direttore responsabile giovanni maurilio rayna - stampa

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Direttore Responsabile GIOVANNI MAURILIO RAYNA - Stampa: Gengraf - Videoimp..: Fotocomposizione Santarosa - Aut. Trib. Saluzzo n. 33 del 6-6-1966 - Poste Italiane s.p.a. Sped. A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB/CN - CCP n. 13511126 - Red.: Via S. Pietro, 9 - Savigliano - Tel. 0172.712.388 Anno 42 - N. 1 Giugno 2007

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Direttore Responsabile GIOVANNI MAURILIO RAYNA - Stampa: Gengraf - Videoimp..:Fotocomposizione Santarosa - Aut. Trib. Saluzzo n. 33 del 6-6-1966 - Poste Italianes.p.a. Sped. A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2,DCB/CN - CCP n. 13511126 - Red.: Via S. Pietro, 9 - Savigliano - Tel. 0172.712.388Anno 42 - N. 1 Giugno 2007

2 - giovinezze perenni

3 La vocazione4 Una serva inutile6 Eucarestia: mistero da credere, celebrare, vivere8 Auguri Eminenza!9 “Soprattutto prete!”10 Family Day12 Capitolo14 Loreto: insieme in serenità e armonia...16 Notizie di casa nostra18 Giovani missionarie19 La casa della mondialità20 Tra gli albanesi... a Savigliano22 Più preziosa dell’oro23 Una piccola goccia...24 Benedetto XVI: colui che viene nel nome del Signore25 8 dicembre 2006: solennità della Vergine Immacolata26 Piccoli gesti di solidarietà27 Venite a visitarci online!28 Una vita tutta per gli altri29 I nostri lutti30 Sostegno missionario

SOMMARIO

“Beato l’uomo che compie il bene

ed offre volentieri il suo aiuto”

Grazie per il vostro sostegno

In copertina foto di: Videomnibus

giovinezze perenni - 3

Giuseppina Gabriella Bonino,nasce in Savigliano nel 1843 dauna famiglia benestante e ricca difede.

I suoi genitori non sanno chela loro piccina è chiamata da Dioper cose grandi, è chiamata adessere il dono che Dio concedealla nostra città, Savigliano.

Sposa di Cristo e madre diorfani fa sua la frase di Gesù:“Lasciate che i piccoli vengano ame!”.

La VocazioneE il fiore sbocciain ogni sua bellezza

Virgulto fragile, delicatocircondata dall’amoredei suoi cari,non s’avvededel suo mondoovattato di ricchezze

non raccoglieprimi sguardiammirati,il gioco delle bamboleè lontanoi grandi occhi neriguardano al cielo,già brucia la fiammadella fede

Il virgulto si fa albero

Primo dolorestrazio nel cuore,distacco dai suoi cariadorati genitori,l ’uno dopo l’altrolasciano la terra

Primi tormentisofferenza della carneil bisturi straziale sue ossa

Si spogliano le manidi monili

Dio chiama,lei risponde:pregare, amare, donareabbracciare il mondo

Sposa di Diomadre di orfanila sua casa asilo dei poverie fa sua la frase di GesùLasciate che i pargoli vengano a me

Il virgulto si fa quercia.

dal Canto dell'Anima - di Angiola Bottero Bodrero

Una serva inutileE’ passata da poco la data in memoria

della Beatificazione di Madre GiuseppinaBonino, 7 maggio 1995, e tutte abbiamo ri-vissuto i momenti di “gloria” che la Chiesaha espresso nei suoi confronti. Tuttavia pos-siamo attribuire proprio a lei l’aggettivo cheGesù ha espresso nei confronti dei suoi di-scepoli: “siete servi inutili” (cfr. Lc. 17,10).

Per comprendere meglio questa espres-sione, dobbiamo rifarci al contesto ebraico ealla traduzione grammati-cale: il “senza” è stato tra-dotto con “in” (in-utile):questo ci aiuta a capire ilvero senso dell’espressione“servi senza utile”, cioèsenza paga, senza qualcosadi “dovuto”. E’ la logicadella GRATUITA’, è la lo-gica dell’Amore di Dio cheè puro DONO.

Madre Giuseppina ave-va capito molto bene la le-zione del Maestro, avevacapito che la comunionecon il maestro, con il Si-gnore era più importante diqualsiasi paga possibile! Lacomunione col Signore,con il suo padrone, l’unionecon Lui, l’amicizia con Luiper lei era TUTTO. Quantevolte ripeteva: DIO E’TUTTO PER ME!

Ma solo una grande fedepuò permettere ad una per-

sona di comprendere questo, solo un “oc-chio” d’amore, non un occhio commercialeo mercantile, può fare esperienza di un rap-porto filiale in cui ciò che più importa è ciòche desidera il Padre, la sua volontà, perchéla Sua è una volontà di Amore e di Vita peril figlio.

In questi termini, ogni tipo di “servizio”diventerà puro “dono” e pura ricerca delbene secondo la Volontà di Dio.

Quest’anno, 2007, ve-drà noi Suore della SacraFamiglia, impegnate neldelicato compito del “Ca-pitolo”, ossia nel delicatomomento di discernimentoe di verifica su tutti gliaspetti della vita di una Co-munità Religiosa. Grandeimportanza ha la figuradell’autorità, non per il “ti-tolo” in sé, ma per il pesodi responsabilità che que-sto servizio comporta.Oggi tale figura è molto“discussa” in tutti gli ambi-ti: in famiglia, nelle scuole,sul lavoro, nelle comunitàecc. Oggi più che mai que-sto è un servizio “senzautile”: non ne viene in ta-sca niente, se non la faticadella lotta contro una men-talità che sostiene il “se-condo me” e la ricerca deipropri comodi.

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Anche il servizio dell’autorità,svolto a lungo da Madre Bonino, èstato contrastato e sofferto. Tuttavia,l’ha sempre sostenuta la sua fiduciain Dio, il suo sentirsi già figlia, già li-bera da se stessa e dal cercare i propriinteressi, e quindi aperta alla com-prensione della Sua volontà.

“Signore, fa che io sia la missio-naria di questa santa volontà…” di-ceva ancora Madre Bonino durante ilsuo servizio alla comunità e, non acaso, incarnava i sentimenti, gli at-teggiamenti e i pensieri del Maestroil cui “cibo era fare la volontà delPadre.”(cfr Gv. 4,34)

Se desideriamo che le nostre con-gregazioni religiose, le nostre fami-glie, i nostri gruppi siano luoghi at-traverso cui passa la salvezza del Si-gnore, chi governa dev’essere preoc-cupato di una sola cosa: che cresca lacomunione tra i membri e cresca ildesiderio di salvezza, di liberazione dallaschiavitù del male. L’autorità ha il compitoprimario di costruire assieme ai fratelli e lesorelle delle “comunità fraterne” nelle qualisi cerchi Dio e lo si ami sopra ogni cosa(CIC can.619). E’ necessario, quindi cheessa sia una persona spirituale, convinta delprimato dello spirito sia per quanto riguardala vita personale che per la costruzione dellavita fraterna, consapevole cioè che quantopiù l’amore di Dio cresce nei cuori, tantopiù i cuori riuniscono tra di loro.

“Ma…e lo Spirito del Signore? Questoha bisogno di consolidarsi, questo dobbia-mo chiedere a Dio, questa grazia.!”

(Madre Bonino)

Saper governare, assumere una certaautorevolezza, non è un qualcosa che siimprovvisa, al contrario domanda una tota-le apertura allo Spirito di Cristo che rendedocili ad accogliere la Parola e a metterlain pratica. Chi ha autorità è chiamato adoperare un confronto paziente, creativo eperseverante tra la vita quotidiana e la Pa-rola di Dio. Un tale confronto permette dinon fermarsi alle apparenze, al buon senso,ma sospinge ad uno sguardo spirituale del-le persone, degli eventi, delle situazioni.Solo così è possibile “vedere” l’opera delloSpirito e cogliere nei piccoli piani quoti-diani le tracce del grande progetto di Diosulla nostra vita, sulla vita delle persone,sulle famiglie, sull’Istituto, sulla Chiesa,sull’umanità.

