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Giampaolo Perna Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Casa di Cura San Benedetto Menni, Albese con Cassano (Como) Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi (Milano) Psicopatologia funzionale

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Psicopatologia funzionale. Giampaolo Perna Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Casa di Cura San Benedetto Menni , Albese con Cassano (Como) Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi (Milano). Giampaolo Perna Direttore Scientifico & Primario - PowerPoint PPT Presentation

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Giampaolo Perna

Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Casa di Cura San Benedetto Menni, Albese con Cassano (Como)Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi (Milano)

Psicopatologia funzionale

www.giampaoloperna.com Cell. 347-8070293 [email protected]

Giampaolo PernaDirettore Scientifico & Primario

Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Suore Ospedaliere, Casa di Cura Villa San Benedetto

Albese con Cassano (Como) & CEDANS (Milano)

Visiting Professor in Psichiatry & NeuropsychologyFaculty of Life Sciences, Health & Medicine, University of Maastricht (Olanda)

Voluntary Professor in Psichiatry & Behavioral SciencesLeonard Miller School of Medicine, University of Miami (USA)

INTERVENTO CLINICO: DAL PAZIENTE ALLA DIAGNOSI

PAZIENTE: AL DI LA DEGLI SCHEMI

ATTACCHI DI PANICO

AGORAFOBIA

DEPRESSIONE

IPOCONDRIA

Giovanna…...…….

In questo periodo si sono presentate crisi acutecaratterizzati da dispnea tachicardia, tremori,

sudorazione e sensazione di morire…

Durante il colloquio manifesta la convinzione di avere “brutto male” e questa convinzione persiste

nonostante numerosi esami medici e strumentali non abbiano dimostrato alcuna patologia organica

Tende a rimanere quasi sempre in casa, sentendosi sollevata in presenza del marito, e rifiuta recarsi lontano da casa e di muoversi con i mezzi di trasporto pubblici ..…

E’ triste, svogliata, stanca, ha perso l’appetito, si addormenta

con difficolta', e' pessimista e non riesce piu' a concentrarsi, riferisce

inoltre una sensazione di inadeguatezza ed inutilita’

accompagnata dalla convinzione di essere una "psico-labile

mentale“

In questo periodo descrive crisi acutecaratterizzati da dispnea tachicardia, tremori,

sudorazione e sensazione di morire…

Durante il colloquio manifesta la convinzione di avere un “brutto

male” e questa convinzione persiste nonostante numerosi esami medici e strumentali non

abbiano dimostrato alcuna patologia organica

Tende a rimanere quasi sempre in casa, sentendosi sollevata in presenza del marito, e rifiuta recarsi lontano da casa e di muoversi con i mezzi di trasporto pubblici ..…

E’' triste, svogliata, stanca, ha perso l’appetito, si addormenta con difficolta', e' pessimista e non riesce

piu' a concentrarsi, riferisce inoltre una sensazione di inadeguatezza ed inutilita’ accompagnata dalla convinzione di essere una "psico-labile mentale”

In questo periodo descrive crisi acutecaratterizzati da dispnea tachicardia, tremori,

sudorazione e sensazione di morire…

Durante il colloquio manifesta la convinzione di avere “brutto male” e questa convinzione persiste

nonostante numerosi esami medici e strumentali non abbiano dimostrato alcuna patologia organica

Tende a rimanere quasi sempre in casa, sentendosi

sollevata in presenza del marito, e rifiuta recarsi lontano

da casa e di muoversi con i mezzi di trasporto pubblici

E‘ triste, svogliata, stanca, ha

perso l’appetito, si addormenta

con difficolta', e' pessimista e

non riesce piu' a concentrarsi, riferisce inoltre una sensazione

di inadeguatezza

ed inutilita’ accompagnata

dalla convinzione di

essere una "psico-labile

mentale”

In questo periodo descrive crisi acute

caratterizzati da dispnea tachicardia, tremori,

sudorazione e sensazione di morire…

Durante il colloquio manifesta la convinzione di avere “brutto male” e questa convinzione persiste

nonostante numerosi esami medici e strumentali non abbiano dimostrato alcuna patologia organica

Tende a rimanere quasi sempre in casa, sentendosi sollevata in presenza del marito, e rifiuta recarsi lontano da casa e di

muoversi con i mezzi di trasporto pubblici

E‘ triste, svogliata, stanca, ha

perso l’appetito, si addormenta

con difficolta', e' pessimista e

non riesce piu' a concentrarsi, riferisce inoltre una sensazione

di inadeguatezza

ed inutilita’ accompagnata

dalla convinzione di

essere una "psico-labile

mentale”

Giovanna…………….ha 4 malattie differenti ?

