foglie n.14/2014

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AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 14 • 1 Agosto 2014 R La Cipolla rossa di Acquaviva raggiunge gli scaffali dei supermercati A Grottaglie Vino è Musica firmato dagli chef pugliesi Progetti, analisi ed iniziative per “vivere meglio” Produzione e commercio mondiale di oli di oliva nel 2013-2014 AGROALIMENTARE AMBIENTE AGRICOLTURA 800milA coltiVAtori A 480 euro Al mese Dopo unA VitA Di sAcrifici, unA pensione riDicolA col cAppello in giù

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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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Page 1: FOGLIE n.14/2014

AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 14 • 1 Agosto 2014

R

La Cipolla rossa di Acquavivaraggiunge gli scaffali dei supermercatiA Grottaglie Vino è Musicafirmato dagli chef pugliesi

Progetti, analisi ed iniziative per “vivere meglio”

Produzione e commercio mondiale di oli di oliva nel 2013-2014AGROALIMENTARE

AMbIENTE

AGRIcOLTuRA 800milA coltiVAtoriA 480 euro Al mese

Dopo unA VitA Di sAcrifici,unA pensione riDicolA

col cAppello

in giù

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MondoFrutta

G

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952

EditriceG.Ed.A. Giovani Editori AssociatiSoc. Coop. Via Alcide De Gasperi

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Direttore responsabileVito Castellaneta

Grafica e impaginazione

Hanno collaboratoDonato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini,

Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laruccia,

Nica Ruospo, Maria Fortino, Gianni Colaianni,

Rino Pavone Annamaria Fanelli

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In Svizzera vendite super per le ciliegie,il prezzo delle mandorle al raddoppio in Argentina

1 AGOSTO 2014 - n. 14 - AnnO 9

QuIndIcInAle dIAGrIcOlTurA

AGrOAlImenTAreTurISmO rurAle

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iappone: i politici sono delle teste di frutta - I politici giap-ponesi - rinomati per il

loro stile sobrio - hanno cominciato ad apparire in pubblico indossando dei cappelli giganti a tema ortofrutti-colo. Ciliegie, asparagi e altro ancora; l’obiettivo è promuovere l’ortofrutta locale. Pioniera di questa tendenza è stata Mieko Yoshimura, governa-tore della Prefettura di Yamagata, area che produce circa il 70% delle ciliegie giapponesi. La Yoshimura si è infatti presentata ad una riunione pubblica con un copricapo a forma di ciliegia gigante, con tanto di picciolo verde. Hanno seguito il suo esem-pio il sindaco di Tsuruoka, Masaki Enomoto (cappello a forma di seme di soia), e il sindaco di Mogami, Shi-gemi Takahashi (cappello a forma di asparago). Argentina: il prezzo delle mandorle al raddoppio in tre mesi - Il prezzo delle noci nei su-permercati dell’Argentina è aumen-tato quasi del 100% negli ultimi 30 giorni, mentre quello delle mandor-le è raddoppiato da marzo ad oggi. Questi incrementi sono dovuti alla scarsa offerta sul mercato, causata a sua volta dalle gelate di settembre 2013, che danneggiarono non solo la

drupacee, ma anche noci e mandorli. A ciò deve aggiungersi il fatto che la domanda di frutta secca e a guscio cresce in inverno (fase stagionale in cui l’emisfero sud si trova adesso). Svizzera: una stagione “eccezio-nale” per albicocche e ciliegie - Quest’anno, la produzione svizze-ra di albicocche è stata “a dir poco eccezionale: nei negozi, sono state commercializzate 7.200 tonnellate e altre 3.000 andranno alla vendita diretta e all’industria”. Così riferisce Hubert Zuffrey, direttore di Valais, azienda che quest’anno andrà a co-prire la metà dei consumi svizzeri. Ottimo anche il bilancio per le ven-dite di ciliegie che sono cresciute più del 20% rispetto ad un anno fa. Export frutticolo brasiliano: in Europa un frutto su 4 - Una vol-ta lasciato il confine brasiliano, la frutta fresca esportata prende, nel-la stragrande maggioranza dei casi, la via dell’Europa, dove nel 2012 è stato spedito almeno un frutto su quattro. Meta principale sono stati i Paesi Bassi, che hanno importato il 39% delle esportazioni brasiliane; seconda destinazione principale, la Gran Bretagna, con una quota del 18%, seguita dalla Germania (12%).

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L’AGRICOLA NOCESE S.R.L. ha compiuto più di vent’an-ni e nasce come piccola officina di riparazioni, passando poi alla costruzione di Caricatori Frontali che è diventata, il cuore dell’azienda, ed ogni anno perfeziona e modifica in meglio il suo potenziale per stare al passo con i tempi, ampliando i sui obiettivi con la costruzione di una vasta gamma di attrezzi agricoli, con il commercio di plurimarche di trattrici e macchine agricole e movimento terra, diven-tando unico importatore di potatrici meccanizzate spagno-le marca Jumar, con l’apertura di un magazzino di ricambi agricoli e con tante altre idee da elaborare e renderle reali.Ogni suo passo è frutto di una storia di lavoro dedicato all’agri-coltura e dalla passione che mette in tutte le sue opere,cercando di soddisfare le necessità dei clienti, migliorando così la tecnologia delle macchine, oltre al servizio di assistenza.Oggi amplia e ingrandisce il suo magazzino ricambi, tutto per la fienagione di ogni marca come bcs, gaspardo, wola-gri tonutti..… reti e spago di ottima qualità, tubi raccordati di diversa misura, assortimento di bulloneria, oleodinami-ca, oli, grassi, fanaleria, ricambi per trattrici, filtri aria, filtri olio per macchine agricole ed industriali……..Venite a trovarci e sarete accolti da staff specializzato per ogni tipo di vostra esigenza nel campo dell’agricoltura.Disponendo inoltre di agevolazioni finanziarie a basso co-sto per offrire ai nostri clienti vantaggiose soluzioni di paga-mento per qualsiasi esigenza.

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La natura è la terra e la terra da la vita ……. e per far si che essa dia i suoi frutti bisogna coltivarla e lavorarla e l’Agricola Nocese s.r.l. da sempre realizza macchine per l’agricoltura che la “curano” in tutte le sue necessità.

