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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 129 129 129 129 Ente proponente il progetto: Comune di Bologna 229 229 229 229 Codice di accreditamento: 329 329 329 329 Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 429 429 429 429 Titolo del progetto: Nodi di rete: pratiche di integrazione socio-sanitaria 529 529 529 529 Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: assistenza Aree di intervento: salute Codice: A15 629 629 629 629 Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa: Il progetto intende indagare l'ambito della fragilità che, trasversalmente ai diversi target di popolazione (anziani, adulti, minori e persone con disabilità) e nelle sue varie declinazioni, coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione connettendo problematiche sociali a complicanze di natura sanitaria. La direzione verso cui si struttura il progetto è la realizzazione, lo sviluppo e il supporto dell'integrazione socio-sanitaria come modalità operativa nell'ambito dei Servizi Sociali e dei Servizi Sanitari a livello istituzionale (promuovere collaborazioni fra istituzioni diverse che si organizzano per conseguire comuni obiettivi di salute), gestionale (riguarda il governo manageriale di risorse e di servizi da integrare in progetti comuni di intervento) ed operativo (riguarda la composizione di saperi e abilità per garantire risposte efficaci e le convinzioni e comportamenti dei professionisti da cui dipende 2 NZ 0065 Regione Emilia Romagna

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1)1)1)1) Ente proponente il progetto:

Comune di Bologna

2)2)2)2) Codice di accreditamento:

3)3)3)3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4)4)4)4) Titolo del progetto:

Nodi di rete: pratiche di integrazione socio-sanitaria

5)5)5)5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: assistenzaAree di intervento: salute Codice: A15

6)6)6)6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza ilprogetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Premessa:Il progetto intende indagare l'ambito della fragilità che, trasversalmente ai diversitarget di popolazione (anziani, adulti, minori e persone con disabilità) e nelle suevarie declinazioni, coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione connettendoproblematiche sociali a complicanze di natura sanitaria. La direzione verso cui sistruttura il progetto è la realizzazione, lo sviluppo e il supporto dell'integrazionesocio-sanitaria come modalità operativa nell'ambito dei Servizi Sociali e dei ServiziSanitari a livello istituzionale (promuovere collaborazioni fra istituzioni diverse chesi organizzano per conseguire comuni obiettivi di salute), gestionale (riguarda ilgoverno manageriale di risorse e di servizi da integrare in progetti comuni diintervento) ed operativo (riguarda la composizione di saperi e abilità per garantirerisposte efficaci e le convinzioni e comportamenti dei professionisti da cui dipende

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NZ 0065

Regione Emilia Romagna

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(Allegato 1)

l’integrazione sul campo, sulla frontiera dei bisogni e dei servizi erogati).Recentemente sono state introdotte delle importanti innovazioni nel sistema deiservizi in materia di integrazione socio-sanitaria: per quanto riguarda i minori, è statosottoscritto da Comune di Bologna e AUSL di Bologna l'”Accordo di Programma perla realizzazione degli interventi integrati nell'area delle prestazioni socio-sanitarierivolte ai minorenni allontanati o a rischio di allontanamento in attuazione dellaD.G.R. 1102/2014” (Delibera Giunta n. 31/2015) , mentre per quanto riguarda gliadulti è stato sottoscritto tra Comune di Bologna e AUSL di Bologna l'”Accordo diProgramma per l'integrazione e il coordinamento delle funzioni sociali e sanitarie inmateria di salute mentale”(Delibera di Giunta n. 169/2015). Questi documentidefiniscono l'impianto organizzativo relativo all'integrazione socio-sanitariarispettivamente per i minori e per gli adulti, definendo la presa in carico integrata e lemodalità operative per la compartecipazione socio-sanitaria. I volontari del progetto saranno quindi impegnati principalmente in attività legateall’assistenza nei settori che si occupano di interventi sociali e di servizi alla persona.Le sedi comunali che producono servizi alla persona si misurano quotidianamentenon solo con i bisogni dei propri utenti, ma anche con una serie di questioniorganizzative relative alla gestione, al funzionamento interno, al coordinamento deiservizi o ai rapporti con altri enti ed istituzioni (in particolare rispetto all'interazionetra servizi sociali e sanitari); il volontario supporterà l'ente nelle sue attività e potràquindi fare esperienza di tutti questi aspetti di natura gestionale e organizzativa.

Per quanto riguarda il contesto organizzativo i volontari verranno inseriti all’internodell’area Benessere di comunità e nello specifico lavorerà in contatto con diverseUnità intermedie:

• U.I. Ufficio di Piano e progetti di sviluppo del benessere e comunità che sioccupa di coordinamento tra i vari settori e programmazione socio-sanitaria;

• U.I Minori, famiglie, tutele e protezioni che si occupa di programmazione ecoordinamento della rete dei servizi rivolti a minori e famiglie vulnerabili econ fragilità sociali e sanitarie, minori in esecuzione penale, minori stranierinon accompagnati, persone in condizioni di emergenza con bisogniindifferibili ed urgenti, persone soggette a protezione internazionale,richiedenti asilo e rifugiati, di recente immigrazione, persone vittime di trattae violenza;

• U.I Adulti vulnerabili, inclusione sociale e politiche attive del lavoro che sioccupa di programmazione e coordinamento della rete dei servizi rivolti adadulti vulnerabili con problemi e fragilità sociali e sanitarie, dipendenti dasostanze, adulti senza fissa dimora e temporaneamente presenti e adulti inesecuzione penale o con bisogni indifferibili e urgenti

• U.I Fragilità, non autosufficienza e disabilità che si occupa diprogrammazione e coordinamento della rete dei servizi rivolti ad anzianifragili e non autosufficienti, persone con disabilità anche gravissima;

• U.I Salute e città sana che si occupa di promozione della salute e diprevenzione per l’infanzia e per gli anziani.

Inoltre i volontari dovranno collaborare e mantenere i rapporti con altri enti qualiDistretto di committenza e garanzia AUSL Bologna, Regione Emilia-Romagna ecc..e con le diverse articolazioni comunali come i Servizio Sociale Territoriale (SST),Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP) Città di Bologna ed altri.

Il progetto “NODI DI RETE: pratiche di integrazione socio-sanitaria” siarticola in diversi filoni di approfondimento tematico:

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(Allegato 1)

A) il supporto all'integrazione socialeB) la tutela C) le iniziative a supporto della fragilitàD) la non autosufficienza

Contesto territoriale: La popolazione residente bolognese al 31 Dicembre 2015 è costituita da 386.663abitanti, che sono in costante crescita da alcuni anni.I bambini (0-14 anni) rappresentano l'11,7% della popolazione totale (45.464residenti in questa fascia di età), gli anziani (65 anni e oltre) il 25,6% (99.135residenti in questa fascia d'età di cui il 16,4% fra i 65 e i 79 e il 9,2% oltre gli 80anni).L'indice di dipendenza (proporzione di bambini e anziani sulla popolazione in etàlavorativa, ovvero 15-64 anni) è pari a 60, mentre quello di vecchiaia (proporzione dianziani rispetto ai bambini) è pari a 221, che evidenzia un popolazione che tendesempre più all'invecchiamento.Questa evoluzione demografica sarà associata ad un ulteriore accrescimento deibisogni di salute legati all’invecchiamento, cui corrispondono un ventaglio diinterventi socio-assistenziali e socio-sanitari notevolmente diversificati. Inparticolare, saranno sempre più richiesti interventi di prevenzione miranti a ridurre ladisabilità e il rischio di disabilità ma anche azioni coordinate di protezione sociale edi promozione della salute e del benessere della persona anziana.La tabella sottostante ci mostra la ripartizione della popolazione all'interno deiQuartieri cittadini.

Quartiere Totale

Borgo – Reno 60.562

Porto – Saragozza 68.875

San Donato – San Vitale 65.721

Santo Stefano 63.502

Savena 59.489

Navile 68.165

Senza fissa dimora 349

Totale 386.663

La popolazione straniera al 31 dicembre 2015 rappresenta il 15,2% della popolazionecomplessiva (58.873 residenti con cittadinanza straniera). Le donne sono la maggioranza (31.515 contro 27.358 uomini) ma si riscontra unacorrispondenza tra i due sessi per quanto riguarda la provenienze che è, per entrambii sessi, nella maggior parte dei casi, dal sud-est asiatico.Gli stranieri che vivono sotto le due torri sono soprattutto europei (42,1%) e cittadinidell’Asia (36,0%). La componente straniera è comunque assai eterogenea, bastipensare che a Bologna sono presenti ben 148 nazionalità.La popolazione straniera residente si conferma inoltre una compagine demograficamolto giovane, se si pensa che ben il 73,5% degli stranieri ha meno di 45 anni.

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(Allegato 1)

Attività di progetto:

A) Tutela Il progetto si inserisce all'interno del sistema dei servizi ed interventi sociali di tutelae protezione di minori e di famiglie vulnerabili e fragili. Il volontario si troveràcoinvolto all'interno delle attività del ”Unità Intermedia Minori, Famiglie, Tutele eProtezione” e presso l'”Ufficio di piano”, in particolare:

1. supporto (in termini di effettuazione dell'istruttoria e di stesura del verbale)alle UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare) che, in coerenza con leETI (Equipe Territoriali Integrate) che hanno luogo in ogni Quartiere dellaCittà, hanno il compito di effettuare una presa in carico integrata dei casicomplessi e la compartecipazione socio-sanitaria;

2. supporto al Programma di intervento per la prevenzionedell'istituzionalizzazione P.I.P.P.I. (che nasce dalla collaborazione tra ilMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l'Università di Padova e diecicomuni capoluogo italiani (tra cui Bologna) e che si pone come obiettivo ladefinizione di linee di azione innovative nel campo dell'accompagnamentoalla genitorialità fragile e vulnerabile con l'obiettivo di ridurre il rischio dimaltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal proprionucleo familiare;

3. collaborazione nella ricerca e nello sviluppo di buone pratiche per una presain carico più appropriata ed efficace dei minori in tutela al Comune diBologna e/o in carico ai servizi per minori, favorendo la condivisione e laconoscenza di tali risorse con i Servizi Sociali Territoriali, l'ASP Città diBologna e i Servizi Sanitari ed Educativi, nell'ottica della suddettaintegrazione socio-sanitaria-educativa;

4. Collaborazione e supporto nella realizzazione di progetti in favore di minoristranieri non accompagnati;

5. sensibilizzazione sulle opportunità di tutela rappresentata dall'istitutogiuridico “amministratore di sostegno”, come istituito dalla Legge 9gennaio 2004, n. 6; diffusione delle informazioni utili all'avvio del ricorso e aipercorsi di assistenza e supporto offerti dalle istituzioni del territorio. Questipercorsi si inseriscono all'interno della nuova organizzazione del sistema diservizi integrati a sostegno della domiciliarità, il cui scopo è quello diassicurare adeguatezza di servizi, dignità e sicurezza alle persone che, purrestando al proprio domicilio, necessitano di assistenza; l'istituto giuridico“amministratore di sostegno”è inoltre un modo concreto e veloce per dareaiuto e supporto ai caregivers;

6. attività di carattere informativo, comunicativo e documentativo: supporto alladiffusione dell'informazione sulle attività riferite all'integrazione sociale incollaborazione con la redazione sociale dell'Ufficio di piano, in particolarmodo collaborando alla gestione del sito servizio sportelli sociali, allaproduzione delle tre newsletter tematiche, alla gestione di servizi didocumentazione e informazione per gli operatori dei servizi pubblici e privati;

Destinatari:− minori e famiglie in condizione di grave disagio sociale;− persone non autosufficienti, anziane o adulte con disabilità.− rete familiare e/o amicale di supporto;− terzo settore e rete informale.

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(Allegato 1)

Beneficiari:− SST (servizio sociale territoriale) e SEST (servizio educativo scolastico

territoriale) dei Quartieri,− Servizi per Minori dell'ASP Città di Bologna (Centro per le famiglie),− cooperative sociali gestori di servizi di accoglienza e/o accompagnamento

sociale,− Azienda USL di Bologna,

- Dipartimento di Salute Mentale, servizio di Neuropsichiatriadell'AUSL di Bologna (NPIA),- Dipartimento Cure Primarie dell'AUSL di Bologna, ConsultorioFamiliare e Pediatria di comunità,

− Tavolo Minori dell'Ufficio di Piano,− Tavolo P.I.P.P.I.,− Tavoli di lavoro interistituzionali tra soggetti pubblici e privati del terzo

settore,− Regione Emilia-Romagna.