Comorbidita’

ModelloMedico

Realta’Psichiatrica

Co-occorrenza di differenti Malattie

Co-occorrenza di piu’ Sindromi o Disturbi

INTERPRETARE LA COMORBIDITA’

A predispone e/o causa B.

B predispone e/o causa A.

Un fattore comune C predispone o causa A e B.

L’associazione A e B si verifica per una casualita’ legata alla elevata frequenza dei singoli disturbi o altri fattori.

A e B risultano associati per una sovrapposizione dei criteri di definizione.

A e B appartengono ad una sindrome piu’ ampia artificiosamente divise in parti separate.

COMORBIDITA’Validatori Esterni della Diagnosi

Descrizione Clinica (es. la sequenza temporale, il decorso e la prognosi)

Epidemiologia Familiare (la presenza di disturbi omotipici in famiglia)

Markers Biologici (es. il test di provocazione con miscele ipercapniche)

Risposta al Trattamento

Giovanna……………e Descrizione Clinica

20 anni

Attacchi di Panico

30 anni 40 anni

Ipocondria DepressioneAgorafobia

COMORBIDITA’Validatori Esterni della Diagnosi

Descrizione Clinica (es. la sequenza temporale, il decorso e la prognosi)

Epidemiologia Familiare (la presenza di disturbi omotipici in famiglia)

Markers Biologici (es. il test di provocazione con miscele ipercapniche)

Risposta al Trattamento

La Famiglia di Giovanna……………

Ansia daseparazione

Disturbo diPanico / Agorafobia

33 2527

64 59

COMORBIDITA’Validatori Esterni della Diagnosi

Descrizione Clinica (es. la sequenza temporale, il decorso e la prognosi)

Epidemiologia Familiare (la presenza di disturbi omotipici in famiglia)

Markers Biologici (es. il test di provocazione con miscele ipercapniche)

Risposta al Trattamento

Giovanna……e il test di inalazione con CO2 al 35%

0102030405060708090

100

Aria 35% CO2 / 65% O2

VAS pre-inalazione VAS post-inalazione

VAS: Scala Analogica Visuale per l’Ansia

COMORBIDITA’Validatori Esterni della Diagnosi

Descrizione Clinica (es. la sequenza temporale, il decorso e la prognosi)

Epidemiologia Familiare (la presenza di disturbi omotipici in famiglia)

Markers Biologici (es. il test di provocazione con miscele ipercapniche)

Risposta al Trattamento

Giovanna……dopo il trattamento

Paroxetina30 mg

Remissione Completadella Sintomatologia Clinica

Molecola ad AzioneAnti-Panico

ATTACCO DI PANICO: PRINCIPIO ORGANIZZATORE DEI DISTURBI D’ANSIA

ATTACCODI PANICO

DISTURBO DI PANICO

FOBIA SOCIALE AGORAFOBIA

IPOCONDRIAFOBIE SPECIFICHE

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

DISTURBO DI PERSONALITA’

CLUSTER C

ANSIA IN PAZIENTE CON PATOLOGIA SOMATICA

ANSIA

PATO

LOG

IA

SOM

ATIC

A

ANSIA E PATOLOGIE SOMATICHE

ANSIA INCONCOMITANZA

DI PATOLOGIASOMATICA

ANSIA ASPECIFICA

SINDROMEANSIOSA

SINDROMI ANSIOSE E PATOLOGIE SOMATICHE

SINDROMI ANSIOSEdurante

PATOLOGIE SOMATICHE

Indotte dallafisiopatologiadella malattia

somatica

Indotte daitrattamenti medici

della malattiasomatica

DISTURBO D’ANSIAPre-esistente / Noto Evidenziatosi nel corso della patologia somatica

