· settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’a.n.i.o. anno 10 - n. 42 del 07 dicembre...

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Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O. anno 10 - n. 42 del 07 Dicembre 2015 www.liberoreporter.it www.nellattesa.it Sociale Depositato all’Ars ddl sul gioco d’azzardo pag.3 Salute e Benessere Come proteggere i bambini dal freddo pag.4 Sociale Cgil, Cisl e Uil e Anci. Patto per il lavoro e il welfare pag.4 L ’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce come contraffatto quel farmaco la cui etichettatura è stata deliberatamente e fraudolentemente pre- parata con informazioni ingannevoli circa il contenuto o l’origine del prodotto. Ora ben differente è l’impatto quando parliamo di contraffazione di articoli di pelletteria, capi di abbigliamento, prodotti alimentari del rinomato Made in Italy, ri- spetto ai rischi evidenti quando parliamo di prodotti farmaceutici. La variazione di un eccipiente, per esempio, può far variare in maniera sensibile l’azione di un me- dicinale. L’anno scorso in un convegno tenutosi ad Agrigento il Comandante dei Nas, Generale Piccinno, ha presentato i dati stimando in circa 50 miliardi di euro il mercato della contraffazione farmaceutica nel mondo. Si tratta di un fenomeno dai risvolti inquietanti. pag. 2 Sanità Nati in Italia primi 6 bimbi sani da embrioni ‘malati’ pag.6 Sanità Esiste la razionalità nella lotta alle patologie croniche? pag.6 Salute nel piatto Millefoglie di Topinam- bur al Tartufo pag.7

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Page 1:  · Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O. anno 10 - n. 42 del 07 Dicembre 2015 Sociale Depositato all’Ars ddl sul gioco d’azzardo pag.3 Salute e Benessere

Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O. anno 10 - n. 42 del 07 Dicembre 2015

www.liberoreporter.it

www.nellattesa.it

SocialeDepositato all’Ars ddl sul gioco d’azzardopag.3

Salute e BenessereCome proteggere i bambini dal freddopag.4

SocialeCgil, Cisl e Uil e Anci. Patto per il lavoro e il welfarepag.4

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce come contraffatto quel farmaco la cui etichettatura è stata deliberatamente e fraudolentemente pre-parata con informazioni ingannevoli circa il contenuto o l’origine del prodotto. Ora ben differente è l’impatto quando parliamo di contraffazione di articoli di

pelletteria, capi di abbigliamento, prodotti alimentari del rinomato Made in Italy, ri-spetto ai rischi evidenti quando parliamo di prodotti farmaceutici. La variazione di un eccipiente, per esempio, può far variare in maniera sensibile l’azione di un me-dicinale. L’anno scorso in un convegno tenutosi ad Agrigento il Comandante dei Nas, Generale Piccinno, ha presentato i dati stimando in circa 50 miliardi di euro il mercato della contraffazione farmaceutica nel mondo. Si tratta di un fenomeno dai risvolti inquietanti. pag. 2

SanitàNati in Italia primi 6 bimbi sani da embrioni ‘malati’pag.6

SanitàEsiste la razionalità nella lotta alle patologie croniche?pag.6

Salute nel piattoMillefoglie di Topinam-bur al Tartufopag.7

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www.nellattesa.it SANITA’ 2

FARMACIA FATTA DOTT.SSA CLEMENTINAAPERTA ANCHE IL SABATO

AFFILIATO SANIT CARD

Via dell’Orsa Minore 102, Palermo tel. 091447268 - [email protected]

Autoanalisi - Fitoterapia - Omeopatia - Veterinaria Ossigeno - Dermocosmesi - Preparazioni Magistrali Integratori sportivi - Puericultura

SERVIZIO NOTTURNO CONTINUATO

Varie sono le modalità con le quali un far-maco può essere de-finito contraffatto,

tutte ugualmente pericolose. In genere è molto raro che si possa trattare di prodotti che contengono gli stessi principi attivi (ottenuti legalmente o illegalmente) e gli stessi ec-cipienti, nella giusta quanti-tà. In questo tipo di contraf-fazione ad essere falsificato è il packaging del prodotto “brand” originale. Quello che invece il più delle volte accade è che i prodotti possono conte-nere le giuste componenti, ma non nelle quantità esatte, e/o le cui formulazioni farmaceu-tiche non rispettano i requi-siti richiesti in relazione, per esempio, all’origine delle ma-terie prime, o alla scadenza e alla biodisponibilità del pro-dotto finito. Altre volte i pro-dotti appaiono esteriormente simili a quelli autentici, ma contengono principi non attivi o contengono altre sostanze in sé non nocive. Ma può persino accadere che i prodotti siano esteriormente simili a quelli autentici, ma non possiedono gli stessi principi attivi o con-tengono addirittura sostanze nocive. Un farmaco originale può avere degli eccipienti che lo fanno rimanere in circolo 24 ore (long acting). La varia-zione in uno di questi può di-sperdere il principio attivo in poche ore vanificando la scel-ta terapeutica del medico pre-scrittore. Talvolta persino nel mondo dei cosiddetti generici avviene questo con possibili effetti collaterali estrema-mente pericolosi. Il fenomeno della produzione e vendita di farmaci contraffatti, sviluppa-tosi nell’ultimo decennio con andamento esponenziale, ha ormai raggiunto proporzioni tali da rappresentare un gra-ve problema di salute pubbli-ca oltre che un ingente danno economico. Naturalmente, il canale maggiormente utilizza-to per il mercato dei farmaci

illegali è Internet: il web man-tiene l’anonimato, elemento essenziale nell’acquisto di psicofarmaci, molecole per la disfunzione erettile, prodotti per il doping sportivo, ma ulti-mamente anche antitumorali. Nei Paesi in via di sviluppo la contraffazione ha una diffu-sione estremamente elevata, principalmente a causa delle insufficienti risorse umane e finanziarie e di una legislazio-ne debole relativa alla pro-duzione, distribuzione e im-portazione dei medicinali. Il fenomeno riguarda soprattut-to farmaci salva-vita quali gli antibiotici, gli antimalarici, gli antitubercolari e gli antiretro-virali per la terapia dell’Aids. Nei Paesi industrializzati in-vece la contraffazione farma-ceutica presenta caratteristi-che ed entità molto differenti rispetto a quelle dei Paesi in via di sviluppo. Il fenomeno, infatti, riguarda soprattutto i farmaci nuovi e costosi, i co-siddetti “life-style products” (anabolizzanti, ormoni della crescita, alcuni glucocorticoi-di, prodotti contro l’impoten-za e alcuni psicotropici). Rimanendo nel campo speciali-stico di cui mi occupo, è even-to comune essere bombardati da email che ci indirizzano verso farmaci “miracolosi” per la cura delle disfunzione erettile (DE). Possiamo sal-varci, ma solo parzialmente, da un buon provider che filtra nello spam la posta in arrivo, ma il miraggio di superpresta-zioni illude tanti e i pericoli spesso sono maggiori delle aspettative. La problematica ha assun-to tanta valenza da inserire nelle Linee Guide della DE in caso di mancata risposta ai farmaci orali, oltre alla tito-lazione (aumento del dosaggio prescritto) anche la verifica dell’acquisto dei farmaci nei canali tradizionali (farmacie). In Italia dal 2005 è stato crea-ta una task-force denominata Impact per la lotta alla con-

traffazione dei farmaci; ne fanno parte, da allora, rappre-sentanti dei quattro enti che si occupano istituzionalmente del problema, ovvero: l’Aifa - Agenzia Italiana del Farmaco, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche socia-li, l’Iss - Istituto Superiore di Sanità, il laboratorio ufficiale di controllo italiano ed i Cara-binieri Nas - Comando Carabi-nieri per la Tutela della Salu-te, reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri per le tema-tiche sanitarie. Negli anni il gruppo è stato completato da altre istituzioni come l’Alto Commissario per la Lotta alla Contraffazione, la Direzione Centrale Polizia Criminale (at-traverso la quale sono coin-

volte le altre forze di Polizia) e la Agenzia delle Dogane. Il sito http://www.impactita-lia.gov.it/ permette anche di inoltrare segnalazioni, anche anonime, utili ad interrompe-re queste illegalità. Per con-cludere è evidente come le diverse tipologie di contraffa-zione abbiano un impatto dif-ferente sulla salute pubblica. Tuttavia, sia il farmaco senza attività, sia quello prodotto senza controlli e con materiali di qualità bassa, o addirittura con ingredienti tossici, causa comunque un danno al pazien-te, quanto meno per l’assenza di efficacia terapeutica.

Dott. Emilio ItalianoSpec. Urologo, Andrologo

Farmaci contraffatti, la nostra salute e a rischio

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3Dona il tuo 5 per mille ad ANIO Onlus C.F. 97165330826 SOCIALE

L’Associazione Osser-vatorio per la Le-galità / CO.Di.CI. - Centro per i diritti

del cittadino, dopo aver ade-rito alla campagna regionale di “Mettiamoci in Gioco – Sici-lia”, recependo i punti cardi-ne del movimento coordinato da don Armando Zappolini, ha lavorato ad un disegno di leg-ge regionale, che potesse dare più poteri ai Sindaci nella lot-ta all’Azzardo “legalizzato” li-mitando e regolamentando in particolare l’apertura di nuove sale da gioco sul territorio co-munale. A partire dalla bozza di CO.Di.CI. il ddl è stato scrit-to anche con il contributo del deputato regionale Girolamo Fazio e da questi presentato agli uffici legislativi dell’Ars. Il ddl 1115, che probabilmen-te verrà firmato anche da altri deputati regionali che ne con-dividono lo spirito, è una novi-tà assoluta nel panorama nor-mativo regionale rispetto ad altre simili iniziative di legge in discussione al parlamento siciliano che però mirano per lo più alla tutela del soggetto debole affetto da dipendenza

patologica e quindi al suo re-cupero. «La campagna regio-nale “Mettiamoci in Gioco” - spiega Gino Gandolfo, coor-dinatore di Mettiamoci in Gio-co – Sicilia - prosegue le sue iniziative nella lotta all’azzar-do, mirando a sensibilizzare le Istituzioni oltre che l’opinione pubblica con una serie di in-contri che già stiamo portando avanti con i Sindaci del com-prensorio e con le scuole. Ma era doveroso fare un passo avanti, cercando una soluzio-ne che potesse dare concreti poteri alle amministrazioni lo-cali che, sul contrasto al feno-meno, possono fare ben poco dinanzi ai grandi interessi nazionali ed alle prerogative dello Stato sul gioco d’azzardo che, voglio ricordare, ottiene un fatturato di oltre 80 miliar-di. Soddisfazione quindi per il prezioso contributo – conclude Gandolfo - dell’Osservatorio per la Legalità / Co.Di.Ci. di Trapani che ha studiato la que-stione dal punto di vista nor-mativo». Per l’Avv. Vincenzo Maltese, Segretario di CODICI Trapani e presidente dell’Os-servatorio per la legalità, si

tratta di una svolta per i Sin-daci siciliani che finalmente, una volta approvata la legge, avranno potere autorizzativo per le richieste di apertura di nuove sale da gioco. «Questo disegno di legge introduce una innovazione vera, assogget-tando ad autorizzazione dei comuni e per essi in capo ai Sindaci l’apertura delle sale da gioco e la collocazione delle macchine da gioco negli esercizi aperti al pubblico» spiega l’Avv. Vincenzo Malte-se. «Viene introdotto inoltre l’obbligo del regolamento di

cui l’amministrazione comu-nale dovrà dotarsi con l’indivi-duazione della fattispecie più idonea all’attività di contra-sto, prevenzione e controllo del gioco d’azzardo. Infine – conclude Maltese – non posso che ringraziare l’On.le Mimmo Fazio che si è fatto promotore all’ARS del DDL, condividendo e sposando in pieno le nostre iniziative sulla legalità, che come Associazione portiamo avanti in tutta la Sicilia da ol-tre un anno».

Redazione

Depositato all’Ars ddl sul gioco d’azzardo

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SALUTE E BENESSERE 4www.nellattesa.it

Il 14,5% delle famiglie sici-liane è in stato d’indigenza assoluta, il 29,5% è in regi-me di povertà relativa e il

34,8% è a rischio di esclusio-ne sociale. La disoccupazio-ne nell’isola riguarda il 20% delle famiglie e un giovane su due non lavora con un ap-parato produttivo desertifi-cato da migliaia di chiusure. Crescono gli anziani poveri, con un valore “medio” delle pensioni che si aggira intorno ai 616 euro mensili. La Sicilia invecchia per effetto del calo

delle nascite e dell’aumento consistente dell’emigrazione giovanile. Sono i dati emer-si nel corso dell’incontro su “Pensionati e welfare tra le generazioni per lo sviluppo della Sicilia”, organizzato dai sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl, e Uilp Uil Sicilia, che si è svol-to, di recente, a Palermo, al quale ha partecipato anche il segretario generale dello Spi Cgil nazionale, Carla Cantone. L’analisi dei sindacati ha mes-so sotto accusa i pesanti tagli degli ultimi anni che hanno

falcidiato il welfare dei sici-liani, paralizzando le attività socio-sanitarie, provocando perdita di posti di lavoro e un aumento consistente di tasse e tariffe. I sindacati hanno lanciato la proposta di un pat-to tra le generazioni che coin-volga parti sociali e istituzio-ni locali, regionali, nazionali “per il lavoro, la solidarietà e l’equità sociale” con l’obietti-vo di recuperare risorse dalla lotta all’evasione fiscale da utilizzare per i servizi sociali a favore delle fasce più deboli.

Cgil, Cisl e Uil e Anci. Patto per il lavoro e il welfareFra le proposte anche l’isti-tuzione di una cabina di regia con l’assessorato regionale alla salute “per una riorganiz-zazione del sistema sanitario che punti alla prevenzione e alla cura delle cronicità, al potenziamento della medicina nel territorio, a partire dal-la creazione delle cosiddette “case della salute”, modelli virtuosi di pratica sanitaria territoriale di cui la Sicilia è drammaticamente sprovvista.

Redazione

Come proteggere i bambini dal freddo

L’ inverno si avvicina e manca poco meno di un mese alla sua entrata ufficiale,

eppure in questi giorni, as-sistiamo all’arrivo dei primi freddi. Perciò, occorre ba-dare a proteggerci, iniziando dai più piccoli, che più facil-mente risentono il cambia-mento di temperatura e sono soggetti più frequentemente ai raffreddori. Infatti, il calo repentino delle temperatu-re favorisce l’esordio di mal di gola e di mal d’orecchie a tutte le età, ma il gelo spesso crea anche problemi di pelle nei bambini. Ciò porta i geni-tori a chiuderli in casa, rite-nendo di proteggerli. Secondo il pediatra di Milano Italo Far-netani, però, questa reazione, seppur naturale, non è la più corretta e ha stilato un deca-logo per superare i primi fred-di, rivolto ai genitori con figli

piccoli. Secondo questo cata-logo, il freddo non provoca il mal d’orecchie di per sé, poi-ché il dolore arriva dalla gola infiammata. Ciò rende inutile coprire i bimbi con cappelli e paraorecchie nel vano ten-tativo di evitare il malanno ma può rivelarsi controprodu-cente in caso di dimenticanza perché non togliere il berret-to al chiuso favorisce sudate. Occorre fare attenzione all’u-so delle sciarpe, poiché è più utile far respirare il bambino da naso che filtra l’aria, elimi-nando naturalmente una con-siderevole quantità di agenti patogeni. Il freddo aggredisce la pelle, specie quella tenera dei bambini, per cui è prefe-ribile l’uso di creme emollien-ti e idratanti, che andranno utilizzate anche in caso di arrossamenti. Un problema simile avviene ai piedi seppur le cause siano diverse, poiché

questi ultimi sono coperti, in genere, con calzini pesanti e scarpe impermeabili, cosa che favorisce la macerazione del-la pelle. Per impedire questa conseguenza, è preferibile cambiare i calzini non appena sono umidi e far camminare il bambino a piedi nudi o con calze antiscivolo. Per evitare allergie ed ecces-sive sudate, è consigliabile l’uso d’indumenti di cotone al posto di quelli di lana. Inoltre, è meglio arieggiare sempre le camere, tenendo aperte le finestre per 45 mi-nuti al giorno, così da ridurre l’accumulo di batteri e agenti patogeni. In questo senso, è preferibile umidificare gli am-bienti chiusi e riscaldati, met-tendo asciugamani umidi sul calorifero, o impiegando gli umidificatori, così da evitare che l’aria secchi troppo. Un errore da non commettere,

è di rinchiudere i bambini a casa, impedendo di fargli fare sport, poiché la vita sedenta-ria è molto più dannosa. Anche per questo, non bisogna rinunciare alle passeggiate, purché adeguatamente coper-ti, perché oltre a fare attivi-tà fisica, riduce l’esposizione della persona e dei bambini in particolare, agli agenti pato-geni. Anche i neonati, dai 3 kg di peso, possono uscire anche loro tutti i giorni, ma solo nelle ore più calde, senza esagerare con gli indumenti pesanti che possono provocare sudore. In questo modo, i bambini saran-no meno soggetti a raffredda-menti e più preparati ai rigori invernali prossimi venturi, in attesa della successiva prima-vera dove il tempo riscalderà nuovamente.

Francesco Sanfilippo

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5Dona il tuo 5 per mille ad ANIO Onlus C.F. 97165330826

Il bizzarro titolo è una sfi-da che vogliamo lanciare ai nostri lettori con l’obiettivo di rianimare la tavola degli

italiani con un profondo signi-ficato salutistico. Parliamo di buona alimenta-zione e sana cucina, alimenti a “KM 0”. Oggi mangiar sano è più complicato di quanto si possa immaginare, basta pen-sare alle difficoltà di reperire le materie prime non conta-minate, l’acquisto di prodot-ti genuini garantiti e a buon prezzo diventa sempre più complicato. Causa il “cattivo” stile di vita che oggi giorno la maggior parte della no-stra società vive.I tempi sono cambiati, la società oggi vive una realtà molto più caotica, spesso soggetta a orari di la-voro ambigui, location distanti dalla propria residenza e quin-di costretti a mangiare “cibo spazzatura”, considerando il

fatto che il tempo che rimane per preparare un buon piatto è diventato davvero esiguo. Il mercato del cibo facile, non aiuta di certo, anzi ci da ra-gione di sostenere questa evi-denza.I fast-food esistevano prima? I cibi di strada o street food continuano si a sopravvi-vere, ma sono diventate ecce-zioni o nicchie, non considera-bili nella massa.Siamo nell’era dei McDonald, pizza a pranzo, cena e cola-zione, cheeseburger, patatine fritte, cartocci e tante altre frivolerie. La teoria espressa sopra non esula il 65% degli italiani che si “dice anziani”, infatti tra chi cerca di arro-tondare perchè con la pensio-ne non sopravvive e chi svolge la mansione di nonno a tempo pieno il concetto non cambia. Lo stile di vita è fondamentale per un’alimentazione corretta e sopratutto sana.

Superati tutti questi inconve-nienti resta la cosa più impor-tante, quella di saper prepa-rare un piatto, con ingredienti semplici, sani e non artefatti, perchè la nostra salute riven-dica ogni giorno tutela!Ecco da cosa parte la “Salu-te nel Piatto”, un concorso a premi, che mira a premiare tutti coloro che sanno cucina-re piatti semplici, buoni e da fare senza grandi complicazio-ni, ovviamente con un occhio di riguardo alle ricette tipiche delle periferie e delle provin-ce, dove la cultura del KM0, sopravvive.Come si partecipa?Inviando una ricetta (comple-ta di ingredienti e procedi-mento) o all’indirizzo di posta elettronica:[email protected] o compilando il form sul sito www.nellattesa.itUn nutrizionista e il nostro

comitato scientifico, sceglie-ranno la ricetta della settima-na da pubblicare sul giornale “nell’attesa…”, inoltre le ri-cette più votate sulla nostra pagina facebook andranno alla finalissima a fine anno.I premiati dalla rete (amici, parenti, conoscenti e tutti coloro che voteranno la ricet-ta) a fine anno parteciperan-no alla serata organizzata da ANIO denominata “CUOCI CA TA RICRII” insieme a grandi nomi della cucina italiana in una serata di gala con fini so-ciali. La giuria fatta dal pub-blico partecipante e da chef, premieranno gli autori del “piatto sociale dell’anno”.Adesso partiamo e inviateci le vostre ricette tradizionali, semplici e buone e arricchia-mo il tavolo italiano di salute e bontà.Compila il form ed inoltra la tua Ricetta!

SANITA’

Esiste la razionalità nella lotta alle patologie croniche?

La lotta alla diffusione delle patologie croniche e la prevenzione delle loro complicanze lascia

sempre un po’ perplessi, poi-ché i pazienti sono costretti a fare gimkane notevoli prima di vedersi soddisfare i propri diritti di pazienti. Le difficoltà che la burocrazia eccessiva, l’ignoranza dei responsabili e dei pazienti, la disorganizza-zione degli uffici e l’assenza di un certo senso civico provoca-no, non permettono al cittadi-no di godere di quelle (poche) possibilità di cui dispone. La celiachia, ad esempio, non è più ufficialmente considerata una malattia rara, ma non è stata riconosciuta come pa-

tologia invalidante, per cui la sua natura è ad oggi inde-finita. Le visite di revisione di invalidità di fronte a patologie e situazioni psico-fisiche che per legge non prevedrebbero il richiamo,eppure ancor oggi i pazienti sono richiamati. Chi ha il diabete insulino-di-pendente, poi, deve sperare, nella disgrazia, di risiedere ed esordire in una Regione dove gli strumenti di controllo si-ano come minimo quelli pre-visti dalle linee-guida delle società scientifiche, poiché non mancano le regioni che danno questi strumenti in mi-sura insufficiente. Sorvolo sul-le scelte sanitarie degli ultimi Governi di cui ho già accenna-

to in articoli precedenti, ma certo le perplessità non sono poche. Non ultimo, è lo stes-so rapporto medici-pazienti che ancora risente di vecchie mentalità che limitano l’ef-ficacia delle cure. Il citta-dino-paziente come può far fronte a tutto questo? Sicura-mente non possiamo star con le mani in mano, iniziando dal recuperare i nostri spazi prima delegati. Non serve fare bat-taglie quando si possono risol-vere egregiamente problemi con l’umiltà e con diplomazia. Certo, non mancano i momen-ti in cui occorre far battaglia con tutte le vie legali possibi-li tanto più quanto dall’altro lato le Istituzioni pubbliche

sono preda di interessi parti-colari e non generali. Siamo ancora in tempo poiché i costi di queste disfunzioni non sono irrecuperabili, ma se non fac-ciamo nulla, anche quei pochi diritti in nostro possesso an-dranno perduti.

Francesco Sanfilippo

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SANITA’ 6www.nellattesa.it

Nati in Italia primi 6 bimbi sani da embrioni ‘malati’

Embrioni con alterazioni cromosomiche possono tornare sani e dar vita a una gravidanza, e a un

bebè in salute. Questo grazie all’esistenza, in natura, di un meccanismo di auto-corre-zione finora sconosciuto. Una scoperta frutto della ricerca italiana, che ha visto venire alla luce i primi bebè. Sono stati, infatti, effettuati 18 im-pianti, e da questi sono nati 6 bambini sani, 5 femmine e un maschio. La ricerca è de-scritta sul ‘New England Jour-nal of Medicine’ dal team di Ermanno Greco, autore dello studio e direttore del Centro di medicina e biologia della riproduzione all’European Ho-spital di Roma. I medici hanno analizzato oltre 3.800 blasto-cisti (l’insieme di cellule che si formano entro le prime 2 settimane dalla fecondazio-ne), delle quali il 5% circa è risultato a mosaico, cioè con cellule malate e cellule sane. Lo studio ha dimostrato che anche queste blastocisti devo-no essere considerate utili per il trasferimento in utero e non più lasciate congelate o, come avviene in altri Paesi, elimina-te. “Alcuni embrioni parzial-mente malati possono infatti essere in grado di auto-cor-reggersi: una volta impianta-ti, le cellule sane prendono il sopravvento su quelle mala-te. Potendo utilizzare anche questi embrioni ‘anormali’, possiamo aumentare di fatto le percentuali cumulative di successo della fecondazione in vitro, oltre che renderla più sicura per le donne”, spie-ga Greco. “Per la prima volta al mondo sono stati trasferiti all’interno dell’utero mater-no embrioni parzialmente malati, chiamati embrioni aneuploidi a mosaico, e si è dimostrato che possono dare origine a gravidanze normali e a bambini sani - dice anco-ra Greco - Questa scoperta ha

un duplice significato clinico: possiamo, infatti, aumentare le percentuali cumulative di successo della fecondazione in vitro”. Tra le altre possibili conseguenze per la feconda-zione assistita c’è anche la diminuzione della stimolazio-ne ovarica della donna. “Em-brioni che presentano delle aneuploidie cromosomiche a mosaico verranno conside-rati utili per il trasferimento in utero. Noi abbiamo infatti dato la possibilità a questi em-brioni di impiantarsi e trovare un loro destino, e lo abbiamo proposto alle coppie che si sono trovate in questa situa-zione”, commenta Francesco Fiorentino, coautore dello studio, biologo molecolare, direttore dei laboratori Geno-ma di Roma e Milano. Nessun pericolo, quindi, per la coppia se la gravidanza non va avan-ti, mentre al contrario potran-no finalmente abbracciare il loro bambino. “Le aneuploidie sono alterazioni del numero di cromosomi. La loro presenza in genere dà origine all’aborto o al mancato impianto - spie-ga Marina Baldi, genetista del laboratorio Genoma di Roma, che si è occupata del counsel-ling genetico ai pazienti - Se la diagnosi preimpianto eviden-zia una situazione di aneuploi-dia a mosaico, significa che sono state trovate sia cellule malate, sia sane”. Oggi sap-piamo che questa coesistenza può suggerire che l’embrione si stia riparando, e che le cel-lule malate verranno confina-te nella regione dell’embrione che darà origine ai cosiddetti annessi fetali come la pla-centa. “Questa anomalia può essere collegata con l’età ma-terna avanzata e può essere più frequente nelle donne che hanno avuto episodi ripetuti di aborto”, aggiunge Greco. Nel caso di una gravidanza, aggiungono gli esperti, si può controllare la salute del feto

attraverso analisi non invasive sul sangue materno. E come hanno reagito gli aspiranti ge-nitori? “Da parte delle coppie c’è stata una buona accetta-zione di questo tipo di proce-dura, che spesso rappresenta per loro l’unica possibilità di embrioni trasferibili”, dice Baldi. Possono giovarsi di que-ste nuove metodiche di pro-creazione assistita integrate con la diagnosi preimpianto “donne infertili che hanno avuto difficoltà a rimanere incinte o a portare avanti una gravidanza e che hanno già affrontato vari fallimenti nel concepimento sia per via na-turale che assistite, e anche donne con età materna con-siderata ‘avanzata’ (superiore ai 35 anni)”, dicono i ricerca-tori. “Un tempo la scelta si basava sull’aspetto morfologi-co e sul numero di cellule, tut-tavia oggi sappiamo che sono gli embrioni sani, cioè con il corretto patrimonio genetico, e non quelli ‘belli’, che poi si impiantano - precisa Greco - Con questa tecnica, chiamata preimplantation genetic scre-

ening-Pgs, possiamo verifica-re l’intero assetto genetico, non solo di alcuni cromosomi come in passato, e senza al-cun rischio per il futuro feto. Come emerge dai dati che re-centemente abbiamo conse-gnato all’Istituto superiore di sanità” la Pgs “aumenta mol-to la percentuale di successo: considerando tutte le donne di tutte le età che afferivano a un centro di fecondazione in vitro con età media di 38 anni, si è passati dal 35-38% al 55%. A parità di numero di transfer effettuati, il nume-ro di bambini nati è superio-re”. Oggi “per fare la diagnosi preimpianto non è necessario rivolgersi all’estero - conclude Greco - perché anche in Ita-lia esistono centri attrezzati, anche se ancora sono pochi. Solo all’Europen Hospital, ad esempio, dal 2013 al 2014 ab-biamo analizzato circa 4000 embrioni e il 60% delle donne che hanno fatto la feconda-zione in vitro da noi ha scelto la diagnosi preimpianto”.

AdnKronos

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NEUROLOGIA DOTT. MARCELLO ROMANONeurofisiopatologo. Az. Osp.Riuniti Villa Sofia Cervello, Studio di neurologia ed elettromiografico. Riceve per appuntamento in via E. Notar-bartolo, 38 Palermo Tel. 0916259811 - Cell. 3491467337Email: [email protected]

PSICOLOGIADOTT.SSA CATERINA D’ANNAPsicologa - Psicoterapeuta. Psicologia - Psicoterapia del bambino, dell’adolescen-te e della famiglia. Via Tripoli 18 Palermo. Recapiti telefonici: 329 4321204

Comitato Scientifico: Dir. Scientifico: Girolamo Calsabianca Segretario Nazionale ANIO Onlus - [email protected]. Dario Bellomo Medico Specialista ASP di AstiProf. Giorgio Maria Calori Prof. Univ. Milano Dir. COR Gaetano Pini (Mi) Prof.ssa Carla Giordano Resp. UOC di Endocrinologia Policlinico (Pa)Dr. Emilio Italiano Andrologo Osp. riuniti Villa Sofia CervelloDr. Tommaso Mannone Risk Manager A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)Dr. Sergio Salomone Pres. Associazione A.S.S.O.Dr. Angelica Provenzano Resp. Centro Officine di Ippocrate A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)Dr. Alessandro Scorsone, Diabetologo, Asp 6 Ospedale Civico di PartinicoDr. Gabriele Viani, Medico Specialista in RadiologiaDr. Benedetto Alabastro, Consulente ANIO per il diabeteA.N.I.O. Numero Verde: 800 688 400 (chiamata gratuita) Sito web: www.anio.it Pagina Ufficiale ANIO Facebook: www.facebook.com/anioinformanell’attesa... Edito da: Phoenix di Simona Lo Biondo Direttore Responsabile: Francesco Sanfilippo - [email protected] Commerciale e Grafica: Andrea Ganci - [email protected]: Pitti Grafica via Pelligra, 6 (Pa)Redazione: Andrea Ganci - e-mail: [email protected] Sito web: www.nellattesa.it Pagina Ufficiale Nell’attesa...: https://www.facebook.com/nellattesaPer abbonarsi al giornale: Inviare una email a: [email protected] la vostra pubblicità: Cell. 3389432410 | [email protected]

settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O.Reg. al Tribunale di Palermo n° 11 del 29/05/2006

SALUTE E BENESSERE

Le informazioni pubblicate da “nell’Attesa…” non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.

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Millefoglie di Topinambur al Tartufo e Zafferano

Ingredienti per 4 persone:500 g topinambur bio prece-dentemente lavati spazzolati e sbucciati. Un vasetto di salsa nera tartufata Olio evo bio q.bSale rosa e pepe q.bUna manciata di Prezzemolo fresco tritatoUno spicchio di aglio tritatoVino bianco per sfumareMezzo litro ca. di acqua con mezzo dado vegetale bio.Una bustina di zafferano50 g mandorle tritateBesciamella integrale

Istruzioni:Tagliare i fettine orizzontali i topinambur.In un ampio tegame antiade-rente mettere l’aglio tritato con un filo di olio evo , saltare a fiamma bassa per un minu-to, aggiungere i topinambur , il prezzemolo tritato, aggiu-stare di sale e pepe, sfumare con vino bianco. Coprire con il brodo e cuocere a fiamma me-dia per ca. 15 min.Aggiungere ancora brodo o ac-

qua qualora dovessero asciu-garsi troppo.Nel frattempo preparare la besciamella integrale come indicato.Aggiungere alla besciamella un cucchiaio di salsa tartufa-ta e una bustina di zafferano mescolando bene.A fine cottura trasferire un primo strato di topinambur in una pirofila da forno. Coprire con un po’ della besciamella tartufata. Proseguire con un altro strato e un altro po’ di besciamella fino ad esauri-mento dell’ingredienti ; co-prire la superficie finale con la besciamella tartufata allo zafferano rimasta. Cospargere con mandorle tritate e un filo di olio evo.Gratinare in forno preriscal-dato a 180/200 gradi per circa 10/15 minuti. La cottura di-pende dal vostro forno, quan-do sarà dorata in superficie è pronta.

Autore: Tiziana Vitale

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PRESIDIO OSPEDALIERO:Cto Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello A.N.I.O. – O.N.L.U.S.Tel. 091.7804219email: [email protected]

PREMESSA. Il Centro Pilota Plurispecia-listico Sperimentale per la Prevenzione delle Disabilità e delle Alterazioni Postura-li è una tessera del grande mosaico che compone il pro-getto core di ANIO per l’anno 2013/2015 denominato OFFICINE D’IPPOCRATE. Il progetto mira a garantire percorsi di prevenzione, dia-gnosi e cura, al fine di ridurre e/o limitare l’insor-gere di complicanze, ortope-diche e posturali, mettendo in campo tutte quelle azioni di prevenzione concreta delle patologie dell’apparato mu-scolo-scheletrico.

DA CHI E A CHI E’ EROGATO IL SERVIZIOIl servizio è erogato dalla Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello con medici e tecnici struttu-rati in cooperazione con un Team di medici e specialisti messi a disposizione dall’asso-ciazione A.N.I.O. Soggetti in Età Evolutiva (soggetti con patologie dege-nerative dell’apparato muscolo scheletrico – osteoporosi – malati cronici);

Diabetici cronici; Donne over 50; Soggetti Disabili e da tutti coloro che hanno un’indicazio-ne prescrittiva di uno specialista.

ESAMI STRUMENTALIGli esami strumentali sono effettuati presso l’ambula-torio “Officine d’Ippocrate” sito al 2° piano dell’Azienda Ospedaliere Villa Sofia Cervel-lo Presidio Ospedaliero C.T.O. di Palermo. L’attività degli esami strumentali comprende:

Baropodometro ElettronicoPiattaforma di rilevazione per lo studio delle pressioni plan-tari ed eventuali asimmetrie da fermo (esame statico), l’analisi del gesto motorio durante la deambulazione (esame dinamico) e la valutazione delle oscillazioni del corpo nello spazio (esame stabilometrico), con e senza svincolo.Di seguito le indicazioni mini-steriali per prenotare:

PRESTAZIONE: Test Posturografico CODICE MINISTERIALE: 93054 QUANTITA’: 2

PRESTAZIONE: Test Stabilometrico Statico e Dinamico CODICE MINISTERIALE: 93055 Quantità: 2

Podoscanner (Podoscopia digitale)Permette di rilevare le im-pronte dei piedi sotto carico e analizzare la lunghezza.

FormetricConsente di effettuare una rapida ed estesa scansione ot-tica non invasiva del rachide, con possibilità di rappresen-tare graficamente numerose problematiche di natura clini-ca inerenti l’analisi obiettiva e quantitativa della statica corporea e della postura.Di seguito le indicazioni mini-steriali per prenotare:PRESTAZIONE: Test Posturografico CODICE MINISTERIALE: 93054 QUANTITA’: 4

Densitometria DEXAIl sistema consente di calcola-re la densità ossea.Indicazioni ministeriali per prenotare:Densitometria Ossea con Tecnica di assorbimento a raggi X:- LOMBARE: CODICE MINISTERIALE: 88992A QUANTITA’: 1- FEMORALE: CODICE MINISTERIALE: 88992BQUANTITA’: 1- ULTRADISTALE: CODICE MINISTERIALE: 88992C QUANTITA’: 1- TOTALBODYCODICE MINISTERIALE: 88993 QUANTITA’: 1

VISITEOdontoiatrica - Gnatologica Fisiologia, patologia e disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare-ATM. (Dott.ssa A. Provenzano)

Fisiatrica PosturaleDiagnosi e cura dei paramor-fismi e dismorfismi del piede, arti inferiori, colonna verte-brale, patologie congenite neonatali. (Dott.ssa B. Schembri)

OrtopedicaDiagnosi e cura dell’osteopo-rosi. (Dott. V. Badagliacca)

DiabetologiaPrevenzione diagnosi e cura del diabete. (Dott. V. Schirò)

PRENOTAZIONI VISITEGli utenti potranno accedere al servizio, muniti di richiesta del medico curante, chiamando ilCUP Villa Sofia Cervello 800.178.060 o al numero diretto dell’ANIO:091 7804219o tramite mail inviandoci la ri-chiesta al seguente indirizzo: [email protected];

A.N.I.O. Onlus, Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-Articolari

L’ ANIO (Associazio-ne Nazionale per le Infezioni Osteo-ar-ticolari) volge tutto

il suo impegno al fine di dare una spalla forte e consapevo-le a quella fascia di cittadini disagiati da una complican-za ortopedica garantendo la presa in carico globale del pazientee della sua famiglia, fortificando lo spazio di ascol-to, la promozione di un servi-zio d’informazione, supporto e orientamento ai servizi, as-sistenza socio-sanitaria (in-validità, legge 104, ricorsi e aggravamenti, contrassegni di circolazione auto ecc...). E’ possibile sostenere le attività di ANIO versan-

SEDE NAZIONALE:Via Altofonte Malpasso, 453/R90126 PalermoSEDE OPERATIVA:Via Ninni Cassarà, 2 90146 Palermopresso: Cto Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello - Piano TerraNumero Verde: 800.688.400Sito web: www.anio.itemail: [email protected] Fiscale: 97165330826

do il proprio contributo su c/c 21641931 o iban sul c/c IT57F0760104600000021641931. Oppure destinando il proprio 5 per mille nella dichiarazio-ne dei redditi (730, Unico, Cud) inserendo il codice fiscale 97165330826 nel riquadro “Sostegno del volontariato” e or-ganizzazioni non lucrative di utilità sociale”.Unisciti a noi, dai una mano anche tu! Per un malato d’ infe-zioni ossee ogni gesto di solidarietà non è banale è vita!