B) Supporto all'integrazione socialeIl progetto si inserisce all'interno del sistema dei servizi ed interventi sociali disupporto all'integrazione sociale, sanitaria, educativa. Il volontario si troveràcoinvolto all'interno delle attività del ”Unità Intermedia Adulti Vulnerabili InclusioneSociale e Politiche Attive del Lavoro e presso l'”Ufficio di piano”.Si sono messe in campo le seguenti azioni, rispetto alle quali il volontario dovràaffiancare il personale comunale nell'azione di programmazione, monitoraggio emisurazione dell'efficacia:

1. supporto alle attività di coordinamento delle équipe multidisciplinari, a partiredall'articolazione dei Quartieri; nello specifico avendo un ruolo attivo (intermini di effettuazione dell'istruttoria e di stesura del verbale) nelle UVM(Unità di Valutazione Multidisciplinare) e nelle ETI (Equipe TerritorialiIntegrate); 6 gruppi di lavoro territoriali misti composti da operatori sociali esanitari dell’Ente Locale, dell’ASP e dell’AUSL dove si possa realizzare illavoro di rete;

2. collaborazione nello sviluppo e nella successiva raccolta di buone pratiche alivello territoriale (Quartieri), per una presa in carico più appropriata edefficace delle persone che afferiscono ai Servizi per Adulti, favorendo il piùpossibile la condivisione e la conoscenza delle risorse attivabili a livellocittadino;

3. mappatura e supporto nella ricerca di buone prassi sia a livello italiano cheeuropeo al fine di implementare le buone pratiche già sperimentate sulterritorio cittadino a favore di adulti fragili o che versano in condizioni didisagio sociale;

4. partecipazione ai gruppi di lavoro rispetto al tema della riduzione del danno.Il volontario avrà occasione di collaborare nelle attività di programmazione emonitoraggio delle azioni promosse in favore della popolazionetossicodipendente in situazione di disagio sociale, e potrà offrire il propriocontributo nell'ideazione e realizzazione di eventi, campagne informative ealtre attività di prevenzione;

5. supporto agli operatori comunali nella mappatura e nello sviluppo delprogramma “Housing First” sul territorio bolognese, in collaborazione conl'AUSL, altre articolazioni del Comune e soggetti del terzo settore. L'obiettivo

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(Allegato 1)

è quello di costruire strumenti che garantiscano omogeneità degli interventi,in conformità con il modello europeo, e costruiscano evidenze empiriche perconnotare l'esperienza bolognese come buona pratica a livello nazionale, incollaborazione con FIOPSD (Federazione Italiana degli Organismi dellePersone Senza Dimora), che ha promosso il Network HF Italia, di cui ilComune di Bologna è partner;

6. mappatura e supporto nell'implementazione e monitoraggio del progettosperimentale rivolto ad utenti multiproblematici, per i quali, in seguito allavalutazione di indifferibilità ed urgenza del bisogno manifestato, in base aquanto stabilito dalla Legge Regionale n°2 del 2003 (Art. 3, comma 3) e dalRegolamento Generale in materia di Servizi Sociali del Comune di Bologna(Art. 4, comma 2), sono attuate azioni di protezione sociale in collaborazionetra Comune di Bologna e AUSL;

7. attività di carattere informativo, comunicativo e documentativo: supporto alladiffusione dell'informazione sulle attività riferite all'integrazione sociale incollaborazione con la redazione sociale dell'Ufficio di piano, in particolarmodo collaborando alla gestione del sito servizio sportelli sociali, allaproduzione delle tre newsletter tematiche, alla gestione di servizi didocumentazione e informazione per gli operatori dei servizi pubblici e privati;

Destinatari:− adulti in condizione di grave disagio sociale− reti amicali/familiari di supporto dell'adulto fragile

Beneficiari:-Area Benessere di Comunità del Comune di Bologna-U.O. Disagio Adulto di ASP Città di Bologna-Cooperative sociali gestori di servizi di accoglienza e accompagnamento socialecomunali-Azienda USL di Bologna,

- Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP)/CSMe SerT presenti sul territorio comunale di Bologna- Dipartimento di Cure Primarie di AUSL Distretto Città di Bologna

-Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna-Policlinico S.Orsola- Malpighi,-Tavolo Adulti dell'Ufficio di Piano-Tavoli di lavoro interistituzionali tra soggetti pubblici e del terzo settore perprogrammazione politiche sociali-FIOPSD e Network Housing First Italia-Associazioni di volontariato impegnate in attività assistenziali nell'ambito dellaStazione Ferroviaria e in strada-Associazioni iscritte alle LFA del Comune di Bologna impegnate in attività diCittadinanza Attiva e nel lavoro di comunità promosso dai Quartieri cittadini-Collettività/cittadini nel loro complesso per le azioni rivolte a tutti i cittadini checercano informazioni aggiornate nell’ambito della promozione della salute e dellaprevenzione del disagio e dell'isolamento

C) iniziative a supporto della fragilità e della non autosufficienza

Il progetto si inserisce in un ambito di servizio caratterizzato da una forte spinta diinnovazione in riferimento alle strategie per favorire l'accesso della generalità dellapopolazione bisognosa di cure e assistenza.

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(Allegato 1)

Il volontario sarà coinvolto, affiancando il personale del comune di Bologna nell'azione di programmazione, monitoraggio e misurazione dell'efficacia:

1. sviluppo di progetti ed interventi volti a sostenere la domiciliarità comerisposta assistenziale privilegiata per il valore aggiunto che la caratterizzarispetto al ricovero in struttura residenziale della persona non autosufficiente;

2. supporto alle attività di coordinamento delle équipe multidisciplinariattive sul territorio comunale a partire dall'articolazione dei Quartieri e delservizio sociale disabilità dell'Ausl di Bologna; nello specifico l'obiettivo èpotenziare il livello di integrazione attraverso l'implementazione delle UVMsemplificate (con assistente sociale e infermiere) e delle UVM complesse (chevedono il coinvolgimento di una figura medica psichiatra, geriatra,dell'infermiere e dell'assistente sociale), che hanno il compito, attraverso unavalutazione multidimensionale, di effettuare una presa in carico integrata evalutare la compartecipazione socio-sanitaria. Tale modalità di valutazionepuò essere attivata anche a favore di persone adulte che soffrono di specifichepatologie o più in generale per definire la soluzioni assistenziale di elevatacomplessità;

3. sviluppo di progetti ed interventi diretti a contrastare la tendenzaall’isolamento e a sostenere la promozione della salute e la prevenzioneattraverso azioni di prevenzione e socializzazione con particolare focus sullepersone anziane fragili e le loro famiglie (luoghi/centri di aggregazione vari,soprattutto centri sociali e sedi di associazioni). Quest'ambito è crucialenell'individuazione e nel sostegno alla fragilità degli anziani poiché lasocializzazione è l'opportunità attraverso la quale contattare e stimolare glianziani fragili;

4. collaborazione nella ricerca e nello sviluppo di buone pratiche a livelloterritoriale (Quartieri), per una presa in carico più appropriata ed efficaceche afferisce ai servizi per gli anziani favorendo la condivisione e laconoscenza di tali risorse con i servizi territoriali, con l'ASP e con l'AUSL;

5. mappatura e supporto nella ricerca di buone prassi sia a livello italiano cheeuropeo al fine di implementare le buone pratiche già sperimentate sulterritorio cittadino a favore delle persone anziane;

6. supporto alla sistematizzazione della rete dei servizi domiciliari e residenziali,anche attraverso la definizione di strumenti di rilevazione delle caratteristichequalitative dell'offerta assistenziale;

7. collaborazione e supporto nella ricerca e sviluppo di progetti finalizzati allacreazione di percorsi di vita indipendente che permettano alla persona condisabilità di sperimentare le proprie abilità, secondo modelli non soloinnovativi ed in linea con gli orientamenti della Convenzione ONU sui dirittidelle persone con disabilità;

8. Sostegno e supporto al personale dell’area nella realizzazione di progetti ebandi finalizzati all’erogazione di fondi relativi al miglioramento dellecondizioni di vita di persone con disabilità (permanenza a domicilio, bandivacanze ecc..);

9. attività di carattere informativo, comunicativo e documentativo: supporto alladiffusione dell'informazione sulle attività riferite all'integrazione sociale incollaborazione con la redazione sociale dell'Ufficio di piano, in particolarmodo collaborando alla gestione del sito servizio sportelli sociali, allaproduzione delle tre newsletter tematiche, alla gestione di servizi didocumentazione e informazione per gli operatori dei servizi pubblici e privati;

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(Allegato 1)

Destinatari− anziani− persone con disabilità− famiglie− associazioni in rete con il Comune di Bologna

Beneficiari- Area Benessere di Comunità del Comune di Bologna-ASP Città di Bologna, partner nel Tavolo interistituzionale sugli aspetti domiciliaritàdegli anziani e più in generale servizi rivolti alla popolazione anziana-Cooperative sociali aderenti al consorzio Aldebaran-Azienda USL di Bologna-USSI Disabili Adulti di AUSL Distretto Città di Bologna-Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna-Policlinico S.Orsola- Malpighi-Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna-Terzo Settore coinvolto Libere Forme Associative del territorio, per ilcoinvolgimento come partner in particolare sui temi della domiciliarità-Fondazione “Dopo di noi”-Provincia di Bologna.-Tavolo Anziani dell'Ufficio di Piano-Tavoli interistituzionali sulla formazione/comunicazione integrata all’interno delTavolo Anziani previsto nella co-programmazione dell’Ufficio di Piano (Comune –AUSL)-Farmacie (AFM S.p.A., Federfarma e Ascomfarma )-Servizio e-Care di CUP 2000 S.p.A.-Centri sociali di Bologna attraverso l'associazione Ancescao sia provinciale, sianazionale-Orti cittadini attraverso l'associazione Ancescao sia provinciale, sia nazionale-Teatro Dehon e Testro Testoni-Quartieri, per l’attuazione di azioni/laboratori/socializzazione, ma anche in quantotitolari dei percorsi di assistenza sociale e socio-sanitaria rivolta agli anziani-Rete delle associazioni cittadine coinvolte nelle iniziative e negli interventi-Collettività/cittadini nel loro complesso per le azioni rivolte a tutti i cittadini checercano informazioni aggiornate nell’ambito della prevenzione del disagio edell'isolamento e dei percorsi di aiuto per le persone anziane, specie quellidomiciliari.

7)7)7)7) Obiettivi del progetto:

Il progetto di servizio civile intende agire nell'ambito dell'integrazione socio-sanitaria,favorendo lo sviluppo e la stabilizzazione di interazioni e buone pratiche, conun'attenzione particolare e dedicata all'ambito della domiciliarità e dell'integrazionesocio-sanitaria professionale e organizzativa nella valutazione e presa in caricocongiunta dei casi “complessi” (ETI e UVM); si vuole raggiungere questo scopoattraverso un percorso che vedrà coinvolti i volontari di servizio civile ad essereattori partecipi allo sviluppo della co-progettazione tra pubblico e privato e dellamigliore integrazione delle molteplici azioni assistenziali, preventive e promozionalidel percorso socio-sanitario previste dal progetto.

Obiettivi generali del progetto:

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(Allegato 1)

1) promozione dello sviluppo, sul territorio comunale, di pratiche e metodologiedi lavoro che favoriscano l'integrazione socio-sanitaria;

2) promozione del lavoro di rete tra soggetti istituzionali e del terzo settorecoinvolti nella programmazione e successiva implementazione di politicheintegrate tra sociale e sanitario;

3) acquisizione di conoscenza e supporto degli interventi legati alla tutela deisoggetti fragili trasversalmente ai diversi target di popolazione;

4) mappatura e sostegno delle relative azioni di supporto all’integrazione socialerivolta ad adulti vulnerabili;

5) mappatura e sostegno alle iniziative relative a persone in condizioni difragilità e non autosufficienza;

6) costruzione, per ciascun target di popolazione interessato, di una rete di attoriistituzionali e del terzo settore, coinvolti nelle attività propriedell'integrazione, attraverso metodologie e procedure co-costruite e condivise;

7) mappatura e sostegno delle relative azioni di promozione sociale edintegrazione sociosanitaria realizzate a livello territoriale;

Obiettivi specifici del progetto per aree tematiche:1)Promozione dell'integrazione socio-sanitaria secondo le disposizioni normativeregionali e nazionali, attraverso la programmazione effettuata a livello comunale edistrettuale:1.1. monitoraggio e supporto di ambiti e strumenti di integrazione (ETI e UVM) perciascuna popolazione target;1.2. misurazione e valutazione dell'efficacia di processo e di esito delle attività svoltee degli strumenti adottati;1.3. creazione di procedure e pratiche omogenee a livello comunale, nei diversiterritori in cui è articolata l'organizzazione istituzionale;1.4. mappatura e valutazione condivisa rispetto all'utenza multiproblematica, al fine dicostruire griglie di misurazione uniformi e accesso a prestazioni coerenti con ilbisogno riscontrato.

2) Promozione di pratiche che favoriscano la domiciliarità ed il mantenimento delproprio contesto di vita:2.1 Supporto ad interventi relativi al contrasto all’isolamento e alla promozione

della salute;2.2 promozione di interventi volti a favorire percorsi di vita indipendente;2.3 supporto ad operatori comunali e soggetti del terzo settore rispetto all'operatività ead aspetti gestionali connesse all'attuazione di queste pratiche.

3) Promozione del lavoro di rete tra soggetti istituzionali e del terzo settore coinvoltinella programmazione e successiva implementazione di politiche integrate tra socialee sanitario;nello specifico promozione anche del lavoro di rete da svolgersi a livello territoriale,coinvolgendo l'associazionismo di base secondo la logica del lavoro di comunità, perrispondere in modo efficace e puntuale ai bisogni espressi dall'utenza.

4) Mappatura e successiva costruzione di un repertorio condiviso di buone pratiche,sia a livello sistemico che di singolo progetto individuale, da condividere a livellocomunale per favorire la qualità degli interventi posti in essere e la loro replicabilità:4.1. coinvolgimento in quest'opera dei vari soggetti istituzionali e del terzo settore;4.2 definizione congiunta di un programma annuale di lavoro/iniziative;

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(Allegato 1)

4.3. definizione congiunta delle modalità di valutazione delle best practices;4.3 formazione di volontari per la partecipazione all’attività del progetto.

