il magazine
DESCRIPTION
Il nuovo numero del Magazine del Movimento Coraggio Cerveteri è finalmente Online!TRANSCRIPT
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG.
Elezioni, cittadini nauseati. Ma la sfiducia rischia di favorire la vecchia politica.
Così non cambierà mai nulla Programmi, credibilità e coerenza interessano poco. Prevale ancora il voto clientelare
Circa 400 candidati consi-
glieri. Facciamo due calcoli.
Famiglia, genitori, figli, mo-
gli: 3/4 voti di media. Fami-
glia allargata, nonni, zii, ni-
poti, cognati, ecc.: 8/10 voti
di media. Amici stretti: 8/10
voti di media. Ogni candida-
to, in partenza, potrà contare
su almeno una ventina di
voti, sicuri. Poi ci sono quelli
che convincono una cerchia
più ampia di amici, quelli che
possono contare su persone
che lavorano per lui, e che
quindi a loro volta coinvol-
geranno parenti, amici e
conoscenti. Senza dimentica-
re gli immancabili voti di
scambio e quelli clientelari
(richieste e promesse di fa-
vori). Stando stretti, almeno
15 mila voti sono già pro-
messi o prenotati. Se il ragio-
namento non convince, pos-
siamo fare un confronto
numerico più concreto: sem-
pre con riferimento ai dati
del 2008, i 320 candidati
avevano espresso complessi-
vamente 12.622 preferenze,
con una media di quasi 40
voti ciascuno.
Un fatto senza precedenti a
memoria d'uomo a Cervete-
ri: la presentazione della
squadra di Governo nella
prima fase della campagna
elettorale. Coraggio Cervete-
ri ha già presentato, infatti,
tutte le persone che verran-
no nominate Assessori nella
futura Giunta del Sindaco
Juri Marini. Il livello di tra-
sparenza e concretezza che
questo gesto politico testi-
monia, non può essere egua-
gliato da alcun proclama,
slogan, o semplice enuncia-
zione di buone intenzioni.
Con ciò, Coraggio Cerveteri
chiude le porte a qualunque
ipotesi di voti di scambio, di
strani inciuci o di compra-
vendita di poltrone.
È possibile fare una politica diversa?
CORAGGIO CERVETERI
INAUGURA UN NUOVO CORSO
segue a pag. 2
a pag. 3
SALUTE, PRIMO DOVERE DELLA VITA pag. 23
FARE SCUOLA È FARE POLITICA pag. 14
CAMPO di MARE, IL PROGETTO pag. 17
CONSORZIO DI BONIFICA, ILLEGITTIMO PAGARE DUE VOLTE pag. 22
VALCANNETO PALLONE GEODETICO:
ESCUSSA LA FIDEJUSSIONE
METANIZZAZIONE:
UNA SENTENZA IMPORREBBE
I LAVORI ALL’ITALGAS
INTERVISTA DOPPIA
CORAGGIO CERVETERI
PAGARE TUTTI
PER PAGARE MENO a pag. 9 a pag. 13 a pag. 4 a pag. 5
PIAN DELLA CARLOTTA - SASSO
NO AL BIOGAS È PERICOLOSO PER LA SALUTE
CORAGGIO CERVETERI AL FIANCO DEL COMITATO
CONTRO QUESTO SCEMPIO AMBIENTALE
GUIDA AL VOTO
a pag. 11
MARINI TRAVAGLIATI Vs
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 2 CORAGGIO CERVETERI
Oggi i candidati sono oltre
400(!). Sui grandi numeri
questi calcoli non avrebbe-
ro molto senso. Contereb-
be di più la persona, le sue
capacità politiche e ammi-
nistrative. Ma in una città
come Cerveteri, invece,
pesano, e pure parecchio.
Andiamo avanti. Dai dati
delle ultime elezioni emer-
ge che i partiti istituzionali
ricevono almeno il 40% di
voti di lista, ossia voti al
s i m b o l o s e n z a
l’espressione di alcuna
preferenza. Sono quegli
elettori che non seguono
la politica locale, ma che
nello svolgere il dovere
elettorale si affidano al
simbolo di appartenenza,
dando per scontato che sia
rispettata una pur minima
rispondenza di valori con i
partiti nazionali. Nelle
elezioni del 2008, quindi
non un secolo fa, i voti di
lista dei partiti sono stati
poco meno di 5 mila. Sep-
pure i partiti siano aumen-
tati, non ci si aspetta un
particolare incremento di
questo dato, in quanto è
proprio questa la fascia di
elettori che probabilmente
s a r à p i ù c o l p i t a
dall’astensionismo. Ci
sono poi i voti solo al
Sindaco. Sempre nel 2008,
con 6 candidati a Sindaco,
sono stati espressi 1.566
voti solo al Sindaco. Oggi
i candidati a Sindaco sono
9 e c’è stato un lieve au-
mento demografico. Ra-
gionevolmente, possiamo
aspettarci altri 2 mila voti,
o poco meno, solo ai Sin-
daci. Contiamo infine
l’astensionismo, che se-
condo la generalità degli
analisti politici quest’anno
sarà altissima, ma che,
attenzione, non colpirà le
preferenze, perché un
favore ad un amico non si
nega mai. Nel 2008 è stato
intorno al 18%, equivalen-
te a 5 mila elettori (su
26.882 totali). Rispetto agli
oltre 27.500 elettori del
2012, prendendo per buo-
na la previsione di una
forte astensione, quindi
aggiungendo qualche pun-
to percentuale in più, ad
occhio e croce dovremmo
aspettarci almeno 6.000
cittadini che non andran-
no a votare. Sommiamo
quindi tutti i fattori:
15.000 voti già promessi o
prenotati; 5.000 voti di
lista; 2.000 voti solo ai
Sindaci; 6.000 astensioni.
Totale 28.000: i voti sono
belli che finiti. Non resta più
alcuno spazio per movimenti
e idee politiche nuove. Uno
scenario cristallizzato per di
più da una forte e cronica
frattura fra “cervetrani
d’origine” e “forestieri”,
dove i primi, storicamente,
alimentano in grandissima
percentuale il voto di prefe-
renza (per l’amico o il paren-
te), mentre i secondi quella
dell’astensionismo, quale
ovvia conseguenza per certi
assurdi e anacronistici atteg-
giamenti di diffidenza che
pur ancora si registrano. Il
risultato? I soliti partiti, con i
soliti personaggi, i soliti si-
stemi e la solita politica, an-
cora una volta, si divideran-
no tutta la torta. Così non
cambierà mai nulla. Per
quanto queste riflessioni
dovrebbero scoraggiare chi-
unque pensi di intraprendere
strade alternative rispetto al
“solito”, Coraggio Cerveteri
ha scelto di mettersi in di-
scussione. A cominciare dal
suo candidato Sindaco, che
avrebbe avuto sicuramente
più opportunità rimanendo
“comodamente” nel partito.
Ma c’è una bella differenza
fra chi concepisce la politica
solo come carrierismo e chi
invece ne mantiene un’idea
molto più alta e dignitosa. È
la differenza che passa fra la
politica ciarlatana della casta,
delle chiacchiere, del sì a
tutti per non scontentare
nessuno e quella, invece, del
lavoro, del rispetto, dell’etica
dell’esempio, ossia il corag-
gio di essere coerenti con i
principi e le idee che si espri-
mono. Questo è “Coraggio
Cerveteri” e da questo impe-
gno nasce il nome del Movi-
mento. Buttare un voto per
un favore o una promessa?
Così non cambierà mai nulla.
Serve invece uno scatto
d’orgoglio cittadino! Per
questo rivolgiamo un appel-
lo a tutti gli elettori: nel se-
greto della cabina elettorale,
cerca il “cuore” sulla scheda,
spendi anche solo un secon-
do in più di riflessione. Cer-
ca il “cuore” e poi decidi:
vuoi essere complice della
solita vecchia politica oppure
protagonista di un vero cam-
biamento? Vota secondo
coscienza. Segna il cuore! Un
atto d’amore per la nostra
città.
Segue dalla prima.
Così non cambierà
mai nulla.
dico che tutto questo, è
quello che mi ha stimolato
a scrivere il seguente artico-
lo, in quanto i diversi e
numerosi Candidati, li vedo
molto impegnati, in questa
campagna elettorale, per
farsi conoscere e sensibiliz-
zare gli elettori ad andare a
votare. Mi permetto, inol-
tre, di dare un consiglio,
alle diverse forze politiche,
che, alla fine della corsa,
hanno trovato sufficiente
consenso, di "entrare" in
una vera e autentica colla-
borazione, per dare una
capace Giunta e ad un sag-
gio Sindaco, per non bru-
ciare la già consumata spe-
ranza degli elettori, che,
ancora, pazientemente li
spinge a votare.
Gino Belardinelli
Quello che mi ha colpito -
secondo la mia forma
mentis - è aver trovato nel
gruppo degli Operatori,
quella importante visione
umana, che li anima e li
rende capaci di affrontare
le normali e complesse
problematiche della popo-
lazione, perché, sorpren-
dentemente, ritengono
essere un insieme di
"persone", degne di rispet-
to e premure.
Prima di terminare il mio
semplice scritto, ci tengo a
dire che non sono un poli-
tico; non ho, quindi, inteso
fare una partigiana ovazio-
ne politica: anche se ho
espresso il mio doveroso
compiacimento a quei Pro-
gettisti che mi hanno gen-
tilmente donato il loro
"Progetto elettorale", frutto
del loro impegno politico:
Mi è stato offerto un
"Progetto elettorale", titola-
to "Coraggio Cerveteri";
strutturato da un gruppo di
giovani, che hanno dato
vita a un "Movimento poli-
tico", che loro hanno defi-
nito: "Libero, aperto, indi-
pendente", al fine di risve-
gliare nei cittadini quella
autentica coscienza civica,
che li farà diventare capaci
di partecipare alla "cosa"
pubblica.
Ho letto il "Progetto": è
molto ambizioso, comples-
so, ma comprensibile e
fattibile, perché i diversi
"Gruppi di lavoro" (che lo
hanno creato) si sono divisi
le diverse aree, di cui parla
il Progetto, per meglio riu-
scire a trovare le soluzioni
dei problemi reali, e portar-
le a conclusione in tempi
ragionevoli.
Un graditissimo appello al voto
Pensieri di un
anziano cerite
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 3
l’ultima grande novità, forse
la più clamorosa: la dichiara-
zione, ben prima delle ele-
zioni, della squadra di go-
verno, ossia degli Assessori
che comporranno la sua
Giunta. Un fatto senza pre-
cedenti a memoria d'uomo a
Cerveteri, e non solo. La
storia politica recente dimo-
stra infatti che gli incarichi
assessorili, lo strumento più
concreto del potere politico
e amministrativo, troppo
spesso finiscono per rappre-
sentare una merce di scam-
bio, alla base di inciuci, trat-
tative sottobanco e cambi di
maggioranze. O al massimo
rispondono alla logica spar-
titoria del potere fra i partiti.
Coraggio Cerveteri si chia-
ma definitivamente fuori da
tali logiche della solita e
vecchia politica, e lo fa di-
chiarando fin da subito i
nomi, i volti e i curriculum
dei suoi assessori. Il livello
di trasparenza e concretezza
che questo fatto politico
testimonia, non può essere
eguagliato da alcun procla-
ma o enunciazione di buone
intenzioni.
visi, è assai più
importante che
vincere a tutti i
costi. Dopo
queste pre-
messe, Mari-
ni ha illustra-
to il pro-
gramma di
governo, un
lavoro di grande spesso-
re, come mai si era visto
sullo scenario politico
locale. L’approccio pro-
gettuale, quindi analisi del
problema, individuazione
degli obiettivi e proposta
delle soluzioni immedia-
tamente realizzabili, rap-
presenta una novità asso-
luta in un programma
amministrativo. Non
solo. Il programma di
Coraggio Cerveteri offre
anche una visione
d’insieme e di prospetti-
va, sulla base di indagini
statistiche sulla popola-
zione e sulle dinamiche
demografiche, per poter
programmare, fin da og-
gi, le soluzioni ai proble-
mi di domani. Nella pre-
sentazione delle temati-
che, Marini si è sofferma-
to su un altro aspetto
innovativo: il coraggio di
esporsi con posizioni
nette anche sulle questio-
ni più delicate e impopo-
lari. Solo con la chiarezza
dei propri intenti, infatti,
si può consentire ad un
elettore di scegliere in
modo davvero consape-
vole. Infine, il candidato
Sindaco ha presentato
veteri, invece, governare
bene, con unità di intenti e
con progetti chiari e condi-
Sabato 7 Aprile, nella Sala
Convegni del Movimento
Coraggio Cerveteri, il
candidato a Sindaco Juri
Marini ha incontrato la
stampa locale per presen-
tare una serie di grandi
novità, assolute e concre-
te, sullo scenario politico
locale. Marini ha iniziato
parlando del Movimento
Coraggio Cerveteri, che
non è la classica lista civi-
ca, ma un soggetto politi-
co nuovo, democratico,
indipendente, organizzato
in gruppi di lavoro auto-
nomi. Il Movimento è
composto da donne e
uomini liberi, con sensibi-
lità politiche e orienta-
menti culturali diversi, e si
pone l’obiettivo di risve-
gliare e rappresentare una
rinnovata e autentica co-
scienza civica. Il candida-
to Sindaco ha poi presenta-
to i candidati di Coraggio
Cerveteri, tutti provenienti
dalla società civile. Una lista
coesa e di grande spessore,
fortemente rappresentativa,
composta da medici, impie-
gati, operai, pensionati e
commercianti; professioni-
sti, studenti, laureati e diplo-
mati; candidati di tutte le
fasce d’età e tutte le zone
del nostro territorio. Corag-
gio Cerveteri si presenta con
una lista unica perché perse-
verare sulla strada delle lar-
ghe e improbabili coalizioni,
con liste civiche e partiti
messi insieme in pochi gior-
ni, rappresenta una scelta
irresponsabile: una logica
puramente aritmetica, volta
a conquistare qualche voto
in più, ma che difficilmente
potrà garantire stabilità di
governo. Per Coraggio Cer-
Coraggio Cerveteri annuncia 5 grandi novità sullo scenario politico locale
Demolita la vecchia politica Assessori già noti, lista unica, un programma vero, la persona al centro
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 4 CORAGGIO CERVETERI
Un recente sentenza del TAR ha fatto finalmente giustizia dell’odiosa discriminazione che subiscono molti cittadini in zona Valcanneto e San Martino. Molti di quei terreni di campa-gna infatti, furono distaccati dal Comune di Roma e accorpati al Comune di Cerveteri, scontando una differenza di tratta-mento: un agricoltore a Cerveteri poteva costruire il proprio casolare con il lotto minimo di un ettaro. A Roma ne servivano almeno 5. Venne stabilito che, temporaneamente e fino “all’approvazione di apposito strumento attuativo in variante al PRG del Comune di Cerveteri”, per quei terreni avrebbe avuto vigore la normativa del Comune di Roma. Ma lo strumento attuativo non venne mai adottato e quella situazione, che dove-va essere temporanea, divenne di fatto definitiva. Una discrimi-nazione ingiusta, cui il TAR ha risposto sottolineando “la com-plessiva illegittimità dell’operato del Comune di Cerveteri” che non ha provveduto “alla necessaria ripianificazione urbanisti-ca”, anche con riferimento al lotto minimo di interveto.
sto del Patto Territoriale
degli Etruschi. Il “patto”
con il pubblico, attiene alle
procedure di approvazione
agevolate, in rapporto
all’importanza di tali iniziati-
ve (non residenziali) tutte
volte a creare nuova occupa-
zione. Tornando alla conclu-
sione del procedimento ine-
rente il Centro commerciale,
quando tornerà la parola al
Consiglio comunale, potran-
no emergere due diversi
scenari. Secondo alcuni ben
informati, infatti, permarreb-
bero dei problemi in ordine
alla procedura di approva-
zione della variante, che non
risulterebbe essere mai stata
perfezionata e che quindi
dovrebbe essere approvata
ex novo. Secondo questa
lettura, il Consiglio comuna-
le manterrebbe il pieno dirit-
to di decidere in autonomia
se consentire la Variante al
PRG per la realizzazione del
progetto, oppure no. Secon-
do un’altra autorevole lettu-
ra, invece, non ci sarebbe
più alcuno spazio di intere-
Il 13 Aprile scorso, la Regio-
ne Lazio ha espresso parere
favorevole alla Valutazione
di Impatto Ambientale
(VIA) relativa al progetto del
complesso commerciale in
località Beca, nell’ambito del
Patto Territoriale degli Etru-
schi. La determinazione rac-
coglie i pareri
degli altri Enti,
Provincia, Anas
e lo stesso Co-
mune di Cerve-
teri, ed eviden-
zia una serie di
importanti pre-
scrizioni, molte
delle quali coin-
cidono con le
condizioni che
Coraggio Cerve-
teri ha posto nel suo pro-
gramma. L’iter sembra quin-
di orami concluso e la palla
tornerà al Consiglio comu-
nale, dove si giocherà la par-
tita definitiva. Per comple-
tezza di informazione, essen-
do stati registrati numerosi
equivoci sul tema, pare op-
portuno sottolineare che il
progetto è a totale iniziativa
privata e che non un centesi-
mo verrà speso dal Comune.
Diversi cittadini avevano
i n f a t t i c o n t e s t a t o
l’opportunità che il Comune
spendesse dei soldi per co-
struire un Centro commer-
ciale. Evidentemente erano
stati informati male sul tema.
Si tratta infatti di un proget-
to esclusivamente privato,
come tutti quelli nel conte-
Valcanneto, centro sportivo
In breve
Escussa la fidejussione
vento per il Comune. Termi-
nato infatti l’iter dei pareri
degli enti preposti, il proget-
to tornerebbe in Consiglio
per la sola presa d’atto. Ciò
significa che, qualora il Con-
siglio dovesse decidere di
rompere il “patto” già sotto-
scritto, si esporrebbe a sicura
azione risarcitoria
da parte del priva-
to, per il danno
che questi subi-
rebbe e forse
anche per il man-
cato guadagno.
Data l’entità del
progetto, si può
immaginare che
potrebbe trattarsi
di somme impor-
tanti. Il che apre
la strada a due soluzioni: se
le motivazioni del Consiglio
per l’eventuale revoca del
“patto” dovessero risultare
giuste, fondate e valide, quel-
le somme potrebbero incide-
re solo sul bilancio dell’Ente
e l’Amministrazione dovrà
decidere quali altri servizi
tagliare per farvi fronte. Nel
caso invece la decisione non
dovesse risultare fondata su
fatti importanti e oggettivi,
quella responsabilità potreb-
be tradursi in un danno era-
riale contro il Comune di
Cerveteri e l’importo essere
quindi imputato ai singoli
consiglieri responsabili del
voto di revoca del “patto”.
Prosegue l’iter dell’investimento privato
Centro commerciale,
approvata la VIA La parola tornerà al Consiglio comunale:
nuova variante o semplice presa d’atto?
Con determinazione del 16 Aprile scorso, il Commissario pre-fettizio e il Segretario Generale hanno predisposto gli atti per rescindere il contratto con la ditta che avrebbe dovuto comple-tare i lavori del Centro sportivo polifunzionale di Valcanneto, meglio noto come Pallone Geodetico. La ditta, oltre ad una serie di inadempienze, prontamente contestate dall’ente, non avrebbe eseguito una serie di ulteriori lavori concordati a scomputo di molteplici penali accumulate nel tempo. Sono quindi emerse ragioni sufficienti per rescindere il contratto e con ciò, cosa più importante, per escutere la fidejussione. Si tratta di una somma di oltre 60 mila euro, una somma impor-tante che si spera vorrà essere reinvestita nell’impianto per completare i lavori e ripristinare le parti della struttura che nel frattempo avevano cominciato a rovinarsi.
Valcanneto, metanizzazione
Nuova rete in carico all’Italgas?
Il TAR Lazio, con una recentissima e importante sentenza, ha dato ragione al Comune di Cerveteri contro l’Italgas, segnando una svolta fondamentale nella gestione del gas metano. L’Italgas si era infatti opposta alla nuova gara indetta dal Co-mune, che metteva fine al vecchio accordo (risalente al 1987)per l’esclusiva della distribuzione del gas. Per paura di perdere il servizio, l’Italgas ha comunque partecipato alla gara, che pre-vede numerosi vantaggi per il Comune, fra cui l’ampliamento della rete a Valcanneto. Avendo perso il ricorso, ed essendo l’unica partecipante alla gara, l’Italgas si aggiudicherà l’appalto e dovrà rispettare le nuove condizioni e le migliorie proposte. Il nuovo contratto partirà dal 1° gennaio 2013 e i lavori dovreb-bero terminare entro 3 anni.
