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SEMPLIFICAZIONI DEMANIO Incentivi per chi vende L’obiettivo è rilanciare delle privatizzazioni anche per le partecipate dagli enti locali, in particolare nel trasporto locale e nei servizi igienici e ambientali. Entro il 31 dicembre 2015. L’incentivo principale (oltre a una serie di misure fiscali allo studio) che il governo offre sarebbe soprattutto il prolungamento della durata della concessione Possibile riforma della Tari Per la gestione dei rifiuti non manca una sorpresa non di poco conto sul lato della fiscalità locale: con l’obbligo di definire ambiti territoriali ottimali almeno su scala provinciale (per evitare la frammentazione) il governo dovrebbe riformare anche la Tari, la tassa sui rifiuti che oggi ha una competenza esclusivamente comunale. Progetti di sviluppo Si pensa a «progetti di sviluppo» su aree pubbliche date in concessione o in diritto di superficie a due tipologie di soggetti promotori: i fondi comuni di investimento immobiliare o «soggetti imprenditoriali stabiliti nella Ue che abbiano forma unitaria» e che abbiano esperienze nella valorizzazione o di sviluppo immobiliare Dismissioni più rapide Procedure di cessione degli immobili della Difesa più rapide e due norme che vorrebbero facilitare la dismissione: l’esonero dall’obbligo di rendere in sede di atto di compravendita la dichiarazione di conformità catastale a pena di nullità dell’atto e la possibilità di acquisire l’attestato di prestazione energetica (Ape) in un momento successivo PARTECIPATE RIFIUTI Gli interventi

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4Il Sole 24 Ore

Giovedì 14 Agosto 2014 - N. 222

SEMPLIFICAZIONI

DEMANIO

Incentivi per chi vendeL’obiettivoèrilanciaredelleprivatizzazioniancheperlepartecipatedaglientilocali, inparticolareneltrasportolocaleeneiserviziigienicieambientali.Entroil31dicembre2015.L’incentivoprincipale(oltreaunaseriedimisurefiscaliallostudio)cheilgovernooffresarebbesoprattuttoilprolungamentodelladuratadellaconcessione

Possibile riforma della TariPerlagestionedeirifiutinonmancaunasorpresanondipococontosullatodellafiscalitàlocale:conl’obbligodidefinireambititerritorialiottimalialmenosuscalaprovinciale(perevitarelaframmentazione)ilgovernodovrebberiformareanchelaTari,latassasuirifiuticheoggihaunacompetenzaesclusivamentecomunale.

Progetti di sviluppoSipensaa«progettidisviluppo»suareepubblichedateinconcessioneoindirittodisuperficieaduetipologiedisoggettipromotori:i fondicomunidiinvestimentoimmobiliareo«soggettiimprenditorialistabilitinellaUecheabbianoformaunitaria»echeabbianoesperienzenellavalorizzazioneodisviluppoimmobiliare

Dismissioni più rapideProceduredicessionedegliimmobilidellaDifesapiùrapideeduenormechevorrebberofacilitareladismissione:l’esonerodall’obbligodirendereinsedediattodicompravenditaladichiarazionediconformitàcatastaleapenadinullitàdell’attoelapossibilitàdiacquisirel’attestatodiprestazioneenergetica(Ape)inunmomentosuccessivo

La lunga crisiLE MISURE IN CANTIERE

PARTECIPATE

I NUMERI

RIFIUTI

Giorgio SantilliROMA

Comincia a prendere for-maildecretosblocca-Italiaoal-meno alcuni dei pezzi che locompongono. Una riunione dicoordinamento complessiva efinalesi terràaPalazzoChigi lu-nedì 25 agosto, al rientro dallapausa estiva, ma in queste oresononumerosi i testichevengo-no scambiati fra la PresidenzadelConsiglioe isingoliministe-ridopol’incontrodegliuffici le-gislatividivenerdìscorso.Seal-le bozze che circolano non èpossibile dare ancora il valoredel testocompiuto, inmolticasisi comincia a definire un orien-tamento attuativo delle lineeguida, assai vaghe, annunciateda Matteo Renzi il 1˚agosto.

