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S. Freud (1856-1939) Teoria psicoanalitica Ha un’importanza fondamentale negli studi sulla personalità. È considerata la prima concezione completa dell’individuo. Rappresenta una rivoluzione radicale dell’orientamento psicologico tradizionale indirizzato allo studio dei processi appartenenti al campo della coscienza. Suddivide la psiche in due parti: conscio ed inconscio . Attribuisce all’inconscio una predominanza sul conscio (metafora dell’ iceberg). Interesse principale Processi inconsci . Disturbi nervosi.

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S. Freud (1856-1939)

Teoria psicoanalitica Ha un’importanza fondamentale negli studi sulla personalità. È considerata la prima concezione completa dell’individuo. Rappresenta una rivoluzione radicale dell’orientamento psicologico

tradizionale indirizzato allo studio dei processi appartenenti al campo della coscienza.

Suddivide la psiche in due parti: conscio ed inconscio. Attribuisce all’inconscio una predominanza sul conscio (metafora dell’

iceberg). Interesse principale Processi inconsci. Disturbi nervosi.

Ambito e metodo d’indagine Clinico. Strumenti d’indagine Iniziale (trattamento dell’isteria):

ipnosi: direttiva (cfr. Charcot); non direttiva (cfr. Liébeault). Definitivo:

libere associazioni (cfr. Breuer).

Approccio Idiografico. Ricorso all’indagine intensiva in sostituzione di quella sperimentale. Carattere Qualitativo. Fonti analisi dei pazienti; auto-osservazione; osservazione del comportamento nella vita quotidiana; vaste conoscenze letterarie ed artistiche.

Criterio di validità Coerenza interna e convergenza degli indizi.

Punti centrali della teoria

Punti di vista Topico, dinamico, economico.

Suddivisione della psiche in Dimensioni principali: inconscio e conscio. Istanze fondamentali: Es, Io, Super-io. Principi fondamentali Determinismo psichico. Conservazione dell’energia.

Principi fondamentali

Determinismo psichico Ogni evento psichico è determinato causalmente ed è associato ad altri

eventi precedenti. Tutto ciò che avviene nella psiche ha una causa specifica. Conservazione dell’energia L’organismo costituisce un sistema energetico che opera in base al

principio di conservazione dell’energia. In natura si manifesta un unico tipo di energia che si trasforma

continuamente rimanendo costante nella quantità. L’energia naturale può trasformarsi passando dallo stato fisico a quello

organico e a quello psicologico. Viceversa, dallo stato psicologico, l’energia può passare agli altri due.

Dimensioni della psiche

Suddivisione fondamentale Inconscio e conscio.

Inconscio Costrutto ipotetico riguardante la spiegazione di vari fenomeni a

carattere patologico o normale, come: -nevrosi; -comportamento in stato ipnotico; -sogni e loro resoconti; -lapsus e dimenticanze.

Aspetti principali Latente: esperienze assenti provvisoriamente dalla coscienza. Rimosso: processi mentali mantenuti in stato di rimozione, lontano dalla

coscienza, a causa di forze di opposizione dette resistenze.

Punti di vista: topico e dinamico.

Distinzione tra: Cosciente (C), Preconscio (Prec) e Inconscio (Inc).

Cosciente: conscio, presente nella coscienza. Preconscio: latente, inconscio (momentaneamente) da un punto di vista

descrittivo. Inconscio: rimosso, dinamicamente assente dalla coscienza.

Modello principale di inconscio

Rimosso: dimensione profonda e fondamentale che consente la spiegazione di processi mentali che stanno alla base delle nevrosi e dei sogni.

Istanze della personalità Es Istanza posta all’origine della personalità.

Costituisce la parte oscura, inaccessibile e totalmente inconscia della personalità.

Comprende tutti i fattori psicologici ereditari presenti alla nascita. E’ intimamente connessa con i processi organici e da essi attinge la sua

energia. Fornisce agli altri sistemi l’energia operativa. Mantiene costante il livello di tensione dell’organismo (principio del

piacere). Utilizza come processi:

l’azione riflessa ed il processo primario. Ha contatto esclusivamente con i processi interiori e non è in grado di

distinguere tra mondo interno ed esterno.

Io Trasformazione della parte più superficiale dell’Es derivante dal

rapporto col mondo esterno. Distingue le immagini interiori da quelle provenienti dal mondo esterno. Opera in base al processo secondario fondato sul principio di realtà

(pensiero fondato sull’esame della realtà). Impedisce alla tensione di scaricarsi prima che sia disponibile l’oggetto

atto a soddisfare il bisogno. Non possiede energia autonoma. Utilizza l’energia proveniente dall’Es. Soddisfa le esigenze dell’Es mediandole con la realtà fisica e con quella

sociale rappresentata dal Super-io. Ha come fini principali: la conservazione dell’individuo; la riproduzione della specie.

