foglie n.02/2016

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N° 2 • 1 FEBBRAIO 2016 R Il futuro dei Gal Consorzi di bonifica: alberi e canneti nei canali Le 10 diete più efficaci per la salute AGRICOLTURA AGROALIMENTARE L’ItALIA dELL’ORtOFRuttA A BERLINO quALI LE INNOvAzIONI 2016? AgRIcOLtuRA • AgROALImENtARE • tuRIsmO RuRALE

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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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N° 2 • 1 FEBBRAIO 2016

R

Il futuro dei Gal

Consorzi di bonifica: alberi e canneti nei canali

Le 10 diete più efficaci per la salute

agrICOLTUra

agrOaLImenTare

L’ItALIA dELL’ORtOFRuttA A BERLINO

quALI LEINNOvAzIONI 2016?

AgRIcOLtuRA • AgROALImENtARE • tuRIsmO RuRALE

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Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952

Editrice

G.Ed.A. Giovani Editori AssociatiSoc. Coop. Via Alcide De Gasperi

11/13 - 70015 - Noci (BA)

Direttore responsabileVito Castellaneta

Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati

Hanno collaboratoDonato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Nica Ruospo,

Rino Pavone, Maria Fortino

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StampaGrafica 080 - Modugno (BA)

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1 FEBBRAIO 2016 - n. 2 - AnnO 11

QuIndIcInAlE dIAgRIcOltuRA

AgROAlImEntAREtuRIsmO RuRAlE

A FRuIt lOgIstIcA lO stAnd ItAly pIù gRAndE dI sEmpRE

otto l’ombrello del marchio Italy, il Cso, Fruitimprese e Italia Or-

tofrutta si presentano quest’an-no a Fruit Logistica di Berlino (3-5 febbraio) con lo stand più grande di sempre. Con un’area che supera i 1.000 metri qua-drati nel Padiglione 2.2 Stand A04, il consueto spazio comu-ne che identifica, da sempre, il meglio dell’ortofrutta italia-na si amplia ulteriormente per dare spazio alle tante richieste di adesione e si presenta con un layout rinnovato e di grande impatto visivo con una forte at-tenzione alle tante e differenti realtà produttive presenti. Lo spazio Italy a Berlino può esse-re considerato una delle più im-portanti e riuscite esperienze di sinergia tra aziende concorrenti del settore ortofrutta ed è un progetto realizzato insieme, da tre realtà aggregative come Cso Fruitimprese e Italia Ortofrutta con il contributo di Ice a cui è dedicato uno spazio eventi e cooking show e l’area Fruit& Veg Experience. Lo stand Italy,

S

editoriale

nell’edizione 2016, è un per-corso nella immensa e variega-ta offerta di ortofrutta italiana con una maggiore attenzione alle diversità, alle nuove aggre-gazioni, alle tipicità, al biologico e alle produzioni di eccellenza locali. Lo stand è un viaggio nel-la italianità con spazi persona-lizzati e differenziati a seconda delle esigenze delle aziende. Uno stand in cui saranno rap-presentate tutte le regioni ita-liane e tutti i prodotti di qualità dell’offerta nazionale. Lo spazio sarà, come sempre, caratteriz-zato da una grande accoglienza ed ospitalità con la possibilità di ricevere i clienti e i visitatori offrendo sfiziose degustazioni a base di prodotti rigorosamente made in Italy. Lo spazio Italy a Fruit Logistica sarà occasione di incontro e di confronto con le massime autorità del settore e con i media e i buyer provenien-ti da tutti il mondo. Una presen-tazione in grande stile dell’I-talia ortofrutticola che punta sempre di più sulla qualità e la differenziazione dell’offerta.

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SOmmarIO

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aLImenTazIOne

evenTI

TUrISmO rUraLe

agrOaLImenTare

agrICOLTUra

edITOrIaLe

14 grandO dUrO gli impegni di Confagricoltura Bari23 CIttà deLL’ OLIO Coordinamento regionale a Bitetto COrsO dI pOtatUra a Cellino san Marco25 sUCCO dI MeLOgranO Vaccino naturale per l’influenza26 CasteLLana grOtte tappa pugliese del girolio d’Italia

8 FrUIt LOgIstICa 2016 Quale sarà l’innovazione dell’anno?

9 FrUtta Quali sono i brand più conosciuti?

10 regIOne pUgLIa garantito il dialogo sul futuro di gal e gac

12 OrtaggI dI IV gaMMa studio sulla shelf-life più lunga

20 CredItO agrICOLO Organizzato da tecnici alimentari e agrari

21 COnsOrzI BOnIFICa Canali in condizioni pessime

18 dIete Le dieci diete più efficaci

24 COnFIndUstrIa Confronto sul sistema imprenditoriale

16 BIt 2016 La puglia protagonista a Milano

5 FrUIt LOgIstICa 2016 Lo stand Italy più grande di sempre

28 pUgLIa a taVOLa Quarta edizione del premio29 aIs LeCCe Celebra il torre testa

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1. Automatoè un distributore automatico per il pun-to vendita. da tre contenitori rotolano nel carrello della spesa diverse varietà di pomodoro Cherry. Ogni contenito-re ha un proprio imbuto e può essere azionato singolarmente. Così il con-sumatore ha la possibilità di scegliere se comprarne uno solo o più, se vuole prenderne di un solo colore oppure por-tare a casa una combinazione di pomo-dori rossi, arancioni e gialli. automato è igienico e, per i consumatori più giovani, un’alternativa ludica che stimola ad ac-quistare le verdure.2. Enjoyaè un peperone unico, a strisce giallo-rosse. e’ caratterizzato da un sapore pic-

cante, molto aromatico e da un morso croccante. Inoltre, questi peperoni han-no un elevato contenuto di vitamina C. enjoya, con i suoi colori è adatto per insalate, ma, con una salsa appropriata, anche come spuntino. enjoya è disponi-bile nelle taglie 60-80, 70-90, 80-100 e 90-110 mm ed è già stato lanciato nei paesi Bassi, nel regno Unito, negli stati Uniti e in germania.3. Genuine Coconuè un cocco biologico con un’apertura brevettata e fornito con una cannuccia. genuine Coconut contiene acqua di coc-co proveniente da noci di cocco organi-che verdi, che può essere consumata di-rettamente dal suo contenitore naturale o estratta grazie al semplice sistema di

