libertà 10-07-14

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www.libertasicilia.com e mail [email protected] QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA CRONACA A pagina sei sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50 gioVedì 10 luglio 2014 • anno XXVii • n. 166 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50 Omicidio Tringali L’enigma della chiave della camera 105 Si è spento un altro pezzo di storia floridiana. Si trat- ta di Aurelio Carpinteri, “’U zu’ Aurelio”. . A pagine sei Scomparso il floridiano Carpinteri STORIA A pagina quattro Pachino e Rosolini Si ripete il voto REGIONALI Omicidio Miconi l’imputato ottiene l’abbreviato CRONACA i A pagina sette Si è concluso con tre severe condanne il processo scatu- rito da presunte truffe ai danni dell’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, emerse nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa e culminata con l’operazione denominata “Orange”. Il tribunale ha inflitto 5 anni di reclusione per il catanese Salvatore Scuto di 33 anni, mentre ha irrogato la condanna a 3 anni e 8 mesi per l’avolese Salvatore Roccaro. Truffa all’Agea Tre condanne A pagina quattro Procura della Repubblica “I bilancio vive condizio- ni di criticità altissime do- vute al momento di con- trazione dei trasferimenti statali e regionali. Una pesante riduzione delle entrate che con fatica ci viene imposto di superare puntando su una migliore gestione del prelievo. . A pagina quattro Tares evasione al 40% ECONOMIA Un conto aperto con lo sviluppo economico di Siracusa Cantieri per 2 miliardi ma la politica si distrae Mentre per Gela, dove monta la rabbia dei lavora- tori, l’Eni è stata esplicita nel dire di non volere ef- fettuare l’investimento di 700 milioni di euro per la riconversione della raffi- neria, per quelli previsti a Priolo, l’azienda del cane a sei zampe rimane sul vago: non conferma ma nemme- no smentisce. Nell’incontro di ieri sera a Roma con i sindacati, i di- rigenti dell’Eni hanno det- to a chiare lettere di avere ottenuto gravi perdite nel settore della raffinazione a causa di un surplus euro- peo di 120 milioni di ton- nellate di raffinato e ha co- municato ai sindacati che garantisce. Gela out Priolo incerto di Concetto Alota Lo scrittore messinese, Sci- pio Di Castro, nel trattare la natura e il carattere dei sici- liani nell'universale, scrive- va: "... i siciliani sono di nor- ma più astuti che prudenti, più acuti che sinceri, amici di novità, litigiosi, adulato- ri, invidiosi di natura, sottili inquisitori dell'azione pub- blica degli amministratori degli Enti locali; danno sem- pre per fatto quello che essi farebbero se fossero in quel determinato posto o grado ...". "Sono obbedienti alla Giustizia e fedeli allo Stato, sempre pronti ad aiutarlo. A pagina otto A pagine tre ENI

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www.libertasicilia.com e mail [email protected] dELLa provincia di SiracuSa

fond

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ca CRONACA

a pagina sei

sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 • direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50gioVedì 10 luglio 2014 • anno XXVii • n. 166• direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50

Omicidio TringaliL’enigma della chiave

della camera 105

Si è spento un altro pezzo di storia floridiana. Si trat-ta di Aurelio Carpinteri, “’U zu’ Aurelio”.

.a pagine sei

Scomparsoil floridianocarpinteri

Storia

a pagina quattro

pachinoe rosoliniSi ripeteil voto

rEGionaLi

Omicidio Miconil’imputato ottiene

l’abbreviato

CRONACA

i a pagina sette

Si è concluso con tre severe condanne il processo scatu-rito da presunte truffe ai danni dell’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, emerse nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa e culminata con l’operazione denominata “Orange”. Il tribunale ha inflitto 5 anni di reclusione per il catanese Salvatore Scuto di 33 anni, mentre ha irrogato la condanna a 3 anni e 8 mesi per l’avolese Salvatore Roccaro.

truffa all’ageaTre condanne

a pagina quattro

procura della repubblica

“I bilancio vive condizio-ni di criticità altissime do-vute al momento di con-trazione dei trasferimenti statali e regionali. Una pesante riduzione delle entrate che con fatica ci viene imposto di superare puntando su una migliore gestione del prelievo..

a pagina quattro

taresevasioneal 40%

EconoMia

Un conto aperto con lo sviluppo economico di Siracusa

Cantieri per 2 miliardima la politica si distrae

Mentre per Gela, dove monta la rabbia dei lavora-tori, l’Eni è stata esplicita nel dire di non volere ef-fettuare l’investimento di 700 milioni di euro per la riconversione della raffi-neria, per quelli previsti a Priolo, l’azienda del cane a sei zampe rimane sul vago: non conferma ma nemme-no smentisce.Nell’incontro di ieri sera a Roma con i sindacati, i di-rigenti dell’Eni hanno det-to a chiare lettere di avere ottenuto gravi perdite nel settore della raffinazione a causa di un surplus euro-peo di 120 milioni di ton-nellate di raffinato e ha co-municato ai sindacati che garantisce.

Gela outprioloincerto

di Concetto AlotaLo scrittore messinese, Sci-pio Di Castro, nel trattare la natura e il carattere dei sici-liani nell'universale, scrive-va: "... i siciliani sono di nor-ma più astuti che prudenti, più acuti che sinceri, amici di novità, litigiosi, adulato-ri, invidiosi di natura, sottili inquisitori dell'azione pub-blica degli amministratori degli Enti locali; danno sem-pre per fatto quello che essi farebbero se fossero in quel determinato posto o grado ...". "Sono obbedienti alla Giustizia e fedeli allo Stato, sempre pronti ad aiutarlo.

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Eni

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SIRACUSAe-mail [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 10 luGlio 2014, Giovedì 3

Eni e versalis: incertezzasui tempi dell’investimentoPrevisti investimenti per 400 milioni di euro per la riconversione dello stabilimento passando alla produzione di altri derivati.Mentre per Gela, dove monta la rabbia dei lavoratori, l’Eni è stata esplicita nel dire di non volere ef-fettuare l’investimen-to di 700 milioni di euro per la riconver-sione della raffineria, per quelli previsti a Priolo, l’azienda del cane a sei zampe ri-mane sul vago: non conferma ma nemme-no smentisce.Nell’incontro di ieri sera a Roma con i sindacati, i dirigenti dell’Eni hanno detto a chiare lettere di avere ottenuto gravi perdite nel settore della raf-finazione a causa di un surplus europeo di 120 milioni di tonnel-late di raffinato e ha comunicato ai sinda-cati che garantisce le continuità operativa solo per la raffineria di Sannazzaro (Pavia) e della propria quota del 50% su quella di Milazzo.In discussione sono invece le 4 raffine-rie di Gela, Taranto, Livorno e la seconda fase di Porto Marghe-ra (Venezia), nonché il petrolchimico di Priolo. Su quest’ulti-mo sito, però, non è stato detto che ci sarà una chiusura e quindi una rinuncia agli in-vestimenti per la ri-conversione dell’im-pianto di Polietilene, fermo dal mese di no-vembre scorso.“Per Priolo, Eni e Ver-salis hanno previsto investimenti per 400 milioni di euro per la riconversione dello stabilimento passan-do dalla produzione di polietilene, non più redditizia, alla

nell’indotto. “Eni non smentisce ad oggi gli investimenti – spie-ga il segretario della Cgil, Paolo Zappulla – ma non spiega per-

produzione di altri derivati del petrolio, maggiormente com-petitivi. Gli interven-ti, che avranno un’at-tenzione particolare

dei livelli occupa-zionali. Oggi, L’im-pianto di Priolo conta circa 500 dipenden-ti, mentre altri 300 lavoratori operano

Stabilimento dell’Eni.

Mentre da Roma giungono notizie negative per Gela, tutto fermo per Priolo

alla tutela della salute ed alla sostenibilità ambientale, sono fi-nalizzati alla soprav-vivenza dell’industria ed al mantenimento

“I bilancio vive condizioni di criticità altissime do-vute al momento di contrazione dei trasferimenti sta-tali e regionali. Una pesante riduzione delle entrate che con fatica ci viene imposto di superare puntando su una migliore gestione del prelievo comunale. A questo riguardo, dobbiamo constatare che le oggetti-ve difficoltà delle famiglie e degli operatori economi-ci comportano un forte scompenso sull’equilibrio di bilancio. Sulla Tares, per esempio, sono consolidati livelli di mancato incasso intorno al 40% che fortu-natamente diventano più bassi per Imu e addizionale irpef. Circa duemila pratiche di contenzioso e i tanti debiti fuori bilancio rendono ancora più difficoltoso il cammino dell’Amministrazione. Per questo serve una maggiore solidità finanziaria che ci permetta di evitare che il disequilibrio finanziario si possa ancora tradurre inevitabilmente in un aumento del prelievo tributario o, peggio, nella riduzione dei servizi al cit-tadino”.Lo ha detto ieri intervenendo in Consiglio comunale il neo assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani per il

quale “Servono correttivi decisi e una razionalizzazione della spesa ancora più energica per ridurre i costi della politica e per dirottare parte di queste spese ai servizi per il cittadino. Valuteremo la possibilità di dismissione di alcuni beni. Decideremo di destinarne altri a nuovi affit-ti a valore reale, nell’ottica di realizzare somme utili ad avviare nuovi servizi o investimenti o al completamento di opere pubbliche. Dobbiamo puntare ad elevare la capa-cità di incasso anche con politiche di riduzione tariffaria per venire incontro alle imprese e alle famiglie”. Scrofani ha poi comunicato all’aula “L’avvio di un ser-vizio che garantirà tempi di pagamento più accettabili nei confronti dei nostri fornitori di servizi. Abbiamo fatto partire, infatti, il monitoraggio sullo stato di pagamento delle singole fatture con un pool organizzativo composto da 2 dipendenti dell’assessorato che seguiranno l’anda-mento dell’istruttoria delle singole fatture”; ed ha con-cluso dicendo: “I nostri sforzi saranno indirizzati a mi-gliorare la banca dati per evitare l’inutile quanto dannoso accanimento al cittadino onesto e garantire una maggiore equità fiscale”.

eConomia

Confermata al 40% l’evasione della Tares nella città di Siracusa

ché stia accumulan-do così tanti ritardi nella realizzazione dell’intervento per il quale non ha avviato nemmeno l’iter au-torizzativo. Si tratta di un ritardo incom-prensibile ed ingiu-stificato. E nemmeno ci convincono le ras-sicurazioni generiche che periodicamente ci vengono fatte. Una cosa è chiara, i tempi di consegna dell’o-pera, previsti per il 2017, certamente non saranno rispettati”.La Cgil sostiene che non vi sia alcuna esi-genza di partecipare agli incontri pro-grammati a Roma per affrontare il caso del-la raffinazione, quan-to, invece, definire un tavolo tecnico a parte per affrontare il singolo caso della ri-conversione dell’im-pianto di polietilene di Priolo.

R.L.