Super-io Costituisce l’interiorizzazione, mediante introiezione, delle norme sociali

rappresentate dai genitori. Deriva dallo sviluppo della dinamica edipica. Opera per inibire gli impulsi dell’Es ed impone un controllo anche all’Io. Sostituisce fini ideali a quelli realistici in base ai quali opera l’Io. Non dispone di energia autonoma, ma utilizza quella proveniente dall’Es. Si suddivide in: Coscienza morale (deriva dalle punizioni e dalle proibizioni). Io ideale (deriva dalle gratificazioni e dalle approvazioni).

Configurazione e radici della coscienza Conscio Corrisponde alla coscienza: superficie dell’apparato psichico (spazialmente

più vicina al mondo esterno) legata ai processi dell’Io.

Suddivisione in sistemi : Percezione-Coscienza (P-C) e Preconscio (Prec.).

Percezione-Coscienza. Include: percezioni esterne e percezioni interne.

Percezioni esterne: provengono dagli organi sensoriali esterni. Percezioni interne: derivano da sensazioni e sentimenti interni; nascono da

diversi processi degli strati più profondi; hanno carattere elementare e primordiale; sono associate al piacere (tendenza al riposo) e al dolore (tendenza all’azione); possono restare inconsci o accedere direttamente alla coscienza.

Preconscio. È attiguo al sistema Percezione-Coscienza. Costituisce il deposito di processi legati a rappresentazioni verbali

originariamente coscienti. Deriva da stimolazioni sensoriali specifiche costituite da stimoli acustici

esterni verbalmente etichettati.

Origine e conformazione dell’Io

Radici dell’Io Alla base del suo sviluppo si collocano:

il sistema Percezione-Coscienza, il nucleo Preconscio, la percezione del proprio corpo.

Caratteristiche Istanza organizzata e coerente dei processi psichici che controlla il

rapporto col mondo esterno. Oltre all’aspetto psicologico, ne ha uno biologico.

Dimensione psicologica: In prevalenza conscia con una parte inconscia. Opera principalmente sul piano conscio mediante il processo secondario. La dimensione inconscia mette in atto processi di rimozione.

Dimensione biologica: Corrisponde all’Homunculus della corteccia somestesica. Costituisce il fondamento della percezione del corpo e del confine

interno/esterno.

Homunculus somestesico

Formazione del Super-io o Ideale dell’Io

Fondamenti dinamici Identificazione: prima manifestazione di un legame affettivo con un’altra

persona. Scelta oggettuale o investimento oggettuale: impiego di energia in un’azione o

un’immagine tendente a soddisfare un bisogno. Indifferenziazione originaria (fase orale) tra i due processi.

Reazioni iniziali dell’Io agli investimenti oggettuali dell’Es Se l’Io ha forze sufficienti: può accettarli o cercare di opporsi mediante rimozione. Se deve rinunciare: si verifica un’alterazione dell’Io, equivalente a “l’erigersi dell’oggetto

stesso nell’Io”.

Sviluppo La formazione iniziale del Super-io, avviene mediante l’identificazione con

entrambi i genitori e, successivamente, col padre (per il maschietto). Il processo dà luogo ad uno sviluppo complesso legato all’evoluzione della

dinamica edipica. Questa implica un rapporto problematico di tipo triangolare (bambino,

madre, padre) ed il carattere bisessuale dell’individuo. La soluzione è riconducibile al processo di trasformazione dell’Io

corrispondente all’erigersi dell’oggetto stesso nell’Io.

Dinamica elementare nel bambino maschio

- Precoce investimento oggettuale nei confronti della madre. - Constatazione di un impedimento paterno. - Ambivalente conflittualità nei confronti del padre. - Soluzione mediante identificazione paterna o materna. - Costituzione di un’alterazione dell’Io (più lontana dalla coscienza), che si

contrappone al restante contenuto dell’Io come Ideale dell’Io o Super-io.

Caratteristiche del Super-io Configurazione conscia con prevalente parte inconscia. Controlla l’Es e l’Io. Oltre all’aspetto psicologico ha anche un aspetto biologico ed uno sociale.

Implicazioni principali

Aspetto psicologico La parte inconscia può dar luogo a sensi di colpa. Questi sono legati a tensioni tra esigenze della coscienza morale e i

comportamenti dell’Io.

Aspetto biologico Le esperienze dell’Io, ripetute con frequenza ed intensità in generazioni

successive, si trasformano in esperienze dell’Es. Esse vengono trasmesse per via ereditaria. In tal modo, quando l’Io forma dall’Es il Super-io, farebbe emergere le

configurazioni arcaiche dell’Io.

