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Il ritorno del Giornale dello Spettacolo all'interno della syndication di Globalist.

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    Dopo loscarIl Nuovo cINema ItalIaNo

    abete / adinolfi / Bethlen / Borg / cadura / cinelli / cipriani / de paolis de santis / Giacobbe / Giuliano / letta / lonigro / Maccanico / Montini occhipinti / penza / spagnoli

  • 3Giornale dello spettacolo

    Una sfida che unopportunit

    gli editoriali

    inizia il secondo tempo di questo giornale

    Nonostante tanti procla-mi anche nel 2014 la crisi sta continuando a mordere. Nel mondo delleditoria, poi, i primi

    mesi di quest anno sono stati peggio-ri rispetto al 2013 che a sua volta era stato peggiore del 2012. La fine del tunnel che viene regolarmente pre-annunciata nessuno lha vista ancora. E in queste condizioni alcuni hanno considerato che far ripartire una testa-ta che aveva sospeso le pubblicazioni sia stato un azzardo, pi che una sfida.Noi abbiamo voluto pensare che, no-nostante tutto, il ritorno del Giornale dello Spettacolo, inserito allinterno di Globalist syndication, possa rappre-sentare una possibilit. Innovazione, freschezza, lopportunit di coniugare il tradizionale formato di una testata storica e prestigiosa con limmediatez-za del web e offrire una informazione autorevole ma nello stesso tempo at-traente per il vasto pubblico che con-suma spettacolo.Grazie allAgis che ci ha affidato il te-stimone della rivista; grazie speciale ad Antonio Cipriani, il deus ex machina di questa operazione, senza il quale non saremmo mai andati in stampa e grazie a Paola Gaviraghi per la bella veste grafica di questo nuovo ciclo. Per aspera ad astra. Speriamo che sia vero anche questa volta.

    uando quindici anni fa ho iniziato a collabo-rare a Il Giornale dello Spettacolo mi sentivo onorato di potere scri-

    vere per una testata storica della nostra industria, ispirando il mio lavoro ad un understatement di matrice anglosasso-ne come la mia cultura giornalistica. Devo molto, infatti, allesperienza di avere lavorato con Luigi Filippi e Ro-berta Romei: sia sul piano professiona-le che umano ho imparato tanto e li ringrazio.Oggi che vedo il mio nome con la qua-lifica di Direttore sono ancora pi entusiasta di allora. Inoltre, sono grato a tutti coloro che tra AGIS, ANEC e Globalist hanno voluto sostenerci in questa sfida importante, ovvero, fare di una testata storica un progetto indu-striale, editoriale e culturale moderno, al servizio dellintera industria dellau-diovisivo che intendiamo raccontare in maniera utile e interessante per tutti coloro che ne fanno parte, ma an-che per il pubblico. Ovviamente abbiamo nel cuore, so-prattutto, la produzione italiana, ma al tempo stesso la nostra ambi-zione principale quella di fare de Il Giornale dello Spettacolo una testata dal respiro internazionale grazie ad un impegno professionale e giornalistico declinato per tutti gli schermi e tutti i mezzi: carta, Internet e App per il Mo-bile. Lo Spettacolo sta per cominciare e siamo sempre per raccontarvelo.

    Che spettacolo!Mettere le mani su una testata storica e cercare di adeguarla al nostro tem-po, senza perdere memo-

    ria e radici. Creare un veicolo ed una vetrina pun-tuale, orientati pi alle aziende del settore con il Giornale dello Spetta-colo cartaceo. Costruendo invece un mezzo dedicato a tutti gli appassionati di entertainment nel caso del Giorna-le dello Spettacolo digitale che con il ritorno alla pubblicazione diventato parte integrante di Globalist syndica-tion. E oltre al cinema si approfondir ov-viamente la Tv e tutti gli altri spetta-coli. Con un occhio speciale a ci che avviene fuori dai nostri confini e di-venter tendenza.Insomma raccontare il bello dellin-trattenimento italiano diventando il punto di incontro tra chi questo intrat-tenimento lo crea e chi ne fruisce.Bilanciare qualit, autorevolezza e tec-nologia. Scommettere sulla possibilit di essere completi senza essere pedan-ti. E di essere freschi senza essere su-perficiali. Globalist - Giornale dello Spettacolo: questa la missione che ci siamo dati. Questo il privilegio che abbiamo.

    di Marco Spagnoli direttore

    di Luca Cadura direttore editoriale & marketing

    di Gianni Cipriani direttore responsabile

    lo Spettacolo sta per (ri)cominciare

    Qualit autorevolezza e tecnologia

    Q

  • 3Giornale dello spettacolo

    Una sfida che unopportunit

    gli editoriali

    inizia il secondo tempo di questo giornale

    Nonostante tanti procla-mi anche nel 2014 la crisi sta continuando a mordere. Nel mondo delleditoria, poi, i primi

    mesi di quest anno sono stati peggio-ri rispetto al 2013 che a sua volta era stato peggiore del 2012. La fine del tunnel che viene regolarmente pre-annunciata nessuno lha vista ancora. E in queste condizioni alcuni hanno considerato che far ripartire una testa-ta che aveva sospeso le pubblicazioni sia stato un azzardo, pi che una sfida.Noi abbiamo voluto pensare che, no-nostante tutto, il ritorno del Giornale dello Spettacolo, inserito allinterno di Globalist syndication, possa rappre-sentare una possibilit. Innovazione, freschezza, lopportunit di coniugare il tradizionale formato di una testata storica e prestigiosa con limmediatez-za del web e offrire una informazione autorevole ma nello stesso tempo at-traente per il vasto pubblico che con-suma spettacolo.Grazie allAgis che ci ha affidato il te-stimone della rivista; grazie speciale ad Antonio Cipriani, il deus ex machina di questa operazione, senza il quale non saremmo mai andati in stampa e grazie a Paola Gaviraghi per la bella veste grafica di questo nuovo ciclo. Per aspera ad astra. Speriamo che sia vero anche questa volta.

    uando quindici anni fa ho iniziato a collabo-rare a Il Giornale dello Spettacolo mi sentivo onorato di potere scri-

    vere per una testata storica della nostra industria, ispirando il mio lavoro ad un understatement di matrice anglosasso-ne come la mia cultura giornalistica. Devo molto, infatti, allesperienza di avere lavorato con Luigi Filippi e Ro-berta Romei: sia sul piano professiona-le che umano ho imparato tanto e li ringrazio.Oggi che vedo il mio nome con la qua-lifica di Direttore sono ancora pi entusiasta di allora. Inoltre, sono grato a tutti coloro che tra AGIS, ANEC e Globalist hanno voluto sostenerci in questa sfida importante, ovvero, fare di una testata storica un progetto indu-striale, editoriale e culturale moderno, al servizio dellintera industria dellau-diovisivo che intendiamo raccontare in maniera utile e interessante per tutti coloro che ne fanno parte, ma an-che per il pubblico. Ovviamente abbiamo nel cuore, so-prattutto, la produzione italiana, ma al tempo stesso la nostra ambi-zione principale quella di fare de Il Giornale dello Spettacolo una testata dal respiro internazionale grazie ad un impegno professionale e giornalistico declinato per tutti gli schermi e tutti i mezzi: carta, Internet e App per il Mo-bile. Lo Spettacolo sta per cominciare e siamo sempre per raccontarvelo.

    Che spettacolo!Mettere le mani su una testata storica e cercare di adeguarla al nostro tem-po, senza perdere memo-

    ria e radici. Creare un veicolo ed una vetrina pun-tuale, orientati pi alle aziende del settore con il Giornale dello Spetta-colo cartaceo. Costruendo invece un mezzo dedicato a tutti gli appassionati di entertainment nel caso del Giorna-le dello Spettacolo digitale che con il ritorno alla pubblicazione diventato parte integrante di Globalist syndica-tion. E oltre al cinema si approfondir ov-viamente la Tv e tutti gli altri spetta-coli. Con un occhio speciale a ci che avviene fuori dai nostri confini e di-venter tendenza.Insomma raccontare il bello dellin-trattenimento italiano diventando il punto di incontro tra chi questo intrat-tenimento lo crea e chi ne fruisce.Bilanciare qualit, autorevolezza e tec-nologia. Scommettere sulla possibilit di essere completi senza essere pedan-ti. E di essere freschi senza essere su-perficiali. Globalist - Giornale dello Spettacolo: questa la missione che ci siamo dati. Questo il privilegio che abbiamo.

    di Marco Spagnoli direttore

    di Luca Cadura direttore editoriale & marketing

    di Gianni Cipriani direttore responsabile

    lo Spettacolo sta per (ri)cominciare

    Qualit autorevolezza e tecnologia

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  • Giornale dello spettacolo4 5LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    sommario n. 1 LUGLIO 2014

    Periodico di informazione sullo spet-tacolo in collaborazione con Agis

    (in attesa di cambio di registrazione)

    direttore responsabileGianni Ciprianidirettore:Marco Spagnolidirettore editoriale&marketing Luca Caduraprogetto graficoPaola Gaviraghi

    Web: www.globalist.it giornaledellospettacolo.globalist.itPubblicit cinema Aps Advertising srlVia Tor de Schiavi, 355 - 00171 RomaTel: 06.89015166;[email protected] presso la Fp Design srl Roma

    NIcOLa MaccaNIcO: UN NUOvO MOdeLLO per La prOdUzIONe dI cINeMa ItaLIaNO di marco spagnoli23

    per dare IL beNtOrNatO a qUestO GIOrNaLe di gianni cipriani, marco spa-gnoli e luca cadura

    3

    vaLerIO de paOLIs: c aNcOra cINeMadOpO La bIM dir.g.

    8

    OsvaLdO de saNtIs: exOdUs dI rIdLey scOtt UN fILM che cI sOrpreN-der di marco spagnoli

    13

    rIchard bOrG:La sfIda deLLa MULtIprOGraM-MazIONe per IL pIccOLO esercIzIO di o.s.

    17

    aNdrea OcchIpINtI:INIzIa UNa NUOva era deL MercatO di piero cinelli

    19

    a rIccIONe INIzIa Lera dIGItaLe deLLINdUstrIa ItaLIaNadi marco spagnoli

    6

    esther eLIsha /cOpertINa fOtO dI aLessaNdrO pIzzI

    NIcOLa GIULIaNO:Le OppOrtUNIt deL NOstrOcINeMa da NON sprecare di piero cinelli

    38

    aLessaNdrO GIacObbe: cINeMa dI qUaLIt e dI sUccessO di piero cinelli

    44

    aNtONIOadINOLfI: UNa cOMMedIa per Lestatedi r.g.

    46

    LUIGI abete:cON tax credIt, cINecItt cOMpeter cON GLI aLtrI stUdIOs di r.g.

    36

    IL NUOvO cINeMa ItaLIaNOUN aNNO dI fILM e dI GraNdI sOrprese daI NOstrI reGIstIdi Franco montini

    40

    stefaNO bethLeN:UN aNNOda favOLadi m.s.

    26

    GIaMpaOLO Letta: staGIONefaNtastIcaMa adessOGUardIaMO aL fUtUrOdi marco spagnoli

    28

    LUIGI LONIGrO:GraNde cINeMa ItaLIaNO per tUttI I tIpI dI pUbbLIcO di r.g.

    32

    paOLO peNza:veNtI aNNI dI sUccessI NeL cI-NeMa arthOUsedi r.g.