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N°12 - 1 luGlio 2014 7

Sommario

25

18 800mila coltivatori a 480 euro Dopo una vita di sacrifici, una pensione ridicola22 il pugliese piccinno vicepresidente Unaprol consorzio olivicolo italiano25 regione puglia promuove la cooperazione nei settori agricoltura e pesca nardoni sulla pac Sulla difesa dell’olivicoltura non arretriamo

AGRIcOLTuRA 8 cipolla rossa di acquaviva per vivere “cent’anni e in salute”: 9 la cipolla rossa nei supermercati da Acquaviva Delle Fonti alla GDO10 mandorle e sapori a corte a Conversano la quattro giorni12 assobirra e m5s contro pressione fiscale per il settore birraio italiano14 anguriata pro made in italy nel primo agribeach d’Italia per i crocieristi il fiorone la delizia di Puglia nel progetto di valorizzazione15 produzione e commercio mondiale oli di oliva nel 2013-201416 a grottaglie vino è musica firmato dagli chef pugliesi

26 differenziata bene puglia e basilicata Menzione speciale per Bari27 dell’ulivo non si butta via niente Un case study unico in Europa progetto pars_eco Ama l’ambiente e sostieni chi è nel bisogno

23 gal dei trulli e di barsento Tourism Development in Rural Areas nasce fruit gourmet expo La nuova fiera dell’ortofrutta

AGROALIMENTARE AMbIENTE

TuRISMO RuRALE

5 giappone: politici teste di frutta Svizzera vendite super per le ciliegie

MONdO FRuTTA

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8 www.foglie.tv

CQUAVIVA DELLE FONTI - Consueto ap-puntamento estivo con il gusto gli scorsi 19 e

20 luglio con la sagra dedicata alla Ci-polla Rossa di Acquaviva delle Fon-ti (Ba). La XVII edizione della festa dedicata alla tipicità agroalimentare della cittadina barese, è stato il sesto appuntamento della rassegna “Eventi dal Sud Est barese”, organizzata dal Gruppo di Azione Locale Sud Est Barese: un cartellone che mette in rete tutte le principali feste e sagre dei comuni di Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano, raffor-zando ulteriormente l’offerta turistica e l’azione di promozione e valorizza-zione dei prodotti e dei territori del Gruppo di Azione Locale. Protagonisti di questa edizione della festa di Acquaviva sono stati il pop-rock d’autore degli Stadio in tournée con “Immagini del vostro amore” (con-

certo gratuito il sabato in Piazza Gari-baldi) e la brillante comicità di Dario Vergassola: il comico ligure ha con-dotto il talkshow “Cent’anni di salute” durante la domenica dedicata alla sa-gra. Un dibattito sulla sana alimenta-zione che ha visto esperti di settore a confronto tra momenti di comicità, immancabilmente conditi con i sapori della tradizione a base di cipolla rossa, da degustare negli stand allestiti nel centro cittadino.Uno spettacolo dai molteplici aspetti che ha inteso dare in modo diverten-te informazioni utili sulla qualità dei prodotti locali e i benefici derivanti dal loro utilizzo. Durante la serata è stata presentata la prima edizione di “Contadini 2.0 – Targa Cipolla d’oro”. Il premio rappresenta un rico-noscimento per quegli imprenditori agricoli o esperti impegnati ad ap-portare qualità ed innovazione anche in termini tecnologici al locale settore primario.

ALa ricetta per vivere “cent’anni e in salute”: cipolla rossa, musica e risate

la Festa della cipolla rossa di Acquaviva

Agroalimentare

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9N°14 - 1 AGoSTo 2014

l Consorzio di promozione, tutela e valorizzazione delle Qualità Tipica di Puglia ha con-ferito in modo esclusivo alla

cooperativa Vivafrutta OP la fase di commercializzazione presso la gran-de distribuzione italiana ed estera del prodotto tipico Cipolla rossa di Ac-quaviva , sottolineando come qualsi-asi altra vendita che non sia effettua-ta dalla Vivafrutta OP non è tutelata né controllata dal Consorzio, con il rischio quindi che non si tratti della vera Cipolla rossa di Acquaviva. Que-sto particolare bulbo viene coltivato presso un’ottantina di produttori, su una superficie complessiva superiore a 100 ettari.La Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti è riconoscibile per la tipica for-ma appiattita e per la sua colorazione violacea: ha forma discoidale dello spessore minimo di 6-7 centimetri fino ad un massimo di 15 cm e peso di circa 500 grammi. Il colore del bul-bo, tra il rosso carminio e il violaceo si schiarisce verso l’interno, sino a dive-nire completamente bianca.La Cipolla Rossa di Acquaviva si di-

Grazie alla collaborazione esclusiva con la cooperativa Vivafrutta OP, il pregiato bulbo ha trovato la sua stra-da verso la vendita al dettaglio nel ca-nale GDO-Grande distribuzione orga-nizzata. Il responsabile commerciale delle Vivafrutta Donato Fanelli riferi-sce a FreshPlaza: “Tra le prime catene italiane a credere in questo progetto figura Eurospin Tirrenica, con la quale abbiamo iniziato già da due settimane con una continuità di fornitura che ci lascia ben sperare, mentre all’estero abbiamo iniziato un rapporto com-merciale con la ditta Formy Gmbh”. Il core business di Vivafrutta - conclude Fanelli - è rappresentato da ciliegie ed uva da tavola, la quale tra poco inizie-remo a commercializzare, ma abbia-mo sposato la filosofia del Consorzio che tutela, garantisce e controlla la

i

la cipolla rossa di Acquaviva delle Fontiraggiunge gli scaffali dei supermercati

Al via la commercializzazione presso le catene della GDO

produzione e i produttori, grazie al quale potremmo sviluppare in futuro azioni promozionali nei punti vendita delle catene con Chef pugliesi e gruppi di musica Folk tipica pugliese per ani-

mare e far degustare la Cipolla di Ac-quaviva. Inoltre stiamo pensando an-che ad un concorso a premi che faccia vincere un viaggio in un agriturismo in Puglia a chi consuma la nostra cipolla”.

stingue per il suo sapore particolar-mente dolce conferitogli dalle falde acquifere di Acquaviva della Fonti, comune del sud est barese che nacque proprio sulle fonti sorgive di questo territorio. Il suo sapore è cosi delicato al punto che lo si può gustare anche crudo per condire insalate e cialde. I composti solforati della Cipolla di Ac-quaviva hanno proprietà medicinali capaci di prevenire l’aterosclerosi,

inibire l’aggregazione delle piastri-ne, abbassare la pressione sanguigna ed il colesterolo, favorire la diuresi è un alimento tonificante che possiede un’azione antisettica e disinfettante. Il Consorzio di promozione, tutela e valorizzazione delle Qualità Tipica di Puglia riunisce le aziende agricole delle produzioni tipiche pugliesi e le aziende di trasformazione.

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Agroalimentare

ONVERSANO – E’ anda-ta in scena a Conversa-no la quattro giorni (dal 24 al 27 luglio scorsi)

“Mandorle e Sapori a Corte”, ker-messe gastronomica che coniuga gli antichi saperi e sapori della cucina regionale, rendendo omaggio ad un prodotto di eccellenza che il mondo agricolo e dell’agro-alimentare sta ri-scoprendo: la mandorla pugliese. Il rilancio di questo frutto prezioso è legato alla possibilità del suo largo impiego, dai preparati alimentari alla cosmesi. Troppo spesso, però, pro-viene dall’estero. Da qui l’iniziativa di promuovere il recupero di colture e tradizioni locali, bio e a filiera corta.La riscoperta della mandorla. Chi abita o frequenta le campagne si sarà accorto che il mandorlo è la prima pianta a fiorire e che ogni anno ci preannuncia la primavera. Già questo primato ci dovrebbe convincere sulla necessità di tornare a coltivare questo albero robusto e poco esigente. Ma è soprattutto per la qualità e la versa-tilità dei suoi semi, che la mandorla merita di essere apprezzata. Quella del Sud Est Barese, in particolare, perché è buona e nutriente, altamen-te proteica, ricca di calcio e di acidi grassi essenziali utili a combattere le malattie cardiovascolari e a mante-nere una pelle giovane ed elastica. Da essa si possono ricavare paste, dolci e il cosiddetto “latte di mandorla”, una bevanda rinfrescante, dalle proprietà dissetanti, depurative e antinfiamma-torie, ricca di antiossidanti, fibre e mi-nerali. Dalle mandorle si ricava anche un prezioso olio limpido, che si usa come emolliente per le pelli secche e sensibili e che trova impiego nella formulazione di creme e preparati, perchè facilmente assorbibile e ricco di vitamina E.Purtroppo la maggior parte di questi semi oleosi presenti sugli scaffali dei negozi, o utilizzati come materia pri-ma, proviene principalmente da paesi lontani, soprattutto Spagna, Cina e Ca-lifornia. Negli ultimi anni però, grazie

C

A Conversano

“mandorle e Sapori a corte”

a una maggiore attenzione verso la filiera corta e la produzione biologi-ca, si sta riscoprendo una tradizione produttiva importante, soprattutto in Puglia, dove la pasticceria a base di mandorle è conosciuta da secoli.A Conversano e nel Sud Est Barese sono secondo i dati del Mipaf 800 gli ettari; 90 solo nella zona di To-ritto dove viene coltivata la cultivar “Filippo Cea” con metodo biologico; nel sud est invece trova largo spa-zio la Mandorla Genco, di cui si vuo-le attribuire la genitura proprio ad

un cittadino di Conversano. Questa produzione si sta imponendo anche all’attenzione dei circuiti dei gruppi d’acquisto per la produzione e com-mercializzazione di prodotti tipici, sa-lutistici e bio a base di mandorle. Le nostre mandorle vengono largamente impiegate dai presìdi Slow Food con un disciplinare per i mandorlicoltori atto a ricostruire una filiera in cui le mandorle sono prodotte, essiccate, sgusciate, spellate e vendute diretta-mente dai produttori.Negli anni passati i mandorleti, so-

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prattutto in Puglia, sono stati abban-donati per fare spazio a colture più redditizie, ma qualcosa sta cambian-do. Da qualche anno crescono le ini-ziative a tutelare il prodotto e valoriz-zarlo rispetto alla concorrenza. “Dietro un’autentica mandorla pu-gliese c’è sicuro nutrimento, anche per la nostra economia”: questo lo slogan che “Mandorle e Sapori a Corte”, organizzato dall’Associazione Culturale il Sud Est nel Cuore con la collaborazione di Coldiretti e Comu-ne di Conversano ha adottato per i 4 giorni vissuti in corso Morea e piazza Castello fra eventi, iniziative, degusta-zioni, show cooking, seminari, mostre d’arte e fotografiche, esibizioni mu-sicali, tornei sportivi, raduno d’auto d’epoca, esibizioni di aquiloni, visite guidate nel centro storico, escursioni in bicicletta lungo i magnifici percor-si rurali. Alla kermesse gastronomi-ca hanno partecipato 40 espositori, provenienti da tutta la regione, pronti ad esaltare il prodotto-man-dorla nelle sue più disparate decli-

nazioni gastronomiche: pasta con le mandorle, salame alle mandorle, formaggio alle mandorle, latte di

mandorla, rosolio e olio alle man-dorle, carne con mandorle e ovvia-mente tanti dolci.

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12 www.foglie.tv

irca 500 birrifici in tutta Italia, ben otto aziende industriali e due malterie con 15

impianti produttivi distribuiti su tutto il territorio nazionale, dal nord al sud. Solo in Puglia si conta-no 24 birrifici artigianali e due di tipo industriale (a Bari e Massafra). Una realtà quella della birra italiana costretta ad una super-tassazione per coprire risorse mancanti in altri settori. E da settore in crescita con un buon potenziale, rischia di ritrovarsi sommerso dalla pressione fiscale. Proprio con l’obiettivo di bloccare almeno la terza tranche dell’aumen-to delle accise, prevista per genna-io 2015 e deliberate con il decreto 104 nell’ottobre 2013, i deputati 5 Stelle della Commissione Finanze e della Commissione Agricoltura hanno depositato una risoluzione ed una interrogazione parlamen-tare a favore del settore birrario italiano. Per l’accisa una escalation degna del miglior Sceriffo di Notting-ham: +93% negli ultimi 10 anni; +30% negli ultimi 15 mesi gli aumenti dell’aliquota. Una carrellata di decreti

C

Presentate una risoluzione ed una interrogazione parlamentare

Assobirra e m5S contro pressione fiscaleper il settore birraio italiano

legge, tra piccoli ritocchi e ripensa-menti, che hanno reso il popolo più sobrio d’Europa in pratica quello più tartassato con un’aliquo-ta pari a 2,7 euro per ettolitro e grado-plato che si prevede raggiunga i 3,04 euro dal nuovo anno. Assobirra ha fatto presente al Governo, documentandolo per mezzo di un dossier del centro stu-di Ref ricerche, che ci sono almeno sette ottimi motivi per desistere dall’aumento: un gettito fiscale inferiore alle aspettative (116 milioni rispetto ai 177 previsti), crollo dei posti di lavoro pari a 2.400 unità tra filiera ed indotto di cui se ne potrebbero salvare 1.200 evitando la terza tranche d’aumento, perdi-ta di potere concorrenziale verso i Paesi europei competitors, ricaduta maggiore sulle fasce più povere dei consumatori (visto che l’aumento della tassa si abbatte più sulle botti-glie da 66 cl le più consumate dalla massa) e l’effetto di aumento dei prezzi che si determinerà gioco forza se va in porto il terzo aumento.

