atletica veneta_maggio 2013

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maggio 013

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Atletica Veneta

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maggio 013

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 2

Ritengo opportuno tornare suun argomento che è all'ori-

gine di discussioni e che rappre-senta un passaggio fondamentalenel contesto della pratica sporti-va: il modello di impostazionedell'attività sportiva in rapportoalle diverse fasce d'età.

Lo spunto mi viene dalle pres-santi richieste pervenutemi neigiorni scorsi dagli organizzatoridi una manifestazione di corsa sustrada, il “Grand Prix Giovani”affiancato al “Grand Prix straded'Italia”, che si sviluppa su un cir-cuito di appuntamenti organizza-ti tra Veneto, Friuli e Trentino.

Il “Grand Prix Giovani” con-templa la partecipazione anchedella categoria esordienti, parte-cipazione che va in contrasto conla norma del RegolamentoRegionale del SettorePromozionale che prevede perquesta categoria attività solamen-te a livello provinciale.

Le ragioni di questa sceltasono contenute nel modello com-plessivo di attività sopra accenna-to che il Comitato regionale vene-to vuole promuovere ed è traccia-to nelle “linee guida per le attivi-tà regionali” del 2010 che si fon-dano sulla considerazione dialcuni elementi sia di ordine pra-tico, la cui esposizione qui trala-scio, sia, soprattutto, metodologi-co che mi preme invece esporre:

o La necessità di indicare,avendo come riferimento iprincipi basilari della peda-gogia, della didattica edella metodologia dell'av-viamento alla pratica sporti-va, i punti cardine del per-corso proiettato alla forma-zione equilibrata delle com-petenze relazionali, delleabilità motorie e delle capa-cità fisiche di seguito richia-mati:

o Impostazione su base ludi-ca dell'attività rivolta alleprime fasce d'età.

o Realizzazione di occasionidi autovalutazione e di con-fronto con gli altri inseritenella routine dell'attivitàcon introduzione di momen-ti di competizione che dauna iniziale connotazione“ludica”, gradualmente si

orientino alla dimensione“agonistica” alla quale arri-vare con ragionata gradua-lità per passaggi successivi.

o Sul piano didattico/meto-dologico attuazione di unaproposta orientata alla poli-valenza ed alla multilatera-lità da cui partire per “sco-prire” le attitudini psico-motorie individuali sullabase delle quali, nelle suc-cessive fasi, orientare lascelta prima del gruppo didiscipline e poi della spe-cialità ad esse meglio corri-spondenti.

EDITORIALE

ESORDIENTI, MA SENZA FRETTA

Paolo Valente

Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983DirettorePaolo Valente ([email protected])Direttore responsabileMauro Ferraro ([email protected])FotografieSergio Bottega, Giancarlo Colombo/FIDAL,Gian Franco Grazioli, Giancarlo Marchetto,Gabriele Marsura, Francesco Michelacci, GsQuantin. Archivio: Assindustria Padova, GsFiamme Oro. RedazioneFidal - Comitato Regionale VenetoVia Nereo Rocco - 35135 PADOVATel. 049-8658350 - Fax: 049-8658348www.fidalveneto.it - [email protected] copertina Alcune immagini della presentazione e delprimo raduno dello Junior Team 2013

Questo numero è stato chiuso l'8 maggio 2013

GARA DEL MESEUn mare di talenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3Gli altri appuntamenti di maggio. . . . . . . . 4

PRIMO PIANOIl Veneto corre nel futuro. . . . . . . . . . . . . . 5

A BORDO CAMPOCommissione tecnica regionale: obiettivi e metodi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8Le speranza della corsa in montagna . . . 9

METRO E CRONOMETROTre record in rosa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

ON THE ROADUn Santo che parla brasiliano . . . . . . . . . 11Quando lo sport non è a prova di bomba 12“La mia Boston mancata ”. . . . . . . . . . . . 13

IL PERSONAGGIOMorini va all'Olimpiade (di matematica) . 14

PHOTOGALLERY . . . . . . . . . . . . . . . . 15

IN QUESTO NUMERO

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 3

EDITORIALE

o Con questi presupposti efinalità risulta assolutamen-te opportuno per gli esor-dienti costruire la dimensio-ne “agonistica” prevalente-mente programmandoappuntamenti riservatiesclusivamente alla catego-ria, distribuiti nell'arco ditutto l'anno, gestiti magaritra Società viciniori inmaniera informale e con ilcoinvolgimento attivo deigenitori evitando nel modopiù assoluto modelli orga-nizzativi che ricalchino glischemi dell'attività dellecategorie successive.

o L'attuazione di queste lineeindubbiamente facilita larealizzazione dei presup-posti per un adeguato con-trollo dell'ansia e dell'emo-tività legate al confronto edalla “gara” e contempora-neamente è utile anche percontrastare la specializza-zione precoce; appareperò indispensabile che icontenuti dell'attività risulti-no comunque significativisotto il profilo degli adatta-menti necessari per lo svi-luppo delle competenzerelazionali, delle abilitàmotorie e delle capacitàfisiche. Troppo spesso citroviamo invece di fronte aproposte scorrette peraspetti diametralmenteopposti: monodirezionali,prematuramente specialisti-che ed eccessivamentepesanti sotto il profilo deicarichi di lavoro o, al con-trario, evanescenti sotto ilprofilo della motricità epoco significative per quan-to riguarda l'impegno degliapparati organici e motorie quindi poco incisive inordine allo sviluppo delleabilità e capacità motorie.