    34

  • Giornale dello spettacolo4 5LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    sommario n. 1 LUGLIO 2014

    Periodico di informazione sullo spet-tacolo in collaborazione con Agis

    (in attesa di cambio di registrazione)

    direttore responsabileGianni Ciprianidirettore:Marco Spagnolidirettore editoriale&marketing Luca Caduraprogetto graficoPaola Gaviraghi

    Web: www.globalist.it giornaledellospettacolo.globalist.itPubblicit cinema Aps Advertising srlVia Tor de Schiavi, 355 - 00171 RomaTel: 06.89015166;[email protected] presso la Fp Design srl Roma

    NIcOLa MaccaNIcO: UN NUOvO MOdeLLO per La prOdUzIONe dI cINeMa ItaLIaNO di marco spagnoli23

    per dare IL beNtOrNatO a qUestO GIOrNaLe di gianni cipriani, marco spa-gnoli e luca cadura

    3

    vaLerIO de paOLIs: c aNcOra cINeMadOpO La bIM dir.g.

    8

    OsvaLdO de saNtIs: exOdUs dI rIdLey scOtt UN fILM che cI sOrpreN-der di marco spagnoli

    13

    rIchard bOrG:La sfIda deLLa MULtIprOGraM-MazIONe per IL pIccOLO esercIzIO di o.s.

    17

    aNdrea OcchIpINtI:INIzIa UNa NUOva era deL MercatO di piero cinelli

    19

    a rIccIONe INIzIa Lera dIGItaLe deLLINdUstrIa ItaLIaNadi marco spagnoli

    6

    esther eLIsha /cOpertINa fOtO dI aLessaNdrO pIzzI

    NIcOLa GIULIaNO:Le OppOrtUNIt deL NOstrOcINeMa da NON sprecare di piero cinelli

    38

    aLessaNdrO GIacObbe: cINeMa dI qUaLIt e dI sUccessO di piero cinelli

    44

    aNtONIOadINOLfI: UNa cOMMedIa per Lestatedi r.g.

    46

    LUIGI abete:cON tax credIt, cINecItt cOMpeter cON GLI aLtrI stUdIOs di r.g.

    36

    IL NUOvO cINeMa ItaLIaNOUN aNNO dI fILM e dI GraNdI sOrprese daI NOstrI reGIstIdi Franco montini

    40

    stefaNO bethLeN:UN aNNOda favOLadi m.s.

    26

    GIaMpaOLO Letta: staGIONefaNtastIcaMa adessOGUardIaMO aL fUtUrOdi marco spagnoli

    28

    LUIGI LONIGrO:GraNde cINeMa ItaLIaNO per tUttI I tIpI dI pUbbLIcO di r.g.

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    paOLO peNza:veNtI aNNI dI sUccessI NeL cI-NeMa arthOUsedi r.g.

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  • Giornale dello spettacolo6

    Da Riccione inizia lEra Digitale dellindustria italiana

    Il mercato raccontato daI protagonIstI

    di Marco Spagnoli @marco_spagnoli

    Gli incontri estivi di Cin permettono di fare il punto sulla stagione 2014 - 2015. La prima della storia del cinema senza la pel-licola che segna linizio dellera digitale come una grande opportunit di sviluppo ulteriore del mercato grazie alla multiprogrammazione ragio-nata e alle nuove possibilit di comunicare con il pubblico.

    Ottimismo, ripresa, digitale. Sono queste le tre parole chiave della stagione 2014 2015 che vie-ne presentata ufficialmente a Riccione durante le Giornate di Cinema. Nonostante le tante criticit e controversie che hanno animato le ultime settimane, distributori ed esercenti, nonch tutti gli operatori dellindu-stria culturale legata al cinema e allaudiovisivo tornano ad incontrarsi in uno scenario differente rispetto al passato, in cui i problemi possono es-sere affrontati con prospettive nuove, grazie alla timida ripresa del paese e alla significativa qua-lit dei tanti film in arrivo tra la fine 2014 e il 2015. Line up che potrebbero rivelare delle poten-ziali grandi sorprese commerciali e un migliore sfruttamento dei titoli dautore e di qualit.

    Molti blockbuster, ottimi film dessai e tanto ci-nema italiano in grado, ancora una volta, di inte-ressare i pubblici differenti in virt di una produ-zione tanto vasta quanto variegata che nellanno dellOscar a Paolo Sorrentino e del successo di Alice Rohrwacher e del suo Le meraviglie a Cannes potrebbe ottenere un grande riscontro interna-zionale, facendo in qualche maniera ripar-tire con ancora pi forza il crescente interesse allestero nei confronti del cinema del nostro paese.Le questioni aperte come si legge nelle pagine seguenti, sono ancora molte, a partire dal rischio di vedere sacrificato il prodotto italiano di cui sembra palese una concentrazione eccessiva tra settembre e aprile, con una vistosa assenza nei mesi estivi. Anche le soluzioni, per, sembrereb-bero essere a portata di mano, a patto di essere coraggiosi e superare gli ostacoli in nome delle grandi possibilit ancora inespresse dal nostro mercato che pu ancora crescere migliorando la qualit e la quantit della sua produzione, non-ch lo sfruttamento in profondit di un prodotto spalmato durante i dodici mesi dellanno, evitan-do inutili quanto dannose cannibalizzazioni.

    Marco spagnolidirettore

  • Giornale dello spettacolo6

    Da Riccione inizia lEra Digitale dellindustria italiana

    Il mercato raccontato daI protagonIstI

    di Marco Spagnoli @marco_spagnoli

    Gli incontri estivi di Cin permettono di fare il punto sulla stagione 2014 - 2015. La prima della storia del cinema senza la pel-licola che segna linizio dellera digitale come una grande opportunit di sviluppo ulteriore del mercato grazie alla multiprogrammazione ragio-nata e alle nuove possibilit di comunicare con il pubblico.

    Ottimismo, ripresa, digitale. Sono queste le tre parole chiave della stagione 2014 2015 che vie-ne presentata ufficialmente a Riccione durante le Giornate di Cinema. Nonostante le tante criticit e controversie che hanno animato le ultime settimane, distributori ed esercenti, nonch tutti gli operatori dellindu-stria culturale legata al cinema e allaudiovisivo tornano ad incontrarsi in uno scenario differente rispetto al passato, in cui i problemi possono es-sere affrontati con prospettive nuove, grazie alla timida ripresa del paese e alla significativa qua-lit dei tanti film in arrivo tra la fine 2014 e il 2015. Line up che potrebbero rivelare delle poten-ziali grandi sorprese commerciali e un migliore sfruttamento dei titoli dautore e di qualit.

    Molti blockbuster, ottimi film dessai e tanto ci-nema italiano in grado, ancora una volta, di inte-ressare i pubblici differenti in virt di una produ-zione tanto vasta quanto variegata che nellanno dellOscar a Paolo Sorrentino e del successo di Alice Rohrwacher e del suo Le meraviglie a Cannes potrebbe ottenere un grande riscontro interna-zionale, facendo in qualche maniera ripar-tire con ancora pi forza il crescente interesse allestero nei confronti del cinema del nostro paese.Le questioni aperte come si legge nelle pagine seguenti, sono ancora molte, a partire dal rischio di vedere sacrificato il prodotto italiano di cui sembra palese una concentrazione eccessiva tra settembre e aprile, con una vistosa assenza nei mesi estivi. Anche le soluzioni, per, sembrereb-bero essere a portata di mano, a patto di essere coraggiosi e superare gli ostacoli in nome delle grandi possibilit ancora inespresse dal nostro mercato che pu ancora crescere migliorando la qualit e la quantit della sua produzione, non-ch lo sfruttamento in profondit di un prodotto spalmato durante i dodici mesi dellanno, evitan-do inutili quanto dannose cannibalizzazioni.

    Marco spagnolidirettore

  • Giornale dello spettacolo8 9LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE

    di R.G.

    Valerio De Paolis

    C ANCOrA CINEMADOPO LA BIM

    Dopo un quarto di secolo, il fonda-tore della BIM Valerio De Paolis esce dalla sua societ, lasciando al comando Antonio Medici con cui ha lavorato a stretto contato negli

    ultimi anni.

    La vita corre sempre in avanti e qualche vol-ta bisogna sapere cambiare con lei. Valerio De Paolis commenta cos filosoficamente la sua uscita da BIM allindomani delle Giornate di Riccione che lo vedranno, per la prima volta, assente, sostituito dal nuovo punto di riferimen-to della societ per il mercato italiano, Antonio Medici. Non ci si pu fossilizzare. Continua De Paolis Era giusto lasciare in questo momen-to dopo avere venduto a Wild Bunch ed essere rimasto per alcuni anni al mio posto lavorando, per, per altri.

    Parliamo del suo futuro?Ho una serie di idee che devo mettere a fuoco. Personalmente nutro una grande passione per il cinema che per me come unaria vitale e quindi rimarr in questo ambiente. Produrr film, distribuir dei titoliinsomma sono certo di fare una serie di cose belle e interessanti che mi divertiranno molto. .La mia societ Q-Me-dia che si occupava soprattutto di Home Video, adesso si chiama, adesso, Cinema ed entrata

    nella Tempesta di Carlo Cresto-Dina produttri-ce dei film di Alice Rohrwacher e de Lintervallo di Leonardo Di Costanzo. Io far produzioni con loro e coproduzioni europee. I titoli che ac-quisir potranno essere distribuiti dalla stessa BIM come da contratto oppure direttamente da me visto che ho un accordo con Circuito Cine-ma. Che film le interessano come produttore? Desidero collaborare con gli autori, realizzan-do dei film anomali: titoli fuori da coro che hanno qualcosa di molto interessante da dire e raccontare. Sono interessato ad un cinema che mi faccia emozionare, mi faccia pensare e che mi faccia riflettere. Film sulla realt in grado di raccontare storie importanti. Come alcuni titoli che ho portato al cinema con BIM negli ultimi tempi: da Miele di Valeria Golino a Le meravi-glie. Perch non fare questo lavoro con BIM?BIM stata venduta anni fa e il contratto preve-deva che, un giorno, io avrei lasciato la societ. Un passaggio di consegne necessario che mi stato reso pi piacevole sapendo che in ottime mani. Considero Antonio Medici una persona estremamente capace e meritevole. Ha tutte le qualit per continuare al meglio il lavoro che ho fatto.

    Come cambier BIM?Non credo che cambier molto, perch negli ul-timi anni io e Antono siamo stati molto com-plementari. Ovviamente le differenze tra noi esistono perch io non sono lui e lui non me. Antonio Medici, con il suo talento, dar unim-pronta forte, seguendo la direzione della gran-dissima qualit che ha sempre caratterizzato fortemente la societ. Wild Bunch una societ

    che produce film, che ha fatto un investimento molto importante in BIM: non sempre i loro ti-toli sono stati distribuiti da noi negli ultimi tempi e questo lascia a tutti quanti una buona libert operativa.

    nella foto:valerio de paolis

    Antonio Medici: la nostra unidentit irrinunciabile

    Lidentit della BIM non andr assolutamente persa: il pubblico sa che quando vede il nostro marchio pu stare tranquillo e godersi un film di grande qualit. E una caratteristica irrinunciabile della nostra societ nonostante il confronto con un mercato che cambia e tutti i vantaggi che derivano dalla presenza di un gruppo multinazionale come Wild Bunch presente in molti territori europei.

    Spiega Antonio Medici che aggiunge La secon-da parte dellanno perfettamente in linea con il lavoro di BIM visto che proporremo i nuovi film di Ken Loach, Fatih Akin e dei Fratelli Dardenne cui bisogna aggiungere Tre cuori di un autore molto amato in Francia come Benoit Jacquot con Chiara Mastroianni e Charlotte Gainsbourh che potrebbe rivelare questo regista anche in Italia, poi, il film di Sabina Guzzanti La trattativa il vincitore della Ca-mera dOr a Cannes Party Girl. Abbiamo poi Senza nessuna piet di Michele Alhai-que intepretato e prodotto da Pierfrancesco Favi-no con Adriano Giannini la cui uscita dipende dalle scelte che faranno i Festival.

    nella foto antonio medici

  • Giornale dello spettacolo8 9LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE

    di R.G.