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Agroalimentare

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13N°13 - 15 luGlio 2014

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14 www.foglie.tv

er tutto il mese di lu-glio, il progetto volto alla valorizzazione del-le eccellenze locali che

ha dato vita alla valigetta verde “I FILARI” , sostenuto dalla Provincia di Bari con la collaborazione della Provincia di Barletta-Andria-Trani e del Gal “Le Città di Castel del Monte”, si è avvalso della preziosa partecipazione del Gal Fior D’Olivi. La collaborazione tra le Province, il Gal “Le Città di Castel del Monte” e il Gal “Fior d’Olivi” è finalizzata allo sviluppo di attività promozionali dei prodotti tipici presso il porto di Bari. Nel corso degli appuntamen-ti, oltre alla valorizzazione del vino Castel del Monte DOC ROSSO, il Pri-mitivo DOC di Gioia del Colle e l’olio extravergine d’oliva DOP Terra di

PA luglio nell’ambito del progetto di valorizzazione prodotti tipici

Per i crocieristi la delizia di Puglia: il Fiorone

Agritrainer della frutta hanno offerto gratuitamente angurie, pesche, percoche e susine

Anguriata pro made in italy nel primo agribeach d’Italiaon si può certo dire che non sia stata apprezzata. Grande successo di ‘pub-blico e critica’, grazie al

fattivo contributo dei giovani della Coldiretti di Lecce, per la provocatoria anguriata in riva al mare, condita da pesche e percoche, in provincia di Lec-ce nel primo Agribeach d’Italia “Eden Salento” a Pescoluse, a Marina di Sal-ve, sulla strada provinciale Torre Pali, in quella che è un vero e proprio orto in riva al mare dove gli ortaggi appena raccolti vengono utilizzati per gli agri-aperitivi, ma anche per piatti a km 0, Le mamme hanno potuto affidare ad Ambra Mongiò, innovativa imprendi-trice rappresentante di Coldiretti Gio-vani Impresa, i bambini ospiti per una lezione di agricoltura sulla spiaggia, mentre i turisti si sono rinfrescati con fresche angurie e susine 100% made in Puglia. Una lodevole iniziativa a favore del made in Italy e del Made in Puglia in un periodo non facile per i produt-tori: “L’Italia si colloca all’undicesimo posto a livello mondiale per la pro-

duzione di angurie – dichiara Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Pu-glia – destinando alla coltivazione del cocomero circa 20.000 ha e in Puglia si concentra il 20% della produzione. Spesso, purtroppo, la frutta acquistata e consumata non è né italiana né pu-gliese . Basti pensare all’invasione che la Puglia sta subendo di angurie prove-nienti dalla Grecia e vendute, spaccian-dola per italiane, al prezzo di a 8/10 centesimi di euro”. La Coldiretti presenterà al Governo puntuali proposte per interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro: una corretta riconver-sione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle ven-dite sottocosto nella grande distri-buzione organizzata; la regolamen-tazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutua-listici per affrontare le situazioni

eccezionali; la progettazione di nuo-ve forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più fa-cilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Grande distri-buzione organizzata (Gdo), maggio-ri controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui pro-dotti di importazione, troppo fre-quentemente spacciati per italiani. Per l’immediato, al fine di dare mag-giore soddisfazione a chi produce la buona frutta e rilanciare i consumi di più alta qualità e far ripartire mercato e prezzi negli ultimi 60 giorni di cam-pagna, Coldiretti sostiene la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Mauri-zio Martina, ha fatto alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento stra-ordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) che riguardi sia soci sia non soci di orga-nizzazioni ortofrutticole.

N

Bari, sono stati offerti in degusta-zione ai crocieristi i frutti principi dell’estate barese, i fioroni. Gli ap-puntamenti degustativi sono il risul-tato dello sviluppo del fitto program-ma di promozione delle eccellenze agroalimentari del territorio della Provincia di Bari e della Provincia di Barletta-Andria-Trani , che sin dal-la sua ideazione, fortemente voluta

dall’ Assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Provincia di Bari, Francesco Caputo , ha previsto una lunga serie di azioni di marke-ting territoriale e commercializza-zione, iniziando dalla partecipazione e a fiere internazionali, proseguendo con l’inserimento di prodotti stagio-nali e mirando alla conquista della Grande Distribuzione Organizzata.

Agroalimentare

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15N°14 - 1 AGoSTo 2014

l Consiglio Oleicolo Internazio-nale ha presentato le stime re-lative all’ultimo anno su produ-zione e commercio mondiale di

oli di oliva. La produzione mondiale sarebbe cresciuta a 3,1 milioni di tonnella-te (dai 2,4 dell’anno precedente). La sola Spagna registrerebbe un incre-mento del 187%, non solo per un più favorevole andamento climatico, ma anche per un aumento delle superfici coltivate a olivo ( 2,5 milioni di ettari, di cui 600 mila irrigati), con impianti fortemente intensivi, ad alta produt-tività e bassi costi. L’Italia avrebbe invece ridotto la propria produzione del 16%. I prezzi medi sono quasi ovunque calati. L’offerta spagnola ha condizio-nato i mercati. In Italia gli oli di oliva extravergini a fine maggio avrebbero registrato prezzi medi di 3,6 €/Kg, quando in Spagna erano di 2 €/Kg e in Tunisia di 2,3 €/Kg. Gli scambi commerciali mondiali di oli di oliva si sarebbero ridotti, mentre le giacenze sarebbero invece aumentate del 17%. Le importazioni sarebbero diminuite quasi ovunque: del 28% in Cina, del 12% in Brasile, del 7,9% in Australia, del 7% negli USA, del 4%

iProduzione e commercio mondiale di oli di oliva nel 2013-2014

AVA (TA ) - Conosce-re la vita delle api da vicino, vedere come si produce il miele e

magari degustarlo, tutto questo è stata la “Festa del taglio del miele” dello scorso 15 luglio a Sava (TA) presso il Centro Diurno – Un cen-tro per amico : un vero e proprio laboratorio di apicoltura, una della tante attività che il centro svolge annualmente. Sono tanti i laborato-ri didattici e formativi che gli edu-catori svolgono insieme ai ragazzi e fiore all’occhiello è proprio la pro-duzione di miele. Dopo aver conosciuto il mondo

