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Page 1: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Pensieri e parole nei Pensieri e parole nei bambini: modelli bambini: modelli

teorici a confrontoteorici a confronto

Pensieri e parole nei Pensieri e parole nei bambini: modelli bambini: modelli

teorici a confrontoteorici a confronto

Marinella MajoranoMarinella Majorano

Dipartimento di PsicologiaDipartimento di Psicologia

Università degli Studi di ParmaUniversità degli Studi di Parma

Page 2: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Alcune definizioni....

LINGUAGGIOLINGUAGGIO“sistema simbolico di

comunicazione; facoltà di comunicare

simbolicamente; capacità cognitiva che ci permette di usare

una lingua”

COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE“fitta rete di scambi di

informazioni e di relazioni sociali che

coinvolgono ogni essere vivente nella

vita quotidiana”

Page 3: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

LINGUAGGIOLINGUAGGIO

VERBALEVERBALE

SuoniParoleFrasi

RaccontiDescrizioniNarrazioniDomande

NON VERBALENON VERBALE

GestiEspressioni del volto

SguardoProssemicaIdea di noi

SilenzioAspetti prosodici

Pause

Page 4: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

IL LINGUAGGIO:ASPETTI STRUTTURALI

ASPETTI ASPETTI FONEMICIFONEMICI

MORFO-SINTASSIMORFO-SINTASSI

LESSICOLESSICO

REGOLE REGOLE FONOLOGICHEFONOLOGICHE

PRODUZIONE COMPRENSIONE

LIVELLOLIVELLOSEMANTICO SEMANTICO

O CONCETTUALEO CONCETTUALE

Page 5: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

/r/+/o/+/z/+/e/

/roze/

rose

le rose

Le rose sono fiori profumati, hanno le spine, ne esistono di diverse qualità…

Page 6: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Cos’è la fonetica?

• E’ la scienza che studia i suoni prodotti e percepiti dagli esseri umani per comunicare verbalmente (fonetica articolatoria, acustica, uditiva e percettiva)

Page 7: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Cos’è il sistema fonologico?

• E’ l’insieme dei suoni di una data lingua

• E’ l’insieme di regole che indicano come i suoni si combinano all’interno di una data lingua (distinzione, successione, posizione)

Page 8: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Cos’è la fonologia?• Organizzazione e classificazione dei

suoni che hanno funzione distintiva all’interno di una data lingua

• Tutti gli aspetti dello studio dei suoni linguistici, percezione e produzione, aspetti cognitivi e motori (articolazione)

Page 9: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Cos’è la trascrizione fonetica?

• E’ un’operazione che consiste nel rappresentare per iscritto la forma fonica di una parola, di una frase, o di un singolo fono, utilizzando l’alfabeto fonetico. I simboli fonetici sono diversi dalle lettere dell’alfabeto

Page 10: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Tipi di analisi dei foni• Analisi fonetica: descrizione delle

caratteristiche articolatorie, acustiche, psicoacustiche o uditive dei suoni linguistici (foni)

• Analisi fonologica: classificazione ed organizzazione che funzionano come unità contrastive

Page 11: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Analisi dei tratti• I fonemi sono l’unità base dell’analisi

fonologica, ma i sistemi fonologici sono più spesso descritti in termini di TRATTI

• TRATTO: caratteristiche che definiscono un particolare fono e lo distinguono da tutti gli altri

• TRATTO DISTINTIVO: parametro articolatorio o acustico la cui presenza/assenza definisce il fonema

Page 12: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

I tratti• Vocalico• Consonantico• Alto• Posteriore• Basso • Anteriore• Coronale• Arrotondato• Teso• Continuo• Nasale• Stridente• Sonoro

Page 13: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Caratteristiche dei suoni consonantici

• Modi di articolazione• Occlusivo• Fricativo• Affricato• Nasale • Laterale• Vibrante• Approssimante

Page 14: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Luoghi di articolazione