    Valerio De Paolis

    C ANCOrA CINEMADOPO LA BIM

    Dopo un quarto di secolo, il fonda-tore della BIM Valerio De Paolis esce dalla sua societ, lasciando al comando Antonio Medici con cui ha lavorato a stretto contato negli

    ultimi anni.

    La vita corre sempre in avanti e qualche vol-ta bisogna sapere cambiare con lei. Valerio De Paolis commenta cos filosoficamente la sua uscita da BIM allindomani delle Giornate di Riccione che lo vedranno, per la prima volta, assente, sostituito dal nuovo punto di riferimen-to della societ per il mercato italiano, Antonio Medici. Non ci si pu fossilizzare. Continua De Paolis Era giusto lasciare in questo momen-to dopo avere venduto a Wild Bunch ed essere rimasto per alcuni anni al mio posto lavorando, per, per altri.

    Parliamo del suo futuro?Ho una serie di idee che devo mettere a fuoco. Personalmente nutro una grande passione per il cinema che per me come unaria vitale e quindi rimarr in questo ambiente. Produrr film, distribuir dei titoliinsomma sono certo di fare una serie di cose belle e interessanti che mi divertiranno molto. .La mia societ Q-Me-dia che si occupava soprattutto di Home Video, adesso si chiama, adesso, Cinema ed entrata

    nella Tempesta di Carlo Cresto-Dina produttri-ce dei film di Alice Rohrwacher e de Lintervallo di Leonardo Di Costanzo. Io far produzioni con loro e coproduzioni europee. I titoli che ac-quisir potranno essere distribuiti dalla stessa BIM come da contratto oppure direttamente da me visto che ho un accordo con Circuito Cine-ma. Che film le interessano come produttore? Desidero collaborare con gli autori, realizzan-do dei film anomali: titoli fuori da coro che hanno qualcosa di molto interessante da dire e raccontare. Sono interessato ad un cinema che mi faccia emozionare, mi faccia pensare e che mi faccia riflettere. Film sulla realt in grado di raccontare storie importanti. Come alcuni titoli che ho portato al cinema con BIM negli ultimi tempi: da Miele di Valeria Golino a Le meravi-glie. Perch non fare questo lavoro con BIM?BIM stata venduta anni fa e il contratto preve-deva che, un giorno, io avrei lasciato la societ. Un passaggio di consegne necessario che mi stato reso pi piacevole sapendo che in ottime mani. Considero Antonio Medici una persona estremamente capace e meritevole. Ha tutte le qualit per continuare al meglio il lavoro che ho fatto.

    Come cambier BIM?Non credo che cambier molto, perch negli ul-timi anni io e Antono siamo stati molto com-plementari. Ovviamente le differenze tra noi esistono perch io non sono lui e lui non me. Antonio Medici, con il suo talento, dar unim-pronta forte, seguendo la direzione della gran-dissima qualit che ha sempre caratterizzato fortemente la societ. Wild Bunch una societ

    che produce film, che ha fatto un investimento molto importante in BIM: non sempre i loro ti-toli sono stati distribuiti da noi negli ultimi tempi e questo lascia a tutti quanti una buona libert operativa.

    nella foto:valerio de paolis

    Antonio Medici: la nostra unidentit irrinunciabile

    Lidentit della BIM non andr assolutamente persa: il pubblico sa che quando vede il nostro marchio pu stare tranquillo e godersi un film di grande qualit. E una caratteristica irrinunciabile della nostra societ nonostante il confronto con un mercato che cambia e tutti i vantaggi che derivano dalla presenza di un gruppo multinazionale come Wild Bunch presente in molti territori europei.

    Spiega Antonio Medici che aggiunge La secon-da parte dellanno perfettamente in linea con il lavoro di BIM visto che proporremo i nuovi film di Ken Loach, Fatih Akin e dei Fratelli Dardenne cui bisogna aggiungere Tre cuori di un autore molto amato in Francia come Benoit Jacquot con Chiara Mastroianni e Charlotte Gainsbourh che potrebbe rivelare questo regista anche in Italia, poi, il film di Sabina Guzzanti La trattativa il vincitore della Ca-mera dOr a Cannes Party Girl. Abbiamo poi Senza nessuna piet di Michele Alhai-que intepretato e prodotto da Pierfrancesco Favi-no con Adriano Giannini la cui uscita dipende dalle scelte che faranno i Festival.

    nella foto antonio medici

  • I fratelli Dardenne, pluripremiati a Cannes, dirigono il premio Oscar Marion Cotillard in unfilm che racconta con grazia, intelligenza e ironia, il coraggio di una donna che difende ilproprio posto di lavoro.

    10 minuti di applausi al Festival di Cannes. Una storia damore e libert ambientata nellIrlandade Il vento che accarezza lerba. Il ritorno di Ken Loach, insieme allo storico sceneggiatorePaul Laverty, in un affresco corale che trasmette voglia di vivere, di lottare, di crederci.

    un film di Ken Loachcon Barry Ward, Simone Kirby

    JIMMYS HALLtitolo provvisorio

    Dal regista culto de La Sposa Turca e Soul Kitchen, un film a grande budget, scritto conlo sceneggiatore di Martin Scorsese. Il protagonista de Il Profeta in un viaggio avventurosoalla ricerca delle figlie. Un magnifico sguardo sulleterna lotta fra il bene e il male.

    un film di Fatih Akincon Tahar Rahim

    THE CUTtitolo provvisorio

    Scarlett Johansson come non lavete mai vista nella pellicola visionaria del regista cult diBirth. La storia sconvolgente di unaliena mandata sulla terra sotto le sembianze di unabellissima dark lady per rapire ignari e indifesi esseri umani.

    un film di Jonathan Glazercon Scarlett Johansson

    UNDER THE SKIN

    Dopo il grande successo di Draquila il nuovo attesissimo film di Sabina Guzzanti. Unindaginesui misteri della nostra storia pi recente, che sveler i segreti della vicenda pi spinosadella Seconda Repubblica: la trattativa Stato-Mafia.

    un film di Sabina GuzzantiLA TRATTATIVA

    La grande tradizione della commedia inglese torna ad emozionarci dopo Full Monty,Billy Elliot, The Millionaire. Dal regista de Il Diavolo veste Prada e lideatore diX Factor, lincredibile storia vera di un cantante lirico che vince la prima edizione del talentshow pi famoso dInghilterra.

    un film di David Frankelcon James Corden, Julie Walters,

    Valeria Bilello

    ONE CHANCEtitolo provvisorio

    Charlotte Gainsbourg e Chiara Mastroianni sono due sorelle che, senza saperlo, condividonolamore per lo stesso uomo. Un intrigante mnage--trois che appassioner il pubblicofemminile e insegner molte cose a quello maschile.

    un film di Benot Jacquotcon Benot Poelvoorde,Charlotte Gainsbourg,Catherine Deneuve,Chiara Mastroianni

    TRE CUORItitolo provvisorio

    Premiato con la Camra dOr a Cannes come Migliore Opera Prima e vincitore dellEnsemblePrize nella sezione Un Certain Regard. La storia di una vulcanica spogliarellista che nonrinuncia a credere alla forza del desiderio. Un inno alla vita e allamore senza tempo.

    un film di Marie Amachoukeli-Barsacq,Claire Burger, Samuel Theiscon Sonia Theis-Litzemburger

    PARTY GIRLtitolo provvisorio

    Dai produttori di Lei e American Hustle, un thriller psicologico con un irriconoscibileSteve Carell. Lossessione di un potente magnate americano verso il suo pupillo, ilChanning Tatum di Magic Mike, in un crescendo dagli esiti imprevedibili.

    un film di Bennett Millercon Channing Tatum, Steve Carell,

    Mark Ruffalo

    FOXCATCHERUNA STORIA AMERICANA

    Il candidato allOscar Jeremy Renner in un avvincente spy-movie tratto da una storia vera.Un giornalista dinchiesta scopre una tremenda verit: il traffico di droga nelle metropoliamericane gestito direttamente dalla CIA per finanziare la guerriglia in America Centrale.

    un film di Michael Cuestacon Jeremy Renner, Paz Vega,

    Andy Garcia, Michael Sheen, Ray Liotta

    KILL THE MESSENGERtitolo provvisorio

    Il sex-symbol del decennio, Michael Fassbender, il misterioso accompagnatore diun adolescente che insegue la ragazza che ama nel selvaggio West. Dai produttori diShame e de Il Discorso del Re, unavventurosa storia universale ad alta tensione.

    un film di John Maclean con Michael Fassbender

    SLOW WESTtitolo provvisorio

    L'attore di Twilight e la star di The Amazing Spider-Man per la prima volta insieme.L'incredibile storia vera dell'incontro tra il fotografo di Life Magazine Dennis Stock e JamesDean. La loro avventura on the road cambier per sempre le loro vite.

    un film di Anton Corbijn con Dane DeHaan,

    Robert Pattinson, Ben Kingsley,Alessandra Mastronardi

    LIFE

    Tratto dal bestseller per ragazzi che ha venduto pi di 15 milioni di copie nel mondo. Un filmfamily pieno di colpi di scena e gag esilaranti. 20 partner internazionali e unuscita in Franciacon pi di 700 copie.

    un film di Laurent Tirardcon Valrie Lemercier, Kad Merad

    LE VACANZEDEL PICCOLO NICOLAS

    Acclamato al Sundance, un thriller fantascientifico sulle orme di Tron e District 9.Un hacker chiamato Il Nomade attira due ragazzi nel deserto del Nevada in un perversogioco virtuale.

    un film di William Eubankcon Laurence Fishburne, Olivia Cooke

    THE SIGNAL

    La storia di una donna che, alla fine della II guerra Mondiale, creduta erroneamente morta,cambia identit per scoprire la verit sul tradimento di suo marito. Il nuovo film del registae dellinterprete de La Scelta di Barbara.

    un film di Christian Petzoldcon Nina Hoss

    PHOENIXtitolo provvisorio

    Un grande cast per un noir pieno dazione. Pierfrancesco Favino luomo di fiducia di un bossdella mala. Tutto fila liscio fino a quando sinnamora della donna sbagliata, destinata alfiglio del capo. Lunica via di scampo sar la resa dei conti finale.

    un film di Michele Alhaiquecon Pierfrancesco Favino,

    Greta Scarano, Claudio Gio,Adriano Giannini

    SENZA NESSUNA PIET

    V I A L O R E N Z O M A G A L O T T I , 1 5 - 0 0 1 9 7 R O M Aw w w . b i m f i l m . c o m

    D I S T R I B U Z I O N E

    CREDITI NON CONTRATTUALI

    IN CONCORSOFESTIVAL DI CANNES

    IN CONCORSOFESTIVAL DI VENEZIA

    un film di Jean-Pierre e Luc Dardennecon Marion Cotillard,Fabrizio Rongione

    DUE GIORNI,UNA NOTTE

    IN CONCORSOFESTIVAL DI CANNES

    CAMRA DORFESTIVAL DI CANNES

    PREMIO PER LA REGIAFESTIVAL DI CANNES

    GiornaleSpettacolo ListBim_Layout 1 09/06/14 13:22 Pagina 1

  • I fratelli Dardenne, pluripremiati a Cannes, dirigono il premio Oscar Marion Cotillard in unfilm che racconta con grazia, intelligenza e ironia, il coraggio di una donna che difende ilproprio posto di lavoro.

