atletica veneta_giugno 2012

17
giugno 2012

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Atletica Veneta_Giugno 2012

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Page 1: Atletica Veneta_Giugno 2012

giugno 2012

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PAG. 2 @TLETICA VENETA COMUNICATI

Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983

DirettorePaolo Valente ([email protected])

Direttore responsabileMauro Ferraro ([email protected])

FotografieGiancarlo Colombo/FIDAL, GiancarloMarchetto, Rosanna Martin, Enrico Vivian.Archivio: Assindustria Padova, AtleticaVicentina, Lib. Scorzè, Gardaland HalfMarathon, Moonlight Half Marathon

RedazioneFidal - Comitato Regionale VenetoVia Nereo Rocco - 35135 PADOVATel. 049-8658350Fax: 049-8658348www.fidalveneto.it - [email protected]

Questo numero è stato chiuso il 26 maggio2012

GARA DEL MESEIl futuro in pista. . . . . . . . . . . . . . . 3

A BORDO CAMPOCaorle, i magnifici 35 . . . . . . . . . . 6

PRIMO PIANOIl mio nuovo sogno a cinque cerchi 7

JUNIOR TEAM FIDAL VENETOPagan sogna in lungo . . . . . . . . . . 9Silvia, reginetta del mezzofondo . . . . . . . . . . . . . 10

METRO E CRONOMETROAbate, ostacoli da record 11Betty Colbertaldo, tutto suo fratello . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

VENETO, ITALIATris d'assi in Coppa Europa. . . . . 12Marcia, Macchia che cresce. . . . . 12

I NOSTRI PARTNERL'atletica veneta corre con Sensorize . . . . . . . . . . . . . . . 13

L'INIZIATIVAEsordienti? Ecco Coloratletica . . . 15

IN RICORDO DI FULVIO . . . . . . 16

PHOTO GALLERY . . . . . . . . . . . . 17IN Q

UESTO

NU

MER

O

ARRIVEDERCIA CAORLE

Page 3: Atletica Veneta_Giugno 2012

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 3

Il futuro è adesso. Caorle rin-nova il connubio con l'atletica

spettacolo e punta sui giovani. Se il passato - mai dimenticato

- è lo stupendo meeting internazio-nale che, ogni estate, faceva tappain riva all'Adriatico, coinvolgendo ipiù grandi campioni a livello mon-diale, il presente è un fervore d'ini-ziative che ha il suo baricentro allo

stadio Chiggiato.Grazie all'impegno dell'ammini-

strazione comunale, del Comitato

provinciale della Fidal e dellasocietà Olimpicaorle, tra la rino-mata località turistica veneziana e

IL FUTURO IN PISTA

Sabato 2 e domenica 3 giugno va in scena il 2° Trofeo Città di Caorle. In pista, sei rappresentative regionali a livello juniores. E il Veneto punta ad essere protagonista

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PISTASabato 2 e domenica 3 giu-

gno - Verona32° Trofeo Pindemonte -

Campionato regionale cadetti disocietà

Inizio gare alle 14.45 perentrambe le giornate

Organizzazione: Atl. Verona UsPindemonte

Per informazioni: RomanoTommasi, tel. 328-0838154

Da non perdere perché:assegna i titoli veneti disocietà a livello under 16.Memorial Farinati ai miglioririsultati tecnici maschili efemminili.

Mercoledì 6 giugno -Conegliano (Treviso)

21^ Meeting Città diConegliano - Trofeo Toni Fallai

Inizio gare alle 18.50Organizzazione: Atletica Silca

Conegliano

Per informazioni: tel. 0438-412124

Da non perdere perché: èuno dei più classici meetingveneti di fine primavera eritorna dopo un anno d'assen-za dovuta all'inagibilità dellapista di Conegliano. E' anchevalido per la 2^ fase deiSocietari assoluti

Sabato 9 giugno - CaprinoVeronese (Verona)

1° Meeting Città di CaprinoVeronese

Inizio gare alle 18.45. Organizzazione: Atletica Baldo

Garda e Atletica New FoodsPer informazioni: Claudio

Arduini, tel. 328-4503583 Da non perdere perché: è

l'edizione inaugurale di unmeeting per il settore assolu-to. E' anche valido per la 2^fase dei Societari assoluti

Domenica 10 giugno -Belluno

Trofeo delle Province Trivenete

Inizio gare alle 15.30Organizzazione: Athletic Club

BellunoPer informazioni: Ettore

Sommacal, tel. 338-1456046Da non perdere perché: è il

classico appuntamento per lerappresentative regionaliunder 14 provenienti da tuttoil Triveneto

Mercoledì 13 giugno -Marcon (Venezia)

Manifestazione regionaleOrganizzazione: Atletica

Biotekna MarconPer informazioni: Franco

Gavarini, tel. 328-0433711Da non perdere perché: è

anche valido per la 2^ fase deiSocietari assoluti

Sabato 16 giugno -Villafranca (Verona)

6° Villafranca PitchOrganizzazione: Atl. Villafranca

VeronaPer informazioni: Enzo Cordioli,

tel. 340-3974156

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI MAGGIO

PAG. 4 @TLETICA VENETA COMUNICATI

l'atletica c'è un feeling ormai con-solidato. Con ampia soddisfazionedi tutti.

Prossimo appuntamento, saba-to 2 e domenica 3 giugno, quandol'anello veneziano ospiterà il 2°Trofeo Città di Caorle. L'annoscorso, al debutto della rassegna,andò in scena un triangolare conVeneto, Lombardia e i francesi diRhone Alpes.

Questa volta, invece, toccheràad un incontro esagonale. In pista,le rappresentative under 20 (atletidi 18 e 19 anni) di Lombardia,Emilia-Romagna, Friuli-VeneziaGiulia, Marche e Trentino, oltrenaturalmente al Veneto.

Venti le gare in cartellone: diecifemminili (100, 400, 800, 100 hs,lungo, asta, disco, peso, 5 km di

marcia, 4x100) e altrettantemaschili (100, 400, 800, 400 hs,alto, lungo, giavellotto, peso, 10km di marcia e 4x100).

Ogni rappresentativa presente-rà due atleti per gara, ma il tassotecnico della manifestazione saràimpreziosito dalla presenza di atle-ti della categoria juniores nonfacenti parte delle sei rappresenta-tive impegnate nel Trofeo Città diCaorle, ma in possesso di deter-minati standard di partecipazione.

Per la categoria juniores siamonei pressi dei più importanti croce-via della stagione: due settimanedopo Caorle, a Misano Adriaticoandranno in scena i campionati ita-liani di categoria. Entro il 24 giu-gno, poi, occorrerà realizzare il“minimo” di partecipazione per i

Mondiali under 20 che si dispute-ranno dal 10 al 15 luglio aBarcellona. Caorle cade a puntinoper costituire una verifica in vistadi questi importanti appuntamenti.E la manifestazione ha sempre piùle carte in regola per accreditarsicoma un classico nella program-mazione dell'attività delle rappre-sentative.

Sabato, alle 19, nella centralevia Roma, all'altezza di PiazzaVescovado, si svolgeranno le garedi marcia. Alle 20.15 la cerimoniadi apertura della manifestazione inPiazza Matteotti, con la sfilata dellesquadre. Domenica inizio gare alle9.30 e conclusione attorno alle 13.Spettacolo garantito.

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@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 5

Da non perdere perché: èun meeting in notturna apertoa tutte le categorie, ormai unclassico di fine estate

Giovedì 21 giugno - Feltre(Belluno)

3° Memorial “Romeo Dilli”Organizzazione: Ana Feltre,

Astra Quero, Us Cesio, Gs LaPiave 2000, Usr Lasen, Pol. SantaGiustina, Ass. Giro delle Mura

Per informazioni: Valerio Stach,tel. 328-4915650

Da non perdere perché: è laterza edizione di un meeting,aperto a tutte le categorie(dagli esordienti al settoreassoluto), che ha le carte inregola per diventare un clas-sico di fine primavera. E'anche valido per la 2^ fase deiSocietari assoluti

Domenica 17 giugno - Rosà(Vicenza)

Campionato regionale cadettidi prove multiple

Organizzazione: Ass. Atl. NeviPer informazioni: Aldo

Lorenzato, 380-5219602Da non perdere perché: il

pentathlon assegna i titoliveneti di società a livellounder 16

Martedì 26 giugno - VittorioVeneto (Treviso)

Martello a Vittorio VenetoOrganizzazione: Nuova S.

Giacomo Banca della MarcaPer informazioni: Mario

Marcon, tel. 335-6683069Da non perdere perché: è

una gara esclusivamentededicata ai lanciatori di mar-tello. E' anche valida per la 2^fase dei Societari assoluti

Venerdì 29 giugno - AbanoTerme (Padova)

11° memorial SantinelloOrganizzazione: Vis AbanoPer informazioni: Rosanna

Martin, tel. 331-3705754Da non perdere perché: è

un'ottima passerella in not-turna per le categorie giovani-li (ragazzi, cadetti, allievi)

Venerdì 29 giugno -Ponzano (Treviso)

25° memorial Giovanni MariaIdda

Organizzazione: Atletica GagnoPonzano

Per informazioni: ClaudioPizzolon, tel. 338-5479826

Da non perdere perché: èun meeting internazionale trai più prestigiosi della stagioneveneta. E' anche valido per la2^ fase dei Societari assoluti

Sabato 30 giugno e dome-nica 1 luglio - Mestre(Venezia)

Campionato regionale masterdi società

Organizzazione: G.A. Coin,Tortellini Voltan

Per informazioni: Massimo DiTonno, tel. 333-9461509

Da non perdere perché: èuna delle più classiche passe-relle della stagione su pista“over 35”

STRADASabato 9 giugno - Asiago

(Vicenza)3^ Sleghe LaufOrganizzazione: Gs Alpini

AsiagoPer informazioni: Michele

Paganin, tel. 349-4306153Da non perdere perché: si

corre nella suggestiva cornicedel centro storico di Asiago.E' la quinta prova del GrandPrix Strade d'Italia

Venerdì 22 giugno - Mestre(Venezia)

4^ Corrimestre (www.corrime-

stre.it)Ritrovo alle 19 in Piazza

Ferretto, partenze dalle 20.15O r g a n i z z a z i o n e :

Venicemarathon ClubPer informazioni: tel. 041-

5321871Da non perdere perché: si

corre in notturna nel centrostorico di Mestre (circa 10 kmper gli uomini; circa 5 km perle donne). E' la sesta provadel Grand Prix Strade d'Italia

CORSA INMONTAGNADomenica 10 giugno -

Fregona (Treviso)16^ Cronoscalata Fregona-

CadoltenRitrovo alle 8, partenze dalle 9Organizzazione: Atletica

Vittorio VenetoPer informazioni: Adriano

Pagotto, tel. 345-3808683Da non perdere perché: è

valida come campionatoregionale master di corsa inmontagna

Domenica 12 giugno - SanQuirico (Vicenza)

8° Trofeo Monte CivillinaOrganizzazione: Alpini VicenzaPer informazioni: Francesco

Rando, tel. 388-3597968Da non perdere perché: è

valida come 2^ prova delTrofeo Scalatore d'Oro

Domenica 24 giugno -Cogollo del Cengio (Vicenza)

5^ Cogollo-Monte CengioOrganizzazione: Alpini VicenzaPer informazioni: Francesco

Rando, tel. 388-3597968Da non perdere perché: è

valida anch'essa per il TrofeoScalatore d'Oro

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PAG. 6 @TLETICA VENETA COMUNICATI

Ci sono Jacopo Lahbi edEmilio Perco, Riccardo

Pagan e Paolo Spezzati, MariaPaniz e Silvia Zerbini, FrancescaScapin e Federica Del Buono. Epoi Silvia Pento, Ilaria Collini,Marta Stach.

E’ un Veneto più che maiagguerrito, quello che farà passe-rella il prossimo fine settimana aCaorle. Ridotte all’osso le assenze(pesa, però, quella dell’infortunatogiavellottista Fraresso), i ragazzi diEnzo Agostini sono pronti a recita-re da protagonisti.

Il fiduciario tecnico regionale,per l’appuntamento dello stadioChiggiato, ha convocato 35 atleti:18 ragazzi e 17 ragazze. La classeinteressata è solo quella dei natinel biennio 1993-1994. Ovvero glijuniores. Unica eccezione, la bellu-nese Marta Stach, nata nel 1995,dunque ancora allieva, che rappre-senterà il Veneto nella marcia.

La squadra sembra compatta edesiderosa di ben figurare, ora il

verdetto passa al campo.Appuntamento a Caorle.

Questi i convocati veneti.Juniores maschili. 100: TizianoCecchetti (Assindustria Pd);Maxwell Effah Gyamfi (Vicentina).400: Check Hamed Minougou(Vicentina); Jacopo Lahbi(Mogliano). 800: Emilio Perco(Ana Feltre); Michele Scolaro(Vicentina). 400 hs: PaoloSpezzati (G.A. Bassano); EnricoTirel (Ana Feltre). Alto: TommasoToffanin (Vis Abano); TobiaVendrame (Silca Ultralite).Lungo: Riccardo Pagan (S.Marco); Francesco Turatello(Vicentina). Giavellotto:Giuseppe Castellan (G.A.Bassano); Lorenzo Vesentini(Lib. Valpolicella Lupatotina).

Peso: Diego Benedetti(Gagno Ponzano);Pietro Avancini(Vicentina). Marcia (10km): Aldo Marchi(Vicentina); GiulianoBoschetti (Vicentina).4x100: Turatello, Pagan,Gyamfi, Cecchetti.

Juniores femmini-li. 100: Maria Paniz(Athletic Club Belluno);Lankai FranceShelomith (Asi Veneto).400: Francesca Scapin(Vicentina); ValentinaReginato (Vicentina).800: Federica DelBuono (Vicentina); SilviaPento (Vicentina). 100hs: Silvia Zerbini(Bentegodi); Maria Paniz

(Athletic Club Bl). Asta: ElisaMolinarolo (Assindustria Pd);Francesca Bellon (Vicentina).Lungo: Giada Palezza (Atl.Schio); Gaia Giuriato (Lib.Valpolicella Lupatotina). Disco:Ilaria Collini (Vicentina); JessicaOlivier (Dolomiti). Peso: EricaBeltrame (Lib. Sanp); Laura DeParis (Dolomiti). Marcia (5 km):Elena Cecchele (Vis Abano);Marta Stach (Ana Feltre). 4x100:Giuriato, Zerbini, Palezza, Scapin.

CAORLE,I MAGNIFICI 35

Ufficiale la formazione del Veneto impegnata sabato e domenica nell'esagonale juniores dello stadio Chiggiato

Il bellunese Perco, tra i favoriti negli 800La veronese Zerbini, astro nascente negli ostacoli

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@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 7

Da Villanova di Camposampieroa Londra. Passando per il

Kenya, per Otsu e pure per Bilbao. Ne ha macinati di chilometri

Ruggero Pertile da quando lavora-va dietro al bancone dei supermer-cati Alì come commesso part time.Tanti chilometri da arrivare sino aiprossimi Giochi Olimpici - unicomaratoneta italiano schierato dallanazionale - dopo essere già stato aPechino - primo atleta diAssindustria Sport a portare i colo-ri gialloblù nella rassegna a cinquecerchi.

Tra le varie tappe di passaggioc'è ovviamente anche Padova.Perché in fondo per lui tutto è par-tito proprio dalle strade di casa ecioè dal quarto posto allaMaratona S.Antonio 2003 che glivalse la convocazione per iMondiali di Parigi. In quell'occa-sione «Rero» - come lo chiamano isuoi amici - ha cominciato a pren-dere consapevolezza dei proprimezzi e a credere nel suo sogno.

Da lì è iniziato un cammino chelo ha portato a imporsi allaMaratona di Roma del 2004 e aconsacrarsi definitivamente con lavittorie colta a Padova nel 2006,lungo quelle strade che conoscevameglio di chiunque altro. Ognigiorno, Ruggero ha corso pen-sando a quando avrebbe indossa-to una canotta azzurra con suscritto Italia, entrando nel Bird'sNest, il futuristico stadio diPechino.

E quel giorno è arrivato il 24agosto 2008, con l'atleta allenatoda Massimo Magnani quindicesi-mo classificato, quarto fra gli euro-pei al via. Poi ci sono stati il prima-

to personale realizzato a Torino nel2009, quando ha abbattuto il murodelle 2 ore e 10' (2 ore 09'53”), ilbronzo a squadre agli Europei diBarcellona, il ritorno a Torino, colsuccesso del 2010, e l'ottavoposto ai Mondiali di Daegu, stavol-ta da primo europeo in classifica.Nel frattempo è diventato papàdella piccola Alice, tagliando untraguardo ancora più importante.E ora Londra.

“A Pechino ho vissuto una dellepiù intense emozioni della mia vita.

Appena entrato allo stadio mi haaccolto l'urlo di mia moglie Chiara:ha gridato talmente forte che misono voltato, forse perché non siaspettava che mi presentassi sulrettilineo della pista così presto”,racconta Ruggero.

C'è molto Oriente, nella suastoria di atleta. Pechino, Daegu,ma anche Otsu, in Giappone,dove ha corso lo scorso marzo,nell'ultima maratona prima deiGiochi.

“In quel momento la mia condi-

IL MIO NUOVOSOGNO A CINQUECERCHI

Ruggero Pertile sarà l'unico azzurro alvia della maratona olimpica di Londra.Dopo Pechino (e tanti traguardi interme-di), il padovano punta a confermarsi tra imigliori al mondo

“Rero” con il dt Uguagliati: il padovano sarà l'unico azzurro a correre la prossima maratona olimpica

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PAG. 8 @TLETICA VENETA COMUNICATI

zione era sicuramente buona, manon ero al top, come vorrò essereper Londra. A Otsu ho capito,però, che a ritmi intorno a 3' al chi-lometro posso correre e ai GiochiOlimpici ne farò tesoro per inter-pretare al meglio la gara e andarealla ricerca di un piazzamento dafinalista, come a Daegu”.

Intanto, farà pratica con lamaglia azzurra a Bilbao, inSpagna, partecipando alla CoppaEuropa 10.000, in programmadomenica 3 giugno.

“In questo periodo sto lavoran-do sulla forza e su ritmi più brillan-ti per cui la preparazione di unaprova come questa si inseriscesenza problemi, tanto più che solopoche settimane fa, in gara aCodroipo, sono tornato a fare un

5.000 su pista correndo in 14'10”:un buon risultato. A Bilbao proba-bilmente mancheranno Meucci eLa Rosa, per questo non sarà faci-le salire sul podio con la squadra,cosa che invece, con loro presen-ti, sarebbe stata più che possibile.Per quanto mi riguarda mi piace-rebbe viaggiare sui livelli del miopersonale, intorno ai 28'30”. Alrientro dalla Coppa mi sposterò aLivigno, in collegiale, dove metteròulteriori chilometri nel motore”.

Nel mezzo c'è stata anche lafondamentale esperienza inKenya, dove nel 2012 Ruggero ètornato a allenarsi per la sestavolta. “E sempre sull'altopiano diEldoret, ospite della struttura delprofessor Rosa, in un paese che tipermette di 'respirare' atletica e

confrontarti coi migliori specialistidel mondo. In Kenya mi sono pre-parato duramente, correndoanche 205 chilometri a settimana,ed è come farne 260 qui da noi,contando il fondo sterrato e l'altu-ra. Ho visto molte persone chenon hanno niente ma che si dedi-cano comunque con serietà allacorsa. Lì è considerata sportnazionale, i ragazzi crescono conmodelli di vita legati all'atletica enon, come da noi, al calcio. Dettoquesto, non significa che bastiandare in Kenya per cominciare acorrere forte: non sono l'unicomaratoneta italiano ad avere effet-tuato più di uno stage lì. Quelloche conta è andarci con lo spiritogiusto”.

Diego Zilio

Pertile sulle strade di Daegu: dal Mondiale alla seconda Olimpiade

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@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 9

Gli obiettivi sono ambiziosi,ed è giusto che sia così.

Quando c'è il talento, le briglievanno sciolte. Riccardo Pagansogna in lungo. Andrew Howe:“Prima o poi lo raggiungerò”.L'Olimpiade: “Londra no, ma unpensierino a Rio de Janeiro lo fac-cio”.

Intanto, il talento mestrino - 18anni da compiere il 31 luglio -lavora, sotto la guida attenta ecompetente di Enrico Lazzarin,per cercare di allungare la gittatadei suoi salti.

All'attivo, già un doppio 7.39:uno ventoso, realizzato l'annoscorso, ai Mondiali under 18 diLille. L'altro più recente, ottenutoil 18 febbraio 2012 nell'impiantocoperto di Ancona.

Ma il lasciapassare per iMondiali under 20 di Barcellona,evento stagionale di riferimentoper la categoria juniores, è 7.55.Un obiettivo non facile nel breveperiodo.

Tesserato per l'Atletica SanMarco Venezia, Pagan si destreg-gia bene anche tra i libri scolasti-ci: “Sono iscritto alla quarta liceodi Scienze Umane allo 'Stefanini'di Mestre - ha raccontato aMichele Contessa della “NuovaVenezia” -. I voti sono più chebuoni, anche se non è semplicealzarsi all'alba per studiare e poiriprendere alla sera dopo l'allena-mento a San Giuliano”.

Capigliatura folta, spiritovivace, Pagan è un concen-trato di simpatia. Arrivatoall'atletica, dopo una breveparentesi nel tennis, su sug-gerimento del papà, a suavolta buon saltatore in gioven-tù, si è subito messo in lucenelle categorie giovanili. Sua,ad esempio, la seconda misu-ra italiana di sempre nellacategoria cadetti, un 6.99realizzato nel 2009 aDesenzano del Garda, infe-riore solo alla miglior presta-zione italiana di categoria diAndrew Howe. Hai dettoniente.

Che Pagan sia un prede-stinato, lo si capisce anchedal curriculum: breve, datal'età, ma già parecchio ricco,se si pensa che il giovanemestrino, pur destreggiando-si tra qualche infortunio, hapartecipato ancheall'Olimpiade giovanile diSingapore (dopo aver superato iTrials di Mosca) e, come giàdetto, ai Mondiali under 18 diLille.

Ora è il momento che, saltodopo salto, decollino in maniera

decisa anche le sue ambizioni. El'inserimento nello Junior TeamFidal Veneto contribuirà sicura-mente a spostare sempre più in làil segno delle sue impronte sullasabbia.

PAGAN SOGNA IN LUNGO

Il talento mestrino pensa a Howe e all'Olimpiade di Rio. Ma il prossimoobiettivo è vicinissimo e ha i colori dell'iride

Il veneziano Pagan, promessa del salto in lungo

LE VOSTRE LETTEREAtletica Veneta Comunicati è anche uno spazio a disposizione degli appassionati.

Scrivete al Comitato regionale della Fidal e le lettere d'interesse più generale saranno pub-blicate nei prossimi numeri della rivista.

Le lettere - firmate con nome, cognome e città, e di lunghezza non superiore ai 1.500caratteri - vanno inviate a: Comitato Regionale Veneto della Fidal, via Nereo Rocco, 35135

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PAG. 10 @TLETICA VENETA COMUNICATI

Quando ne ha percepito ledoti e preso atto della

determinazione, lo zio DiegoZocca, eccellente quattrocentistadegli anni '90 (meno di 48” il suorecord sul giro di pista), ha presoin mano libri e manuali per diventa-re tecnico di atletica o meglio iltecnico personale di Silvia Pento,diciassettenne formidabile nelledistanze che vanno dai 400 ai1500 metri.

Ragazza sempli-ce, studiosa, licea-le del Pigafetta diVicenza che haportato alla finaletricolore di Roma,Silvia è l'emblemadello sport scolasti-co vicentino, unmodello e uno sti-molo per quelleragazze che riten-gono impossibileconiugare sport estudio con risultatidi qualità.

Il salto di quali-tà, il 28 maggio2011 a Noalequando, con glimaglia dell'AtleticaVicentina FrattinAuto, sotto la guidaferrea dello zioDiego, con2'13”84 negli 800si è insediata ai ver-tici tricolori dellaspecialità e per soli84 centesimi hamancato il pass peri campionati iridatidi Lille.

Per Silvia, poi,parlano le vittorienei campionati sco-lastici, in particola-re nei regionali di

Padova in cui è scesa a 2'56” nei1000 metri. Ma il suo capolavorol'ha confezionato a Saronno, nelgiugno del 2011, quando hamesso assieme due vittorie sugli

800 e 1500 metri, affossando levelleità di successo delle lazialidella Cariri, le superfavorite per iltitolo tricolore under 18, vinto, conpieno merito per la prima voltadall'Atletica Vicentina.

Proprio nella gara dei 1500metri, Silvia Pento è stata stupefa-cente strapazzando le rivaliVarrone e Fascetti e soprattuttotogliendo oltre 5” al proprio vec-chio record. Semplicemente fanta-

stica. Sempre sorridente, stu-

diosa e con una gran vogliadi fare. Alla vigilia dellamaturità classica al liceoPigafetta di Vicenza, istitu-to storicamente molto esi-gente quanto a studio eprofitto, Silvia riesce aportare avanti entrambi gliobiettivi con risultati invidia-bili.

In famiglia non incontracerto difficoltà nel condivi-dere il suo credo sportivo,in quanto sia il padreEnrico che il fratellinoMarco hanno abbracciatoda tempo la pratica del-l'atletica e della corsa pro-lungata. Il padre Enrico èuno dei migliori specialistimaster sugli 800 metri alivello nazionale.

Silvia non è una moscabianca nel panoramavicentino della corsa. Sullesue orme si sono messe labassanese ElisabettaBaggio, 2'15” sugli 800metri, e la figlia d'arte,Federica Del Buono, que-st'anno la numero uno con2'11”39 sugli 800 e4'29”05 sui 1500. Un beltrio di talenti da seguire evalorizzare.

Giancarlo Marchetto

SILVIA, REGINETTADEL MEZZOFONDO

Alla scopertadella vicentinaPento, astronascente dellacorsa prolungata

Silvia Pento, giovane talento del mezzofondo vicentino

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@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 11

Gli ostacoli italiani vedonodoppio. Una grazia

improvvisa, persino esagerata, hafatto sì che nello stesso pomerig-gio, il 13 maggio, e sullo stessorettilineo, quello del piccolo stadiofrancese di Montgeron dedicato aPierre De Coubertin, siano cadutientrambi i record italiani sulle bar-riere alte.

Emanuele Abate, correndo in13”32 (+0.7), ha cancellato dopodieci anni il primato di AndreaGiaconi (13”35). Marzia Caravelliha fatto altrettanto in campo fem-minile, migliorando con 12”85 ilrecord di Carla Tuzzi (12”97), vec-chio di 18 anni.

Abate, 26enne savonese diAlassio, tesserato per le FiammeOro, migliorandosi di 22 centesi-mi, ha così scritto nuovamente ilproprio nome negli annali dell'atle-tica veneta, migliorando il 13”54del record regionale assoluto chegià gli apparteneva.

Abate ha siglato il nuovo recordin batteria. Poi, in finale, ha fattoancora meglio (13”31), ma il risul-tato non è stato omologato per unsoffio di vento oltre il consentito(+2.1).

“In batteria - ha raccontato l'al-lievo di Pietro Astengo - sono statostimolato da Martinot Lagarde e,sugli ultimi tre ostacoli, sono stato

un ciclone. Certo non mi aspetta-vo una cosa così: a inizio stagionenon sono mai stato brillante e aquesto punto, senza esagerare,penso di valere anche meno di13”20. Negli ultimi mesi una seriedi situazioni mi ha portato a matu-rare e essere più stabile: dopo ilprimato nei 60 indoor (7”57, ndr),volevo arrivare qui”.

Gli applausi ad Abate sonogiunti anche dall'ex primatistaGiaconi. “Manuel (così lo chiama-no tutti, ndr) si allena con velocisti,è molto alto e sul piano è veramen-te formidabile. Ha una grandissimavelocità di base che non riusciva atramutare sugli ostacoli. Ora èmigliorato molto e, dopo il recordindoor, è arrivato pure quello

all'aperto. Bravo davvero”. In vista degli Europei di Helsinki

e dell'Olimpiade di Londra, lanuova stella delle Fiamme Oro puòpuntare in alto. Con un sogno:esserci, ma non recitare da sem-plice comparsa.

ABATE, OSTACOLIDA RECORD

L'atleta della Fiamme Oro cancella, dopo dieci anni, il primato di Giaconi, correndo i 110 in 13”32. Ora gli Europei e l'Olimpiade. Con un sogno: non recitare da comparsa

Emanuele Abate, nuovo recordman dei 110 ostacoli

Abate e Giaconi, presente e passato degli osta-coli azzurri

D'accordo: la specialità è relativamente recente e non mol-tissimo frequentata. Ma il record di Elisabetta Colbertaldo

merita una sottolineatura. Il 19 maggio, a Vicenza, nella giornata inaugurale della prima

fase dei Societari assoluti, la trevigiana della Silca Ogliano hacorso i 3000 siepi in 11'09”91, nuovo primato regionale per la categoria juniores.Il precedente record, 11'26”83, era stato siglato nel 2010 da Letizia Titon.

Il miglioramento è netto ed è probabile che, per la Colbertaldo, sia solo il primorecord di una lunga stagione. Elisabetta, del resto, non è un'atleta qualsiasi.

Figlia di Vasco, ex campione italiano di tamburello, e nipote di GianantonioTramet, talento giovanile ancora ricordato dagli appassionati di più lunga memoria,la Colbertaldo ha anche un fratello illustre: Federico, stella del nuoto azzurro, inpredicato di partecipare all'Olimpiade.

Anch'egli, guarda caso, come la sorella, eccelle nelle lunghe distanze. Un belpunto di riferimento per Elisabetta, che quest'anno è anche giunta seconda, tra lejuniores, nella classica Cinque Mulini, uno degli appuntamenti più prestigiosi dellastagione crossistica.

Corsa campestre e 3000 siepi, in fondo, sono meno diversi di quel che sem-bra. Elisabetta lo sa e ha preventivato una grande annata anche in pista.

BETTY COLBERTALDO,TUTTO SUO FRATELLO

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Da Terni a Bilbao. Dai sorrisitricolori alle auspicabili

soddisfazioni continentali. Tre atle-ti legati alla nostra regione dallaresidenza o dalla maglia cheindossano sono stati convocati perla Coppa Europa dei 10.000 metri.

Domenica 3 giugno, a Bilbao,scenderanno in pista il padovanodi Assindustria Sport, RuggeroPertile, la trentina d'adozione bel-lunese (dopo il matrimonio conGabriele De Nard) Federica Dal Rie il bergamasco delle FiammeOro, Simone Gariboldi.

Se per Pertile si tratta di unasorta di divagazione sulla stradache lo porterà a correre la marato-na dell'Olimpiade, Dal Ri eGariboldi tornano invece a cimen-tarsi sulla distanza più lunga dellapista un mese dopo aver vinto, aTerni, i titoli tricolori di specialità.

La Dal Ri, che è anche unabuona specialista dei cross, haindossato la maglia tricolore al ter-mine di una prova tutta grinta,chiusa in 33'20”70, davanti aPinna (33'26”50) e Inglese(33'31”20).

Gariboldi - 25enne che avevafatto molto parlare di sé nelle cate-gorie giovanili, senza però riuscire,

in seguito, persvariate ragio-ni, a trovare ilcolpo d'ala -si è inveceimposto in29'14”41 sulkeniano Rugut(29'23”61) esul veteranoC a i m m i(29'25”30) .Bilbao saràl ' occas ioneper faremeglio. Puntodi riferimento,il non facilelasciapassareper gliEuropei diH e l s i n k i :28'30” per gliu o m i n i ,33'00” per ledonne.

TRIS D'ASSI IN COPPA EUROPA

Ruggero Pertilee i tricoloriSimoneGariboldi eFederica Dal Rigareggerannodomenica 3 giu-gno a Bilbao nella rassegnacontinentale asquadre dei 10.000 metri

La trentina d'adozione bellunese Federica Dal Ri cerca gloria nei 10.000 metri

MARCIA, MACCHIACHE CRESCE Cresce il poliziotto

Riccardo Macchia.L'abruzzese delle Fiamme Oroha partecipato alla Coppa delMondo di marcia di Saransk(Russia), giungendo 49° nella20 km e portando il personale a1h27'26”.

Trasferta da dimenticare,invece, per Sibilla Di Vincenzo.La marciatrice di AssindustriaSport Padova è stata squalifica-ta nel finale di gara, mentre sitrovava attorno alla ventesimaposizione.

Il giovane poliziotto Riccardo Macchia

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L'attività sportiva, sia amato-riale che di elevato livello

agonistico, passa attraverso il cor-retto apprendimento di impostazio-ni motorie specifiche. Una vera epropria “alfabetizzazione motoria”che diventa basilare per il succes-sivo affinamento delle più sofistica-te tecniche d'allenamento in tuttele discipline sportive.

Allo stesso tempo, il consegui-mento di un risultato sportivo èinfluenzato, in maniera decisiva,dalla possibilità di misurarlo e divalutare l'evoluzione degli elemen-ti che l'hanno determinato.

L'alfabetizzazione motoria e lavalutazione e monitoraggio dellostadio evolutivo della prestazionedi un atleta sono gli obiettivi di unprogetto che accomuna ilComitato regionale veneto dellaFidal e Sensorize (www.sensori-ze.it), azienda di primaria impor-tanza nel campo delle soluzionitecnologiche applicate alla valuta-zione del movimento. Abbiamoposto alcune domande al direttoregenerale di Sensorize, Emidio diLaura Frattura.

Come nasce la vostraazienda?

“Sensorize è un'azienda natanel 2008 da uno 'spin-off accade-mico' dell'Università di Roma ForoItalico, specializzata nella progetta-zione e nella realizzazione di solu-zioni tecnologiche destinate allavalutazione della prestazionemotoria sia in ambito sportivo cheriabilitativo. L'elemento trainantedell'azienda consiste tutt'ogginella possibilità di fornire soluzionisemplificate nell'utilizzo rispetto alpassato, pur mantenendo alla lorobase quei principi scientifici relati-vi all'analisi del movimento umanoche sono ormai ampiamente notiagli interpreti di questo settore. Inquesto modo si raggiunge l'intento

di espandere quanto più possibilela cultura della valutazione funzio-nale del movimento, applicabiletanto al bambino quanto all'atletaprofessionista”.

Perché avete pensatoall'atletica, e in particolare alComitato regionale veneto,per una partnership di questotipo?

“La disciplina dell'atletica leg-gera racchiude al suo interno labase per qualsiasi movimento cheviene poi esplicato tanto nella vitadi tutti i giorni quanto nello sportspecifico: il paradigma “ corro-salto-lancio” è di interesse per ilbambino che gioca al parco, perl'amatore che intende mantenereuna adeguata forma fisica edovviamente per l'atleta professioni-sta. Il poter supportare con lenostre tecnologie chi determi-na, controlla ed insegna glischemi motori fondamentali ciè parsa immediatamente unaopportunità eccezionale. Nellospecifico, abbiamo da subitoidentificato la sezione regionaledel Veneto, vista la particolarepropensione all'innovazione,alla progettualità a medio lungotermine, alla grande diffusionesul proprio territorio, come ilpartner ideale per cimentarsi inprogetto così ambizioso daesportare poi in ambito nazio-nale”.

Nella partnership conFidal Veneto ha una rile-vanza particolare il concet-to di “alfabetizzazionemotoria”. Esiste in Italia unproblema di corretto

approccio del giovane allosport?

“La sedentarietà della vitamoderna è imbarazzante rispettosoltanto a pochi anni fa e questoriguarda nello specifico i bambinied i giovani: l'azione dei media, diinternet, unitamente a città semprepiù affollate e con meno spazi,sono fattori che allontanano forte-mente il bambino o il giovane dal-l'attività motoria. In questo modonon solo non si sviluppano schemimotori basilari, ma vengono a man-care anche tutta una serie di altrecomponenti tipiche dello sport:l'aggregazione, la capacità digestione del proprio corpo, il con-trollo di emozioni e tensioni, lagestione di una competizione,sono tutti aspetti fondamentali

L'ATLETICA VENETACORRE CON SENSORIZE

Nuova partnership tra il Comitato regionaledella Fidal e l'azienda specializzata in soluzioni tecnologiche per la valutazionedella prestazione motoria

Emidio di Laura Frattura, direttore generale di Sensorize

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anche al di fuori dello sport e cheproprio mediante lo sport si assi-milano più rapidamente. E' quindifondamentale che si ripristini uncorretto protocollo di alfabetizza-zione motoria che parta fin daiprimi anni di età del bambino, perproseguire con il giovane che,avendo maturato gli aspetti sopracitati, avrà la possibilità di approc-ciare al meglio le fasi pre-agonisti-che ed agonistiche della sua disci-plina”.

Sensorize è anche specia-lizzata nel monitoraggio deglistadi evolutivi di un atleta,con particolare riferimentoall'ottimizzazione del trai-ning.

“La nostra specialità è quella dipoter fare una fotografia dellostato fisico di un soggetto inmaniera estremamente accurata,precisa e ricca di informazioni:questa può essere fatta in qualsia-si momento, grazie alla semplicità,alla praticità e alla rapidità di misu-ra delle nostre strumentazioni. Perquesto motivo possiamo fornire unvalidissimo supporto al tecnico, alpreparatore atletico, al personaltrainer, al riabilitatore motorio, alfisioterapista che possono giornal-mente rendersi conto dello statodel proprio atleta ottimizzandonein maniera 'fina' gli allenamenti e lesollecitazioni. Il confronto chepotrà avvenire per la prima voltatra questi professionisti, con i datiespressi da uno strumento comu-ne, potrà trasformarsi in una piùcompleta valutazione funzionaledell'atleta che oltre a prendere inconsiderazione il suo stato diforma risulterà realmente persona-lizzata e proprio per questo piùefficace non solo per il coinvolgi-mento di più soggetti interessati alraggiungimento di un obiettivocomune ma proprio perché riusci-rà a fornire informazioni oggettivebasate su dati validati scientifica-mente e non solo su interpretazio-ni”.

La tecnologia Sensorizepuò essere indirizzata anchealla prevenzione degli infortu-ni?

“La natura di un infortunio puòessere di vario genere: sicuramen-te, andando a lavorare su ciò cheè prevedibile, si può affermare chele nostre tecnologie possonoessere un valido supporto anchein questo campo. Sistemi di feed-back in tempo reale, dati oggettivie ripetibili permettono al prepara-tore atletico di avere molte più cer-tezze riguardo ad un possibilestato di stress o di stanchezzamuscolari, così come riguardo alcompletamento o meno di un recu-pero adeguato della forza di unarto in riabilitazione rispetto ad unosano. Tutto ciò ha un forte impattonella riduzione degli infortuni enelle ricadute”.

Tra i fiori all'occhiello diSensorize c'è la miniaturizza-zione di apparecchiaturecome la Pedana di Bosco e ilMuscle-Lab.

“Come accennato in preceden-za, la nostra forza è stata nel pre-servare i dogmi scientifici su cui sibasa la valutazione funzionale,riportando i sistemi usati in questiambiti all'attuale stato dell'arte tec-nologico. Abbiamo identificato deimetodi di misura alternativi ai pre-cedenti, in grado di garantire risul-tati uguali o addirittura migliori uni-tamente ad una semplificazionenell'utilizzo. Da questo punto divista abbiamo centrato veramentel'obiettivo dell'evoluzione tecnolo-

gica, ovvero rendere più sempliceun'operazione e renderla disponi-bile ad un numero maggiore diutenti”.

Il Comitato veneto dellaFidal ha varato un progetto ditutela del talento: questa ini-ziativa può trarre giovamentodalla partnership conSensorize?

“Molto spesso diversi fattoriesterni fanno si che un giovaneatleta non riesca ad esprimeretutte le proprie capacità: una con-tinua pubblicizzazione sempre esolo degli sport definiti mediatici(ignorando i moltissimi sport'minori'), una disattenzione e disin-formazione nel percepire le attitu-dini motorie del giovane, una man-canza di cultura della preparazionefisica possono 'troncare' moltecarriere che avrebbero potutoavere un futuro più brillante. Lacostituzione di un polo tecnologi-co-scientifico, composto appuntoda Fidal Veneto e Sensorize, per-metterà al giovane di essere valu-tato a 360 gradi, in modo da poteranalizzare e valutare le sue capaci-tà specifiche e poter essere consi-gliato sul percorso sportivo daseguire, che sarà così ottimizzatosulla sua persona”.

Sensorize pensa ancheall'attività sportiva di livelloamatoriale?

“La valutazione funzionale èuna scienza e pertanto deve esse-re affrontata ed impiegata da chiha una preparazione adeguata inquesto ambito. Se abbiamo difronte un esperto , dotato di stru-mentazioni precise ed accurate,possiamo affrontare una valutazio-ne funzionale tanto se siamo ama-tori, quanto se dobbiamo affronta-re un'olimpiade. Le nostre stru-mentazioni infatti servono esclusi-vamente a fornire una fotografiadello stato motorio del soggetto,che può essere utilizzata sia perriportarlo ad uno stato fisiologico'normale' ad esempio dopo uninfortunio che per aumentarne almassimo le prestazioni comenecessita inevitabilmente all'atletaprofessionista”.L'altista Alessia Trost, testimonial di Sensorize

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Sorrisi, collaborazione, colorie amicizia: questi gli ingre-

dienti del nuovo progetto che ilComitato Provinciale Fidal diPadova ha proposto ai giovanissi-mi 'atleti' delle categorieEsordienti per la stagione estiva2012.

Dalla nascita della categoriaEsordienti all'interno della federa-zione ormai un po' di anni fa, si èrespirata da subito la necessità dinon fare per questi piccoli atletisemplicemente un'atletica inminiatura: ascoltate e accolte leidee ed esigenze di tecnici e diri-genti del territorio, il ConsiglioProvinciale, guidato da LucianoLuisetto, ha propostoColoratletica.

Grazie al supporto tecnico eall'esperienza di campodell'Atletica Sanp, da sempreimpegnata nel settore giovanissimidel territorio dell'Alta Padovana,ha preso il via sotto la pienaresponsabilità organizzativa dellaFidal Padova questo progetto chevuole far conoscere e provarel'atletica leggera attraverso l'alle-gria dei colori che sono spessomezzo utilizzato dai tecnici di que-sto settore per stimolare i ragazzidurante le normali attività settima-nali.

I colori vengono quindi utilizzaticome stimolo accattivante permettersi alla prova e per migliorar-si. Il tutto condito da un forte spiri-to di squadra non facile da trovarenell'atletica ma che è fondamenta-le per la crescita umana e socialedei nostri futuri uomini e donne.

Due le giornate di 'festa' pro-grammate in questa stagione esti-va: una si è già svolta il 28 aprile;la prossima si svolgerà il 29 set-tembre, sempre presso la bellissi-ma struttura dello StadioColbachini di Padova.

La giornata prevede unmomento di accoglienza con leiscrizioni attraverso le quali i ragaz-zi vengono divisi in 4 squadremiste per sesso e per società: unmodo per conoscere nuovi bambi-ni e per imparare a socializzarenello sport. Per tutti, una simpaticamaglietta colorata.

Le quattro squadre si alterne-ranno in quattro diverse stazioni dispecialità distribuite attraverso unamappa e una descrizione dettaglia-ta consegnata a tutte le società,all'interno dell'intero impiantosportivo.

Il grande spazio di uno stadio diatletica da sempre affascina inostri bambini. Ogni giornata iragazzi si cimenteranno in quattrospecialità che vengono vissutesenza l'assillo della prestazionema con l'obiettivo di spingere amigliorarsi sempre di più per raci-molare un gruzzoletto di punti checoncorrerà a formare poi il punteg-gio di squadra.

Nelle due manifestazioni ver-ranno provate tutte le specialitàdell'atletica: dal salto in alto cheha visto i ritti decorati da 5 fettuc-ce di vari colori ad altezze diverse,al salto in lungo e lanci(vortex e palla) che asse-gneranno il punto in baseal colore raggiunto e allaprecisione del lancio.

Nelle corse veloci enegli ostacoli i ragazziaffronteranno più provecon tempi diversi per rag-giungere lo spazio colo-rato più lontano. E nellamarcia e resistenzaviene definito un percor-so: ogni giro o ogni partedi giro delimitato da birilli

colorati vale un determinato nume-ro di punti.

Ragazzi quindi impegnatissimiper tutta la durata della manifesta-zione senza particolari tempi mortie coinvolgimento completo di tuttigli istruttori-accompagnatori chediventano i responsabili e gestoridelle varie stazioni di specialità.

Al termine, un bellissimo “terzotempo” con un po' di ristoro, lepremiazioni delle squadre, unapplauso a tutti, qualche bella foto.La prima esperienza in campo hacertamente lasciato segni positivinei 100 piccoli atleti intervenuti enelle famiglie che non vedono cosìesasperato lo spirito agonisticoindividuale, ma tutte le energiesono rivolte alla squadra e all'aiutoverso chi, forse meno abile, ma èaltrettanto fondamentale per il suc-cesso del gruppo.

Il 29 settembre i colori sarannoancora più vivaci e l'arcobalenoche ne nascerà sarà un ponteimportante verso altri nuovi proget-ti che aiutino sempre più i nostribambini a fare diventare la 'prima'atletica un momento di allegria e difesta.

Rosanna Martin

ESORDIENTI? ECCOCOLORATLETICA

A Padova è stato proposto, con successo,un nuovo approccio all'attività dei più giovani

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Si chiamava Fulvio Costa.Aveva 23 anni ed era uno

dei più precoci ed eccezionalitalenti mai avuti dal mezzofon-do italiano. Il 29 maggio 1982,dopo quattro mesi di agonia, sispense in un letto dell'ospedaledi Vicenza, stroncato da un infe-zione ufficialmente dovuta almorso di un cane. Successiveipotesi, mai completamenteavvalorate, sostennero però chela causa scatenante del deces-so potesse essere stato il ricor-so di Costa a pratiche poidichiarate illecite come l'autoe-motrasfusione. A 30 anni dallamorte, Fulvio Costa è statoricordato al cimitero di Cogollodel Cengio, dove riposa, per ini-ziativa dell'associazione Amicidell'Atletica di Vicenza.

Il mio ricordo di Fulvio - all'epocaavevo 17 anni ed avevo iniziato a

correre da pochissimo, io velocista elui mezzofondista, due mondi per meall'epoca separati e non comunicanti- è limitato ad una visita con UmbertoPegoraro in ospedale verso la fine delmese di maggio 1982. All'epocaentrambi in forza alla Pro Patria diMilano, società per la quale avevacorso anche lui, eravamo stati incari-cati dal Presidente Mastropasqua diconsegnare un gagliardetto dellasocietà a Fulvio.

In tutti questi anni ho pensatospesso all'assurdità di quella situazio-ne, due “sbarbati” di fronte ad unatragedia della quale forse Fulvio eraconsapevole; di certo, ancor oggi,solo nel ricordarmene, mi sento diesser stato del tutto fuori luogo inquell'occasione. Fulvio, pochi giorniprima di morire, si stava consumandoa vista d'occhio…

Qualche tempo fa, UmbertoPegoraro mi disse che non sopporta-va l'idea che tutti se ne fosserodimenticati e concordammo, conUmberto Balestro e PaoloRigodanzo, di come le giovani gene-razioni non conoscessero Fulvio. In

questi mesi invece ci siamo resi contoche non era vero che non ci si ricor-dava più di Fulvio. Anzi, tanti eranoquelli che forse attendevano un moti-vo, un'occasione, per poterne parlarea distanza di così tanti anni.

E così oggi (il 26 maggio, ndr),presso il cimitero di Cogollo delCengio, eravamo in tanti, non sola-mente del paese o di Vicenza. Alcunihanno fatto veramente tanti chilometriper esserci, ognuno con i suoi ricordie le sue emozioni, accomunati nel-l'occasione e certi che, dentro di noi,un pezzettino della nostra memoriaera dedicato a Fulvio.

Oggi siamo probabilmente riuscitinel nostro intento, mossi dalla volontàdi smuovere i ricordi attraverso leemozioni di tanti, di far rivivere ilcomune ricordo di Fulvio Costa.

Certo, quello che si dice è chel'atleta abbia sbagliato, ma la sua gio-vane età ne fa eventualmente, a mioavviso, più una vittima che un colpe-vole. Una vittima di un sistema che inquegli anni era spesso la regola, madel quale fa comodo a tanti, ognunoper i suoi personali motivi, non parlar-ne.

Quello che è successo rimaneavvolto da una cortina di nebbia,ormai irrisolvibile, ma deve far pensa-re; deve far pensare e capire allenuove generazioni che lo sport è belloperché è pulito.Che dallo sport,purtroppo, siimpara di piùdalle sconfitteche dalle vittorie,c o m u n q u enecessarie.

La nostranon è presunzio-ne, non vuoleessere retorica ofacile morale,l'intenzione e lavolontà nel per-seguire il nostrofine sono quelledi ricordare l'uo-mo, l'atleta, il

giovane coinvolto in una vicenda piùgrande di lui, una vicenda dai risvolti edagli interessi che lo hanno sovrasta-to. Ed è anche per questo che deveessere ricordato, anche per un sensodi giustizia.

Fulvio era un atleta straordinario,un atleta che suscitava emozioni inchi lo conosceva e lo seguiva, fosseun tecnico o un appassionato, era unragazzo genio e sregolatezza… unoche avrebbe lasciato un segno inde-lebile al pari di tanti altri campioni delmezzofondo italiano.

Da parte mia e di tutto il direttivodell'associazione Amici dell'AtleticaVicenza, rimane l'impegno di prose-guire nel cercare di mantenerne vivoil ricordo anche all'interno dellaStraVicenza con il “Memorial FulvioCosta”. Un ringraziamento infine atutti coloro che hanno voluto condivi-dere con noi quest'evento, amici,autorità locali ed ex atleti.

Perché lui era uno di noi e forse,se avessimo avuto maggiori doti,qualcuno di noi potrebbe esser statolui. Ciao Fulvio!

Nicola Gemo

(si ringraziano, per la collaborazio-ne, gli Amici dell'Atletica di Vicenzaed Enrico Vivian, autore della fotopubblicata in questa pagina)

IN RICORDO DI FULVIO

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Il 9° Trofeo Sipe, a Scorzè, il 5maggio, è stata una delle

prime manifestazioni della stagio-ne veneta su pista (nella foto n. 1il podio dei 100, vinti dal trevigianoMartini in 10”91).

Il giornodopo, dome-nica 6 mag-gio, nelTrevigiano, siè corsa la 10Miglia delM o n t e l l o ,vinta da SaidBoudalia eG i o v a n n aRicotta: il viaè stato datoda sei atletedella naziona-le femminile dirugby (foto

n. 2).Nella stessa domenica,

1500 atleti hanno parteci-pato alla Gardaland HalfMarathon, vinta daMassimiliano Bogdanich(1h13'10”) e SimonettaLazzarotto (nella foto n. 3un passaggio all'in-terno del celebreparco di divertimen-ti).

Il 12 e 13 maggio,ad Abano Terme,prima fase veneta deiSocietari allievi supista (foto n. 4), connetta supremaziad e l l ' A t l e t i c aVicentina.

Il 12 maggio,ancora una corsa su strada.A Jesolo è andata inscena la 2^Moonlight HalfMarathon (foto n.

5): successidel kenianoC h e m o s i n(1h03'31”)e diG i o v a n n aP i z z a t o(1h23'22”).

Il 19 e 20 maggio, a Vicenza, ètoccato invece alla prima faseveneta dei Societari assoluti (foton. 6). Seconda giornata penalizza-ta dalla pioggia e, alla fine, supre-mazia provvisoria per AssindustriaSport Padova (uomini) e AtleticaVicentina (donne).

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