costruire in laterizio

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PROGETTI 21 Claudio Renato Fantone Assonometria dal lato principale di ingresso. Di Alberts e Van Huut abbiamo già avuto modo di apprezzare la particolare sensibilità e abilità tecnica in progetti si- gnificativi quali la sede della NMB Bank di Amsterdam, un complesso in cui l’elemento di comunicazione era rappresentato da un viale che si snodava in modo tortuoso collegando i dieci differenti corpi degli uffici attraver- sando patii e giardini. Anche in questo recente progetto gli elementi essenziali sono il percorso, la luce, la forma, il colore, poiché secondo il pensiero dei progettisti l’obiettivo primario dell’architettura deve essere il benessere fisico e psichico di chi vive e lavora negli edifici. La natura è la prin- cipale fonte di ispirazione dei progetti- sti che, impiegando gli ‘strumenti’ basi- lari dell’architettura organica, offrono alle persone una terza ‘pelle’ soddisfa- cente, sul piano fisiologico ed estetico, quanto la prima e gli abiti che indos- sano. Poiché negli uffici si trascorre gran parte della vita, grande attenzione, come consuetudine di Alberts e Van Huut, viene posta alla qualità archi- tettonica, acustica, visiva e termica degli ambienti. Nell’intero edificio non c’è la rigida monotonia delle stanze scatolari, di corridoi lunghi e rettilinei, così diffusa in molti uffici. I percorsi sono invece brevi e mo- vimentati da dilatazioni e com- pressioni dimensionali; gli am- bienti hanno forme diverse fra loro; varie sfumature di colore e varie trame caratte- rizzano le superfici delle pareti in- terne e quelle dei soffitti. In questo edificio il fulcro della comu- nicazione è verticale, formato dal grande vano dove alloggia l’aerea e scultorea scala che attraversa i sedici piani illuminata dalla mirabile struttura spaziale in metallo e vetro che discende come una cascata d’acqua fino a coprire il foyer centrale e l’ingresso,il punto fo- cale dell’intera composizione. Le esigenze principali del committente, la compagnia olandese del gas, erano la comunicabilità e la flessibilità. I proget- tisti hanno ideato un edificio capace di comunicare all’esterno soprattutto un modo di intendere il lavoro e lo spirito illuminato e imprenditoriale dalla com- pagnia. Difatti, oltre ad essere diventata per dimensioni e aspetto la nuova ar- chitettura simbolo di Groningen, essa costituisce un luogo culturalmente vi- vace ospitando nel foyer e nel giardino circostante in forma permanente di- verse opere d’arte di autori contempo- ranei e sei esposizioni l’anno di espo- nenti delle arti visive in Olanda. Pari importanza è attribuita, nell’archi- tettura di Alberts e Van Huut, all’acqua, elemento chiave di ogni forma vitale, che ritroviamo sia all’esterno, sia all’in- terno dell’edificio, in vasche e fontane in cui fluisce secondo un movimento ritmico in stretta relazione con opere progettate da artisti come Paul van Dijk e Herman Bartelds. L’architettura organica di Alberts, se- guace della filosofia antroposofica di Rudolf Steiner, sembra proporsi come uno strumento formativo sul piano etico ed esistenziale cercando,attraverso l’organizzazione spaziale, di stimolare un atteggiamento non passivo, dilatare la sfera spirituale dell’individuo relazio- nandolo con il tutto. L’approccio all’edificio attraverso il basso ingresso e la progressiva espan- sione dimensionale che culmina nel foyer vetrato con il suo forte sviluppo verticale; l’articolazione degli ambienti al piano terreno e ai primi due piani, che accolgono le funzioni comuni, con i suoi corridoi che imprevedibilmente svoltano, si restringono, si aprono su piccole e larghe aree; l’alternanza di zone con varie sfumature di luce e di 20 CIL 74 anton alberts e max van huut La nuova sede della Gasunie a Groningen Progetti Veduta del fronte sud dell’edificio (fonte: N.V. Nederlandse Gasunie).

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COSTRUIRE IN LATERIZIO_numero 74_pg 20-25

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Page 1: COSTRUIRE IN LATERIZIO

P R O G E T T I21

Claudio Renato Fantone

Assonometria dal lato

principale di ingresso.