MALATTIA SOMATICHE CAPACI DI INDURRE DIRETTAMENTE SINDROMI ANSIOSE

Ipo/Ipersurrenalismo Embolia PolmonareMalattie Tiroidee Malattia AsmaticaSindrome da Carcinoide Disfunzioni EsofageeDiabete Mellito Sindrome Vertiginosaiperparatiroidismo BrucellosiIpoglicemia/Iperinsulinismo CollagenopatieFeocromocitoma PorfiriaAngina Pectoris EpilessiaCardiomiopatia Dilatativa Malattia di LymeAritmie Cardiache Altre Malattie Neurologiche

ANSIA FARMACO-INDOTTA

Alcolici (sospensione o intossicazione) X X   X

Anti-infiammatori non steroidei X X    

Amantadina X X    

Amfetamine/Cocaina o analoghi X X X X

Antistaminici X      

Caffeina X X   X

Cannabinoidi X X    

Desametasone (Cortisonici) X X X X

Estrogeni/Progestinici X X X  

Insulina X X    

Isoprotenerolo (Simpaticomimetici) X X   X

Meflochina X X    

Sumatriptan   X    

Teofillina e metilxantine X X    

Tiroxina X X   X

Ansia aspecifica

Attacchi di Panico

Ossessioni Compulsioni

AnsiaGeneralizzzata

INTERAZIONE DISTURBO D’ANSIA – PATOLOGIA MEDICA

DISTURBOD’ANSIA

ACCENTUAZIONEQUADRO CLINICO MEDICO

POTENZIAMENTO

TRATTAMENTIANSIOLITICI

PATOLOGIASOMATICA

COMPLIANCE -COMPORTAMENTI

TERAPEUTICI

GESTIRE LA COMORBIDITA’

Vulnerabilita’ A

Vulnerabilita’ B

A1B2Integrazionenel Cervello

Differente dallasemplice somma

di A + B

FENOMENI PSICOPATOLOGICI

ANSIA

In assenza di stimolo

Risposta ansiosa spropositata rispetto allo stimolo

L’ANSIA DIVENTA PATOLOGICA IN DUE CONDIZIONI:

performance nell’affrontare lo stimolo

A.

B.

ANSIA

RENDIMENTO

ANSIAFISIOLOGICA PATOLOGICA

• Dispnea o sensazione di fiato corto• Sbandamento, capogiri o sensazione di

svenimento• Palpitazioni o tachicardia• Tremori• Sudorazione• Sensazione di soffocamento• Nausea o disturbi addominali

L’Attacco di panico e’ una crisi d’ansia massiva e acuta che insorge rapidamente e generalmente dura pochi minuti caratterizzata dalla

presenza di numerosi sintomi neurovegetativi e psichici:

• Sensazione di irrealta’ • Parestesie• Vampate di caldo o sensazione di

freddo• Senso di oppressione o dolore

toracico• Paura di Morire• Paura di impazzire o fare qualcosa di

incontrollato

ATTACCO DI PANICO

A) AP inattesi : compaiono improvvisamente, senza un motivo apparente e spesso nel corso delle normali attivita’ quotidiane oppure di notte, non in conseguenza di un sogno, risvegliando il paziente.

TIPI DI ATTACCHI DI PANICO

B) AP situazionali : compaiono in situazioni che il paziente teme ed e’ scatenato dalla paura di poter sentirsi male. E’ spesso in relazione ad un aumento dell’ansia anticipatoria e compare quando il soggetto viene esposto a situazioni e/o luoghi temuti per la possible comparsadi sintomi simil panico

DISTURBO DI PANICO

FOBIA SOCIALEFOBIA SPECIFICHE

FOBIE Intense paure irragionevoli ed inappropriate nei confronti di uno specifico stimolo esterno

A. Sproporzione della paura nei confronti della situazione da affrontareB. Natura invasiva di queste paureC. Ineliminabilita’ delle stesse con argomentazioni razionaliD. consapevolezza della irragionevolezza o esagerazione insita nelle

paureE. intensa reazione ansiosa indotta dall’esposizione allo stimolo fobicoF. tendenza all’instaurazione di comportamenti di evitamento

CARATTERISTICHE PRINCIPALI :

IL DISTURBO DI PANICO / AGORAFOBIA

Il 10-15% della popolazione generale vive l’esperienza dell’attacco di panico inatteso in un qualche momento della propria vita

ATTACCHI DI PANICO E DISTURBO DI PANICO

il 3-4% sviluppa un disturbo di rilevanza clinica,

il Disturbo di Panico.

Colpisce prevalentemente il sesso femminile elevata tendenza alla cronicizzazione.

significativa riduzione della qualita’ di vita.

elevato costo sociale ed economico.

DISTURBO DI PANICO:CARATTERISTICHE CLINICO-EPIDEMIOLOGICHE

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

ATTACCO DI PANICO SPONTANEO / INATTESO

Intensita’ dei Sintomi

Tempo (minuti)0 1 2 3 4 5 30 40 50

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

il timore patologico di avere una grave malattia fisica (grave problema cardiaco, tumori, ictus), che il paziente puo' sviluppare nonostante evidenze cliniche e strumentali negative, puo' assumere un ruolo preminente ed essere l'unico elemento clinicamente significativo al momento dell'osservazione del paziente.

IPOCONDRIA

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

E’ la "paura della paura" legata al timore o ansia di incorrere in un attacco di panico. Tale condizione puo' essere presente sia di base nello svolgimento delle normali attivita' quotidiane sia nel periodo precedente all'esposizione a situazioni fobiche.

ANSIA ANTICIPATORIA

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

ATTACCO DI PANICO SITUAZIONALE Intensita’ dei Sintomi

Tempo

Ansia anticipatoria

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

Il paziente svilupperà' intenso disagio e/o comportamenti di evitamento rivolti a situazioni /luoghi in cui potrebbe star male e non scappare o non trovare aiuto. In generale l'agorafobia è' rivolta a luoghi affollati o chiusi (es. mezzi pubblici, treno, ascensori, automobile) o ampi spazi aperti (es. piazze). Le condotte di evitamento spesso limitano in maniera grave l'autonomia e la qualità di vita del paziente.

AGORAFOBIA / EVITAMENTO FOBICO

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

Il quadro depressivo può assumere la connotazione di una condizione di grave demoralizzazione secondaria e conseguente anche in senso strettamente temporale al disagio e allo scadimento della qualità della vita a livello personale/sociale e lavorativo che il DP comporta. In altri casi, la sindrome depressiva avrà piuttosto caratteristiche (variazioni circadiane dell’umore, gravi alterazioni dei ritmi biologici) che potranno essere spiegate in relazione alla presenza,accanto al DP, di un disturbo dell'umore

DEPRESSIONE/DEMORALIZZAZIONE

LA “MARCIA” DEL PANICO

ATTACCHI DI PANICO INATTESI

IPOCONDRIA

ANSIA ANTICIPATORIA

EVITAMENTO FOBICO (Agorafobia / Fobia Sociale)

DEPRESSIONE ABUSO DI SOSTANZE

PANICO SITUAZIONALE

l'abuso di ansiolitici o alcolici nasce dal disagio indotto dalla sintomatologia ansioso-fobica del DP che conduce il paziente, in mancanza di risposte chiare al suo disagio, ad utilizzare tali sostanze come modalita' di auto-terapia

ABUSO DI SOSTANZE E/O ALCOLICI

A) Una componente medico-biologica che si avvale dell’utilizzo di farmaci psicoattivi.

TRATTAMENTO INTEGRATO DEL DISTURBO DI PANICO

Blocco della ricorrenza degli attacchi di panico

B) Una componente psicoterapica cognitivo-comportamentaleche si avvale di tecniche di esposizione comportamentale

Modificazione dei comportamenti e delle abitudini maladattative apprese, in particolare superamento dei comportamenti di evitamento fobico

IL DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO

E’ UN DISTURBO CRONICO AD ESORDIO PRECOCE

E’ LIEVEMENTE PIU’ COMUNE NELLA DONNA

COLPISCE IL 3%-5% DELLA POPOLAZIONE GENERALE

EPIDEMIOLOGIA

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO

SINTOMI CARATTERISTICI DI UNO STATO DI ALLARME Condizione psichica di generale attesa apprensiva Segni e sintomi di attivazione vegetativa

