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Unità 6. L'Arte Contemporanea. Maurizio CattelanTRANSCRIPT
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Unità 6. Arte Contemporanea
a cura di Elisabetta Montero
Corso 2009-10 / E.O.I. Cáceres
http://blogeducativoitaliano.blogspot.com
[email protected] UNITUNITÀÀ 6.6.LL’’artearte contemporaneacontemporanea
2 B. SOLUZIONE: 2 B. SOLUZIONE: 1) Perch1) Perchéé ““pensavamopensavamo cheche fosserofossero difficilidifficili da da sopportaresopportare perper esempioesempio
perper deidei bambinibambini veriveri””2) Tabucchi dice 2) Tabucchi dice cheche secondosecondo luilui chichi ha ha staccatostaccato i i fantoccifantocci deidei bambinibambini
impicciatiimpicciati agliagli alberialberi lo ha lo ha fattofatto perchperchéé avrebbeavrebbe volutovoluto mettercimetterci deideibambinibambini veri.veri.
3) Compito 3) Compito delladella letteraturaletteratura non non puòpuò essereessere quelloquello di di farcifarciaddormentareaddormentare megliomeglio, non , non devedeve essereessere rassicuranterassicurante, , mama devedevemostrare la mostrare la realtrealtàà perper quellaquella cheche èè..
4) Tabucchi dice 4) Tabucchi dice cheche la la letteraturaletteratura “è“è come la come la segnaleticasegnaletica stradalestradale””, , cheche ha la ha la funzionefunzione di indicare i di indicare i pericolipericoli..
7. 7. LeggereLeggereIlIl PapaPapaIlIl cavallocavalloLo Lo scoiattoloscoiattolo: : èè un un roditoreroditore di di tagliataglia mediomedio--piccolapiccola (40 cm) (40 cm) delladella
famigliafamiglia deglidegli SciuridaeSciuridae, , cheche comprende comprende moltemolte altrealtre speciespecie come la come la marmottamarmotta e e ilil canecane delladella prateriaprateria..
LL’’alunnoalunnoJohn Fitzgerald KennedyJohn Fitzgerald KennedyLL’’elefantinoelefantinoZorroZorroCalciobalillaCalciobalillaHollywoodHollywoodDueDue poliziottipoliziottiHitlerHitlerI I bimbibimbi impiccatiimpiccati
L’edonismoEdonismo (dal greco antico Edoné, "piacere") è, in senso generale, il termine con il quale si indica qualsiasi genere di filosofia, o scuola di pensiero che riconosca nel piacere (e non, ad es., nel bene o nella felicità) il fine ultimo dell'uomo.
Vi invitiamo alla visione del film
“Ieri, oggi, domani” (1963)Giorno: Il prossimo mercoledì,17 marzo
Orario: dalle ore 20.30
Luogo: Sala Capitol, in via Santo Espiritu(Cinema CAJADUERO, vicino a piazzamaggiore)
MaMa ……
MA: AVER (indica possesso)+CE (particella Ci)+LA (pronome diretto)
Se i pronomi diretti lo, la, li, o le, precedono ilverbo avere (non usato come verbo ausiliare,
ma per indicare possesso), prima del pronome si inserisce la particella ci, che unita
al pronome diventa ce.
Hai tu i biglietti? No, ce li ha Simona.
Chi ha il cellulare? Ce l’ho io!
SPAZIO ATTIVITÁ; Preposizioni articolate
Bibliografia:Mezzadri, Marco. “Grammaticaessenziale della linguaitaliana con esercizi”. Guerra Edizioni.
DA + …DAProvenienza:con nomi di persona:Ricevo un libro da Maria. - Hai molti saluti da Carlo.con nomi di città:Ricevo un libro da Milano. - Aspetto un telegramma da Parigi.Quando esprimo moto da luogo da persona:Ritorno in questo momento da Maria.Ritorno in questo momento da Firenze.
DA + …Quando esprime moto verso persona:Vado da Maria. - Ritorno fra cinque minuti da Maria. -Vengo anch’io questa sera da Maria.Quando esprime stato in luogo:Dormo da Giovanni. – Pranzo da Teresa. – Passo la sera da Luigi.Quando esprimo lo scopo e l’attitudine:Ecco la mia mạcchina da cuccire. - Desịdero un servizioda caffè.
dal giardinodall’albergodall’Istitutodallo ziodallo scolarodalla cạmeradall’amicadalla ziadal mẹdicodall’ammalatodall’ingegnere
Vengo + …
Preposizioniarticolate
Fa il pane Il panettiereIl panettiereLa panettiereLa panettiere
Pulisce il camino SpazzacaminoSpazzacamino
Dipinge le case Il dipintore Il dipintore ‐‐decoratoredecoratoreLa dipintriceLa dipintrice
Pulisce e bada alla sua casa
Casalingo/aCasalingo/a
Vende la frutta Il fruttivendoloIl fruttivendolo Fa i piani delle case LL’’architettoarchitettoLL’’architettaarchitetta
Vende il pesce Il pescivendoloIl pescivendoloLa pescivendolaLa pescivendola
Lavora con i numeri Il ragioniereIl ragioniereLa ragioniereLa ragioniere
Guida l’autobus LL’’autistaautista Lavora con lo stato Il funzionarioIl funzionarioLa funzionariaLa funzionaria
Vende gli insaccati Il salumiereIl salumiereLa salumieraLa salumiera
Lavora in banca LL’’impiegato di impiegato di bancabancaLL’’impiegata di impiegata di bancabanca
I I mestierimestieri
Vado dal fruttivendolo Vado dal fioraio
Vado all’alimentare
Vado dal macellaio Vado dal fioraio
Vado in biblioteca Vado al bar
Vado dal tabaccaio Vado dal panettiere
Vado dal parruchiere Vado alla stazione di servizioVado dal benzinaio al distributore
Approfondimenti: I mestieri
ZuccherofilatoLo zampognaro
http://www.iltempodellarte.it/Il sarto
Il pescivendolo
Il meccanico Il macellaio
Il barbiere
lo spazzacamino
Il fotografo
Il portabagagliIl facchino COESIONE COESIONE
Dal verbo lat. Dal verbo lat. COHAERCOHAERÈÈRERE““essere unitoessere unito””
La mancanza di coesione coesione in un testo potrebbe bloccare la comprensione.comprensione.
COESIONE COESIONE Per ottenere la chiarezza e lPer ottenere la chiarezza e l’’efficacia di un efficacia di un determinato messaggio, il testo deve possedere determinato messaggio, il testo deve possedere sette requisiti:sette requisiti:
1)1)CoesioneCoesione2)2)CoerenzaCoerenza3)3)IntenzionalitIntenzionalitàà4)4)LL’’accettabilitaccettabilitàà5)5)LL’’informativitinformativitàà6)6)La situazionalitLa situazionalitàà7)7)LL’’interstestualitinterstestualitàà
COESIONECOESIONEPer ottenere la chiarezza e lPer ottenere la chiarezza e l’’efficacia di un efficacia di un determinato messaggio, il testo deve determinato messaggio, il testo deve possedere sette requisiti:possedere sette requisiti:
1)1)Coesione: Coesione: riguarda i rapporti grammaticali e i modi in cui sono collegati tra loro i componenti di un testo.
COESIONECOESIONELa coesione tra le diverse frasi diun testo è garantita dai connettivi,elementi di collegamento di variogenere: --congiunzioni congiunzioni (e, ma, che, quando,perché, ecc...)--alcuni avverbi alcuni avverbi (allora, appunto,insomma, ecc.)--espressioni tipiche espressioni tipiche (figurati,guarda, ti dirò...)
CONNETTIVICONNETTIVIservono a collegare le frasi di un testo.
Questi collegamenti possono essere di vari tipi; ecco alcuni esempi:1. concordanze di genere, numero e persona2. articolo determinativo3. pronomi4. congiunzioni o espressioni di collegamento
A.A. Aggiuntive:Aggiuntive:
E, anche, inoltre, o, oppure, né, infatti, voglio dire, per esempio, similmente, d'altra parte, ecc.Es.: Vado a Roma e a NapoliVado anche a NapoliVado a Napoli; inoltre, passerò anche per RomaScegli: un libro o un discoVuoi un libro oppure un disco?Non ti compero né il libro né il discoMi piace scrivere; infatti sto iniziando un racconto nuovo.Questa relazione non va bene; voglio dire, è troppo breve.
CONNETTIVICONNETTIVIservono a collegare le frasi di un testo.
B. Avversative:
ma, però, eppure, tuttavia, malgrado ciò, anzi, invece, in realtà, piuttosto, a dire ilvero, al contrarioSto abbastanza bene, ... a dire il vero, non è propriocosìLa casa nuova è grande, in realtà preferivo quellavecchia: era più centrale.
CONNETTIVICONNETTIVIservono a collegare le frasi di un testo.
C. Causali:
così, quindi, allora, dunque, perciò, pertanto, di conseguenza, perquesto motivoHo trovato lavoro in un'altra città, di conseguenza devo trasferirmiHo cambiato lavoro, così guadagno di più
D. Temporali:poi, successivamente, dopo che, allo stesso tempo, contemporaneamente,innanzi tutto, alla fine, in conclusione, in breveInnanzi tutto, vi parlerò dei problemi di questa città.
CONNETTIVICONNETTIVIservono a collegare le frasi di un testo.
ConnettiviI connettivi sono una categoria di elementi coesivi di prima. Si può definire l'elemento connettivo come unsegnalare una certa relazione tra frasi o tra gruppi disimile alle congiunzioni che legano proposizioni di cuquest'ultime, i connettivi funzionano con posizione "adiscorso.
Varie forma dei connettivi
I connettivi si possono presentare in varie forme. Ecc
1) Avverbi, come così, allora, successivamente, in
Ad esempio:La Mercedes ti mette a disposizione la gamma più coadatta alle tue esigenze.
2) Congiunzione semplici o composte, come ma, perSi tratta delle stesse congiunzioni utilizzate all'internoimpiegate per legare un periodo all'altro o pezzi di dis
Ad esempio:
5. Avverbi ed espressioni di valutazione:purtroppo, magari, certamente, probabilmenteProbabilmente arriverà, ma non ne siamo sicuriNon posso fermarsi, purtroppo sono in ritardo e devo andare
3) Espressioni di più parole, come da un diverso punto di vista, in pratica, d'altra parte, in altri termini, e anche intere frasi come, riprendendo la domanda posta all'inizio, come si è detto poc'anzi, per dirla in breve.
Ad esempio:I due romanzi di Samonà sono uno studio acutissimo sui rapporti fra gliuomini. In altre parole, sul senso dell'essere uomini fra uomini, dotati di un linguaggio ma spesso incapaci di una reale comunicazione.
Dagli esempi riportati, appare chiaro che i connettivi possono assumeregli aspetti più diversi. Non è perciò possibile classificarli con esattezza in categorie ben definite. Ciò che permette il loro riconoscimento è il fattoche funzionano da anelli di collegamento fra le varie parti del testo.
Esistono vari tipi di relazioni tra proposizioni:
1) Si segnala una certa funzione logica che il pezzo in cui si trova ilconnettivo svolge rispetto all'altro pezzo: introdotta ad esempio da infatti, perciò, dunque
2) Si segnala una aggiunta o una continuazione di tipo generico: introdottada inoltre, ancora, comunque...
3) Si indica la posizione che un pezzo occupa nell'ordinamento deicontenuti del testo: in primo/secondo luogo, anzitutto...
4) Si richiama ciò che è detto o sarà detto in un altra parte del testo: come prima, come sopra, più avanti, in seguito... .
CONNETTIVISono parole che combinano tra loro parti di testo.Anche è una congiunzione che collega frasi: "Anche nelle favole ci sono le stesse strutture linguistiche".Dapprima è un connettivo che indica la successione di diverse parti di un testo: "Dapprima si usava l'oro come medicinale, in seguito per rendere piùpreziosi i cibi ".Già è un avverbio di tempo: "Già nel secolo precedente si usava quellatecnica di lavorazione dei metalli".In seguito: vedi dapprima.Perché è un connettivo con valore causale che indica il motivo di un fatto: " Sono qui perchè mi hai chiamato ".Tanto che è un connettivo con valore consecutivo che indica la conseguenza, l'effetto di un fatto: "E' veloce tanto che non riesco a vederlo".
CompetenzaCompetenzasociolinguisticasociolinguisticadelldell’’ItalianoItaliano
Espressioni di saggezza popolare
Le formule fisse della cultura popolare danno un contributo contributo significativosignificativo alla rappresentazione di atteggiamenti comuni e li rinforzano.
CompetenzaCompetenzasociolinguisticasociolinguisticadelldell’’ItalianoItaliano
Espressioni di saggezza popolare
L’uso che se ne fa è ampio, ma forse lo è ancora di più il riferimento che vi si fa nei giochi giochi di parole, ad esempio nei titoli di parole, ad esempio nei titoli dei giornali.dei giornali.
Espressioni di saggezza popolareEspressioni di saggezza popolare--proverbi:proverbi: ““il diavolo fa le pentole ma non i il diavolo fa le pentole ma non i coperchicoperchi””
--espressioni idiomatiche:espressioni idiomatiche: ““portare acqua al portare acqua al maremare””
--citazioni familiari:citazioni familiari: ““il canto del cignoil canto del cigno””
--modi di esprimeremodi di esprimere: “nubi a pecorelle, pioggia nubi a pecorelle, pioggia a catinellea catinelle””, , ““chi molto vuole, nulla stringechi molto vuole, nulla stringe””““ll’’abito non fa il monacoabito non fa il monaco””..
CompetenzaCompetenza sociolinguisticasociolinguisticadelldell’’ItalianoItaliano
Espressioni di saggezza popolareEspressioni di saggezza popolareLa conoscenza di questo patrimonio popolare, espresso in una lingua che si presuppone nota a tutti, costituisce una componente linguisticauna componente linguisticasignificativa della competenza socioculturale. Ne fanno parte:
--proverbiproverbi
--espressioni idiomaticheespressioni idiomatiche
--citazioni familiaricitazioni familiari
--modi di esprimeremodi di esprimere ...
CompetenzaCompetenza sociolinguisticasociolinguisticadelldell’’ItalianoItaliano
Espressioni di saggezza popolareEspressioni di saggezza popolareLa conoscenza di questo patrimonio popolare, espresso in una lingua che si presuppone nota a tutti, costituisce una componente linguisticauna componente linguisticasignificativa della competenza socioculturale. Ne fanno parte:
--proverbiproverbi
--espressioni idiomaticheespressioni idiomatiche
--citazioni familiaricitazioni familiari
--modi di esprimeremodi di esprimere ...
CompetenzaCompetenza sociolinguisticasociolinguisticadelldell’’ItalianoItaliano
<< dimmi come
parlie
ti dirò da dove
vieni >>
Tavola sinottica delle varietTavola sinottica delle varietàà
Dal latinolatinoall’ItalianoItalianoAll’origine delle lingue romanze non c’è il latino classico, lingua della letteratura e della scuola, lingua intenta a riprodurre nel corso dei secoli le stesse forme grammaticali, lessicali e stilistiche; all’origine delle lingue romanze (e quindi anche dell’italiano) c’è il latino volgare. Questo aggettivo può forse provocare qualche malinteso: sarebbe forse meglio parlare di latino parlato o di latino comune.
Archittetura dellArchittetura dell’’italiano italiano contemporaneo contemporaneo
Berruto (2000) Sociolinguistica dellBerruto (2000) Sociolinguistica dell’’italiano contemporaneoitaliano contemporaneo
Primo episodio: “dimmi come parli e ti dirò da dove vieni”
italiano dialettaledialettale
Primo episodio: italiano dialettale
Il contatto fra lingua e dialetti in Italia produce spesso anche fenomeni di commutazione e mescolanza di codici, quando elementi dialettali passano in frasi italiane o viceversa (nel primo caso si tratta di un uso alternante di lingua e dialetto, nel secondo di veri e propri neologismi lessicali o strutturali originati dalla fusione di elementi italiani e dialettali).
Primo episodio: italiano dialettale
• Il termine “dialetto” può essere usato con diverse accezioni:
a) Varietà parlata della lingua nazionale, cioè una semplice varietàdel codice.
b) Codice distinto dalla lingua nazionale, che, anche se storicamente imparentato con questa, non è una sua filiazione o degenerazione.
c) Strumento di comunicazione linguistica di ambito e impiego demograficamente più ristretto rispetto alla “lingua”: questa definizione “neutra”, basata su criteri sociolinguistici, permette di operare sia quando il dialetto è una varietà del codice lingua, sia quando è codice diverso.
Primo episodio: italiano dialettale
• In riferimento all’ambito italiano si applicano generalmente queste ultime due definizioni, tenendo presente anche il fatto che la distinzione fra lingua e dialetto non può avvenire su basi strutturali, ma solo dal punto di vista semiologico, funzionale, pragmatico e testuale.
Primo episodio: italiano dialettale• La distinzione fra lingua e dialetto non può avvenire su basi strutturali
Primo episodio: italiano dialettale• Le aree dialettali: un punto di riferimento importante nella ripartizione dell’Italia dialettale è rappresentato dalla linea La Spezia‐Rimini, corrispondente approssimativamente alla catena montuosa degli Appennini, che separa con chiarezza i dialetti toscani da quelli settentrionali.
Primo episodio: italiano dialettaleLe aree dialettali: Le aree dialettali fondamentali sono:
• Settentrionale, a sud delle Alpi e a nord degli Appennini.
• Toscana, delimitata dall’Appennino, dalla costa tirrenica.
• Centro‐meridonale, a sud del Tevere, fino alla punta estrema della penisola e alla Sicilia.
Primo episodio: italiano dialettaleLe aree dialettali: Le aree dialettali fondamentali sono:
• Settentrionale, a sud delle Alpi e a nord degli Appennini.
• Toscana, delimitata dall’Appennino, dalla costa tirrenica.
• Centro‐meridonale, a sud del Tevere, fino alla punta estrema della penisola e alla Sicilia.
Primo episodio: italiano dialettaleLe aree dialettali: Esempi di poesie e conazoni in dialetto.
Primo episodio: italiano dialettale
Le aree dialettali:
Esempi di poesie e canzoni in
dialetto.
Primo episodio: italiano dialettaleLe lingue delle minoranze etnolinguistiche
Le lingue diverse dall’italiano parlate sul territorio nazionale (dalle comunità di antica e recente immigrazione) e l’italiano degli stranieri residenti in Italia.Esempi: il sardo, il catalano, ...
Primo episodio: italiano dialettaleLe minoranze etnolinguistiche
Primo episodio: italiano dialettaleLe minoranze etnolinguistiche Secondo episodio:
italiano
standard
Secondo episodio: italiano standard
• La storia dell’italiano ci porta continuamente a confrontarci con l’elemento diatopico (varietà geografica):
la stessa lingua italiana nasce da una varietà locale, il fiorentino colto del Trecento, e ne porta ancora oggi i retaggi.
Secondo episodio: italiano standard
Il riferimento ad un modello standard di lingua è inevitabile: almeno nelle intenzioni, infatti, èquesta ...
• lingua che si insegna nelle scuole a studenti italiani e stranieri,
• che si usa nelle comunicazioni pubbliche,
• nei mass media,
• nei documenti ufficiali e via dicendo...
Secondo episodio: italiano standardscritto
Nell’ambito della scrittura, si tratta di un modello che vanta un’ampia produzione letteraria, antica ben sette secoli, e una complessa codificazione in campo lessicale e morfosintattico.
Secondo episodio: italiano standard orale
Ben più recente e quindi piùproblematica la storia dell’italiano standard a livello orale, di cui è bene parlare con grande cautela.
Secondo episodio: italiano standard orale
Ben più recente e quindi piùproblematica la storia dell’italiano standard a livello orale, di cui èbene parlare con grande cautela.
Secondo episodio: italiano standard orale
Teoricamente, la pronuncia italiana standard corrisponde al fiorentino, senza però tutte le caratteristiche fonetiche più caratteristiche, in particolare la “gorgia”
Secondo episodio: italiano standard orale
Si tratta infatti, di una pronuncia che corrisponde all’evoluzione dell’italiano letterario, analogamente a quanto è avvenuto per la grammatica, il lessico e la grafia.
I parlanti che parlano l’italiano con questa pronuncia standard costituiscono una ridottissima minoranza.
Secondo episodio: italiano standard orale
Italiano colto
L’italiano colto usato da parlanti di livello socioculturale medio‐alto e alto, secondo Berruto (1993), non può essere descritto in termini di una serie di tratti caratterizzanti, in quanto coincide grosso modo con l’italiano cosiddetto standard, con la “buona lingua media”.
I parlanti che parlano l’italiano con questa pronuncia standard costituiscono una ridottissima minoranza.
Terzo episodio:
italiano
regionale
Terzo episodio: italiano regionale
1) Primo luogo sul piano della pronuncia e dell’intonazione
2) Secondariamente sul piano morfosintattico e lessicale.
Le varietà regionali di italiano costituiscono la realtà linguistica più evidente e più radicata nella coscienza dei parlanti. Strettamente collegati al dialetto sottostante, gli italiani regionali sono caratterizzati in:
Terzo episodio: italiano regionaleSe i dialetti sono in netto regresso, non così si può dire degli italiani regionali, che anzi stanno avanzando anche in settori per lungo tempo dominio dei registri di lingua più formali e quindi più esenti da regionalismi: in primo luogo la radio e la televisione.
Terzo episodio: italiano regionale orale
Oggi in Italia; la stragrande maggioranza degli italiani usa una pronuncia regionale, anche che parlare “senza accento” èconsiderato un’affettazione da scuola di recitazione, piuttosto che un segno socialmente caratterizzante.
Terzo episodio: italiano regionale orale
In Italia le pronunce regionali non connotano socialmente chi le usa, e costituiscono al contrario una realtàlinguistica diffusa a tutti i livelli sociali e in tutti contesti di interazione linguistica (dalla sfera privata a quella pubblica).
Terzo episodio: italiano regionale oraleUna tendenza sembra delinearsi tuttavia negli ultimi anni: si tratta del prestigio che in qualche misura le pronunce settentrionali vanno acquistando presso i parlanti del dominio italiano.
Oltre il film: esempio di diversità orale
Guarda con attenzione lo spettacolo comico di in RAI 3 , sicuramente non si capisca più del 10% di quello, che parla il comico perchésta parlando nei diversi dialetti italiani. Non vi preoccupate, è normale nemmeno tra di loro si capiscano...
Bibliografia•Berruto, G. (2000) Sociolinguistica dell’Italiano Contemporaneo. Carocci. Roma.•Dardano, M. E Trifone, P. (1989) Grammatica italiana con nozioni di linguistica. Zanichelli editore. Bologna. •Devoto, G. E Giacomelli, G. (1991) I dialetti delle regioni d’Italia. Biblioteca Universale Sansoni. Firenze.•V.V.A.A. (1998) Le varietàdell’italiano. Manuale di sociolinguistica italiana. Bonacci editore. Università per stranieri di Siena.