San Martino, lotto minimo
Sanatoria anche sotto i 5 ettari
Cosa sono i dehors? Si tratta di un
termine che sta ad indicare
l’allestimento di tavoli, sedie e om-
brelloni sul suolo pubblico, che gli
esercizi commerciali, in particolare
bar e ristoranti, approntano nel peri-
odo estivo. I dehors rispondono ad un
regolamento e a delle tariffe, che gli
esercenti pagano al Comune. Il pro-
blema è che il regolamento consente
tale occupazione temporanea del
suolo pubblico solo per il periodo dal
1° aprile al 30 settembre, mentre
ormai le belle giornate si sono allun-
gate fino a tutto novembre. In so-
stanza, senza modificare quel regola-
mento, non è possibile per un bar o
un ristorante apparecchiare all’aperto
dopo settembre. Una inutile rigidità,
che scontenta tutti: in una bella gior-
nata di sole è sicuramente piacevole
prendere un caffè, un gelato o man-
giare un buon piatto di pasta
all’aperto, senza contare che ciò aiu-
ta, e non poco, attività commerciali
in costante difficoltà. La passata am-
ministrazione non ci ha mai pensato,
fino a che, ad un mese e mezzo dalla
di sfiducia, qualcuno dalla maggio-
ranza aveva tentato un blitz demago-
gico e populista, presentando una
mozione sul tema. L’intento era già
allora puramente elettoralistico, per-
ché quella mozione era fatta male:
ossia impegnava il Sindaco e
l’Amministrazione ad apportare mo-
difiche ad un testo, che in realtà era
di competenza del Consiglio. Non
avrebbe avuto alcuna efficacia. A
notare l’errore grossolano, come
emerge dal resoconto del dibattito,
furono lo stesso Sindaco, il Presiden-
te del Consiglio e molti consiglieri,
s i a d i m a g g i o r a n z a c h e
d’opposizione. Ma il proponente non
volle modificare il testo che venne
giustamente bocciato. Per modificare
il rego lamento occorre fare
un’apposita proposta, che deve essere
obbligatoriamente vagliata dalla com-
missione competente e quindi votata
dall’aula. Coraggio Cerveteri ha già
predisposto il testo, congiuntamente
alla proposta di modifica delle tariffe,
che ovviamente non possono essere
le stesse: le entrate in bilancio per
questa voce devono essere rispettate,
ma sfruttare una giornata di sole a
ottobre o novembre, non può costare
quanto ad agosto.
Pronta la delibera per modificare il Regolamento dei “dehors” e le relative tariffe
Autorizzazioni più flessibili per i tavoli all’aperto, anche fuori stagione
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 5
gas, tutelare il Sasso, Pian
della Carlotta, i suoi abitanti,
il suo ambiente e le sue ter-
me, è davvero difficile da
capire. C’è poi un altro ele-
mento poco chiaro, altret-
tanto preoccupante se letto
insieme al silenzio generale
che ha avvolto la vicenda, e
riguarda la società che do-
vrebbe realizzare
l’impianto.
L’autorizzazione alla
costruzione ed eserci-
zio, infatti, è stata
rilasciata dalla Provin-
cia di Roma alla So-
cietà Agricola Aurelia
Srl, dopo circa un
anno e mezzo dalla
richiesta. Appena un
mese più tardi, la so-
cietà richiede alla Pro-
vincia di
“volturare” (cedere)
quell’autorizzazione
ad un’altra società, la
Sasso Green Power
Srl. I motivi restano
ignoti. La nuova so-
cietà tuttavia sembra esser
stata creata appositamente
per l’operazione. La proprie-
tà risulta divisa
fra due Spa
che si occupa-
no di holding:
la Giombini
Finanziaria
Spa, con la
stessa sede
legale della
Sasso Green
Power e la
Giros Spa, con
la stessa sede
legale
dell’Agricola
Aurelia. Inol-
tre, i due am-
ministratori
della Sasso
Escherichia coli dell'estate 2011
che ha causato 18 morti e le mi-
gliaia di casi di botulismo negli
animali sono stati causati dalla
presenza delle centrali a biogas.”
Insomma, aggiornati studi
scientifici stanno dimostran-
do che il Biogas è pericoloso
e dannoso per la salute. An-
che per questo la strana pro-
cedura per il rilascio
dell’autorizzazione pone
inquietanti interrogativi.
Perché nessuno sapeva nul-
la? Perché nessuno si è pre-
murato di informare la citta-
dinanza? Un silenzio genera-
le davvero incomprensibile,
che ha reso tutti impotenti,
anche perché nel frattempo
sono scaduti i termini per
eventuali ricorsi al TAR. E
sembra fatto apposta, perché
i motivi per un ricorso ap-
paiono lampanti. La legge
prescrive infatti che
“l’autorizzazione è rilasciata nel
rispetto delle normative vigenti in
materia di tutela dell’ambiente, di
tutela del paesaggio e del patrimo-
nio storico-artistico”. Come
possa, quella centrale a bio-
Nel silenzio generale, la Pro-
vincia di Roma e una Confe-
renza dei Servizi presso la
Regione Lazio hanno auto-
rizzato una Centrale a Bio-
gas da 1 Megawatt (che si-
gnifica oltre 30.000 tonnella-
te di prodotti agricoli e di
rifiuti compatibili come li-
quami e biomassa vegetali),
in una zona di alto valore
ambientalistico, paesaggisti-
co e termale a Pian della
Carlotta (Sasso). Una scelta
assurda, perché ricade in una
zona che, oltre ad essere
oggetto di numerosi e im-
portanti vincoli, potrebbe
diventare un polo turistico di
straordinario pregio per la
presenza di acque termali a
43° e di un progetto per la
sua valorizzazione. Ma an-
che una decisione scellerata,
perché questi tipi di impianti
sono pericolosi per la salute
umana. Basta andare su Wi-
kipedia, dove, con tanto di
citazioni e puntuali riferi-
menti bibliografici, vengono
illustrate le
“controindicazioni” del bio-
gas: “Molte centrali
a biogas usano
liquami animali
combinati con vege-
tali […]. Per ali-
mentare una centrale
da 1 Mw serve
coltivare circa 300
ha di terreno, […]
con il serio problema
della conversione di
territorio agricolo a
fine alimentare, in
territorio agricolo a
fine energetico. […]
Questi terreni vengo-
no irrorati con dosi
massicce di fertiliz-
zanti e pesticidi,
provocando inquina-
mento del terreno e delle falde
acquifere sottostanti. […] Un
altro problema è legato ai cattivi
odori emessi dalla fermentazione
con conseguente pesante disagio
per le popolazioni […] e allo
spostamento di migliaia di camion
all'interno della zona con conse-
guente aumento dell'inquinamen-
to. […] Un ulteriore e preoccu-
pante svantaggio è che i digestori
non riescono a neutralizzare
completamente i batteri presenti,
in particolare i clostridi (batteri
che provocano botulismo e tetano).
Per questo motivo la regione Emi-
lia-Romagna ha stabilito che il
territorio di produzione del Par-
migiano-Reggiano è considerato
non idoneo per impianti di biogas.
In Germania alcuni ricercatori
hanno suggerito che l'epidemia di
Nel 2011, 18 morti per epidemia in Germania. Ricercatori puntano il dito sul biogas
G.P. sono anche gli ammini-
stratori delle due Spa che ne
detengono la proprietà. E
addirittura uno dei due risul-
ta essere anche
l’amministratore
dell’Agricola Aurelia. I lega-
mi fra le società sono lam-
panti. A quanto pare, quindi,
dopo aver acquisito la neces-
saria autorizzazione per
l’impianto, sarebbe stata
creata una nuova “scatola”
per la sua costruzione e ge-
stione. Una “scatola” che
però, come emerge dalla
visura, risulta essere, in ger-
go finanziario, “vuota”. La
Sasso Green Power non ha
ancora un bilancio e nasce
con un capitale sociale a dir
poco misero: solo 20.000
euro, di cui appena 5.000 già
versati. Non si capisce come
la Provincia abbia potuto
autorizzare questa operazio-
ne. Tra l’altro, nella determi-
na di autorizzazione, l’ipotesi
della “voltura” era prevista
solo in rapporto a eventuali
modifiche della struttura
societaria e del nominativo
del legale rappresentante. Ma
non è questo il caso, perché
qui si tratta di tutt’altra so-
cietà. Quali garanzie potrà
offrire questa nuova Srl, di
fatto “vuota”, nata apposita-
mente per gestire l’impianto
e priva di alcuna esperienza
nel campo? Come potrà
ripagare eventuali danni am-
bientali in una Zona a Prote-
zione Speciale? Possibile che
a nessuno si sia acceso un
campanello d’allarme, leg-
gendo la sua data di costitu-
zione? La Sasso Green
Power viene costituita il
18/10/2011. Per quanto la
Conferenza dei Servizi abbia
concluso i lavori il
4/10/2011 (ignorando in-
spiegabilmente i vincoli ZPS
e con discutibili pareri favo-
revoli della Regione, della
Provincia, e addirittura an-
che della Soprintendenza) la
Provincia di Roma rilascia
l’autorizzazione definitiva
solo il 27/10/2011. Quindi 9
giorni più tardi. Evidente-
mente avevano grande fidu-
cia che andasse tutto bene.
Dopo la discarica e
l’inceneritore (oggi ritirati
sulla parola) adesso ci ripro-
vano con l’impianto a bio-
gas: Regione Lazio (PDL,
Città Nuove, UDC) e Pro-
vincia di Roma (PD, IDV,
SEL, Verdi). È ora di finirla.
Giù le mani dal nostro terri-
torio! Coraggio Cerveteri si
schiera al fianco del Comita-
to contro il Biogas al Sasso e
metterà in campo ogni ini-
ziativa possibile per bloccare
questo scempio ambientale,
gestito in modo così poco
trasparente e che può diven-
tare un grave pericolo per la
salute di tutti gli abitanti
della zona.
“Acque Caeretane”. Sito archeologico recentemente scoperto a Pian della Carlotta - Sasso.
Centrali a biogas, sono pericolose
Coraggio Cerveteri al fianco del Comitato di Pian della Carlotta contro questo scempio
Regione Lazio (PDL, Città
Nuove, UDC) e Provincia di
Roma (PD, IDV, SEL, Verdi):
dopo la discarica e
l’inceneritore (oggi ritirati sulla
parola) adesso ci riprovano
con l’impianto a biogas.
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 6 CORAGGIO CERVETERI
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 7
delle frazioni. Un altro fatto di asso-
luta novità, che rispecchia la nostra
sensibilità per le problematiche lega-
te ai centri più lontani. Non basta
infatti il solito delegato privo di po-
teri, come è sempre accaduto in
passato. Un assessore svolge il suo
lavoro a tempo pieno, ha capitoli di
spesa e soprattutto ha diritto di voto
in Giunta. Questo è uno strumento
forte e concreto, il resto sono chiac-
chiere e vane promesse.
Perché votare Coraggio Cervete-
ri?
Perché Coraggio Cerveteri va oltre
l’arcaica e inutile contrapposizione
fra “cervetrani doc” e “forestieri”.
Una spaccatura sociale incomprensi-
bile, dannosa e odiosa, che impove-
risce la città. I partiti e le “famiglie
politiche” storiche continuano a
concentrare il loro potere, mentre i
nuovi cittadini non vanno a votare
rando pubblicamente, e in anticipo,
i nomi, i volti e i curriculum profes-
sionali della squadra che governerà
la Città. Un fatto senza precedenti a
memoria d'uomo a Cerveteri. Il
livello di trasparenza e concretezza
che questo gesto politico testimonia,
non può essere eguagliato da alcuna
promessa elettorale. Ancora una
volta, alle chiacchiere abbiamo con-
trapposto i fatti. Con coraggio. Del
resto non possiamo non porci una
fondamentale domanda: ma come si
fa a giudicare una coalizione di go-
verno, se non ci è dato sapere chi
saranno le persone chiamate a rap-
presentare la Giunta, ossia lo stru-
mento più forte e concreto del pote-
re amministrativo del Comune?
Voglio anche aggiungere un altro
aspetto si assoluta importanza: Co-
raggio Cerveteri ha previsto anche
un assessorato per la rappresentanza
Il vostro programma si è distinto,
sia dal passato che dalle altre
coalizioni, riscuotendo molto
successo. Perché questa scelta?
Innanzi tutto voglio ringraziare tutti
quanti ci hanno rivolto i compli-
menti per il nostro lavoro, perché
rappresentano la più grande soddi-
sfazione per tutti gli sforzi e i sacri-
fici delle tante persone che hanno
collaborato attivamente alla sua ste-
sura. Coraggio Cerveteri è un movi-
mento giovane, libero e indipenden-
te, la sua forza aggregativa sta nella
capacità di includere, di favorire la
partecipazione e quindi di sapersi
mettere in discussione. Nasce come
risposta al declino partitico,
all’arroganza della casta, sempre più
indifendibile, sempre più lontana dal
paese reale. Dentro Coraggio Cerve-
teri si discute, si lavora, si approfon-
discono le tematiche politiche e
ognuno è veramente protagonista.
Da questo spirito è emerso il pro-
gramma, che per noi rappresenta la
base del rapporto di fiducia con gli
elettori. Volevamo dimostrare di
essere credibili e all’altezza del com-
pito. Siamo andati oltre ogni più
rosea aspettativa.
Coraggio Cerveteri è un movi-
mento giovane. Quali novità pre-
senta rispetto al passato?
Le novità sono moltissime. Abbia-
mo già detto della struttura, demo-
cratica, aperta e indipendente. Poi la
trasparenza e la chiarezza, quindi la
credibilità, non ultimi lo studio, la
preparazione e la competenza. Sia-
mo partiti da un’analisi statistica del
territorio e della popolazione, abbia-
mo individuato le esigenze dei citta-
dini, rispetto al nostro principio
guida che è “la persona al centro”.
Abbiamo quindi assunto posizioni
nette anche sulle questioni più im-
portanti e delicate, perché riteniamo
che la chiarezza sia un elemento di
massimo rispetto verso gli elettori,
che invece tanta parte delle solita
politica rifugge per non scontentare
nessuno. Noi ci siamo distinti anche
in questo, nel rispetto di un altro dei
nostri principi fondamentali: con-
sentire con la trasparenza un voto
libero e consapevole. In questo sen-
so abbiamo organizzato incontri e
convegni di approfondimento delle
varie tematiche. Tutto ciò, rispetto
alla politica che conosciamo, rappre-
senta un approccio politico unico e
altamente innovativo.
Avete già reso noti i nomi dei
vostri assessori. Non vi siete pre-
clusi la possibilità di accordi?
Esattamente. Coraggio Cerveteri ha
voluto invertire la rotta anche su
questo importante aspetto, dichia-
Nel segreto del voto, “cerca il cuore, rifletti qualche istante, poi decidi. Liberamente”
per sfiducia e per protesta. In que-
sto circolo vizioso, paradossalmen-
te, è proprio quel “non voto” a ga-
rantire la continuità ai “soliti noti”.
Per questo bisogna invece andare a
votare e rompere questi assurdi
schematismi, riconquistando la li-
bertà di un voto consapevole. Co-
raggio Cerveteri si propone con
tutte le sue novità, con un progetto
chiaro e trasparente. Ma soprattutto
si presenta con un gran lavoro di
squadra, svolto da tantissimi cittadi-
ni che non sarebbero più andati a
votare senza questa alternativa. Per-
ché Coraggio Cerveteri è davvero
l’unica alternativa possibile. Quando
sarai nel segreto della cabina eletto-
rale, cerca il “cuore”, fermati solo
alcuni secondi. Pensa. Poi decidi,
liberamente, secondo coscienza.
Innovazione, competenza e qualità
Intervista a Juri Marini, candidato a Sindaco di Coraggio Cerveteri
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 9
Sergio Marini e Giulio
Travagliati. Due uomini
che hanno lasciato un
segno evidente nella storia
politica di questa città. Lo
dice la loro biografia che li
ha visti però su fronti op-
posti. Oggi insieme, in
seconda fila a condividere
e a sostenere un progetto.
Com’è che il diavolo apre
all’Acqua Santa o vicever-
sa?
Marini. Credo che dobbia-
mo prendere atto che le
ideologie che hanno fatto la
storia nel 1900 sono finite.
Destra e Sinistra hanno
perso il loro valore, non
scaldano gli animi delle per-
sone che nel bene o nel male
hanno contribuito alla co-
struzione dello Stato Italiano
e una chiara identità nazio-
nale soprattutto dal dopo
guerra fino alla caduta del
muro di Berlino. Dal 1990 in
poi siamo caduti in una spi-
rale perversa che ha modifi-
cato sostanzialmente la poli-
tica, da una partecipazione di
massa, con un ruolo del
popolo vivo e partecipato
che ha contribuito alle scelte
e ai disegni di governo dei
paesi, delle città e della na-
zione, alla affermazione di
aggregazioni personalistiche,
incentrate sul nome di una
persona che fa il bello e il
cattivo tempo a seconda
degli umori, delle convenien-
ze e delle circostanze. E
questo c’è nel Centro Destra
con Berlusconi, Bossi e Casi-
ni come nel Centro Sinistra,
con Di Pietro, Vendola e
Grillo. Sono la matrice di
uno stesso male. Per questo
oggi qui a Cerveteri non ha
più nessun senso continuare
a dividerci tra Destra e Sini-
stra. Occorre rimboccarsi le
maniche e contribuire da
protagonisti a cercare di
risolvere i problemi, che
sono tanti, e dare una spe-
ranza di cambiamento serio
e credibile.
Travagliati. Giorgio Almi-
rante fu il mio padre spiritu-
ale e politico ,mi trasmise
quei valori fondanti che han-
no segnato la mia vita..Nel
1968,ancora minorenne mi
proposero la segreteria del
partito nel Movimento So-
ciale Italiano sez. Cerveteri e
mi consegnarono il gagliar-
detto con la Fiamma Trico-
lore. Oggi penso che nelle
realtà locali, si debba cercare
e trovare lo stimolo per ri-
fondare schemi politici che
sostituiscano le contrapposi-
zioni ideologiche a noi tanto
care. E’ dal basso che può e
deve venire la spinta a privi-
legiare la concretezza, le
esigenze della quotidianità
espresse dalla partecipazione
e dalle capacità dei cittadini
che se ne prendono l’onere.
A Cerveteri, per esempio,
due sono le esigenze fonda-
mentali da tenere da conto:
lo sviluppo e la tutela
dell’ambiente che si configu-
ra nel meraviglioso territorio
ricco di storia e di tradizioni.
Ebbene il primo e il secondo
non possono più essere rap-
presentati da bandiere con-
trapposte che ammassano
interessi spesso ipocriti e al
di fuori dalla normale coe-
renza ma al contrario dal
merito, dalla capacità e dalla
creatività di chi riesce a fare
l’uno senza sacrificare l’altro
con competenza ed onestà
intellettuale. Queste due
qualità si trovano in soggetti
appartenenti ad ogni schiera-
mento ideologico
Coraggio Cerveteri ha nel
suo nome il significato di
esistere. Quel “coraggio”
è un grido disperato? Un
invito? Uno sprone?
Marini. E’ una speranza che
qualcosa cambi. Cerveteri è
incastrata in una spirale per-
versa da troppi anni e dopo
ben quattro Sindaci che non
sono riusciti a concludere il
proprio mandato credo che
sia arrivato il momento in
cui tutti dobbiamo fare un
serio esame di coscienza e
avere il Coraggio di dire
basta ai soliti giochi messi in
campo dai partiti, che a De-
stra come a Sinistra si porta-
no dietro rancori personali,
ambizioni sfrenate dei soliti
noti e una povertà program-
matica e di governo senza
fine. Credo che sia giunto il
momento dell’umiltà, dei
passi indietro della vecchia
classe politica per permettere
ad una nuova generazione di
prendere seriamente e con
responsabilità il ruolo che gli
compete per far uscire Cer-
veteri dall’immobilismo che
ormai l’attanaglia da troppo
tempo. Io e Giulio questo lo
abbiamo fatto. Siamo qui a
dare il nostro contributo al
Movimento di Coraggio
Cerveteri, senza nessun inca-
rico né oggi né per il futuro,
con passione, con umiltà e
felici di mettere a disposizio-
ne di questo Movimento
tutto il nostro bagaglio di
esperienze e le nostre capaci-
tà politiche e organizzative
per l’affermazione di questo
gruppo, forte, coeso, prepa-
rato e vincente.
Travagliati. La mia scelta di
appoggiare Coraggio Cerve-
teri trova fondamento nel
fatto che io trovo valori di
purezza e libertà. Di costru-
zione di un futuro migliore
espresso in un programma
ambizioso che ha frantuma-
to le mie barriere ideologi-
che. Per un uomo che si è
sempre sentito libero come
me, quel “Coraggio” è insie-
me un grido di richiesta di
salvezza, un invito a racco-
gliere le forze e senz’altro
uno sprone a reagire.
A proposito di coraggio, il
coraggio di indicare la
Giunta prima è forza o
ingenuità?
Marini. E’ senza dubbio
una grande prova di corag-
gio e di determinazione.
Questo significa rompere gli
schemi che si sono adottati
fino ad oggi. Significa sot-
trarsi al gioco perverso degli
inciuci e del mercato avvi-
lente delle poltrone. Se vuoi
il mio appoggio cosa mi dai?
Se ti appoggio, magari sotto
banco, al ballottaggio, me la
dai la Presidenza del Consi-
glio Comunale? Oppure la
Presidenza della Multiservi-
zi? Ebbene questo gioco
Coraggio Cerveteri l’ha rot-
to. In una affollata assemble-
a si sono scelti i componenti
della giunta all’unanimità,
allo stesso modo con il quale
si è scelto il candidato a Sin-
daco Juri Marini. E’ prevalsa
la competenza e la merito-
crazia, senza infingimenti,
senza subdoli giochi di squa-
dra, il tutto alla luce del sole.
