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1 Linee Guida sui Criteri Ambientali Minimi DM 24 dicembre 2015 del Ministero dell'Ambiente Ministero dell'Ambiente Gazzetta Ufficiale n.16 del 21 gennaio 2016 CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE PER LA NUOVA COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI E PER LA PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI CANTIERI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Identificazione dei servizi a supporto della filiera del LATERIZIO 30 giugno 2016

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Linee Guida sui Criteri Ambientali Minimi

DM 24 dicembre 2015 del Ministero dell'Ambiente Ministero dell'Ambiente

Gazzetta Ufficiale n.16 del 21 gennaio 2016

CRITERI AMBIENTALI MINIMI

PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE

PER LA NUOVA COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI

E PER LA PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI CANTIERI DELLA PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

Identificazione dei servizi a supporto della filiera del

LATERIZIO

30 giugno 2016

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SOMMARIO

SOMMARIO ....................................................................................................................................................... 2

PREMESSA ....................................................................................................................................................... 3

AUTORI ............................................................................................................................................................. 4

RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................................... 5

TERMINI E DEFINIZIONI .................................................................................................................................. 6

SCREENING DEI CRITERI ............................................................................................................................... 6

2.2.1.3 Riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilità dei suoli .......................................... 7 2.2.3 Riduzione dell’impatto sul microclima e dell’inquinamento atmosferico ...................................................... 7 2.3.1 Diagnosi energetica ......................................................................................................................................... 8 2.3.2 Prestazione energetica .................................................................................................................................... 8 2.3.5.6 Comfort acustico .......................................................................................................................................... 9 2.3.5.7 Comfort termoigrometrico ........................................................................................................................ 10 2.4.1 Criteri comuni a tutti i componenti edilizi .................................................................................................... 10 2.4.2.2 Laterizi ........................................................................................................................................................ 12 2.4.2.9 Pavimenti e rivestimenti interni ed esterni................................................................................................ 12 2.5.1 Demolizioni e rimozione dei materiali .......................................................................................................... 13 2.5.2 Materiali usati nel cantiere ........................................................................................................................... 14 2.6.2 Miglioramento prestazionale del progetto ................................................................................................... 15 2.6.4 Distanza di approvvigionamento dei prodotti da costruzione ...................................................................... 15

ALLEGATI ........................................................................................................................................................ 16

BIBLIOGRAFIA ................................................................................................................................................ 16

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PREMESSA

Migliorare le performance ambientali dei prodotti e qualitative dell'intera filiera produttiva è l'obiettivo da

raggiungere, se si vogliono affrontare le importanti sfide che attendono il mondo dell'edilizia in crisi da

qualche anno.

Questa Linea Guida è stata realizzata per fornire agli attori del mondo del laterizio gli elementi necessari per

una corretta interpretazione dei numerosi requisiti presenti nel Decreto del Ministero dell'Ambiente del 24

Dicembre 2015 sui Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Con l'emanazione del Decreto sui CAM, si attua, infatti, una vera e propria novità nel campo legislativo

nazionale. Rivolto alle imprese di costruzione, ai progettisti e ai produttori, i CAM sono stati redatti con

l’intenzione di promuovere prodotti e materiali sostenibili da utilizzare nell’affidamento di appalti di nuove

costruzioni, ristrutturazioni e manutenzione di edifici e per la gestione del cantiere. Vengono, inoltre,

premiate le imprese che adottano un sistema di gestione ambientale.

Gli attori interessati dai CAM sono i progettisti, le imprese di costruzione e i produttori. In queste Linee guida

si prenderanno in considerazione esclusivamente i produttori di elementi in laterizio.

Cosa posso o devo fare per soddisfare i requisiti dei CAM Edilizia e partecipare quindi alle gare d’appalto?

Per aiutare il Cliente a rispondere a questa domanda il documento è articolato in:

un blocco principale la cui impostazione generale segue quella del Decreto: per una maggiore facilità

di lettura, sono riportati i titoli dei capitoli del Decreto;

diverse Appendici che, per ogni requisito individuato, descrivono gli strumenti necessari a

soddisfarlo.

ICMQ , ANDIL e i membri del Gruppo di Lavoro che hanno redatto il presente documento, pur avendo operato con massima diligenza,

declinano ogni responsabilità relativamente all’utilizzo del suddetto documento.

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AUTORI

Questa Linea Guida è stata congiuntamente sviluppata da ICMQ e ANDIL, con la collaborazione tecnico-

scientifica di ECAM-RICERT.

Componenti del Gruppo di lavoro:

Ing. Manuel Mari, ing. Massimo Cassinari, ing. U. Pannuti – ICMQ S.p.A.

Ing. Giovanni D’Anna, Ing. Rosario Gulino - ANDIL;

Ing. Alberto Grolla, ing. Michele Milan – ECAM-RICERT

ICMQ è l’Organismo di Certificazione leader in Italia nel settore dell’edilizia e delle costruzioni in genere:

• convalida le Asserzioni Ambientali auto-dichiarate dal produttore;

• convalida le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD);

• rilascia certificazione di sostenibilità relative alla gestione di cantieri;

• rilascia certificazioni relative ai sistemi di gestione per la qualità, l’ambiente e la sicurezza e ai

prodotti da costruzione;

• effettua la validazione dei progetti di opere pubbliche e attività di controllo tecnico in cantiere ai fini

della polizza indennitaria decennale postuma;

• offre servizi per la verifica delle prestazioni e per la certificazione energetica e di sostenibilità

ambientale degli edifici ed è uno dei soci fondatori di Green Building Council Italia, associazione

finalizzata a diffondere nel nostro Paese la certificazione volontaria LEED®

(Leadership in Energy

and Environmental Design);

• certifica il personale;

• offre servizi di formazione attraverso un calendario di corsi, seminari e convegni.

ANDIL è l'Associazione di categoria dell'industria italiana dei produttori di laterizi. Esprime il proprio ruolo

all'interno degli organismi federativi per lo svolgimento di programmi di interesse generale inerenti il "Sistema

delle costruzioni".

ANDIL rappresenta circa l'80% dell'intera produzione nazionale, che nel 2015 è stata di 5,2 milioni di ton-

nellate, per un valore di oltre 400 milioni di euro.

Sono attive quasi 100 imprese e 120 stabilimenti, circa 4.000 gli addetti, che producono elementi in laterizio

destinati prevalentemente all'edilizia residenziale nei suoi diversificati comparti costruttivi (murature,

coperture, divisori, rivestimenti, pavimentazioni e strutture orizzontali).

ECAM-RICERT

EcamRicert è un laboratorio di analisi, prove, ricerca e consulenza, dotato di strumenti e tecnologie

all’avanguardia e attrezzature specifiche per i diversi settori che si propone come partner nell’affiancare i

propri clienti nel processo di monitoraggio ed analisi dei propri prodotti. Tale approccio integrato consente di

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innovare l’azienda verso un basso impatto ambientale, permettendole di risparmiare, affrontare nuove

strategie, anticipare e rispondere alle esigenze del mercato.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Allegato 1 del Decreto Legislativo 24/12/15

Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione

UNI EN ISO 14021 Etichette e dichiarazioni ambientali - Asserzioni ambientali auto-dichiarate (etichettatura ambientale di Tipo II)

UNI EN ISO 14025 Etichette e dichiarazioni ambientali - Dichiarazioni ambientali di Tipo III - Principi e procedure

UNI EN 771-1 Specifica per elementi per muratura - Parte 1: Elementi di laterizio per muratura

UNI EN 1304 Tegole di laterizio e relativi accessori - Definizioni e specifiche di prodotto

UNI EN 1344 Elementi per pavimentazione di laterizio - Requisiti e metodi di prova

UNI EN 1806 Camini - Blocchi di laterizio/ceramica per camini a parete singola - Requisiti e metodi di prova

ISO 7730 Ergonomics of the thermal environment -- Analytical determination and interpretation of thermal comfort using calculation of the PMV and PPD indices and local thermal comfort criteria

UNI 9730-1 Elementi di laterizio per solai. Terminologia e classificazione.

UNI 11128 Prodotti da costruzione di laterizio - Tavelloni, tavelle e tavelline - Terminologia, requisiti e metodi di prova

UNI 11367 Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera

UNI 11444 Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Linee guida per la selezione delle unità immobiliari in edifici con caratteristiche non seriali

UNI 11532 Acustica in edilizia - Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati

UNI EN ISO 13786 Prestazione termica dei componenti per edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo

UNI EN 15037-3 Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Solai a travetti e blocchi - Parte 3: Blocchi di laterizio

UNI EN 15804 Sostenibilità delle costruzioni - Dichiarazioni ambientali di prodotto - Regole quadro di sviluppo per categoria di prodotto

UNI CEI EN 16247-1 Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali

UNI EN 14411 Piastrelle di ceramica - definizioni, classificazione, caratteristiche e marcatura

UNI EN 1745 Muratura e prodotti per muratura - Metodi per determinare le proprietà termiche

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TERMINI E DEFINIZIONI

Convalida dell’asserzione ambientale autodichiarata conforme a UNI EN ISO 14021

Attività di verifica da parte di un soggetto di terza parte dell’asserzione ambientale autodichiarata (dichiarazione che indica un aspetto ambientale di un prodotto, di un componente o di un imballaggio) effettuata da fabbricanti, importatori, rivenditori o chiunque altro possa trarre beneficio da tale dichiarazione, in conformità alla norma UNI EN ISO 14021;

Certificazione di prodotto Attività di verifica da parte di un soggetto di terza parte attestante la validazione delle caratteristiche prestazionali dichiarata dal produttore per una definito prodotto, in conformità alle prescrizioni della specifica norma di riferimento nonché la conformità del “controllo di produzione in fabbrica” del prodotto medesimo.