Aspetti socio-culturali (Totem e tabù, 1912-13) Acquisizione filogenetica a partire dal complesso paterno di religione,

morale e sentimenti sociali. Essa deriva dall’identificazione con altri in base ad un comune Io ideale.

Motivazione e comportamento L’energia psichica costituisce la base del comportamento. L’Es e le sue pulsioni istintuali rappresentano il punto di collegamento tra

stato psichico ed organico.

Pulsioni istintuali Punto di passaggio tra l’energia fisiologica e quella della personalità. Hanno sede nell’Es, derivano dal metabolismo organico. Costituiscono la somma totale dell’energia disponibile per l’individuo. Si configurano come rappresentazioni psicologiche (desideri) di fonti

somatiche di eccitazione (bisogni). Sono elementi propulsori innati, caratterizzati da quattro elementi

fondamentali: - Fonte: condizione fisica di bisogno che determina un’eccitazione. - Meta: soppressione del bisogno. - Oggetto: insieme delle attività dirette ad assicurare l’elemento o la

condizione necessaria a soddisfare il bisogno. - Forza: intensità dell’energia derivante dal bisogno.

Modello omeostatico (o di quiete) Il comportamento deriva meccanicamente da spinte interne e si

interrompe quando cessa la tensione istintuale.

Carattere delle pulsioni istintuali deterministico: operano in maniera meccanica; regressivo: tendono al riposo; conservativo: tendono a ripristinare l’equilibrio organico.

Aspetti

Statico Comprende fonte e meta. Dà luogo alla sviluppo ed alla ripetizione meccanica della sequenza

(coazione a ripetere).

Variabile Riguarda l’oggetto. Consente la soddisfazione del bisogno mediante attività diverse:

spostamento dell’energia da un oggetto all’altro.

Pulsioni istintuali e comportamento (relazione non formalizzata) Forze pulsionali interne Forze esterne Il comportamento deriva meccanicamente da spinte istintuali interne tendenti all’estinzione del bisogno. L’attività si interrompe quando con la soddisfazione del bisogno cessa lo stato di tensione. Gli stimoli ambientali svolgono un ruolo secondario; possono favorire l’attività soltanto in presenza di una condizione di eccitazione.

Ambiente

Bisogno fisico

Eccitazione

Oggetto

Estinzione del bisogno

Comportamento

Dinamica della personalità.

Tipi di istinti o pulsioni : Istinti di vita; Istinti di morte. Istinti di vita. Rispondono al bisogno della conservazione dell’individuo e della

propagazione della specie. Si manifestano mediante la libido che comprende come aspetto principale

le pulsioni sessuali.

Proprietà delle pulsioni sessuali Derivano da bisogni organici legati alla stimolazione di particolari regioni

del corpo, o zone erogene: orale, anale, genitale. Nell’infanzia sono relativamente indipendenti; nella maturità tendono a

fondersi per conseguire il fine della riproduzione. La loro implicazione in sequenza in rapporto alle zone erogene caratterizza

lo sviluppo per stadi dell’individuo.

Istinti di morte. Derivano dal principio di costanza del Fechner. Questo fa parte del principio della tendenza alla stabilità della natura,

secondo il quale tutti i processi vitali tendono all’equilibrio del mondo inorganico, di cui la materia vivente è un’evoluzione.

Tendenze aggressive Derivazione degli istinti di morte : l’individuo lotta con gli altri perché il suo

desiderio di morte lotta contro gli istinti di vita.

Rapporto tra principio di costanza e il principio del piacere Inizialmente (Al di là del principio del piacere, 1920; L’Io e l’Es, 1922):

I due principi tendono a coincidere. Successivamente (Il problema economico del masochismo, 1924):

Il principio del piacere equivale ad una modifica del principio del Nirvana. Il principio del nirvana consiste nella tendenza della psiche ad abbassare la tensione proveniente dagli stimoli fino ad annullarla, per raggiungere la condizione di stasi del mondo inorganico corrispondente alla morte. La concezione deriva dal buddismo: stato ideale di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desideri delle passioni, delle illusioni derivanti dai sensi e, perrtanto, nell’annientamento della propria individualità. Nella revisione freudiana il principio del nirvana deriverebbe dalla pulsione di morte (Thanatos) e la sua trasformazione in piacere sarebbe da ascrivere alle pulsioni di vita (Eros).

Unità dell’energia psicologica Rapporti dinamici tra le pulsioni

I due tipi di pulsioni possono fondersi, neutralizzarsi o sostituirsi (L’Io e l’Es, 1922).