Travagliati. E’ aver restitui-
to a tutti la libertà di poter
votare senza condiziona-
menti e senza ansie. Sapere
quello che si sta facendo,
avere la consapevolezza di
essere tu che scegli e che
eventualmente sbagli, non
sentirti usato per giochi e
patti successivi che possono
vanificare le tue attese e nel-
lo stesso tempo tagliarsi
alcune importanti possibilità
di manovra è coraggio o
ingenuità? La risposta la
delego a chi legge.
Quindi si risponde con la
ragione alla inadeguatez-
za e alla violenza, sia pure
verbale, di altri?
Marini. Senza dubbio. Ci
sono in campo due modi
contrapposti di fare politica,
di essere tra la gente, di pro-
porre soluzioni. C’è chi,
come Juri Marini e Coraggio
Cerveteri, portano avanti un
programma serio, partecipa-
to e concreto per il governo
della città e ci sono gli altri
che urlano, si accusano vi-
cendevolmente, si erigono a
giustizieri, gridano ai quattro
venti che saranno onesti,
puliti, ligi alle leggi e altri che
tapperanno le buche, mette-
ranno le lampadine o che
recinteranno alcune aree da
dedicare agli amici a quattro
zampe. E’ questa la differen-
za tra chi usa la ragione e chi
invece la violenza verbale o i
proclami lapalissiani molto
ridicoli. Ve lo immaginate un
candidato a Sindaco o un
candidato a Consigliere Co-
munale che proclama che
non sarà onesto, che non
osserverà le leggi e che non
tapperà nessuna buca e non
cambierà le lampadine fulmi-
nate? Mi sembra che alcuni
siano caduti nel ridicolo oltre
che in un delirio di comicità.
Travagliati. Basta vedere e
sentire gli altri. Non hanno
argomenti,sono tutti contro
tutti come se questa città
fosse una torta e ciascuno
volesse la fetta più grande.
Che tristezza. Mesi di lavo-
ro hanno prodotto il pro-
gramma più evolutivo che
la storia di Cerveteri ricordi.
Riguarda ogni settore della
società. Analizza e appro-
fondisce con azioni mirate e
dirette. Il Movimento, ha
consultato i rappresentanti
di tutte le categorie.
Coraggio Cerveteri: ana-
lizza, individua gli obietti-
vi, offre soluzioni. Nessu-
na promessa allora?
Marini e Travagliati ri-
spondono insieme: Coraggio
Cerveteri non promette.
Offre partecipazione al fare.
E scusate se è poco.
Intervista doppia a due personaggi storici della Destra e della Sinistra di Cerveteri
Sergio Marini Vs Giulio Travagliati Oggi insieme, tra i simpatizzanti di Coraggio Cerveteri, per aiutare il nuovo ad emergere
AL CUORE RAMON!
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 10 CORAGGIO CERVETERI
sostegno a progetti per la
valorizzazione della Necro-
poli, la presa d’atto che il
nostro territorio potrebbe
offrire un centro termale di
primo livello che farebbe,
insieme alla Banditaccia e la
nuova Campo di Mare, il
vero sistema integrato del
nuovo turismo Cerite. Poi
un vero programma sulla
salute che viene esposto da
chi, per la salute, opera tutti
i giorni e, per professione,
programma e realizza per la
sanità pubblica. L'ecologia e
le fonti di energia alternative
trattate con serietà e propo-
ste come soluzioni, la fonta-
na ecologica come offerta
sana e conveniente a dispo-
sizione dei consumatori. La
purezza della trasparen-
za amministrativa come
componente del pro-
gramma politico che si
determinerà con l'ana-
grafe dei candidati e
degli eletti. Ogni com-
ponente del Consiglio
Comunale, della Giunta
o Delegato proveniente
dal Movimento Corag-
gio Cerveteri, metterà a
disposizione della citta-
dinanza l'informazione
dei principali dati eco-
nomici e patrimoniali perso-
nali. E poi tanto altro e
tanti maggiori dettagli che
troverete a breve sulla no-
stra pubblicazione: Il pro-
gramma che nessuno ha mai
avuto il Coraggio, la forza e
il Cuore di scrivere prima.
Ma niente sarà così emozio-
nante e forte, come parteci-
pare a questo laboratorio
civico nuovo in Piazza Ri-
sorgimento. Per questo, e
non per altro, Noi abbiamo
già vinto.
CORAGGIO
CERVETERI
L'analisi statistica della po-
polazione come base di ogni
pensiero di chi vuole sem-
pre la persona al centro e sa
che si programma solo at-
traverso la consapevolezza;
il progetto comunicazione
con le tecnologie tradiziona-
li e quelle più moderne. Poi
il risultato del Gruppo che
ha analizzato l'approvvigio-
namento di fondi tramite
bandi europei per dare ossi-
geno all'asfittico bilancio
comunale. La scuola, come
momento di incontro, che
diventa un occasione di
discussione e riflessione
emozionante. Poi i temi più
sensibili, quelli che corrono
nei discorsi di piazza o in-
torno al tavolo in famiglia,
ma mai visti e concretamen-
te analizzati in dettaglio,
come ha fatto seriamente e
pubblicamente Coraggio
Cerveteri: il progetto del
centro commerciale o quello
presentato dall' Ostilia per
Campo di Mare ormai tanto
tempo fa, con l'ottica e l'ap-
proccio laico di chi ama le
Frazioni e che crede nel
bisogno di lavoro come la
vera opportunità di miglio-
rare lo stile di vita della pro-
pria gente. Coraggio Cerve-
teri sa che si può dire si a
questi piani, ma a precise e
non negoziabili condizioni a
garanzia e a vantaggio della
comunità. Il turismo, con il
Nel cuore medioevale di
Cerveteri, a Piazza Risorgi-
mento, luogo testimone
degli eventi tra i più impor-
tanti per la nostra Città, si
sta consumando un altro
momento storico: il Movi-
mento Politico Coraggio
Cerveteri ha creato il primo
laboratorio civico e politico
dell'era moderna a Cervete-
ri. Un Centro Convegni
dove si incontrano settima-
nalmente gruppi di persone
sempre più numerosi, e
sempre più attenti a quelli
che sono i piani e le soluzio-
ni che compongono il pro-
gramma politico di Corag-
gio Cerveteri. Un libro an-
cora in fase di stampa, nel
quale scorrono pagine di
iniziative, di soluzioni e
di dati che i Gruppi di
Lavoro, fondamenta del
concetto stesso del Mo-
vimento, hanno elabora-
to dopo approfondite e
professionali analisi. Si
alternano, sul mega
schermo del Centro
Convegni, immagini e
informazioni collegate ai
problemi del territorio
sempre discussi, ma mai
affrontati con reale de-
terminatezza e caparbia
capacità. Al microfono, i
rappresentati del movimen-
to, gente che ha scelto di
mettere le loro preziose
professionalità al servizio
vero e disinteressato della
propria terra e dei propri
Concittadini per determina-
re l'unica alternativa possibi-
le. Scorrono, quindi, con
sempre maggiore enfasi, le
parti del programma politi-
co di Coraggio Cerveteri.
Nessuno slogan, né facile e
scontate critiche al passato
o agli incerti ed impreparati
concorrenti della prossima
sfida elettorale, ma solo dati,
informazioni, soluzioni e
spunti di riflessione.
Il primo laboratorio civico e politico di Cerveteri
Noi abbiamo già vinto Avviati studi e analisi statistiche della popolazione
l’assoluta mancanza di una pur
minima pianificazione demo-
grafica che avrebbe dovuto
guidare le scelte di investimen-
to di medio/lungo periodo e
tutte le politiche sociali e edili-
zie del territorio. Noi, che ci
affacciamo per la prima volta
sulla scena politica Ceretana,
sentiamo già il peso della ne-
cessità di trovare soluzioni a
questa situazione anche per
evitare il paradosso che la
ricchezza costituita dalla no-
stra gente venga invece solo
considerata un problema dai
vecchi e nuovi attori della
politica al solo fine di spot
elettorali e poco più. Chi ha
“coraggio” a Cerveteri, vuole
lavorare affinché i giovani
abbiano spazi per lo studio e
lo sport, e gli anziani centri di
socializzazione e un degno
servizio di assistenza nei casi
di comprovata necessità. Men-
tre abbiamo iniziato a studiare
i dati demografici che costitui-
scono la base per ogni ragio-
namento, ci proponiamo di
coinvolgere le persone territo-
rio nelle sue manifestazioni
più importanti e attive. Puntia-
mo a costituire commissioni
permanenti tra organi istitu-
zionali ed associazioni di vo-
lontariato, associazioni sporti-
ve e rappresentanti della scuo-
la, al fine di studiare, program-
mare e proporre piani di azio-
ne adeguati nei vari campi di
interesse come lo sport,
l’assistenza agli anziani, le
scuole. Per farlo sarà sufficien-
te modificare nei punti cardine
i regolamenti comunali delle
consulte già esistenti e rendere
queste commissioni organi
vivi, proattivi e con compiti
anche consultivi per affiancare
la Giunta ed il Consiglio Co-
munale quanto saranno chia-
mati a decidere su questi a-
spetti. Il tutto nella massima
condivisione e trasparenza.
Riteniamo anche che le fonti
di finanziamento ci siano e
non necessariamente si debba
sempre ricorrere ad aumenti
delle tasse locali. Noi sappia-
mo come agire per ottimizzare
la partecipazione a bandi euro-
pei e regionali, sappiamo co-
me supportare le associazioni
sportive per monitorare, par-
tecipare e vincere bandi delle
federazioni sportive. Abbiamo
idee e piani per affrontare il
tema della fiscalità nell’ottica
della disciplina e della traspa-
renza. Una rivoluzione cultu-
rale, che insieme alla giusta
dose di coraggio e competen-
ze, rende il nostro impegno
“la sola alternativa possibile”;
Augusto Monachesi
Nella nostra Città si sente
decisamente la necessità di
spazi per tutti i livelli di scola-
rità, per le attività sportive e di
socializzazione. Negli ultimi
anni la composizione e la
dimensione della popolazione
è radicalmente cambiata e le
strutture non sono state ade-
guate né alla crescente richie-
sta in termini numerici né,
tantomeno, alle diverse neces-
sità dell’utenza che assumeva
caratteristiche demografiche,
per la loro natura, sempre più
esigenti. Da un’analisi molto
recente effettuata da Coraggio
Cerveteri, si evince come una
parte molto rilevante dei no-
stri concittadini sia nelle tipi-
che fasce di età che richiedo-
no, per la loro peculiarità,
tempi, spazi e occasioni per
socializzare, per investire in
momenti culturali, per fare
sport o, semplicemente, con-
dividere un sano passatempo.
Se consideriamo le fasce tra i
26 ed i 60 anni come le più
impegnate in attività lavorati-
ve (troppo spesso in disagiato
pendolarismo), abbiamo solo
il 53% della popolazione co-
stantemente impegnata. Ne
deriva che il restante 47%,
corrispondente a più di 17
mila cittadini, necessità di
spazi dove crescere, studiare,
giocare e socializzare. Di
fronte a tale necessità, tra
l’altro in continua crescita, ci
confrontiamo con una Città
che non sa offrire adeguati
asili che possano aiutare i
piccini nei loro primi anni
della crescita e le loro famiglie,
né offrire scuole elementari e
medie adeguate in termini
strutturali alla crescente richie-
sta, e neppure fronteggiare la
particolare dislocazione geo-
grafica del Comune di Cerve-
teri caratterizzato da centri
“periferici”, anche questi, in
continua costante crescita.
Negli ultimi anni abbiamo
assistito a misure inadeguate e
intraprese solo per fronteggia-
re emergenze. Così sono ap-
parse specie di baraccopoli nei
cortili delle scuole ad uso aule
o mense scolastiche o plessi
scolastici in prefabbricati non
certo esempio della più mo-
derna architettura scolastica
collegati alla viabilità cittadina
in modo precario. Il tutto a
discapito degli studenti, della
loro sicurezza e del loro dirit-
to ad un livello di vita adegua-
to o dei loro insegnanti, spes-
so paladini impavidi della
gloria della scuola pubblica di
un tempo che fu. Quello che
noi di Coraggio Cerveteri
riteniamo, quindi, più grave è
Il sociale
nel sociale
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 11
Alcuni casi per capire la differenza fra voti validi e voti non validi
L’incognita del voto disgiunto
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 12 CORAGGIO CERVETERI
Parlare dei servizi da offrire ai Cittadini di Cerveteri, e so-prattutto pensare di migliorar-li ottimizzandone anche la gestione economica, significa oggi, essenzialmente, analizza-re la situazione della Multiser-vizi Caerite S.p.A., società che ne gestisce direttamente la gran parte. Il quadro che ne emerge è disarmante: servizi resi a un livello così scarso da raccogliere solo lamentele dalla cittadinanza e offerti a costi di gestione fuori dal controllo del potere politico locale. La gestione della So-cietà partecipata risulta in costante e grave perdita e l'amministrazione comunale ripiana i buchi senza un mini-mo controllo preventivo ed eludendo i Patti di Stabilità. Emergono anche singolari contenziosi legali in corso che, se si sviluppassero nega-tivamente come sembra mol-to probabile, affosserebbero definitivamente questo gigan-te dai piedi ormai di argilla. La Multiservizi Caerite S.p.A. La Società è totalmente parte-cipata dal Comune di Cerve-teri, la struttura impiega poco più di 50 dipendenti, ed è diretta da Commissari di no-mina sindacale. I compiti che le sono affidati, e di cui quindi è responsabile, sono fonda-mentali per la nostra Città, condizionando in maniera diretta il grado di benessere dei nostri Concittadini. Per comodità espositiva, si illu-strano i principali servizi nello schema in figura. L'analisi della Società La prima, importante precisa-zione, è che la Multiservizi si configura,giuridicamente, come una società di capitali, dotata di una propria struttura direzionale ed am-ministrativa che, pur essendo auto-noma nel processo imprenditoriale e decisionale, appar-tiene però al 100% all’ente Comune di Cerveteri, e quindi consolida e riversa, nei fatti, ogni ri-schio, perdita o utile sull’azionista unico. In altre pa-role il Comune, socio unico (si ricorda che nelle società di capitali la responsabilità, per definizione, è limitata al patri-monio dell’impresa stessa), è il responsabile ultimo verso i terzi, nel caso la società stessa venga sottoposta a procedi-menti fallimentari o di liquida-zione coatta amministrativa. E’ importante partire da que-sto concetto quando ci si vuole addentrare nella lettura dello stato di salute della par-tecipata attraverso i suoi dati di bilancio (ultimo disponibile è quello al 31.12.2010). Quel-lo che noi di Coraggio Cerve-
teri abbiamo immediatamente constatato è che la società in questione è costantemente ben al di sotto del livello che dovrebbe contraddistinguere una sana gestione operativa. Nei tre ultimi bilanci osserva-ti, (esercizi 2008, 2009 e 2010), infatti, il margine operati-vo lordo è pesantemente negati-vo (evidenziando una perdita di ben 157.000 Euro nel 2010). In economia il margine operativo lordo è un indicatore di redditività che si utilizza per capire se un’attività è redditi-zia o meno, dato che mette in evidenza il reddito prodotto dalla gestione, al netto della gestione finanziaria (interessi attivi o passivi), fiscale (tasse), deprezzamento di beni ed ammortamenti. In altre paro-le, se per gestire la vostra casa aveste bisogno, oltre alle spe-se per la dispensa, gas, luce e telefono (utenze essenziali all’andamento normale di un’abitazione) di un aiuto esterno di una domestica, siamo certi che ciascuno di voi farebbe in modo che il costo sostenuto per pagare la domestica non faccia andare in rosso i conti mensili della casa e, quindi, il margine ope-rativo lordo della famiglia. Anche perché dopo tali spese correnti, restano da pagare il mutuo e le tasse (nell’impresa: gli ammortamenti, le imposte, ecc.). Un’impresa appena sostenibile dal punto di vista economico, dovrebbe avere un margine lordo in grado di coprire almeno l'ammorta-mento dell’avviamento, men-tre la Multiservizi sembra non riuscire a coprire nemmeno il costo degli stipendi del perso-nale. L’avviamento, in questa Azienda, dovrebbe consistere (secondo gli scarsi dati a di-
sposizione) nel valore iniziale di conferimento delle attività da parte della precedente azienda o ente che ha lasciato il servizio (il valore economi-co delle farmacie e delle attivi-tà in genere). La perdita totale del bilancio 2010 è stata di euro 496.893, proseguendo un trend negativo costantemente verificato an-che negli anni precedenti: euro 991.760 nel 2009, euro 520.494 nel 2008 ed euro 602.626 nel 2007.
Il totale della gestione “economica” degli ultimi quattro anni evidenzia, quindi, una perdita secca di euro 2.611.773. Nella nota integrativa al bilan-cio 2010 si annuncia, con una allarmante arrendevolezza, lo stesso trend per il 2011. Gli unici impegni assunti per ottimizzare la gestione in perdita, sono quelli di interve-nire per migliorare il rendi-mento delle farmacie (unico settore in debole attivo) oltre a chiedere all’utente (il Comu-ne di Cerveteri) la rivisitazio-ne di alcune tariffe (uguale: più soldi dai cittadini). Per quanto riguarda poi lo stato del servizio di trasporto scolastico, abbiamo provato a leggere una spiegazione circa una pendente richiesta di aumento delle tariffe chilome-triche da parte del gestore tecnico (la ditta di pullman) ma, onestamente, la abbiamo trovata incomprensibile anche se i termini, preso uno ciascu-no, erano tutti in italiano. Provate voi, magari sarete più fortunati. Considerato il deprecabile stato del conto economico, abbiamo pensato di trovare un appiglio utile a giustificare la permanenza in vita di una simile azienda tra le pieghe dello stato patrimoniale. Ab-biamo, quindi, dato un veloce sguardo alle importanti infor-mazioni contenute. Quello che ha attirato la nostra atten-zione, è stato un credito nei confronti di una controllata (società di proprietà della Multiservizi) per più di 4 mi-lioni di euro, che giace non fatturato, dal lontano 2008. Non sappiamo se nel 2011 sia stato incassato, ma pare diffi-cile visto che il debitore è in
liquidazione (!). Allora, abbia-mo cercato qualche spiega-zione e abbia-mo trovato che la Multiservizi è anche debitri-ce nei confron-ti di questa società per un importo di circa 3 milioni e per entrambe le posizioni è in causa con la società di sua diretta proprie-tà che è in
liquidazione. Veramente para-dossale. Nei documenti alle-gati al bilancio, si spiega che nel 2009 la Multiservizi ha effettuato un accantonamento per rischi su crediti per circa un milione, pari alla differen-za delle due pendenze. Come a dire: se perdo da una parte e non incasso i 4 milioni, sicu-ramente vinco dall’altra e incasso i 3! Quindi ho perso solo un milione che, da bravo contabile, ho già spesato nel bilancio 2009. A parte che,
come cittadini, quel milione sarebbe pure nostro (come la Multiservizi che è al 100% del Comune) e quindi, per fare un esempio, toccherebbero euro 27 per ogni membro della mia famiglia, ma poi chi garantisce la Multiservizi che se perde da una parte, poi vince dall’altra e incassa da una società in liquidazione? A noi di Corag-gio Cerveteri, hanno comin-ciato a sorgere molti dubbi su tale operazione e cercheremo in tutti i modi legalmente possibili di andare a fondo ottenendo maggiori informa-zioni. Il Collegio Sindacale, nella sua relazione allegata al Bilancio 2010, ha esplicita-mente consigliato il management della Multiservizi di “seguire attentamente gli sviluppi della vicenda legale”, e ha fatto bene, secondo noi, forse poteva fare di più sul principio contabile applicato all'accantonamento per rischi e oneri futuri (è realmente adeguato o sarebbe opportu-no / richiesto incrementarlo a euro 4,6 milioni?). Ma chi sono i manager della Multiservizi? Secondo noi e secondo la legge, il Sindaco di Cerveteri è comunque il re-sponsabile ultimo dell’andamento dei servizi e del bilancio della controllata. I Revisori del bilancio comuna-le, nella loro relazione a quel-lo 2010, hanno reiterato infat-ti l’invito a gestire più diretta-mente la controllata per me-glio agire in questa situazione di palese dissesto. Raccoman-dazione forte, più volte disat-tesa, ma non adeguata secon-do noi, vista la situazione economico/patrimoniale. Se vi chiedete chi ha pagato i due milioni e seicentomila e rotti di perdite pregresse, chi pagherà la perdita 2011 prean-nunciata e chi pagherà i re-stanti 3 milioni e rotti di per-dite su crediti (qualcosa ci dice che perderemo entrambe le vertenze e ne saremo certi quando avremo capito le vere cause che le hanno determina-te e sapremo i nomi di chi le ha gestite) la risposta è: i Cit-tadini di Cerveteri attraverso il depauperato bilancio comu-nale e rinunciando a servizi e infrastrutture per mancanza di una sana gestione economica della Multiservizi. La proposta di Coraggio Cerveteri La nostra preoccupazione di politici seri, è quella di fornire servizi adeguati alla cittadi-nanza e garantire la stabilità del lavoro ai dipendenti del Comune e delle Società satel-lite. Considerato che né i servizi, ne la stabilità dei posti di la-voro sembrano garantiti visto il manifesto dissesto econo-mico di questa gestione, noi proponiamo di intervenire con una riorganizzazione radicale che abbia solo i sopra menzionati punti fermi:
1. Verranno redatti dettaglia-ti capitolati tecnici per i singo-li servizi al fine di individuare il livello qualitativo e quantita-tivo adeguato dei servizi;
2. Operare, attraverso bandi pubblici, delle gare per l’affidamento a società profes-sionali indipendenti esistenti sul mercato, i principali servi-zi ad oggi prestati dalla Multi-servizi (con esclusione delle Farmacie). Affidare a terzi i servizi, affinché oneri e pro-venti degli stessi, rimangano in capo alla società prestatrice, liberando il bilancio comunale dalla necessità di intervenire nel tempo a ripianamenti;
3. Anche il servizio di tra-sporto scolastico, dovrà esse-re dato in outsourcing senza la responsabilità gestionale ed ulteriore intervento economi-co da parte del Comune;
4. La gara tra i partecipanti al bando dovrà essere al ribas-so rispetto ai costi medi soste-nuti dalla Multiservizi negli ultimi tre anni.