“Sacramentum Caritatis”, ossia Sacra-mento delle Carità, è il titolo dell’ultimaEsortazione Apostolica di Papa Benedet-to XVI, offerta a tutti i credenti, affinchésia riportato al centro della fede e dellavita il fondamento e il culmine della vitacristiana: Cristo presente nell’EUCARI-STIA “L’amore più grande” è il dono del-la vita per chi si ama e questo è esatta-mente ciò che Gesù ha fatto, quando “ve-nuta l’ora di passare da questo mondo alPadre, amò i suoi fino alla fine…”. Chimai, di fronte alla propria condanna amorte si preoccupa di lavare i piedi aglialtri? Eppure egli prese un asciugatoio esi mise a loro servizio. Prese un po’ dipane e un po’ di vino per farne “segno”del proprio corpo e del proprio sangue do-nato e, nel farne memoria oggi, potessimoanche noi sentirci amati “fino alla fine”!

Il nuovo documento del Papa è articolatoin tre parti:

Eucaristia, mistero da credere. “Misterodella fede” sono le prime parole pronun-ciate immediatamente dopo la consacra-zione del pane e del vino. Solo la fede puòpermetterci di sentire Cristo Risorto pre-sente in mezzo a noi e sperimentare il suo

amore; Gesù non ci chiede di “fare qual-cosa”, ma ci chiede di “credere in Lui”:“questa è l’opera di Dio: credere in Coluiche Egli ha mandato!” (Gv.6,29).

Eucaristia, mistero da celebrare. Il donoche Cristo fa di sé non è qualcosa di pri-vato, ma domanda di essere riconosciutoe pubblicamente esaltato: ecco il sensodel celebrare il mistero di Cristo. E cele-brare Cristo significa celebrare la bellez-za, perché Cristo è la Verità che risplende(Veritatis splendor) è l’Amore di Dio ma-nifestato in modo luminoso nel Misteropasquale. Di qui l’importanza della bel-lezza artistica anche nella liturgia (l’ar-chitettura nei vari elementi, il canto, lacura di ogni singolo momento della cele-brazione).

Eucaristia, mistero da vivere. “Colui chemangia di me, vivrà per me” (Gv.6,57).!Viviamo già per Lui, viviamo già grazie aLui! Non è il pane eucaristico che si

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EUCARESTIA: mistero da credere, mistero da celebrare, mistero da vivere

trasforma in noi, ma siamo noi che venia-mo da esso misteriosamente cambiati!Anche San Paolo ai Romani scriveva: “Viesorto, fratelli…ad offrire i vostri corpicome sacrificio vivente, santo e gradito aDio: è questo il vostro culto spirituale”(Rm.12,1). Il nostro celebrare, non è qual-cosa di disincarnato, ma di molto concre-to. “Sia che mangiate, sia che beviate, siache facciate qualsiasi altra cosa, fate tut-to per la gloria di Dio”(1Cor.10,31). Lavita trova il proprio senso solo in un veroe reale rapporto d’amore e non vi è amorepiù grande e “per sempre”, se non l’amo-re di Dio. Per questo abbiamo bisognoche la domenica torni ad essere il Giornodel Signore: senza Eucaristia, senza un

costante appuntamento con Cristo, nonpossiamo “vivere”!

Grazie Papa Benedetto per avercelo ricor-dato!

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Il Papa conclude l’Esortazione “Sacra-mentum Caritatis” con queste parole:

“L’Eucaristia è all’origine di ogni for-ma di santità. Quanti santi hanno reso au-tentica la propria vita grazie al loro rap-porto con l’Eucaristia!......Sant’Ignazio diAntiochia, sant’Agostino, san Francescod’Assisi, santa Chiara, santa Teresa d’A-vila, santa Teresa di Lisieux, san Pio daPetralcina, beata Teresa di Calcutta, beatoPierGiorgio Frassati e tantissimi al-tri…….

All’elenco che il Santo Padre ci presentapossiamo aggiungere Madre GiuseppinaBonino.

Assai nota è una delle sue espressioni: “L’Eucaristia è il nostro paradiso in

terra: potremmo desiderare di meglio…?”

Anche quest’anno abbiamo voluto farememoria della sua vita e del suo esempio,celebrando con solennità la Festa liturgicadella Beata, il 7 febbraio, preceduta da tem-pi di preghiera e di adorazione eucaristica.Con locandine e passa-parola abbiamo invi-tato a pregare con noi amici e conoscenti,avendo come punto fisso il “soggetto fami-glia”. L’ 8 febbraio si è conclusa la festa conun’inaspettata assemblea, molto numerosa efestosa, con la quale abbiamo potuto condi-videre anche alcuni momenti di fraternità edialogo. Madre Ausilia insieme alla Comu-nità rivolge ancora a tutti un grazie moltosentito e, mentre invitiamo ancora a pregarecon fiducia, noi Suore supplichiamo con in-sistenza: “Beata Madre Bonino, ti affidia-mo i nostri bambini, benedici le nostre fa-miglie e proteggi la nostra città.”

EUCARESTIAMistero creduto, celebrato e vissuto da una di noi: Madre Bonino

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Eminenza! La Chiesa cheè in Torino si stringe attornoa Lei per esprimere in millemodi un augurio gioioso chefiorisce dal cuore per la metaraggiunta del Suo Giubileosacerdotale.

Noi religiose della Con-gregazione “Sacra Famiglia”di Savigliano, ci sentiamoparte viva della Chiesa dio-cesana; il nostro augurio, pursemplice, esprime stima, af-fetto, gratitudine per la testi-monianza di fedeltà al Suomandato ministeriale, ma so-prattutto è canto di lode eringraziamento a Dio cheogni giorno, in ogni creatura,opera meraviglie.

Fare memoria del Suocinquantesimo di Ordina-zione sacerdotale, è un ge-sto che coinvolge tutti i cre-denti stimolandoli alla preghieraper una rifioritura vocazionale eper una approfondita riflessionesulla istituzione del Sacerdozio edell’Eucaristia.

In unione di cuori e di sentimenticon tanti gruppi, associazioni, co-munità parrocchiali e comunità reli-giose, anche noi esprimiamo il“grazie sincero” per la Sua disponi-

bilità, l’attenzione e le premure chemanifesta nell’agire operoso versola porzione di “popolo di Dio a Leiaffidato.

Nel clima di gioia per questo Suogiubileo, noi ci rivolgiamo al cuorematerno di Maria Consolatrice invo-candola perché renda il Suo ministe-ro sempre più ricco di grazia e ab-bondantemente fecondo.

Auguri Eminenza!

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“Soprattutto prete!

Iniziai le lezioni di prima media……ma dopo qualche mese entrai in crisi,Decisi all’improvviso di interrompere le lezionie mandai una mia cugina a restituirei libri al Viceparrococon il messaggio che avevo cambiato ideae che non volevo più farmi sacerdote.

Questa è la vocazione che il Signore mi ha dato ….In famiglia ho imparato, da subito,a respirare un clima di fedee a comportarmi da cristianoin modo così ovvio e naturaleda sembrarmi scontatoche non ci potessero esserealtri modi di interpretaree progettare l’esistenza.

Il Viceparrocomi fece capire che in realtà non era veroche non desideravo più diventare sacerdote,ma avevo avuto un momento di scoraggiamentoe di invidia per i miei amici,che potevano giocare tutto il giorno,mentre io dovevo andare a scuola.

Ritornai alle lezioni ed oraeccomi qui: prete da cinquant’anni…!”

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“Ogni sera, un padre di quattro figliraduna la famiglia per recitare insieme lepreghiere.Il più piccolo, che ha appena compiuto treanni, dice sempre:“Dobbiamo esserci tutti per pregare,perché solo così Gesù ci benedice!”

E’ bello e giusto sperare nella rinascitadella famiglia!

Anche oggi, ci sono ancora famigliebelle, serene e generose, nonostante la so-cietà e la cultura sia così insidiosa e generiprofonde crisi nell’ambito familiare.

E’ necessario “RIVISITARE” la fami-glia, scoprire che è veramente il SOGNO eil SEGNO di Dio, la sorgente del futuro,l’oasi della pace, il centro dell’Amore edella Vita!

Tutti siamo chiamati a pregare e impe-gnarci perché la famiglia rinasca, risusciti,si rinnovi con la forza di Dio; non possia-mo lasciare che i giovani non si sposinopiù e convivano, solo perché hanno pauradel futuro o sconvolti dai tanti divorzi cheruotano intorno a noi. La famiglia è sor-gente della vita , è la ricchezza da cui na-

sce la società: guai a noi se la sorgente siinquinasse!

