economia aziendale-contabilita

22
Economia aziendale PROFESSOR MARIO MAZZOLENI Anno accademico 2006 - 2007

Upload: aleboc

Post on 25-Nov-2015

34 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Economia Aziendale-Contabilita'

TRANSCRIPT

  • Economia aziendalePROFESSOR MARIO MAZZOLENI

    Anno accademico 2006 - 2007

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale2

    IndiceI sistemi di rilevazione e controllo

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale3

    SISTEMA INFORMATIVOz DEVE RISPONDERE A TRE DOMANDE:

    Quali processi vi stanno a fondamento? Quali oggetti si devono rilevare? Come utilizzare linformazione

    nellazienda?

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale4

    Quali finalit?z Informative/indicative: si attira lattenzione

    degli operatori su fenomeni e fatti aziendali;z Prescrittive o decisorie: linformazione

    utilizzata per fare una scelta;z Valutative o di controllo (rilevazione dei

    risultati): apprezzamento dellattivit svolta, confronto obiettivi-risultati.

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale5

    SISTEMA DELLE INFORMAZIONI

    INFORMAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

    INFORMAZIONI PER LATTIVIT DIREZIONALE

    INFORMAZIONI PER LATTIVIT OPERATIVA ED ESECUTIVA

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale6

    z La contabilit generale rileva gli accadimenti aziendali derivanti da operazioni di scambiocon lambiente esterno, consentendo il calcolo del risultato economico complessivo dellimpresa e la compilazione dei bilanci interni ed esterni, in particolare di quello destinato alla pubblicazione

    LA CONTABILIT GENERALE

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale7

    LA CONTABILIT ANALITICAz Riprende i costi e i ricavi dalla contabilit generale per effettuare delle analisi spaziali e temporali del risultato reddituale e per risolvere problemi di gestione.z La contabilit analitica rappresenta il fondamento del supporto informativo dellattivit di controllo: in essa si raccolgono e si trattano sistematicamente i dati quantitativo-monetari che, direttamente o attraverso aggregazioni ed elaborazioni successive, costituiscono unimportante base dellattivit di programmazione e controllo

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale8

    CONTABILIT DIREZIONALE INTEGRATA (1/3)CONTABILIT GENERALE +CONTABILIT ANALITICA +SOTTOSISTEMA DEI BUDGET E DEGLI STANDARD +VARIAZIONI TRA VALORI EFFETTIVI E STANDARD +RILEVAZIONI ELEMENTARI EXTRACONTABILI

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale9

    CRESCENTE IMPORTANZA DELLE QUANTIT NON MONETARIE, DEGLI

    INTANGIBLES (livello di servizio, qualit e affidabilit del prodotto, ecc.)

    NASCITA DI SISTEMI QUALI:VALUE MANAGEMENT E

    ACTIVITY BASED MANAGEMENT

    CONTABILIT DIREZIONALE INTEGRATA (2/3)

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale10

    CON LA CONTABILIT DIREZIONALE SI SODDISFANO 3 TIPI DI ESIGENZE:z osservazione delle tendenze evolutive impresa/ambiente;z verifica del raggiungimento degli obiettivi di reddito, di competitivit e sociali;z possibilit di disporre di una base dati con la quale si visualizzano i fenomeni rilevanti.

    CONTABILIT DIREZIONALE INTEGRATA (3/3)

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale11

    PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLOz Sistemi di autoregolazionez Si anticipano accadimenti interni ed esterni,

    si definiscono gli obiettivi di breve e lungo termine, si confrontano obiettivi e risultati.

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale12

    PIANIFICAZIONE STRATEGICA (1/2)Definisco DOVE COME CON QUALI

    OBIETTIVI operare

    OBIETTIVI; POLITICHE;

    ASSETTI DELLE COMBINAZIONI ECONOMICHE

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale13

    z UN PROCESSOz ANALIZZA IL LUNGO TERMINEz Parte da una MISSIONE, enunciata dal

    vertice, per giungere alla definizione di una STRATEGIA e alla conseguente ALLOCAZIONE DI RISORSE.

    PIANIFICAZIONE STRATEGICA (2/2)

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale14

    LA MISSIONE AZIENDALEAMBITO COMPETITIVO IN CUI SI VUOLE OPERARE

    RAPPORTI CON GLI INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI

    OBIETTIVI

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale15

    COME SI DEFINISCE LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

    CONTRATTAZIONETRA PI PERSONE

    VS

    DECISIONE DEL VERTICE

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale16

    PROGRAMMAZIONEz Ad ogni unit vengono dati un OBIETTIVO e

    delle RISORSE;z Copre il BREVE PERIODO (1 anno);z Orientamento allefficienza, ma anche

    allefficacia;z Fondamentale importanza del BUDGET.

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale17

    Programmare o prevedere?

    PROGRAMMAZIONEAtteggiamento attivo

    PREVISIONE

    Atteggiamento passivo

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale18

    Programmare

    Pensare al futuro in modo attivo

    Anticipare i problemi da risolvere

    Anticipare le attivit da svolgere

    Definire i responsabili dei vari compiti

    Decidere quali e quante risorse utilizzare

    ESPRIMERE OBIETTIVI ED AZIONI

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale19

    CONTROLLOIL PROCESSO DI CONTROLLO si lega strettamente alla pianificazione e alla programmazione.1. Piani di medio/lungo periodo 2. Programmi di breve periodo3. Assegnazione degli obiettivi ai centri di responsabilit 4. Rilevazione dei risultati5. Analisi degli scostamenti6. Interventi correttivi

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale20

    CONTROLLO: quali metodiFEED-BACKosservazione degli eventi dopo la loro manifestazione, identificazione di interventi correttivi per il futuro.

    FEED-FORWARDosservazione degli eventi dopo la loro

    manifestazione e supposizione dei risultati ottenibili in assenza di azioni correttive. Se questi non sono

    soddisfacenti, si interviene immediatamente.

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale21

    DUE IPOTESI

    PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

    STRUMENTO DI CONTROLLO ORGANIZZATIVO: conta il BUDGET, che la guida delloperato aziendale; programmazione e controllo assume alta centralit;

    UNO DEGLI STRUMENTI DI INDIRIZZO E GUIDA DEL COMPORTAMENTO DEI LAVORATORI: contano le RELAZIONI, che diventano le basi per poter operare nel Lungo Periodo distinguo i COSTI dagli INVESTIMENTI; programmazione e controllo assume bassa centralit;

  • Prof Mario Mazzoleni Lezioni di Economia Aziendale22

    PROGRAMMAZIONE E CONTROLLOI SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SONO COSTRUITI SULLA BASE DELLA CULTURA AZIENDALE PREESISTENTE, E CONTRIBUISCONO A MODIFICARLA.

    La cultura linsieme (o sistema) di idee, di valori, di credenze e convinzioni condivisi da un insieme di persone.