8 www.foglie.tv

FRuIt lOgIstIcA: QuAlE sARà l’InnOvAzIOnE dEll’AnnO?I candidati al Premio innovazione del settore ortofrutticolo

agricoltura

apertura. Le noci di cocco crescono in modo naturale nel cuore della thailan-dia e sono raccolte al punto ottimale di maturazione, cioè quando la noce di cocco contiene una grande quantità di acqua con sostanze nutritive e minerali vitali.4. Harvest AutomationLe insalate verdi possono essere non solo prodotte, raccolte e imballate in modo completamente automatizzato con il sistema Mobile gully system. L’im-pianto le solleva automaticamente dal-la linea di inseminazione e le taglia. In funzione del grado di automazione, le insalate possono essere anche diretta-mente confezionate. dopo la produzio-ne di pomodori e altra ortofrutta già da diverso tempo coltivata in idro-colture, ora il mercato si trova di fronte ad una svolta verso le verdure a foglia. a causa della crescente domanda, la produzione verrà massicciamente ampliata. Questo porterà ad una forte tensione sui prez-

Oltre 65.000 visitatori professionali provenienti da più di 135 Paesi, il 3 e 4 febbraio prossimi, avranno l’opportunità di votare per l’innovazione dell’anno. Con il Fruit Logistica Innovation Award verranno premiati nuovi prodotti e servizi di eccellenza che daranno all’industria dell’ortofrutta si-gnificativi impulsi nel futuro. Queste le 10 novità in lista:

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zi. L’automatizzazione dunque, non solo durante la semina e la produzione, ma anche in fase di raccolta e confeziona-mento, sarà in grado di assorbire alcune di queste tensioni sull’aumento dei costi.5. Kitchen Minis®- Tomatoè un piccola, compatta e visivamente attraente pianta di pomodoro ciliegino per il davanzale domestico che produ-ce fino a 150 frutti nel corso dell’anno. La particolarità è la piccola dimensio-ne della pianta: solo da nove a undici centimetri di larghezza e 35 centimetri in altezza. I frutti pesano da otto a die-ci grammi ed hanno un valore Brix tra i sei e sette gradi. Il sapore è dolce ed aromatico e può contribuire a far sì che i bambini e gli adolescenti mangino più verdure, imparando qualche cosa in più sulle piante, i frutti e sulla loro produ-zione, seguendone tutto lo sviluppo.6. Outspan SamLa campagna Outspan sam descrive vivacemente ai bambini il modo in cui

il frutto dalla piantagione arriva al pun-to di vendita. In quattro video vengono mostrate tutte le tappe: dalla semina alla raccolta, l’imballaggio, il trasporto e la vendita al consumatore diretto. La storia è raccontata da Outspan sam, un personaggio che è stato appositamente creato per questo marchio.7. Parmentine’s Cupsono recipienti da 250 grammi di pata-te per il forno a microonde, confeziona-to con 25 grammi di basilico, pomodoro o salsa di erba cipollina con formaggio bianco. Le patate sono lavate e pronte per il consumo, le tazze sono leggere e facili da trasportare e il prodotto può es-sere preparato sia in ufficio che a casa in modo assolutamente semplice e rapido. sei minuti nel forno a microonde garan-tiscono al consumatore un pasto sano e gustoso ma a basso contenuto di grassi.8. Pearl Herbs “perle di erbe” hanno gli steli corti e la dimensione di circa un centimetro, ri-

sultano quindi ideali per la guarnizione dei piatti. Le piccole erbe fresche sono disponibili in più di dieci varietà, tra l’altro, nelle seguenti versioni: basilico, amaranto, girasole, prezzemolo e cavolo cinese. Hanno un sapore assolutamente delicato.9. QualyCheckè un’applicazione che, durante il control-lo qualità di frutta e verdura, utilizzando le maschere standardizzate, genera un rapporto estremamente chiaro, anche con l’ausilio di immagini. al termine dei controlli, il rapporto può essere inviato automaticamente ad un database e a un gruppo di destinatari preselezionati di posta elettronica.10. Wow! Colourful Perupassono i nuovi assortimenti di patate che derivano dalle varietà originali del-le ande. Offrono una nuova gamma e un’interessante diversità di gusto, colore e forma. attualmente ci sono quattro va-rietà disponibili.

L ’ortofrutta, per anni, è stato un mondo anoni-mo, con prodotti in ven-dita senza una loro pre-

cisa identità. I primi ad approcciare il settore con politiche di brand, a mettere il bollino sulla frutta, per dirla con parole povere, hanno però avuto ragione: chi investe in marketing e comunicazione, e più generalmente in differenziazione del prodotto, viene infatti ricorda-to dal consumatore. e non a caso i marchi più conosciuti in campo frutticolo sono Chiquita, Melinda, del Monte, Valfrutta, Marlene e ro-saria. Questo è quanto emerso da un’indagine realizzata da Manage-ment solutions e presentata dal prof. Fabio ancarani, direttore exe-cutive master in sales e Marketing

della Bologna Business school. “da notare la presenza di marche cross tra fresco e trasformato, come del Monte e Valfrutta”, osserva ancara-ni. “In ogni caso, al netto di rosa-ria, sono tutti marchi che da molti anni hanno investito sul proprio brand, con importanti campagne pubblicitarie”.L’indagine è stata condotta sul web, attraverso un questionario linkato su Facebook. L’elaborazione è stata poi sviluppa-ta su 141 risposte valide. e grazie all’indagine, ha spiegato il docen-te, è stato possibile comprendere la percezione degli intervistati in relazione all’italianità dei prodotti e all’importanza della territoria-lità, in modo da poter sviluppare riflessioni anche sull’effetto “made in” e di come questo possa essere

giocato sui mercati internaziona-li. nel questionario è stato anche chiesto agli intervistati di indicare quali marche di frutta conoscesse-ro in relazione a un elenco dato. In questo caso, i marchi più conosciu-ti sono risultati: Chiquita, Melinda, Marlene, Val Venosta, pink Lady e rosaria. Il comparto melicolo è quello più presente e ricordato con quattro brand su sei. “Un elemento importante – sottolinea Fabio an-carani – è la disponibilità di spesa da parte dei clienti nei confronti dei prodotti che garantiscono un brand riconosciuto: il 56% dei con-sumatori è disposto a pagare un prezzo leggermente superiore per acquistare un prodotto frutticolo con una propria etichetta. Quindi la marca paga”.