2 10 luGlio 2014, Giovedì

di Arturo Messina

Siracusa è stata sempre uno dei siti più apprezzati al mondo; persino i Greci la considerarono più bella della stessa Grecia: …. “E’ l’ideale per il cinema una città come Siracusa; un Eldorato…”. Così scrisse Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elga Spa-nol von Braueich (nata a Roma nel 1928, nota con il nome i Lina Wertmuller, che iniziò la sua lunga soli-darietà artistica durante le riprese de “I basilischi” nel 1963 girato con il regista Enrico Jacob, divenuta poi regista anche lei oltre che fine scrittrice) nella stupenda prefazione che fece per il pregevole libro di Francesco Ortisi, intito-lato appunto “Siracusa, si gira!...” edito da Emanuele Romeo Editore nel settem-bre del 2000 per la “Colla-na di Studi e Ricerche sul Cinema a cura del Museo del Cinema di Siracusa” di Remo Romeo, fonda-tore dello stesso museo, che all’autore ha fornito le attrezzature, l’archivio e i materiali disponibili. E concludeva la lunga e meravigliosa prefazione affermando: “Ho molta voglia di tornarvi a gi-rare un film!” Francesco Ortisi iniziava l’affasci-nante e lungo “viaggio nei luoghi cinematografici del territorio aretuseo” sottolineando come la scena più suggestiva de “L’avventura” (il film di Michelangelo Antonioni) era quella che per un’in-tera settimana si girò alla tonnara di Santa Panagia. E lo concludeva accennan-do a “Malena”, il pregevo-le film che era stato girato nell’autunno del 1999 dal regista Tornatore nell’i-sola di Ortigia e in primo luogo a Piazza Duomo, dove aveva rifiutato di fare ogni intervista, eccetto che a me (“sociologo prestato al giornalismo” scrisse un quotidiano, con una punta di ironia…) che gliela chiesi per il quotidiano Libertà.

dal classico al…mafioso

Del resto non me l’aveva rifiutata nemmeno Duccio Tessari, nel lontano 1968, quando girava il film “Me-glio vedova…” Infatti sul settimanale “L’Aretuseo”, dove io scrivevo un po’ di tutto, apparvero due arti-coli riguardanti quel film: il primo, quello dell’11 Novembre, riferiva, tra l’altro: “..una delle scene più belle è stata girata proprio sullo spiazzale della panoramica che fiancheggia la piscina delle rose…” Ricordo che proprio lì, dove c’era un elicottero….sedicente, per la prima volta sentii recitare Lando Buzzanga, che ripeteva esterrefatto, con la sua inimitabile comicità: “Beddha matri santissima!” Quel film era impostato sulla mafia: un ingegnere inglese che intendeva impiantare una raffineria in Sicilia (si girava anche nella zona industriale, alla SINCAT) incontrava l’opposizione della ma-fia; per di più, si vedeva portar via la ragazza da un barone che l’aveva già compromessa facendola rapire. Ma il barone veniva sparato proprio all’uscita dalla cerimonia nuziale e così l’ingegnere poteva

sposare…la bella vedova!Anche il film che si sta girando in questi giorni a Siracusa si basa sulla mafia. Strano che, quando sono andato ad intervistare il regista, al Largo Campa-nia, di fronte alle Latomie, nella stupenda villa Italia, prima di oltrepassare il cancello, per poco il cuore non mi è arrivato alla gola dallo spavento, sentendo improvvisamente sparare dei colpi di pistola: si sa che io sono piuttosto…”scantulinu”. La prima domanda che ho rivolto quindi all'aiuto regista, appena mi è stato presen-tato è stata:- Chi fu?“Niente!.. Un carabiniere è stato tolto di mezzo,

per mandato di Buscè, un pescecane ricercato dalla legge”.- Il mandante è un sici-liano?“Certo! Per questo gli episodi li stiamo girando a Siracusa…in questa stupenda villa, una delle più meravigliose della zona residenziale, che ci dicono sia accanto alla villa d’un Maiorca, parente del campione del mondo in apnea Enzo Maiorca. Chi comanda le operazioni per mettere le manette al ricercato è il colonnello Spada, che è un cognome chiaramente si-ciliano; però lui è un uomo del Nord, trasferitosi in Sicilia prima che inizi la storia. Ha una figlia. Uno dei mandanti è il ruolo interpretato da Filippo Miglio, uno dei ruoli più importanti”.-Quando avete comin-ciato?“Abbiamo cominciato due mesi fa, a Roma”.-A Roma? C’entra anche a Roma la mafia siciliana?“No! Non c’entra affatto la mafia a Roma: è perché la produzione è a Roma!”-A che punto siete con questo episodio?“Non giriamo in sequen-za; giriamo secondo la

disponibilità e poi il tutto viene montato a Roma”.-Ce ne sono attori siracu-sani che lavorano in questa produzione?“Certo! Sono parecchi i ragazzi siracusani che qui fanno la comparsa!”-Che differenza c’è tra questi film e quelli del commissario Montalbano, di Andrea Camilleri?“Quelli sono ad episodi singoli: ognuno ha una storia che non ha nessun rapporto con gli altri. In-vece i nostri episodi sono tutti collegati ad un’unica storia”.-Mi vngono in mente i tantissimi episodi che vediamo soprattutto a Canale 4 e sono seguiti da tanti telespettatori: le au-guro un successo simile., oltre a quello che meriterà nello schermo gigante. Un’ultima domanda: è soddisfatto dell’ambiente siracusano?“Moltissimo! I Siracusani siete veramente gentili; lo sarà anche lei se ora mi lascia lavorare!” E così, con il massimo garbo, di avere addentato l’ultimo boccone di panino imbot-tito che aveva mordicchia-to mentre parlavamo, mi saluta e va a raggiungere la sua postazione.

“E’ l’ideale per il cinema una città come Siracusa; un Eldorato…Ho molta voglia di tornarvi a girare un film!” Così scrisse Lina Wertmüller

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4 10 luGlio 2014, Giovedì

eVenti

Nasce all’insegna della massima collaborazione il rapporto tra il sindaco, Giancarlo Garozzo, e il nuovo direttore generale dell’A-zienda sanitaria provinciale, Salvatore Brugaletta, ricevuto oggi nello studio verde di palazzo Vermexio per la prima visita istitu-zionale. “So di avere un compito importante e avverto tutta la responsabi-lità di dare risposte alle giuste attese della cittadinanza – ha detto il direttore Brugaletta. Nel settore della sanità ci sono condizio-ni che vanno migliorate; in questo senso sono venuto a chiedere l’alleanza con il sindaco per perseguire obiettivi comuni nell’in-teresse del territorio”. Il sindaco Garozzo ha risposto assicurando il massimo della collaborazione e chiedendo di “intervenire subito sul fronte strutturale, con interventi di manutenzione, e su quello dell’adeguamento dell’organico, specie degli infermieri, che oggi appare inadeguato rispetto all’offerta sanitaria”. Tra le questioni immediate, il sindaco Garozzo ha chiesto di affrontare quelle della riabilitazione cardiologica e del servizio di anestesia epidurale. In-fine, Garozzo e Brugaletta hanno stabilito di riprendere il discorso sul nuovo ospedale. Al termine dell’incontro, il sindaco ha offerto al direttore generale dell’Asp una copia della pubblicazione istitu-zionale dedicata alla città.

Elezioni regionali bis: entro10 giorni l’indizione, altrimenti...Il prefetto di Siracusa sarà l’eventuale commissario ad acta nel caso in cui il Governatore non adempia alle disposizioni dei giudici

Il Cga ha dettato le condizioni al presidente dela Regione Sicilia, Rosario Crocetta

Si andrà alla ripetizione del voto nelle nove sezioni di Pa-chino e Rosolini, in cui non è stato possibile certificare la ri-spondenza del voto. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha di fatto “commissariato” il presi-dente della Regione Sicilia Ro-sario Crocetta, che dal febbraio scorso avrebbe dovuto indire la ripetizione delle elezioni regio-nali con il coinvolgimento dei parlamentari regionali siracusa-ni. Secondo quanto imposto dal Cga, se entro dieci giorni non verranno indette le elezioni in quelle nove sezioni di Pachino e Rosolini, dovrà pensarci il prefetto di Siracusa Armando Gradone, nel ruolo, appunto, di Commissario ad acta.La decisione, presa dai giudici di appello del Cga, è arrivata dopo che in un primo provvedimen-to erano state annullate le con-sultazioni nelle sezioni oggetto della contestazione per vizi for-mali. Un punto a favore, quindi, dell'ex deputato regionale Pippo Gennuso, che questa mattina ha incontrato la stampa per spiega-re nel dettaglio quanto disposto dal Cga. Gennuso, come si ricor-derà, aveva denunciato la spari-zione delle schede per le quali il Cga aveva disposto il riconteg-gio ed una verifica, in occasione delle elezioni regionali del 2012, di alcune schede elettorali. Dalle indagini effettuate dai poliziotti della sezione di polizia giudizia-ria presso la Procura di Siracusa, è emerso che quelle schede sono state ritrovate. Malgrado ciò, il Cga ha disposto che vengano ri-petute le operazioni di voto.Il Cga ha accolto il nuovo ricor-so presentato dall'avvocato Gi-rolamo Rubino, nell'interesse di Salvatore Midolo, un candidato non eletto nel Mpa in quell'occa-sione. Alla luce di tali novità, le elezioni potrebbero essere ripe-tute ad ottobre prossimo.“È comprensibile il grande nervosismo dell’ex deputato Giuseppe Gennuso, che è con-sapevole di non essere più un riferimento politico per la zona Sud”. Lo afferma il deputato regionale Giambattista Coltra-ro, che continua: “Le persone si rendono infatti conto, giorno per giorno, come la vecchia politica, di cui proprio Giuseppe Gennu-

L’ex parlamentare regionale Pippo Gennuso.

Il direttore dell’Aspricevuto dal Sindaco

so e il suo leader Raffaele Lom-bardo sono espressione, abbia causato gran parte dei problemi che le famiglie e le imprese si trovano a dover affrontare. E lo stesso Gennuso, pur di ricon-quistare una poltrona, dopo aver clamorosamente fallito anche la scalata al Senato, sembra ora disposto a stipulare intese politi-che basate solo sulla spartizione di posizioni di potere. E così a Rosolini, con voltafaccia incre-dibili, vengono stretti accordi elettorali a tavolino, relativi alla sindacatura e alle regionali, con coloro che non si rassegnano ad accettare sconfitte elettora-li e seguono la strada di ricorsi giudiziari, trascurando l’interes-se della collettività”. Conclu-de Giambattista Coltraro: “Nel corso dei recenti incontri da me promossi proprio a Pachino sul futuro dell’agricoltura è emer-sa con forza la richiesta di una politica nuova e riformatrice e i risultati delle elezioni europee, con il successo della candidata a me vicina Michela Giuffrida, hanno confermato che le perso-ne vogliono un rinnovamento effettivo. Giuseppe Gennuso se ne faccia una ragione: il tempo della sua rottamazione politica è ormai arrivato”.“Il deputato Messinese Giam-battista Coltraro eletto in provin-cia di Siracusa all’Ars, anziché occuparsi del “caso Gennuso” avrebbe dovuto avere il buon senso di tacere. Non fosse altro per la sua inconsistenza politica ed i suoi continui voli pindarici che l’hanno fatto transumare da un posto ad un altro”. E’ la re-plica dell’ex deputato regionale Giuseppe Gennuso a quello che definisce “un intervento farneti-cante di Coltraro”. “ Se c’è un esponente politico da rottamare e proprio lui che con il suo com-portamento ha tradito il mandato elettorale, essendo nell’elenco dei più assenteisti dell’Assem-blea regionale siciliana. Poi è lui ad essere nervoso – aggiunge Gennuso –probabilmente perché sa di essere in bilico in vista del-la tornata elettorale a Pachino e Rosolini. L’on. Coltraro fareb-be bene a tornarsene nella sua terra d’origine, perché qui nel Siracusano, nessuno mai s’è ac-corto della sua presenza”.