Sudemanioepartecipate,peresempio, appare chiaro dai testidi questi giorni lo sforzo di rida-respazioasoggettiprivatiperat-trarre nuovi capitali e nuoveenergie imprenditoriali. Per ildemaniosipartedalbilancioim-pietoso che «le attuali procedu-redidismissioneevalorizzazio-ne hanno mostrato di non pro-durre risultati concreti» e che«visonomoltibenipubblicinonutilizzatiperiqualisarebbepos-sibiletrovareinvestitoriinteres-satiseessifosseromessisulmer-catoacondizioniaccettabili».Sipensa quindi a «progetti di svi-luppo» su aree pubbliche datein concessione o in diritto di su-perficieaduetipologiedisogget-ti promotori: i fondi comuni diinvestimento immobiliare o«soggettiimprenditorialistabili-ti nella Ue che abbiano formaunitaria e che possono docu-

mentare di aver condotto a ter-mine nei sette anni precedentialla data di entrata in vigore delpresente decreto almeno unaoperazione di valorizzazione odi sviluppo immobiliare di im-porto almenopari a quella dicuiallo studio di fattibilità richie-sto». Lo studio di fattibilità da-rebbe il via all’iter: sul modellodel promotore infrastrutturale,dovrebbe definire tutti gli inter-ventiproposti, lerisorse, levolu-

metrie, gli investimenti, la dura-tadellaconcessioneodeldirittodi superficie e dovrà comunqueescludere ricadute di finanzapubblica. Il promotore dovràprevedere come controvaloredel periodo diconcessione odeldiritto di superficie «un prede-terminatostockdialloggidiedi-lizia pubblica trasferiti gratuita-mente all’ente locale». Si ipotiz-za nel testo anche la partecipa-zionediCassadepositieprestitio della Cdp Investimenti Sgr,

conmodalità tutte dadefinire.Iltestocontieneancheunpac-

chetto cospicuo di semplifica-zionipersveltireleproceduredicessionedegliimmobilidellaDi-fesa e due norme che vorrebbe-rofacilitare ladismissionedibe-ni demaniali: l’esonero dall’ob-bligodirendere insedediattodicompravendita la dichiarazionediconformitàcatastaleapenadinullitàdell’attoe lapossibilità diacquisirel’attestatodiprestazio-ne energetica (Ape) in un mo-mentosuccessivoagli atti di tra-sferimentodell’immobile.

Rilancio delle privatizzazionianche per le società partecipatedagli enti locali, in particolarenei settori del trasporto locale edei servizi igienici e ambientali.Operazioni da compiere entro il31 dicembre 2015, dice il testo.Due le vie maestre: la quotazio-ne in Borsa di almeno il 60% delcapitale oppure la scelta con ga-ra di un partner industriale qua-loral’ente localedecidessedi te-nere il 50,01% delle azioni e dicollocare una quota minoritariain Borsa (al partner andrebbe laquota restante). La quotazionein Borsa è comunque il pernodell’operazioneancheperlecon-dizioniditrasparenzachedareb-bealle operazioni.

L’incentivoprincipale(oltreauna serie di misure fiscali allostudio) che il governo offre sa-rebbe soprattutto il prolunga-mentodelladuratadellaconces-sione che le bozze circolantiestendonofinoa22annieseime-si, il limite massimo consentitodalla Ue con il regolamento1370/2007 (relativo in realtà alsolotrasportolocale).Larelazio-

negarantisceilrispettodeiprin-cipiocomunitari.Lebozzequan-tificano in 10 miliardi l’aumentodelvaloredelle«societàquotan-de» di questi settori qualora tut-tiglienti localiinteressatiaderis-sero alla strada ipotizzata. Altrivantaggi sarebbero «il rafforza-mento dimensionale dell’aggre-gato industriale» e soprattuttonel Tpl «la quotazione in Borsafavorirebbe la creazione diplayer regionali che potrebberoanche procedere rapidamenteall’interazione ferro-gommachestentaa decollare».

