il bambù n. 1, aprile 2006

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    'E ccom i, S iJ 1Io rsl fJ rs1 IIi,!! / S { l A ' I i m s fu sffoc" s fJUOI

    Centro Volontari della Sofferenzadi Bari-BitontoAnno I, Numero 1, aprile 2006

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    SommarioEditoriale 3La parabola del bambu 5CVS-TG 7L'ex redattrice ci scrive 8La mia esperienza di grafico per "Cristo Vera Speranza" 9CVSUn nuovo orizzonte 10Incontro regionale bambini-adolescenti 12La Peregrinatio Mariae nel territorio della Buon Pastore 13U pulpe e la pelose 17Ora puoi contribuire anche tu!.. 19

    Hanno collaborato a questa numero:Emanuele Battista, Michele Capozza, Michela Caputo,Maristella Giannoccaro, Tiziana Schino, Gaetano Scioscia,Rosa Sinisi

    RedazioneMaria Letizia Berselli, Don Vittorio Borracci, AlessandroPastore, Emanuele Rinaldi, Floriano Scioscia

    In copertina: Bamboo and Water, Bill WestermanStampa a cura di: Cartoleria Rizzi, Viale L. Sturzo 49, BariSito informativo generale del CVSwww.sodcvs.orgSito a livello locale: cvsbari.altervista.org2 II Bomba - aprile 2006

    http://www.sodcvs.org/http://www.sodcvs.org/
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    EditorialeAprile, mese di primavera

    e della Santa Pasqua 2006.Davvero non poteva esserciun momento migliore per co-minciare l'avventura di que-sto giornalino.La primavera vede la na-

    tura risvegliarsi dopo la sta-gione invernale, con glialberi che fioriscono e si pre-parano a dare i loro frutti.Anche questa giornalino, cheprende il nome dall'albero dibambu, vuole portare a tuttigli amici del Centro Volonta-ri della Sofferenza di Bari -rna non solo - frutti di spe-ranza e una voce amica.Nella Settimana Santa,

    culminata con la Pasqua, ab-biamo celebrato la passione,morte e risurrezione del Si-gnore Gesu, In questi miste-ri trova luce e forza lapastorale della sofferenza.Tutte Ie persone colpite dallamalattia hanno in Gesu Cri-sto, che accetta l'estrema sof-ferenza della crocifissione

    per portare salvezza all'uma-nita peccatrice, il maestro ela via per vincere la tenta-zione della scoraggiamento ediventare capaci di donarecompletamente se stessi e lapropria sofferenza a Dio peril bene delle anime di molti.La risurrezione del Signore,poi, ci ricorda la meta del fa-ticoso cammino della vita.Videa del giornalino e sta-

    ta di Don Vittorio Borracci,assistente spirituale del CVSdi Bari sin dagli esordi, cheha fortemente voluto questaperiodico non tanto per in-formare 0 fare cultura, rnaper fare famiglia. "11Bambu", infatti, non vuoleessere come i giornali 0 le ri-viste che si trovano in edico-la, rna uno spazio aperto atutti i membri del CVS diBari per condividere espe-rienze, fatiche e gioie dellavita associativa e del cammi-no quotidiano dei volontaridella sofferenza, propriocome in una famiglia si vivo-

    II Bambu - aprile 2006 3

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    no insieme le vicende di tutti. .giorno per giorno, per cresce-re nella comunione. Speria-mo percio che, numero doponumero, il giornalino aiutitutti i civuessini a sentirsipili VICInI.Molti di voi ricorderanno

    che per tanti anni il CVS diBari ha gia avuto un giorna-lino, Cristo Vera Speranza.Vogliamo raccogliere l'eredi-ta di quello straordinariopercorso che il Signore haconcesso di fare. Alcuni col-labora tori di allora, cheadesso non sono pili a Bari,hanno gentilmente scritto iloro messaggi di saluto e diauguri per questa primo nu-mero, che danno forza a noinuovi all'inizio di questa im-pegno. 11ricambio generazio-nale, infatti, e evidente e ilpensiero non puo non andareai membri del CVSe collabo-ratori di Cristo Vera Speran-za che ci hanno precedutonella casa del Padre. Li rin-graziamo di cuore per quan-to hanno fatto con la lorotestimonianza. Don Vittorio