Ipotesi dello spostamento Esistenza di un’energia indifferenziata “spostabile” (nell’Io o nell’Es) in

grado di associarsi ad un impulso di vita o di morte, accrescendone l’investimento energetico.

Costituzione dell’energia spostabile Pulsioni erotiche trasformate, ossia libido desessualizzata e sublimata: si

atterrebbe al fine principale dell’Eros, che consiste nell’unione.

Proprietà dell’Io e dei processi di pensiero Il lavoro intellettuale può essere considerato come “sostenuto dalla

sublimazione di forze motrici erotiche” tendenti all’unificazaione.

Io ed angoscia

Condizioni di sviluppo dell’Io L’Io trasforma in strutture proprie (mediante identificazione e

sublimazione) gli investimenti libidici dell’Es in una condizione di pericolo.

Provenienza delle minacce: mondo esterno, pulsioni dell’Es, rigore del Super-io.

Tipi di angoscia corrispondente: reale; nevrotica; morale o di evirazione.

Caratteristiche dell’angoscia: Espressione di arretramento e disinvestimento energetico di fronte al

pericolo (L’Io e l’Es, 1922).

Causa del timore: Angoscia reale e nevrotica: sopraffazione da parte delle difficoltà provenienti,

rispettivamente dal mondo esterno e dall’Es. Angoscia morale: evirazione associata al conflitto edipico.

Revisione del concetto di angoscia (Inibizione sintomo e angoscia, 1925). Segnale tendente ad evitare un pericolo legato alle condizioni originarie di

perdita dell’oggetto materno nel trauma della nascita e nell’allattamento. Timore di evirazione come sviluppo successivo legata al pericolo di perdita

del genitale vissuto nella fase edipica. Meccanismi di difesa dell’Io Tecniche illusorie, di natura inconscia, utilizzate dall’Io per far fronte

all’angoscia ed alle tensioni.

Tipi principali di meccanismi di difesa

- Rimozione. Allontanamento dalla coscienza, mediante una controcarica, di una scelta oggettuale che provoca una tensione eccessiva.

- Proiezione. Attribuzione al modo esterno dell’origine dell’angoscia nevrotica o morale, o della presenza di un processo mentale inaccettabile per la propria coscienza.

- Formazione reattiva. Sostituzione di impulso che genera angoscia con il suo opposto.

- Fissazione. Arresto ad uno stadio di sviluppo per evitare l’angoscia derivante dal raggiungimento di uno stadio di sviluppo successivo.

- Regressione. Ritorno ad una fase precedente dello sviluppo al fine di evitare le esperienze traumatiche presenti in un particolare stadio evolutivo.

- Razionalizzazione. Giustificazione razionale, solitamente rigida ed intransigente, di un processo mentale non accettabile sul piano conscio.

- Compensazione. Soddisfazione di un impulso frustrato mediante un’attività sostitutiva di quella originaria.

- Sublimazione. Attività di soddisfazione sostitutiva, ottenuta mediante un processo di tipo superiore rispetto a quello originaria.

Personalità e carattere

Concezione della personalità Ha fondamento dinamico, evolutivo e non strutturale. Nella teoria, il termine carattere è usato come sinonimo di personalità.

Sviluppo della personalità Risultato dell’interazione di forze propulsive, oppositive o diversive. Avviene per stadi.

Stadi evolutivi Sono legati alla sequenza dell’implicazione delle zone erogene:

- Orale. - Anale. - Fallico. - Latenza. - Pubertà. - Genitale.

Completamento dello sviluppo Si conclude attorno al 5° anno di età.

Tipi di carattere Dal lavoro psicoanalitico emergono dei tipi principali di carattere: Anale. Quelli che si ritengono delle eccezioni. Nevrotico. Coloro che soccombono al successo. Delinquenti per senso di colpa.

Lo studio dei tipi non tende all’individuazione di configurazioni strutturali stabili, ma è rivolto all’analisi qualitativa delle cause del processo che conduce allo sviluppo di certi tipi di carattere (Carattere ed erotismo anale, 1908; Alcuni tipi di carattere tratti dal lavoro psicoanalitico, 1916).

In tal senso, i tipi di carattere costituiscono la cristallizzazione di un processo che tende alla stabilità, ma che è suscettibile di cambiamento in conseguenza di un adeguato intervento psicoanalitico.

Tipi di carattere

Tipo Caratteristiche Cause Anale Ordine, parsimonia,

ostinazione Trasformazione mediante formazione reattiva o sublimazione di forti pulsioni erogene infantili implicanti la zona anale. Conservazione di alcune abitudini.

Quelli che si ritengono delle eccezioni

Pretesa di privilegio ed esenzione da sacrifici

Episodio infantile vissuto come menomante ed ingiusto. Esigenza, per compensazione, di privilegio e risarcimento.