5. Le farmacie rimarranno in gestione della Multiservizi dove il management sarà snel-lito riducendo drasticamente il numero dei Commissari e riporterà direttamente all'As-sessore al Bilancio e Persona-le, presentando sia i bilanci preventivi dettagliati che i report trimestrali di verifica e controllo. Verranno fissati obiettivi economici annuali ed i risultati verranno portati in Giunta e poi in Consiglio nell'ottica di garantire la mas-sima trasparenza (informazioni complete e per tempo).
6. Sia nella fase di outsour-cing che in quella di gestione successiva, verranno garantiti i gli attuali posti di lavoro e le relative condizioni economi-che, attraverso un sistema premiante nella gara di appal-to. Riteniamo che solo in questo modo si possa operare co-struendo un futuro più stabile per i lavoratori del mondo servizi a Cerveteri, ottimiz-zando il Bilancio Comunale e mettendolo al riparo da rischi di azienda non competenti ad un Ente Locale, incrementan-do la qualità dei servizi offerti e responsabilizzando tutti gli operatori del settore. In conclusione: molti fanno della loro asserita legalità ed onestà il loro unico valore, noi che le diamo per scontate al nostro interno, pensiamo che la chiarezza dei program-mi sia il vero valore aggiunto del buon amministratore e questa è solo una delle prove; per il resto, venite sul nostro sito o presso la nostra sede, troverete chiarezza e pro-grammazione su tutti i temi importanti per Cerveteri. Augusto Monachesi
L’analisi sulla “partecipata” del Comune di Cerveteri, in continua perdita
Multiservizi, un quadro disarmante Era una grande opportunità, è stata trasformata in un carrozzone ad uso della politica
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 13
mezza quanto ha stanziato in bilancio
il Comune nel 2011 per i servizi a
"domanda individuale" come le
"mense scolastiche", le "colonie cli-
matiche minori" e i "soggiorni stagio-
nali anziani".
Noi di Coraggio Cerveteri, abbiamo
analizzato e studiato il problema e,
senza nasconderci dietro a proclami
elettorali facili e fini a se stessi, vi
sottoponiamo, con dati di fatto in-
confutabili, le uniche misure possibili
e chiediamo il vostro supporto. Sia-
mo convinti che solo in questo modo
si possa evitare l'ingiusto aumento
delle tasse locali e si possa raggiunge-
re quell'equità sociale che tutti troppo
spesso solo sventolano come una
ormai rattristata bandiera. Sappiamo
che per fare questo, ci vuole Corag-
gio, ma chi se non noi, Noi che sia-
mo fuori dai soliti schemi e potentati,
noi che ci chiamiamo Coraggio Cer-
veteri. Contattateci, contribuite con
le vostre idee alla fucina della nuova
politica di Cerveteri.
Augusto Monachesi
(Sarà Assessore al Bilancio, Tributi e
Personale della Giunta del Sindaco Juri
Marini)
tutti i Cittadini i quali, nelle sue ver-
sioni di preventivo, potranno rilevare
e controllare nel tempo la progettua-
lità vera della nostra Amministrazio-
ne.
5. Porremo in essere azioni di
management chiare, trasparenti e
condivise affinché le aziende parteci-
pate dall'Amministrazione (leggi Mul-
tiservizi) siano, a tutti gli effetti, con-
trollate dal Sindaco, dal Consiglio
Comunale e dalla loro strutture ope-
rative, come più volte raccomandato
anche dai Revisori in varie e disattese
Relazioni al Bilancio. In questo modo
siamo certi sin da ora di ridurre que-
gli eccessi che hanno obbligato il
Comune a dolorosi ripianamenti di
perdite effettuati costantemente nel
tempo sulle spalle del Bilancio
dell'Ente Comunale e a carico finale
di tutti i Cittadini, anzi, per meglio
dire, di tutti quelli onesti (pensionati
compresi) che pagano le imposte e le
tasse.
Solo applicando queste misure, che
non determinano rincari per il cittadi-
no, contiamo di recuperare fondi in
maniera costante nel tempo per ca.
900 mila Euro l'anno. Per dare un
ordine di idea del valore di questo
contributo sul bilancio della nostra
Città, diremo che é pari una volta e
mente assumere seriamente il ruolo
di un amministratore in grado di gui-
dare una vera autonomia impositiva.
Se si vuole essere autonomi, bisogna
assumersi tutte le responsabilità,
compresa quella di applicare stru-
menti e controlli, affinché tutti paghi-
no le imposte e le tasse dovute. É
ormai accertato, anche a livello na-
zionale, che l'adagio "pagare tutti per
pagare di meno" é un fatto che si può
realizzare.
L'amministrazione a guida Coraggio
Cerveteri, si impegnerà in questo
senso, utilizzando tutti gli strumenti
possibili per stanare gli evasori e far
si che le entrate così determinate,
vengano investite per una costante
riduzione della tassazione in capo agli
onesti.
Questo si può fare, e lo faremo, in
questo modo:
1. Bilanceremo equamente l'impo-
sizione IMU (la nuova ICI) tra prime
case e quelle da turismo premiando le
famiglie e i residenti in genere e sal-
vaguardando le casse Comunali dai
nuovi criteri di centralizzazione Stata-
le previsti dalla normativa;
2. Stipuleremo una "convenzione di
collaborazione informatica" con l'A-
genzia delle Entrate, l'INPS e l'Agen-
zia del Territorio, al fine di poter
comunicare i dati tributari, nelle for-
me stabilite dalla Legge, dei contri-
buenti della nostra Città e segnalare
atti, fatti o negozi che soggettivamen-
te evidenzino comportamenti evasivi
o elusivi. In questo modo, contiamo
di ottenere le importanti entrate stra-
ordinarie previste dalla Legge per
quei Comuni che applicano tali mezzi
al fine di combattere il fenomeno
dell'evasione fiscale e contributiva.
Le comunità che si comportano in
questo modo, ricevono il 100% delle
tasse e dei contributi oltre alle sanzio-
ni che hanno contribuito a recupera-
re senza vincoli di destinazione degli
stessi. Potremo quindi utilizzarli per
ridurre l'imposizione tributaria o per
investimenti strutturali.
3. In piena trasparenza e
condivisione con la Citta-
dinanza (con il ricorso
anche ad un referendum
consultivo), verificheremo
ogni opportunità di desti-
nare la riduzione delle
imposte, possibile dopo
l'applicazione delle prece-
denti misure, ad una
"imposta di scopo" per finanziare la
costruzione di importanti opere di
utilizzo pubblico di cui Cerveteri non
vede l'ombra da decenni.
4. Opereremo sul bilancio del Co-
mune in maniera da renderlo uno
strumento propositivo ed un docu-
mento trasparente a disposizione di
Esistono esempi virtuosi in molte
città, alcune delle quali non troppo
lontane dai confini di Cerveteri. Si
possono attivare processi affinché la
disciplina e la trasparenza applicate
alla fiscalità si trasformino in efficien-
za ed uguaglianza sociale. Coraggio
Cerveteri, si impegna in questo setto-
re a perseguire questi obiettivi affin-
ché i Cittadini siano equamente trat-
tati attraverso un giusto ed equo pre-
lievo fiscale. Crediamo fortemente
che chi non contribuisce in relazione
alle proprie disponibilità ed evade le
imposte lo fa a discapito degli onesti,
dei lavoratori seri, dei pensionati e
delle aziende virtuose. Pensiamo che
un percettore di pensione sociale é
giustamente chiamato a contribuire
in ragione del suo reddito, ma troppo
spesso l'importo che gli viene tratte-
nuto é maggiorato a causa dal tasso
di evasione ed elusione praticato da
chi pretende, ma non da. Le aziende
che lavorano onestamente (chi non
paga le tasse e usa il lavoro nero non
può considerarsi tra queste, ricordia-
molo) non possono essere costrette a
subire la peggiore delle scorrette con-
correnze, quella di chi può abbassare
i prezzi perché non paga le tasse do-
vute o non regolarizza i suoi dipen-
denti.
Parlando dei servizi primari come le
scuole, i trasporti, le strade, la nettez-
za urbana, le farmacie, dobbiamo dire
che questi soffrono, non solo per la
disastrosa amministrazione che Cer-
veteri ha subito negli ultimi decenni,
ma anche per la mancanza di fondi a
questi destinati. Chiunque sarà chia-
mato a governare Cerveteri, dovrà
fare i conti con la situazione delle
casse comunali. Diffidate da chi pro-
mette impegni senza spiegare da do-
ve prenderà i fondi necessari o da chi
dichiara che dividendo tra Frazioni le
già misere risorse, qualcuno ne possa,
in futuro, beneficiare. I trasferimenti
dallo Stato e dagli Enti Territoriali si
sono, infatti, assottigliati a seguito
delle nuove leggi sul
federalismo fiscale e
i patti di stabilità. La
nuova IMU (vecchia
ICI) costringerà i
Comuni a trasferire il
50% dell'imposta
ricavata dagli immo-
bili non di prima
abitazione (seconde
case) allo Stato. In
controtendenza, la popolazione di
Cerveteri é aumentata considerevol-
mente. La Città si é invecchiata e non
riceve investimenti strutturali da più
di un ventennio. Tali ristrettezze e
limiti costituiscono dei vincoli che le
amministrazioni comunali dovranno
rispettare. Il Comune dovrà final-
Trasparenza e disciplina fiscale, forme di efficienza e strumenti di equità sociale
Pagare tutti per pagare meno Patto antievasione, fino al 100% degli importi recuperati resta al Comune
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 14 CORAGGIO CERVETERI
l’ascolto delle problematiche
avanzate, la loro analisi e lo
studio insieme di possibili
soluzioni coraggiose perché
trovate insieme. Altre meto-
dologie di lavoro sono solo
fumo negli occhi.
Coraggio Cerveteri, non è
difficile migliorare!
Riccardo Agresti
(sarà Assessore alla Pubblica
Istruzione e ai Servizi Sociali
della Giunta Marini)
tutti sappiano cosa si possa e
cosa non si possa fare. Con-
divisione che non nasce da
accordi politici, ma da analisi
tecniche, in riunioni di pochi
delegati o assembleari, in cui
ciascuno porti il proprio
contributo di idee ed insieme
se ne analizzino i pro ed i
contro, giungendo poi alla
soluzione da attuare. Questo
è il mio metodo di lavoro.
Un metodo che non può
prevedere soluzioni precon-
fezionate ritenute aprioristi-
camente forzatamente la
migliori, ma che preveda
della conoscenza permette
allora ad un numero sempre
più grande di cittadini di
capire e quindi di difendersi.
Fare scuola è cioè una scelta
politica che ha come obietti-
vo non consentire la sopraf-
fazione dell’uno sugli altri,
del forte sul debole, di chi sa
su chi non sa. La scuola, se
ben funzionante, rende forte
il debole.
È troppo facile contestare,
polemizzare e criticare chi
faccia qualcosa, molto meno
facile è fare. Ho accettato
così l’invito a mettere la mia
conoscenza tecnica del mon-
do della scuola a disposizio-
ne del Comune di Cerveteri
per cercare di trovare solu-
zioni a problemi ormai in-
cancrenitisi sul territorio:
carenza di asili nido; liste di
a t t e s a n e l l a s c u o l a
dell’infanzia; mancanza di
sicurezza nei locali scolastici;
carenza di aule, strutture e
servizi; assurde viabilità che
mettono a repentaglio la
sicurezza dei bambini; inne-
gabile mancanza di pari op-
portunità per tutti per il rag-
giungimento del successo
scolastico … gravi difficoltà
cui si aggiungono problemi
nuovi quali il miope dimen-
sionamento delle scuole di
Cerveteri.
Soluzioni non sempre sem-
plici da trovare o facili da
attuare. Soluzioni che devo-
no essere condivise con do-
centi e famiglie non per tro-
vare consenso, ma perché
crocifisso fra Gesù e Barab-
ba. Democrazia non è sino-
nimo di giustizia e la giusti-
zia si distrugge diffondendo
informazioni incomplete o
scorrette, usando mezze
verità, mettendo in moto la
macchina del fango, in mo-
do che chi non sia preparato
sull’argomento, e quindi non
possieda tutte le informazio-
ni necessarie, sia indotto a
pensare ciò che altri voglio-
no egli pensi Si genera così
una falsa democrazia nella
quale la decisione non è
presa dalla maggioranza delle
teste, ma dalle molteplici
repliche di una soltanto. È
chiaro allora che, per effettu-
are correttamente una scelta
o per potere avere il diritto
di criticarla, occorre posse-
dere conoscenza ed informa-
zione. La stessa operazione
ritenuta sintomo di libertà
per eccellenza, quella di po-
ter giudicare se l’operato dei
governanti sia svolto real-
mente per il bene dei cittadi-
ni oppure no, diviene reale
libertà solo se si possiede
conoscenza e corretta infor-
mazione. In questo senso chi
insegna, come chi fa infor-
mazione, genera democrazia,
formando cittadini preparati
a gestire correttamente o a
sapere giudicare corretta-
mente chi gestisce la cosa
pubblica. L’impegno co-
sciente permette quindi la
realizzazione della democra-
zia. L’impegno per la Scuola
e la diffusione della cultura e
“L’operario conosce 100 parole, il
padrone 1000, per questo è lui il
padrone … Posso reagire
all’ingiustizia solo se la parola
giustizia è dentro di me, ne possie-
do il significato” altrimenti
sono vittima impotente
dell’ingiustizia. Queste paro-
le di don Lorenzo Milani
riassumono la ragione per la
quale fare scuola è di per sé
fare politica ed il motivo per
cui, da oltre 25 anni, faccio
scuola. È il mio modo di
fare politica, per me che non
sono capace di fare il politi-
co. Il politico che vuole arri-
vare al potere (o mantenerlo)
deve cercare consenso ac-
contentando tutti (o quanto-
meno il maggior numero
possibile di cittadini). Il tec-
nico non ha interesse ad
essere rieletto e quindi non
ha bisogno di scendere a
compromessi: agisce secon-
do la propria morale, la pro-
pria conoscenza e la propria
logica: il chirurgo non ha
necessità di risultare simpati-
co al malato, deve curarlo.
Ma come si concilia questa
visione con la democrazia?
Come può un tecnico essere
espressione di democrazia?
Occorre considerare che
democrazia non è “essere
liberi di votare”, ma è votare
con cognizione di causa.
Solo un ingenuo può pensa-
re che la decisione della
maggioranza sia sempre
giusta, basti pensare a chi sia
stato democraticamente
scelto dal popolo per essere
L’operaio conosce 100 parole, il padrone 1.000, per questo è lui il padrone...
Fare scuola è fare politica Democrazia non è “essere liberi di votare”, ma votare con cognizione di causa
Nella storia di Cerveteri ha sempre avuto un ruolo di primaria importanza l'agricoltura, che non va vista solo come una fonte di ricchezza economi-ca, ma anche culturale e sociale. La terra e la sua coltivazione fanno parte delle nostre tradizioni, del passato e dei ricordi di molti cittadini, quindi di un bagaglio culturale che può essere tenuto vivo e trasmesso valorizzando il lavoro agricolo. Per fare questo, e per creare iniziative popolari che coin-volgano gli anziani (e non solo), noi di
Coraggio Cerveteri proporremo un progetto di assegnazione di lotti co-munali a uso agricolo, a soggetti con appropriate caratteristiche economico-anagrafiche. Il progetto consiste nel pubblicare bandi che, tramite una graduatoria, attribuiscano ai cittadini ritenuti idonei piccoli appezzamenti di terreno da coltivare e manutenere con il proprio lavoro e tramite sistemi biologici. A tale scopo le macro aree di proprietà comunali indicate per tale
utilizzo verranno suddivise in lotti settorizzati, dotati di servizi (deposito attrezzi, acqua irrigua ove possibile) ed un deposito per il compostaggio dove smaltire gli scarti della produzione agricola e ricavarne concime gratuito e naturale. Una soluzione che favorisce l'incontro all'aria aperta e l'attività fisica tra persone di una certa età e che hanno una passione e/o una origine comune. Abbiamo parlato di cultura e di trasmissione delle conoscenze, quindi partendo da chi conosce la
terra, ci prefiggiamo anche lo scopo di insegnarne la lavorazione alle nuove generazioni, attraverso l'assegnazione di una minima parte di questi terreni (es. 10 su 100 individuati) ai più giova-ni, su cui "veglieranno" i veterani. In questo modo si potranno mettere a confronto spalla a spalla le diverse generazioni, in una materia che rischia di essere accantonata dalla gioventù, sempre più vincolata alla tecnologia, soprattutto l'informatica, a svantaggio
delle possibilità di fare esperienza nella vita rurale. Per l'assegnazione dei lotti verrà stilata una graduatoria, dove il punteggio del singolo candidato deri-verà dall'applicazione di criteri specifi-ci, quali:
Livello del reddito (punteggio alto per redditi bassi)
Situazione familiare (punteggio alto per nuclei piccoli)
Età del richiedente (punteggio alto per gli over 70, con riserva per gli under 30)
Disponibilità per coltivazione con-giunta del medesimo terreno (bonus in graduatoria)
Proprietà, o possedimento di altri diritti reali di godimento, su altri terreni agricoli (ciò comporta una forte penalizzazione in graduatoria)
Tale assegnazione sarà su base trienna-le a seguito della pubblicazione di un bando di gara, per permettere al mag-gior numero di persone possibili per
usufruire di tale iniziativa. Sarà inoltre richiesto come requisito essenziale l'essere residenti nel Comune di Cer-veteri, non svolgere alcuna attività lavorativa retribuita, ed essere in grado di provvedere direttamente alla manu-tenzione del lotto assegnato. Questo favorirà la nascita di una associazione per l'aggregazione sociale, legata alle attività agresti dove chiunque, oltre ai vincitori del bando, potranno farne parte e condividere le proprie cono-scenze in materia. E perché non pen-
sare che alle prossime sagre di paese possa essere presente una rappresen-tanza di questa associazione che faccia degustare i prodotti del loro lavoro e delle loro esperienze? Alessio Monachesi (candidato Consigliere per CORARGGIO CERVETERI) e Marco Di Battista
Buone idee: spazi pubblici ad uso agricolo
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 15
e quindi da respingere. Fino
a circa la metà del secolo
scorso, il processo di cam-
biamento, è avvenuto in
modo più lento, tale che ha
permesso l’assorbimento e le
contaminazioni culturali in
modo più accettabile per
l’uomo. Oggi lo stimolo
vorticoso dei mutamenti
strumentali, la dominanza
nell’economia della finanza
s u l l ’ e c o n o m i a r e a l e ,
l’emergere di nazioni prima
depresse economicamente e
nel contempo prive di tutele
giuridiche nel lavoro, hanno
sconvolto l’ordine delle cose.
La complessità delle cose,
pertanto, oggi richiede un
grande sforzo cui deve ten-
dere la nostra società e quin-
di la politica, soprattutto
d’ordine culturale, nel senso
più largo e compiuto del
termine, cioè quello di capire
cosa fare, in quale direzione
andare, quali valori difendere
e seguire, come costruire
nuove radici, compatibili con
quelle grandi e prestigiose
della nostra storia, che met-
tano il Paese e i nostri terri-
tori in grado di competere
con successo, sapendo che
abbiamo tanto da offrire,
che deriva dalla nostra cultu-
ra millenaria, sia essa rappre-
sentata da testimonianze
storiche culturali a tutto
campo (archeologiche, archi-
tettoniche, pittoriche) sia
dalle bellezze naturalistiche,
che dai prodotti dei nostri
territori, cui saperi e tradizio-
ni hanno reso eccellenti e
apprezzati in tutto il mondo.
Valorizzare e non lasciar
degradare e svendere. Difen-
dere e non deturpare. Colti-
vare e non buttare. Mettere
in campo le forze migliori
capaci di farci uscire dallo
sbandamento nel quale ci
troviamo, forze giovani non
compromesse, motivate a
spingere la società a maggio-
re civiltà sociale, mortifican-
do chi pensa prevalentemen-
te al proprio tornaconto. In
Italia si potrebbe vivere bene
se soltanto si sapesse valoriz-
zare tutto il patrimonio sto-
rico, culturale ambientale, sia
sotto il profilo della qualità
della vita che del lavoro.
Facciamoci rappresentare da
gente onesta e capace, che
abbia a cuore tutto questo.
Premiare anche con il nostro
voto, coloro che siano in
grado di guidare i processi
del cambiamento in modo
lucido e intelligente, coloro
che presentino progetti vali-
di a conferire benessere so-
ciale ed equità alle nostre
popolazioni. Diffidare dei
populisti, che facendo appel-
lo alle nostre paure e alla
nostra sfiducia, promettano
facili soluzioni e scorciatoie.
La nostra Cerveteri, parte
importante della storia
d’Italia, per la presenza di
testimonianze della civiltà
etrusca, che con la sua ne-
cropoli ha ottenuto il ricono-
s c i m e n t o d a t o
dall’UNESCO ai luoghi del
mondo da preservare, ha
subìto e subisce la poca at-
tenzione, manutenzione e
valorizzazione da parte delle
istituzioni governative locali
che, oltretutto, non rivendi-
cano con forza opere e re-
perti di notevole bellezza
d’appartenenza del proprio
territorio, che hanno dato
vanto al Museo Etrusco di
Roma ove attirano visitatori
di tutto il mondo.
E’ in questo momento buio
della nostra politica dove
non ci sono iniziative o che
iniziative, anche lodevoli,
s o n o a f f l i t t e
dall’impossibilità di essere
realizzate per mancanza di
fondi, che si deve necessaria-
mente trovare qualcosa che
sia possibile attuare in qual-
che modo. Cerveteri anche
in questo senso non si disco-
sta dalle altre migliaia di città
che vivono la stessa crisi.
Tuttavia per rendere meno
aggressiva la crisi, la ricetta
non può che essere una buo-
na politica, cercando di pre-
miare i propositi a costo
zero e iniziative che possano
rendere la città centro di
attenzione e di ospitalità. Di
certo la Cerveteri politica di
questi ultimi 20 anni ha solo
espresso di volersi sedere
sugli scranni del potere e il
tornaconto personale, altro
non sembra che sia stato
espresso.
Le peculiarità storico artisti-
che di Cerveteri, potrebbero
essere valorizzate divenendo
fulcro di attività promozio-
nali che, partendo dalle sue
radici etrusche, aggreghino
altre città ad essa vicine e
dalle stesse radici culturali
come Pyrgi (S. Severa), Tar-
quinia, Veio (vicino Formel-
lo), Vulci (Montalto di Ca-
stro), Volsinii (Bolsena), il
Punico (S. Marinella), Al-
sium (Palo), Falerii (Civita
Castellana), Tuscania, Nor-
chia, Tolfa, Blera. In tutte
queste realtà appartenenti
alla Provincia di Roma e a
quella di Viterbo, anche rela-
tivamente vicine si potrebbe-
ro studiare progetti comuni,
iniziative volte a creare una
rete di interesse culturale,
che sia anche volano di una
economia non mordi e fuggi.
Pensando ad esempio alla
antica tradizione etrusca
delle “Dodecapoli”, dodici
citta-stato, tra le quali avve-
nivano scambi culturali con
feste, scambio di prodotti,
rituali religiosi, competizioni,
giochi e divertimenti per i
giovani, si potrebbe, in chia-
ve attuale, richiamarla, fa-
cendola rivivere nei rispettivi
territori annualmente.
Una ipotesi credibile che va
alimentata, in collaborazione
con l’amministrazione, attra-
verso idee e proposte per la
sua concreta realizzazione.
Gianfranco Mascelli
(Candidato consigliere per CO-
RAGGIO CERVETERI –
Sarà delegato all’Arte per
l’Amministrazione Marini)
Oggi con gli effetti della
globalizzazione viviamo una
sorta di dicotomia, da una
p a r t e l a t e n d e n z a
all’omologazione dei luoghi,
dei costumi e delle usanze,
dall’altra la difesa estremiz-
zata di una presunta identità
come scudo verso ciò che
risulta essere diverso da noi,
perciò vissuto come estraneo
Pietro” della Cappella Sistina
del 1481-82.
L’ordine architettonico di
queste cinque opere non
vogliono solo rappresentare
un’architettura civica di rior-
dino tenendo conto del ri-
spetto delle opere architetto-
niche del passato, ma si
proiettano verso un futuro
di possibilità filosofica di
una città a misura d’uomo
che, se per alcuni poteva
essere solo di utopia, per
altri, i vari nobili delle Signo-
rie dominanti, potevano
scommettere e gareggiare in
fatto di bellezza e utilità,
quanto di razionalità
nell’erigere edifici nelle loro
città. E qui siamo in pieno
Rinascimento, Michelangelo
lavora alla Basilica di San
Pietro, Leonardo progetta le
fortificazioni per le città
continuamente in guerra.
In qualunque città, di qualsi-
asi dimensione, la vita civica
deve essere formata da ele-
menti che si proiettano ver-
so il futuro, che raccolgano
in sé la storia del passato,
ben conservata, la cultura
d e l l a c o n o s ce n z a e
dell’ospitalità, l’agibilità di
percorrenza e la possibilità
di accesso facilitato a tutte
quelle che sono le funzioni
utili al cittadino. Una vita in
Comune volta al progresso e
non al regresso.
Gianfranco Mascelli
mente in un gran-
de piazzale che,
soprattutto in
quella di Baltimo-
ra, molto somi-
glia alla odierna
Via della Conci-
liazione di Roma,
per chi giunge dal
Lungotevere.
Successivamente
potremmo osser-
vare altre due
opere in concorso fra loro,
entrambe databili tra il 1501
e il 1504. Si tratta dello
“Sposalizio della Vergine ,”
quella di Raffaello conserva-
ta presso la Pinacoteca di
Brera a Milano e quella del
Perugino conservata al Mu-
sèe des Beaux Arts di Caen.
La prima con edificio pub-
blico sullo sfondo prospetti-
co a pianta circolare al quale
si giunge da un grande piaz-
zale dove si svolge, in primo
piano, l’evento coniugale e il
secondo, quello
del Perugino, che
mantiene presso-
ché la stessa scena
immettendo però
un edificio a pian-
ta ottagonale che
sarà la ripetizione
di quello dipinto
per “La Consegna
delle Chiavi a San
Per chiunque avesse cono-
scenza e in sua memoria due
dipinti riguardanti “La Città
ideale”, sia quella che è con-
servata al Walters Art Mu-
seum di Baltimora e quella
che è conservata alla Galleria
Nazionale di Urbino, en-
trambe attribuite a Luciano
Laurana e per quella di Urbi-
no, con più insistenza, attri-
buita a Piero della Francesca,
si rivelano un ideale urbani-
stico a ipotesi centralizzante,
dove gli elementi architetto-
nici partono da una unità
civica a pianta circolare e a
latere sia a destra che a sini-
stra si compendiano con
elementi architettonici storici
come può essere, per quella
di Baltimora, il Colosseo a
sinistra e la comunità della
fede a destra del dipinto.
Entrambe le opere sono
databili tra il 1470 e il 1480.
Da entrambe il fulcro di
visione si dilata prospettica-
Una vita in comune volta al progresso
Urbe Cerveteri
“La città ideale” di Urbino
“La città ideale” di Baltimora
“Sposalizio delle vergini” (Raffaello), Milano
“Sposalizio delle vergini” (Perugino), Caen
“La consegna delle chiavi a S.Pietro” (Perugino), Cappella Sistina
La cultura come volano per lo sviluppo. Riscopriamo l’antica tradizione etrusca
Una nuova “Dodecapoli”
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 16 CORAGGIO CERVETERI
CHI SARANNO I FUTURI ASSESSORI?
SOLO CORAGGIO CERVETERI
HA GIÀ DICHIARATO NOMI, VOLTI E CURRICULUM.
SOLO QUESTA È VERA TRASPARENZA
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 17
La partecipazione popolare è stata
non solo numerosa ed attenta, ma
partecipativa ed aperta al confronto
su un tema ormai caldo da molti an-
ni. Per stessa ammissione degli inter-
venuti, si è potuto finalmente discu-
terne senza preconcetti e pregiudizi
di sorta e alla luce di informazioni
serie e studi appro-
fonditi. Gli organizza-
tori del meeting han-
no fatto trovare sui
muri della sala riunio-
ni le mappe dell'area
potenzialmente inte-
ressata dagli interven-
ti, con i dettagli delle
opere che verrebbero
destinate ad uso e
proprietà pubblica,
oltre alle strutture
turistiche ricettive
private e pubbliche e
la ristrutturazione e
potenziamento degli
impianti idrici, di co-
municazione, di illuminazione e fo-
gnari. Sono, tra l'altro, andate esaurite
le decine di copie del programma
amministrativo di Coraggio Cerveteri
(un libro di progetti lungo più di 130
pagine) portate per l'occasione, in
quanto finalmente disponibili per
tutti anche in formato cartaceo. Du-
rante il dibattito si è anche potuto
approfondire il tema della possibile
destinazione "vincolata" su Campo di
Mare dei tributi ri-
scossi dagli abitanti
della località marina.
Sul tema Juri Marini
ha chiarito la non
legittimità della così
detta autonomia fisca-
le all'interno di un
singolo comune, ga-
rantendo però un
impegno concreto nel
rispetto delle varie
realtà territoriali an-
che dal punto di vista
dei fondi, avendo già
deciso e presentato
l'Assessorato alle Fra-
zioni, evento mai
verificatosi in precedenza. Augusto
Monachesi, futuro Assessore al Bi-
lancio, Personale e bandi, ha poi di-
mostrato, statistiche demografiche
alla mano, come, a causa della speci-
ficità della composizione per fasce di
età e per la presenza in maggioranza
di proprietari di abitazioni non resi-
denti, una ipotetica quanto inapplica-
bile indipendenza fiscale sarebbe a
completo svantaggio dei cittadini di
Cerenova e Campo di Mare. Questo,
in particolare, anche alla luce dell'ap-
plicazione della nuova normativa
IMU la cui entrata in vigore è stata
anticipate già al 2012 al fine di porta-
re nelle casse dello Stato quest'anno
gli effetti positivi previsti dai Patti di
Stabilità.
Gli interpreti ed i protagonisti di
Coraggio Cerveteri, continuano a
parlare di fatti, di opzioni concrete e
chiare da porre al giudizio cosciente
degli elettori. Gli slogan elettorali
hanno lasciato lo spazio alla polita
vera, alla rivoluzione culturale che fa
di Coraggio Cerveteri l'unica alterna-
tiva possibile.
Coraggio Cerveteri
Un vero momento di confronto
su un tema concreto: il Piano
Integrato Ostilia
Domenica 15 aprile presso il Bar
da Franco a Campo di Mare, Juri
Marini ha presentato il programma
di Coraggio Cerveteri ai Cittadini
di Cerenova e Campo di Mare. Ben
coadiuvato da Orlando Gobbi,
candidato al Consiglio Comunale e
membro della futura Giunta Marini
con delega alle Frazioni, alla comu-
nicazione ed alla trasparenza, Juri
ha voluto aprire per molti uno
squarcio nel buio dell'informazione
locale illustrando nei dettagli quel
piano che giace in qualche cassetto
del Comune da anni e che, con le
condizioni e garanzie ulteriormente
individuate dal Gruppo di Lavoro
di Coraggio Cerveteri, potrebbe
rendere compiuta l'urbanizzazione
della località balneare al punto tale
da assegnarle il ruolo di motore
economico e turistico al fianco
della Necropoli, oltre a rendere la
località più vivibile e sicura per i
residenti.
Coraggio Cerveteri ha presentato il suo programma a Campo di Mare
Uscire dal degrado. Subito Piano Integrato Ostilia, il primo vero confronto pubblico su un tema concreto
Demagogia e
populismo
non risolvono
i problemi.
Servono idee
chiare e concrete
per superare
questo inaccettabile
degrado.
Piano Integrato Ostilia, presentato al Comune di Cerveteri nel 2006.
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 18 CORAGGIO CERVETERI
Il mio profilo personale. Ho 54 anni,
sono sposato con 3 figli, sono laurea-
to in Ingegneria Elettronica (la Sa-
pienza, 1982) e da 26 anni lavoro
come Ingegnere Informatico a Roma
presso il CED dell’Anagrafe Tributa-
ria – Ministero delle Finanze. Vivo a
Marina di Cerveteri da circa 53 anni,
cioè dal 1959, ed ho vissuto anno per
anno la trasformazione di questo
territorio da quella che era una gran-
de azienda agricola, a quella che è la
situazione attuale di centro maritti-
mo, ma che praticamente è un dor-
mitorio per i numerosi pendolari che
lavorano a Roma, come il sottoscrit-
to.
Il degrado e l’abbandono di Marina
di Cerveteri e delle altre frazioni. E’
nota da decenni a me personalmente
che ci vivo da decenni, ma anche a
tutti i cittadini di Cerenova e Campo
di Mare, la necessità di far fronte ai
numerosi disagi e problemi della zo-
na, tra cui la viabilità, l’illuminazione
e quindi la sicurezza, il problema
acqua (qualità e disponibilità),
l’abbandono e il degrado del litorale,
la manutenzione e cura del verde
pubblico, i carenti servizi al cittadino
(asili nido, scuole, uffici comunali,
trasporti, strutture sportive, sociali e
aggregative, ecc.). Le cause di tale
situazione si possono ricondurre a
responsabilità sia delle precedenti
amministrazioni comunali che della
società Ostilia per Campo di Mare.
Analoghe situazioni di abbandono e
di distanza amministrativa le ho ri-
scontrate anche nelle altre frazioni
del comune.
Il mio recente ingresso nel movimen-
to Coraggio Cerveteri. Dopo anni e
decenni vissuti in queste condizioni,
come suddito passivo, ho deciso di
diventare un cittadino attivo e, pur
non avendo mai ricoperto incarichi
pubblici o politici, ho preso contatti
con Juri Marini a gennaio di
quest’anno ed è stato con immenso
Orlando, Gianfranco e Matteo, stufi dell’incapacità della “solita” poltiica
Gli amici di Marina di Cerveteri
Prima di cestinare il presente foglio…
Gentile Elettrice, Gentile Elettore, Prima di cestinare il presente foglio, desidero farle sapere che sono Gian-franco Mascelli, in età tutt’altro che scolare: 67 anni, alla vigilia dei 68, per cui non propenso ad iniziare una car-riera politica che sarebbe semplice-mente stupido e senza senso anche perchè la mia attività è di quelle che danno senso alla mia vita, con tutte le soddisfazioni che un uomo possa avere, senza attendere spasmodica-mente il raggiungimento della pensio-ne per dire basta con il lavoro. Sono stato un insegnante e sono un uomo d’arte che lavora ancora alacremente come autore e come critico, curo mo-stre ed eventi per altri autori e scrivo d’arte per un giornale di Napoli. Per cui il lavoro non mi manca. Vivo a Cerenova da più di 30 anni e conduco una vita abbastanza riservata in questa città con la mia famiglia, tuttavia conosco (non personalmente) i vari personaggi che si muovono da sempre nella politica e, visti i vari comportamenti da politici voltagabba-na e d’inciucioni professionali che ogni volta si candidano per le poltro-ne del Palazzo, magari con altre vesti rispetto alle volte precedenti, e propa-gandando sempre le stesse cose per le giunte in essere senza poi che l’abbiano risolte mai, mi hanno stan-cato. E allora cosa fare? Non votare più per nessuno? Questo è sbagliatis-simo, è come consentire a questi per-sonaggi di raggiungere l’obiettivo con meno voti, per poi finire come siamo finiti in queste ultime quattro legisla-ture completate tutte con i Commissa-ri Prefettizi. E noi sempre più in una squallida riserva che presto potrebbe diventare solo un campo di zingari con tutto il rispetto che ho per quelle comunità gitane. Ho visto l’arroganza della politica nel gestire con prepotenza l’antenna per la telefonia mobile, alla stazione, sor-da a tutti i richiami dei Comitati che la contrastavano per un diritto alla salu-te, chi l’ha gestita, un politichese gio-vane e rampante che, scientificamente ha dato su La Voce anche dei risultati in merito agli eventuali danni che l’antenna può portare a lunga esposi-zione, cioè zero. Ricordo nel 1966, l’effetto che mi fece, uscendo dalla stazione ferrovia-ria di Spoleto, vedendo nella piazza, la grande scultura di Alexander Calder, Beh, tutta un’altra cosa che uscire
dalla stazione di Cerenova! Altre emo-zioni. Ho visto la distruzione della pineta a fianco della stazione per un parcheggio becero, come chi lo ha disegnato e come è stato realizzato. Sono stato invitato da un amico a sentire il programma politico (che più che politico è amministrativo) e ne sono uscito entusiasta per la program-mazione. Si tratta del Movimento “Coraggio Cerveteri”, dal quale il mio amico ne è uscito per candidarsi con un partito e io invece ne sono entrato, come si dice a Roma, con tutte le scarpe e solo per questa affermazione: “puntare sulla centralità della PERSO-NA e dell’INTERESSE PUBBLICO” senza schemi dettati da Roma e senza congiungimenti presenti e futuri che possano dare luogo a possibili inciuci. Un movimento composto da idee e professionalità distinte, democratiche e molto preparate, per tentare di resti-tuire a Cerveteri e ai suoi cittadini tutto quello di cui è stata depredata dagli interessi privati dei politicanti che finora hanno solo fatto cattivo tempo. Mi piacerebbe che le persone potesse-ro assistere, almeno per una volta agli incontri settimanali del mercoledì nella sede del movimento in P.za Ri-sorgimento 6 alle ore 21.00, solo per rendersi conto di come si lavora, e prendere visione dell’intero program-ma, che è un bellissimo libretto. Io, probabilmente non ce la farò ad essere eletto perché facendo vita riser-vata, non mi conoscono né a Cereno-va né a Cerveteri anche se, per la Scuola Media S. D’Acquisto ho rico-perto il ruolo di Vice-Presidente del Consiglio d’Istituto, per cui mi sem-bra del tutto idiota fare dei grandi manifesti con la mia immagine. Reste-rò comunque nel movimento per dare una mano in quel che posso in fatto di cultura. Quello su cui confido è solo una fidu-cia al movimento Coraggio Cerveteri per Juri Marini Sindaco che è giovane, preparatissimo, ed ha una squadra di Assessori già formata (l’unica lista già formata, per cui non ci possono esse-re inciuci) e competente. Ora potete strappare e cestinare. Pos-sibilmente nella differenziata, alla voce: CARTA. Grazie per la cortese attenzione.
Gianfranco Mascelli
piacere che ho trovato un gruppo di
persone organizzate in maniera de-
mocratica, molto operative e concre-
te (gruppi di lavoro), e soprattutto
molto competenti, esperte e profes-
sionali. Abbiamo lavorato intensa-
mente per oltre due mesi nella pro-
duzione del programma elettorale,
che è innanzitutto un insieme di pro-
getti concreti, fattibili e che rispondo-
no all’esigenza di far sviluppare
l’intero territorio comunale.
I miei obiettivi nella giunta del sinda-
co Juri Marini. Ho contribuito alla
stesura del programma nei capitoli
riguardanti la Trasparenza (iniziativa
dell’Anagrafe Pubblica degli Eletti), le
Frazioni al Centro (Assessorato dedica-
to, geomappatura del territorio, Bi-
lancio partecipativo) e Marina di Cer-
veteri (Piano integrato Ostilia per
Campo di Mare, caso Cerelandia,
Centro Anziani, Multiservizi Cerite).
Voglio impegnarmi per realizzare,
con il contributo anche dei cittadini,
le soluzioni proposte nel programma,
che consentiranno di ottenere il mi-
glioramento della qualità della vita e
della trasparenza amministrativa e
l’incremento dello sviluppo, del turi-
smo e dell’occupazione. Nel mio
lavoro mi occupo di innovazione
tecnologica e metodologica e ho rico-
perto diversi incarichi di project
manager. Sono certo di poter sfrutta-
re questa mia esperienza per miglio-
rare e avvicinare i servizi del Comune
ai cittadini e ottimizzare il funziona-
mento della macchina amministrati-
va, in collaborazione con gli altri
assessori.
Orlando Gobbi
(Candidato consigliere per CORAGGIO
CERVETERI – Sarà Assessore alla
Rappresentanza delle Frazioni, Innovazio-
ne, Trasparenza e Comunicazione della
Giunta del Sindaco Juri Marini)
Superiamo l’immobilismo
che ha bloccato lo sviluppo,
soprattutto delle periferie
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 19
Trasparenza e Fondi Co-
munitari
Sono due elementi cardine di
tutta l’attività di Coraggio
Cerveteri, quando sarà chia-
mata a condurre la cosa pub-
blica attraverso il suo candi-
dato sindaco Juri MARINI e
tutta la sua giunta.
La trasparenza è l’elemento
fondamentale contro la mala
gestione, in particolare in
questi momenti, ove corru-
zione e malaffare, a Cervete-
ri, sembrano avere la meglio,
non certo da oggi. Traspa-
renza vuol dire, come già
sottolineato a più riprese dal
candidato sindaco e nel no-
stro programma, avere in sé
un valore preciso. E i valori
non si acquistano al mercato:
o si hanno o non si hanno.
Coraggio Cerveteri e tutti i
suoi adepti lo hanno in sé,
ed i curricula dei loro candi-
dati – andateli a leggere uno
per uno – sono stampati
nero su bianco e si ricavano
da ciò che hanno fatto o
fanno per vivere. Non ci
sono professionisti della
politica, fra noi. Siamo tutti
cittadini di Cerveteri, come
voi. Lo stesso candidato
sindaco, Juri MARINI, che è
l’unico ad aver avuto una
breve esperienza comunale,
è stato perfino cacciato dal
suo partito per aver profes-
sato con forza e schiena
dritta, aggiungo io, questo
valore senza mai aver trova-
to orecchie disposte ad a-
scoltarlo in Consiglio comu-
nale, nemmeno fra i suoi.