Nessuno più di Gesù ama la famiglia:essa è al centro del Suo Cuore; il primo mi-racolo l’ha compiuto proprio in favore didue sposi a Cana di Galilea.

Morendo in croce , il Signore ha donatoa tutti il Suo Spirito, l’Amore infinito chetrasforma ogni rapporto umano, ogni lega-me in un sacramento di amore, in una unio-ne che può diventare “per sempre” solo sesi rimane uniti a Lui.

Un’iniziativa in difesa della famiglia,condivisa da cattolici e non, è stato il Fa-mily Dai di sabato 12 maggio, a Roma.Piazza S.Giovanni è stata invasa da unafolla immensa di bambini, mamme epapà, nonni, giovani e adulti. E’ stata que-sta la “Festa della Famiglia”, dove quellapiazza, trasformata in area pic-nic è di-ventata un grande scenario di vita: bimbiche giocavano e strillavano; genitori cherichiamavano e consolavano tra panini ebibite; passeggini, biberon, asciugamani,ombrelli, cappellini, sparsi qua e là colo-ravano la scena insieme all’intervento dei

La famiglia è sempre stataoggetto di attenzioni e di curedella nostra Madre Fondatricee rimane tuttora una realtà pri-maria da salvaguardare. A Sa-vigliano, una domenica almese, un numeroso gruppo difamiglie si riunisce per tra-scorrere una giornata di frater-nità e di preghiera, guidato daDon Pierino, sacerdote del sa-luzzese. Anche gli ambienti diun “convento”, per un giorno, si riempio-no di voci di bimbi, dialoghi e scambi fra-

terni tra adulti, musica e canti festosa-mente ritmati. In ogni incontro è molto

sottolineata la pre-senza di Maria,quale pellegrinacome noi e vera di-scepola di Cristo: aLei vengono affi-dati, i bambini e igenitori, affinchésappiano guardarea Lei e, con Lei,non stancarsi dicredere e vivere inGesù.

clown con i loro palloncini. Il tutto alter-nato in momenti di preghiera, canzoni etestimonianze. Lo stesso cantante Povia,autore della famosa canzone “Quando ibambini fanno oh”, ha dedicato al FamilyDay una canzone rap che ha entusiasmatotutta la piazza.

Ecco alcune frasi della canzone che ri-specchiano la situazione attuale:

“La famiglia tradizionaleancora non sta bene e ha bisogno di cureper esempio sostenere economicamentele giovani coppie nel fare figlie levargli dal futuro le paure.……Incentivare gli asili nido,gli ospedali e le altre relative strutture……i diritti dei bambini sono più importantidi quelli degli adulti..”

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Un piccolo “FAMILY DAY”….in casa nostra!

12 - giovinezze perenni

Capitolo generale: evento nello spiritoLa nostra Comunità si sta preparando al grande evento del Capitolo Gene-rale, che verrà celebrato il prossimo mese di agosto.Un Capitolo, per una famiglia religiosa, è tempo in cui ci si pone un ALTper chiederci se siamo in linea con ciò che Dio ha messo incuore alla nostra Fondatrice, Beata Giuseppina Bonino,oppure se c’è qualcosa da rivedere, modificare,rivitalizzare alla luce dello Spirito che ha voluto e guidato fin dagli inizi la nostra Comunità.E’ un rinnovarsi al soffio dello Spiritoper una vita di consacrazione più autentica.

Per questo è un evento che va preparato nella preghiera:“Vieni, o Spirito Creatore,visita le nostre menti,riempi della tua graziai cuori che hai creato.”

E’ tempo di verificae di grazianon solo per la Congregazio-ne, ma per tutta la Chiesa,perché siamo porzione viva diessa.Celebrare un Capitolo significaguardare alla fonte, al carisma,allo specifico per cui Dio ci ha vo-lute, aperte alle esigenze attualidella società in cui siamo inserite.Con Madre Giuseppina Bonino

CAPITOLO CAPITOLO CAPITOLO CAPITOLO CAPITOLO CAPIT

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guardiamo a Nazareth: una famiglia tra le famiglie; Gesù, Maria e Giu-seppe, diventano modelli e incarnano le virtù caratteristiche di un’auten-tica famiglia religiosa:vita interiore, preghiera, carità, obbedienza, povertà, laboriosità nasco-sta e contemplazione. Per sviluppare queste virtù e questo clima di racco-

glimento intorno alla presenza di Gesù, occorrono momenti di“separazione” da ciò che ci circonda; occorre favorire quel

clima di silenzio e ascolto dove si permette a Dio diparlare, di farsi incontrare, di lasciarsi amare, per

poi riversare questo dono d’amore a chi trovia-mo sul nostro cammino.

Siamo perciò chiamate ad essere fami-glia per le famiglie, famiglia unita nel

nome del Signore per diventare mis-sionarie della famiglia. Il nostrocompito non è tanto quello di com-piere grandi colse, ma di sapereentrare nella famiglia con la ca-pacità di ascolto, accoglienza,testimonianza di fede e di aiutoconcreto ai soggetti più deboli diessa.

Inoltre, il Capitolo ha la funzionedi eleggere la Superiora Gene-rale e il suo Consiglio, per il pe-

riodo di un sessennio.

La Vergine Maria ci accompagni inquesto cammino di rinnovamento

e invochi su di noi una rinnovata Pentecoste!

TOLO CAPITOLO CAPITOLO CAPITOLO CAPITOLO CAPITOLO

14 - giovinezze perenni

LORETO: insieme in serenità e armonia...E’ consuetudine degli “Amici della

Sacra Famiglia” fare una gita-pellegri-naggio al Santuario di Loreto: è una metaobbligata, meta che desideriamo da unanno all’altro, per coltivare e rinsaldareamicizie già avviate, allargando il cerchioa nuove conoscenze.

Il numero dei partecipanti al pellegri-naggio riempiva già tutta la portineriadell’Istituto Sacra Famiglia, quando an-cora non c’era il pullman; poi, l’autista ealcuni volontari, velocemente hanno col-locato negli appositi spazi borse, valige euna discreta quantità di alimenti da con-sumare strada facendo.

Strada facendo…La noia non ha proprio sfiorato nessu-

no né durante il viaggio, né durante lapermanenza. Lungo il percorso, è stato

proiettato un video sul tema Arte-Fede-Cultura, che ci ha preparati alla preghiera,alla visita spirituale in Santa Casa e a ri-cevere il sacramento del perdono.

Il Santuario mariano di Loreto è il san-tuario della casa, il santuario della fami-glia e si va in quel luogo proprio per ri-flettere sul mistero dell’Incarnazione diDio in una famiglia, per portare nelle no-stre famiglie la stessa ricchezza e impe-gnarci a vivere con la stessa armonia deitre personaggi della Santa Famiglia diNazaret. In ogni famiglia non si potrannofare grandi cose, ma poco per volta, conun piccolo passo, un gesto di amore o difede sull’esempio di Gesù, Maria e Giu-seppe, può cambiare qualcosa.

Si prega volentieri in un clima di “fa-miglia” e, nella Santa Casa abbiamo pre-gato veramente tanto per tutti coloro cheportavamo nel cuore.

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Amicizia, gioia, musicae….altro..

Oltre alla preghiera, momento centraledel pellegrinaggio, ci sono stati altri mo-menti allegri e distensivi, come la visitaad un museo di natura artigianale che cu-stodisce attrezzi agricoli e utensili anti-chi, articoli casalin-ghi rudimentali…Tutto questo mate-riale viene donato dagente del paese o daparenti e amici diquesti alfine di man-tenere viva la me-moria del passato,per apprezzare dipiù quello di cui sivive nel presente.

Una piccola tap-pa è stata fatta al

“Globo”: un mega super-market che soddisfa le esi-genze materiali di una fami-glia dal bebè all’anziano…naturalmente con l’euro allamano!

La serata di martedì è statabrillantemente colorata da uncenone primaverile consuma-to all’aperto, nel verde deiprati. Tutto abbondante, tuttosquisito, con tipico saporemarchigiano e servito da unaequipe familiare, sorelle, fra-telli, cugini, nipoti, pro-nipo-ti….ritrovatisi tutti insiemeper sostenere gli organizzato-ri principali della serata: Ma-

risa e Filippo. Grazie!!Non poteva mancare la nota musicale

di un bravo maestro e, col suono di una fi-sarmonica, siamo stati coinvolti in balli edanze, con cui si è chiusa la giornata, ri-cordando che il giorno dopo era già tem-po di ritorno.

