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RFI RETE FERROVIARIA ITALIANA Piazza della Croce Rossa, 1 • 00161 Roma DIREZIONE COMUNICAZIONE DI MERCATO telefono 0644104402 fax 0644103726 www.rfi.it [email protected] Stampa Grafica Romana srl 03/2005 - 2.000 Stazioni italiane, clienti e percezione della sicurezza

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RFI RETE FERROVIARIA ITALIANA

Piazza della Croce Rossa, 1 • 00161 Roma

DIREZIONE COMUNICAZIONE DI MERCATO

telefono 0644104402fax [email protected]

StampaGrafica Romana srl

03/2005 - 2.000

Stazioni italiane,clienti e percezionedella sicurezza

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Stazioni italiane,clienti e percezionedella sicurezza

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Tra le priorità strategiche di RFI, societàdell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Statoche gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale,c’è la sicurezza e l’incolumità personalee patrimoniale dei suoi clienti e dei beniaziendali. L’obiettivo è quello di migliorarei servizi offerti alla clientela elevandonela qualità, quantità, affidabilità e sicurezza.La “fisicità” è la caratteristica peculiaredegli impianti ferroviari: stazioni, scali merci,binari e strutture sono sempre fisicamenteindividuati per presenza e funzione e potenzialeobiettivo di chi intenda arrecare danno.

Avvenimenti come l’attentato dell’11 settembre 2001a New York e più recentemente quellodell’11 marzo 2004 nella stazione Atochadi Madrid, hanno influito negativamentesulla percezione di sicurezza della popolazione.In una società globalizzata e costantementeinformata dai mass media, i cittadiniavvertono come primario il bisognodi sicurezza e la sensazione di protezionepersonale che da esso ne deriva.

Per questo è indispensabile mettere in attospecifiche azioni atte ad innalzare i livellidi sicurezza delle persone e delle infrastrutturedi massa. Rete Ferroviaria Italiana ha effettuatoe sta effettuando interventi di valorizzazionee “restyling” delle stazioni per limitareal massimo i rischi e per rafforzareil senso di sicurezza dei frequentatoridelle stazioni e più in generaledelle infrastrutture ferroviarie.

Sviluppo e vulnerabilità sono temisolo in apparenza antitetici: anche il programmad’investimento di RFI nel nuovo sistema

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Alta Velocità/Alta Capacità, nella rete dedicataalle merci, nel potenziamento dei nodi urbani,se da un lato esalterà il ruolo dell’infrastrutturacome strumento di sviluppo del nostro Paese,mitigandone le carenze strutturali e provvedendoall’immissione massiccia di tecnologie innovative,dall’altro farà sorgere nuove vulnerabilitàe nuove opportunità per chi vuole attaccaree produrre danni rilevanti.

La sicurezza industriale, la “costruzione”di luoghi il più possibile protetti, (stazioni, linee,uffici, impianti per la gestione della circolazioneetc.) rappresenta quindi uno dei principaliobiettivi di RFI, che sta integrando l’infrastrutturaferroviaria con sistemi di protezione specifici.

Per affrontare al meglio questo impegnoRete Ferroviaria Italiana si è dotata diuna struttura interna, quella della ProtezioneAziendale, in grado di gestire l’applicazionedelle procedure di security aziendaleed indirizzare l’impiego di tecnologieper il controllo e la protezione, adeguateall’infrastruttura stessa ed alla sua evoluzione.

Nella ferma convinzione che i nostri clientisono anche i giudici più attenti e severidel nostro operato, si è voluto, infine, procederead effettuare un’indagine sulla sicurezzada loro percepita. L’indagine servirà per misuraree rendere intelligibile il rapporto esistentecon le politiche di security adottate dalla Societàe fornire un importante contributonell’indirizzare e dinamicamente adattarele nostre scelte e le nostre attività.

