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4^ Albo Regionale Sardegna NZ03609 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” Piazza Eleonora 1 – 09072 CABRAS (ORISTANO) - SARDEGNA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Tharros on the road 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore E – Educazione e promozione culturale Area di intervento E 10- Interventi di animazione nel territorio 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il progetto intitolato “Tharros on the road” è finalizzato alla tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio archeologico, storico artistico e ambientale del Comune di Cabras e dell'Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” (d'ora in avanti AMP). Nello specifico l'intervento prevede attività di educazione e promozione culturale da svolgersi presso la sede dell'Ente proponente e presso il sito archeologico di Tharros, ubicato nel territorio comunale di Cabras, nella Provincia di Oristano, nella borgata marina di San Giovanni di Sinis. “Tharros on the road” rientra nelle attività di educazione e promozione culturale e ambientale attivate dall'Ente proponente nel territorio di Cabras attraverso progetti di valorizzazione e di fruizione delle risorse locali.

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4^

Albo Regionale Sardegna NZ03609

(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” Piazza Eleonora 1 – 09072 CABRAS (ORISTANO) - SARDEGNA

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Tharros on the road

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore E – Educazione e promozione culturaleArea di intervento E 10- Interventi di animazione nel territorio

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il progetto intitolato “Tharros on the road” è finalizzato alla tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio archeologico, storico artistico e ambientale del Comune di Cabras e dell'Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” (d'ora in avanti AMP). Nello specifico l'intervento prevede attività di educazione e promozione culturale da svolgersi presso la sede dell'Ente proponente e presso il sito archeologico di Tharros, ubicato nel territorio comunale di Cabras, nella Provincia di Oristano, nella borgata marina di San Giovanni di Sinis.“Tharros on the road” rientra nelle attività di educazione e promozione culturale e ambientale attivate dall'Ente proponente nel territorio di Cabras attraverso progetti di valorizzazione e di fruizione delle risorse locali.

Il territorio - La cittadina di Cabras, con 9.247 abitanti e una superficie di circa 102 kmq, è ubicata al centro della costa occidentale della Sardegna. Il suo territorio si caratterizza per la presenza di un vasto stagno noto come Stagno di Cabras che, tra i più vasti d’Europa, riveste un ruolo fondamentale nella vita quotidiana dei suoi abitanti. Sin dall'antichità infatti lo stagno è stato non solo fonte di sostentamento, ma anche ricchezza culturale e bene identitario e rappresenta ancora oggi una risorsa strategica per l’economia locale basata principalmente sulla pesca e l'itticoltura. Il territorio di Cabras, ricompreso all’interno di una più vasta area, la Penisola del Sinis, è costituito in prevalenza da ambienti “terracquei” dall'alto valore ecologico. Il raffronto con il livello provinciale evidenzia una maggiore estensione relativa delle superfici d’acqua (stagni, mare) e, per contro, una minore ampiezza delle aree occupate da foreste e boschi, mentre è analoga la superficie relativa occupata dai terreni agricoli e dalle aree urbanizzate. Nel comune di Cabras le superfici d’acqua e le aree naturali occupano quasi un terzo del territorio (rispettivamente 16,5% e 13%) a scapito delle aree agricole.Patrimonio naturalistico - Il territorio di Cabras conta circa 3000 ettari di zone umide con gli stagni di Mar’e Pontis, Mare'e Pauli e Pauli'e Sai, la laguna di Mistras, le paludi satellite e i piccoli stagni retrodunali ed è habitat di specie protette da convenzioni internazionali quali la Convenzione di Ramsar (1974), Siti di Interesse Comunitario (SIC) ai sensi della Direttiva Habitat e Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva Uccelli.

Il Comune di Cabras vanta al suo interno la presenza di un'Area Marina Protetta e di numerose zone umide riconosciute e nello specifico beneficia di:

- Area Marina Protetta “Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre” (identificata come area di reperimento dalla legge n. 979/82, istituita con D.M. 12.12.1997 e modifiche- Stagno di Mistras (SIC ITB030043 e ZPS ITB034006)- San Giovanni di Sinis (SIC IT032239)- Isola di Mal di Ventre (SIC ITB030039 e ZPS ITB033041)- Catalano (SIC ITB032239)- Stagno di Cabras (SIC ITB030036 e ZPS ITB034008)

L’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, istituita nel 1997 per tutelare e valorizzare la biodiversità degli ambienti marini e costieri, ha rappresentato, sin dalla sua nascita, un valore aggiunto per il territorio favorendo un'evoluzione positiva dello stile di vita della comunità e dello sviluppo ambientale, turistico nonché socio-economico dell'area interessata. Patrimonio archeologico e storico-artistico – Il territorio di Cabras e nello specifico la Penisola del Sinis, essendo circondata dal mare, risulta essere per sua conformazione e natura, una terra d’approdo: fin dall’antichità le sue genti attraverso il mare sono entrate in contatto con altre civiltà del Mediterraneo, ricevendo e trasmettendo saperi, conoscenze, cultura e lasciando sul territorio ricche e singolari testimonianze del passato.Le più antiche tracce della presenza umana nel territorio risalgono al Neolitico Medio (V millennio a.C.), quando i primi villaggi preistorici si installano sulle rive dello Stagno di Cabras. Una grande densità di monumenti testimonia la ricchezza e l’importanza del territorio in età nuragica, fino alle fasi più avanzate, quando le comunità locali erigono nel sito di Mont’e Prama una necropoli monumentale con imponenti sculture di pietra.

Sulla estremità meridionale della Penisola del Sinis sorge l’area archeologica di Tharros, che conserva vestigia di oltre duemila anni di storia e fu la prima capitale del Giudicato di Arborea fino all’abbandono nell’XI secolo. (I giudicati, le quattro entità istituzionali nelle quali la Sardegna risulta divisa dopo la metà del Mille nominate dalle città di Cagliari e Torres e dalle regioni Arborea e Gallura erano organismi configurati dal punto di vista giuridico come veri e propri stati al cui vertice stava il giudice ("iudike, iuighe"). L’origine può essere considerata vicina alle esperienze tipiche dei territori dell'Impero bizantino, con alcuni istituti giuridici romanobizantini. I nomi di giudici, molto frequenti nelle genealogie, sono, da un punto di vista linguistico, riconducibili ad un substrato sardo - pre latino - convincendo alcuni studiosi sulla presumibile derivazione nuragica di tale organizzazione. Vi è poi un’ulteriore tesi basata sui riferimenti culturali merovingi e carolingi presenti negli usi e nei sigilli della cancelleria giudicale turritana. La Sardegna giudicale aveva un territorio suddiviso in Curadorias, cioè in distretti amministrativi di varia estensione, formati da centri urbani e ville rurali, dipendenti da un capoluogo dove aveva sede il Curadore. I confini di questi distretti venivano definiti per far sì che la popolazione residente fosse approssimativamente uguale; di conseguenza i confini erano fluidi e dipendevano dai diversi tassi locali di crescita demografica tanto che le curatorie possono essere considerate anche delle unità censuarie). Le antiche chiese di San Giovanni e di San Salvatore raccontano la devozione delle genti del Sinis, ancora vivissima con singolari manifestazioni religiose tra cui la famosa “Corsa degli Scalzi”.Altri monumenti di grande interesse e maestosità sono le torri spagnole che dominano il paesaggio costiero e le sponde dello stagno.Area Archeologica di Tharros - Quello di Tharros è tra i siti più noti e visitati in Sardegna. La città, fondata dai Fenici tra VIII e VII sec. a.C., in età punica (fine VI-238 a.C.) divenne una delle città più importanti dell'isola. Sulla collina settentrionale che domina la città e l’istmo e sui resti di un preesistente villaggio nuragico, si trovava il tophet(oggi ricostruito al Museo di Cabras), il tipico santuario dei fanciulli di epoca fenicio-punica, con migliaia di urne cinerarie in terracotta contenenti resti di bambini e di animali e centinaia di stele in are-naria. A valle, importanti monumenti di età punica e romana, tra cui: il cosiddetto “Tempio delle Semicolonne Doriche”, l’acquedotto, il castellum aquae, le strade lastricate in basalto, i templi e tre edifici termali.Alla fase paleocristiana risalgono la trasformazione di una delle terme in edificio di culto e l’impianto di un battistero. Nel Medioevo, infine, la decadenza e il lento abbandono che si conclude nel 1071 con il trasferimento della sede episcopale a Oristano, nuova capitale del Giudicato di Arborea.