    10 minuti di applausi al Festival di Cannes. Una storia damore e libert ambientata nellIrlandade Il vento che accarezza lerba. Il ritorno di Ken Loach, insieme allo storico sceneggiatorePaul Laverty, in un affresco corale che trasmette voglia di vivere, di lottare, di crederci.

    un film di Ken Loachcon Barry Ward, Simone Kirby

    JIMMYS HALLtitolo provvisorio

    Dal regista culto de La Sposa Turca e Soul Kitchen, un film a grande budget, scritto conlo sceneggiatore di Martin Scorsese. Il protagonista de Il Profeta in un viaggio avventurosoalla ricerca delle figlie. Un magnifico sguardo sulleterna lotta fra il bene e il male.

    un film di Fatih Akincon Tahar Rahim

    THE CUTtitolo provvisorio

    Scarlett Johansson come non lavete mai vista nella pellicola visionaria del regista cult diBirth. La storia sconvolgente di unaliena mandata sulla terra sotto le sembianze di unabellissima dark lady per rapire ignari e indifesi esseri umani.

    un film di Jonathan Glazercon Scarlett Johansson

    UNDER THE SKIN

    Dopo il grande successo di Draquila il nuovo attesissimo film di Sabina Guzzanti. Unindaginesui misteri della nostra storia pi recente, che sveler i segreti della vicenda pi spinosadella Seconda Repubblica: la trattativa Stato-Mafia.

    un film di Sabina GuzzantiLA TRATTATIVA

    La grande tradizione della commedia inglese torna ad emozionarci dopo Full Monty,Billy Elliot, The Millionaire. Dal regista de Il Diavolo veste Prada e lideatore diX Factor, lincredibile storia vera di un cantante lirico che vince la prima edizione del talentshow pi famoso dInghilterra.

    un film di David Frankelcon James Corden, Julie Walters,

    Valeria Bilello

    ONE CHANCEtitolo provvisorio

    Charlotte Gainsbourg e Chiara Mastroianni sono due sorelle che, senza saperlo, condividonolamore per lo stesso uomo. Un intrigante mnage--trois che appassioner il pubblicofemminile e insegner molte cose a quello maschile.

    un film di Benot Jacquotcon Benot Poelvoorde,Charlotte Gainsbourg,Catherine Deneuve,Chiara Mastroianni

    TRE CUORItitolo provvisorio

    Premiato con la Camra dOr a Cannes come Migliore Opera Prima e vincitore dellEnsemblePrize nella sezione Un Certain Regard. La storia di una vulcanica spogliarellista che nonrinuncia a credere alla forza del desiderio. Un inno alla vita e allamore senza tempo.

    un film di Marie Amachoukeli-Barsacq,Claire Burger, Samuel Theiscon Sonia Theis-Litzemburger

    PARTY GIRLtitolo provvisorio

    Dai produttori di Lei e American Hustle, un thriller psicologico con un irriconoscibileSteve Carell. Lossessione di un potente magnate americano verso il suo pupillo, ilChanning Tatum di Magic Mike, in un crescendo dagli esiti imprevedibili.

    un film di Bennett Millercon Channing Tatum, Steve Carell,

    Mark Ruffalo

    FOXCATCHERUNA STORIA AMERICANA

    Il candidato allOscar Jeremy Renner in un avvincente spy-movie tratto da una storia vera.Un giornalista dinchiesta scopre una tremenda verit: il traffico di droga nelle metropoliamericane gestito direttamente dalla CIA per finanziare la guerriglia in America Centrale.

    un film di Michael Cuestacon Jeremy Renner, Paz Vega,

    Andy Garcia, Michael Sheen, Ray Liotta

    KILL THE MESSENGERtitolo provvisorio

    Il sex-symbol del decennio, Michael Fassbender, il misterioso accompagnatore diun adolescente che insegue la ragazza che ama nel selvaggio West. Dai produttori diShame e de Il Discorso del Re, unavventurosa storia universale ad alta tensione.

    un film di John Maclean con Michael Fassbender

    SLOW WESTtitolo provvisorio

    L'attore di Twilight e la star di The Amazing Spider-Man per la prima volta insieme.L'incredibile storia vera dell'incontro tra il fotografo di Life Magazine Dennis Stock e JamesDean. La loro avventura on the road cambier per sempre le loro vite.

    un film di Anton Corbijn con Dane DeHaan,

    Robert Pattinson, Ben Kingsley,Alessandra Mastronardi

    LIFE

    Tratto dal bestseller per ragazzi che ha venduto pi di 15 milioni di copie nel mondo. Un filmfamily pieno di colpi di scena e gag esilaranti. 20 partner internazionali e unuscita in Franciacon pi di 700 copie.

    un film di Laurent Tirardcon Valrie Lemercier, Kad Merad

    LE VACANZEDEL PICCOLO NICOLAS

    Acclamato al Sundance, un thriller fantascientifico sulle orme di Tron e District 9.Un hacker chiamato Il Nomade attira due ragazzi nel deserto del Nevada in un perversogioco virtuale.

    un film di William Eubankcon Laurence Fishburne, Olivia Cooke

    THE SIGNAL

    La storia di una donna che, alla fine della II guerra Mondiale, creduta erroneamente morta,cambia identit per scoprire la verit sul tradimento di suo marito. Il nuovo film del registae dellinterprete de La Scelta di Barbara.

    un film di Christian Petzoldcon Nina Hoss

    PHOENIXtitolo provvisorio

    Un grande cast per un noir pieno dazione. Pierfrancesco Favino luomo di fiducia di un bossdella mala. Tutto fila liscio fino a quando sinnamora della donna sbagliata, destinata alfiglio del capo. Lunica via di scampo sar la resa dei conti finale.

    un film di Michele Alhaiquecon Pierfrancesco Favino,

    Greta Scarano, Claudio Gio,Adriano Giannini

    SENZA NESSUNA PIET

    V I A L O R E N Z O M A G A L O T T I , 1 5 - 0 0 1 9 7 R O M Aw w w . b i m f i l m . c o m

    D I S T R I B U Z I O N E

    CREDITI NON CONTRATTUALI

    IN CONCORSOFESTIVAL DI CANNES

    IN CONCORSOFESTIVAL DI VENEZIA

    un film di Jean-Pierre e Luc Dardennecon Marion Cotillard,Fabrizio Rongione

    DUE GIORNI,UNA NOTTE

    IN CONCORSOFESTIVAL DI CANNES

    CAMRA DORFESTIVAL DI CANNES

    PREMIO PER LA REGIAFESTIVAL DI CANNES

    GiornaleSpettacolo ListBim_Layout 1 09/06/14 13:22 Pagina 1

  • Giornale dello spettacolo12 13LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    20th century fox

    di Marco Spagnoli

    OsvaldO de santis exodus di ridley scott un film che ci sorprender

    LAD dello Studio hollywoodiano traccia le linee guida dellapproccio al mercato italiano, evidenziando la centralit del prodotto come unico vero fattore di successo.

    Stiamo assistendo a delle nuove abitudini di acquisto e di fruizione del cinema: da un lato abbiamo spettatori che prediligono in maniera esclusiva i Multiplex, dallaltra spettatori pi tra-dizionali che preferiscono le sale pi piccole e di citt. A dispetto, per, di questi cambiamenti, per, il prodotto a determinare il successo o meno del Box Office. I film sono al centro del mercato italiano e per questo motivo limpor-tante prepararli il meglio possibile, scegliendo le date pi adatte al loro lancio. Osvaldo De Santis, Amministratore Delegato di 20th Cen-tury Fox spiega come il posizionamento dei titoli sul listino avvenga a prescindere da altri fattori se non quello di scegliere la data migliore per il film rispetto al mercato. Alcuni film distribuiti in Italia in day and date hanno beneficiato di questa vicinanza di uscita rispetto agli Stati Uni-

    ti, ma la maggior parte dei nostri prodotti ven-gono posizionati secondo scelte precise legate al mercato italiano. In Italia sono pochissime le persone che parlano inglese e quindi la pirateria, per certi film destinati ad un pubblico pi adul-to, non rappresenta un vero problema. Sono sta-ti molti, infatti i casi recenti di film che abbiamo fatto uscire con una preparazione accurata che hanno ottenuto un risultato proporzionalmen-te maggiore anche rispetto gli USA e territori tradizionalmente di maggiore successo del no-stro. Non dobbiamo dimenticare che pubblici di nazioni differenti reagiscono in maniera diversa alle storie e ai temi che vengono loro proposti. In questo senso bisogna sia lavorare sui materiali come titolo, poster e trailer, ma anche sulla co-municazione del film nei confronti del pubblico locale.

    Qual la sua valutazione del mercato ita-liano rispetto altri territori?Il nostro mercato per molti versi lo specchio di quanto accade a livello internazionale per il nostro paese. LItalia non pi una potenza industriale ai primi posti, e noi retrocediamo cos come arretrano altri territori a noi vicini come Francia e Spagna. Personalmente non mi appassiona molto la competizione con gli altri territori, ma preferisco guardare al P&L ovvero alProfit & Loss ovvero al rapporto tra profitti e

    perdite e in base a questo capire come opera-re al meglio sul nostro mercato. Oggi non basta solo guadagnare, ma bisogna anche controllare i costi. Come guarda, quindi, alla possibilit di distribuire prodotti italiani?Stiamo esplorando diverse possibilit, nonostan-te il grande problema della produzione italiana sia quello che i progetti, nella stragrande mag-gioranza non puntano tanto al profitto, quanto, piuttosto al break even. Non ha quindi senso correre dei rischi e mettere in piedi una mac-china importante in unera dominata dal mon-do della finanza che guarda esclusivamente ad affari fondati su guadagni e ricavi. Lobiettivo, quindi, non pu essere solo quello del pareggio. E obbligatorio guadagnare e i numeri che oggi vengono fuori non incoraggiano a investire in

    questo segmento di mercato, sebbene noi conti-nuiamo con interesse ad analizzare con attenzio-ne i progetti differenti che ci vengono proposti.

    Cosa si aspetta dai produttori che vengo-no da lei?Che mi venga proposta insieme alla qualit arti-stica del progetto anche una solida impalcatura finanziaria. Il mercato cinematografico, oggi, non composto solo dalle sale e dal mercato theatrical, bens dai differenti canali di sfrutta-mento legati anche ai nuovi metodi di fruizione. Purtroppo, oggi c la sofferenza di alcuni seg-menti come la vendita televisiva e lhome video, e questo rende decisamente pi alto il rischio legato ad una produzione cinematografica che trae benefici soprattutto da un unico mercato come quello italiano. Parliamo del vostro line up: quali pensa saranno le sorprese principali?Senza dubbio Exodus di Ridley Scott in uscita il 15 gennaio del 2015 si preannuncia fenomena-le e mi incuriosisce molto anche personalmen-te come spettatore. E una rilettura del libro dellEsodo della Bibbia con Christian Bale nei panni di Mos. Tra gli altri titoli vanno segnalati Il Pianeta delle Scimmie Apes Revolution, le anima-zioni Dragon Trainer 2 e Il libro della vita, nonch Una notte al museo 3.

    Nella foto: osvaldo de saNtis. iN alto: uNa sceNa di exodus.

    il nostro mercato lo specchio di quanto sta accadendo a livello inter-nazionale.

  • Giornale dello spettacolo12 13LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    20th century fox

    di Marco Spagnoli

    OsvaldO de santis exodus di ridley scott un film che ci sorprender

    LAD dello Studio hollywoodiano traccia le linee guida dellapproccio al mercato italiano, evidenziando la centralit del prodotto come unico vero fattore di successo.