5) Acquisizione di conoscenza e supporto degli interventi legati alla tutela dei soggettifragili trasversalmente alle diverse aree:5.1. sensibilizzazione sulle opportunità di tutela rappresentata dall'istituto giuridico“amministratore di sostegno”;5.2. Collaborazione e supporto alla realizzazione del progetto P.I.P.P.I;5.3. partecipazione UVM minori5.4. collaborazione nella ricerca di e sviluppo di buone pratiche per la presa in

carico efficace di minori in tutela al Comune di Bologna.6) M appatura e sostegno delle relative azioni di supporto all’integrazione sociale rivolta ad adulti vulnerabili6.1. supporto nello sviluppo e mappatura del programma “Housing First”6.2. partecipazione UVM adulti6.3. mappatura e supporto nell’implementazione e monitoraggio del progetto

sperimentale rivolto ad utenti multiproblematici7) Mappatura e sostegno alle iniziative relative a persone in condizioni di fragilità enon autosufficienza;7.1. promozione e valorizzazione delle pratiche di sostegno alla domiciliarità

sperimentate sul territorio comunale;7.2. promozione e valorizzazione di iniziative volte allo sviluppo di percorsi di

vita indipendente;7.3. sostegno allo sviluppo di progetti di intervento diretti al contrasto della

tendenza all’isolamento e sostegno della promozione della salute.

OBIETTIVI SPECIFICI RISPETTO AI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILENAZIONALE:1) Sviluppare e valorizzare la crescita dei volontari a livello personale, sul pianorelazionale, dell'importanza di favorire ed accrescere spazi e pratiche di integrazionetra servizi sociali e sanitari, tra ambiti pubblici e ambiti privati, nonché per ciò checoncerne i valori della solidarietà e della cittadinanza attiva attraverso le seguentiazioni:a). coinvolgere i giovani volontari in servizio civile nel presente progetto attraverso leazioni previste, in modo da permettere loro una partecipazione propositiva emaggiormente consapevole, come cittadini attivi, del significato dell’offerta di unservizio pubblico, utile alla collettività ed in particolare alle fasce di popolazione piùfragile e a rischio;b) attraverso l’attività di studio e ricerca, nonché nelle occasioni di maggioreoperatività diretta rispetto ai servizi erogati, far conoscere “sul campo e direttamente”ai volontari i diversi stakeholders del territorio, quali i diversi uffici comunali, learticolazioni interne e territoriali dei servizi sanitari, il mondo della cooperazionesociale e del terzo settore, il mondo associativo, altre realtà del privato sociale, ed icittadini singoli;c) coinvolgere i giovani volontari in servizio civile ad adottare una nuovaconsapevolezza dell’importanza di promuovere il benessere individuale e socialeattraverso la promozione di corretti stili di vita, che tengano conto dei bisogni socialie sanitari di cui ciascuno è portatore.

2) Sviluppare e valorizzare la crescita dei volontari a livello formativo e professionaleattraverso le seguenti azioni:

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(Allegato 1)

α) favorire la crescita personale e professionale dei volontari introducendoli nelleattività progettuali in un contesto lavorativo che incentiva lo sviluppodell’autonomia, della responsabilità personale, della capacità critica e dellavoro di gruppo;

β) favorire una partecipazione attiva, diretta e consapevole, ai momentiistruttori, decisionali, gestionali e di controllo dei servizi/eventi da erogare edei prodotti ottenuti;

χ) favorire l’acquisizione di strumenti di orientamento all’interno dei servizipubblici nell’ambito normativo nazionale e regionale e dei provvedimenti chepossono essere messi in atto (determinazione, deliberazione ecc..);

δ) far conoscere ai giovani volontari in servizio civile la complessità dellerelazioni tra Enti pubblici e Istituzioni e la necessità, nell’erogazione di servizisocio-sanitari, di lavorare in rete;

ε) coinvolgere i volontari nell'attività di organizzazione di laboratori, eventi,tavoli di lavoro etc.. per una più diretta conoscenza delle modalità relazionali edi rapporto istituzionale dell’“Ente Locale Comune” con altre istituzionipubbliche e private;

φ) migliorare la conoscenza delle realtà del Terzo Settore più attive e produttivenell'ambito socio-sanitario sul territorio, sia in termini di miglioramento deirapporti con i vari stakeholders coinvolti o coinvolgibili, sia in termini discelte più consapevoli per eventuali collaborazioni professionali post serviziocivile.

Per i volontari, il percorso sopra delineato, il coinvolgimento e l’attiva partecipazioneal progetto, oltre all’acquisizione della consapevolezza della loro esperienza dal puntodi vista dei valori sociali e delle competenze acquisite in materia di integrazionesocio-sanitaria e promozione della domiciliarità, saranno oggetto del piano dimonitoraggio interno.

8)8)8)8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale leattività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari inservizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativoche quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Ante progetto di servizio civile nazionaleNella fase precedente l’elaborazione del presente progetto le U.I. “Minori FamiglieTutele e Protezioni”, “Adulti Vulnerabili Inclusione Sociale e Politiche Attive del La-voro” e “Fragilità Non Autosufficienza e Disabilità”, articolazioni dell'Area Benesse-re di Comunità del Comune di Bologna, hanno partecipato a un percorso preventivo,condotto dall'U.I. “Salute e Città Sana”, anch'essa afferente all'Area Benessere di Co-munità, cui fa capo anche l’attività istruttoria e la gestione complessiva del ServizioCivile Nazionale e Regionale per il Comune di Bologna, finalizzato a:

• illustrare e condividere le connotazioni, caratteristiche e potenzialità del servi-zio civile, qualificando contenuti, obiettivi, azioni ma soprattutto finalità escopo del servizio civile, rivolto ai vari settori comunali potenzialmente inte-ressati ad una progettazione in quest'ambito;

• individuare per ciascuna U.I. dell’ente proponente il settore e l’area di interven-

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(Allegato 1)

to su cui realizzare il progetto di servizio civile attraverso l’analisi del conte-sto territoriale di riferimento.

Durante progetto di servizio civile nazionalePer la realizzazione degli obiettivi le azioni che verranno messe in campo saranno:

1)1)1)1) Accoglienza/Inserimento – Tempi: dal 1° al 4° mese Il volontario verrà introdotto ai vari ambiti dell’organizzazione sistemica dell’Enteproponente e del Progetto come “osservatore attivo” delle diverse attività checonnotano il progetto. Il volontario, già nella fase di inserimento, parteciperà ai agliincontri dedicati;

2)2)2)2) Formazione Generale – Tempi 1° al 3° mese 1 modulo verrà svolto tra il 30° ed entro e non oltre il 90° giorno dall’avvio delservizio. Il volontario riceverà una formazione relativa al servizio civile (vedi voci da29 a 34);

3)3)3)3) Formazione Specifica: Tempi dal 4° mese al 9° mesePer un massimo di 16 ore (vedi voci da 35 a 41) e dal 4° mese al 270° giorno (al 9°mese) per un massimo di 4 ore.Il volontario riceverà una formazione completa e puntuale rispetto all’utilizzo di tuttigli strumenti di cui si serve il progetto nei diversi campi di interesse. Egualmente, ilvolontario riceverà una formazione teorico/pratica su tutte le linee d’azionedell’Ufficio preposto dell’Ente proponente;

4)4)4)4) Intervento diretto – Tempi : dal 4° al 12° meseIn affiancamento con gli operatori del progetto i volontari interverranno nellarealizzazione delle diverse linee d’azione relative alla gestione e implementazionedelle attività legate all’integrazione-socio-sanitaria.

Post progetto di servizio civile nazionaleA conclusione del presente verrà attivato un percorso per:

• raccogliere i dati del piano di monitoraggio previsto dal progetto di serviziocivile (vedi voce 20 e 42), utilizzando anche i diversi indicatori di risultatoforniti dalla reportistica comunale e socio-sanitaria dei partner di progetto concui si condividono anche dati epidemiologici;

• raccogliere le indicazioni e le osservazioni dei singoli servizi, intesi come ilpersonale direttamente coinvolto nel progetto – OLP, altri dipendenti ocollaboratori, formatori generali e formatori specifici e, se possibile a secondadella natura del progetto le indicazioni dell’utenza;

• presentare al gruppo di progetto che aveva partecipato al percorso Anteprogetto di servizio civile nazionale gli elementi raccolti per ridiscuterli su dueprospettive:

- individuazione dei punti di forza e di debolezza dei progetti, la lorocondivisione e messa in rete a disposizione di tutti gli Uffici/Servizicoinvolti ed interessati;- rivisitazione dei progetti per obiettivi, azioni e riprogettazione finalizzataa rendere il progetto di Servizio Civile coerente con il valore di esperienzaformativa ed educativa per i ragazzi che vi partecipano e di valenza socialee comunitaria rispetto sia all’ente che comunque risponde ad un bisognosociale o attiva un percorso di utilità sociale sia rispetto alla comunità diriferimento a cui si deve trasmettere, estendere il valore generato dal

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(Allegato 1)

progetto di Servizio Civile Nazionale in termini di maturazione di unospirito di partecipazione e condivisione.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predetteattività

Operatore comunale specializzato in materia di disabilità e non autosufficienza epolitiche sociali per anziani. Progettazione interventi integrati in favore dianziani e disabili; programmazione e monitoraggio attività erogate a livellocittadino. 1 responsabile di unità intermedia dell'Area Benessere di Comunità.

Pluriennale esperienza nell’ambito dei progetti sociali e socio sanitari riferiti allapopolazione anziana dell’Amministrazione Comunale; responsabile tavoli tematici diriferimento; gestione di gruppi di lavoro, anche internazionali.

Operatore comunale specializzato in materia di adulti vulnerabili e politichesociali per adulti. Progettazione interventi integrati in favore di adulti incondizione di disagio sociale; Programmazione e monitoraggio attività erogate alivello cittadino1 responsabile e un funzionario di unità intermedia dell'Area Benessere di Comunità.

Pluriennale esperienza nell’ambito dei progetti sociali e socio sanitari riferiti allapopolazione adulta; responsabile tavoli tematici di riferimento; gestione di gruppi dilavoro, anche internazionali; programmazione e monitoraggio attività volte acontrastare fenomeni di esclusione sociale.

Operatore comunale specializzato in materia di tutele e protezioni e politichesociali, Progettazione interventi integrati in favore di minori e famiglie;programmazione e monitoraggio attività erogate a livello cittadino per i minori ele famiglie1 responsabile e 1 funzionario di unità intermedia dell'Area Benessere di Comunità.

Pluriennale esperienza nel campo della programmazione, progettistica eorganizzazione delle politiche sociali e socio-sanitarie in favore di minori e famiglie erelativamente alla protezione internazionale; supporto alle funzioni del TutorePubblico e Pronto Intervento Sociale Metropolitano.

Operatore comunale specializzato in materia di integrazione socio-sanitariaResponsabile della sezione relativa alla progettazione dei servizi integrati inambito sociale e sanitario.1 responsabile e 1 operatori di unità intermedia dell'Area Benessere di Comunità.

Coordinatore della programmazione socio-sanitaria dell’ente, pluriennale esperienzanell’ambito della programmazione e della pianificazione degli interventi socialidell’Amministrazione Comunale e di altre Pubbliche Amministrazioni;collaborazione permanente con la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria; gestione digruppi di lavoro.

Operatore comunale specializzato in materia di comunicazione sociale,

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(Allegato 1)

Coordinatore del sito Sportello Sociale e di attività di comunicazione pubblicaper il Settore Sociale1 operatore Esperto di comunicazione pubblica per il Settore Sociale ed esperto diassociazionismo e terzo settore. Pluriennale esperienza nell’ambito dellacomunicazione sociale e redazionale e nella gestione siti tematici in particolare inambito sociale; esperienza nella gestione digruppi di lavoro.

Totale Complessivo Risorse umane: 8• N. 8 Operatori /Staff comunale

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

L'intenzione dell'Ente proponente, attraverso la proposta progettuale, è di permettereai volontari in servizio civile di essere concretamente introdotti nell’organizzazionedell'ente stesso ed inseriti nei principali tavoli di lavoro tematici, rispetto agli argo-menti oggetto di questa progettazione, ed in contemporanea saranno illustrate loro letematiche generali dell'integrazione socio-sanitaria e del sostegno alla domiciliarità,con focus su temi principali e con particolare riferimento ai diversi target specifici delprogetto da parte di operatori dell'Area Benessere di Comunità e di esperti indicati nelprogetto.Al contempo i volontari saranno introdotti al lavoro sul tema delle reti di promozionedegli interventi sociali e sanitari e rispetto alle connessioni tra le due tematiche e allereti cittadine investite del tema della promozione sociale. I volontari saranno quindiinseriti nelle azioni sopra elencate, nonché nei diversi ambiti previsti dal progetto, conil ruolo dapprima di osservatori attivi del lavoro degli operatori dedicati e successiva-mente con un ruolo progressivamente da protagonisti nelle attività assegnate.In generale il percorso formativo ed esperienziale del servizio civile potrà apportareun arricchimento, oltre che ai volontari, anche all’ente proponente al fine di un pro-gressivo ampliamento del target di beneficiari del progetto, con l'obiettivo di arrivarea coinvolgere quella parte di popolazione ritenuta più fragile e a rischio, e mettendo inrete i diversi uffici comunali ad esso preposti.