Nevrotico Problemi di adattamento come manifestazioni isteriche, fobie, ossessioni, compulsioni.

Frustrazione della libido: impedimento di soddisfazione attraverso mete conformi alle abitudini dell’Io. Soddisfazione inconscia attraverso il rimosso.

Tipi di carattere

Tipo Caratteristiche Cause Coloro che soccombono al successo

Crisi dopo il conseguimento di un successo ambito

Censura del Super-io (conseguenza di sensi di colpa edipici): tollera la soddisfazione di certi desideri nel pensiero, ma non nella realtà.

Delinquenti per senso di colpa

Commettere reati al fine di consentire la punizione

Angoscia di castrazione derivante dalla relazione edipica. Sostituzione di un’angoscia più profonda (castrazione) con una reale più controllabile).

Teoria freudiana Considerazioni sintetiche

Paradigma interpretativo Dinamico qualitativo. Deterministico e riduttivo. Idiografico, individuale e intensivo.

Validità Pregi Concezione ampia, innovativa ed originale.

Difetti Presenta dei limiti di coerenza interna, rigorosità, oggettività e

falsificabilità. Deve tener conto degli sviluppi delle conoscenze contemporanee

(patologia; fattori individuali; processi inconsci).

Evoluzione della teoria psicoanalitica

Orientamenti di studio Ampliamento del sistema teorico. Precisazione dei principi di base. Estensione dei settori d’indagine. Utilizzazione di metodi d’indagine e verifica esterni al colloquio.

Indirizzi principali Psicologia analitica (C.G. Jung, E. Neumann, M-L.Von Franz). Psicologia dell’Io (A. Freud, H. Hartmann; R. Fairbairn, M.M. Gill, G.

Klein, D. Rapaport, R. White). Indirizzo psico-sociale (A. Adler, E. Erikson, E. Fromm, K. Horney, H. S.

Sullivan). Psicologia delle relazioni oggettuali (E. Jacobson, H. Kohut, O. F.

Kernberg, M. Mahler, D.W. Winnicott); teoria dell’attaccamento (Bowlby).

Verifica sperimentale (Scuola di New York; Michigan State University).

Contributi fondamentali (cfr. Barron, Eagle e Wolitzky, 1992; Dazzi eDe Coro, 1992; Hall e Lindzey, 1978). Introduzione, da un punto di vista qualitativo, di numerosi elementi

che stanno alla base della concezione integrata contemporanea, come:finalismo, creatività, rifiuto del determinismo, globalità e unicitàdell’individuo, considerazione dei fattori esterni e della complessitàdelle interazioni (es. Hartmann: interazione circolare).

Riavvicinamento con gli interessi e la rigorosità della psicologiagenerale (es. psicologia psicoanalitica dell’Io; prospettivadell’attaccamento).

C. G. Jung (1875-1961).

Psicologia analitica Ricerca più ampia e meno rigida della psicoanalisi che si estende al campo

della normalità. Indirizzo pratico di tipo clinico, contrapposto a quello sperimentale. Considerazione congiunta di causalità e teleologia.

Concezione iniziale

Punto di vista psicobiologico Si fonda sul riconoscimento della struttura biologica della psiche (Conflitti

dell’anima infantile, 1909). - Questa fa parte delle manifestazioni della natura organica. - Essa ha in comune con gli organismi viventi la produzione di strutture

organizzate e orientate finalisticamente. - Si sviluppa e si estende progressivamente producendo consapevolezza, ossia

il sapere dell’Universo. All’interno della prospettiva psicobiologia si colloca una revisione

dell’interpretazione della sessualità.

Sessualità infantile E’ orientata alla comprensione intellettuale, non verso un oggetto sessuale.

Pensiero infantile È diverso dal pensiero adulto per qualità e consapevolezza (più vicino alle

creazioni fantastiche e mitiche). È caratterizzato da attività fantastica tendente alla maggiore gratificazione

(principio del piacere): sostituisce le interpretazioni realistiche.

Funzione polivalente Base comune: pensiero fantastico, pensiero razionale, sentimento religioso,

creatività artistica. La prospettiva consente l’integrazione di diversi punti di vista (es. quelli di

Freud e Adler) e il superamento di concezioni riduttive di tipo causale. L’integrazione ha un’importanza fondamentale, in quanto la complessità

della natura umana si può comprendere solo con la totalità delle diverse prospettive.

