lezione sensazione percezione attenzione

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Sensazione - Percezione SENSAZIONE = raccolta di informazioni (canali tramite cui riceviamo gli stimoli: vista, udito, tatto, olfatto, gusto) PERCEZIONE = modo tramite cui „interpretiamo e diamo senso al mondo

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Page 1: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Sensazione - Percezione

SENSAZIONE = raccolta di informazioni (canali tramite cui

riceviamo gli stimoli: vista, udito, tatto, olfatto, gusto)

PERCEZIONE = modo tramite cui „interpretiamo e diamo

senso al mondo

Page 2: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Catena psicofisica:dalla sensazione alla percezione

Trasduzione: i recettori sensoriali convertono l’energia

fisica in impulsi nervosi….

Page 3: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

La “catena psicofisica”….

STIMOLO DISTALE (oggetto) LUCE (energia elettrom. visibile nella banda 380 680 nm.) OCCHIO (retina, coni, bastoncelli, ecc.) TRASMISSIONE NEURALE (nervi ottici, nucleo genicolato, lobo occipitale) PERCETTO

– Nell‟uomo circa il 50% della neocorteccia è implicato, a vario titolo, nella visione

Page 4: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Sensazione…

Informazione elementare che si

presenta agli organi di senso senza

alcuna “interpretazione” (Connelly,

2004)

Page 5: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Percezione…

Processo tramite cui l‟informazione acquisita dall‟ambiente dagli organi di senso è trasformata nell‟esperienza di oggetti, eventi, suoni, sapori, ecc. (Roth 1981).

Non è determinata semplicemente dalla struttura dello stimolo, è piuttosto la ricerca dinamica della migliore interpretazione dei dati disponibili…e va dunque oltre l‟immediata evidenza dei sensi (Gregory,1966)

Page 6: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Inizialmente: Realismo ingenuo.

Aristotele -> percezione = registrazione fedele della realtà

oggettiva -> le immagini si staccano dagli oggetti e si imprimono

nel nostro intelletto come uno stampo nella cera.

-> dunque: gli organi di senso forniscono una registrazione

affidabile.

I percetti (cio‟ che percepiamo) sono una riproduzione della realta‟

(coincidenza fra realta‟ fisica e fenomenica).

Cartesio -> percezione = complesso processo di elaborazione e

organizzazione di dati, informazioni e sensazioni.

Page 7: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Non sempre le due realta’ (fisica e fenomenica)

coincidono (cfr. Gestalt).

ES: Stimoli non presenti a livello fisico possono

comparire a livello fenomenico (es: illusioni ottiche);

Page 8: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

VICEVERSA

Stimoli presenti a livello fisico non compaiono a livello

percettivo (es: figure nascoste o mascherate; illusioni

ottico-geometriche)

Page 9: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Approccio Ecologico

• Secondo Gibson (1904-1979), nelle condizioni quotidiane il

sistema visivo ha a disposizione una notevole ricchezza di

informazioni. Tutta l‟informazione ottica è nello stimolo.

L‟individuo deve estrarre il massimo dell‟informazione

disponibile sfruttando al meglio il proprio sistema visivo.

• L‟informazione è comprensibile in maniera diretta solo nel

processo di accoppiamento tra l‟organismo che percepisce e il

suo ambiente.

Page 10: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Percezione -> oggi è intesa non più come momento passivo e

automatico di „ricezione‟ delle informazioni, ma selezione e

costruzione attiva dell‟esperienza a partire dagli stimoli presenti

nell‟ambiente e in stretta sinergia con gli schemi, le aspettative, le

motivazioni del soggetto che percepisce.

Page 11: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Sistemi di senso alla base della percezione:

-Vista;

-Udito;

-Tatto;

-Gusto;

-Olfatto.

Page 12: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Vista, udito, tatto, olfatto, gusto rilevano gli stimoli attraverso

gruppi di cellule e li trasmettono al cervello.

Ogni canale =

apparati specializzati di ricezione (p.e. occhio)

+ buffer sensoriali (aree di memoria temporanea)

+ sistemi di decodifica (p.e.iconica per la vista, acustica per l‟udito,

ecc.)

