pa a nuoto — canottaggi — yachtino g automobilismo

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Anno XX - N. 35 TORINO, 2 8 A g o s t o 1921. CENTESIMI 30 LA S T A f \ P A Automobilismo - Ciclismo Alpinismo - Aerostatica Nuoto Canottaggio Yachting ^ Ippica - Atletica - Scherma Ginnastica - Caccia - Tiri - Podismo Giuochi Sportivi - Varietà Esce ogni domenica in 16 o 20 pagine illustrate SPORTIVA ('Confo corrente colla Posta). ABBONAMENTI Anno Semestre ITALIA l_. 16 » e ESTERO l_. 3O > I 6 <Direttore: GUSTAVO VERONA Amministrazione: Via Davide Bertolotti, 3 - TORINO PREZZO DELLE INSERZIONI Una pagina Mezza pagina . MASETTI CARLO, su FIAT, giunge velocissimo al traguardo, impiegando 21' 37" (Fot. Abba • Lastre Gevaert). (Cliché» eaeguiti dalla Ditta Alberto Berrà - Cor.o Valdocco, 15 - Torino).

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Page 1: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

Anno X X - N . 35 T O R I N O , 2 8 A g o s t o 1921 . C E N T E S I M I 3 0

L A S T A f \ P A A u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o

A l p i n i s m o - A e r o s t a t i c a

N u o t o — C a n o t t a g g i o — Y a c h t i n g

^ I p p i c a - A t l e t i c a - S c h e r m a

G i n n a s t i c a - C a c c i a - T i r i - P o d i s m o

G i u o c h i S p o r t i v i - V a r i e t à

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I T A L I A

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ESTERO

l _ . 3 O > I 6

<Direttore: G U S T A V O V E R O N A

A m m i n i s t r a z i o n e : V i a Davide Bertolott i , 3 - T O R I N O

P R E Z Z O D E L L E I N S E R Z I O N I

Una pagina Mezza pagina .

MASETTI CARLO, su FIAT, giunge velocissimo al traguardo, impiegando 21' 3 7 " (Fot. Abba • Lastre Gevaert). (Cliché» eaeguiti dalla Ditta Alberto Berrà - Cor .o Valdocco, 15 - Torino).

Page 2: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

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ìnTERnflZIOnflLE STAYER : Due Proue fli Km. 25 e 30. - Correranno :

S T E L L B R I N K Arthur (Allenatore moro) J U B I Andrée (Allenatore Uertua) FERRARI Giovanni (Allenatore Cocchi) PASCAL P. (Allenatore Chionio) GRAN MATCH dietro al lenator i in tandem

(Tre prove di Km, 10) fra 6IRRRDED60 - TORRICELLI - 610REETTI

I N D I V I D U A L E P R O F E S S I O N I S T I : Km. 25 - giri 62 1/2 (con sei classifiche)

Al termine dello spettacolo oltre al tramway interco-munale diretto a Piazza Castello fanno servizio le linee C - H - P - N. 3 - N. 5.

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Page 3: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

La grande manifestazione franco-italiana al Colle del Sestrières. — A sinistra: IL obelisco che ricorda il centenario dell'apertura della strada napoleonica. - A destra: Le Autorità italo-francesi, nel centro: L'on. Paissaut, Ministro francese dei consumi ed approvvigionamenti, alia sua sinistra è S. E. l'on. Giuseppe Bevione, Sottosegretario della Presidenza dei Ministri d'Italia. (Fot. Berrà).

il Colle del Sestrières i joffli j» s i i storica data del grande U n o

Siamo al Sestrières il mattino del 21 agosto men. Ir : migliaia di turisti giungono dall'uno e dal-'altroi versante.

La riunione è stata indetta ed organizzata dalla C Ionia pinerolese a Torino, Associazione costi-tuitasi nel igio tra gli! oriundi del Pinerolese qui dimoranti e che ha promosso: ed appoggiato tante belle iniziative e manifestazioni. Ma la prima idea del Convegno era sorta nella mente dell'in. Ro-s ain, fin dalla primavera del 1914; senonchè la guerra europea doveva far aggiornare la bella ini-ziativa.

Ritenendosi oggi giunta l'ora opportuna per la celebrazione, la. Colonia, pinerolese a Torino addi-veniva recentemente alla, costituzione di un Co-mitato di onore, del quale chiamava a far parte personalità politiche e sportive italiane e francesi. Accanto ai nomi del grand'uff. Giovanni Agnelli, dell'o-n. Facta, di Paolo Boselli, del sen. Rossi, degli onorevoli Montù, Mazzini, Olivetti, si no-tano quelli di Gilbert Planche, deputato delle Alte Alpi, del sindaco di Briangon, del comm. Cra-ponne, del console di Francia, a Torino. E , a co-stituire il Comitato, effettivo, vennero chiamati i signori avv. Edoardo Agnelli, presidente, ed i signori avv. Armandis, sig. Benetin, ing. Boido, cav. Bonacossa, comm. Brignone, comm. Caffa-ratti, comm. Catella, cav. Charbonnet, conte Ci-brari-o-, commi. Coucourde, ing. Cougn, avv. Da-gasso-, sig. Daubrée, colonn. De Albertis, comm. Fabre, dott. Ferrari, sig. Gallina, cav. Gay, ca-valier Griot, cav. Ja l là , comm. Levis, comm. Mar-chesi, on. Montù, ing. Nasi, cav. uff. Neri, avvo-cato Prever, comm. Ramognini, cav. Rolando, IMI. Rossi Teofilo, conte Toesca di Castellazzo, sig. Tron, cav. Vil la, comm. Vincent, cav. Vingon ed il sig. Bouvier Mario Augusto, segretario.

Durante la solenne cerimonia inaugurale dell'o-belisco, hanno preso! la parola l'on. Facta, l'ono-revole Bevione per il Governo italiano,l'on. Pais-saut per quello francese, ed il , senatore Teofilo Rossi.