10 luGlio 2014, Giovedì 5

Si è concluso con tre severe condanne il processo scaturito da presunte truffe ai danni dell’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, emerse nel corso di un’indagine coordinata dalla Pro-cura della Repubblica di Siracusa e culminata con l’operazione de-nominata “Orange”.Il tribunale penale di Siracusa ha inflitto 5 anni di reclusione a ca-rico del catanese Salvatore Scuto di 33 anni, mentre ha irrogato la condanna a 3 anni e 8 mesi a carico dell’avolese Salvatore Roccaro di 75 anni, e 3 anni e mezzo per il siracusano Salvatore Azzaro di 61 anni.I tre, assistiti dagli avvocati Gior-gio Terranova, Paolo Germano e Giambattista Rizza, dovevano rispondere a vario titolo di asso-ciazione per delinquere finalizzata alle trffe ai danni dell’Agea, che si è costituita parte civile nel relativo processo usufruendo del risarci-mento dei danni come disposto dal tribunale. La vicenda copre un arco temporale compresontra il 2002 e fino al 14 aprile 2008. Fu particolarmente eclatante perché la Guardia di Finanza arrestò, tra gli altri l’allora sindaco di Capo d’Orlando e presidente della squa-dra di pallacanestro Enzo Sindoni.Coinvolte nell’inchiesta trenta, tra cooperative e consorzi di produt-tori, delle province di Siracusa, Catania, Messina, Palermo e Reggio Calabria. La Guardia di finanza di Siracusa ha quantificato che, tra il 2002 ed il 2006, l’Unione Europea avrebbe erogato contributi indebiti per 4 milioni e 600 mila euro; mentre contributi per altri 5 milioni e 700 mila euro, relativi al 2007, sono sta-ti "congelati" proprio sulla scorta di quanto andava emergendo dalle indagini. La normativa prevede un contributo a favore dei coltivatori che vendono agrumi non commer-ciabili dei loro terreni, lo scarto, alle industrie di trasformazione. I coltivatori presentano una dichia-razione all’Agenzia per gli aiuti all’agricoltura di Roma indicando i dati catastali degli agrumeti, e a che titolo coltivano i terreni (proprietà, affitto o comodato). Gli indagati, secondo gli inquirenti, fingevano di essere proprietari di appezzamenti di terreno o di averli in comodato d’uso per poter incassare i contri-buti europei.

In foto, agrumi.

“Il nostro impegno sarà quello di fare emergere con totale nettezza e sulle cose e scelte concrete che questa esperienza amministrativa finisca nel più breve tempo possibile”. Questo il commento rilasciato da alcuni esponenti del gruppo dei cu-perliani in seno al Pd siracusano a seguito del varo della nuova giunta comunale. Ad intervenire con un documento congiunto sono i parlamentari pd Bruno Marziano e Pippo Zappulla ed Turi Raiti, coordinatore area riformista del partito.Definiscono “unilaterale e arrogante” la decisione assunta dal sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo di azzerare la giunta comunale, che “ha aperto una grave e profonda ferita dentro il partito democra-tico. Al di là dei maldestri tentativi di ricercare alibi e giustificazioni è clamorosamente evidente che quelle fatte sono scelte ragionate e preparate a tavolino da tempo”.I tre esponenti del Pd accusano Garozzo di avere posto la verifica “senza una vera motivazione politica né esigenza numerica consiliare ma solo per sostituire assessori del PD e del centrosinistra con altri riconducibili in larga parte alla cultura e storia del centro destra siracusano. Una opera-zione che assunto la connotazione di una sorte di “normalizzazione” con uno spostamento dell’asse politico, culturale ed etico dal centrosinistra ad un intreccio di liste civiche e di centralismo moderato”.Inutili, peraltro, si sono dimostrati i ripetuti inviti e appelli affinché Garozzo fermasse “la macchina infernale dello scontro e della destrutturazione del progetto di cambiamento che più di un anno fa portò al suo successo elettorale e quello del

PolitiCa

Truffe all’Agea: inflittecondanne a tre imprenditoriLa vicenda è relativa ad un giro di contributi per oltre 4 milioni di euro ad aziende e coltivatori a fronte di consistenze aziendali fittizie

Il tribunale ha disposto anche il risarcimento danni alla parte civile costituita

I cuperliani all’attacco del sindaco«Pd fuori con scelta ragionata»

centrosinistra”.La decisione del Direttivo Provinciale del Partito Democratico di non riconoscersi in questa giunta apre una fase politica nuova e per certi aspetti ine-splorata “nel rapporto fra un Sindaco indicato ed eletto con il contributo determinante di tutto il PD e della coalizione. La nuova amministrazione, per la sua composizione, per l’assenza di ogni raccordo e senza alcuna verifica programmatica, ha cambiato oggettivamente la natura del progetto politico origi-nario di cambiamento e governo della città – spiegano Marziano, Zappulla e Raiti -. Il progetto Siracusa era e rimane per noi la strada maestra per il governo della città. Un profondo processo di cambiamento amministrativo, programmatico, etico e morale: dalla tutela del territorio ai giovani e lavoro, dalla pubblicizzazione di ogni atto e servizio al nuovo bando per i rifiuti, dalla gestione pubblica dell’acqua alla politica dei trasporti e delle politiche sociali per proiettare sempre più Siracusa, città patrimonio dell’Unesco, in una dimensione culturale e turistica nazionale ed europea”.“Con questa amministrazione – concludono – Ga-rozzo sembra invece scegliere la strada del piccolo cabotaggio, della mediocrità e del galleggiamento. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare per fare comunque prevalere gli interessi generali della città e della comunità e sosterremo lealmente ogni atto e azione della giunta che andrà nella direzione giusta, sempre pronti e disponibili a riprendere il faticoso ma necessario cammino della ricostruzione di un ragionamento e di un progetto unitario per la città ma anche del PD”.

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Niki Nonnari.

10 luGlio 2014, Giovedì 7

Omicidio Miconi: Niky Nonnarisarà processato con abbreviatoIl reo confesso punta ad evitare il carcere a vita per la premeditazione del delitto come sostenuto dalla ProcuraAvrebbe dovuto svolgersi ieri dinan-zi al Gup del tribu-nale di Siracusa, il processo con i rito immediato, come ri-chiesto dal pm Clau-dia D’Alitto, a carico di Niki Nonnari, il 20enne accusato di omicidio volonta-rio, aggravato dalla premeditazione, ai danni del panettiere siracusano Salvatore Miconi di 22 anni. Ma il processo è slittato al prossimo autunno perché la difesa dell’imputa-to, rappresentata da-gli avvocati Giorgio D’Angelo e Salvo Xibilia, ha scelto il rito abbreviato. La nuova udienza, quin-di, al cospetto del Gup Alessandra Gi-gli, è stata fissata per il 28 ottobre prossi-mo.La posizione dell’imputato è quel-la di autore dell’o-micidio e reo con-fesso. Niki Nonnari ha, infatti, ammesso di aver sferrato una coltellata al petto del panettiere la sera del 20 dicembre scor-so in occasione dei festeggiamenti per l’Ottava di Santa Lu-cia. Al Gip che lo ha interrogato, Nonna-ri ha riferito di non avere avuto alcuna intenzione di uccide-re l’ex amico. L’im-putato sostiene che la sera del delitto, avve-nuto in Largo XXV Luglio, sarebbe stato accerchiato e aggre-dito da alcune perso-ne, tra cui il panettie-re, che, a suo dire, gli avrebbe sferrato un pugno in pieno vol-to. Temendo per la propria incolumità, avrebbe estratto dal-la tasca un coltello da cucina, colpen-

do al petto Salvato-re Miconi, spinto da altre persone che lo avevano accerchiato. Nonnari ha spiega-to di avere con sé il coltello perché, circa

un’ora prima dell’o-micidio, era stato ag-gredito verbalmente da alcuni pescatori, amici del Miconi, in Piazza Pancali, mi-nacciandolo di am-

mazzarlo. Niki Non-nari ammette di avere avuto dei contrasti con il panettiere per questioni di natura personale. Secondo l’accusa, Niki Non-

nari nutriva astio e rancore nei confronti di Salvatore Miconi in quanto lo riteneva il responsabile della rottura dell’amicizia con quella che diven-

La difesa dell’imputato non ha accolto la richiesta del pm di immediato

ne la fidanzata della vittima. La Procura contesta a Niki Non-nari l’aggravante della premeditazione che, qualora ritenuta sussistente, potrebbe determinare la con-danna all’ergastolo per l’imputato.

F.N.

Un ponydispersoper stradaAgenti delle Volanti sono intervenuti in viale Ermocrate per la segnalazione di un pony che vagava sulla strada creando pericolo per la circolazione stradale.Giunti sul posto gli Agenti riuscivano ad avvicinarlo e ad allontanarlo dalla sede stradale.Veniva contattato il veterinario di turno il quale con-trollava lo stato di salute dell’anima-le. Nel contempo giungeva sul posto un metronotte il quale informava gli Agenti che avrebbe potuto ospitare l’animale in un posto idoneo a custodirlo.

Omicidio Tringali: l’enigmadella chiave della camera 105Non esiste un’unica chiave per aprire la camera n. 105 dell’albergo di San Focà a Priolo in cui è stato trovato il cadavere di Carmelo Tringali, l’imprenditore augustano, ucciso nel sonno con un colpo di pistola alla nuca la notte tra il 24 e il 25 marzo 2012. Questo sostiene la difesa di Francesco Giarracca, unico imputato per quell’omicidio. Ieri mattina dinanzi alla Corte d’Assise, è stato escusso Raimondo Giordano, un artigiano che ha dimostrato che è facile riprodurre la chiave di quella stanza, che a giudizio del pubblico ministero Antonio Nicastro sarebbe l’unica esistente, in mano alla vittima, mentre l’originale è in pos-sesso del proprietario, con la quale avrebbe potuto entra-re e consumare il delitto. La difesa intende dimostrare che chiunque abbia potuto clonare la chiave ed agire così in assoluta tranquillità. Il legale difensore ha pure prodotto lo scontrino del negozio dove è stato possibile effettuare la copia della stessa chiave. All’udienza di ieri è stato escusso anche un fabbro che ha effettuato interventi alle finestre e alle porte del residence.Escusso anche Nicolò Natali, presidente della Trogylos, la società di pallacanestro femminile, le cui giocatrici al-loggiano proprio in quel residence. Nella prossima udien-za, prevista per il 24 settembre, è prevista l’escussione di un’altra giocatrice della Trogylos, la romena Pascalau, che quella notte aveva alloggiato al residence.

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Si è spento un altro pezzo di sto-ria floridiana. Si tratta di Aure-lio Carpinteri, “’U zu’ Aurelio” per tutti i floridiani, nato nella nostra cittadina il 12 settembre 1915, uno degli ultimi sopravvis-suti ai campi di concentramento nazisti. Nel periodo bellico, dopo la fir-ma dell’armistizio dell’8 settem-bre 1943, nel marzo del 1944 fu catturato a Torino e deportato in Germania. Venne internato nel campo di concentramento di Mauthausen e destinato al lavoro coatto per l’economia della guer-ra. Della sua dolorosa esperienza ha dato in diverse occasioni testi-monianza ai ragazzi delle scuole e a tutti quanti non vogliono di-menticare o peggio, non ricono-scere quello che accadde durante la Shoah.“Proprio lo scorso anno - ricor-da il sindaco di Floridia Orazio In foto, Aurelio Carpinteri.