    si e prodigato tanto per por-tare forze fresche a questaprogetto e ha coinvolto moltepersone, anche giovani e dapoco avvicinatesi al CVS.Daparte nostra ci sono disponi-bilita ed entusiasmo: speria-mo, con l'aiuto del Signore edella Vergine Maria, di offri-re un buon servizio e di sa-per ascoltare con attenzionee umilta i vostri consigli permigliorare sempre.Resta solo da chiarire il

    motivo della scelta del titolo"11Bambu", L'ispirazione evenuta da un racconto orien-tale, che e riportato alla pa-gina seguente. Pur nonessendo di origine cristiana,e molto vicino alla spirituali-ta propria del CVS. In modosemplice e poetico ci fa capi-re che la sofferenza restasempre un mistero, rna se laaccettiamo con disponibilitaper fare la volonta del Signo-re diventa via di realizzazio-ne per noi e fonte diconversione e di benedizioneper gli altri.

    Floriano Scioscia4 II Bomba - aprile 2006

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    La para60Ca aeC6am61lC'era un giardino moltobello. Il suo Signore ne eraorgoglioso. Il piic bello deglialberi, e anche il piic caro alSignore, era un preziosobambii. E lo stesso sapeva diessere l 'albero prediletto delSignore. Il Signore un giornocon {accia seria si avvi-cino al bambi: e dis-se: "Caro bambii,io ho bisogno di

    te".

    posso tagliare non ho biso-gno di te".Dopo un lungo silenziol 'albero disse: "Se non ti pos-so servire senza essere taglia-to, allora, tagliami".Ma il Signore gli risposecon la stessa {accia se-ria: "Deuo tagliareanche i tuoi rami

    e le tue {oglie':"No, Signore!Sai bene eke la

    mia unica bel-lezza sono i ramie le {oglie. Taglia-mi, ma non togliermii rami e le {oglie':

    "Caro bambii, se nonti posso tagliare irami e le {oglie, nonho bisogno di te".

    "Signore, - disse il bambi:a bassa voce - prendi i mieirami e le mie {oglie':"Caro bambi: io ti devo

    Per il bambiisembrava uenu-to il giorno piisbello della suavita e con gioia ri-spose: "Eccomi, Signo-re! Prendimi e fa' dime quello ehe vuoi!"."Caro bambi: - il Signo-re rispose - ti devo tagliare,"

    "Tagliare? No! Signore.Vedi eke sono il piic bello deituoi alberi - e tu mi vuoi ta-li 2"tare .."Caro bambii, se non ti

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    ancora dividere in due partie devo strappare il tuocuore!".

    Dopo un lungo silenzio ilbambi: si incline davanti alSignore e disse: "Tagliami ediuidimi".

    Cost il Signore del giardi-no taglio il bambii, tiro via irami, strappo le sue fog lie, lodivise in due parti e glistrappo il cuore.

    Poi lo prese e lo porto doveacqua fresca da una sorgentesgorgava verso campi aridi.La il Signore poso il suobambi: e collegi) un capo deltronco tagliato con la sorgen-te e incanalo l 'altro capo ver-so il campo.

    La sorgente canto un ben-venuto e le chiare scintillantiacque si riversarono aura-verso il corpo straziato delbambi: verso il canale checorreva sui campi inariditiche ne avevano tanto biso-gno.

    Cost quello che era un ma-gnifico bambi: diuento unagrande benedizione in tutta

    la sua [ragilita e umilta.Quando era ancora gran-de e bello egli cresceva solo

    per se stesso e gioiva per lapropria bellezza, invece permezzo della sua distruzionediuento un canale che il Si-gnore poteva usare per ren-dere il suo regno piicfruttuoso.

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    CVS-TG

    Giovedi 20 aprile 2006 alle ore 19.30, pres so la Basilica diSan Giuseppe in Bisceglie, verra ordinato Diacono CosimoDamiano Del Curatolo.