Annamaria

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Un “magico” e grande viaggioper diventare adulti!

Nella Scuola dell’Infanzia “Sacra Fami-glia” si respira ormai un’aria di vacanza. Ibambini non vedono l’ora di correre all’a-perto, nel cortile interno della scuola, a sca-ricare le loro energie. Ormai niente li tienepiù fermi e, in tutto l’edificio, si sente solopiù il loro vociare allegro. Anzi, in questoperiodo tutto sembra più vivo e ricco di vitacome non mai.

Eh sì, quest’anno scolastico, che ormaivolge al termine, è stato lungo, ricco diesperienze nuove, di incontri, di amicizie, disorrisi e anche di qualche lacrimuccia. Ibimbi sono stati accompagnati dalle loromaestre in un magico mondo, il Regno diOz, dove hanno conosciuto Dorothy, l’uo-mo di latta, il leone e lo spaventapasseri.Hanno scoperto che ognuno di questi perso-naggi stava cercando qualcosa: Dorothycercava un modo per tornare a casa, l’uomodi latta voleva un cuore per amare, il leonecercava un po’ di coraggio per affrontare i

pericoli e infine, lo spaventapasseri, avevabisogno di un cervello per pensare.

Spesso questi strani abitanti del Regnodi Oz sono venuti ad incontrarci e ci hannoraccontato del loro viaggio alla ricerca delMago di Oz, che avrebbe potuto esaudire iloro sogni, Ma lungo la strada hanno dovutoaffrontare tanti pericoli e, soprattutto, hannoaffrontato una pessima strega. Alla fine,però, hanno visto esauditi tutti i loro deside-ri non grazie ad un dono magico, ma cam-minando insieme, aiutandosi, volendosibene.

E’ un po’ quello che succede a tutti ibambini che vanno a scuola: il loro è unviaggio, un grande viaggio per diventareadulti. Anche loro hanno bisogno di idee,cuore e coraggio.

La Scuola dell’Infanzia “Sacra Fami-glia” cerca di favorire la conquista di tuttoquesto con grande impegno da parte di tutti.A questo riguardo vengono proposti tantis-simi laboratori (inglese, psico-motricità, in-tercultura…), senza dimenticare i valori cri-stiani, perché oltre ad aver bisogno di unatesta per pensare, è anche necessario uncuore per amare ed un faro a cui guardare.

Alla crescita umana e spiri-tuale si pensa anche alla salutefisica del bambino: due ottimecuoche, ogni giorno, cucinanopasti buoni e genuini!

Come dire: qui alla “SacraFamiglia” ci prendiamo curadei bambini “dalla testa aipiedi”!!!!

Le insegnanti

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L’anno catechistico che sta ormai volgen-do al termine, è stato caratterizzato dallaMISSIONE DIOCESANA (di TORINO) per i RA-GAZZI, in età compresa dai 6 ai 13 anni. Lanostra zona pastorale, Savigliano- Monaste-rolo- San Salvatore, ha dato inizio alla mis-sione in ottobre 2006, con un programmadapprima riguardante le singole parrocchie,culminando poi con una grande festa inter-parrocchiale nel salone polifunzionale, a Sa-vigliano, animata dal simpatico Egidio e ilsuo gruppo, insieme agli animatori dell’oratorio e dalle catechiste. Lo slogan che ha accom-pagnato i vari incontri, “Chi ama…Chiama!” ci ha permesso di aiutare i ragazzi a riflettere an-zitutto sull’amicizia che ci lega a Gesù e, di conseguenza, a “rispondere”a questa chiamatad’amore con una vita vissuta con amore per essere testimoni credibili: con la nostra vita dob-biamo dire a tutti che è importante volerci bene e vivere in pace tra di noi come Gesù ha fatto,amando ogni persona tanto da morire in croce per salvarci…..

L’occasione più gioiosa di questa esperienza è stata la chiusura della Missione. Per i ra-gazzi delle elementari, ci siamo ritrovati lunedì 7 maggio in piazza Santarosa e, cantando, bal-lando e anche riflettendo sulla storia che i bravi animatori ci hanno proposto, abbiamo vistocom’è importante rimanere legati a Gesù. Per sottolineare visivamente questo aspetto abbia-mo, simbolicamente, annodato ad un grappolo di palloncini nastri di vari colori, rappresentan-ti le diverse parrocchie: lasciati andare, hanno preso il largo verso il cielo accompagnati da ungrande urlo di gioia di tutti i ragazzi.

Per i ragazzi più grandi la Missione si è conclusa il 13 maggio a Colle Don Bosco, conl’incontro di tanti ragazzi provenienti da varie parti della diocesi. Nel pomeriggio, in un clima

di festa, tra canti e danze, hannoaccolto il Cardinale, Severino Po-letto e, con lui, hanno riflettutosul brano tratto dal Vangelo diMatteo riguardante la chiamatadei discepoli.

La giornata è terminata con unentusiasmante gioco a squadreche ha visto campeggiare un vi-stoso e provocante slogan: “MIVUOI BENE? SEGUIMI…”Ragazzi, la missione inizia ora!

- Sr. Annamaria Cerutti -

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MISSIONE RAGAZZI: “Chi ama....... chiama!”

Nel mondo c’è chi lavora inprima linea in “terra di missio-ne”(termine improprio, perchétutte le parti della terra sono luo-ghi in cui dev’essere annunciatala Buona Novella) e c’è chi lavo-ra un po’ dietro le quinte. Noi,giovani ragazze, insieme ad al-cune mamme e alcune suore,ispirandoci e lasciandoci anima-re dallo spirito di Madre Giusep-pina Bonino, ci incontriamo unsabato al mese per offrire partedelle nostre energie e del nostro tempo arealizzare lavori di cucito, ricamo, abbi-gliamento, decupage, bigiotteria ecc. Que-sto nostro incontro è finalizzato, in primoluogo, a creare comunione tra persone chehanno lo stesso desiderio di fare qualcosaper gli altri; inoltre, per sostenere a livelloeconomico, le missioni che le suore porta-no avanti nelle varie località del Brasile,

Camerun e Albania.Lavorare insieme, trascorrere insieme

del tempo da dedicare agli altri, condivide-re insieme la fede e la speranza nel Signo-re, ci aiuta a conoscerci, a crescere e ad al-largare i nostri confini. E i confini delgruppo sono sempre aperti a tutti coloroche desiderano entrarne e farne parte.

Il gruppo Giovani Missionarie

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GIOVANI MISSIONARIE sui passi di Madre Giuseppina Bonino

L’8 febbraio ricorre la me-moria liturgica della BeataGiuseppina Bonino, fondatri-ce delle Suore della Sacra Fa-miglia di Savigliano. Que-st’anno nella casa filiale diSavona si è aperta una nuovaattività, la Celebrazione Eu-caristica ha dato il “via” uffi-ciale dell’opera. Don AdolfoMacchioli, direttore della Ca-ritas Diocesana, ha presiedu-to l’Eucaristia raccogliendointorno all’altare numerosepersone che hanno lavoratoin passato con le suore e per-sone che oggi, come volontari, offrono illoro servizio presso la “Casa della Mon-dialità”.

Questa nuova opera è gestita dalla Ca-ritas Diocesana di Savona ed è destinataad accogliere donne immigrate in situa-zioni di bisogno per possibili percorsi di

reinserimento socia-le, promozione uma-na, integrazione so-ciale e interculturale.

In tale attività lesuore della Sacra Fa-miglia sono una pre-ziosa presenza: ani-mate dallo spiritoche animava la loroFondatrice, MadreBonino, esse conti-nuano a servire il Si-gnore nei più biso-gnosi e deboli. Il loroprimo sostegno è

dato dalla gioia del loro sorriso e dalla di-sponibilità nell’accogliere gli immigratiche bussano alla nostra porta.

La festa si è conclusa con un piccolo“rinfresco” .