Frutta: quali sono i brand piu’ conosciuti dai consumatori?Ricerca del prof. Ancarani

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www.foglie.tv

S uccesso di pubblico e in-teresse presso il Cinepor-to della regione puglia, dove si è discusso del

futuro di gaL e gaC in una tavola rotonda organizzata da agrinsie-me puglia. durante l’incontro si è accennato alla fusione di gruppi di azione Locale e gruppi di azione Costiera ma soprattutto si è discus-so della riduzione del numero dei gaL, vista il ridimensionamento dei

fondi europei destinati alla puglia (150 milioni di euro). I criteri di se-lezione non sono ancora stati sta-biliti, saranno piuttosto argomento di dibattito nei prossimi tavoli isti-tuzionali, durante i quali agrinsie-me si è impegnata ad assicurare un discorso unitario, come ha sottolineato raf-faele Carrabba, coordinatore di agrinsieme puglia.daniel dal Corso e gianni porcelli

hanno illustrato il documento di agrinsieme che fondamentalmente chiede l’istituzione di un Comitato regionale di Coordinamento e di indirizzo su tutte le future attività dei gaL e dei gaC, possibilmente presieduto dall’assessore di gioia, e propone alcune idee per il futuro degli stessi. L’ assessore alle risorse agroalimentari Leonardo di gioia ha espresso l’intenzione di premia-re gli ambiti territoriali che propor-

“gARAntItO Il dIAlOgO sul FutuRO dI gAl E gAc”AGRINSIEME E REGIONE PUGLIA

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agricoltura

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11n° 2 - 1 FeBBraIO 2016

ranno una base societaria più ampia e progetti che contengano le istanze reali dei vari portatori di interesse. Il direttore del dipartimento agri-coltura e sviluppo rurale regione puglia gianluca nardone, invece, ha promesso una selezione basata esclusivamente sulle progettualità migliori e ha asserito la volontà di cogliere tutti i suggerimenti deri-vanti dai rappresentanti degli sta-

keholder e di istituire il Comitato di gestione richiesto da agrinsieme. La tavola rotonda coordinata da Carlo ricci, consulente della rete rurale europea, ha previsto anche gli inter-venti di angelo petruzzella, allean-za delle Cooperative settore agroa-limentare, donato rossi, presidente di Confagricoltura puglia,tommaso Battista, Copagri puglia, giuseppe alagia, direttore C.I.a. puglia e di al-

berto Casoria di assogal puglia che ha difeso strenuamente il lavoro fatto nella vecchia programmazione e soprattutto di tutelare le persone che ci hanno lavorato. non resta che aspettare i bandi, con i criteri che si stabiliranno in questi mesi, affinché i GAL possano pro-porre i propri piani di azione Locale che devono essere approvati entro ottobre 2016.

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U n recente studio con-dotto presso l’Usda, il dipartimento statuni-tense per l’agricoltura,

apre nuove prospettive per il pro-lungamento della conservazione dei vegetali di IV gamma nei punti vendita. In particolare, l’équipe del genetista vegetale John stommel, del laboratorio di miglioramento genetico dei prodotti ortofrutti-coli, e il tecnologo alimentareYa-guang (sunny) Luo del Laboratorio di Qualità alimentare di Beltsville, nel Maryland, hanno valutato una variegata gamma di peperoni in base alle caratteristiche che po-trebbero prolungarne la durata conservazione dopo il taglio.I ricercatori hanno esaminato 50 tipi di peperoni disponibili in com-mercio e dalla raccolta dell’ars – peperone dolce, peperone lungo grande, jalapeno e serrano – per trovare quelli in grado di resistere a una conservazione prolungata in cella frigorifera, e se il peperone dolce e quello lungo hanno evi-denziato segni di deterioramento dopo 10-14 giorni di conservazio-

ne, come la perdita di fluidi – una caratteristica negativa poiché fa perdere al prodotto consistenza e commerciabilità –, il jalapeno e il serrano non hanno perso liquidi fino a 14 giorni di conservazione.gli scienziati hanno scoperto che alcune varietà di ciascun tipo di peperone hanno mostrato un ec-cezionale conservazione dei fluidi oltre i 14 giorni, rimanendo sodi e non evidenziando la rottura dei tessuti. I risultati offrono nuove opportunità per gli agricoltori di aggiungere alle piante, attraver-so la selettocoltura tradizionale, i caratteri che contribuiscono alla qualità dei prodotti di IV gamma, scegliendo varietà d’eccellenza, e questo, secondo stommel, andrà a beneficio dell’industria alimentare e dei consumatori.L’azione stessa del taglio dei pro-dotti freschi produce danni ai tes-suti vegetali, aumenta la respira-zione e abbrevia la conservazione post-raccolta. La perdita di fluidi dai tessuti è strettamente correla-ta alla qualità e alla shelf-life dei prodotti freschi di IV gamma ed è

indicativa di danno cellulare e re-sponsabile delle variazioni nega-tive del colore, della consistenza, del sapore dei prodotti, oltreché della crescita microbica.anche le lattughe, ingrediente base delle insalate in tutto il mon-do, sono oggetto del migliora-mento genetico. ad esempio, Luo e i genetisti vegetali ryan Hayes e Ivan simko dell’Unità di ricerca sul miglioramento e la protezione vegetale dell’ars di salinas, in Ca-lifornia, hanno trovato diversi mar-ker genetici che consentiranno ai coltivatori di lattuga di conferire al prodotto tagliato una più lunga conservazione. secondo Hayes la lattuga contenente un gene che provoca rapido decadimento di-venta infatti inutilizzabile in una o due settimane, mentre quella con un gene che consente un decadi-mento lento dura un mese o più.I risultati di questi studi di valu-tazione promettono quindi di fa-cilitare lo sviluppo di varietà mi-gliorate, con grande beneficio di produttori, confezionatori, trasfor-matori e consumatori.

sHElF-lIFE pIù lungA pER glI ORtAggI dI Iv gAmmAStudi del Dipartimento statunitense per l’agricoltura

agricoltura

www.foglie.tv12

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14 www.foglie.tv

S

I

i è svolto a gravina il con-vegno organizzato da Confagricoltura Bari per discutere di valorizzazione,

rigidità nei contolli ed import del grano duro. dall’incontro sono scaturiti i se-guenti auspici:• più controlli al grano in entrata dall’e-stero per verificare il livello di micotos-sine (funghi tossici) presenti;• una revisione da parte della Commis-sione europea sui livelli di micotossine

che indicano qualità. attualmente in Italia il livello di micotossine consenti-te per norma è pari a 1750, mentre in paesi come il Canada il livello è pari a 1700; dato che genera effetti sulla con-correnza;• un’azione di lobby in Europa al fine di favorire misure che diano contezza del-la materia prima in etichetta;• un impegno da parte delle Istituzio-ni regionali ad inserire premialità ai produttori di grano duro di qualità nel

prossimo psr.grande disponibilità all’ascolto da parte dell’assessore all’agricoltura della re-gione Basilicata Luca Braia e dell’asses-sore all’agricoltura della regione puglia Leonardo Di Gioia che hanno accolto le istanze dei presenti, ribadito l’impegno a dialogare con la nostra Organizzazio-ne, a sostenere la capacità commerciale del prodotto e ad intervenire su quelle Misure del psr che possono agevolare i produttori.

