la produzione dei suoni articolati valentina saccà, dottoranda in scienze cognitive
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LA PRODUZIONE DEI SUONI ARTICOLATI
Valentina Saccà, Dottoranda in Scienze Cognitive
L’UOMO PRESENTA DIVERSI ORGANI A CUI SONO CORRELATE CAPACITA’ SPECIFICHE, CHE CONSENTONO LA PRODUZIONE E COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO:
Apparato fonatorio Apparato uditivo
IL SUONO
COS’E’ E COME SI PRODUCE?
Il suono è un insieme di particelle che vengono messe in moto dall’aria e si propagano da un punto A ad un punto B, passando per un corpo elastico che, a causa della forte pressione dell’aria, vibra e genera onde sonore
A B
MOVIMENTO DELLE PARTICELLE ONDA SONORAPROPAGAZIONE
Il suono è un fenomeno fisico prodotto dalla vibrazione di un corpo elastico, e questa vibrazione può avvenire in qualsiasi
modo: quando la corda di una chitarra viene pizzicata o il bocchino di una tromba viene soffiato, e un pezzo di legno o di
metallo viene percosso
L’uomo per produrre suoni sfrutta i meccanismi della respirazione, utilizzando gli organi che ha a disposizione per gestire e modulare il passaggio dell’aria
L’APPARATO FONATORIOè costituito da un insieme di organi che, lavorando in sinergia, partecipano alla produzione dei suoni articolati, e primariamente svolgono funzioni vitali per l’uomo (digerenti, respiratorie, nutritive)
• Polmoni • bronchi • trachea • laringe • corde vocali• cavità orale
Il linguaggio sfrutta i meccanismi della respirazione
L’aria che inspiriamo e immettiamo nei polmoni per respirare, durante la fonazione viene spinta verso i bronchi, incanalata nella trachea, per arrivare alla laringe dove avviene il processo di fonazione e successivamente viene convogliata nella cavità orale dove vengono modulati i suoni
IL DIAFRAMMAè il più importante muscolo respiratorioche separa la cavità toracica dall’addome
Durante la fonazione il diaframma (in fase di espirazione) si solleva, comprime i polmoni creando una pressione che spinge l’aria verso l’esterno
attraverso movimenti di contrazione ritmici, gestisce i meccanismi di inspirazione-espirazione indispensabili per la produzione linguistica
nel corso dell’inspirazione si dilatano e si gonfiano facendo entrare aria, successivamente ritornano a una posizione di riposo e permettono l’espulsione dell’aria (espirazione) che serve sia alla respirazione sia alla produzione di suoni
I POLMONI
L’aria espirata dai polmoni per risalire verso la laringe, arriva ai bronchi, e da qui attraverso due condotti risale verso la parte superiore del torace giungendo alla trachea
I BRONCHI
è un grosso tubo che incanala l’aria proveniente dai polmoni e la porta direttamente verso la laringe
LA TRACHEA
luogo centrale per la fonazione vera e propria
IL SISTEMA LARINGEO La laringe è posta tra la trachea e la faringe ed è sede delle corde vocali (pliche vocali) essenziali alla produzione dei suoni
Le pliche vocali sono due pieghe di tessuto muscolare: -durante la respirazione sono aperte e lasciano passare l’aria liberamente. -quando questi piccoli muscoli si tendono, si avvicinano e si mettono in vibrazione producono suoni; -mentre nel bisbiglio le pliche vocali risultano accostate senza vibrare
la pressione dell’aria che arriva con forza dai polmoni alla laringe fa vibrare le corde vocali
La vibrazione delle corde produce suoni
Il flusso d’aria prima di uscire all’esterno passa dalla faringe che è in stretta comunicazione con la laringe e da qui viene convogliato nella cavità orale
Palato molle, lingua, palato duro, denti, labbra,hanno un ruolo determinante nel tipo di suono prodotto
Palato molle, lingua, palato duro, denti, labbra,hanno un ruolo determinante nel tipo di suono prodotto
DALLE CORDE VOCALI IN SU
LA FONAZIONE