Scomparso ’u zu AurelioUltimo floridiano in lagerAurelio Carpinteri classe 1915 ed avrebbe compiuto 99 anni nel prossimo settembre. Il prefetto gli consegnò una medaglia

Si è spento un altro pezzo di storia della seconda guerra mondiale

Graduatoria fondi Pac: è bracciodi ferro Schiavo-Castagnino

“I comuni del Distretto So-cio Sanitario 48, quindi anche Siracusa, non sono fuori dalla graduatoria per l’accesso ai fondi Pac. Non rispondono a verità, quindi, le voci di man-cati finanziamenti che possono mettere a rischio l’erogazione dei servizi di cura ad anziani e minori”. Lo dichiara l’assessore ai Ser-vizi sociali, Liddo Schiavo, dopo l’allarme lanciato marte-dì sera in aula dal consigliere Castagnino.“Nessuna esclusione- rassicura Schiavo- ma solo la richiesta, da parte dell’Autorità preposta, di una rimodulazione di alcuni conteggi sui quali, da qualche giorno, gli uffici sono già al lavoro. Mi risulta che a breve dovrebbe esserci una comuni-cazione in tal senso da parte dell’autorità prefettizia. Per quanto mi concerne aggiun-go che sarò personalmente a Roma la prossima settimana per chiudere l’iter ammini-strativo: questo permetterà al Distretto 48 di essere inserito utilmente in graduatoria e po-ter quindi accedere al finanzia-mento previsto nel Piano Pac per anziani e minori”. Pronta la controreplica del

PolitiCa

Scalorino – il 2 giugno 2013, nella ricorrenza della festa della Repubblica, a seguito di un ur-gente richiesta dell’Amministra-zione comunale proprio in consi-derazione della sua età avanzata, il Prefetto di Siracusa Armando Gradone gli consegnò la meda-glia d’onore, consegna che di re-gola avviene il 27 gennaio in oc-casione della Giornata Memoria. Ero presente alla cerimonia ed è stato un momento molto commo-vente. “La scomparsa di questa figura - continua il primo cittadino flo-ridiano - , a cui tutti i floridiani erano affezionati, lascia un vuoto nella nostra comunità, ma ciò ci impegna ancora di più a non di-menticare la più grande tragedia del Novecento e a coltivare i va-lori della tolleranza e del rifiuto di ogni forma di discriminazione e persecuzione”.

Salvatore Pappalardo

consigliere Castagnino: I pro-clami e le dichiarazioni di chi smentisce un atto pubblicato dal ministero, non bastano a celare la realtà e cioè che Siracusa è fuori dai fondi pac. L’assessore Schiavo dovrebbe rafforzare le sue dichiarazioni, che per me restano tali, con la produzione di un documento a garanzia di quanto lui sostiene. La graduatoria dei fondi confer-ma quanto ho comunicato ieri. Il mio allarmismo esiste e fin quando un atto di smentita non partirà dal Ministero non po-trò abbassare la guardia. Que-sta amministrazione non era a conoscenza di nulla fin quan-do non ho avvisato la città di cosa era e sta accadendo per il distretto d 48. Pensano troppo a litigare ed a scegliere consu-lenti esterni. Producano gli atti. Siamo fuori dai finanziamenti e stiamo cercando su più fron-ti di capire perché le altre città sono dentro e Siracusa è fuori. Devono dare spiegazioni non a parole”.

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La città un cantiereda 2 miliardi, mala politica si distrae

di Concetto AlotaLo scrittore messinese, Scipio Di Castro, nel trattare la natura e il ca-rattere dei siciliani nell'universale, scriveva: "... i siciliani sono di nor-ma più astuti che prudenti, più acuti che sinceri, amici di novità, litigiosi, adulatori, invidiosi di natura, sottili inquisitori dell'azione pubblica de-gli amministratori degli Enti locali; danno sempre per fatto quello che essi farebbero se fossero in quel de-terminato posto o grado ...". "Sono obbedienti alla Giustizia e fedeli allo Stato, sempre pronti ad aiutarlo; si affezionano subito ai forestieri e af-fettuosi in un primo momento caldo dell'amicizia ...". Scopriamo da soli e a nostre spese che i siciliani sono incredibilmente temerari quando si tratta del maneg-gio del denaro pubblico, e allora pro-cediamo con modi del tutto differen-ti dal comportamento anzi descritto. Da ciò la convinzione fuori dell'Iso-la che la Sicilia è una terra difficile da governare, perché i siciliani sono difficili da capire, oltre a essere con-tradditori ed estremi, specie nel gio-co della pratica politica, riescono a vivere adattandosi all'ambiente, alle circostanze di facciata, all'ipocrisia.I siracusani, poiché siciliani, sono lo specchio di ciò che è descritto; la città di Archimede rimane da sem-pre vittima fin da tempi antichi del suo stesso "malefico" gioco. La con-dizione sub culturale non ci fa cre-scere e ci riporta indietro sempre nel tempo, alle origini. La nostra classe dirigente è a sua volta l'immagine di un popolo particolarmente curioso e rimarca la pratica di una cultura politica critica e confusionaria. La retorica per chi ci amministra è da sempre strumentale e senza una cul-tura di alto profilo culturale, politica e sociale, ma strettamente personale, "fatta in casa"; come chi riesce ad avere sempre la meglio sulle doppie verità. Immobilismo, clientelismo, faziosità, falsità e via dicendo, è il saggio di una strana condizione che ci lascia cuocere sempre nello stesso identico brodo. Si cambiano gli uo-mini del Palazzo, ma i metodi sono sempre quelli facili e vecchi, quando invece abbiamo bisogno di uomini politici rivoluzionari e non di vec-chi conservatori. Lobbysti, affaristi, sensali della politica sono sempre.La politica locale a parole rende tut-to facile e di prossima realizzazione. Abbiamo poco tempo, quindi dicia-mo a questi amministratori sveglia-tevi dai sogni di gloria. Uscite dal Palazzo e correte a chiedere aiuto alle istituzioni più in alto, ma con la conoscenza della materia e la dignità di un popolo che si deve far rispetta-re. È il momento di lavorare e non di continuare a fare la politica dei "non-ni" con ricordi e sempre più falsità, millantato credito, false promesse di lavoro e di partecipazione al potere. Le rivoluzioni popolari hanno sem-pre mostrato il lato positivo dopo la ribellione, dopo il "sangue versato". Occorre capire chi è che ci ammini-stra e perché si comporta come chi ha rubato la marmellata, o chi ha messo le mani nella cassa comune.Invece di lavorare a cambiare giunta prematuramente, discutere su assetti azionari di partito, di clan e di cor-data, nominare consulenti, studiare le mosse vincenti contro l'avversa-rio, è arrivata l'ora di fare le cose

NOSOLOCRONACA

necessarie, per far riprendere sem-plicemente l'economia a galoppare, per uscire così dall'immobilismo, coinvolgendo necessariamente nel-le scelte le opposizioni, solo per il semplice confronto delle idee e non attuare solo il potere della conta dei numeri che cambiano di giorno in giorno, come i prezzi al mercato. I progetti per le opere pubbliche ri-mangono nei cassetti e ogni tanto l'elenco dei proclami diventa speran-za. Abbiamo tanta carne sul fuoco da poter sviluppare la realizzazione di opere necessarie per circa 2 miliardi di euro, trasformando così la città in un'industria di grosse proporzioni. La costruzione del nuovo ospedale è urgentissimo; stessa cosa per il nuo-vo cimitero e la ristrutturazione del vecchio. La realizzazione del nuovo ponte del viadotto Targia, una ver-gogna per la città, che come un bi-glietto da visita appare a chi arriva a Siracusa dalla zona nord e non lascia equivoci di sorta. Il completamento del Circuito au-tomobilistico. Il rifacimento della rete idrica e fognaria, ormai cola-brodo e dove in alcuni punti la fogna si mischia con l'acqua potabile. Il completamento del "porto turistico Archimede" e delle banchine del porto grande i cui lavori vanno trop-po a rilento; stessa cosa per il nuovo porto peschereccio. Un ambizioso progetto generale, più volte annun-ciato, dove individuare le linee gui-da per la trasformazione totale del territorio in una Zona Turistica di prima qualità e completamente au-tonoma e organizzata a dovere, in modo da far concorrenza ad altri siti. Un appalto serio, rivoluzionario e senza "traccheggi", per una gestione sana e onesta dei rifiuti, intelligente e funzionale. Finirla definitivamente con la speculazione edilizia in dan-no all'Ambiente che ci circonda. La risoluzione definitiva della gestione idrica e fognaria, con lo sguardo critico al terribile passato per non ri-petere gli stessi identici e o peggiori errori. Il Teatro comunale rimane

eterna incompiuta; stessa cosa per cinema "Verga". Coniugare l'industria con l'ambiente in una sola e unica battaglia tra le amministrazioni locali, aziende e le parti sociali, senza andare in ordine sparso dove ognuno dice la sua in maniera "uni personale". L'asfalto delle strade in quasi tutta la città, perché diventate campi di battaglia simili a una zona appena bombarda-ta, con grave pericolo per le moto i ciclomotori, le biciclette, e dove i no-stri ragazzi e gli anziani arrivano in ospedale mal conci e continuamente in ambulanza. La realizzazione della "Strada del Mare", tanto decantata a ogni campagna elettorale da circa trent'anni e che costringe migliaia di cittadini a lunghe code dentro l'auto e sotto il solleone. Una città di mare che rimane senza alcuna possibilità di balneazione certa e sicura, anche dal punto di vista della salvaguardia della vita umana (vedi la cronaca). Poche le zone rimaste, dove poter trascorrere in pace un giorno al sole, tutto è "lottizzato", rinchiuso, appro-priato. Si è parlato di arredo urbano, ma la città, compresa la parte turi-stica di Ortigia, sembra una casba, con sporcizia dappertutto e brutti pali in ferro e cartelloni, le aiuole piene zeppe di rifiuti; stessa cosa nei quartieri Mazzarrona e Santa Pana-gia. I copertoni delle auto rimango-no giorno e notte accatastati davanti alle banchine delle officine dei gom-misti a fare bella mostra in quasi tutta la città, occupando, peraltro il suolo pubblico gratuitamente (n.d.r. per buona parte si tratta di rifiuti speciali). L'illuminazione elettrica necessità in parte di essere rimo-dernata, mentre per la verità rimane molto efficiente il servizio di pronto intervento. Molte strade sono ancora senza marciapiede o quelli esistenti sono sconnessi e un serio pericolo per i pedoni. La segnaletica stradale sia orizzontale sia verticale necessita una buona sistemazione, per evitare pericoli e la cattiva circolazione stra-dale. Gli istituti scolastici per buona