Page 13: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

ESPOSIZIONE

Non tutti gli stimoli attivano i nostri sensi.

Es non riusciamo a vedere i raggi gamma, X, ultravioletti.

Allenamento delle capacità sensoriali:

Es ipovedenti valorizzano gli altri sensi per la percezione

dell‟ambiente.

Page 14: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

SOGLIE ASSOLUTE E DIFFERENZIALI

• Soglia Assoluta stimolazione minima degli organi di senso necessaria affinché si verifichi un’esperienza sensoriale.

• Varia da individuo a individuo

• Dipende dal tipo di stimolo.

• Se uno stimolo è al di sotto non può essere percepito (es: un’immagine troppo piccola).

• Soglia differenzialequantità minima di stimolazione necessaria per distinguere due stimoli diversi (es: candele).

• Varia da sogg. a sogg.

• Dipende dal tipo di stimolo

• Dipende dall’intensità dello stimolo iniziale (es: candele).

Page 15: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Legge di Weber (fisico del XIX sec):

La relazione tra l‟ammontare del cambiamento e l‟intensità

originale dello stimolo è espressa dalla formula:

K= ΔI

I

ΔI = quantità di energia che deve essere sommata per raggiungere

la soglia differenziale;

I= intensità originale dello stimolo.K=costante minore di 1; dipende dalla natura dello stimolo

p.e. K=0.003 per l’intensità del suono;0.01 per l’intensità della luce; 0.07 per la

concentrazione dell’odore; 0.20 per la concentrazione del sapore…

Dunque il livello minimo di ΔI necessario per fare percepire la

variazione è direttamente proporzionale al livello iniziale.

Page 16: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Legge di Fechner

In condizioni abituali percepiamo stimoli in relazione tra loro.

- Rapporti uguali tra stimoli producono uguali sensazioni.

p.e. una voce solista accanto ad un‟altra voce solista.

- Gli incrementi uguali appaiono più piccoli contro uno sfondo di

grandi dimensioni.

p.e. un coro di cento cantanti affiancato da una voce solista.

• P.e. quando accendiamo una candela in una stanza buia e poi una seconda e, infine, una terza, la percezione del maggior cambiamento di illuminazione si ha quando viene accesa la prima candela. Percepiamo poi un notevole cambiamento quando passiamo da 1 a 2 candele, ma percepiamo poca differenza quando passiamo da 2 a 3 candele. Si determina, dunque, una compressione nella sensazione all‟aumentare della stimolazione che fa sembrare l‟incremento più piccolo.

S = K log I

• La grandezza della sensazione evocata da uno stimolo dipende dall‟intensità dello stimolo.

Page 17: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Ogni giorno recepiamo innumerevoli stimoli, ma noi ne

selezioniamo solo alcuni.

-> selezioniamo ATTIVAMENTE in funzione di esperienze,

motivazioni, stati d‟animo.

attenzione selettiva.

ES: quando leggiamo un libro, siamo consapevoli degli

avvenimenti che ci circondano, ma non ce ne rendiamo conto

(p.e. non sentiamo i rumori).

Spiegazione-> risorse cognitive limitate-> l‟uomo puo‟

eleborare una quantita‟ limitata di informazioni

(RISPARMIATORE COGNITIVO).

Page 18: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Quindi:

ATTENZIONE-> insieme dei dispositivi e meccanismi che

consentono di concentrare e focalizzare le proprie risorse mentali

su alcune informazioni piuttosto che su altre.

->rivolgiamo le nostre risorse limitate verso gli aspetti che ci

interessano.

La selezione delle informazioni è necessaria per impedire

un sovraccarico del sistema.

Studiare il fenomeno dell‟attenzione significa indagare in

che modo il nostro sistema cognitivo decide cosa prendere

in considerazione e cosa no.

Page 19: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Lo studio sperimentale dell‟attenzione selettiva ha una lunga storia.

Nel 1894 Hermann von Helmholz eseguì un interessante esperimento

di percezione visiva. Egli sistemò nel suo laboratorio un grande

schermo che recava disegnate delle lettere.

