il nostro paesaggio agrario tra passato e presente, quale … · 2015. 11. 11. · diverso è...
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Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Sabato 3 ottobre 2015 – Corte Bebbi
Barco di Bibbiano
L'acqua nel territorio di Bibbiano
da Matilde ai giorni nostri
Il nostro paesaggio agrario tra passato e presente,
quale paesaggio futuro?
Presentazione a cura di Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Foto di Marcella Minelli
IL VALORE DELL'ACQUA
L’acqua nei giardini
La mente umana associa solitamente pensieri positivi all'idea dell'acqua. L'acqua evoca vitalità e
forza, trasparenza e freschezza, in una parola: benessere.
L'acqua nei giardini, sintesi familiare e culturale dell’attività agricola, sin dall'antichità viene
proposta come elemento centrale, in quanto fonte di benessere, prosperità, ma anche come
segno di potenza dominante dell'uomo sulla natura, pur nel rispetto di quest’ultima.
Pompei: Casa di Loreio Tiburtino
Il giardino dunque, nelle varie epoche, si propone come idea del microcosmo in tutte le sue
sfaccettature: dalla flora, alla fauna, all’immancabile acqua, fonte di vita.
Interessante è un veloce excursus nel tempo, per verificare questo rapporto tra uomo e acqua nei
diversi periodi storici e culturali.
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Ferrara
Il significato simbolico di questo chiostro medioevale è sottolineato dalla presenza del pozzo che
si trova al centro del cortile e che rappresenta la sorgente di vita.
Nel Rinascimento lo spazio e' dominato ed
incivilito dall'uomo,
ma l'acqua rimane sempre al centro , perché
'Si come il corpo senza l'anima è morto,
così è non altrimenti il giardino senza l'acqua' (Agostino del Riccio – Trattato di agricoltura – Firenze 1595)
Villa Lante, Bagnaia (VT)
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Reggia di Caserta, 1770 circa
Il tempo passa, ma l'acqua rimane sempre al centro: in epoca illuministica viene maestosamente
rappresentata, non solo quale mezzo usato per stupire, ma anche per manifestare l’unità spirituale
tra uomo e natura. Meno evidente infatti è, in questo periodo rispetto al Rinascimento, la volontà
di dichiarare le capacità tecniche dell'uomo, che non si contrappone alla natura.
Italia, XXI secolo
Diverso è l’approccio con il giardino e con l’acqua nell’ultimo secolo: dalla maestosità si passa alla
completa indifferenza. La cura del verde è relativa, manifestando quindi una scarsa attenzione e
rispetto nei confronti della natura, e le fontane sono spente, quindi anche l’acqua non è più sentita
come fonte di vita.
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
L’acqua piovana
Negli areali urbani il problema che ci si pone è quello di far defluire il più velocemente possibile
l'acqua piovana, a scapito delle falde, che non si ricaricano. Questo atteggiamento viene purtroppo
replicato anche in zone, come i parchi pubblici, dove si avrebbero maggiori spazi che
consentirebbero sistemi diversi a favore di un deflusso più naturale.
Un atteggiamento dunque sbagliato nei confronti della natura-acqua, che viene vista come un
nemico da allontanare prima possibile.
Ricordiamo che l’urbanizzazione e l’impermeabilizzazione del suolo provocano:
− perdita di funzioni ecologiche,
− alterazione del clima (Urban Heat Island),
− alterazione dell'assetto idraulico del territorio
− frammentazione degli habitat e delle aree agricole
In Emilia Romagna, ed in particolare nelle province di Modena e Reggio Emilia, si è avuta una
elevatissima crescita delle zone urbanizzate, e quindi dell’impermeabilizzazione dei suoli, tra il
1976 e il 2003.
Il Comune di Bibbiano, tra i diversi Comuni della Provincia di Reggio Emilia, si colloca all’undicesimo
posto, con un aumento, sempre nello stesso periodo, del 10,2% del suolo urbanizzato1
Terreno e biodiversità
Il suolo rappresenta una delle principali riserve di biodiversità del pianeta.
L'impermeabilizzazione causa drastiche riduzioni di biodiversità del suolo a seguito di:
− contaminazione,
− riduzione di sostanza organica,
− degradazione fisica del suolo
− alterazione e frammentazione degli habitat naturali e degli agro ecosistemi.
E’ noto come a partire dagli anni '60 le riserve idriche del sistema idrogeologico delle pianure
alluvionali stanno progressivamente diminuendo. Gli effetti dell'abbassamento della falda sono
gravi e hanno portato ad una sensibile depressurizzazione delle falde artesiane della media
pianura, con conseguente minaccia per l'approvvigionamento di risorse idriche a fini potabili,
compromissione del sistema delle risorgive, e scomparsa di molti fontanili, e quindi anche
riduzione dell'habitat di specie vegetali ed animali.
I processi naturali di infiltrazione delle falde
I principali fattori naturali che alimentano il sistema idrogeologico sotterraneo e che quindi
determinano la ricarica della falda sono essenzialmente:
a) le infiltrazioni di acqua provenienti dalle precipitazioni meteoriche;
b) il processo di infiltrazione in alveo dai corsi d'acqua naturali,
c) le percolazioni attraverso le aree irrigate a scorrimento;
1 Ciro Gardi , Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Parma, Reggio Emilia giugno 2008
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Principali cause che hanno determinato la diminuzione del livello di falda:
a) aumento dei prelievi idrici;
b) alterazione dell'assetto e delle dinamiche idromorfologiche dei fiumi
c) aumento delle superfici impermeabilizzate
d) trasformazione dei sistemi irrigui da scorrimento a pioggia
e) alimentazione tramite tubazioni in pressione (anche nei mesi non irrigui) delle centraline
idroelettriche in derivazione attive sul reticolo idrografico minore;
f) cambiamenti climatici.
Con l'irrigazione a scorrimento, tipica dei prati stabili legati alla produzione di Parmigiano
Reggiano, le acque vengono distribuite attraverso canali a cielo aperto e privi di rivestimento
(rogge), dotati di un fondo ad elevata permeabilità; in tal modo una parte importante si infiltra nel
suolo e va ad alimentare le falde. Non si perde dunque, ma anzi, viene mantenuta.
Nel verde antropizzato esistono poi diverse soluzioni che riducono il danno da
impermeabilizzazione, consentendo il naturale ciclo di captazione e restituzione dell'acqua
all'ambiente mediante infiltrazione, allungando i tempi di deflusso, fornendo dunque un utile
contributo alla regimazione idrica globale.
Sistemi di captazione e infiltrazione dell’acqua di deflusso da superfici
Pavimentate.
Ecovillaggio, Montale R.(Mo)
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Anche la riproposizione di
fossi permette il
mantenimento dell’acqua
piovana in loco, e la sua
infiltrazione negli strati più
profondi del terreno.
Il passaggio dell’acqua
Attraverso una fascia di arbusti
ne consente la filtrazione e
quindi la depurazione nei
confronti delle particelle
fisiche.
Ecovillaggio,
Montale Rangone .(Mo)
2007
Castelmaggiore (Bo)
2006
L’acqua, nella sua infiltrazione nel sottosuolo, può venire depurata non solo dalla vegetazione, ma
anche da idonei strati di ghiaia con diversa pezzatura.
Zurigo, 2004 Monaco di Baviera, 2005
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Castelmaggiore (Bo)
2006
ACQUA – AGRICOLTURA – PAESAGGIO
L’acqua permette l’attività agricola, che a sua volta forma e mantiene un paesaggio.
Cos’è il Paesaggio? Il significato della parola paesaggio è ben sintetizzata da questa frase:
No people no landscape (Non c'è paesaggio senza popolazione)
Ma non è facile spiegare cosa è il paesaggio, proprio per la sua complessità e complementarietà di
valori: diversi sono i significati che sono stati ricercati, e qui ne riportiamo solo alcuni. Significativo
è comunque il fatto che in ognuno si trova che l’uomo concorre in modo importante alla
formazione di un paesaggio.
Il paesaggio è costituito da un lembo di territorio, che comprende uno o più ecosistemi, non
segregati, ma più o meno condizionati dalla presenza attiva dell'uomo, ed in stato di equilibrio o
squilibrio
Valerio Giacomini, 1970
Il paesaggio corrisponde alla parte visibile di un determinato ambiente: è costituito dall'insieme
delle caratteristiche fisiche, biologiche e antropiche che coesistono in una certa porzione di
territorio.
Franco Pedrotti 1970
'Paesaggio' designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il
cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.
Convenzione europea sul paesaggio 2000
Paesaggi d'acqua
I servizi ecosistemici forniti dall'agricoltura non sono facilmente stimabili come i servizi economici
ma la loro perdita produce danni incalcolabili all'ambiente e all'economia, come dimostra la crisi
economica, demografica e ambientale del territorio montano e non solo.
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Canale Secchia, XII sec.
Molti canali, espressione dell’attività dell’uomo nella gestione delle acque, sono sottoposti a
tutela, ai sensi dell'art.142 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Una tutela che, facendo riferimento alla L.431/85 (Galasso), detiene in sé uno dei profili più
rilevanti dal punto di vista strategico della disciplina paesaggistica: una riconsiderazione della
nozione di paesaggio non più vista sotto il profilo tradizionale del valore estetico, ma sotto quello
più pregnante del suo valore geografico.
Un sistema di corsi d'acqua, che appartengono ad un sistema di bonifica del territorio, è un
esempio significativo di questa impostazione normativa: deriva dalla necessità di uno sviluppo
economico di un'area che, sia perché esiste grazie alla bonifica, sia perché ora sottoposta a tutela
ai sensi dell'art. 142 del D.L. n.42/2004, è soggetta a continua verifica della compatibilità e
sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) delle azioni umane.
Paesaggi d'allevamento
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
“L'agricoltura” non è soltanto un terreno da coltivare (fattore naturale), ma luogo in cui l'impronta
umana, imprenditoriale e di destinazione d'uso (fattore umano) costituiscono un complesso che
chiamiamo paesaggio.
I cambiamenti socioeconomici e gestionali dell'agricoltura cambiano il paesaggio. Nell’immagine
sopra riportata si può notare come il paesaggio del Parmigiano Reggiano, fatto di prati e stalle,
muta essenzialmente nel fattore edificato, poiché le stalle, per motivi di ordine economico, sociale
e ambientale, cambiano di forma e volume.
Il valore aggiunto dal bel paesaggio all'agricoltura non è quindi soltanto economico, ma di valori
culturali e umani.
Paesaggi (agricoli) feriti
Con troppa facilità e leggerezza, invece, si attraversano e si incidono i paesaggi agricoli con linee
aeree e relativi pali. E’ perché sono indispensabili per la vita umana? E il resto?
Non ci deve stupire questo approccio approssimativo dell’urbanistica nei confronti del paesaggio
agricolo, che è tutt’ora ‘area bianca’, cioè nulla, nelle carte urbanistiche.
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Oppure, sempre urbanisiticamente parlando,
si pensa di preservare un lembo della nostra
memoria storica evitando di demolire un vecchio
caseificio da Parmigiano Reggiano.
Ma che valore culturale, quale senso storico
può avere tale edificio privato del suo motivo di
esistere, e cioè dei prati? Che rapporto può
avere con le enormi fabbriche di cemento che
ora lo circondano?
QUALE PAESAGGIO FUTURO?
Se vogliamo capire quale sarà il paesaggio del nostro futuro, dobbiamo indagarne il valore che esso
può avere per noi, per la nostra esistenza.
Il valore di un terreno è condizionato da tanti fattori: piani regolatori, vincoli paesaggistici,
vicinanza delle infrastrutture, tipo di destinazione dei terreni, imposizione fiscale.
La produttività dei terreni non è spesso il fattore principale che determina il valore dello stesso
E' l'azione dell'uomo che determina il valore del paesaggio; i terreni agricoli non sono oggetti, ma
strumenti dell'attività umana.
Soffermiamoci un attimo su due termini che oggi consideriamo antitetici: Economia ed Ecologia.
Essi hanno la stessa radice oikos = casa (ma anche ambiente per l'uomo).
La società moderna invece interpreta economia ed ecologia come contrapposte l'una all'altra,
come se l'ecologia costituisse un freno per lo sviluppo economico.
Dobbiamo quindi essere capaci di leggere il paesaggio per capire da cosa è formato, a motivo di
cosa esiste e vive.
Là dove esiste un vincolo sul paesaggio agricolo, va inteso come tutela volta alla salvaguardia di un
bene (l'agricoltura, ed in particolare quel tipo di agricoltura presente in quell’area) in quanto
invariante essenziale del territorio, rappresentativa di un'identità non solo culturale ma anche
ambientale.
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
L’art.146 del D.L. n.42/2004 si apre comminando il divieto di distruzione o alterazione
pregiudizievole dei valori paesaggistici protetti.
A Bibbiano è evidente che il valore paesaggistico protetto è legato alla produzione del Parmigiano
Reggiano, e quindi agli allevamenti destinati a tale scopo e le relative colture.
Nuove stalle, nuove costruzioni legate a tale produzione, e necessarie per continuare tale
produzione, non comporteranno dunque trasformazioni negative nel paesaggio, perché si tratta
ancora di un paesaggio agricolo tradizionale, legato alle stesse attività di allevamento e
coltivazione cui esse sono destinate. Anzi, è una certezza della sua preservazione anche negli anni
futuri.
Se infatti è l'interesse pubblico quello che determina le indicazioni legate al Codice dei Beni
Culturali e del Paesaggio, crediamo che progetti legati al mantenimento di un paesaggio, nella loro
sostanza, siano assolutamente coerenti.
Si tratta quindi di esprimere la volontà politica di continuare a lavorare per la preservazione di un
paesaggio il cui valore va molto al di là di quello meramente estetico, essendo legato ad una
produzione di nicchia e di alta qualità, come il Parmigiano Reggiano: un valore storico e culturale,
quindi, che caratterizza un paesaggio.
Ma, come tutti i paesaggi che sono vivi e viventi, occorre una trasformazione necessaria per
mantenere quel paesaggio, nel rispetto dei suoi valori culturali e ambientali.
Il Paesaggio del nostro futuro lo ritroviamo descritto nella
Convenzione Europea del Paesaggio:
Il paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale, sul piano culturale, ecologico,
ambientale e sociale e costituisce una risorsa favorevole all'attività economica che, se
salvaguardato, gestito e pianificato in modo adeguato,
può contribuire alla creazione di posti di lavoro;...
il paesaggio concorre all'elaborazione delle culture locali e rappresenta una componente
fondamentale del patrimonio culturale e naturale dell'Europa, contribuendo così al benessere e alla
soddisfazione degli esseri umani e al consolidamento dell'entità europea.
Osservando che le evoluzioni delle tecniche di produzione agricola, forestale, ...e, più generalmente,
i cambiamenti economici mondiali continuano, in molti casi, ad accelerare le trasformazioni dei
paesaggi....
(si desiderano) soddisfare
gli auspici delle popolazioni di godere di un paesaggio di qualità
e di svolgere un ruolo attivo nella sua trasformazione.
Le parole chiave potrebbero essere:
VALORIZZAZIONE
di un territorio che mostra notevoli potenzialità
storico-ambientale
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
RESPONSABILIZZAZIONE
verso stili e volumi rispettosi del contesto
CULTURA
nella ricerca di soluzioni che non vadano a ferire
il nostro paesaggio quale rappresentazione
della nostra storia
COINVOLGIMENTO
attraverso soluzioni coerenti con le proprie
scelte di vita, che non dividano quindi chi ha
deciso di andare a stare in campagna con la
stessa campagna
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Ma purtroppo il paesaggio in cui viviamo è troppo spesso un altro, fatto di case e strade, senza
soluzione di continuità, senza riferimenti.
Anche questo è paesaggio....ma è quello che vogliamo?
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Quando parliamo o pensiamo ad un paesaggio di certo non ci riferiamo alle immagini precedenti,
in quanto la nostra mente elabora immagini ricche di verde e di acqua.
Tra le principali risorse che il territorio agricolo può vantare, c'è proprio il PAESAGGIO,
che rappresenta un importante fattore del BENESSERE che qui si può trovare.
Un PAESAGGIO che è stato mantenuto e curato sino ad ora da chi è cresciuto con esso
perché la sua chiave di lettura è semplice e diretta e la comprensione allontana la paura.
Nel rapporto con l'agricoltura riusciamo a comunicare i tempi della natura:
− osservazione, comprensione, rispetto.
Dobbiamo riuscire a compenetrare il sistema ambientale e paesaggistico con quello economico e
sociale, facendolo diventare una r
per una dinamica azione di tutela e valorizzazione delle risorse esistenti.
La foto riporta un esempio di paesaggio reggiano dove coesistono passato (un prato stabile irrigato
per scorrimento) e futuro (gli avvenieristici ponti di Calatrava). Alle spalle c’è anche un caseificio.
Ma come e dove siamo capaci, ci viene permesso di valorizzare (= dare un valore anche
economico) a questo incredibile e meraviglioso insieme posto proprio all
Quanto si capisce il valore ecologico del prato stabile in un’area fortemente compromessa
dall’urbanizzazione?
Ricordiamoci che IL TERRITORIO E' UN BENE PREZIOSO PERCHE' E' UN BENE FINITO
Ma del suo vero valore (PAESAGGIO) ce ne
tal punto da aver corroso anche quei nostri sentimenti che lo hanno reso LUOGO, PAESAGGIO.
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Dobbiamo riuscire a compenetrare il sistema ambientale e paesaggistico con quello economico e
sociale, facendolo diventare una ricchezza utile non solo per lo sviluppo del territorio, ma anche
per una dinamica azione di tutela e valorizzazione delle risorse esistenti.
La foto riporta un esempio di paesaggio reggiano dove coesistono passato (un prato stabile irrigato
orrimento) e futuro (gli avvenieristici ponti di Calatrava). Alle spalle c’è anche un caseificio.
Ma come e dove siamo capaci, ci viene permesso di valorizzare (= dare un valore anche
economico) a questo incredibile e meraviglioso insieme posto proprio all’uscita dell’Autostrada?
Quanto si capisce il valore ecologico del prato stabile in un’area fortemente compromessa
IL TERRITORIO E' UN BENE PREZIOSO PERCHE' E' UN BENE FINITO
Ma del suo vero valore (PAESAGGIO) ce ne rendiamo conto solo quando l'abbiamo consumato a
tal punto da aver corroso anche quei nostri sentimenti che lo hanno reso LUOGO, PAESAGGIO.
Dobbiamo riuscire a compenetrare il sistema ambientale e paesaggistico con quello economico e
icchezza utile non solo per lo sviluppo del territorio, ma anche
La foto riporta un esempio di paesaggio reggiano dove coesistono passato (un prato stabile irrigato
orrimento) e futuro (gli avvenieristici ponti di Calatrava). Alle spalle c’è anche un caseificio.
Ma come e dove siamo capaci, ci viene permesso di valorizzare (= dare un valore anche
’uscita dell’Autostrada?
Quanto si capisce il valore ecologico del prato stabile in un’area fortemente compromessa
IL TERRITORIO E' UN BENE PREZIOSO PERCHE' E' UN BENE FINITO.
rendiamo conto solo quando l'abbiamo consumato a
tal punto da aver corroso anche quei nostri sentimenti che lo hanno reso LUOGO, PAESAGGIO.
Marcella Minelli, dottore agronomo, socio AIAPP
Ritorniamo allora sul valore dell’acqua, per rammentare che la selezione ambientale è guida
istintiva al comportamento umano: dalla foresta tendiamo ad uscire per spostarci in una radura,
Ma alla fine ci fermiamo dove c’è l’acqua, perché tendiamo a selezionare habitat idonei alla nostra
sopravvivenza