Mauro Moretti

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LA RICERCA SULLA PERCEZIONEDELLA SICUREZZANELLE STAZIONI FERROVIARIE

Gli obiettivi e la metodologiaAvvalendosi della collaborazione tecnico-scientificadi Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricercaper i Trasporti, ha realizzato un’ampia indaginesulla percezione della sicurezza da parte deiclienti nelle stazioni ferroviarie.In particolare l’indagine si è posta i seguentiobiettivi:

• descrivere le percezioni di sicurezza nei diversiluoghi e nei diversi orari di presenza in stazione,sia in termini generali, sia in relazione allatipologia di stazione (grande, media, piccola),al profilo socioanagrafico dei clienti e all’intensitàdella loro presenza nelle stazioni stesse;

• individuare i bisogni di sicurezza non soddisfat-ti, ai quali è possibile collegare politiche di rispo-sta da parte dell’azienda e/o delle Forzedell’Ordine, e raccogliere possibili suggerimentiin proposito;

• raccogliere valutazioni di tipo dinamico sulla si-curezza negli scali ferroviari.

In totale sono staterealizzate circa 8.000interviste.L’indagine è stata rea-lizzata attraverso unquestionario predi-sposto dalla struttura diProtezione Aziendale

della Società e somministrato ad un campione si-gnificativo di clienti (viaggiatori/frequentatori) del-le stazioni ferroviarie.Le domande richiedevano risposte da riferire in ba-

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se all’esperienza vissuta dall’intervistato nella spe-cifica stazione nella quale l’intervista è stataeffettuata o, nel caso di compilazione della schedaa bordo treno, dalla quale l’intervistato è partito.Alla rilevazione del 2003 ha fatto seguito unanuova indagine realizzata nel mese di luglio del2004 attraverso 1.000 interviste, con l’obiettivo divalutare l’evoluzione della percezione della sicurez-za con riferimento a 3 rilevanti scali ferroviari(Roma Termini, Milano Centrale e Napoli Centrale),anche alla luce di alcuni eventi straordinariintervenuti tra le due rilevazioni (quale l’attentatodi Madrid del marzo 2004).

Valutazioni “a caldo”:le stazioni sono abbastanza sicureSi è provveduto a rilevare il livello di percezionedella sicurezza “a caldo”, cioé quella immediata-mente manifestata dal cliente all’intervistatore,e quella “a freddo”, fondata sulle esperienze giàvissute.La maggior parte dei clienti intervistati “a caldo” hadichiarato di sentirsi sicura nelle stazioni. È questoil primo dato che emerge dall’indagine.Solo il 15% dei rispondenti indica un voto bassoo molto basso (da 1 a 4), mentre ben il 52,9%si riconosce in un punteggio alto o molto alto(da 7 a 10), indicando, in media, un voto pari a 6,5.La dimensione della stazione gioca un ruolo attivonella percezione della sicurezza: le medie stazioniraccolgono, rispetto alla percezione istantanea disicurezza, un punteggio medio superiore allegrandi: 6,7 contro 6,4.Dall’osservazione della curva dei voti assegnati,tale differenza è spiegata soprattutto dal maggioreaddensamento attorno ai punteggi “alti” (7 e 8),dove si registra il 42,5% delle risposte nelle mediestazioni rispetto al 34,6% delle grandi.

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(valori % e punteggi medi 1-10)

Nella relazione “sicurezza-fascia oraria” nonemergono particolari asimmetrie di valutazione.La percezione di sicurezza resta stabilmente attornoo sopra il valore medio di sufficienza nell’arcodi tutta la giornata, con una leggera caduta nellaprima parte della mattinata per le grandi stazionie nel primo pomeriggio (dalle 14,00 alle 16,00)per le medie stazioni. Non si evidenziano particolaricriticità nelle ore serali.