SCREENING DEI CRITERI

Qui di seguito viene riportata un’analisi sui CAM, finalizzata ad individuare la potenziale influenza che può

avere ciascun criterio sul prodotto oggetto di attenzione della presente linea guida: il laterizio.

L’analisi è presentata individuando i seguenti aspetti:

Tipologia di requisito: indica se il criterio ambientale minimo (CAM) richieda in modo “diretto” o

“indiretto” dei requisiti allo specifico prodotto;

Aspetti richiamati dal criterio: elementi di natura tecnica o di gestione individuati dal CAM, che

possono avere influenza sui requisiti richiedibili allo specifico prodotto (es. il progetto richiede l’utilizzo

di materiali drenanti per le superfici urbanizzate calpestabili e carrabili);

Caratteristiche del prodotto richieste dal Decreto: requisito tecnico, prestazionale o di tipo ambientale,

che può avere utilità al fine del soddisfacimento diretto del criterio o che possa da questo essere

indirettamente richiamato (es. indice di riflessione solare);

Modalità di verifica richiesta dal criterio: indica le modalità di verifica richiamate per la verifica del

CAM, che hanno attinenza con le caratteristiche del prodotto (es. asserzione ambientale auto-

dichiarata conforme alla norma ISO 14021);

Strumenti/servizi impiegabili: servizi tecnici e/o servizi di certificazione relativi alla conformità delle

caratteristiche del prodotto ai requisiti del Decreto (es. convalida dell’asserzione ambientale auto-

dichiarata conforme alla norma ISO 14021);

Documenti di riferimento: documenti e/o allegati al presente documento che descrivono le modalità di

verifica della conformità delle caratteristiche del prodotto ai requisiti del Decreto.

Per facilitare la consultazione del documento, i CAM sono presentati impiegando la medesima numerazione

del paragrafo presente nel Decreto.

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2.2.1.3 RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO E MANTENIMENTO DELLA PERMEABILITÀ DEI SUOLI

Tipologia di requisito: Indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: Il progetto deve prevedere l’impiego di materiali drenanti per le superfici urbanizzate calpestabili e carrabili.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Drenabilità (per laterizi usati come elementi di pavimentazione)

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve presentare una relazione tecnica, con allegato un elaborato grafico, nella quale sia evidenziato lo stato ante-operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili e lo stato post-operam.

Strumenti/servizi impiegabili: Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme a UNI EN ISO 14021;

Documenti di riferimento: Allegato 8: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa alla drenabilità;

2.2.3 RIDUZIONE DELL’IMPATTO SUL MICROCLIMA E DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Tipologia di requisito: Diretto

Aspetti richiamati dal criterio: La riduzione delle emissioni in atmosfera e limitazione degli effetti della radiazione solare (effetto isola di calore).

Per le superfici impermeabili è richiesto l’uso di elementi (faccia a vista, pavimentazioni, brise soleil) ad alto indice di riflessione solare (Solar Reflectance Index, d’ora in avanti Indice di Riflessione Solare - SRI) come di seguito specificato:

per le superfici di copertura deve essere previsto un indice SRI di almeno 29 per le coperture degli edifici con pendenza >15%, e di almeno 78 per le coperture con pendenza minore o uguale al 15%;

per le superfici non di copertura (es. pavimentazioni per esterni come marciapiedi o parcheggi) un indice SRI minimo di 29.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Indice di Riflessione Solare SRI

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve presentare una relazione tecnica, con allegato un elaborato grafico, nella quale sia evidenziato lo stato ante-operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili e lo stato post-operam

Strumenti/servizi impiegabili: Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme a UNI EN ISO 14021;

Documenti di riferimento: Allegato 6: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa all’indice di riflessione solare (SRI);

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2.3.1 DIAGNOSI ENERGETICA

Tipologia di requisito: Indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: Per progetti di ristrutturazione/manutenzione di edifici esistenti deve essere condotta o acquisita una diagnosi energetica per individuare la prestazione energetica dell’edificio e le azioni da intraprendere per la riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Resistenza termica (o trasmittanza termica)

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve presentare una diagnosi energetica che contenga una valutazione della prestazione energetica dell’edificio-impianto e delle azioni da intraprendere per la riduzione del fabbisogno energetico, condotta secondo le medesime metodologie di valutazione adottate per la redazione dell’APE

1 e verificata da un organismo di valutazione della

conformità, oppure dovrà essere svolta e documentata conformemente a quanto previsto dalla norma UNI CEI EN 16247-1:2012

Strumenti/servizi impiegabili: Resistenza termica:

Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme a UNI EN ISO 14021;

Documenti di riferimento: Allegato 3: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa alle caratteristiche energetiche dei prodotti da costruzione.

2.3.2 PRESTAZIONE ENERGETICA

Tipologia di requisito: Indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: I progetti di nuova costruzione2, ristrutturazione integrale degli elementi

edilizi costituenti l’involucro di edifici esistenti di superficie utile superiore

a 1000 metri quadrati3, demolizione e ricostruzione in manutenzione

straordinaria di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 metri

quadrati4, ampliamenti superiori al 20% del volume riscaldato

5, ferme

restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. regolamenti urbanistici e edilizi comunali, ecc.), devono garantire le seguenti prestazioni:

l’indice di prestazione energetica globale EPgl deve corrispondere almeno alla classe B;

la capacità termica areica interna periodica, calcolata secondo la UNI EN ISO 13786:2008 deve avere un valore di almeno 40 kJ/m2K.

1 attestato di prestazione energetica (APE) dell’edificio al termine delle opere, redatto ai sensi del decreto 63/2013, poi convertito dalla legge 90/2013, da un tecnico abilitato secondo quanto previsto dal DPR 16 aprile 2013, n. 75.

2 ai sensi dell’art. 3.1.e del DPR 380/2001.

3 ai sensi dell’art. 3.2.a.1 del d.lgs. 192/05 e s.m.i.

4 ai sensi dell’art. 3.2.a.2 del d.lgs. 192/05 e s.m.i.

5 ai sensi dell’art. 3.2.b del D. Lgs. 192/05 e s.m.i.

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I progetti di ristrutturazioni ed ampliamenti diversi dai precedenti, le

manutenzioni straordinarie dell’involucro edilizio6, le manutenzioni

ordinarie che incidono su almeno il 25% dell’involucro, ferme restando le norme e i regolamenti più restrittivi (es. regolamenti urbanistici ed edilizi comunali, ecc.), devono conseguire un miglioramento della classe energetica come di seguito specificato:

se la classe energetica prima dell’intervento è compresa tra la E e la G, deve essere conseguito un miglioramento di almeno due classi;

se la classe energetica prima dell’intervento è compresa tra la B e la D, deve essere conseguito un miglioramento di almeno una classe.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

- Resistenza termica (o trasmittanza termica)

- Capacità termica areica interna periodica

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve presentare una relazione tecnica7, con allegato un

elaborato grafico, nella quale sia evidenziato lo stato ante-operam, gli interventi previsti, i conseguenti risultati raggiungibili e lo stato post-operam.

Strumenti/servizi impiegabili: Resistenza termica:

Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme a UNI EN ISO 14021;

Capacità termica areica interna periodica:

Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme a UNI EN ISO 14021;

Documenti di riferimento: Allegato 3: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa alle caratteristiche energetiche dei prodotti da costruzione.

2.3.5.6 COMFORT ACUSTICO

Tipologia di requisito: Indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: I valori dei requisiti acustici passivi dell’edificio devono corrispondere a quelli della classe II ai sensi delle norme UNI 11367 e UNI 11444. Gli ospedali, le case di cura e le scuole devono soddisfare anche il livello “prestazione superiore” riportato nei prospetti A.1 e A.2 dell’Allegato 1 alla norma UNI 11367. Devono essere altresì rispettati i valori caratterizzati come “prestazione buona” nel prospetto B.1 dell’Allegato B alla noma UNI 11367 ed essere idonei al raggiungimento dei valori indicati per i descrittori acustici riportati nella norma UNI 11532:2014 (T minore o uguale a 0,7 s per aule scolastiche, ospedali e case di cura. Gli ambienti adibiti al parlato (aule scolastiche, ambienti espositivi, sale da conferenza, mense, ecc.) e gli ambienti adibiti ad attività sportive (palestre, piscine, ambienti per lo sport in genere) devono inoltre rispettare i valori contenuti nel prospetto C.1 dell’allegato C alla norma UNI 11367 ed essere idonei al raggiungimento dei valori indicati per i

6 Ai sensi dell’art. 3.2.c.1 del D. Lgs. 192/05 e s.m.i.

7 Di cui all’art. 8 del D. Lgs 192/2005

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descrittori acustici riportati nella norma UNI 11532:2014 (T minore o uguale a 0,7 s per aule scolastiche, ambienti espositivi, sale da conferenza, mense, ospedali e T minore o uguale a 1,5 s per piscine e palestre).