Di Alberts e Van Huut abbiamo già

avuto modo di apprezzare la particolaresensibilità e abilità tecnica in progetti si-gnificativi quali la sede della NMBBank di Amsterdam, un complesso incui l’elemento di comunicazione erarappresentato da un viale che si snodavain modo tortuoso collegando i diecidifferenti corpi degli uffici attraver-sando patii e giardini.Anche in questo recente progetto glielementi essenziali sono il percorso, laluce, la forma, il colore,poiché secondoil pensiero dei progettisti l’obiettivoprimario dell’architettura deve essere ilbenessere fisico e psichico di chi vive e

lavora negli edifici. La natura è la prin-cipale fonte di ispirazione dei progetti-sti che, impiegando gli ‘strumenti’ basi-lari dell’architettura organica, offronoalle persone una terza ‘pelle’ soddisfa-cente, sul piano fisiologico ed estetico,quanto la prima e gli abiti che indos-sano.Poiché negli uffici si trascorre granparte della vita, grande attenzione,come consuetudine di Alberts e VanHuut, viene posta alla qualità archi-tettonica, acustica, visiva e termicadegli ambienti. Nell’intero edificionon c’è la rigida monotonia dellestanze scatolari, di corridoi lunghi erettilinei, così diffusa in molti uffici.I percorsi sono invece brevi e mo-

vimentati da dilatazioni e com-pressioni dimensionali;gli am-bienti hanno forme diversefra loro; varie sfumature di

colore e varie trame caratte-rizzano le superfici delle pareti in-

terne e quelle dei soffitti.In questo edificio il fulcro della comu-nicazione è verticale, formato dal

grande vano dove alloggia l’aerea escultorea scala che attraversa i sedicipiani illuminata dalla mirabile strutturaspaziale in metallo e vetro che discendecome una cascata d’acqua fino a coprireil foyer centrale e l’ingresso, il punto fo-cale dell’intera composizione.Le esigenze principali del committente,la compagnia olandese del gas, erano lacomunicabilità e la flessibilità. I proget-tisti hanno ideato un edificio capace dicomunicare all’esterno soprattutto unmodo di intendere il lavoro e lo spiritoilluminato e imprenditoriale dalla com-pagnia. Difatti, oltre ad essere diventataper dimensioni e aspetto la nuova ar-chitettura simbolo di Groningen, essacostituisce un luogo culturalmente vi-vace ospitando nel foyer e nel giardinocircostante in forma permanente di-verse opere d’arte di autori contempo-ranei e sei esposizioni l’anno di espo-nenti delle arti visive in Olanda.Pari importanza è attribuita, nell’archi-tettura di Alberts e Van Huut, all’acqua,elemento chiave di ogni forma vitale,che ritroviamo sia all’esterno, sia all’in-terno dell’edificio, in vasche e fontanein cui fluisce secondo un movimentoritmico in stretta relazione con opereprogettate da artisti come Paul van Dijke Herman Bartelds.L’architettura organica di Alberts, se-guace della filosofia antroposofica diRudolf Steiner, sembra proporsi comeuno strumento formativo sul pianoetico ed esistenziale cercando,attraversol’organizzazione spaziale, di stimolareun atteggiamento non passivo, dilatarela sfera spirituale dell’individuo relazio-nandolo con il tutto.L’approccio all’edificio attraverso ilbasso ingresso e la progressiva espan-sione dimensionale che culmina nelfoyer vetrato con il suo forte sviluppoverticale; l’articolazione degli ambiential piano terreno e ai primi due piani,che accolgono le funzioni comuni, coni suoi corridoi che imprevedibilmentesvoltano, si restringono, si aprono supiccole e larghe aree; l’alternanza dizone con varie sfumature di luce e di

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anton alberts e max van huut

La nuova sede dellaGasunie a Groningen

Pro

gett

i

Veduta del fronte sud

dell’edificio

(fonte: N.V. Nederlandse

Gasunie).

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ombra; i differenti toni di colore dellesuperfici; insieme offrono una vastagamma di prospettive visuali, stimo-lando la curiosità del visitatore e del-l’impiegato a sperimentare semprenuove occasioni percettive.Lo stesso Alberts paragona questa espe-rienza ad una passeggiata in un bosco,quando “ci si sofferma un momento inuna radura arieggiata, si prosegue ac-canto ad alcuni ciottoli coperti di mu-schio verso un frondoso boschetto, se-guendo prima un sentiero e poi un al-tro che serpeggia fra gli alberi, per ri-trovarsi poi all’improvviso in unosquarcio di luce solare”.