LIVELLO DI SICUREZZA ISTANTANEA PERCEPITAPER DIMENSIONE DELLA STAZIONE (*)

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Valutazioni “a freddo”:prevale un pregiudizio negativoLa valutazione sulla sicurezza della stazioneaccentua il dato negativo man mano cheda “istantanea” tende a diventare più freddae ragionata.Accostando i dati sulla valutazione dell’ambientea quelli sulla sicurezza percepita “a caldo” e aquelli sulla sicurezza percepita “a freddo”,emerge con chiarezza la progressiva crescitadel sentimento di insicurezza legato, verosimilmente,all’esistenza di un pregiudizio negativo sulla sicu-rezza della stazione ferroviaria.Nelle medie e grandi stazioni, dove è possibiledisporre di tutti e tre i valori di confronto, sipassa da un punteggio di sicurezza istantaneapari 6,7 e 6,4 rispettivamente, ad un dato sullapercezione della sicurezza nei diversi luoghi dellastazione (media semplice tra i diversi valori)pari a 5,6 e 4,9, fino al punteggio assegnatonell’ambito dei giudizi sull’ambiente della stazioneche nel caso della sicurezza si attesta a 4,4(medie stazioni) e 4,2 (grandi stazioni).

(% punteggi 6-10 e punteggi medi 1-10)

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IL CONFRONTO TRA PERCEZIONE ISTANTANEA, PERCEZIONECOMPLESSIVA E VALUTAZIONE SULLA SICUREZZA IN STAZIONE

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Differenti percezioninelle differenti fasce di clientela

Donna, età superiore ai 35 anni e frequentatriceabituale delle stazioni: è questo l’identikit dellapersona che vive la stazione con minore sicurezza.Maschio, età inferiore ai 34 anni e frequentatoreoccasionale delle stazioni, l’identikit di chi vivela stazione con maggiore sicurezza.

Sono queste due le informazioni più rilevantiottenute segmentando il dato generale per stratisociodemografici della popolazione intervistata;tuttavia, in termini generali non si rilevanodifferenze particolarmente significative, se si esclude,appunto, il parametro di genere: il livello di sicu-rezza “a caldo” percepito dagli uomini (6,8 il pun-teggio medio) è infatti più alto, e in misura nonmarginale, rispetto alle donne (6,2). Si può ancoraosservare che il sentimento di sicurezza tende leg-germente a crescere con il grado di istruzione e adecrescere con l’età. Infine, l’intensità di presenzanella stazione incide sulla percezione di sicurezza:chi si reca in stazione tutti i giorni o quasi assegnaun punteggio medio pari a 6,3, contro il 6,7 di chiva in stazione qualche volta al mese o il 6,6 di chiha una frequentazione del tutto saltuaria.

(punteggi medi 1-10)

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LIVELLO DI SICUREZZA ISTANTANEA PERCEPITA PER STRATISOCIODEMOGRAFICI E INTENSITÀ DI FREQUENTAZIONE (*)

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Come cambia la sensazione di sicurezzanei diversi luoghi della stazionee il confronto con le statistiche sui reatiI luoghi maggiormente frequentati (bar, ristoranti,biglietteria ecc.) sono considerati sicuri, mentrein altre zone più isolate la sensazione della pauraassume una dimensione più intensa.Questo dato emerge nell’analisi della sicurezzapercepita “a caldo” ed assume una maggiorechiarezza nei dati riferiti alle esperienze vissute neltempo dall’intervistato.Come evidenziato, il giudizio generale premiaprincipalmente due ambienti: i “bar, ristoranti ed altriesercizi commerciali” con un punteggio mediodi 6,7 e gli spazi dell’”atrio/biglietteria” con unpunteggio medio di 6,3. In termini percentuali,nel caso degli esercizi commerciali il livello disicurezza alto o molto alto è espresso dal 57,5%degli intervistati, nel secondo dal 49,8%.Tutti gli altri luoghi non raggiungono un punteg-gio medio di sufficienza.Particolarmente critico appare il livello di insicurezzavissuto quando si sosta o si transita nei serviziigienici (punteggi bassi o molto bassi attestati al52,3% delle risposte e punteggio medio pari a 4,1)e nei sottopassi (punteggio medio pari a 4,3).L’analisi per tipologia dimensionale delle stazionievidenzia alcune interessanti specificità rispetto aldato complessivo, pur in un quadro d’insieme digerarchie coerente con il profilo medio generale.In particolare, con riferimento alla quota dipunteggi di sufficienza:• nelle piccole stazioni la graduatoria appare

più schiacciata: è meno accentuato il senso diprotezione vissuto negli esercizi commerciali enell’atrio/biglietteria, che comunque restano idue ambienti percepiti come più sicuri, mentreall’estremo opposto “tengono” relativamentemeglio i luoghi più problematici (sottopassi con