STATO DI APPRENSIONE CHE INVESTE NUMEROSE AREE DELLA VITA CHE IN PRATICA RIGUARDA QUALSIASI EVENTI

SIGNIFICATIVA ALTERAZIONE DELLA QUALITA’ DI VITA

PRESENTAZIONE CLINICA

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO PRESENTAZIONE CLINICA

Manifestazioni cognitive Manifestazioni Somatiche- sentirsi nervoso o sul filo del rasoio- risposte esagerate di allarme- difficolta' di concentrazione- sensazione di testa vuota- incapacita' a rilassarsi- difficolta' di addormentamento- irritabilita'- atteggiamento apprensivo- paura di morire- paura di perdere il controllo- paura di riuscire ad affrontare le situazioni

- dispnea e sensazione di soffocamento- palpitazioni- sudorazione o mani fredde e bagnate- bocca asciutta- vertigini o sensazione di sbandamento- nausea, diarrea o altri disturbi

addominali- vampate di calore, o brividi- pollachiuria- disfagia o "nodo alla gola"- tremori, contrazioni muscolari- tensioni o dolenzia muscolare- facile affaticabilita'- irrequietezza

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO

PATOLOGIE ORGANICHE: Feocromocitoma ipertiroidismo

INTOSSICAZIONE DA ECCITANTI

ALTRI DISTURBI D’ANSIA O PSICHIATRICI

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO

SINDROME DEPRESSIVA E DEMORALIZZAZIONE

ABUSO DI ALCOLICI O ANSIOLITICI

COMPLICANZE

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO

1. INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA

2. USO DI MOLECOLE CON BASSO PROFILO DI ABUSO E DIPENDENZA: a. Venlafaxina b. Inibitori della ricaptazione della serotoninac. Buspirone

3. TECNICHE DI RILASSAMENTO/TRAINING AUTOGENO

TRATTAMENTO

LE FOBIE SPECIFICHELA FOBIA SOCIALE

FOBIA SPECIFICHE

ETA’ PRECOCE DI ESORDIO

TIMORE PERSISTENTE ED ESAGERATO DI SPECIFICI OGGETTI O SITUAZIONI CON UNA MARCATA QUOTA DI ANSIA ANTICIPATORIA SE ESPOSTI AGLI STESSI

QUADI SEMPRE SI PRESENTANO COME QUADRI SECONDARI AD ALTRI DISTURBI D’ANSIA

TRATTAMENTO DI SCELTA: TERAPIA COMPORTAMENTALE DI ESPOSIZIONE

FOBIA SOCIALE

ETA’ PRECOCE DI ESORDIO

E’ LIEVEMENTE PIU’ COMUNE NELLA DONNA

COLPISCE IL 3%-13% DELLA POPOLAZIONE GENERALE

POTENZIALE EVOLUTIVO VERSO QUADRI CLINICI COMPLESSI IN CUI LE CONSEGUENZE SECONDARIE (Depressione, Alcolismo, Abusi di Sostanze) ASSUMONO UN RUOLO PREMINENTE CON UN ELEVATO RISCHIO SUICIDARIO

EPIDEMIOLOGIA

FOBIA SOCIALE

MARCATA E PERSISTENTE PAURA E/O EVITAMENTO DI SITUAZIONI SOCIALI NELLE QUALI IL SOGGETTO E’ ESPOSTO AL POSSIBILE GIUDIZIO DEGLI ALTRI. IL TIMORE E’ RIVOLTO ALLA POSSIBILITA’ DI AGIRE O MOSTRARE SINTOMI ANSIOSI TALI DA UMILIARLO O METTERLO IN IMBARAZZO

EVITAMENTO COME UNICA STRATEGIA PER MANTENERE UN PROPRIO EQUILIBRIO

SIGNIFICATIVA ALTERAZIONE DELLA QUALITA’ DI VITA E RIDUZIONE DELLA PERFORMANCE IN SITUAZIONI SOCIALI

PRESENTAZIONE CLINICA

FOBIA SOCIALE TIPI DI FOBIA SOCIALE

Fobia Sociale Specifica:ansia sociale limitata a situazioni specifiche

Fobia Sociale Generalizzata: ansia sociale pervasiva e generalizzata

FOBIA SOCIALE

SINDROME DEPRESSIVA E DEMORALIZZAZIONE RISCHIO SUICIDARIO IMPORTANTE !!