9)9)9)9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10)10)10)10) Numero posti con vitto e alloggio:

11)11)11)11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12)12)12)12) Numero posti con solo vitto:

13)13)13)13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: (per un monte ore minimo obbligatorio di 12 ore settimanali)

14)14)14)14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15)15)15)15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

4

0

1400

5

0

4

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(Allegato 1)

Di norma l’orario di servizio giornaliero viene svolto nella mattinata; tuttavia aivolontari è richiesta flessibilità oraria, con possibilità di spostare le ore in orarioserale o in giornate festive in occasione di eventi/serate organizzati nell’ambito delleazioni di promozione, comunicazione ed informazione previste dal progetto.Rispetto a quest’ultima indicazione, si richiede quindi:

• Disponibilità ad un orario/presenza flessibile per particolari iniziative• Disponibilità alla presenza in giorni festivi per particolari iniziative• Disponibilità per missioni e trasferimenti per particolari iniziative• Disponibilità a partecipare ad attività di sensibilizzazione e promozione in

giorni festivi, in orari flessibili e diversi dal normale orario di servizio,conspostamenti su tutto il territorio provinciale

• Disponibilità alla flessibilità oraria e lo spostamento presso sedi dislocate sututto il territorio dell'Area Metropolitana in occasione degli incontri diformazione generale e delle attività previste;

• Disponibilità a spostarsi con i mezzi pubblici• Disponibilità ad attenersi e rispettare le regole dell’ente

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(Allegato 1)

16)16)16)16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.Sede di

attuazione delprogetto

Comune IndirizzoCod.ident.sede

N. vol.

Nominativi degli OperatoriLocali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali diEnte Accreditato

Cognome e nome

Datadi

nascita

C.F.Cognome e nome

Datadi

nascita

C.F.

1Comune di

Bologna TorreC

BolognaPiazza LiberParadisus 6 -

40129 - Bologna82285 4

ZucchiniMassimo

11/02/71

ZCCMSM71B11 A944P

23456789101112131415161718

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(Allegato 1)

17)17)17)17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’ente proponente provvederà a pubblicare il presente progetto sul proprio sito weball’indirizzo www.comune.bologna.it nella sezione dedicata al servizio civile (gestitadall'Unità Intermedia Salute e Città Sana/Area Benessere di Comunità) e presso i por-tali del network “Flash Giovani” dell’Ufficio Giovani del Comune di Bologna, www.-flashgiovani.it e, in particolare attraverso la “WebTV” www.codec.tv che prevede ladiffusione on-line in spazi settimanali in chiaro su Rete8 e NuovaRete, e 7 GOLD, indigitale terrestre su LepidaTV (strumenti informativi e di diffusioni che l’ente utilizzadi regola per pubblicizzare i programmi e le iniziative che hanno come destinatari igiovani) oltre che sul sito tematico del Comune di Bologna dedicato allo SportelloSociale, i siti gestiti dai Quartieri, in particolare quelli coinvolti nella progettazionedel servizio civile, nonché la Biblioteca di Sala Borsa e altre biblioteche cittadine.Inoltre rappresenteranno un canale di comunicazione e quindi di promozione delle at-tività del servizio civile nazionale le organizzazioni e realtà locali che collaborano conl’ente proponente in particolare quelle che focalizzano le loro azioni su target vulnera-bili. Altri strumenti di informazione e divulgazione del servizio civile saranno rappre-sentate dai Comitati Misti Aziendali.In particolare l'U.I. “Fragilità Non Autosufficienza e Disabilità”/Area Benessere diComunità svolgerà in proprio 30 ore di sensibilizzazione, tenendo presente quantosarà indicato da Copresc e quanto gli altri Settori dell’ente Comune di Bologna svol-geranno in materia. A tali ore andranno aggiunte le ore di sensibilizzazione congiunte(vedi fine voce 17).

Soggetti coinvolti: OLP, volontari in servizio civile, staff comunale, scuole, altri part-ner e realtà del territorio.

L’ente proponente aderisce alla “Sensibilizzazione e Promozione coordinata e con-giunta del Servizio Civile” elaborata in forma congiunta tra gli enti e coordinato dalCopresc- di cui l’ente proponente è tra i fondatori oltre che presente nel Consiglio di-rettivo, ed aderisce al PIANO Provinciale del servizio civile.Ore complessive di sensibilizzazione e promozione: 24 Ore complessive di sensibilizzazione e promozione: 54, di cui 30 interne all’ente e 24in forma coordinata e congiunta con gli enti aderenti al piano provinciale in cui saran-no coinvolti i volontari inseriti nel progetto.

18)18)18)18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri Autonomi di SelezioneIl sistema di selezione autonomo che l’ente propone, è finalizzato a consentire l’ac-cesso al progetto da parte del più ampio numero possibile di candidati a prescinderedal titolo di studio, con particolare attenzione alla bassa scolarizzazione (vedi voce22) e ai giovani che in precedenza abbiano presentato domanda di partecipazione alservizio civile senza essere selezionati.A tale scopo NON si prevede l’attribuzione di punteggio a particolari titoli di studioed a particolari esperienze lavorative, si mantiene, però, nelle due prove in cui si arti-cola il sistema di selezione, una parte appositamente costruita per esplicitare e faremergere la motivazione, l’interesse e l’orientamento del candidato rispetto al proget-to nello specifico.

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(Allegato 1)

Il sistema di selezione si articola in due prove: • una Prova scritta • un Colloquio

Il punteggio finale ottenibile dai candidati risulta dalla somma del punteggio conse-guito con la prova scritta e del punteggio conseguito con il Colloquio.Il punteggio massimo che si può ottenere al termine delle due prove è di punti 110.

Prova scritta La prova scritta è articolata in parte generale e parte specifica riferita al progetto, ed ècostituita, nel complesso, da 50 domande a risposta chiusa (sono previste 3 possibilitàdi risposta di cui 1 Esatta e 2 Errate). La parte generale è comune e propria di tutti iprogetti di SC dell’ente, la parte specifica è riferita ai singoli progetti. La parte gene-rale è costituita da 30 domande relative a cultura generale, conoscenza servizio civile,per un punteggio massimo conseguibile pari a punti 30. Verrà attribuito il punteggiodi punti 1 per ogni risposta esatta e punteggio 0 per ogni risposta errata. La parte spe-cifica è costituita da 20 domande relative al progetto specifico su cui il volontario hapresentato domanda, per un punteggio massimo conseguibile pari a punti 20. Verrà at-tribuito il punteggio di punti 1 per ogni risposta esatta e punteggio 0 per ogni rispostaerrata. Il punteggio massimo ottenibile nella prova scritta è pari a punti 50. NON èprevisto un punteggio minimo a cui è vincolato il superamento della prova scritta.

Colloquio Il colloquio verterà su 9 ambiti/fattori di valutazione che costituiscono la SCHEDADI VALUTAZIONE. Per ogni ambito/fattore di valutazione potrà essere attribuito unpunteggio massimo di 60 punti. Il punteggio finale del colloquio sarà dato dalla mediamatematica della somma dei punteggi ottenuti in ogni singolo ambito/fattore da divi-dersi per il numero dei 9 ambiti/fattori . Ovvero, in termini matematici, il punteggiodel colloquio è il risultato della somma dei punteggi dei fattore 1, fattore 2, fattore 3,fattore 4, fattore 5, fattore 6, fattore 7 fattore 8, fattore 9 DA DIVIDERSI per il nume-ro dei fattori che nel caso di specie sono sempre 9. Il punteggio massimo ottenibilenel colloquio è pari a punti 60. Il punteggio finale ottenuto deve essere riportato nellascheda con due cifre decimali. Il colloquio si intende superato solo se il punteggio fi-nale del colloquio è uguale o superiore a punti 36.

Il punteggio finale risulta dalla somma del punteggio conseguito con la prova scritta edel punteggio conseguito con il Colloquio. Il punteggio massimo che si può ottenereal termine delle 2 prove è di punti 110.

Di seguito la scheda di valutazione da compilare durante il colloquio (che si allegaall’Istanza di presentazione dei progetti dell’ente)

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L'AMMISSIONE AL SERVIZIO CIVILE NA-ZIONALE

Selettore: Cognome ..................................................... Nome ......................................... Data di nascita ............Luogo di nascita ...............................................................Indirizzo ...................................................................................................... Luogo di residenza .............................................................................................. Rapporto con l’ente che realizza il progetto……………………………………….Denominazione Ente ............................................................................................

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(Allegato 1)

ProgettoDenominazione progetto ...............................................................................................Soggetto titolare del progetto ...................................................................................... Sede di realizzazione: .............................................................................................. Nu-mero posti previsti dal progetto nella sede di realizzazione ........................................

Candidato/aCognome ............................................ Nome ..................................................... nato/a ................................................ il ......................Prov. .......................... Data di presentazione della domanda di partecipazione al concorso cui si riferisce laselezione ...................................

Fattori di valutazione approfonditi durante il coll oquio e loro intensità1)Pregressa esperienza presso l'Entegiudizio (max 60 punti)2)Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiegogiudizio (max 60 punti)3)Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progettogiudizio (max 60 punti)4)Condivisione da parte del candidato degli obiettivi specifici perseguiti dal proget-togiudizio (max 60 punti)5)Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del serviziogiudizio (max 60 punti)6)Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontariogiudizio (max 60 punti)7)Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalitàpreviste dal progetto giudizio (max 60 punti) 8)Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamen-to del servizio (es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...)punteggio massimo 70 punti:............. (specificare il tipo di condizione) .................................................................. giudizio (max 60 punti).............. 9)Particolari doti e abilità umane possedute dal candidatogiudizio (max 60 punti)...............Altri elementi di valutazione........................................................................................................................................................................................................................................................................giudizio (max 60 punti)Valutazione finalegiudizio (max 60 punti)..........

Luogo e data................... Firma Responsabile dellaselezione

19)19)19)19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventualeindicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

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(Allegato 1)

NO

20)20)20)20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività delprogetto:

L’ente attiva il proprio piano di monitoraggio interno al progetto e aderisce al“Percorso di accompagnamento coordinato e congiunto, per la condivisione deglistandard minimi di qualità del monitoraggio interno al progetto” condiviso ed elabo-rato dagli enti in collaborazione con il Copresc nella prospettiva del miglioramento esviluppo del Sistema del servizio civile.Il piano di monitoraggio interno al progetto si articola su rilevazione, valutazione everifica di:

• rilevazione andamento attività previste e realizzate e raggiungimento degliobiettivi progettuali cercando di esplicitare e condividere i risultati attesi e dirilevare e qualificare i risultati conseguiti sia dal punto di vista della verifica(intesa come la registrazione numerica dei prodotti delle azioni in cui consisteil progetto) e valutazione (intesa come l’esplicitazione del valore/contenuto at-tribuito da ciascuno ai prodotti delle azioni del progetto ed ancora prima al va-lore/contenuto degli obiettivi del progetto stesso) con l’esplicita finalità di faredel monitoraggio dell’andamento del progetto – risultati prodotti e risultati at-tesi – lo strumento di controllo e riqualificazione e ri-progettazione del proget-to stesso;

• esperienza dei giovani volontari in servizio cercando di seguire il volontarionei momenti di inserimento all’interno dell’ente, di coinvolgimento e relazio-ne con le risorse dell’ente e con gli altri volontari in servizio, della formazionegenerale e specifica (vedi voce 42) e dell’attivazione delle azioni specifichedel progetto cercando di esplicitare e rilevare il grado di qualificazione deicontenuti e delle azioni del progetto, il grado di qualificazione della motiva-zione alla base della proposta progettuale, il grado di partecipazione attiva ecoinvolgimento con le altre risorse dell’ente, il grado soddisfazione nella rea-lizzazione delle singole fasi del progetto, il livello di acquisizione delle com-petenze (vedi voce 42), il grado di condivisone nella realizzazione delle azionirispetto agli obiettivi, il grado di attiva, responsabile ed autonoma partecipa-zione alla distribuzione dei compiti, alla realizzazione delle azioni e nel pro-porre soluzioni o alternative.

Il piano di monitoraggio interno al progetto si pone come obiettivo di rilevare datiquantitativi (numeri legati alla realizzazione delle azioni previste dal progetto nellediverse fasi del progetto) per momenti del progetto – ante, in itinere e post datiqualitativi (esplicitazioni di contenuti legati a qualificare le azioni previste dalprogetto nelle diverse fasi ma anche finalizzati a permettere un costante rapporto traprogetto, risorse dell’ente e volontario) per momenti del progetto – ante, in itineree post adeguandosi al procedere del progetto e al suo svolgimento temporaleattraverso la sua articolazione nei vari mesi del progetto, partendo dall’avvio, perarrivare alla sua conclusione non solo del progetto di SCN ma dell’esperienzaprogettuale nel suo complesso (vedi post 8.1 e vedi percorso d'accompagnamentocondiviso tra enti e realizzato attraverso il Copresc) coinvolgendo i soggettiprotagonisti del progetto nelle sue azioni come indicati nella voce 8.1, 8.2, 8.3: OLP,risorse umane dell’ente (vedi 8.2), formatori (generali e specifici), giovani in Servizio

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(Allegato 1)

Civile Nazionale, destinatari diretti e beneficiari indiretti impegnandosi a rispettaretempi, azioni e raccordandosi con il percorso di accompagnamento condiviso tra entie realizzato attraverso il Copresc.

Articolazione del Piano di Monitoraggio Interno al progetto

Ante /Prima dell’avvio del progettoAzioni

• Partecipazione all'incontro con la Regione Emilia Romagna/Copresc per la pre-sentazione dei criteri aggiuntivi

• Valutazione progetti conclusi per orientamento nuova progettazione e ricogni-zione disponibilità a presentare proposte progetti SCN

• Analisi schede progettuali e documentazione bando SCN

Indicatori • numero servizi/uffici dell’ente partecipanti • numero schede progetto elaborate • numero incontri

Strumenti di rilevazione • registro/calendario incontri

Soggetti coinvolti • Referenti singoli servizi interessati al servizio civile

In itinere/In corso di progettoAl 2° mese dall’avvio del progettoAzione: ACCOGLIENZA/INSERIMENTO

Attività (esplicitate ai punti 8.1, 8.2 e 8.3) • Accoglienza, inserimento dei giovani e ambientamento nell’Area Benessere di

Comunità • Illustrazione del calendario delle attività progettuali ed eventi promozionali

dell’Area Benessere di Comunità dell’Ente proponente

Introduzione alle diverse azioni previste dal progetto e promosse dall’Enteproponente Primo inserimento dei volontari del servizio civile all’interno del tavolodell'Osservatorio di promozione della salute; presentazione dei vari enti/soggettipartecipanti e primo coinvolgimento nelle discussioni del tavolo di lavoro; analisi delcronoprogramma degli impegni.