o Il senso delle indicazioni incausa sta nell'esortazionealle Società di concentrarsisu un lavoro di costruzione,

nei bambini-esordienti, diquelle abilità pre-sportiveche abbisognano di un pro-lungato e metodico lavoronel quale le fasi di costru-zione delle abilità, gli “alle-namenti”, si alternino amomenti dove queste abili-tà vengono messe allaprova, le “gare”; momentiquesti ultimi da prevederefrequenti e informali e quin-di facilmente realizzabili,non manifestazioni cherichiedono un forte impe-gno in termine di tempo edenergie.

o In definitiva, l'obiettivo acui puntare con la catego-ria esordienti consiste nel-l'avviare un percorso attra-verso il quale gradualmen-te il “bambino” sia aiutatoa plasmare l'“atleta” cheha in sé nel quadro determi-nato sia dalle potenzialitàche dai limiti individualiche altrettanto gradualmen-te dovrà essere condotto ascoprire, riconoscere edaccettare.

In definitiva quanto sopra nonfa che richiamare un principio,universalmente condiviso, riguar-dante l'attività sportiva nelleprime fasce d'età che va proget-tata e programmata non sulmodello di quella degli atleti adul-ti adeguando semplicementepesi, misure e distanze, ma deveprevedere peculiari percorsi aiquali vanno dedicati tempi espazi specifici e propri.

In questi percorsi indubbia-mente possono trovare colloca-zione anche momenti particolariinclusi in manifestazioni agonisti-che per le categorie superiori, maquesti trovano la loro giustifica-zione in quanto episodi estempo-ranei previsti nel contesto di unprogetto complessivo; solo inquanto tali possono così concreta-mente acquisire un valore promo-zionale per la pratica sportiva.

In caso contrario mi sembrache l'inserimento di “gare”, per-

ché di questo si tratterebbe, riser-vate agli esordienti nel contestodelle manifestazioni dei “grandi”appare strumentale più alla pro-mozione della manifestazionestessa che della pratica dell'atleti-ca leggera.

Indubbiamente appartiene allesingole Società il compito di inse-rire la partecipazione alle “gare”di cui sopra all'interno di un cor-retto progetto di avviamentoall'atletica leggera; ritengo peròche gli organizzatori dovrebberoprevedere alcuni accorgimentiorientati almeno a contenereeventuali distorsioni come, peresempio, prevedere premiazioniindividuali esclusivamente basatesulla partecipazione, evitare ognienfasi sui risultati individuali, stu-diare formule che possano mag-giormente caratterizzare in modoludico la partecipazione degliesordienti (staffette, circuiti, ecc.),non prevedere premiazioni indivi-duali finali sostituendole, se delcaso, con riconoscimenti alleSocietà con criteri basati sullapartecipazione o altro.

In conclusione ribadisco quan-to all'inizio accennato: sul pianoorganizzativo l'indicazione dellalimitazione al livello provincialedell'attività esordienti contenutanelle linee di indirizzo del 2010e successivamente ribadita comeprescrizione nel regolamentoannualmente pubblicato per ilSettore Promozionale, riguarda inmodo particolare l'attività supista. Resta comunque in ognicaso forte la sollecitazione alleSocietà ed agli organizzatori diqualsiasi tipologia di manifesta-zione di proporre per il SettorePromozionale, in particolar modoper la categoria esordienti, attivi-tà ed iniziative rispettose dellepeculiarità emotive, psichiche,fisiche proprie delle diverse fasced'età ed in particolare di quellepiù giovani.

Paolo ValentePresidente Comitato

Regionale Veneto

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 4

Un mare di talenti si preparaa fare passerella a Caorle.

Domenica 26 maggio, lo stadioChiggiato ospiterà la terza edi-zione di uno degli appuntamentipiù interessanti della prima partedell'annata su pista.

Il 3° Trofeo Città di Caorlesarà il primo crocevia importantedi una stagione che, per gli junio-res, culminerà con gli Europei diRieti (18-21 luglio). A metà stradatra Caorle e la rassegna continen-tale cadranno però anche i cam-pionati italiani di categoria, inprogramma sempre a Rieti, dal14 al 16 giugno). Insomma, sipuò dire che dall'affascinantelocalità turistica veneziana inizie-rà la rincorsa dei nostri miglioritalenti verso i traguardi più presti-giosi del 2013.

Lo stesso Trofeo Città diCaorle, a ben vedere, sarà uno diquesti. La rassegna dello stadioChiggiato, nel 2012 vinta dallarappresentativa veneta, quest'an-no vedrà in pista otto rappresen-tative regionali: i francesi diRhone Alpes, l'Alto Adige,l'Emilia-Romagna, il Friuli-VeneziaGiulia, la Lombardia, le Marche eil Trentino, oltre alla selezionenostrana guidata da EnzoAgostini.

Venti le gare in cartellone:dieci maschili (100, 400, 800,10 km di marcia, 400 ostacoli,alto, lungo, giavellotto, peso e4x100), e altrettante femminili(100, 400, 800, 5 km di marcia,100 ostacoli, lungo, asta, disco,peso e 4x100).

Ogni rappresentativa presen-terà due atleti per gara, ma iltasso tecnico della manifestazio-ne sarà impreziosito dalla presen-za di giovani non facenti parte

delle otto formazioni impe-gnate nel Trofeo, ma in pos-sesso di determinati standarddi partecipazione. Compresialcuni atleti tedeschi delBayern.