Ora l’opera ha inizio: il nostro servizioper i “migranti” vuole rispecchiare lo stes-

so stile e la stessa cura cheMadre Bonino ha avuto perla gente di allora. Come leiaffidiamo l’opera a Mariafacendo nostre le sue paro-le: “Andiamo alla scuoladella nostra cara Madre,Maria Santissima! Invo-chiamola: monstra te essematrem, mostrati che seimadre! E noi impegniamo-ci ad essere suoi veri figli!”

Volontaria Migrantes

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Si inaugura la CASA della MONDIALITA’in memoria della Beata Giuseppina Bonino

20 - giovinezze perenni

Il Signore chiama noi, Suoredella Sacra Famiglia di Savi-gliano a portare il Suo Vangeloin terra albanese, a Rranxa Bu-shat, nei pressi di Scutari nel1997 dove, tuttora, si trova unacomunità di tre suore.

Intanto, in Italia continuanoad arrivare tante persone che,non potendo trovare lavoro epane per vivere laggiù, cercanodi inserirsi tra la nostra gente,affrontando difficoltà di lingua, cultura enon poche umiliazioni.

A Savigliano, in collaborazione con lecomunità parrocchiali e associazioni ca-ritative, di cui ne è principale promotoreLuciano Botta, noi suore ci impegniamoad essere Comunità accogliente, perchéquesti nostri fratelli nella fede, di originealbanese trovino sostegno, amicizia eaiuto.

La testimonianza di una ragazza albanesepuò farci capire meglio la loro situazione:

“Sono una ragazza albanese di 19

anni, immigrata in Italia nel gennaio 2000e desidero raccontare la mia storia. Sonopartita dall’Albania con la mia mammaper raggiungere in Italia mio padre e imiei fratelli, clandestinamente, poichéavevo i documenti di una mia cugina. Ol-trepassata la dogana, mi sono sentita sal-va. Il nostro primo rifugio fu a Saviglia-no, da uno zio, dove già era ospitato il re-sto della mia famiglia. All’inizio la vitanon fu facile: era inverno, faceva moltoferddo e non sapevamo a chi rivolgerci.Un nostro cugino ci indicò le suore diMadre Bonino. L’accoglienza delle suore

della Sacra Famiglia fu mol-to calorosa: ci aiutarono acreare e a costruire, pianpiano, la vita e migliorare lanostra condizione.

Mi inserirono al dopo-scuola cittadino per impara-re la lingua italiana. La no-stra situazione era difficile,anche per mancanza di al-loggio: Don Cesare, parroco

TRA GLI ALBANESI…..a Savigliano

giovinezze perenni - 21

di San Pietro, ci accolse e ci offrì gli am-bienti della parrocchia, ma eravamo introppi e l’ambiente era piccolo.

Le suore mi accolsero nel loro colle-gio, insieme ad altre ragazze e vi rimasiper un anno. Qui mi sono trovata bene, mivolevano bene e avevo tute le comoditàche la vita offre. Ricordo con piacerequando, a Natale, le suore invitarono a fe-steggiare con loro tutta la mia famiglia.Poi, in Savigliano, Luciano Botta decise

di animare la comunità albanese e, in col-laborazione con una suora di Madre Bo-nino, incominciò ad organizzare, per noi,momenti di incontro e di preghiera setti-manale; durante l’anno, alcune volte sicelebra la Messa nella nostra lingua e simantengono vive le nostre tradizioni e fe-stività. Così, anche se lontani dalla nostraterra, noi albanesi ci siamo sentiti accolti,aiutati e siamo rimasti uniti.”

Marjana

FESTA CON I BAMBINI ALBANESIUna simpatica cerimonia si è svolta do-menica 4 marzo presso l’Istituto SacraFamiglia: sono stati festeggiati i bambinialbanesi residenti a Savigliano, in modoparticolare quelli che sono nati o battez-zati nel corso degli ultimi due anni.Nella nostra cappella è stata celebrata laMessa, da don Pasquale Ferraro, coordi-natore nazionale per la pastorale dei Cat-tolici Albanesi in Italia. I partecipanti(un’ottantina di persone circa) si sonopoi trasferiti nel cortile dell’Istituto,dove si è svolta una simpatica festa, condistribuzione di dolci e bevande. Ad ogni bambino è stato fatto omaggio di un simpatico pu-pazzetto e, ad ogni famiglia, un quadro di Maria Regina della Pace. Alla festa hanno presen-ziato anche i parroci saviglianesi, don John, don Cesare e don Sergio.Il secondo appuntamento di quest’anno è stato la domenica 1 aprile, alla chiesa della Pieve,per la celebrazione delle Palme: presieduta da don John, la messa è stata animata dalla stesacomunità albanese, con solenne processione iniziale, canti e preghiere. Per tutti è stato un mo-mento di unità e gioia cordiale.Il terzo appuntamento si è svolto, a livello piemontese, con il pellegrinaggio al Santuario Ma-donna del Buon Consiglio, a Castiglione Tinella (CN), domenica 29 aprile, con processione,liturgia Eucaristica, presieduta da don Pasquale Ferraro. La giornata si è svolta e conclusa sot-to lo sguardo della Madonna del Buon Consiglio, molto importante per la popolazione albane-se ed invocata da loro con grande fervore.

- Sr. Angela Novarina -

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“Quando l’acqua scorre veloce nei ruscelli…quando basta aprire un rubinetto…quando si viaggia tra mari e monti,quando si fa un’amichevole pic-nic…...non apprezziamo il grandedono dell’acqua!

Ci sono realtà differenti,dove questo elemento vitale sifa desiderare e, per averlo si fanno ancheKm a piedi, ore in attesa del proprio turnoper attingere un secchio d’acqua!

Nel nord Cameroun, dove abbiamo lamissione, il paesaggio è molto aspro: dunedi sabbia e montagne di pietre, per cui l’ac-

qua è preziosa come un gioiello di grandevalore.

Il Gruppo Missione e Sviluppo diGuido Operti coinvolgendo tantissimiamici saviglianesi, ha fatto il dono di un“forage”, cioè di una trivellazione di 87metri di profondità. Dopo giorni di lavo-ro, da 87 metri l’acqua è sgorgata comeuna vera fontana! L’incanalazione conuna pompa a pedale ha realizzato un so-gno che sembrava quasi irraggiungibile:quattro villaggi hanno la gioia di averel’acqua! Ogni secchio d’acqua è un gra-zie a tanti amici sconosciuti e la parola“savigliano” è diventata di casa tra i Po-dokò, la nostra etnia. Il Grazie ve lo gri-dano i bebè…i bambini..i giovani….gliuomini e le donne!

GRAZIE! GRAZIE!Sr. Albertina

Più preziosa dell’oro

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Il tempo di un’ora e qualche minuto èdurata la presentazione della “Mostra disolidarietà” organizzata in collaborazionedella Cooperativa sociale “Chianoc” ebeata Madre Giuseppina Bonino”.

Esponeva Adriana Sonetto, pittrice eceramista che, attraverso il colore, la fan-tasia e la forma esprimeva una creativitàdelicata, spontanea e personale.

Nella Sala Contrattazioni, gentilmente con-cessa dalla CRS erano esposte ceramiche va-rie: dal vasellame alle suppellettili, dai quadri aiportagioielli e altri oggetti decorativi; la decora-zione realizzata con sti l i e tecnichediverse…tutto solo da ammirare!

La pittrice Adriana, protagonista della “mo-stra di solidarietà” era presente come donnamolto semplice, dal volto sereno e carico digioia. Mi sono avvicinata ponendole alcune do-mande:

Come riesce a trovare il tempo per dedicar-si a questa attività?

I soggetti decorativi sono improvvisi, spon-tanei o pensati a lungo?

Quale beneficio riceve dalsuo dedicare tempo, attenzione,intelletto, fantasia a questa atti-vità ?

Semplicemente mi risponde:“E’ una passione che sento

in me fin dalla giovinezza, senzaaverla potuta realizzare, ma èandata via via crescendo edoggi esprimo liberamente i sen-timenti che porto dentro. Sonoimpegnata nel lavoro, attendoalla cura della casa e della miafamiglia, poi mi dedico alla pittu-

ra nelle ore serali. Trovo molta soddisfazionenell’uso delle mani per i lavori artigianali, nonpenso molto al soggetto da dipingere, mi vienequasi improvviso. Allora, appena scocca lascintilla mi metto all’opera e inizio il lavoro.Quando dedico tempo, attenzione e fantasia aldipingere, mi sento immersa in ciò che faccio,godo nel vedere il risultato, l’attenzione mi aiu-

ta ad affinare i miei sentimenti, lamia personalità si arricchisce. Conquesta mia attività, quando riescoa dare un piccolo aiuto a chi è inestremo bisogno di sopravviven-za, come è la situazione di questomomento, sono tanto felice.”