La nuova sede della Gasunie, cheospita 1.600 persone, sorge sul lato me-ridionale della città, all’estremità delloStadpark, il parco pubblico urbano.D’intesa con Jörn Copijn, architettopaesaggista, Alberts e Van Huut hannoposizionato l’edificio su una sorta diisola artificiale ai bordi di un lotto ret-tangolare circondato da giar-dini e specchi d’acqua che for-mano una barriera naturale cherende facile il controllo dell’ac-cesso al complesso e, al tempo stesso,non costituisce un confine netto fra laproprietà della compagnia e il parco. Ilparcheggio è sistemato su un’altra isolaed è collegato alla prima e alla stradaveicolare da due sentieri alberati.La na-tura non è intesa dai progettisti solocome paesaggio esterno;viene fatta pe-netrare gradualmente nell’edificio,prima nella forma di un giardino pen-sile e poi, all’interno,con aiuole e alberie il fogliame lasciato ‘arrampicare’lungoi parapetti delle rampe delle scale e deipiani che si affacciano sul foyer.L’edificio appare come una grande e ir-regolare muraglia di laterizio che siespande alla base a ricordare un appa-rato radicale e la sua appartenenza allaterra da cui sembra emergere (Albertsracconta di essersi ispirato negli schizziiniziali alle formazioni di arenaria dellaMonument Valley).Le varie sfumature cromatiche dei la-

terizi, giallo, marrone bluastro erosso, definiscono una sorta di lin-gue di fuoco che da terra si innal-zano verso l’alto.Il complesso è costituito da due alidi sedici piani di uffici che si com-penetrano fra loro secondo un an-golo ottuso, conseguendo in talmodo una certa rigidità strutturale.Nel punto di incontro è collocatoil mirabile vano scala, fulcro delcomplesso, terminato in alto dauna sorta di torretta pentagonale,noto simbolo della sezione aurea,ricorrente nell’opera di Alberts eVan Huut. I vari piani si con-giungono visivamente fra loroaffacciandosi sul vano scalache,dilatandosi verso l’esternoilluminato dalla grande ve-trata a sud,offre alle personeche lavorano nell’edificioun senso di unità chetutto comprende.

Ne risulta una architettura avvolgente,integrata dal fogliame penzolante daiparapetti, che si eleva secondo un motoa spirale fino ad una altezza di 63 metri.Sul foyer centrale affacciano le varie saledei piani bassi, destinate alla comunica-zione e all’incontro: sala conferenze,caffetteria, il centro espositivo ‘Ga-spoort’ (una mostra permanente sullafornitura del gas in Olanda e sulla posi-zione della compagnia nei mercati na-zionale e internazionale), la sala mensaper gli impiegati.Quest’ultima, situata al primo piano, èun luogo confortevole completamentevetrato che comunica con il giardinopensile.L’armonia che caratterizza questo am-biente deriva anche dai toni di coloredelle pareti e delle sedie che ripropon-gono le sfumature dell’arcobaleno.La scala è separata dall’esterno, come siè accennato, da una ‘cascata’ di vetro,

La flessibilità degli uffici è assicuratadalla disposizione delle pareti secondoun modulo di 90cm.Nella hall d’ingresso domina la strut-tura in c.a.a “forcone”, ideata per creareuno spazio aperto al piano terreno, i cuidue giganteschi rami, archi rampanti inc.a., salgono fino ad incontrarsi al livellodel 3° piano dove raccolgono il peso di1.200 tonnellate della soprastruttura.Questa è sostenuta da una colonna cen-trale attorno alla quale le rampe dellascala si ‘avvitano’ ruotate di 4,5° cia-scuna rispetto a quella del piano sotto-stante. L’immagine è sensazionale, lasuggestione è evidente: una gabbia dicostole attaccate a una colonna verte-brale. Le colonne e il pilastro centralehanno i colori della terra per simboleg-giare la sua appartenenza al terreno,mentre le rampe sono pitturate in tona-lità pastello che coprono l’interagamma dei colori dell’arcobaleno.

Legenda:

1. ingresso

2. hall centrale

3. centro espositivo

permanente ‘Gaspoort’

4. biblioteca

5. vuoto

6. sale riunioni

7. sala conferenze

8. giardino interno

9. archivi

10. caffetteria

11. locale stampanti

12. laboratorio

13. spazi tecnici

14. deposito

15. uffici

16. ristorante

17. terrazza

18. giardino pensile

19. aula

20. cucina

21. cassaforte

22. centro computer

Sezione

trasversale

lungo il foyer

e il pozzo scale.

Pianta del piano tipo

uffici (3°–16°).

Pianta del piano primo.

Pianta del piano terra.

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una enorme struttura spaziale in acciaioalta 60 metri e larga 40 metri che so-stiene le centinaia di finestre che costi-tuiscono l’involucro trasparente sulfronte sud.L’intelaiatura forma anche parte del si-stema di aria condizionata del grandevano. I tubi della struttura, infatti, sonomuniti di 6.000 piccole aperture cheimmettono aria calda o fredda verso lesuperfici vetrate per prevenire la con-densa sui vetri e inoltre immettono l’a-ria nel pozzo scala.Viene in tal modo impedita la circola-zione verticale dell’aria, che avrebbepotuto creare condizioni di disagio poi-ché sia la cucina che la mensa si affac-ciano sul vano scala. L’aria estratta dallamensa viene espulsa sul lato sud inmodo da mantenere sempre pura l’ariaall’interno dell’edificio.L’intelaiatura è anche equipaggiata dispeciali attacchi rampanti per la puliziadei vetri dall’interno, mentre la parteinferiore è accessibile da un elevatore.Il carattere arioso del foyer e familiaredei vari ambienti e degli uffici è dovuto,oltre che all’abile dosaggio della lucenaturale, anche al largo uso di materialinaturali quali il legno di faggio (prove-niente da foreste gestite in modo soste-nibile in Europa e America) per soffitti,pareti, porte e balaustre, e il rame per lemaniglie delle porte.Sotto l’aspetto costruttivo l’edificio ècostituito da tre diverse strutture.La prima è un grande basamento scato-lare in c.a. di 44 x 47 metri in pianta e9 metri in altezza situato al piano sot-terraneo che alloggia il centro di con-trollo del sistema di trasporto del gas.La seconda struttura è rappresentatadalla parte elevata dell’edificio formatada elementi prefabbricati in c.a, solai epareti portanti; queste ultime sono col-legate da due pareti trasversali in c.a. di0,50 m di spessore che irrigidiscono lastruttura estendendosi per l’intera al-tezza dell’edificio.La terza struttura, realizzata in modotradizionale con mattoni ed elementi inacciaio e coperture in rame, riguarda

l’insieme dei corpi di varia altezza checaratterizza la zona inferiore dell’edifi-cio e ne rappresenta l’organico ‘attaccoa terra’.Per il rivestimento delle pareti portantiesterne sono stati impiegati circa 1,5milioni di mattoni di cui 90.000 pre-sentano sagome speciali, realizzati ap-positamente secondo 81 differenti tipi edimensioni. I colori variamente impie-gati sono stati ottenuti dalla mescola didifferenti tipi di argilla.I tre elementi della costruzione sonostati portati avanti secondo cantieri se-parati risolvendo notevoli problemi dinatura logistica e organizzativa. Soprat-tutto si è dovuto coordinare operai condiversa ‘cultura’ muraria. La parte ele-vata dell’edificio venne alzata al ritmodi un piano ogni dieci giorni.In stretta collaborazione con la Gasuniee i progettisti ha operato la BrinkGroep,società di ‘project management’,che ha attentamente monitorato i fat-tori chiave della costruzione: tempo,denaro e qualità.Con quest’opera Alberts e Van Huutsono riusciti a dimostrare che il loro pro-getto organico non si è rivelato più co-stoso rispetto a tipi più convenzionali. ¶

Scheda tecnica

Costruzione: 1989-1994Progetto: Ton Alberts e Max Van HuutStrutture: Saarberg

Van der Scheer & PartnersImpianti: Deerns Raadgevende Ing.Paesaggio: Copijn GroenadviseursInterni: Hidde Consultants

Marcel van der SchalkProject management: Brink Groep TielImpresa: Nelissen van Egteren

BouwgroepVisser & Smit Bouw

Veduta dell’interno della mensa chiusa,

come una serra, da un involucro vetrato

e comunicante con il giardino pensile

(fonte: N.V. Nederlandse Gasunie).

Scorcio del fronte nord.

In primo piano alcuni dei corpi bassi

dei servizi comuni. Si notano le varie

sfumature cromatiche dei laterizi

che caratterizzano l’involucro

(fonte: N.V. Nederlandse Gasunie).

Veduta del lato sud.

Nella parte inferiore si

scorge la copertura

vetrata della mensa.

Veduta dell’atrio del primo piano.

Sullo sfondo la struttura a ‘forcone’

delle scale

(fonte: N.V. Nederlandse Gasunie).

Vista dal basso del vano scale

e della ‘cascata di vetro’.

In primo piano la struttura a ‘forcone’

in c.a. che sostiene le rampe

(fonte: N.V. Nederlandse Gasunie).

Si ringrazia lo studio Alberts e Van Huut ela N.V. Nederlandse Gasunie per la docu-mentazione e le informazioni gentilmentefornite.