• Bilabiale• Labiodentale• Dentale-alveolare-postalveolare• Retroflesso• Palatale• Velare• Uvulare• Faringale• Glottidale

Page 15: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Teorie dello sviluppo fonologico

• Teorie linguistiche (Jakobson, 1968)

• Teorie cognitive (Ferguson e Farwell, 1975)

• Teoria biologica (Locke, 1983)• Teorie connessioniste (Dell, 1988)

Page 16: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

IL LINGUAGGIO:ASPETTI FUNZIONALI

FUNZIONE COMUNICATIVA e CONVERSAZIONALE

FUNZIONE NARRATIVA

FUNZIONE PRAGMATICA-ATTO COMUNICATIVO-

Page 17: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

La funzione La funzione pragmaticapragmatica

• Negoziazione dell’attenzioneNegoziazione dell’attenzione (“guarda!”)• Espressione di emozioniEspressione di emozioni (“sono felice” “mi rendi

triste”)• Marcatura di eventiMarcatura di eventi (“ecco fatto!” “a presto”)• Drammatizzazione nello svolgersi di un giocoDrammatizzazione nello svolgersi di un gioco

(“la mamma ti prepara la pappa”)• Discussione, conversazioneDiscussione, conversazione (“non sono

d’accordo”)• Negoziazione dell’azioneNegoziazione dell’azione (“mi potresti dire”;

“potremmo andare…”)• ChiarificazioneChiarificazione (“perché usi quel tono?”)

Fonte: Ninio e Snow (1999)

Page 18: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

ASPETTI STRUTTURALI(COMPRENSIONE E PRODUZIONE)

Fonetico-fonologiciLessicali

Morfo-sintattici

SISTEMA COGNITIVOSemantica

ASPETTI FUNZIONALIPragmatica

CONTESTO CULTURA

Page 19: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Come si sviluppa il Come si sviluppa il linguaggio?linguaggio?

SISTEMA LINGUISTICOSISTEMA LINGUISTICO(ASPETTI FORMALI)(ASPETTI FORMALI)

CONTESTOCONTESTOCULTURACULTURA

CONOSCENZE CONOSCENZE (SISTEMA COGNITIVO)(SISTEMA COGNITIVO)

Page 20: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Teorie innatiste-modulariste “forti”

SISTEMA LINGUISTICOSISTEMA LINGUISTICO(ASPETTI FORMALI)(ASPETTI FORMALI)

CONTESTOCONTESTOAMBIENTEAMBIENTE

CONOSCENZE CONOSCENZE (SISTEMA COGNITIVO)(SISTEMA COGNITIVO)

Alcuni riferimenti: Chomsky; Fodor,

Idea di Bambino: prederminato dagli aspetti genetici e biologici

Parole-chiave: LAD, dominio-specificità, modulo

Page 21: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Teorie ambientaliste “forti”

SISTEMA LINGUISTICOSISTEMA LINGUISTICO(ASPETTI FORMALI)(ASPETTI FORMALI)

CONTESTOCONTESTOAMBIENTEAMBIENTE

CONOSCENZE CONOSCENZE (SISTEMA COGNITIVO)(SISTEMA COGNITIVO)

Alcuni riferimenti: Skinner, comportamentisti

Idea di Bambino: vaso vuoto

Parole chiave: comportamento, ambiente

Non considerato

Page 22: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Teorie cognitivisteclassiche

SISTEMA LINGUISTICOSISTEMA LINGUISTICO(ASPETTI FORMALI)(ASPETTI FORMALI)

CONTESTOCONTESTOAMBIENTEAMBIENTE

CONOSCENZE CONOSCENZE (SISTEMA COGNITIVO)(SISTEMA COGNITIVO)

Alcuni riferimenti: Piaget

Idea di Bambino: attivo costruttore di significati

Parole-chiave: stadio, conoscenza

Page 23: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Nuove prospettive:Le teorie emergentiste-

interazioniste

SISTEMA LINGUISTICOSISTEMA LINGUISTICO(ASPETTI FORMALI)(ASPETTI FORMALI)

