE alla STESURA e ATTUAZIONE del PDZ
SOGGETTI privati che:
Operano nei Comuni dell’Ambito Distrettuale 6.2
Collaborano o intendono collaborare con SSC e ASS6 nei:
- TAVOLI DI CONSULTAZIONE
- TAVOLI DI CO-PROGETTAZIONE
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DOCUMENTAZIONE
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
entro 16 luglio 2012
MODULO DI ADESIONE
SCHEDA CONOSCITIVA
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