Organizzata dal Comitatoregionale della Fidal nell'am-bito del Progetto Junior, lamanifestazione è anche inse-rita nel contesto dei Giochidel Veneto, prestigiosa rasse-gna allestita dal Comitatoregionale del Coni. E perCaorle, città in cui l'ammini-strazione comunale è sempreparticolarmente vicinaall'atletica leggera, saràanche il modo per rinnovareun feeling di vecchia data.Sin da quando - ormai diver-si anni fa - in città venivaorganizzato un meeting inter-nazionale tra i più qualificati.

LA GARA DEL MESE

UN MARE DI TALENTI

Il 26 maggio è in programma il 3° Trofeo Città di Caorle. Otto rappresentati-ve juniores vanno all'inseguimento di uno dei più significativi traguardi dellaprima parte di stagione

Il Veneto ha vinto l’edizione 2012 del Trofeo: obiettivo bis

La grande atletica giovanile farà tappa a Caorle il 26 maggio

LA GARA DEL MESE

Sabato 11 e domenica 12

Campionati italiani assolutidi società - fase unica regio-naleMarcon (Venezia) - Campo“Nereo Rocco” Organizzazione: Atl. BioteknaMarcon (Boschiero, tel. 346-3841214) Inizio gare: ore 14.15 (1^ gior-nata); ore 14.45 (2^ giornata;marcia alle 10)Si alza il sipario, con la faseregionale, sui campionati italianiassoluti di società. Due giorni dispettacolo, a Marcon, validianche per il 1° Trofeo “MelcalinVita”.

Sabato 18 e domenica 19

Campionati italiani allievi disocietà - seconda faseregionaleVicenza - Campo Scuola “G.Perraro”Organizzazione: AtleticaVicentina (Zovico, tel. 347-0705242)

Inizio gare: ore 14.50 (1^ gior-nata); ore 14.15 (2^ giornata)Due settimane dopo il bel fine set-timana di Montebelluna, tornanoin scena i campionati italianiallievi di società: due giornate digara decisive per l’ammissionealle finali nazionali dell’8 e 9 giu-gno.

Sabato 25

3^ Moonlight HalfMarathon (www.venicema-rathon.it)Jesolo Lido (Venezia)O r g a n i z z a z i o n e :Venicemarathon Club (tel.0415321871)Partenza: ore 19.45 daCavallino Treporti Si corre tra mare e laguna in unadelle più affollate mezze marato-ne venete. Arrivo nella centralissi-ma Piazza Mazzini. E la collau-data organizzazione diVenicemarathon.

Domenica 26Campionato regionale indi-viduale ragazziVicenza - Campo Scuola “G.

Perraro”Organizzazione: Csi FiammVicenza (Cestonaro, tel. 348-5807544)La prima grande rassegna dellastagione su pista dedicata agliunder 14: in palio i titoli venetiindividuali.

“4 passi per el tajo”Taglio di Po (Rovigo)Organizzazione: Gp Avis Tagliodi Po (Fabbri, tel. 0426-660829)Partenza: ore 9.30E’ la terza tappa stagionale delCircuito Adriatic LNG: si corresulla distanza di 9,1 km

Mercoledì 2910^ Memorial MarioCarraroTreviso - Impianti Sportivi di SanLazzaroOrganizzazione: Trevisatletica(R. Zuccon, tel. 370-1036535)Inizio gare: ore 17.30Il mese si chiude con la decimaedizione del meeting di Treviso.In pista, il settore giovanile eassoluto. L’appuntamento è anchevalido come terza tappa delTrofeo Provincia di Treviso.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI MAGGIO

LE VOSTRE LETTEREAtletica Veneta Comunicati è anche uno spazio a disposizione degli appassio-nati. Scrivete al Comitato regionale della Fidal e le lettere d'interesse più gene-rale saranno pubblicate nei prossimi numeri della rivista. Le lettere - firmate con nome, cognome e città, e di lunghezza non superiore ai1.500 caratteri - vanno inviate a: Comitato Regionale Veneto della Fidal, viaNereo Rocco, 35135 Padova. Fax: 049-8658348. E-mail: [email protected].

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 6

PRIMO PIANO

IL VENETO CORRE NEL FUTUROL'atletica incontra il suo futu-

ro. Il 20 aprile, al Centro dipreparazione olimpica di Schio(Vicenza), si è alzato il sipariosulla seconda stagione delloJunior Team Fidal Veneto.

L'iniziativa, promossa dalComitato regionale della Fidal,punta a tutelare e valorizzare italenti emergenti del Veneto,offrendo loro uno speciale sup-porto tecnico-agonistico e motiva-zionale.

A Schio, per il battesimo delloJunior Team Fidal Veneto 2013,c'erano anche due campioniolimpici: Stefano Baldini, oraDirettore Tecnico del settore gio-vanile della Fidal, e la bassaneseGabriella Dorio, tutor delle baby-speranze azzurre.

Tra i presenti, oltre al presiden-te del Comitato regionale, PaoloValente, e ai tecnici della strutturaregionale guidata da EnzoAgostini, anche il Consiglierenazionale della Fidal, SergioBaldo, a sua volta ex atleta azzur-ro del salto in alto.

“Il Veneto è una regione lea-der nel panorama dell'atleticanazionale, un modello cheandrebbe esportato anche in altreparti d'Italia - ha detto Baldini -. Inquesta stagione, comeFederazione, monitoreremo l'atti-vità di trecento giovani, ma ilmovimento è molto più ampio. LoJunior Team Fidal Veneto serviràanche a rinsaldare i legami tra ilcentro e la periferia, in unmomento in cui le risorse sonoinferiori alle necessità”.

Lo Junior Team Fidal Veneto,nel 2013, coinvolgerà 35 atleti dietà compresa tra i 17 e 19 anni.In pratica, il secondo anno dellacategoria allievi e le due stagioni

Presentata a Schio l'edizione 2013 dello Junior Team Fidal Veneto: 35 talenti in rampa di lancio

Il Centro di preparazione olimpica di Schio ha ospitato il primo raduno dello Junior Team 2013

Il tecnico Lazzarin con una parte dei giovani talenti dello Junior Team

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PRIMO PIANO

da juniores. Vi fanno parte cinque velocisti,

due ostacolisti, nove mezzofondi-sti, otto saltatori, altrettanti lancia-tori, una marciatrice e due specia-listi delle prove multiple.

A Schio, in concomitanza conla presentazione del gruppo (25 ivolti nuovi rispetto al 2012, a

fronte di dieci conferme), si èanche svolto il primo raduno diuna stagione che culminerà con iMondiali allievi di Donetsk (10-14 luglio) e gli Europei juniores diRieti (18-21 luglio). Mentre, inVeneto, uno dei momenti clou è incalendario per il 26 maggio,quando Caorle ospiterà il Trofeo

internazionale per rappresentati-ve, italiane e straniere, della cate-goria juniores.

Con l'appartenenza allo JuniorTeam Fidal Veneto i 35 giovanitalenti della regione entrano inuna nuova dimensione.

“E' un punto d'arrivo, maanche di partenza - ha detto ilpresidente del Comitato regiona-le della Fidal, Valente -. E' ilmomento in cui l'atletica cominciaa diventare una cosa seria, arichiedere impegno e dedizione”.

Magari seguendo il consigliodi Gabriella Dorio, che ha invita-to i ragazzi a “mantenere viva lagioia per quello che fanno: a quelpunto, anche i sacrifici non sono

Il fiduciario tecnico regionale Enzo Agostini

I ragazzi dello Junior Team insieme ai tecnici della struttura regionale

Esercizi sugli ostacoli con i tecnici Lahbi e Rossi

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 8

più tali”. Valente - presente anche l'as-

sessore allo Sport del Comune diSchio, Gabriele Terragin - ha pureannunciato il sospirato inizio dei

lavori per il rifacimento del rettili-neo coperto del Centro di prepa-razione olimpica. Per lo JuniorTeam Fidal Veneto, non potevaesserci partenza migliore.

PRIMO PIANO

L’edizione 2013 dello Junior Team comprende 35 atleti veneti tra i 17 e i 19 anni

Ecco la composizione dello Junior Team FidalVeneto 2013 (tra parentesi la società dell’atleta e ilnome del tecnico). VELOCITA’. Conferme: Martina Favaretto (G.A.Aristide Coin Venezia; Mario Del Giudice);Johanelis Herrera Abreu (Bentegodi Vr; ErnestoPaiola); Francesca Scapin (Atl. Vicentina; LucianoCaravani). Nuovi ingressi: Leonardo Vanzo(Insieme New Foods Vr; Diego Appoloni); Farias Zin(Assindustria Pd; Alessandra Pietrogrande).MEZZOFONDO. Conferme: Federica DelBuono (Atl. Vicentina; Rossella Gramola); SilviaPento (Atl. Vicentina; Enrico Pento); Emilio Perco(Ana Feltre; Valerio Stach); Enrico Riccobon(Athletic Club Belluno; Roberto Celato). Nuoviingressi: Tommaso Biondani (Bentegodi Vr;Armando Zambaldo); Riccardo Donè (Atl.Mogliano; Faouzi Lahbi); Rebecca Lonedo (Atl.Vicentina; Diana Tomasi); Carolina Michielin (SilcaConegliano; Lionello Bettin); Alessio Morini (Atl.Vicentina; Diana Tomasi). OSTACOLI. Solo nuovi ingressi: Matteo Beria(Atl. Vicentina; Lorenzo Muraro); Virginia Morassutti(Assindustria Pd; Alessandra Pietrogrande). SALTI. Conferme: Ottavia Cestonaro (Atl.Vicentina; Sergio Cestonaro); Riccardo Pagan

(G.A. Aristide Coin Venezia; Enrico Lazzarin).Nuovi ingressi: Eleonora Andreis (Lib.Valpolicella Lupatotina; Mariano Tagliapietra);Federico Ayres Da Motta (Vis Abano; AntonioBeretta); Edoardo Gambaretto (Atl. Vicentina,Lorenzo Zoccante); Francesca Marconati (G.A.Aristide Coin Venezia; Enrico Lazzarin); ElisaMolinarolo (Assindustria Pd; Marco Chiarello);Niccolò Mumelter (Silca Ultralite Tv; GiampaoloScottà). LANCI. Conferme: Andrea Caiaffa (Fiamme OroPd; Gianluca Cusin). Nuovi ingressi: LucianoBoidi (Trevisatletica; Sergio Maleville); GiuliaCamporese (Cus Padova; Stefano Grossele);Michele Friso (Assindustria Pd; Renzo Roverato);Marco Piva (Atl. Vicentina; Sergio Cestonaro);Filippo Vaidanis (Atl. Vicentina; Pietro Bordignon);Omar Venuda (G.A. Aristide Coin Venezia; RaffaeleSartorato); Lorenzo Vesentini (Lib. ValpolicellaLupatotina; Sergio Vesentini). MARCIA. Conferme: Marta Stach (Ana Feltre;Valerio Stach). PROVE MULTIPLE. Conferme: Harold BarruecosMillet (Atl. Vicentina; Umberto Pegoraro). Nuoviingressi: Giacomo Zuccon (Trevisatletica; RolandoZuccon).

Lo Junior Team Fidal Veneto 2013

Gabriella Dorio e Stefano Baldini: due olimpionici per ilrinnovato Junior Team

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FINALITA’ GENERALIDA PERSEGUIRE

OBIETTIVI E CONTENUTISPECIFICI DA SVILUPPARE

Formazione dei Tecnici:- Corsi Aspiranti tecnici- Corsi per Istruttori- Corsi Allenatori- Corsi Allenatori Specialisti

Aggiornamento tecnico:- Incontri per gruppi di specialità ad inizio stagione- Incontri per aggiornamento attività con i giovanis-

simi nelle provincie- Serate dedicate a tecnici con esperienze partico-

lari: prassi, diari di lavoro- Incontri con tecnici altre nazioni- Partecipazione tecnici ad aggiornamenti all’estero

poi relazionare- Dispense tecniche con inserimento anche di lavori

La Commissione Tecnica Regionale detta finalità, obiettivi e metodi per ilnuovo quadriennio

Commissione Tecnica RegionaleQuadriennio 2013 - 2016

A BORDO CAMPO

- Dare la possibilità, ai giovani atleti veneti, in un con-testo educativo, di poter sviluppare al meglio le loropotenzialità, tramite: il riconoscimento delle loroqualità, l’analisi con i tecnici personali dei punti diforza e debolezza, il confronto con ragazzi di parilivello, la possibilità di continuità dell’attività sporti-va.

- Collaborare con le associazioni di atletica del vene-to, per formare e aggiornare i tecnici all’interno diun ambito pedagogico, cercando di favorire la cre-scita dei giovani e l’impegno in ambito regionaledei tecnici donna

- Offrire ai tecnici occasioni di migliorare le loroconoscenze dando modo di confrontarsi e potervenire in contatto con diverse esperienze

- Collaborare con le associazioni per agevolare i con-tatti con la scuola primaria e secondaria e favorire ildialogo con gli insegnanti finalizzato a far conosce-re la nostra disciplina sportiva e l’offerta specificadel territorio

- Rapportarsi con i corsi di scienze motorie nel vene-to per migliorare il livello della ricerca nell’ambitodella nostra disciplina e la cultura sportiva generale

- Collaborare con gli organizzatori per programma-re l’attività agonistica a livello regionale e provincia-le in funzione delle esigenze dell’attività promozio-nale e di quella giovanile

- Favorire il confronto con il G.G.G. per collaborareinsieme nell’offrire un ambiente sereno nel momentodelle competizioni.

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 10

A BORDO CAMPO

significativi di tecnici veneti- Filmati tecnici girati in occasione dei raduni regio-

nali.- Rapporti più stretti con i corsi di scienze motorie:

possibilità di svolgere tirocini nelle nostre società ocomitati

Raduni per gli atleti:- Mini raduni giornalieri- Raduni nei fine settimana- Raduni di più giorni nel periodo estivo- Agevolare la valutazione funzionale degli atleti

con i nuovi strumenti tecnici

Rappresentative Regionali:- Attività istituzionali: campionati italiani per regioni

su pista e campestre

- Attività concordate con altri comitati regionali- Attività concordate con altre nazioni

Attività nelle commissioni regionali:- Regolamenti e programmi gare- Attività scolastica: riprendere gli incontri con i

coordinatori di educazione fisica

Attività di supporto nelle manifestazioni:- Verifica percorsi nell’attività di corsa campestre- Funzione di Delegati del S.T.R.- Particolare attenzione va fatta sull’attivazione dei

regolamenti dell’attività promozionale- Confronto con i giudici di gara in riferimento alle

modalità educative di rapporto con gli atleti

Condivisione finalità e obiettivi con i Componentidel Consiglio Regionale

- Confronto con il Fiduciario GGG- Dialogo continuo con i tecnici veneti attuato in

momenti specifici e negli incontri durante l’attività- Collegialità nelle scelte operative tenendo conto

dei diversi ambiti di attività, specializzazione tec-nica e localizzazione territoriale

- Decentramento tecnico a livello provinciale, stimo-lando la formazione di gruppi di lavoro con il coin-volgimento dei tecnici più giovani

- Rapporto continuo con il responsabile tecniconazionale e responsabile tecnico nazionale giova-nile

- Lavoro di comunicazione attuato tramite la segre-teria del CRV, il responsabile del Sito, l’addettostampa.

METODO

Con la primavera è ripartita anche la stagionedella corsa in montagna, che in Veneto, e nel

Bellunese in particolare, ha grosse tradizioni. Il 27 aprile, a Quantin, dove il fine settimana suc-

cessivo sono stati assegnati i titoli regionali giovanilie assoluti, si è svolto un raduno regionale per i gio-vani talenti della specialità, organizzato dal nuovoresponsabile di settore, Elio Dal Magro.

Tra i partecipanti, tutti molto giovani, anche trejuniores bellunesi arrivare alla maglia azzurra nel2012: Ilaria Dal Magro, Samantha Bottega e IrisFacchin.

LE SPERANZE DELLA CORSA IN MONTAGNA

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 11

METRO E CRONOMETRO

Tre ragazze, altrettantirecord. La stagione su

pista, in Veneto, è iniziatacon gli exploit di tre under18, che hanno riscrittoaltrettanti primati nazionali.

A dar fuoco alle polveri,la padovana Gioi Spinello,talento del settore giovaniledelle Fiamme Oro, che il 13aprile, in una gara provin-ciale a Padova, ha corso i300 ostacoli in 43”2,miglior prestazione italianaper la categorie cadette.

Un risultato che ha sor-preso molti. Anche se lequalità dell'allieva del tecni-co Gianluca Cusin, prota-gonista durante l'invernoanche sulle barriere alte,sono note da tempo. E c'èda scommettere che prestoGioi - 15 anni ancora dacompiere, residente a San Luca diTribano - farà ancora meglio.

Una settimana dopo, il 20aprile, sull'onda di una stagioneal coperto ad altissimo livello, hafatto parlare di sé la vicentinaElena Bellò che a Rovereto hacorso i 600 metri in 1'32”65, pri-

mato italiano allieve. La distanza è spuria e poco

frequentata, le statistiche nonsono precisissime (esisterebbeuna prestazione della marchigia-na Eleonora Vandi migliore diquella realizzata dalla Bellò, mal'elenco ufficiale dei primati italia-

ni consideracome recordil tempodella vicenti-na). Fatto stache l'allievadi GianniFaccin, usci-ta dal vivaiod e l l aPolisportivaDueville eora in forzaal l 'At le t icaV i c e n t i n a ,lascia intrav-vedere dotinon comuni

(vedi anche il 2'10” e spicciolisiglato negli 800 nella secondaapertura regionale di Vicenza),che sembrano destinarla ad un2013 ad altissimo livello.

Il 25 aprile, infine, aConegliano, splendido 63.02della padovana GiuliaCamporese nel martello, presta-zione che vale, anche in questocaso, il miglior risultato di sempreper la categoria.

L'atleta del Cus Padova, alle-nata dall'ex marciatore StefanoGrosselle, è in piena evoluzionee, nell'ultimo periodo, i suoi lancioltre i 60 metri si sono sprecati.

Una continuità di rendimentoche fa ben sperare anche in vistadei Mondiali allievi di Donetsk,dove Giulia sarà, con ogni pro-babilità, una delle punte dellasquadra azzurra. Intanto, metro ecronometro, in Veneto, non posso-no che sorridere.

La stagione su pista è iniziata con tre migliori prestazioni italiane di categoria. Sugli scudi l'ostacolista Gioi Spinello, la mezzofondista Elena Bellò e la martellista Giulia Camporese

La padovana Camporese ha lanciato il martello a 63.02

La padovana Spinello, talento emergente negli ostacoli La vincentina Bellò, 600 metri da record

TRE RECORD IN ROSA

@TLETICA VENETA COMUNICATI PAG. 12

UN SANTO CHE PARLABRASILIANOPiù forte della pioggia. Mai,

nelle sue precedenti edizio-ni, la Maratona S.Antonio avevaincontrato condizioni atmosferi-che tanto avverse, eppure, nono-stante il maltempo, Padova harisposto “presente” all'appello delpiù importante evento popolareorganizzato nel territorio.

“Per anni ci hanno detto chequella di Padova è una maratonabellissima, perfetta, ma con unpiccolo difetto: a volte fa troppocaldo. A quanto pare, questavolta siamo riusciti a fare meglio -scherza Federico de' Stefani, pre-sidente di Assindustria Sport, lasocietà organizzatrice -. Battute aparte, credo che in un certo sensola pioggia abbia messo allaprova la passione podistica delterritorio. Padova ama la corsa elo dimostra proprio l'entusiasmoriscontrato anche quest'anno mal-grado la pioggia: è salito il nume-ro degli arrivati sia nella marato-na che nella mezza maratonaarrivando a un totale di 3.542, dioltre cento unità superiore al2012, ma è bello sottolineare chein una giornata fredda, anche leStracittadine sono state riscaldatedal calore della gente. I giornaliscrivono di una “festa per ventimi-la persone”, e direi che questo èil senso dell'evento: Padova èsempre più la capitale del run-ning”.

Da un punto di vista tecnico,questa 14^ edizione rafforzaulteriormente il legame con ilBrasile, paese che, non dimenti-chiamolo, ospiterà la prossimaedizione dei Giochi Olimpici,con Rio de Janeiro 2016. Ci rie-sce grazie alla vittoria di Paulo

Roberto Paula, nel 2012 finalistaa Londra dopo il terzo posto allaMaratona S.Antonio, selezionatoper la rassegna a cinque cerchiproprio grazie al risultato coltosul traguardo di Prato della Valle.

“Devo molto a Padova - hacommentato il nazionale verde-oro - perché quel risultato ha datouna svolta alla mia carriera: perquesto tenevo molto a esserci esono pronto a tornare nel 2014,impostando la mia stagione attor-no a questo appuntamento, sullastrada chespero mi por-terà a Rio”.

Parole dacui prendes p u n t oFederico de'Stefani: “Lanostra mara-tona si èaccredi ta tanei confrontidella federa-zione brasi-liana e giànegli scorsimesi parec-

chi manager delposto ci hannochiesto di poterinserire i loro atletitra i top runners ingara. Si è apertoun nuovo straordi-nario canale checredo potràaumentare ancorala sua portata. E'una soddisfazioneper Padova checosì acquistaimportanza in unpaese che è tra i

pochi a contrastare l'Africa nellamaratona, come testimoniano inomi di Marilson dos Santos - l'ul-timo vincitore non africano aNew York, nel 2006 e nel 2008 -e Ronaldo da Costa - l'ultimo pri-matista mondiale non africano sui42,195 chilometri. Ma, in fondo,questa è anche l'occasione perun piccolo tributo a Sant'Antonio,che era di madrelingua portoghe-se ed è molto venerato inBrasile”.

La maratona di Padova è stata vinta, per la prima volta, da un atleta provenientedal Paese carioca. E, grazie al successo di Paulo Roberto Paula, cresce il fascinointernazionale di uno degli appuntamenti più popolari di primavera

Paulo Roberto Paula taglia il traguardo in Prato della Valle

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La maratona di Padova ha reso omaggio alle vittime dell'attentato di Boston

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ON THE ROAD

QUANDO LO SPORTNON E' A PROVA DI BOMBAUna decina di maglie azzur-

re all'attivo pur in una car-riera sportiva avviata tardivamen-te, Mario Binato ha nella corsaprolungata, record di 2 ore 19'nella maratona, e nel ciclismo sustrada le proprie due anime spor-tive.

L'ultima maratona l'ha corsanel 2011 a Milano ma non hamai attaccato le scarpe al chiodocome pure l'amata bici da corsae a 73 anni continua a correre epedalare.

Il terribile dramma accaduto il15 aprile alla maratona di Bostoncolpita dagli attentati terroristici

che sono costati la vita a 3 perso-ne, tra le quali un bambino, enumerosissimi feriti, ha risvegliatonell'ex azzurro vicentino ricorditerribili dello sport preso di miradalla violenza cieca del terrori-smo.

“Mi trovavo a Atlanta per iGiochi del '96 quando, nelCentennial Olympic Park, mentrealle due di notte del 27 luglio1996 era in corso un concertorock esplose, una bomba cheuccise una donna e causò oltre100 feriti. Un attentato vile delquale venne accusato un fanaticoultrareligioso, tale Rudolph oggi

in carcere con ben cinque erga-stoli”.

L'anno successivo Binato haseguito i Mondiali di ciclismo sustrada dei professionisti a SanSebastian nei Paesi Baschi, sem-pre in veste di supporter di azien-de dell'abbigliamento sportivo. Leprove iridate erano caratterizzateda un grande spiegamento diforze dell'ordine per timore diattentati da parte dell'Eta, l'orga-nizzazione separatista basca.

Tutte le contromisure messe inatto nella capitale basca nonsono riuscite ad evitare che nelcorso della gara femminile scop-

L'attentato alla maratona di Boston richiama alla memoria due episodi terroristiciche, alla fine degli anni '90, hanno sfiorato l'ex maratoneta vicentino Mario Binato

Mario Binato e la carcassa dell'autobomba fatta esplodere dall'Eta ai Mondiali di ciclismo del 1997

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ON THE ROAD

piasse, proprio all'interno del cir-cuito, un'autobomba, fortunata-mente senza danni alle persone.Per Vicenza quella di SanSebastian fu comunque un'edizio-ne che andò in archivio con unrisultato strepitoso perchéAlessandra Cappellotto vince iltitolo iridato nella prova in linea.

“Avrei dovuto vestire la magliaazzurra nella maratona deiGiochi del 1972 di Monaco,quelli segnati dall'attentato deiterroristi palestinesi di 'Settembre

Nero' il cui bilancio di sangue fudi 11 atleti israeliani, dall'agentedi guardia tedesco e dei 5 feda-yyin, ma per beghe interne allafederazione venne scelto un ter-zetto (Antonio Brutti, RenatoMartini e Franco De Menego,ndr) perché io, a 32 anni ero rite-nuto troppo …vecchio. Oggi a32 anni chi corre la maratona ètroppo giovane, comunque i treazzurri decisamente andaronomale con il migliore del terzetto,Brutti, solo 21^ in 2 ore 22'. Fu

un'Olimpiade comunque da nonricordare perché macchiata disangue innocente e perché losport sta agli antipodi alla violen-za”.

La maratona di Boston è unavicenda triste che offende losport, da sempre ambasciatore dipace, e lascia tutti allibiti e sfidu-ciati poi diventa sempre più diffi-cile ripartire.

Giancarlo Marchetto

Roberto Borin, giornalista e grande appassionato di podismo

Roberto Borin è un giornalista trevigiano, grandeappassionato di corsa, che tiene un seguitissimo blogd'argomento podistico correlato al sito del quotidiano“La Tribuna”. Doveva essere alla maratona di Boston,il 15 aprile. Poi, però, ha cambiato idea. Oggi ringra-zia quella scelta che l'ha tenuto lontano da una trage-dia. E che, all'indomani degli attentati, ha raccontatocosì.

Boston, pettorale 8685. Volo LZ 1663 Venezia -Boston via Zurigo, Swiss Air. Sono numeri che mi

appartengono. Dovevo esserci, dovevo correre, ieri allaBoston Marathon.

Avevo ottenuto la qualificazione con un buon tempoa Treviso, l'anno scorso, ed ero così orgoglioso di par-tecipare alla più antica e prestigiosa maratona delmondo che ho maledetto la sorte, il 3 marzo scorso,quando ai campionati italiani master di cross a Monzami sono lesionato il bicipite femorale. Ma poi ho riflet-tuto, oltre l'emozione, oltre la delusione.

Ho voluto correre malgrado il dolore, quel giorno,pur conscio dei rischi. Perché? Che fosse un segnale?Un segnale del corpo alla mente, o viceversa? O unsegnale dello spirito? Mi sono messo tranquillo, e hofatto altro in questo mese e mezzo. Ho pensato ad altro.E a chi mi suggeriva un recupero affrettato pur di parte-cipare alla maratona più bella del mondo, ho risposto,sereno, di no: correrla senza allenamento avrebbesignificato finirla attorno alle 4 ore.

Avrei potuto farlo. Qualcosa, o qualcuno, mi ha sug-gerito di rinunciare. L'ho fatto senza rimpianti. La primabomba a Boston è esplosa 4 ore e 9 minuti dall'iniziodella gara. Probabilmente sarei stato lì al traguardo, inquel momento.

Ieri sera alle 22 il mio primo pensiero è stato per gliamici che sono partiti senza di me. Li ho raggiunti tele-fonicamente, stanno bene. Poi la commozione per le vit-time, i morti e i feriti. Poi, consentitemi, ho acceso unincenso al Buddha Amitabha. Per quel segnale, il 3marzo.

Roberto Borin

“LA MIA BOSTON MANCATA”

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Il sogno olimpico si sta avve-rando per Alessio Morini,

uno dei migliori talenti del mezzo-fondo dell'atletica italiana under20, nonché punto di forzadell'Atletica Vicentina FrattinAuto.

Non proprio quello sportivo,tra l'altro ancora prematuro, diRio de Janeiro 2016, per il qualeil talento berico seguito dalla pro-fessoressa Diana Tomasi ha anco-ra un triennio a disposizione per

centrare l'obiettivo (ma andrebbe-ro bene anche quelle del2020…).

Ancora junior, Alessio Morini,specialista dei 3000 siepi, prossi-mo alla maturità classica presso illiceo Pigafetta di Vicenza, haacquisito il diritto di prendereparte alle finali nazionali delleOlimpiadi di matematica che siterranno l'11 maggio pressol'Università Bocconi di Milano.

Per l'atleta, la famiglia che ha

sempre agevolato la sua passio-ne sportiva, il proprio istituto, illiceo classico Pigafetta diVicenza, e non ultima la suasocietà dell'Atletica VicentinaFrattin Auto, una soddisfazionegiustificata.

Tanto più che il credo societa-rio del team berico è che sport estudio vanno perfettamente d'ac-cordo. Morini infatti fa parte diquella vasta schiera di atletidell'Atletica Vicentina Frattin Autoche vantano una media di rendi-mento scolastico superiore all'ottoe nella scorsa stagione ha vinto lamedaglia di bronzo ai Tricolorijuniores dei 3000 siepi.

L'atleta non è proprio soddi-sfatto della data programmataper la selezione olimpica, inquanto viene a cadere proprionel giorno dei regionali Societariassoluti, in cui avrebbe dovutogareggiare a fianco dei compa-gni di società dell'AtleticaVicentina Frattin Auto per accu-mulare punti in vista delle finalitricolori.

Il regolamento comunque con-sente di poter utilizzare il risultatocolto in altre manifestazioni uffi-ciali per arricchire il punteggio disquadra.

Calcoli complessi, intanto,attendono Alessio Morini, chedovrà far lavorare il cervello percercare di passare le selezioniall'ateneo milanese e al diavolol'antico detto che chi non ha testaha gambe, Alessio corre fortee…fa correre anche il cervello.

Giancarlo Marchetto

IL PERSONAGGIO

Alessio Morini, un mezzofondista dai numeri giusti

MORINI VAALL'OLIMPIADE (DI MATEMATICA)

Il forte mezzofondista dell'Atletica Vicentina Frattin Auto è anche uno studente modello. Con una passione per i numeri

La Maratonina Rivieradei Dogi (1), il 7 aprile

(partenza e arrivo a Fiessod’Artico), ha oltrepassato lasoglia dei 1.900 classificati, inco-ronando il marchigiano GabrieleCarletti (1h05’20”) e la padova-na Giovanna Ricotta (1h18’28”).Sul traguardo, da spettatrici,anche due volti noti dell’atleticaazzurra: la star di casa, ManuelaLevorato, e la maratoneta Anna

Incerti, in dolce attesa. Unbel modo per festeggiareuna domenica che gli orga-nizzatori guidati da MicheleStellon, non a caso, hannodedicato alle donne d’Italia.

Il 28 aprile, aConegliano, grande parteci-pazione al campionatoregionale di staffette(2): circa 270 le squadre inpista nell’arco di un’interagiornata di gare, protagoni-sti soprattutto i club trevigia-ni.

Il 1° maggio, a Oderzo,si è rinnovato l’appuntamen-to con l’affascinanteCircuito InternazionaleCittà Archeologica (3).

Vittorie per due outsider: l’italo-marocchino Ahmed Mazoury,che ha sconfitto, tra gli altri, ilcampione europeo di cross,Andrea Lalli, e la russaSolovyeva, finita davanti alleazzurre Weissteiner e Maraoui.

Il 7 maggio, sui saliscendi diQuantin, il classico TrofeoTrattoria 1° Novembre (4)ha assegnato i titoli regionali gio-vanili e assoluti di corsa in monta-gna. Netta la supremazia degliatleti bellunesi, ma tra i vincitori siè inserito anche il cadetto vicenti-no Mirko Cocco, uno dei prota-gonisti dell’inverno sui prati,bravo però anche quando i sen-tieri iniziano a salire.

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