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Il Lavoro e la Società gianni maria strada Docente di organizzazione e gesone del personale Scuola d’ingegneria Università LIUC Castellanza UTE CINISELLO BALSAMO Anno accademico 2015-16 16 marzo 2016

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Il Lavoro e la Societàgianni maria strada

Docente di organizzazione e gestione del personaleScuola d’ingegneria

Università LIUC Castellanza

UTECINISELLO BALSAMO

Anno accademico 2015-1616 marzo 2016

Questa storia è tutta un’altra storia

L’aggregazione per la sopravvivenza e poi per progredire

• Da millenni gli uomini si riuniscono in gruppi creando tribù, poi villaggi e, in fine, insiemi sempre più grandi di individui

Il primo “governo” del mondo fu l’invisibile guida degli dei

• Al principio gli esseri umani pensavano di essere sottomessi a forze superiori: la natura, gli dei, un dio. Da questi ricevevano: la vita, la salute, la morte

Dei ribelli si presero il governo del mondo

• Poi, alcuni uomini pensarono che non fosse giusto essere completamente sottomessi alla natura e alla divinità

Babilonesi, egiziani, assiri, cinesi e altri ancora in Africa, in America e nel resto dell’Asia

• I “ribelli” di questi popoli e luoghi decisero di giocare il ruolo dei padroni del creato. Si proposero come padroni di quelle parti di esso che riescirono a immaginare

Le religioni si strutturarono per suggellare l’alleanzacon gli dei

• In seguito i sacerdoti sono furono messi sotto controllo, ricevettero tributi, crearono eserciti ed amministrazioni per governare

• I “ribelli” governano i loro territori e sorvegliano il “resto” del mondo, fanno trionfare il loro diritto, strasmettono ordini a distanza, attirano le élite dei popoli che hanno sottomesso prendendo in ostaggio i figli dei loro principi, gestiscono le coalizioni e scatenano conflitti tra i loro rivali

Questi sovrani vivono in capitali stanziali, altri sono incessantemente in movimento

• Per mollenni governarono aree sempre più estese senza altri mezzi, che il cavallo e la ruota, per allontanarsi dalla base e conquistare

• Durarono per poche generazioni e crollarono, poi ne comparirono altri

Gli ebrei

• Sono stati i primi a ritenere che esistesse un dio ed un’unica specie umana. Non pretendevano di dominare gli altri

• La volontà della conquista della “terra promessa” li spinse a dotarsi di una legge in attesa di un messia destinato a salvare l’umanità intera e su cui regnerà

• Fu il primo stato di diritto planetario

500 anni prima della nostra era

• Alcuni filosofi greci sofisti e stoici pensarono all’uomo come cittadino del mondo (cosmopolita) e proclamarono l’uguaglianza tra greci e barbari (stranieri)

• Nel IV secolo Alessandro tentò di creare su queste basi un governo. Dall’Albania al Pakistan, dalla Macedonia all’Egitto. Riuscì a mescolare i vari popoli con conquistandoli nel giro di qualche anno

Un nuovo potere: la Chiesa

• In occidente e in medio oriente rivaleggiò con l’impero romano. Entrambi i poteri furono convinti di avere ricevuto dall’unico dio e da suo figlio la missione di guidare tutti gli uomini

Dalla Cina all’Ungheria e dall’Africa all’America

• Altri imperi pensarono di essere padroni del mondo. Erano molto più vasti, più potenti e più civilizzati di quelli dell’Europa. Tutti applicarono gli stessi principi, utilizzavano gli stessi mezzi, ricorrevano alle stesse astuzie, esercitavano lo stesso potere. Alcuni si legittimavano la fede, altri con la forza militare. Tutti controllavano le richezze e disponevano di poteri ambiziosi e senza limiti

VIII secolo: l’Umma

• A quel tempo:1. l’islam concepisce la prima organizzazione

politica dei fedeli mussulmani come fondamento di un nuovo impero, militare e universale in contrapposizione ai due imperi cristiani di oriente e occidente e al papa