Il laboratorio era completamente buio e lo schermo veniva illuminato

di volta in volta da un breve lampo di luce.

Helmholz era interessato a studiare l‟elaborazione visiva di stimoli

percepiti per un tempo molto breve ma in realtà scoprì un fenomeno

completamente diverso.

Page 20: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Lo schermo era troppo vasto per poter essere esplorato senza

muovere gli occhi.

Helmholz si accorse che, mantenendo gli occhi fissati al centro

di uno schermo, egli poteva decidere in anticipo quali lettere

“vedere” durante la breve illuminazione.

Le lettere alle quali veniva prestata attenzione erano percepite

chiaramente mentre le altre lettere non potevano essere distinte.

Questo esperimento mette chiaramente in rilievo il fatto che

l‟attenzione (in questo caso visiva) è un qualcosa di diverso da

un fenomeno percettivo.

Page 21: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Il fuoco dell‟attenzione non coincide sempre e necessariamente con

il punto di fissazione visiva.

E‟ possibile infatti addestrare un individuo a fissare una data regione

del campo visivo

e a prestare attenzione a un‟altra parte che risulta fuori fovea.

Page 22: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Posner, Nissen e Ogden (1978) condussero un interessante

esperimento nel quale, mentre i partecipanti fissavano un dato

punto dello schermo, veniva presentato uno stimolo 7 gradi a

sx o a dx di tale punto.

In alcune prove i partecipanti venivano informati su quale

lato dello schermo sarebbe comparso lo stimolo; in altre

prove, invece, lo stimolo veniva presentato senza avvertimento.

In presenza dell‟avvertimento, l‟80% delle volte lo stimolo

compariva nella posizione attesa mentre il 20% delle volte veniva

presentato nella posizione opposta.

Page 23: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

I partecipanti si mostrarono in grado di spostare l‟attenzione

dal punto di fissazione al punto in cui veniva presentato lo stimolo.

I tempi di latenza erano più rapidi quando lo stimolo compariva nella

posizione attesa (.235 ms) rispetto a quando compariva in

quella inaspettata (.305 ms).

Page 24: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Esperimenti di questo tipo dimostrano come l‟attenzione visiva

possa venire spostata senza un concomitante movimento oculare.

E‟ possibile dunque portare l‟attenzione su zone interessanti che si

trovano in posizione extrafoveale per poter poi

fissare tali zone e ottenere il massimo di acuita‟ visiva.

Uno spostamento dell‟attenzione visiva precede dunque di

frequente il corrispondente movimento oculare.

Page 25: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

L‟attenzione selettiva non è un fenomeno esclusivamente visivo.

Esiste anche un‟attenzione uditiva, com‟è messo in rilievo dal

cosiddetto effetto cocktail-party.

In una festa affollata gli invitati sono in grado di filtrare i rumori

ambientali per concentrarsi sulla conversazione che stanno avendo

con il proprio interlocutore.

Molte teorie sull‟attenzione si sono basate su dati acquisiti mediante

il paradigma dell‟ascolto dicotico.

Page 26: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Nell‟ascolto dicotico vengono presentati, attraverso delle cuffie,

due messaggi distinti ai due orecchi.

I partecipanti devono ripetere il messaggio che giunge a uno degli

orecchi (shadowing).

In generale, i partecipanti non sono in grado di dire molto riguardo

al messaggio che giunge sull‟altro orecchio. Riescono a dire:

- se la voce era maschile o femminile

- se la voce era cambiata o meno durante il messaggio

e cose simili ma non riescono a cogliere praticamente nulla sul

contenuto del messaggio stesso.

Page 27: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Altre tecniche per studiare

l’elaborazione non consapevole

• Gli stimoli cui non si presta attenzione

volontariamente sono elaborati cognitivamente?

- Mascheramento visivo: si presenta uno stimolo

target seguito da un altro stimolo che lo

nasconde, rendendone difficile l’identificazione.

- Priming: fenomeno di facilitazione prodotto da

uno stimolo (prime) su uno stimolo successivo

(target).