La trasparenza è tutto in
democrazia. E’ il più forte
antidoto contro chi vuole
agire, in Consiglio ed al Co-
mune, contro l’interesse dei
cittadini di Cerveteri. In
questa città deve cambiare, e
di molto, la mentalità. Oc-
corre imporre agli eletti ed ai
responsabili dei servizi co-
munali il concetto che il
Comune è al servizio dei
cittadini e non il contrario,
come spesso accade. Senza
gli elettori e le loro tasse, chi
amministra avrebbe ben
poco da amministrare. Il
cittadino al centro è lo slo-
gan principe del nostro mo-
vimento. Gli atti, preparatori
e finali, ed allegati tecnici
devono essere accessibili ed
a tutti in tempo reale. Ormai
le moderne tecnologie non
ammettono scusanti. Non è
L’elemento fondamentale contro la mala gestione
Trasparenza e fondi comunitari Il Comune deve essere al servizio del cittadino e non viceversa
bilancio). Ecco l’altro ele-
mento chiave su cui poggia
l’intera impalcatura del pro-
gramma di Coraggio Cerve-
teri e la forza per realizzare
le cose. Fino ad oggi, il Co-
mune ha completamente
ignorato questa ipotesi, co-
me l’intero Paese del resto,
ed i Fondi Comunitari resta-
no lì non utilizzati per centi-
naia di miliardi, anzi peggio
vengono dirottati verso i
nuovi arrivati (ex Paesi
dell’Est che hanno molta
fame di tali fondi), e per il
nostro Paese si riducono
sempre più opportunità,
investimenti, in sintesi lavo-
ro. Ma sapete perché accade
questo? Essenzialmente per-
ché gli amministratori comu-
nali non amano le regole
serie e la trasparenza, di cui
sopra. I fondi UE non am-
mettono scappatoie: occorre
una “seria” progettualità e
vengono erogati e controllati
man mano che procedono i
lavori. Anzi il meccanismo è
punitivo e premiale nello
stesso tempo. Cioè se ven-
gono stanziati i fondi e non
vi sono progetti seri per
adoperarli, l’anno successivo
la UE ti penalizza, e ne met-
te di meno a disposizione. Se
al contrario i fondi disponi-
bili il Comune o altro benefi-
ciario, vengono utilizzati,
l’anno successivo si riceve il
premio perché ne mette a
disposizioni di più. Questo
meccanismo, unito ad un
rigore molto pignolo e sco-
nosciuto nelle nostre aste
pubbliche, ove alle varie fasi,
pensabile, ormai, che un
atto, delibera, documento o
quant’altro non venga prepa-
rato per via elettronica al
Comune di Cerveteri: ed
allora perché restano chiusi
nelle segrete stanze ? Perfino
ai Consiglieri comunali, e
Juri ne sa qualcosa, è stato
impedito di avere accesso a
“tutta” la documentazione
prima di deliberare. Gli alle-
gati agli atti del Consiglio
non sono mai disponibili.
Prendendo una qualunque
delle convocazioni del Con-
siglio dell’ex Presidente Ra-
mazzotti, leggerete: “gli atti
ed allegati sono disponibili
per presa visione presso i
competenti Uffici o la Segre-
teria della Presidenza”.
“Presa visione”! Ma siamo
matti! Stiamo scherzando?
Non basta uno sguardo, una
fugace “presa visione”. I
C o n s i g l i e r i d e v o n o
“studiare” quegli atti, ad es.
gli atti e mappe allegate ad
una delibera, o un eventuale
“cambiamento della destina-
zione d’uso: da terreno agri-
colo a terreno edificabile”.
Oh! Guarda caso … La buc-
cia di banana giudiziaria su
cui è scivolata a Cerveteri
l’intera impalcatura di Go-
verno e maggioranza! Un
caso? O era tutto preparato a
tavolino e nel silenzio più
assoluto?
Il Bilancio e relativa nota
esplicativa, poi, per averne
copia è stato sempre un affa-
re di Stato. Quasi un gelosis-
simo segreto da custodire! E
gli atti, bilancio e gestione
della Multiservizi, poi? Se-
greti impenetrabili.
Ecco cosa vuol dire traspa-
renza. Tutto questo, sono
solo alcuni esempi, deve
venire fuori alla luce del sole.
Chi amministra deve sotto-
stare al controllo delle rego-
le, ed ancor prima al giudizio
dei cittadini: così deve, pri-
ma ancora dell’intervento
della magistratura, vergo-
gnarsi di fronte a chi lo ha
eletto. Questo, secondo noi,
è il valore della trasparenza.
E’ ora che questi valori ritor-
nino. E noi, di Coraggio
Cerveteri saremo là per ri-
cordarlo ad ogni piè sospin-
to in Comune.
Fondi Comunitari ed altre
fonti minori (recupero eva-
sione fiscale ed oculatezza
nell’impiego dei fondi di
obbligate, del progetto ven-
gono assegnati una serie di
punteggi e vince solo il pro-
getto serio che porta davve-
ro a investimenti produttivi,
non consente spazio per le
“mazzette”, altrimenti il
progetto viene considerato
fasullo o fuori mercato.
Conclusione, non potendo
pilotare il tutto, per gli amici
degli amici, i fondi restano lì.
Ovviamente sto estremiz-
zando e, per fortuna, non è
sempre così. Infatti i fondi
c’è chi li utilizza. Trasparen-
za e progettualità sono la
base dei fondi UE. Capite
perché il Comune di Cerve-
teri nei Bilanci degli ultimi 3
anni ha una previsione di 0
Euro? Non può, decente-
mente, presentarsi a richie-
dere fondi! E come poteva?
Avete visto cosa è successo
sol che la magistratura ha
infilato il naso nelle carte
comunali. Non è utile e so-
prattutto non conveniente,
evidentemente, creare Uffici
capaci ed istruire i giovani e
volenterosi impiegati e fun-
zionari del Comune ad ap-
prendere come si fa. Pensate
che la scorsa Consiliatura,
dietro mio suggerimento Juri
presentò in Consiglio una
proposta per spendere circa
20.000 Euro per avviare due
o tre volenterosi impiegati o
funzionari comunali a segui-
re appositi corsi alla Regio-
ne: la proposta non fu nean-
che presa in considerazione
dal Consiglio Comunale! Le
priorità erano altre ….! Ed
ecco perché noi di Coraggio
Cerveteri abbiamo inserito
nel nostro programma
(andate a leggerlo), una pos-
sibile soluzione almeno per
iniziare a risolvere questo
problema. Oltre, ovviamen-
te, all’oculato utilizzo dei
pochi fondi che saranno
disponibili. Il prossimo sin-
daco, chiunque esso sia, non
troverà un centesimo nelle
casse comunali, ma solo
debiti: come farà a fare un
minimo di investimenti?
Continuerà la lagna di Cio-
gliana memoria: “non ci
sono soldi”! Noi, invece,
proponiamo la via dei Fondi
UE. Pensate che nel 2010,
ultimi dati disponibili, il Co-
mune di Allumiere ha otte-
nuto dai Fondi UE quasi 3
milioni di Euro per un solo
progetto idrico! Allumiere
… 3 milioni di Euro …! Ma
scusate, Cerveteri non ha
menti all’altezza? Con quel
po’ po’ di patrimonio (non
solo la Banditaccia) che si
ritrova, per fare progetti seri
per ottenere fondi! Fino ad
oggi, purtroppo, è stato così.
Cambiamo, cari concittadini,
abbiate Coraggio e fiducia in
Cerveteri ed in voi stessi:
votate “Coraggio Cerveteri”,
ricordatevene il 6 e 7 mag-
gio.
Matteo Mariani
(Candidato consigliere per la lista
CORAGGIO CERVETERI
– Sarà delegato alla Trasparenza
nell’Amministrazione Marini)
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 20 CORAGGIO CERVETERI
rilievo e importanza il “mercato con-
tadino di prossimità”, un mercato
dove gli agricoltori possano vendere
direttamente i loro prodotti anziché
portarli ai mercati generali, rifornen-
do quindi gli stessi abitanti della città
con prodotti genuini, a “chilometri
zero”, direttamente dal produttore al
consumatore. Una straordinaria op-
portunità, quindi, per l’agricoltura e
per i prodotti tipici locali.
Insomma tutto questo per dire
“volere è potere” e tentare non nuo-
ce ma nulla viene dal nulla e per otte-
nere anche poco bisogna lavorare
tanto. Come dire ci vuole CORAG-
GIO bisogna acquisire la coscienza
che si può fare tutto con grande sfor-
zo ma lo sforzo è maggiore se si è
soli a tentare di risolvere i problemi
minore se ci si sente compresi ed
affiancati da persone che riconosco-
no il tentativo di ciò che vuoi fare per
loro. Inoltre il punto di forza secon-
do me sta nell'ascoltare le esigenze
dei cittadini e per il mio set-
tore specifico dei commer-
cianti e degli artigiani. Sta a
loro venirmi a suggerire ciò
di cui hanno bisogno e ma-
gari proporre da esperti
commercianti le eventuali
soluzioni al problema men-
tre a me spetta poter soddi-
sfare le loro esigenze e pro-
poste lavorando sul piano
del rispetto formale e so-
stanziale della normativa
vigente. Pertanto per creare
una nuova Cerveteri bisogna
avere coraggio, CORAG-
GIO CERVETERI.
Rita Catalani
(Candidata consigliere per CO-
RAGGIO CERVETERI –
Sarà Assessore al Commercio e
alle Attività Produttive nella
Giunta del Sindaco Juri Marini)
ossia la possibilità
di mettere tavoli e
sedie fuori del bar
o del ristorante,
nei periodi di bella
stagione. Una que-
stione che non
può essere relegata
alle chiacchiere ma
deve affrontata in
ogni suo aspetto
perché possa esse-
re efficace. I de-
hors toccano infat-
ti una duplice que-
stione: il regola-
mento per la loro
regolamentazione
e le tariffe da ap-
plicare per l’occupazione del suolo
pubblico. Modificare solamente l’uno
o l’altro non avrebbe senso. Oggi il
nostro clima, infatti, è cambiato, per-
tanto la bella stagione non finisce più
il 31 di agosto o il 30 settembre, ma
si protrae con belle giornate di sole
fino ad ottobre e spesso anche no-
vembre. Per consentire il prolunga-
mento dei dehors occorre quindi
modificare il regolamento, ma soprat-
tutto occorre uno sforzo aggiuntivo
che metta mano alle tariffe, cercando
una mediazione come ad esempio
applicare magari delle tariffe più bas-
se nel calcolo della tassa per l'occupa-
zione del suolo pubblico (o addirittu-
ra azzerandole) con riferimento a
questi mesi ulteriori.
Oltre queste macro-problematiche
andrà riorganizzato il sistema dei
mercati ambulanti, verificando
anche la possibilità di un mercato
coperto, già previsto dal PRG. Nel
contesto dei mercati, assume grande
modo importante e ai quali va garan-
tito il diritto di procedere con l'asse-
gnazione delle aree senza il ricorso a
strane fidejussioni in solido. Non
può infatti continuare a gravare sulle
loro spalle la garanzia della realizza-
zione di un’opera, che ha già avuto
fin troppo problemi progettuali. Riu-
scire a risolvere queste problematiche
con le alternative menzionate signifi-
ca incrementare le attività quindi
creare nuovi posti di lavoro. Il citta-
dino che lavora guadagna di conse-
guenza spende e quindi la moneta
ricomincia a circolare incrementando
sempre più l'economia. Le famiglie
sono più serene il paese è pronto ad
offrire di più per meglio dire oltre al
lavoro è pronto ad offrire ulteriori
servizi per soddisfare le esigenze dei
cittadini.
Dal punto di vista del commercio, la
priorità è senza dubbio la realizzazio-
ne di un Piano del Commercio, di
cui Cerveteri è sempre stata sprovvi-
sta. Questo strumento consente di
analizzare nel dettaglio le problemati-
che delle zone commerciali, indivi-
duando possibilità di sviluppo, po-
tenzialità e sofferenze. E quindi indi-
vidua le strade per risolvere quei pro-
blemi che hanno reso il commercio a
Cerveteri così difficoltoso e asfittico.
Si tratta di ripensare la viabilità, i
parcheggi, di riorganizzare intere
zone commerciali, di diversificare
l’offerta fra piccola, media e grande
distribuzione, perché ogni settore ha
diversi problemi e diverse esigenze.
In questo modo non entrano in com-
petizione, ma ognuno viene valoriz-
zato per le proprie potenzialità.
Altro argomento che merita attenzio-
ne è quello dei cosiddetti “dehors”,
Per la mia persona ricoprendo la
qualifica e svolgendo l'attività di
commercialista ha riservato l'assesso-
rato al Commercio e Attività Produt-
tive che rispetta esattamente le mie
capacità operative. Ora mi è stato
assegnato un campo molto vasto,
molto spigoloso, molto importante
per lo sviluppo del commercio in
questo Comune. Da dove iniziare?
Le questioni più importanti ed evi-
denti sono rappresentate dalla grande
sofferenza in cui versa il commercio
e l’art igianato. Partendo da
quest’ultimo, la politica non ancora
stata in grado di approvare definitiva-
mente il progetto della Zona Arti-
gianale, di cui si parla ormai da de-
cenni, ma che ancora non vede la
luce. Ogni volta c’è un problema
nuovo, un intoppo. E questo succede
perché la politica non vigila o non
opera bene.
Occorre quindi riprendere subito in
mano la situazione, inducendo il
Consorzio ad apportare le opportune
modifiche al progetto che, con il
mancato rispetto delle prescrizioni
dell’Anas che vieta di aprire una via
d'accesso direttamente sulla Strada
Statale Aurelia, è rimasto impantana-
to nei cassetti della Regione. Una
soluzione importante, che tra l’altro
porterebbe grande pregio all’intera
Zona Artigianale, potrebbe essere
quella di una via interna parallela
all'Aurelia e direttamente collegata
all'uscita dell'Autostrada. Una solu-
zione di cui si è già accennato, rispet-
to alla quale la politica deve favorirne
l’attuazione, ma deve essere poi il
privato a curarne la realizzazione. Ciò
senza gravare ulteriormente sugli
artigiani, che si sono già esposti in
Dehors. Basta demagogia, modificare subito regolamento e tariffe
Nuovo Piano del Commercio “Artigianato e Commercio versano in una condizione di grave sofferenza”
Planivolumetria della Zona Artigianale. Progetto dell’ottobre 2010
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 21
l’impegno e il sacrificio di
tutti.
Stefano Bruschi
(Candidato consigliere per CO-
RAGGIO CERVETERI –
Sarà Vicesindaco e Assessore con
delega al Turismo, Cultura,
Manifestazioni e grandi eventi,
Sport nella Giunta del Sindaco
Juri Marini)
sono certamente i fattori che
hanno determinato il mio
impegno nella politica locale.
Per queste ragioni, insieme
ad alcuni amici, ho fondato il
Movimento CORAGGIO
CERVETERI, consapevole
del grande lavoro che ci
aspetta e certo che grandi
risultati si ottengono tramite
Nato a Roma 46 anni fa,
vivo a Cerveteri dal 1996
insieme a mia moglie Clau-
dia. Sono un manager con
esperienza pluriennale nel
campo della logistica aero-
portuale, ho gestito impor-
tanti progetti di sviluppo e di
innovazione tecnologica
riuscendo sempre a coniuga-
re l’avvento delle nuove
tecnologie con il rispetto dei
diritti e dei valori della per-
sona.
La gestione delle infrastrut-
ture e delle risorse è una
delle peculiarità che caratte-
rizzano il mio curriculum
professionale e che ho potu-
to mettere al servizio della
p i a n i f i c a z i o n e e
dell’attuazione di nuove poli-
tiche sociali. Le esperienze
professionali ed umane ac-
quisite mi consentono di
affermare che è possibile
creare un sistema sociale ed
economico non discrimina-
torio ed attento alle fasce
sociali più deboli.
Fin da giovane sono
i m p e g n a t o
nell’associazionismo
di ispirazione cri-
stiana. Come Presi-
dente e fondatore di
enti ed associazioni
di promozione so-
ciale, credo ferma-
mente nel recupero
dell’aspetto ludico e
r icreat ivo dello
s p o r t , n o n c h é
nell’importanza di educare le
nuove generazioni alla cultu-
ra dell’interesse pubblico e
dei valori cristiani.
Collaboro attivamente con
importanti fondazioni di
promozione sociale nella
provincia di Roma, con
l’Università salesiana di
Scienze dell’Educazione, con
l’Opera Nazionale per le
Città dei Ragazzi di Roma e
con L’Istituto Internazionale
per lo Studio dei Problemi
della Gioventù. A livello
locale sono attualmente Pre-
sidente dell’Associazione
Sportiva Dilettantistica ARS
ROMA ed infine, da sempre,
sono impegnato nell’attività
della pastorale giovanile della
diocesi.
L’interesse innato per
l’ambito politico e sociale e
l’impossibilità di instaurare
un dialogo costruttivo con le
passate amministrazioni,
Manifestiamo l’amore per la nostra Città e per noi stessi
La politica è un servizio e un dono
Sono nata a Roma il 1° aprile 1965,
risiedo a Cerveteri dal 1974, diploma-
ta in ragioneria nel 1983 iscritta nel
1995 all' ex Albo dei Ragionieri di
Roma, attualmente Albo dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Conta-
bili di Civitavecchia, sempre dal 1995
titolare di uno Studio in Cerveteri
dove svolgo l'attività di commerciali-
sta. Come si evince da questa brevis-
sima premessa ho trascorso quasi
tutta la mia vita in questo che ritengo
essere un meraviglioso paese. Perché
meraviglioso? Semplice, per tutto ciò
che offre ma sopratutto per tutto ciò
che potrebbe offrire. Cerveteri è un
paese che raccoglie in sé moltissime
meraviglie; dalla sua storia, iniziata
con lo stanziamento degli Etruschi
che già da allora scelsero queste terre
dove trascorrere la loro vita perché
per primi si resero conto della posi-
zione strategica e dominante di que-
sto paese, dall'aria che si respira, di
montagna mista a mare, dalla fertilità
della sua terra, in grado di produrre
ogni tipo di coltivazione dalla vite,
agli ulivi, ai carciofi e quant'altro.
Anche noi come loro abbiamo avuto
la grande fortuna di nascere, di cono-
scere e di scegliere di vivere in questo
Comune e dobbiamo cercare di trarre
il massimo beneficio possibile dalla
valorizzazione al meglio tutte le risor-
se naturali e non che ci offre il nostro
territorio.
Come fare? Considerando il nostro
Comune come una grande azienda. E
cosa si deve fare in una grande azien-
da per far si che dia il massimo dei
suoi frutti? Bisogna saperla gestire
attraverso una lunga serie di meccani-
smi, di scelte, di organizzazioni che si
intrecciano tra loro e che se anche
soltanto uno di questi elementi non
funziona, trascina con sé nel disordi-
ne e nella confusione tutta l'azienda.
Cardini fondamentali per una buona
gestione innanzitutto serenità dei
lavoratori ed incentivi che possano
stimolarli a lavorare sempre meglio.
Quali potrebbero essere questi incen-
tivi? Innanzi tutto rendere la città più
vivibile, per chi ci vive e per chi ci
lavora, ma anche aiutare l’economia a
creare maggiore ricchezza, creare
ulteriori posti di lavoro, ossia oppor-
tunità per un futuro lavorativo senza
trasferte fuori porta, ma anche nuovi
plessi scolastici che possano ricevere
alunni senza problemi di collocazio-
ne, spazi verdi dove passeggiare o far
giocare bambini, centri commerciali,
botteghe artigiane, luoghi di ristoro, e
così via. Insomma, un tessuto vivo,
prospero, dove una famiglia possa
vivere serenamente, trovando, nel
proprio Comune, un ambiente a di-
mensione d’uomo dove soddisfare
tutte le esigenze della propria vita
lavorativa e sociale.
Tornando alla buona gestione dell'a-
zienda, occorre poi sviluppare anche
le strategie di marketing affinché gli
sforzi lavorativi dei dipendenti siano
per l'appunto compensati dai risultati,
che nel caso di un'azienda sono di
raggiungere alti redditi che possano
permettere la continuazione del ciclo
produttivo quindi acquisti di prodot-
ti, eventuali lavorazioni, vendita degli
stessi sostenimento di tutte le spese e
reinvestimento dei profitti.
Ora in un Comune le esigenze sono
numerosissime e sopratutto in un
Comune ciò che fa la differenza è
che non c'è un titolare o dei soci che
apportando un capitale iniziale costi-
tuiscono un'impresa e applicando
tutti i buoni principi sopra esposti
con una buona gestione la portano a
produrre reddito. In un Comune
sono gli abitanti che scelgono gli
organi dirigenziali ossia coloro che
poi gestiranno le risorse e dovranno
far si di riuscire a far trarre al Comu-
ne i profitti da reinvestire.