La variazione della frequenza di vibrazione delle corde vocali, congiuntamente al lavoro della laringe e della bocca, porta all'articolazione della parola e all'emissione coordinata di suoni
I suoni del linguaggio vengono prodotti mediante l’espirazione
Il processo di fonazione avviene quando l'aria, spinta dai polmoni in direzione dei bronchi e della trachea arriva alla laringe facendo vibrare le corde vocali, e da qui viene generata un’onda sonora che viene spinta verso la cavità orale e viene convogliata all’esterno
IL TIPO DI SUONO PRODOTTO DIPENDE DALLA CARATTERISTICHE DELLE CORDE E DAGLI ORGANI ATTIVI DURANTE LA PRODUZIONE DI UN SUONO
La tensione delle corde
determina l’altezza di un suonoPiù le corde sono tese, più il suono è alto, e viceversa
Lo spessore delle corde
determina differenza di timbrocorde sottili = voce leggera e acuta corde grosse = suoni tondi e gravi
In base agli organi del cavo orale coinvolti nell’articolazione le caratteristiche dei suoni cambiano
• Bilabiali:occlusione di entrambe le labbra («p/b»)• Labiodentali:il suono attraversa una fessura che si forma appoggiando gli incisivi superiori al labbro inferiore («f/V»)• Dentali:la parte anteriore della lingua (la lamina) tocca la parte interna degli incisivi («d/t»)• Alveolari:la lamina della lingua tocca o si avvicina agli alveoli («s/z»)• Palatali (o anteriori):la lingua si avvicina al palato («L»)• Velari (o posteriori):suoni prodotti con la lingua che tocca il velo palatino («c/g»)
La vibrazione delle corde
determina la sonoritàVibrazione =suoni sonoriAssenza di vibrazione=suoni sordi LUOGO D’ARTICOLAZIONE
I SUONI SONORIprevedono che le pliche vocali (avvicinate) siano in tensione e vibrino
I SUONI SORDIprevedono che le pliche vocali siano semi-aperte, NON vibrino
L’ATTIVITÀ DELLE CORDE VOCALI SI DISTINGUE IN DUE MOMENTI SPECIFICI:
Durante la respirazione le pliche vocali sono rilassate in posizione aperta, non vibrano (fase di silenzio)
Durante la produzione di suoni si verificano 2 casi differenti
Durante la produzione di consonanti l’aria può incontrare ostacoli:•completi
CLASSIFICAZIONE DEI SUONI:• VOCALI sempre sonore
• CONSONANTI sonore o sorde
Durante la produzione di vocali l’aria fa vibrare le corde vocali ma giunge all’esterno senza incontrare ostacoli
stretto contatto tra due organi (stretto contatto tra labbra «b/p»), blocco totale del passaggio dell’aria espiratoria
• parzialiravvicinamento tra due organi (labbra e denti si avvicinano «f/v»), restringimento della cavità orale. L’aria passa attraverso una fessura stretta
Quello che cambia durante la loro produzione è che:
• Occlusive: il suono è prodotto tramite una occlusione momentanea dell’aria cui fa seguito una specie di ‘esplosione’; p. b t-d• Fricative: l’aria deve passare attraverso una fessura piuttosto stretta producendo così una frizione’ f-v s-z• Nasali:per la produzione di suoni nasali, il velo palatino si posiziona in modo tale da lasciar passare l’aria attraverso la cavità nasale • Laterali:per produrre un suono laterale la lingua si posiziona contro i denti e l’aria fuoriesce dai due lati della lingua stessa
Il tipo di ostacolo incontrato permette la classificazione delle consonanti secondo il loro modo di articolazione
I tre parametri per la definizione di un suono
l’identificazione degli organi dell’apparato fonatorio coinvolti nella produzione delle consonanti permette la loro classificazione in base al luogo di articolazione
la presenza/assenza di meccanismo laringeo (vibrazione delle corde vocali) definisce la sonorità di un suono (suono sordo o sonoro)
il tipo di ostacolo incontrato permette la classificazione delle consonanti secondo il loro modo di articolazione1
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SPECIFICITA’ DEL TRATTO VOCALE UMANO
La produzione del linguaggio umano richiede l’impiego di strutture anatomiche altamente specializzate e con caratteristiche specifiche:
• FORMA• FLESSIBILITA’• CONTROLLO VOLONTARIO DELL’APPARATO VOCALEelementi distintivi e determinanti nella produzione di suoni articolati
L’apparato vocale umano è in grado di produrre una quantità molto elevata e definita di suoni articolati, cioè il più ampio range di frequenze formantiche (produzione sonora alla massima frequenza)
FREQUENZE FORMANTICHE:Frequenze a cui corrisponde il
massimo dell’energia fonatoria
è costituito da due canne:
TRATTO VOCALE SOPRALARINGEO
• canna orizzontale (dal labbra alla parete posteriore della faringe
• canna verticale (dalle pliche vocali al palato molle)
INCLINAZIONE DI 90°
Le due canne, nell’uomo, hanno un inclinazione di 90°(determinante per l’articolazione linguistica), quindi sono delle stessa lunghezza e si trovano in un rapporto vantaggioso di 1:1 che permette solo all’uomo di produrre suoni articolati
cambiamento nel rapporto tra la lunghezza delle canna orizzontale e quella della canna verticale, con un incremento a favore della canna orizzontale (rapporto di 2:1) e un dimezzamento della canna verticale che si rivela svantaggioso per l’articolazione linguistica
Nei primati e nei neonati sapiens la laringe si trova in una posizione più alta rispetto agli adulti umani
Nell’uomo la canna verticale più lunga è un pezzo fondamentale (cassa di risonanza) che permette all’aria di vibrare di più fino ad emettere suoni più precisi e controllati
Nell’uomo la canna verticale più lunga è un pezzo fondamentale (cassa di risonanza) che permette all’aria di vibrare di più fino ad emettere suoni più precisi e controllati
TRATTO VOCALE A CONFRONTO
La morfologia del tratto vocale sembra comportare rischi per la respirazione e dunque svantaggi da un punto di vista evolutivo
Durante la deglutizione o nutrizione, il canale della respirazione deve essere sigillato tramite l’epiglottide per impedire che residui liquidi o solidi, dopo aver attraversato la faringe finiscano nella trachea ostruendola e impedendo la respirazione. Questo meccanismo può non funzionare perfettamente e indurre l’uomo nel soffocamento la possibilità che si verifichi un tale errore costituisce uno svantaggio
L’abbassamento della laringe comporta la condivisone dello stesso percorso, per quanto breve, per il cibo e l’aria: la trachea e l’esofago, due canali che convogliano uno ai polmoni, l’altro allo stomaco.
SVANTAGGI E VANTAGGI EVOLUTIVI: INGOIARE O RESPIRARE?
Nel soffocamento non incorrono i neonati e i primati i quali possono deglutire e respirare contemporaneamente (cavità orale e canale respiratorio non comunicano)
Questo tratto è connessa ad un vantaggio evolutivo molto forte: la fonazione (strumento più potente che abbiamo per comunicare)
TRATTO ORO-FACCIALE
È anch’esso un tratto fondamentale per la produzione di suoni articolati che, nel corso dell’evoluzione, ha subito modifiche significative
Nel sapiens è significativa la modificazione dei muscoli mandibolari che hanno subito una notevole diminuzione rispetto ai primati , liberandosi da compiti esclusivamente masticatori e rendendosi disponibili per nuovi compiti: quelli articolatori
• Riduzione dei muscoli facciali deputati alla masticazione
• Diminuzione dell’arcata sopraciliare
• Aumento evidente delle dimensioni cerebrali
Nella linea evolutiva del sapiens si è verificato un importante fenomeno che ha contribuito all’evoluzione del linguaggio: la GRACILIZZAZIONE
DIMINUZIONE DELLA FORZA CONTRATTILE DEI MUSCOLI MASTICATORI
ESISTE UN GENE INATTIVO CHE CODIFICA LA MIOSINA
Proteina che produce la forza contrattile dei muscoli
MENO MIOSINA = MENO FORZA MUSCOLARE DELLA
MANDIBOLA= MAGGIORI POSSIBILITA’ DI PRODURRE
SUONI ARTICOLATI
La differenza nei muscoli masticatori tra gorilla e sapiens sembra essere dovuta all’inattivazione di un gene a cui si associa, nell’uomo, una diminuzione nei muscoli facciali.
