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CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI – A.A. 2006/2007 Insegnamento impartito dal Prof. GIUSEPPE RESTA Periodo di insegnamento: II semestre I costi dei vari fattori produttivi elementari – Sistema produttivo e aziende industriali – L’organizzazione ed il sistema informativo – Metodologie e scelte della CO.AN. – I costi di produzione: determinazione – Il calcolo dei costi: particolari problemi – Il calcolo dei costi di prodotto – I centri di costo e la localizzazione dei costi – I processi produttivi e la produzione tecnica nella azienda industriale – La CO.AN e le nuove frontiere: l’ABC, le determinanti di costo, la catena del valore, gli indicatori di performance non monetari, il posizionamento strategico e la strategia – La determinazione dei costi nelle aziende commerciali, di servizi e in quelle che lavorano su commessa – Il sistema amministrativo integrato – I contenuti e le forme della CO.AN.. Gli argomenti fondamentali saranno supportati da opportune esercitazioni. TESTI CONSIGLIATI - ANTONELLI V. – D’ALESSIO R. –Tecniche di analisi dei costi. Ed. IPSOA 2005. - FACCHINETTI I. – Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni aziendali. Ed. IL SOLE 24 ORE – ultima edizione. - BOCCHINO V. – SERINI F. – TUROLLA A. – Contabilità e controllo dei costi. Giuffrè editore 2003( per esercitazioni).

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CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI – A.A. 2006/2007

Insegnamento impartito dal Prof. GIUSEPPE RESTA Periodo di insegnamento: II semestre

I costi dei vari fattori produttivi elementari – Sistema produttivo e aziende industriali – L’organizzazione ed il sistema informativo – Metodologie e scelte della CO.AN. – I costi di produzione: determinazione – Il calcolo dei costi: particolari problemi – Il calcolo dei costi di prodotto – I centri di costo e la localizzazione dei costi – I processi produttivi e la produzione tecnica nella azienda industriale – La CO.AN e le nuove frontiere: l’ABC, le determinanti di costo, la catena del valore, gli indicatori di performance non monetari, il posizionamento strategico e la strategia – La determinazione dei costi nelle aziende commerciali, di servizi e in quelle che lavorano su commessa – Il sistema amministrativo integrato – I contenuti e le forme della CO.AN..

Gli argomenti fondamentali saranno supportati da opportune esercitazioni.

TESTI CONSIGLIATI

- ANTONELLI V. – D’ALESSIO R. –Tecniche di analisi dei costi. Ed. IPSOA 2005.

- FACCHINETTI I. – Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni aziendali. Ed. IL SOLE 24 ORE – ultima edizione.

- BOCCHINO V. – SERINI F. – TUROLLA A. – Contabilità e controllo dei costi. Giuffrè editore 2003( per esercitazioni).

Programma di Demografia

Prof. Umberto Salinas

Anno Accademico 2006-2007 Facoltà di Economia (Taranto)

Parte generale

Introduzione alla Demografia. Definizioni e schema di Lexis. Le rilevazioni demografiche. Le caratteristiche strutturali della popolazione. La mortalità. Le tavole di mortalità. La fecondità. La mortalità infantile. La nuzialità. Le migrazioni. Teorie sullo sviluppo della popolazione. Gli schemi della popolazione stazionaria e della popolazione stabile. Proiezioni e previsioni demografiche. I flussi immigratori. immigrazione regolare e clandestina. La popolazione mondiale: recenti tendenze e prospettive.

Parte Speciale (una parte a scelta dello studente)

Struttura della presenza straniera in Italia. I flussi immigratori in Italia ed il processo d’integrazione. Evoluzione strutturale della famiglia in Italia.

Testi consigliati: DI COMITE L. – CHIASSINO G., Elementi di demografia, Cacucci, Bari, 1995.

Dispense del docente. (Le dispense sono disponibili presso la segreteria e presso il sito internet del Dipartimento di Statistica Facoltà di Economia relativo al docente: http://www.dip-statistica.uniba.it/professori/salinas.htm)

Diritto amministrativo

Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

Laurea triennale Economia aziendale / Economia e commercio

Programma 2006/2007

1 I principi dell'azione amministrativa. 2 L'organizzazione amministrativa. 3 Decentramento, sussidiarietà e principi correlati. 4 Le situazioni giuridiche soggettive. 5 La discrezionalità amministrativa. 6 Il procedimento amministrativo. Principi, fasi, istituti di semplificazione. 7 Il provvedimento amministrativo. 8 I modelli consensuali. 9 La patologia del provvedimento.

Gli argomenti del programma possono essere studiati da qualsiasi manuale di diritto amministrativo aggiornato all'anno 2006. Soltanto a titolo esemplificativo, per agevolare l'individuazione degli argomenti si suggeriscono due manuali, tra loro alternativi, e le parti relative ai singoli argomenti. Elio Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Giuffrè 2006: da pagina 13 a pagina 82 da pagina 119 a pagina 364. OPPURE Vincenzo Cerulli Irelli, Principii di diritto amministrativo, Giuffrè 2006, I e II volume: del primo volume: da pagina 49 a pagina 84 del primo volume: da pagina 100 a pagina 124; del secondo volume: da pagina 14 a pagina 265.

DIRITTO CIVILE

(semestrale) sede di Taranto

prof. Fabrizio Panza

e-mail: [email protected]

Programma Le successioni per causa di morte.

Principi generali; eredità e legato; apertura della successione; patti successori; giacenza dell’eredità; la capacità a succedere; l’indegnità; la rappresentazione; l’accrescimento; le sostituzioni. L’acquisto dell’eredità e la rinuncia. L’accettazione dell’eredità; l’accettazione con beneficio di inventario;la separazione del patrimonio del defunto; l’azione di petizione ereditaria; l’erede apparente; la rinuncia dell’eredità.

La successione legittima. Fondamento e presupposto; gli eredi legittimi; la successione dello Stato; cenni alle vocazioni anomale con funzione produttiva: l’art. 230 bis c.c. in particolare.

La successione dei legittimari. Fondamento e natura; le categorie di legittimari; la quota legittima; la riunione fittizia; l’azione di riduzione.

La successione testamentaria. L’art.1324 c.c e la riluttanza della dottrina ad estendere al testamento le regole stabilite in materia di contratto, le teorie che negano la natura negoziale del testamento; natura e caratteri del testamento: la revocabilità ed il limite dell’affidamento; il declino del divieto dei patti successori; la personalità, il testamento congiuntivo; l’unilateralità; la forma del testamento: il problema del testamento orale ed del testamento per relationem; i requisiti soggettivi: la capacità di testare e di ricevere per testamento; il ruolo della volontà nel testamento: testamento apparente, vizi della volontà, simulazione, fiducia, riserva mentale; l’interpretazione del testamento; il contenuto: il legato di cosa altrui, le disposizioni indirettamente patrimoniali: la riabilitazione dell’indegno; le disposizioni negative: la diseredazione e i divieti testamentari; le figure tipiche ed atipiche di legato obbligatorio; le disposizioni a valenza sociale: fedecommesso assistenziale, premi di nuzialità, disposizione a favore dei poveri; le disposizioni non patrimoniali: la cessione di organi del proprio corpo post mortem; la causa del testamento; l’invalidità del testamento; l’art. 590 c.c..

Il legato. Nozione; acquisto e rinunzia.

La divisione ereditaria. La comunione ereditaria; la divisione; la garanzia per evizione; la collazione. Testi consigliati: PERLINGIERI P., Istituzioni di diritto privato, ESI, Napoli, 2001. Panza F. L’autonomia testamentaria tra libertà e controllo, Adriatica, Bari, 2003. Panza F. Le vocazioni anomale con funzione produttiva, ESI, Napoli, 2001.

DIRITTO COMMERCIALE

Prof. Ugo Patroni Griffi

Anno accademico 2006 - 2007 (primo semestre)

Programma

I – Cenni storici II - L'imprenditore - Imprenditore e attività - Attività e atto - Requisiti dell'attività

d'impresa: la liceità - L'economicità - Le imprese pubbliche - La destinazione al mercato - La professionalità - La professionalità nelle collettività organizzate - L'organizzazione - L'imputazione dell'attività di impresa: il problema dell'imprenditore occulto - L'inizio e fine dell'attività d'impresa - La capacità all'esercizio dell'impresa - I professionisti intellettuali - L'imprenditore agricolo - L'imprenditore commerciale - Impresa commerciale e impresa civile - Il piccolo imprenditore - Lo statuto dell'imprenditore commerciale: la pubblicità - Le scritture contabili - La rappresentanza - L'azienda e la ditta - L'impresa e il mercato - La disciplina della concorrenza.

III - Le società - Il contratto di società - Società e associazione - Società e comunione - Le società di persone - La società semplice - La società in nome collettivo - La società in accomandita semplice - La società per azioni: costituzione - Le azioni - L'assemblea - Gli amministratori - Il collegio sindacale - I controlli esterni - Le modificazioni dell'atto costitutivo - Le obbligazioni - Lo scioglimento - La società in accomandita per azioni - La società a responsabilità limitata - Le società cooperative e le mutue assicuratrici - Trasformazione fusione e scissione - Forme di integrazione di imprese - I gruppi di società - I consorzi e le società consortili - Il gruppo europeo di interesse economico - Le associazioni temporanee di impresa e la joint venture - Il diritto contabile - Le società a statuto speciale -

IV - La CONSOB e il mercato mobiliare - Le società di revisione - Gli investitori professionali e gli organismi di gestione del risparmio - Gli intermediari e l'attività di intermediazione mobiliare - I mercati regolamentati - Il concetto di valore mobiliare e di strumento finanziario- La sollecitazione all’investimento - Le offerte pubbliche

V - Le procedure concorsuali - Il fallimento - Il concordato preventivo - L'amministrazione controllata - La liquidazione coatta amministrativa - L'amministrazione straordinaria delle imprese insolventi -

VI - I titoli di credito - Profili storici e legislativi - Caratteristiche - I principi dogmatici - La circolazione - La disciplina - La cambiale - L'assegno bancario - L'assegno circolare - I titoli rappresentativi di merce -

VII - I contratti bancari - Le operazioni parabancarie: il leasing ed il factoring - Il conto corrente - L'assicurazione – I contratti per lo scambio e la distribuzione (vendita, agenzia, estimatorio, somministrazione, franchising) – I contratti per l’esecuzione di opere o servizi (appalto, subfornitura, engineering, trasporto, deposito) – I contratti per la promozione o la conclusione di affari (mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione, conto corrente ordinario)

Testi consigliati :

A) Parte istituzionale

A. GRAZIANI - G. MINERVINI - U. BELVISO, Manuale di diritto commerciale, Cedam, Padova, ult. ed.

o, in alternativa

AA.VV., Istituzioni di diritto commerciale, a cura di V. Buonocore, Giappichelli, Torino, ult. ed.

B) Parte speciale

AA.VV., Diritto delle società di capitali [Manuale breve], Giuffrè, Milano, ult. ed.

PROGRAMMA DI DIRITTO FALLIMENTARE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO – ECONOMIA AZIENDALE –

Sede di Taranto –Anno Accademico 2006/2007 Prof. Corrado PAOLILLO

IL FALLIMENTO – LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI. TESTO CONSIGLIATO: GUGLIELMUCCI L., Diritto fallimentare (La nuova disciplina delle procedure concorsuali giudiziali) Giappichelli, Torino 2006. Il corso avrà carattere seminariale e consisterà nell’esame di una serie di casi pratici. Prof. Corrado Paolillo

Programma di Diritto del Lavoro Docente Prof. Gianni ARRIGO Anno Accademico 2006/2007 Il corso sarà di carattere istituzionale, come è reso necessario dalla collocazione delle materie giuridiche in generale – e del diritto del lavoro in particolare – nel quadro del piano di studi della nostra Facoltà. Tuttavia, il docente si propone di adattare – per quanto consentito – la trattazione istituzionale della materia alle esigenze didattiche peculiari dell’insegnamento di materie giuridiche di una Facoltà di Economia: ad esempio, valorizzando i profili economico-sociali di alcuni istituti o di alcune parti della materia (in specie, del diritto sindacale). Il docente si propone altresì di integrare il corso ufficiale con esercitazioni pratiche aventi ad oggetto l’esame diretto di testi contrattuali collettivi e la metodologia elementare di ricerca giurisprudenziale, nonché eventualmente, in relazione allo stato del corso e al livello di preparazione degli studenti, l’analisi di alcune sentenze o la rilevazione dell’apporto giurisprudenziale nell’applicazione concreta di alcune norme o istituti fondamentali. Anche per la particolare impronta didattica che si intende dare al corso ed alle attività integrative, con i relativi riflessi sugli esami, gli studenti che non possono o non intendono frequentare le lezioni e le esercitazioni sono consigliati di prendere contatto con il docente all’inizio del corso, al fine di ricevere indicazioni in ordine alla preparazione autodidattica. Per gli studenti frequentanti sono previste, in corso d’anno, delle prove scritte nelle parti già trattate della materia. Programma del corso 1) Principi generali e diritto sindacale. Origine ed evoluzione storica del diritto del lavoro. Le fonti, con particolare riguardo ai principi costituzionali. L’organizzazione pubblica del lavoro, interna ed internazionale. La libertà sindacale nella Costituzione e nel c.d. Statuto dei Lavoratori (tit. II). L’organizzazione sindacale in Italia. Il sindacato nell’ordinamento costituzionale. Il sindacato come associazione non riconosciuta. Il sindacato maggiormente rappresentativo. L’organizzazione sindacale dei datori di lavoro. L’autonomia sindacale in generale. La contrattazione collettiva. Il contratto collettivo di diritto comune (soggetti, contenuti, efficacia). Il contratto collettivo ad efficacia generale. Il conflitto collettivo e l’autotutela sindacale. Lo sciopero (nozione, tipologia, effetti, limiti); lo sciopero nei servizi pubblici; le altre forme di lotta sindacale; la serrata. L’azione sindacale all’interno dell’azienda (tit. III dello Statuto dei Lavoratori). La repressione della condotta antisindacale. L’azione partecipativa e pubblica del sindacato. Il sindacalismo nel pubblico impiego. 2) Rapporto individuale di lavoro Autonomia, subordinazione e parasubordinazione. La fonte contrattuale del rapporto. La prestazione di fatto del lavoro. L’intermediazione nelle prestazioni di lavoro. I soggetti del rapporto di lavoro (tipologia, requisiti soggettivi). La posizione professionale di lavoro subordinato. Causa, forma e consenso nel contratto di lavoro. Il contratto di lavoro a tempo