l ranuncolo pon-pon® Malva di Biancheri Crea-tions ha vinto il prestigio-so glazen tulp 2016 nella

categoria “Fiori recisi”. glazen tulp è un premio annuale, suddiviso in quattro categorie, promosso da FloraHolland. si tratta del più prestigioso ri-conoscimento del settore del-la produzione ornamentale e premia la migliore new entry dell’anno. I vincitori sono se-lezionati e nominati tra centi-naia di nuove cultivar e con-cetti introdotti ogni anno alla vendita all’asta. La giuria è composta da buyers e vendito-ri di FloraHolland, da esperti del settore e da una giuria po-polare orientata. Il ranuncolo pon-pon® Malva di Biancheri Creations è stato presenta-

to dalle aziende J.C. van der Hoorn (Olanda),Maatschap van Velden-seuneke (Olan-da), rijk de Jongh Flowers (Olanda), Maatschap J.W. nikerk-priem (Olanda), a. Middelburg(Olanda), Herman Moshe (Israele), Malca Farm Ltd. (Israele), daniel Flowers (Israele), del golfo green srL (Italia), Flor trade Internatio-nal (Italia) e La nuova Flori-coltura Mer (Italia). I glazen tulp 2016 sono stati assegnati nei giorni scorsi, nel corso di una cerimonia festosa nel Mu-seo Louwman a L’aia. secondo la giuria il pon-pon® Malva completa l’assortimento di fiori recisi, grazie ai suoi co-lori decisi e può contribuire a crea una nuova tendenza tra i consumatori.

QuEstIOnE gRAnO duRO: glI ImpEgnI dI cOnFAgRIcOltuRA BARI

Al pon-pon® malva di Biancheri creations il glazen tulp 2016

Convegno a Gravina

Ha vinto il primo premio nella categoria Fiori recisi

agroalimentare

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L e eccellenze agroalimen-tari, vitivinicole e turisti-che della puglia sono di nuovo grandi protagoni-

ste alla BIt, la Borsa Internazionale del turismo, dall’ 11 al 13 febbraio a Milano, dove sarà presente l’as-sessorato alle risorse agroalimen-tari per la regione puglia. e anche quest’anno, il Movimento turismo del Vino puglia, insieme alle Mas-serie didattiche, si farà portavoce di uno dei motori trainanti dell’Italia - il turismo enogastronomico - e fra i principali attrattori dell’incoming in puglia. Vino, prodotti gustosi del-

la terra pugliese e oli extravergine dal sapore inconfondibile saranno in vetrina durante i tre giorni della kermesse, all’interno dell’area dedi-cata “Food and Wine” (tra le novità della manifestazione). e non solo. saranno due le principali attività organizzate dal Movimento turismo del Vino puglia e dalle Masserie di-dattiche. ai visitatori sarà offerta la possibilità, secondo un calendario prestabilito, di “mettere le mani in pasta” e dare così forma alle famo-se orecchiette, una delle specialità pugliesi più conosciute al mondo. e con le “Lezioni di cucina”, i cuochi

pugliesi prepareranno golosi piat-ti tipici regionali, con racconto del territorio e degustazione dei vini del Movimento turismo del Vino puglia. saranno presentati anche percorsi e pacchetti turistico-eno-gastronomici tematici alla scoperta delle maggiori attrazioni storico-culturali, paesaggistiche ed agro-alimentari che fanno della puglia una destinazione attraente sotto ogni profilo.

Eccellenze di puglia protagoniste a milano Dall’11 al 13 febbraio alla Borsa Internazionale del Turismo

Turismorurale

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www.foglie.tv

a bbassa la pressione, fa perdere peso ed è facile da seguire. e’ la dieta anti ipertensione Dash (dietary

approaches to stop hypertension), la più efficace secondo la classifica dei migliori regimi alimentari pubblicata sul sito US News & World Report. Lo studio ha preso in esame 38 diete diverse, analizzando parametri come l’efficacia a breve e lun-go termine, rischi e benefici per la salute e costi. nella top 10 globale la “nostra” mediterranea occupa il quarto posto. non più di due cucchiaini di sale - La dieta dash è stata messa a punto dal national Heart, Lung, and Blood Institu-te americano per i pazienti con iperten-

sione. La caratteristica principale della dieta è limitare il sale complessivamente a 2,3 grammi al giorno, una quantità che equivale a poco più di due cucchiaini da caffè. “Basta prediligere cibi come frutta, verdura, cereali integrali - spiegano le li-nee guida della dieta - ed evitare quelli che si amano di più, dai dolci alla carne rossa, aggiungendo il tetto al consumo di sale”. Mediterranea “mista” al secondo posto.al secondo posto c’è una dieta dedica-ta al benessere del cervello in grado ridurre il rischio di alzheimer. si chiama Mind (Mediterranean-dash intervention for neurodegenerative delay) e unisce la dieta mediterranea al regime dash. I cibi

consigliati sono verdura, frutti rossi, le-gumi, pesce e olio d’oliva. La Mind, però, rispetto alla prima in classifica è meno efficace per perdere peso e richiede un impegno maggiore da parte del pazien-te. La dieta di casa nostra - alla dieta mediterranea pura e semplice è tocca-to il quarto posto a pari merito con altri regimi alimentari: quello che rende più fertili, quello della Mayo Clinic, quello an-ticolesterolo e la Weight Watchers. La dieta vegetariana è invece fuori dalla top 10 e occupa il tredicesimo posto, perché ga-rantisce una perdita di peso minore pur essendo tra le più impegnative da segui-re. ancora più in basso la dieta vegana, ferma al ventunesimo posto.