Per la gestione dei rifiuti nonmanca una sorpresa non di po-co conto sul lato della fiscalitàlocale: con l’obbligo di definireambititerritorialiottimalialme-no su scala provinciale - conte-nuto nel testo - il governo do-vrebbe riformare anche la Tari,la tassa sui rifiuti che oggi hauna competenza esclusivamen-te comunale. Nelle intenzionidell’Esecutivo,congliAtoper lagestionedeirifiutiurbanieassi-milati, delimitati secondo i pia-ni regionali, si proverà, tra l’al-tro:asuperarelaframmentazio-ne con una gestione integratadei rifiuti; determinare adegua-te dimensioni gestionali sullabase di parametri fisici, demo-grafici, tecnici e sulla base delleripartizioni politico-ammini-strative; valorizzare le esigen-ze.GliAto, inoltre,nei5annisuc-cessiviallalorocostituzionedo-vranno raggiungere l’autosuffi-cienza di smaltimento anche ri-correndo alla cooperazione e alcollegamento con altri soggettipubblici e privati.

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TARISi lavora alla gestionedei rifiuti urbanicon gli Ambiti territorialiottimali (Ato)di livelloalmenoprovinciale

Giorgio SantilliROMA

Matteo Renzi e GrazianoDelrio sono pronti a ridurredal50 al26%ilcofinanziamen-to nazionale ai fondi Ue2014-2020 per le tre grandi re-gioni del Sud che sono in fon-do alla classifica per capacitàdi spesa: Campania, Calabria eSicilia.Aconsentirel’operazio-ne sono i regolamenti Ue cheper le aree "obiettivo 1 conver-genza" prevedono un cofinan-ziamento nazionale minimodel 26%. Tenendo conto solodeiduefondiprincipali, ilFon-do europeo per lo sviluppo re-gionale(Fesr)e ilFondosocia-le europeo (Fse), la dotazionedi fondi Ue 2014-2020 è di6.860 milioni per la Sicilia,6.326 milioni per la Campaniae3.031per la Calabria.

Il taglio al cofinanziamentosignifica un risparmio di 8 mi-liardi nell’arco dei sette anni(oltre 10 miliardi consideran-doifondiagricoli)checonsen-tirebbe anche per il biennio2014-2015 una minore iscrizio-ne nel bilancio statale di som-me dell’ordine di almeno 1-1,5miliardi. Un altro "tesoretto"(insiemeaquelloperlariduzio-nedellaspesadi interessi deri-vantedallariduzionedeirendi-mentisuititolidistato)chetor-nerà utile al governo nella ma-nutenzione dei conti pubblici2014perevitare disforare il 3%dideficit-Pil,nellamessaapun-to della legge di stabilità 2015 eprobabilmente anche per ac-crescere i fondidestinati aedi-lizia scolastica e dissesto idro-geologico. Alle scuole, d’altraparte, il Cipe ha già ridestinato400milioninonspesidellapro-grammazione 2007-2013 e ieriRenzi, intervenendo all’Expo,hadettochiaramenteche«tut-ti i fondinon spesidalle Regio-ni saranno destinati alle scuo-le».Una norma cheè già anda-ta inquestadirezione,conpar-ticolareattenzioneall’efficien-tamentoenergeticodegliedifi-ci pubblici, era già contenutanel decreto competitività, mail governo potrebbe accelera-reulteriormenteinquestosen-soconildecretoleggesblocca-Italiadel 29agosto.

Ieri peraltro sia Bruxellescheilsottosegretarioallapresi-denza del Consiglio, GrazianoDelrio, hanno smentito che cisarebbero ulteriori ritardi nel-la definizione dell’accordo fraItaliaeUesullaprogrammazio-nedeifondi2014-2020,comeaf-fermatodalquotidianoRepub-blica. «I negoziati con Romasull’accordo di partenariatoperil2014-2020-hacommenta-toierilacommissione-sonoal-la fine. Per questo non c’è ri-schiochel’Italiapossaperderei 41 miliardi di fondi Ue dellaprogrammazione».

Dal canto suo, Delrio, con-fermando che i fondi non sa-rannopersi, ha ribadito la vo-lontà del governo italiano dichiudere l’intesa con Bruxel-les «a settembre, secondo ilcronoprogramma già defini-to». A suggellare la posizio-ne italiana anche le paroledel premier: «Spendere me-glio i fondi è obiettivo di que-sto governo».