SBalli, canti e assaggio di miele appena estratto

“Festa del taglio del miele” a Sava

nel Canada.Si richiama l’attenzione su queste sti-me perché inducono a fare doverose riflessioni, anche generali sulla evolu-zione della olivicoltura mondiale. Ovviamente i prezzi possono variare per molti motivi diversi, ma soprat-tutto in base ai costi di produzione, differenti tra Paesi e anche tra singole Regioni. Per esempio, il prezzo medio dell’extravergine italiano, indicato dal COI in rialzo a 3,6 €/Kg, raggiungereb-

be solo la metà circa del costo di pro-duzione in Toscana. Le confezioni di oli di oliva extraver-gine “Made in Italy” vengono troppo spesso offerte ai consumatori anche a prezzi inferiori ai costi sostenuti dal produttore. Dobbiamo prendere atto di una così evidente e ampia illegali-tà che va senza indugio denunciata secondo le norme legislative vigenti o altre da adottare.

delle api e le loro tante fasi via al di-vertimento a cura del “Centro boys”: i ragazzi si sono esibiti in balli e can-ti con durante la serata un gustoso appuntamento: la degustazione di

miele appena estratto.L’appuntamento nasce con la col-laborazione Arci Calypso di Sava, il Gruppo Scout Agesci Sava 2 e l’A.S.D. Tennis Sava.

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16 www.foglie.tv

A Grottaglie (ta)

lo street food a Vino è musica è firmato dagli chef pugliesiROTTAGLIE - Vino, olio, musica, aria buo-na, degustazioni ad hoc e “cibi di strada”,

sono stati i protagonisti a Grottaglie e precisamente nel suo “unico” quar-tiere delle Ceramiche, della V edizione di Vino è Musica andata in scena gli scorsi 31 luglio e 1 agosto. La novità più apprezzata quest’anno è stato il cibo di strada con lo “street food made in Puglia”, creato ad arte dai migliori chef pugliesi che si sono cimentati nella preparazione dal vivo di pietanze “street” rappresentative delle diverse aree della regione Puglia. Pietanze, farciture e condimenti crea-ti ad hoc utilizzando esclusivamente i migliori ingredienti di produzione locale. Riccardo Barbera, Agostino Bartoli, Vito Netti e Vito Rossini dell’associazione pizzaioli professio-nisti hanno presentato lo street food made in Puglia. Riccardo Barbera ha dato massima espressività alle materie prime di cui si rifornisce di-

G

rettamente da pastori, macellai e ca-sari dell’alta Murgia. Il suo piatto una fantasiosa insalata di grano duro con cipolla di Acquaviva, barattieri, pomo-dorino fiaschetto, caprino ed olio ex-travergine. Lo chef Agostino Bartoli , ha consentito di degustare una vera e propria novità: il Kebab all’italiana con verdure locali e carne podolica.Vito Netti ha regalato una bruschetta gourmet: bruschetta di pane arso con melanzana, cacio ricotta, pomodori in-fornati e capocollo di Martina Franca.Inoltre i famosi panzerotti e pucce pu-gliesi sono stati preparati direttamen-

te dal vice presidente dell’Associazione Pizzaioli Professionisti, Vito Rossini.

Agroalimentare

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N°12 - 1 luGlio 2014 17

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Dopo una vita di sacrifici, una pensione ridicola

InPS: 800mila coltivatori a 480 euro al mese

Riceviamo e Pubblichiamo:

eppur si muove…

n Italia ci sono piu’ di 800 mila pensionati coltivatori diretti con pensioni non superiori a 480 euro al mese che stanno

vivendo un periodo estremamente difficile ma che, nonostante questo sono anche impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà. E’ quanto afferma la Fedepensionati Coldiretti nel commentare il rappor-to annuale dell’Inps secondo il qua-le il 43% dei pensionati, ovvero 6,8 milioni di persone, riceve uno o piu’ assegni per un importo totale medio mensile ‘’inferiore a 1.000 euro lordi. La maggioranza dei coltivatori diret-ti pensionati riceve meno della metà di questa cifra - afferma il presiden-te di Federpensionati, Antonio Man-sueto – nel sottolineare che “i nostri pensionati comprendono la difficile situazione del Paese, ma non possono

el giorno dell’anni-versario dell’ottavo anno di commissa-riamento dell’ALSIA,

un piacevole “regalo” della Giunta regionale: è stata pubblicata sul sito istituzionale della Regione Basilicata la DGR n. 819/2014 che approva un disegno di legge per la “riorganizzazione dell’attività am-ministrativa dell’ALSIA”.

Finalmente, dopo 8 anni, un atto concreto che si avvia al vaglio isti-tuzionale e democratico del Con-siglio regionale. Speriamo che si proceda celermente e che si arrivi ad una riforma che assicuri effet-tivamente “efficacia ed efficienza” all’Agenzia.Per scaricare la DGR 819/2014 vai all’indirizzo http://coord-tecnici-alsia.jimdo.com/

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tacere sull’insostenibilità sociale della situazione dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sulle quali si vanno sempre più scaricando i disservizi e le insufficienze dell’intervento pubbli-co”. Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto

delle pensioni più basse ma va anche riconosciuto - conclude Federpensio-nati Coldiretti - un sostegno per le fa-miglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza.

Agricoltura

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Politiche Agricole

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Agroalimentare

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l Presidente della Coldiretti di Lecce, Pantaleo Piccinno, è stato nominato vicepresi-dente di UNAPROL, consorzio

olivicolo italiano, nel corso dell’ul-timo consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Da-vid Granieri.“Forte sarà la voce della Puglia – ha dichiarato il neo eletto Piccinno – nel-le politiche di promozione e tutela dell’extravergine di oliva di qualità. Nel corso dell’ultimo decennio le im-portazioni complessive di oli di oliva in Puglia sono cresciute più rapida-mente delle esportazioni, confer-mando il sostanziale deterioramento della posizione competitiva della filie-ra pugliese sui mercati esteri. Le im-portazioni complessive di oli di oliva ammontano in media a circa 87.000 tonnellate, di contro le esportazioni si aggirano sulle 38.000 tonnellate. Gli oli stranieri vengono importati princi-palmente da Spagna, Grecia e Tunisia, acquistati a prezzi più bassi rispetto al prodotto regionale e utilizzati dagli imbottigliatori per l’ottenimento di blend con oli regionali”.L’Italia detiene una quota pari al 20% della produzione comunitaria. A giu-gno 2014, secondo i dati forniti dal Mipaaf, il settore presenta conta una produzione di 465mila tonnellate, un import di 593mila tonnellate, l’export pari a 354mila tonnellate e i consumi hanno sfiorato le 700mila tonnellate. Il 76% delle vendite made in Italy all’e-stero appartiene alla categoria degli oli di pregio (vergine+extravergine). I principali mercati di sbocco sono rap-presentati da Usa e Germania; ottima anche la posizione del Giappone. Per le Dop l’Italia con 43 denominazioni (42 Dop e 1 Igp), detiene il 38% del-le designazioni di origine dei mar-chi europei. Segue la Grecia con 29 e la Spagna con 27. Per le produzioni Bio, il 14% delle superifici Bio, pari a 164.488 ha, sono appannaggio dell’o-livicoltura e la produzione di olio bio-logico risulta maggiormente concen-trata in Puglia (33%), Calabria (30%) e Sicilia (11%).“Sotto il pressing durato anni di Col-

iunaprol: il pugliese Piccinno vicepresidente nazionaleAgricoltura

diretti – ha ricordato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – è stata approvata legge “salva olio Made in italy”, un risultato straordi-nariamente importante, raggiunto nonostante le tante ‘insidie’ di quan-ti – italiani e pugliesi - intendevano, senza esserci riusciti, ostacolare il percorso di trasparenza e legalità che il comparto olivicolo-oleario aspetta-va da anni. Oggi abbiamo la possibilità di dare un’altra sterzata al problema in Parlamento dove approvare uno specifico emendamento diretto a ri-spondere alle osservazioni dell’Unio-ne Europea ed a rendere operativa la norma ed il Decreto ministeriale pub-blicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 2007 che ha imposto in Italia l’obbligo di etichettatura dell’olio ex-tra vergine di oliva, ripristinando tra l’altro il tappo antirabbocco a tutela del vero extravergine italiano anche nella ristorazione”.In Puglia nonostante il riconoscimen-to comunitario per 5 oli DOP (Deno-

minazione d’Origine Protetta) al ‘Ter-ra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’, ‘Dauno’, ‘Collina di Brindisi’ e ‘Terre Tarentine’ ed una produzione pari a 11 milioni di quintali di olive ed oltre 2,2 milio-ni di quintali di olio, con un’incidenza della produzione olivicola regionale su quella nazionale pari al 36,6% e al 12% di quella mondiale, è proprio il comparto olivicolo-oleario ad essere maggiormente colpito dal fenomeno delle sofisticazioni.

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l territorio del GAL “Terra dei Trulli e di Barsento” è stato protagonista, dal 2 al 4 agosto, di un importante evento del

progetto di cooperazione “ECI – locan-de”, in chiave di valorizzazione ciclotu-ristica delle nostre eccellenze storico-ambientali ed enogastronomiche ed ovviamente delle punte di diamante Alberobello e Grotte di Castellana. La città di Putignano ha avuto un ruolo significativo in questo contesto, sia come sede di arrivo della tappa di lu-nedì 4 agosto, con animazioni in Piaz-za Plebiscito, a latere della festa patro-nale di Santo Stefano, ma soprattutto con la centrale operativa dell’evento, che è stata la Locanda del GAL dei Trulli e di Barsento, individuata, pre-via selezione pubblica, nella masseria Suite 801, che ricade nella porzione del territorio putignanese della incan-tevole oasi naturalistica di Barsento.Cicloturisti presenti da diversi terri-tori, guidati da la Ciclofficina, hanno percorso sperimentalmente gli iti-nerari in bicicletta che il GAL, nelle

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Turismo Rurale

european Country inn (eCi 2) – tourism Development in rural Areas

le eccellenze di Puglia con il Gal dei Trulli e di Barsentodi nica ruospo

scorse settimane, ha provveduto ad infrastrutturare ed animare con una rete di operatori locali che è stata atti-vata tramite incontri pubblici. Inoltre, nel corso della tre giorni, nella Locan-da del GAL, si sono tenuti laboratori del gusto dei diversi territori italiani del progetto ECI, con partecipazione libera. “Si tratta di ulteriore momento di valorizzazione integrata del nostro territorio – ha affermato il presiden-te del GAL Stefano Genco – in quanto ci consente da un lato di farlo vivere in Agosto ad un segmento in grande crescita come quello cicloturistico, e, dall’altro, spinge gli operatori del ter-

ritorio ad avviare azioni congiunte per l’offerta di quei servizi di accoglienza di rete che possono definitivamente far decollare e consolidare il turismo in tutti i nostri comuni”In questo contesto, la Locanda del GAL si pone come luogo fisico di cono-scenza diretta ma anche multimediale dell’intera area, con riferimento all’of-ferta turistica, enogastronomica, am-bientale e culturale. Quindi una vera e propria vetrina aperta a residenti e turisti per vivere un’esperienza di co-noscenza autentica e diversificata.

eronafiere presen-ta la prima edizione di Fruit Gourmet Expo-Rethink fresh

produce and nuts, un format fieristico pensato per costruire un nuovo percorso commercia-le e promozionale dell’ortofrut-ta, utilizzando il driver del gusto e della qualità, in un confronto diretto tra produzione, decision maker internazionali della di-stribuzione, mondo del gusto e professionisti della ristorazione. La manifestazione, nata da una collaborazione con NCX, è in pro-gramma a Verona dal 5 al 7 mag-gio 2015. Ripensare l’ortofrutta nell’ottica di una maggiore valo-rizzazione delle produzioni, con

VLa nuova fiera che ripensa il settore dell’ortofrutta, coniugando business e gusto

nasce Fruit Gourmet expo

l’obiettivo di aumentare le cono-scenze del consumatore finale e, quindi, creare maggiori e miglio-ri occasioni di consumo e di bu-siness: questo è il messaggio che Fruit Gourmet Expo vuole rivolgere agli espositori, interessati a sco-prire nuovi modi per dare valore ai prodotti ortofrutticoli, in tavola e nei punti vendita, che possono in-

tercettare gli interessi dei visitatori, guidati sempre più dal gusto e dalla qualità nel consumo di ortofrutta. Tre sono le aree in cui si suddivide l’evento, una parte espositiva dedi-cata agli operatori del settore, una di contenuto con workshop forma-tivi tenuti da esperti e una più spe-rimentale e spettacolare, dedicata a show-cooking e degustazioni.

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ontalto di Castro (Vt) - Si è svolta lo scorso 15 luglio, presso l’azienda Agricola Saltalamacchia,

il campo vetrina Horto Pro di BASF dedicato al Pomodoro e realizzato in collaborazione con ISI Sementi e la cooperativa Foce del Fiora di Montalto di Castro. La complessità che contraddistin-gue la coltivazione del pomodoro richiede competenze tecniche spe-cifiche, ma non solo, sono necessari formulati efficaci e innovativi, capaci di realizzare al meglio la redditività dell’agricoltore. Proprio in tal senso, il catalogo BASF eccelle per numero e qualità dei prodotti. BASF, leader nella coltura del pomodoro, è infatti in grado di offrire programmi di di-fesa specifici ed innovativi per ogni area geografica italiana, funzionali alle più moderne pratiche di difesa integrata. Antiperonosporici di asso-luta affidabilità come Cabrio® Duo e Cabrio® top, o come quelli della “Famiglia Forum®”, sono stati re-

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Presso l’azienda Saltalamacchia

Campo Vetrina Horto Pro di Basfdedicato al Pomodoro

centemente affiancati da nuovi prodotti, come enervin® Duo ed enervin® top: la nuova soluzione contro peronospora. “Durante la visita in campo, abbiamo potuto osservare le migliori performan-ce della linea di difesa BASF che, grazie all’effetto AgCelence di Cabrio Duo e Cabrio top, mostra un ottimo controllo di patogeni, come alternaria e peronospora, soprattutto in un anno che rimarrà nella storia per quanto riguarda i danni creati da quest’ultima.” af-ferma Gaetano Garigliano, Technical Area Manager BASF Italia Div. Agro. Presenti all’iniziativa rappresentanti delle maggiori aziende agricole della zone, che hanno potuto approfondire le proprie co-noscenze sulla linea BASF e sulle varietà Defender e Impact di ISI Sementi.

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nterventi regionali per la promozione dell’aggregazio-ne di imprese agricole e della cooperazione per lo sviluppo

del sistema agroalimentare e della pesca”. Sono le ultime disposizioni di legge approvate all’unanimità dal Consiglio Regionale per porre un fre-no alla frammentazione improduttiva che paralizza la filiera agroalimenta-re e della pesca. Con questo provve-dimento s’intende risolvere uno dei problemi che attanaglia il nostro set-tore primario spegnendo sul nascere la capacità di penetrare con successo i mercati nazionali ed esteri. La Regio-ne Puglia riconosce alla cooperazione un ruolo cruciale per lo sviluppo qua-litativo, sostenibile e competitivo del sistema agroalimentare, della pesca , delle aree costiere rurali e marittime. Si spera quindi che i collaudati mo-delli organizzativi basati sull’aggrega-zione delle aziende che intervengono nelle fasi di raccolta, condizionamen-to, lavorazione, trasformazione, e commercializzazione dei prodotti agricoli, zootecnici, forestali, della pesca e dei servizi connessi, possano migliorare gli standard qualitativi del-le produzioni ed accrescere la capaci-tà di commercializzazione attraverso un utilizzo ottimale delle risorse am-bientali e un contenimento dei costi di

e scelte del Governo relative al primo pila-stro PAC continuano a svilire comparti come

quello dell’olivicoltura pugliese, che è blasone di alta qualità per tutta la produzione agroalimentare italiana”. Così in una nota l’Asses-sore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia nonché coor-dinatore nazionale degli assessori regionali all’agricoltura, Fabrizio Nardoni. “Scelte – continua – che

contesteremo fino all’ultimo e su cui chiederemo spiegazioni al mi-nistro Martina. Abbiamo ricevuto una proposta di decreto sulla nuova PAC che ancora una volta dimostra la volontà Governo e del ministro di fare da soli le scelte fondamentali della riforma. Come sistema delle Regioni con senso di responsabili-tà abbiamo provato a migliorare la proposta del ministro che invece ha rotto tutti gli equilibri tra le Regioni essendo fortemente sbilanciata ver-

so alcuni settori e con un deficit di attenzione per il comparto primario del Sud. Oggi lo schema di decreto è gravemente peggiorativo ed impone di abbandonare il ruolo istituzio-nale per esprimere forte contrarie-tà sulla riforma PAC formulata dal Ministero, perché arbitraria, squi-librata e penalizzante per storie di eccellenze come per la Puglia quella dell’olivicoltura. Sulla difesa di que-sta produzione non siamo disposti ad arretrare - conclude.”

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la regione Puglia promuove la cooperazionenei settori agricoltura e pesca con una legge ad hoc

di Paola Dileo

PAc nardoni: “Sulla difesa dell’olivicoltura pugliese non arretriamo”!di Paola Dileo

produzione, grazie anche all’adozione di economie di scala. A beneficiare di aiuti saranno le cooperative singole o associate e i loro consorzi, purché iscritti all’albo nazionale delle Socie-tà Cooperative a Mutualità Prevalen-te. Previsti contributi per favorire ed accrescere l’aggregazione tra coope-rative, per elevarne la dimensione economica, per finanziare progetti orientati alla commercializzazione e al marketing, per incentivare l’in-novazione dei processi produttivi ( lavorazione, trasformazione e com-mercializzazione), per capitalizzare le cooperative e i loro consorzi. Al fine di agevolare la capitalizzazione verrà istituito un “fondo di rotazione” e la “stipula di convenzioni con istituti di

credito” sia per l’erogazione di presti-ti da restituire entro 5 anni, sia per la concessione di aiuti sugli interessi per i mutui erogati sempre dalle banche convenzionate. Mentre all’Osserva-torio Regionale sulle Cooperative Agroalimentari il compito di appro-fondire e monitorare l’andamento cooperativo allo scopo di assicurare un’assistenza informativa qualificata ed aggiornata. Sarà sempre l’osserva-torio, ogni anno, ad esprimere parere in vista del programma di interventi da realizzare nel corso dell’esercizio finanziario. Dopo aver acquisito il parere, entro 60 giorni dall’approva-zione del bilancio, la Giunta Regionale procede con l’adozione.

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Agricoltura

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ARI - Sfiorati i 3 milio-ni di tonnellate: la rac-colta differenziata di carta e cartone in Italia

torna a crescere (+1% in più rispetto al 2012) ed è l’area Sud a registrare l’incremento maggiore (+4,8%). Segue il Centro (+4,6%), mentre il Nord risen-te maggiormente degli effetti della crisi economica sui consumi, e di riflesso sul-la produzione dei rifiuti e chiude l’anno in negativo (-1,7%), pur mantenendo il primato per quantità raccolta (1,6 milio-ni di tonnellate).È questa la fotografia emersa a Bari durante la presentazione del XIX Rap-porto Annuale sulla raccolta differen-ziata di carta e cartone di Comieco, il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica.Nel corso del forum “Modelli per lo sviluppo di raccolta e riciclo di carta e cartone al Sud” promosso da Comie-co per la presentazione del rapporto, i rappresentanti istituzionali di alcune importanti città del Sud hanno condivi-so le rispettive buone pratiche con l’ob-biettivo di mettere in rete le esperienze e confrontarsi su questi temi anche con il Comune di Ponte delle Alpi (BL), che è risultato anche quest’anno ai vertici della classifica dei Comuni Ricicloni di Legambiente, confermandosi caso d’ec-cellenza nazionale.Sono intervenuti all’incontro il Sindaco di Bari Antonio Decaro, il Sindaco del Comune di Cosenza Mario Occhiuto, il Presidente Amiu Puglia Gianfranco Grandaliano, il Presidente Asia Bene-vento Lucio Lonardo, il Presidente Ri-sorse Ambiente Palermo Sergio Mari-no, il Direttore Federambiente Gianluca Cencia, e Piero Capodieci di Conai.All’interno della macroarea Sud, i segna-li positivi giungono soprattutto da Basi-licata e Puglia, che realizzano rispetti-vamente +15,8% e +7,9% nella raccolta differenziata di carta e cartone rispetto al 2012. Quello lucano è il maggior incre-mento percentuale a livello nazionale.Trend generalmente in crescita in tutte le regioni, con le uniche criticità in Mo-lise e Calabria.Con una resa media di 27 kg per abi-

BMenzione speciale per Bari

raccolta differenziata carta e cartone, bene Puglia e Basilicata

tante (+1,2 kg per abitante rispetto al 2012), la raccolta procapite nel Sud ri-sulta ancora lontana dal valore medio nazionale che nel 2013 registra 48,4 kg per abitante. Guida la Sardegna (45,2 kg/abitante-anno), che riscavalca l’A-bruzzo (43,7 kg/ab-anno) in un appas-sionante testa a testa che dura ormai da alcuni anni. Terzo gradino del podio per la Puglia (29,7 kg/abitante-anno) che si avvia a superare la soglia dei 30 kg.Proiettando il valore medio nazionale a tutto il meridione le quantità aggiuntive sono valutate in 450mila tonnellate di nuova raccolta comunale.Una menzione speciale per Bari, prima città metropolitana del Sud che si confer-ma tra le realtà più virtuose per la raccol-

ta differenziata di carta e cartone. 67 kg/abitante costituiscono un dato del 38% superiore al dato nazionale, in linea, ad esempio, con il dato medio procapite di una regione di riferimento come l’Emilia Romagna Il riciclo dei materiali cellulo-sici è nel DNA dei baresi e rappresenta quasi la metà della raccolta differenziata cittadina e il 18% della raccolta di carta e cartone in regione Puglia. Queste buone performance lasciano comunque spazio a crescita soprattutto nella raccolta dif-ferenziata per le famiglie.Il confronto con le città campione del sud mostra come nonostante il contesto di difficoltà economico e nella gestione dei servizi, si possano ottenere standard qualitativi di valore.

Ambiente

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quattro anni dall’inizio della produzione, la Fiu-sis di Calimera è diventa-ta un case study su come

innestare attività industriali all’interno di un’economia agricola utilizzandone i materiali di scarto.Si tratta di un tema che negli ultimi anni sta destando numerose preoccupazioni circa le implicazioni sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale.In questo contesto, nasce la necessità di considerare non solo l’efficienza di un distretto agro energetico attraverso l’analisi di nuove tecnologie in grado di minimizzare l’esaurimento delle risorse naturali, ma anche quella di garantire che il benessere umano sia uniforme-mente distribuito tra la popolazione.Queste le unicità di FIUSIS: filiera cor-tissima, bassissimo impatto ambientale, eticità nelle dinamiche socio-economi-che. Fiusis è un micro-impianto per la cogenerazione energetica di prossimità, completamente e perfettamente integra-to con l’agricoltura locale e attenta alla

Aun case study unico in europa

“dell’ulivo non si butta via niente”

ITONTO - Si è tenuto lo scorso 23 luglio nelle sede del Banco delle Opere delle Ca-

rità, nel Mercato Agroalimentare di Bitonto, il workshop “Progetto PARS_ECO. Ama l’ambiente so-stieni chi è nel bisogno. Cam-pagna per la raccolta degli oli vegetali esausti” finalizzato a pre-sentare modalità di gestione e stru-menti operativi dell’iniziativa. Il progetto Pars_eco, finanziato dal-la Regione Puglia con il program-ma Apulian Living Labs, nasce con l’obiettivo di promuovere il recu-pero e riciclo degli oli vegetali

esausti.L’iniziativa del 23 luglio rappre-senta un’importante occasione di riflessione sul tema della sosteni-bilità ambientale, del riciclo e del recupero dei materiali, ed in parti-colare degli oli esausti, nonché sulle opportunità offerte in tale direzio-ne dalle nuove tecnologie. Obietti-vi principale della giornata è stato quello di avviare, di concerto con le realtà partecipanti, processi di coin-volgimento attivo della cittadinanza e delle parrocchie del territorio nel perseguimento delle finalità pro-gettuale generali.La fase di sperimentazione del

progetto si comporrà di diverse attività, a partire dalla campagna di sensibilizzazione sul tema vei-colata attraverso il portale web e l’APPlicazione mobile alle azioni di raccolta degli oli tramite appositi contenitori allocati presso le par-rocchie. Per incentivare la parteci-pazione dei cittadini saranno atti-vati meccanismi premianti basati sulla quantità di olio consegnata da ogni singola comunità parrocchia-le e che permetteranno di ricevere buoni acquisto spendibili per i beni alimentari, configurando così il pro-getto anche in termini etico-solidali e di contrasto alla povertà.

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Ama l’ambiente e sostieni chi è nel bisogno

Progetto PArS_ecOcampagna per la raccolta degli oli vegetali esausti

salvaguardia dell’ambiente. L’impianto è infatti alimentato da scarti di potatura di legno d’ulivo raccolti gratuitamente dall’azienda presso le campagne circo-stanti: ben il 50% della materia prima proviene da un raggio inferiore a15 km dalla sede dell’impianto, mentre il re-stante proviene da località distanti non più di 50 km.A questo si sommi la riduzione del ri-schio di incendi nelle campagne derivan-te dai fuochi indiscriminati di ramaglie. La materia prima dell’impianto è costitu-ita per il 95% da ulivo e per il restante 5% da pini marittimi e querce: sono tutte

rimonde locali.Le ceneri derivanti dalla combustione del legno vengono recuperate e impiega-te per la produzione di cemento.Da 4 anni a questa parte la raccolta in loco delle ramaglie d’ulivo è passata dai 40.000 alberi per il primo anno a più di 1.000.000 alberi nel quarto anno di atti-vità. L’azienda è in grado di risponderealle richieste ed ha ampia capacità di as-sorbimento degli scarti della produzione agricola.Intorno all’impianto gravita un indotto di cooperative agricole incaricate della rac-colta e triturazione delle ramaglie.

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Eventi

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Lavoro

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