18

lE dIEcI dIEtE pIù EFFIcAcI: lA mIglIORE è QuEllA cHE cOmBAttE l’IpERtEnsIOnEUno studio ha analizzato 38 regimi alimentari

La classifica - L’ elenco delle prime dieci posizioni

1. dash 2. dieta della mente – mix fra dash e dieta Mediterranea 3. tlc - per combattere il colesterolo “cattivo” e le malattie cardiovascolari. non bisogna superare i 200 grammi di grassi saturi al giorno, pari al 7% delle calorie giornaliere.4. dieta della fertilità - Indicata per le donne che vogliono restare incinte. Unisce un regime alimentare proteico e vitaminico a una discreta attività fisica.5. Mayo Clinic - Lo scopo principale è quello di perdere peso. Il focus è sui comportamenti quotidiani da evitare, come ad esempio mangiare mentre si guarda la tv.6. dieta Mediterranea - gli obiettivi: perdere peso, contrastare le malattie croniche e prevenire il cancro.7. Weight Watchers - perdere peso contando le calorie ingerite. Qualche “deviazione” è concessa, a patto che non si sfori dal piano giornaliero stabilito.8. Dieta flexitariana - Offre i benefici di una dieta vegetariana senza dover rinunciare del tutto alla carne. Ben più importante della quantità di carne consumata, è la quantità di alimenti vegetali aggiunti alla dieta, come legumi, frutta secca, cereali integrali, frutta e verdura.9. dieta volumetrica - si basa sul consumo di cibi a bassa densità calorica, che però consentono il raggiungimento del senso di sazietà.10. Jenny Craig - Bisogna seguire un menù a base di pasti congelati e liofilizzati concepiti dall’omonima nutrizionista. I primi risultati sono evidenti dopo 28 giorni.

alimentazione

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n° 1 - 15 gennaIO 2016 19

Il mancato raggiungimento di un adeguato numero di ore di freddo comporta germogliamento e fioritura irregolari con effetti diretti sulla produzione. BLUprIns® è un concime organo-minerale a base di azoto, polisaccaridi e calcio, appositamente studiato per indurre il risveglio dalla dormienza di ciliegio, actinidia e uva da tavola.

BLUprIns® simula l’azione del freddo e stimola quindi il risveglio delle gemme dalla dormienza stimolando i naturali meccanismi fisiologici della pianta, perciò:

Uniforma lo sviluppo dei germogliUniforma la fioritura e migliora l’allegagione

Incrementa il numero di frutti e grappoli

Ora è possibile con Bluprins®RISVEGLIARE E NUTRIRE LE GEMME?

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20 www.foglie.tv

I l dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali, in collaborazione con l’asso-ciazione tecnici alimentari e

agrari, ha organizzato un semina-rio sul credito in agricoltura.Oltre 150 partecipanti al seminario sull’accesso al credito per l’impre-sa agricola organizzato in collabo-razione con UniCredit dall’associa-zione tecnici alimentari e agrari. al seminario di studio ed informa-zione sul credito in agricoltura con particolare riferimento alle impre-se agricole giovanili sono interve-nuti il prof emilio de Meo (diparti-mento di scienze agro ambientali e territoriali), il dott. Vincenzo Bi-saccia (agronomo e consulente per imprese agricole), dott. riccio e pa-dolecchia per Unicredit.

sEmInARIO sul cREdItO In AgRIcOltuRA Organizzato da associazione tecnici alimentari e agrari

agricoltura

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a lberi nei canali di sco-lo e canneti, tombini nelle aziende agricole ostruiti: è il bilancio

delle ispezioni effettuate squadra di tecnici di Coldiretti puglia si sta muovendo sul territorio per verifi-care che le opere per cui stanno ar-rivando i solleciti di pagamento ai contribuenti dei Consorzi di Bonifi-ca siano realmente state realizzate. “poi, ci stupiamo di smottamenti e allagamenti – denuncia il presi-dente di Coldiretti puglia, gianni Cantele – causati in puglia anche da semplici piogge. se l’acqua non ha modo di defluire le campagne si allagano e muoiono gli animali e a volte, purtroppo, anche le persone. I contribuenti sono chiamati oggi a pagare i ruoli 2014, calcolati sul-

n° 2 - 1 FeBBraIO 2016 21

cOnsORzI dI BOnIFIcA: AlBERI E cAnnEtI nEI cAnAlIAL VAGLIO LE OPERE MAI REALIZZATE DALLA PASSATA GESTIONE COMMISSARIALE

la scorta di un elenco di opera che la passata gestione commissariale ha dichiarato di aver completato. evidentemente in alcuni casi ciò non corrisponde al vero. per questo chiediamo al nuovo commissario dei consorzi di bonifica che faccia luce sulla gestione passata e deli-nei una mappa dei lavori effettiva-mente svolti sul territorio. Circa il pregresso non possiamo accettare ne tanto meno condividere ipotesi di risanamento delle strutture con-sortili che facciano gravare la de-bitoria pregressa sull’incolpevole platea dei contribuenti, sicuramen-

te disponibili a pagare in termini sostenibili i benefici realmente ottenuti.” si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigen-ze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti i qua-li hanno , loro malgrado, subito nell’ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione. per sopperire, seppure parzialmen-te, alla mancanza di entrate, conse-guente alla soppressione dei ruoli di contribuenza, la regione puglia fin dal 2003 ( legge regionale n. 19

/ 2003 ) ha erogato annualmente ai Consorzi, con debito di restitu-zione, consistenti anticipazioni fi-nanziarie finalizzate principalmen-te al pagamento degli emolumenti al personale e delle forniture eneL per assicurare la operatività degli impianti irrigui, ma lasciando sco-perte molte altre spese, tra le quali quelle attinenti la gestione dei ser-vizi consortili concernenti proprio la manutenzione delle opere di bonifica, degli invasi, degli impianti irrigui e delle reti idriche generan-do scontento tra gli utenti, conten-ziosi per danni e delegittimazione.