    Stiamo assistendo a delle nuove abitudini di acquisto e di fruizione del cinema: da un lato abbiamo spettatori che prediligono in maniera esclusiva i Multiplex, dallaltra spettatori pi tra-dizionali che preferiscono le sale pi piccole e di citt. A dispetto, per, di questi cambiamenti, per, il prodotto a determinare il successo o meno del Box Office. I film sono al centro del mercato italiano e per questo motivo limpor-tante prepararli il meglio possibile, scegliendo le date pi adatte al loro lancio. Osvaldo De Santis, Amministratore Delegato di 20th Cen-tury Fox spiega come il posizionamento dei titoli sul listino avvenga a prescindere da altri fattori se non quello di scegliere la data migliore per il film rispetto al mercato. Alcuni film distribuiti in Italia in day and date hanno beneficiato di questa vicinanza di uscita rispetto agli Stati Uni-

    ti, ma la maggior parte dei nostri prodotti ven-gono posizionati secondo scelte precise legate al mercato italiano. In Italia sono pochissime le persone che parlano inglese e quindi la pirateria, per certi film destinati ad un pubblico pi adul-to, non rappresenta un vero problema. Sono sta-ti molti, infatti i casi recenti di film che abbiamo fatto uscire con una preparazione accurata che hanno ottenuto un risultato proporzionalmen-te maggiore anche rispetto gli USA e territori tradizionalmente di maggiore successo del no-stro. Non dobbiamo dimenticare che pubblici di nazioni differenti reagiscono in maniera diversa alle storie e ai temi che vengono loro proposti. In questo senso bisogna sia lavorare sui materiali come titolo, poster e trailer, ma anche sulla co-municazione del film nei confronti del pubblico locale.

    Qual la sua valutazione del mercato ita-liano rispetto altri territori?Il nostro mercato per molti versi lo specchio di quanto accade a livello internazionale per il nostro paese. LItalia non pi una potenza industriale ai primi posti, e noi retrocediamo cos come arretrano altri territori a noi vicini come Francia e Spagna. Personalmente non mi appassiona molto la competizione con gli altri territori, ma preferisco guardare al P&L ovvero alProfit & Loss ovvero al rapporto tra profitti e

    perdite e in base a questo capire come opera-re al meglio sul nostro mercato. Oggi non basta solo guadagnare, ma bisogna anche controllare i costi. Come guarda, quindi, alla possibilit di distribuire prodotti italiani?Stiamo esplorando diverse possibilit, nonostan-te il grande problema della produzione italiana sia quello che i progetti, nella stragrande mag-gioranza non puntano tanto al profitto, quanto, piuttosto al break even. Non ha quindi senso correre dei rischi e mettere in piedi una mac-china importante in unera dominata dal mon-do della finanza che guarda esclusivamente ad affari fondati su guadagni e ricavi. Lobiettivo, quindi, non pu essere solo quello del pareggio. E obbligatorio guadagnare e i numeri che oggi vengono fuori non incoraggiano a investire in

    questo segmento di mercato, sebbene noi conti-nuiamo con interesse ad analizzare con attenzio-ne i progetti differenti che ci vengono proposti.

    Cosa si aspetta dai produttori che vengo-no da lei?Che mi venga proposta insieme alla qualit arti-stica del progetto anche una solida impalcatura finanziaria. Il mercato cinematografico, oggi, non composto solo dalle sale e dal mercato theatrical, bens dai differenti canali di sfrutta-mento legati anche ai nuovi metodi di fruizione. Purtroppo, oggi c la sofferenza di alcuni seg-menti come la vendita televisiva e lhome video, e questo rende decisamente pi alto il rischio legato ad una produzione cinematografica che trae benefici soprattutto da un unico mercato come quello italiano. Parliamo del vostro line up: quali pensa saranno le sorprese principali?Senza dubbio Exodus di Ridley Scott in uscita il 15 gennaio del 2015 si preannuncia fenomena-le e mi incuriosisce molto anche personalmen-te come spettatore. E una rilettura del libro dellEsodo della Bibbia con Christian Bale nei panni di Mos. Tra gli altri titoli vanno segnalati Il Pianeta delle Scimmie Apes Revolution, le anima-zioni Dragon Trainer 2 e Il libro della vita, nonch Una notte al museo 3.

    Nella foto: osvaldo de saNtis. iN alto: uNa sceNa di exodus.

    il nostro mercato lo specchio di quanto sta accadendo a livello inter-nazionale.

  • Giornale dello spettacolo16 17LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    universal pictures

    di O.S.

    RichaRd BoRgla sfida della multi-programmazione per il piccolo esercizio

    LAmministratore Delegato di Uni-versal Pictures ha incontrato in tut-ta Italia da Nord a Sud gli esercenti per parlare di multiprogrammazio-ne. Linizio di un progetto pilota che

    potrebbe partire gi da met ottobre e di cui si dovrebbero tirare le somme a Pasqua 2015. Un piano pensato per sviluppare il mercato e porta-re il piccolo esercizio italiano ai livelli europei.

    Insieme a Mario Lorini della FICE abbiamo iniziato un tour da Nord a Sud per incontrare gli esercenti di sale da uno, due o al massimo tre schermi per parlare di multiprogrammazione. Una scelta anche su indicazione dellANICA, perch i produttori italiani lamentano essere ve-nuti meno quei cinema di citt dove il pubblico andava a vedere film di qualit prodotti in Ita-lia, Dice Richard Borg, Amministratore Dele-gato di Universal Pictures Il nostro interesse quello di tutelare delle sale che hanno comun-que una quota di mercato interessante e che, proprio grazie ad una multiprogrammazione intelligente, possono provare a svilupparla ul-teriormente. Ovviamente proponiamo non dei regolamenti, bens idee e consigli.

    Quale il modello di riferimento?Sicuramente quello francese dove lanno scorso il mercato cresciuto con un incremento im-

    portante soprattutto nelle piccole realt. Questo significa che se si lavora sulla fidelizzazione del pubblico si pu aumentare il numero di biglietti venduti riuscendo cos a sviluppare il business, restituendo a molti spettatori la voglia di tornare al cinema.

    Perch una serie di incontri itineranti?E stata una mia idea: non mi sembrava utile convocare tutti a Roma, ma ritenevo fosse pi importante andare sul territorio, affrontando la realt locale e provando a capire le esigenze di ciascuno dei nostri interlocutori. Volevamo ave-re il vero polso della situazione, perch se vero che il 40% del mercato in mano a due gruppi di esercizio, il resto molto frastagliato ed ge-stito da migliaia di piccole e medie aziende.

    Cosa ha scoperto?C molta rabbia e disillusione da parte di un gran numero di esercenti che avvertono in ma-niera pesante il rapporto tra loro e la distribuzio-ne. Il nostro approccio stato quello di racconta-re cosa si pu iniziare a fare da subito. Vogliamo metterci alle spalle quanto accaduto fino adesso, per guardare al futuro e voltare pagina. La Multiprogrammazione deve servire ad au-mentare il numero di spettatori e non quello degli spettacoli. Oggi i distributori impongono ai cinema di prendere un film in programma-

    zione per almeno una se non due set-timane. Questo anche se in certe realt locali il titolo in questione raggiunge il suo pubblico in cinque spettacoli al massimo. Da oggi la palla passa in mano agli esercenti che conoscono il bacino dutenza e che devono stilare un pro-gramma con un mese di anticipo e proporlo agli agenti regionali, discutendo con loro. Il programma deve contenere sia film di prima visione (ma devono essere la minoranza) che di catalogo ovvero usciti nelle sale da tre setti-mane. Lo stesso numero di spettacoli va quindi spalmato nellambito di un numero di settimane pi ampio e lobiettivo fare in modo che, dati alla mano, il film incassi mediamente di pi di quanto avrebbe fatto se fosse rimasto da solo in sala. Dopodich concordato il programma per fasce di pubblico legate ai titoli, gli esercenti de-vono iniziare a pubblicizzare il loro cartellone,

    sfruttando tutte le tecniche possibili collegate al geomarketing dai Social Media ai volantini. Una mole di lavoro importante che segna per sempre la fine dellera in cui si stava dietro la cassa ad attendere gli spettatori. E necessario un reset mentale che pu portare a sviluppare colla-borazioni tra esercenti nel marketing, ma anche nellutilizzo di programmi che possono andare bene per differenti bacini di utenza. C il rischio che le sale perdano un po della loro identit?La multiprogrammazione porta questa conse-guenza cos come accaduto altrove in Europa, ma a vantaggio del pubblico che pu scegliere di vedere pi film di qualit, secondo fasce orarie differenti.

    Quale la risposta?La maggioranza degli esercenti non vede lora di partire. Al massimo una decina di sale per regione potr partire con questo progetto pilota che prevede una maggiore disponibilit da parte della distribuzione in termini di VPF e minimi garantiti, nonch di obblighi di programmazio-ne. Dopo un periodo di transizione, pensiamo che i primi risultati si potranno avere a medio termine. Nella primavera dellanno prossimo potremo decidere come ampliare il progetto al resto degli esercenti.

    Nella foto iN alto: richard borg

    il 40% del mercato in mano a due gruppi. il resto gestito da mi-gliaia di aziende

  • Giornale dello spettacolo16 17LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    universal pictures

    di O.S.

    RichaRd BoRgla sfida della multi-programmazione per il piccolo esercizio

    LAmministratore Delegato di Uni-versal Pictures ha incontrato in tut-ta Italia da Nord a Sud gli esercenti per parlare di multiprogrammazio-ne. Linizio di un progetto pilota che

    potrebbe partire gi da met ottobre e di cui si dovrebbero tirare le somme a Pasqua 2015. Un piano pensato per sviluppare il mercato e porta-re il piccolo esercizio italiano ai livelli europei.

    Insieme a Mario Lorini della FICE abbiamo iniziato un tour da Nord a Sud per incontrare gli esercenti di sale da uno, due o al massimo tre schermi per parlare di multiprogrammazione. Una scelta anche su indicazione dellANICA, perch i produttori italiani lamentano essere ve-nuti meno quei cinema di citt dove il pubblico andava a vedere film di qualit prodotti in Ita-lia, Dice Richard Borg, Amministratore Dele-gato di Universal Pictures Il nostro interesse quello di tutelare delle sale che hanno comun-que una quota di mercato interessante e che, proprio grazie ad una multiprogrammazione intelligente, possono provare a svilupparla ul-teriormente. Ovviamente proponiamo non dei regolamenti, bens idee e consigli.

    Quale il modello di riferimento?Sicuramente quello francese dove lanno scorso il mercato cresciuto con un incremento im-

    portante soprattutto nelle piccole realt. Questo significa che se si lavora sulla fidelizzazione del pubblico si pu aumentare il numero di biglietti venduti riuscendo cos a sviluppare il business, restituendo a molti spettatori la voglia di tornare al cinema.

    Perch una serie di incontri itineranti?E stata una mia idea: non mi sembrava utile convocare tutti a Roma, ma ritenevo fosse pi importante andare sul territorio, affrontando la realt locale e provando a capire le esigenze di ciascuno dei nostri interlocutori. Volevamo ave-re il vero polso della situazione, perch se vero che il 40% del mercato in mano a due gruppi di esercizio, il resto molto frastagliato ed ge-stito da migliaia di piccole e medie aziende.