2. la Cina e l’India sono economicamente e demograficamente le prime potenze al mondo, ma non escono dalle loro frontiere

L’anno 1000

• I grandi imperi asiatici, dalla Cina a Tamerlano, da Gengis Khan ai Moghul si dissanguavano in battaglie

• In Europa alcune città inventarono un nuovo modo di governare il mondo: mentre gli imperi sopravvivevano con la guerra, il “mercato” necessitava di pace. Di volta in volta Bruges, Venezia, Anversa, Genova impongono la loro legge. Divennero una dopo l’altra i “cuori” del mondo mercantile. Esse governarono zone sempre più ampie di territori conosciuti

La scoperta del nuovo continente e del fatto che la terra è rotonda

• Alla fine del XV secolo, quando l’impero romano è scomparso in oriente e in occidente, gli imperi dei nativi americani si sfidavano e quelli asiatici si rinchiusero nei loro confinio; la chiesa cattolica (universale) si credeva potente a sufficienza per decidere come spartire, fra i due nuovi imperi cristiani di Castiglia e del Portogallo, le terre e i mari del pianeta

1648 la fine della guerra dei 30 anni

• Il potere passò dalla Chiesa ai grandi stati d’Europa. I grandi centri mercantili, nomadi, s’imposero sugli imperi e sulle nazioni stanziali: Amsterdam superò Lisbona, Madrid Parigi, Vienna e i Paesi Bassi, a loro volta, si affermarono come i veri padroni del mondo

La Cina e l’Impero Moghul in India

• A quel tempo, con metà della popolazione mondiale producevano metà del PIL mondiale, però nessuna delle due potenze influenzava il mondo

• Il “cuore” del mondo era ancora in Europa con i suoi teorici e filosofi: l’abate Saint-Pierre, Kant e Hegel elaborarono progetti in cui concepirono un governo a livello globale, o perlomeno un trattato mondiale, destinati ad assicurare infine la pace tra le nazioni

1815 il Congresso di Vienna

• Dopo la sconfitta del sogno rivoluzionario del governo del mondo, nel nome dei diritti dell’uomo e mentre in America emergeva un nuovo candidato all’egemonia planetaria, in Europa si costituiva un assetto definito “Concerto delle Nazioni”

• Nel contempo la Gran Bretagna prendeva il potere che andava dal Canada all’India

• Sotto la facciata del sistema aureo, è la sterlina a governare il sistena monetario mondiale

Alla fine del XIX secolo

• Ci volevano 80 giorni per fare il giro del mondo e le nuove tecnologie rivoluzionarono il trasporto di uomini e idee

• Il libero scambio era presentato come un mezzo per realizzare la fraternità tra gli uomini, sbarazzandosi dei vincoli nazionali

• Perchè il mercato funzioni nel modo migliore, crollano le frontiere, si creano nuove norme, mettendo insieme iniziative provenienti da imprese capitaliste e da qualche utopista

• I potenti cominciarono ad aver bisogno di istituire governi che avrebbero coinvolto il mondo intero, non si potevano lasciare soli i sognatori a immaginarli

Le “Internazionali”

• Le prime appaiono nel: 1. 1864 Internazionali dei lavoratori di Marx2. 1865 unione internazionale delle telecomunicazioni3. 1896 prime olimpiadi dell’era moderna La pace sembrava assicurata perchè era la condizione del progresso. La ricchezza prodotta in Europa superò per la prima volta quella prodotta in Asia. Le potenze in Europa continuavano a sfruttare le loro colonie in nome della “civilizzazione”

L’inizio del XX secolo

• Una nuova crisi economica, poi politica transatlantica, porterà al protezionismo e a un conflitto per la prima volta mondiale. Questa sarà l’opportunità di presa del potere per gli Stati Uniti , il “cuore” passò da Londra a Boston

La Prima Guerra Mondiale

• Con la guerra arrivarono implacabili dittature e odiose ideologie che invasero il mondo. Queste ne rivendicarono il controllo. Fallirono due tentativi di governo mondiale, ciascuno concepito dopo un conflitto e non per evitarlo, la Società delle Nazioni e l’Onu. La prima impotente davanti al nazismo, la seconda depotenziata dalla guerra fredda

1945 il secondo dopo guerra

• Due “cuori” sostituiscono prima Boston con New York, poi New York con la California

• Il dollaro prende il posto della sterlina• La coppia antagonista americano-sovietica

domina il mondo. Per la prima volta, con l’arma nucleare, l’umanità ha i mezzi per suicidarsi e si rende conto della scarsità delle sue risorse

1989 l’implosione dell’Europa dell’Est

• Il potere è saldamente nelle mani degli Stati Uniti. Si tratta di un nuovo “ordine mondiale”

• Come alla fine del XIX secolo un’ondata d’ottimismo si impadronisce del pianeta, i continenti si aprono e si uniscono; i mercati diventano globali, alcune imprese diventano planetarie; nuove tecnologie, come internet, riducono ulteriormente il costo e Il tempo necessari per far percorre le distanze alle persone, cose, idee

• I valori dell’occidente, primo fra tutti la libertà individuale, con le sue due incarnazioni, il mercato e la democrazia, diventano rivendicazioni universali

Il mondo si uniforma?

• Si eliminano differenze culturali in molti paesi. Numerose istituzioni internazionali, pubbliche e private, formali e informali, sembrano gestire tutti I problemi tecnici, politici, economici, culturali, sociali del pianeta. È una sorta di amministrazione del mondo multipla e articolata, non è un governo si parla di “governance”

• Ci sono ogni anno quattromila conferenze per i 200 capi di stato

I mercati globali

• La globalizzazione dei mercati avviene senza che si instaurino regole generali di diritto, e ancor meno una democrazia planetaria

• Gli Stati Uniti si indeboliscono e nessuno è in grado di prenderne il ruolo

• I più antichi paesi si sgretolano. Non difendono più la loro identità, si accentuano le diseguaglianze, aumentano le migrazioni e il degrado

• Si moltiplicano I rischi sistemici (Tsunami in Giappone e crisi nuclerare)

Siamo trascinati in una forte crescita mondiale o sull’orlo del caos?

• Quale potrà essere la super potenza di domani? Chi seguirà le tracce di fiamminghi, veneziani, genovesi, inglesi e americani? Il nuovo “cuore” sarà americano, cinese, indiano o europeo?

Su scala planetaria succederà ciò che successe all’inizio del XX secolo?

• Dopo il fallimento della prima globalizzazione: c’è stato il ritorno di nazioni rette da dittature arroccate nei propri territori che rivendicano la difesa della loro cultura o di governare il mondo

• Si stanno annunciando due ideologie con questa ambizione potenzialmente totalitaria : quella ecologica e quella religiosa, curiosamente rappresentate entrambe dal colore verde

Esistono opportunità per il futuro dell’umanità

• Oggi: le tecnologie, le competenze, le persone, i materiali e la finanza sono di qualità elevate come non lo sono mai state nel passato

• Manca “solo” l’oragnizzazione, un governo democratico efficace. Come si è visto molti hanno già riflettuto per secoli su ciò , sopratutto sui meccanismi di mantenimento della pace tra le nazioni

Esistono opportunità per il futuro dell’umanità

• Il governo dovrà essere multilaterale e sovranazionale per farsi carico del pianeta e dell’umanità. Non c’è da prendere una Bastiglia, non c’è da rimpiazzare un sovrano, non ci sono ministeri o palazzi nazionali da occupare. Non si può pensare a una presa di potere o al mutamento di un apparato di potere preesistente. Stiamo parlando di una difficoltà e di una opportunità: opportunità circa al pensare, una difficoltà circa l’agire

Un sogno possibile?

• Forse è realistico pensare una via pragmatica in grado di trasformare progressivamente le organizzazioni esistenti per orientarle verso un modello ideale. Ad esempio fondere G20 con ONU affinchè governino tutte le organizzazioni di competenza mondiale, come FMI e Banca Mondiale sotto il controllo dell’Assemble Generale delle Nazioni Unite