E’ da notare che lo scopo be-nefico della mostra era proprio avantaggio della Missione delle

Suore della Sacra Famiglia in Cameroun. All’i-naugurazione era pure presente suor AlbertinaViara, arrivata dalla missione da appena duegiorni, ed è intervenuta con alcuni episodi do-lorosi della vita quotidiana, stimolando la vo-lontà e la sensibilità dei presenti ad un impe-gno maggiore verso questi nostri fratelli. Nelsaluto alla pittrice ho colto ancora, dalle suelabbra, questa espressione: “La mia iniziativaè solo una piccola goccia che dono volentieriper la dignità di questi fratelli…”

A Lei, gentile Adriana, un grazie sincero eun augurio di tanto bene.

Le suore presenti all’inaugurazione

UNA PICCOLA

GOCCIA...

per la dignità

di tanti fratelli!

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Maggio 2007: è stato un tempo digrazia per il Brasile, un mese segnatodalla grande festa liturgica della Pasqua,dal costante richiamo a Maria Santissi-ma e, soprattutto dalla gradita e moltoattesa, visita del Papa, Benedetto XVI.

Dal 9 al 13 maggio, il Papa è stato alcentro della nostra attenzione: televisio-ne, radio, giornali,siti internet, hannodimostrato la loro competenza tecnica einformativa nel trasmettere e commen-tare i vari interventi del Papa e le ceri-monie che arricchivano l’evento. Grazieai “media”, non essendo direttamentepresenti sul luogo della visita (SalvadorBahia dista ben quattro ore di volo daS.Paolo), abbiamo goduto e condivisole stesse emozioni, commozioni e gioiedi chi poteva vederlo con i propri occhi.

La sua presenza è stata semplice e,nello stesso tempo, attraente, mansuetae accogliente, tanto da sentirlo vicino anoi. La sua visita è stata segnata forte-mente dalla Parola: il Papa ha parlatochiaro e, davanti alla moltitudine dipersone, ha difeso e annunciato con co-raggio il Vangelo, senza usare mezzeparole o raggiri.

Una grande “presa” del Papa è avve-nuta a riguardo del pubblico giovanile:nello stadio di Pacaembu, il papa ha di-feso la purezza del corpo durante il pe-riodo di fidanzamento, ha condannatol’infedeltà al matrimonio ed ha richiestoai giovani di rispondere generosamentealla vocazione religiosa e sacerdotale,riaffermando che la Chiesa ha bisognodi testimoni autentici, di cristiani coe-renti capaci di seguire Cristo. I discorsidel Papa, anche se provocatori ed esi-genti, producevano tuttavia grandi elunghi applausi, segno di conferma daparte dei fedeli.

Il Papa ha poi continuato la sua visi-ta, incontrando in maniera informale2500 giovani, con problemi di dipen-denza (da droga, alcool ecc..) radunatinella “Fazenda Esperança”: emoziona-to, li ha chiamati “prediletti delSignore” e si è lasciato toccare, abbrac-ciare, baciare….Tuttavia non ha rispar-miato espressioni dure e forti contro itrafficanti di droga: “Dio chiederà con-to del vostro traffico, la dignità umananon può essere calpestata in questomodo!....Il male provocato riceverà la

Benedetto XVI: colui che viene nel nome del Signore

stessa condanna data da Gesù a coloroche scandalizzano i piccoli”.

La cosa sorprendente sono state lesettemila persone che hanno interrottoil discorso del Papa con l’applauso piùeclatante di quel giorno.

Significativi sono stati gli incontridel Papa con il Presidente della Repub-blica in San Paolo; la canonizzazionedel Beato Frei Galvao; l’incontro conl’episcopato Brasiliano; le celebrazioni

del Rosario e dell’Eucaristia nel santua-rio di Nostra Signora Aparecida.

La visita del Papa in Brasile, i cin-que giorni del suo passaggio in S.Pao-lo e Aparecida, ha confermato nellafede migliaia di persone: hanno riac-quistato sicurezza, valorizzato il ri-spetto reciproco e, soprattutto hannoaperto un grande spazio alla speranza ealla libertà.

Le Sorelle di Mussurunga

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8 DICEMBRE 2006: Solennità della Vergine ImmacolataDopo il periodo del “postulato” e del “noviziato”, Annamaria, Avelle e Alicecompiono l’atto della “Prima Professione Religiosa” ed emettono i voti, per unanno, di povertà, castità e obbedienza.La celebrazione liturgica ha diffuso un clima di gioia sia alla nostra famiglia re-ligiosa che alla comunità cristiana saviglianese, partecipe all’Eucaristia presie-duta dal Vicario Episcopale per la Vita Consacrata, Don Paolo Ripa. A luiesprimiamo con la preghiera la nostra profonda gratitudine per la benevolenzae la disponibilità alle nostre richieste e la sua affabilità negli incontri.

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Proponiamo alcune possibilità di aiuto alle missionarie della Beata Giu-seppina Bonino che agiscono in Brasile, Camerun ed Albania, per farconoscere Gesù al mondo e dare dignità alla persona umana.

PASTO GIORNALIERO (per un mese) euro 50alimento per bambini (latte...)

FARINA DI MANIOCA E FAGIOLI euro 30per una piccola famiglia

UN BUONO SCUOLA euro 65costituisce lo stipendio mensile per un insegnante

ZAINETTO SCOLASTICO euro30si consegna all’apertura della scuola fornito di cancelleria necessaria

CASSETTA CON ATTREZZI PROFESSIONALI euro 30per i giovani che frequentano i centri di formazioneagricola ed artigianale

Dio ricompensi questo gesto d’amore

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www.sacrafamsavigliano.it

Il sito web è stato gentilmenterealizzato da Videomnibus

VISITA

TECI...

ONLINE

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Aurora è meravigliosa!Gioca e sorride sempre…Dai suoi atteggiamenti crediamo chegiorno dopo giorno, la sua vista migliori.Grazie a Dio per tutte le vostre preghiere!

Paolo, Alessandra e Aurora 06-08-2006

Beata Madre Giuseppina Bonino,vengo a pregarti per me e per mio figlio.Chiediamo la tua intercessioneper la salute e un lavoro per sostenere la fa-miglia.Ascoltami, ho fiducia.

M.T. 02-05-2007

7 maggio 2007

Cara Madre Bonino,tutta la nostra famiglia ti ringraziaper la tua intercessione nei riguardi del piccolo Giovanni in pericolo di vita alla nascita.Ora è un bel bambino di sette mesie gode di buona salute.Grazie! Ci affidiamo tutti alla Tua protezione.

Marco chiede aiuto per scoprirela strada giusta del suo futuro e dice:“Ho paura di fare una scelta sbagliatae non libera. Madre prega per mee aiutami….”

10 febbraio 2007

Siamo riconoscenti e veniamo a ringraziare:la salute va migliorando, in casa c’è pace e serenità, siamo certi della tua protezione e assistenza.Grazie!

Famiglia-Piobesi

Presso le tue spoglie,Madre Giuseppina,prego e Ti consegno tutto ciòche porto in cuore.Tu sai e conosci….Ottienimi da Gesù, Maria e Giuseppe,tanta luce e consiglioper saper discernere bene.

Novembre 2006 – Una tua devota

Una vita tuttaper gli altri

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Suor Maria Grazia era nata a Cuneo il 27 luglio 1921 e ilperiodo della sua infanzia fu presto segnato dal dolore perla perdita della mamma. Insieme alla sorella, suor Irene, di-venne membro di questa famiglia religiosa della Sacra Fa-miglia il 21 novembre 1945, iniziando il cammino dellavita di consacrazione che suggellò con la “prima profes-sione” il 15 settembre 1948. In gioventù era cresciuta conuna particolare inclinazione ai lavori femminili assai ricercati e quotati a quell’epocae, dei quali, seppe dimostrare la sua grande abilità anche in Comunità, offrendoneun valido contributo nei laboratori e negli oratori parrocchiali, dove era inviata aprestare il suo servizio apostolico e professionale. Fu presente presso il Convale-scenziario INAIL; a Villa Ida in Lanzo Torinese; all’Ospedale di Savigliano; in CasaMadre per molti anni, attendendo al servizio della portineria dove rivelò una genti-lezza particolare nel rispondere al telefono e nel conversare con chiunque si pre-sentasse alla porta.Nel 2003 iniziò per lei il tempo di sofferenza fisica e progredì, poco a poco, fino al-l’aggravarsi all’inizio del mese di settembre. Durante il periodo dell’infermità i su-periori, le consorelle le rivolsero ogni premura e cura richiesta; il cappellano,Rev.Canonico G.M.Rayna, le diede il conforto della fede mediante i Sacramenti.Il giorno 15 ottobre 2006. festa di Santa Teresa, sua particolare protettrice, la no-stra cara Sorella fu chiamata a vivere per sempre nella Casa del Padre.

I Nostri Defunti“Beati quelli che piangonoperché saranno consolati”

La nostra Famiglia religiosa ricorda le per-sone Care,che ci hanno lasciate per la patria celeste.Imploriamo per Loro, la pace nella terra deiviventi:

Uno ZIO Suor Avelle Nganga;Uno ZIO di Suor M. Agnese Lovera;Uno ZIO di Suor Mariangela Avataneo;Un CUGINO di Suor Lidia Bruno;Un CUGINO di Suor M. Teresa Panero;

Un CUGINO di Suor Nicoletta Audisio;Un CUGINO di Suor Tarsilla Allasia;Una CUGINA di Suor Agostina e Suor As-sunta Giordano;Un COGNATO di Suor Luciana Sarsotti;Una COGNATA di Suor Silvia Nisi;Una COGNATA di Suor Modesta D’Alber-to.Uno ZIO Sacerdote di Suor M. Carla Rac-ca.

“La fede nella Risurrezionetrasforma il volto della morte.…Io credo che ogni morte sia il trionfo del-l’amore!.”

(P. DAVID M. TUROLDO)

15 ottobre 2006 – PELLEGRINO TERESA: Suor MARIA GRAZIA dell’Annunziata

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“SOSTEGNO MISSIONARIO”

Ghigonetto Talarico Alda; Morino Alberto,Adriana;Brosio Pietro, pasti per bimbi; Famiglie Ghersi eGerbaudo per vivi e defunti;Angelozzi M. Pia; Cana-vesio Dario e Serafina;Armando Luigi;Vadori Er-manno; Bertini Raffaella; Baudracco Michelangela;Plano Ezio; Delfino Mario; Genti Maria; Preve P.Franco per pasto giornaliero; Raponi Graziano, perbuono scuola; Don Giuseppe Osella Parroco diBruino;Vaglio Antonella per pasto giornaliero; Fo-gliato Lucia;Altina Caterina; Racca Giovanna e Mi-chelangelo; Sanna Antonio; Mina Paschetta Agostinaper pasto giornaliero e cassetta con attrezzi pro-fessionali; Orsi Augusto e Carla, pasto giornalieroper bambini;Voltan Pietro per pasto giornaliero, fa-rina di manioca e cassetta per attrezzi; Navoni Ma-ria; Demichelis Bruna per zainetti scolastici; NavoniPietro;Can.Maurilio Rayna; Sig.ra Curti; Scuppa Lia-na;Canavesio Serafina e Mario.

Fraternità in Brasile Mondino Margherita; Nicosia Ieraci; P.P.; BertorelloGiulio e Clara per pasto giornaliero; Ghigo Seba-stiana, Gina, Celestina in suffragio del fratello GhigoMario; Francesetti Bruna in suffragio di Toselli Mar-gherita; Lorenzo Laura e Luca Resegotti, SarsottiRosina; Sarsotti Luciana;Nipoti e pro-nipoti di SuorLuciana; Pelissero Caterina; Lamberti Piera; BussoValentina; Bonelli Caterina; Parenti e amici in suffra-gio di Mariuccia Sarsotti; Seghesio Maria; BrunellaNota; Bocca Alberto e Bruno; Ferrero Sergio e Lui-sa; Famiglie Cerutti e Rubinetto;Vittorio e MariaBonino; Maria Giovanna Racca; Sordella Mariuccia;Becchio Marianna;Tesio Graziella;Gili Mery e Fami-glia; Saretti M.Teresa e Famiglia; Catechiste dellaParrocchia “S. Maria della Pieve” di Savigliano; Giu-bergia Sergio; Sarsotti Margherita;Testa Giovanna;Grosso Luca; Ghigo Sebastiana e fratello; Fam. Cor-naglia; Raspo Andrea,Giuliana, Elena e Famiglie;Gia-

noglio Beppe,Anna e Famiglia;Abrate Bartolo, M.aTeresa e Famiglia; Gili Sergio Laura e Famiglia; Giu-siano Anna; Blengino Andrea; Cardona Romano; Ra-spo Damiano; Sola Gian,Tere e Annalisa; Silvio Minae amici; Parrocchia “S. Maria della Pieve” di Saviglia-no; Racca Rino; Ines, Franco, Michela e Andrea; DonGianpaolo, (Sac. Salesiano); Busso Rinuccia; BosioMonge;Milanesio Rosanna; Fiandino Angela;RinaldoCirilli, Fosso M.Antonietta; Ricca Gullino Luciana;Edi Speranza Destefanis; Brero Franca; Ghigo Leti-zia; Sepertino Simona e Cristiano; Raspo Livio e P.Carla;Aimar Elisabetta – Simonetta - Alessandra;Al-berione Cristina e Daniela; Sarsotti Matteo e Rey-ne; Sarsotti Bruno; Peraldo Rosanna; Bruno Giulia,Marta e Lucia; Parroco Don Claudio e Comunitàparrocchiale di Caselle To.se; Siciliano Nunziata;Fregoni Antonella - Roberto; Rabaglioni Franco;Te-sta Piero;Testa Cristoforo; Montà Giovanna; Ma-rengo Giovanni; Mariano M. Luisa; Famiglia Tofoni;Ambroggio Roberta;Bruno Lidia; Pistone Mariange-la;Da castello Roberta e Silvia;Ambrosino Federicoe Anna; Saimandi Maresa e Giovanni; CambianoEraldo; Ferrero Giuseppe; Manghisi Vittorio e Fran-ca; Sorelle Bo Maria; Gruppo Missionario Caritas diCervasca; Oreglia Irma; Grogno Orsola; i Parenti diSr. Luciana in memoria di Bruno Antonio, cognatodi Sarsotti Suor Luciana;Abbà Barra Maddalena.

Fraternità in CamerounNavoni Matteo e Davide; P.P. per adozioni; NavoniIrma; gli Amici di Ugo Panero; P.P.; Nirvana Foco eGiovanni Brussino;Avataneo Andrea e Chiara; CarliAdriana in memoria di Gianni Carli; Fam. Fichino;Santamaria Angela; Beliardi Domenica; Fratelli, so-relle, cognate e nipoti Bodrero in suffragio di Gio-vanni; Gandolfo Altina Barbara; Giordano Maddale-na; Parroco Don Franco Davì; Graziella,Valerio edEmilia Maccagno in suffragio di M.Teresa Tomatis; insuffragio di Arnolfo:Arnolfo Margherita, MartinaLucia e figli, Maria,Agnese, Renata, Emma, Silvia,

Invocano ringraziano e chiedono protezionealla Beata Giuseppina Gabriella Bonino

Scuppa Liana; Fam. Chiappale;Tabasso Michelina;Volpiano Anna; Merlone Angela; GaribboRosella; Suore Sacra Famiglia di Caselle; Franzosi Gozzi Lucia; Catelani Guido e Marcella peri propri Defunti;Wally Peroni; Gallo Elvira; Fam. Conte; Rosso Germano; Dotta Teresina;Fam.Bertero Giovanni; P.P. riconoscente…

Offrono Per le Opere dell’Istituto

Giordano Ernesta;Anna e Arnaldo Peretta Volpe;Allocco Adriana;Turrini Clelia Maria;Demarchi Margherita;Germanetti Lucia a suffragio dei Defunti,

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Adriano, Lidia e rispettive famiglie, Fam: Mina Luigi,Cugini Ambrogio di Centallo; Per Adozioni, Parroc-chia “S. Martino”; P.P.; Laura e Piero Dellarossa(Amici Gruppo Famiglia); Famiglie Ghironi MartiniDonati; Graziella,Valerio ed Emilia Maccagno in ri-cordo di Mario; Mondino Roberto e Rinuccia in ri-cordo di Panero Mario; Margaria Michele: latte perun mese.