CONTESTOCONTESTOCULTURACULTURA

CONOSCENZE CONOSCENZE (SISTEMA COGNITIVO)(SISTEMA COGNITIVO)

Alcuni riferimenti: Hollich, Bates, Golinkoff, Karmiloff-Smith, Benelli

Idea di Bambino: esperto nell’apprendimento, partner attivo

Parole-chiave: pre-requisiti, multifattorialità, emergenza, apprendimento distribuzionale guidato

Page 24: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Nuove prospettive:I modelli interazionisti

sociocostruzionisti

SISTEMA LINGUISTICO(ASPETTI FORMALI)

CONOSCENZE (SISTEMA COGNITIVO)

Alcuni riferimenti: Vygotskij, Bruner, Ninio, Scuola di Palo Alto

Idea di Bambino: attivo, socialmente co-costruito

Parole-chiave: cultura, interazioni sociali interiorizzate, facilitatori sociali, format, primato degli aspetti pragmatici, aspetti interpretativi, atto comunicativo

CONTESTO

CULTURA

Page 25: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

• “La cultura e la ricerca del significato all’interno della cultura, sono le vere cause dell’agire dell’uomo. Il substrato biologico, il cosiddetto principio universale della natura umana non è causa dell’azione, ma al limite può rappresentare un vincolo, una condizione”.

• (Bruner, La ricerca del significato, 1992, p. 35)

Page 26: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Tappe del primo sviluppo linguistico

dai 6-7 mesi lallazione canonicadai 9-10 mesi lallazione variataInizia la comprensione di parole

SVILUPPO PREVERBALE

PRIME PAROLE

10-12 mesi, parole come associazione suono-significato (proto-parole)

Intelligenza senso-motoria (percezione e azione)

Intenzionalità comunicativaAzioni mezzi-finiGesti-deitticiAttenzione congiunta

Gesti-referenziali

Sviluppo motorio, capacità di esplorazione

Intersoggettività secondaria

Permanenza dell’oggetto

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idem

Sillaba o sequenze di sillabe contenenti 2 o più tipi di consonanti

BABBLINGVARIATO

9-10 mesi

Articolazione pienamente temporalizzata con movimenti rapidi di apertura/chiusura bocca

Sillaba (cv,vcv,vc) o sequenze di sillabe contenenti un solo tipo di consonante

BABBLINGCANONICO

5-10 mesi

Movimenti lenti di chiusura e apertura

Suoni vocalici, nuclei risonanti, babbling marginale

ESPANSIONE oVOCALIZZAZIONE

3-8 mesi

Limitati movimenti articolatori

“Cooing” vocalizzi+ suoni velari

PRIMAARTICOLAZIONE

1-4 mesi

Normale fonazioneSuoni quasi vocalici

FONAZIONE0-2 mesi

Stadi dello sviluppo preverbaleStadi dello sviluppo preverbale(Oller, 1980)(Oller, 1980)

Page 28: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Stadi dello sviluppo Stadi dello sviluppo preverbalepreverbale

Altri modelli:Altri modelli:Stark (1979): lallazione reduplicata a 6-7

mesi

Stoel-Gammon (1989): coesistenza dello stadio di lallazione canonica e variata

Kent (1990): no differenza tra stadio di lallazione variata e canonica

Page 29: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Lallazione come indice Lallazione come indice predittivo dello sviluppo predittivo dello sviluppo

linguisticolinguistico• Inizialmente Jakobson (1968) aveva ipotizzato che non esistesse non esistesse

continuitàcontinuità tra lallazione e prime parole. • Molti Autori invece hanno indagato gli aspetti di continuitàaspetti di continuità:• Fry(1966): loop di feedback acustico• Oller (1976): corrispondenza tra lallazione e prime parole nella

struttura sillabica e nella sequenza di suoni• Vihman, Ferguson e Elbert (1986): differenze individuali nei suoni

