workshop: fatti e persone dietro la filiera dello zucchero · la realtà della filiera...
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Non c’è vento a favore per chi non conosce il porto
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Strettamente riservato
Workshop: Fatti e persone dietro la filiera dello zucchero
Bologna, 20 gennaio 2017
La realtà della filiera agro-alimentare italiana e la sua importanza per il Paese
Valerio De MolliManaging Partner The European House - Ambrosetti
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Agenda
Il percorso e le attività progettuali
Le nostre convinzioni sulla filiera bieticolo-saccarifera
Il settore agro-alimentare italiano
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Agenda
Il percorso e le attività progettuali
Le nostre convinzioni sulla filiera bieticolo-saccarifera
Il settore agro-alimentare italiano
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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LEAFLET
I 10 falsi miti sullo zucchero
PREMIO DEMETRA
Giovani e innovazione per la
filiera dell’agri-food
POSITION PAPER
COPROB e il futuro dello
zucchero italiano: filiera e
cooperazione
I pilastri metodologici del progetto
ADVISORY BOARD
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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I componenti dell’Advisory Board
Massimo Bergamini (Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo, COPROB) Luigino Bruni (Professore di economia politica, LUMSA) Riccardo Casoni (Direttore industriale, COPROB) Piero Cavrini (Vice Presidente, COPROB) Bernard Cova (Professore, Kedge Business School) Alessandro De Biasio (Partner, The European House-Ambrosetti) Valerio De Molli (Managing Partner, The European House-Ambrosetti) Stefano Dozio (Direttore Generale, Italia Zuccheri Commerciale) Giancarlo Fontana (Direttore Generale, COPROB) Claudio Gallerani (Presidente, COPROB) Marco Marani (Direttore agricolo, COPROB) Gabriele Riccardi (Professore ordinario di endocrinologia e malattie del
metabolismo, Università degli Studi di Napoli Federico II) Alberto Rodeghiero (Consigliere, COPROB) Giovanni Tamburini (Vice Presidente, COPROB)
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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I ADVISORY BOARD1 AGOSTO 2016
III ADVISORY BOARD7 OTTOBRE 2016
II ADVISORY BOARD13 SETTEMBRE 2016
FORUM FINALE20 GENNAIO 2017
Fatti e persone dietro la filiera dello zucchero
Il percorso dell’Advisory Board
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Fatti e persone dietro la filiera dello zucchero
Indirizzato ai principali clienti di COPROB-Italia Zuccheri
Finalizzato a raccontare l’immagine e i valori di COPROB-Italia Zuccheri
Teso a comunicare una nuova narrativa dello zucchero
Orientato a modificare la percezione dello zucchero di COPROB-Italia Zuccheri da commodity a prodotto
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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COPROB e il futuro dello zucchero italiano: filiera e cooperazione
Capitolo 1Lo zucchero e la filiera bieticolo-saccarifera italiana: il valore attuale di una tradizione
Capitolo 2Zucchero e alimentazione
Capitolo 3Il valore della forma cooperativa
Capitolo 4L’ingaggio dei clienti: raccontare i valori di COPROB
Capitolo 5La visione del futuro di COPROB
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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I 10 falsi miti sullo zucchero
Uno strumento agile, veloce ed efficace per diffondere la corretta informazione sul ruolo dello zucchero nell’alimentazione
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Premio Demetra
BANDO DI SELEZIONE DI PROGETTI INNOVATIVI COLLEGATI ALLA FILIERA
AGRICOLA E DELLA NUTRIZIONE ITALIANA E RIVOLTO A GIOVANI STUDENTI, RICERCATORI
E IMPRENDITORI ITALIANI
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Gestione del Concorso
Fase 2 Fase 3 Fase 4
COPROB COLTIVA LE TUE IDEE
Premiazione dell’evento finale nel corso del quale sarà
presentato anche il Position Paper
Screening e valutazione
Ideazione e lancio
Fase 1
Definizione del concept operativo e dello statuto di funzionamento del Concorso (Bando di Selezione dei progetti innovativi) Mappatura degli interlocutori
dell’ecosistema dell’innovazione e altri soggetti rilevanti da coinvolgere nel corso dell’iniziativa
Dalla long-list alla short-list di idee e progetti candidati e rispondenti ai requisiti del Bando Ingaggio dell’Advisory
Board/ altri membri influenti e referenziati per la scelta dei finalisti
Presentazione della short-list e Pitch Competitiondavanti ad una Commissione di Giuria, per la scelta dei vincitori Premiazione di uno o più
vincitori tra i finalisti del Concorso
Presentazione e raccolta di tutte le candidature on-line
Attività di contaminazione e divulgazione dell’iniziativa Verifica della coerenza con il
Bando e primo screening delle candidature da parte del team interno di TEH-A, per accesso alla Fase 3 dell’iniziativa
Il percorso di Demetra
settembre 2016 ottobre-dicembre 2016 ottobre-dicembre 2016 gennaio 2017
5 progetti presentati nel pomeriggio e 4 premi assegnati in due categorie: generale e di settorePrimo premio nelle due categorie: 10K + Programma TEH-A Leader del Futuro + mentorship da
parte di COPROBSecondo premio nelle due categorie: Programma TEH-A Leader del Futuro + mentorship da parte
di COPROB
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Agenda
Il percorso e le attività progettuali
Le nostre convinzioni sulla filiera bieticolo-saccarifera
Il settore agro-alimentare italiano
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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1,6 milioni di aziende agricole
1 milione di occupati
58.000 aziende alimentari
0,4 milioni di occupati
278 prodotti alimentari tipici
523 vini ed alcolici a denominazione protetta
Fonte: Rielaborazioni The European House – Ambrosetti su dati Eurostat e MIPAAF
La dimensione del settore agroalimentare italiano
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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L’agroalimentare ha un peso rilevante per l’economia italiana
La filiera agro-alimentare italiananel 2015 ha generato €58,5 mlddi valore aggiunto e €135 mld difatturato
Contribuisce all’economia italianacon il 4% del valore aggiunto e il5,5% degli occupati, dandolavoro a 1 milione e 365 milapersone
Ha dimostrato resilienza alla crisieconomica: +3,87% di ricavi nelperiodo 2007-2013 (CAGR*),mentre la produzione industrialecalava del 25%
Fonte: elaborazione TEH-A su dati Istat, 2016
(*) Compound Annual Growth Rate
2,3
3,7
1,7
1,8
0%
1%
2%
3%
4%
5%
6%
Valore Aggiunto Occupati
Peso percentuale sul totale nazionale
Industrie Alimentari e delle Bevande
Agricoltura, sivicoltura e Pesca
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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L’export in crescita esprime la competitività internazionale
Elemento di forte competitivitàdel Paese: €36,9 mld (+5,5%rispetto al 2014)
Quota mondiale di export pari al4,7% e forte crescita negli ultimidieci anni (+79% contro +47%dell’export italiano nel suocomplesso)
Obiettivo: export di €50 mldentro il 2020
Fonte: elaborazione TEH-A su dati Istat, 2016
0
5
10
15
20
25
30
35
40
1991 1999 2007 2015
Export delle imprese agroalimentari italiane, Mld di euro, 1991-2015
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Export agroalimentare 2015 (mld €)
L’Italia non esporta ancora quanto gli altri grandi Paesi europei
Fonte: elaborazione TEH-A su dati degli istituti statistici nazionali, 2016
Francia Germania Spagna Italia
60 65,4
44,8 36,9
Esiste un grande potenziale ancora da esprimere: solo 12% delle impreseagroalimentari esportano, con un fatturato medio verso l’estero pari a un settimodelle loro vendite complessive (21% del fatturato per il settore delle bevande)
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
17Fonte: elaborazione TEH-A su dati Istat, 2016
Principali partner commerciali del settore agroalimentare, Italia (€ mld, % e CAGR*), 2015
PAESE EXPORT 2015 (€ MLD) % SUL TOTALE CAGR (2013-2015)
Germania 6,5 17,6% 2,0%Stati Uniti e Canada 4,4 12,5% 22,0%Francia 3,9 10,8% 1,9%Regno Unito 2,3 8,9% 7,0%Svizzera 1,3 3,9% 3,4%Spagna 1,3 3,3% 8,0%Paesi Bassi 1,3 3,3% 4,7%Austria 1,2 3,1% -0,1%Belgio 1,1 2,9% 5,3%Giappone 0,8 2% 4,5%Polonia 0,7 1,4% 8,8%Grecia 0,5 1,4% 9,0%Australia 0,5 1,4% 5,5%
(*) Compound Annual Growth Rate
Oltre il 75% delle esportazioni agroalimentari è verso i mercati ricchi dei Paesi sviluppati
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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L’Italia è il primo Paese per numero di riconoscimenti DOP, IGP e STG assegnati dall’Unione Europea
Fonte: elaborazione TEH-A su dati MIPAAF, 2016
0 100 200 300 400 500 600
Italia
Francia
Spagna
Portogallo
Germania
Numero di riconoscimenti DOP, IGP, STG
Agricoltura e industria alimentare
Industria delle bevande
DOP: Denominazione di Origine Protetta
IGP: Indicazione Geografica Protetta
STG: Specialità Tradizionale Garantita
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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All’estero i prodotti alimentari italiani sono amati e ricercati, e prosperano iprodotti imitativi che utilizzano denominazioni geografiche, immagini e marchi cheevocano l’Italia
La grande domanda di prodotti agroalimentari italiani è testimoniata anche dall’ampiezza dell’Italian Sounding
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
20
6 mld di euro di valore stimato per il giro d’affari della contraffazione in senso stretto (di cui 3 mld in Nord America e 1 in Europa)
54 mld di euro di valore stimato per il giro d’affari dell’Italian Sounding e Look Alike (di cui 24 mld in Nord America e 21 in Europa)
Fonte: elaborazioni The European House – Ambrosetti su dati MiSE, Federalimentare, Eurostat
26,5 mld di euro di valore aggiunto
Il grande spazio occupato dai prodotti imitativi rappresenta un potenziale di crescita dell’agroalimentare italiano
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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L’importanza del fenomeno dell’Italian Sounding
L’Italian sounding è un fenomenomolto preoccupante perché, oltrea minare l’immagine dei prodottinostrani all’estero, è in continuacrescita in Paesi dove il veroMade in Italy ha marginalitàmigliori (ad esempio Corea,Giappone, Australia, USA eCanada)
Fonte: rielaborazione The European House - Ambrosetti su dati Legambiente, 2014
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
22Fonte: elaborazioni The European House – Ambrosetti su dati MiSE, Federalimentare, Eurostat
Export prodotti agro-alimentari2004-2014: + 79%
Valore dell’Italian Sounding 2004-2014: +180%
Rapporto export/Italian Sounding:da 1:1 nel 2004 a 1:1,6 nel 2014
Se l’export fosse cresciuto comel’Italian Sounding, l’Italia avrebbeguadagnato 10 mld di exportnel 2014 e 38,7 mld di exportcumulati in 10 anni
Confronto tra crescita dell’Export di prodotti agro-alimentari e del valore dell’Italian Sounding
19,1
34,3
19,3
54
2004 2014
Export
ItalianSounding
L’Italian Sounding è cresciuto più dell’export agroalimentare
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Agenda
Il percorso e le attività progettuali
Le nostre convinzioni sulla filiera bieticolo-saccarifera
Il settore agro-alimentare italiano
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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Le nostre convinzioni sulla filiera bieticolo-saccarifera italiana
A. La riforma del 2006 ha causato uno «sterminio» industriale dei produttori
B. Si prevede un aumento dei consumi di zucchero nei prossimi anni
C. La produzione di zucchero da bietola in Europa può essere competitiva con quella da canna proveniente dall’estero
D. La produzione di zucchero in Italia ha futuro
E. La filiera bieticolo-saccarifera è importante per il sistema-Paese
F. C’è chi ha dimostrato di essere disposto a investire nella filiera bieticolo-saccarifera
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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A. Forte razionalizzazione del settore in Europa
L'Italia ha rinunciato a una quota consistente di produzione, perdendo gran parte della filiera
Chiusi 17 impianti su 19
Numero bieticoltori 1/3 rispetto al 2006
Consumo stabile a 1,7 mln tonnellate
Produzione in calo da tonnellate 1,4 mln nel 2002 a 0,57 mln nel 2015
Ultimi 10 anni consumo stabile a 19 mln tonnellate
Produzione aumentata da tonnellate 15 mln nel 2009 a 19 mln nel 2015
Chiusi circa 100 zuccherifici
Numero bieticoltori dimezzati
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati CEFS, 2016
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
26
213 194 189 158 138 108 106 109 109 109 109 109
352315 305
249218
165 163 158 148 149 145 141
2003
/04
2004
/05
2005
/06
2006
/07
2007
/08
2008
/09
2009
/10
2010
/11
2011
/12
2012
/13
2013
/14
2014
/15
N. impianti produttivi N. bieticoltori (migliaia)
A. La riforma varata nel 2006 ha prodotto importanti cambiamenti nella filiera bieticolo-saccarifera in Europa …
Riforma del 2006
-18%
Numero di bieticoltori (migliaia) e di impianti produttivi attivi in Europa
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati CEFS, 2015. Dal 2011 il dato in aumento considera i 3 impianti in Croazia, entrata a far parte
dell’Unione Europea nel 2013
Negli ultimi 10 anni, il consumo di zucchero è rimasto pressoché stabile intorno a quota 19 mln di tonnellate (di cui 17 ad uso alimentare)
Il numero di impianti attivi è passato dai 213 del 2003 ai 109 del 2013, in corrispondenza con la riduzione dei player sul mercato
Nonostante la chiusura di quasi 100 zuccherifici e il dimezzamento del numero di bieticoltori, la produzione è aumentata da 15 mln di tonnellate nel 2009 a 17 mln nel 2013, per poi contrarsi fino a 14,7 nel 2016
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
27
19 17 19 6 6 4 4 4 4 4 4 4
46 4740
1713
9 9 117
10 10 8
2003
/04
2004
/05
2005
/06
2006
/07
2007
/08
2008
/09
2009
/10
2010
/11
2011
/12
2012
/13
2013
/14
2014
/15
N. impianti produttivi N. bieticoltori (migliaia)
A. … e in Italia, dove la produzione di zucchero si è significativamente contratta
Numero di bieticoltori (migliaia) e di impianti produttivi attivi in Italia
Il consumo di zucchero è stabile intorno a quota 1,7mln di tonnellate, mentre la produzione è calatamediamente passando da 1,4 mln di tonnellate nel2002 a 0,343 mln nel 2015 l’Italia è il Paeseeuropeo che ha rinunciato al maggior volumedi quote (ca. 1 mln di tonnellate)
Il numero di impianti attivi è passato dai 20 del2002 ai 4 del 2016 (2 impianti di COPROB, 1impianto di Eridania Sadam, 1 impianto delloZuccherificio del Molise)
Di pari passo si è assistito a un calo del numerodi coltivatori di bietole, accentuatosi all'inizio del2006
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati CEFS, 2015
Riforma del 2006
-58%
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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B. Nel mondo è prevista una crescita della produzione totale di zucchero …
173,7177,8
181,9187,2
191,4194,7
198,8202,6
206,2210,0
150
160
170
180
190
200
210
220
230
2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025
Produzione globale di zucchero, milioni di tonnellate, 2016 – 2025
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati OECD-FAO
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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B. … che seguirà di pari passo quella del consumo
Consumo globale di zucchero, milioni di tonnellate, 2016 – 2025
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati OECD-FAO
172,9175,3
178,2181,8
185,7189,6
193,5197,3
201204,7
160
170
180
190
200
210
220
2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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C. I grandi produttori europei di zucchero hanno l’obiettivo a medio-breve termine di competere a livello internazionale (1/3)
Tutti i player stanno rafforzando la posizione competitiva per competere a livello internazionale, cogliendo anche le opportunità di crescita fuori dall'Europa tramite:
Avvio di progetti di aumento della produttività agricola della bietola: es. progetto 20-20-20, produrre 20 tonnellate di zucchero per ettaro, entro il 2020, per il 20% dei migliori coltivatori
Piani di incremento del grado di internazionalizzazione e penetrazione verso quei mercati e aree del mondo ad alta crescita al di fuori dell'Europa (per approvvigionamento e mercati di sbocco) tramite acquisizioni o accordi con leader mondiali nella commercializzazione dello zucchero;
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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C. I grandi produttori europei di zucchero hanno l’obiettivo a medio-breve termine di competere a livello internazionale (2/3)
Coinvolgimento di società di ingegneria per il miglioramento delle tecnologie di produzione dello zucchero e attrarre di conseguenza talenti nel settore;
Supporto attivo ai clienti a livello internazionale, valorizzando i punti vendita.
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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C. I grandi produttori europei di zucchero hanno l’obiettivo a medio-breve termine di competere a livello internazionale (3/3)
Continuare il processo di sviluppo intrapreso per diventare sempre più una azienda leader in Europa
Rafforzare la posizione competitiva per competere a livello internazionale, cogliendo le opportunità di crescita fuori dall'Europa
Puntare a guidare il settore sia in Europa, sia in Brasile (cit. "we need to aim to lead the field, both in Europe and Brazil")
Essere il primo operatore, o il secondo – in posizione di forza – in tutti i mercati e segmenti di riferimento, valorizzando le competenze nella conversione su larga scala di un'ampia varietà di commodity agricole in prodotti di alta qualità, in primo luogo, alimentari
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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C. Il settore dello zucchero in Europa è dominato da grandi player
6,4 mld € fatturato totale
2,86 mld € fatturato zucchero
0,08 mld € EBIT zucchero
4,3 mld € fatturato globale
1,8 mld € fatturato zucchero
0,2 mld € EBITA zucchero
1,6 mld € fatturato zucchero
0,02 mld € EBIT zucchero
16,6 mld € fatturato totale gruppo Associated British Foods
2,3 mld € fatturato zucchero
0,05 mld € EBIT zucchero
GERMANIA GERMANIA
REGNO UNITOFRANCIA
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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L’azione di riforma del settore bieticolo saccarifero europeo e i suoi effetti – messaggi chiave
La riforma del mercato dello zucchero del 2006
Forte razionalizzazione nel settore a livello comunitario
L’Italia ha rinunciato a una consistente quota di produzione
perdendo gran parte della filiera
La nuova riforma del mercato dello zucchero del 2013 e la fine del regime delle quote nel 2017
I grandi produttori europei si comportano come se le quote fossero già abolite
Il prezzo europeo dello zucchero si allinea al prezzo
internazionale
Dopo 2 anni di sofferenza, i prezzi mostrano una tendenza
rialzista
1 2
3 4 5
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
35
L’accumulo di zucchero extra quota anticipa l’effetto
dell’abbandono del sistema di quote in vista di un apertura
al commercio internazionale
Il 2017 è già oggi!
C. Gli effetti della fine del regime delle quote a ottobre 2017 sono già visibili oggi
I grandi produttori europei stanno «caricando le munizioni» per avere la produzione sufficiente a occupare quote di mercato al 1 ottobre 2017
Produzione extra quota di zucchero in Germania e Francia (mln tonnellate)
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati EU, 2015
0,7
1,15
0,85
1,4
0,97
1,5
Germania Francia
2013/2014 2014/2015 2015/2016
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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D. La produzione di zucchero del Nord Italia può essere competitiva con la media europea sia sotto il profilo agricolo che industriale
Sotto il profilo agricolo, già oggi 20% dei bieticoltori del Nord Italia è allineato alla media di Francia e Germania per saccarosio per ettaro
Sotto il profilo industriale, la produzione di COPROB presenta livelli di efficienza energetica pari a quelli di livello europeo
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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D. La produzione di zucchero del Nord Italia può essere competitiva con la media europea sia sotto il profilo agricolo che industriale
Consumo energetico per la lavorazione delle bietole, kwh/tonn,
2016
Consumo energetico per la raffinazione dello zucchero grezzo di
canna, kwh/tonn, 2014
L’impianto di Minerbio presenta livelli di efficienza energetica al di sopra della media tedesca per quanto riguarda sia la lavorazione delle bietole che la raffinazione
dello zucchero
Fonte: COPROB, 2016
2.274
1.733 1.850
Pontelongo Minerbio Germania
1.2001.318 1.377
966
Germania* Romania* Polonia* Minerbio
(*) Valori riferiti a specifici stabilimenti comparabili con COPROB
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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E. La filiera bieticolo-saccarifera ha un peso consistente in Italia e in Europa
Di cui 9.100 in Italia
Produzione in Europa: 14,6 milioni di tonnellate
Di cui 343.000 in Italia
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati CEFS, CIBE, EFFAT e Unionzucchero, 2014. I dati sugli occupati prendono in considerazione sia impiego diretto, sia indiretto.
Occupati in Europa: 170.000
Il comparto tra produzione di zucchero e indotto ha un valore per l’Italia di circa 500milioni di euro nel 2015
Al valore economico si aggiungono quelli della food security (approvvigionamento) e foodsafety (standard di produzione), e quello ambientale (rotazione delle colture)
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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E. L’indotto generato da un impianto saccarifero in Italia sfiora i 100 mln di Euro ogni anno
Indotto economico dei 2 impianti di COPROB (mln €)
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati di contabilità analitica COPROB, 2015
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
40
E. L’industria agro-alimentare italiana ”ha fame“ di zucchero
Grande industria (≈ 70 imprese)
55%
Media e piccola industria ≈
2500 imprese)34%
Artigiani (≈ 41000
imprese)11%
Consumi domestici
84%
Horeca16%
B2B75%
B2C25%1.731 kt
1.295 kt 436 kt
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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E. La filiera bieticolo-saccarifera è strategica per il Sistema Paese (1/2)
Lo zucchero è un ingrediente di base per la quasi totalità dei prodotti alimentari: l’80% dei circa 600.000 prodotti alimentari realizzati a livello industriale, disponibili presso la GDO contiene zucchero aggiunto
La coltura della bietola è sostenibile per l’ambiente e presenta un bilancio ambientale positivo e maggiore del mais e del pomodoro
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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E. La filiera bieticolo-saccarifera è strategica per il Sistema Paese (2/2)
L’Italia punta sul settore agroalimentare come assetstrategico. In questo contesto, se perdessimo la filiera bieticolo-saccarifera:
□ Porremmo fine alla possibilità di disporre di zucchero italiano per l’industria agroalimentare
□ L’Italia, con un consumo di circa 1,7 mln di tonnellate, rimarrebbe il terzo mercato di consumo in Europa
□ Considerando Paesi con consumi >1,5 mln/ton annue solo Nigeria, Malesia, Korea del Sud e Arabia Saudita non hanno produzione di zucchero nazionale
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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F. COPROB ha investito 180 milioni per aumentare la capacità produttiva e ridurre i consumi energetici