Fraternità in AlbaniaIn suffragio di Arnolfo, le medesime Persone, hannobeneficato oltre alla Comunità del Cameroun, purela Comunità dell’Albania; Marengo Giuseppe, P.P.;Furlanetto Gilberto per l’adozione di una Famigliaalbanese; Gruppo Caritas di Madonna del Pilone;Comune di Savigliano (offerta straordinaria); Grup-po Missionario Giovanile sui passi di Madre Bonino;Girando Laura;Tofoni Marisa; Meinardi Don Sergio;Gruppo Missionario Giovanile.

SOSTENITORI DEL PERIODICO“GIOVINEZZE PERENNI”

Armando Virginia; Suore Sacra Famiglia di Loreto,Famiglie Tofoni, Sarsotti Rita; Giubergia Quaglia;Giubergia Lanfranco; Bruno Sarsotti; Bruno Mella-no;Bruno Giovanna;Navoni Irma; Pengue Elena; Ba-ricco Giovanna; Cardone Giovanni; M.Teresa Ma-riano Lovisolo; Carla Mariano Perlo; CavallerisAnna M. e Lucia; Cavallero M. Pia; Racca Maria; Ma-riano M. Luisa; Ghigo Mario e Bastianina; MagnaldoFilippo e Elisabetta;Testa Maria; Cagliero Attilio;Forgia Bartolomeo; Renaudo Mandrie Margherita;Sanino Anna; Campanella Rita; Barlocco Luisitta eLeontina; Bruno Lidia; Suore Sacra Famiglia di Cer-vasca; Fava Silvio;Albera Lisiardi Margherita e Fami-glia; Basso Viglietti Giacinta; Caputo Maria;AmarelliPina; Borello Vilma in memoria dei genitori BorelloGiovanni e Fiorito Rosa; Piera Serra Zunino;Avata-neo Vicenzo; Carena Prizzon; Lamberti Andreina;Franca Lanci Bausola;Ancelle “Amore Misericor-dioso”; Boglione Angela; Boglione Rosina e Matteo;Mei Mario; Falagiani Luigi; Rosso Giuseppe; FumeroSaroris Margherita; Galletto Paolo; Giordano Ago-stino;Ariaudo Domenico; Lironcurti Lucia; CalòFrancesco; Fumero Oreste; Girando Silvana, Ma-cocco Assunta; Smeriglio Luigi; Loredan Elisabetta;Pavan Pola;Vermetti Aceto; Piumatti Giuseppina;Te-sta Dino; Bruno Valentina Cravanzola; Scarato Lia;Gavatorta Francesco; Castagnotti Margherita; Bru-no Ugo; Bottero Bodrero Angiola; Racca Rita eBeppe; Ghersi Caterina; Mariani Enrica; MellanoDomenica; Manfrinotti Ceffa Anna; Nori Ennio; Ca-nepa Marisa;Vucusa Corrado; Goldoni Maura; Cusi-

mano Rosalinda; Stronati Luisa; Porretti M.Pia; Frut-tero Francesco; Borghesio Luisa; Lucchini Giovanni;Fissore Domenico;Tona M.Teresa; Marchisio Agne-se; Nigro Piera; Canavesio Mario e Serafina; Fam. Fi-chino; Grindatto Rosy; Margaria Michele; Denise;Franco Teresino,Alessio Ottavio; Francenella Giu-liana; Borello Clara; Oggero Domenica;Arossa Bof-fa Fiorentina; Fraire Bongiovanni Chiarina; RobaldoFranco; Scommegna Antonio; Sordella Maria; Silve-stro Mirella; Gentina Marino; Lamanda M. Filomena;Manfredonia Vanda;Vitagliani Paola;Albera Giusep-pina;Navoni Luigi;Tofoni Aurelio;Testa Giovanni;DeSantis Anna Maria; Monti Carla e Ezio; Don G. Bat-tista Durbano; Pellegrino Giovanni; Schiavo Gerar-do;Villosio Carlo; Foglia Enrica;Tenca Morello An-gela; Nisi Giovanni; Boris Gianfranca; Gonella AnnaMaria;Melano Giovanni; Bono Marianna;Capello M.Laura;Allasia Giuseppe; Corrà Angiolina; CertosioGiovanni;Ambrosino Anna e Federico; QuagliaProf. Giovanni; Casotto Zaira; Chiabod Ida; MeroniMarta; Boglione Michele; Spinosa Gaetana; OggioniFranca;Torcello Pierina; Elda; Mons. Micchardi Pier-giorgio; Scainco Concetta; Ferrero Teresina;Gastal-di Luigina; Marchiani Marina e Lambardozzi Mario;Canavero Amedea; Bono Ambrogio; Miglio Adrianoe Crosetti Franca; Becchio Caterina; P.P. di CaselleT.se; Mosso Rita; Barbero Ezio; Delfino Teresio; Fis-sore Antonietta; Quadro Giuseppina; Reita Ugo;Ta-ricco Ballauri Maria;Ambrogio Piera; Marenda Ste-fano; Bagnus Domenica; Demarchi Anita; MiloneDefilippi; Racca Marcello;Aduino Bartolomeo; Ca-vazzoni Mario; Novarese Bruna; P.P.; Gallizio Girau-do Elsa; Mandolini Stefano; Signorelli Michelangelo;Crucco Giacomo Ademaro; Giaccardi Maria e Gio-vanni; Rocca Michelangelo; Giordano Maddalena;Gandolfo Altina Barbera; Pansa Rita; Pansa Anto-nietta; Isoardi Lucia; Rosso Caterina; Origlia Piu-matti Emma; Riaudo Stefania; Porta Isabella;TealdiMirella;Tealdi Elsa; Fam. Biodo; P.P. di Caselle To.se;Unia Giuseppe e Francesca;Vicari Maria; Giordani-no Franca; Gastaldi Giovanna; Pellegrini M. Luisa; ReLidia; gli Zii Maria e Giuseppe Giordano in suffragiodi Patrucco M. Rita; Marengo Giacomo; Fam. Zigno-ne; Ferro Ivonne; Suore S. Famiglia di Caselle; FamBoffa Fiorangela; Fam. Sordo; Giordano Francesco;Malacrida Vittorio; D. Grasso Luigi; Navoni Maria;Ambrosino Anna; Isaia Caterina; Balmati Vola Adele;Aimone Renzo e Magda; Pastorino Mario e Maria;Bruzzone Pietro; Scuppa Liana; Pinardi Tecla; BoniOnorina;Tosco Don Bartolomeo,Villani Luigi, Sme-riglio Giampetruzzi Pina; Reale Francesco;AndreisCaterina;Toselli Maria Rita; Batacchio Giovanni;Gallo Rina; Rosso Germano; Dotta Teresina; Silve-stro Giovanna e Francesco; N.N.;Airale Mimma;Fam. Bertero Giovanni; Serale Bruno Rita; ManninoGiuseppe;Canavesio Serafina e Mario.

32 - giovinezze perenni

Anno 42 - N. 1 giovinezze perenni Giugno 2007

IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE AL C.R.P. CUNEO - C.P.O. per la restituzione al MITTENTE che si impegna a pagare la relativa tariffa

CONGREGAZIONE SACRA FAMIGLIAVia S. Pietro, 9 - 12038 SAVIGLIANO (CN) - -Tel. 0172/712388 - Fax 0172/31544

C.C.P. n. 13511126 - e-mail:info@ sacrafamsavigliano.itwww.sacrafamsavigliano.it

Avviso ai lettoriGentile lettrice, gentile lettore,il Suo indirizzo fa parte dell’archivio della nostra rivista. Nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n° 675/1996 per latutela dei dati personali, comunichiamo che tale archivio è gestito dalla Congregazione della Sacra Famiglia. I Suoi dati,pertanto, non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento,modifiche, aggiornamento, integrazione o cancellazione scrivendo all’attenzione della “Congregazione Sacra Famiglia”via San Pietro, 9 - 12038 Savigliano (CN)