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P

C

arteciperà anche il Co-mune di Bitetto, con uno stand, alla decima edi-zione di “Olio Capitale”

che si svolgerà dal 5 all’ 8 marzo 2016 a trieste, nelle sale della stazione Marittima. si tratta della più importante fiera specializzata, interamente dedicata alle miglio-ri produzioni di olio extravergine d’oliva.saranno presenti un centinaio fra produttori e Comuni pugliesi. per mettere a punto la macchina orga-nizzativa, nonché caratterizzare la presenza pugliese a trieste, il pre-sidente nazionale enrico Lupi ha convocato il Coordinamento delle Città dell’Olio, scegliendo proprio Bitetto per la seduta in terra di pu-

glia. L’ assemblea si aprirà venerdì 15 gennaio alle ore 18, per l’in-contro con i produttori, protago-nisti diretti della vetrina promo-zionale a trieste. proseguirà nella giornata di sabato 16 gennaio per il coordinamento istituzionale. “Un prestigioso riconoscimento alla città di Bitetto – ha sottoline-ato il sindaco Fiorenza pascazio - e al lavoro dei suoi produttori olivicoli. Un percorso che porterà ad una ribalta nazionale di sicuro rilievo e interesse. percorso che si colloca nel solco dell’appassiona-to rilancio dell’agricoltura come motore propulsore dell’economia locale, che sta portando avanti l’assessore alle politiche agricole, Luisa palmisano”.

orso per potatori pro-mosso da simonit & sirch a Cellino san Marco dove, grazie alla

disponibilità e all’ospitalità di due palme, è stato possibile dare una risposta in aula e in vigna a una ventina di studenti giunti da ogni angolo d’Italia. e se le statistiche europee parlano di un incremento dell’ingresso dei giovani in agri-coltura e se secondo eurobaro-metro per un sondaggio realizza-to per conto dell’Ue il 95% degli italiani ritiene «l’agricoltura un

settore importante per il futuro», quello che si è verificato a Celli-no è la risposta autentica a que-sta previsione. Una classe con una media di trent’anni, tanti giovani e una donna con il desiderio di imparare un mestiere antico che oggi vive la terra con un approc-cio moderno. tre giornate intense sotto la guida di riccardo turata dello staff di simonit & sirch che ha guidato gli studenti in aula per poi portarli in campagna dove si sono messe in atto pratiche che, applicate ai filari moderni, hanno

tenuto conto delle antiche meto-dologie di potatura. «L’obiettivo è l’ottimizzazione. Lo scopo – ha spiegato il docente riccardo tura-ta - è di far crescere la pianta nel-lo spazio perché la potatura non è soltanto la pratica che consente di rinnovare la pianta, ma quell’arte che consente alla pianta di pren-dere il suo giusto posto nello spa-zio, con l’obiettivo di aumentarne la longevità e potenziare la quali-tà del prodotto lavorando corret-tamente sul sistema linfatico».

“cIttà dEll’OlIO”, cOORdInAmEntO REgIOnAlE A BItEttO

cORsO dI pOtAtuRA A cEllInO sAn mARcO

In vista di “Olio Capitale”, a Trieste dal 5 all’8 marzo

Promosso da Simonit & Sirch presso Cantine Due Palme

agroalimentare

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glI ImpREndItORI lEccEsI IncOntRAnO lA vIcE pREsIdEntE dI cOnFIndustRIA AntOnEllA mAnsIConfronto sul sistema imprenditoriale salentino

I l nuovo anno sociale di Confin-dustria Lecce si è aperto con una riunione molto partecipata tra la vice presidente nazionale per l’Or-

ganizzazione di Confindustria, Antonella Mansi, il Commissario di Confindustria Lecce, eliseo zanasi, gli imprenditori as-sociati e il direttore area Organizzazio-ne di Confindustria, Federico Landi.La vicepresidente Mansi ha voluto in-contrare gli imprenditori leccesi per testimoniare l’attenzione dei vertici as-sociativi nazionali verso la territoriale. L’evento è stato anche l’occasione per confrontarsi sul ruolo della struttura associativa ai diversi livelli (nazionale, regionale e locale), sul nuovo statuto che Confindustria Lecce si appresta ad approvare, nonché sul futuro del siste-ma imprenditoriale salentino. In un clima molto positivo e costrutti-vo si sono così avvicendati gli interventi degli imprenditori dei diversi settori che animano Confindustria Lecce, i quali hanno voluto sottolineare come il sa-

lento sia una terra piena di potenzialità ancora inespresse, che hanno solo biso-gno di un programma serio, di medio-lungo periodo, capace di rilanciare il territorio ai massimi livelli della com-petitività, per sprigionarsi e produrre i propri benefici effetti. “sono molto soddisfatta – ha concluso al termine dell’incontro la vice presiden-te, Mansi – per il clima che ho respirato in Associazione e per le sfide che gli im-prenditori vogliono assolutamente su-perare. Lecce ha vissuto un periodo mol-to delicato, con confronti anche serrati, che ormai sono alle spalle. Confindustria Lecce ha oggi la capacità e la voglia di andare avanti in un percorso costrutti-vo che restituisca la capacità di visione e di programmazione. L’ associazione ha le carte in regola per recuperare la pro-pria leadership sul territorio, rispondere alle istanze delle imprese e, soprattutto, elaborare una nuova politica industria-le che proietti il sistema nel suo com-plesso verso un futuro da protagonista.

Le difficoltà ci sono, ma gli imprenditori hanno la consapevolezza di potercela fare, anche in collaborazione con le for-ze attive e positive che insistono sul sa-lento e potendo certamente contare sul supporto dell’intera struttura nazionale”.

I PROTAGONISTI DELL’ORTOFRUTTA ITALIANAa Matera

ASSOCIAZIONE CIBOACCULTURARSIOlio e Olivo

Nuovo incontro a tema dell’associzione “Ci-boacculturarsi” presso Villa Morisco, da una riuscita idea del prof. Pasquale Montemur-ro, per cercare di saperne di più sui nostri pregiati prodotti alimentari perchè come asseriva il noto filosofo Feuerbach “L’uomo è ciò che mangia”.

L’incontro tra Veneto e Puglia per suggellare l’imminente evento internazionale Fruit&Veg System dal 4 al 6 maggio a Verona, ha visto in questi giorni lo chef Tino Vettoriello in Puglia, dopo un percorso che lo ha visto protagonista assoluto alle Olimpiadi di Vancouver e di So-chi, alla America’s Cup di Venezia, a numerose edizioni della Mostra Internazionale d’Arte Ci-nematografica di Venezia.

E’ andata in scena a Matera la quarta edizio-ne di “Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana”: l’occasione, oltre che per premiare 11 fra le realtà più importanti del settore, è stata l’ide-ale per riunire i vertici della produzione, della commercializzazione e della filiera e per creare un’opportunità di incontro e dialogo.

