musica strumentale
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LA MUSICA STRUMENTALE
La musica strumentale nel Cinquecento
Limmagine che si ha dei secoli compresi fra lalto Medioevo e la fine del Rinascimento quella di una storia musicale prevalentemente vocale. In realt la musica strumentale sempre esistita ma la sua vita rimasta per secoli come un rivo sotterraneo mentre la musica vocale apparsa come un fiume impetuoso.
Solo nel corso del Quattrocento e poi con sempre maggiore intensit, nel corso del Cinque e del Seicento, la musica strumentale emersa come un fenomeno di grande portata. Prima del Quattrocento e pi in generale nel corso di tutta let medievale, la musica era in generale concepita in stretto legame con la poesia: unidea, questultima, di derivazione greca e pi precisamente dalle teorie platoniche della musica.
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Un segno della sempre maggior considerazione di cui hanno goduto gli strumenti musicali a partire dal XV secolo, dato dalla crescente pubblicazione di libri che descrivevano gli strumenti musicali o davano istruzioni per suonarli.
Particolarmente nel Cinquecento troviamo una ricca messe di libri sugli strumenti musicali. E significativo il fatto che, fin dallinizio, questi libri fossero scritti per lo pi non in latino ma nelle lingue volgari. Questo perch si rivolgevano ai pratici e non ai teorici.
Trattati specifici: strumenti monodici
Hans Gerle, Metodo per le viole 1532
Silvestro Ganassi, Metodo per il flauto 1535
Diego Ortiz, Metodo per la viola da gamba 1553
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Trattati generici in forma popolare
Sebastian Virdung, Musica getutsch (Musica tradotta) 1511
E in forma di dialogo. Lautore immagina un dialogo fra discepolo e allievo. E inoltre arricchito da numerose xilografie, molte delle quali appartengono alla cosiddetta musica irregularis (ossia musica prodotta da strumenti carnascialeschi, giocattoli infantili, corni da caccia, scacciapensieri, campanacce di mucche e tamburi a frizione)
Il trattato di Virdung comprende anche unaprimordiale classificazione degli strumenti musicali:
a) strumenti insufflati dalluomo o artificialmente
b) strumenti a percussione (sono in realt idiofonistando alla moderna classificazione di Sachs)
c) strumenti a corde
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Nel 1511 Arnold Schlik pubblica in tedesco un piccolo trattato intitolato Specchio degli organari e degli organisti, prima monografia a stampa sulla costruzione di un determinato strumento.
1528
Martin Sore (con lo pseud. Marin Agricola) pubblica il suo Musica instrumentalis dedusch
Il titolo completo in italiano : Musica instrumentalis in tedesco, che comprende un metodo per imparare a suonare vari strumenti a fiato basato sullarte del canto, e come sonare organi, arpe, liuti, viole e tutti gli strumenti e corde secondo la corretta intavolatura.
Conobbe ben 5 edizioni (lultima nel 1545)
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Il trattato di Agricola si basa su quello del Virdung ma scritto in versi come una filastrocca.
Lo scopo di Agricola non scientifico ma di accostare i giovani allo studio, senza impaurirli con molte parole e regole superstiti ma istruendoli con semplici e brevi informazioni, incoraggiandoli e allettandoli allo studio (dalla prefazione).
1618
Fino a questa data Agricola non ebbe successori. Nel 1618 Michael Praetorius (in realt si chiamava Michael Schulz 1571-1621) diede alle stampe il suo fondamentale Syntagmatis Musici.
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Caratteristiche del Syntagmatis sono:
a) lessere scritto in tedesco (la nostra madre lingua tedesca).
Dopo tutto, lui dice, molti costruttori non capiscono il latino ed inoltre sarebbe stato troppo difficile tradurre in latino gli innumerevoli termini tecnici.
b) lessere scritto in forma divulgativa.
A proposito di questo punto (la forma divulgativa) raccomanda il lettore di non credere che egli abbia voluto rendere la musica troppo volgare e spingerla nelle mani di pasticcioni ed inetti.
Il Syntagmatis presenta due parti particolarmente interessanti:
1. la Tabella universalis (Tavola che mostra lestensione di tutti gli strumenti a corda)
2. il Theatrum Instrumentorum seu Sciagraphia (supplemento di xilografie pubblicato nel 1620. Ogni pagina ha una scala ridotta in piedi di Brunswick, 28,5 cm ca, che possono essere confrontati con un piede in misura reale inciso nella prima pagina)
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Flauti tardorinascimentali, da Syntagma Musicum di Michael Praetorius, 1619. La scala di riferimento (a destra) mostra che lo strumento pi lungo (Gro Bass) misurava circa due metri (ed era, come gli altri, in un pezzo unico).
Tromboni
cornette e trombe
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dulciane
Strumenti ad arco: violee viole da gamba
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liuti
Oltre ai trattati , limportanza assunta dalla musica strumentale nel Quattrocento ha un evidente riflesso nelle arti figurative, come si pu rivelare dal magnifico affresco che Gaudenzio Ferrari (XV secolo) realizz per la cupola della basilica di Saronno.
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Gaudenzio FerrariConcerto angelico
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flauti a becco
schalmei
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ghironda
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triangolo
tamburello
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liuto
ribeca o ribechino
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tromba
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tamburo e flauto a becco
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strumento ibrido di flauto e viella
serpentone
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siringa di Pan: tre canne di bamb impugnate come un violino
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Serpentone (imboccatura)
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organo portativo
cornetto
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Alpenhorn
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salterio
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cornamusa
nyastaranga
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suonatore di lira
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angelo con liuto
cimbali
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salterio
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viola da gamba
viola da brazzo
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organo positivocon mantice
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flauto di Pan (siringa)
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bombarda
salterio e pizzico
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flauto e arpa
Inventari di collezioni musicali
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1547
Collezione di strumenti di re Enrico VIII dInghilterra
78 flauti traversi
77 flauti dolci
30 cennamelle
28 organi
25 cromorni
21 corni
5 cornetti
3 combinazioni di organo e virginale
5 cornamuse
32 virginali
26 liuti
25 violoe
21 chitarre
2 clavicordi
Totale 381 str.
272 a fiato (72%) e 109 a corda (28%)
1582
LOrchestra di corte di Berlino era formata da:
24 flauti 3 tromboni
17 strumenti ad ancia 7 viole
9 cornetti 4 virginali
7 organi 1 arpa
Totale 60 fiati (85%) e dodici corde (15%)
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Collezione di strumenti dei duchi di Tirolo nel castello di Ambras vicino a Innsbruk, comprende 186 strumenti a fiato (79%) e 50 strumenti a corda (21%)
Fra gli strumenti a fiato ricordiamo:
i flauti dolci, le cennamelle (strumenti ad ancia doppia), i cromorni (ancora a doppia ancia ma pi dolci delle cennamelle) e le cornette;
le trombe e i tromboni (caratterizzati da un suono pi tenue rispetto a quello degli strumenti moderni).
Fra gli archi:le viole che differivano per la fattura di molti dettagli dallattuale famiglia dei violini: il manico aveva i tasti suddivisi, cerano sei corde accordate a distanza di quarta con una terza maggiore al centro (la re sol si mi la). Le corde erano di budello.
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Fra gli strumenti da tasto troviamo:
lorganoNel corso del 500 il grande organo da chiesa era simile allo strumento che troviamo oggi. La pedaliera, per, era usata solo in Germania e Olanda.
il cembalo e il clavicordo (vedi tavola successiva)
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Clavicembalo tedesco
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clavicembalo francese
clavicembalo italiano
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Rendo lieti in un tempo gli occhi e il core
(cartiglio dipinto su un clavicembalo di Vitus de Tasuntinis nel 1560)
Ma lo strumento solista di gran lunga pi popolare e familiare nel Rinascimento era il liuto.
I liuti erano noti in Europa da pi di cinquecento anni; prima della fine del Cinquecento ne furono costruiti di varie dimensioni.
Per i liutisti si usava un tipo speciale di notazione detto intavolatura (ma ne esistevano anche per lorgano, il clavicembalo e la viola) il cui principio era lindicazione del punto in cui le dita dovevano premere le corde in modo da produrre le altezze richieste e non laltezza stessa.
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Caravaggio, Suonatore di liuto
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Relazioni fra musica vocale e musica strumentale
Allinizio del Cinquecento la musica strumentale era ancora strettamente legata alla musica vocale, sia nello stile che nellesecuzione. Tanto che unespressione tipo Tam vocibus quam instrumentis risultava largamente diffusa. Gli strumenti potevano essere usati per raddoppiare o sostituire le voci nelle composizioni, sia sacre che profane. Il Magnificat, ad esempio, spesso era eseguito alternativamente dal coro e dallorgano, ad esempio si cantavano i versetti pari e si suonavano i versetti dispari. Nella frottola le voci pi gravi spesso erano suonate.
Ben presto fu invalsa la pratica di trascrivere versioni strumentali semplificate di pezzi polifonici complessi. Molte frottole e altri pezzi vocali del primo Cinquecento furono pubblicati come canzoni solistiche con accompagnamento di parti vocali arrangiate in intavolatura per liuto. Gran parte della musica strumentale nella prima parte del Cinquecento non fu altro che musica vocale trascritta per gli strumenti.
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Audio
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Larrangiamento di pezzi vocali per unesecuzione strumentale port a un genere di composizione strumentale che, anche quando non derivava da un particolare brano vocale, si riferiva chiaramente a modelli vocali. A questo genere appartenevano il ricercar con imitazioni (derivato dal mottetto vocale) e la canzona derivata dalla chanson francese.
Nella storia del ricercare distinguiamo due fasi: la prima, anteriore al 1540, in cui il ricercare fu un genere improvvisativo, caratterizzato cio da un andamento irregolare con veloci volate alternate a momenti accordali. In questo contesto Ricercare viene da cercare, provare, tentare parole che si riferiscono a una libera ricerca di sonorit e stili (libero, contrappuntistico, virtuosistico, espressivo, accordale ecc). Dopo il 1540 ha inizio una nuova fase in cui il genere tende ad assomigliare al mottetto per il rigore della elaborazione contrappuntistica. Appartengono al primo tipo i ricercari di Marco Antonio Cavazzoni(Bologna, 1485 circa Brescia, dopo il 1569) mentre di carattere severo e improvvisativo sono quelli di suo figlio Girolamo (1525 1560).
Si mantennero invece sempre di carattere improvvisativo pezzi quali il preludio e la toccata.
La fantasia, invece, nel corso del Cinquecento libera e in molti casi svolge la stessa funzione del preludio nel Clavicembalo ben temperato di Bach, vale a dire prepara lesecuzione di un brano che segue. Per questo motivo spesso i compositori (Miln o Narvaez) usavano disporre le loro fantasie liutistiche a seconda del modo dappartenenza. Pi tardi, allinizio del Seicento, con Girolamo Frescobaldi la fantasia assunse una configurazione pi severa arrivando a somigliare alla fuga.
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Svincolata dalla musica vocale la musica di danza.
Le danze erano presentate a gruppi di due o tre e questi raggruppamenti sono i precursori della suite. Una combinazione consueta comprendeva una danza lenta in tempo binario, seguita da una veloce in tempo ternario sullo stesso motivo: in tal modo la seconda danza costituiva una variazione della prima. Un esempio caratteristico dato dalla coppia pavane e gaillarde dove la prima una danza lenta in tempo binario mentre la seconda rapida e in tempo ternario.
La Sonata
Fin dal 1500 il termine Sonata simpone per tutto quel repertorio musicale destinato agli strumenti. Un brano da sonar , nello specifico, un brano la cui destinazione esula completamente dallambito vocale. Paradossalmente, per, questo termine risulta interscambiabile con lespressione per noi pi ambigua di canzona o canzone da sonar.
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Nel 1597 Giovanni Gabrieli pubblica a Venezia un libro di Sacrae Symphoniaenel quale alle opere propriamente liturgiche sono accostate anche delle composizioni strumentali e 2 sonate (sonata indica un brano appunto da suonare in contrapposizione a cantar o cantata che implica l'uso delle voci): fra queste sonate spicca la Sonata pian e forte divenuta celebre per essere la prima a comprendere delle indicazioni di dinamica. Questa Sonata inoltre lapplicazione dello stile policorale (a cori spezzati) allambito strumentale. Essa contrappone due cori, uno formato da un cornetto e tre tromboni e un altro da un violino e tre tromboni. Quando i due cori suonano separatamente, allora Gabrieli prevede la dinamica piano; quando i due cori si uniscono per suonare insieme, la dinamica prevista forte.Fu anche un eccellente didatta: presso di lui si formarono i pi importanti compositori barocchi del nord come Schtz e Hassler.
Partitura - Audio
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