    Rendiamo grazie a Dio per il servizio che ha prestato a noicivuessini della Diocesi di Bari-Bitonto.

    Rosa Sinisi

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    L 'E X I E D A T T R I C E C I I C I I V E

    q U 1 4 L c , u V \ , o o iL v o L g L e r L o S 1 4 , 1 4 L t r L L o 1 4 F P r e V \ , o ! e r 1 4 V \ , V \ , o o r 1 4 . s L V \ , o ! 1 4 Ls e t t e V l t l b r e 2005 V I t l L s o w o t r 1 4 s f e rL t 1 4 1 4 R o V lt l 1 4 , v \ , 0 v \ , - p e r V I t lL 1 4 v o L o V \, t e r ,V I t l 1 4 - p e r c , l - 1 e q U 1 4 V \ , o ! o L L s L g V \ , o r e c ,l - 1 L 1 4 V 1 tl1 4L s o g V \ , 1 4 s e V l t l - p re e s s e re o !L s - p o s H1 4 o ! L r e H 5 c , c , o V l t l L / f

    s t o L V \ , U V \ , 1 4 C , 1 4 S 1 4 o i L u V \ , ' A s s o c , L 1 4 z L o V \ , e L 1 4 L c , 1 4 L e c , l - 1 L 1 4 V 1 t l 1 4 t 1 4 s H t u z L o V \ , eT e r e s L 1 4 V \, 1 4 , L V \, c , u L V I t l L s o v v o c ,o V \ , s 1 4 c , r1 4 t 1 4 1 4 L s L g V \ , o r e s L V \ , o !1 4 L 1!Jb7. P o Ll - 1 0 c , o v \ ' o s c , L u t o L L eNS e - p o L c ,l - 1 e te o !u e 1 4 s s o c ,L 1 4 zL o V \ , L v \ , 0 v \ , s o v v o L V \ , c , o V l t l -- p 1 4 H b L L L l - 1 0 1 4 V \ ,c , l - 1 eL 1 4 t e s s e r1 4 o ! e L eNS, c , o V l t l e v o L o V \ , t 1 4 rL 1 4 o !e L L 1 4 D L o c , e s L o iL1 ; 1 4 r L , 1 4 c , u L s o w o s e V l t l - p re L e g 1 4 t1 4 . R L c , e v o H L ' A V \ , c , o r 1 4 / f - p u V \ , t U 1 4 L V I t l e V \ , t e .

    G 2 U 1 4 L c , l - 1 e c , e V \ , V \ . . O s q u e s t 'A s s o c ,L 1 4 z L o V \ , e , c , l - 1 e l - 1 1 4 L L F O V \ , o !1 4 t o r e , P e o ! r op o V e o ! 1 4 , V I t l 1 4 r t L re - p e r L 1 4 f e o !e , c , 1 4 V \ , o V \ , L z z 1 4 t o V \ , e L 2003 0 1 1 4 C ; L o V 1 4 V \ , V \ , L P 1 4 0 -L o I I . 5 ' u V \ , ' A s s o c , L 1 4 z L o V \ , e L V \ , t e r V \ , 1 4 z L o V \ , 1 4 L e c , l - 1 e o - p e r 1 4 V \ , e L C , 1 4 V 1 t l - p O o ! e L L 1 4c , u L tu r1 4 , L V \ , v 1 4 rL e - p 1 4 rt L o ! e L V I t l o V \ ,o ! o .

    s e v L t r o V 1 4 t e 1 4 -P 1 4 s s 1 4 r e - p e r R o V lt l1 4 , - p o t e t e v e V \ , L r V l t l L 1 4 t r o V 1 4 r e 0 f 1 4 r V l t l LU V \ , 1 4 t e L e f o V \ , 1 4 t 1 4 . L 'L V \ , o !L rL z z o L o S 1 4 A V \, V \ , 1 4 L L s 1 4 0 R o S 1 4 s L V \ , L s L