Indicatori Quantitativi (vedi voce 6) • Numero ore dedicate all’inserimento, con illustrazione generale del

programma di attività annuale con partecipazione del volontario • Numero incontri afferenti l’attività dell’Area Benessere di Comunità con

partecipazione del volontario • Presenza agli incontri mensili del tavolo di lavoro e prime verbalizzazioni dei

relativi esiti in affiancamento al responsabile di progetto

Indicatori qualitativi • Qualificazione da parte dei giovani volontari del contesto in cui si è inseriti:

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(Allegato 1)

esplicitazione e rappresentazione (vedi voce 7 Obiettivi specifici rispetto aigiovani in Servizio Civile Nazionale)

• La motivazione del servizio e la motivazione del progetto di servizio civile • Il gruppo OLP e volontari; il gruppo OLP, volontari e risorse dell’ente:

esplicitazione e individuazione dei componenti dei gruppi (vedi voce 7Obiettivi specifici rispetto ai giovani in Servizio Civile Nazionale)

• Formazione generale: aspettative e contenuti (vedi voce 42) • Formazione specifica: aspettative e contenuti (vedi voce 42) • Formazione specifica: verifica grado di apprendimento in corso di

svolgimento (vedi voce 42)

Strumenti di rilevazione • Riunioni di impostazione lavori• Colloqui singoli con ciascun volontario • Focus group/incontri di gruppo su impatto, percezione iniziale e confronti con

le aspettative sul progetto • Verifica OLP e Formatori specifici: criticità nell’esecuzione dei compiti e

nell’utilizzo delle nozioni in sede di formazione specifica

Soggetti coinvolti • Volontari in servizio civile • OLP • Risorse umane dell’ente • Formatore per la formazione generale • Formatori per la formazione specifica

Destinatari diretti - vedi punto 6

Beneficiari progetto - Area Benessere di Comunità del Comune di Bologna, e altrisettori e servizi dell’ente oltre a tutti i soggetti, partner e non, coinvolti nel tavolo dilavoro e interessati dalle azioni di cui sopra, enunciati nella voce 6 sezione destinatarie beneficiari

Al 4° mese dall’avvio del progettoAzione (vedi voce 8.1 e 8.3): AFFIANCAMENTO

• Avvio delle azioni del progetto (vedi azioni punto 8) • Formazione specifica (vedi voce 8)

Indicatori • Numero incontri interni cui partecipa il volontario in affiancamento • Numero

incontri dei tavoli interistituzionali cui partecipa il volontario in affiancamento• Numero azioni di sensibilizzazione/eventi/laboratori che il volontario comin-cia a realizzare in affiancamento

• Integrazione ed avanzamento progettuale e realizzazione delle singole azioni diprogetto che il volontario comincia a realizzare in affiancamento

Strumenti di rilevazione • Schede di progetto: inserimento di eventuali integrazioni e proposte del volonta-

rio• Colloquio singolo• Colloquio di gruppo

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(Allegato 1)

• Verifica OLP e Risorse dell’ente del servizio/ufficio Soggetti coinvolti

• Volontari in servizio civile • OLP • Risorse umane dell’ente • Altri partner e formatori esterni

Destinatari diretti - vedi sezione 6 Beneficiari progetto - enunciati nella voce 6

Al 6° mese dall’avvio del progetto Azione: FORMAZIONE E INTERVENTO DIRETTO/REALIZZAZIONE AZIONIPROGETTO - VEDI AZIONI punto 8

• Intervento diretto/ Realizzazione del progetto • Formazione specifica

Indicatori • Numero e tipologia delle azioni di progetto e sensibilizzazione che il

volontario realizza • Qualità dei Prodotti di comunicazione realizzati • Qualificazione delle azioni rispetto all’obiettivo: esplicitazione e

rappresentazione • Qualificazione dell’utenza come rappresentazione dell’obiettivo:

esplicitazione e rappresentazione• Numero dei destinatari raggiunti/coinvolti • Grado di soddisfazione dei volontari • Grado di soddisfazione degli attori coinvolti

Strumenti di rilevazione • Verifica OLP e Risorse dell’ente del servizio/ufficio • Colloquio singolo • Colloquio di gruppo

Soggetti coinvolti • Volontari in servizio civile • OLP • Risorse umane dell’ente• Altri Partner

Destinatari diretti - vedi precedenti Beneficiari progetto - vedi precedenti

Al 8° mese dall’avvio del progetto Azione (vedi voce 8): REALIZZAZIONE AZIONI PROGETTO

• Realizzazione del progetto Indicatori

• Numero e tipologia delle azioni di sensibilizzazione che il volontario realizza • Qualità dei Prodotti di comunicazione realizzati • Qualificazione delle azioni rispetto all’obiettivo: esplicitazione e

rappresentazione • Qualificazione dell’utenza come rappresentazione dell’obiettivo:

esplicitazione e rappresentazione Strumenti di rilevazione

• Verifica OLP e Risorse dell’ente del servizio/ufficio

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(Allegato 1)

• Colloquio singolo • Colloquio di gruppo

Soggetti coinvolti • Volontari in servizio civile • OLP • Risorse umane dell'ente • Altri partner

Destinatari diretti- vedi precedenti Beneficiari progetto - vedi precedenti

Al 11° mese dall’avvio del progetto Azione/Fase: PROGETTO A CONCLUSIONE Indicatori

• Realizzazione del diario dell’esperienza. Contenuti: punti di forza, criticità,rappresentazione della azioni e degli obiettivi, grado di soddisfazione.

• Contenuti della relazione finale dell’OLP Strumenti di rilevazione

• Focus group/incontro di gruppo • Schema di relazione finale articolato in: Rappresentazione del contesto,

Rappresentazione del progetto di servizio civile, Descrizione delle azioni edelle fasi (formazione generale e specifica), Descrizione degli obiettivi,Momenti e azioni valutati positivamente e momenti e azioni valutatinegativamente

Soggetti coinvolti • Volontari in servizio civile • OLP• Risorse umane dell’ente

Post/ A progetto concluso Azione/Fase: PROGETTO CONCLUSOIndicatori

• Verifica dei contenuti del diario dell’esperienza a cura dei referenti singoli ser-vizi che hanno partecipato al corso ante progetto (progettazione) in collabora-zione con OLP e risorse dell’ente coinvolte: criticità e punti di forza e indica-zioni per eventuale revisione della progettazione

• Verifica dell’apporto del lavoro del volontario con gli altri partner/collaboratoriesterni di progetto: criticità e punti di forza e indicazioni per eventuale revisio-ne o miglioramento della progettazione.

• Numero dei destinatari raggiunti/coinvolti• Grado di soddisfazione dei volontari • Grado di soddisfazione degli attori coin-

voltiStrumenti di rilevazione

• Focus group/incontro di gruppo interno ed esterno e relazione finale

Soggetti coinvolti • OLP • Risorse umane dell’ente • Altri partner

L’ente partecipa al percorso di condivisione degli esiti del monitoraggio organizzatodal Copresc e si impegna a predisporre un report finale sull’andamento del progetto

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(Allegato 1)

che verrà utilizzato per elaborare la mappa del valore e il piano provinciale delservizio civile.

21)21)21)21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventualeindicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22)22)22)22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quellirichiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

NESSUNO

23)23)23)23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazionedel progetto:

NESSUNO

24)24)24)24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Nell'ambito di questa progettazione, l'Ente proponente ha ritenuto fondamentale crea-re una rete di copromotori e partner, prevalentemente a livello istituzionale, che potes-se favorire concretamente l'attuazione del progetto, che per sua finalità prevalente ri-guarda ambiti sociali e sanitari, che afferiscono a soggetti diversi in relazione tra loro;in tale ottica l’ente proponente presenta una progettazione coinvolgendo in buona par-te la rete di collaborazioni partenariali da tempo esistenti e consolidando, da un puntodi vista formale, ulteriori rapporti collaborativi sul tema dell'integrazione socio-sani-taria ed in particolare per quello che concerne le sperimentazioni nell'ambito dellapromozione e del sostegno alla domiciliarità e dell'integrazione socio-sanitaria profes-sionale e organizzativa attraverso l'implementazione delle UVM e delle ETI.Inoltre il Copresc di Bologna, in base alla sottoscrizione della scheda di adesione alPiano Provinciale del servizio civile 2016/17, collabora alla realizzazione del presenteprogetto, in qualità di copromotore, attraverso l’organizzazione di attività coordinate econgiunte tra gli enti del territorio provinciale, in particolare:- Attività di sensibilizzazione e promozione sul servizio civile- Formazione coordinata e congiunta degli operatori locali di progetto- Formazione coordinata e congiunta degli volontari di servizio civile- Condivisione degli esiti del monitoraggio interno dei progetti

25)25)25)25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per quanto riguarda le risorse tecniche e strumentali, si decide di andare in continuitàrispetto alle precedenti progettazioni di servizio civile promosse dall'Area Benesseredi Comunità.

Le risorse tecniche e strumentali, precedentemente messe a disposizione e la cui frui-zione è ora confermata, sono le seguenti:

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(Allegato 1)

1) postazione informatica (computer e programmi, stampante + eventuale strumenta-zione al bisogno); 2) fotocopiatrice e scanner; 3) telefono fisso;4) materiale di consumo e di cancelleria vario.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26)26)26)26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NESSUNO

27)27)27)27) Eventuali tirocini riconosciuti:

NESSUNO

28)28)28)28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione delle attività svolte durantel’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

I volontari potranno, nell'ambito del progetto, acquisire competenze specifiche rispet-to alle tematiche proprie dell'integrazione socio-sanitaria, delle sue applicazioni perciascuna popolazione target, nonché per quanto riguarda lo specifico tema della pro-mozione e sostegno della domiciliarità e dell'integrazione socio-sanitaria professiona-le e organizzativa attraverso l'implementazione delle UVM e delle ETI.

Competenze specifiche socio-sanitarie:• acquisire conoscenze specifiche in materia socio-sanitaria afferenti la promozio-

ne dell'integrazione e della prevenzione del disagio sociale; • acquisire la conoscenza del funzionamento dell’Ente relativamente a queste po-

litiche, nei rapporti interni ed esterni;• acquisire conoscenza della rete di servizi socio-sanitari, degli spazi e modalità

relazionali tra i vari soggetti.

Competenze comunicative/relazionali:• sapersi rapportare adeguatamente a seconda di target differenziati (minori, adul-

ti, anziani); • saper gestire un incontro con altre istituzioni pubbliche; • sapersi rapportare adeguatamente con soggetti privati; • saper condurre un incontro di sensibilizzazione per interlocutori differenziati;• saper verificare i feedback comunicativi dei propri atti.

Competenze multimediali:• saper utilizzare livelli base di strumenti informatici; • saper utilizzare strumenti di ricerca e reportistica;• Saper creare e gestire presentazioni multmediali, con strumenti anche video e

foto.

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(Allegato 1)

Conoscenza di comunicazione e ricerche:• assistenza ai rapporti istituzionali e di collaborazione con i Quartieri, la Provin-

cia , la Regione, il Terzo Settore e in particolare con le Libere Forme Associa-tive;

• analisi di documentazione sulle best practices nazionali e internazionali sui temidel progetto;

• analisi di ricerche locali e nazionali sulle sperimentazioni in atto nell'ambito delsostegno alla domiciliarità in favore di minori, adulti ed anziani, e dell'integra-zione socio-sanitaria professionale e organizzativa attraverso l'implementazio-ne delle UVM e delle ETI in favore di minori e adulti.

Le competenze indicate, acquisibili nello svolgimento del progetto, saranno certificatedall’Ente, ma non sono ad oggi, formalmente riconosciute.