“maggiormente esercitati” nella lallazione• Stoel-Gammon (2002): continuità tra struttura fonotattica di

lallazione e prime parole • McCune e Vihman (2001): numero di schemi motori esercitati

nella lallazione come indici predittivi dello sviluppo del vocabolario

• Bortolini (2002): ruolo della lallazione come indice predittivo

Page 30: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Ipotesi sulla relazione Ipotesi sulla relazione lallazione-prime parolelallazione-prime parole

• Teoria MotoriaTeoria Motoria: Teoria motoria dello sviluppo preverbale (Lenneberg, 1967;MacNeilage, 1979; Liberman, 1980; Locke, 1983); la lallazione è l’output naturale di un apparato motorio immaturo. Nello sviluppo delle prime parole i vincoli motori sono primari seguiti dall’influenza dell’input linguistico dell’ambiente.

• Teoria percettiva:Teoria percettiva: L’Articulatory Filter Hypothesis: la lallazione è orientata precocemente verso l’input dell’ambiente (es. Stoel-Gammon, 1984; Vihman e Velleman, 2000). Ruolo di altri aspetti (cognitivi, memoria di lavoro) nello sviluppo del linguaggio insieme alle basi fonetiche e delle strategie individuali (Macken, 1978).

Page 31: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Tappe del primo sviluppo linguistico

• 18-20 mesi, grande aumento della produzione

• Parole referenziali• Utilizzo di funtori, aumento dei

verbi e aggettivi• olofrase

ESPLOSIONE DEL VOCABOLARIO

PRIME COMBINAZIONI

•Forme transizionali

•Forme combinatorie vere e proprie

• Capacità rappresentative (funzione semiotica)

• Gioco simbolico• Sviluppo di atti comunicativi

•Aumento atti comunicativi

•Miglioramento attenzione selettiva e sostenuta

•Memoria

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Tappe dello sviluppo linguistico

• Completamento dell’inventario fonetico

• Miglioramento delle strutture morfo-sintattiche

4 ANNI

6-7 ANNI

•Miglioramento degli aspetti strutturali (regole grammaticali)

• Teoria della mente

•Capacità narrative

•Capacità conversazionali

•Atti comunicativi complessi

Page 33: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

La capacità La capacità conversazionaleconversazionale

• Impara ad aprire la conversazione e a stare in tema con l’adulto

• Impara ad adattare lo stile conversazionale alla persona • Conversa solo sul qui ed ora

DAI 24 MESI

DAI 4-5 ANNI

• Diventa più flessibile• Conversa anche sul passato e sul futuro

Fonte: Chapman (2000)

Page 34: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

La capacità narrativaLa capacità narrativa• Implica abilità complesse dal punto di

vista pragmatico e cognitivo• Comprende script, eventi personali,

eventi di fantasia• PrerequisitiPrerequisiti: atti comunicativi

(discussione di eventi, mantenimento del topic dell’interlocutore)

Page 35: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Lo sviluppo delle Lo sviluppo delle capacità narrativecapacità narrative

1)1) Accumulo non organizzatoAccumulo non organizzato (storie senza tema centrale)

2)2) SequenzaSequenza (descrizione con tema centrale)3)3) Narrazione primitivaNarrazione primitiva (contiene inizio,

tema centrale, conseguenze)4)4) CatenaCatena (contiene inizio, tema centrale,

conseguenze, finale repentino)5)5) Vera NarrazioneVera Narrazione (con finale come

risoluzione del problema)

Fonte: Paul et al. (1996)

Page 36: Pensieri e parole nei bambini: modelli teorici a confronto Marinella Majorano Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Parma

Per concludere...Per concludere...• Linguaggio come sistema complesso e

composto da sotto-componenti tra loro in stretta relazione

• Linguaggio e pensiero come aspetti di tra loro fortemente interrelati

• Centralità degli aspetti pragmatici• Ruolo del contesto come facilitatore e

sostenitore dello sviluppo linguistico