    Cosa ha scoperto?C molta rabbia e disillusione da parte di un gran numero di esercenti che avvertono in ma-niera pesante il rapporto tra loro e la distribuzio-ne. Il nostro approccio stato quello di racconta-re cosa si pu iniziare a fare da subito. Vogliamo metterci alle spalle quanto accaduto fino adesso, per guardare al futuro e voltare pagina. La Multiprogrammazione deve servire ad au-mentare il numero di spettatori e non quello degli spettacoli. Oggi i distributori impongono ai cinema di prendere un film in programma-

    zione per almeno una se non due set-timane. Questo anche se in certe realt locali il titolo in questione raggiunge il suo pubblico in cinque spettacoli al massimo. Da oggi la palla passa in mano agli esercenti che conoscono il bacino dutenza e che devono stilare un pro-gramma con un mese di anticipo e proporlo agli agenti regionali, discutendo con loro. Il programma deve contenere sia film di prima visione (ma devono essere la minoranza) che di catalogo ovvero usciti nelle sale da tre setti-mane. Lo stesso numero di spettacoli va quindi spalmato nellambito di un numero di settimane pi ampio e lobiettivo fare in modo che, dati alla mano, il film incassi mediamente di pi di quanto avrebbe fatto se fosse rimasto da solo in sala. Dopodich concordato il programma per fasce di pubblico legate ai titoli, gli esercenti de-vono iniziare a pubblicizzare il loro cartellone,

    sfruttando tutte le tecniche possibili collegate al geomarketing dai Social Media ai volantini. Una mole di lavoro importante che segna per sempre la fine dellera in cui si stava dietro la cassa ad attendere gli spettatori. E necessario un reset mentale che pu portare a sviluppare colla-borazioni tra esercenti nel marketing, ma anche nellutilizzo di programmi che possono andare bene per differenti bacini di utenza. C il rischio che le sale perdano un po della loro identit?La multiprogrammazione porta questa conse-guenza cos come accaduto altrove in Europa, ma a vantaggio del pubblico che pu scegliere di vedere pi film di qualit, secondo fasce orarie differenti.

    Quale la risposta?La maggioranza degli esercenti non vede lora di partire. Al massimo una decina di sale per regione potr partire con questo progetto pilota che prevede una maggiore disponibilit da parte della distribuzione in termini di VPF e minimi garantiti, nonch di obblighi di programmazio-ne. Dopo un periodo di transizione, pensiamo che i primi risultati si potranno avere a medio termine. Nella primavera dellanno prossimo potremo decidere come ampliare il progetto al resto degli esercenti.

    Nella foto iN alto: richard borg

    il 40% del mercato in mano a due gruppi. il resto gestito da mi-gliaia di aziende

  • Giornale dello spettacolo18 19LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    LUCKY RED

    di Piero Cinelli

    AndreA Occhipinti

    InIzIa Una nUova ERa DEL mERCato

    Presidente della Lucky Red, una del-le societ pi dinamiche e brillan-ti del mercato della distribuzione, impegnato anche istituzionalmente alla guida dellUnione Distributori.

    dellAnica.

    Una delle pi alte redditivit per titolo ed una continuit di risultati negli anni: come ci siete riusciti?Una grande cura prima nella scelta del film, poi nel posizionamento e nel marketing: un gruppo di persone che lavora con grande passione oltre che con grande competenza.

    Quali sono i titoli italiani del vostro listi-no? In uscita il 25 settembre, c La buca, il nuovo film di Daniele Cipr interpretato da Castellit-to, Papaleo e Valeria Bruni Tedeschi, storia di un avvocato che convince un poveraccio che ha scontato ingiustamente una pena di 30 anni a far

    causa allo Stato, poi Il nome del figlio di Francesca Archibugi di cui siamo anche coproduttori insie-me a Indiana, remake della commedia francese Cena fra amici, con protagonisti Gassman, Ra-mazzotti, Papaleo, Golino e Lo Cascio. In uscita a febbraio, e infine a maggio 2015 il film di Mi-chele Placido La scelta con Raoul Bova, Ambra Angiolini e Valeria Solarino.

    Parliamo dei film internazionali? Iniziamo a settembre con Ritorno allAvana di Laurent Cantet, poi, Sin City una donna per cui uc-cidere di Frank Miller e Robert Rodriguez, in 3D, con un supercast formato da Bruce Willis, Joseph Gordon-Levitt, Josh Brolin, Eva Green, Mickey Rourke, Rosario Dawson, Jessica Alba, Lady Gaga, Clive Owen. Successivamente Begin Again di John Carney, una storia romantica ambienta-ta a New York nel mondo della musica con Keira Knightley e Mark Ruffalo eppoi I Cavalieri dello Zodiaco, un celebre fumetto manga sulla scia del successo che abbiamo avuto questinverno con Capitan Harlock. Da Cannes arriva Wild Tales di Damin Szifrn, prodotto dagli Almodvar ed in uscita il 20 novembre, e a dicembre Tornando a casa di Zhang Yimou con Li Gong e Daoming Chen. Iniziamo il 2015, il 1 gennaio, con Big Eyes di Tim Burton con Amy Adams, Christoph Waltz e Terence Stamp. Tra le altre anticipazio-ni: Franny di Andrew Renzi con Richard Gere e

    Dakota Fanning e Max Steel di Stewart Hendler ispirato ad uno dei giocattoli della Mattel pi fa-mosi. Stiamo organizzando tre eventi ad uscita bloccata: il bellissimo Si alza il vento del maestro Hayao Miyazaki, quello che lui ha dichiarato essere il suo ultimo film, poi Corri ragazzo corri di Pepe Danquart, che programmeremo per la Giornata della Memoria, ed infine Pricipessa Ka-buya sempre dello Studio Ghibli.

    Come Presidente dellUnione Distribu-tori dove intravede delle possibilit di sviluppo per il mercato?Il problema pi grande, che ci zavorra da sem-pre, quello della stagionalit e della continui-t della distribuzione nei dodici mesi. In questo processo credo che le Major che hanno quote pi grandi di mercato dovrebbero avere un ruo-lo pi significativo con un impegno stabile al day

    and date. Un altro nodo molto importante quel-lo della disomogeneit territoriale del parco sale, con intere zone del paese che hanno difficolt di accesso ai cinema. In pi c la variabile della produzione italiana, che ha un peso importan-tissimo sul mercato, poich dimostrato che il risultato del cinema italiano quello che fa la differenza. Bisogna, poi, affrontare il discorso dellon line e della diffusione dei film attraver-so internet. Non possiamo essere impermeabili a questa realt. Ci sono titoli che non sono n adatti, n hanno le potenzialit di affrontare il mercato theatrical finendo solo per intasare le sale, tra laltro con risultati economici molto sca-denti, e che potrebbero optare per andare subito nel pay e on line, subito dopo unuscita tecnica, di visibilit, in sala, che comunque valorizza il film.

    Vanno riconsiderate le windows?Bisogna essere coscienti della realt del merca-to nella sua globalit. Possiamo ipotizzare degli scenari diversi, un po come succede in America, ad esempio con alcuni film da Festival dallusci-ta theatrical limitata, in contemporanea, e subi-to essere disponibili online. Scelte contro la pira-teria, che renderebbero pi redditizio un tipo di prodotto, oggettivamente, molto difficile.nella foto

    andrea occhipinti

    Un nodo importan-te quello della disomoge-neit territoriale del parco sale nel paese

  • Giornale dello spettacolo18 19LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    LUCKY RED

    di Piero Cinelli

    AndreA Occhipinti

    InIzIa Una nUova ERa DEL mERCato

    Presidente della Lucky Red, una del-le societ pi dinamiche e brillan-ti del mercato della distribuzione, impegnato anche istituzionalmente alla guida dellUnione Distributori.

    dellAnica.

    Una delle pi alte redditivit per titolo ed una continuit di risultati negli anni: come ci siete riusciti?Una grande cura prima nella scelta del film, poi nel posizionamento e nel marketing: un gruppo di persone che lavora con grande passione oltre che con grande competenza.

    Quali sono i titoli italiani del vostro listi-no? In uscita il 25 settembre, c La buca, il nuovo film di Daniele Cipr interpretato da Castellit-to, Papaleo e Valeria Bruni Tedeschi, storia di un avvocato che convince un poveraccio che ha scontato ingiustamente una pena di 30 anni a far

    causa allo Stato, poi Il nome del figlio di Francesca Archibugi di cui siamo anche coproduttori insie-me a Indiana, remake della commedia francese Cena fra amici, con protagonisti Gassman, Ra-mazzotti, Papaleo, Golino e Lo Cascio. In uscita a febbraio, e infine a maggio 2015 il film di Mi-chele Placido La scelta con Raoul Bova, Ambra Angiolini e Valeria Solarino.

    Parliamo dei film internazionali? Iniziamo a settembre con Ritorno allAvana di Laurent Cantet, poi, Sin City una donna per cui uc-cidere di Frank Miller e Robert Rodriguez, in 3D, con un supercast formato da Bruce Willis, Joseph Gordon-Levitt, Josh Brolin, Eva Green, Mickey Rourke, Rosario Dawson, Jessica Alba, Lady Gaga, Clive Owen. Successivamente Begin Again di John Carney, una storia romantica ambienta-ta a New York nel mondo della musica con Keira Knightley e Mark Ruffalo eppoi I Cavalieri dello Zodiaco, un celebre fumetto manga sulla scia del successo che abbiamo avuto questinverno con Capitan Harlock. Da Cannes arriva Wild Tales di Damin Szifrn, prodotto dagli Almodvar ed in uscita il 20 novembre, e a dicembre Tornando a casa di Zhang Yimou con Li Gong e Daoming Chen. Iniziamo il 2015, il 1 gennaio, con Big Eyes di Tim Burton con Amy Adams, Christoph Waltz e Terence Stamp. Tra le altre anticipazio-ni: Franny di Andrew Renzi con Richard Gere e

    Dakota Fanning e Max Steel di Stewart Hendler ispirato ad uno dei giocattoli della Mattel pi fa-mosi. Stiamo organizzando tre eventi ad uscita bloccata: il bellissimo Si alza il vento del maestro Hayao Miyazaki, quello che lui ha dichiarato essere il suo ultimo film, poi Corri ragazzo corri di Pepe Danquart, che programmeremo per la Giornata della Memoria, ed infine Pricipessa Ka-buya sempre dello Studio Ghibli.

    Come Presidente dellUnione Distribu-tori dove intravede delle possibilit di sviluppo per il mercato?Il problema pi grande, che ci zavorra da sem-pre, quello della stagionalit e della continui-t della distribuzione nei dodici mesi. In questo processo credo che le Major che hanno quote pi grandi di mercato dovrebbero avere un ruo-lo pi significativo con un impegno stabile al day

    and date. Un altro nodo molto importante quel-lo della disomogeneit territoriale del parco sale, con intere zone del paese che hanno difficolt di accesso ai cinema. In pi c la variabile della produzione italiana, che ha un peso importan-tissimo sul mercato, poich dimostrato che il risultato del cinema italiano quello che fa la differenza. Bisogna, poi, affrontare il discorso dellon line e della diffusione dei film attraver-so internet. Non possiamo essere impermeabili a questa realt. Ci sono titoli che non sono n adatti, n hanno le potenzialit di affrontare il mercato theatrical finendo solo per intasare le sale, tra laltro con risultati economici molto sca-denti, e che potrebbero optare per andare subito nel pay e on line, subito dopo unuscita tecnica, di visibilit, in sala, che comunque valorizza il film.

    Vanno riconsiderate le windows?Bisogna essere coscienti della realt del merca-to nella sua globalit. Possiamo ipotizzare degli scenari diversi, un po come succede in America, ad esempio con alcuni film da Festival dallusci-ta theatrical limitata, in contemporanea, e subi-to essere disponibili online. Scelte contro la pira-teria, che renderebbero pi redditizio un tipo di prodotto, oggettivamente, molto difficile.nella foto

    andrea occhipinti

    Un nodo importan-te quello della disomoge-neit territoriale del parco sale nel paese

  • Giornale dello spettacolo22 23GIUGNO 2014www.giornaledellospettacolo.it

    warner bros italia

    di Marco Spagnoli

    Nicola MaccaNico Un nUovo modello per la prodUzione di cinema italiano

    Si basa su una migliore e maggiore condivisione dei rischi e dei benefici la ricetta del Direttore Generale dello Studio hollywoodiano per produrre un numero pi alto di film di successo in

    Italia.

    Siamo soddisfatti di quello che accaduto nei primi mesi del 2014 dal punto di vista del merca-to cinematografico. Nicola Maccanico, Diret-tore Generale di Warner Bros Italia commenta cos i dati positivi dallinizio dellanno, ma non nasconde alcune preoccupazioni per quanto riguarda il proseguimento della stagione. Pa-ghiamo lo scotto di un mercato che soffre di un eccesso di offerta tra novembre e marzo e di una certa mancanza di titoli a partire da aprile fino ad arrivare ad agosto. Negli ultimi anni si sono fatti passi in avanti molto importanti grazie alle Major americane che distribuiscono i loro film in Italia per dodici mesi allanno. Adesso biso-gna entrare nella fase matura di questa cresci-ta anche per quello che riguarda i titoli italiani, consolidando cos la presentazione di prodotto di richiamo al pubblico per dodici mesi allan-no.

    In questo senso qual lapproccio nei confronti delle vostre produzioni italia-ne? Il nostro interesse quello di realizzare cinema a trecentosessanta gradi anche in Italia. Nel cor-so del tempo abbiamo stabilito un rapporto con diversi produttori e quello che caratterizza il no-stro approccio quello di non porci dinanzi ad un modello unico di lavoro. Desideriamo continuare a produrre cinema ita-liano in una logica di rischi contenuti, cercando il giusto rapporto tra linvestimento necessario e la reale potenzialit commerciale dei film. Pur-troppo esiste ancora una sperequazione eccessi-va tra i costi di produzione e le attuali potenzia-lit del mercato italiano e tale situazione obbliga a correre dei rischi importanti che, ogni tanto, ti premiano e, ogni tanto, ti puniscono. Noi voglia-mo svolgere un ruolo per calmierare gli investi-menti e cogliere le opportunit migliori a dispet-to dei rischi che esistono dietro ogni produzione cinematografica. Per dare pi profondit non solo al nostro impe-gno, ma allo stesso cinema italiano, dobbiamo cercare modelli produttivi nuovi che diano mag-giore chiarezza al partenariato tra produzione e distribuzione. Il contenimento dei costi non deve andare a di-scapito della qualit, ma in favore del numero dei film italiani prodotti ogni anno.

    Il problema il sotto o il sopra la linea?Dobbiamo pensare in maniera differente rispet-to al passato: dobbiamo potere vincere o perdere tutti insieme introducendo elementi di remune-razione variabile sul sopra la linea. Anche al di sotto della linea, si possono contenere le spese e limitare il numero di settimane di riprese. Dob-biamo accorciare il periodo di realizzazione di un progetto, aumentando, invece, il tempo della preproduzione.

    Anche per quello che riguarda la scrittu-ra?Sono convinto che in Italia abbiamo talenti mi-gliori rispetto a quello che sembrerebbe dalle sceneggiature che vengono, poi, filmate. Si va troppo di corsa, mentre il tempo di gestazione di un film richiede pi tempo soprattutto nel momento della scrittura. Quando giri un film non c pi tempo e quindi la preparazione deve essere migliorata. Labbattimento dei costi deve consentire ad un numero pi alto di film italia-ni di essere redditizi. Oggi questi ultimi sono un numero ancora inferiore rispetto alle possibilit e alle necessit del mercato. Dobbiamo andare tutti in questa direzione, perch senn il nostro cinema apparterr a solo pochi talenti gi con-solidati. Dobbiamo lavorare allinnovazione del modello per rischiare di pi sui giovani con costi di produzione sostenibili.

    Il mercato italiano ha ancora margini di crescita?Fortunatamente s: le due direttrici sono quelle della stagionalit e di un riordino e rinnovamen-to delle sale di citt che, negli ultimi anni, sono venute a mancare. Si passati da un eccesso di cinema cittadini ad un semi monopolio dei Mul-tiplex. Bisogna investire sui centri urbani dove tanto pubblico cinematografico, purtroppo, non pi servito a dovere. Del resto il mercato italia-no vivo e funziona, quando vuole, molto bene. A fronte, per, di tanti ottimi risultati, abbiamo visto anche molti film che si sono cannibalizza-ti tra loro non riuscendo ad esprimere i risultati migliori in termini di botteghino che, peraltro, avrebbero potuto ottenere tramite una miglio-re razionalizzazione delle uscite. Il freno alla crescita della nostra industria data dalla po-larizzazione delle uscite italiane pi importanti nellambito di un periodo di sei mesi.

    nella foto in alto:nicola maccanico

  • Giornale dello spettacolo22 23www.giornaledellospettacolo.it

    warner bros italia

    di Marco Spagnoli

    Nicola MaccaNico Un nUovo modello per la prodUzione di cinema italiano

    Si basa su una migliore e maggiore condivisione dei rischi e dei benefici la ricetta del Direttore Generale dello Studio hollywoodiano per produrre un numero pi alto di film di successo in

    Italia.

    Siamo soddisfatti di quello che accaduto nei primi mesi del 2014 dal punto di vista del merca-to cinematografico. Nicola Maccanico, Diret-tore Generale di Warner Bros Italia commenta cos i dati positivi dallinizio dellanno, ma non nasconde alcune preoccupazioni per quanto riguarda il proseguimento della stagione. Pa-ghiamo lo scotto di un mercato che soffre di un eccesso di offerta tra novembre e marzo e di una certa mancanza di titoli a partire da aprile fino ad arrivare ad agosto. Negli ultimi anni si sono fatti passi in avanti molto importanti grazie alle Major americane che distribuiscono i loro film in Italia per dodici mesi allanno. Adesso biso-gna entrare nella fase matura di questa cresci-ta anche per quello che riguarda i titoli italiani, consolidando cos la presentazione di prodotto di richiamo al pubblico per dodici mesi allan-no.

    In questo senso qual lapproccio nei confronti delle vostre produzioni italia-ne? Il nostro interesse quello di realizzare cinema a trecentosessanta gradi anche in Italia. Nel cor-so del tempo abbiamo stabilito un rapporto con diversi produttori e quello che caratterizza il no-stro approccio quello di non porci dinanzi ad un modello unico di lavoro. Desideriamo continuare a produrre cinema ita-liano in una logica di rischi contenuti, cercando il giusto rapporto tra linvestimento necessario e la reale potenzialit commerciale dei film. Pur-troppo esiste ancora una sperequazione eccessi-va tra i costi di produzione e le attuali potenzia-lit del mercato italiano e tale situazione obbliga a correre dei rischi importanti che, ogni tanto, ti premiano e, ogni tanto, ti puniscono. Noi voglia-mo svolgere un ruolo per calmierare gli investi-menti e cogliere le opportunit migliori a dispet-to dei rischi che esistono dietro ogni produzione cinematografica. Per dare pi profondit non solo al nostro impe-gno, ma allo stesso cinema italiano, dobbiamo cercare modelli produttivi nuovi che diano mag-giore chiarezza al partenariato tra produzione e distribuzione. Il contenimento dei costi non deve andare a di-scapito della qualit, ma in favore del numero dei film italiani prodotti ogni anno.

    Il problema il sotto o il sopra la linea?Dobbiamo pensare in maniera differente rispet-to al passato: dobbiamo potere vincere o perdere tutti insieme introducendo elementi di remune-razione variabile sul sopra la linea. Anche al di sotto della linea, si possono contenere le spese e limitare il numero di settimane di riprese. Dob-biamo accorciare il periodo di realizzazione di un progetto, aumentando, invece, il tempo della preproduzione.

    Anche per quello che riguarda la scrittu-ra?Sono convinto che in Italia abbiamo talenti mi-gliori rispetto a quello che sembrerebbe dalle sceneggiature che vengono, poi, filmate. Si va troppo di corsa, mentre il tempo di gestazione di un film richiede pi tempo soprattutto nel momento della scrittura. Quando giri un film non c pi tempo e quindi la preparazione deve essere migliorata. Labbattimento dei costi deve consentire ad un numero pi alto di film italia-ni di essere redditizi. Oggi questi ultimi sono un numero ancora inferiore rispetto alle possibilit e alle necessit del mercato. Dobbiamo andare tutti in questa direzione, perch senn il nostro cinema apparterr a solo pochi talenti gi con-solidati. Dobbiamo lavorare allinnovazione del modello per rischiare di pi sui giovani con costi di produzione sostenibili.

    Il mercato italiano ha ancora margini di crescita?Fortunatamente s: le due direttrici sono quelle della stagionalit e di un riordino e rinnovamen-to delle sale di citt che, negli ultimi anni, sono venute a mancare. Si passati da un eccesso di cinema cittadini ad un semi monopolio dei Mul-tiplex. Bisogna investire sui centri urbani dove tanto pubblico cinematografico, purtroppo, non pi servito a dovere. Del resto il mercato italia-no vivo e funziona, quando vuole, molto bene. A fronte, per, di tanti ottimi risultati, abbiamo visto anche molti film che si sono cannibalizza-ti tra loro non riuscendo ad esprimere i risultati migliori in termini di botteghino che, peraltro, avrebbero potuto ottenere tramite una miglio-re razionalizzazione delle uscite. Il freno alla crescita della nostra industria data dalla po-larizzazione delle uscite italiane pi importanti nellambito di un periodo di sei mesi.

    nella foto in alto:nicola maccanico

    LUGLIO 2014

    PaolaFont monospazio

    PaolaFont monospazio

    PaolaFont monospazio

    PaolaFont monospazio

    PaolaFont monospazio

    PaolaFont monospazioLUGLIO 2014

  • Doppia_GiornaleSpettacolo_ListinoWarner 11-06-2014 14:14 Pagina 1

  • Doppia_GiornaleSpettacolo_ListinoWarner 11-06-2014 14:14 Pagina 1

  • Giornale dello spettacolo26

    Nella foto:stefaNo BethleN

    Stefano Bethlen:Un anno da favola

    THE WalT DisnEy Company iTalia

    di O.S.

    Reduce dal successo di Maleficent al botteghino, secondo in Europa solo a UK, lintera Walt Di-sney Company sta scaldando i motori per i prossimi diciotto mesi. Stefano Bethlen, Head of Theatrical Distribution and Marketing notaRispetto ai successi commerciali del primo semestre dellanno, i Mondiali e il poco nuovo prodotto nel periodo estivo, potrebbero costitui-re delle variabili in grado di incidere in maniera non positiva sul box office. Ovviamente, i nostri sforzi vanno in direzione opposta e faremo di tutto per concludere il 2014 in attivo. Ci augu-riamo, per, che la nuova Festa del Cinema, in programma a ottobre, dal luned al venerd, por-ti i risultati sperati.

    Quali i vostri titoli principali?A fine agosto proporremo Planes 2 - Missione An-tincendio preceduto da una serie di anteprime il 13 agosto. Ad ottobre usciremo con Guardiani della Galassia, il primo film della Marvel intera-mente ambientato nello spazio con personaggi molto divertenti. Dopo lesperienza di Violetta e sulla scorta del successo di Peppa Pig, ad ottobre organizzeremo due eventi al cinema legati alle principali properties della nostra societ in onda su Disney Junior, che trasmette serie Tv amatisime come Sofia La principessa, Jake e i Pirati e Dottoressa Peluche. A Natale ispirato ad un fumetto Marvel, uscir Big Hero 6 che il nostro primo film dani-

    mazione realizzato in collaborazione con la so-ciet fondata da Stan Lee. A met febbraio usci-r Into the Woods un insolito musical live action com Johnny Depp, e Meryl Streep che mescola fiabe differenti. A marzo, la nuova versione cinemato-grafica di Cenerentola diretto da Kenneth Brana-gh, impreziosito dalle straordinarie scenografie di Dante Ferretti. Ad aprile, poi, avremo Aven-gers: Age of Ultron seguito dal film di fantascienza di Brad Bird (Gli Incredibili, Mission Impossible 4) Tomorrowland scritto dallautore di Lost, Damon Lindelof con George Clooney. Nellestate 2015, usciremo ad agosto con Inside Out da Pixar e a settembre con un altro film Marvel: Ant Man con Paul Rudd, Evangeline Lily e Michael Douglas.