Formazione generale dei volontari

29)29)29)29) Sede di realizzazione:

Le sedi di realizzazione vengono individuate su base territoriale tra quelle potenzial-mente disponibili, prevedendo anche l’uso e la visita di luoghi significativi per il temadel Servizio Civile:Aido provinciale via Tiarini 21/2 - 40129 Bologna AOSP - Aula 1 Via Pietro Albertoni, 15 – 40138 BolognaArci Servizio Civile Bologna, via Emilio Zago n. 2 (1° piano) - 40128 Bologna.ASP CASA PROTETTA di Imola, via Venturini 14, Imola (Bo)ASP Imola v.le D’Agostino 2/a, Imola (Bo)ASP LAURA RODRIGUEZ – VIA EMILIA, 36 – 40068 – SAN LAZZARO DI SA-VENA (BO)Aula della Memoria – Borgo Colle Ameno - 40037 Sasso Marconi (BO)Ausl di Bologna, Sede di Via Cimarosa 5/2, Casalecchio di Reno - Frazione S. Biagio(Aule A, B, 24, 134, 119, 175)Ausl di Imola – Staff Formazione - P.le G. dalle Bande Nere, 11 – ImolaBAM (Biblioteca, Archivio, Museo), Via Borgolungo 10, Porretta Terme (Bo)Biblioteca Comunale piazza Garibaldi 1 San Giovanni in PersicetoBiblioteca del Comune di Imola, via Emilia 80, Imola (Bo)Cà Vaina - Centro Musicale Viale Saffi 50/b, Imola (Bo)Casa accoglienza senza fissa dimora – Via Sammarina 50 Castel Maggiore 2 CASA del Paleotto, via del Paleotto, 11 -40141 BolognaCasa della Conoscenza, via Porrettana 360, Casalecchio di Reno (Bo)Casa della Cultura – Piazza Marconi, 5 – 40010 Sala BologneseCasa della Solidarietà, via del Fanciullo 6, Casalecchio di Reno (Bo)Casa di Accoglienza Anna Guglielmi – Via Montecatone 37 – ImolaCasa per la Pace "La Filanda", via Canonici Renani 8/10, Casalecchio di Reno (Bo)Casa Piani del Comune di Imola, via Emilia 88, Imola (Bo)CCSVI Via San Donato, 74 – 40057 Granarolo dell'Emilia (BO)Centro Civico di Lippo, Via Castaldini n. 2 - 40012 Calderara di Reno;Centro Civico di Longara, Via Longarola 33/a - 40012 Calderara di Reno;Centro Giovani - Via X settembre 1943 n.43/a - 40011 Anzola dell’EmiliaCentro Servizi Villa Tamba, via Della Selva Pescarola 26, BolognaCentro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone Via Brento, 9 -

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(Allegato 1)

40037 Sasso Marconi (BO) Cineteca di Bologna, via Riva Reno 72, BolognaCittà Metropolitana di Bologna, via San Felice 25, BolognaCittà Metropolitana di Bologna, via Zamboni 13, BolognaComune di Bologna, Piazza Liber Paradisus -6, 40 129 BolognaComune di Bologna, Via Ca’ Selvatica 7, BolognaComune di Casalecchio di Reno, via dei Mille 9, Casalecchio di Reno (Bo) Comune di Pianoro Centro Civico di Rastignano Via Andrea Costa, 66, 40065 Rasti-gnano - Pianoro Comune di Zola Predosa, Piazza della Repubblica 1, 40069 Zola Predosa (BO)Comunità Terapeutica S.Giuseppe - Via Sammarina 12 - Castel Maggiore (BO)Cooperativa Sociale Bologna Integrazione a marchio Anffas, via Luigi Rasi 14 ,40127 Bologna.Cooperativa Sociale Il Pellicano, via Sante Vincenzi 36/4 – 40138 Bologna (BO)Cooperativa Sociale Onlus "Educare e Crescere" via Paolo Costa 20, 40137 BolognaCooperativa sociale Santa Chiara Via Nazario Sauro, 38 – BolognaCooperativa Sociale Società Dolce, via Cristina da Pizzano N° 5 - 40133 Bologna Fondazione Montecatone Onlus Via Montecatone Onlus 37 – Imola c/o Ospedale diMontecatoneFondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, via S. Vitale 114, BolognaFONDAZIONE RITIRO SAN PELLEGRINO- via Sant'Isaia 77, 40123 – BolognaFondazione Santa Clelia Barbieri, via Mazzini 202/2, 40046 Alto Reno terme(Bo)Fondazione Santa Clelia Barbieri, via San Rocco 42, Vidiciatico (Bo)Fondazione Scuola di Pace di Montesole, via San Martino 25, Marzabotto (Bo)G.a.v.c.i. c/o "Villaggio del Fanciullo" via Scipione Dal ferro n°4, 40138 BolognaIIPLE Via del Gomito 7 - 40127 BolognaIl Bosco Soc. Coop. Sociale Via Montericco 5/A, 40026 IMOLA Istituto Aldini Valeriani, via Bassanelli 9/11, BolognaIstituto storico Parri, via Sant’Isaia 18 - BolognaIstituzione Gian Franco Minguzzi, via San’isaia 90, 40123 BolognaLa Palazzina - Centro Multimediale Via Quaini 14, Imola (Bo)Liceo Malpighi, via S. Isaia, 77 BolognaMuseo Cidra sulla Resistenza, via dei Mille 26, ImolaMuseo Civico del Risorgimento, p.zza Carducci 5, BolognaMuseo Ebraico, via Valdonica 1/5, BolognaOspedale di Montecatone– via Montecatone 37 40026 Imola (BO)Pinacoteca del Comune di Imola, via Sacchi 4, Imola (Bo) Pronta Accoglienza Adulti San Giovanni Battista – Via Sammarina 40 Sabbiuno diCastel MaggioreRegione Emilia Romagna, v.le Aldo Moro 21, BolognaRegione Emilia Romagna, v.le Silvani 6, BolognaSala “Antichi sotterranei”, sede Municipio p.zza XX settembre 3 40024 Castel SanPietro Terme Sala Consiliare Municipale – Piazza Marconi, n. 7 – 40012 Calderara di RenoSala Consiliare Municipale del Comune di Calderara di Reno, p.zza Marconi 7, Cal-derara di Reno (Bo);Sala corsi - Municipio di Zola Predosa Piazza della Repubblica, 1 - 40069 Zola Pre-dosaSala del Consiglio del Comune di Monte San Pietro, p.zza della Pace 4, Comune diMonte San Pietro (Bo)

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(Allegato 1)

Sala del Consiglio Diocesano dell'Azione Cattolica via del Monte 5 (3° piano)Sala della Biblioteca Ragazzi, Piazza Martiri della Liberazione n.12 San Pietro in Ca-saleSala eventi c/o Mediateca di San Lazzaro Via Caselle 22, 40068 San Lazzaro di Save-naSala Ilaria Alpi presso la sede del Comune in Via Persicetana n. 226 CrevalcoreSala Nilla Pizzi - Via 2 Agosto 1980 – 40019 Sant’Agata BologneseSala proiezioni Biblioteca G. C. Croce – Piazza Garibaldi, 1 – 40017 S. Giov. in Per-sicetoSala Protezione Civile Via Salvo D'acquisto 12, 40068 San Lazzaro di SavenaSala Riunioni AICS, 1° piano, palestra Valeria Moratello (Lunetta Gamberini), viaAchille Casanova 11 BolognaSaletta del suffragio del Comune di Medicina, via Fornasini, Medicina (Bo)Scuola di Pace, via Lombardia 36, BolognaSede YouNet - Villa Pini Via del Carpentiere, 14 – 40138 BolognaTeatro Spazio Reno, via Roma 12, 40012 Calderara di Reno

30)30)30)30) Modalità di attuazione:

In proprio presso l'ente con formatori dell'ente.

31)31)31)31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventualeindicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32)32)32)32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Come indicato nel Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del ServizioCivile Nazionale n. 160/2013 prot.13749/1.2.2 del 19/07/2013, contenente le “Lineeguida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, i modulidel progetto formativo si attengono alle tre macroaree previste: Valori e Identità delSC, Cittadinanza Attiva e Giovane Volontario nel sistema del S.C. Ai contenuti obbligatori previsti dalla normativa nazionale, il gruppo di lavoro deiformatori ed esperti degli enti ha ritenuto necessario aggiungere ulteriori moduli for-mativi su: valutazione dell’esperienza, dinamiche interculturali e valorizzazione dellecompetenze acquisite. A completamento del percorso, il gruppo classe sceglie un ar-gomento da “approfondire” tra quelli proposti.L’impianto metodologico del progetto formativo prevede di utilizzare la lezione fron-tale per il 45% delle ore complessive e tecniche di apprendimento non formale peril restante 55%. Per la parte di formazione frontale vengono coinvolti sia i formatoriaccreditati degli enti di servizio civile, competenti sul tema indicato, sia esperti esternie “testimoni privilegiati” che possano arricchire la qualità della lezione, con il suppor-to di materiale informativo, bibliografie di riferimento, slide e dispense appositamentepreparati. Per la parte di formazione non formale i giovani vengono chiamati a partecipare atti-vamente alla discussione dell’argomento attraverso tecniche di action learning, eser-

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(Allegato 1)

citazioni di gruppo, simulazioni, analisi di caso, discussioni plenarie ed eventuali visi-te a realtà significative sia per la storia del Servizio Civile, come musei storici, sia perl’attualità” del Servizio Civile, come le sedi di alcuni particolari progetti.

33)33)33)33) Contenuti della formazione:Di seguito il programma delle diverse giornate formative con l’indicazione deicontenuti, delle scelte metodologiche e degli obiettivi di ogni modulo previsto.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

1° GIORNO (presenza degli OLP alla giornata formativa)Obiettivo della prima giornata è essenzialmente quello di far comprendere ai vo-lontari l’importanza del sistema in cui sono inseriti. Ad una spiegazione generale del COPRESC segue in particolare la presentazionedel percorso di formazione generale e degli enti coinvolti. Solo in questa prima giornata è prevista la compresenza degli OLP per fornire unopportuno aggiornamento normativo e per attenuare la distanza che può crearsifra la FG e la FS aiutando i giovani a comprendere l’assoluta continuità che esistefra la FG e il loro servizio civile quotidiano.Vengono presentati i valori portanti e la filosofia sottostante al SC e agli enti coin-volti, nonché le regole di funzionamento del sistema con indicazione dei principalisiti di riferimento (ad esempio sito della rappresentanza di SC, sito dipartimentonazionale e sito regione ER).In questo modulo si illustrano i punti fondamentali dell’impianto normativo relati-vo al servizio civile, con particolare attenzione alla presentazione dei diritti e dove-ri.Si presenta la Carta di impegno etico cercando di farne cogliere il senso ai volonta-ri. Si conclude con un momento di discussione plenaria finale, previsto per ogni gior-nata, che ha lo scopo di rispondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feed back deipartecipanti rispetto alla lezione.MODULO L’ORGANIZZAZIONE DEL S.C. E LE SUE FIGURE - 1 oraOBIETTIVI- ILLUSTRARE GLI OBIETTIVI DEL PERCORSO DI FORMAZIONE GENE-RALE ALL’INTERNO DEL SC- RICONDURRE L’ESPERIENZA PRATICA DEL VOLONTARIO AI PRINCI-PI E VALORI DEL SC

CONTENUTI- PRESENTAZIONE DEL PERCORSO DI FORMAZIONE E DEL COPRESC- DESCRIZIONE DELLE FIGURE COINVOLTE NEL SC

LA SENSIBILIZZAZIONE AL SERVIZIO CIVILE – 30 MNUTIOBIETTIVI - AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA SUL RUOLO DEL VOLONTARIOE SULLE MODALITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE

CONTENUTI - LE ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE

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(Allegato 1)

- LE PROPOSTE DEI VOLONTARI- LA TESTIMONIANZA

MODULO PRESENTAZIONE DELL’ENTE - 30 MNUTIOBIETTIVI- VERIFICARE LA CONOSCENZA DEL GIOVANE RISPETTO ALL’ENTE INCUI PRESTA SERVIZIO- AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DELLA SCELTA PROGETTUALEALL’INTERNO DI UN DETERMINATO ENTE

CONTENUTI- PRESENTAZIONE DELL’ENTE DI APPARTENENZA da parte di volontari eOLP- EVENTUALI MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALLA SCELTA DIUN ENTE IN PARTICOLARE

MODULO DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO DEL SERVIZIO CIVI-LE - 2 oreOBIETTIVI- AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA RISPETTO ALLE REGOLE E ALCONTESTO DEL SC

CONTENUTI- INFORMAZIONE SUI DIRITTI E DOVERI DEI VOLONTARI (DISCIPLINADEI VOLONTARI IN SC)- PATTO FORMATIVO

MODULO LA NORMATIVA VIGENTE E LA CARTA DI IMPEGNO ETICO -1 oraOBIETTIVI- CONOSCERE L’IMPIANTO NORMATIVO DEL SC E LE SPECIFICHE RE-GIONALI, CON PARTICOLARE RIGUARDO AL VALORE ETICO DEL SC

CONTENUTI- SPIEGAZIONE DEI PUNTI FONDAMENTALI DELLA NORMATIVA DELSC- RIFLESSIONE SULL’ETICA E SUL CASO SPECIFICO DEL SC

2° GIORNOIn questa giornata i formatori cercano di far sperimentare ai volontari situazioniche favoriscano l’interazione tra gli stessi, al fine di costruire un’identità di gruppopartendo dalle loro aspettative per il SC.Attraverso tecniche di cooperazione si cerca di lavorare sul gruppo, in modo da at-tivare dinamiche relazionali che consentano un clima d’aula ottimale.I volontari vengono stimolati a mettersi in gioco dando una originale presentazionedi sé stessi, legata alle motivazioni che li hanno portati alla scelta del SC. Nella seconda parte si cerca di lavorare sull’aumento di consapevolezza di questascelta ripercorrendo la storia dell’obiezione di coscienza, dedicando particolare at-tenzione al ruolo che le donne hanno avuto in questo processo. Vengono spesso coinvolti testimoni privilegiati per attualizzare i contenuti e colle-garli all’esperienza dei volontari.

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(Allegato 1)

Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di ri-spondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feedback dei partecipanti rispetto allalezione.

MODULO L’IDENTITA’ DEL GRUPPO IN FORMAZIONE - 3 ore OBIETTIVI- COSTRUZIONE DI UN’IDENTITÀ DI GRUPPOCONTENUTI- PRESENTAZIONE DEI VOLONTARI EVIDENZIANDO LE ASPETTATIVESUL CORSO E SUL SC- LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO: DINAMICHE RELAZIONALI, COOPE-RAZIONE, COLLABORAZIONE

MODULO DALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA AL SERVIZIO CIVILE NA-ZIONALE - 2 oreOBIETTIVI- CONOSCERE LE RADICI DEL SERVIZIO CIVILE E LA STORIA DELL’O-BIEZIONE DI COSCIENZA

CONTENUTI- LA STORIA DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA E DELLA DIFESA DELLAPATRIA - L’ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO: DALL’ESPE-RIENZA DELLE RAGAZZE A QUELLA DEI GIOVANI

3° GIORNOI moduli affrontati in questa giornata si propongono di far ragionare i volontari sulconcetto di patria, cercando di calarne il significato nel contesto attuale, a partiredalla sua radice costituzionale per arrivare alla vita pratica dei volontari. Questo modulo viene realizzato all’interno di musei storici e/o della resistenza perampliare lo sguardo sulle diverse esperienze di difesa civile.Inoltre propone un confronto sul tema della memoria con gli operatori della scuoladi Pace di Montesole. Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di ri-spondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto allalezione.