    L 1 4 c , o S 1 4 - p L u b e L L 1 4 e c , l - 1 e l - 1 0 L 1 4 G 1 4 F P e L L 1 4 c ,o L s 1 4 V \ ,H s s L V I t l o v L c , L V \ , o 1 4 L L 1 4V I t lL 1 4 s t 1 4 V \ ,Z 1 4 e che. 1 4 V \ , c , l - 1 e s e v \ , 0 v \ , V 1 4 o ! o 1 4 M e s s 1 4 t u t t L L g L o r V \ , L , V I t lL 1 4 C , -c , o V l t l - P 1 4 g V \ , 1 4 V \ , o 1 4 L V I t l e V \ , o L 1 4 o ! o V l t l e V \ , L c , 1 4 .

    N e L L 1 4 V I t lL 1 4 P 1 4 r r o c ,c , l - 1 L 1 4 v \ , 0 v \, c , ' e L L G Y S , V I t l L e s t 1 4 t o - p r o - p o s t o o iL f o r -V I t l1 4 r e u v \ , g ru F P o : v e o ! r e V l t l o , s e s 1 4 r e r - p o s s L b L L e c , o V \ , L 1 4 b e L L 1 4 s t 1 4 g L o V \ , e , v L -s t o c , l - 1 e v \ , 0 v \ , s o v v o 1 4 u t o s u f f L c , L e V \ , t e e c , l - 1 e 1 4 R o V l t l 1 4 v \ , 0 v \ , f u V \ ,z L o V \ ,1 4 V \ ,ob e V \ , e te s t r u t t u r e - p e r o ! L s 1 4 b L L L

    U V \ , r L c , o r o !o 1 4 f f e tt u o s oM L c ,l - 1 e L 1 4 G 1 4 - p u to

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    LA M IA ES'ER IEN ZA 1)1 G RAF ICD 'ER "CR ISTOVER A S'E RAN ZA "

    B , r e s c , L 1 4 1_2104/200bO r e 1_b.1_5 c ,L r c ,1 4 , r L c ,e v o U V \ . . 1 4 t e L e f o V \ . . 1 4 t 1 4 0 1 1 4 o ! O V \ . . v L t t o r L o c , l - 1 e V I t l L

    o ! L c , e : v o g L L o f 1 4 r r L s o r g e r e G r L s t o v e r 1 4 s - p e r 1 4 V \ . . Z 1 4 , H L V \ . . v L t o 1 4 f1 4 r e U V \ . .1 4 r t L c , o L o s u L L 1 4 t U 1 4 e s - p e r L e v \ " z 1 4 o iL g r 1 4 f i - c , o . ~ 5 ' U V \ . . 1 4 b e L L 1 4 V \ . . o H z L 1 4 . M Ls O V \ .. O V I tl e s s o s u b L t ~ 1 4 L L 1 4 v o r o .

    5' - P 1 4 S S 1 4 to U V \ .. - p o ' o iL t e V l t l - p o o ! 1 4 L V I t l L o u L H V I t lo L V It l - p e g V \. . o - p e r L L g L o rV \ . . 1 4 -L L V \. . o , V I t l1 4 r L V I t l 1 4 V \. . e s e V l t l - p r e v L v o L V \ . . V I t l e L L r L c , o r o ! o o !e L c , o V l t l - p L t o , c , l - 1 e uvo/o,o iL r e V \ . . o ! e r e v L s L b L L e q U 1 4 V \ . . t o g L L 1 4 V 1 tlL c , Lo ! e L G V S o iL B ,1 4 r L - B ,L t o V \. . t o v o L e v 1 4 -V \ . . O c , o V l t l u V \ . . L c , 1 4 r e c ,L r c , 1 4 L 1 4 L o r D e s - p e r L e v \ " z 1 4 e L L L o rD L V I t l - p e g V \. . o V \ . . e L c , e V \ . . t r o .

    N e L c o r s o o ! e g L L 1 4 V \ . . V \ . . L L e - P 1 4 s s 1 4 H 0 1 1 4 U V \. . L 1 4 v o r o - p L u V I t l 1 4 V \ .. u 1 4 L e c , l- 1 ec ,o V \ . . s L s t e v 1 4 V \ . . e L b 1 4 t t e r e 1 4 V I t l 1 4 w l - 1 L V \ . . 1 4 0 1 1 4 s c , r L v e r e g L L 1 4 r t L c , o L L ( 0 1 1 4 - P 1 4 r t eo iL M 1 4 rL e L L 1 4 ) e - p o L s L s t e V l t l 1 4 r e L H to L L e L 'L V I t l - p 1 4 g L V \ . . 1 4 z L o V \ . . e , 1 4 0 1 U V \ . . L 1 4 v o r oc , l- 1 e s u c , c , e s s L v 1 4 V 1 t le V \ .. te e O ! L v e V \ . . t 1 4 t o c , o V l t l - p u t e rL z z 1 4 t o . P rL V I t l1 4 o iL f 1 4 r e q u e -s t o L 1 4 v o r o c , L L V \ .. c ,o V \ .. tr 1 4 v 1 4 V 1 t lo V I tl e V \ .. s L L V I tl e V \ .. te c , o V \ . . o ! o V \ .. v L t t o r L o - p e r L e g g e -re g L L 1 4 r t L c , o L L , t r o V 1 4 r e L H to L L e - p o L c , 'e r 1 4 t u t t o L L L 1 4 v o r o g r 1 4 f i - c , o 0 1 1 4s v o L g e r e .

    ! - t o s v o L t o q u e s t o c , o V l t l - p L t o o f f r e V \ . . o ! o V l t l L o iL V It l e t t e r e t u t t o L 'e V \. . t u s L 1 4 -S V i t lO e L ' L V I t l - p e g V \ . . o V \ . . e c , e s s 1 4 r L 1 4 r 1 4 g g L u V \ . . g e r e L 'o b L e t t L v o . o g g L V I t lL r e s t 1 4U V \ . . r L c , o ro !o V I t l o L t o b e L L o o !e L L '1 4 V 1 t lL c ,L z L 1 4 c , l - 1 e V I t l L l - 1 1 4 L e g 1 4 to L V \ . . - P 1 4 r t L c ,o L 1 4 re1 4 L c , o V l t l - p o V \ . . e V \ . . H o ! e L L 1 4 r e o ! 1 4 z L o V \. . e , e s - p e r o s L - P O S S 1 4 r L - p e t e r e - p e r v o L q u e -s t 'e s -p e r L e V \ . . z 1 4 .

    I V \ . . 1 4 t t e S 1 4 o iL r L v e o ! e r c , L 1 4 L - p L u - p r e s t o v L s 1 4 L u t o t u t t L c , o V \ . . 1 4 V 1 t l L c , L z L 1 4 e1 4 f f e t t o e v L 1 4u g u r o

    B , u O V \ . . 1 4 P 1 4 s q U 1 4

    II Bambu - aprile 2006 9

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    CVSUn nuovo orizzonteL 'opinione di una ragazza entrata da poco in contatto conla realta del CVSLoseto (Ba) - II 26 Marzo

    scorso nella chiesa del Salva-tore e stato organizzato unincontro regionale con i vo-lontari e insieme disabili,provenienti da varie localitapugliesi, quali Leece, Taran-to, Brindisi, Gallipoli, Motto-la e Manduria, per il CVS(Centro Volontari della Sof-ferenza), dove ci si aiuta avicenda: alle persone disabi-li, viene data la possibilita(con l'aiuto fondamentale an-che della chiesa, della fede edella solidarieta), di inte-grarsi nella societa e dicrearsi amici, e a noi volon-tari, la possibilita di cresceree maturare; uno schiaffo alrazzismo e al rifiuto della"diversita", In questa conte-sto, un elemento di fonda-mentale importanza, eproprio l'insegnamento: noitutti siamo chiamati dal Si-. .gnore a compiere una mis-

    sione, a svolgere un compito;in questa caso, ad aiutare chiha bisogno di noi, del nostroaiuto, della nostra disponibi-lita e spesso anche del nostropili semplice sorriso 0 ab-braccio...Importante e anche capire

    che le "diversita" spesso te-mute ed estraniate dallagente, non sono altro chesfumature della nostra stes-sa vita, che non sono "difetti"o ancora "copievenute male"rna persone che come tuttinoi, hanno una sensibilita,un orgoglio,un modo di esse-re e non c'e nulla che giusti-fichi il comportamentoignorante di molta gente;queste persone hanno tutti idiritti di questa mondo di es-sere rispettate e calcolatesotto tutti i punti di vista:anche la loro opinione e im-portante e noi tutti dobbia-mo tenerne conto, non

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    dobbiamo estraniarli 0 iso-larli rna renderli partecipidella nostra vita quotidiana,dobbiamo considerarli a tuttigli effetti nostri amici, fratel-li e compagni di avventura.Non e giusto giudicarli apriori solo perche magarinon hanno la forza di cam-minare sulle loro gambe 0 glie pili difficile esprimersi congli altri. Dobbiamo anzi aiu-tarli a integrarsi, a farli sen-tire a loro agio in ognisituazione sempre pero evi-tan do di trattarli come og-getti.A questo incontro hanno

    partecipato bambini e anzia-ni, adolescenti e adulti, geni-tori e figli, fratelli, cugini eanche molti amici.La si puo definire come

    una giornata all'insegna del-l'amicizia, del sorriso e delsostegno sociale da una par-te, e dall'altra, della crescita

    interiore, della socializzazio-ne edell' amore per il prossi-mo. Una giornata istruttivain particolar modo per ibambini e per gli adolescen-ti, che maggiormente da altrisi lasciano influenzare daigiudizi negativi della gente.Un altro aspetto impor-

    tante di questa giornata, estato il confronto fra tuttinoi: proprio discutendo perdifendere Ie nostre idee, Ienostre opinioni diverse eesprimendo la nostra ragio-ne, e venuto fuori che anchese apparteniamo pili 0 menDalla stessa fascia d'eta, fre-quentiamo in linea di massi-rna le stesse scuole e a voltele stesse compagnie di amici,in realta siamo tutti personediversissime, con caratteripoco simili, se non opposti...queste sono le nostre sfuma-ture ...

    Maristella Giannoccaro

    II Bambu - aprile 2006 11

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    Incontro regionale bambini-adolescentiII 26/03/06' si e tenuto

    l'incontro regionale del C.V.Sdel settore bambini/ adole-scenti tenutosi a Loseto,sono venute persone da altriluoghi tipo Taranto e Leece.

    E' stato un incontro diver-so dal solito, una cosa nuovache mi ha colpito molto, hoconosciuto gente nuova, hosocializzato di pili e ci siamodivertiti tantissimo, rna lacosa pili bella e che abbiamoalternato i momenti di pre-ghiera a quelli di diverti-mento. I momenti dipreghiera erano caratteriz-zati anche da giochi, risate, enostre opinioni e sensazionisul significato della parola"MISSlONE" e quindi cosasignifica per noi; ci siamo

    confrontati e da li ci siamoaccorti che tutti noi siamodiversi nel modo di pensare,di interpretare e agire, e bel-lo perche sentire opinioni di-verse ti aiuta a vedere e adinterpretare le cose in mododiverso, in maniera pili am-pia e non con la rigidita deinostri pensieri.In questi incontri si riesce

    a distaccarsi da tutto cia cheti circonda, dagli eventi ne-gativi che molto spesso ca-ratterizzano la quotidianitafacendoti sentire in una co-munita, come se stessimo inuna minuscola citta con gen-te che condivide il tuo stessoideale; la conclusione a cui asiamo giunti e che"MISSIONE" vuol diresoprattutto "avere un cuorecaldo che possa amare".Spero che a questi incon-

    tri partecipino sempre piligente perche ne vale vera-mente la pena.

    Tiziana Schino12 II Bomba - aprile 2006

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    La Peregrinatio Mariae nel territoriodella Buon Pastore

    Come una volta ha fatto per sua eugina Elisabetta, la Ma-donna si mette aneora oggi "in viaggio" perche tutti possanoeonoseere l'intensita dell'amore di Dio e siano da esso conner-titi. Lo fa sostanzialmente in due modi: di sua iniziativa,vedi le sue innumerevoli apparizioni, e per opera di suoi"apostoli", cioe uomini e donne eke aneora oggi si muovonoper far rivivere innumerevoli "oisitazioni", dove Maria portaGeeii e viene a provoeare nuove meraviglie di grazia.Non dimentichiamoli, non

    dimentichiamoci! E' un po'questa il leitmotiv con cui noitutti abbiamo concluso, il 12febbraio scorso, la giornata"parrocchiale" del malatonella Parrocchia Buon Pasto-re. Dopo un'adeguata prepa-razione ed una serie diiniziative coordinate da DonVittorio con i gruppi del CVSe dei ministri straordinaridella santa Comunione si eriusciti (diciamofinalmente!)a dare la giusta rilevanza eil ruolo appropriato agli an-ziani e agli ammalati dellanostra parrocchia (cioe a co-loro che non possono parteci-pare con continuita alla vita

    di comunita), consentendoanche di far giungere le lorovoci, le loro preghiere e i lorodesideri alla comunita tutta,che per un giorno si e posta"alIa scuola del malato". Madopo aver segnato il punto, ilrischio era ancora pili grave:come attivarci per non fartornare nell'oblio questi no-stri fratelli, che per un gior-no abbiamo eletto a nostrimaestri "esperti" di vita? Ri-conosciamo i nostri limiti, echiediamoci quante voltequesta e purtroppo accaduto,negli anni scorsi, cioe di ri-cordarci di loro solo in due 0tre occasioni particolari,quando la liturgia e le ricor-

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    renze ci inducevano a farlo.Occorre, dunque, stare vi-

    cino a questi fratelli anzianio ammalati con continuita,non soltanto visitandoli ladomenica quando ricevono la. .comumone a casa, rna mcon-trandoli anche nei giorni fe-riali, cioe proprio in queigiorni in cui coloro che lavo-rano, studiano 0 sono impe-gnati in altro hanno un grandaffare e loro, invece, sonoprobabilmente pili soli e tra-scurati. Per questo, nei pri-mi giorni della scorso marzole sorelle del CVS e i mini-stri straordinari della comu-mone della nostraparrocchia hanno organizza-to la peregrinatio Mariaeportando per una settimana,di giorno in giorno, la statui-na della Madonna di Fatimadel CVS nelle case degli an-ziani del territorio parroc-chiale. E cosi per questifratelli a cui non e facile la-sciare le loro case la Madon-na' Regina degli Apostoli, sie fatta pellegrina per visitar-li e per ''bussare" alle porte14

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    del loro e del nostro cuore; ecosi per essi la Salute degliinfermi raggiunge le loro fa-miglie: e la famiglia piccolachiesa domestica il "luogo"dove la Vergine desidera en-trare. Queste visite hannocostituito, per noi, un'altraoccasione per incontrarli,per far sentire lorola presenza e l'at-tenzione della co-munita, perrecitare insie-me la preghie-ra delrosario edinoltre,quando estato possi-bile, perpresentareanche laspiritualitadi mons.Novarese edel movimento da lui fonda-to. In questa maniera si e vo-luto trasmetter loro anche ilsenso che puo avere una vitavissuta e donata trasforman-do in mistero d'amore il disa-gio, la solitudine e le

    sofferenze a cui la loro condi-zione puo dar luogo. Ma cer-tamente per loro, per tuttiloro, il momento pill intensoe stato il pregare il rosarioinsieme, momento in cui Ma-ria nel silenzio della pre-ghiera ci indica Gesu, eraccogliendo l'eredita lascia-

    tale dal figlio sul Golgo-ta insegna a tutti icredenti, cioe atutti i sui figli, ilsacrificio d'amoredi colui che ha sof-ferto, e morto e ri-sorto per noi.

    Durante le nostrevisite e stato piace-vole leggere negliocchi di questifratelli anziamla gioia nel rice-vere la statui-na dellaVergine, nel

    poter pregare insieme la pre-ghiera del rosario, preghierain cui loro sono assidui rnache recitano spessissimo dasoli, nel poter rompere laloro solitudine raccontando

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    finalmente un po' di se, delleloro esperienze e dei loroumori. Ci hanno fatto com-prendere ancora una volta,magari dopo aver rapida-mente superato la timidezzainiziale di trovarsi con perso-ne non conosciute, di quantaessi siano pronti ad aprirsicon gli altri, di tutto cia chepossono dare e condividerecon chi e pronto ad entrare

    con discrezione e rispetto nelloro quotidiano. E cosi, dopole esperienze vissute in occa-sione della giornata mondia-le del malato, anche dopol'esperienza della peregrina-tio condivisa con i fratelliammalati il pensiero che cirimane dentro e sempre 10stesso: non dimentichiamoli,non dimentichiamoci!

    Gaetano Scioscia

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    U pu lpe e 1 0 peloseNu pulp e, steve a fa la p oste,a na p elose tosta, tosta.U c lirre a c hiane a chiane sckaftiive,la teccuave, la sfetteve, la provocave."C eilsse la c ap e do cueste,te ia fa 'm brlm e la feste!"Cheme nge I'h a?Sinde a m e, vattine chiu da'~"Nande e tre, com e ate, stamatine,che me avonne fatte na brutta fine."Ii non so fesse,n on t 'a lkisec he manghe u-uesse. ""Vinedo, ilsse fo re,te ia strenge core a core.La p elose, dette nu sc atte,do buche zem ba com 'a na matte.U p ulp e a c hiomme se scetto,e i lnd'a nudde l'auando .Ah.. . sl, c e ieve chendende,non la lassave chiu chedda fe te nde!

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    Ce soddestazione, nge p areve c a vokivee la c ap e attume. attume ng 'aggerave.Ce steve a seccede se ne fre cave ,ildde se sendeve nu R e e spelpdve.Po' skando, se sendl fore da l'acque du mare,e fu acc iaffate dalla m ane du marendre.Desperate 0 vrazze s 'attacco,e cudde, nu muezzeche 'ngap e nge ter.L a p elose, m ezza morte e to tta s fracceda te ,u vedeve c a c hiangeve, Ie forze u-avevene lassate."Le vide l'alde tre com 'a te,te u-aveve ditte: mo, ce ue da me"?"A sp itte, c a non ie angore term ite,sop 'o scoglie a da iesse sbattute:"Ah... ce brutta fine ca stogghe a fa;ii penzave, ca m e non aveve atteccua m a'~Ie p robbe vere:C e va' pe treca,pr ime 0 doppe,arremmanne freo ite l

    Emanuele Battista

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    Ora puoi ~onirihuire an~he iu!IN MANIERA DEL TUTTO GRATUITA,PUOI DECIDERE DI DESTINARE

    1665PEII MIE!I!IDE!lIIIPEF PER FARE DELBENE!

    La legge finanziaria (Legge 23 dicembre 2005 n. 266, arti-colo 1, comma 337) prevede che, per il 2006, si possa desti-nare il 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisi-che anche alle associazioni di volontariato e alle organizza-zioni non lucrative di utilita sociale (ONLUS).Dal 2005 la nostra Associazione Centro Volontari della

    Sofferenza - Diocesi di Bari-Bitonto e anche ONLUS e quin-di rientra a pieno titolo tra quelle che possono beneficiaredel 5 per mille.Basta apporre la propria firma nel primo dei quattro qua-

    dri: che figurano sui modelli di dichiarazioni (CUD 2006;730/1- bis redditi 2005; UNICO persone fisiche 2006):(1) Sostegno del volontariato. delle organizzazioni nonlucrative di utilitit sociale. delle associazioni di promo-zione sociale e di altre fondazioni e associazioni rico-nosciuteNel riquadro sottostante a quello della firma bisogna mettereil codicefiscale dell'Associazione

    II codice fiscale dell'Associazione e: 93071810720E' consentito scegliere una sola associazione a cui destina-

    re la quota. La scelta di destinazione del 5 per mille e quelladell'8 per mille, pero, non sono alternative fra loro.

    GBJlZIE!!!!

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