Ecco perché è di fondamentale im-
portanza scegliere le persone giuste,
persone competenti, esperte serie e
diligenti in grado di fornire una ri-
sposta alle domande dei cittadini e
offrire il soddisfacimento delle loro
esigenze. Vogliamo dare la possibilità
a persone che non si sono mai candi-
date, che vogliono tentare di miglio-
rare le sorti del nostro paese o addi-
rittura a persone che facenti parte
delle amministrazioni precedenti non
soddisfatte della conduzione e della
gestione hanno avuto il coraggio di
dire NO e di lasciare la poltrona.
Forse questo è un gesto ancor più da
ammirare e che dovrebbe far pensare
molto gli elettori quando si troveran-
no alle urne e dovranno con la loro
scelta decidere a chi affidare le sorti
del nostro paese.
Altro ostacolo allo sviluppo di una
buona amministrazione è che ci tro-
viamo per l'appunto in un paese dove
il nonno ha il nipote, il nipote ha lo
zio, lo zio ha il fratello, il fratello ha
la cognata e così via. Pertanto quan-
do questi elettori si recano alle urne e
votano indicando il candidato loro
parente sono convinti di fare la scelta
giusta per il bene del proprio familia-
re, invece non è affatto così perché
se purtroppo nonostante tutti i buoni
principi e la buona volontà il candi-
dato non ha le competenze adatte e
le qualifiche giuste, non sarà mai in
grado di migliorare le sorti del paese
e di far riflettere il suo lavoro con il
soddisfacimento delle sue stesse esi-
genze e di quelle della sua famiglia.
Sarebbe quindi opportuno proprio
per il bene dello stesso familiare non
votarlo se non si è convinti delle
capacità professionali e delle compe-
tenze ed esperienza che può mettere
a disposizione del Comune.
Ho deciso di candidarmi per la mia
famiglia. Vorrei che questo paese
offrisse ai ragazzi, come mia figlia,
opportunità di svago, di intratteni-
mento, di lavoro futuro senza che
siano costretti ad andare a soddisfare
queste esigenze fuori dal nostro Co-
mune. Così come vorrei che le mam-
me possano lavorare sul posto cosic-
ché abbattendo i tempi, che spesso si
traducono in ore per raggiungere
fuori le sedi di lavoro, possano tra-
scorrere più tempo con i loro figli e
dedicarsi con meno sacrificio alla
propria famiglia.
Comunque i desideri sono tanti e
come si può tentare di soddisfarli?
Avendo tanto coraggio! Ed è per
questo che ho appoggiato la candida-
tura a Sindaco di Juri Marini che con
il suo movimento, denominato per
l'appunto Movimento Coraggio Cer-
veteri, è riuscito a realizzare una lista
di candidati costituita da tutte perso-
ne competenti e con capacità profes-
sionali ed altresì ha già attribuito
sempre nel rispetto delle reciproche
qualifiche dei candidati gli assessorati.
Rita Catalani
Occorre cambiare. Diamo fiducia a persone nuove, preparate e competenti
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 22 CORAGGIO CERVETERI
Profilo professionale. Sono
un esperto in logistica inte-
grata ed aeroportuale ed ho
coordinato importanti pro-
getti di sviluppo tecnico ed
economico. Inoltre ho coor-
dinato lo sviluppo e il rila-
scio in operativo di sistemi
di gestione integrati. Re-
sponsabile di organizzazioni
particolarmente dinamiche e
complesse con processi ope-
rativi atti ad assicurare servi-
zi definiti “pubblici”. Ho
maturato significative espe-
rienze nel marketing nella
pubblicità e nella organizza-
zione di eventi. Inoltre ho
curato importanti procedure
di outsourcing e di gestione
appalti inerenti servizi e
forniture. Sono impegnato
nel sociale come membro
giunta scuola comitato geni-
tori e come donatore di san-
gue.
Motivazioni. Residente a
Cerveteri dal 1993, sono
nato a Roma nel 1965 e
sono il quinto figlio di una
famiglia dove mio padre
commerciante e mia madre
casalinga, hanno da sempre
insegnato che la vita deve
essere affrontata sulla base
di valori sani e universal-
mente riconoscibili. Non a
caso mio padre fu insignito
della medaglia d’oro come
partigiano e della onorificen-
za con nomina di cavaliere
del lavoro. Questo tipo di
educazione è stata ed è an-
cora oggi alla base della mia
formazione culturale e com-
portamentale ed è anche il
riferimento per il mio impe-
gno nel sociale.
Impegnarsi per migliorare il
presente e per creare quelle
condizioni di sviluppo
“sano” che consentano un
f u t u r o
migl iore.
E’ questa
una delle
n o s t r e
responsa-
bilità e
una delle
sfide più
difficili da
superare,
che com-
porta un
c a m b i a -
m e n t o
radicale e
profondo
che passa
ponendo al centro la perso-
na e l’interesse pubblico.
Dove nulla deve essere la-
sciato al caso ma tutto deve
essere riconducibile alla per-
sona come valore assoluto.
Sono questi i valori e princi-
pi cui si ispira il nostro mo-
vimento Coraggio Cerveteri.
Per questo ho deciso di met-
tere a disposizione di Juri
Marini, della sua Giunta e
della nostra Città il mio im-
pegno e la mia professionali-
tà.
Domenico Frontoni
(Candidato a Consigliere per
CORAGGIO CERVETE-
RI, Sarà delegato ai Fondi euro-
pei nell’Amministrazione Mari-
ni)
Un impegno concreto per costruire un futuo migliore
Impegno per uno sviluppo “sano”
sorzio fa a noi
cittadini e so-
prattutto il
fatto che tutto
ciò ci rende
attori impoten-
ti e ci obbliga
ad un paga-
mento ingiu-
sto . Forse
qualcosa pos-
siamo contro
tutto ciò che
sembra irrever-
sibile e senza
via di uscita. La
legge ci offre
diverse oppor-
tunità. Una di
queste potreb-
b e e s s e r e
un’azione col-
lettiva: dobbiamo riunirci e
costituirci per evitare che
questa tassa ingiusta diventi
definitiva!
Il movimento può essere
l’occasione perché tutti colo-
ro vittime dell’ennesimo
balzello facciano sentire la
loro voce. Una voce che il
movimento Coraggio Cerve-
teri raccoglie per ricostruire
Mi chiamo Luciano Zammi-
to vivo a Cerveteri dal 1994
e in 18 anni di vita trascorsi
in questa piacevole cittadina
ho visto cambiare poco o
niente. E’ strano, perché non
penso ci sia bisogno di un
istinto particolare per intuire
che questa città abbia delle
potenzialità innate che pur-
troppo non riescono a de-
collare. Devo ammettere che
il mio spirito critico è dettato
dall’essere cresciuto profes-
sionalmente in una città co-
me Roma che, francamente,
di opportunità ne ha e ne
offre in quantità. Ma è anche
vero che stiamo parlando di
Cer vet er i non c er t o
dell’ultimo luogo al mondo
in quanto ad opportunità.
Opportunità che si chiama-
no necropoli, musei, natura,
mare, campagna, terme e chi
più ne ha più ne metta.
Cosa si può fare ? ho trovato
un'unica risposta: impegnar-
si.
Impegnarsi perché in questa
cittadina parta finalmente il
volano dello sviluppo. Quel-
lo sviluppo sinonimo di
crescita e di ricchezza, cultu-
rale e sociale, per il territorio
e per i cittadini che ci vivo-
no.
La consapevolezza, ormai
radicata nella nostra società,
di considerare il bene comu-
ne sempre più un ‘entità che
non ci riguarda, un’ entità
estranea, ha generato in me
quella reazione che dovreb-
be spingere ognuno di noi
ad essere protagonisti, anche
indiretti, della sua valorizza-
zione e gestione.
Il bene pubblico e come un’
immenso condominio e tutti
noi ne siamo i suoi condo-
mini. Essere vittima di un
sistema che non accetta il
dialogo, che non offre solu-
zioni, mi ha spinto a reagire
anche per raccogliere le voci
di tutti quelli che, come me,
si sentono impotenti davanti
a tutto ciò.
Un esempio su tutti: il caso
del Consorzio di Bonifica
Tevere e Agro Romano.
Molti, come me, avranno
ricevuto una cartella esatto-
riale nella quale il consorzio
chiede il versamento di un
tributo relativo al pagamento
della quota consortile. Di-
scutibile l’origine del tributo
e il modo in cui viene richie-
sto: la cartella esattoriale
lascia infatti poco spazio al
dialogo. E’ difficile per un
cittadino capire se il tutto è
dovuto oppure no; è difficile
accedere agli atti pubblici per
capire meglio; è difficile di-
fendersi, ma è ancor più
facile arrendersi e pagare.
Bèh, io questo non l’ho ac-
cettato, o meglio causa gioco
forza (cartella esattoriale)
non l’ho accettato del tutto.
Come un qualunque cittadi-
no, anche grazie a Juri che in
qualità di allora consigliere
mi ha prodotto i documenti
utili, ho cercato di oppormi
proprio perché è evidente
che il tributo non può appli-
carsi agli immobili ricadenti
nelle aree urbanizzate che già
pagano il servizio di
“depurazione delle ac-
que“alla Società ACEA
ATO2 (doppia contribuzio-
ne?).
Resta incomprensibile, per-
ciò, la richiesta che il Con-
quel rapporto ormai dissolto
tra cittadino ed istituzioni e
che è alla base di una politica
sana.
Luciano Zammito
(Candidato consigliere per CO-
RAGGIO CERVETERI –
Sarà delegato alle Politiche per lo
Sviluppo dell’Amministrazione
Marini)
Consorzio di Bonifica. Cartelle esattoriali odiose e illegittime
“Non mi arrendo alle ingiustizie”
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 23
Mi chiamo Pietro Zaccagni-
no ho 41 anni e sono un
medico ospedaliero.
A prescindere dalle solite
dietrologie, non ho mai
fatto politica e nel mio futu-
ro non avrei mai pensato di
fare politica, ma la politica
purtroppo serve anche per
il lavoro che svolgo tutti
giorni.
Chi legge questo articolo si
chiederà a cosa serve la
politica nella sanità? Vi ri-
spondo in maniera sempli-
ce, la politica è sulla bocca
di tutti è sulle prime pagine
dei giornali è un mezzo di
comunicazione ed in certi
casi può influire sulla salute
molto più di quanto possa-
no fare i medici.
Accanto alle restrizioni
nell’accesso alle cure
l’economia introduce delle
priorità nella vita quotidiana
che competono con il con-
seguimento della buona
salute. L’attenzione alla
dieta, al la regolarità
nell’assunzione dei farmaci,
agli appuntamenti per gli
screening viene meno quan-
do sono a rischio lo stipen-
dio, i risparmi, la casa. Mol-
te persone sostituiscono gli
abituali esercizi fisici con un
secondo lavoro. I bassi sti-
pendi costringono altri a
scelte non salutari: le fami-
glie sostituiscono le verdure
fresche con i fast food, gli
anziani caricano i freezer di
surgelati per abbassare il
costo della spesa. Lo stress,
insieme ai suoi fisiologici
effetti, induce l’uso di siga-
rette, alcol e droghe e fo-
menta comportamenti fon-
damentalmente non saluta-
ri. La disperazione porta poi
alla violenza verso gli altri e
verso sé stessi.
Migliorare l’assistenza sani-
taria quindi è una risposta a
metà se le malattie sono
provocate dalle condizioni
quotidiane di vita.
Nei miei progetti quindi
non c’è la volontà di miglio-
rare il mio lavoro o il posto
dove lavoro perché viviamo
in un paese dove la salute è
pubblica, dove curarsi sep-
pur con difficoltà è a costo
zero, dove nei piccoli centri
esistono delle grandi pro-
fessionalità, ma di ridurre
gli accessi alle strutture o-
spedaliere ed ambulatoriali
con una campagna di pre-
venzione ed informazione
che inizierà nelle scuole e
proseguirà nella case di tutti
i residenti, con percorsi
formativi, campagne di inte-
resse pubblico e soprattutto
con l’apertura di sportelli
dedicati in ambito comuna-
le.
Grazie a Coraggio Cerveteri
ho avuto la possibilità di
sognare la realizzazione di
alcuni progetti che in altri
Comuni d’Italia sono già da
anni realtà a costo zero, ad
esempio:
Educazione Cerveteri, un
programma di educazione
triennale con appuntamenti
settimanali o mensili per i
ragazzi delle scuole e fina-
lizzato a modificare il con-
testo culturale in cui cresco-
no i preadolescenti e gli
adolescenti, affronteremo
tematiche come dipenden-
ze, alimentazione, affettivi-
tà, salute e sessualità.
La Salute a domicilio, con
la consegna di farmaci a
domicilio ed il trasporto
degli aderenti ad esempio in
strutture sanitarie o ospeda-
liere o tramite autovettura
o ambulanza.
Progetto kit Salute “Sono
ancora utile”, con la pro-
posta di consegna di un kit
gratuito a casa composto da
quattro opuscoli plastificati
con i consigli sui rischi più
comuni per le persone so-
pra i 65 anni, educazione
alimentare e sugli spazi ver-
di a meno di 1 km dal do-
micilio e con le iniziative
culturali del quartiere di
appartenenza. Con questo
kit verrà consegnato un
piccolo questionario che i
singoli cittadini consegne-
ranno al proprio medico
curante.
Lo sportello donna, uno
sportello comunale dedicato
alle donne residenti con un
servizio di ascolto, soste-
gno, consulenza legale, psi-
cologica, medica e con un
spazio di orientamento al
lavoro.
Tanti altri progetti con costi
zero ed un impatto sociale
mi auguro enorme.
La salute è il primo dove-
re della vita (Oscar Wilde)
Perché ho scelto questo
slogan? Talvolta la salute-
dovere può avere una nobile
motivazione, basti pensare
alle eroiche madri che non
“possono permettersi” di
stare male per curare i pro-
pri figli. Ma quando la salute
-dovere è un diktat fine a se
stesso, diventa essa stessa
una patologia, una ossessio-
ne; per questo motivo il mio
impegno politico non mi
allontanerà mai dalle mie
professionalità e dal mio
lavoro perché il vero cam-
biamento oltre alla preven-
zione sarà nel ripensare il
modo di fare politica e la
sanità un giorno la faranno i
cittadini insieme ai medici.
Pietro Zaccagnino
(Candidato consigliere per la lista
CORAGGIO CERVETERI
– Sarà delegato alla Sanità per
l’Amministrazione Marini)
Progetti importanti a costo zero, ma con un impatto sociale enorme
Salute, primo dovere della vita L’assistenza sanitaria non basta se le malattie sono provocate dalle condizioni quotidiane di vita
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 24 CORAGGIO CERVETERI
Vivo in questa affascinante e
trascurata Città sin dalla na-
scita e in questi 22 anni vissu-
ti qui con la mia bella fami-
glia, ho potuto apprezzare
quanto della storia racconta-
no i vicoli del Centro, come
la straordinaria diversità dei
paesaggi e delle frazioni così
fortemente aggrappate ai 160
kmq. del territorio comunale.
Si può ancora crescere in
maniera sana a Cerveteri, si
stringono amicizie vere, che
durano. Ma proprio quando
tra amici, raggiunta l'età della
responsabilità, si iniziano ad
analizzare le situazioni e a
valutare le opportunità perse
dalla Città e non offerte alla
sua gente, è da quel momento
che si inizia a pensare a cosa
si possa ancora fare, a come
si può contribuire a quella
rivoluzione culturale che è la
vera crescita. Mi confronto
spesso con le persone vicine,
amici e familiari, ed è chiaro
per me che c'è bisogno di un
vero cambiamento per Cerve-
Mi chiamo Loredana Conti. Sono imprenditrice da lun-ghissimo tempo. Ho guidato aziende di vario tipo, settore e dimensione, e questo mi ha portato ad avere grande dime-stichezza nella gestione dei problemi più diversi e nella valorizzazione delle opportunità. Non ho mai abiurato, pur essendo molto spesso “il capo”, al mio talento, che poi è il talento di tutte le ap-partenenti al mio genere (anche di quelle che non se ne sono mai accorte): l ’ a c c o g l i e n z a . Un’accoglienza mediatri-ce e conciliatrice. Nono-stante un interessante percorso di studi politici, nel passato l’idea di par-tecipare attivamente alla gestione della cosa pub-blica non mi ha mai sfio-rata: un po’ per impegni personali, un po’ per demotivazione: nel pa-norama “ordinario” nes-sun movimento politico mi è mai sembrato modificabile dall’interno e quindi interessa-to all’apporto di energie puli-te e innovatrici. Muovere le acque, quando queste sono già decisamente agitate, mi è sempre apparsa impresa titanica, e negli anni ho rifiutato proposte blasona-te.
teri: non un cambiamento
fine a se stesso, ma la necessi-
tà di una svolta culturale e
infrastrutturale che possa
consentire ai nuovi giovani,
alle nuove generazioni lo
stesso grado di vivibilità di
cui ho potuto godere io ed i
miei amici poco più grandi.
Ho studiato, insieme agli
amici di Coraggio Cerveteri,
gli sviluppi demografici re-
centi della mia gente ed è
evidente come già dai prossi-
mi anni, il cambiamento ci
sarà imposto proprio dagli
sviluppi demografici che ve-
dono un chiaro e veloce in-
vecchiamento della popola-
zione. Il cambiamento, non si
può solo subire, ma si può
governare, se si è seri e pre-
parati.
Ho idee chiare su cosa biso-
gna fare per Cerveteri e tutto
passa attraverso la costruzio-
ne di un tessuto economico
che dia lavoro alla sua gente,
che riduca il fenomeno del
pendolarismo che sta lascian-
do a Cerveteri il solo ruolo di
dormitorio. L'agricoltura, con
la sua punta di diamante che
potrebbe ancora essere la
Ca nt i na d i Ce rv et er i
(cantinone), è un tema su cui
ho dimostrato già pubblica-
mente tutta la mia attenzione
e la mia capacità di analisi. Il
centro termale o il centro
commerciale unita ad una
nuova spiaggia attrezzata a
Campo di Mare, potrebbero
cambiare il volto della nostra
città e fornire a tutti noi mol-
te opportunità di sviluppo
economico e professionale
senza dover per forza pianifi-
care di emigrare altrove. L'at-
tenzione alle Associazioni che
nel territorio si occupano di
sport come degli anziani poi,
ci porterà ad abbracciare tutte
le fasce di età ed i bisogni di
socialità che attendono rispo-
ste da molto tempo. In Co-
raggio Cerveteri ho potuto
trovare informazioni ed ap-
procci condivisi che mi han-
no dato comunque la certezza
che tutto ciò si
possa fare nella
realtà, malgrado
le restrizioni
imposte dalle
scarse risorse
presenti nelle
casse comunali.
Le mie ambizio-
ni hanno trovato
spazio, quindi,
in questo Movi-
mento, una fuci-
na di giovani e
meno giovani
cittadini che,
anche insieme a
me, hanno pro-
gettato una Città nuova dove
il passato è la fonte di finan-
ziamento del presente con il
turismo, l'agricoltura e l'arti-
gianato ed il futuro può esse-
re pieno di buone opportuni-
tà.
L'impegno che garantisco
dagli scranni del Consiglio
Comunale, è quello di contri-
buire affinché i progetti pro-
posti nel libro del Programma
Amministrativo di Coraggio
Cerveteri, diventino realtà nel
rispetto del territorio, della
gente e delle giovani genera-
zioni.
Inoltre mi impegnerò affin-
ché la nostra amministrazione
si ammoderni, che offra ser-
vizi in maniera moderna,
puntuale e trasparente.
Cosa dicono di me: La mia
prima qualità sarebbe la pun-
tualità e la precisione che
metto nelle attività che orga-
nizzo; la capacità di persegui-
re uno scopo fino alla fine e
quindi l’abnegazione non
sarebbe da meno; la fedeltà,
la forza e la volontà di esserci
sempre per gli amici, mi con-
traddistinguono; la determi-
nazione messa nel raggiunge-
re gli obiettivi, fa il mio stile
di leadership un pochino
ruvido.
Alessio Monachesi
(Candidato consigliere per CO-
RAGGIO CERVETERI)
Ma si fa un bel dire che sap-piamo senz’altro a priori ciò che decideremo domani: non si mette nel conto che il caso è servitore del destino. Le cose son precipitate: uno stillicidio mediatico ha prova-
to a convincermi di rinunciare a sperare (e chiedeva pure l’applauso… c’è crimine più grande della distruzione della speranza?), ma io non mi son rassegnata, e nonostante l’aprioristico rifiuto di parteci-pazione diretta alla politica, nella mia anima ha preso sem-pre più corpo la convinzione che se davvero voglio cambia-
re il mondo, devo farlo io senza aspettare che qualcun altro inizi. Senza qualunqui-smo e senza snobismo. Ma come fare? I partiti cano-nici sono lontani dalla realtà, vivono su pianeti paralleli. E
questo non è qualun-quismo: è un fatto. Di molte liste tra le più conosciute, per quanto riconosca alcuni loro argomenti validi da un punto di vista sostan-ziale, vedo vanificati gli sforzi da una comunica-zione che punta solo al giustizialismo e alla vendetta. Non mi rico-nosco in questo. Perché adesso ci vuole cuore. Non odio. E questo non è snobismo: è os-servazione e ascolto. Ecco, esattamente in questa fase ho incrocia-to, per caso…?, Corag-gio Cerveteri. E mi sono innamorata delle persone che lo com-
pongono: Juri Marini natural-mente, e tutta la squadra. Una squadra dove si discute, dove ci si anima anche, ma in cui l’obiettivo comune (che poi è il benessere di Cerveteri e delle sue frazioni) è lì, presen-te; e guida ogni progetto, ogni azione. Con amorevolezza. Con trasparenza. E con one-stà.