CHEF TINOincontra i sapori della Puglia

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eventi

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InFluEnzA: succO dI mElOgRAnO vAccInO nAtuRAlEIN SOLI 2 ANNI IN PUGLIA BOOM PRODUZIONE

è il succo di melagra-ne il miglior vaccino contro influenza e raf-freddore perché pos-

siede il 40% del nostro bisogno giornaliero di vitamina C. Il frutto del melograno può essere impiegato non solo in campo ali-mentare ma anche in quello far-maceutico. Le sue virtù più impor-tanti, infatti, sono generate dalla presenza di sostanze ad alta attivi-tà antitumorale come l’acido ella-gico, i flavonoidi ed altre sostanze con proprietà antiossidanti che nel loro insieme collaborano in modo attivo nella cura di vari tumori (prostata, pelle, seno, polmoni).nel 2013 in puglia (dati Istat) era-no coltivati 67 ettari a melograno, balzati in soli 2 anni a 350, princi-palmente nelle provincie tra Bari e Lecce e Foggia, con un incremento del 422%. La quasi totalità della produzione italiana si concentra in puglia (dove si trova circa il 60% della superficie coltivata).“L’agropirateria è purtroppo in li-nea con l’evoluzione dell’imprendi-

toria agricola locale, anzi precorre i tempi. L’aumento della domanda di melograno – dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – alimenta le importazioni di pro-dotto oltre che dai paesi produt-tori dell’europa del sud, spagna, Israele e Marocco, anche da Cile e sudafrica, come al solito spacciati per ‘made in puglia’. Oltre al pro-dotto fresco, sono i semi lavoratori ad essere importati perché desti-nati all’industria di trasformazione e alla cosmesi”.Oggi i paesi del bacino del Medi-terraneo in cui la coltivazione è più diffusa, e si ha maggiore dispo-nibilità di melegrane da commer-cializzare allo stato fresco, sono Israele e spagna, ma altri paesi – ad esempio l’Iran – possono diven-tare, in futuro, temibili concorrenti.“sono proprio le melegrane impor-tate dalla turchia – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Ange-lo Corsetti – al secondo posto dei cibi più contaminati da sostanze tossiche e le melegrane importa-te da Israele sono al 9° posto dei

cibi che inquinano maggioramente l’ambiente, dato che per raggiun-gere le tavole dei consumatori pugliesi percorrono 2.250 km, bru-ciando 1,3 chili di petrolio e libe-rando 4,05 chili di anidride carbo-nica per ogni chilo di prodotto”.In Italia sono due le varietà che si stanno diffondendo più veloce-mente, akko e Wonderful, già im-piantate in sicilia, Calabria, puglia, Basilicata e Campania, la prima più precoce dato che la campagna co-mincia nella prima decade di set-tembre con una produttività che varia dalle 25 alle 30 tonnellate per ettaro, per la seconda, invece, la campagna prende l’avvio nella seconda metà d’ottobre e la pro-duttività varia dalle 35 alle 45 ton-nellate per ettaro.tra l’altro le melegrane sono ri-chieste anche dalla gdO che ha vi-sto crescere vertiginosamente l’at-tenzione dei consumatori che ne apprezzano i molteplici usi e sono interessati a conoscerne gli utilizzi e le caratteristiche nutritive.

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Il Comune di Castellana grotte entra a pieni voti nel vice co-ordinamento regionale di “Città dell’olio” , l’associazione presen-

te in 18 regioni e in 362 città italia-ne ad evidente vocazione olivicola. Il 16 gennaio scorso nella sala con-sigliare del Comune di Bitetto, alla presenza del presidente nazionale enrico Lupi e di altri delegati, si è convocato il coordinamento puglie-se di “Città dell’olio” per il rinnovo delle cariche regionali. all’unanimi-tà l’assemblea ha confermato l’ass. Domenico Incantalupo del Comune di Bitonto a coordinatore regiona-le mentre i tre vice coordinamenti sono andati ai comuni di Castel-lana grotte , Bitetto e Presicce, rap-presentati rispettivamente dall’ass. Antonio Campanella, dall’ass.ra Luisa Palmisano e dal sindaco Salvatore Monsellato. Confermato anche il monopolitano Paolo Leoci come co-ordinatore regionale del Club amici Città dell’Olio. abbiamo raggiunto l’ass. Campanella che ha rilasciato un commento a caldo “Questo inca-rico mi inorgoglisce e condivido il

risultato con tutti gli attori, i fran-toiani, il sindaco e i funzionari del sUap”. Una squadra che ha creduto nel vantaggio dell’aggregazione e inizia ad incassare i primi successi. pochi attimi per festeggiare simbo-licamente e poi subito al lavoro: fervono i preparativi per Olio Capi-tale 2016 – fiera internazionale di settore a trieste giunta alla 10ma edizione – . Un appuntamento com-merciale ma anche di marketing ter-ritoriale a cui la città delle grotte non può mancare. tappa obbligata dove sfoggiare i gioielli di casa. In testa” l’olio evo alla calcite”, un brand che s’impone perché rinvia a un bi-nomio turistico accattivante: quello dell’olio da terreni calcarei che rap-presenta il top in termini di salubri-tà (per acidità, perossidi e polife-noli) e quello del complesso carsico ipogeo “F.anelli”, un sito di straordi-naria bellezza che si promuove da se. Il processo di valorizzazione in-nescato con l’ass. Città dell’Olio non si limita a Olio Capitale: per il 2016 il Comune di Castellana grotte ospi-terà in via esclusiva per la puglia, il

Girolio d’Italia. Un viaggio nelle pro-duzioni tipiche delle città dell’olio italiane che si tiene ogni anno da luglio a dicembre. L’assessorato alle attività produttive, il mondo delle associazioni, delle scuole, la filiera olivicola, i ristoratori, saranno coin-volti nella organizzazione di quella che viene definita “una grande festa dell’olio “ con un ventaglio di inizia-tive divulgative e d’intrattenimento volte alla scoperta del patrimonio olivicolo nazionale. Il tutto in data da definirsi.

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Il cOmunE dI cAstEllAnA gROttE nEl vIcE cOORdInAmEntO REgIOnAlE dI “cIttà dEll’OlIO”E anche tappa pugliese del Girolio d’Italia per il 2016

di Paola DILEO

agroalimentare

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Tre personaggi della ri-storazione e altrettante strutture ricettive hanno conquistato il prestigioso

Premio «Puglia a Tavola», la cui quarta edizione si è svolta all’Istituto Professio-nale «A. Perotti» di Bari.La manifestazione, dedicata alle ec-cellenze del settore gastronomico e turistico del territorio pugliese, è stata organizzata dalla Fondazione Nikolaos e dall’Istituto Perotti. durante la cena di gala, presentata dalla giornalista Patri-zia Camassa e dal dirigente scolastico dell’Istituto perotti Rosangela Colucci (affiancati dal Presidente della Fonda-zione nikolaos Vito Giordano Cardone), sono stati consegnati i premi «Puglia a Tavola» ai personaggi dell’anno 2015 del settore della ristorazione e agli operatori delle strutture ricettive che, con impegno e straordinaria dedizione, hanno contribuito a rafforzare l’imma-gine del territorio, incrementandone la visibilità e l’eccezionale attrattiva turi-stica della puglia. per la ristorazione

sono stati premiati: il proprietario Carlo Colella del ristorante sapore di sale di savelletri per interpretare un concetto di cucina e servizio in cui la grande tra-dizione culinaria regionale si rinnova di continuo con slancio creativo e ricerca-tezza all’insegna del vivere e mangiare sano; lo chef Domingo Schingaro del ri-storante I due Camini del resort Borgo egnazia di savelletri per le sue rivisita-zioni di alta cucina rigorosamente con-cepite e realizzate con ingredienti pu-gliesi per ospiti più esigenti; e la cake designer Giusy Verni di Cake design Cupcakes & Bakery di Bari per la crea-tività e l’innovazione nella decorazione delle torte sino a diventare un punto di riferimento nel mondo del cake design internazionale.Mentre le strutture ricettive premiate sono: gattarella resort Hotel di Vieste per il luogo unico e magico caratteriz-zato da una scenario straordinario - una baia privata con l’isolotto di portonuo-vo di fronte, la cittadina di Vieste sullo sfondo e la verdeggiante pineta del par-

co nazionale del gargano come corona -; nova Yardinia resort di Castellaneta Marina per i suoi due lidi con ristoranti - il Mediterraneo Beach restaurant e lo scirò beach restaurant - che si distin-guono per le splendide costruzioni in legno perfettamente integrate al verde, con vista sul mare; e Hotel Monte sara-go di Ostuni le cui camere sono caratte-rizzate da uno stile sobrio ed elegante, dove la ricercatezza dei materiali e le moderne scelte tecnologiche si fondo-no con il calore dell’accoglienza tipica-mente mediterranea.

pREmIO puglIA A tAvOlA 2016Quarta edizione

agroalimentare

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E’ OttO l’AnEllO cHE mAncAvA ?

l’AIs lecce celebra il torre testa

Presentate a Bari le guide edite da Tirsomedia

Un vitigno identitario dell’Agro di Brindisi

e

I

vento a Bari per presen-tare Otto, ultimo vino nato in casa Carvinea ottenuto da uve Otta-

vianello in purezza. Otto come l’anello che congiunge questo vitigno al terri-torio di Ostuni, la sua patria d’elezione, e che completa il panorama dei vini pugliesi con un prodotto inedito e di raffinata eleganza.Otto è figlio della creatività di Beppe di Maria, patron dell’azienda, che ha puntato sulla riscoperta dell’Ottavia-nello seguendo una sua intuizione vincente: “La mia idea si è concretizzata nel 2013, quando ho coraggiosamente convertito circa tre ettari di vigneto alla coltura dell’Ottavianello – com-menta di Maria – un vitigno tipico della compresa tra Ostuni, Carovigno e san Vito dei normanni, per lunghis-simo tempo “in oblio” nel suo stesso territorio ma nel quale intravedevo un

grandissimo potenziale. e ho subito coinvolto in questa avventura il no-stro enologo riccardo Cotarella, che ha immediatamente condiviso il mio progetto e ha magistralmente crea-to Otto , ” Il vino che mancava”. Otto rappresenta senza dubbio la massima espressione di questo vitigno e arric-chisce l’offerta di Carvinea occupando una posizione di prestigio, secondo la ricerca dell’eccellenza che contraddi-stingue la filosofia dell’azienda. Il mio desiderio è che l’Ottavianello possa crescere all’interno del panorama viti-vinicolo pugliese e guadagnarsi il suo giusto riconoscimento”.Con Otto l’Ottavianello, vitigno dalle grandi potenzialità per lungo tempo poco valorizzato e declassato a vitigno da blend, si prepara a non avere più confini nella galassia dei grandi vini. Così commenta riccardo Cotarella, pa-dre di questa e di tutte le altre etichet-te dell’azienda:

“L’Ottavianello è stato ingiustamente accantonato per lungo periodo, per le sue caratteristiche che lo allontanano dal prodotto “classico” pugliese. per me, che nella mia carriera ho sempre avuto le più grandi soddisfazioni nei territori e con i vitigni meno famosi, la-vorare con l’Ottavianello è stata un’im-presa molto interessante e di grandis-sima soddisfazione”.sede della presentazione il Centro por-sche Bari di Modugno, con l’intervento di illustri ospiti quali Bruno Vespa, chiamato a coordinare gli interventi degli ospiti riccardo Cotarella, enolo-go Carvinea; nino d’antonio, scrittore e giornalista; Leonardo di gioia, as-sessore all’agricoltura e alle risorse agroalimentari regione puglia; paolo Lauciani, docente Fondazione Italiana sommelier; giorgio Mercuri, presi-dente Fedagri Confcooperative; attilio scienza, docente universitario; dario stefàno, senatore della repubblica.

l susumaniello, vitigno storico dell’areale brindisino, è diven-tato con merito una delle varie-tà più apprezzate del panorama

enologico della puglia. Una parte del merito di questo grande successo è sicuramente da attribuire alle intui-zioni di Luigi rubino, che sin dalla nascita del progetto tenute rubino, nel 1999, ha puntato forte su questo vitigno facendolo diventare emble-ma di una filosofia produttiva che reinterpreta con innovazione e mo-dernità la migliore tradizione vitivini-cola della puglia. Il torre testa è stato il primo vino prodotto della famiglia rubino ed è

il vertice dell’eccellenza espressa dal progetto susumaniello, un program-ma di valorizzazione di questa varie-tà su cui tenute rubino ha investito tanto per esaltare la sua naturale ric-chezza e fragranza. Il cuore pulsante del progetto susumaniello batte a nord di Brindisi,nel single vineyard di 8 ettari di Jaddico, la tenuta più rappresentativa della famiglia rubi-no che ha una superficie totale di 70 ettari, dove la vicinanza al mare e la costante ventilazione sono le carat-teristiche distintive di questo terroir d’eccezione. In questi anni tenute rubino, ha lavorato per esaltare le interazioni tra vitigno e territorio at-

traverso interpretazioni produttive in grado di svelare la grande versatilità del susumaniello.

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