MODULO IL DOVERE DI DIFESA DELLA PATRIA- LA DIFESA CIVILENON ARMATA E NON VIOLENTA - 3 oreOBIETTIVI- COMPRENDERE IL SC COME STRUMENTO DI DIFESA DELLA PATRIA- ANALIZZARE IL CONCETTO E LA PRATICA DELLA NON VIOLENZA

CONTENUTI- DIVERSI APPROCCI AL SIGNIFICATO DI PATRIA: IDENTITÀ, CULTU-RA, AMBIENTE - ESEMPI STORICI DI DIFESA CIVILE NON ARMATA E NON VIOLENTA

MODULO LA FORMAZIONE CIVICA - 2 ORE OBIETTIVI- APPROFONDIRE FUNZIONI E RUOLI DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI

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(Allegato 1)

- ALLARGARE LO SGUARDO AL SISTEMA INTERNAZIONALE

CONTENUTI - DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI E CARTA COSTI-TUZIONALE- VALORI, PRINCIPI E REGOLE ALLA BASE DELLA CIVILE CONVIVEN-ZA

4° GIORNOQuesta giornata si propone di presentare ai volontari le modalità di comunicazionein maniera dinamica, attraverso esposizioni di tipo frontale e diverse esercitazionidi gruppo. Il modulo cerca di presentare ai volontari la pace e le pratiche di nonviolenza come strumenti di inclusione. Si tenta di decostruire il concetto di conflit-to, anche presentando esempi concreti di pratiche non violente.Si cerca anche di sviluppare le capacità di ascolto attivo, tramite altre esercitazionie role playing e, soprattutto, le capacità di problem solving che conducono al suc-cesso di un progetto.Per questo la giornata presenta anche ai volontari come si costruisce, gestisce e va-luta un progetto. Si tratta di una prima parte teorica del modulo sul lavoro per pro-getti, cui seguirà una parte pratica nella giornata successiva.Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di ri-spondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto allalezione.

MODULO COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E GESTIONE DEICONFLITTI - 3 ore- AUMENTARE LA CONOSCENZA DELLA MODALITÀ DI COMUNICA-ZIONE E LE CAPACITÀ DI ASCOLTO- CONOSCERE I PRINCIPI E LE PRATICHE DELLA NON VIOLENZA, AU-MENTANDO LE CAPACITÀ DI GESTIONE DEI CONFLITTI

CONTENUTI - GLI ASSIOMI DELLA COMUNIZAZIONE E LE DIFFERENTI MODALITÀDI ASCOLTO - LE FORME DEL CONFLITTO E LE MODALITÀ DI GESTIONE

MODULO IL LAVORO PER PROGETTI (PRIMA PARTE) - 2 oreOBIETTIVI- INQUADRAMENTO TEORICO SULLA METODOLOGIA DELLA PROGET-TAZIONE E SUL LAVORO PER PROGETTI

CONTENUTI- ELEMENTI TEORICI DEL CICLIO DEL PROJECT MANAGEMENT - MODALITÀ PRINCIPALI DELLA VALUTAZIONE DEI PROGETTI

5° GIORNOLa giornata è dedicata alla seconda parte del modulo sul Lavoro per progetti. Sipropone di presentare ai volontari come si costruisce, gestisce e valuta un progetto.Questa attività potrà essere svolta all’interno di un particolare ente e/o sede di pro-getto di SC per mostrare dal vivo la gestione del lavoro per progetti.I partecipanti vengono così stimolati a riflettere sul loro progetto a partire dai ri-

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(Allegato 1)

scontri pratici forniti dalla realtà progettuale appena “toccata con mano”.Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di ri-spondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto allalezione.

MODULO IL LAVORO PER PROGETTI (SECONDA PARTE) - 4 oreOBIETTIVI- AUMENTARE LA CAPACITÀ DI LAVORARE PER PROGETTI SENZAPERDERE DI VISTA IL CONTESTO GENERALE DEL SC- COLLEGARE L’ESPERIENZA PRATICA DI SC CON IL CONTESTO VALO-RIALE IN CUI È INSERITA

CONTENUTI- RIFLESSIONE SU SINGOLI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE- ELEMENTI TEORICI ED ESERCITAZIONE PRATICA PER LA VALUTA-ZIONE DEI PROGETTI- VISITA AD UNA PARTICOLARE REALTÀ/PROGETTO/ENTE DI SC

6° GIORNOI moduli del sesto incontro intendono far riflettere i volontari sul valore della citta-dinanza attiva, con un focus particolare sulle forme di aggregazione previste dallanormativa sul Terzo Settore. Dove possibile vengono invitati rappresentanti deltessuto associativo locale ed esperti della Protezione Civile per illustrare come la-vorano gli attori del non profit e come si costituiscono e gestiscono, ad esempio,Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni Di Volontariato, CooperativeSociali.Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di ri-spondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto allalezione.

MODULO LE FORME DI CITTADINANZA - 3 oreOBIETTIVI- RAFFORZARE IL CONCETTO DI CITTADINANZA ATTIVA - CONOSCERE IL MONDO DEL NON PROFIT NELLA PROVINCIA DI BO-LOGNA

CONTENUTI- ESPERIENZE DI CITTADINANZA ATTIVA A CONFRONTO: ASSOCIA-ZIONISMO, COMITATI, ORGANI CONSULTIVI, PRATICHE DI CONSUMOCRITICO E COMPORTAMENTI SOSTENIBILI- PRESENTAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ E MODALITA’ DI ORGANIZ-ZAZIONE CIVILE

MODULO LA PROTEZIONE CIVILE - 1 oraOBIETTIVI-CONOSCERE LE MODALITÀ OPERATIVE DELLA PROTEZIONE CIVILE

CONTENUTI-RUOLO E FUNZIONI DELLA CONSULTA PROVINCIALE DI VOLONTA-RIATO DI PROTEZIONE CIVILE

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(Allegato 1)

7° GIORNOQuesta giornata propone ai volontari alcuni spunti concettuali, pratici e statisticiper un uso terminologico consapevole delle parole legate all’interculturalità, neltentativo di aumentare le capacità di interazione e relazione dei volontari. Il grupposarà guidato a constatare il carattere fluido del concetto di ‘cultura d’appartenenza’e di ‘identità’ per indagare percezioni personali e stereotipi. Si conclude con un momento di discussione plenaria finale che ha lo scopo di ri-spondere ad eventuali dubbi e raccogliere i feed back dei partecipanti rispetto allalezione.

MODULO LAVORARE IN CONTESTI INTERCULTURALI - 4 oreOBIETTIVI- ACQUISIRE STRUMENTI DI CONOSCENZA SULLA FIGURA E SUL RUO-LO DELLA MEDIAZIONE CULTURALE NELLA COSTRUZIONE DI NUOVECITTADINANZE - AUMENTARE LE CAPACITÀ DEI VOLONTARI DI LAVORARE IN CON-TESTI INTERCULTURALI PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE TRA CITTA-DINI STRANIERI E ITALIANI- APPRENDERE STRUMENTI PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI ANCHE INUNA PROSPETTIVA INTERCULTURALE

CONTENUTI- PRESENTAZIONE DELLA DEFINIZIONE CONCETTUALE DEI TERMINI EDI ALCUNI DATI REGIONALI SULLA MEDIAZIONE INTERCULT URALE- RIFLESSIONE DI GRUPPO ED ESERCITAZIONI SUI TERMINI DI CITTA-DINANZA, INTERCULTURALITÀ/MULTICULTURALITÀ, CULTURA

8° GIORNOQuest’incontro è dedicato alla presentazione della Rappresentanza dei volontari inSC da parte di ex-volontari e all’elaborazione di eventuali proposte da parte delgruppo da portare all’attenzione dei delegati (regionali o nazionali).Si conclude con la valutazione del percorso di formazione e l’individuazione, sullabase delle proposte dei giovani, degli argomenti da approfondire nella giornataconclusiva.

MODULO LA RAPRESENTANZA DEI VOLONTARI IN SC - 2 oreOBIETTIVI- PRESENTARE RUOLI E FUNZIONI DELLA RAPPRESENTANZA ED ELA-BORARE PROPOSTE PER DELEGATI

CONTENUTI- PRESENTAZIONI DELLE PRECEDENTI ESPERIENZE DEI DELEGATI DISC, CON LORO COINVOLGIMENTO DIRETTO

MODULO LA VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA di SC - 2 oreOBIETTIVI- RACCOGLIERE LE OSSERVAZIONI DEI VOLONTARI PER UNA VISIONECOSTRUTTIVA DEL PERCORSO

CONTENUTI- ANALIZZARE DIVERSI ASPETTI DELL’ESPERIENZA DI SERVIZIO CIVI-

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(Allegato 1)

LE: RAPPORTO CON L’ENTE, FORMAZIONE, ATTIVITÀ PRATICA ECC.

9° GIORNOMODULO DI APPROFONDIMENTO - 4 oreGiornata di approfondimento sia teorico che pratico su argomenti concordati con ilgruppo durante la valutazione.

10° GIORNO Questa giornata è dedicata a orientare i volontari sulle possibilità di proseguire l’e-sperienza di cittadinanza in altri ambiti (volontariato, associazionismo, training in-ternazionali, campi di lavoro ecc.) e a valorizzare le competenze acquisiste per unfuturo inserimento professionale (cv europeo, linkedin, referenze degli enti, portalie bandi ecc.).

MODULO RICONOSCIMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE COMPE-TENZE – 3 ORE OBIETTIVI- CREAZIONE DI UN DOCUMENTO CHE POSSA IDENTIFICARE E RICO-NOSCERE LE COMPETENZE ACQUISITE DURANTE IL PERCORSO DISERVIZIO CIVILE- PRESENTAZIONE DEI NUOVI STRUMENTI EUROPEI PER LA CERTIFI-CAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI INFORMARLI (YOUTH PASS, EURO-PASS ECC.)

CONTENUTI- LAVORI INDIVIDUALI E DI GRUPPO PER L’AUTOVALUTAZIONE DEL-LE COMPETENZE CHIAVE (1. Comunicazione nella lingua madre; 2. Comuni-cazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di basenella scienza e nella tecnologia; 4. Competenza informatica; 5. Apprendere ad ap-prendere; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e imprenditoriali-tà; 8. Consapevolezza ed espressione culturale)

MODULO ORIENTAMENTO POST SERVIZIO CIVILE – 2 OREOBIETTIVI- FAVORIRE L’IMPEGNO CIVICO DEI GIOVANI- AGEVOLARE L’INSERIMENTO LAVORATIVO

CONTENUTI- ESEMPI ED ESPERIENZE DI CITTADINANZA ATTIVA - ANALISI DI STRUMENTI E CANALI PER LA RICERCA ATTIVA DEL LA-VORO

PERCORSO DI FORMAZIONE GENERALE PER VOLONTARI DI

SERVIZIO CIVILE - PROGRAMMA 2016

1° giorno

2° giorno

3°giorno

4° giorno

5°giorno

6° giorno

7°giorno

8° giorno

9°giorno

10°giorno

Modulo : Modulo:l’identità

Modulo :il dovere

Modulo :comunica

Modulo :il lavoro Modulo :

Lavorare in

Modulo:la

Approfondiment

Modulo:riconosci

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(Allegato 1)

Presentazionedell’ente

- 1 ora

Modulo :L’organizzazionedel SC ele suefigure – 1ora

Modulo :Diritti edoveri delvolontariodiserviziocivile – 2ore

Modulo :lanormativa vigentee la cartadiimpegnoetico– 1 ora (Presenza OLP )

delgruppo informazione epattoformativo- 3 ore

Modulo:dall’obiezione dicoscienza alserviziocivile 2 ore

di difesadellapatria -La difesacivile nonarmata enonviolenta– 3 ore

Modulo:laformazione civica– 2 ore

zioneinterpersonale egestionedeiconflitti -3 ore

Modulo :il lavoroperprogetti –2 ore

perprogetti –4 ore

le formedicittadinanza – 3ore

Modulo :laprotezione civile – 1 ora

contestiinterculturali:

approcci,strumentie paroledellamediazione – 4ore

rappresentanzadeivolontariin SC – 2ore

Valutazionepercorsodi FG– 2 ore

o di unoo piùargomenti deimoduliprecedenti, ascelta delgruppo -4 ore

mento evalorizzazionedellecompetenze - 3 ore

Modulo:Orientamento postSC -2 ore

5 ore 5 ore 5 ore 5 ore 4 ore 4 ore 4 ore 4 ore 4 ore 5 ore

3 oreLezionefrontale

2 ore Lezionefrontale

2 ore Lezionefrontale

3 ora Lezionefrontale

2 oreLezionefrontale

2 oreLezionefrontale

2 oreLezionefrontale

1 oraLezionefrontale

2 oreLezionefrontale

1 oraLezionefrontale

2 oreDinamiche nonformali

3oreDinamiche nonformali

3 oreDinamiche nonformali

2 oreDinamiche nonformali

2 oreDinamiche nonformali

2 oreDinamiche nonformali

2 oraDinamiche nonformali

3 oreDinamiche nonformali

2 oreDinamiche nonformali

4 oreDinamiche nonformali

34)34)34)34) Durata:

Il corso di formazione generale dura 45 ore. suddivise in 10 giornate formati-ve.Durante il corso sono previste, oltre a tutti i moduli presenti nelle Linee Guida, 30minuti per la presentazione delle attività di sensibilizzazione congiunta, 4 ore suitemi della mediazione interculturale, 3 ore di valutazione dell’esperienza di forma-zione generale nel contesto del servizio civile e 5 ore sulla valorizzazione degli ap-prendimenti e delle competenze acquisiti tramite il SC (come CV europeo, Youth-pass, Europass).