Page 28: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Donald Broadbent (1958) propose una teoria dell‟attenzione,

la cosiddetta teoria del filtro, che spiega molti dei dati ottenuti

attraverso la procedura dell‟ascolto dicotico.

Secondo Broadbent, il sistema cognitivo umano ha una capacità

di elaborazione piuttosto ridotta.

Prima di poter essere ulteriormente elaborato, uno stimolo deve

passare attraverso un filtro, o canale, a capacità limitata che lascia

fluire solo gli stimoli ai quali viene prestata attenzione.

Secondo l‟autore, dunque, la selezione avviene a livello periferico,

prima ancora del riconoscimento,

mediante un filtro a forma di collo di bottiglia.

Page 29: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Critiche non riesce a spiegare

i risultati ottenuti nei vari esperimenti.

Ad esempio anche se le informazioni che arrivano

all‟orecchio a cui non si presta attenzione in genere non vengono

notate, qualora esse contengano informazioni rilevanti per un

individuo, esse possono venire colte.

E‟ questo il cosiddetto fenomeno dell‟intrusione dell‟input non atteso.

All‟interno del contesto del cocktail party, un esempio di questo

fenomeno si ha quando qualcuno, accanto a noi, pronuncia il

nostro nome. Anche se stavamo conversando con un‟altra persona,

noi notiamo immediatamente che si sta parlando di noi.

Per spiegare questo tipo di risultati Treisman (1964) propose una

modifica della teoria di Broadbent nota come teoria dell‟attenuazione

o teoria del filtro attenuato.

Questa assume che certi messaggi vengono attenuati, ma non

cancellati del tutto.

Page 30: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Ipotesi precoce (Broadbent, 1958) l‟attenzione è un filtro che

esclude dall‟elaborazione gran parte delle informazioni provenienti

dal mondo esterno.

Ipotesi tardiva (Deutsch e Deutsch, 1963) il filtro attentivo

interviene solo al momento della selezione della risposta.

Stimoli elaborazione risposta differenziata in funzione dei

contenuti.

Essi proposero che tutte le informazioni vengono elaborate in

modo completo dal sistema cognitivo.

In altri termini, il sistema percettivo non pone alcun vincolo o limite

al numero di informazioni che esso è in grado di trattare mentre tali

limiti esistono per quanto riguarda il sistema degli effettori.

Page 31: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Deficit dell‟attenzione possono determinare distorsioni percettive.

E‟ il caso dell‟attentional blink e della cecità al cambiamento

Attentional blink→impossibilità di discriminare correttamente

un evento quando la nostra attenzione è temporaneamente

concentrata su qualcos‟altro

Cecità al cambiamento (change blindness)→ incapacità di

notare consapevolmente cambiamenti rilevanti nella scena

quando questi hanno luogo assieme ad altri eventi di disturbo,

come quando si sta osservando un‟immagine e questa

improvvisamente scompare per poi ricomparire.

Negligenza spaziale neuronale: è una patologia neurologica

causata da una lesione nel lobo parietale destro del cervello. A

causa di tale lesione, i soggetti ignorano l‟esistenza (neglet)

degli stimoli posti nella parte sinistra del loro campo visivo.

Page 32: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

La selettività degli stimoli è influenzata da: fattori personali; fattori

legati allo stimolo, fattori sociali e culturali.

-Fattori personali (p.e. attese, abitudini, bisogni, scopi, desideri,

paure) è favorito l‟accesso degli stimoli più pertinenti con attese,

abitudini, bisogni, scopi, desideri.

Es il desiderio di acquistare un telefonino ci spinge a prestare

attenzione ai messaggi pubblicitari relativi ai telefonini.

Es se preferiamo una marca, prestiamo attenzione ai messaggi di

quella casa tralasciando quelli della concorrenza.

Es riduciamo la percezione degli stimoli non graditi (per ridurre la

dissonanza cognitiva) es un fumatore potrebbe prestare più

attenzione agli stimoli che sottovalutano la pericolosità del fumo.

Es riteniamo non valide le critiche e tendiamo a dare più importanza

alle informazioni che supportano l‟immagine che abbiamo di noi.

Page 33: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

La selettività degli stimoli è influenzata da: fattori personali; fattori

legati allo stimolo, fattori sociali e culturali.

-Fattori personali (p.e. attese, abitudini, bisogni, scopi, desideri,

paure) è favorito l‟accesso degli stimoli più pertinenti con attese,

abitudini, bisogni, scopi, desideri.

Es il desiderio di acquistare un telefonino ci spinge a prestare

attenzione ai messaggi pubblicitari relativi ai telefonini.

Es se preferiamo una marca, prestiamo attenzione ai messaggi di

quella casa tralasciando quelli della concorrenza.

Es riduciamo la percezione degli stimoli non graditi (per ridurre la

dissonanza cognitiva) es un fumatore potrebbe prestare più

attenzione agli stimoli che sottovalutano la pericolosità del fumo.

Es riteniamo non valide le critiche e tendiamo a dare più importanza

alle informazioni che supportano l‟immagine che abbiamo di noi.

Page 34: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

-Fattori legati allo stimolo intensità, dimensione, posizione,

contrasto, novità, ripetizione e movimento:

-Intensità meno intenso, più assuefazione.

All‟aumento dell‟intensità non corrisponde un aumento proporzionale

dell‟attenzione (p.e. un raddoppio dell‟intensità determina un aumento

dell‟attenzione solo del 50%).

-Durata stimoli che richiedono una maggiore esposizione per

essere percepiti ed elaborati producono maggiore assuefazione.

-Posizione sono più facilmente percepiti gli stimoli a sinistra.

-Complessità stimoli semplici tendono a stancare, perché non

richiedono un‟elevata attenzione.

-Contrasto più uno stimolo si distingue dagli altri, più attira e tiene

viva l‟attenzione.

Page 35: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

EsAssuefazione e novità:

Dopo un periodo di esposizione prolungata ad uno stimolo costante,

questo cessa di produrre la sua sensazione caratteristica

(=assuefazione).

Es ci abituiamo a rumori, odori, smettendo di percepirli, agli

oggetti, cercandone altri.

Tuttavia:

Se c‟è un cambiamento in uno stimolo cui siamo assuefatti,

immediatamente verrà percepito.

Williams (1988): percepiamo per differenziazione dirigiamo

l‟attenzione verso stimoli che differiscono dal nostro livello

precedente di adattamento.

Page 36: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Tuttavia se uno stimolo che riproduce perfettamente uno schema

già noto produce noia e assuefazione, uno che non coincide affatto

con gli schemi disponibili rischia di non essere percepito.

Spiegazione l‟uomo è caratterizzato da:

-Voglia di esplorare (conduce a prestare più attenzione ai nuovi

stimoli);

-Ricerca di regolarità (conduce a prestare più attenzione a quanto è

conforme a ciò che è noto).

Page 37: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

-Fattori culturali e sociali:

Nei paesi Anglosassoni (più pragmatici e meno protettivi degli

Italiani) nei messaggi pubblicitari scene molto violente.

Es pubblicità per promuovere l‟uso delle cinture di sicurezza.

Slogan: „uccisa da suo figlio!‟

Page 38: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Attenzione selettiva e Motivazione

Attenzione è influenzata da bisogni, desideri, interessi.

Una stessa situazione può essere interpretata in modo diverso da due

soggetti con interessi diversi.

Es la visione del cibo da parte di un individuo sazio e uno

affamato ha un effetto diverso sull‟attenzione.

Page 39: Lezione Sensazione Percezione Attenzione

Bruner (1955, convegno in Colorado: Going beyond the information

given) la percezione è un processo di „categorizzazione‟ non solo

acquisizione di informazioni ma rielaborazione guidata da desideri e

emozioni.

Esperimento: ragazzi di 10aa giudicavano la grandezza di monete.

Metà benestanti / Metà poveri.

Risultati: i poveri tendevano a sovrastimare la grandezza delle monete,

soprattutto quelle di valore più alto.