L'ex ministro Facta era stato designato a cele-brare l'avvenimento.

La rievocazione fatta sul. culmine delle Alpi fa sì che i sentimenti possono ugualmente scen-dere dall'uno come dall'altro pendio, diffondersi

.nell'uno come nell'altro Paese,' sdoppiarsi in egual Misura e penetrare fecondi negli animi dell'uno e

Jell 'altro popolo, col ritmo vivido e creatore di • u o v e virtù, di nuove energie, di nuovo bene. ^ E forse è felice coincidenza che -l'occasione sia

• s t rada creata dal grande Napoleone, perchè sono • s t rade quelle che raccolgono dagli uomini tanta

abbondanza di pensiero', tanto spasimo di deside-rio', tanto- fervore di opera. Passano sulla strada più intense, più serrate, più ardenti le passioni umane : gli interessi formidabili, le imprese ar-dite, gli scambi, le comunicazioni, le virtù più re-sistenti, gli amori più appassionati, tutto quello che freme, che esce, che prorompe dall'anima umana trova nello svolgimento' sempre più alto della vita sociale, il modo di azione sulla lunga striscia bianca che par non finisca mai e voglia esprimere il destino eterno dell'umanità che sem-pre cammina, infaticata, alla ricerca del suo bene supremo.

Tale concetto ha raggiunto sul colle di Sestrières la sua vibrante manifestazione : qui — disse l'ono-revole Facta —1 è oggi un quadre» smagliante nel quale si muovono tutte le tonalità del sentimento, tutti i colori vividi dei ricordi, le bellezze degli eroismi, le luci di una epopea comune, gli sforzi, i dolori, i martini, le vittorie, che scintillano di ogni più grande virtù; qui oggi la Marna bac-a il Piave, le Argonne il Carso, Verdun gli altipiani veneti ; qui gli spiriti grandi dei nostri morti ci

sorridono' dallo stesso- firmamento di gloria ; noi, qui uniti nella stessa riverenza, riviviamo' la stessa passione di riconoscenza pei nostri figliuoli, la stessa fede che ci ha stretti nel durissimo cimento, e sentiamo che qualche cosa di infinitamente gran-de è qvvenuto, per cui sii sono rinnovate le antiche fonti che sparsero- nel tempo e nello- spazio, sempre e dovunque la propulsione inesausta dell'ascen-sione umana.

L'oratore vorrebbe e-ssere un dotto per dare al-l'uditorio il compiacimento di rifare insieme ' a storia della strada. Rammenta che essa si innesta su antiche parti di strada sulle quali nei passati secoli lo stridere d'interessi, le competizioni poli-tiche, le idealità religiose, le avidità di dominio ebbero i lo-ro contrasti e le loro sciagure. Traccia rapidamente i punti principali traendo dalla me-moria romana, dalle cronache medioevali, dai più remoti avvenimenti, vividi quadri di vita, passando dalle antiche denominazioni dei paesi che tutte hanno un significato, all'importanza che sèmpre ebbe il passaggio nella valle del Chisone.

La grande manifestazione franco-italiana al Colle del Sestrières. automobili.

Veduta generale degli (Fot. Berrà).

Page 4: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

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Page 5: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

La scalata al Cenisio in Motocicletta. — In alto a sinistra: I vincitori Borgarello, Nazzaro, Rossi, Merlo, Roero. - A destra: Nazzaro, Rossi, Merlo, Della Ferrera, Borgarello, sul sidecar Harley-Davidson. - In basso a sinistra: La giuria di arrivo. - A destra: Nazzaro, in una curva su Indian. (Fot. Abba - Lastre Gevaert).

il I D I iti ni m m w Siamo tornati al Cenisio una! volta ancora per-

masi di, assistere ad una delle più belle prove u.tomobilistiche della montagna e certo ad una ielle pia emozionanti gare motoristiche.

Percorso nè breve nè lungo, curve numerose e iifficili, facile variabilità di tempo (per cui il incorrente lascia Susa col sole, prosegue fra la lebbia, e giunge in zona battuta piuttosto dal ento), strada in complesso buona e lunga che lermette il passaggio simultaneo anche di due Bacchine, coefficienti questi che rendono la salita filo storico colle forse la migliore fra i campi di ara scelti sulla catena delle. Alpi e su quella lell'Appennino.

Il tempo, se si esclude un po' di nebbia, ha avorita la prova contrariamente alle previsioni.

bel sole d'Italia ha reso completa la festa spor-iva sul Colle dove un migliaio di persone vi erano >er tempo salite usando di ogni mezzo moderno i locomozione. E f ra quella folla che in cima alle osidette scale ammirava il magnifico spettacolo ella veloce ascesa delle macchine, f ra quella ele-fante raccolta di dame indossanti tutte i più sva-iati costumi della moda automobilistica, fra il umeroso gruppo dei giornalisti, scorgemmo in sservazione vecchissime conoscenze dello sport, eri competenti della tecnica automobilistica, co-le il cav. Vincenzo' Lancia ed il grande ufficiale latteo Ceirano (per fare una citazione). Avvici-ammd loro ed altri ascoltammo e ci persuadem-10 perchè i risultati sportivi di un tempo ottenuti

in tale prova non si raggiungono e si superano più. Poche ma buone ragioni e sovratutto convin-centi. Le gare automobilistiche classiche o- non classiche iscritte nel calendario del 1921 sono pa-recchie, forse troppe in confronto della disponibi-lità di elementi sportivi che vi possono parteci-pare. Le fabbriche di automobili, nonostante gli affidamenti della direzione dell'Unione, non parte-cipano ufficialmente. Preferiscono stipendiare cam-pioni di grande fama, che col loro nome costitui-scono sulla carta équipes meravigliose, ma non danno loro la soddisfazione di concorrere. Così l'elemento concorrente uomo è il più delle volte costituito dal gentleman il quale non, segue quella preparazione alle prove (leggi allenamento) che sarebbe tanto necessaria. Il suo allenamento è de-ficiente. Sì e no molti dei concorrenti si presen-tano ad una gara avendo precedentemente provato una o due volte il percorso e questo è male, specie per una prova di montagna il cui percorso facil-mente risente le conseguenze della variabilità del tempo. Per rimanere nel campo della Susa-Mon-cenisio, diremo che la strada non è più quella dei tempi in cui Nazzaro Felice riusciva a battere il record della salita. Eravamo nel 1905 e con la sua Fiat impiegava 19T8" Ebbene, dopo 15 e più" anni non si è riusciti a migliorare questo tempo.

La cosa non sarà tanto facile, ci diceva un ex grande campione del volante col quale abbiamo avuto il piacere di intrattenerci sedendo a pranzo all 'Hotel della Posta dove il proprietario Vittorio Faure si fa in quattro per il migliore comfort agli automobilisti.

Allora erano in gara macchine più pesanti ; oggi la struttura piuttosto leggera che si impone alla macchina da corsa non è in relazione allo stato delle strade. Le macchine in gara iscritte sotto il nome di una marca e guidate da gentlemen sono l'assieme di elementi costruttivi diversi. La corsa Susa-Moncenisio ci ha dato- il mezzo di con-fermare questo nostro- rilievo- che viene a falsare completamente il risultato sportivo-. Abbiamo os-servato delle macchine ed alcune fra le prime clas. sificate alla cui costruzione hanno contribuito- ele-menti ben diversi da quelli ordinari per cui le fabbriche méttono sul mercato- industriale i loro prodotti. Qualcuna delle marche di fabbrica sotto il cui nome figurava iscritta aveva solo- la tar-ghetta. Lo sterzo, il motore nulla avevano a che fare con la costruzione di serie. Così osservammo su parecchie vetture applicati motori di aviazione di altre ditte, ma che per il solo fatto di averli costruiti nelle proprie officine durante il tempo

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Page 6: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

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9.568.977 73 3.766.228.206 46

69.787.087 74

526.89 .346 48

161.200.678 14 12.894.227 65

1.416.249.717 08 79.195.013 54

113.433.092 74 125.539.134 09 73.332.614 -32.182.654 05

1 — 293.242.289 03 41.449.509 50

713.179.521 — 5.456.562 -

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Il Capo Contabile

A . C O M E L L I

Anche al MONCENISIO la grande marca

HARLEY-DAVIDSON ha registrato un nuovo trionfo.

B O R G A R E L L O V I N C E N Z O ha vinto con una macchina HARLEY-DAVIDSON in 2 5 ' 5 3 " 3|5 alla media di Km. 51,210 la categoria side-cars battendo il record della salita.

R O E R O O T T A V I O pure su macchina HARLEY-DAVIDSCN ha vinto la categoria non classificati.

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Page 7: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

(Jj guerra figurano motori della fabbrica di auto-mobili. No, egregi commissari, tutto ciò falsa il risultato sportivo, tutto ciò è nocivo alla causa automobilistica, tutto ciò deve essere rilevato dalla Commissione sportiva dell'Automobile Club d'Ita-lia tutto ciò non deve essere nè permesso nè tol-lerato. La parte essenziale di una macchina è co-• fluita dal motore e se noi permettiamo di va-

riarlo non potremo mai porre i concorrenti nelle medesime condizioni — e questo è uno dei mo-tivi che pure influisce sull'adesione dei dirigenti delle fabbriche alle corse.

Domenica al Cenisio pochissime erano le vet-ture di serie. Si contano sulle dita : la Peugeot di ; evelli, la Cebano del cav. Ceirano e la ChMbiri della signorina Chiribiri. La vettura guidata da Krnesto Ceirano e la sua ottima classifica ha dato mezzo ai' tecnici di osservarla e giudicarla. Il ca-valier Giovanni Ceirano, che appartiene a quella famiglia di costruttori che è onore e vanto dell'in-dustria nazionale, ha ricevuto' col stìO' figliuolo le lodi dei più competenti, Reville non è riuscito a battere-il suo. tempo del 1920, ma con la sua mac-china di piccola cilindrata ha destato l'ammira-zione di tutti per il modo con cui la Peugeot ha superato i punti più difficili del percorso.

La Susa-Moncenisio'ha dato d'altra parte modo di osservare ed apprezzare nuovi campioni del volante. Il Maserati, che già nella corsa del Mugello si era rivelato guidatore di prim'ordine, ha portato meravigliosamente al traguardo la sua Isotta-Fraschini. Egli forma una delle buone con-quiste dello sport automobilistico' italiano ed è sicura promessa per le provg future.

Fra gli automobilisti che con la gara Susa-Mon-cenisio hanno fatto' il loro debutto sportivo regi-striamo con piacere! il signor Battista Farina fra-elio al noto industriale cav. Giovanni, uno dei

maggiori artefici della carrozzeria per automobile. U giovane Farina con abilità sorprendente ha pi-otato una bellissima Itala tipo 51 ottenendo, pure enza figurare nei primissimi della classifica, un

;empo che; può essere giudicato tra i migliori. Ha Impiegato 25'6" i'5.

Risultato ottimo quando lo si confronti con quello ottenuto' dalle altre macchine concorrenti della sua categoria, che èrano state affidate a ben noti e provati guidatori.

La gara dei piccoli motori ha nuovamente messo :n prima linea di classifica due forti campioni, Bia_ gin Nazzaro e Borgarello, due insuperabili gui-datori.

In complesso la riunione del Cenisio del ig2i è riuscita magnifica; ha ridestato l'interesse degli automobilisti piemontesi, ma l'Automobile Club, che ha ripreso le organizzazioni, deve predisporre per il futuro che una prova classica della mon-tagna come questa, abbia a sortire risultati più perfetti. I rilievi da noi fatti in questa occasione,

Il francese Reville sulla splendida vettura Peugeot. (Fot. Abba - Lastre Gevaert).

possono' suggerire rimedi atti a garantire sotto ogni rapporto industriale e sportivo i risultati di una prova di tanta importanza.

Gustavo Verona.

L E C L A S S I F I C H E Au tomob i l i

Categoria 1500 cmc. — 1. Conelli F. (Diatto-Bugatti) in 24'3q" 3 ' ; alla media di Km. 53.771. Nuovo record - record precedente 29'49" 4'5 (Re-stelli); 2. Restelli E. (Restelli) in 27'28" ; 3. Fri-gia (Star-Petromilli) in 35 ' 33 " ; 4. Petromilli C. (Petromilli) in 37' 1 5 " 2/5 ; 5. De Prosperi (Prince) in 41 '23" . — Partiti 8 _ ritirati 3.

Categoria 2000 cm\c. — 1. Clerici Abele (Bugatti) in 23'57", alla media di km. 55,349. Nuovo re-cord - record precedente 25*28" 4'5 (Clerici); 2. Minozzi G. 'Alfa-Romeo) in 2 7 ' ! " 3*5; 3. Boschis (Ansaldo) in 2 7 ' 1 0 " ; 4. Beria d'Argentina (An-saldo) in 27' 1 3 " ; 5. Lotti (Ansaldo) in 27*56". — Partiti 5 - ritirati nessuno.

Sitm 33ÉS

Conelli Franz, il magnifico campione gentleman, a bordo della Diatto-Bugatti, con l'ing. Romano che funge da meccanico. - In piedi presso la macchina : Reville e la sua signora.

(Fot. Abba - Lastre Gevaert).

Categorìa 3000 cmc. — 1. Réville Samy (Peu-geot) in 2O'26" 1/5, alla media di km. 64.883 orari. Nuovo record ; 2. Conelli Caberto (Fast) in 2i '45" ; 3. Ceirano Ernesto (Ceirano) in 2 i ' 57" 1/5; 4. Giamboni '(Diatto) in 22'4" a's ; 5. Tarabusi (SCaf) in 22'33" ; 6. Massola (Diatto) in 2 2 ' 3 3 " 2 ' s ; 7. Farina (Itala) in 25'6" i 's. —• Partiti 8 - ritirati 1.

Categoria 4500 cmc. — 1. Mosetti Cario (Fiat) in 2 i ' 37" , alla media di km. 61,321 ; 2. Spagnoletti (Aquila) in 26'i4". — Partiti 2 - ritirati nessuno.

Categoria oltre 4500 cmc. — 1. Maserati Alfieri (Isotta-Fraschini) in 2o'25" 4/5, alla media di chi-lometri 64,904 - record assoluto della giornata ; 2. Fussi F. (Seat) in 2i'32. — Partiti 2 - ritirati nessuno. ,

Motociclette Categoria 350 cmc. — 1. Merlo Clemente (Frera)

in 27'6", alla media di km. 48,929; 2. Cogno Er-nesto (Nut) in 47'I6" 3/5. -— Partiti 2 - ritirati nessuno.

Categoria 500 cmc. — 1. Rossi Augusto (Moto-sacoche) in 22T3" 4's, alla media di km. 59*649; 2. Borgo Carlo (Borgo) in 24*22" 3*5 ; 3. Borgotti (Griffon) in 25' 15" 3/5 ; 4. Patrucco (Baudo) In

•26''9"4/5; 5. Gianoglio (Della Ferrera) in 26'3o" ; 6. Opessi (Triumph) in 2 7 ' n " . — Partiti 7 - riti-rati 1.

Categoria 1000 cmc. — 1. Massaro Biagio (In. dian) in 2 i '25" , alla media di, km. 61,758 _ Nuovo record di categoria - Record precedente 21 '47" (Bordino) - Record assoluto della giornata; 2. Riva Valerio (Riva) in 26'4s". — Partiti 2 - ritirati nessuno.

Side-cars 1000 cmc. — 1. Borgarello Vincenzo (Harliey-Davidson) in 25*53" 3/5, alla media di km. 51,210 - Nuovo record - record precedente 29'10" 2/5 (Borgarello); 2. Zanchi Camillo (Clvno) in 31*37" ; 3. Ribaldonet (Indian) in 32*7". — Par-titi 3 - ritirati nessuno.

Gentlemen - Moloc, sino a 1000 cmc. — 1. Roero Ottavio (Harley-Davidson) in 24*55", alla media di km. 53,217; 2. Pasteris Mario (Fongri) in 25' 57" e 2's ; 3. Perazio (Indian) in 26*42" ; 4. Basso (Indian) in 27*5"; 5. Marchese (Harley-Davidson) in 28'35" ; 6. Peracchio (Rigat) in 29*56". — Par-titi 7 - ritirati 1.

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Page 9: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

dall'ovest colla velocità di 100 a 120 chilometri all'ora.

Vi è troppo ottimismo' circa la velocità che gli aeromobili possono ottenere con l'aiuto di questi venti planetari. Si disse in alcune occasioni che la corrente in alto ha la velocità di 500 chilometri al-l 'ora, e che aeroplani con forti motori potrebbero quindi ottenere la velocità di 600-800 chilometri all'ora. Invece è certo che il Weather Bureau degli Stati Uniti non ha trovato in tanti anni di osservazione nessun vento che eccedesse 160 chi-lometri al l 'ora; e la velocità normale del vento dall'ovest ad alta altitudine sugli Stati Uniti è di 100 a 120 chilometri all'ora. Perciò se si vorrà realizzare la velocità di 600-800 chilometri all'ora, non si dovrà fare affidamento su questi venti ipo-tetici ma in gran parte sulla potenza, dei motori.

I venti a più alta velocità sono stati trovati nella zona da 10.000 a 11.000 metri al disopra del mare, a livello delle più alte nubi. Al disopra e al di-sotto di questa zona la velocità diminuisce.

La scalata al Cenisio in Automobile, Conelli Franz su Diatto-Bugatti.

In alto : Reville, su Peugeot, in curva. - In basso : (Fot. Abba - Lastre Gevaert).

L ' a e r o n a u i g a z i o n e e ò i u e n t i a ò a l t a q u o t a

Perchè il vento tira. — I venti regolari nel loro complesso sono generalmente dovuti a due forze : la rapida rotazione della terra che viene impartita all 'aria, e le modificazioni di questo' movimento dovuto' alle differenze nella temperatura della su-perficie della terra.

Se le differenze di temperatura non avessero una parte in questo fenomeno, è probabile che vi sareb-bero soltanto venti dall'ovest nelle zone temperate e polari, e non vi sarebbero venti nei tropici. La situazione sarebbe come quella che si ha in un bicchiere di liquido, dove viene introdotta una gi-rante. Il liquido gira veloce e sempre più veloce fintanto che praticamente raggiunge la velocità dell'agitatore. Perciò, se non fosse per la diffe-renza delle temperature, la terra avrebbe un grande mare di aria girante praticamente in tutti i suoi punti all'istessa velocità che la terra ha all'equa-tore : approssimativamente 2000 chilometri all'ora. Ma se tutte e due, la terra e l 'aria, all'equatore si muovessero all'istessa velocità, non vi sarebbero venti colà.

Molte di queste ipotesi sono vere. La terra im-parte il suo moto rotativo all'atmosfera, ma a causa delle influenze contrarie e correnti laterali, causate da differenze delle temperature, la calma prevista non viene verificata nei tropici. In realtà nella zona equatoriale la terra sopravanza l'aria nel moto' di rotazione e, perciò prevalgono in que-sta zona ( venti dall 'est; mentre nelle zone tem-perate l 'aria si muove più veloce della terra e quivi i venti prevalenti sono dall'ovest.

Le granii correnti costanti verso i 10.000 metri, — Le differenze di temperatura cambiano la dire-zione generale di questi venti così detti planetari, specialmente alla superfìcie della terra. Ma negli Stati Uniti ad una altitudine da 10.000 a 11.000 metri si trova un vento quasi costante che spira

I piccoli palloni sonda forniscono dati incon-futabili. — Le velocità del vento sono state con-trollate moltoi attentamente osservando' il volo dei palloni sonda. Le osservazioni sono fatte mediante teodoliti da, terra. Nell'istesso modo è stato osser-vato e misurato lo spostamento delle nubi. Migliaia di queste osservazioni sono- state fatte, da piccole altezze sul livello del mare, fino alle alte nubi, e coi palloni si è saliti al di là della zona delle nubi. Un pallone lanciato dal Weather Bureau arrivò all'altezza di quasi 32 chilometri.

I venti ad altissima quota, oltre mantenere l'at-mosfera in continuo moto, in circostanze ecce-zionali hanno altri effetti sul tempo.

Quando i vulcani lanciano polvere e ceneri nel-l 'alta atmosfera, qualche volta anche a 20-30 chi-lometri di altezza, i venti planetari trasportano e spandono queste ceneri, formando un involucro attorno al globo. Questa rete impedisce il passag-gio delle onde calorifiche brevi provenienti dal sole, ma non interviene per trattenere le onde calou

rifiche lunghe irradiate dalla terra. La terra per-ciò perde calore in due vie, e come risultato la temperatura per tutto il mondo diminuisce per qualche tempo dopo- le eruzioni vulcaniche più violente.

L'aria sopraavanzerebbe la terra nella rotazione. — Se un individuo partisse dall'equatore lungo un meridiano troverebbe un vento spirante tanto più: forte quanto più si avvicinasse ai poli. Questo vento sarebbe dall'ovest all'est nella direzione :n cui la terra gira, e sarebbe provocato dal fatto che la massa d'aria avrebbe tutta la stessa velocità lineare e non la stessa velocità di rotazione. Per-chè mentre la superficie della terra all'equatore sì muove a circa 2000 chilometri, la superficie nelle zone temperate si muove a minore velocità. Ma l'aria al disopra dell'equatore, girando- a 2000 chi-lo-metri all 'ora comunicherebbe il suo movimento all 'aria continua e finirebbe per far girare tutta l 'atmosfera ad una velocità eguale a quella equa-toriale. Dall'equatore! ai poli la velocità dell'aria sarebbe sempre più grande di quella della terrà.

Maserati, su Isotta Fraschini, primo assoluto della classifica generale delle automobili. (Fot. Abba - Lastre Gevaert)

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parso giù di forma e nella distanza non ha figu-rato un gran che.

I 1500 metri nuotata libera hanno visto un netto trionfo del piccolo Tausani, un nuotatore di grande avvenire. Stilista perfetto nel suo troug-deon regolarissimo si è imposto dall'inizio sul suo pvj diretto avversario nella distanza, Bisagno, il quale però non ha resistito negli ultimi metri al rush potente del campione militare Panerò, che ha rivelato ottime doti di gran fondista.

Nei 5000 metri Costa Malito ha sgominato tutti i suoi più forti avversari quali Tausani, Panerò e Bacigalupo, dimostrando di essere ritornato, in quella forma che lo fece brillare nello scorso anno in tutte le grandi prove di fondo.

II tempo della prova da lui fornita è falsato dalla inesattezza del percorso che complessiva-mente non raggiungeva i 4000 metri.

La Gara Enrico Rossi a Genova : i ° Sachner. 20 Magneto. (Fot. Guameri - Lastre Cappelli).

I [ I M I 11911(1111 A Passignano sul lago- Trasimeno- si sono- svolte

le due giornate dei campionati italiani. Nel pre-sentare ai lettori le fotografie dei maggiori attori di questa import-ante organizzazione- della F. I. R. N. diamo qualche nota sulle prove compiute secondo- il giudizio del collega Mazzta dell'Italia Sportiva.

Le previsioni sono state in gran parte confer-mate dal risultata avuto della competizione che ha visto i più noti brillare nettamente. Lo stesso Tausani, il bruno triestino, l'outsider dei 1500 metri, era una figura ben nota per le precedenti prove che lo avevano imposto all'attenzione dei tecnici. Una rivelazione è stato il piccolo- Baci-galupo, un ragazzo tredicenne che ha grandi doti di velocità e di fiato. Quando avrà corretto la sua nuotata, perfezionandola nello stile, egli farà par-lare molto bene di sè.

Mario Massa, il grande nostro campione che molti ritenevano ingiustamente in via di deca-denza, ha dato una prova netta del suo ecce-zionale valore battendo nei cento metri liberi due uomini della classe di Frassinetti Agostino e del fiumano Blanch e sgominando nei 400 tutti ; migliori uomini sulla distanza tra i quali il for-tissimo Quarantotto. Egl i si è imposto di forza e di abilità nella condotta di gara riscuotendo 1 meritati applausi che hanno salutato le sue belle vittorie.

Magnifica prova hanno fornito Frassinetti e Blasich, mentre il fiumano Dinczer, stilista per-fetto, non ha potuto ben figurare perchè legger-mente indisposto dall'inizio delle gare.

Nei cento metri sul dorso il fiumano Mohovich si è imposto- di stile sul fortissimo Blach, il quale — specialista nella nuotata a rana — ha vinto da gran campione le due prove dei 200 e 400 metri.

I 100 e 300 metri per signore hanno visto un magnifico trionfo della fiumana Tolligh che si è imposta di stile sulle sue forti concorrenti. Ot-tima la sua prova sui 100 metri dove la sua classe e il suo crawl redditizio, ma non perfetto, l'ha posta in netta superiorità sulle avversarie.

;Nei 400 metri nuotata libera il trionfo di Massa ha confermato l'aspettativa dei tecnici dopo la sua bella prova nei 100 metri.

Quarantotto non ci è apparso del valore dello scorso anno in quanto a velocità pura, perchè" è mancato a lui lo spunto finale. Bisagno ci è ap-

ai boschi ed alle selve l'onore di rivestire d'abete , i fianchi dei bastimenti, che trasportano sui mari ! la ricchezza emigra^rice : non spetta più ai ca- j pricci del vento l'onore di imprimere il moto ài galleggianti carichi di meTce e di uomini. Le i viscere della terra si seno sostituite al bosco ed ! al vento ; lei miniere: di ferro offrono- il materiale j per le costruzioni marittime ; le miniere di car-bone hanno spodestato- il vento.

In meno di un secolo, più che una evoluzione, j si è compiuta una vera rivoluzione nel campo- na-1 vale, e, anche- sotto l'impèro del ferro e del car-• bone, l'ingegno umano ha saputo compiere mi-racoli di perfezionamenti -e di invenzioni, i quali più che modificare, hanno radicalmente trasfor-mata la vita della nave. Alla semplice scienza ed arte della navigazione, si è quasi totalmente sosti-tuita quella della meccanica, la-quale, nella nave moderna, è generatrice di moto e di vita ; essa dà l'anima ai colossi del mare, ai giganti del-l'Oceano; infonde forza a tutti i complessi, com-plicati ed innumerevoli meccanismi i quali sulla nave moderna, sia da guerra che mercantile, hanno preso il posto dell'uomo, centuplicandone, natu-ralmente, l'energia e la potenzialità. Siamo nel pieno- regno della marina meccanica; all'uomo oggi è affidato il compito di rendere intelligente la funzione di tanti meccanismi poderosi e deli-cati; all'uomo il compito di dare un cervello-a tutto un gigantesco- organismo-, il quale, nel suo- complesso e nei suoi dettagli, ubbidisce agli ordini di chi ha la delicata funzione del comando. Il semplice marinaio- è scomparso ; oggi ogni uomo a bordo- è marinaio e meccanico nel contempo. L'antico- lupo di mare, il vecchio- capitano abi-tuato a lottare ed a vincere le furie degli ele-menti, oggi sulla nave da guerra è stato sosti-tuito dall'ufficiale di marina, il quale deve saper di macchine, d'artiglieria, d'arte militare, d'elet-tricità. L'ufficiale moderno è nel contempo uomo d'armi e uomo di scienza : l'intToduzio-ne del va-pore ha fatto rapidamente scomparire il regno- del-la vela, e con la vela sono scomparsi i vecchi equipaggiamenti e tutto lo storico bagaglio di pra-tica e di maestria che accompagnava l'uomo di mare d'un tempo-.

In alto : Panerò, il campione militare italiano. In basso: Il triestino Tausani, campione dei 1500 metri. (Fot. Capanni - Firenze)

11 Canotto Automobile e T e u o l u z i o n e n a u a l e

Nessun ramo dell'attività umana ha potuto- e-stendersi, svilupparsi, perfezionarsi, come quello della navigazione. Le furie degli elementi, le tempeste oceaniche ingoiataci di uomini, e di navi, le grandi difficoltà delle costruzioni metalliche., non arrestarono l'uomo nello studio- e nella ri-cerca di tutti quei perfezionamenti, i quali hanno reso possibile la traversata degli Oceani in pochi giorni, quando prima si impiegavano mesi.

Se i Fenici, i Cartaginesi, i Romani potessero vedere a qual grado di perfezione i loro- posteri hanno saputo portare la navigazione, forse ci per-donerebbero i molti errori e le non poche qua-lità negative che, noi abbiamo- sostituito- alle virtù ed alle energie di quelle formidabili razze che do-minavano il mondo !

Il tradizionale abete, la storica e poetica vela, furono detronizzati per sempre! Non spetta DÌÙ

Mario Franchetti, vincitore per il terzo anno della Gara Castel Giubileo, km. 16 (Roma).

(Fot. D. Biondi _ Roma - Lastre Cappelli

Page 12: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

OVE

si presenta,

VINCE; La Corsa SUSD-MONGENISIO

la più disputata competizione automobilistica segna, dopo quello del 1920, un nuovo trionfo per

PEUGEOT che con SAMY REVILLE, su macchina di soli litri 2 1|2, stravince nella categoria 3 litri abbassando il record di oltre 5' nella cate-goria stessa e si piazza SECONDO ASSO-LUTO a soli 2|5 di secondo dal primo classificato con macchina di forza tripla.

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I Campionati italiani di nuoto a Passignano (Lago Trasimeno). - A sinistra: Costa Malito, campione italiano 1921, primo nella gara metri 5000, •• a sua destra: Massa Mario, campione italiano nei m. zoo e 400. - Nel centro: Gruppo di concorrenti. — A destra : Sig.na Giuliani, seconda nelle gare metri zoo e 300, a sua destra: Sig.na Tolligh Elda, di Piume, prima arrivata nelle gare metri zoo e 300.

(Fot. D. Biondi - Roma - Lastre Cappelli).

L'educazione fisica e la difesa della patria

Un'altra grande missione nazionale attende, dal-lo sviluppo organico della educazione fisica il suo compimento1. Voglio1 dire la risoluzione del pode-roso problema della difesa della Patria, secondo forme e principi che veramente rispondano1 all 'ora presente, e, ciò che più monta, al genio e al tem-peramento di nostra gente.

La difesa della Patria ! Molti credono in buona fede che non sia problema urgente, oggi, che da tanti atri problemi gravissimi siamo assillati ; og-gi, che usciamo appena da un immane conflitto mondiale, intorno al cui epilogo si è intrecciato tan-to clamore di fratellanza universale e di idilliaca aspirazione a una pacifica Società delle Nazioni.

Ma la fredda verità non è così ottimista ! La verità è che la nostra ascesa vittoriosa come en-tità nazionale (geografica e spirituale) ha acuito naturalmente da una parte le gelosie che ci cir-condano, e dall 'altra ha reso più prezioso il te-soro che noi abbiamo da difendere. Quindi prepa-rarci a difendere strenuamente questo impareggia-bile tesoro contro ogni ancor possibile prepotenza o sopraffazione altrui, costituisce, oggi più che mai, il primo ed il più sacro dei nostri doveri ci-vili. A che cosa varrebbe infatti penare giorno per giorno, ora per ora, per sanare le atroci ferite lasciateci dalla guerra e per valorizzare la nostra vittoria, se poi un giorno, sia pur lontanissimo, dovessimol trovarci imbelli di fronte al primo ve-nuto che osasse impedirci di vivere liberamente e di prosperare ?

D'altra parte però la Patria non si difende più oggi come si difendeva ieri. I l mondo cammina

e si trasforma in ogni campo con ritmo accelerato, t( chi non si trasforma coi tempi è travolto e su-perato.

Persistere in concetti e in metodi sui quali la grande guerra è passata come un immane rullo trasformatore ; non sentire il profondo mutamento avvenuto per effetto della guerra, nelle esigenze politiche e sociali che stanno alla base della isti-tuzione militare, equivale a compromettere gra-vemente il fine stesso1 di questa istituzione, tute-latrice sovrana dell'esistenza e dell'onore della Nazione.

Un rinnovamento radicale sarà dunque a più o meno breve scadenza necessario. Su quali linee di-rettive tale rinnovamento debba essere orientato non è ancor facile a dirsi; nè è prudente tener dietro a tutta la' grossa retorica che, nell'ora che volge, si agita intorno a quell'edificio ancora un po' nebuloso della Nazione armata, di cui tutti

Mario Massa vincitore del campionato dei 100

e 400 metri, nuotata libera.

Biack vincitore del campionato di m. 400

nuotata a rane. (Fot. Capanni - Firenze).

Blasich secondo nella gara di 100 metri

nuotata libera.

Page 14: PA A Nuoto — Canottaggi — Yachtino g Automobilismo

COPPA DELLE ALPI 7-15 Agosto 1921 Cinque tappe - Km. 2306 ,400 - Cofani suggellati

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V E E D O L Sopra 22 partenti 9 usavano il VEEDOL. Durante la corsa due abbandonano il proprio olio e preferiscono il VEEDOL. Tutti i nove arrivati hanno usato esclusivamente il VEEDOL. I primi arrivati non hanno mai avuto bisogno di dissuggellare il cofano. Solo chi ha usato il VEEDOL ha finita la corsa. L'olio VEEDOL è il lubrificante tecnicamente ed economicamente^ più conveniente.

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parlano con grande e convinto entusiasmo, senza però che a tutti sia chiaro quanto potrà costarne la costruzione e se, a cose fatte, riuscirà a pene-trare nello spirito della Nazione, tanto quanto è necessario perchè esso possa davvero efficacemente funzionare.

Ma una cosa è certa fin d'ora, e lampante con evidenza meridiana : che qualunque possa essere il nuovo edificio istituzionale militare, per demo-cratica che possa essere, anzi quanto più demo-cratico sarà, la sua base fondamentale dovrà con-sistere in una vigorosa organizzazione nazionale della educazione fisica popolare, non limitata al-le città, alle scuole, o ad altre istituzioni partico-lari ; ma diffusa il più largamente possibile fino a mettere a poco a poco le sue radici anche nelle sparse popolazioni rurali, che rappresentano in fondo (come abbiamo visto nella guerra) il nerbo essenziale della Patria in armi per la sua difesa.

Quindi, in conclusione, l'interesse civile e l'in-teresse militare coincidono questa volta nel vo-lere una salda organizzazione fisica alla base dei rispettivi edifici, il che significa finalmente (al-meno) in questo campo) perfetta corrispondenza tra le necessità educative civili e le necessità educa-tive militari. Noi perverremo- pertanto, a traverso l'educazione fisica, a realizzare ancora una volta l'antico ideale romano (e per ciò anche italiano) della preparazione militare intimamente fusa, in-timamente aderente con la preparazione civile, sì che quella altro non sia in sostanza che una fac-cia particolare del prisma di questa, e non più (come purtroppo avveniva prima della guerra) qualche cosa di staccato, di vivente a sè, che pos-sa anche non interessare o interessare poco il Paese.

Il nostro- pensiero in sostanza è questo : « Dateci una massa di giovani agili e robusti

« e convenientemente addestrati fisicamente (il che « significa anche spiritualmente) e noi ve ne fa-ci remo in brevissimo- tempo- una massa poderosa « di buoni soldati moderni, inquadrata anche dai « rispettivi quadri minori ». Noi sentiamo che ove una mente geniale presieda alla preparazione- mi-litare della nostra gioventù e sia' concordemente aiutata dal sentimento e dall'opera degl'i altri or-gani dirigenti, l'attuazione progressiva di un tal disegno è possibile e relativamente facile, pur tenendo- conto dell'accentuata complessità dell'ad-

destramento professionale, derivata dalla molte-plicità e dal perfezionamento delle armi e degli ordigni di guerra di cui sono- forniti oggi i com-battenti.

È tempo quindi che a similitudine di quanto stanno facendo- quasi tutte le nazioni civili e so--pratutt-o la Francia con la sua nuova legge sulla educazione fisica e l'istruzione preliminare obbli-gatorie, anche da noi si esca al più presto dalle nebulosità della retorica demagogica; dalle affer-mazioni teoriche ; dai platonici voti di consessi pili o meno autorevoli, e si scuota con qualche primo atto concreto la persistente inerzia delle classi di-rigenti in così urgente ed importante materia.

Occorre, in altre parole, che il Paese esprima esso stesso in qualche modo- chiaro- ed autorevole la sua ferma volontà di organizzare la propria educazione fisica; volontà corrispondente ad un bisogno reale che esiste e che prorompe da mille segni evidenti a tutti coloro che di proposito non chiudono gli occhi al magnifico- risveglio scaturito dalla guerra sotto- le forme più varie, non esclusa quella del fascismo- che, a parte ogni sua finalità politica, è certamente anch'essa una espressione genuina di spontanea attività fisica.

G e n e r a l e FRANCESCO GRAZIOLI.

Lo II Corso Bosto-Bron San Bernardo In una sala gentilmente concessa dall'Auto-mo

bile Club di Torino-, alla presenza del comm. dott. Oreste Rossi della Commissione sportiva dell'A. C. d'Italia, del signor Camillo- Avezzano- segre-tario dell'A. C. di Torino-, dei commissari della corsa e di alcuni corridori e rappresentanti di Case si è proceduto all'estrazione a sorte per l'ordine di partenza dei 33 iscritti alla corsa automobili-stica Aosta-Gran San- Bernardo.

I commissari hannoi deaiso di far partire prima le vetture da turismo, poi con opportuno inter-vallo le motociclette ed i side-cars ed infine le vetture da corsa.

Le partenze avranno, inizio alle1 ore g, coi con-correnti turisti della categoria 1500 cmc.

II primo a partire sarà il sig. Attilio Trentini su Peugeot, seguito- a 2 minuti da Frigia (Star-Petromilli), e Roggeri (Fiat). Alle g,io partirà Farina B. (Itala), della categoria 3000 cmc. ; alle 9,15 Ghia (Mercedes); alle 9,17 X (Buich) ; alle 9,19 X (Lancia) della categoria 4500.

Alle 9,30 verrà data la partenza alla categoria motociclette 350 cmc. e poi con un intervallo- di 30" tutte le altre moto-, con un- distacco di 5 minuti tra le varie categorie.

Dieci minuti1 do-po la partenza dell'ultima moto

della categoria iooq cmc. verrà dato il via ai con-correnti del Gran premio d'Italia side-cars ed in-fine con altro opportuno distacco si inizierà là par-tenza delle vetture da corsa nel seguente ordine :

Categoria 1500 cmc. : Desio (O. M.), poi da 2 in- 2 minuti : Meinardi (Chiribiri) ; signorina Ada Chiribiri (Chiribiri); Petromilli (Star-Petr-o-milli) ; De Prosperi (Prince); Co-nelli Franz (Diatto-Bu-gatti) ;, Sirtori (Bianchi) e Iliprandi (O. M.).

Categoria 2000 cmc. la distanza di 6 minuti dal-la categoria precedente) : Minozzi (Alfa-Romeo), e poi a 2 minuti rispettivamente : Clerici (Bugatti) e Munaron (Seat).

Categoria 3000 cmc. (a distanza di- 6 minuti dal-la categoria precedente) : Gastaldetti (Fast), e poi a 2 minuti rispettivamente Co-nelli Caberto (Fast); Testoni (Fast) ; Foresti (Itala) ; X (Fast) ; Gam-bo-ni (Diario); Almerigi (Diatto); Tarabusi (Seat); Reville- (Peugeot).

Categoria sino- a 4500 cmc. (a distanza di 9 mi-nuti dalla categoria precedente) : Ferrari (Alfa-Romeo), a 3 minuti X (Aquila).

Categoria oltre 4500 cmc. (a distanza di 12 mi-nuti dalla categoria precedente) : Fussi (Seat), e poi a 4 minuti rispettivamente Angelini (Seat) ; X (Seat) e Minoia (Mercedes).

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Una grande vittoria Nazionale:

L9 COPPA DELIE ALPI Concorso Internazionale di Regolarità

Km. Z306 - Cinque Toppe - Dieci valichi Alpini è vinta dalla

Fabbrica Automobili Torino

Claudio San Donnino - Giuseppe Rebuffo PRIMI ASSOLUTI

su macchine da tur ismo di serie quattro ci l indr i 83m/m di alesaggio per 1 3 0 % di corsa (litri 2,81 di ci l indrata) vit toriosamente rivaleggiando con tutte le macchine di minore e maggior ci l indrata.

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