Sviluppo della teoria

Aspetti centrali Concezione dell’uomo si basa su una combinazione di causalità e teleologia

(determinismo e finalismo). Alla nascita, l’individuo è dotato di predisposizioni ereditarie selettive che

condizionano in parte il suo comportamento e il suo sviluppo. Il comportamento è determinato non solo dal passato individuale e dalla

ereditarietà biologica, ma anche dai fini e dalle aspirazioni per il futuro. L’uomo è soggetto ad un processo di sviluppo, spesso creativo, che è

orientato verso la completezza e l’universalità. Il l senso biologico della vita ha bisogno di una meta spirituale che indichi

la via da percorrere al di là dell’aspetto materiale dell’esistenza. . Le basi della personalità sono innate, inconsce, e presentano tracce di

strutture arcaiche universali. La personalità, alla nascita, è costituita da un tutto unitario e dà luogo a

sistemi differenziati e conflittuali in conseguenza di esperienze avverse. Nel corso della vita, attraverso lo studio e la conoscenza di se stesso,

l’individuo ricerca la totalità che lo caratterizzava alla nascita.

Configurazione della psiche

Istanze

Io cosciente. Inconscio personale e complessi. Inconscio collettivo ed archetipi; archetipi con configurazione autonoma: Persona, Anima, Animus, Ombra. Sé.

Orientamenti Introversione ed estroversione.

Funzioni Pensiero, sentimento, percezione, intuizione.

Istanze della psiche Io Corrisponde alla mente cosciente. Costituisce il centro della consapevolezza, dell’identità e della continuità

personale. Inconscio Riguarda ciò che non è presente alla coscienza. Comprende due aspetti principali: Inconscio personale. Inconscio collettivo.

Inconscio personale È costituito da contenuti mentali che possono accedere alla coscienza. È simile al preconscio freudiano. Comprende:

- Esperienze, un tempo coscienti, rimosse, represse, dimenticate. - Esperienze deboli che non hanno lasciato traccia cosciente. - Complessi.

Caratteristiche dei complessi Costellazioni di processi mentali organizzati attorno ad un nucleo centrale

che polarizza le esperienze. Il grado di polarizzazione può estendersi al coinvolgimento della totalità

dell’individuo.

Inconscio collettivo Costituisce il deposito ereditario delle tracce di memoria derivanti dal

passato ancestrale dell’uomo. E’ il sistema psichico dotato di maggiore influenza. È la base ereditaria sulla quale si sviluppano l’Io, l’Inconscio personale e

gli altri sistemi personali. Deriva dall’evoluzione specifica dell’uomo nella specie umana, e

dall’evoluzione generale della stessa specie umana dagli animali precedenti. È comune a tutti gli esseri umani a causa dell’identità del processo

evolutivo delle strutture cerebrali. Ciò consente di trasmettere ereditariamente la predisposizione alla

configurazioni di certe esperienze secondo strutture simili. Queste configurazioni si esprimono negli archetipi. Esse sono associate ad esperienze di particolare valore emotivo e

rilevanza vitale, che risultano ricorrenti e comuni nella storia dell’umanità.

Archetipi Configurazioni dell’Inconscio collettivo dotate di struttura universale e

di valenza affettiva: Grande Madre, Dio, Sole, Energia, Eroe, Vecchio, Demone ecc..

Archetipi con strutturazione psichica autonoma Persona. Anima. Animus . Ombra. Sé.

Persona Sorta di maschera derivante dall’utilità dalle esperienze sociali della

razza umana. Nasconde a sé e agli altri la vera natura delle caratteristiche individuali. Risponde alle esigenze delle convenzioni sociali. Svolge funzioni simili a quelle del Super-Io.

Anima Rappresenta l’archetipo femminile della personalità dell’uomo. Ha carattere erotico-emotivo. Animus Rappresenta l’archetipo maschile nella donna. Ha carattere raziocinante. Caratteristiche funzionali dell’Anima e dell’Animus Implicano una concezione bisessuale dell’essere umano, sia sul piano

biologico (secrezione di ormoni M e F), che su quello psichico. Sono condizionati da fattori biologici (cromosomi e ghiandole sessuali) e

dalla lunga esperienza di convivenza tra i due sessi. Favoriscono la comprensione tra i sessi, ma possono anche essere origine di

conflitti.

Ombra E’ costituita dai caratteri istintuali animali, ereditati dall’uomo in

conseguenza della sua evoluzione da forme di vita inferiore. E’ all’origine della concezione del peccato originale e del presentarsi alla

coscienza di contenuti spiacevoli e riprovevoli.

Sé’ Archetipo che rappresenta la tendenza dell’uomo verso l’unità. Centro dell’equilibrio, della stabilità e dell’unità della personalità intesa

come fine da raggiungere. Punto centrale che mantiene uniti gli altri sistemi in una condizione di

equilibrio e di stabilità. Rappresenta un punto virtuale, più che reale: costituisce lo scopo ultimo

dell’esistenza. Si manifesta a metà della vita (esige lo sviluppo adeguato dei vari sistemi

della personalità). Si configura come una spinta alla ricerca della totalità, specialmente

mediante la religione. Viene raggiunto solo raramente: Cristo e Budda sono le manifestazioni

storiche principali dell’archetipo del Sé. Si esprime attraverso diversi simboli.

Simbolo più importante del Sé Mandala. Circolo, configurazione circolare che rappresenta la totalità, l’unità e

l’equilibrio (Jung, 1976, trad. it.: Coscienza inconscio e individuazione, 1985).

È un simbolo sacro fondamentale delle religioni orientali. Si manifesta in vari contesti religiosi, nella magia, nell’alchimia, nelle

espressioni grafiche, nella danza, nei sogni e nella nevrosi.

Orientamenti e funzioni (Tipi psicologici, 1921)

Contenuti fondamentali della mente cosciente Due tendenze od orientamenti dell’energia mentale. Quattro attività o funzioni.

Orientamenti Introversione Orientamento verso la propria interiorità. Estroversione Orientamento verso il mondo esterno.

Caratteristiche degli orientamenti

Entrambi presenti nell’individuo: uno sul piano cosciente, l’altro sul piano inconscio.

Differenziano i tipi individuali.

Tipi psicologici Estroverso: Aperto, disponibile verso l’esterno. Introverso: Chiuso, cauto nei confronti dell’esterno.

Funzioni Pensiero

Processo ideativo e cognitivo. Tende a comprendere razionalmente la realtà naturale e individuale.

Sentimento

Funzione valutativa delle cose in rapporto al soggetto. Attribuisce ad esse giudizi di valore. Conferisce all’esperienza piacere e dolore (comprende: emozione, passione, affettività, come per Bleuler e Freud).

Sensazione

Funzione percettiva della realtà che determina le rappresentazioni concrete del mondo.

Intuizione

Percezione, attraverso processi dell’inconscio e di tipo subliminale, che consente di cogliere l’essenza più profonda della realtà.

Divisione in categorie Razionale: Pensiero, Sentimento (fanno uso del ragionamento). Irrazionale: Sensazione, Intuizione (basate sul processo percettivo).

Proprietà delle funzioni Risentono di influssi derivanti dal mondo istintuale. Presentano una parte superiore ed una inferiore rispetto al piano cosciente.

Distinzione Funzione superiore: la più sviluppata Funzione ausiliaria: sostituisce quella superiore in caso di impedimento o

difficoltà. Funzione inferiore: la meno differenziata; rimossa, inconscia, si esprime nei

sogni e nelle fantasie.

Classificazione completa dei tipi psicologici É costituita dalla differenziazione in introversione ed estroversione di

ciascuna delle quattro funzioni.

Formazione e sviluppo della personalità

La personalità individuale è il risultato di forze interne che operano su forze del mondo esterno le quali, però, determinano dei cambiamenti nelle stesse forze interne. Lo sviluppo implica l’intervento di tutti gli aspetti biologici, psicologici e

sociali della vita (Jung, 1928, trad. it. 1991) ed è indirizzato verso il conseguimento della individuazione. Nel corso dell’esistenza, il processo di individuazione si configura come

una ricerca della propria individualità. L’individuazione tende alla differenziazione dagli altri, alla

ricostituzione della totalità unitaria presente alla nascita e alla trascendenza.

Il processo è legato alla funzione trascendente che si esprime nella sintesi di conscio ed inconscio.

Personalità ed esperienza (relazione non formalizzata) Forze interne Forze esterne Il comportamento agisce sull’ambiente esterno in conseguenza di forze personali interne che operano sia in maniera causale che finalistica. Le forze ambientali, a loro volta, possono agire sui processi interni.

Ambiente

Ereditarietà Esperienza

Fini Comportamento

Aspetti essenziali dello sviluppo Distacco dalla inconsapevolezza e dalla indifferenziazione dell’inconscio

(Jung, 1928, trad. it. 1991). Educazione e cultura costituiscono elementi fondamentali per lo sviluppo

della conoscenza ed il progressivo distacco dall’inconscio. Abbandono fiducioso e razionalmente consapevole alla propria legge o

vocazione (voce interiore). Questa voce proviene dall’inconscio ed indica la strada verso lo scopo

della vita: individuazione ed unità (Jung, 1934, trad. it. 1991). Esempi di manifestazione della voce interiore emergono in riferimento ai

profeti, agli eroi ed altri personaggi di rilievo dell’umanità. La vocazione è presente in tutti gli individui ma si manifesta con forza ed

evidenza diverse in rapporto alla grandezza della personalità. Le spinte che si esprimono nella vocazione, nelle voce interiore, tendono

verso la completa attuazione del Sé.