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Potere fonoisolante di soluzioni tecniche di pareti e solai (chiusure o partizioni)

Nota: In merito agli elementi in laterizio utilizzati nelle strutture orizzontali non si ritiene necessario considerare le prestazioni relative all’indice di valutazione del livello di rumore di calpestio, poiché tale prestazione non è imputabile al singolo componente laterizio, ma fortemente influenzata dalla prestazione del sistema “massa-molla-massa”, e pertanto alla qualità della cappa strutturale, del materassino di scollegamento e dagli strati di massetto superiori.

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve dare evidenza del rispetto del criterio, sia in fase di progetto iniziale che in fase di verifica finale della conformità, consegnando rispettivamente un progetto acustico e una relazione di conformità redatta tramite misure acustiche in opera , ai sensi delle norme UNI 11367, UNI 11444 e UNI 11532:2014 che attestino il raggiungimento della classe acustica prevista dal criterio.

Strumenti/servizi impiegabili: Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme a UNI EN ISO 14021;

Documenti di riferimento: Allegato 7: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa al potere fonoisolante

2.3.5.7 COMFORT TERMOIGROMETRICO

Tipologia di requisito: Indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: Al fine di assicurare le condizioni ottimali di benessere termo-igrometrico e di qualità dell'aria interna bisogna garantire condizioni conformi almeno alla classe B secondo la norma ISO 7730:2005 in termini di PMV (Voto Medio Previsto) e di PPD (Percentuale Prevista di Insoddisfatti).

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Permeabilità al vapore

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve presentare una relazione di calcolo in cui si dimostri che la progettazione del sistema edificio-impianto è avvenuta tenendo conto di tutti i parametri che influenzano il comfort e che ha raggiunto almeno i valori di PMV e PPD richiesti per ottenere la classe B secondo la norma 7730:2005

Strumenti/servizi impiegabili: Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme a UNI EN ISO 14021, relativa alla permeabilità al vapore

Documenti di riferimento: Allegato 9: in corso di definizione

2.4.1 CRITERI COMUNI A TUTTI I COMPONENTI EDILIZI

Tipologia di requisito: Diretto

Aspetti richiamati dal criterio: aumentare l’uso di materiali riciclati aumentando così il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione.

il contenuto di materia prima seconda riciclata o recuperata, nei materiali utilizzati per l’edificio, anche considerando diverse percentuali per ogni materiale, deve essere pari ad almeno il

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15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati. Di tale percentuale, almeno il 5% deve essere costituita da materiali non strutturali. Per le diverse categorie di materiali e componenti edilizi valgono in sostituzione, qualora specificate, le percentuali contenute nel capitolo 2.3.3 Il suddetto requisito può essere derogato nel caso in cui il componente impiegato rientri contemporaneamente nelle due casistiche sotto riportate:

1) abbia una specifica funzione di protezione dell’edificio da agenti esterni quali ad esempio acque meteoriche (membrane per impermeabilizzazione);

2) sussistano specifici obblighi di legge a garanzie minime di durabilità legate alla suddetta funzione.

almeno il 50% dei componenti edilizi e degli elementi prefabbricati (calcolato in rapporto sia al volume sia al peso dell’intero edificio) deve essere sottoponibile, a fine vita, a demolizione selettiva ed essere riciclabili o riutilizzabili. Di tale percentuale, almeno il 15% deve essere costituita da materiali non strutturali;

non devono essere usati materiali contenenti sostanze elencate nella Candidate List o per le quali è prevista una “autorizzazione per usi specifici” ai sensi del Regolamento REACH

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Contenuto di riciclato;

Riciclabilità e/o riusabilità;

Assenza di sostanze elencate nella Candidate List.

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve compiere scelte tecniche di progetto, specificare le informazioni ambientali dei prodotti scelti e fornire la documentazione tecnica che consenta di soddisfare questi criteri comuni. Il progettista deve altresì, prescrivere che in fase di approvvigionamento l’appaltatore dovrà accertarsi della rispondenza a tali criteri comuni tramite la documentazione nel seguito indicata, che dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato:

l’elenco dei materiali costituiti, anche parzialmente, da materie riciclate o recuperate ai sensi dell’art. 184-ter del D.Lgs. 152/06, ed il peso del contenuto di materia riciclata o recuperata rispetto al peso totale dei materiali utilizzati per l’edificio. La percentuale di materia riciclata deve essere dimostrata tramite una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 oppure alla norma ISO 14025 oppure una asserzione ambientale del produttore conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità, che dimostri il rispetto dei criterio.

l’elenco di tutti i componenti edilizi e degli elementi prefabbricati separabili che possono essere in seguito riciclati o riutilizzati, con l’indicazione del relativo volume e peso rispetto al volume e peso totale dei materiali utilizzati per l’edificio;

dichiarazione del legale rappresentante del fornitore che attesta l’assenza di sostanze elencate nella Candidate List o per le quali è prevista una “autorizzazione per usi specifici” ai sensi del Regolamento REACH, in percentuale maggiore di quanto previsto dal Reg. (EC) 1272/2008 (Regolamento CLP) per l’etichettatura.

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Strumenti/servizi impiegabili: Convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD;

Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme alla norma ISO 14021.

Documenti di riferimento: Allegato 1: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa al contenuto di riciclato.

Allegato 2: convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD).

2.4.2.2 LATERIZI

Tipologia di requisito: Diretto

Aspetti richiamati dal criterio: I laterizi usati per muratura e solai devono avere un contenuto di

materiale riciclato di almeno il 10% in peso.

I laterizi per coperture, pavimenti e muratura faccia vista devono avere un contenuto di materiale riciclato di almeno il 5% in peso.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Contenuto di riciclato

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve specificare le informazioni sul profilo ambientale dei prodotti scelti e deve prescrivere che in fase di approvvigionamento l’appaltatore dovrà accertarsi della rispondenza al criterio tramite la documentazione nel seguito indicata, che dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato

Strumenti/servizi impiegabili: Convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD;

Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme alla norma ISO 14021.

Documenti di riferimento: Allegato 1: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa al contenuto di riciclato;

Allegato 2: convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD).

2.4.2.9 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI

Tipologia di requisito: Diretto

Aspetti richiamati dal criterio: I prodotti utilizzati per le pavimentazioni e i rivestimenti devono essere conformi ai criteri ecologici e prestazionali previsti dalla Decisione 2010/18/CE

8, 2009/607/CE

9 e 2009/967/CE

10 relative all’assegnazione

del marchio comunitario di qualità ecologica.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Il criterio richiede che il laterizio rispetti i criteri intesi a:

- la riduzione degli impatti sugli habitat e sulle rispettive risorse;

- la riduzione del consumo di energia;

8 criteri ecologici per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica ai rivestimenti del suolo in legno

9 criteri ecologici per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica alle coperture dure

10 criteri ecologici per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica ai rivestimenti del suolo di materie tessili

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- la riduzione delle sostanze tossiche o inquinanti rilasciate nell’ambiente;

- la riduzione dell’uso di sostanze pericolose nei materiali e nei prodotti finiti;

- la sicurezza e l’assenza di rischi per la salute nell’ambiente abitativo;

- le informazioni che consentano al consumatore di usare il prodotto in maniera efficiente, riducendo al minimo l’impatto ambientale complessivo.

Tali criteri sono presenti nel Manuale Tecnico dell’ISPRA “Ecolabel europeo per coperture dure per pavimenti e pareti”.

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

il Marchio Ecolabel;

un'altra etichetta ambientale conforme alla ISO 14024 che soddisfi i medesimi requisiti previsti dalle Decisioni sopra richiamate;

un’asserzione ambientale del produttore, conforme alla norma ISO14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità, che dimostri il rispetto del criterio;

una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 oppure alla norma ISO 14025 da cui si evinca il rispetto del presente criterio. Ciò può essere verificato se nella dichiarazione ambientale sono presenti le informazioni specifiche relative ai criteri contenuti nelle Decisioni sopra richiamate.

La documentazione comprovante il rispetto del presente criterio dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato.

Strumenti/servizi impiegabili: Marchio Ecolabel;

Etichetta ambientale conforme a ISO 14024;

Convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD;

Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme alla norma ISO 14021.

Documenti di riferimento: Allegato 2: convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD);

Allegato 5: in corso di definizione

2.5.1 DEMOLIZIONI E RIMOZIONE DEI MATERIALI

Tipologia di requisito: Indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: ridurre l’impatto ambientale sulle risorse naturali, aumentare l’uso di materiali riciclati aumentando così il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione. 1. Nei casi di ristrutturazione, manutenzione e demolizione, almeno

il 60% in peso dei rifiuti non pericolosi generati durante la demolizione e rimozione di edifici, parti di edifici, manufatti di qualsiasi genere presenti in cantiere, ed escludendo gli scavi, deve essere preparato per il riutilizzo e il riciclaggio.