Una giornata viene inoltre dedicata all’approfondimento di uno o più argomentitrattati precedentemente, sulla base delle particolari esigenze e richieste del gruppoclasse.

Il percorso formativo si articola in 10 incontri. Ogni incontro dura 4 o 5 ore. Iprimi 8 incontri si svolgono in un arco temporale di 4-5 mesi e vengono erogatientro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. Gli ultimi 2 incontrivengono svolti tra il 210° ed entro e non oltre il 270° giorno dall’avvio del ser-vizio.

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(Allegato 1)

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35)35)35)35) Sede di realizzazione:

1) Comune di Bologna (Area Benessere di Comunità ), Torre C, Piazza Liber Paradi-sus 6, 40129, Bologna. 2) Sede ASP Città di Bologna, Viale Roma 21, 40129 Bologna.3) Sede AUSL Dipartimento delle attività socio-sanitarie, via Castiglione 29, 40124,Bologna Distretto di Committenza e Garanzia, viale Viale Pepoli 5, 40123, Bologna.

36)36)36)36) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente, e avvalendosi di esperti eprofessionisti delle materie trattate, in particolare nel campo della gestione di servizisociali e sanitari, sociologia, dell’educazione socio-sanitaria, della comunicazione edella gestione e organizzazione degli enti locali.

37)37)37)37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Massimo Zucchini, Bologna 11/02/1971 Monica Brandoli, Bologna 02/11/1962 Annalisa Faccini, Bologna, 03/08/1963 Antonalla Tosarelli, Bologna, 14/05/1960Andrea Pancaldi, Bologna 18/08/1955

38)38)38)38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

NOMINATIVO TITOLO DISTUDIO

ESPERIENZA

Massimo Zucchini Laurea Responsabile dell'U.I. “FragilitàNon Autosufficienza e Disabilità”del Comune di Bologna. Plurienna-le esperienza nell’ambito della pro-grammazionee della pianificazione degliinterventi sociali dell’Amministrazione Comunale e dialtre pubbliche amministrazioni;gestione di gruppi di lavoro.

Monica Brandoli Laurea Responsabile dell'U.I “AdultiVulnerabili Inclusione Sociale ePolitiche Attive del Lavoro” delComune di Bologna. Pluriennaleesperienza nell'ambito delletossicodipendenze e della salutementale; responsabile progettorivolto alle dimissioni protette perutenti multiproblematici con stile

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(Allegato 1)

di vita di strada.Annalisa Faccini Laurea Responsabile dell'U.I “Minori

Famiglie Tutele e Protezioni” delComune di Bologna. Pluriennaleesperienza nel campo dellaprogrammazione, progettistica eorganizzazione delle politichesociali e socio- sanitarie in favoredi minori e famiglie erelativamente alla protezioneinternazionale; supporto allefunzioni del Tutore Pubblico ePronto Intervento SocialeMetropolitano

Andrea Pancaldi Laurea Coordinatore del sito SportelloSociale e di attività dicomunicazione pubblica per ilSettore Sociale ed esperto diassociazionismo e terzo settore.Pluriennale esperienza nell’ambitodella comunicazione sociale eredazionale e nella gestione sititematici in particolare in ambitosociale; esperienza nella gestionedi gruppi di lavoro.

Antonella Tosarelli Laurea Funzionaria dell'U.I “MinoriFamiglie Tutele e Protezioni” delComune di Bologna. Pluriennaleesperienza nel campo dellaprogrammazione, progettistica eorganizzazione delle politichesociali e socio- sanitarie in favoredi minori e famiglie erelativamente alla protezioneinternazionale; supporto allefunzioni del Tutore Pubblico ePronto Intervento SocialeMetropolitano

Si allegano i Curriculum Vitae dei Formatori

39)39)39)39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: • Lezioni frontali • Presentazioni • Workshop/seminari/convegni • Partecipazione a riunioni/gruppi di lavoro/équipe • Esercitazioni e ricerche individuali • Simulazioni • Analisi di casi

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(Allegato 1)

Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione einformazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di serviziocivile” esso sarà realizzato con la metodologia della formazione a distanza,utilizzando l’ambiente on line del sistema SELF della Regione Emilia-Romagna.

40)40)40)40) Contenuti della formazione:

A partire dalle risorse dell’ente viene proposto ai volontari un percorso formativo per-sonalizzato mirato a acquisire capacità e competenze in merito alla costruzione diprogetti ad hoc e di correlati strumenti informativi orientati a fornire ai volontari co-noscenza e padronanza di una metodologia di lavoro orientata a promuovere l'integra-zione socio- sanitaria nei diversi ambiti della progettazione e gestione di interventi so-ciali.Il percorso formativo è articolato in otto moduli , e prevede un tutoraggio da parte deiformatori in modo da costruire, a partire dall’analisi dei bisogni iniziali dei singoli vo-lontari, un’articolazione specifica dei contenuti sotto riportati.Gli otto moduli sono i seguenti:

Primo Modulo: nozioni base Pubblica Amministrazione e funzionamento dell'A-rea Benessere di Comunità Nozioni base sul funzionamento della Pubblica Amministrazione con particolare rife-rimento agli organi e funzioni del Comune, nelle sue articolazioni centrali e periferi-che, informazioni sui servizi offerti dall’Ente, informazioni sulla normativa sulla pri-vacy, nonché nozioni di programmazione sociosanitaria e istruttoria Piani di ZonaTotale ore: 5 Docente: Massimo Zucchini

Secondo modulo: Orientamento nel sistema di informazione dei Servizi Socialidel Comune di Bologna, pratiche di informazione e documentazione Nozioni di base sulla comunicazione di un ente pubblico, informazioni sulla strutturae sull'organizzazione del sito Sportello Sociale, elementi di gestione delle nuove tec-nologie, utilizzo dei social network come strumenti divulgativi; le strutture ed i sup-porti della documentazione e informazione sociale: centri documentazione, riviste,editoria, siti, newsletterTotale ore: 5 Docente: Andrea Pancaldi

Terzo Modulo: Organizzazione dei servizi sociali e sanitari nel territorio: la nor-mativa e le pratiche Presentazione degli ambiti e delle modalità con cui si pratica l'integrazione socio-sa-nitaria sul territorio per ciascuno dei target di riferimento del progetto. Elementi diprogettazione e gestione di interventi integrati.Totale ore: 5 Docente: Annalisa Faccini, Monica Brandoli, Massimo Zucchini

Quarto Modulo: Seminari sull'integrazione socio-sanitaria e sul sistema dei ser-viziI volontari parteciperanno attivamente a workshop, seminari, convegni sulle buonepratiche di salute e relative all'integrazione socio-sanitaria e al sistema dei servizi To-tale ore: 20 Docente: Tutti

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(Allegato 1)

Quinto Modulo: Campagne di comunicazione socio sanitarie, comunicazione dimassaNozioni sulla strutturazione di campagne di comunicazione socio-sanitarie, analisi deimessaggi per target di riferimento o per contenuti specifici Totale ore: 5 Docente: Tutti

Sesto Modulo: Formazione in situazionePartecipazione a gruppi di lavoro, équipe, comitati ecc... trasversali rispetto ai varitarget e ai diversi temi al fine di consolidare le conoscenze trasmesse Totale ore: 20 Docente: Tutti

Settimo modulo: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego deivolontari nei progetti di servizio civile Questo modulo sarà realizzato con la meto-dologia della formazione a distanza, utilizzando l’ambiente on line del sistema SELFdella Regione Emilia-RomagnaTotale ore: 4 (da realizzare nei primi 90 giorni) Docenti: Online Regione

Ottavo modulo: tutoraggio e verificaIl percorso formativo prevede tutoraggio continuo dei volontari, ed una verifica exante ed ex post delle conoscenze e dell’efficacia del percorso formativo specifico. Totale ore: 20 Docente: Tutti

Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione einformazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civi-le” esso sarà realizzato in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del Copresc diBologna mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di preven-zione e sicurezza nei luoghi di servizio.

41)41)41)41) Durata:

Il percorso formativo avrà una durata complessiva di 84 ore

Altri elementi della formazione

42)42)42)42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il monitoraggio del percorso di formazione generale dei volontari di servizio civile in-tende essere strumento per valutare la qualità e l’efficacia del progetto formativo, alfine di evidenziarne gli elementi di criticità e i punti di forza.

Per rispondere con maggiore efficacia all’obiettivo del monitoraggio di qualità, fissa-to dalla circolare del 28 gennaio 2014 sul “Monitoraggio del Dipartimento della Gio-ventù e del Servizio Civile Nazionale sulla formazione generale dei volontari in servi-zio civile nazionale”, il CO.PR.E.S.C. potrà avvalersi del supporto scientifico e della

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(Allegato 1)

supervisione dell’associazione Come Pensiamo - Etnografia e Formazione in virtùdella convenzione stipulata.

Ecco in dettaglio il percorso di monitoraggio della formazione generale:• Incontro di monitoraggio iniziale: prima dell’avvio dei corsi viene organizzato

un incontro di programmazione del tavolo di lavoro dei formatori ed espertidegli enti per definire modalità di attuazione e coordinare gli interventi.

• Incontro di monitoraggio finale : riunione in plenaria per valutare e riprogettareil percorso di formazione generale alla luce di tutti i contributi raccolti.

A queste attività si aggiungono ulteriori strumenti di valutazione:• Il punto di vista dei volontari: in ogni corso , con il supporto di un esperto, i

volontari si confrontano per analizzare il percorso di formazione generale, ilrapporto con l’ente e le attività svolte all’interno del Modulo formativo sullaValutazione dell’esperienza di Servizio Civile.

• Il punto di vista degli enti : il Referente dei volontari, in collaborazione conl’esperto del monitoraggio, inserisce osservazioni sul percorso di formazionegenerale nel report finale del piano di monitoraggio interno del progetto.

• Eventuale Tutor d’aula (tirocinante universitario) , qualora sia presente, questafigura permette di approfondire tre aspetti del monitoraggio, in quanto può:- osservare le dinamiche relazionali e il clima d’aula all’interno del gruppoclasse;- curare il processo di valutazione, attraverso la distribuzione, spiegazione,raccolta di apposite schede di valutazione giornaliera.- Redigere un report finale, volto in particolare ad evidenziare le criticità e lepositività emerse dal lavoro, nonché delle proposte di possibili miglioramenti.

(Il ruolo di tutor può essere ricoperto da un tirocinante dell’università e coadiuvatodal dell’associazione Come Pensiamo - Etnografia e Formazione per una consulenzascientifica nella stesura del report finale).

Il Co.Pr.E.S.C. raccoglie tutti i contributi che possono essere utilizzati per l’elabora-zione della mappa del valore.

Piano di monitoraggio interno della Formazione Specifica:

Si prevede un percorso di valutazione in itinere durante tutto il percorso formativo at-traverso un rapporto costante tra OLP, formatori, volontari.

Per garantire il monitoraggio della formazione specifica e la rilevazione motiva-zionale dei volontari, in chiusura del percorso formativo verrà sottoposta unagriglia a risposte chiuse e aperte, per rilevare le competenze tecniche e le cono-scenze specifiche acquisite dai giovani e il livello di gradimento in relazione aimoduli formativi proposti e attivati

Durante il percorso formativo verranno programmati incontri di valutazione e di veri-fica dell'andamento della formazione attraverso incontri di tutoraggio ad hoc nellaforma di colloqui singoli e/o di gruppo fra formatori, olp e giovani volontari.

Ad inizio corsoStrumenti:

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(Allegato 1)

•••• Colloquio volto a rilevare livello di comprensione e condivisione dello spiritodel servizio in relazione alle aspettative specifiche dei volontari per ciascunaattività del progetto

Soggetti coinvolti:• volontari in servizio civile• OLP• formatori specifici

Indicatori: valutazione della motivazione del singolo

In itinerestrumenti:

• Colloqui mirati a verificare il mantenimento o meno della motivazione del sin-golo volontario e verificarne:

1. il livello di apprendimento dei contenuti e nozioni.2. la singola situazione personale in termini di bisogni/criticità emersi du-

rante la fase di apprendimento3. i bisogni, criticità, punti di forza/debolezza emersi e al bisogno ricali-

brare la proposta formativaIndicatori:

• verifica delle competenze apprese• valutazione della motivazione del singolo

Soggetti coinvolti:• volontari in servizio civile• OLP• Formatori specifici

A fine corsoStrumenti:

• Questionario di fine corso finalizzato a verificare le conoscenze apprese e a ri-levare il livello di gradimento dell’intera formazione sia rispetto alle aspettati-ve che all'efficacia della didattica

• Colloquio a conclusione del percorso formativo al fine di valutare l'andamentocomplessivo della formazione svolta

Indicatori:• verifica delle conoscenze apprese• individuazione degli obiettivi specifici raggiunti• valutazione dell’intero percorso formativo, di bisogni, criticità, punti di forza

emersi

Soggetti coinvolti:• volontari in servizio civile• OLP• Formatori specifici

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(Allegato 1)

Bologna 13 Ottobre 2016

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente