social media marketing base
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Slide del corso base di social media marketingTRANSCRIPT
SOCIAL MEDIA MARKETINGcome dialogare con i
nativi digitali
giovedì 9 maggio 13
PSY - GANGNAM STYLE15/LUG/2012 - 1.583.508.184 VIEW
giovedì 9 maggio 13
L’EVOLUZIONE DEL PANORAMA MEDIALE
giovedì 9 maggio 13
VECCHI E NUOVI MEDIA
Prima di cominciare precisiamo che il web (nato nel 1991) è considerato un nuovo medium.
Quando si parla di stampa, radio e televisione, si suole dire comunicazione "tradizionale".Quando si tratta di web, e derivati, la terminologia usata è comunicazione "non convenzionale" o "non tradizionale".
Ad essere tradizionale, e non tradizionale, non è il mezzo in sé, ma l'uso che se ne fa.
giovedì 9 maggio 13
COMUNICAZIONE TRADIZIONALE
La comunicazione tradizionale sfugge al controllo rendimento (ROI). E' difficile misurare il rapporto tra la spesa, sostenuta per la comunicazione, e il guadagno, ricevuto grazie alla comunicazione.
giovedì 9 maggio 13
COMUNICAZIONE NON TRADIZIONALE
La comunicazione "non convenzionale" (o non tradizionale) si basa su nuove strategie comunicative ed esperienziali (per es. guerrilla, viral, buzz ecc...).
Ci sono due importanti differenze rispetto alla "vecchia" comunicazione: la misurabilità e il dialogo con l'utente.
giovedì 9 maggio 13
CAMBIAMENTO DEI MERCATI COL WEB 2.0
L'azienda può anche decidere di non interessarsi del web ma deve sapere che il web si è già interessato di lei.
giovedì 9 maggio 13
ENTERPRISE 2.0
Si parla di Enterprise 2.0 quando l'impresa sposa i social software, tipici del web 2.0, che portano l'impresa a cambiare sia da un punto di vista sociale che organizzativo. A cambiare è il modo di concepire le relazioni lavorative: con e tra i dipendenti, con i collaboratori esterni, con i clienti.
giovedì 9 maggio 13
LA CRISI DELLA PUBBLICITÀ TRADIZIONALE
Per conquistare un pubblico “infedele” sempre meno consumatore passivo e sempre più navigatore attivo – in quanto produttore di contenuti grazie alle potenzialità del web 2.0 e all’ effetto dirompente del passaparola online (word of mouth) – ormai molte imprese si sono rese conto che non ci si può più affidare solo ai canali e allo stile della pubblicità trazionale per promuovere i propri prodotti o servizi.
giovedì 9 maggio 13
SOCIAL NETWORK, SOCIAL MEDIA E SOCIAL WEB
1. i social network connettono le persone, i social media connettono i contenuti:
2. il social networking è un sottoinsieme dei social media. Il social network è un mezzo attraverso cui un’impresa attua una strategia di presenza sui social media;
3. il social networking riguarda le persone, i social media riguardano ciò che le persone pensano;
4. un social media è un qualunque strumento che consente la comunicazione o la condivisione tra due o più persone, mentre un social network è una rete che usa una combinazione di strumenti online di social media per connettere persone e creare gruppi;
5. i social Web sono l’insieme delle piattaforme che consentono agli utenti di interagire e socializzare online attraverso strumenti e tecnologie quali i social media.
giovedì 9 maggio 13
MEDIA BUILDING & MEDIA BUYING
Nel media buying e nel marketing ogni singolo media ha la sua value proposition, i suoi obiettivi e i suoi valori, che rendono ogni mezzo di comunicazione diversamente efficace nelle varie aree del marketing. Gli spot televisivi aiutano il brand a creare un impatto emotivo nei confronti del pubblico, mentre le riviste sono l’ambiente ideale per le immagini e fotografie di grandi formati. Direct response marketing, direct mail, directory advertising e telemarketing sono invece strumenti utili a generare l’immediata richiesta di un prodotto o servizio.
giovedì 9 maggio 13
MEDIA BUILDING & MEDIA BUYING
In questo scenario, che ruolo occupa il marketing online? Sappiamo che è uno strumento fantastico per la direct response. Google AdWords ha rimpiazzato le Pagine Gialle e la lead generation si è spostata da direct mail e telemarketing ai banner e all’email. L’online ha decimato i vecchi media nell’ambito della direct response.
giovedì 9 maggio 13
MEDIA BUILDING & MEDIA BUYING
Ma cosa accade quando si parla della creazione/costruzione di un marchio, ovvero di brand building? La risposta è che gli attuali formati pubblicitari sono oramai inefficaci se non coadiuvati da una presenza online rispetto al passato, perlomeno quando si tratta di creare una connessione col pubblico di età inferiore ai 40 anni. E se non sono così efficaci, perché non dovrebbero riuscire a togliere i soldi dei brand dalla TV? I soldi dovrebbero spostarsi solo perché le persone passano più tempo online che davanti alla TV!
giovedì 9 maggio 13
IL WEB DIVENTA PIÙ “LIQUIDO”
Internet è uno spazio che si muove velocemente, che si reinventa, e che esce dagli schemi più stretti delle leggi che ci hanno guidato finora, fino ad uscire anche dai confini che lo schermo ci impone: non siamo più noi a costruire siti web adattandoci agli spazi che lo schermo ci offre, ma è lo stesso schermo che si adatta agli spazi mobili che creiamo noi. Un sito web ha un punto d’accesso che non necessariamente deve essere l’Home Page, perché tutto diventa Home Page.
giovedì 9 maggio 13
A DRAMATIC SURPRISE ON A QUIET SQUARE
11/APR/2012 - 45.171.605 VIEWgiovedì 9 maggio 13
MARKETING DIGITALE STRATEGICO E DIGITAL BRANDING
giovedì 9 maggio 13
DIGITAL BRANDING
L’obiettivo di queste attività è lo sviluppo di una strategia per la presenza evoluta online, volta a creare un posizionamento coerente, differenziale e difendibile in rete, in grado di incrementare la visibilità, alimentare un dialogo con tutti i pubblici di riferimento, e sostenere la reputazione della marca attraverso la creazione persistente di valore per differenti pubblici.
giovedì 9 maggio 13
OBIETTIVO
1. aumentare la visibilità e la credibilità in rete per raggiungere i propri pubblici in modo efficace ed efficiente creando relazioni basate sulla reciproca fiducia;
2. creare una migliore connessione con i vari pubblici differenziando la comunicazione in rete in funzione dei loro specifici interessi;
3. leggere ed interpretare i segnali deboli, le tendenze di mercato e le informazioni rilevanti, utilizzando gli strumenti della rete per alimentare il proprio sistema informativo di marketing;
4. sviluppare processi di business collaborativo per ottenere un differenziale competitivo.
giovedì 9 maggio 13
ATTIVITÀ PREVISTE1. analisi del contesto per la comunicazione digitale, per la comprensione dell'evoluzione dei
paradigmi e dei modelli di comunicazione, dei processi di fruizione dei media, delle tecnologie abilitanti, degli scenari strategici, delle tendenze e della concorrenza, al fine di definire le migliori opportunità per la creazione di una presenza evoluta online;
2. advisory, per aiutare il management di imprese ed organizzazioni a cogliere le sfide dell'economia digitale, valutando rischi e le opportunità al fine di creare un posizionamento digitale sostenibile;
3. sviluppo di piani strategici, per orientare le persone in azienda verso i nuovi obiettivi strategici da conseguire attraverso la creazione di una presenza distintiva , differenziale e difendibile online ;
4. sviluppo di piani operativi, per guidare l'azienda verso l'implementazione delle strategie di comunicazione digitale e per guidarla nel processo di creazione, aggregazione e distribuzione di contenuti rilevanti per i suoi differenti pubblici;
5. re-design dei processi di comunicazione digitale e collegamento ai processi di business;
6. re-design dei contenuti per la comunicazione digitale, per aiutare le imprese e le organizzazioni a definire, i format, le modalità e i contesti di comunicazione, più adatti in funzione degli obiettivi strategici prefissati.
giovedì 9 maggio 13
GLI STRUMENTI1.valutazione critica delle fondamenta strategiche per la creazione di una
presenza evoluta online;
2.analisi del posizionamento competitivo sui media digitali;
3.valutazione degli scenari futuri per la creazione della Online Brand Equity;
4.analisi delle caratteristiche distintive dei pubblici di riferimento;
5.esplorazione delle conversazioni rilevanti in rete per la Brand Reputation;
6.costruzione di una griglia per la Segmentazione dei differenti pubblici in rete;
7.analisi della conoscenza in azienda da comunicare esternamente;giovedì 9 maggio 13
GLI STRUMENTI8.analisi dei format creativi e delle strategie per il branded storytelling
e per la valorizzazione dei contenuti generati dagli utenti (UGC);
9.costruzione di un piano di contenuti differenziato per le diverse tipologie di pubblico;
10.re-design dei processi di digital branding;
11.creazione dei canali di comunicazione per i diversi pubblici individuati;
12.pianificazione di strategie di credibilità e visibilità in rete;
13.design delle Relazioni Sociali di Rete (Social Networking).
giovedì 9 maggio 13
COCA COLA SECURITY CAMERAS11/GIU/2012 - 6.364.660 VIEW
giovedì 9 maggio 13
L’IDENTIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI
giovedì 9 maggio 13
WEBSITE
• Elemento indispensabile
• Punto di partenza/arrivo
• Immediata disponibilità
• Semplice fruizione
giovedì 9 maggio 13
NEWSLETTER
• Metodologia editoriale
• Comunicazione push
• Semplice implementazione
• Accettazione condivisa
giovedì 9 maggio 13
BLOG
• Semplice gestione
• Informalità
• Ponte per altri social
• Indetificazione dell’autore
giovedì 9 maggio 13
DEM
• Comunicazione mirata
• Identificazione call to action
• Semplice monitoraggio
• Possibilità di targettizzazione
giovedì 9 maggio 13
SURVEY
• Facile analisi del sentiment
• Possibilità di pubblicizzare i risultati
• Possibili reazioni in funzione delle risposte
• Possibilità di creare cluster
giovedì 9 maggio 13
VIDEO
• Veloce diffusione del messaggio
• Integrazione con la parte ludica
• Possibile viralità
• Distribuibile sui social
giovedì 9 maggio 13
• Il sito più utilizzato per la condivisione
• Possibilità di “entrare” nel tempo libero
• Gestione di gruppi e fan page
• Facilmente monitorizzabile
giovedì 9 maggio 13
• Il più grande social network professionale
• Forte connessione con la vita lavorativa
• Possibilità di gestire gruppi
• Integrazione con la crescita professionale
giovedì 9 maggio 13
• Il sistema più veloce per comunicare
• Fortemente personale
• Possibilità di aumentare l’audience
• Integrazione con gli altri social
giovedì 9 maggio 13
• Fortemente legato all’immagine
• Contenuti molto virali
• Integrazione con gli altri social
• Grosse potenzialità di crescita
giovedì 9 maggio 13
VW POLO11/MAG/2012 - 880.345 VIEW
giovedì 9 maggio 13
VW PASSAT2/FEB/2011 - 57.373.706 VIEW
giovedì 9 maggio 13
TRENDS: LE PAROLE D’ORDINE DEL 2013
giovedì 9 maggio 13
RANKING UMANIZZATO
Cresce l’importanza dell’esperienza dell’utente e delle sue opinioni (condivisioni, commenti) nei processi di ranking. Esso diventa “umanizzato” perché viene fortemente influenzato dal tasso di opinioni, conversazioni ed esperienze che gli utenti hanno con un sito, un post o un brand.
giovedì 9 maggio 13
CONVERSION RATE OPTIMIZATION (CRO)
Altra parola chiave del 2013 in casa SEO sembra essere CRO, ovvero ottimizzazione del tasso di conversione. Se la SEO si preoccupa di indirizzare verso di voi un certo traffico di utenti, il CRO si concentra su come far “funzionare” questo traffico. Ciò significaconvertire i vostri visitatori in clienti paganti, ovvero in traffico altamente qualificato. Il CRO supporta quindi le prestazioni del sito per aumentare le vendite e i CTR.
giovedì 9 maggio 13
MOBILE SEARCH
Si registra una crescita esponenziale delle ricerche effettuate su dispositivi mobile e una conseguente proliferazione delle research app. Le persone preferiscono ricercare attraverso gli smartphone perché è più facile e più veloce!
giovedì 9 maggio 13
RICERCA PERSONALIZZATA
La ricerca si personalizza anche attraverso i propri contatti (Facebook, Google +, Twitter) che indicano all’algoritmo di ranking cosa cerchiamo in maniera più dettagliata. La maggior parte dei motori di ricerca oggi riesce a fornire questo tipo di risposta.
giovedì 9 maggio 13
LOCAL RESEARCH
Siti come Yelp, Google Place, Tripadvisor fanno sì che gli utenti scrivano recensioni di acquisti, viaggi e servizi. Questo perché le persone passano molto tempo a controllare “quello che altri dicono” a proposito di un prodotto o un servizio che interessa loro edattribuiscono molta importanza alle opinioni di altri utenti. Risulta allora importante essere presenti con i vostri contenuti su questi siti per avere maggiore visibilità.
giovedì 9 maggio 13
RICH SNIPPET
I risultati della ricerca prima erano composti solamente da 3 parti principali: titolo, sintesi del contenuto e URL. Oggi notiamo invece che accanto ad essi sono apparse ulteriori informazioni chiamate rich snippet. Introdotte da Google, queste sono composte dalle recensioni degli utenti, insieme a foto e (presto!) video. La SERP, inoltre, si integra con Google Ads con l”introduzione tra i rich snippet degli ads che compariranno assieme ai risultati.
giovedì 9 maggio 13
VOICE RESEARCH
Con l’introduzione di Siri, il magico assistente di Apple, e Google Voice trovare qualcosa che vi interessa non è mai stato così facile ed immediato! Gli utenti preferiscono la ricerca vocale (ma anche inviare sms semplicemente dettandoli al proprio smartphone) perchè ottengono una risposta diretta e veloce a quello che cercano.
giovedì 9 maggio 13
SOCIAL MEDIA
Gli utenti utilizzano ogni giorno i social media: perché non sfruttare allora le loro preferenze sociali per rendere più efficaci le ricerche? Quasi sempre, infatti, il risultato di una ricercacontiene molti risultati provenienti dai social media.
giovedì 9 maggio 13
PIÙ QUALITÀ, MENO QUANTITÀ!
Maggiore visibilità infatti viene data ai siti “di alta qualità”: ma come vengono valutati? Semplice: utilizzando metriche quali usabilità, leggibilità e utilità complessiva.
giovedì 9 maggio 13
EMBRACE LIFE29/GEN/2010 - 16.738.207 VIEW
giovedì 9 maggio 13
L’ANALISI DEI DATI E I CLUSTER INFORMATIVI
giovedì 9 maggio 13
GOOGLE ANALYTICSgiovedì 9 maggio 13
DETTAGLIO DEI CONTENUTI
• Visualizzazioni di pagina
• Frequenza di rimbalzo
• Tempo medio sulla pagina
• % di uscita
giovedì 9 maggio 13
FLUSSO VISITATORI
• Analisi pattern navigazione
• Definizione cluster d’interesse
• Identificazione punti d’uscita
• Creazione contenuti d’instradamento
giovedì 9 maggio 13
OBBIETTIVI
• Identificare chiari obbiettivi misurabili
• Definire un valore per obbiettivo raggiunto
• Misurare l’andamento in funzione delle attività svolte
giovedì 9 maggio 13
VODAFONE - THE KISS4/APR/2013 - 474.820 VIEW
giovedì 9 maggio 13
BRAND REPUTATION MANAGEMENT
giovedì 9 maggio 13
LA REPUTAZIONE
Preoccupati del tuo carattere, ma soprattutto della tua reputazione. Perché il carattere è ciò che tu sei, la reputazione ciò che gli altri dicono tu sia. E oggi quello che gli altri dicono tu sia conta quanto (se non di più) di quello che tu sei.
giovedì 9 maggio 13
IL BRM
Il BRM deve necessariamente comporsi di tre fasi che – anche se a regime e dopo un’introduzione graduale in linea con i ritmi e le dinamiche interne aziendali – devono procedere di pari passo alimentandosi a vicenda e andando ad instaurare un circolo virtuoso.
giovedì 9 maggio 13
MONITORARE
Sapere cosa si dice del tuo brand online è il primo e forse più importante passo da compiere. Monitorare le discussioni online è senz’altro utile per conoscere le opinioni degli utenti più attivi, spesso dei veri e propri opinion leader, in modo da ricevere utili indicazioni per indirizzare la comunicazione sui prodotti/brand verso determinati aspetti piuttosto che altri.
Il monitoring può essere effettuato tramite strumenti gratuiti (Google BlogSearch, Twitter Search, Trendpedia, Google Insight, Technorati, Wikio, CoComment, ecc…) o attraverso l’utilizzo di piattaforme professionali a pagamento (Radian6 su tutte).
giovedì 9 maggio 13
CONDIVIDERE
Nell’era degli UGC e del “Content is the king”, la reputazione di un brand/azienda può essere costruita anche e soprattutto mettendo a disposizione dei propri consumatori contenuti di qualità.
Ma condividere è inteso anche nel senso di “dividere con” i consumatori le fasi di progettazione/sviluppo/pensiero relative a nuovi prodotti/servizi, nuove strategie, ecc…
giovedì 9 maggio 13
PARTECIPARE
Se, come insegna il Cluetrain Manifesto, i mercati sono conversazioni, l’ulteriore passo da compiere per migliorare la propria reputazione è partecipare alla conversazione. E gli strumenti per farlo sono sempre più numerosi.
giovedì 9 maggio 13
OBIETTIVO FINALE
Obiettivo finale del BRM 2.0 dovrebbe infatti essere quello di trarre dal monitoraggio una serie di indicazioni concrete ed operative sulle possibili attività da compiere per attenuare eventuali percezioni negative e per enfatizzare quelle positive.
In una sola frase: sviluppare engagement sulla base dell’ascolto.
giovedì 9 maggio 13
ROBINSONS 'PALS'5/MAG/2013 - 1.501 VIEW
giovedì 9 maggio 13
L’ITALIA È SOCIAL!giovedì 9 maggio 13
giovedì 9 maggio 13
giovedì 9 maggio 13
giovedì 9 maggio 13
SASQUATCH MUSIC FESTIVAL 200926/MAG/2009 - 6.351.307 VIEW
giovedì 9 maggio 13
Grazie dell’attenzione!
Q&AAlessandro Ceccarelli
[email protected]://www.linkedin.com/in/alessandroceccarelli
giovedì 9 maggio 13