2. Il contraente dovrà effettuare una verifica pre-demolizione per determinare ciò che può essere riutilizzato, riciclato o

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recuperato. Tali operazioni includono:

individuazione e valutazione dei rischi di rifiuti pericolosi che possono richiedere un trattamento o un trattamento specialistico , o emissioni che possono sorgere durante la demolizione;

una stima delle quantità con una ripartizione dei diversi materiali da costruzione;

una stima della percentuale di riutilizzo e il potenziale di riciclaggio sulla base di proposte di sistemi di raccolta differenziata durante il processo di demolizione;

una stima della percentuale potenziale raggiungibile con altre forme di recupero dal processo di demolizione.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Riciclabilità e/o riusabilità

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Gli offerenti devono presentare una verifica pre-demolizione che contiene le informazioni specificate e dichiarare che tali prestazioni e requisiti dei materiali, dei componenti e delle lavorazioni saranno rispettate. Deve inoltre essere allegato il Piano di demolizione e recupero della Ditta e sottoscrizione di impegno a trattare i materiali di demolizione e rimozione

Strumenti/servizi impiegabili: Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme alla ISO 14021 per riciclabilità e/o riusabilità

Documenti di riferimento: Allegato 10: in corso di definizione

2.5.2 MATERIALI USATI NEL CANTIERE

Tipologia di requisito: diretto

Aspetti richiamati dal criterio: Quelli esposti in 2.4.1 e 2.4.2.2

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Vedi cap. 2.4.1 e 2.4.2.2

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Vedi cap. 2.4.1 e 2.4.2.2

Strumenti/servizi impiegabili: Vedi cap. 2.4.1 e 2.4.2.2

Documenti di riferimento: Vedi cap. 2.4.1 e 2.4.2.2

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2.6.2 MIGLIORAMENTO PRESTAZIONALE DEL PROGETTO

Tipologia di requisito: Diretto/indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: Viene attribuito un punteggio premiante deciso dalla stazione appaltante sulla base delle priorità stabilite in relazione ai miglioramenti ambientali ottenibili tramite l’aumento prestazionale del criterio. Il punteggio è attribuito al progetto che prevede prestazioni superiori per alcuni o tutti i criteri di base descritti nel cap. 2 “criteri ambientali minimi”. Tale punteggio sarà proporzionale al numero di criteri di base per cui è prevista una prestazione superiore.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Caratteristiche indicate nei CAM precedenti

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve presentare una relazione tecnica nella quale sia evidenziato il miglioramento prestazionale previsto rispetto alla situazione di base minima ed i risultati conseguibili.

Strumenti/servizi impiegabili: Strumenti/servizi indicati nei CAM precedenti

Documenti di riferimento: Vedi riferimenti in precedenti CAM

2.6.4 DISTANZA DI APPROVVIGIONAMENTO DEI PRODOTTI DA COSTRUZIONE

Tipologia di requisito: Indiretto

Aspetti richiamati dal criterio: Viene attribuito un punteggio premiante deciso dalla stazione appaltante sulla base delle priorità stabilite in relazione ai miglioramenti ambientali ottenibili tramite l’aumento prestazionale del criterio. Il punteggio premia l’utilizzo di prodotti costituiti per almeno il 25% in peso da materiali estratti, raccolti o recuperati, nonché lavorati (processo di fabbricazione) ad una distanza massima di 350 km dal cantiere di utilizzo. Per distanza massima si intende la sommatoria di tutte le fasi di trasporto incluse nella filiera produttiva. Qualora alcune fasi del trasporto avvengano via ferrovia o mare si dovrà utilizzare un fattore moltiplicativo di 0.25 per il calcolo di tali distanze.

Caratteristiche richiedibili al prodotto:

Provenienza locale

Modalità di verifica richiesta dal criterio:

Il progettista deve compiere scelte tecniche che consentano di soddisfare il criterio e deve prescrivere che l’appaltatore dichiari, in sede di offerta, tramite quali materiali soddisfa il criterio specificando per ognuno la localizzazione dei luoghi in cui avvengono le varie fasi della filiera produttiva ed il corrispettivo calcolo delle distanze percorse. Tale dichiarazione, resa dal legale rappresentante dell’appaltatore dovrà essere presentata alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato.

Strumenti/servizi impiegabili: Convalida dell’asserzione ambientale auto-dichiarata conforme alla norma ISO 14021 per la provenienza locale

Documenti di riferimento: Allegato 4: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla UNI EN ISO 14021, relativa alla distanza di approvvigionamento

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ALLEGATI

- Allegato 1: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conforme alla ISO 14021 relativa al contenuto di riciclato;

- Allegato 2: convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD);

- Allegato 3: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa alle caratteristiche energetiche dei prodotti da costruzione.;

- Allegato 4: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla UNI EN ISO 14021, relativa alla distanza di approvvigionamento;.

- Allegato 5 (in corso di definizione): convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla ISO 14021, relativa alla riduzione del consumo di energia;

- Allegato 6: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla UNI EN ISO 14021, relativa all’indice di riflessione solare (SRI);

- Allegato 7: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla UNI EN ISO 14021, relativa al potere fonoisolante;

- Allegato 8: convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla UNI EN ISO 14021, relativa alla drenabilità delle pavimentazioni;

- Allegato 9 (in corso di definizione): convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla UNI EN ISO 14021, relativa alla permeabilità al vapore;

- Allegato 10 (in corso di definizione): convalida dell’Asserzione Ambientale Auto-dichiarata conformemente alla UNI EN ISO 14021, relativa alla riciclabilità e/o riusabilità;

BIBLIOGRAFIA

Allegato 1 del Decreto Legislativo 24/12/15

Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione

Report ANDIL CRITERI AMBIENTALI MINIMI per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione

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ALLEGATO 1

Servizio

CONVALIDA DELLA ASSERZIONE AMBIENTALE AUTODICHIRATA

(UNI EN ISO 14021)

Requisito:

Contenuto di materiale riciclato Finalità:

Convalidare il contenuto di materiale riciclato nel laterizio dichiarato dal produttore, allo scopo di ridurre gli impatti derivanti dall’estrazione e dalla lavorazione di materiali vergini. Indicatore di prestazione:

% di contenuto di materiale riciclato (pre-consumer + post-consumer)

Verranno inoltre specificati (in conformità a UNI EN ISO 14021):

% di contenuto di materiale riciclato pre-consumer

% di contenuto di materiale riciclato post-consumer

Per specifiche di calcolo, vedi nota a) Unità di Riferimento:

Percentuale in massa sul prodotto finito del materiale (secco) con contenuto riciclato rispetto alla massa totale Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Asserzione Ambientale Autodichiarata relativa al contenuto di materiale riciclato, secondo le indicazioni della Norma UNI EN ISO 14021 e in conformità alle LINEE GUIDA ICMQ per la Convalida del Contenuto di Materiale Riciclato nei Prodotti da Costruzione.

Il produttore dovrà aver identificato una procedura per la determinazione del valore di contenuto di riciclato riportato nella propria asserzione, che prenderà in considerazione:

identificazione del prodotto oggetto dell’Asserzione ed eventuali criteri per l’accorpamento di prodotti simili;

descrizione del processo produttivo con identificazione dei flussi di materiali in ingresso, dei processi di lavorazione e delle modalità di registrazione dei parametri di processo rilevanti ai fini della determinazione del contenuto di materiale riciclato;

classificazione dei materiali in ingresso in base all’origine (vedi note, pto a);

identificazione del periodo temporale a cui fanno riferimento i dati raccolti al fine della predisposizione dell’Asserzione (vedi note, pto b);

determinazione della perdita in peso in cottura (perdita al fuoco): a campione, si provvede al peso degli elementi in laterizio in ingresso (Mingresso forno) ed in uscita (Muscita forno) al forno di cottura, in numero tale da risultare rappresentativo del mix produttivo;

identificazione delle modalità per la raccolta dei dati relativi alla massa di ciascuno dei materiali in ingresso nel periodo di riferimento;

modalità per la determinazione della percentuale di materiale riciclato nelle materie prime;

identificazione delle strumentazione utilizzata per la determinazione dei quantitativi di ciascuno dei materiali in ingresso, della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura;

identificazione delle modalità di conservazione dei dati e delle relative evidenze di supporto;

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gestione delle anomalie e dei reclami

Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato secondo quanto previsto dalle LINEE GUIDA ICMQ per la Convalida del Contenuto di Materiale Riciclato nei Prodotti da Costruzione.

L’attività di audit avviene presso l’unità produttiva, avrà durata stabilita in ragione del numero di valori dichiarati oggetto della convalida. In tal senso la durata minima non potrà in nessun caso essere inferiore a 0,5 gg/uomo.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione:

Nel caso l’impianto non sia in possesso di certificazione ISO 14001 rilasciata da Organismo accreditato, o di registrazione EMAS, ICMQ verifica la conformità alla legislazione applicabile in materia di gestione rifiuti.

la conformità dell’asserzione ambientale autodichiarata ai requisiti della norma UNI EN ISO 14021;

la definizione e applicazione della procedura, in tutti i suoi elementi costituenti;

l’acquisizione di evidenze circa il contenuto di materiale riciclato da fornitori di materie prime che concorrono al contenuto di riciclato del prodotto oggetto dell’asserzione convalidata

Termini e definizioni:

Contenuto di materiale riciclato: porzione, in massa, di materiale riciclato in un prodotto finito

da costruzione. Solo i materiali pre-consumer o post-consumer possono essere considerati ai fini

della determinazione del contenuto di materiale riciclato.

Materiale “pre-consumer”: Materiale sottratto dal flusso dei rifiuti durante un processo di

fabbricazione. E’ escluso il riutilizzo di materiali rilavorati, rimacinati o dei residui generati in un

processo e in grado di essere recuperati nello stesso processo che li ha generati.

Materiale “post-consumer”: Materiale generato da insediamenti domestici o da installazioni

commerciali, industriali e istituzionali nel loro ruolo utilizzatori finali del prodotto, che non può

più essere utilizzato per lo scopo previsto. Ciò include il ritorno di materiale dalla catena di

distribuzione

Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia

l'obbligo di disfarsi (D.Lgs. 152/2006 Art. 183 comma 1 lettera a))

Sottoprodotto: E' un sottoprodotto e non un rifiuto, qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa

tutte le seguenti condizioni (D.Lgs. 152/2006 Art. 184bis comma 1):

a) la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte

integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;

b) è certo che la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo

processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi;

c) la sostanza o l'oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento

diverso dalla normale pratica industriale;

d) l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i

requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non

porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana.