L’obiettivo comune in realtà è una serie di obiettivi. Sono elencati nel Programma. Un Programma di cui io non rias-sumerò i punti, perché merita una lettura diretta. Mai si era visto (o almeno io non avevo mai visto) in ambito ammini-strativo uno studio con elabo-razione delle problematiche/azioni/soluzioni così detta-gliato. Nero su bianco. Scritto. Chiaro. Senza fumose e mol-teplici (trucco vecchissimo della politica) chiavi di lettura. Un impegno, una grande pro-messa. Un po’ scherzando (e un po’ no) io chiamo il Pro-gramma “la Cambiale”. Ne ha tutti i crismi: gli importi, le scadenze, i debitori (che siamo noi di Coraggio Cerveteri, e per non sbagliare oltre ai nomi sulla “Cambiale” ci abbiamo messo la faccia…), i creditori. I creditori sono i cittadini di Cerveteri e delle sue frazioni. Ma in verità siamo anche noi. Nel progettare la rinascita di tutto il territorio, noi abbiamo pensato anche a noi stessi: perché noi questo territorio lo viviamo. Qui ci sono i nostri figli, i nostri cari, i nostri an-ziani. I nostri animali. Le no-stre attività. Qui ci sono le nostre case. Qui ci siamo noi. Se ci verranno dati gli stru-menti, noi quella cambiale la pagheremo e si manifesterà nelle vite di tutti attraverso
aria pulita; acqua bevibile; territorio splendente, come merita, come è e come non si vede più purtroppo e, di con-seguenza, nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani e per i nostri meno giovani; ambiente sicuro per i bambini e recupero delle esperienze e delle tradizioni: dimentichia-mo troppo spesso (è una ma-lattia del nostro tempo) la preziosità degli anziani, dei loro consigli, delle loro capaci-tà, della loro forza. Anziani e bambini: il presente può esse-re armonizzato solo attraverso il legame tra memoria e futu-ro. Cosa porterò (porterei) io, personalmente? La forza del cuore. E tanta esperienza naturalmente. Ma chiunque di noi dovesse avere l’onore di partecipare al governo di Cer-veteri e le sue frazioni, sarà all’altezza del bellissimo com-pito. Amo sognare che faremo politica insieme alla gente che ci accompagnerà con le sue esigenze, con le sue riserve, con le sue proposte: e non sarà politica dal basso… ma dall’alto: perché quando c’è unione allora c’è spirito, allora c’è amore. Loredana Conti (Candidata consigliere per la lista CORAGGIO CERVETERI)
Per un’amministrazione più moderna
Una svolta culturale
Io devo essere il cambiamento che voglio vedere nel mondo
La forza del cuore
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 25
Carissimi amici, molti di voi
si chiederanno perché, no-
nostante non avessi mai
fatto politica in vita mia,
oggi a 41 anni ha deciso di
presentarmi candidato alle
prossime elezioni comunali
di Cerveteri.
Come tanti di voi sono stan-
co e deluso di come viene
amministrata la nostra città
e di come, ormai da quasi 15
anni, nessuno sia riuscito a
concludere il proprio man-
dato.
Due Amministrazioni di
Centro Destra e due Ammi-
nistrazioni di Centro Sinistra
non sono riusciti non solo a
governare ma hanno prodot-
to sfiducia, delusione e rab-
bia in tantissimi concittadini.
I servizi pubblici sono quasi
inesistenti, l’economia della
città fatta di tante piccole
imprese sono ormai quasi
completamente al collasso,
tanti giovani in cerca di un
lavoro, che non c’è, conti-
nuano a girare per le vie
della città o seduti in qualche
bar o sulle scale e sui muretti
della piazza aspettando che
qualcosa cambi.
Perché fermarsi ad aspettare
che qualcosa cambi?
Purtroppo qui non cambia
nulla. I partiti che fino a ieri
erano quasi tutti insieme al
governo di Cerveteri oggi
sono tutti divisi; è diviso il
Centro Sinistra, è diviso il
Centro Destra ma poi, se
vanno al ballottaggio, pur di
vincere a tutti i costi, rifaran-
no gli inciuci di sempre,
metteranno insieme tutto e il
contrario di tutto e dopo la
vittoria esploderanno tutte le
contradizioni, le divisioni, le
liti e gli inevitabili cambi di
maggioranza, con consiglieri
che sono all’opposizione e
passano in maggioranza,
candidati a sindaco che pas-
sano da una parte all’altra
senza pudore alcuno, insom-
ma il solito balletto di sem-
pre con la conseguenza che
Cerveteri sarà in balia di
personaggi senza scrupoli e
senza dignità.
Per tutto questo mi sono
chiesto se non sia possibile
cambiare, andare oltre i falli-
mentari giochi dei partiti e
mettersi in gioco mettendoci
la faccia insieme a tanti altri
cittadini della società civile,
ognuno con la propria sensi-
bilità, le proprie esperienze,
le proprie professionalità,
per dare una speranza di
cambiamento vero, parteci-
pato che sappia finalmente
dare la certezza che un altro
modo di governare è possi-
bile.
Per questo in tanti abbiamo
scelto Coraggio Cerveteri,
un movimento politico libe-
ro, aperto e indipendente
che ha come obiettivo il
risveglio di una autentica
coscienza civica per condivi-
dere insieme un percorso
comune per costruire
un’alternativa seria, compe-
tente e professionale al servi-
zio della città e della perso-
na.
Con il Movimento Coraggio
Cerveteri ho trovato lo spa-
zio per idee e proposte, per-
ché in questo nuovo sogget-
to politico ognuno è vera-
mente protagonista e re-
sponsabile del suo impegno
e tutti insieme all’unanimità
abbiamo scelto come candi-
dato a Sindaco Juri Marini.
L’unico che abbia fatto il
Consigliere Comunale e che
nella sua esperienza ha fatto
della coerenza e della traspa-
renza uno stile di comporta-
mento politico sobrio, com-
petente, aperto al contributo
di tutti.
Insomma credo di non esa-
gerare se affermo che po-
trebbe essere come l’attuale
Presidente del Consiglio
Monti, una persona seria,
preparata e decisa che può
far uscire Cerveteri dalla
palude in cui l’hanno caccia-
ta da decenni tutti i governi
che si sono succeduti fino ad
oggi.
E’ per tutto questo che chie-
do un voto deciso e consa-
pevole per Coraggio Cerve-
teri e per Juri Marini Sindaco
e scrivendo il mio nome
Faraglia (si può scrivere an-
che solo DADDO) a fianco
del simbolo del Cuore.
Tutti quelli che mi conosco-
no sanno che ho avuto
“coraggio” a mettermi in
lista per il Consiglio Comu-
nale, perché come tanti di
voi sono sfiduciato, amareg-
giato, arrabbiato e avrei avu-
to voglia di non andare a
votare, ma ho volutamente
abbandonato l’idea perché
credo che un’altra Politica
(quella con la P maiuscola)
sia possibile e per questo vi
invito tutti ad avere il corag-
gio di andare a votare e a
votare per cambiare.
Alessandro Faraglia
(detto DADDO)
(Candidato consigliere per CO-
RAGGIO CERVETERI)
Bisogna trovare il coraggio di andare a votare, e votare per cambiare
Un’altra politica è possibile Nel movimento Coraggio Cerveteri ognuno è protagonista e responsabile del suo impegno
Che cos’è l’Illuminismo
(Immanuel Kant - Königsberg in Prussia, 30 settembre 1784)
L'illuminismo é l'uscita dell'uomo dallo stato di
minorità che egli deve imputare a se stesso.
Minorità é l' incapacità di servirsi del proprio
intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se
stessi é questa minorità se la causa di essa non
dipende da difetto di intelligenza, ma dalla
mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del
proprio intelletto senza essere guidati da un altro.
Sapere aude ! Abbi il coraggio di servirti della tua
propria intelligenza ! - é dunque il motto dell'
illuminismo. La pigrizia e la viltà sono le cause per
cui tanta parte degli uomini rimangono volentieri
minorenni per l' intera vita; e per cui riesce tanto
facile agli altri erigersi a loro tutori. E' tanto comodo
essere minorenni ! Se ho un libro che pensa per
me,un direttore spirituale che ha coscienza per me,
un medico che decide per me sulla dieta che mi
conviene, ecc., io non ho più bisogno di darmi
pensiero da me. Purché io sia in grado di pagare,
non ho bisogno di pensare: altri si assumeranno
per me questa noiosa occupazione.
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 26 CORAGGIO CERVETERI
governo. Ho trovato cittadini che, stanchi delle polemiche come me, hanno deciso di mettere a disposizione del movimento le proprie com-petenze e le proprie capacità per un futuro migliore della città, dei nostri figli, ma an-che dei nostri padri e dei nostri nonni, parte importan-te della nostra comunità. Questa semplicità, questo
non dovere essere politici è la forza del movimento ed è il concetto che cerco di far trasparire nelle mie risposte quando mi chiedono "ma cos'è Coraggio Cerveteri, perché lo dovrei votare?".La situazione politica nazionale purtroppo è allo sbando, ed è difficile oggi, per un cittadino che non si interessa attiva-mente di politica scegliere chi votare, in molti casi le perso-ne sono talmente deluse che non ci vogliono neanche andare a votare. E' la vera sconfitta della democrazia, il voto è un diritto, ma anche un dovere e non votare o farlo senza coscienza dando il voto al partito senza sapere chi sono le persone che stai portando in comune è perico-loso. Vorrei invitare tutti i cittadini ad informarsi sui programmi dei 9 candidati a
dei lamenti sterili. Qualche mese fa tornando a casa ho visto un manifesto molto scarno,semplice, una sola scritta al centro "Coraggio Cerveteri" e mi sono doman-data cosa volesse dire. Poi qualche tempo dopo mia sorella mi ha invitata a parte-cipare ad una delle assemblee aperte che una nuova lista civica tiene ogni mercoledì
sera, mi dice che devo andare perché finalmente si sta costi-tuendo qualcosa di nuovo per le prossime elezioni, qualcosa che non ha niente a che fare con i "soliti noti" di Cerveteri e che si chiama "Coraggio Cerveteri". Ecco! Finalmente ho capito cosa volevano indi-care quei manifesti, così incu-riosita ancora di più mi pre-sento alla prima assemblea. Che vi devo dire, non ho più smesso di andare! I principi sui quali si fonda il movimen-to sono alla base della mia idea di democrazia, la perso-na al centro, la trasparenza, un modello di governo dove il cittadino non subisce regole dettate dall'alto, dove non è più alla base della piramide, un modello dove la pubblica amministrazione si confronta con il cittadino e gli rende un ruolo attivo nelle azioni di
Perché Coraggio Cerveteri. Nel 2002 quando le mie figlie erano delle bambine di 1 e 5 anni mi sono trasferita a Cer-veteri per avere un po’ di respiro, costretta come ero dai palazzi di Roma. L'ho vista come un paradiso a pochi chilometri dal Raccor-do Anulare. Aria pulita, storia etrusca, terra da coltivare e tanti bambini mi è sembrata
una città a misura di uomo e di famiglie. Certo venendo da una grande metropoli l'impat-to è stato esaltante, poi come per ogni cosa vivendo qui piano piano sono venute fuori situazioni che ho critica-to e che avrei voluto diverse; il problema è che per molto tempo mi sono limitata a criticare, a lamentarmi davan-ti la scuola mentre aspettavo mia figlia,ai compleanni dei bambini insieme alle altre mamme che la pensavano esattamente come me, con mio marito, con mia sorella con i miei amici. Non mi è mai passato per la testa che avrei potuto fare qualcosa di concreto, che gli uffici del comune non erano poi così lontani e che con un po’ di coraggio si poteva dire "Fermi!" è arrivato il momen-to di agire ed è finito quello
re quel senso di appartenenza che ci
accomunerà… Perché la parola è lo
strumento della democrazia.
Nazzareno Galosi
(Candidato consigliere per CORAGGIO
CERVETERI)
“Cos’è la politica se non l’arte di
mentire a proposito” (Voltaire)
Se volessi intraprendere la carriera da
politico, l’aforisma di Voltaire suone-
rebbe quantomeno fuori luogo. Ma
io sono qui, momentaneamente, per
un altro motivo: per dare un occhiata
e vederci più chiaramente, per cerca-
re di capire se veramente è cosi diffi-
cile o addirittura impossibile fare
semplicemente qualcosa di concreto
per la nostra città.
Poiché siamo ancora poco conosciuti
come gruppo, come Movimento, e
anche poco noti come singoli, alme-
no per la maggior parte di noi, credo
sia giusto prima di tutto dare spazio
ad un po’ di sana retorica. Che poi è
semplicemente l’arte del parlare e
dello scrivere correttamente, in modo
da persuadere, quindi convincere, i
nostri concittadini della nostra deter-
minazione nel voler dare gambe e
ossigeno alle nostre idee. Senza però
scadere nei soliti toni da campagna
elettorale, tipici del “bravo” politi-
cante, ossia in quei comportamenti
un po’ squallidi e del tutto privi di
contenuti, che mirano solo a conqui-
stare il voto, le simpatie, ad apparire
per forza più belli e più bravi degli
Agire nel concreto e ritrovare quel senso di appartenenza che ci accomuna
Fare di più, e farlo meglio altri. Infinite promesse e pompose
parole al vento, utili solo a conquista-
re la poltrone, ma che poi puntual-
mente svaniscono alla prova dei fatti,
tradendo le promesse e le aspettative
dei cittadini. È questo che accade
puntualmente, ormai da oltre
vent’anni, e che ha lasciato la nostra
città allo sbando. Vent’anni: tanti
quanti quelli che io posso ricordare, e
con i miei occhi e i voti persi, testi-
moniare.
Da quando posso votare ho assistito,
a volte interessato, altre meno, a di-
versi discorsi di campagna elettorale.
Alcuni sembrano potenti, colpiscono,
molti altri generano solo un tiepido
applauso di cortesia. Io sinceramente
non punto a nessuno dei due. Sono
solo profondamente interessato, pri-
ma di tutto all’argomento principale,
che è quello di fare qualcosa di co-
struttivo per la “rinascita” del paese,
e secondo poi al mio territorio, poi-
ché come tutti voi ci vivo, e sono
convinto che si possa sviluppare dav-
vero meglio, su tantissimi settori,
soprattutto grazie alle straordinarie
ricchezze storiche, archeologiche e
ambientali di cui è ricco.
Per questo ho deciso di mettermi a
disposizione del Mo-
vimento Coraggio
Cerveteri e di candi-
darmi alla carica di
Consigliere comunale.
Per mettere al servizio
della città la mia sto-
ria, la mia esperienza,
la voglia di fare e di
crescere che gli amici
mi riconoscono. Per
vedere se, anche solo
con un po’ di buon
senso, è davvero così
difficile fare qualcosa
di più, e di meglio.
Spero solo che questo
mio breve pensiero
iniziale da “apolitico”,
quale sono sempre
stato, non vi induca a
riflessioni ancor più
negative, visto anche il
momento di fango e veleni che sta
attraversando politicamente il nostro
paese ormai al collasso. Spero invece
che le mie parole, tanto sincere quan-
to forse un po’ ingenue, possano
diventare insieme a tutti voi condivi-
sione, emozione, voglia di intervenire
per poter agire nel concreto e ritrova-
sindaco, a conoscere i nomi dei candidati consiglieri e fare una scelta consapevole, ci vuole coraggio per fare que-sto, ed è importante averlo perché Winston Churchill diceva che il coraggio è la prima delle qualità umane,
perché è quella che garantisce tutte le altre. Paola Micozzi (Candidata consigliere per CO-RAGGIO CERVETERI)
Bisogna informarsi, per fare una scelta consapevole
Basta lamentarsi, serve agire
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
CORAGGIO CERVETERI PAG. 27
Mantieni i tuoi valori positivi per-
ché i tuoi valori diventano il tuo
destino.(Mahatma Gandhi)
Sono residente a Cerveteri dal 1995.
Ho lavorato per diversi anni presso
una importante Spa di Roma nel
campo del Global Service occupan-
domi di amministrazione e della parte
commerciale legata a paghe e contri-
buti.
Con la nascita di mia figlia Ilaria, ho
fatto la mamma a tempo pieno. Nel
frattempo ho dato vita ad un sogno,
aprendo un’attività commerciale che
porto avanti da ormai circa 10 anni e
che oggi rappresenta la mia più gran-
de soddisfazione e il futuro per mia
figlia.
A Cerveteri mi trovo molto bene:
adoro questa città. Ma è una città che
potrebbe dare molto di più da tanti
punti di vista: turistico, commerciale,
culturale, di nuovo occupazione. Una
città che vive tantissimi problemi e
Non riesco a capire perché le per-
sone siano spaventate dalle nuove
idee. A me spaventano quelle vec-
chie. (John Cage)
Ho 21 anni. Sono diplomata
all’Istituto Professionale aziendale.
Impiegata dal 2010 presso una im-
portante catena di negozi di arreda-
mento. Quest’anno mi iscriverò
all’Università alla facoltà di Scienze
dello Sviluppo e delle Cooperazione
internazionale.
Nel 2006 sono stata eletta nel
“Consiglio comunale dei ragazzi”, di
cui sono stata Presidente per due
anni. Purtroppo il Consiglio dei ra-
gazzi non ha potuto lavorare al pieno
delle proprie potenzialità, per man-
canza di collaborazione da parte della
politica. L’unico lavoro importante è
stata l’organizzazione di alcuni eventi
nel contesto della Sagra dell’Uva, in
collaborazione con la Pro Loco.
Cari amici, come candidato consiglie-
re comunale del comune di Cerveteri,
mi presento brevemente e spiego le
motivazioni che mi hanno spinto a
questo impegno. Sono diplomato
all’istituto tecnico per geometri di
Bracciano , ho avuto diverse espe-
rienze lavorative , tra cui la più im-
portante ho partecipato alla realizza-
zione del l’Istituto Poligrafico e Zec-
ca dello stato di Roma.
Da molti anni sono appassionato di
Etruscologia, frequentando molti
corsi patrocinati sia dal comune di
Cerveteri che dall’Unesco
Pratico da sempre vari sport tra i
quali il tennis ,inoltre svolgo attività
ricreative come la musica (suonando
le percussioni) e modellando l’argilla
creare riproduzioni di ceramiche
antiche.
Ho accettato l’invito a presentare la
mia candidatura essenzialmente per
due motivi: penso che a Cerveteri sia
necessario un profondo cambiamen-
to della gestione pubblica, e noi gio-
vani questo cambiamento non dob-
biamo solo chiederlo, ma contribuire
in prima persona a conseguirlo.
Secondo ho trovato in Coraggio Cer-
veteri, competenze e onestà nelle
persone , inoltre un valido program-
ma e quindi tutte le condizioni per
svolgere un attività di corretta ammi-
nistrazione del comune.
Coerentemente con il mio carattere
non sono entrato in lista solo per far
numero, mi auguro di convincere
molti elettori e poter accedere di
fatto al consiglio comunale.
Costruiamo l’alternativa e liberia-
mo il nostro futuro.
Daniele Ciammaruchi
(Candidato consigliere per CORAGGIO
CERVETERI)
Ritengo che i giovani, e soprattutto i
giovanissimi, che si vogliano impe-
gnare in politica debbano essere sup-
portati meglio e in modo più concre-
to. Troppo spesso infatti la “politica”
parla a sproposito delle politiche
giovanili, solo per convenienze elet-
torali, ma nessuno è mai disposto ad
ascoltare veramente le istanze delle
nuove generazioni, tantomeno a met-
tere a disposizione strumenti concreti
per la realizzazione delle loro idee.
Per questo serve un impegno diretto
dei giovani, che devono conquistarsi,
con coraggio, uno spazio importante
e diventare protagonisti della costru-
zione del proprio futuro.
Martina Giacobbe
(Candidata consigliere per CORAGGIO
CERVETERI)
che sembra si stia trasformando in un
grande dormitorio. Una cosa inaccet-
tabile, per un territorio così bello. Per
questo ho deciso di impegnarmi in
politica e offrire il mio contributo,
sulla base di idee molto chiare.
Ritengo infatti che ci voglia molto
coraggio ad esporsi, perché significa
mettersi in discussione. Ma la situa-
zione che viviamo richiede l’impegno
di tutti, in prima linea. Occorre riu-
scire a portare nella politica una sana
coscienza civica, per superare le tante
chiacchiere e portare nuova concre-
tezza.
Solo con queste premesse si può
immaginare un vero cambiamento
del rapporto della politica e
dell’amministrazione con i cittadini.
Antonia Liberti
(Candidata consigliere per CORAGGIO
CERVETERI)
Noi giovani dobbiamo contribuire ad un profondo cambiamento della gestione pubblica
Costruiamo l’alternativa
Il coraggio di mettersi in discussione
I tuoi valori, il tuo destino
Nessuno ascolta mai le istanze dei giovani
Nuove idee, con coraggio
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]
PAG. 28 CORAGGIO CERVETERI
www.coraggiocerveteri.it - [email protected]