L’articolo di Repubblica fa-ceva riferimento alla lettera diosservazionichelacommissio-ne Ue ha inviato al governo diRomapiùdi unmese fa:conte-neva la seconda ondata di os-servazioniall’accordodiparte-nariatoitaliano,dopoquellain-viata a maggio. Si tratta di undocumento largamente noto(si veda l’articolo di Beda Ro-mano sul Sole 24 Ore del 10 lu-glio)chechiedecorrezioniperrafforzare la capacità di spesadelle amministrazioni italiane(maanchelaconfermadell’im-pianto generale, ribadito nellasecondaversionedell’accordoinviato a Bruxelles dal gover-

no).Notesonoancheleprinci-palirispostegiàdatedalgover-no di Roma e in particolare dalDipartimento per le politichedisviluppo(Dps), cheèal cen-trodelloscambiotecnicodios-servazionie contromisureconBruxelles: in particolare l’Ita-lia punta sullo strumento delPra, Piano di rafforzamentoamministrativo, che tutte leamministrazionititolaridifon-diUedovrannoadottare(sive-dal’articolodiGiuseppeChiel-lino sul Sole 24 Ore del 31 lu-glio). Oltre, ovviamente, al de-collo dell’Agenzia per la coe-sione territoriale che interver-ràsul frontedel«sostegnotec-nico» alle amministrazioni ti-tolaridei fondi.

L’annuncio del ridimensio-namento della quota di cofi-nanziamento,chepassaperunaccordoconleRegioniinteres-sate e per un sì formale dellaConferenzaStato-Regioni,po-trebbearrivaredalpremiergiàogginellatrasfertacheloporte-rà a toccare il territorio delletreregionimeridionali.

Lanorma,chedovràmodifi-care la disciplina dei cofinan-ziamenti al ciclo Ue 2014-2020contenutanellaleggedistabili-tà 2015 (articolo 1, comma 6),potrebbe pure trovare postonello sblocca-Italia di fine me-se. Nell’accordo che Renzi siaccinge a sottoscrivere con igovernatori sarà comunqueinevitabileuna clausola che ri-destini quelle risorse a inter-venti di investimento nellestessearee.Maquestopotràes-serefattoconmodalitàetempiche consentano comunque unrisparmio per i primi due annidel ciclo, tanto più che la nuo-vaprogrammazionenonpotràcomunque partire operativa-mente, in termini di spese, chea2015avanzato.

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Il premier. Oggi in trasferta nel Mezzogiorno

Lo sblocca-ItaliaIn vista del coordinamento fissato per il 25 agostoarrivano i primi testi dell’articolato su singoli aspetti

Pagamenti. Ieri il provvedimento del Tesoro

Gli interventi

Programmazione 2014-2020Ue: non c’è rischio per i 41 miliardi - Delrio: intesaa settembre - Renzi: alle scuole le risorse non spese

Marzio BartoloniPronti 3 miliardi per gli enti

locali che devono smaltire i lorodebiti con le imprese. Da ieri efino al 15 settembre Comuni eProvince potranno fare richie-sta di anticipazioni di liquiditàpersaldarelefatturedeifornito-ri accedendo alla fetta più gros-sa – 3 miliardi – della tranche da6 miliardi che è stata sbloccatadaldecretoministerialedel15lu-glio 2014 in attuazione del Dl Ir-pef di aprile scorso voluto dalpremier Renzi. Il decreto asse-gna infatti altri 2,2 miliardi a Re-gioni e Province autonome per

estingueredebitidiversidaquel-lifinanziariesanitarie800milio-ni per pagamenti degli enti delSsn. Fondi questi che arriveran-no a destinazione a breve e a cuisiaggiungonoaltri2miliardiperle società partecipate dagli entilocali e 550 milioni per i debitidei ministeri per per una dotecomplessivadi8,8miliardidian-ticipazioni di liquidità previstidalDl Irpef.

I tre miliardi per gli enti loca-li,sbloccatiiericonunprovvedi-mento del direttore generaledel Tesoro, serviranno a pagaredebiti certi, liquidi ed esigibilimaturatial31dicembre2013,ov-vero debiti per i quali sia stataemessa fattura o richiesta equi-valente di pagamento entro ilpredetto termine, oppure an-chedebitifuoribilanciochepre-sentavano i requisiti per il rico-noscimento alla fine dello scor-so anno. Il provvedimento fissain particolare criteri e modalitàdi accesso e lo schema di con-tratto tipo di anticipazione. Pergli enti locali sarà possibile sca-ricare domanda di anticipazio-ne, schema di contratto tipo e

schemacertificazionepagamen-to debiti sul sito web apposito(debitipa.mef.gov.it).