Completa attuazione del Sé

Sintesi rappresentabile col punto centrale di una circonferenza, dove le quattro funzioni vengono situate in posizioni tra loro equidistanti.

Sintesi della personalità Pensiero Intuizione Sentimento Sensazione

Conscio

Inconscio

Obiettivo ideale della personalità

Le istanze, gli orientamenti e le funzioni possono opporsi, compensarsi o unificarsi in una sintesi.

La sintesi delle funzioni rappresenta lo scopo ideale, il fine ultimo verso cui tende la personalità.

Il Sé, la vocazione, la voce interiore, la funzione trascendente spingono l’individuo verso la totalità, l’equilibrio e la trascendenza.

La personalità intesa come realizzazione completa della natura umana è un obiettivo difficilmente raggiungibile.

Personalità e trascendenza Il concetto di personalità è indefinibile e non è riconducibile semplicemente

a fattori ereditari ed ambientali. Costituisce un problema, di ricerca, il quale richiede di tener conto di un

elemento irrazionale, una funzione, che spinge all’equilibrio e alla trascendenza.

Sin dalle origini dell’umanità, questa spinta è stata attribuita al mondo divino.

Il Sé, la vocazione, la voce interiore, la funzione trascendente, come impulsi verso la totalità, l’equilibrio e la trascendenza hanno un aspetto soggettivo ed uno oggettivo: L’aspetto soggettivo corrisponde al vissuto. Quello oggettivo corrisponde all’origine del vissuto, al suo contenuto. Questo contenuto proviene dall’inconscio, l’istanza più influente e stabile,

che ha un carattere universale ed è dotata di solidità superiore alla roccia o al metallo.

La spinta inconscia verso l’equilibrio ha carattere ineluttabile; agisce come il corso del fiume che trasporta inesorabilmente verso la foce.

L’affidamento alla voce interiore, tuttavia richiede il contributo della ragione.

Il sistema di energia individuale Il prevalere di un’istanza sulle altre (es:l’ Io sull’Inconscio, ecc.) è causa di

conflitti e tensioni. L’evoluzione equilibrata è causa invece di benessere e distensione. La tensione, tuttavia, è fonte di energia. Da un punto di vista dinamico, l’individuo costituisce un sistema semi-

chiuso: acquisisce energia con la nutrizione e la cede con il lavoro muscolare.

Come conseguenza, la personalità non può raggiungere uno stato di perfetta stabilità.

L’energia psichica L’energia utilizzata dalla personalità è costituita dall’energia psichica. Essa deriva dai processi metabolici del corpo , ma non si identifica con

quella fisica (o almeno, Jung non si esprime chiaramente in merito). Tra le due energie c’è un rapporto di interazione. L’energia psichica può essere intesa come un’ipotesi, non come un

fenomeno concreto. Essa si manifesta come forza in atto o in potenza, ed opera secondo due

principi : equivalenza ed entropia, i quali corrispondono rispettivamente al I° ed al II° principio della termodinamica.

Secondo il principio di equivalenza, se un’attività diviene più debole, l’energia ad essa legata non va perduta, ma riappare in un’altra attività (es.: l’energia spostata dall’Io può comparire in un’altra istanza come la Persona, l’Ombra, ecc.).

In base al principio di entropia, la distribuzione di energia nella personalità tende ad equilibrarsi, passando da una condizione di maggiore concentrazione ad una in cui l’intensità è inferiore.

Equilibrio ideale e funzione trascendente La condizione ideale verso cui tende la personalità è quella di equilibrio

ma, essendo il sistema semi-chiuso, questa condizione non è facilmente raggiungibile.

La funzione trascendente opera per raggiungere l’unione degli opposti, spingendo verso l’ideale della totalità e dell’equilibrio.

Il raggiungimento di questa condizione di equilibrio tra le diverse funzioni del pensiero consente la conciliazione degli opposti e la comprensione della totalità.

Jung si colloca, così, al confine tra pensiero razionale e irrazionale, tra il mondo della scienza e quello dei valori, tra il piano materiale e la trascendenza. Si pone in una dimensione in cui il pensiero cosciente e razionale può essere applicato sino ad un limite che rappresenta il punto di equilibrio con i processi irrazionali ed inconsci.

Teoria junghiana Considerazioni sintetiche

Paradigma interpretativo Dinamico clinico. Deterministico e finalistico. Personale.

Pregi Originalità. Ampiezza. Superamento del determinismo. Integrazione delle funzioni e delle sfere psichiche. Apertura verso concezioni dimensionali e studi quantitativi.

Difetti Limiti di oggettività. Tendenza allo sbilanciamento verso concezioni trascendentali.