Il centro abitato di Cabras La Penisola del Sinis

Target e numeri dell’utenza – Da sempre consistente, il numero di presenze nei siti del Sinis registra negli ultimi anni un incremento esponenziale, seguito all’inaugurazione presso il Museo Civico “Giovanni Marongiu” di Cabras dell’esposizione dedicata alla necropoli monumentale nuragica di Mont’e Prama e al suo complesso statuario unico, nonché alla ripresa delle indagini archeologiche sul sito.Nel 2013 Tharros si collocava al terzo posto tra i siti sardi per numero di visitatori, preceduto dal compendio di Caprera – La Maddalena e dall’Area Archeologica di Nora – Pula (dati statistici Mibact).

Nel 2014 i luoghi di cultura gestiti registrano 125.937 ingressi.

Nel 2015 con 160.525 visitatori complessivi il Museo Civico di Cabras e l’Area Archeologica di Tharros sono i siti più visitati dell’Isola.

ANNO Area Archeologica di

Tharros

Museo Civico “Giovanni Marongiu”

Torre Spagnola di San Giovanni

Totale

2013 43.201 9.380 1.071 53.652

2014 55.993 49.064 20.880 125.937

2015 62384 69.120 29.021 160.525

Presenze di visitatori stranieri – L’Area archeologica di Tharros registra ogni anno un numero importante di visitatori stranieri: 19.593 nel 2014 e 21.595 nel 2015, pari in entrambi i casi al 35% dei visitatori totali. Si tratta di un target importante e in costante incremento negli ultimi anni.Per quanto concerne le nazionalità dei visitatori stranieri, negli ultimi anni i più numerosi risultano essere i francesi, seguiti da tedeschi, spagnoli, inglesi, olandesi, svizzeri. Negli ultimi anni si è registrato un incremento di visitatori provenienti dall’Europa dell’Est (da Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia) e da altri continenti (da USA, Australia, Giappone, Canada e Paesi latino-americani).

“Tharros on the road” si inserisce nel contesto sopra descritto e rappresenta come indicato simbolicamente dal nome stesso un “percorso”, una “strada” che le nuove generazioni potranno percorrere nel settore culturale e più precisamente nella valorizzazione del patrimonio archeologico locale.L'intervento nello specifico si rivolge ai giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), cioè giovani che non studiano, non hanno un lavoro e non sono impegnati in un percorso formativo in conformità con quanto previsto dall'art.16 del Regolamento Europeo UE 1304/13, e che rappresentano un segmento in crescita a livello nazionale.Secondo i dati Eurostat relativi al 2014 in Italia la percentuale di giovani NEET tra i 15 ed i 24 anni è del 22,1%, mentre in Sardegna è pari al 31,7%. I numeri sempre più elevati in Sardegna denotano la presenza di cause sociali e strutturali e risulta dunque necessario creare nuove occasioni dove i giovani possano studiare, lavorare e vivere appieno come cittadini e avvicinarsi alla cultura e al patrimonio locale.

CRITICITÁ INDICATORI AL 2015 *Elevata presenza di giovani NEET nel territorio del Comune di Cabras

N. 9.247 Cittadini residentiN. 3.727 Famiglie residentiN. 1.418 giovani tra i 15 e i 29 anni residentiTasso disoccupazione giovanile pari al 50%

Scarsa conoscenza da parte dei giovani NEET del patrimonio culturale, archeologico, storico-artistico ed ambientale del territorio

N. 9.247 Cittadini residentiN. 3.727 Famiglie residentiN. 1.418 giovani tra i 15 e i 29 anni residentiN. 3 Siti di elevato interesse culturale gestitiN. 12 siti di interesse culturale

Scarsa partecipazione da parte della generazione NEET ad attività di animazione e promozione culturale nel territorio

N. 9.247 Cittadini residentiN. 3.727 Famiglie residentiN. 1.418 giovani tra i 15 e i 29 anni residentiN. 12 Eventi culturaliN. 12 Manifestazioni di animazione culturale sul territorio

Mancata percezione delle opportunità lavorative e professionali derivanti dallo sviluppo del patrimonio culturale, archeologico, storico-artistico ed ambientale del territorio da parte dei giovani NEET

N. 9.247 Cittadini residentiN. 3.727 Famiglie residentiN. 1.418 giovani tra i 15 e i 29 anni residentiN. 3 Siti di elevato interesse culturale gestitiN. 12 siti di interesse culturaleN. 160.525 Turisti visitatoriN. 3 società occupate nel settore cultura con all'interno giovani tra i 15 ed i 29 anni

*(Fonti Istat 2014 e Ufficio Anagrafe Comune di Cabras 2015)

Al fine di valorizzare e tutelare il patrimonio storico-artistico, archeologico ed ambientale del territorio, l'Ente ha promosso negli ultimi anni un numero elevato di iniziative di educazione e promozione culturale coinvolgendo un numero sempre maggiore di giovani e adottando nuove strategie di inclusione dei giovani NEET quali festival, rassegne, meeting, e workshop.

Di seguito si riporta un elenco degli interventi più significativi:

ANNO INIZIATIVA DESCRIZIONE2004 Le vie della vernaccia Eventi sui prodotti che costituiscono un campionario della natura, della cultura e

della tradizione enogastronomica del Sinis.

Dal 2004 ad oggi Pane e olio in frantoio Degustazione del pane e dell'olio cabrarese.

Dal 2005 ad oggi

Sagra della bottarga Manifestazione enogastronomica che si svolge a Cabras tutti gli anni nel periodo di agosto con attività di animazione per i visitatori.

2007 Musiche nel SinisIl comune di Cabras -Area Marina Protetta “Penisola del Sinis” -”Isola di Mal di Ventre” presentano “ Musiche nel Sinis, suoni, arte, sapori e architettura tra Cabras e Riola Sardo”.

Dal 2008 ad oggi L'Area Marina è in festa

Serie di eventi di animazione e iniziative di natura culturale che si svolgono a Cabras durante l'estate.

2008 Festival dei 3 mariIl comune di Cabras in collaborazione con la regione Sardegna, il Ministero dell'Ambiente organizza il Festival dei 3 mari, ambiente, cultura ed enogastronomia che si svolge dal 24 luglio al 25 settembre.

Dal 2005 ad oggi Incontri di Archeologia

Cicli di conferenze, escursioni e momenti conviviali a tema, incentrati in particolare sul Sinis, ma arricchito da conferenze ed escursioni alla scoperta di siti e monumenti della Sardegna

Dal 2010 ad oggi Notti di Tharros

Dal 6 al 20 agosto l’Assessorato della Cultura del comune di Cabras con il patrocinio della Pro loco organizza la manifestane “Notti a Tharros”. Tutti gli eventi si svolgeranno a San Giovanni di Sinis nella centrale Pratza is Ballus alle ore 22.

Dal 2012 ad oggi Sinis junior festival

Attività di proiezione di film di animazione, laboratori di lettura, ballo e pittura ed attività ludiche e sportive.

2013 Concorso Fotografico “Il Sinis e l’Area Marina Protetta”

Concorso Fotografico volto a favorire la realizzazione e la raccolta di immagini di luoghi caratteristici, significativi, originali e suggestivi idonei a valorizzare l’identità del territorio culturale.

2013/2014 Monumenti aperti Iniziativa di promozione dei beni archeologici, storico-artistici e del territorio in genere.

Dal 2013 ad oggi

Notti al Museo Programma rivolto alle popolazione locale con animazione culturale destinata ai bambini.

2015 AperiSinis Aperitivi scientifici con l'Area Marina Protetta.

2015 Voci di maggio Importante manifestazione che ha portato sul palco i grandi nomi della musica sarda, con inoltre la sagra del vitello, del maialetto e le specialità ittiche del Sinis.

2015 Festival della sostenibilità Manifestazione dedicata alla valorizzazione e alla scoperta del territorio attraverso i prodotti enogastronomici locali, attività sportive sostenibili ed incontri tematici su sostenibilità ambientale, culturale ed enogastronomica, sviluppatasi all’interno di un percorso di valorizzazione e promozione del territorio nell’ambito del Progetto ”S&T Med - Sustainability and Tourism in the Mediterranean”. All'interno dello stesso progetto è stata organizzata la manifestazione “AperiSinis | Aperitivi Scientifici con l’Area Marina Protetta”. Attraverso questo eventi si è voluto creare un momento di informazione e confronto con alcuni specialisti in materie scientifiche, ambientali e culturali, con lo scopo di coinvolgere i cittadini ed i visitatori della costa di Cabras.

2014/2015 Invasioni digitali Giornate dedicate al racconto sul web da parte di curiosi e amanti del social su argomenti di alto interesse culturale

A seguito dell'analisi della descrizione dell'area di intervento e del contesto territoriale interessato, si è giunti ad evidenziare dunque la situazione di partenza (situazione data) entro la quale il progetto “Tharros on the road” si inserisce.

Destinatari e beneficiari del progetto

I destinatari del progetto sono:- I giovani NEET residenti in Sardegna;- L'Ente proponente;- I partner di progetto;- I siti culturali gestiti;- L'area archeologica di Tharros;

I beneficiari del progetto sono:- Turisti e visitatori della Penisola del Sinis e dei siti culturali gestiti;- La comunità locale;- I visitatori dell'area archeologica di Tharros;- Gli studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio;- Gli operatori culturali e turistici presenti all’interno dell’area d’interesse;- Le nuove generazioni;- Gli operatori economici;- Le associazioni locali e il terzo settore;- Le amministrazioni pubbliche.

7) Obiettivi del progetto:

Il Progetto “Tharros on the road” persegue il seguente obiettivo generale:

Migliorare la valorizzazione e la tutela del patrimonio storico-artistico, archeologico e ambientale del territorio e favorire l'acquisizione di conoscenze e competenze professionali specifiche da parte dei giovani volontari NEET.

Il progetto “Tharros on the road” intende raggiungere gli obiettivi specifici indicati di seguito:

CRITICITÀ OBIETTIVI SPECIFICI

ATTIVITA' RISULTATI ATTESI N. INDICATORI

Elevata presenza di giovani NEET nel territorio del Comune di Cabras

Mancata percezione delle opportunità lavorative e professionali derivanti dallo sviluppo del patrimonio culturale, archeologico, storico-artistico ed ambientale del territorio da parte dei giovani NEET

Impegnare i giovani NEET in attività formative e occupazionali

1. Affiancamento nell'accoglienza dei visitatori

I giovani NEET hanno acquisito competenze relazionali e sviluppato una maggiore consapevolezza delle proprie capacità

N. visitatori accolti dai giovani NEET

2. Affiancamento nelle visite guidate al sito archeologico di Tharros

N. visite guidate in affiancamento

3. Supporto e collaborazione con gli operatori locali (associazioni, imprese, operatori culturali)

N. collaborazioni attivate in collaborazione

Scarsa conoscenza da parte dei giovani NEET del patrimonio culturale, archeologico, storico-artistico ed ambientale del territorio del Comune di Cabras

Aumentare la conoscenza del patrimonio locale delle generazioni NEET

4. Affiancamento nella gestione dell’informazione storico-culturale del territorio

I giovani NEET hanno un'ampia conoscenza del patrimonio culturale, archeologico, storico-artistico ed ambientale del territorio del Comune di Cabras

N. informazioni fornite dai volontariN. materiali distribuiti dai volontari

5. Supporto nello studio e analisi statistica delle visite e degli utenti

N. studi statistici fatti

Scarsa partecipazione da parte della generazione NEET ad attività di animazione e promozione culturale nel territorio

Coinvolgere e stimolare i giovani NEET a partecipare ad attività di educazione e animazione culturale

6. Supporto nella predisposizione di attività di educazione e animazione culturale da svolgersi nel territorio

I giovani NEET partecipano alle attività di animazione e promozione culturale nel territorio

N. attività culturali

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Il progetto “Tharros on the road” nasce con l’intenzione di creare competenze e conoscenze nei giovani volontari inserendoli in un contesto socio-lavorativo in ambito culturale.L’Ente formerà i volontari e li affiancherà in attività di educazione e animazione culturale territoriale. I giovani opereranno presso la sede dell'Ente e all’interno dell’area archeologica di Tharros, fulcro del patrimonio archeologico comunale.

L’intervento sarà articolato secondo le fasi seguenti:

•Attività di informazione e sensibilizzazione sul Servizio Civile Nazionale e sullo specifico progetto “Tharros on the road” - Il progetto verrà promosso attraverso la realizzazione e la stampa di locandine e brochure promozionali, la redazione di comunicati stampa e la creazione di una pagina facebook. I materiali promozionali verranno in seguito distribuiti presso le pubbliche amministrazioni, gli uffici dei servizi sociali, i CESIL, i CSL territoriali, gli informacittadino, i centri di aggregazione sociale e le scuole. •Percorso di formazione generale - All’avvio del servizio i volontari seguiranno un percorso di formazione generale della durata di 45 ore, durante il quale entreranno a contatto

con le tematiche di base del Servizio Civile Nazionale quali i valori e le identità, la cittadinanza attiva ed il ruolo dei volontari all'interno del sistema SCN.•Percorso di formazione specifica – La formazione specifica sarà articolata in 6 moduli di apprendimento. Nei primi 90 giorni dall'avvio del progetto verrà erogato il modulo “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” dove verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili negli ambienti e nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad operare. Seguiranno i moduli specifici inerenti alle tematiche portanti del progetto: il contesto culturale, storico, artistico e archeologico in cui i volontari opereranno, l’approfondimento dell’aspetto gestionale di un sito archeologico. •Avvio attività – Contemporaneamente alla formazione saranno avviate le attività che coinvolgeranno direttamente i volontari e per le quali si rimanda nello specifico al punto 8.1.•Incontro finale – A termine delle attività verrà predisposto dall’Ente un incontro pubblico per la diffusione dei risultati di progetto.

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

ATTIVITA' AZIONI DI PROGETTO

DESCRIZIONE

1. Affiancamento nell'accoglienza dei visitatori

1.1 Conoscenza del personale operante all'interno dell'area archeologica e delle attività specifiche

● Incontro conoscitivo tra i volontari e il personale impiegato all'interno del sito archeologico● Conoscenza delle attività pratico - operative che si svolgono all'interno dell'area archeologica

1.2 Accoglienza dei visitatori ● Supporto al personale operativo all'interno dell'area archeologica di Tharros per l'accoglienza dei visitatori● Presidio dei punti di snodo presenti all'ingresso al sito archeologico al fine di fornire ai visitatori informazioni utili per la corretta fruizione del sito

2. Affiancamento nelle visite guidate al sito archeologico di Tharros

2.1 Studio dei materiali informativi sull'area archeologica

● Acquisizione delle informazioni necessarie all'affiancamento e supporto del personale e delle guide del sito● Prove pratiche sul campo in simulata

2.2 Visite guidate presso il sito archeologico di Tharros

● Affiancamento delle guide dell'area archeologica durante le visite al sito

3. Supporto e collaborazione con gli operatori locali (associazioni, imprese, operatori culturali)

3.1 Incontri conoscitivi con i portatori di interesse del territorio

● Individuazione e coinvolgimento dei diversi portatori di interesse locali

• Organizzazione di incontri conoscitivi con i giovani NEET volontari presso le sedi delle associazioni, delle imprese e degli operatori culturali individuati

3.2 Supporto alle iniziative culturali dei portatori di interesse locali

● Definizione delle iniziative culturali, di promozione e animazione territoriale realizzate o realizzabili da parte dei diversi portatori di interesse

• Organizzazione logistica dei volontari a supporto delle attività culturali realizzate dai portatori di interesse territoriali

4. Affiancamento nella gestione dell’informazione storico-culturale del territorio

4.1 Acquisizione di tutti i materiali informativi sul patrimonio storico -culturale del territorio

● Individuazione dei materiali informativi sul territorio col supporto del personale dell'Ente proponente e dell'area archeologica di Tharros● Acquisizione di tutti i materiali sia in formato cartaceo che in formato digitale

4.2 Riordino dei materiali informativi acquisiti

● Catalogazione dei materiali acquisiti e riordinati per settore di interesse● Creazione di schede prodotto per una più approfondita conoscenza delle caratteristiche territoriali

4.3 Analisi e studio dei materiali informativi acquisiti e riordinati

● Studio dei materiali acquisiti e catalogati col supporto degli operatori coinvolti

5. Supporto nello studio e analisi statistica delle visite e degli utenti

5.1 Raccolta e verifica dei dati relativi ai visitatori • In affiancamento al personale dell'area archeologica, i giovani

volontari raccoglieranno e verificheranno i dati relativi al numero e alla tipologia dei visitatori dell'area archeologica e dei partecipanti alle attività di animazione territoriale

5.2 Analisi statistica dei dati • Supporto all'analisi statistica dei dati acquisiti indicativi

acquisiti sui visitatori dell'andamento delle attività di animazione territoriale e del flusso dei visitatori al sito archeologico

6. Supporto nella predisposizione di attività di educazione e animazione culturale da svolgersi nel territorio

6.1 Predisposizione delle attività di animazione culturale • Affiancamento agli operatori dell'Ente proponente, dei partner

di progetto e dei portatori di interesse coinvolti nella realizzazione delle attività di animazione e valorizzazione del patrimonio culturale

6.2 Predisposizione delle attività di educazione alla tutela del patrimonio culturale

• Affiancamento agli operatori dell'Ente proponente, dei partner di progetto e dei portatori di interesse coinvolti nella realizzazione delle attività di educazione alla tutela del patrimonio culturale

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Per l'espletamento delle attività previste vengono impiegate N. 24 risorse umane così come di seguito:

RISORSE UMANE ATTIVITA'N° 1 responsabile di gestione e programmazione di eventi di animazione culturale

ATTIVITA’ 2ATTIVITA’ 3ATTIVITA’ 4ATTIVITA’ 5ATTIVITA’ 6

N° 4 collaboratori turistici ATTIVITA’ 4ATTIVITA’ 6

N° 14 addetti al servizio di informazioni turistiche e visite guidate tra archeologi e guide con patentino regionale

ATTIVITA’ 1ATTIVITA’ 2ATTIVITA’ 3ATTIVITA’ 4ATTIVITA’ 5ATTIVITA’ 6

N° 2 addetti all’accoglienza ATTIVITA’ 1

N° 3 collaboratori dell’ Ente in attività di organizzazione di eventi di animazione culturale

ATTIVITA’ 2ATTIVITA’ 3ATTIVITA’ 4ATTIVITA’ 5ATTIVITA’ 6

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progettoI volontari svolgeranno un ruolo di supporto al personale dell'Ente e del soggetto gestore del sito archeologico di Tharros durante l'intera durata del progetto. In seguito alla loro formazione generale e specifica essi svolgeranno le attività seguenti:1.Affiancamento nell'accoglienza dei visitatori; 2.Affiancamento nelle visite guidate al sito archeologico di Tharros;3.Supporto e collaborazione con gli operatori locali (associazioni, imprese, operatori culturali);4.Affiancamento nella gestione dell’informazione storico-culturale del territorio;5.Supporto nello studio e nell'analisi statistica delle visite e degli utenti;6.Supporto nella predisposizione di attività di educazione e animazione culturale da svolgersi nel territorio.

CRONOPROGRAMMA

6

6

0

0

ATTIVITÀ E AZIONI DI PROGETTO TOTALE 12 MESI

1 M 1M 1M 1M 1M 1M 1M 1M 1M 1M 1M 1M

Informazione e sensibilizzazione ad avvio

Formazione generale

Formazione specifica

1.1 Conoscenza del personale operante all'interno dell'area archeologica e delle attività specifiche1.2 Accoglienza dei visitatori

2.1 Studio dei materiali informativi sull'area archeologica2.2 Visite guidate presso il sito archeologico di Tharros3.1 Incontri conoscitivi con i portatori di interesse del territorio3.2 Supporto alle iniziative culturali dei portatori di interesse locali4.1 Acquisizione di tutti i materiali informativi sul patrimonio storico -culturale del territorio4.2 Riordino dei materiali informativi acquisiti4.3 Analisi e studio dei materiali informativi acquisiti e riordinati5.1 Raccolta e verifica dei dati relativi ai visitatori

5.2 Analisi statistica dei dati acquisiti sui visitatori6.1 Predisposizione delle attività di animazione culturale

6.2 Predisposizione delle attività di educazione alla tutela del patrimonio culturaleIncontro finale

Monitoraggio progetto

Monitoraggio formazione generale e specifica

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

1400 ore

6

I volontari saranno impegnati per un monte ore annuo di N. 1400 ore (monte ore al netto delle giornate di permesso previste per i volontari) con un orario di 30 ore settimanali e comunque non inferiore alle 12 ore settimanali (orario settimanale flessibile).

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:Ai volontari è richiesta la disponibilità per:

- flessibilità oraria- svolgere il servizio nei giorni festivi e nei week end- missioni, trasferimenti e spostamenti nel territorio del Comune di Cabras- lavorare sul campo e all'aperto, in particolare durante la stagione estiva- partecipazione attiva a tutti gli incontri organizzati dall'Ente proponente e dei partner

Eventuali particolari obblighi:

- indossare la divisa personalizzata fornita dall'Ente e il cartellino nominativo di riconoscimento- osservare il decoro e i regolamenti interni dell'Ente ospitante- partecipare alle attività formative- compilare la documentazione prevista (libretto presenze con segnalazione orari e attività svolte)- osservare gli obblighi e i comportamenti in relazione al pubblico impiego- aderire con dedizione e fedeltà ai valori del progetto- rispettare le norme di tutela della privacy.

15) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e nome

Data di nascita C.F. Cognome e

nomeData di nascita C.F.

1Ufficio Informazioni

dell’ Area Marina Protetta Penisola del

Sinis – Isola di Mal di Ventre

Cabras c.so Italia, 108 109362 6 Roberto Carrus

01.09.1961

CRRRRT61P01B314H

Figura non prevista per la classe IV a cui è iscritto l’Ente Area Marina Protetta- Penisola del Sinis Isola di Mal di

Ventre

23456789101112131415161718

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:Per le attività di promozione e sensibilizzazione si sono preventivate N. 25 ore di attività che vedranno una diffusione capillare dell'intervento sul territorio regionale, provinciale e terri-toriale. Nello specifico si promuoverà l'iniziativa secondo i canali multimediali e web privi-legiando i social media maggiormente frequentati dai giovani potenziali destinatari dell'in-tervento. Nello specifico:- realizzazione, stampa e diffusione di n° 200 locandine e n° 1000 brochure;- pubblicazione sul sito web dei partner di progetto e dell’Ente proponente;- sulla pagina Facebook dell’ente e dei partner (Cultour Società Cooperativa, Penisola del Sinis e Cooperativa Gli Scapigliati);- elaborazione e invio di comunicati stampa ai principali quotidiani a tiratura locale e regio-nale;- n. 1 incontro a conclusione del progetto durante il quale saranno riepilogate le attività svol-te e saranno illustrati gli obiettivi raggiunti;- allestimento di postazioni informative e di sensibilizzazione durante i principali eventi e manifestazioni locali.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:I volontari saranno selezionati da un'apposita commissione individuata dall'Ente proponente utilizzando i criteri di selezione previsti dalla Determinazione del Direttore Generale dell’USNC del 30/05/2002.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

L'Ente dispone di un piano di monitoraggio interno per la rilevazione dell'andamento delle attività sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo già consolidato e utilizzato per la rilevazione di altri progetti complessi portati avanti dall'Ente nel corso degli anni.Si precisa dunque che l'intero progetto avrà un monitoraggio garantito da procedure già standardizzate.

Ai sensi del D.M. 4 novembre 2009 e successive modifiche, concernente il “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione di progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi”, nel rispetto di quanto indicato all'interno del Prontuario stesso al punto 20, si specificano di seguito gli strumenti e la metodologia utilizzati per l'attività di monitoraggio interno.

Strumenti:1 - Report statistici - Predisposizione e compilazione di una griglia di raccolta dei dati numerici rilevati durante le attività progettuali2 - Report analitici - Predisposizione e compilazione di una griglia di analisi descrittiva dei dati raccolti considerando gli indicatori sotto descritti.

Metodologie:– Verifica a cadenza trimestrale sull'effettivo andamento delle singole attività e sulla base degli obiettivi prefissati.

– Misurazione dello sviluppo delle attività secondo indicatori misurabili così come di seguito illustrato:ATTIVITÁ INDICATORI RISULTATI ATTESIAffiancamento nell’accoglienza dei visitatori

N. visitatori - Acquisizione di uno standard di accoglienza di elevata qualità

Affiancamento nelle visite guidate al sito archeologico di Tharros

N. visite guidate - Maggior sviluppo delle competenze in visite guidate

Supportare e collaborare con gli operatori locali (associazioni, imprese, operatori culturali)

N. collaborazioni attivate - Aumento delle competenze relazionali e di cooperazione

Affiancamento nella gestione dell’informazione storico-culturale del territorio

N. informazioni forniteN. materiali distribuiti

- Miglioramento delle conoscenze in ambito culturale

Supporto nello studio e nell'analisi statistica delle visite e degli utenti

N. studi statistici realizzati - Acquisizione di capacità di analisi di base

Supporto nella predisposizione di attività di educazione e animazione culturale da svolgersi nel territorio

N. collaborazioni attivate - Aumento della collaborazioni attivate

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

L'Ente, oltre ai requisiti di partecipazione richiesti dalla legge 6 marzo 2001 - n. 64, valuterà il possesso dei seguenti requisiti preferenziali, che non sono strettamente necessari per lo svolgimento del servizio ma rappresentano un elemento significativo dal punto di vista motivazionale dei volontari:–Precedenti esperienze di volontariato nel settore culturale (dimostrabili attraverso attestati di partecipazione);–Precedenti esperienze nell’ambito del tema del progetto (partecipazione a laboratori, seminari e/o ogni altro evento certificabile, in materia culturale);–Precedenti esperienze formative e lavorative, tirocini, borse lavoro o altre esperienze professionali presso Enti pubblici e privati relativi al settore di educazione e animazione culturale.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

L'Ente contribuirà attraverso risorse finanziarie proprie all'acquisto di materiali utili al raggiungimento degli obiettivi e alla realizzazione del progetto.Come di seguito dettagliato, le risorse aggiuntive sono finalizzate a favorire un perfetto inserimento dei volontari che riceveranno una t-shirt personalizzata ed un cappellino per le attività all’aperto nel periodo estivo, una promozione dell’intero progetto inserito in ambito regionale e locale del servizio civile – garanzia giovani con la stampa di locandine e brochure.

ATTIVITA' VOCE DI SPESA COSTOPromozione del progetto Creazione di un logo, stampa di 200

locandine e 1000 brochure€ 500,00

Fornitura della divisa e dei badge per i volontari

Acquisto e stampa di t-shirt, cappellini e badge

€ 850,00

Estensione della polizza RC per i volontari

Polizza RC € 150,00

TOTALE € 1.500,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):L'Ente ha individuato una rete di partners finalizzata ad una migliore realizzazione del progetto. Di seguito si riportano gli attori coinvolti e le concrete attività che ciascuno di loro andrà a svolgere.

PARTNER RUOLO ATTIVO NEL PROGETTOCultour Società

Cooperativa Sociale ONLUS

ENTE NO PROFIT

- Supportare l’Ente nelle attività di progetto;- Offrire un supporto tecnico operativo ai volontari nelle giornate di

animazione nel territorio;- Mettere a disposizione i propri canali di comunicazione per favorire la

più ampia partecipazione alle iniziative;- Mettere a disposizione i propri materiali informativi (brochure, cartine,

opuscoli, ecc) per l’acquisizione di maggiori conoscenze in ambito culturale e territoriale.

Società Cooperativa Penisola del Sinis

ENTE PROFIT

- Supportare l’Ente in attività di animazione culturale nel territorio in occasione di sagre, feste e manifestazioni rivolte alla popolazione locale e ai visitatori;

- Affiancare i volontari nelle attività di tutela, valorizzazione e promozione della cultura e nello specifico del settore archeologico;

- Offrire un supporto tecnico-scientifico ed operativo ai volontari nell’ ideazione, progettazione e organizzazione di giornate di animazione culturale;

- Accogliere i volontari presso l’area archeologica di Tharros in qualità di soggetto gestore per le attività di progetto;

- Supportare l’Ente nelle attività di progetto;- Mettere a disposizione i propri locali per le attività di progetto- Mettere a disposizione i propri canali di comunicazione per favorire la

più ampia partecipazione alle iniziative.

Cooperativa Sociale “Gli Scapigliati”

ENTE NO PROFIT

- Mettere a disposizione i locali e i materiali della biblioteca per ricerche e attività dedicate al progetto;

- Supportare l'Ente nell'attività di aniamzione culturale e territoriale nei locali della biblioteca cittadina, della biblioteca estiva al mare e dell'informacittà;

- Mettere a disposizione del progetto i propri canali di comunicazione per favorire la più ampia partecipazione alle iniziative.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:Spazi attrezzati per l'accoglienza, l'informazione e le visite guidate con desk informativo con materiali gratuiti a disposizione dei volontari;Attrezzature: telefono, fax, stampante, cancelleria;Materiali: schede di approfondimento, pubblicazioni, dizionari, testi di approfondimento, cartine del territorio a carattere storico, archeologico e culturale in genere, pannelli informa-tivi;Postazione pc, videoproiettore e impianto audio-video, connessione internet

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:NESSUNO

27) Eventuali tirocini riconosciuti :L’Ente proponente, a chiusura del progetto di servizio civile, rilascerà un certificato di avve-nuto servizio con il dettaglio delle attività svolte.

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

I volontari acquisiranno nuove conoscenze e competenze utili per una loro crescita profes-sionale, oltre che personale da allegare al curriculum e/o da inserire all’interno del proprio portfolio.

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

Ufficio informazioni Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, Corso Italia n.108 – 09072 Cabras (OR)

30) Modalità di attuazione:La Formazione Generale dei volontari verrà svolta IN PROPRIO ENTRO 180 GIORNI dall'avvio del progetto nella misura del 100% con il Formatore Accreditato dell'Ente nella persona della Dott.ssa Daniela Pes secondo le Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale.

Nello specifico il Formatore Generale è in possesso di pluriennale esperienza professionale in ambito formativo e di un'esperienza di servizio civile nazionale attestata da specifico certificato di partecipazione al Corso per Formatori Generali tenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale nelle giornate del 21/22/28/28 Settembre 2015.

FORMATORE GENERALE DATI ANAGRAFICI

Daniela Pes Nata a Oristano il 15.12.1972 - Residente a Oristano in Via Ancona 16-09170 Oristano (OR) - CF PSEDNL72T55G113Z

Il materiale didattico utilizzato dall'Ente, dispense e slides, sarà quello fornito dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale adottato come base comune agli altri Enti ma arricchito e integrato autonomamente in base alle specifiche esigenze dell'Ente stesso.

Per le metodologie lezione frontale e dinamiche non formali saranno coinvolti eventuali esperti sulle tematiche trattate e sulle tecniche utilizzate il cui intervento sarà sempre e comunque svolto in compresenza in aula del formatore generale.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:La Formazione Generale verrà erogata con l'utilizzo di tre diverse metodologie didattiche secondo quanto indicato dalle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale così come meglio dettagliato nella tabella seguente.

METODOLOGIE FINALITA' DIDATTICHE TECNICHE N. ORELezione frontale Promuovere processi di •Incontri in aula 15 H

apprendimento docente/volontario per l'illustrazione di contenuti didattici con 1) momenti di confronto/discussione tra i partecipanti; 2) riflessioni individuali e di gruppo; 3) momenti dedicati alle domande, ai chiarimenti e agli approfondimenti.

•Approfondimenti con esperti•Lezioni frontali•Letture specifiche•Somministrazione di schede informative•Analisi di casi studio

(33,5%)

Dinamiche non formali

Facilitare la percezione e l'utilizzo delle risorse interne al gruppo costituite dalle esperienze e dal patrimonio culturale di ciascun volontario sia come individuo che come parte di una comunità.

•Esercitazioni di gruppo•Simulazioni di situazioni che si affronteranno durante lo svolgimento del servizio civile

24 H (55,5%)

Formazione a distanza

Favorire lo scambio di esperienze attraverso i nuovi canali di comunicazione web e social web

•Videoconferenza•Forum on line

6 H (11%)

Totale 45 H (100%)

33) Contenuti della formazione:Il percorso di formazione generale rappresenta un percorso logico e di viaggio all'interno del mondo del servizio civile e verrà svolto con il Formatore Accreditato dell'Ente nella persona della Dott.ssa Daniela Pes secondo le Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale.

MACROAREA MODULO CONTENUTI E FINALITA' FORMATORE H.

1.Valori e identità del SCN

1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo

Definire un’identità di gruppo dei volontari in servizio civile, che esprimeranno le loro ideesul servizio civile, le proprie aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali.

Il formatore, partendo dai concetti di “Patria”, “difesa senza armi”, “difesa non violenta”, ecc., avrà come obiettivo quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile.

Daniela Pes 3

1.2 Dall'obiezione di coscienza al SCN

Mettere in evidenza il legame storico e culturale del SCN con l’obiezione di coscienza, ripercorrendo la storia del fenomeno in Italia a partire dalla legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua attuale configurazione così come delineata dal legislatore del 2001, ovvero di difesa civile della Patria con mezzi ed attività non militari, dimensione che lo caratterizza e lo differenzia da altre forme di intervento ed impegno sociale.

Daniela Pes 2

1.3 Il dovere di difesa della Patria – Difesa civile non armata e non violenta

1.3.a Approfondire il concetto di Patria e di difesa civile della Patria attraverso mezzi ed attività alternativi a quelli militari a partire dai principi costituzionali della solidarietà (art.2 Cost.), dell’uguaglianza sostanziale (art.3 Cost.), del progresso materiale o spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione (art.9) e della pace tra i popoli

Daniela Pes 4

(art. 11 Cost.).

1.3.b Presentare le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile con approfondimenti sulle tematiche relative alla “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla “prevenzione della guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”.

1.4 La normativa vigente e la carta di impegno etico

Illustrare le norme legislative che regolano il sistema del SCN, nonché quelle di applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del SCN. In particolare si evidenzierà l’importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, quale condizione per l’accreditamento di quest’ultimo: un patto tra l’UNSC e l’Ente, con cui essi si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell’identità del SCN.

Daniela Pes 5

2. La cittadinanza

attiva

2.1 La formazione civica

Contribuire alla formazione civica dei giovaniattraverso la conoscenza della DichiarazioneUniversale dei Diritti Umani e della Carta costituzionale e, quindi, dell’insieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti che costituiscono la base della civile convivenza e quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani volontari possano diventare cittadini attivi.

Analizzare la funzione ed il ruolo degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle leggi. Fornire al giovane volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale che cresce e si trasforma nel tempo, ma anche a trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle competenze civiche e sociali funzionali per vivere una “cittadinanza attiva”.

Daniela Pes 2

2.2 Le forme di cittadinanza

Favorire l’incremento di impegno civico da parte dei giovani attraverso le forme di partecipazione, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino, in un’ottica di cittadinanza appunto attiva (la partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della cooperazione sociale, della promozione sociale, l’obiezione di coscienza, il servizio civile nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati).

Daniela Pes 3

Il tema della protezione civile, che si integra perfettamente nel concetto di difesa della Patria come difesa dell’ambiente, del territorio e delle persone, nonché fattore di educazione e di crescita di cittadinanza attiva, verrà

Daniela Pes 3

2.3 La protezione civile

affrontato non solo attraverso propedeutici cenni tecnici e operativi, ma soprattutto dal punto di vista culturale. Partendo dall’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio, visti come il necessario ed imprescindibile substrato delle attività umane, si illustrerà come tale territorio/comunità possa essere colpito da eventi naturali ed antropici, in grado di metterne a dura prova l’esistenza.

A tal scopo, seguendo un percorso che si estrinseca attraverso la logica del progetto, si mostrerà come la protezione civile agisce attraverso la previsione e prevenzione dei rischi (concetto connesso alla responsabilità, individuale e collettiva) e l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza. Sarà opportuno in tale ambito formativo sottolineare lo stretto rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e legalità, nonché tra ricostruzione/legalità.

2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

Sarà illustrata ai volontari la possibilità pratica di partecipare e di candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN che rappresenta una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva che si presenteranno ai volontari durante l’anno di servizio civile.

Verranno dunque illustrate ai volontari tali possibilità, inserite nel contesto della cittadinanza, il suo funzionamento ed importanza, anche come presa in carico di un comportamento responsabile, le cui conseguenze potranno essere visibili solo in tempi medio lunghi, ma non per questo meno importanti.

A tale riguardo l'Ente inviterà a partecipare, durante le ore di formazione, ex-volontari o rappresentanti in carica, nonché di delegati di Regione dei volontari in servizio civile, in qualità di consulenti, al fine di rendere maggiormente incisivo l’argomento.

Daniela Pes 3

3.Il giovane volontario nel

sistema del servizio civile

3.1 Presentazione dell'ente

In questo modulo, l'Ente fornirà ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato.

Daniela Pes 5

3.2 Il lavoro per progetti

L'Ente si occuperà di descrivere in maniera puntuale e precisa la metodologia di lavoro "per progetti", un metodo nato e sviluppato per consentire la governabilità dei processi complessi, nel rispetto degli obiettiviprefissati e dei vincoli temporali il cui risultato non si ottiene automaticamente ma va costruito e la sua qualità dipende dalla qualità delle competenze che ciascuno mette in gioco. Il progetto viene suddiviso in fasi e compiti

Daniela Pes 5

che vengono assegnati ad un team di persone. L’integrazione del team è il risultato della capacità di comunicazione, coordinamento e cooperazione di tutte queste figure.

I volontari in SCN saranno parte integrante di questo processo al fine di favorire la loro crescita umana, fondamentale per la riuscita del progetto.

3.3 L'organizzazione del servizio civile e le sue figure

Come già espresso nel modulo precedente, per la buona riuscita del progetto è fondamentale una buona conoscenza dello stesso nel suoinsieme e quindi un’attenta conoscenza delle diverse figure e dei loro ruoli. Il raggiungimento degli obiettivi attraverso la realizzazione di una serie di azioni è direttamente riconducibile alle figure che operano al suo interno.A sua volta, lo stesso ente è collocato all’interno di una sovrastruttura più grande , che costituisce “il sistema di servizio civile” (gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni e le Province autonome).

E’ importante che il volontario conosca “tutte” le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari etc.) e all’interno dello stesso ente (differenza fra ente e partner, fra sede operativa etc.) per il raggiungimento degli obiettivi.

Daniela Pes 2

3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del SCN

In tale modulo verrà presentato e illustrato ai volontari il “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”, (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) in tutti i suoi punti.

Daniela Pes 3

3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Partendo dall'ingresso del volontario nell'organizzazione si affronterà la comunicazione quale elemento essenzialedell'esperienza quotidiana, sia nei rapporti fra singoli individui, sia a livello di gruppi.Poiché la comunicazione serve una combinazione di scopi e può produrre una combinazione di risultati, si prenderanno in esame i suoi elementi costitutivi: il contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo.

L'analisi della comunicazione all'interno del gruppo, quale è quello in cui è inserito il volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro.Si andrà dunque a considerare il gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento iniziale del sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l'interazione con gli altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la

Daniela Pes 5

loro risoluzione in modo costruttivo (alleanza/mediazione/ consulenza)

TOTALE ORE DI FORMAZIONE GENERALE 45

34) Durata:45 ORE

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione: Ufficio informazioni Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”, Corso Italia n.108 – 09072 Cabras (OR)

36) Modalità di attuazione:IN PROPRIO ENTRO 90 GIORNI dall'avvio del progetto nella misura del 100% presso l'Ente con formatori specifici.

37) Nominativo/i e dati anagrafici dei formatoriFORMATORE DATI ANAGRAFICI

Roberto Carrus Nato a Cabras il 1 settembre del 1961 – residente a Cabras in via Giacomo Puccini, 9A - 09072 Cabras (OR)

Stefania Piras Nata a Oristano il 19 agosto del 1978 – residente a Cabras in via Alessandria, 1 – 09072 Cabras (OR)

38) Competenze specifiche dei formatori: I Formatori Specifici dell'Ente hanno competenze, titoli attinenti nonché esperienze pluriennali nell'Area di intervento E 10 – Interventi di animazione nel territorio così come meglio dettagliato nella tabella seguente.

FORMATORE TITOLI COMPETENZE ESPERIENZERoberto Carrus - Operatore per i Servizi di

Custodia e Manutenzione presso siti archeologici, musei, aree culturali-ambientali valorizzate- Corsi FOR.TU.N.A con i moduli di Lingua straniera (francese tecnico); Turismo Culturale e Turismo Sostenibile; Marketing emozionale e Neuromarketing; Organizzazione di Eventi Culturali; Web marketing e e-commerce- Corso di Formazione “Sistemi di Qualità secondo le norme U.N.I. – EN- I della serie 9001 attinenti alle seguenti attività: accoglienza e registrazione dei visitatori; visite guidate presso il sito

- Manageriali- Ambientali- Turistiche- Archeologiche- Storico - artistiche- Antropologiche- Geografiche- Gestionali- Relazionali- Promozionali- Amministrative

- Coordinatore e responsabile del servizio di Tutela, Fruizione e Valorizzazione dell’Area archeologica di Tharros, Museo Civico di Cabras, Torre Spagnola di San Giovanni di Sinis, Chiesa di San Giovanni di Sinis e patrimonio archeologico sparso

- Tutor formativo e docente nell'ambito di percorsi formativi, di tirocinio e di inserimento di giovani provenienti dal mondo della scuola, dell'università e da percorsi di formazione nell'ambito dei beni culturali

archeologico di Tharros

Stefania Piras

- Laurea Specialistica in Archeologia- Laurea di primo livello in Beni storico artistici e archeologici- Diploma Universitario di Operatore dei Beni Culturali,- Guida turistica - Programma Alta Formazione Master and Back - Regione Sardegna - Borsa di studio per la frequenza di un corso di alta formazione all’estero

- Archeologiche- Storico - artistiche- Antropologiche- Geografiche- Relazionali- Turistiche

- Addetta all’accoglienza e informazione turistica presso l’area archeologica di Tharros- Collaborazione nell’ambito del Progetto di ricerca “Strategie insediative, aspetti funerari e socioeconomici, dinamiche dei rapporti uomo-ambiente naturale nella Sardegna preistorica”- Docenza del modulo formativo “Storia e Archeologia della Sardegna”- Custode, Guida archeologica,addetta alla biglietteria, addetta all’accoglienza e informazione turistica nell’area archeologica di Tharros. - Attività di accoglienza e informazione in occasione della Borsa Nazionale del Turismo delle Aree Marine Protette - Progetto di valorizzazione del sito di S’Elighe Entosu (Usini, Sassari). Incarico per schedatura, disegno e analisi tecnologica dei manufatti ceramici. Università di Sassari- Informatizzazione di dati archeologici nell’ambito del Progetto “Il Santuario di Monte d’Accoddi – Sassari, Studio dei reperti degli Scavi Contu”. Università di Sassari- Collaborazioni presso la Biblioteca del Dipartimento di Scienze Umanistiche e dell’Antichità e la Biblioteca della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari. Addetta all’utenza e all’inventariazione del materiale librario

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La Formazione Specifica verrà erogata con l'utilizzo di due diverse metodologie didattiche secondo quanto indicato dalle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale così come meglio dettagliato nella tabella seguente.

METODOLOGIE FINALITA' DIDATTICHE TECNICHE N. ORELezione frontale Promuovere processi di

apprendimento docente/volontario per l'illustrazione di contenuti didattici specifici di progetto con 1) momenti di confronto/discussione tra i partecipanti; 2) riflessioni individuali e di gruppo; 3) momenti dedicati alle domande, ai chiarimenti e agli approfondimenti. Favorire attività di gruppo per stimolare l'autonomia dei volontari , la partecipazione attiva , lo scambio di conoscenze ed esperienze reciproche, la crescita dell’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità.

•Lezioni partecipate•Incontri in aula•Approfondimenti con esperti•Letture specifiche in aula•Somministrazione di schede informative•Analisi di casi studio

30 H (40%)

Dinamiche non formali Facilitare l'utilizzo delle conoscenze acquisite; favorire l'apprendimento dei volontari su specifiche tematiche di progetto; aiutare i volontari a riscoprirsi attraverso una nuova percezione delle proprie risorse e di quelle interne al gruppo rappresentate dalle esperienze e dal patrimonio culturale di ciascun volontario sia come individuo che come parte di una comunità. Favorire momenti di Learning by doing – apprendere attraverso la pratica sul campo.

•Attività sul campo•Esercitazioni di gruppo•Esercitazioni singole•Simulazioni di situazioni che si affronteranno durante lo svolgimento del servizio civile•Tavole rotonde con esperti

45 H (60%)

Totale 75 H (100%)

40) Contenuti della formazione:

La Formazione Specifica prevede N. 75 ore ed è articolata in 9 moduli di apprendimento.Nella tabella sottostante sono indicate le tematiche, le finalità e il numero di ore dedicate a ciascuna esperienza di apprendimento.

Nei primi 90 giorni dall'avvio del progetto verrà erogato il modulo “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” dove verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili negli ambienti e nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni presenti nella sede di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), ossia l'Ufficio informazioni Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”.

Moduli Finalità del modulo Nominativo formatore H

TRASVEALI

Accoglienza e conoscenza dei volontari Sviluppare un’adeguata relazione docente/volontari atta a favorire il processo di apprendimento

Roberto Carrus

4

DI

BASE

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile

Quadro della normativa in materia di sicurezza. Introduzione ai concetti di sicurezza sul lavoro e di rischio; prevenzione e protezione; Introduzione ed addestramento alle principali misure di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro.

Roberto Carrus in qualità di RSPP interno dell'Ente

8

Modulo 1Analisi della realtà territoriale di riferimento

-Conoscenza generale del territorio con riferimento agli aspetti storici, culturali, archeologici, geologici e geografici; Il territorio della Penisola del Sinis dalla Preistoria all’Età medievale (Il Sinis in età preistorica, il Sinis in età nuragica e la necropoli di Mont’e Prama, storia ed evidenze archeologiche della città di Tharros); Storia e aspetti urbanistici e architettonici dell’abitato di Cabras; Tradizioni e cultura locale.

Stefania Piras

15

Modulo 2Primo approccio con la sede, le attività e gli obiettivi oggetto del progetto

Osservazione, ascolto e prima interazione con le figure professionali operanti a diverso titolo nel sito; Accoglienza dei volontari con illustrazione delle diverse attività in cui si articola la gestione del sito archeologico; Conoscenza del personale specializzato operante con diverse competenze e mansioni; Trasmissione di informazioni sul sito: numeri e target dei visitatori, punti di forza e criticità.

Roberto Carrus

5

Modulo 3Approfondimento sulle informazioni necessarie a fornire informazione turistica; Primo approccio diretto all'utenza

Nozioni sull'attività di prima accoglienza e assistenza turistica; Acquisizione di competenze in materia di trasmissione di informazioni relative ai diversi servizi turistici offerti (orari modalità, tempi, costi etc.); Analisi del materiale informativo a disposizione dell’utenza (depliant, brochure, carte del territorio etc.); Strategie di approccio ai diversi target di visitatori (famiglie, gruppi, scolaresche, etc).

Roberto Carrus

10

Modulo 4Acquisizione e approfondimento delle conoscenze relative al territorio (aspetti naturalistici, antropici, storici)

Approfondimenti sul patrimonio culturale, storico-artistico, archeologico del territorio attraverso i canali visivo, orale ed esperenziale. L’azienda/l’ente ospitante mette a disposizione del Volontario non solo una bibliografia su cui formare o approfondire le proprie conoscenze, ma lo stesso personale qualificato, che sarà disponibile per qualunque chiarimento o curiosità in merito.

Stefania Piras

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Modulo 5Affiancamento e supporto agli operatori specializzati

Nozioni sull'affiancamento e supporto degli operatori specializzati nella conduzione delle visite guidate presso i siti gestiti; Strategie legate alla gestione dei gruppi turistici di diversi target, tempi e modi dei percorsi guidati.

Stefania Piras

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Modulo 6Come acquisire la sicurezza e le competenze necessarie nel rapporto con l’utenza

Consigli per acquisire maggiore sicurezza e competenze necessarie nel rapporto con l'utenza nei percorsi di visita e durante e attività di animazione culturale nel territorio.

Roberto Carrus

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TRASVERSALI

Costruisci la tua personalità Nozioni e consigli per orientamento alla leadership; Strumenti e metodologie per la costruzione delle attività di gruppo; Nozioni sulla tecnica del brainstorming.

Roberto Carrus

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TOTALE ORE DI FORMAZIONE SPECIFICA 75

41) Durata:

75 ORE

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Nel rispetto di quanto previsto dalla Circolare del 28 gennaio 2014 “Monitoraggio del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale sulla formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale” emanata dal Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, il piano di formazione generale e specifica sarà costantemente monitorato dall'Ente nel rispetto di quanto previsto dalla sopra citata Circolare.

Al fine di raccogliere tutti i dati necessari ad individuare eventuali elementi di criticità e/o punti di forza del piano di formazione, l'Ente attiverà un sistema di monitoraggio interno nel rispetto di quanto indicato all'interno delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” attraverso l'adozione di metodologie e tecniche verificate in sede di attuazione di altri progetti di servizio civile nazionale.

Di seguito si illustrano nel dettaglio le metodologie e gli strumenti di monitoraggio interno sia per la Formazione generale che per la Formazione specifica e i relativi indicatori.

FORMAZIONE GENERALEN. 45 ore100% della Formazione Generale erogata entro 180 giorni dall' avvio del progettoN. 3 Macroaree didatticheN. 13 Moduli formativiN. 15 ore di lezioni frontali pari al 33,5%N. 24 ore di attività con dinamiche non formali pari al 55,5%N. 6 ore di formazione a distanza pari al 11%

Strumenti:– Questionari di valutazione: predisposizione di questionari di valutazione redatti ad hoc e suddivisi per aree di apprendimento, elementi motivazionali e competenze di partenza, acquisibili e acquisite.– Report di controllo: stesura di report relativi agli obiettivi raggiunti da ogni singolo volontario elaborato sulla base dei dati precedentemente acquisiti.

Metodologia:A conclusione di ogni macroarea e di ogni modulo formativo saranno somministrati brevi questionari finalizzati a verificare l'andamento del progetto di formazione e delle conoscenze acquisite.1) In una prima fase si opterà per una verifica delle esperienze di base di ciascun volontario, attitudini personali, motivazioni e competenze al fine di redigere un profilo tipo per ogni volontario.2) A metà percorso sarà realizzato un breve report che permetterà di verificare gli obiettivi formativi e motivazionali raggiunti da ogni volontario fino a quel momento.3) Nella fase finale si opterà per incontri di gruppo per favorire il confronto tra i volontari e redigere dei report dedicati oltre che alle competenze formative acquisite anche alle dinamiche di gruppo, socializzazione e scambio di buone pratiche.

Indicatori:N. questionari somministratiN. questionari compilatiN. report realizzatiN. incontri di gruppo

L'attivazione di tale sistema di osservazione e controllo dell'andamento dell'attività di formazione permetterà di apportare elementi di miglioramento all'attività formativa durante il suo svolgimento, sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo garantendo stabilmente l’attività di monitoraggio sulla formazione generale dei volontari che il Dipartimento è tenuto ad effettuare ex art. 5, comma 4 del decreto legislativo 77/02.

Inoltre, in base a quanto indicato nella Circolare del 28 gennaio 2014 “Monitoraggio del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale sulla formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale” emanata dal Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, l'Ente provvederà a:

1.Comunicare per via telematica, mediante il sistema informativo FUTURO, la data di inizio del corso di formazione generale per i volontari, il luogo di svolgimento dello stesso, la data presunta di fine corso ed il contatto di riferimento (nominativo e recapito telefonico del personale di riferimento del corso) secondo i tempi previsti in modo da consentire la programmazione di eventuali verifiche a campione dei corsi stessi, così come indicato al paragrafo 3), lettera d), delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”.

2.Compilare, mediante l’inserimento dei dati richiesti nel sistema informativo FUTURO, l’apposito “Modulo F” (scheda di certificazione e scheda elenco volontari) secondo le modalità tecniche descritte nel Manuale d’uso “Gestione formazione”.3. Compilare, tramite il sistema FUTURO, l'apposito Questionario secondo le modalità tecniche descritte nel Manuale d’uso “Gestione Formazione”.4. Predisporre e conservare il Registro generale della formazione contenente: copia del Modulo F, luogo di svolgimento del/dei corso/i di formazione generale, date ed orari delle lezioni, registro dei volontari partecipanti al corso, nominativi di eventuali esperti corredati di curriculum, indicazione delle tematiche trattate, con la precisazione, per ogni corso, delle metodologie utilizzate.5. Condividere i dati e le informazioni risultanti dal monitoraggio interno con il Dipartimento, ai sensi del D.P.C.M. 4 novembre 2009 “Prontuario concernente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e l’approvazione degli stessi” e successive modifiche.

FORMAZIONE SPECIFICAN. 75 ore100% della Formazione Specifica erogata entro 90 giorni dall'avvio del progetto.N. 2 Macroaree N. 9 Moduli formativiN. 30 ore di lezioni frontali pari al 40%N. 45 ore di attività con dinamiche non formali pari al 60%

Nel rispetto di quanto previsto all'interno delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, l'Ente attuerà un piano di monitoraggio interno al fine di garantire il costante controllo, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, dell'attività di formazione erogata.

Di seguito si illustrano gli strumenti, le metodologie e gli indicatori che saranno predisposti

e utilizzati in maniera diversificata in base alla materia specifica di riferimento e i relativi indicatori.

Strumenti:– Questionari di valutazione: predisposizione di questionari di valutazione specifici per materia e suddivisi per aree di apprendimento, elementi motivazionali e competenze di partenza, acquisibili e acquisite.– Report di controllo: stesura di report specifici per materia, relativi agli obiettivi raggiunti da ogni singolo volontario elaborato sulla base dei dati precedentemente acquisiti.

Metodologia:Al termine di ogni macroarea e di ogni modulo saranno somministrati brevi questionari finalizzati a verificare l'andamento del progetto e delle conoscenze acquisite.1) In una prima fase si opterà per una verifica delle esperienze di base di ciascun volontario, attitudini personali, motivazioni e competenze al fine di redigere un profilo tipo per ogni volontario.2) A metà percorso sarà realizzato un breve report che permetterà di verificare gli obiettivi raggiunti da ogni volontario fino a quel momento. 3) Nella fase finale si opterà per incontri di gruppo per favorire il confronto tra i volontari e redigere dei report dedicati oltre che alle competenze formative acquisite anche alle dinamiche di gruppo, socializzazione e scambio di buone pratiche.

L'attivazione di tale sistema di osservazione e controllo, permetterà di apportare elementi di miglioramento all'attività formativa durante il suo svolgimento.

Indicatori:N. questionari somministratiN. questionari compilatiN. report realizzatiN. incontri di gruppo

Inoltre, in base a quanto indicato nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, l'Ente provvederà alla tenuta e alla compilazione del Registro generale della formazione specifica contenente tutti i dati relativi al luogo, alle date e agli orari del corso, tutti i dati relativi ai volontari e alla loro partecipazione, le indicazioni relative alle tematiche trattate e alle metodologie utilizzate.

Grazie alla puntuale attuazione del sistema di monitoraggio interno, sarà possibile valutare periodicamente, l'effettivo apprendimento da parte dei volontari di nuove conoscenze e competenze, nonché la loro crescita personale come individui e come cittadini italiani.

Cabras, 26 febbraio 2016 Il Responsabile legale dell’ente

Cristiano Carrus

(firmato digitalmente)