    Siete soddisfatti dellandamento dei vo-stri titoli degli ultimi mesi?Frozen e Maleficent sono stati due ottimi risultati, cos come siamo contenti di altri film che hanno ottenuto incassi inferiori, ma in linea con altri paesi. Con Saving Mr.Banks, anche in virt di una serie di attivit speciali in Italia, siamo stati an-che qui il secondo territorio europeo, battendo la Francia. Ci a testimoniare come limpegno di tutta la corporate Disney sia sempre pi de-terminante: la nostra grande forza data dalla capacit di coinvolgere tutte le divisioni azienda-li al fine di moltiplicare e amplificare la comuni-cazione di ogni nostro lancio commerciale.

    Giornale_Spettacolo_Planes2.qxd 18-06-2014 10:58 Pagina 1

  • Giornale dello spettacolo26

    Nella foto:stefaNo BethleN

    Stefano Bethlen:Un anno da favola

    THE WalT DisnEy Company iTalia

    di O.S.

    Reduce dal successo di Maleficent al botteghino, secondo in Europa solo a UK, lintera Walt Di-sney Company sta scaldando i motori per i prossimi diciotto mesi. Stefano Bethlen, Head of Theatrical Distribution and Marketing notaRispetto ai successi commerciali del primo semestre dellanno, i Mondiali e il poco nuovo prodotto nel periodo estivo, potrebbero costitui-re delle variabili in grado di incidere in maniera non positiva sul box office. Ovviamente, i nostri sforzi vanno in direzione opposta e faremo di tutto per concludere il 2014 in attivo. Ci augu-riamo, per, che la nuova Festa del Cinema, in programma a ottobre, dal luned al venerd, por-ti i risultati sperati.

    Quali i vostri titoli principali?A fine agosto proporremo Planes 2 - Missione An-tincendio preceduto da una serie di anteprime il 13 agosto. Ad ottobre usciremo con Guardiani della Galassia, il primo film della Marvel intera-mente ambientato nello spazio con personaggi molto divertenti. Dopo lesperienza di Violetta e sulla scorta del successo di Peppa Pig, ad ottobre organizzeremo due eventi al cinema legati alle principali properties della nostra societ in onda su Disney Junior, che trasmette serie Tv amatisime come Sofia La principessa, Jake e i Pirati e Dottoressa Peluche. A Natale ispirato ad un fumetto Marvel, uscir Big Hero 6 che il nostro primo film dani-

    mazione realizzato in collaborazione con la so-ciet fondata da Stan Lee. A met febbraio usci-r Into the Woods un insolito musical live action com Johnny Depp, e Meryl Streep che mescola fiabe differenti. A marzo, la nuova versione cinemato-grafica di Cenerentola diretto da Kenneth Brana-gh, impreziosito dalle straordinarie scenografie di Dante Ferretti. Ad aprile, poi, avremo Aven-gers: Age of Ultron seguito dal film di fantascienza di Brad Bird (Gli Incredibili, Mission Impossible 4) Tomorrowland scritto dallautore di Lost, Damon Lindelof con George Clooney. Nellestate 2015, usciremo ad agosto con Inside Out da Pixar e a settembre con un altro film Marvel: Ant Man con Paul Rudd, Evangeline Lily e Michael Douglas.

    Siete soddisfatti dellandamento dei vo-stri titoli degli ultimi mesi?Frozen e Maleficent sono stati due ottimi risultati, cos come siamo contenti di altri film che hanno ottenuto incassi inferiori, ma in linea con altri paesi. Con Saving Mr.Banks, anche in virt di una serie di attivit speciali in Italia, siamo stati an-che qui il secondo territorio europeo, battendo la Francia. Ci a testimoniare come limpegno di tutta la corporate Disney sia sempre pi de-terminante: la nostra grande forza data dalla capacit di coinvolgere tutte le divisioni azienda-li al fine di moltiplicare e amplificare la comuni-cazione di ogni nostro lancio commerciale.

    Giornale_Spettacolo_Planes2.qxd 18-06-2014 10:58 Pagina 1

  • Giornale dello spettacolo28 29LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    MEDUSA

    di Marco Spagnoli

    Giampaolo letta StAgionE fAntASticA

    E ADESSo gUArDiAMo Al fUtUro

    In meno di dodici mesi Medusa ha conqui-stato il Grande Slam di vincere un Oscar con La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino e raggiungere il pi alto incasso della sto-ria del cinema italiano con il film di Chec-

    co Zalone.

    Il nostro un listino allinsegna di due diret-trici che ci hanno sempre ispirato: variet ed eterogeneit. Sottolinea Giampaolo Letta, Am-ministratore Delegato di Medusa Diamo molto spazio alla commedia, ma allinterno di questo macrogenere abbiamo voluto spaziare da una comicit classica come quella di Aldo, Giovanni e Giacomo e Ficarra & Picone, ad una di auto-ri pi sofisticati come il Gennaro Nunziante de Lamico di scorta e Paolo Genovese il cui nuovo film con noi arriver verso fine del 2015. Abbiamo, poi, commedie pi sperimentali come Soap Opera di Alessandro Genovesi e il nuovo film di Silvio

    Muccino Le leggi del desiderio. Oltre alla coppia di successo di Fuga di Cervelli ovvero Paolo Ruffini e Frank Matano che tornano con Tutto molto bel-lo puntiamo su un altro giovane esordiente ov-vero Maccio Capatonda con LItaliano medio che segue i grandi risultati avuti da questo attore per MTV e sul web. Lanno prossimo arriveranno due film legati a Paolo Sorrentino: il suo nuovo lavoro intitolato La Giovinezza e lesordio del suo assistente Piero Messina con LAttesa. Ci sar poi il film di Daniele Luchetti su Papa Bergoglio Call me Francesco. A settembre il nostro listino riparte con Perez opera seconda di Edoardo De Angelis con Luca Zingaretti e leroe del Gomorra tele-visivo Marco DAmore e in seguito proporremo anche un family intitolato Il mio amico Nanuk che ha per protagonista un orsetto bianco ed diret-to da Brando Quilici.

    Come guarda al mercato?Il 2014 partito molto bene, ma poi seguita una certa stanchezza. Credo che i titoli in uscita nella seconda parte dellanno siano molto im-portanti e potranno compensare la mancanza del nostro film con Checco Zalone. E un mo-mento delicato con il pubblico che va al cine-ma quando ci sono delle proposte interessanti. Il mercato tiene, ma in un momento delicato dobbiamo sforzarci di proporre film che trovino facilmente la sintonia con il pubblico e non lo

    deludano. Soprattutto molto importante ave-re ristabilito questo interesse nel cinema italiano che ottiene risultati interessanti.

    A fronte di investimenti minori, si fa comunque un buon numero di film e di qualitLa condivisione dei costi e dei rischi un cam-mino che abbiamo iniziato da qualche tempo e che stiamo portando avanti sebbene ci sia anco-ra strada da fare tutti insieme. Lobiettivo quel-lo di proporre unofferta variegata e di qualit attraverso risorse pubbliche e privati. Il Tax Cre-dit ha prodotto una serie di meccanismi molto interessanti e dobbiamo continuare a perfezio-nare questo percorso. Il numero dei film, tutto sommato, rimasto quello, e sebbene i budget si siano ridotti la qualit non certo calata. Anzi. Io leggo positivamente questa attenzione ai costi e al riuscire, comunque, a produrre film.

    Molti suoi colleghi ritengono sia oppor-tuno parlare di windowUn mercato maturo pu e deve guardare alle window diversamente da quanto accaduto fino adesso. Questo per governare la transizione an-zich subirla perch magari accadr qualcosa negli USA che, alla fine, andr a toccare anche il nostro mercato. Il modello attuale anacronisti-co e bisognerebbe puntare ad un allungamento

    o una riduzione della finestra di sfruttamento a seconda del risultato in sala. Dobbiamo trovare un rinnovato spirito di collaborazione tra tutte le parti, perch la pirateria danneggia tutti. Questa ridefinizione degli scenari, ormai non pi rinviabile, per, va inserita in uno scenario molto pi ampio: la produzione trova la maggior parte delle sue risorse di finanziamento nel siste-ma televisivo free e pay. Un sistema dellaudiovisivo sano e forte ha bi-sogno di poche regole chiare che valgano, per, per tutti. Anche per quelle piattaforme di quei colossi come Google / Youtube che si avvantag-giano di una fiscalit favorevole, nonch delluti-lizzo di contenuti che, spesso, non appartengono loro. Una concorrenza decisamente impropria nelle sue modalit come questa rischia di fare saltare il modello di business attuale a favore di una totale deregulation dalle possibili conseguen-ze drammatiche per lintero sistema Linteresse del mondo cinema che tutti siano messi sullo stesso piano per salvaguardare la produzione, perch se da un lato quanto sta accadendo offre opportunit importanti, ribadendo la centralit dei contenuti, dallaltro rischia di fare saltare il modello di business impedendo la creazione di un prodotto di qualit.

    nella foto:giampaolo letta

  • Giornale dello spettacolo28 29LUGLIO 2014giornaledellospettacolo.globalist.it

    MEDUSA

    di Marco Spagnoli

    Giampaolo letta StAgionE fAntASticA

    E ADESSo gUArDiAMo Al fUtUro

    In meno di dodici mesi Medusa ha conqui-stato il Grande Slam di vincere un Oscar con La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino e raggiungere il pi alto incasso della sto-ria del cinema italiano con il film di Chec-

    co Zalone.

    Il nostro un listino allinsegna di due diret-trici che ci hanno sempre ispirato: variet ed eterogeneit. Sottolinea Giampaolo Letta, Am-ministratore Delegato di Medusa Diamo molto spazio alla commedia, ma allinterno di questo macrogenere abbiamo voluto spaziare da una comicit classica come quella di Aldo, Giovanni e Giacomo e Ficarra & Picone, ad una di auto-ri pi sofisticati come il Gennaro Nunziante de Lamico di scorta e Paolo Genovese il cui nuovo film con noi arriver verso fine del 2015. Abbiamo, poi, commedie pi sperimentali come Soap Opera di Alessandro Genovesi e il nuovo film di Silvio

    Muccino Le leggi del desiderio. Oltre alla coppia di successo di Fuga di Cervelli ovvero Paolo Ruffini e Frank Matano che tornano con Tutto molto bel-lo puntiamo su un altro giovane esordiente ov-vero Maccio Capatonda con LItaliano medio che segue i grandi risultati avuti da questo attore per MTV e sul web. Lanno prossimo arriveranno due film legati a Paolo Sorrentino: il suo nuovo lavoro intitolato La Giovinezza e lesordio del suo assistente Piero Messina con LAttesa. Ci sar poi il film di Daniele Luchetti su Papa Bergoglio Call me Francesco. A settembre il nostro listino riparte con Perez opera seconda di Edoardo De Angelis con Luca Zingaretti e leroe del Gomorra tele-visivo Marco DAmore e in seguito proporremo anche un family intitolato Il mio amico Nanuk che ha per protagonista un orsetto bianco ed diret-to da Brando Quilici.

    Come guarda al mercato?Il 2014 partito molto bene, ma poi seguita una certa stanchezza. Credo che i titoli in uscita nella second