Standard di riferimento:

UN EN ISO 14021 - Etichette e dichiarazioni ambientali - Asserzioni ambientali auto-dichiarate (etichettatura ambientale di Tipo II) Note: a) La norma ISO 14021 prevede l’indicazione in percentuale della presenza di materiale riciclato

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nella massa del prodotto finale. Al fine del calcolo della massa di materiale riciclato impiegato che

rimane effettivamente nel prodotto finale si è introdotto il fattore di “perdita al fuoco” che tiene

conto, ad esempio, della perdite di massa, del tenore di umidità residua, ecc.

% di contenuto di materiale riciclato = (Σ Ms) x (1+Pf) / Mtot x 100

con:

- Dove Ms è la massa secca del materiale riciclato. A tal fine dovrà essere determinata la percentuale di umidità per ciascuno dei materiali componenti;

- Pf è la perdita al fuoco (considerata costante) = (ΣMuscita forno) - Σ Mingresso forno) / ΣMuscita forno

- Mtot è la massa totale del prodotto finito

b) In linea di principio sono tre le casistiche in base alle quali un materiale può essere contabilizzato

ai fini del calcolo del “materiale riciclato” contenuto all’interno dei laterizi.

Ulteriori tipologie di materiale riciclato potranno eventualmente essere identificate in conformità

alle definizioni della norma ISO 14021.

1. Rifiuto classificato nel Catalogo Europeo dei Rifiuti e proveniente da altri processi di fabbricazione o di uso che venga effettivamente immesso nel processo produttivo [materiale pre-consumo oppure post-consumo, in funzione dell’origine] Sono compresi i rifiuti provenienti da altre filiere produttive ed il conferimento di rifiuti provenienti da altri stabilimenti appartenenti allo stesso gruppo o da altre aziende del settore. Si tratta ad esempio di: - Calci di defecazione [020402] [020499] [020799] - Ceneri dalla combustione di biomasse [100101] [100103] [100115] [100117] [190112]

[190114] - Ceneri dalla combustione di carbone e lignite [100101] [100102] [100103] [100115]

[100117] - Fanghi costituiti da inerti [010102] [010409] [010410] [010412] - Fanghi da impianti di decantazione, chiarificazione e decarbonatazione delle acque per la

preparazione di acqua potabile o di acqua addolcita, demineralizzata per uso industriale [190802] [190902] [190903]

- Fanghi da industria cartaria [030302] [030305] [030309] [030310] [030311] [030399] - Fanghi da trattamento acque di processo [060503] [061399] [070112] [070212] [070312]

[070412] [070512] [070612] [070712] [100121] [190812] [190814] - Fanghi di perforazione [010504] [010507] - Fanghi, acque, polveri e rifiuti solidi da processi di lavorazione e depurazione acque ed

emissioni da industria ceramica [080202] [080203] [101203] [101205] [101210] [101299] - Inerti da tinkal [060314] [060316] [060399] [060499] - Polvere di allumina [100305] - Scorie di acciaieria [100201] [100202] [100903] - Sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa [101203] [101206] [101208] - Sfridi e scarti di prodotti ceramici crudi smaltati e cotti [101201] [101206] [101208] - Terre e rocce da scavo [170504] - Terre e sabbie esauste da fonderia [100299] [100906] [100908] [100910] [100912]

[161102] [161104]. Per ulteriori codifiche di faccia riferimento al nuovo elenco dei codici CER contenuti in

Decisione UE 2014/955 e alla classificazione dei codici a specchio, come da Regolamento

Commissione UE 1357/2015. 2. Materiale classificato come sottoprodotto in base alla normativa vigente, che provenga

da un diverso ciclo di produzione rispetto a quello del prodotto considerato per stabilire il contenuto di riciclato e che venga effettivamente immesso nel processo di fabbricazione di un prodotto ceramico [materiale pre-consumo oppure post-consumo, in funzione dell’origine]

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Potenzialmente, buona parte degli scarti di produzione, anche del settore ceramico (ad es. scarti cotti, scarti crudi, ecc.) che sono trattati e sottratti al regime rifiuti, possono essere considerati come sottoprodotti, qualora siano rispettati i 4 requisiti di cui all’ Art. 184 – bis del D.Lgs. 152/06. La regolarizzazione della condizione di sottoprodotto deve prevedere la stipula di un contratto tra le parti dove siano esplicitamente richiamati i 4 punti del sottoprodotto.

3. Materiale provenienti da un’operazione di riciclaggio di rifiuto che venga effettivamente immesso nel processo di un prodotto ceramico [materiale pre-consumo oppure post-consumo, in funzione dell’origine] Vengono considerati materiali riciclati tutti quei materiali che originano da operazioni di riciclaggio di rifiuti debitamente autorizzate e che possono quindi essere impiegati nel ciclo di produzione ceramico, anche in sostituzione di altre materie prime vergini.

c) Possibili tipologie di materie in ingresso e relativa classificazione come pre-consumer o post-

consumer.

Materiale Classificazione1)

terre e rocce da scavo pre-consumer

sabbie da fonderia pre-consumer

sansa di oliva pre-consumer

fanghi (da industrie ceramiche, cartiere, ecc.) pre-consumer

Qualsiasi rifiuto classificato con apposito codice CER in funzione dell’origine(1)

Argilla ‘artificiale’ pre-consumer

(1) se il materiale proviene da scarti di produzione (di un processo diverso da quello oggetto

di convalida) è da classificarsi pre-consumer; se il materiale proviene dalla raccolta

differenziata dei rifiuti solido urbani è da classificarsi post-consumer

d) Nel caso di ricette progettate per una commessa specifica, sarà possibile eseguire la verifica di

convalida anche con dati di produzione relativi a un periodo inferiore all’anno (da definirsi di caso

in caso, indicativamente un periodo di tre mesi può ritenersi adeguato). In questo caso il

riferimento alla specifica ricetta sarà indicato sul certificato.

e) In nessun caso le acque meteoriche e quelle recuperate dal processo produttivo potranno essere

considerate nel bilancio di massa come elementi di recupero.

f) Nel caso il processo produttivo preveda l’utilizzo come additivi di materiali riciclati (es: sansa di

oliva, fanghi, ecc.), l’additivo in ingresso può essere considerato come facente parte del prodotto

finito, in ragione dell’utilizzo del fattore correttivo perdita al fuoco, che in prima approssimazione

viene applicato in egual misura ad ogni elemento costituente la miscela ceramica.

g) Al fine della determinazione della percentuale di contenuto di riciclato all’interno dei prodotti le

ricette devono poter distinguere le argille “vergini” da quelle “riciclate” (tipicamente terre e rocce

da scavo).

In merito alla gestione delle argille si possono presentare due casi possibili:

1) Le argille vergini e quelle riciclate e/o artificiali vengono gestite separatamente. In questo

caso, la percentuale di contenuto di riciclato è facilmente determinabile, considerando il

quantitativo di argille riciclate e/o artificiali individuato ad es. dalle “ricette di produzione”;

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2) Le argille vergini e riciclate e/o artificiali sono gestite separatamente da un punto di vista

contabile, ma sono stoccate congiuntamente. In questo caso la determinazione della

percentuale di riciclato si effettuerà nel seguente modo:

Prima convalida: si effettua il calcolo ipotizzando che il contenuto di riciclato delle argille

stoccate dichiarabile sia pari a quello calcolato considerando le argille riciclate e/o

artificiali e quelle vergini stoccate negli ultimi 3 anni, desumendo tali dati dai documenti

contabili;

Aggiornamento calcolo anno i-esimo: il calcolo segue tale formula:

Pmi={Pm(i-1)*[Qtot(i-1)-Qcons,i)]+ pi*qtoti}/Qtoti

con:

- Pmi: percentuale media dichiarata di riciclato nell’anno i-esimo

- Qtoti: quantitativo totale di argille stoccate all’anno i-esimo

- Qconsi: quantitativo totale di argille consumate nell’anno i-esimo

- pi: percentuale di argilla riciclata e/o artificiale nell’anno i-esimo

- qtoti: quantitativo di argilla in ingresso nell’anno i-esimo

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ALLEGATO 02

Servizio

CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO EPD

(UNI EN ISO 14025/EN 15804)

Requisito:

Contenuto di materiale riciclato

Altri requisiti ambientali:

- Risorse energetiche primarie non rinnovabili totali e parziali:

o escluse quelle utilizzate come materie prime;

o utilizzate come materie prime.

- Risorse energetiche primarie rinnovabili totali e parziali:

o escluse quelle utilizzate come materie prime;

o utilizzate come materie prime.

- Risorse secondarie:

o risorse energetiche non rinnovabili (combustibili secondari), ad es. rifiuti recuperati termicamente;

o risorse energetiche rinnovabili (combustibili secondari), ad es. rifiuti recuperati termicamente;

o risorse materiali, ad es. rottami, scarti, etc. (kg o altra unità multipla/sottomultipla di massa).