parte sono vecchi e obsoleti, non più a norma, anche se ad onor del vero, tanto è stato fatto nel recente pas-sato. Le pietre basali dei pavimenti della Villetta Aretusa e dintorni sono in buona divelte, quindi pericolose. Tutta la zona che da Viale Ermocra-te, Stazione ferroviaria, che arriva al Corso Umberto e dintorni sono in uno stato di abbandono, luogo di prostituzione in strada e in case d'ap-puntamento, di senza tetto, di ubria-chi, di barboni e di clandestini. La zona della Darsena e dintorni lascia una brutta impressione a turisti e passanti, sembra quasi abbandonata. Parcheggi a pagamento mal distribu-iti e in uno stato di confusione, che insieme alla sosta selvaggia sono l'incubo per automobilisti e turisti. Discariche abusive dappertutto. Ri-fiuti fuori dai cassonetti. Rotatorie provvisorie e semafori mal funzionanti e non sincronizza-ti. Il Comune non riesce a destinare un'area permanente, dove sistema-re le giostre definitivamente. Forse unica città capoluogo in Italia. Per gli asili nido si è guardato sempre più all'interesse dei "clan" del setto-re, che a quello sociale e generale. Speriamo che ora con il nuovo re-golamento sia ripristinata almeno la legalità. Di primo acchito troviamo questa sequela di opere e di lavori pubblici che potrebbero creare tan-ti posti di lavoro e farci ritornare un tantino più civile di quello che oggi sembriamo. Si obietta, giustamente, che occorrono i fondi. Nei finanzia-menti europei, nello Stato centrale e nella Regione Siciliana, ci sono delle potenzialità infinite. Si tratta di scovarli e mettersi a studiare, se-guire le opere in maniera dettagliata, con impegno e tanta volontà sia po-litica sia amministrativa. Per molte cose da realizzare si può aggirare l'ostacolo con il project-financing, difficile da realizzare, ma efficiente e conveniente. Insomma, una classe politica, la nostra, che non riesce a risollevare le sorti di una città, che nel passato aveva il reddito più alto del Meridione d'Italia ed era consi-derata la cittadina più pulita e ordi-nata della Sicilia. Una politica senza idee, nella buona sostanza, e che va avanti a "tastoni", come chi non co-nosce bene il proprio lavoro e tenta d'improvvisare nella speranza d'in-dovinare. I programmi ambiziosi si portano avanti con una politica forte, capace e decisa, e non invece con la "politichetta" da piccolo borgo, dove tutti parlano e gridano come in una sorta di Torre di Babele fino all'infi-nito e ripetendo inutilmente sempre le stesse parole. Il risultato elettorale è la commistione tra promesse di po-sti di lavoro e regalie, quindi falsato e non idoneo a rappresentare i biso-gni della gente, del popolo. Chiaris-simo, dantesco, è stato l'intervento del consigliere, Massimo Milazzo, di "Art-4", sulla crisi al buio e il con-seguente rimpasto in giunta appena terminatosi e denominato "Garozzo bis", che ha citato l'applicazione, a ragion veduta, del manuale Cencelli sulla spartizione delle poltrone nei vari assessorati e di sotto governo, rimarcando così un salto nel passato e nel buio politico che tutti aveva-mo dimenticato. La politica è fatta di movimenti strani, nel nostro caso dobbiamo registrare che qui esiste ancora quella dei "nonni".

Neapolis:appuntamenticon il drammanei giorni12, 19e 26 lugliodalle 20,30Di seguito un sunto della trama dell’Aida. Aida, figlia del Re di Etiopia Amonasro, vive a Menfi come schiava; gli Egizi l'hanno cattu-rata durante una spedi-zione militare contro l'Etiopia ignorando la sua vera identità. Suo padre ha organizza-to una incursione in Egitto. Ma fin dalla sua cattura, Aida si è innamorata del giova-ne guerriero Radamès, che a sua volta è inna-morato di lei. Aida ha una rivale, Amneris, la figlia del Re d'Egitto. Giunta Aida, Amneris intuisce che possa esse-re lei la fiamma di Ra-damès e falsamente la consola dal suo pianto. Appare il Re assieme agli ufficiali e Ramfis che introduce un mes-saggero recante le noti-zie dal confine. Aida è preoccupata: suo padre sta marciando contro l'Egitto. Alla fine il Re dichiara che Radamès è stato scelto da Isi-de come comandante dell'esercito che com-batterà contro Amo-nasro. Il cuore di Aida è diviso tra l'amore per il padre e l'amore per Ra-damès. Radamès torna vincitore. Marcia trion-fale. Il faraone decreta che in questo giorno il trionfatore Radamès potrà avere tutto quello che desidera. Quando Amonasro rivela la sua identità e fugge con Aida, Radamès, dispe-rato per avere tradito il suo Re e la sua Patria, si consegna al sommo sacerdote. Condannato alla sepoltura da vivo Radamès crede di es-sere solo, ma pochi attimi dopo si accorge che Aida si è nascosta nella cripta per morire con lui.

vita di Quartiere

ortigia: stamani presentazionedell’opera “Aida” al teatro greco

Illustrazione dei dettagli dell’evento volto a riportare la lirica nella caveaannotata in agenda per le 10,30 presso la sala stampa “Archimede”

Stamani, giovedì 10 luglio alle 10,30 con-ferenza stampa di pre-sentazione del nuovo allestimento dell’opera “Aida” di Giuseppe Verdi, titolo inaugu-rale del Festival Euro Mediterraneo in pro-grammazione al Teatro Greco di Siracusa. L’incontro con i giorna-listi, si terrà nella Sala “Archimede” di piazza Minerva 5. Interverran-no il sindaco Giancarlo Garozzo, l’assessore alle Politiche culturali, Turismo e Spettacolo, Francesco Italia, il regista e scenografo Enrico Castiglione e il cast impegnato nella produzione. “Aida” sarà in scena per tre rappresentazioni il 12, 19 e 26 luglio, alle ore 20,30. Regia e scene sono di Enrico Castiglione, i costumi di Sonia Cammarata. Sul podio Gianluca Martinenghi, interpre-ti principali il tenore

Marcello Giordani, il soprano Othalie Gra-ham, il mezzosoprano Clara Calanna, il bari-tono Francesco Lan-dolfi, il basso Christian Faravelli. L’esecuzione impiegherà l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania e il Coro Lirico Siciliano. La grande lirica ap-proda così sul Colle del Temenite. Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale di Auguste Mariette. Ismail Pascià, Chedivè d'Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1868) nel 1870, offrendo un compenso di 80 mila franchi, ma Verdi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d'occasione. Invece, quando venne l'invito a comporre un'opera per l'inaugurazione del

nuovo teatro de Il Cai-ro, accettò. La prima dell'opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana, dato che i costumi e le scene erano a Parigi sotto assedio. Il teatro del Cairo s'inaugurò invece con Rigoletto. Quando finalmente la prima di Aida ebbe luogo, l'ope-ra ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose. La prima rap-presentazione in asso-luto al mondo avvenne quindi al Teatro khe-diviale dell'Opera del Cairo, in Egitto, il 24 dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini. Per l'anteprima italiana sotto la sua diretta su-pervisione, Verdi scris-se una ouverture, che però alla fine non venne eseguita per un ripensa-mento dell'autore, che preferì lasciare il breve preludio scritto per la première del Cairo, più

organico ed efficace. Al Teatro Regio di Parma va in scena il 20 aprile 1872, al Teatro di San Carlo di Napoli il 30 marzo 1873, al Tea-tro Regio di Torino il 26 dicembre 1874, al Teatro Comunale di Bologna il 30 settembre 1877, al Gran Teatro La Fenice di Venezia l'11 settembre 1881 con Gottardo Aldighieri di-retta da Franco Faccio ed al Teatro Costanzi/Teatro dell'Opera di Roma l'8 ottobre 1881. In Argentina debutta il 4 ottobre 1873 al Te-atro Colón di Buenos Aires. Negli Stati Uniti debutta il 26 novembre 1873 all'Academy of Music di New York con Italo Campanini (tenore) come Radamès e Victor Maurel come Amonasro. In Ger-mania esordisce allo Staatsoper Unter den Linden il 20 aprile 1874 ed all'Opera di Stato della Baviera nel 1877.

Al Wiener Staatsoper la premiere è il 29 aprile 1874 e da allora l'opera è stata in cartellone per mille rappresentazioni.In Spagna debutta il 12 dicembre 1874 al Teatro Real di Madrid.In Ungheria debutta al Teatro dell'Opera di Budapest il 10 aprile 1875. In Polonia va in scena il 23 novembre 1875 a Varsavia ed il 9 giugno 1877 in polacco. Al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 1 di-cembre 1875 ed a Praga l'11 dicembre 1875. In Francia debutta per il Théâtre de la comédie italienne nel Salle Ven-tadour il 22 aprile 1876 con lo stesso cast della Scala con Édouard de Reszke nel ruolo del Re. Nel Regno Unito va in scena il 22 giugno 1876 nel Royal Opera House, Covent Garden di Londra con Adelina Patti come Aida e Fran-cesco Graziani (barito-no) come Amonasro.

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In foto, una recente messa in scenda dell’opera “Aida” di Giuseppe Verdi.

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Neapolis: partendo da “Damma”Per raggiungere il fiume Asinaro in un’assolata domenica di luglio

In agenda per la data di domenica 27 luglio 2014 un a visita guidata al fiume Asinaro. Si tratta di un’agevole escursione aperta a tutti. Informazioni maggiori possono essere ottenute con-tattando l’associa-zione “Natura Si-cula” di Siracusa (il soggetto promo-tore dell’evento) attraverso l’utenza telefonica cellula-re 328.8857092. A fare da guida, per l’occasione; Fabio Morreale. Il radu-no dei partecipan-ti è previsto per le 9,00 presso il casei-ficio Damma, ubi-cato lungo la Stra-da Provinciale 14 Siracusa/Canicat-tini, al chilometro 9. La durata dell’e-vento escursioni-stico abbraccerà l’intera giornata . Il contributo richiesto a ciascun parteci-pante sarà di 7 euro (quota ridotta per i soci alla somma

di 5 euro). L’Asi-naro, o Fiume degli Oleandri, è il cor-so d’acqua che ha favorito la nascita della città di Noto, prima e dopo il ter-remoto del 1693, ha fornito forza motrice a numero-si mulini ed è stato elemento indispen-sabile per il funzio-namento di con-cerie, gualchiere, tintorie, ecc. Dopo quasi 2 km dalla sorgente principale (Fontana Grande),

l’Asinaro lascia la cava del Carosello e si congiunge, con un salto suggesti-vo, alle acque della cava S. Calogero e delle altre cave che cingevano a oriente l’antica Noto. Pre-vista anche una “so-sta bagno”. Il fiume Asinaro Nasce alle pendici del mon-te Mezzo Gregorio (m 659). Sfocia nel Mare Ionio a Cala-bernardo col nome di fiume di Noto. Località: Noto, a

32 km da Siracusa sulla Ss. 115 (Sud Occidentale Sicula) e detto anche fiuma-ra di Noto. Il fiume Asinaro nasce come accennato dalle pen-dici del Monte Mez-zo Gregorio (655 m s.l.m.), vicino all'at-tuale Testa dell'Ac-qua (tra Palazzolo Acreide e Noto), dove sorge un cen-tro di avvistamen-to radar congiunto della Nato. Sfocia nel Mar Jonio nella zona di Calaber-nardo dopo 22 km, e dopo vari ingrot-tamenti (come del resto l'Anapo ed il Tellaro) in mezzo a splendide zone di macchia mediter-ranea. Fiume a ca-rattere torrentizio, semisconosciuto, fu però teatro di un'e-pica ed altrettanto sconosciuta batta-glia tra l'esercito Ateniese comandato da Nicia e quello si-racusano (413 a.C.). La battaglia fu epi-ca perché dalle sorti di tale scontro, di-sastroso per i greci di Atene, derivò il crollo militare, po-litico e sociale di questa grande città, faro, fino ad allora del mondo civile. La battaglia fu portata avanti dai siracusa-ni e da un piccolo manipolo di uomini della vicina Akrai, Akraion lepas, la definisce Tucidi-de, cioè la rupe di Akrai (a soli 6 km dal posto), che ave-vano intercettanto le avanguardie ate-niesi, con tecnica da "guerriglia mordi-e-fuggi". Gli ate-niesi, di molto su-periori in numero, furono imbottiglia-ti sulle sponde del fiume e, circondati, furono massacrati. Quelli che si arre-sero finirono i loro giorni nelle cave (latomìe) di pietra di Siracusa. Dalla sconfitta Atene non si riprese più.

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In foto, cascata lungo l’Asinaro.

“Grazie alle centinaia di persone che sono venute a Ma(n)gianoto – commenta Carmelo Chiaramonte, nella sua veste di direttore ar-tistico del festival – abbiamo avuto la confer-ma che c’è un mondo di persone sensibili al territorio, fermamente interessate e determi-nate a difenderlo, cominciando a scegliere di comprare i prodotti dei piccoli artigiani, che hanno avuto pure loro l’occasione di incon-trarsi e di scoprire che ci sono persino cuochi interessati ai loro argomenti. Un festival così non può che essere un punto di partenza per porre punti interrogativi (e punti esclamativi) su questo tema: siamo contenti di averlo fatto insieme a un pubblico che è stato insieme a noi con l’aria curiosa e la faccia serena. Un piccolo ringraziamento va a coloro che ma-gari non escono spesso di casa, eppure sono venuti tutti i giorni: una donna netina mi ha detto che le ricordo un po’ Giufà, e questa è già una bella soddisfazione!”. “Chiudiamo questa esperienza con un bilan-cio certamente positivo, di grande affluenza e di grande consenso”, conferma l’assesso-re alla Cultura del Comune di Noto Cettina Raudino: “E ne ero certa, sin dal momento in cui mi sono affidata alla professionalità e al carisma di Carmelo Chiaramonte. Abbiamo visto nelle persone il grande desiderio di ri-trovarsi nella quotidianità e colmare le gran-di falle del nostro vivere di oggi, riscoprendo un modo di stare insieme che passi dalla sem-plicità e dal piacere autentico del buon cibo. Sono orgogliosa anche di aver avuto sul pal-co del Teatro comunale Tina Di Lorenzo il no-stro Corrado Assenza. Possiamo dire di aver messo insieme le eccellenze del Val di Noto, personaggi emblematici legati ad un terri-torio omogeneo dal punto di vista culturale, artistico ed enogastronomico. Spero sin d’ora che ci sarà l’anno prossimo un’edizione due di Ma(n)gianoto, che si possa radicare sem-pre di più nel nostro contesto urbano”.

“C’è un mondodi persone sensibile verso il territorio”

Città: L’AVDD offre supportoalle associazioni fra diversabili

Per diffondere sempre più capillarmente il concetto che tale condizione esistenziale,attraverso la metodologia del comunicare, può proiettarsi meglio nella realtà locale.

L’Associazione Volontari per i Diritti dei Disabili vuole costitu-ire un supporto alle altre as-sociazioni di disabili, e diffondere il principio secondo il quale la disabilità attraverso la comuni-cazione deve uscire fuori dalle “mura” delle Associazioni stesse ed essere portata fra la gente. Il mondo della disabilità è infatti tutto da scoprire. In oltre è neces-sario comprendere da parte di tut-ti , oltre le naturali necessità di un “diversamente abili” anche il suo desiderio di integrazione nella Società moderna e soprattutto la sua aspirazione a vivere al meglio la sua vita, sia pure con abilità diversa ma con lo stesso entusia-smo del normodotato. L’Avdd si affianca poi alle altre Associazioni di disabili per ricer-care insieme a loro tutte le solu-zioni possibili per superare gli “ ostacoli” che un disabile incontra quotidianamente nel suo cammi-no, aiutandolo ad abbattere ogni barriera sia essa architettonica che intellettiva. L’Avdd rimane sempre in prima linea per chiedere a gran voce alle istituzioni nazionali, regionali, provinciali e comunali ogni pos-sibile intervento per risolvere le più importanti problematiche che continuamente affiorano nel vasto mare della disabilità. L’Associazione, a tale scopo, pro-muove e promuoverà tutte le ini-

ziative atte a portare fra la gente i disabili. In tali iniziative vengo-no coinvolte anche le scuole, perché l’Avdd. ritiene che nel mondo della scuola, attraverso gli insegnanti, possano meglio dif-fondersi la conoscenza e le ne-cessità della disabilità tra gli stu-denti e le loro famiglie. L’Avdd attraverso ulteriori iniziative mi-rate , tende a raccogliere attorno a se un sempre maggior numero di volontari pronti a restare vicini ai disabili per aiutarli in qualsiasi loro esigenza o necessità. Prose-guendo la sua intensa attività l’Avdd ha varato nei giorni scor-si, il Progetto per il secondo se-mestre 2014 e per il primo seme-stre 2015. Un programma denso di un’ ampia serie di importanti iniziative. Intanto l’Avdd, associazione siracusana “Onlus” fondata e pre-sieduta dal giornalista Salvatore Cimino,per la sua elevata valen-za sociale ed educativa, è stata già iscritta nel Registro Generale delle Organizzazioni di Volonta-riato della Regione Sicilia -So-lidarietà Sociale, come previsto dall’articolo 6 della Legge Re-gionale del 7 giugno 1994 n° 22. Il Progetto approvato dal Consi-glio direttivo dell’Avdd, compo-sto dal Presidente Cimino, dalla Dr.ssa Carmela Fronte Vice Pre-sidente e dai Consiglieri: Dott.ssa Carmela Pace, Prof.ssa Paola

Simonetti, dalla Prof.ssa Oriana Carìstia, e dalla Prof Anna Ro-tondo, ha approvato il seguente Progetto: -“la comunicazione sulla disabilità ed i volontari dell’Avdd a tutela dei diritti dei disabili “. Il progetto che verrà realizzato con l’alto patrocinio dell’Assessorato Comunale alle Politiche Sociali e della Famiglia di Siracusa, della Provincia Re-gionale di Siracusa,degli Uffici Scolastici Regionale e Provin-ciale, delle Associazioni di Disa-bili: Ens, Anmic, Anmil, Unms, Anvcg, del Rotaract Palermo Ovest, del Comitato Provinciale dell’ Unicef di Siracusa del Ki-wanis Club-Città di Siracusa e con la collaborazione delle Reda-zioni di Siracusa dei Quotidiani, dei Settimanali e delle Emittenti Televisive, comprende: Il “7° concorso grafico e letterario sulla comunicazione sulla disabilita’ “ riservato agli studenti di tutte le Scuole di ogni ordine e grado di Siracusa e Provincia. L’organiz-zazione di un “Corso di Braille, il sistema di lettura e scrittura adatto a soggetti “non vedenti” tenuto da una valente Insegnante specializzata e riservato alle vo-lontarie per l’assistenza domici-liare ad alunni “non vedenti”, ad insegnanti di sostegno ed a quan-ti altri volessero parteciparvi. Il “ 2° convegno sul tema “Infor-tuni sul lavoro : Importanza del-

la diffusione della cultura della prevenzione”,con il patrocinio dell’Inail. Il “ 3° convegno sui temi dell’ integrazione scolastica degli alunni disabili. 3° Corteo e deposizione, in occasione del-la festività di Santa Lucia, di un omaggio floreale ai piedi del si-mulacro della Santa, Patrona di Siracusa e protettrice dei “non vedenti”. La “Settima Serata Musicale Avdd denominata “Voci e Musica per la Disabilità” con la partecipa-zione di cantanti di musica lirica e leggera, pianisti e musicisti di chiara fama. Organizzazione del-la “7a settimana della comunica-zione sulla disabilita’” che verrà aperta da una Cerimonia Solenne delle Premiazioni che si svolgerà presso il Salone Borsellino di Pa-lazzo Vermexio sede del Comune di Siracusa per la consegna dei premi e degli attestati alle Scuole ed agli studenti vincitori delle va-rie sezioni del “6°concorso gra-fico e letterario sui temi della di-sabilita’” (di cui abbiamo parlato all’inizio del progetto) selezionati da una speciale Giuria presieduta dal Dirigente dell’Ufficio Scola-stico Territoriale e dal Presidente dell’ Avdd, da Dirigenti Scolasti-ci, Docenti, Giornalisti e rappre-sentanti di alcune Associazioni dei Disabili. La 1a“Mini-Parao-limpiade Avdd ”denominata“Lo sport e’ per tutti !” riservata agli studenti disabili delle varie scuole di Siracusa e Provincia. Il “7° Corteo di sensibilizzazione” contro le barriere architettoniche uditive e mentali che attraverse-rà le principali vie cittadine, con apposizione di speciali volantini (Multe virtuali) sui parabrezza di auto lasciate in sosta senza aver-ne diritto, nei posteggi riservati ai disabili o davanti agli scivoli per l’attraversamento dei disabi-li in carrozzina; Incontro con le Istituzioni per richiamare la loro attenzione sui problemi dei di-sabili. Rinnovo della richiesta al Sindaco per la creazione di una “Casa Famiglia”, per accogliere i Disabili privi di Assistenza Fa-miliare e per la quale sono già state raccolte centinaia di firme dai Volontari dell’ Avdd. Confe-renza di incontri nelle Scuole per evidenziare il rapporto che deve esistere fra i ragazzi normodotati ed i compagni o le altre persone disabili. Il Progetto si conclude con la ce-lebrazione della “6° giornata dell’ Avdd: una Rosa per tutti” durante la quale i gazebo dell’ Associazio-ne verranno dislocati in vari punti nevralgici della Città e presso i quali le nostre Volontarie, oltre a continuare a raccogliere le firme per la “Casa Famiglia” della qua-le abbiamo già parlato, presente-ranno ai Cittadini le finalità dell’ Associazione offrendo loro degli opuscoli illustrativi sull’ Avdd e delle Rose in ceramica.

Salvatore Cimino

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fanciulla suonando il flauto. Ma Galatea aveva un altro pre-tendente, il pastore aci, un giovanot-to attraente, alto, slanciato, capelli biondi inanellati, luminosi occhi az-zurri e soprattutto un carattere dolce e affettuoso! nessun confronto con l'orri-bile ciclope rozzo, brutale che con quell'unico occhio piantato sulla fronte (di lì a poco non gli sarebbe rimasto manco quello) non aveva nessuna spe-ranza di successo. com'era prevedibi-le, infatti, Galatea si fidanzò con l'av-venente pastorello e polifemo, gettato il flauto a mare, gli tirò un masso e lo uccise. Ma Galatea non si rassegnò alla perdita del suo amato, e avvalen-dosi dei suoi poteri divini lo trasformò in una fonte, così aci divenne un dio fluviale. Ben altro destino fu riservato a teti. Ella si sposò col mortale peleo, il mi-gliore tra gli uomini, e alle sue nozze invitò tutti gli dei e le dee dell'olimpo tranne una: ate, la dea della discor-dia. ovvio: come si può invitare a un matrimonio una tipa del genere? Purtroppo però fu anche peggio che invitarla. ate, infatti, mentre le nereidi danzavano felici

per festeggiare la sorella teti, mentre tutti ridevano e can-tavano, scagliò una mela d'oro con su scritta la fatidica fra-se: “alla più bella” e scatenando così

una gara feroce fra le tre vanitosissime che ad evitare di scannarsi fra loro, pensarono di ri-mettersi al giudizio di paride. costui scelse afrodite e

fu così che atena divenne, per ven-detta, la causa re-mota della guerra di troia. dopo qualche tem-po, teti succes-sivamente diede alla luce un figlio di rara bellezza: il divino achille, il più grande e celebre eroe della poesia greca. un oracolo le aveva predetto che questo figlio avrebbe avuto una vita gloriosa ed in-tensa ma, ahimè, assai breve. teti allora prese il suo bambino appena nato e lo bagnò nel fiume stige rendendolo invul-nerabile, ma bastò che restasse fuori dall'acqua quell'u-nico, piccolo il tal-lone con cui la dea lo aveva tenuto du-rante l'immersione, perché achille re-stasse ugualmente mortale. teti, da amorevole madre come solo le madri sanno essere, cer-cò in tutti i modi di evitare che il figlio partecipasse alla guerra, giungendo persino a trave-

Non tutti sanno che esisteva un altro dio marino: Nereo, pacioso, benevolo e poetico nume

che i naviganti invocavano per avere aiuto anche nelle situazioni più drammatiche

stirlo da donna, Ma il suo piano fu sventato dall'a-stuto ulisse, e fu costretta a lasciare andare l'amatissi-mo figlio che, come sappiamo, perì nel-la dannata guerra di troia con una freccia piantata nel tallone così come il suo destino aveva stabilito. alla morte di achil-le giunsero le sue sorelle nereidi che si disposero in cer-chio intorno al ca-davere di achille e piansero insieme alla madre per di-ciassette giorni so-stenendola amore-volmente nel suo straziante dolore. nella mitologia, le nereidi erano raffigurate come giovani e affasci-nanti sirene dai lunghi capelli neri luccicanti di perle e di pietre prezio-se. agili e veloci solcavano i mari cavalcando i loro amici delfini con i quali avevano in comune l'intelli-genza, la sensibi-lità e il coraggio. esse rappresen-tavano una vera e propria benedizio-ne sia per la natura, per gli dei, per gli umani e soprattutto per le donne, per-ché incarnavano la sorellanza, l'amo-revolezza, la lealtà e lo splendore della poesia. ad esse si ispirano e in esse si riconoscono le tantissime volon-tarie della grande rete antiviolenza fondata da raffa-ella Mauceri che, comune tutti san-no, è la capostipite delle ninfe marine di siracusa: una nereide di nome e di fatto!

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Le ninfe marine reincarnate nella schiera delle volontarie della Rete

Le Nereidi benevole e solidali

evocato dal solito nettuno (un vero e proprio demonio!). in groppa a pega-so, il magnifico ca-vallo alato nato dal sangue di Medusa, mentre le nereidi assistevano trepi-danti alla dramma-tica scena, perseo mostrò al dragone che eruttava fuo-co e fiamme dalle spaventose fauci, la testa mozza-ta della Gorgo-ne pietrificandolo all'istante! anche stavolta l'odioso dio nettuno rimase a bocca asciutta e tutto per merito delle nereidi che non c'era verso che si facessero gli affari loro! natural-mente dee e ninfe parteciparono con entusiasmo alle nozze di perseo e andromeda rive-lando la loro indole conviviale e gioio-sa.Ma se vero è che, proprio come le onde del mare, si muovessero armo-niosamente tutte insieme giacché proprio quella era la loro peculiarità, alcune nereidi eb-bero vite e vicende individuali, come le nereidi teti e Galatea.il ciclope polifemo, figlio di Poseidone s'innamorò della bellissima Gala-tea, e non poten-do, brutto com'era, contare sull'avve-nenza fisica, tentò di ammaliare la

di Angela Adamo

Jung affermava che le divinità dell'olim-po greco rappre-sentano le pulsioni, gli istinti, i sentimen-ti archetipici della nostra psiche e le forze fondamentali della natura: zeus il potere, ares l'ag-gressività, afrodite l'eros e nettuno o poseidone il mare nei suoi aspetti più temibili e corruschi.Ma forse non tutti sanno che esisteva un altro dio marino: nereo, pacioso, benevolo e poetico nume che i navi-ganti invocavano per avere aiuto an-che nelle situazioni più drammatiche. costui era il padre delle nereidi, cin-quanta fanciulle bellissime, gene-rose e potenti che si spingevano sul-la superficie delle onde unicamente per compiere nobili e compassionevoli azioni. Grazie a loro, infatti, i marinai ritrovavano la rotta o i naufraghi scam-pavano ai tempe-stosi flutti agitati dal perfido Nettuno! Si può affermare che le nereidi sot-traevano gli esseri umani alla selvag-gia violenza del re del mare sempre a caccia di qualcuno da perseguitare e tormentare. Madre delle ninfe era la bellissima doride una delle ninfe oce-anine che insieme

gine ad una stirpe di grandi faraoni. un altro racconto mostra le nerei-di invocare l'aiuto dell'eroe perseo per salvare la stu-penda principessa andromeda dal-le orribili spire di un mostro marino

alle sue sorelle, aveva soccorso io, la fanciulla amata da zeus che, per sottrarla alla peri-colosa gelosia di Era, la trasformò in una giovenca. commosse dalla sofferenza della fanciulla punta da

un tafano l'aveva-no trasportata dalle sponde dell'egeo fino all'Egitto dove la povera io, ritro-vate le sembian-ze umane, partorì l'ennesimo figlio del dispotico capo degli dei: il piccolo epafo che darà ori-

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Noto: “Tutti a lezione di cucinadalle nostre stesse mamme”

Punta alla riscoperta delle buone tradizioni proprie dei cibi “Poveri” del territoriola prima edizione del “Mangianoto” dell’Alveria, coronata da pieno successo.

La natura e la storia, la bo-tanica e la letteratura, una lista della spesa contadina per piatti quasi gourmet: ingredienti dal passato e dal presente, mescolati in-sieme come solo uno chef-filosofo poteva inventar-si, hanno fatto il successo della prima edizione di “Ma(N)Gianoto – Le ta-vole e i giardini gastrono-mici del Barocco”, festival di itinerari sentimentali, tra cucina domestica e agricol-tura netina, che è nato per la prima volta quest’anno, su iniziativa degli assesso-rati alla Cultura e al Turi-smo del Comune di Noto, nell’ambito della Primave-ra Barocca e degli eventi dell’Infiorata di Noto 2014, proprio con la direzione artistica di Carmelo Chia-ramonte. Un week end ha trasformato la città in un “orto magico” di piccole e grandi sorprese, attraverso le escursioni sul territorio e le escursioni del gusto. L'a-pertura del festival, quanto mai insolita - "un aperitivo a base di frasciame", para-frasando recuperi dialetta-li cari a Chiaramonte - ha fatto un po' da manifesto ideale dell'iniziativa: si è trattato infatti di una escur-

sione etnobotanica, affidata alla guida di Fabio Morre-ale, presidente di Natura sicula e uno dei più grandi esperti di piante spontanee alimentari della Sicilia, tra i sentieri delle meraviglie di Noto Antica. Molti sono venuti da fuori per l'occasione, ma anche per chi la conosce bene si è trattato di un modo del tut-to inedito di attraversarla, andando ad indagare non solo la storia, l'archeologia, le tracce dei tempi e anche della tragedia che ne ha se-gnato le sorti, ma anche la vita che ancora la abita: i capperi e la carota selvati-ca, la salvia e il salvione, il terebinto, l'azarolo, il len-

tisco e tutte le altre specie - tanto quelle mangerecce quanto quelle velenose - che la fitoalimurgia aiuta a conoscere. Fabio Morreale l'ha fatto a modo suo, ri-nunciando alle spiegazioni didascaliche e puntando piuttosto - riuscendoci - a suscitare emozioni. Emo-zioni al pari di quelle che - nel raccordo ideale tra la città madre e la città at-tuale che Ma(N)Gianoto ha proposto, lungo questo viaggio di "ri-conoscimen-to" di radici, odori e sapo-ri - Carmelo Chiaramonte e Corrado Assenza hanno suscitato dal palco del Tea-tro Comunale, sabato sera, grazie alla loro "Lezione

di cucina a teatro: dintor-ni e contorni della natura iblea": un discorso senza soluzione di continuità tra la letteratura e i fornelli, il rigore della scienza e il piacere della degustazione. Se Carmelo Chiaramonte ha ritagliato per sé il ruolo del padrone di casa e pro-vocatore con i suoi ospi-ti, Corrado Assenza, con i coltelli impugnati a mo’ di bacchetta magica, ha lette-ralmente ipnotizzato il pub-blico, conducendolo nella preparazione di una cena completa - dall'antipasto al dolce - capace di abbat-tere le “sovrastrutture” che tengono separati il dolce e il salato: dai gamberi nel miele alle vongole con le albicocche, dal tonno con le ciliegie ai peperoni con le pesche. Un racconto di vite che si incontrano e de-vono trovare il modo di sta-re bene insieme, come i pe-peroni col basilico, o come gli innamorati di pane im-pastati e modellati dalle mani sapienti di Margheri-ta Chiaramonte, la mamma dello chef, che nella sua immancabile incursione sul palco ha ricordato al pub-blico quei gesti che le mani delle nostre mamme e delle nostre nonne conosceva-no a memoria e ripetevano all’infinito con disinvolta naturalezza. E proprio “La cucina imperfetta della mamma” è stata poi prota-gonista delle degustazioni di domenica, al Cortile del Convitto Ragusa. Il Mer-cato della Terra Iblea, con i frutti e gli ortaggi dimen-ticati, cucinati da Carmelo Chiaramonte nella sua “de-gustazione degli orti” e poi nella cena preparata con le “donne iblee” hanno visto la collaborazione di Col-diretti, Campagna Amica, Valle del Tellaro, Exentiae, Birrificio Rocca dei Conti; e ancora Exentiae, con oli essenziali siciliani ed erbe officinali; e Materia Viva, con gli ecogioielli di Stefa-nia Corallo.

SPORT Siracusa 10 luGlio 2014, Giovedì 15

Era un fresco mat-tino di Luglio sboc-ciato dopo una not-te di mezza estate e avevamo appreso da poco dalla viva voce del patròn della svol-ta positiva che aveva-no di colpo avuto le trattative intavolate con alcuni gruppi ed eravamo tutti felici e contenti. Era la prima volta che ci capita-va di vedere pubblici amministratori, im-prenditori e appas-sionati, tutti rigoro-samente siracusani e tutti ordinatamen-te seduti dietro a un lunghissimo tavolo a parlarci del nuovo Siracusa e dell’ambi-zioso progetto che ne era venuto fuori. Un progetto che si era ar-ricchito, giorno dopo giorno, di nuove sfaccettature e di nuo-vi traguardi grazie ad un’improvvisa dispo-nibilità di fondi frut-to degli sforzi di tutti che avevano messo definitivamente fine alla penuria di mezzi durata senza soluzio-ne di continuità dal 1924 ad oggi, fatta

Il sogno di una notte di mezza estateca l’organico abbia-mo pensato di portare a Siracusa elementi in gamba e molto mo-tivati provenienti da scuole diverse, ma tutti ragazzi che san-no il fatto loro e che vi stupiranno per la loro inventiva, per la loro fantasia e per il loro impegno”. Al ter-mine dell’intervento del patròn aveva pre-so la parola il primo cittadino e l’assesso-re allo sport. Insieme avevano assicurato di averci ripensato sul progetto di trasfor-mazione del terreno di gioco in sintetico e di voler riproporre un manto erboso ga-rantito questa volta da primaria azienda specializzata”. Prima dei saluti era scop-piato spontaneo un applauso finale che sanciva il ritrovato feeling fra l’opinione pubblica e il Siracusa, purtroppo turbato dal petulante tintinnio di una sveglia che sanci-va la fine di un sogno di una notte di mezza estate.

Armando Galea

Criterio usato? Gli uomini giusti al posto giusto. E il Siracusa era ritornato grande

la riorganizzazione della società. Avrem-mo voluto sincera-mente farlo prima ma non ne avevamo avuto la possibilità, ma oggi che invece abbiamo l’opportuni-tà di farlo, siamo in grado di presentarvi il nuovo organigram-ma societario formato col criterio degli uo-mini giusti al posto giusto”. Così aveva parlato il patròn pri-ma di affrontare il di-

scorso propriamente tecnico . “Siamo par-titi – aveva aggiunto – con un programma a lunga scadenza che prende le mosse dalla scelta di un allenato-re capace, in grado di lavorare con i giova-ni e di coinvolgerli in schemi di gioco friz-zanti e anche belli a vedersi, e una volta operata la scelta gli abbiamo sottoposto il primo contratto a tempo indetermina-to che la storia del calcio ricordi. Nien-te quindi minacce di esoneri in corso d’o-pera ma possibilità di lavorare con tranquil-lità su modelli “Old England”, quando gli allenatori restavano in carica decenni.”. “Ma non ci siamo fermati qui – aveva proseguito. Abbiamo pensato di affiancar-gli un vice collauda-to e uno dei migliori preparatori atletici in circolazione”. E circa l’organico? - Aveva chiesto un collega ar-rivato in ritardo e che si era perduto l’allet-tante premessa. “Cir-

eccezione forse per il solo periodo della ge-stione Verzotto. E se altre volte nelle con-ferenze stampa d’ini-zio di stagione si era sempre parlato solo di squadra e del suo allenatore, in questa occasione l’incon-tro si era aperto con un’acuta analisi della nuova società strut-turata su modelli col-laudati tipo Empoli o Lanciano. “Abbiamo pensato di partire dal-

Pallamano A1/M. Varato il calendario della seria A maschile, l'Albatro parte dal PalaLoBello contro il GaetaLa (Federazione Italia-na Giuoco Handball) ha varato il calendario della massima serie ma-schile, la Serie A – 1^ Divisione Nazionale, per la stagione 2014/15.Al campionato prendo-no parte 27 formazioni suddivise in tre gironi da 9 squadre ciascuno. La fase regolare sarà strutturata con gare di andata e ritorno; a se-guire, in ogni girone, è prevista una Poule Play-Off (andata/ritor-no) per le prime quattro

Società riorganizzata, squadra fatta, progetti ambiziosi, futuro più che roseo

classificate – che parti-ranno con un bonus di 9, 6, 3 e 0 punti –, ed una Poule Retrocessio-ne (ad orologio) per le squadre dal quinto po-sto in poi, le quali par-tiranno con un bonus di 8, 6, 4, 2, 0 punti.Al termine delle Pou-le Play-Off, si terrà un concentramento in campo neutro delle se-conde per definire la quarta ammessa alle semifinali Scudetto; tali semifinali si svolge-ranno sulla base delle

due gare, così come la finalissima per il tito-lo. La stagione della Serie A – 1^ Divisione Nazionale si aprirà il 20 Settembre, la regu-lar season si chiuderà il 14 Febbraio, mentre le date delle finali per l’assegnazione del tito-lo nazionale sono 16 e 23 Maggio.Per i ragazzi di mister Vinci si parte subito con una sfida ca-salinga al PalaLoBello il 20 settembre contro i laziali del Gaeta.

Salvatore Cavallaro

Prima giornata di campionato, fissata al 20 Settembre

Girone C

Benevento – Lazio

Dorica – Alcamo

Teamnetwork Albatro – Geoter Gaeta

Conversano – Fondi

Riposa: Junior Fasano

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Atletica. Ai campionati italiani master di Modena “scorpacciata” di medaglie per gli atleti sicilianiUna messe rigogliosa per i siciliani alla 34a edizio-ne dei Campionati Ita-liani individuali Master, disputati a Modena in tre calde giornate, con più di 2900 atleti-gara, in rap-presentanza di 390 socie-tà e per la contesa di ben 336 titoli. Il bottino am-monta a 27 medaglie - se-dici al maschile e undici al femminile - suddivise in sedici d’oro, sei d’ar-gento e cinque di bronzo, inferiore solo al totale di Cosenza 2011, dove si toccò il tetto di 58 podi. In più si devono aggiungere sei medaglie di nostri at-leti che gareggiano con società di altre regioni.Su tutti si ergono due lan-ciatori colossi come Giu-seppe Distefano (Puntese S. Giovanni la Punta), 73 anni e Calogero Scordino (Olimpus Kerkent Run-ners Agrigento), 65, con tre medaglie d’oro cia-scuno nel disco, martello e maniglione. Il clarentino (SM70) in una seconda giornata in-finita ha lanciato il disco a 37,33 (dalle 14 alle 16) e il martello a 38,66 in notturna (21,13-22,30), la domenica il martel-

lo con maniglia corta a 16,80 (12,15-13,40), ripetendo pari pari l’im-presa del 2013 a Orvie-to. Per Distefano si tratta del diciassettesimo titolo italiano vinto in questa rassegna tricolore a par-tire dal 1988 come M45. Mettici pure quindici ma-glie di campione italiano nel Pentathlon Lanci Master e una nell’Ep-tathlon da M50 a Matera nel 1991 e si raggiunge una cifra da capogiro. Identico en plein da gi-gante e stessi orari mas-sacranti per l’agrigentino (SM65): 41,86 nel disco, 37,84 nel martello, 14,71 nel maniglione.Una tri-pletta stordente pure per Teresina Tonazzo, clas-se di ferro 1934, capace di far atterrare venerdì 4 luglio il disco a 15,50, miglior prestazione ita-liana SF80, sabato 5 il peso a 6,30 e domenica 6 il giavellotto a 10,54. Naturalmente Teresina è la prima siciliana di 80 anni ad esplorare questa terra di nessuno. L’atle-ta dell’Unvs «Francesco Fontanarosa» di Catania, vanta nel suo carniere un numero incalcolabile

per qualsiasi statistico di medaglie, vinte, inizian-do dalla categoria F60, nelle varie rassegne na-zionali indoor e all’aper-to su più fronti: velocità (60, 100, 200, 400 metri), alto, marcia e tutti i lanci, proprio tutti.Protagonista impareggiabile al campo comunale Maria Ruggeri (Atl. Villafranca) con una fulminante doppietta sui 100 e 200. Nella prima gara saba-to 5 l’ex azzurra stampa 12”76 nella seconda bat-teria alle 12,38, nuova migliore prestazione ita-liana SF45, sei centesi-mi meglio del suo stesso fresco primato (Enna, 14 giugno) e 12”70 in finale alle 16,10, ancora record. Domenica la Ruggeri sui 200 corre in 26”60, anche su questa distanza deten-trice del limite naziona-le con 26”42, stabilito a Messina il 29 giugno. Degna compagna la taor-minese Marta Roccamo, argento rispettivamente in 13”31 (13”62 nella pri-ma batteria) e 28”00.Due ori per la santantonese Santa Sapienza (Scuola di Atletica Leggera Ca-tania), 34,73 nel martello

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e 11,18 nel maniglione, più un bronzo nel disco (27,92). Un altro oro per l’agrigentina Giuseppina Parolino, sempre della Sal, 27,92 nel giavellot-to, entrambe SF45. Ac-coppiata d’oro SM60 per lo sciclitano Giovanni Finielli (Tortellini Vol-tan Martellago), da ter-ribile finisseur ha chiuso gli 800 in 2’26”11 e i 1500 in 5’09”55. Fran-co Carpinteri (Trinacria Sport), oro sui 5000 M45 (16’06”78) e bronzo sui 1500 (4’21”30). Entusia-smante medaglia d’oro per il catanese Giovanni Agosta (Cus Palermo) sugli 800 SM50, chiusi in 2’09”56 e terzo il giorno prima sui 400 (55”15).Doppietta d’argento per il lanciatore Francesco Longo (SM40) dell’ Atl. Villafranca, 36,73 nel martello e 12,71 nel ma-niglione, un quarto posto nel peso (12,76). Felice per l’argento Santi Ca-niglia (SM65) dell’Atl. Scordia, 5’33”53 dietro l’irraggiungibile Dario Rappo, suo allenatore, in aggiunta lo scordien-se due volte quarto nei 5000 (21’22”79) e negli

800 (2’37”42). Argenti per Gianfranco Belluo-mo (SM50) della Puntese S. Giovanni la Punta sui 3000 m siepi (11’14”58); il nisseno Giancarlo D’O-ro, trapiantato dal 1989 a Milano (Atl. Ambrosia-na), 12”0 nei 100 SM50; il catanese Daniele Stra-no (SM45) dell’Atl. Bio-tekna Marcon, 25’28”27 sui 5 km di marcia SM45; il lanciatore palermitano Emanuele Tortorici (Atl. Sandro Calvesi Aosta), 11,43 nel peso SM45, più bronzo nel martel-lo con maniglia corta (11,83) e quarto nel mar-tello (35,32). Da citare la squalifica del marciatore catanese Walter Arena (SM50) sui 5 km, in gara per l’Atl. Biotekna Mar-con, a un giro dalla fine, quando era in terza posi-zione.Finiamo con le me-daglie di bronzo (SM65) di Giuseppe Turco (Apd Rosolini): 1500 (5’36”03) e 800 (2’32”08), nuovo primato regionale e i due quarti posti della catanese Daniela Aliquò (Atl. Cal-tagirone) con due primati regionali SF50: 2’35”10 negli 800 e 5’18”94 nei 1500.

Judo. Cambio di cintura per gli atleti del Centro Sportivo Siracusano allenati dal maestro Dell’AquilaIl Maestro Roberto Dell’Aquila fiero dei risultati agonistici ottenuti dai suoi atleti in campo regionali nazionali ed Internazionali, continua a formare nei suoi vivai i mini campioni del domani. Ed è in questi giorni che si è provveduto al consueto cambio di cintura per mini Judoka dell’Associazione sportiva dilettantisticaCintura bianca e gialla: Francesco Marciano, Andrea Amenta,Valentini Carbone, Elena Conigliaro, Daniele Conigliaro, Antonio Ivone, Alberto Ivone,Loris Paolo Portuesi, Cristiano Pellegrino, Enea Neri, Alberto Ricciardi, Gabriele Sipione, Sa-muele Testa, Mattia Tiralongo, Daniele Zirone, Gabriele Beretta, Giorgia Andolina, Dabiele Carlotta, Sebastiano Salibra, Lorenzo Greco, Alessandro Fortuna, Benedetta Di Gaetano, Francesca Adornato, Glaudia Carlotta, Giovanni Consiglio, Gabriele Carpinelli, Lorenzo Carpinelli, Simone Graderico;Cintura Gialla: Filippo Beretta, Randazzo Federico, Luca Franceschi, Gabriele Giannone, Nicolas Lo Bianco, Daniele Cormaci, Francesco Motta, Lorenzo Barra, Alessandra Natale, Giampiero Colombo, Crhistiano Galizzia, Orsino Matteo, Ales-sandro Capozio, Gioconda Pastorino, Gianluca Scarbossa, Giuseppe Martines, Ste-ven Rossetto, Matteo Mamo;Gialla Arancione: Federico Bottaro, Davide Ricciari, Alberto Moncada, Miriam Frigano, Simone Giannone, Salvatore Sgarrata, Roberto Russo, Rebbecca Mollica, Francesco Fazzio;Arancione: Alessandro Cannata, Marco RancieriAracione Verde: Gabriele Tiralongo, Andrea Cannata, Mattia PellegrinoVerde: Carmelo Italia, Mirco Portuose, Pietro MottaVerde Blu: Alessio Iozzia, Andrea Iozzia, Francesco Iozzia, Francesco Tiralongo, Alberto Mangiafico