Va ricordato che il decretoministeriale di metà luglio cheha sbloccato la tranche da 6 mi-liardi prevede che la ripartizio-nepotràesseremodificata,sullabasedellerichiestediaccessoal-le tre sezioni avanzatedagli entiterritoriali interessati (in que-sto caso occorrerà un ulterioredecretoattuativo).Con la misu-ra varata ieri dall’Economia siaggiunge un altro tassello alcomplesso puzzle del piano pa-gamenti dei debiti Pa. Il cui mo-tore nelle ultime settimane hacominciato a girare più veloce-mente grazie all’approvazionedi una serie di misure da partedel Governo. Un’accelerata cheperò potrebbe non bastare perrispettarei tempidellatabelladimarcia indicata dal premierRenzi che ha promesso di paga-re il monte debiti di 60 miliardidella Pa entro il 21 settembre,giornodiSanMatteo.Un’impre-sadifficilesenonimpossibilevi-stocheaduemesidaquelladata–risaleal21 lugliol’ultimomoni-toraggio del ministero dell’Eco-nomia–risultanopagatiaicredi-tori26,1 miliardidi euro.

Tra le ultime iniziative van-no comunque segnalate oltre alprotocollo siglato al Mef il 21 lu-glio da tutti gli attori in campo(Abi, Cdp, Anci, Regioni, Con-findustria, Rete Imprese, Ance,commercialisti) per far marcia-re a pieno ritmo la macchinasblocca debiti Pa anche l’opera-tività dallo scorso 5 agosto – do-po la firma di una convenzionecon l’Abi – del plafond di 10 mi-liardi di Cassa depositi e presti-ti. Un passaggio, questo, cheapre la porta all’operazione dicessione dei crediti vantati dal-le imprese nei confronti dellaPubblicaamministrazione.Cas-sa potrà acquisire dalle banchee dagli intermediari finanziari icreditiscontatidalleimprese,ri-definendo poi in favore della Patermini e condizioni di paga-mentodei relativi debiti.

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TESORETTO PER I CONTILerisorse saranno poirecuperateper investimentinellestesse areema i contidello Stato sarannoalleggeritinel 2014 e 2015

LA RIPARTIZIONEAssegnati 2,2 miliardialle Regioni per debitidiversi daquelli finanziariesanitari e 800 milioni perpagamentidegli enti del Ssn

LE MISURE ALLO STUDIOSarà ridotta la quotanazionale dal 50 al 26% perCampania, Siciliae Calabria:èconsentito daregolamentiUe, serve intesa con le regioni

Debiti Pa, 3 miliardiper gli enti locali

Fondi Ue: il governotaglia i cofinanziamential Sud per 8-10 miliardi

Demanio e partecipate, largo ai privatiPromotori su aree e immobili pubblici, concessioni lunghe per le spa locali che saranno quotate

26%Confinanziamento fondi UeIlgovernoèprontoaridurredal50al26%ilcofinanziamentonazionaleaifondiUe2014-2020perletregrandiregionidelSudchesonoinfondoallaclassificapercapacitàdispesa:Campania,CalabriaeSicilia.Tenendocontosolodeiduefondiprincipali,ilFondoeuropeoperlosvilupporegionale(Fesr)eilFondosocialeeuropeo(Fse),ladotazionedifondiUe2014-2020èdi6.860milioniperSicilia,6.326perCampaniae3.031perCalabria

8-10 miliardiIl risparmioConiltaglioalcofinanziamentosipuntaarisparmiare8miliardineisetteanni(oltre10miliardiconsiderandoifondiagricoli)checonsentirebbeancheperilbiennio2014-2015unaminoreiscrizionenelbilanciostataledisommedell’ordinedialmeno1-1,5miliardi.Sommeutilinellamanutenzionedeicontipubblici2014pernonsforareil3%dideficit-Pil,nellamessaapuntodellaleggedistabilità2015eforseancheperaccrescereifondiperediliziascolasticaedissestoidrogeologico

I SETTORIGare per partner industrialeeBorsa: per trasporti e rifiutisi ipotizza affidamento di22 anni e mezzo. Agli enti localimaggiorvaloreper10miliardi