- Consumo di acqua totale

- Emissioni di gas acidificanti

- Esaurimento delle risorse abiotiche per elementi e combustili fossili

- Riduzione dello strato di ozono

- Riscaldamento globale

- Eutrofizzazione

- Emissioni di gas in grado di contribuire alla formazioni di smog fotochimico espresse in kg di Etene equivalente

- Rifiuti pericolosi smaltiti

- Rifiuti non pericolosi smaltiti

- Rifiuti radioattivi smaltiti Finalità:

Convalidare il contenuto di materiale riciclato nel laterizio dichiarato dal produttore, e altri aspetti ambientali allo scopo di ridurre gli impatti derivanti dalla produzione del laterizio e determinati nelle seguenti fasi: A. FASE DI PRODUZIONE (OBBLIGATORIA)

- Estrazione delle materie prime - Trasporto - Produzione

B. FASE DI COSTRUZIONE (OPZIONALE) - Trasporto - Installazione

C. FASE DI USO (OPZIONALE) - Uso - Mantenimento - Riparazione - Sostituzione - Ristrutturazione - Consumo di energia durante l’utilizzo - Consumo di acqua durante l’utilizzo

D. FASE DI FINE VITA (OPZIONALE) - Demolizione

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- Trasporto - Trattamento rifiuti - Smaltimento

E. FASE OLTRE LE PRECEDENTI - Riutilizzo, recupero-riciclo.

Indicatore di prestazione:

% di contenuto di materiale riciclato (preconsumer + post consumer)

- Risorse energetiche primarie non rinnovabili totali e parziali [MJ]:

o escluse quelle utilizzate come materie prime;

o utilizzate come materie prime.

- Risorse energetiche primarie rinnovabili totali e parziali [MJ]:

o escluse quelle utilizzate come materie prime;

o utilizzate come materie prime.

- Risorse secondarie [MJ/kg]:

o risorse energetiche non rinnovabili (combustibili secondari), ad es. rifiuti recuperati termicamente;

o risorse energetiche rinnovabili (combustibili secondari), ad es. rifiuti recuperati termicamente;

o risorse materiali, ad es. rottami, scarti, etc. (kg o altra unità multipla/sottomultipla di massa).

- Consumo di acqua totale [l]

- Emissioni di gas acidificanti [kg SO2]

- Esaurimento delle risorse abiotiche per elementi e combustili fossili [kg Sb eq. / MJ]

- Riduzione dello strato di ozono [kg CFC11 eq.]

- Riscaldamento globale [kg Co2 eq.]

- Eutrofizzazione [kg PO43- eq.]

- Emissioni di gas in grado di contribuire alla formazioni di smog fotochimico [kg di Etene eq.]

- Rifiuti pericolosi smaltiti [kg]

- Rifiuti non pericolosi smaltiti [kg]

- Rifiuti radioattivi smaltiti [kg] Unità di Riferimento:

a scelta del produttore in funzione dell’uso del prodotto (ad es. 1 t di mattoni o 1 mq di copertura in tegole) Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Dichiarazione Ambientale evidenziando le prestazioni ambientali del prodotto. Il documento deve essere elaborato studiando il ciclo di vita del prodotto, sulla base del documento Pcr ICMQ001-15 e della norma En 15804 “Sostenibilità delle costruzioni - Dichiarazioni ambientali di prodotto - Regole chiave di sviluppo per categoria di prodotto”.

Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato.

L’attività di audit prevede un’analisi documentale e un audit in campo presso l’unità produttiva.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione i seguenti aspetti:

nel caso l’impianto non sia in possesso di certificazione ISO 14001 rilasciata da Organismo accreditato, o di registrazione EMAS, ICMQ verifica la conformità alla legislazione applicabile;

la conformità della Dichiarazione Ambientale ai requisiti della norma UNI EN ISO 14025 e EN 15804;

l’acquisizione di evidenze circa gli impatti ambientali del prodotto.

La Dichiarazione Ambientale convalidata viene resa pubblica attraverso un apposito sito internet che consente all’utilizzatore finale di confrontare le caratteristiche ambientali di prodotti simili o alternativi. Termini e definizioni:

Studio del ciclo di vita LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA): Metodo che valuta un insieme di interazioni che

un prodotto o un servizio ha con l’ambiente, considerando il suo intero ciclo di vita che include le fasi di pre-

produzione (estrazione dei materiali, produzione dell’energia, etc.), produzione, distribuzione, uso e

manutenzione, riciclo e dismissione finali. La procedura LCA è standardizzata dalle norme ISO 14040 e ISO

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14044.

UNITÀ DICHIARATA: Quantità di prodotto utilizzata quale unità di riferimento in una EPD per la

elaborazione di una dichiarazione ambientale.

Contenuto di materiale riciclato: porzione, in massa, di materiale riciclato in un prodotto finito da

costruzione. Solo i materiali pre-consumer o post-consumer possono essere considerati ai fini della

determinazione del contenuto di materiale riciclato.

Materiale “pre-consumer”: Materiale sottratto dal flusso dei rifiuti durante un processo di fabbricazione.

E’ escluso il riutilizzo di materiali rilavorati, rimacinati o dei residui generati in un processo e in grado di

essere recuperati nello stesso processo che li ha generati.

Materiale “post-consumer”: Materiale generato da insediamenti domestici o da installazioni commerciali,

industriali e istituzionali nel loro ruolo utilizzatori finali del prodotto, che non può più essere utilizzato per

lo scopo previsto. Ciò include il ritorno di materiale dalla catena di distribuzione

Standard di riferimento:

UN EN ISO 14025 - Etichette e dichiarazioni ambientali - Dichiarazioni ambientali di Tipo III - Principi e procedure

EN 15804 - “Sostenibilità delle costruzioni - Dichiarazioni ambientali di prodotto - Regole chiave di sviluppo per categoria di prodotto”. Note:

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ALLEGATO 03

Servizio

CONVALIDA DELLA ASSERZIONE AMBIENTALE AUTODICHIARATA

(UNI EN ISO 14021)

Requisito:

Trasmittanza termica

Finalità:

Convalidare il valore della trasmittanza termica della soluzione tecnologica “muratura” (sistema) nel quale il prodotto risulta impiegato Indicatore di prestazione: Trasmittanza termica equivalente (Ueq.) Unità di riferimento: W/m2 K Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Asserzione Ambientale Autodichiarata che indichi per il prodotto/soluzione tecnologica realizzata il valore della Ueq.

Il produttore dovrà aver identificato una procedura per la determinazione del valore della caratteristica prestazionale riportato nella propria asserzione, che prenderà in considerazione:

identificazione della soluzione tecnologica “muratura” (sistema) oggetto dell’asserzione nel quale il prodotto risulta impiegato ed eventuali criteri per l’accorpamento di sistemi con il medesimo valore dichiarato (vedi nota a);

descrizione del processo produttivo con identificazione dei flussi di materiali in ingresso, dei processi di lavorazione e delle modalità di registrazione dei parametri di processo rilevanti ai fini del valore dichiarato nell’asserzione;

identificazione del periodo temporale a cui fanno riferimento i dati raccolti al fine della predisposizione dell’asserzione;

identificazione delle modalità per la raccolta dei dati;

modalità per la determinazione del valore nell’asserzione (prove di laboratorio e loro frequenza/o metodo di calcolo);

Per laboratori aziendali: identificazione delle strumentazione utilizzata, della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura; per laboratori esterni all’azienda: richiesta della presenza nei report di prova del laboratorio delle strumentazione utilizzata, della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura;

identificazione delle modalità di conservazione dei dati e delle relative evidenze di supporto;

gestione delle anomalie e dei reclami. Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato dal produttore.

Nel caso in cui il produttore si avvalga di un metodo sperimentale ricorrendo a delle prove di laboratorio, l’attività di audit prevede le seguenti fasi: - Analisi documentale della procedura di prova; - Audit in sito di produzione ed eventualmente presso il laboratorio di prova (se non accreditato da Accredia

per la specifica prova).

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di prova. Tale verifica non è richiesta per laboratori accreditati da Accredia

per la specifica prova e per i laboratori notificati e universitari. Per tutti gli altri laboratori ICMQ si riserva, di volta in volta, di valutarne la qualifica per la specifica prova Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati;

4. Verifica che i rapporti di prova del laboratorio contengano tutte le indicazioni prescritte dalla procedura di prova;

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5. Registrazione e reclami.

Nel caso in cui il produttore si avvalga di un metodo di calcolo, l’attività di audit prevede le seguenti fasi: - Verifica documentale della procedura di calcolo; - Audit in sito di produzione.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di calcolo secondo lo standard di riferimento adottato; 4. Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati; 5. Registrazione e reclami.

Standard di riferimento:

UNI EN ISO 10211 - Ponti termici in edilizia. Flussi termici e temperature superficiali. Metodi generali di calcolo.

UNI EN ISO 6946 – Componenti ed elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo.

UNI EN ISO 14683 - Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento.

UNI EN 1745 - Muratura e prodotti per muratura - Metodi per determinare le proprietà termiche Note:

La convalida si riferirà alla prestazione dichiarata dal produttore per la soluzione tecnologica “muratura” (sistema) costituita dal prodotto laterizio realizzato dal produttore (blocco) e dallo strato di collegamento (malta o altro legante) ed eventualmente di rivestimento (intonaco), quest’ultimi prodotti da altro fornitore. A tal fine:

- la soluzione dovrà essere chiaramente definita (layout geometrico-compositivo); - dovranno essere individuate le caratteristiche fisiche dei materiali che concorrono a definire il

valore della prestazione dichiarata della soluzione.