ABUSO DI ALCOLICI O ANSIOLITICI

COMPLICANZE

FOBIA SOCIALE

1. ASPETTO PSICOEDUCAZIONE

2. RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA-COMPORTAMENTALE

3. TRATTAMENTO FARMACOLOGICOa. BETA BLOCCANTI (Fobia Sociale Specifica) b. I-MAO REVERSIBILI, ISRS (Fobia Sociale

Generalizzata)

TRATTAMENTO

IL DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

PREVALENZA 1%-14% A SECONDA CHE CI SI RIFERISCA ALLA POPOLAZIONE GENERALE O A POPOLAZIONI A RISCHIO.

L'ESORDIO DEL DISTURBO COMPARE GENERALMENTE ENTRO 3 MESI DAL TRAUMA POTENDO TUTTAVIA PASSARE ANNI DALLO STESSO.

IL CORSO DEL DISTURBO E' VARIABILE ANDANDO INCONTRO AD UNA REMISSIONE COMPLETA NEL 50% ENTRO 3 MESI, MA POTENDO AVERE UN ANDAMENTO CRONICO IN NUMEROSI CASI.

ELEVATO RISCHIO DI SVILUPPARE ALTRI DISTURBI D'ANSIA, DISTURBI AFFETTIVI, DISTURBI SOMATOFORMI E FACILE TENDENZA ALL'ABUSO DI SOSTANZE E ALCOLICI.

EPIDEMIOLOGIA, DECORSO, COMPLICANZE

DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

Si scatena in seguito ad un eventi di grande impatto emotivo.

Esordisce immediatamente o dopo alcune settimane/mesi

Sono eventi generalmente al di fuori della gamma delle normali esperienze umane(Combattimenti militari, violenze personali o subite da persone care, rapimenti, tortura, prigionia in campi di concentramento o campi di guerra, disastri naturali o provocati, gravi incidenti automobilistici e diagnosi di malattie mortali)

PRESENTAZIONE CLINICA

DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

PERSISTENTE RI-ESPERIENZA DEL TRAUMA ATTRAVERSO IMMAGINI, PENSIERI O SENSAZIONI

INCUBI AL RIGUARDO E REAGIRE CON MOLTA ANSIA QUANDO SI PRESENTINO STIMOLI IN GRADO DI RIEVOCARE L'EVENTO TRAUMATICO

PERSISTENTEMENTE EVITAMENTO DEGLI STIMOLI LEGATI AL TRAUMA

INTORPIDIMENTO DELLA REATTIVITÀ GENERALE ALL'AMBIENTE PERSISTENTI SINTOMI DI IPERVIGILANZA (INSONNIA, IRRITABILITA',

DIFFICOLTA' DI CONCENTRAZIONE, IPERVIGILANZA).

PRESENTAZIONE CLINICA

DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

TRATTAMENTO FARMACOLOGICO• ISRS• antidepressivi triciclici• I-MAO e RIMA • clonidina, propanolo, carbamazepina, l'acido valproico

TECNICHE DI RILASSAMENTO, TRAINING AUTOGENO E BIOFEEDBACK

TRATTAMENTO

TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DEI DISTURBI D’ANSIA: LINEE GUIDA

I. ESISTE UNA LATENZA DI RISPOSTA VARIABILE TRA 3-6 SETTIMANE

II. PUO’ ESSERCI UN PEGGIORAMENTO DEL QUADRO CLINICO NELLE PRIME 2 SETTIMANE

III. COMPORTA EFFETTI COLLATERALI, TALORA PARTICOLARMENTE DISTURBANTI

IV. E’ INEFFICACE NEL 20-30% DEI CASI

V. RICHIEDE UNA FASE DI MANTENIMENTO DI ALMENO 6-12 MESI DAL MOMENTO IN CUI SI EVIDENZIA UNA RISPOSTA CLINICA

RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA- Informazione corretta sulla natura del disturbo, sul trattamento e sulla prognosi.- Correzione della tendenza alla catastrofizzazione dei sintomi somatici

DESENSIBILIZZAZIONE COMPORTAMENTALE - Esposizione graduale alle situazioni-stimolo delle reazioni

fobiche al fine di rieducare il soggetto ad affrontare le situazioni temute senza paura.

PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALEDEI DISTURBI D’ANSIA: LINEE GUIDA