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il 35,8% di punteggi di sufficienza e serviziigienici con il 29,9%);

• le medie stazioni esprimono un profilo comples-sivamente migliore rispetto alle piccole e allegrandi, soprattutto guardando agli ambientireputati più sicuri (esercizi commerciali con il75,4% di punteggi positivi, atrio/biglietteria con il73,5%, marciapiedi adiacenti i binari con il 64%).Solo per le sale di attese e per i servizi igienicile medie stazioni si posizionano peggio dellepiccole e delle grandi;

• nelle grandi stazioni, infine, emergono conchiarezza alcune aree critiche caratteristiche,come le zone antistanti l’ingresso (45,7% di pun-teggi positivi a fronte del quasi 60% delle piccolee medie), gli spazi di transito e i sottopassi.L’unico ambiente che fa premio rispetto allealtre tipologie di scalo è la sala di attesa.

Ma le sensazioni percepite sono confermate daidati reali?I dati reali forniti dal Servizio Polizia Ferroviariasui furti e sulle rapine sconfessano le percezionidella clientela.

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Gli illeciti avvengono prevalentemente al momentodell’ingresso in stazione: sui marciapiedi circostantiil complesso edilizio si sono registrati il 40% circadei casi segnalati dal 1996 al 2002.Gli altri luoghi maggiormente esposti agli illeciti sono la biglietteria (18%), la galleria (14%) e gliesercizi commerciali (10%). Le altre aree, infine,appaiono più sicure; nello specifico si fa riferimentoalle sale di attesa (4%), ai sottopassaggi (2%) ed aiservizi igienici (1%).

(% di punteggi 6-10)

Dalla ricerca emerge che il livello di percezionedi sicurezza nelle stazioni risente negativamentedei dati rilevati nel contesto urbano nel quale lastessa è inserita.

Esperienze e valutazioni sui criminiin stazione e nella società in generaleI reati contro il patrimonio della stazione rappre-sentano gli atti criminosi ritenuti dagli intervistatipiù probabili.Nell’ordine, gli illeciti che maggiormente si temonosono gli “atti di vandalismo”, con un punteggio

LIVELLO DI SICUREZZA GENERALE PERCEPITA PER LUOGODELLA STAZIONE E DIMENSIONE DELLA STAZIONE

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medio pari a 7, i “furti, borseggi, rapine” (6,8) e i“disturbi e molestie da parte di estranei” (6,5).Mentre gli eventi che in scala di probabilità da 1 a10 non superano mediamente la soglia di 6 sono:le aggressioni (5,7), le risse (5,5), i furti e le rapineagli esercizi commerciali (5,3) e gli attentati (5,2).Tenendo conto dell’estrema rarità dell’evento ilpunteggio assegnato agli attentati, benché ultimo ingraduatoria, è tutt’altro che basso (circa 1/3 degliintervistati reputa la probabilità alta o molto alta),ed anzi testimonia l’inevitabile “contagio” di ansiee di timori che il quadro internazionale restituiscee ribalta sullo scenario nazionale.

(% di punteggi 6-10)

Rispetto alla dimensione delle stazioni, ovviamentela probabilità dell’evento criminoso è ritenutapiù elevata nelle grandi rispetto alle medie e allepiccole. Ciò è vero in particolare per i disturbi e lemolestie, per i furti e i borseggi e per gli attentati(nelle grandi stazioni il punteggio medio si attestaa 5,7 contro il 4,9 delle medie), mentre minori dif-ferenze si riscontrano nel caso delle aggressioni,delle risse e, più sorprendentemente, per i furtie le rapine agli esercizi commerciali.

LA PERCEZIONE CHE SI VERIFICHINO ATTI CRIMINOSIIN STAZIONE PER DIMENSIONE DELLA STAZIONE

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Interessanti sono le valutazioni relative alla dinamicadegli atti criminosi, in stazione e nella società ingenerale, negli ultimi 3/4 anni. Per la maggiorparte degli intervistati (31%) i reati nelle stazionisono rimasti stabili, ma per il 29,4% sono aumen-tati (il 6,6% afferma che sono “molto aumentati”)e solo per il 12,2% sono diminuiti.Le stazioni sembrano dunque essere percepitecome luoghi sempre meno sicuri.In verità, il confronto con la stessa opinione riferi-ta alla società in generale cambia decisamente l’an-golo interpretativo: in questo secondo caso, infatti,oltre 2 intervistati su 3 ritengono che i reati sianoaumentati (circa 1 su 4 afferma che sono “moltoaumentati”), solo il 20,8% che sono rimasti stabilie appena il 5,4% che sono diminuiti.

In un quadro, quindi, dominato da una percezionedecisamente negativa sul moltiplicarsi di atti edeventi criminosi, l’ambiente della stazioneferroviaria sembra essere - in senso relativo -un’oasi felice, nella quale le azioni di contrastorisultano essere decisamente più efficaci.

(valori %)

DINAMICA PERCEPITA DEGLI ATTI CRIMINOSIIN STAZIONE E NELLA SOCIETÀ IN GENERALE

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Alcune situazioni di rischioL’impatto sulla sicurezza delle persone e del patri-monio della stazione è percepito piuttosto alto inrelazione alla presenza di tossicodipendenti e dinomadi (entrambi con punteggio medio pari a 7,0ed entrambi con quasi il 60% di voti alti o moltoalti). Tra le altre aggregazioni (tifosi, manifestantie altri emarginati), solo la presenza di manifestantiè giudicata non particolarmente pericolosa per lasicurezza (voto medio attestato a 5,5).Nell’articolazione per ampiezza della stazioneemerge con nettezza una percezione di pericolositàdecisamente più elevata nelle grandi stazioni,rispetto alle medie e alle piccole - peraltro non cisono differenze marcate tra queste due tipologie,per tutte le aggregazioni analizzate (la quota dipunteggi 6-10 non scende mai sotto il 50% e toccail 76,7% per la presenza dei tossicodipendenti).Non generano grandi preoccupazioni la presenzadi cani randagi - il giudizio medio si colloca in questocaso al di sotto della sufficienza (5,1), con unacerta differenza tra le medie stazioni (4,6) e le grandi(5,3) - ed il fastidio percepito per la presenzadi graffiti e scritte sui muri della stazione è relati-vamente contenuto.

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(% di punteggi 6-10)

Il giudizio sulle politiche per la sicurezza

Aumentare il personale di Polizia. L’87,5%degli intervistati ritiene necessario azionarequesta leva per far crescere il livello di sicurezzanella stazione.

In linea generale tutte le iniziative sottoposte agiudizio ottengono una condivisione sull’efficaciamolto ampia, con punteggi medi che vanno daun minimo di 7,4 (“ridurre la presenza degli emar-ginati sociali”) ad un massimo di 8,1 (“aumentareil personale di Polizia”).Confrontando tra di loro le tipologie di stazione,si osserva per le medie stazioni una valutazionedi efficacia sistematicamente più contenuta (macomunque attestata su punteggi medi tra 7,1 e 7,9),rispetto a quanto registrato per le piccole e per legrandi.

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VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SICUREZZA IN STAZIONEPRODOTTO DALLA PRESENZA DI EMARGINATI SOCIALI,TIFOSI E MANIFESTANTI PER DIMENSIONE DELLA STAZIONE

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È peraltro da sottolineare che nelle stazioni picco-le le politiche di miglioramento dell’ambiente (pu-lizia, decoro, illuminazione) ai fini della sicurezzasono, in senso relativo, e talora in senso assoluto,le più condivise, mentre per le grandi stazioni l’au-mento della vigilanza - sia con il personale azien-dale e di polizia, sia attraverso le telecamere - re-sta la politica preferibile per migliorare la prote-zione delle persone e del patrimonio in stazione.

(punteggi medi 1-10)

L’evoluzione della sicurezza percepitain alcune grandi stazioni e il rapporto“sicurezza-mezzi di trasporto”La rilevazione “di confronto” realizzata nel luglio2004 evidenzia in primo luogo una crescita dellivello di sicurezza percepita da parte dei clientidelle stazioni di Roma Termini (l’insieme degliintervistati che hanno dato un voto superiore al 5è pari al 77,4% del campione, vale a dire il 5,5%in più rispetto al 2003) e Milano Centrale (68,9%e +3,2%, rispettivamente).Nell’altra stazione analizzata quella di NapoliCentrale, si nota un certo equilibrio tra chi perce-pisce un livello di sicurezza non inferiore alla suf-

GIUDIZIO SULL’EFFICACIA DI ALCUNE AZIONIVOLTE AD AUMENTARE LA SICUREZZA IN STAZIONEPER DIMENSIONE DELLA STAZIONE

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ficienza (53,7% e -8,5%) e chi, invece, si dichiarainsicuro. Le diverse opinioni registrate tra gli utentidelle tre stazioni teatro della seconda rilevazionetendono ad annullarsi quando viene chiesto loroqual’è il mezzo di trasporto che dà più sicurezzaquando viaggia.

Il treno rappresenta il mezzo di trasporto pubblicoritenuto più sicuro.

Infatti, nel confronto tra l’autobus, la metropolitanae l’aereo, il treno presenta una percentuale di“sicuri” (utenti che indicano un voto compreso tra6 e 10 lungo una scala da 1 a 10) compresa tra il76,6% (Napoli Centrale) ed il 79,2% (MilanoCentrale), nonché superiore rispetto agli altri mezzidi trasporto in due stazioni su tre (l’unica eccezionesi osserva con riferimento alla stazione di MilanoCentrale, in questo caso l’autobus raccoglie unapercentuale di voti 6-10 di poco superiore al treno,rispettivamente 80,2% e 79,2%).L’ultima domanda della rilevazione 2004 rispondealla volontà di investigare gli effetti prodottidai messaggi acustici che invitano a non lasciarebagagli incustoditi.

(% punteggi 1-10 – da 1 a 5=insicuro;da 6 a 10=sicuro)

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IL CONFRONTO TRA DINAMICA PERCEPITADEGLI ATTI CRIMINOSI E DINAMICA PERCEPITADEL LIVELLO DI SICUREZZA IN STAZIONE

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Una quota rilevante di utenti ritiene che la diffu-sione di messaggi che invitano a non lasciarebagagli incustoditi rappresenti un segnale dellapresenza di una maggiore vigilanza.Nello specifico chi associa i messaggi acustici allapresenza di vigilanza rappresenta, con riferimentoalla stazione di Roma Termini, il 40% degli intervi-stati che dichiarano di averli ascoltati almenoqualche volta. Seguono Napoli Centrale con il36,2% ed, infine, Milano Centrale con il 34,4%.

(% punteggi 1-4 – da 1 a 2= più sicuro;da 3 a 4=meno sicuro)

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LA PERCEZIONE DELLA SICUREZZA IN RELAZIONEAI DIVERSI MEZZI DI TRASPORTO

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I PRESIDIDI PROTEZIONE AZIENDALE DI RFI

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Il confronto internazionale sugli illecitiin ambito ferroviario

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UK DB I NL S

BTP DB FS NS REN

2001 7898 8588 128 14715 1042002 7991 8835 138 1314 1272003 9164 8689 105 8748 147

BTP DB FS NS REN

2001 16362 26242 11578 6055 7062002 19666 27111 12282 6631 8242003 21308 26167 12622 6817 936

BTP DB FS NS REN

2001 5378 44504 3041 2579 7862002 5290 46460 2379 634 1092003 6779 46441 2400 1890 1250

AGGRESSIONI A CLIENTIE/O A PERSONALE FERROVIARIO

FURTI A DANNO DI VIAGGIATORI

VANDALISMO A DANNODEL PATRIMONIO FERROVIARIO

Fonte: Colpofer

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NL S F ALTRI PAESI TOTALE PAESICOLPOFER ADERENTI COLPOFER

NS RENFE SNCF

4715 1043 4610 1308 382901314 1275 5080 3234 278678748 1477 4820 3945 36948

NS RENFE SNCFALTRI PAESI

EURCOLPOFER

6055 706 5350 2792 690856631 824 5110 4697 763216817 936 5010 16072 88932

NS RENFE SNCFALTRI PAESICOLPOFER

EUR

2579 7868 23700 10430 97500634 10915 25300 11639 1026171890 12507 22200 11590 103807

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IL PERSONALE DI PROTEZIONE AZIENDALEDI RFI VI CONSIGLIA:

Nelle stazioni

• Evitare angoli nascosti e zone buie ed isolateall’interno delle stazioni;

• Aver cura in ogni momento del proprio bagaglio,senza mai perderlo di vista;

• Non accettare bagagli o altri oggetti da compagnidi viaggio occasionali;

• Non perdere mai d’occhio il carrello portabagagli;non distraetevi nemmeno se qualcuno vi chiedeinformazioni, o se parlate al cellulare;

• Non accettare offerte di servizi da “venditoriabusivi” (taxi, alberghi, giri turistici).

• Custodire il denaro e i documenti separatamentee sempre nelle tasche interne o nelle borse,curando che siano chiuse;

• Prestare sempre attenzione agli oggetti personali,soprattutto quando si sale o si scende dal treno;

• Non perdere mai d’occhio i bagagli neanche sultreno in concomitanza di fermate; è uno deimomenti preferiti dai borseggiatori;

• Sul carrello portabagagli non lasciare in evidenzaoggetti di valore

• Giacche o cappotti appesi attirano semprel’attenzione dei borseggiatori. Non lasciareall’interno oggetti di valore o documenti personali

• Non attraversare i binari ma usufruire sempredegli appositi soprapassaggi o sottopassaggi: oltread essere vietato è estremamente pericoloso!

I bagagli lasciati incustoditi possono esseresottoposti a controlli di Polizia.

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Nei parcheggi

• Se si posteggia la macchina non lasciare nullain evidenza nell’abitacolo e ricordarsi di chiuderea chiave;

• Quando si parcheggia la macchina nelle appositearee evitare di lasciare incustoditi i bagagli mentresi apre e ciude la vettura: dei malintenzionatipotrebbero aspettare un momento di distrazioneper compiere il furto.

Sulla linea ferroviaria

• Ai passaggi a livello non attraversare mai lebarriere quando stanno per chiudersi o sonochiuse;

• Non scendere, non tentare di salire e nonsporgersi dal treno in corsa.

A volte è importante conoscerealcuni dei trucchi usati più di frequenteper derubare, come:

• urtare la persona prescelta o utilizzare cartoni, gior-nali, indumenti per coprirsi durante il borseggio;

• provocare assembramento nelle salite e discesedai treni sporcare di proposito la personaprescelta per poi offrirsi in aiuto per pulirla;

• chiedere informazioni per procurare distrazioneadocchiare borse o telefoni cellulari nel corsodel viaggio per afferrarli e scendere rapidamentenon appena il treno è fermo.

25 S I C U R E Z Z A I N S T A Z I O N E

Nel caso vi sentiate importunati o infastiditi o temiate qualcosa,

si consiglia di rivolgervialla Polizia Ferroviaria o al personale

delle Ferrovie dello Stato

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