determinato. Il patto di prova. La costituzione del rapporto di lavoro (collocamento ordinario ed obbligatorio). Il contenuto del rapporto con riguardo alla prestazione di lavoro (diligenza; obblighi di obbedienza e fedeltà; patto di non concorrenza; potere direttivo, di controllo e disciplinare, relativi limiti anche con riguardo al tit. I dello Statuto dei lavoratori; inquadramento e categorie di lavoratori; qualifiche e mansioni; disciplina del tempo di lavoro; obbligo di sicurezza). Il contenuto del rapporto con riguardo alla retribuzione (principi costituzionali sulla retribuzione e loro applicazione giurisprudenziale; forme di retribuzione; la struttura della retribuzione; retribuzione ed erogazioni previdenziali; le integrazioni salariali; il regime giuridico del debito retributivo; il trattamento di fine rapporto). Le vicende del rapporto (sospensione e modificazione soggettiva). Le cause di estinzione del rapporto. Recesso ordinario e straordinario, il preavviso. Il licenziamento individuale nel regime del codice civile, in quello di c.d. stabilità obbligatoria (legge 15 luglio 1966 n. 604) ed in quello di c.d. stabilità reale (art. 18 dello statuto dei Lavoratori); la riforma dei licenziamenti nella legge 11 maggio 1990 n. 108. Il licenziamento collettivo; la cassa integrazione guadagni ed i sistemi di mobilità speciale. La riforma del mercato del lavoro. La privatizzazione del rapporto di pubblico impiego: principi generali. La tutela dei diritti del lavoratore. Le garanzie dei crediti di lavoro, le rinunzie e le transazioni del lavoratore; le conciliazioni in materia di lavoro; la prescrizione dei diritti del lavoratore; cenni sul processo del lavoro. Il contenuto del rapporto con riguardo alla prestazione di lavoro (diligenza; obblighi di obbedienza e fedeltà; patto di non concorrenza; potere direttivo, di controllo e disciplinare, relativi limiti anche con riguardo al tit. I dello Statuto dei lavoratori. Testi consigliati: Sono consigliati i seguenti manuali: - E. Ghera, Diritto del Lavoro, Cacucci, Bari (2006). - G. Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, Bari (2006). In ogni caso lo studio dei manuali dovrà essere accompagnato dall’esame diretto dei testi legislativi più importanti attraverso la consultazione di un Codice di Diritto del Lavoro aggiornato

DIRITTO PRIVATO (10 CFU) CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

PROF. ACHILLE ANTONIO CARRABBA PARTE ISTITUZIONALE NOZIONI INTRODUTTIVE E PRINCIPI FONDAMENTALI: Realtà sociale e ordinamento giuridico; Fonti del diritto; Fatto ed effetto giuridico; Situazioni soggettive e rapporto giuridico; Dinamica delle situazioni soggettive; Metodo giuridico e interpretazione. PERSONE FISICHE E PERSONE GIURIDICHE. SITUAZIONI GIURIDICHE: Situazioni esistenziali; Situazioni reali; Situazioni possessorie; Situazioni di garanzia; Prescrizione e decadenza. SITUAZIONI DI CREDITO E DI DEBITO: Fonti, struttura, caratteri e vicende dell'obbligazione; Specie tipiche di obbligazioni. AUTONOMIA NEGOZIALE E AUTONOMIA CONTRATTUALE: Elementi essenziali e requisiti del contratto; Formazione, esecuzione e patologie del contratto; Autonomia negoziale e contenuto non patrimoniale; Singoli contratti; Promesse unilaterali; Pubblicità e trascrizione. RESPONSABILITA' CIVILE. FAMIGLIA E RAPPORTI PARENTALI. SUCCESSIONI PER CAUSA DI MORTE. TUTELA GIURISDIZIONALE: tutela giurisdizionale; prove. PARTE SPECIALE I CONTRATTI ATIPICI: Contratto di convivenza; Contratto di investigazione; Negozi di trasferimento di cubatura; Contratti ad oggetto informatico; Contratti di pubblicità e sponsorizzazione; Contratto ambientale; Contratto di ormeggio; Contratto di finanza etica. TESTI CONSIGLIATI 1) CODICI PERLINGIERI P. e TROISI B., Codice civile e leggi collegate, Esi, Napoli, ultima edizione; oppure DE NOVA G., Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, Bologna, ultima edizione; oppure DI MAJO A., Codice civile, Giuffrè, Milano, ultima edizione. 2) PARTE ISTITUZIONALE PERLINGIERI P., Manuale di diritto civile, Esi, Napoli, ultima edizione

IN ALTERNATIVA GALGANO F., Diritto privato, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure GAZZONI F., Manuale di diritto privato, Esi, Napoli, ultima edizione; oppure ROPPO V., Istituzioni di diritto privato, Monduzzi, Bologna, ultima edizione; oppure TORRENTE A. e SCHLESINGER P., Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione; oppure TRABUCCHI A., Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure TRIMARCHI P., Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione. 3) PARTE SPECIALE PERCHINUNNO R. (a cura di), Dal tipo sociale all’atipico, II ed., Cacucci, Bari, 2000. 4) ESERCITAZIONI PANZA G., Profili di diritto privato e metodo casistico, Adriatica Editrice, Bari, 2005.

DIRITTO PRIVATO (7 CFU) CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO

PROF. ACHILLE ANTONIO CARRABBA

PARTE ISTITUZIONALE NOZIONI INTRODUTTIVE E PRINCIPI FONDAMENTALI: Realtà sociale e ordinamento giuridico; Fonti del diritto; Fatto ed effetto giuridico; Situazioni soggettive e rapporto giuridico; Dinamica delle situazioni soggettive; Metodo giuridico e interpretazione. PERSONE FISICHE E PERSONE GIURIDICHE. SITUAZIONI GIURIDICHE: Situazioni esistenziali; Situazioni reali; Situazioni possessorie; Situazioni di garanzia; Prescrizione e decadenza. SITUAZIONI DI CREDITO E DI DEBITO: Fonti, struttura, caratteri e vicende dell'obbligazione; Specie tipiche di obbligazioni. AUTONOMIA NEGOZIALE E AUTONOMIA CONTRATTUALE: Elementi essenziali e requisiti del contratto; Formazione, esecuzione e patologie del contratto; Autonomia negoziale e contenuto non patrimoniale; Singoli contratti; Promesse unilaterali; Pubblicità e trascrizione. RESPONSABILITA' CIVILE. FAMIGLIA E RAPPORTI PARENTALI: profili generali. SUCCESSIONI PER CAUSA DI MORTE. TUTELA GIURISDIZIONALE: tutela giurisdizionale; prove. PARTE SPECIALE IL SISTEMA ITALO-COMUNITARIO DELLE FONTI: Considerazioni introduttive al sistema delle fonti alla luce dell'ordinamento comunitario; Pluralismo delle fonti e normativa comunitaria; Controllo di legittimità costituzionale della legge esecutiva e della normativa comunitaria derivata; Il coordinamento tra le normative; Rilevanza ermeneutica della normativa comunitaria. TESTI CONSIGLIATI 1) CODICI PERLINGIERI P. e TROISI B., Codice civile e leggi collegate, Esi, Napoli, ultima edizione; oppure DE NOVA G., Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, Bologna, ultima edizione; oppure DI MAJO A., Codice civile, Giuffrè, Milano, ultima edizione. 2) PARTE ISTITUZIONALE PERLINGIERI P., Manuale di diritto civile, Esi, Napoli, ultima edizione

IN ALTERNATIVA GALGANO F., Diritto privato, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure GAZZONI F., Manuale di diritto privato, Esi, Napoli, ultima edizione; oppure ROPPO V., Istituzioni di diritto privato, Monduzzi, Bologna, ultima edizione; oppure TORRENTE A. e SCHLESINGER P., Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione; oppure TRABUCCHI A., Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure TRIMARCHI P., Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione. 3) PARTE SPECIALE PERLINGIERI P., Diritto comunitario e legalità costituzionale. Per un sistema italo-comunitario delle fonti, Esi, Napoli, 1998. 4) ESERCITAZIONI PANZA G., Profili di diritto privato e metodo casistico, Adriatica Editrice, Bari, 2005.

DIRITTO PRIVATO DEI CONTRATTI CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

CURRICULUM CONSULENTE GIURIDICO DI IMPRESA Prof. Giuseppe La banca

Il corso, prevalentemente seminariale, si propone quale riflessione concreta su casi giurisprudenziali, selezionati in relazione alle tematiche fondamentali della disciplina del contratto in generale e, in particolare, dei “contratti dei consumatori”, anche alla luce del Codice del consumo (decreto legislativo 6.9.2005, n. 206): pubblicità ingannevole, televendita, contratti telefonici e assicurativi, servizi di investimento, cassette di sicurezza, contratti fuori dai locali commerciali, pacchetti turistici, garanzie sui beni di consumo, associazioni dei consumatori, tutela del consumatore nel diritto comunitario. TESTI CONSIGLIATI:

1. Un codice civile aggiornato con il Codice del consumo e le più importanti leggi speciali

2. Per la parte istituzionale, G.ALPA, Il diritto dei consumatori, Laterza, Bari, ultima edizione; nonché il materiale didattico distribuito durante i seminari.

Le lezioni saranno svolte il Lunedì e il Martedì (ore 15,30/18,30) (Aula V) Il docente ed i cultori della materia riceveranno studenti e laureandi il Lunedì (ore 11,00/13,00), nonché al termine delle lezioni. Prof. Giuseppe Labanca

Diritto previdenziale della sicurezza sociale del lavoro Prof. Gianni Arrigo

Il sistema di sicurezza sociale nel diritto comunitario. Le norme dei Trattati e della Carta di Nizza. I regolamenti comunitari. Il contributo della giurisprudenza comunitaria. Il sistema di sicurezza sociale nell’ ordinamento italiano. L’art. 38 della Costituzione italiana fra assistenza sociale e previdenza sociale. Il rapporto contributivo. Il rapporto giuridico previdenziale. L’automaticità delle prestazioni. L’insolvenza del datore di lavoro. La tutela contro la vecchiaia. La previdenza complementare. Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. L’invalidità e l’inabilità. La malattia comune. I congedi parentali. Gli ammortizzatori sociali. La tutela previdenziale nella disciplina del mercato del lavoro. TESTI CONSIGLIATI: Cinelli M., Il rapporto previdenziale, Giappichelli, Torino, 2006. Oppure: Cinelli M.-Giubboni S.. Il diritto della sicurezza sociale in trasformazione, 2005 Si consiglia l’uso di un codice della previdenza sociale (ovvero di un codice del lavoro contenente la normativa previdenziale) aggiornato.

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE Curriculum consulente giuridico di impresa

Prof. Cataldo De Sinno DIRITTO PRIVATO DELLA RESPONSABILITA’ CIVILE

(6 CFU)

Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. La nozione di danno e i tipi di danno. Risarcibilità del danno e regole del risarcimento. La responsabilità da fatto illecito. L’ingiustizia del danno nell’evoluzione giurisprudenziale. Distribuzione dell’onere della prova. Il principio della colpa. Le cause di giustificazione. Il danno alla persona: il risarcimento del danno biologico. Le c.d. responsabilità speciali. La responsabilità dell’impresa: responsabilità per esercizio di attività pericolosa; la responsabilità del produttore; le problematiche del danno ambientale e dei danni da inquinamento arrecati a interessi individuali. La responsabilità per danni da fumo. La responsabilità per le false informazioni. Responsabilità civile e mercato finanziario. La responsabilità del magistrato. La responsabilità per la durata irragionevole del processo. Internet e responsabilità civile. La responsabilità del professionista: la responsabilità del medico. Danno alla riservatezza e trattamento dei dati personali.

TESTI CONSIGLIATI:

C. SALVI, La responsabilità civile, Milano Giuffrè, , 2005

Per le nuove forme di responsabilità é sufficiente lo studio del materiale giurisprudenziale che sarà fornito durante le lezioni. Gli studenti non frequentanti possono utilizzare altri testi specifici su tali tematiche.

E’ in ogni caso indispensabile la consultazione nel testo aggiornato del codice civile e delle leggi speciali in tema di responsabilità civile.

DIRITTO PUBBLICO (10 CREDITI) ECONOMIA AZIENDALE

GIOVANNI LUCHENA (A – Z) PROGRAMMA A.A. 2006/2007

Ordinamento giuridico e diritto costituzionale. Lo Stato. Le forme di Stato e la loro evoluzione storica. Le forme di governo e la loro evoluzione storica. Dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana. Lo Stato e gli altri ordinamenti: l’ordinamento internazionale e l’ordinamento comunitario. Le fonti del diritto. La sovranità popolare: forme e limiti di esercizio. La democrazia mediata. Partiti politici e sindacati. La democrazia diretta. I referendum, la petizione e l’iniziativa legislativa popolare. La democrazia rappresentativa. Sistemi elettorali. Il Parlamento: organizzazione e funzioni. Il Governo: organizzazione e funzioni. Il Presidente della Repubblica: natura dell’organo e funzioni. La giurisdizione: organizzazione e garanzie. La Pubblica Amministrazione: organizzazione e attività. Gli organi cc.dd. “ausiliari”. Regioni ed enti locali. Libertà fondamentali e diritti inviolabili. La Corte costituzionale: organizzazione e funzioni.

TESTI CONSIGLIATI • A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di Diritto Pubblico, Bologna, Il Mulino, ultima

edizione; • P. BARILE, E. CHELI, S. GRASSI, Istituzioni di diritto pubblico, Padova, Cedam, ultima

edizione; • R. BIN, G. PITRUZZELLA, Istituzioni di diitto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima

edizione. • P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di Diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ultima

edizione; • C. ROSSANO, Manuale di Diritto pubblico, Napoli, Jovene, edizione 2006.

PARTE SPECIALE

Il candidato dovrà, inoltre, studiare le seguenti sentenze della Corte costituzionale: - n. 16 del 1978 - n. 170 del 1984 - n. 10 del 2000 - n. 304 del 2002

OPPURE Un testo monografico sulla costituzione europea che sarà indicato durante il corso delle lezioni. E’ opportuno quale ausilio allo studio del programma dell’insegnamento di Diritto pubblico, un testo della Costituzione della Repubblica e delle leggi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale. A tal fine lo studente può utilizzare: • M. BASSANI – V. ITALIA – C.E. TRAVERSO (a cura di), Leggi fondamentali del diritto pubblico e

costituzionale, Milano, Giuffrè, 2004. • M. SICLARI (a cura di), La Costituzione della Repubblica nel testo vigente, Roma, Aracne,

2003.

DIRITTO PUBBLICO (7 CREDITI) ECONOMIA E COMMERCIO

GIOVANNI LUCHENA (A – Z) PROGRAMMA A.A. 2006/2007

Ordinamento giuridico e diritto costituzionale. Lo Stato. Le forme di Stato e la loro evoluzione storica. Le forme di governo e la loro evoluzione storica. Dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana. Lo Stato e gli altri ordinamenti: l’ordinamento internazionale e l’ordinamento comunitario. Le fonti del diritto. La sovranità popolare: forme e limiti di esercizio. La democrazia mediata. Partiti politici e sindacati. La democrazia diretta. I referendum, la petizione e l’iniziativa legislativa popolare. La democrazia rappresentativa. Sistemi elettorali. Il Parlamento: organizzazione e funzioni. Il Governo: organizzazione e funzioni. Il Presidente della Repubblica: natura dell’organo e funzioni. La giurisdizione: organizzazione e garanzie. La Pubblica Amministrazione: organizzazione e attività. Gli organi cc.dd. “ausiliari”. Libertà fondamentali e diritti inviolabili. La Corte costituzionale: organizzazione e funzioni.

TESTI CONSIGLIATI

• A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di Diritto Pubblico, Bologna, Il Mulino, ultima edizione;

• P. BARILE, E. CHELI, S. GRASSI, Istituzioni di diritto pubblico, Padova, Cedam, ultima edizione;

• R. BIN, G. PITRUZZELLA, Istituzioni di diitto pubblico, Giappichelli, Torino, ultima edizione.

• P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di Diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione;

• C. Rossano, Manuale di Diritto pubblico, Napoli, Jovene, edizione 2006. E’ sempre opportuno quale ausilio allo studio del programma dell’insegnamento di Diritto pubblico, un testo della Costituzione della Repubblica e delle leggi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale. A tal fine lo studente può utilizzare: • M. BASSANI – V. ITALIA – C.E. TRAVERSO (a cura di), Leggi fondamentali del diritto pubblico e

costituzionale, Milano, Giuffrè, 2004. • M. SICLARI (a cura di), La Costituzione della Repubblica nel testo vigente, Roma, Aracne,

2003.

ECONOMIA AZIENDALE Corso di Laurea in Economia e Commercio – Sede di Taranto

prof. Vittorio Dell’Atti Anno Accademico 2006-2007

Obiettivi del corso Il corso di Economia Aziendale affronta il vasto campo delle discipline che trattano gli aspetti di gestione, organizzazione e rilevazione delle aziende di vario ordine; esso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e gli strumenti logico-analitici indispensabili per sviluppare la capacità di comprendere, in modo unitario, i reali comportamenti aziendali. Programma del corso L’economia aziendale e le discipline economico-aziendali in una prospettiva storico-evolutiva. La nozione di azienda. Primi elementi di analisi e di classificazione delle aziende. Nozioni preliminari sui rapporti impresa-ambiente. L’approccio sistemico negli studi economico-aziendali. I caratteri del sistema aziendale. L’economicità dell’azienda. L’analisi e la valutazione delle condizioni di equilibrio nelle diverse classi di aziende. La struttura dell’azienda. L’assetto istituzionale, le combinazioni economiche e l’assetto tecnico, il patrimonio, l’organismo personale e l’assetto organizzativo. La gestione dell’azienda. Il sistema delle operazioni aziendali. I caratteri delle combinazioni economiche. Il ruolo, l’ordinamento e la funzione delle aree operazionali: caratteristiche, integrative, di controllo e di informazione. La gestione per processi. Il sistema delle decisioni aziendali: le decisioni di investimento e le decisioni correnti di gestione. Le decisioni strategiche. L’organizzazione: la progettazione degli assetti organizzativi, la struttura organizzativa e i sistemi operativi. L’impresa moderna e i suoi caratteri distintivi. La qualità totale, la flessibilità, l’organizzazione a rete. TESTI CONSIGLIATI - Letture consigliate durante il corso delle lezioni. - AA.VV., Lezioni di Economia aziendale, Giappichelli, Torino (parti I, II, III, V). - CULASSO F., Sistema impresa e gestione per processi, Giappichelli, Torino.

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE Corso di Laurea in Economia Aziendale – Sede di Taranto

prof. Vittorio Dell’Atti Anno Accademico 2006-2007

L’ECONOMIA DELL’AZIENDA: L’economia aziendale e la ragioneria. Lo studio delle condizioni di esistenza dell’organismo aziendale; la componente personale, la dinamica e il controllo dei mezzi. L’organizzazione in generale, l’istituzione dell’azienda, la sua localizzazione, la sua dimensione. Lo studio delle manifestazioni di vita dell’azienda. Il processo di formazione e di controllo del reddito nell’impresa. L’impresa come campo di scelte economiche. L’impresa e le relazioni con l’ambiente. L’impresa e il mercato: relazioni. Le strategie e le politiche aziendali. L’autonomia e i poteri decisionali dell’impresa. L’azienda di erogazione: caratteristiche generali e schemi di gestione. I valori connessi alle varie classi di operazioni. Il processo erogativo patrimoniale e tecnico produttivo. LE AREE FUNZIONALI DI IMPRESA: L’economia dell’azienda e il management. Il ruolo, l’ordinamento e la funzione delle aree operazionali: caratteristiche, integrative, di controllo e di informazione. METODOLOGIA CONTABILE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE: a) Contabilità generale: Obiettivi della contabilità generale. Metodi di scritturazione: dalle rilevazioni elementari alle scritture complesse. Ordinamento e funzionamento della contabilità generale. Tecnica delle scritturazioni per pervenire alle sintesi contabili. Il bilancio di esercizio: contenuto, struttura e criteri di valutazione secondo l’attuale normativa civile. b) Contabilità speciali: Il costo uscita e il costo imputazione. I costi dei fattori produttivi e dei prodotti. Le diverse configurazioni di costo di prodotto. Le contabilità analitiche. c) Calcolo commerciale: Le merci e la loro misurazione. Calcoli inerenti a costi e ricavi di merci. Interesse e sconto semplice. Unificazione di tassi, capitali e scadenze. Conti correnti. Valori mobiliari. Cambi esteri (cenni). TESTI CONSIGLIATI - Letture consigliate durante il corso delle lezioni. - CASSANDRO P.E., Trattato di Ragioneria , Cacucci , Bari, (esclusi paragrafi da 42 a 48, da 76 a 78, da 106 a 109, da 120 a 128), opportunamente integrato con l’attuale normativa civilistica in tema di bilancio di esercizio (artt. 2423-2435 bis Cod. Civ.). - AA.VV., Lezioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino (parti I, II, III, V). - DI CAGNO N., Elementi di calcolo mercantile, bancario e delle operazioni mobiliari e valutarie, Cacucci, Bari, 2006 (esclusi capp.1 e 2 della parte prima e capp. 2 e 3 della parte terza)

- CASSANDRO P.E., La formazione e la determinazione dei costi nelle aziende industriali, Cacucci, Bari.

Economia dei Tributi (8 CFU)

prof. Ernesto Longobardi a.a. 2006/2007

Programma Parte I – L’IVA Parte II - La tassazione del capitale Parte III - Aspetti e problemi dell’imposta sulle società Testi consigliati: 1. Parti I e II E. Longobardi, Economia tributaria, McGraw-Hill, 2005, capitoli 16-17; parte VI (capitoli 21-29) compresi i Testi di approfondimento relativi ai capitoli 16, 22, 23, 25, 26, 28, 29 scaricabili dal sito: http://www.ateneonline.it/longobardi/areastudenti.asp Lo studente è inoltre vivamente consigliato di svolgere gli esercizi che trova nello stesso sito relativi ai capitoli inclusi nel programma. 2. Parte III Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento per le politiche fiscali - Commissione di studio sull'imposizione fiscale sulle società. Relazioni di: Giampaolo Arachi, Ernesto Longobardi, Raffaello Lupi, tutte disponibili in http://www.finanze.gov.it/commissioneires/audizioni/relazioni.htm

Diritto Tributario

Prof. Giuseppe Pasquale

AA. 2006 –2007

Parte generale: Gli istituti - Le fonti: il diritto comunitario, la costituzione, la legge, le norme aventi forza di legge, i regolamenti e le circolari. Cenni sull’interpretazione- I

principi costituzionali: capacità contributiva e principio di legalità. Lo statuto dei diritti del contribuente - I soggetti. - Il procedimento d’imposizione. - La dichiarazione - Poteri

istruttori, accertamento e istituti deflattivi del contenzioso tributario;

Parte speciale: L’imposta sul reddito delle persone fisiche: Nozione di reddito e categorie reddituali – Il presupposto dell’imposta – I redditi di provenienza illecita – I proventi conseguiti in sostituzione di redditi - La determinazione del reddito complessivo – La

tassazione separata – I redditi assoggettati ad imposte sostitutive – I redditi esenti.

Le categorie reddituali: I redditi fondiari – I redditi di capitale – I redditi di lavoro dipendente – Il reddito d’impresa - I redditi di lavoro autonomo – I redditi diversi.

Note: sono previsti seminari ed esercitazioni sulla parte speciale come da

programmapubblicato in bacheca.

Testi consigliati

d’Amati, <<Diritto tributario>>, Cacucci – ultima edizione

oppure

Tesauro, <<Compendio di Diritto Tributario>>, UTET, ultima edizione; in particolare, i capitoli dal primo al decimo (da pagina 3 a 134), nonché i capitoli diciassettesimo e

diciottesimo (da pagina 229 a 276).

Durante il corso verranno distribuite dispense che integreranno i manuali sopra riportati.

Ricevimento. Il docente riceverà gli studenti il venerdì, a partire dalle ore 11,30. Può essere contattato all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

Corso di Laurea in Economia e Commercio (CFU 7) Sede di Taranto

Prof. Nicola BRUNI

Anno Accademico 2006-2007 1. PARTE GENERALE L’attività bancaria e la banca; la vigilanza bancaria; l’organizzazione dell’attività bancaria; la raccolta delle risorse finanziarie; le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie; le emissioni di obbligazioni ed azioni; l’impiego delle risorse finanziarie: i prestiti bancari; la valutazione dei fidi; le forme tecniche dei prestiti per cassa; i crediti di firma; prestiti personali, crediti al consumo e carte di debito e di credito; la politica dei prestiti; gli investimenti azionari delle banche: nuovi rapporti fra banche e imprese; la cartolarizzazione dei crediti; il portafoglio di proprietà delle banche e la tesoreria bancaria; il bilancio delle banche: disciplina e contenuti; l’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio; profili di internazionalizzazione dell’attività bancaria; il rischio di interesse e le politiche di asset – liability management. 2. PARTE SPECIALE La gestione nella variabilità delle economie interne della banca; Legislazione e gestione bancaria; La normativa secondaria e la gestione della banca; Le autorità monetarie sovranazionali e gli strumenti di intervento nell’UEM; Il mercato del credito e dei servizi.

TESTI CONSIGLIATI Parte Generale: R. RUOZI, Economia e gestione della banca, Quarta Edizione, EGEA 2006 (cap. 1- 6, 8 – 13, 15 – 21). Parte Speciale:

A. DELL’ATTI, Lineamenti di gestione bancaria, CACUCCI 2002. Nel corso delle lezioni e dei seminari saranno trattati i contenuti del nuovo testo unico bancario e del testo unico in materia di intermediazione finanziaria, disponibili anche presso la segreteria del Dipartimento.

Prof. Nicola Bruni

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

Corso di Laurea in Economia Aziendale (CFU 8) Sede di Taranto

Prof. Nicola BRUNI

Anno Accademico 2006-2007

2. PARTE GENERALE L’attività bancaria e la banca; la vigilanza bancaria; l’organizzazione dell’attività bancaria; la raccolta delle risorse finanziarie; le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie; le emissioni di obbligazioni ed azioni; l’impiego delle risorse finanziarie: i prestiti bancari; la valutazione dei fidi; le forme tecniche dei prestiti per cassa; i crediti di firma; prestiti personali, crediti al consumo e carte di debito e di credito; la politica dei prestiti; gli investimenti azionari delle banche: nuovi rapporti fra banche e imprese; la cartolarizzazione dei crediti; il portafoglio di proprietà delle banche e la tesoreria bancaria; il bilancio delle banche: disciplina e contenuti; l’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio; profili di internazionalizzazione dell’attività bancaria; il rischio di interesse e le politiche di asset – liability management; le concentrazioni bancarie; le crisi bancarie. 2. PARTE SPECIALE La gestione nella variabilità delle economie interne della banca; Legislazione e gestione bancaria; La normativa secondaria e la gestione della banca; Le autorità monetarie sovranazionali e gli strumenti di intervento nell’UEM; Il mercato del credito e dei servizi.

TESTI CONSIGLIATI Parte Generale: R. RUOZI, Economia e gestione della banca, Quarta Edizione, EGEA 2006 (cap. 1- 6, 8 – 13, 15 – 23). Parte Speciale:

A. DELL’ATTI, Lineamenti di gestione bancaria, CACUCCI 2002. Nel corso delle lezioni e dei seminari saranno trattati i contenuti del nuovo testo unico bancario e del testo unico in materia di intermediazione finanziaria, disponibili anche presso la segreteria del Dipartimento.

Prof. Nicola Bruni

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

ANNO ACCADEMICO 2006 – 2007 (II SEMESTRE) Corso di laurea in: Economia Aziendale – Economia e Commercio Docente: Prof. Vito Roberto Santamato PROGRAMMA: Modelli d’impresa e temi di gestione attuali – Aspetti organizzativi e strategici del governo delle imprese – Nuove tecnologie e produzioni – Gli strumenti e i sistemi della produzione flessibile – Sistemi e strumenti della qualità - La logistica aziendale – La logistica dei materiali e la programmazione della produzione – Il sistema distributivo – La logistica in uscita – La progettazione e la gestione del sistema logistico in uscita. Verso una esternalizzazione dei servizi – L’evoluzione storica dei servizi - Definizione del servizio – Prodotto e servizio: differenze non sempre evidenti - La classificazione dei servizi ed il loro posizionamento - Cenni sui servizi pubblici - L’importanza dell’orientamento al servizio ed il suo sistema di gestione - Il pacchetto dei servizi: servizi centrali e servizi periferici – Analisi del processo di erogazione del servizio – Un ulteriore approfondimento del processo di erogazione: “il service blueprinting” – La gestione del disservizio – La garanzia nel servizio – La partecipazione del cliente – Il personale di contatto nelle attività di servizio (Il ruolo del front-line - Il ruolo del back-office) – Il supporto fisico e l’ambiente – Il fattore tempo –Cenni sul marketing dei servizi – Dal prodotto al prodotto/servizio – L’automobile è ancora un prodotto? – I casi (Il caso Mercedes- Benz – Il caso Ford - Il caso BMW) TESTI CONSIGLIATI: M. Scicutella, La gestione d’impresa, Cacucci, Bari, 2006, (Capp. 1,2,5,6,7,9,10,11,12,13) V. R. Santamato, L’evoluzione dei servizi, Cacucci, Bari, 2003

Economia applicata (7 cfu)

Disciplina specifica di percorso in Economia e Commercio curriculum generale

A scelta per gli altri percorsi del CLEC e del CLEA

A. A. 2006-07

Prof. Angela Stefania Bergantino

II semestre

Obiettivi e contenuti del corso Il corso si propone di fornire le conoscenze fondamentali teoriche ed applicate dei problemi relativi a specifici settori produttivi di beni e servizi, con particolare riferimento ai trasporti, al turismo ed ai servizi di pubblica utilità in generale. Particolare attenzione è dedicata all’analisi ed alla valutazione economia e finanziaria di progetti e politiche infrastrutturali. Le problematiche teoriche essenziali relative ai più diffusi strumenti di valutazione quantitativa vengono affrontate in diversi contesti: dalla pianificazione in materia di infrastrutture (porti, autostrade, ferrovie, reti energetiche, idriche, ecc) alla conservazione e valorizzazione di beni culturali ed ambientali, alle misure di prevenzione sanitaria. Le tecniche di analisi oggetto del corso comprendono:

• analisi costi benefici e costi -efficacia, nel contesto delle analisi di fattibilità degli investimenti pubblici e delle valutazioni ex-post (ACB-ACE);

• la Discounted Cash-Flow Analysis, e gli strumenti di carattere finanziario utilizzati nella valutazione dei progetti in ambito sia pubblico sia privato (DCFA);

• i metodi multicriteriali (MCA) nel contesto delle valutazioni di impatto ambientale; • gli strumenti non quantitativi, mirati all’analisi dei fattori di carattere

socioeconomico, come l’analisi SWOT e le analisi di impatto comunitario (CIE). • metodi per la valutazione dei beni non di mercato. Disegno dei questionari per la

valutazione contingente e tecniche di stima. Il metodo dei prezzi edonici. Il controllo ottimale delle risorse naturali.

Durante il corso sono previste esercitazioni utilizzando casi di studio e database elaborati dagli studenti. Agli studenti frequentati sarà data la possibilità di partecipare alla prova intermedia di esonero durante l’anno accademico. Riferimenti bibliografici * A scelta degli studenti: s Gios G., La valutazione economica dai beni ambientali, Cedam, 2001. s Florio M., La valutazione degli investimenti pubblici, Franco Angeli, Milano, 2001;

*Il materiale didattico sarà integrato da una raccolta di dispense e articoli distribuiti a cura del docente.

Economia delle Aziende e delle Amministrazioni pubbliche Corso di laurea in Economia e Commercio- Sede di Taranto – 7 CFU

Docente: Antonio Nisio

Programma

I modulo L'azienda composita pubblica Il processo erogativi I processi produttivi: la gestione patrimoniale e le gestioni di impresa

II modulo Le caratteristiche della gestione La raccolta dei mezzi finanziari I prodotti della pubblica amministrazione Marketing e comunicazione istituzionale La qualità

III modulo Il sistema informativo per le decisioni: - la pianificazione e la programmazione - le rilevazioni amministrative - la rendicontazione - i controlli

IV modulo Economia dell' azienda dell' ente locale

Materiale didattico

Borgonovi E. , Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche, Egea, 2005.

DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267, Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 S.O. n. 162 Letture consigliate Nisio A. , Le Autorità Portuali, Cacucci, Bari, 2004 Spadavecchia M.M., Il ruolo delle ITC nelle pubbliche amministrazioni, Aracne, 2006 Farneti G., Gestione e Contabilità dell’ente locale, Maggioli, 2006.

Economia delle infrastrutture e dei trasporti

(Corso comune con Economia del territorio, delle infrastrutture e dei trasporti e Economia dei Trasporti#*)

(7 cfu - CLEC e CLEA)

Prof. Angela Stefania Bergantino

I semestre

Obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli studenti un insieme di strumenti di analisi appartenenti all’economia teorica ed applicata che consentano di comprendere le interrelazioni tra il territorio, le infrastrutture ed il settore dei trasporti inteso come strumento al servizio dell’accessibilità del sistema socio-economico e territoriale. In particolare, partendo dallo studio dello spazio nell’economia e dall’analisi delle scelte localizzative delle attività produttive e dei servizi si evidenzia la rilevanza delle scelte infrastrutturali, delle politiche di intervento pubblico sul territorio e dell’organizzazione dei servizi di trasporto nel definire l’assetto e le dinamiche di sviluppo del territorio.

Programma Il corso è suddiviso in due parti: Economia delle infrastrutture (4 cfu) – si illustra il ruolo delle infrastrutture ed il concetto di accessibilità nella definizione delle dinamiche localizzative e saranno trattati anche aspetti socio-economici e problematiche di politica degli interventi infrastrutturali. In particolare, in questa parte del corso, ci si sofferma sulle metodologie di analisi per la valutazione degli investimenti infrastrutturali. Economia dei trasporti (3 cfu) – si trattano i seguenti temi: economia del servizio di trasporto, i costi, la domanda, i mercati, le scelte modali, l’efficienza delle aziende, l’intermodalità, le politiche di regolamentazione dei servizi di trasporto a livello nazionale ed internazionale, le esperienze di liberalizzazione. Questa parte del corso prevede un approfondimento delle tematiche relative al trasporto marittimo ed all’organizzazione del sistema portuale e, più in generale, delle interrelazioni porto-economia locale (#programma per Laurea quadriennale, semestrale da 3 cfu).

Durante il corso sono previsti seminari (inseriti nel programma del corso e svolti alla presenza del docente) da parte di operatori qualificati nella gestione delle politiche di sviluppo locale e dei trasporti e di docenti di altre università italiane e straniere e visite guidate (Autorità portuale, Aeroporto, Distripark). Il completamento del percorso formativo prevede lo svolgimento di un project work a cura degli allievi.

Testi consigliati Li Donni V., 1996, Manuale di economia dei trasporti, Carocci, Roma Bergantino A.S. , 2006, Appunti delle lezioni, mimeo

*Integrazione solo per gli studenti del vecchio ordinamento (Corso di Economia del territorio, delle infrastrutture e dei trasporti (CLEC - 8 cfu)) - Economia del territorio (1 cfu) - si forniscono i principali elementi per la comprensione dei principi fondamentali della politica territoriale a livello regionale, nazionale ed europeo. Lettura consigliata: Camagni R., 1999, La teoria dello sviluppo regionale, Cusi Nuova Vita, Padova.

Economia Politica 1

Corso di Laurea in Economia e Commercio 2a Facoltà di Economia – sede di Taranto.

Prof. Mario Sportelli Programma a. a. 2006-2007

L’economia di mercato – Modelli economici e agenti economici. Funzionamento del sistema dei prezzi: il modello del flusso circolare. Le scelte individuali; la domanda e l’offerta di un bene. L’equilibrio. Teoria della scelta del consumatore – Preferenze e loro assiomi. Funzioni di utilità. Vincolo di bilancio. Equilibrio del consumatore. Curva consumo-reddito e curva di Engel. Funzione individuale di domanda. Le elasticità. Effetti sostituzione e reddito. Variazione compensativa e variazione equivalente del reddito come misura della variazione del benessere. Il surplus del consumatore. Domanda di mercato. Alcune integrazioni alla teoria della scelta del consumatore – L’offerta di lavoro. Scelta intertemporale. Scelta in condizioni di incertezza: Piano di consumo condizionato; valore atteso e utilità attesa; scelta di portafoglio. L’assicurazione. Teoria della produzione – L’impresa e i suoi obiettivi. Tecnologia, funzione di produzione e funzioni di produttività. Scelta della tecnica nel breve e lungo periodo. Rendimenti di scala. Funzioni di costo e loro determinazione nel breve e lungo periodo. La funzione del profitto. Perfetta concorrenza – Ipotesi caratterizzanti la perfetta concorrenza. Equilibrio dell’impresa nel breve e nel lungo periodo. La funzione di offerta dell’impresa (breve e lungo periodo). L’offerta dell’industria (breve e lungo periodo). Il surplus del produttore. La domanda di fattori. Equilibrio del mercato concorrenziale – Definizione e condizione di stabilità dell’equilibrio. Statica comparata. I benefici dello scambio. Il surplus totale come misura benessere sociale. Il Monopolio – Ipotesi caratterizzanti il monopolio. Funzioni di ricavo e loro proprietà. Equilibrio del monopolista. L’inefficienza di monopolio. Il monopolio naturale. Tassazione e regolamentazione dei monopoli. Il monopolio discriminante. Comportamenti monopolistici. La concorrenza monopolistica. La teoria dei giochi – Rappresentazione e soluzione dei giochi in forma normale ed in forma estesa . Giochi simultanei e sequenziali. Giochi a informazione imperfetta. Giochi a informazione incompleta. Giochi ripetuti. L’Oligopolio – Ipotesi caratterizzanti l’oligopolio. I modelli di Cournot e Stackelberg. Il modello di Bertrand. La collusione: la massimizzazione del profitto congiunto. Giochi infinitamente ripetuti e stabilità dell’equilibrio collusivo. Testo consigliato:

Michael L. Katz & Harvey S. Rosen“Microeconomia”, (3a ediz) McGraw-Hill, Milano, 2007. Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 13, 14, 15, 16. Le Appendici ai capitoli sono incluse se non diversamente indicato. Sono esclusi dal programma l’Appendice del cap. 4 ed i paragrafi: 2.3.3, 3.2, 3A.3, 5.1.4, 5.2.3, 5.3, 6.2, 7.3, 7.4, 8A.2, 8A.3, 8A.4, 8A.5, 9A.3, 11.1.6, 11.2.2, 11.2.3, 14.3, 14.4. Come ausilio alle esercitazioni (che sono parte integrante del corso), lo studente dovrà avvalersi del Materiale didattico integrativo che sarà reso disponibile online nell’area dedicata ai corsi d’insegnamento del sito: www.dse.uniba.it. - Background – Per una più proficua frequenza del corso, si auspica che lo studente abbia già seguito nel 1° semestre, le lezioni di Matematica per l’economia. In ogni caso, è indispensabile che lo studente sia in grado di padroneggiare gli strumenti dell’algebra elementare e disponga delle cognizioni di base del calcolo differenziale.

Finanza aziendale (CFU 6)

Docente: Prof. Marco Papa Obiettivi Il corso si propone di fornire le conoscenze di base e gli strumenti logico analitici indispensabili per la comprensione del ruolo svolto dalla funzione finanziaria nell’ambito della gestione aziendale. L’analisi dei processi di raccolta e di impiego del capitale viene sviluppata, dapprima, sulla base dell’approccio contabile per passare, poi, ad una chiave di lettura che considera le decisioni di investimento e finanziamento secondo il modello della teoria del valore. Ampio spazio viene, inoltre, dedicato alle metodologie utilizzate per la stima del capitale economico. Struttura del corso Il corso è suddiviso in tre moduli così articolati:

MODULO I: IL MODELLO CONTABILE

Lezione Argomento Materiale didattico

1

Il ruolo della funzione finanziaria nel management delle imprese: Finalità, oggetto e compiti della Finanza aziendale

da 1.1 a 1.4

2

L’analisi della struttura finanziaria: La riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il criterio finanziario e quello funzionale; l’analisi per quozienti della solidità e della liquidità.

da 2.1 a 2.3

3

L’analisi della redditività: La riclassificazione del conto economico; gli indici di redditività del capitale; le determinanti della redditività del capitale proprio e del capitale investito; il modello della leva finanziaria.

da 4.1a 4.7

4

L’analisi della dinamica finanziaria: I flussi e i rendiconti finanziari; la costruzione di un modello per la determinazione dei flussi di cassa; l’analisi dell’autofinanziamento.

da 3.1 a 3.3

5

La previsione finanziaria Gli obiettivi e il processo della pianificazione finanziaria. La costruzione del budget finanziario. Il budget di cassa e la determinazione del fabbisogno finanziario di breve periodo.

da 14.1 a 14.6

6 Caso aziendale

Materiale fornito in aula

MODULO II: IL MODELLO DEL VALORE ECONOMICO

Lezione Argomento Materiale didattico

7 Le decisioni di investimento da 6.1 a 6.3.2

I fondamenti: le metodologie per le misurazioni finanziarie 8

Le decisioni di investimento (segue): Definizioni e modalità di classificazione degli investimenti; capital budgeting: convenienza economica e i criteri di valutazione degli investimenti.

da 8.1 a 8.5.2

9

Le decisioni di finanziamento: Il fabbisogno finanziario e le fonti di finanziamento; la valutazione del costo delle fonti di finanziamento: il costo dei mezzi propri e il costo medio ponderato del capitale; introduzione a rischio e rendimento.

da 7.1 a 7.4.6

10 Rendimento e rischio Rendimento e rischio di un portafoglio titoli; il Capital Asset Pricing Model (CAPM)

da 7.4.7 a 7.4.10

11

La struttura finanziaria d’impresa: La teoria classica; rischio operativo e rischio finanziario; la teoria di Modigliani & Miller ’58.

da 11.1 a 11.5

12, 13

La struttura finanziaria d’impresa (segue): L’effetto della leva finanziaria in presenza delle imposte societarie (Modigliani & Miller ‘63); le imperfezioni del mercato e le nuove teorie.

da 11.6 a

11.16

14 Caso aziendale Materiale fornito in aula

MODULO III: LE VALUTAZIONE D’AZIENDA

Lezione Argomento Materiale didattico

15

Le metodologie di stima del valore del capitale economico: schema di analisi e metodi finanziari

da 9.1 a 9.3

16

Le metodologie di valutazione del capitale economico (segue): i metodi reddituali e patrimoniali da 9.4 a 9.6

17

Le metodologie di valutazione del capitale economico (segue): i metodi basati sull’ economic profit (Economic Value Added e metodi misti)

Materiale fornito in aula

18 Caso aziendale e riepilogo del corso Materiale fornito in aula

Nella colonna “Materiale didattico” sono riportati i numeri dei paragrafi del testo di riferimento: Finanza d’impresa. Logiche e strumenti di gestione finanziaria per creare valore, L. BRUSA, S. GUELFI, L. ZAMPROGNA, Etas, 2001. Si consigliano, inoltre, come ulteriori testi di approfondimento: Finanza d’azienda, M. DALLOCCHIO, Egea, 2004, Principi di Finanza aziendale, R.A. BREALEY, S.C. MYERS, S. SANDRI, McGraw-Hill, 2003. Modalità di verifica dell’apprendimento: L’esame è orale con una prova scritta intermedia al termine del secondo modulo del programma.

GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO (7 CFU)

Prof.ssa Francesca RINELLA

PREMESSA

Verso la metà degli anni Settanta del XX secolo, la crisi dei modelli normativi ed interpretativi e il declino dello sviluppo industriale basato su concentrazione produttiva e urbana e su grandi dimensioni aziendali hanno portato al tramonto dell’idea dell’esistenza di una via unica, predeterminata per lo sviluppo economico. Ci si è resi conto che stabilire a priori che lo sviluppo è fatto di determinate leggi e che il problema è come ottimizzare lo spazio rispetto ad esse ha indotto interventi acritici su ambienti e comunità strutturate in maniera diversa dal punto di vista socio-economico, contribuendo alla distruzione o progressiva eliminazione di organizzazioni preesistenti, alla perdita di identità e alla loro sostituzione con forme socio-economiche ‘moderne’ più simili al modello di riferimento. Crolla l’ideologia dello sviluppo dall’alto, monolitico e uniforme e si arriva ad ammettere l’esistenza di percorsi di sviluppo alternativi per il conseguimento dell’efficienza economica. Nel corso degli anni Ottanta e Novanta del secolo passato, l’uso dei termini ‘sviluppo dal basso’, ‘sviluppo endogeno’, ‘sviluppo locale’ si diffonde rapidamente nelle ricerche degli studiosi del territorio e nel linguaggio politico.

OBIETTIVI

Il corso di Geografia dello sviluppo mira fornire conoscenze, metodologie e strumenti utili per valutare l’assetto e le prospettive di valorizzazione ‘dal basso’ con riferimento a contesti territoriali ‘esemplari’ del vicino.

CONTENUTI

Dallo sviluppo tout court allo sviluppo polarizzato; lo sviluppo sostenibile; lo sviluppo locale; il sistema locale; le politiche di sviluppo regionale in Italia; il concetto di regione; la regionalizzazione; i distretti industriali; percorsi di autovalorizzazione, apertura e competitività del sistema locale.

ATTIVITA’ DOCENTE-ALUNNI

Per gli studenti frequentanti - Il corso si articolerà in una serie di lezioni frontali durante le quali verranno trattate questioni metodologiche e approfondimenti concettuali. Successivamente, si darà ampio spazio alla ricerca sul campo finalizzata ad identificare, all’interno dei contesti prescelti, la presenza sul territorio di risorse e capacità che, spesso nascoste, disperse o mal utilizzate si dimostrano, invece, capaci di innescare nuovi processi di sviluppo caratterizzati da una diretta partecipazione dei gruppi di interesse locali. Il corso prevede lavori di gruppo e/o individuali. La valutazione avverrà in itinere. Per gli studenti non frequentanti - La valutazione avverrà secondo le modalità tradizionali e tenderà ad accertare la conoscenza e la padronanza dei contenuti su menzionati

TESTO CONSIGLIATO

A. RINELLA, F. RINELLA (a cura di), Serre, cantine e frantoi. Viaggio nell’economia locale del Salento, Bari, Progedit, 2003, pp.1-76, pp.133-208.

PROGRAMMA DI GEOGRAFIA ECONOMICA – A.A. 2006/2007

Docente: Antonietta Ivona 1. L’ANALISI SPAZIALE Lo spazio, luogo di incontro interdisciplinare – La geografia, scienza per l’organizzazione del territorio – Le principali fonti dei dati – Indicatori e modelli – Il modello della rendita fondiaria di E. Von Thünen – Rendita di posizione e paesaggio agrario – Rendita di posizione e paesaggio urbano – il modello delle località centrali di W. Christaller – Il rango-dimensione – Modelli gerarchici e reti urbane – Il modello di localizzazione industriale di A. Weber – Verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile – La gestione ambientale: Agenda 21 e sistemi locali. 2. L’ANALISI GEOECONOMICA La popolazione – L’agricoltura – Le materie prime – L’industria – I trasporti – Le comunicazione – Il commercio e la finanza – Il turismo Testi consigliati: Bruno MENEGATTI, Lo spazio e il territorio. Temi e problemi di geografia economica e regionale, Bologna, Patron Editore, 2003, pp. 7-135, € 20,00; Per i frequentanti:

Il corso prevede metodologie attive e lavori di gruppo, con valutazioni in itinere.

Corso di “Geografia per lo sviluppo dell’imprenditorialità” Classe XVII - Curriculum generale III anno

Anno accademico 2006-07

Docente: Maria FIORI (e-mail: [email protected]) Dipartimento di Scienze Geografiche e Merceologiche

Sezione di Geografia Economica e Organizzazione del territorio Via C. Rosalba, 53 - 70124 BARI - tel./fax 080-5049070

PROGRAMMA

Obiettivi principali del Corso di “Geografia per lo sviluppo

dell’imprenditorialità”: comprendere i rapporti fra impresa e territorio, il ruolo dell’impresa nella trasformazione del sistema economico territoriale e le reciproche relazioni di interdipendenza. Livello di studio: soprattutto esplicativo-scientifico. Approcci: soprattutto sistemico e della percezione ambientale. Contenuti sintetici del programma e testo consigliato A 1. Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo. A 2. Identità territoriale per lo sviluppo e l’imprenditorialità.

B 1 Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo. B 2 Per una geografia dell’impresa in Italia: itinerari teorico-metodologici e di ricerca Testi Consigliati (A = frequentanti, B = non frequentanti) A: “Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo

competitivo”, cap. 2, DICKEN P. e LLOYD P., Nuove prospettive su spazio e localizzazione, Milano, FrancoAngeli, 1993, pp. 56-96. FIORI M., Identità territoriale per lo sviluppo e l’imprenditorialità, Bari, WIP Edizioni Scientifiche, 2003 (lettura critica).

B: “Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo

competitivo”, cap. 2, DICKEN P. e LLOYD P., Nuove prospettive su spazio e localizzazione, Milano, FrancoAngeli, 1993, pp. 56-96. SALVATORI F. (a cura di), Impresa e territorio. Contributi ad una geografia dell’impresa in Italia, Bologna, Pàtron, 1993, pp. 9-40; 107-132; 195-212; 249-269.

----------------------------------------------------------------------------------------------------- Per gli studenti frequentanti, il corso prevede metodologie attive con lavori di gruppo, prove scritte anche individuali, osservazione diretta di casi di studio, verifiche, autovalutazioni e valutazioni in itinere (oltre, ovviamente, all'esame finale di profitto). Potranno usufruire di questa modalità solo coloro che avranno frequentato almeno il 70% delle ore di lezione.

Università degli Studi di Bari - Facoltà di Economia - Sede di Taranto

Corso di Laurea in Economia e Commercio Corso di Laurea in Economia Aziendale

Programma di Informatica e Sistemi Informativi a.a. 2006-2007 (Prof. Michele Scalera)

Struttura dell’elaboratore elettronico Il concetto di macchina virtuale. Hardware e Software. Schema generale di un sistema di elaborazione dati. Tipologia degli elaboratori elettronici. Le memorie dell’elaboratore elettronico. La memoria centrale. La memoria ROM. La memoria cache. La memoria buffer. Le memorie di massa. Il processore. Studio di un processore per scopi didattici: il PDMS. Evoluzione dei microprocessori. I coprocessori. Le architetture multiprocessore. Input/Output: Le porte di input/output del computer. Le unità di input. Le unità di output.

I sistemi di numerazione

I sistemi di numerazione posizionali. Il sistema di numerazione binario. Codifica binaria dei dati. La rappresentazione dei numeri. Il sistema di codifica complemento a due. Il sistema di codifica floating point. Codifica dei caratteri.

L’algebra di Boole

Logica proposizionale: le proposizioni. Variabili e costanti booleane. Operazioni sull’insieme delle variabili booleane. L’operazione NOT. L’operazione OR. L’operazione AND. L’operazione NOR. L’operazione NAND. L’operazione OR ESCLUSIVO. Proprietà dell’algebra booleana. Teoremi dell’algebra booleana. Teoremi di De Morgan. Funzioni booleane. Forma canonica. Sintesi delle funzioni booleane.

I circuiti logici

Implementazione hardware dei circuiti logici. Il decodificatore. Il selettore. L’unità di somma. Il flip-flop RS.

Gli algoritmi Il concetto di algoritmo. Costanti, variabili e istruzioni di un algoritmo. Rappresentazione degli algoritmi.

I Linguaggi di Programmazione

Il linguaggio macchina. I linguaggi simbolici a basso livello. I linguaggi simbolici ad alto livello. Metodologie per la progettazione dei programmi. I traduttori: l’assemblatore, il compilatore e l’interprete. Il Linker.

I sistemi operativi

Caratteristiche dei sistemi operativi. Il modello Onion Skin. I sistemi operativi monotasking. I sistemi operativi multitasking. Il gestore del processore. Il gestore della memoria centrale. Il file system. I gestori delle periferiche. Un caso di studio: Il sistema operativo Windows. L’interfaccia grafica. La linea dei comandi. I file batch.

Archiviazione dei Dati

Il concetto di file di dati tradizionali. File sequenziali e con indici. Operazioni sui file di dati. Il Data Base Management System (DBMS). Progettazione del data base. Analisi dei requisiti. Progettazione concettuale. Realizzazione secondo un modello di data base. I

linguaggi di gestione dei data base. Tipologia di utenti dei data base. Le operazioni dell’algebra relazionale.

Il linguaggio SQL

Definizione dei dati. Manipolazione dei dati. Il comando SELECT. Gli operatori BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL. Le funzioni di gruppo. Visualizzazioni ordinate di tabelle. Interrogazioni riguardanti più tabelle. Le viste logiche.

Le reti di computer

La comunicazione tra computer. Il modello ISO/OSI. Gli strati e le loro funzioni. Come avviene la trasmissione. Protocolli ed interfacce. Le reti locali. I mezzi trasmessivi. Le tipologie di rete. Le tecnologie di rete. Architetture client-server e peer-to-peer. Le reti geografiche. Connettività analogica. Connettività digitale. Reti a commutazione di pacchetto. Internetwork. I ripetitori. I bridge. I router. I gateway. Internet. I servizi di Internet.

I sistemi informativi

Dato e informazione. Il sistema informativo. I flussi aziendali. Teoria dei sistemi. Ciclo di vita di un sistema informativo. Le Intranet. Componenti di una Intranet. Progettazione e gestione di una Intranet. La sicurezza nella Intranet.

Progettazione di un sito Web

Progettazione di un sito Web: il linguaggio HTML. Hosting e Housing.

Testi di Riferimento 1. V. Marengo – M. Scalera Evoluzione della Tecnologia Informatica: dal Bit ad Internet

Adriatica Editrice Bari Per lo studio del Linguaggio HTML, si consiglia la guida presente al seguente indirizzo Web: http://xhtml.html.it/guide/leggi/51/guida-html. In particolare i moduli denominati con i seguenti punti: da 1 a 14. Da 16 a 27. Da 30 a 37. Da 58 a 63.

Università degli Studi di Bari

Facoltà di Economia

Sede di Taranto -LINGUA TEDESCA-

(Prof. Mario Regina)

Programma A.A. 2006/2007 Il corso è finalizzato all’acquisizione e utilizzo delle strutture morfosintattiche necessarie allo sviluppo delle capacità di comprensione e produzione sia orale che scritta.

A tal fine vengono affrontati temi e funzioni linguistiche attraverso situazioni comunicative di progressiva complessità differenziate per contesto, elementi referenziali, modalità argomentative e registro di lingua. Esse riguardano attività sociali fondamentali, situazioni quotidiane di tipo personale e interpersonale, problematiche dell’attualità, quelle relative alla civiltà del paese ed in particolare all’ambito economico – aziendale e gestionale. Vengono esaminate le caratteristiche della lingua in relazione ai diversi mezzi: parlato, scritto, forme multimediali, la sua varietà in dimensione sociale (registro) e la sua spendibilità anche nel rapporto col territorio. Privilegiando attraverso un approccio contrastivo la nozione di campo semantico, di connotazione e denotazione e l’analisi dei meccanismi di generazione delle parole, vengono approfondite le lingue settoriali.

Documenti relativi agli ambiti trattati, grafici, articoli da quotidiani, riviste e giornali economici, clausole di contratti, strategie pubblicitarie e di marketing anche in forma multimediale, rappresenteranno il materiale autentico di riferimento. L’obbiettivo finale del corso sintetizza quanto stabilito dal Consiglio d’Europa per i livelli A1–A2 - B1 (Elementare- Pre-intermedio - Intermedio)

Parte speciale

Lingua e multimedialità

In questa prospettiva si svolgeranno i seguenti moduli : 1. La Germania dopo il 1945 : Politica, economia, cultura (Lingue settoriali) 2. L’immagine della Puglia in Germania : dalle le cronache di viaggio alle guide turistiche Testi consigliati

• G.Motta, Direkt, Loescher, Torino, 2004 (Compendio consigliato) • D.Schulz – H.Griesbach, Deutsche Sprachlehre für Italiener, Mursia, 1997

(Lez.1-14, 16,18, 20, 22) • G.Covazza, Stichwort: HANDEL, Innocenti, Trento 2001

Vocabolario: Sansoni (Vol.unico) o Zanichell i- Il Tedesco dell’Economia- Parte speciale:

• A. Destro,a cura di, I paesi di Lingua Tedesca, Il Mulino,Bologna, 2004 • M. Regina, Risonanze, Feuilleton di Fine Secolo, Levante Editori, Bari, 1999

(Scelta di recensioni relative a fenomeni culturali, sociali e politici nella - Germania del II Dopoguerra – Uso contrastivo del testo in L1)

• C.Wiseman, Unternehmen Deutsch, Arbeitsheft, Cideb, 2000 (Scelta di testi adeguata ai livelli che vengono

raggiunti) Indirizzo E. Mail : [email protected] oppure [email protected] .it

Programma di MATEMATICA PER L'ECONOMIA Corsi di Laurea triennale in ECONOMIA AZIENDALE e ECONOMIA E COMMERCIO

Facoltà di Economia - Sede di Taranto - Anno Accademico 2006/07 Prof. Stefania Ragni

Prereguisiti

Gli insiemi N, Z, Q ed R, operazioni fra numeri reali e proprietà. Potenze e radicali, relative proprietà ed operazioni; operazioni e fattorizzazione di polinomi. Equazioni e disequazioni algebriche di I e II grado. Riferimento cartesiano sulla retta e nel piano; punto medio di un segmento, distanza euclidea fra due punti, equazione della retta, condizione di parallelismo e di perpendicolarità fra rette.

Programma del corso di Matematica per l'Economia

La nozione di insieme, di appartenenza, di inclusione ed uguaglianza tra insiemi. Operazioni nell’insieme delle parti di un insieme: unione, intersezione e complemento. Il prodotto combinatorio o cartesiano fra insiemi. Intervalli di R. Insiemi dotati di minimo o di massimo. Insiemi limitati inferiormente o superiormente, insiemi limitati. Estremo inferiore ed estremo superiore. Insiemi separati ed insiemi contigui. La nozione di funzione. Funzioni iniettive, suriettive. Funzioni invertibili, funzione composta di due o più funzioni, funzione inversa di una funzione invertibile, restrizioni e prolungamenti di funzioni. Funzioni reali di variabile reale e loro grafico: minorante, maggiorante, estremi superiore ed inferiore, massimo e minimo di una funzione, punti di minimo e massimo relativi ed assoluti, funzioni limitate, monotone, convesse, periodiche. Successioni di numeri reali, il numero di Nepero. Le funzioni elementari: funzioni costante, identica, valore assoluto, potenza e radice n-sima, esponenziale e logaritmica, potenza ad esponente reale, funzioni circolari e circolari inverse. Intorni di elementi di R e di R ampliato. Punti di accumulazione e punti isolati. Insiemi aperti e insiemi chiusi. La nozione di limite, di limite destro e sinistro. Teoremi: unicità del limite, permanenza del segno, 1° e 2° teorema del confronto, operazioni fra limiti, limite delle funzioni composte e delle funzioni monotone, limiti delle funzioni elementari, limiti notevoli e loro applicazione alla risoluzione di alcune forme indeterminate. Definizione di funzione continua; punti di discontinuità e loro classificazione. Teoremi: continuità delle funzioni elementari, della somma, prodotto, rapporto e composta di funzioni continue; teorema di Bolzano, degli zeri, di Weierstrass. Teorema del punto fisso. Punti di discontinuità e loro classificazione. Definizione di derivata e di funzione derivabile, derivata a destra e a sinistra, interpretazione geometrica della derivata, punti angolosi e cuspidali. Continuità delle funzioni derivabili. Funzioni monotone in un punto: condizione necessaria e condizione sufficiente. Derivabilità della somma, prodotto, rapporto, composta di funzioni. Derivata delle funzioni elementari. Teoremi di Fermat, di Rolle, Cauchy, Lagrange. Conseguenze del teorema di Lagrange. Teoremi di de L'Hospital. Condizione sufficiente del I ordine perché un punto sia di minimo (massimo) relativo per una funzione. Funzioni convesse derivabili. Punti di flesso. Asintoti e studio del grafico di una funzione. Nozione di primitiva e di integrale indefinito di una funzione, proprietà delle primitive, integrali immediati, metodo di integrazione per parti e per sostituzione.

Cenni sulla teoria dell’integrazione secondo Riemann. Proprietà dell'integrale. Teorema di integrabilità delle funzioni monotone e delle funzioni continue, teorema del valor medio, teorema di Torricelli-Barrow, teorema fondamentale del calcolo integrale. Testo Consigliato: L. Albano, Appunti di Matematica per l’Economia I suddetti appunti, suddivisi in quattro parti, sono scaricabili dal sito internet www.dse.uniba.it alla voce corsi, nei rispettivi corsi di laurea in EC ed EA, all’insegnamento Matematica per l’Economia, cliccando rispettivamente su parte I, parte II, parte III, parte IV.

MATEMATICA FINANZIARIA Corsi di Laurea in:

Economia Aziendale (6 CFU) Economia e Commercio (7 CFU)

sede di Taranto

Prof. Mauro Bisceglia Anno Accademico 2006/2007

Parte I - Operazioni finanziarie in condizioni di certezza.

Grandezze fondamentali della matematica finanziaria. Esempi introduttivi. Operazioni finanziarie elementari e composte. Legge degli interessi semplici e composti. Definizioni fondamentali. Fattori, tassi e intensità. Intensità istantanea. Operazioni finanziarie. La legge esponenziale. La funzione esponenziale come legge di equivalenza finanziaria. Tassi e intensità equivalente in regime esponenziale. Valore di una operazione finanziaria in base alla legge esponenziale. Operazioni eque. Proprietà funzionali della legge esponenziale. Scomposizione di operazioni finanziarie. Rendite e piani d’ammortamento. Definizioni preliminari. Valore attuale di rendite a rate costanti. Rendita immediata posticipata di durata m. Rendita perpetua posticipata. Rendita immediata anticipata di durata m. Rendita perpetua anticipata. Rendita differita di n anni. Rendite frazionate. Le operazioni di rendita nell'aspetto dinamico. Rendita posticipata a rata costante. Rendita anticipata a rata costante. Rendita posticipata a quote capitali costanti. Il piano d'ammortamento. Ammortamento a rate costanti posticipate. Ammortamento a rate costanti anticipate. Ammortamento a quote capitale costanti. Piani con preammortamento. Tasso interno di rendimento di un'operazione finanziaria. Il problema del tasso interno. Il caso di pagamenti periodici. Il metodo di Newton. Il caso di pagamenti non periodici. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. La funzione valore in un contratto a pronti. La funzione valore in un contratto a termine. La proprietà di uniformità nel tempo. La proprietà di indipendenza dall’importo. La proprietà di scindibilità. Tassi e intensità di interesse su orizzonti di scambio finiti. L’intensità istantanea di interesse. L’intensità di rendimento a scadenza.

Parte II – Operazioni finanziarie e struttura del mercato.

Funzione valore e prezzi di mercato. Le ipotesi caratteristiche del mercato. Non frizionalità. Competitività. Assenza di arbitraggi. Teorema di decrescenza rispetto alla scadenza. Teorema di indipendenza dall’importo. Teorema di linearità del prezzo. Teorema dei prezzi impliciti. Tassi impliciti.

La struttura per scadenza dei tassi di interesse. Le strutture per scadenza a pronti. Le strutture per scadenza implicite. Relazioni tra le diverse strutture per scadenza. Indici temporali. Indici temporali di un flusso di importi. Scadenza e vita a scadenza. La scadenza media aritmetica. La duration. Proprietà "baricentrali" della duration, punto di immunizzazione del flusso e indice di aleatorietà.

Testo consigliato: Franco Moriconi, Matematica Finanziaria, il Mulino, Bologna, 1994

Anno Accademico 2006-07 Programma del corso di

MERCEOLOGIA Corso di laurea in Economia Aziendale (classe XVII)

Sede di Taranto - Tutti i curricula -

Crediti formativi (CFU): 6

Docente: prof. Bruno Notarnicola Breve storia delle conoscenze merceologiche. Una nuova merceologia. Lo scenario degli eventi della biosfera e della tecnosfera: i cicli naturali più importanti: cenni sul ciclo dell’acqua, carbonio, azoto e fosforo. Il problema delle fonti di energia: natura e caratteri dell'energia; unità di misura; i combustibili fossili: carbone, petrolio e suoi derivati, combustibili gassosi, energia elettrica, energia nucleare e fonti di energia rinnovabili. Usi e fabbisogni di energia; Energia e ambiente; Analisi e contabilità ambientale. Merci e metalli: l’industria siderurgica; ferro e acciaio. Le merci prodotte dall'industria chimica: i prodotti inorganici di base e i fertilizzanti, l'industria petrolchimica, le risorse rinnovabili. La tecnologia e i problemi della popolazione. Il problema alimentare: gli alimenti di origine vegetale (oli e grassi, cereali e loro derivati) e animale. Il problema dell’acqua. Testi consigliati: G. Nebbia, "Lezioni di merceologia", 1995, Laterza, Bari. L. Ciraolo, M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, "Merceologia", 1998, Monduzzi, Bologna. B. Notarnicola: “Appunti dalle lezioni”, 2006. G. Nebbia, “Sete”, Editori Riuniti, 1991. Il corso delle lezioni sarà integrato da esercitazioni.

Anno Accademico 2006-07

Programma del corso di MERCEOLOGIA

Corso di laurea in Economia e Commercio (classe XXVIII) Sede di Taranto

- Curriculum generale - Crediti formativi (CFU): 7

Docente: prof. Bruno Notarnicola

Breve storia delle conoscenze merceologiche. Una nuova merceologia. Lo scenario degli eventi della biosfera e della tecnosfera: i cicli naturali più importanti: cenni sul ciclo dell’acqua, carbonio, azoto e fosforo. Il problema delle fonti di energia: natura e caratteri dell'energia; unità di misura; i combustibili fossili: carbone, petrolio e suoi derivati, combustibili gassosi, energia elettrica, energia nucleare e fonti di energia rinnovabili. Usi e fabbisogni di energia; Energia e ambiente; Analisi e contabilità ambientale. Merci e metalli: l’industria siderurgica; ferro e acciaio. Le merci prodotte dall'industria chimica: i prodotti inorganici di base e i fertilizzanti, l'industria petrolchimica, le risorse rinnovabili. La tecnologia e i problemi della popolazione. Il problema alimentare: gli alimenti di origine vegetale (oli e grassi, cereali e loro derivati) e animale. Il problema dell’acqua e il mare quale fonte di alimenti e risorse minerali. Testi consigliati: G. Nebbia, "Lezioni di merceologia", 1995, Laterza, Bari. L. Ciraolo, M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, "Merceologia", 1998, Monduzzi, Bologna. B. Notarnicola: “Appunti dalle lezioni”, 2006. G. Nebbia, “Sete”, Editori Riuniti, 1991. Il corso delle lezioni sarà integrato da esercitazioni.

MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI Corso di Laurea in Economia e Commercio

Curriculum Generale CFU 7

Anno Accademico 2006-2007

SEDE DI TARANTO

Docente: Prof. Pasquale Giungato

Obiettivo: Obiettivo del corso è quello di studiare le risorse naturali dal punto di vista tecnologico, economico ed ambientale al fine di permettere allo studente di comprendere l’importanza della salvaguardia delle risorse nel contesto di uno sviluppo sostenibile.

Contenuti: Definizione e classificazione delle risorse naturali.

Atmosfera, idrosfera e pedosfera quali fonti delle risorse naturali. Distribuzione geografica delle riserve delle principali materie prime.

Cicli biogeochimici. Risorse idriche del mediterraneo. Economia e politica del petrolio. Distribuzione logistica e curve di Hubbert. Risorse naturali del mediterraneo. La biomassa.

Classificazione dei principali agenti inquinanti della biosfera. La circolazione del Piombo e del Mercurio tra biosfera e tecnosfera. Il ciclo degli ossidi di azoto e meccanismo dello smog fotochimico. La bonifica dei siti contaminati. Testi consigliati: Dispense delle lezioni (depositate presso la segreteria di presidenza). Giorgio Nebbia, Lezioni di Merceologia, nuova edizione, Ed. Laterza, Bari, 1995. Chiacchierini, Fondamenti di Merceologia, Ed. Kappa, Roma, 1982 (pag. 608-671). Ester van der Voet, Substances from Cradle to Grave, Optima Druk, Leiden, 1996 (pag. 3-30).

Metodologie e Determinazioni Quantitative di Azienda Corso di laurea in Economia Aziendale-sede di Taranto

Ordinamento previgente laurea quadriennale prof. Francesco Amati

Tel. 0804312530; e-mail: [email protected] a.a. 2006/2007

Premessa Lo studio della disciplina ha lo scopo di approfondire e sviluppare le conoscenze acquisite dallo studente nell’ambito dei corsi di Ragioneria generale e Ragioneria applicata con particolare riferimento alle analisi di bilancio quali strumenti di studio dei diversi aspetti della gestione d’impresa: monetario-finanziario, patrimoniale e reddituale. Particolare attenzione verrà prestata alla interpretazione dei dati di bilancio e alla riaggregazione di tali valori mediante tecniche opportune, dai quali attraverso l’analisi e l’esame critico di essi si mira a comprendere il contenuto della gestione al fine di poter esprimere un giudizio sullo stato di “salute“ dell'azienda. Il Corso si propone, inoltre, di operare una sintesi tra teoria e pratica e a tal fine la parte teorica viene resa concreta attraverso l’esame di bilanci reali e di casi aziendali.

Programma Gli obiettivi delle analisi di bilancio. La valenza informativa del bilancio destinato a pubblicazione in relazione ai contenuti ed agli obiettivi delle analisi economico-finanziarie d’impresa. L’interpretazione dei dati e delle informazioni di bilancio. La riclassificazione dello stato patrimoniale ai fini dell'analisi finanziaria-patrimoniale. La riclassificazione del conto economico ai fini dell'analisi reddituale. La solidità patrimoniale ed il grado di indipendenza finanziaria dell’impresa. I quozienti di struttura patrimoniale. L’analisi della struttura e della situazione finanziaria: la liquidità dell’impresa. L’analisi della struttura e della situazione economica: la redditività d’impresa. Il quadro organico dei margini e degli indici di bilancio. Altre modalità operative di riclassificazione del bilancio. L’analisi dei flussi finanziari. Il flusso dei fondi. Il rendiconto delle variazioni di risorse finanziarie totali. Il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto. Il rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità. Il rendiconto finanziario “per flussi di attività”. Testi consigliati: FERRERO G., DEZZANI F., PISONI P., PUDDU L., Analisi di bilancio e rendiconti fnanziari, Milano, Giuffrè, 2006 (Parte I, sez. I e II).

Organizzazione Aziendale Prof. Francesco Scalera

- L'organizzazione del lavoro nel sistema aziendale. - L'ambiente in cui opera l'impresa. - L'evoluzione del pensiero organizzativo. - La struttura organizzativa. - L'approccio per funzioni. - L'organizzazione delle aree funzionali. - Le principali strutture organizzative. - Strutture organizzative e condizioni in cui si applicano. - Le variabili organizzative non strutturali. - L'approccio per processi. - La learning organization. - Il sistema informativo aziendale e l'Information Technology. - Struttura organizzativa di un Ente Pubblico: l'ICE. - Casi aziendali: la Fiat. Testi - Brusa L., Strutture organizzative d’impresa, Giuffrè Editore, Milano. - Culasso F., Sistema impresa e gestione per processi, Giappichelli, Torino.

ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE a.a 2006-2007

Docente: Rosalina Grumo Negli ultimi anni si sono succedute numerose analisi, tendenti a fornire elementi utili per realizzare una efficace gestione del territorio. Quest'ultimo è elemento di riferimento dell'organizzazione e della pianificazione del territorio, non solo sotto l'aspetto insediativo, ma soprattutto relazionale e di interazione con la società con cui intrattiene un rapporto dinamico, filtrato e realizzato a diversi livelli e alle diverse scale. La gestione del territorio in senso geopolitico avviene attraverso gli stadi della pianificazione e della programmazione nei diversi passaggi: analitici, istituzionali e di volontà sociale fino a giungere ad un sistema di rappresentanza territoriale. I CONTENUTI DEL CORSO Parte I La pianificazione come processo; Fasi del piano (formazione, elaborazione e concertazione), gestione (specificazione, controllo, revisione); Analisi e valutazione delle risorse territoriali; Valutazione degli obiettivi: classificazione e misurazione Obiettivi di consumo e di spesa; Dimensione spaziale degli obiettivi di impiego delle risorse; Valutazione delle potenzialità produttive; Politica del territorio. Le lezioni della prima parte saranno frontali Testo consigliato: F. ARCHIBUGI, Principi di pianificazione regionale. Metodi e obiettivi, Vol. I, Milano, F. Angeli, 1987. A scelta: F. ARCHIBUGI, La città ecologica, Torino, Bollati Boringhieri, 2002. Parte II Analisi dell'organizzazione e pianificazione del territorio a scala locale. Gli strumenti della programmazione regionale. Nella seconda parte il corso prevede metodologie attive e lavori di gruppo per i frequentanti. Testo consigliato: R. GRUMO, La programmazione negoziata in Puglia. Riflessioni ed esperienze, in D. VITERBO (a cura di ), Territorio e sviluppo in Puglia, Lecce, 2002, pp.35-75.

Programma di Pianificazione e controllo a.a. 2006-2007

(Prof. Antonio Nisio) 8 CFU

1. Contabilità direzionale e contesto aziendale

2. I costi: terminologia, concetti e classificazione

3. Progettazione dei sistemi di calcolo dei costi:i costi per commessa

4. Progettazione dei sistemi di calcolo dei costi: i costi per processo

5. Il comportamento dei costi: analisi e impiego.

6. Relazioni costo-volume-profitto

7. Sistemi a costi variabili: uno strumento per il management

8. L’activity-based costing: uno strumento utile per il processo decisionale.

9. La programmazione

10. I costi standard e la balanced scorecard.

11. Budget flessibili e analisi dei costi generali

12. Reporting per segmento e decentramento

13. Costi rilevanti per il processo decisionale

14. Decisioni di pianificazione degli investimenti

15. Determinazione dei costi dei reparti di supporto: un approccio basato sull’attività

16. La determinazione dei prezzi di prodotti e servizi. Testo consigliato Ray H. Garrison, Eric W. Noreen, Programmazione e controllo - managerial accounting per le decisioni aziendali, McGraw-Hill

RAGIONERIA APPLICATA

Corso di Laurea in Economia Aziendale prof.ssa Floriana Luisi

Il bilancio delle società di capitali secondo i canoni aziendali: la normativa civile e quella fiscale. L’informativa supplementare derivante dalla prassi contabile. Cenni sui principi contabili statuiti dai competenti organismi professionali nazionali ed internazionali. Il fenomeno societario: tipi, caratteristiche generali, ordinamento e struttura delle gestioni societarie. Le operazioni tipiche delle imprese societarie e le rilevazioni corrispondenti: costituzione delle società, variazione di capitale, emissione di prestiti obbligazionari, ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili, distribuzione degli utili e copertura delle perdite, ecc. Cenni alle operazioni straordinarie.

I fondamenti economici degli aggregati di aziende e le loro forme. Le alleanze strategiche come via alla globalizzazione del mercato. La struttura economica e i vari riflessi associativi. Le operazioni di scambio e di produzione. Le diverse tecniche ed ipotesi di realizzazione del bilancio consolidato. La definizione dell’area di consolidamento. Le operazioni interne: crediti/debiti infragruppo, utili interni. I cambi esteri nel consolidamento.

TESTI CONSIGLIATI DI CAGNO N., Informazione contabile e bilancio d’esercizio, Cacucci, Bari, 2004. PAOLONE G., Assetti di governance e modelli societari, Giappichelli, Torino, 2004. PISONI P., Il bilancio consolidato, Giuffrè editore, Milano, 2000 (parte I, pagg. 1-304). T.U.I.R. approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 (capo VI) e successive modificazioni.

RAGIONERIA APPLICATA (CORSO AVANZATO) Corso di Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende

(10 CFU) Prof. Giuseppe MACARIO

Obiettivi

L'insegnamento è rivolto allo studio delle operazioni di gestione straordinaria viste come momento particolarmente qualificante dei processi di ristrutturazione e cambiamento degli assetti istituzionali delle aziende. Tali operazioni rappresentano il veicolo utilizzato per effettuare interventi innovativi degli orientamenti strategici delle combinazioni produttive d'impresa in un'ottica di sviluppo o recupero delle condizioni di equilibrio aziendale. In molti casi gli indicati interventi comportano la modifica delle dimensioni operative e strutturali delle imprese, la ridefinizione delle diverse aree strategiche di affari o il mutamento degli assetti proprietari con il conseguente ricorso ad operazioni di acquisizione o trasferimento di unità o rami aziendali. Una fase fondamentale che caratterizza lo svolgimento di qualsiasi operazione straordinaria è costituita dalla valutazione del capitale economico delle aziende partecipanti. Una parte del corso è pertanto dedicata all'approfondimento di tale tematica.

Contenuti

Le operazioni straordinarie nelle strategie di sviluppo, di integrazione e di ristrutturazione aziendale. Le acquisizioni di azienda: il private equity e il venture capital. La cessione di azienda o di parti di azienda. Il conferimento. L'affitto d'azienda. La fusione. La fusione inversa. Il leveraged buy out. La scissione. La scissione non proporzionale. La trasformazione. La liquidazione. Il passaggio generazionale aziendale: profili generali.

L’informativa economico-finanziaria nelle operazioni di gestione straordinaria, ed in particolare nelle aggregazioni aziendali: il quadro attuale e gli sviluppi futuri a livello nazionale ed internazionale.

La valutazione delle aziende: il quadro teorico di riferimento. I procedimenti di stima del costo del capitale. I metodi di valutazione basati sui flussi. Il metodo reddituale; il metodo finanziario; il metodo misto patrimoniale-reddituale. I criteri relativi: il metodo dei multipli di borsa e delle transazioni comparabili.

Testi consigliati

- POTITO L., Le operazioni straordinarie nell'economia delle imprese, Giappichelli ed., Torino, 2004;

- PEROTTA R., GAREGNANI G. M., Le operazioni di gestione straordinaria, Giuffrè ed., Milano, 2005 (estratto ad uso degli studenti);

- Letture consigliate durante il corso delle lezioni; - Materiale didattico, raccolta di casi ed esercizi selezionati dal docente.

COGNOME DI CAGNO NOME BENIAMINO DISCIPLINA INSEGNATA REVISIONE AZIENDALE

PROGRAMMA D’ESAME L’oggetto e le finalità della revisione. La revisione diretta e quella indiretta. La revisione dell’area contabile e gestionale.

I principi di revisione. I principi contabili alla base della revisione. La normativa civilistico-fiscale. L’interpretazione tecnico-contabile delle norme di legge. Le norme etico-professionali.

La pianificazione della revisione.

Il sistema di controllo interno. La struttura organizzativa alla base del controllo. L’organizzazione della funzione contabile.

Gli strumenti per l’analisi e la valutazione del sistema di controllo interno. Il programma delle verifiche di conformità.

Il programma delle verifiche sostanziali.

La relazione della società di revisione. L’evoluzione del quadro di riferimento giuridico. Il conferimento e la nomina dell’incarico di revisione.

La riforma del diritto societario nell’ambito del controllo contabile e del collegio sindacale

L’analisi e la valutazione del quadro ambientale. L’ambiente generale. Il mercato e la concorrenza.

L’analisi e la valutazione del profilo complessivo aziendale.

L’analisi e la valutazione dei tratti significativi della imprenditorialità.

L’analisi e la valutazione del controllo gestionale. La dimensione organizzativa del controllo di gestione. Le variabili operative di un sistema di controllo (struttura organizzativa, stile di controllo, meccanismi operativi, struttura tecnico-contabile).

L’analisi e la valutazione del sistema informativo per il controllo gestionale. Gli strumenti tecnico contabili impiegati. I controlli di completezza dei dati e di efficacia delle informazioni. I controlli di sicurezza delle piattaforme informatiche.

TESTI CONSIGLIATI “Principi di revisione Contabile” Giuffrè editore 2005 a cura Prof. Luciano Marchi “Revisione aziendale e sistemi di controllo interno”, Giuffrè editore 2004 a cura. Prof. Luciano Marchi

STATISTICA II CdL in Economia e Commercio - Sede di Taranto - 7 CFU

prof. Carlo Cusatelli Premessa: Il corso fornisce i principali elementi di metodologia statistica a chi intenda intraprendere ricerche in campo socioeconomico operando con campionamenti di vario genere (stratificati, a stadi, a grappoli, ecc.): si dà pertanto grande rilievo all'inferenza statistica, anche per piccoli campioni, offrendo un ampio ventaglio strumenti e tecniche per l'analisi dei fenomeni socioeconomici. Programmazione di una ricerca campionaria: Definizione del tema e dei sottotemi della ricerca; Definizione dell'unità di rilevazione; Modalità di rilevazione delle unità statistiche: rilevazioni dirette e indirette; Il questionario; Campionamenti probabilistici. Distribuzioni campionarie e stimatori: Distribuzione campionaria della media (caso di campionamento bernoulliano, senza reinserimento, in blocco, stratificato); Distribuzione campionaria di una frequenza relativa (caso di campionamento bernoulliano, senza ripetizione, in blocco); Distribuzione campionaria della mediana; Distribuzione campionaria di una generica statistica; Stimatori della media e della frequenza e le loro distribuzioni campionarie (caso di campionamento bernoulliano, in blocco, senza ripetizione, stratificato, a due stadi, a grappoli); Stimatori della varianza; Stimatore della frequenza di risposte casualizzate mediante domanda incorrelata; Errori dovuti alle mancate risposte. Stima intervallare e dimensione del campione: Intervallo di confidenza per la frequenza relativa (caso di grandi e piccoli campioni, anche per risposta casualizzata mediante domanda incorrelata), per la media (caso di grandi e piccoli campioni, per popolazione normale o meno), per la varianza e per qualsiasi parametro della popolazione; Calcolo della dimensione campionaria nel caso di inferenza su medie e su frequenze relative (anche per risposta casualizzata mediante domanda incorrelata); Ampiezza dei subcampioni. Verifiche di ipotesi con un campione: Richiami sugli errori che si possono commettere nella verifica d’ipotesi; Individuazione del test che consente di verificare l’ipotesi; Requisiti dei test statistici; Fasi della verifica di ipotesi; Verifica di ipotesi funzionali: test per caratteri misurati a qualsiasi livello, per m.s. e per v.s. discrete; test di Kolmogorov per v.s. continue; Ipotesi sulla normalità di una popolazione di parametri ignoti; Verifica d’ipotesi sulla simmetria di una distribuzione; Ipotesi sulla casualità di un campione; Test delle sequenze. Verifiche di ipotesi con due campioni: Ipotesi di uguaglianza di varianze (caso di grandi e piccoli campioni, per popolazioni normali o meno); Ipotesi di uguaglianza di medie (caso di grandi e piccoli campioni, per popolazioni normali o meno, omoschedastiche o meno); Ipotesi di uguaglianza di frequenze (caso di grandi e piccoli campioni); Ipotesi di uguaglianza delle mediane di due popolazioni non normali; Ipotesi di uguaglianza di due leggi di distribuzione (caso di grandi e piccoli campioni); Verifiche d'ipotesi con due campioni dipendenti. Verifiche di ipotesi con più di due campioni: Uguaglianza di varianze di popolazioni normali con medie qualsiasi; Uguaglianza di medie di popolazioni normali ed omoschedastiche (Analisi della varianza: ad un criterio di classificazione, per classificazione bivalente con una o più osservazioni per casella); Uguaglianza di medie quando sono normali le distribuzioni campionarie delle medie (test di Welch per più campioni); Ipotesi di uguaglianza di più leggi di distribuzione; Verifica di ipotesi con campioni dipendenti.

La misura delle relazioni fra variabili: Inferenza sull'attendibilità della retta di regressione e sui relativi parametri; Inferenza su coefficiente di correlazione lineare di Bravais-Pearson e su indice di cograduazione di Spearman; Il test del rapporto delle verosimiglianze; Relazione di dipendenza fra più caratteri quantitativi; Scelta delle variabili; Misura della relazione tra più caratteri ordinali: indice medio di cograduazione di Spearman e coefficiente di concordanza di Kendall. Testi di riferimento § F. Delvecchio, Statistica per la ricerca sociale, Cacucci, Bari, 2005; § G. Girone, T. Salvemini, Lezioni di Statistica, Cacucci, Bari, 2000.

STATISTICA ECONOMICA Corso di Laurea in Economia e commercio (7 CFU)

VITTORIO NICOLARDI 2006-2007

Scopo del corso

Fornire allo studente gli elementi necessari per l’individuazione, il calcolo e l’interpretazione delle variabili economiche e sociali di un Paese e delle sue relazioni economiche con l’estero, sia a livello macro economico, sia a livello micro economico.

All’interno del corso saranno inoltre fornite conoscenze sui sistemi contabili standardizzati europei ed internazionali.

Programma

Parte I - La statistica economica: definizione e ambiti di applicazione. Parte II - Gli operatori economici.

Parte III - Ricchezza e fattori della produzione: - La ricchezza di un Paese. - Il fattore produttivo lavoro. - Il fattore produttivo capitale.

Parte IV – Gli aggregati economici: - La produzione delle risorse. - La distribuzione del reddito. - La redistribuzione del reddito. - L’utilizzazione del reddito. - Le transazioni internazionali.

Parte V - Gli indici di prezzo.

Testi consigliati: - G. Alvaro – Contabilità nazionale e statistica economica, Cacucci, Bari, 1999. - A. Mastrodonato – I capitali umani, Vol. V, Trattato di statistica economica, CEDAM,

Padova, 1991.

STORIA ECONOMICA Prof. Giulio Fenicia

Anno Accademico 2006/2007

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ECONOMIA AZIENDALE (SEDE DI TARANTO)

Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell’economia europea. Il manuale consigliato – che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico – svolge un discorso di interpretazione dell’economia europea dagli inizi dell’età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico. A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l’avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall’economia preindustriale a quella odierna, o l’avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale. Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino, Giappichelli, 2002 (con esclusione della prima e seconda parte, pp. 3-81);

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias – J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995. L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

STORIA ECONOMICA Prof. Giulio Fenicia

Anno Accademico 2006/2007

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ECONOMIA E COMMERCIO

(SEDE DI TARANTO)

Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell’economia europea. Il manuale consigliato – che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico – svolge un discorso di interpretazione dell’economia europea dagli inizi dell’età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico. A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l’avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall’economia preindustriale a quella odierna, o l’avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale. Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino, Giappichelli, 2002.

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias – J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995. L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

STORIA ECONOMICA Prof. Giulio Fenicia

Anno Accademico 2006/2007

PROGRAMMA DEL VECCHIO ORDINAMENTO (LAUREA QUADRIENNALE)

(SEDE DI TARANTO)

Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell’economia europea. Il manuale consigliato – che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico – svolge un discorso di interpretazione dell’economia europea dagli inizi dell’età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico. A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l’avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall’economia preindustriale a quella odierna, o l’avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale. Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino, Giappichelli, 2002;

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias – J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995.

L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI Corso di Laurea in Economia Aziendale (classe XVII)

- Curriculum Economia dei sistemi produttivi Territoriali SEDE DI TARANTO

Crediti formativi (CFU): 7

Docente: Prof. BRUNO NOTARNICOLA

Obiettivo Obiettivo del corso è quello di mettere in evidenza la stretta interazione fra le attività di produzione, consumo e smaltimento dei beni e dei servizi e le problematiche dell’inquinamento, al fine di consentire agli studenti di analizzare i cicli produttivi delle merci, di riconoscere gli effetti negativi sull’ambiente e di proporre modificazioni di tali cicli per diminuirne i danni ambientali e i relativi costi per la collettività e le singole imprese.

Contenuti del corso

Concetto di ciclo produttivo: ? input = ? output + ? emissioni e rifiuti. Fabbisogno di risorse naturali e materie prime. Inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo: normativa, sostanze inquinanti, categorie di impatto ambientale e tecnologie di abbattimento. La produzione di energia: Natura e caratteri dell’energia. Le fonti di energia: i combustibili fossili. La raffinazione del petrolio. Impatto ambientale del settore energetico. L’industria siderurgica: Sviluppo e stato attuale dell’industria siderurgica in Italia. Materie prime per la produzione dell’acciaio. Bilancio materiale, energetico ed ambientale della siderurgia integrale. I rottami e la siderurgia elettrica. Impatto ambientale del settore siderurgico. Innovazioni tecnologiche e risultati principali in chiave energetico ambientale L’industria dei materiali da costruzione: I materiali da costruzione naturali. Marmo, calcare e calce, gesso, cemento, laterizi, prodotti ceramici, vetro. Materie prime e ciclo produttivo. Impatto ambientale del settore. L’industria dell’olio di oliva e del vino. Materie prime. Cicli di produzione. Impatto ambientale.

Sistemi e strumenti di gestione della qualità ambientale: Dalle norme ISO 9000 alle norme ISO 14000. Strumenti analitici, procedurali ed economici. Environmental Management Audit Scheme (EMAS), norme ISO 14000, Ecolabel, Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), Analisi del Ciclo di Vita (LCA), Substance Flow Analysis (SFA), Material Flow Analysis (MFA), Impact Pathway Analysis (IPA), Life Cycle Costing (LCC). Applicazione degli strumenti di gestione ambientale ad alcuni casi di studio.

Testi consigliati:

• Dispense delle lezioni (Disponibili, come file pdf, presso il laboratorio informatico).

• Nebbia G.: “Lezioni di Merceologia”. Laterza, Roma, 1995 (pg. 83-92; 165-194; 287-290; 299-305).

• Borlenghi R.: “Guida alle norme ISO 14000”. Biblioteca tecnica HOEPLI, Milano 2000 (pg. 1-64; 95-110).

• Notarnicola B.: “Strumenti tecnici ed economici di gestione ambientale”. Economia e Commercio, 10 (1), 1999 (pg. 29-44).

• Notarnicola B., Nicoletti G.M.: “Strumenti di gestione ambientale: il caso dell’Analisi del Ciclo di Vita (LCA)”. Ambiente, Risorse, Salute, 61, 1998 (pg.7-11).

Programmi del Corso di Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende

Diritto amministrativo

Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

Laurea specialistica "Consulente professionale d'azienda"

Programma 2006/2007

Oltre al programma di diritto amministrativo generale per la preparazione del diritto amministrativo per la laurea specialistica sarà necessario approfondire i seguenti argomenti:

1 Le amministrazioni indipendenti. 2 I servizi pubblici in generale e il servizio sanitario nazionale. 3 Gli enti locali. Organizzazione e funzioni. 4 L'attività di diritto privato e i contratti della pubblica amministrazione. 5 L'organizzazione europea e funzioni delle istituzioni. 6 La responsabilità dell'amministrazione. 7 I beni pubblici. 8 Principi sui beni culturali: artt. 1-10 del Codice dei beni culturali e del paesaggio

(d.lgs.22 gennaio 2004, n.42) Gli argomenti del programma possono essere studiati da qualsiasi manuale di diritto amministrativo aggiornato all'anno 2006. Soltanto a titolo esemplificativo, per agevolare l'individuazione degli argomenti si suggeriscono due percorsi di studio, tra loro alternativi. Percorso n. 1: Vincenzo Cerulli Irelli, Principii di diritto amministrativo, Giuffrè 20006, volume I: da pagina 85 a pagina 106 Elio Casetta, Compendio di rititto amministrativo, Giuffrè 2006: da pagina 99 a pagina 118 da pagina 365 a pagina 406 Sabino Cassese, Istituzioni di diritto amministrativo, Guiffrè 2006: da pagina 39 a pagina 58 da pagina 84 a pagina 107 da pagina 285 a pagina 334 da pagina 363 a pagina 379 Commento agli artt. 1-9, in Commentario al Codice dei beni culturali e del paesaggio, "Le nuove leggi amministrative", collana diretta da R. Villata, Torino, Giappichelli 2005: da pagina 7 a pagina 65

PERCORSO N. 2: Sabino Cassese, Diritto amministrativo applicato, Giuffrè 2006: da pagina 37 a pagina 73 da pagina 127 a pagina 142 da pagina 217 a pagina 258 da pagina 283 a pagina 294 Giampaola Rossi, Diritto amministrativo; giuffrè 2006: da pagina 141 a pagina 260 da pagina 285 a pagina 303 da pagina 392 a pagina 398 Commento agli artt. 1-9, in Commentario al Codice dei beni culturali e del paesaggio, "Le nuove leggi amministrative", collana diretta da R. Villata, Torino, Giappichelli 2005: da pagina 7 a p

DIRITTO E TECNICA DELLA CONTRATTAZIONE

a.a. 2006-2007

Il corso, di taglio teorico-pratico, intende fornire agli studenti gli strumenti tecnico-giuridici necessari alla valutazione del materiale normativo, giurisprudenziale e dottrinale in materia contrattuale, nonché necessari alla predisposizione di testi contrattuali.

Il corso sarà pertanto articolato in due parti: una parte introduttiva ricognitiva della disciplina sul contratto in generale, con particolare attenzione al procedimento di formazione, agli effetti ed alla patologia delle fattispecie negoziali, ed una parte speciale nella quale verranno approfondite le tematiche di singoli contratti tipici ed atipici (in particolare dei contratti di vendita, permuta, locazione, appalto, mandato e mutuo, dei contratti bancari, dei contratti di assicurazione, fideiussione, factoring, leasing e cessione di azienda, e della donazione).

TESTI CONSIGLIATI:

• P. PERLINGIERI, Autonomia negoziale e autonomia contrattuale, Esi, Napoli, 2000;

• A.A. CARRABBA, L’adempimento traslativo immobiliare nei contratti della crisi coniugale, Esi, Napoli, 2003.

PROGRAMMA DEL CORSO REVISIONE AZIENDALE

Anno accademico 2006-2007

OGGETTO DELL’INSEGNAMENTO

1. Natura, funzione e finalità della revisione contabile 2. Norme etico- professionali 3. Fonti normative nazionali ed internazionali 4. Confronto D.lgs 24 febbraio 1998 n. 58 (Decreto Draghi) con il D.P.R. 31/3/1975 n.

136 5. Norme tecniche di svolgimento della revisione contabile e documentazione del

lavoro di revisione contabile 6. Business Audit e gestione dei rischi di impresa. Analisi e Valutazione del

collegamento tra rischi d’impresa e relativi processi di controllo 7. Il sistema del controllo interno e il sistema contabile – amministrativo 8. Valutazione dell’affidabilità del sistema informativo aziendale, procedure di

revisione dell’area EDP (controlli generali e specifici). 9. Procedure di verifica e rischi di errate esposizioni in bilancio con riferimento a:

• Disponibilità liquide e debiti verso banche • Crediti. • Giacenze di magazzino • Immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie • Patrimonio Netto • Fondi rischi ed oneri • Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato • Debiti verso fornitori • Debiti verso istituti di previdenza e altri debiti • Ratei e risconti • Conto economico • Eventi successivi alla data di chiusura dell’esercizio

10. Approccio di revisione nei casi di frode e per le società coinvolte in tangenti. 11. Corporate governance 12. Ruolo del Collegio Sindacale, del Comitato per il controllo interno (Audit

Commitee) e della società di revisione 13. Attività di revisione nell’ambito dei processi di quotazione in borsa e nelle

operazioni straordinarie 14. Rapporti con la Consob

• indirizzo dell'attività • vigilanza • riferimenti legislativi e loro limiti (Consob, DPR, Consiglio Nazionale dei

Dottori Commercialisti e dei Ragionieri) • la responsabilità civile e penale del revisore

15. La continuità aziendale 16. La relazione di revisione

TESTI CONSIGLIATI

DISPENSE DISTRIBUITE NEL CORSO DELLE LEZIONI MARCHI L. PRINCIPI DI REVISIONE AZIENDALE-CLUEB-BOLOGNA-ULTIMA EDIZIONE CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E CONSIGLIO NAZIONALE DEI RAGIONIERI - PRINCIPI DI REVISIONE, Giuffrè Editore

SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO Prof. Pietro Sacco

I semestre - Anno Accademico 2006-2007 Tel. 080/5049173 – 3282086137

Indirizzo e-mail: [email protected] Obiettivi Il corso si propone di evidenziare i fondamenti dell’analisi sociologica in relazione ai processi economici e del lavoro. Si esamineranno i rapporti tra scienze sociali e sociologia del lavoro fino all’approccio statunitense dell’industrial sociology e quello europeo, in particolare quello francese ed italiano. Saranno approfonditi inoltre temi molto attuali: dal modello giapponese alla qualità totale, dalla flessibilità alle nuove tecnologie, dal lavoro atipico alla questione del “postfordismo”. Particolare attenzione sarà dedicata allo studio dei principali temi sociologici connessi con il mercato del lavoro e al mercato del lavoro italiano in una prospettiva comparata, che tiene conto delle esperienze dei diversi paesi europei. Testi consigliati Reyneri E., Sociologia del mercato del lavoro, Il Mulino, Bologna, 2005 La Rosa M., Il lavoro nella sociologia, Carocci Editore, 2005

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA’ DI ECONOMIA – SEDE DI TARANTO

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICO IN CONSULENZA PROFESSIONALE PER LE AZIENDE

ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Storia delle professioni economiche

(PROF. EZIO RITROVATO)

Programma del corso Nello svolgimento del corso saranno esaminate nella loro evoluzione storica le più importanti figure professionali, protagoniste dello sviluppo economico nazionale dai primi anni post-unitari fino ai nostri giorni. Le lezioni saranno integrate da attività seminariali, volte ad approfondire le diverse esperienze professionali di alcuni fra i maggiori manager pubblici e industriali privati, attraverso lo studio dei relativi profili biografici. Testi consigliati

• A. VARNI (a cura di), Storia delle professioni in Italia tra Ottocento e Novecento, Bologna, Il Mulino, 2002.

• AA. VV., Storia d’Italia. Annali 10. I professionisti, Torino, Einaudi, 1996, pp. 225-356.

“Tecnologia ed economia delle fonti di energia” Prof.. Giuseppe Tassielli

CFU 7

Obiettivo: Obiettivo del corso è quello di caratterizzare le diverse fonti di energia dal punto di vista tecnologico, economico ed ambientale al fine di permettere allo studente di comprendere gli attuali orientamenti nazionali ed internazionali di politica energetica. Contenuti: La dimensione del problema energetico. Elementi di economia dell'energia e di tecnologia dei vari sistemi energetici. Le leggi economiche dell'energia. Domanda e offerta dell'energia nel mondo. Il mercato dell'energia nel contesto internazionale. La situazione energetica italiana. Usi dell'energia nei vari settori economici. Bilancio energetico nazionale. Fabbisogni futuri di energia e modelli previsionali. Ricerca sviluppo e risparmio energetico. Piani energetici nazionali. Energia, territorio e ambiente. Testi consigliati: U. Colombo, "ENERGIA - Storia e scenari - ", Donzelli Editori, Roma, 2000. J. Rifkin, "Economia all'idrogeno", Mondadori, Milano 2002 (pg. 213-261). G. Nebbia, “Lezioni di merceologia”, Laterza, Bari 1995 (pg. 9-19, 61-164).