Gli organi implicati nell’uso del linguaggio sono adatti e specializzati per la produzione di suoni, ma questo non basta
Per produrre linguaggio è necessario avere organi che siano adatti persino alla percezione dei suoni
APPARATO UDITIVO
L’apparato uditivo ha una funzione fondamentale nella produzione dei suoni articolati
L’uomo apprende e utilizza il linguaggio in quanto dotato di un orecchio capace di captare e discriminare i suoni linguistici
UDITO E VOCE strettamente correlati
tra loro
Il suono dopo che è stato prodotto raggiunge l'apparato uditivo dell‘orecchio, nel quale si verifica un complesso meccanismo di recezione che consente di rilevare onde sonore
L’udito è il primo destinatario di ogni suono prodotto dall’apparato fonatorio
L’uomo per produrre linguaggio necessita di una tecnologia uditivo-vocale specifica
L’udito è un senso sempre attivo, obbligato per natura ad essere sempre operativo: quando dormiamo, quando stiamo in silenzio, quando ci muoviamo o stiamo fermi, e quando ancora non siamo al mondo
La funzione uditiva già in fase fetale esercita una influenza sul cervello specificamente indirizzata in senso linguistico
L’UDITO non ha solo la funzione di riconoscimento dei suoni è IL FONDAMENTO BIOLOGICO DEL LINGUAGGIO
l‘uomo viene al mondo più o meno dotato della naturale predisposizione alla parola
l’udito è già attivo in utero in tempi precoci e consente al feto di dedicarsi alla ricezione e discriminazione dei suoni
il suono è un esperienza che l’uomo che fa da subito anche prima di nascere
L’ORECCHIO È IL PRIMO ORGANO CHE SI FORMA A PARTIRE DAL 3°MESE DI GRAVIDANZA
ci restituisce informazioni sui suoni che vengono prodotti e ci permette di imitarli e riprodurli
Per parlare è necessaria una
sinergia udito-voce
Un soggetto produce
vocalmente solo quello che è in grado di udire
L’UDITO HA UN RUOLO DOMINANTE NELL’ACQUISIZIONE LINGUISTICA
è necessario avere un apparato uditivo intatto
I soggetti con sordità dimostrano che l’ apparato fonatorio non è sufficiente nella produzione linguistica, infatti in questi casi, seppur gli apparati fonatori sono intatti e funzionanti, la produzione linguistica risulta alterata
La mancanza di feedback uditivo rende difficile imitare e riprodurre i suoni, ostacolando i normali processi di acquisizione e produzione linguistica
Una compromissione dell’apparato uditivo provoca un deficit linguistico
Nel caso di sordità, lo sviluppo del linguaggio può essere supportato e mediato da altri canali sensoriali
la vista gioca un ruolo dominante nel processo di comprensione linguistica sostituendo efficacemente l’udito.
La vista da un lato rende possibile l’acquisizione della lingua dei segni e dall’altro garantisce l’imitazione dei suoni che vengono prodotti attraverso i movimenti delle labbra, quindi facilita la loro riproduzione (lettura labiale)
LA PERCEZIONE LINGUISTICA E’ UN CASO DI ELABORAZIONE E INTEGRAZIONE BIMODALE
informazioni visive
informazioni uditive
SORDITA’ E SOSTITUZIONE SENSORIALE
Informazioni acustiche
Informazioni visive
Rendendo più semplice la comprensione del messaggio verbale
PERCEZIONE DEL LINGUAGGIO PARLATO
il cervello effettua un
integrazione tra informazioni acustiche e
informazioni visive
la percezione del linguaggio parlato non è solo un fatto di udito, anzi in alcuni casi la vista ha un ruolo dominante
L’Effetto McGurk o «effetto ba-ga-da»
I movimenti labiali influenzano e alterano la percezione acustica
L’incongruenza audio-visiva rende ambiguo l’evento percepito
L’ audio di una persona che pronuncia la sillaba /ba/ viene accoppiato al video di un attore che invece pronuncia la sillaba /ga/.
Nella grande maggioranza delle presentazioni si ha l’impressione di sentire la sillaba /da/
L’effetto McGurk dimostra che la percezione del
linguaggio parlato non è solo un fatto di udito
Illusione visuo-acustica
i movimenti labiali per produrre /ga/ e il suono percepito /da/ sono visivamente quasi gli stessi. Ma se chiudiamo gli occhi percepiamo correttamente la sillaba realmente pronunciata ovvero /ba/
La vista guida i processi di acquisizione linguistica e consente anche a chi non può udire i suoni di percepirli, imitarli e riprodurli
L’uomo è una macchina perfetta programmata per acquisire il linguaggio, e grazie ad esso differenziarsi da tutte le altre specie
L’uomo è in grado di parlare perché nel corso dell’evoluzione ha sviluppato un insieme di strutture periferiche altamente specializzate che lavorano in sinergia per rendere possibile la percezione e produzione linguistica
• Apparato respiratorio• Tratto vocale sopra laringeo• Tratto oro-facciale• Apparato uditivo
CONCLUSIONI