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Servizio

CONVALIDA DELLA ASSERZIONE AMBIENTALE AUTODICHIARATA

(UNI EN ISO 14021)

Requisito:

Capacità termica areica

Finalità:

Convalidare il valore della capacità termica areica della soluzione tecnologica di “muratura” (sistema) nel quale il prodotto risulta impiegato Indicatore di prestazione: Capacità termica areica Unità di riferimento: kJ/m2 K Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Asserzione Ambientale Autodichiarata che indichi per il prodotto/soluzione tecnologica realizzata il valore della capacità termica areica.

Il produttore dovrà aver identificato una procedura per la determinazione del valore della caratteristica prestazionale riportato nella propria asserzione, che prenderà in considerazione:

identificazione della soluzione tecnologica “muratura” (sistema) oggetto dell’asserzione nel quale il prodotto risulta impiegato ed eventuali criteri per l’accorpamento di sistemi con il medesimo valore dichiarato (vedi nota a);

descrizione del processo produttivo con identificazione dei flussi di materiali in ingresso, dei processi di lavorazione e delle modalità di registrazione dei parametri di processo rilevanti ai fini del valore dichiarato nell’asserzione;

identificazione del periodo temporale a cui fanno riferimento i dati raccolti al fine della predisposizione dell’asserzione;

identificazione delle modalità per la raccolta dei dati;

modalità per la determinazione del valore nell’asserzione (metodo di calcolo);

identificazione delle strumentazione (se utilizzata), della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura;

identificazione delle modalità di conservazione dei dati e delle relative evidenze di supporto;

gestione delle anomalie e dei reclami Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato dal produttore. Poichè il metodo adottato si avvale di un metodo di calcolo, l’attività di audit prevede le seguenti fasi:

- Verifica documentale della procedura di calcolo; - Audit in sito di produzione.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di calcolo secondo lo standard di riferimento adottato; 4. Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati; 5. Registrazione e reclami.

Standard di riferimento:

EN ISO 13786:2008 Prestazione termica dei componenti per edilizia – Caratteristiche termiche dinamiche

Note:

La convalida si riferirà alla prestazione dichiarata dal produttore per la soluzione tecnologica “muratura” (sistema) costituita dal prodotto laterizio realizzato dal produttore (blocco) e dallo strato di

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collegamento (malta o altro legante) ed eventualmente di rivestimento (intonaco), quest’ultimi prodotti da altro fornitore. A tal fine:

- la soluzione dovrà essere chiaramente definita (layout geometrico-compositivo); - dovranno essere individuate le caratteristiche fisiche dei materiali che concorrono a definire il

valore della prestazione dichiarata della soluzione.

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ALLEGATO 04

Servizio

CONVALIDA DELLA ASSERZIONE AMBIENTALE AUTODICHIRATA

(UNI EN ISO 14021)

Requisito:

Distanza di approvvigionamento (provenienza locale) Finalità:

Certificare la percentuale in peso del prodotto finito costituita da materiali componenti estratti, raccolti o recuperati, nonché lavorati (processo di fabbricazione) entro una dichiarata distanza di approvvigionamento massima dall’unità produttiva. Indicatore di prestazione:

Percentuale in peso (X) del prodotto approvvigionato entro una distanza massima (D). Unità di riferimento:

% X in peso del prodotto approvvigionato entro la distanza massima D. Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Asserzione Ambientale Autodichiarata che indichi per il proprio prodotto il valore della percentuale in peso dei prodotti componenti approvvigionati entro una distanza massima dichiarata.

Il produttore dovrà aver identificato una procedura per la determinazione del valore dichiarato riportato nella propria asserzione, che prenderà in considerazione:

identificazione del prodotto oggetto dell’Asserzione ed eventuali criteri per l’accorpamento di prodotti simili;

identificazione del processo di approvvigionamento dei materiali in ingresso componenti il prodotto e della loro distanza massima, intendendo con questa la sommatoria di tutte le fasi di trasporto incluse nella filiera produttiva (estrazione, raccolta o recupero, lavorazione);

identificazione del periodo temporale a cui fanno riferimento i dati raccolti al fine della predisposizione dell’Asserzione;

identificazione delle modalità per la raccolta dei dati;

modalità di calcolo per la determinazione del valore dichiarato;

identificazione delle modalità di conservazione dei dati e delle relative evidenze di supporto;

gestione delle anomalie e dei reclami. Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato dal produttore. Poiché il produttore dichiara il valore avvalendosi di un metodo di calcolo , l’attività di audit prevede le

seguenti fasi:

- Verifica documentale della procedura di calcolo; - Audit in sito di produzione.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della conformità della modalità di calcolo impiegata dal produttore rispetto a quella di

riferimento prevista; 4. Verifica dei materiali in ingresso (tipologia, quantità e distanza di approvvigionamento); 5. Registrazione e reclami.

Metodologia di calcolo di riferimento:

1) Calcolo della distanza di fornitura (di) di tutti i materiali i-esimi costituenti il proprio prodotto (di = distanza tra l’impianto in cui il costituente i-esimo viene prodotto e l’impianto per il quale viene eseguito il calcolo della distanza di approvvigionamento). Qualora alcune fasi del trasporto avvengano via ferrovia o mare si dovrà utilizzare un fattore moltiplicativo di 0,25 per il calcolo di tale distanza;

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2) Definizione della distanza massima di approvvigionamento (D);

3) Identificazione dei j-esimi materiali tra tutti gli i-esimi materiali del prodotto per cui di ≤ D;

4) Determinazione del peso pj dei j-esimi materiali nel prodotto;

5) Calcolo della percentuale in peso del prodotto approvvigionato entro la distanza D:

X (%) = ∑ (pj x qj)/ ∑ pi

∑ pi = peso totale del prodotto finito

pj = peso complessivo del costituente j-esimo: sono considerati validi ai fini del calcolo i componente per i quali la distanza tra la sede di riferimento per il calcolo e l’impianto di produzione inferiore a D;

qj = percentuale in peso del costituente j-esimo che ha una distanza di approvvigionamento (calcolata a partire dell’impianto in cui componente viene prodotto) inferiore a D.

Note: a) Affinché sia rispettato il CAM (par. 2.6.4) dovrà essere soddisfatta la seguente condizione:

D + L ≤ 350 km dove: D = distanza di approvvigionamento cui fa riferimento la percentuale in peso X dichiarata dal produttore; L = distanza tra la Unità produttiva del produttore e il dal cantiere di utilizzo;

b) Se di interesse per l’azienda è possibile convalidare diverse percentuali X per diverse distanze D. Ad es. X1 = 10% per D1 = 200 km, X2 = 15 % per D2 = 100 km, ecc.).

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ALLEGATO 06

Servizio

CONVALIDA DELLA ASSERZIONE AMBIENTALE AUTODICHIARATA

(UNI EN ISO 14021)

Requisito:

Indice di riflessione solare (SRI) Finalità:

Certificare l’Indice di Riflessione del materiale laterizio impiegato per rivestimenti di pavimentazioni o coperture allo scopo di ridurre l’effetto isola di calore per minimizzare l’impatto sul microclima e sull’habitat umano e animale. Indicatore di prestazione:

Indice di riflessione solare (SRI) Unità di riferimento:

Indice di Riflessione Solare SRI (Solar Reflectance Index): esprime la capacità di un materiale di respingere il calore solare.

E‘ definito in modo tale che: - nero standard (SRI = 0) - bianco standard (SRI = 100)

Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Asserzione Ambientale Autodichiarata che indichi per il proprio prodotto il valore di SRI.

Il produttore dovrà aver identificato una procedura per la determinazione del valore di SRI riportato nella propria asserzione, che prenderà in considerazione:

identificazione del prodotto oggetto dell’Asserzione ed eventuali criteri per l’accorpamento di prodotti simili;

descrizione del processo produttivo con identificazione dei flussi di materiali in ingresso, dei processi di lavorazione e delle modalità di registrazione dei parametri di processo rilevanti ai fini della determinazione del SRI;

identificazione del periodo temporale a cui fanno riferimento i dati raccolti al fine della predisposizione dell’Asserzione;

identificazione delle modalità per la raccolta dei dati;

modalità per la determinazione del SRI (prove sperimentali o metodo di calcolo);

per laboratori aziendali: identificazione delle strumentazione utilizzata, della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura; per laboratori esterni all’azienda: richiesta della presenza nei report di prova del laboratorio dell’indicazione della strumentazione utilizzata, della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura;

identificazione delle modalità di conservazione dei dati e delle relative evidenze di supporto;

gestione delle anomalie e dei reclami. Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato dal produttore.

Nel caso il metodo scelto dal produttore preveda una verifica sperimentale, l’attività di audit prevede le seguenti fasi:

- Analisi documentale della procedura di prova;

Audit in sito di produzione ed eventualmente presso il laboratorio di prova (se non accreditato da Accredia).Il metodo di verifica prenderà in considerazione:

1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di prova. Tale verifica non è richiesta per laboratori accreditati da Accredia

per la specifica prova e per i laboratori notificati e universitari. Per tutti gli altri laboratori ICMQ si riserva, di volta in volta, di valutarne la qualifica per la specifica prova

4. Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati;

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5. Verifica che i rapporti della prova sperimentale contengano tutte le indicazioni prescritte dalla procedura di prova;

6. Registrazione e reclami.

Nel caso il metodo scelto dal produttore preveda una verifica di calcolo, l’attività di audit prevede le seguenti

fasi:

- Verifica documentale della procedura di calcolo; - Audit in sito di produzione.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di calcolo secondo lo standard di riferimento adottato; 4. Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati; 5. Registrazione e reclami.

Standard di riferimento:

ASTM C1549-09(2014): Standard Test Method for Determination of Solar Reflectance Near Ambient Temperature Using a Portable Solar Reflectometer;

ASTM E1980-11: Standard Practice for Calculating Solar Reflectance Index of Horizontal and Low-Sloped Opaque Surfaces

ASTM E1918-06(2015): Standard Test Method for Measuring Solar Reflectance of Horizontal and Low-Sloped Surfaces in the Field;

ASTM E1175-87(2015): Standard Test Method for Determining Solar or Photopic Reflectance, Transmittance, and Absorptance of Materials Using a Large Diameter Integrating Sphere;

ASTM E424-71(2015): Standard Test Methods for Solar Energy Transmittance and Reflectance (Terrestrial) of Sheet Materials;

ASTM E1918-06(2015): Standard Test Method for Measuring Solar Reflectance of Horizontal and Low-Sloped Surfaces in the Field

ASTM E903-12: Standard Test Method for Solar Absorptance, Reflectance, and Transmittance of Materials Using Integrating Spheres;

ASTM E1933-14: Standard Practice for Measuring and Compensating for Emissivity Using Infrared Imaging Radiometers;

Note: a) Al fine della convalida di ICMQ, la procedura impiegata dall’azienda per definire il valore del SRI dichiarato

potrà contemplare alternativamente:

L’impiego di una metodologia di prova sperimentale condotta conformemente ad una identificata normativa tecnica o a riconosciuti standard internazionali di riferimento;

L’impiego di metodologie di calcolo, o di loro risultanze sintetiche (abachi), sviluppate conformemente alla normativa tecnica o a riconosciuti standard di riferimento;

Nel caso in cui la metodologia impiegata non faccia specifico riferimento agli standard di riferimento o alle normative tecniche sopraindicate (ad es. metodi basati su studi universitari, pubblicazioni scientifiche, metodi di prova aziendali, ecc.), essa dovrà essere soggetta preventivamente ad una preventiva accettazione da parte di ICMQ.

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ALLEGATO 07

Servizio

CONVALIDA DELLA ASSERZIONE AMBIENTALE AUTODICHIARATA

(UNI EN ISO 14021)

Requisito:

Potere fonoisolante

Finalità:

Convalidare il valore del potere fonoisolante della soluzione tecnologica di “muratura” (sistema) nel quale il prodotto risulta impiegato. Indicatore di prestazione: Indice di valutazione del potere fonoisolante (Rw) Unità di riferimento: dB Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Asserzione Ambientale Autodichiarata che indichi per la soluzione tecnologica realizzata il valore del Rw.

Il produttore dovrà aver identificato una procedura per la determinazione del valore della caratteristica prestazionale riportato nella propria asserzione, che prenderà in considerazione:

identificazione della soluzione tecnologica “muratura” (sistema) oggetto dell’asserzione ed eventuali criteri per l’accorpamento di sistemi con il medesimo valore dichiarato (vedi nota a);

descrizione del processo produttivo con identificazione dei flussi di materiali in ingresso, dei processi di lavorazione e delle modalità di registrazione dei parametri di processo rilevanti ai fini del valore dichiarato nell’asserzione;

identificazione del periodo temporale a cui fanno riferimento i dati raccolti al fine della predisposizione dell’asserzione;

identificazione delle modalità per la raccolta dei dati;

modalità per la determinazione del valore nell’asserzione (prove di laboratorio e loro frequenza o metodo di calcolo);

per laboratori aziendali: identificazione delle strumentazione utilizzata, della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura; per laboratori esterni all’azienda: richiesta della presenza nei report di prova del laboratorio dell’indicazione della strumentazione utilizzata, della relativa incertezza di misura e delle modalità di taratura;

identificazione delle modalità di conservazione dei dati e delle relative evidenze di supporto;

gestione delle anomalie e dei reclami. Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato dal produttore.

Nel caso in cui il produttore si avvalga di un metodo sperimentale ricorrendo a delle prove di laboratorio, l’attività di audit prevede le seguenti fasi: - Analisi documentale della procedura di prova; - Audit in sito di produzione ed eventualmente presso il laboratorio di prova (se non accreditato da Accredia

per la specifica prova).

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di prova. Tale verifica non è richiesta per laboratori accreditati da Accredia

per la specifica prova e per i laboratori notificati e universitari. Per tutti gli altri laboratori ICMQ si riserva, di volta in volta, di valutarne la qualifica per la specifica prova;

4. Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati; 5. Verifica che i rapporti di prova del laboratorio contengano tutte le indicazioni prescritte dalla

procedura di prova; 6. Registrazione e reclami.

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Nel caso in cui il produttore si avvalga di un metodo di calcolo, l’attività di audit prevede le seguenti fasi: - Verifica documentale della procedura di calcolo; - Audit in sito di produzione.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di calcolo secondo lo standard di riferimento adottato; 4. Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati; 5. Registrazione e reclami.

Standard di riferimento:

UNI EN ISO 717-1: isolamento acustico per via aerea (Indici di valutazione); UNI EN ISO 10140-1: misurazione in laboratorio dell'isolamento acustico per via aerea di elementi di

edificio; UNI EN ISO 10140-2: misurazione dell'isolamento acustico per via aerea; UNI EN ISO 10140-4: procedure e requisiti di misurazione; UNI EN ISO 10140-5: requisiti per le apparecchiature e le strutture di prova;

UNI/TR 11175 Acustica in edilizia - Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici - applicazione alla tipologia costruttiva nazionale.

Note:

a) La convalida si riferirà alla prestazione dichiarata dal produttore per la soluzione tecnologica “muratura” (sistema) costituita dal prodotto laterizio realizzato dal produttore (blocco) e dallo strato di collegamento (malta o altro legante) ed eventualmente di rivestimento (intonaco), prodotti da altro fornitore. A tal fine:

- la soluzione dovrà essere chiaramente definita (layout geometrico-compositivo); - dovranno essere individuate le caratteristiche fisiche dei materiali che concorrono a definire il

valore della prestazione dichiarata della soluzione.

b) Nel caso in cui la procedura aziendale preveda il ricorso a metodi di prova in laboratorio, è richiesto che la stessa sia eseguita sull’elemento (muratura) il cui tempo di stagionatura minimo è pari a 7 giorni.

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ALLEGATO 08

Servizio

CONVALIDA DELLA ASSERZIONE AMBIENTALE AUTODICHIRATA

(UNI EN ISO 14021)

Requisito:

Drenabilità delle pavimentazioni Finalità:

Convalidare il valore dichiarato dal produttore della drenabilità di soluzioni di pavimentazione (masselli o lastre), allo scopo di limitare le alterazioni della dinamica naturale del ciclo idrologico, mediante la riduzione delle superfici di copertura impermeabili, l’aumento delle infiltrazioni in sito e la gestione del deflusso delle acque meteoriche. Indicatore di prestazione: Percentuale di superficie filtrante Unità di riferimento:

/ Attività del produttore

Il produttore deve predisporre una Asserzione Ambientale Autodichiarata che indichi per il proprio layout compositivo di pavimentazione il valore di drenabilità ottenuto.

Il produttore dovrà aver identificato una procedura per la determinazione del valore della drenabilità (superficie filtrante) della pavimentazione riportato nella propria asserzione, che prenderà in considerazione:

identificazione del prodotto oggetto dell’Asserzione ed eventuali criteri per l’accorpamento di prodotti simili;

descrizione del processo produttivo con identificazione dei flussi di materiali in ingresso, dei processi di lavorazione e delle modalità di registrazione dei parametri di processo rilevanti ai fini della determinazione della drenabilità;

identificazione del periodo temporale a cui fanno riferimento i dati raccolti al fine della predisposizione dell’Asserzione;

identificazione delle modalità per la raccolta dei dati;

modalità per la determinazione della drenabilità (metodo di calcolo);

identificazione delle modalità di conservazione dei dati e delle relative evidenze di supporto;

gestione delle anomalie e dei reclami. Metodi e strumenti di verifica:

ICMQ convalida annualmente quanto dichiarato dal produttore. Poiché il produttore dichiara il valore avvalendosi di un metodo di calcolo, l’attività di audit prevede le seguenti

fasi:

- Verifica documentale della procedura di calcolo; - Audit in sito di produzione.

Il metodo di verifica prenderà in considerazione: 1. Verifica che l’asserzione dell’azienda sia conforme alla UNI EN ISO 14021; 2. Verifica che il processo che conduce all’asserzione si svolga conformemente alla procedura aziendale; 3. Verifica della metodologia di calcolo di riferimento adottata; 4. Verifica dei materiali in ingresso con relative quantità e certificati; 5. Registrazione e reclami.

Metodologia di calcolo di riferimento:

La metodologia di calcolo della drenabilità della pavimentazione si riferisce al calcolo della superficie filtrante del layout compositivo della pavimentazione, espresso come rapporto tra i “vuoti” (fughe, ecc.) e i “pieni” (lastre e masselli).

Non viene tenuto in conto la porosità del materiale “pieno” costituente la pavimentazione.

La permeabilità degli strati che costituiscono il sottofondo della pavimentazione non sono presi in

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considerazione nel calcolo e pertanto non sono oggetto di convalida.

E’ ammessa una tolleranza del 5 per mille tra il valore dichiarato e quello verificato da ICMQ. Note: