teorie e tecniche di psicologia clinica i paradigmi attuali in psicologia clinica
TRANSCRIPT
Teorie e tecniche di psicologia clinica
I paradigmi attuali in psicologia clinica
Cos’è un paradigma?
Un insieme di assunti su:
Scelta dell’oggetto di studio Metodo di raccolta dei dati Concezione del funzionamento mentale normale e
patologico Tecniche terapeutiche adottate
Cosa comporta l’assunzione di un paradigma?
La possibilità di attribuire un significato alle osservazioni cliniche
Un’influenza sul modo di interpretare i dati clinici
Una possibile distorsioni dei dati
I paradigmi attuali in psicologia clinica
PsicoanaliticoUmanisticoApprendimentoCognitivoBiologico
Iparadigmi
attualiIn
psicologiaclinica
Psicoanalitico Umanistico Apprendimento Cognitivo Biologico
Paradigma psicoanaliticoIl pensiero e il comportamento sono
determinati dall’interazione tra tre sistemi psichici concettualizzati come astrazioni che categorizzano e descrivono funzioni organizzative e motivazionali della mente:
• Es• Io• Super-Io
Paradigma psicoanalitico
Es
Rappresentazioni mentali delle spinteistintuali che l’uomo eredita geneticamente e che
sono finalizzate all’autoconservazione e allariproduzione della specie
Il suo funzionamento è inconscio
Io
Insieme di funzioni psichiche che rendono l’individuocapace di percepire, pensare e agire sull’ambiente
Il suo funzionamento è in parte conscio in parteinconscio
Super-io
Comprende le funzioni di divieto, di ideale e di autosservazione
Le sue funzioni sono in parte consce in parte inconsceSi sviluppa in seguito all’interiorizzazione delle
esigenze, aspettative e divieti dei genitori concomitantiall’abbandono degli investimenti edipici e allo stabilizzarsi
delle identificazioni e controidentificazioni con i genitori
Paradigma psicoanalitico
Il disturbo psicologico è dovuto a carenze o traumi ambientali e a conflitti intrapsichici dell’età evolutiva tali da determinare:
• deficit strutturali dell’Io e del Super-Io,• risposte emozionali (angoscia, senso di
colpa) e/o • operazioni mentali difensive (meccanismi di
difesa)
Paradigma psicoanaliticoEvento che è in grado di forzare l’Io oltre le sue
capacità di adattamento e provoca disorganizzazione più o meno temporanea delle
sue funzioni, angoscia e successive risposte più o meno adattive mediate da operazioni mentali difensive
Trauma
Non sempre gli eventi traumatici producono un disturbo psicologico in quanto il loro effetto dipendeanche dalle risorse della persona e dall’eventualità
che attivino un conflitto intrapsichico
Tipiche situazioni traumatiche:•Perdita o minaccia della perdita dell’oggetto o
dell’amore dell’oggetto•Danno o minaccia di danno alla propria integrità fisica
•Frustrazione dei bisogni istintuali
Carenze ambientali in età evolutiva: •Possono essere considerate potenziali situazioni
traumatiche ad effetto cumulativo•Sono carenze (per eccesso o difetto) di intervento da
parte delle figure di riferimento del bambino
Paradigma psicoanaliticoContrapposizione di esigenze contrastanti che
provengono dall’Es, dall’Io e dal Super- io, attivate da eventi interni o esterni e dalle fantasie specifiche,
consce o inconsce, collegate
ConflittoIntrapsichico
Se il conflitto forza l’Io oltre i limiti delle sue capacità di adattamento l’evento assume
la connotazione del trauma
Paradigma psicoanaliticoEmozione che concomita e segue l’esposizione ad
un pericolo prima che sia stata operata una valutazione ed una scelta adeguata a fronteggiare
la situazione
Angoscia
Angoscia realistica: l’Io è in grado di valutare realisticamente il pericolo e di dare una risposta
adeguataAngoscia traumatica: l’emozione concomita e segue
eventi interni o esterni che suscitano conflitti intrapsichici che forzano l’Io oltre le sue capacità di
adattamento (traumi) portandolo a risposte basate suoperazioni mentali difensive inconsce (meccanismi
di difesa) che possono produrre sintomiAngoscia segnale: l’Io con la maturazione apprende
a prevedere in anticipo gli eventi potenzialmentetraumatici e attiva una forma attenuata di angoscia che
allerta l’Io in modo che fronteggi o eviti la situazione
Paradigma psicoanaliticoOperazioni mentali automatiche e inconsce che l’Io usa
per padroneggiare l’angoscia e risolvere i conflitti intrapsichici
Meccanismi di
difesa
Possono portare a padroneggiamento dell’angosciae ad adattamento, o alla formazione di
tratti del carattere e sintomi determinati dal meccanismo di difesa usato
Tutte le normali modalità di funzionamento dell’Iopossono essere usate a scopo difensivo anche
consapevole, ma si parla di meccanismi di difesa solo quando c’è automatismo
e inconsapevolezza
Paradigma psicoanaliticoRimozione: le rappresentazioni mentali e gli affetti collegati ad un trauma o ad un conflitto sono respinti
dalla coscienza e resi inconsci con conseguente comparsa di angoscia
Meccanismi di
difesa
Isolamento: separazione di una rappresentazionecosciente dall’affetto corrispondente e da connessioni
associative con altri pensieri
Formazione reattiva: assunzione coattiva e rigida diatteggiamenti opposti all’affetto o al comportamento
indesiderato perchè fonte di conflitto
Negazione o diniego: rifiuto della percezione di un fatto che si impone nel mondo esterno medianteuna fantasia a cui viene dato il carattere di realtà
Annullamento: un pensiero, un gesto o un atto sonoconsiderati non avvenuti utilizzando un pensiero o
un atto di significato opposto
Paradigma psicoanaliticoProiezione: espulsione da sé e attribuzione ad un altro
di qualità, sentimenti, impulsi, desideri inaccettabiliper il soggetto
Meccanismi di
difesa
Identificazione: il soggetto assimila un aspetto o una proprietà di un’altra persona e si trasforma totalmente
o parzialmente sul modello di quest’ultima
Rivolgimento contro di sé: sentimento aggressivo verso una persona cara che viene deviato e rivolto
verso di sé
Regressione: ritorno automatico ed involontarioa modalità di soddisfazione e di funzionamento
psicologico di stadi evolutivi più antichi
Inibizione: perdita inconsapevole della motivazionenecessaria per impegnarsi in un’attività connessa
simbolicamente a conflitti inconsci
Paradigma psicoanaliticoConversione: un desiderio o un conflitto viene
simultaneamente tenuto fuori dalla coscienza ed espresso in forma dissimulata e simbolica attraverso undisturbo di una funzione corporea appartenente di solito
al sistema sensoriale o muscolare volontario
Meccanismi di
difesa
Spostamento: spostamento del segnale d’angoscia su un oggetto esterno con la conseguenza che il pericolo
viene fronteggiato con l’evitamento
Dissociazione: le funzioni mentali si scindono in modo da consentire l’espressione di impulsi inconsci senza
avvertire responsabilità per le proprie azioni
Identificazione proiettiva: si basa su una funzione dell’Io riconducibile all’attuazione di azioni
comportamentali o verbali tali da produrre in un’altra persona stati mentali, emozioni e comportamenti
È usata per liberarsi da sentimenti , desideri e impulsiinaccettabili collocandoli in qualcun altro
Paradigma psicoanalitico
Gli interventi terapeutici sono mirati a produrre insight, ovvero comprensione cognitiva ed emotiva dei moventi delle proprie azioni e della propria sofferenza passata e presente
La relazione terapeutica è importante
Paradigma umanistico
Il comportamento umano è diretto all’autorealizzazione e all’autonomia
Le esperienze e le percezioni nel corso dello sviluppo portano alla formazione di un concetto di sé che influenza il vissuto e le scelte
Paradigma umanistico
I disturbi psicologici sono dovuti a stili educativi e relazionali che non hanno permesso il pieno sviluppo delle proprie caratteristiche e a modelli genitoriali contrapposti e non comunicanti
Gli interventi terapeutici sono mirati ad aumentare le consapevolezza dei bisogni, dei desideri e delle motivazioni dell’individuo
La relazione terapeutica è fondamentale
Paradigma dell’apprendimento
Il comportamento umano, sia normale che patologico,è frutto di un apprendimento con condizionamento classico, condizionamento operante e per imitazione di modelli
L’oggetto di studio sono i comportamenti manifesti
Paradigma dell’apprendimento
Condizionamento classico:• Si basa sull’associazione stimolo-risposta
• Esperimento di Pavlov: Il cibo (stimolo incondizionato) posto nella bocca del
cane produce la salivazione (risposta incondizionata). Uno stimolo neutro, come il suono di un diapason
(stimolo condizionato) ripetutamente presentato prima della somministrazione del cibo, arriverà a produrre da solo la salivazione (risposta condizionata)
Condizionamento classicoEsperimento di Pavlov
Il cibo (stimolo incondizionato) nella bocca del cane produce la salivazione (risposta incondizionata)
Uno stimolo neutro (stimolo condizionato) viene ripetutamente associato alla presentazione del cibo
Lo stimolo neutroproduce da solo la salivazione (risposta condizionata)
Condizionamento classico
Stimolo
Qualsiasi evento interno o esterno all’organismoin grado di produrre un comportamento interno o
esterno (risposta) osservabile e quantificabile
Condizionato Stimolo (es. vibrazione del
diapason) in grado di produrrequella determinata risposta
solo in seguito ad associazioneallo stimolo incondizionato
IncondizionatoStimolo (es. cibo) in grado di
produrre naturalmenteuna determinata risposta
dell’organismo(es. salivazione)
Condizionamento classico
Risposta
Tutti i comportamenti dell’organismo sia interni che esterni prodotti da uno stimolo
CondizionataLa risposta è prodotta da uno
stimolo condizionato
IncondizionataLa risposta è prodotta da uno
stimolo incondizionato
Condizionamento classico
Principio dicontiguità
Per ottenere un condizionamento ènecessaria una contiguità temporale
ottimale tra lo stimolo incondizionato econdizionato (mezzo secondo)
Condizionamento classico
Fenomeno dell’
estinzione
Una volta ottenuto il condizionamento, se si prosegue con ripetute presentazioni dello
stimolo condizionato non seguite dallostimolo incondizionato, la risposta condizionata
si indebolisce progressivamente fino a scomparire
Ottenuta l’estinzione se si lascia passare uncerto lasso di tempo senza presentare lo
stimolo condizionato ad una nuova presentazionesi avrà un recupero spontaneo della risposta
condizionata Proseguendo con un’alternanza di estinzioni e
recuperi spontanei si arriva ad un’estinzionedefinitiva; se però riprendiamo ad associare lo
stimolo condizionato con lo stimolo incondizionato la risposta condizionata ricompare
Condizionamento classico
Fenomenodell’
interferenza
Fenomeno della
generalizzazione
La forza di condizionamento può risentiredell’apprendimento contemporaneo di un’altra associazione stimolo-risposta
La risposta condizionata una volta ottenutapuò essere elicitata anche da stimoli simili a
quello utilizzato per il condizionamento
Condizionamento classico
Fenomenodella
discriminazione
Fenomeno del
condizionamentodi ordinesuperiore
È possibile ottenere la risposta condizionata solo per un determinato stimolo, e non per
quelli simili associando lo stimolo incondizionatosolo allo stimolo prescelto e non a quelli
simili
Associando ripetutamente un nuovo stimoloallo stimolo condizionato si può ottenere
la risposta condizionata presentando da soloil nuovo stimolo
Paradigma dell’apprendimento
Condizionamento operante:• si basa sull’associazione risposta-rinforzo• i comportamenti sono condizionati dai rinforzi
provenienti dall’ambiente• valgono il principio di contiguità e le stesse leggi del
condizionamento classico
• Esperimento di Skinner: Il topo affamato preme casualmente la leva che fa
cadere il cibo. Dopo ripetute associazioni risposta casuale - rinforzo si ottiene la risposta condizionata
Condizionamento operanteEsperimento di Skinner
Il topo preme casualmente la leva che fa cadere il cibo
Ripetute associazioni risposta casuale - rinforzo
Risposta condizionata
Paradigma dell’apprendimentoI rinforzi possono essere:• positivi (aumentano la probabilità che la
risposta si ripeta) o negativi (aumentano la probabilità che la risposta scompaia)
• primari (non necessitano di precedenti condizionamenti) o secondari (necessitano dell’associazione ad altri rinforzi)
• continui (viene rinforzato il 100% delle risposte) o intermittenti (viene rinforzata solo una parte delle risposte)
Paradigma dell’apprendimento
Apprendimento per imitazione o modeling• il comportamento è appreso osservando e
imitando gli altri• Esperimento di Bandura e Walters: Bambini di scuola materna posti in situazione di
frustrazione dopo l’osservazione di modelli comportamentali aggressivi o non aggressivi, rispondono con le modalità comportamentali del modello osservato
Paradigma dell’apprendimento
Teoria mediazionale:
• Uno stimolo ambientale non avvia una risposta manifesta direttamente ma attraverso un mediatore o risposta interna (paura,pensiero…), ovvero una rappresentazione mentale che poi può essere tradotta in comportamento
Paradigma dell’apprendimento
Gli interventi sono mirati a modificare i comportamenti disadattivi con le leggi del condizionamento classico, del condizionamento operante e del modeling
La relazione terapeutica è utile ma non necessaria
Paradigma cognitivo
L’individuo interpreta gli eventi e gli stimoli ambientali attraverso schemi cognitivi sviluppati sulla base di esperienze passate e riorganizzabili alla luce delle nuove acquisizioni
I disturbi sono dovuti a schemi irrazionali o incoerenti rispetto alle esigenze delle persona
Paradigma cognitivo
Esistono due prospettive:
• Cognitivo razionalista• Cognitivo strutturalista
Paradigma cognitivo
Prospettiva cognitivo razionalista
L’uomo è un elaboratore attivo degli stimoli ambientali attraverso un processo seriale che prevede diversi passaggi
Prospettiva cognitivo razionalistaAttenzione selettiva verso alcuni stimoli ambientali
Percezione dello stimolo
Codifica dello stimolo
Elaborazione dello stimolo
Valutazione dello stimolo in base alla sua valenza, ai propri scopi, al proprio benessere ed immagine di Sé
Reazione emotiva
Reazione comportamentale
Conseguenze dell’azione sull’ambiente, rispetto alle quali può avere inizio un nuovo processo di percezione selettiva
Paradigma cognitivo Prospettiva cognitivo razionalistaLe emozioni e i comportamenti sono
conseguenti a valutazioni cognitive
I disturbi sono dovuti a convinzioni irrazionali sul dover essere in certi modi e a concezioni negative su se stessi, il mondo e gli altri che sono mantenute grazie ad errori di logica quali inferenza arbitraria, l’estrapolazione selettiva, l’ipergeneralizzazione, l’amplificazione degli eventi e delle prestazioni negative e la minimizzazione di quelle positive
Paradigma cognitivo Prospettiva cognitiva razionalistaGli interventi terapeutici sono mirati ad aiutare
il paziente a individuare le cognizioni errate e sostituirle con altre più razionali e adattive
Per comprendere il comportamento patologico bisogna capire quali processi di pensiero lo determinano
Le relazione terapeutica è di tipo pedagogico
Paradigma cognitivo Prospettiva cognitiva costruttivistaOgni individuo possiede un sistema conoscitivo che
elabora le informazioni e produce comportamenti sulla base dell’interazione tra memoria dichiarativa, procedurale, affettivo - immaginativa ed episodica
Il disturbo è dovuto alla rigidità e incoerenza del sistema conoscitivo di cui l’individuo ha poca consapevolezza
È affermata l’indipendenza dell’elaborazione cognitiva ed emotiva degli stimoli interni ed esterni
Paradigma cognitivoProspettiva cognitiva costruttivista
Tale paradigma integra al suo interno la teoria dell’attaccamento dello psicoanalista J. Bolwlby per spiegare la costruzione di modelli operativi interni (stili di attaccamento) che organizzano la rappresentazione di se stessi e regolano l’interazione con gli altri
Paradigma cognitivo Prospettiva cognitivo costruttivistaGli interventi terapeutici sono mirati ad aiutare il
paziente ad aumentare la consapevolezza degli schemi prevalenti nel suo sistema conoscitivo e a riorganizzare un sistema conoscitivo dotato di maggiore flessibilità e coerenza interna
La terapia integra interventi mirati a produrre insight con tecniche mutuate dal paradigma dell’apprendimento e dall’approccio cognitivo razionalista
Paradigma biologicoI disturbi psicologici sono dovuti a disfunzioni del
sistema nervoso sottese da alterazioni anatomo-fisiologiche causate da agenti esterni o da alterazioni genetiche
Esistono due filoni di ricerca:• Sul ruolo della predisposizione genetica nello
sviluppo dei disturbi psicologici• Sul ruolo dell’eccesso o della carenza di alcuni
neurotrasmettitori, di alterazioni nei processi di inattivazione e di disfunzioni a livello dei recettori post-sinaptici nello sviluppo dei disturbi psicologici
Paradigma biologico
L’approccio biologico alla terapia si basa sulla ricerca di sostanze che ripristinino la funzione fisiologica alterata alla base del disturbo psicologico
Gli psicofarmaci per lo più agiscono sul sintomo e non sulle cause e perciò non ripristinano la funzione alterata