Investimenti materiali, bilancio consolidato, ‘000 €, 2005-2015
Totale 2005-2015
112,3 M€Impianti e macchinari
25,6 M€Terreni e fabbricati
Immobilizzazioni e acconti 35,6 M€
Altro 4,0 M€
177,6 M€
16,1 M€
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati di contabilità analitica COPROB
14626
7867
19717
15307
16594
10914
8477
4703 58373701 4631
70
1791
2061
1238
3660
5927845 18104
19816 27
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Terreni e Fabbricati Impianti e Macchinari Immobilizzazioni in corso e acconti Altro
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
44
F. Realizzando importanti interventi di ottimizzazione sul piano industriale
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati di contabilità analitica COPROB
Costi comprensivi di costo di trasformazione, costo fisso di stabilimento e ammortamenti industriali, Euro/ton, 2011=100
100
108,4107,5
9796
95
2011 2012 2013 2014 2015 2016(previsione)
La realtà della filiera agro-alimentare italiana
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F. In ambito agricolo ha avviato attività di R&S finalizzate alla diffusione di pratiche agricole ottimali
BETA è la divisione di ricerca e sperimentazione in agricoltura di COPROB
Obiettivo è quello di sperimentare e promuovere tecniche e tecnologie innovative per un rilancio competitivo e sostenibile del settore
BETA sviluppa progettualità in partnership con enti di ricerca e istituzioni nazionali e internazionali (CNR, ENEA, …)
Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti documenti COPROB
Il "Prontuario per la coltivazione della barbabietola da zucchero"2014, raccoglie le principali indicazioni sulle tecniche agronomiche e i mezzi di produzione necessari a ottimizzare la coltivazione della barbabietola
Sono raccolti e analizzati e divulgati: i risultati ottenuti nel corso delle
campagne di sperimentazione i risultati delle attività di
monitoraggio
Nel 2013 è stato lanciato il "Club della bietola" per supportare i soci di COPROB nella valutazione economica della coltivazione della barbabietola
Il Club é uno strumento che consente agli associati di fare un’analisi comparativa delle operazioni colturali e dei costi e ricavi
Obiettivo è quello di mettere a disposizione best-practice e strumenti per ottimizzare la resa agricola della bietola
Al momento il Club Punta alla realizzazione della bieticoltura 4.0 entro il 2020 attraverso l’innovazione del parco macchine e l’adozione di nuovi strumenti tecnologici
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F. COPROB rappresenta un caso di innovazione nel mondo agricolo-cooperativo
Evoluzione verso un modello co-imprenditoriale diffuso tra associati
Partnership strategica con uno tra i principali player internazionali che ha portato alla prima integrazione orizzontale tra le filiere
Filiera integrata composta da 6.000 produttori agricoli fidelizzati(raddoppiati negli ultimi 8 anni)
Investimenti in R&S, sugli stabilimenti e sul lato commerciale, con ottimi risultati
Rafforzamento costante del valore della mutualità e della cooperazione, della coesione territoriale e oggi rappresenta, di fatto, la sola cooperativa di trasformazione in Italia dello zucchero
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Gli asset unici di cui dispone COPROB
Filiera integrata composta da produttori agricoli fidelizzati
Partnership strategica con uno tra i principali player internazionali
Due impianti di produzione collocati al centro dei principali bacini bieticoli nazionali
Una raffineria in grado di sopperire alla ciclicità della produzione dello zucchero lavorando zucchero grezzo 365 giorni all’anno
Struttura di operation (dalla produzione industriale alla logistica) consolidata
Co-imprenditorialità diffusa all’interno della filiera
Una solida struttura patrimoniale
Pieno sostegno delle associazioni agricole di categoria
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Non possiamo permetterci di perdere questo patrimonio strategico con forti ricadute per il
territorio e per l’industria alimentare italiana!
Rinnovato interesse nel Mondo per il Made in Italydopo Expo 2015
Enorme potenziale di valorizzazione dei prodotti agro-alimentari italiani
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Serve molto allenamento e preparazione per raggiungere l’obiettivo
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La squadra COPROB ci sta provando in mezzo a mille difficoltà