quotidiano fondato nel 1867  · «brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni...

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LA STAMPA LA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 ANNO 150 N. 129 1,50 IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it A B C A DE FE FB B B 9 771122 176003 60510 Le forze centrifughe scuotono l’Europa Brexit, l’allarme di Cameron “Pace a rischio” Austria, il Cancelliere si dimette La Polonia: da noi niente profughi MARISA BRUNI TEDESCHI “Racconto alle mie figlie Valeria e Carla la guerra e gli amori” INTERVISTA DI Leonardo Martinelli A PAGINA 28 Ogni volta che inciampo in un comizio del sindaco De Magistris penso con qualche brivido che c’è stato un tempo in cui quel furbo arruffapopolo era un magistra- to. Lo spacciatore di rivoluzioni alle vongole che sul pal- co arringa la folla fingendo di farne parte ha avuto in passato il terribile potere di privare altri individui della libertà. Di sicuro fa meno danni dove sta ora, al governo di una città che non vuole essere governata, ma amma- liata. L’ultimo monologo del tribuno napoletano ha rag- giunto vette retoriche da repubblica delle banane. An- date a godervelo sul web, se volete ripassare le ragioni per cui da settant’anni in Italia comandano i democri- stiani. Perché l’unica alternativa sembra essere questo populismo d’accatto, che specula sulla rabbia degli im- poveriti per costruirsi un dominio personale. Sono ormai abbastanza vecchio per sapere che chi urla in piazza «Potere al popolo!» si immedesima a tal punto nel popolo che il potere lo vuole tutto per sé. E dopo trent’anni di gargarismi leghisti mai seguiti da un atto concreto non mi spaventa un caudillo che incita alla secessione le plebi furenti e minaccia a salve il go- verno centrale, al grido di «Renzi, cacati sotto». Ma continuo a trovare esilarante e terribile lo sdoppiamen- to di personalità che porta il santone partenopeo ad an- nunciare che «dopo le elezioni del 5 giugno tutto cam- bierà: io uscirò dal Palazzo e governerò in strada!», co- me se il sindaco uscente fosse un altro e non lui. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Santone subito Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI Nel Regno Unito scatta l’al- larme Brexit. A lanciarlo è Ca- meron che evoca scenari terri- bili nel caso di uscita del suo Pa- ese dall’Ue. «Così sarebbe a ri- schio la pace», ha detto il pre- mier britannico. In Austria si dimette il Cancelliere sconfitto alle elezioni. Mastrolilli, Perosino, Sforza, Simoni e ZatterinALLE PAG. 2 E 3 La direzione del Pd L’ira di Boschi contro la sinistra “Da voi arrivano soltanto accuse” Alla direzione del Pd af- fondo di Maria Elena Boschi contro la sinistra. Cuperlo la attacca dopo la frase «Al refe- rendum chi vota no, vota come CasaPound». E la ministra re- plica: da voi soltanto accuse. Bertini, Maesano, Magri, Pitoni e Sorgi ALLE PAG. 8 E 9 I magistrati e l’opportunità del silenzio VLADIMIRO ZAGREBELSKY T occano una questione non nuova le polemi- che attorno agli inter- venti di singoli magistrati o di loro gruppi associativi sul- la riforma della Costituzione. CONTINUA A PAGINA 25 UE, LA SFIDA PER IL NUCLEO RISTRETTO MARTA DASSÙ L a gestione delle crisi sembra essere diventa- ta la «nuova normalità» dell’Europa. Un tempo si di- ceva che era bene che fosse così. Grazie alle crisi - questa la tesi - l’Europa si fortifica- va. Oggi è una storia che non convince più. Dal 2009, l’Eu- ropa è stata investita dai ri- flessi della crisi finanziaria (debito sovrano e banche), dalla crisi greca (con le lace- razioni conseguenti nei rap- porti Nord-Sud), dalla guer- ra in Ucraina (con le tensioni che ne sono derivate sull’asse Ovest/Est) e infine dalla crisi dei rifugiati, che ha messo in- sieme i punti cardinali di una crescente ri-nazionalizzazio- ne. E oggi stiamo aspettando di capire se, con il referen- dum del 23 giugno, la Gran Bretagna uscirà o resterà nell’Unione europa. Muri e «Brexit» dominano il dibatti- to attuale, scatenando ten- sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav- vero risolta. Mentre si discu- te di Brexit torna in primo piano anche il rischio Grecia: la possibilità niente affatto teorica che falliscano gli sfor- zi fatti per salvare le sorti dell’anello più debole e vulne- rabile dell’euro. CONTINUA A PAGINA 25 GLI ISLAMISTI DI BOKO HARAM HANNO SCONFINATO. L’ESERCITO SVUOTA I VILLAGGI: CHI RESTA SARÀ UCCISO In Ciad la nuova trincea dei taleban d’Africa JEROME DELAY/AP Centomila i profughi costretti a lasciare i villaggi sulle rive del lago Ciad svuotati dai soldati (nella foto) La Finanza in Banca: ci fu un ordine dall’alto per piazzare i bond. E la Consob si autoassolve Etruria, la cabina di regia della truffa Dentro Banca Etruria c’era una «cabina di regia» che avrebbe organizzato il collocamento delle obbliga- zioni subordinate alla base della truffa. La Finanza: ci fu un ordine dall’alto. Paolucci e Spini ALLE PAG. 6 E 7 DOMENICO QUIRICO INVIATO A KAYA (CIAD) M ezzogiorno. Luce, luce. Così intensa da rima- nere ammirati, stupe- fatti, come se uscendo da una sorta di semioscurità gli occhi si spalancassero, vedessero più chiaro, sempre più chiaro. Sulle acque del lago Ciad, che chiamiamo lago ma che è un mare, un errore della natura che ha colmato di acqua dolce questa enorme voragine nel cuore dell’Africa e l’ha impri- gionata fra pareti di deserti in- combenti come un lento desti- no e di fertili savane dai contor- ni azzurrognoli, danzano lumi- nose frange di argento. CONTINUA ALLE PAGINE 4 E 5 Schianchi e Simoncelli ALLE PAG. 4 E 5 Fronte Sud l’Italia alla prova STEFANO STEFANINI L a politica estera ha biso- gno di realismo e di lun- gimiranza: dell’uno per affrontare crisi e problemi contingenti, dell’altra per sape- re dove vuole andare. Per l’Ita- lia, il realismo si è affacciato ie- ri quando il ministro Gentiloni ha riconosciuto, per la prima volta, un «ruolo nella transizio- ne» al generale libico Khalifa Haftar che dalla Cirenaica si oppone al governo di unità na- zionale di Fayez al Sarraj. CONTINUA A PAGINA 25 Nel Ticino gli storioni per il caviale italiano LE STORIE Simona Marchetti A PAGINA 19 La provocazione degli studenti nudi Fabrizio Assandri A PAGINA 19 Il futuro di Ghizzoni e i numeri di Unicredit FRANCESCO MANACORDA MILANO CONTINUA A PAGINA 7 I numeri, come spesso accade, raccontano molto anche se non tutto. E i numeri delle due maggiori banche italiane, impegnate an- che a tenere in piedi attraverso il fondo Atlante il sistema creditizio nazionale in difficoltà, rac- contano due cose.

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Page 1: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

LA STAMPALA STAMPAQUOTIDIANO FONDATO NEL 1867

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 � ANNO 150 N. 129 � 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it

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Le forze centrifughe scuotono l’Europa

Brexit, l’allarmedi Cameron“Pace a rischio”Austria, il Cancelliere si dimetteLa Polonia: da noi niente profughi

MARISA BRUNI TEDESCHI

“Racconto alle miefiglie Valeria e Carlala guerra e gli amori”INTERVISTA DI Leonardo Martinelli A PAGINA 28

�Ogni volta che inciampo in un comizio del sindaco DeMagistris penso con qualche brivido che c’è stato untempo in cui quel furbo arruffapopolo era un magistra-to. Lo spacciatore di rivoluzioni alle vongole che sul pal-co arringa la folla fingendo di farne parte ha avuto inpassato il terribile potere di privare altri individui dellalibertà. Di sicuro fa meno danni dove sta ora, al governodi una città che non vuole essere governata, ma amma-liata. L’ultimo monologo del tribuno napoletano ha rag-giunto vette retoriche da repubblica delle banane. An-date a godervelo sul web, se volete ripassare le ragioniper cui da settant’anni in Italia comandano i democri-stiani. Perché l’unica alternativa sembra essere questopopulismo d’accatto, che specula sulla rabbia degli im-

poveriti per costruirsi un dominio personale. Sono ormai abbastanza vecchio per sapere che chi

urla in piazza «Potere al popolo!» si immedesima a talpunto nel popolo che il potere lo vuole tutto per sé. Edopo trent’anni di gargarismi leghisti mai seguiti da unatto concreto non mi spaventa un caudillo che incitaalla secessione le plebi furenti e minaccia a salve il go-verno centrale, al grido di «Renzi, cacati sotto». Macontinuo a trovare esilarante e terribile lo sdoppiamen-to di personalità che porta il santone partenopeo ad an-nunciare che «dopo le elezioni del 5 giugno tutto cam-bierà: io uscirò dal Palazzo e governerò in strada!», co-me se il sindaco uscente fosse un altro e non lui.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Santone subitoBuongiornoMASSIMO GRAMELLINI

�Nel Regno Unito scatta l’al-larme Brexit. A lanciarlo è Ca-meron che evoca scenari terri-bili nel caso di uscita del suo Pa-ese dall’Ue. «Così sarebbe a ri-schio la pace», ha detto il pre-mier britannico. In Austria sidimette il Cancelliere sconfittoalle elezioni. Mastrolilli, Perosino, Sforza, Simoni e Zatterin ALLE PAG. 2 E 3

La direzione del Pd

L’ira di Boschi

contro la sinistra

“Da voi arrivano

soltanto accuse”� Alla direzione del Pd af-fondo di Maria Elena Boschicontro la sinistra. Cuperlo laattacca dopo la frase «Al refe-rendum chi vota no, vota comeCasaPound». E la ministra re-plica: da voi soltanto accuse.

Bertini, Maesano, Magri,Pitoni e Sorgi ALLE PAG. 8 E 9

I magistratie l’opportunità

del silenzioVLADIMIRO ZAGREBELSKY

Toccano una questionenon nuova le polemi-che attorno agli inter-

venti di singoli magistrati odi loro gruppi associativi sul-la riforma della Costituzione.

CONTINUA A PAGINA 25

UE, LA SFIDA

PER IL NUCLEO

RISTRETTOMARTA DASSÙ

La gestione delle crisisembra essere diventa-ta la «nuova normalità»

dell’Europa. Un tempo si di-ceva che era bene che fossecosì. Grazie alle crisi - questala tesi - l’Europa si fortifica-va. Oggi è una storia che nonconvince più. Dal 2009, l’Eu-ropa è stata investita dai ri-flessi della crisi finanziaria(debito sovrano e banche),dalla crisi greca (con le lace-razioni conseguenti nei rap-porti Nord-Sud), dalla guer-ra in Ucraina (con le tensioniche ne sono derivate sull’asseOvest/Est) e infine dalla crisidei rifugiati, che ha messo in-sieme i punti cardinali di unacrescente ri-nazionalizzazio-ne. E oggi stiamo aspettandodi capire se, con il referen-dum del 23 giugno, la GranBretagna uscirà o resterànell’Unione europa. Muri e«Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Mala realtà è che nessuna dellecrisi precedenti è stata dav-vero risolta. Mentre si discu-te di Brexit torna in primopiano anche il rischio Grecia:la possibilità niente affattoteorica che falliscano gli sfor-zi fatti per salvare le sortidell’anello più debole e vulne-rabile dell’euro.

CONTINUA A PAGINA 25

GLI ISLAMISTI DI BOKO HARAM HANNO SCONFINATO. L’ESERCITO SVUOTA I VILLAGGI: CHI RESTA SARÀ UCCISO

In Ciad la nuova trincea dei taleban d’Africa

JEROME DELAY/AP

Centomila i profughi costretti a lasciare i villaggi sulle rive del lago Ciad svuotati dai soldati (nella foto)

La Finanza in Banca: ci fu un ordine dall’alto per piazzare i bond. E la Consob si autoassolve

Etruria, la cabina di regia della truffa� Dentro Banca Etruriac’era una «cabina di regia»che avrebbe organizzato ilcollocamento delle obbliga-zioni subordinate alla basedella truffa. La Finanza: ci fuun ordine dall’alto.

Paolucci e Spini ALLE PAG. 6 E 7

DOMENICO QUIRICOINVIATO A KAYA (CIAD)

Mezzogiorno. Luce, luce.Così intensa da rima-nere ammirati, stupe-

fatti, come se uscendo da una sorta di semioscurità gli occhi si spalancassero, vedessero più chiaro, sempre più chiaro. Sulle acque del lago Ciad, che chiamiamo lago ma che è un mare, un errore della natura che ha colmato di acqua dolce questa enorme voragine nel cuore dell’Africa e l’ha impri-gionata fra pareti di deserti in-combenti come un lento desti-no e di fertili savane dai contor-ni azzurrognoli, danzano lumi-nose frange di argento.

CONTINUA ALLE PAGINE 4 E 5

Schianchi e Simoncelli ALLE PAG. 4 E 5

Fronte Sudl’Italia

alla provaSTEFANO STEFANINI

La politica estera ha biso-gno di realismo e di lun-gimiranza: dell’uno per

affrontare crisi e problemi contingenti, dell’altra per sape-re dove vuole andare. Per l’Ita-lia, il realismo si è affacciato ie-ri quando il ministro Gentiloni ha riconosciuto, per la prima volta, un «ruolo nella transizio-ne» al generale libico Khalifa Haftar che dalla Cirenaica si oppone al governo di unità na-zionale di Fayez al Sarraj.

CONTINUA A PAGINA 25

Nel Ticino gli storioniper il caviale italiano

LE STORIE

Simona MarchettiA PAGINA 19

La provocazionedegli studenti nudi

Fabrizio AssandriA PAGINA 19

Il futuro di Ghizzonie i numeri di Unicredit

FRANCESCO MANACORDAMILANO CONTINUA A PAGINA 7

Inumeri, come spesso accade, raccontanomolto anche se non tutto. E i numeri delledue maggiori banche italiane, impegnate an-

che a tenere in piedi attraverso il fondo Atlanteil sistema creditizio nazionale in difficoltà, rac-contano due cose.

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Cameron, guerra contro la Brexit“Mette a rischio la pace in Europa”Cresce il fronte euroscettico, il premier evoca lo spettro di un conflitto nel ContinenteJohnson: quel che dice non è serio. Oltre un italiano su due vorrebbe un voto sulla Ue

David Cameron evoca scenariterribili in caso di uscita del Re-gno Unito dall’Unione europea.In un discorso al British Mu-seum di Londra, il premier bri-tannico dice che l’uscita dallaUe potrebbe mettere a rischio«la pace e la stabilità del Conti-nente». A meno di un mese emezzo dal referendum del 23giugno sulla Brexit, il premieralza i toni e agita lo spettro dellaguerra in Europa che ha vissutodecenni di stabilità e tranquilli-tà grazie anche al Regno Unito.«Possiamo essere sicuri che lapace e la stabilità del nostrocontinente siano garantite sen-za dubbio? Vale la pena correrequesto rischio?» dice Cameronche scorrendo i sondaggi deveessersi convinto di dover gioca-re all’attacco per evitare sor-prese il 23 giugno.

Il discorso di Obama, il soste-gno di Hillary Clinton, le paroleche dalle cancellerie occidenta-li (e non solo, basti pensare checontro la Brexit si è espressoanche il cinese Xi Jinping) sonogiunte a favore della permanen-za nella Ue, evidentemente nonhanno funzionato. Gli osserva-tori erano convinti che Obama -assai esplicito nel ricordare allostorico alleato i contraccolpi diun eventuale addio alla Ue -avesse assestato un colpo deci-sivo ai fautori del «Leave». In-vece l’effetto non c’è stato. «Bu-siness Insider» appaia i duefronti al 50% con gli anti-Ue increscita del 4% in sette giorni;testa a testa anche per You Gov.Le recenti amministrative con ibuoni risultati ottenuti dalloUkip di Farage alimentano lepaure. Fra gli analisti della Cityc’è più ottimismo: sondaggi uf-ficiosi rivelano che salvo colpidi scena i britannici diranno

«no» alla Brexit. La sfida è tira-tissima se persino Cameron,noto per l’allergia alle iperboli,ieri ha evocato termini comepace e guerra per il futuro del-l’Europa. Il fronte anti-Brexitgli ha dato manforte con un vi-deo in cui quattro veterani dellaSeconda Guerra mondiale ri-cordano ai sudditi di Sua mae-stà le tragedie europee quandoancora non c’era un progetto divita comune.

«Werner, ti prego, lascia», siintitolava l’editoriale dell’ul-timo numero del settimana-le austriaco Profil, a firma diJosef Muchitsch, parlamen-tare socialdemocratico ecompagno di tante battagliedel cancelliere Werner Fay-mann. Prima di questo ap-pello, tanto più grave nei to-ni in quanto rivolto da un so-dale di lungo corso, erano ar-rivate alla cancelleria au-striaca centinaia di mail disemplici elettori, tutte all’in-segna di un unico tema: di-missioni. Ed è così che ieri imessaggi e i fischi (veri, du-rante le celebrazioni del 1maggio) hanno portato al-l’addio: «Il governo ha biso-gno di ripartire con forza evigore - ha detto Werner

Faymann nel suo ultimo di-scorso da cancelliere - Chi nonha un sostegno sufficiente,non può assolvere a un similecompito». E si è dimesso, dallacancelleria e dalla segreteriadel Partito.

E adesso che succederànell’Austria dei muri, del-l’estrema destra fresca delsuccesso elettorale del 24aprile scorso, dei grandi par-titi precipitati in una crisimai vista prima? Per il mo-mento l’interim andrà al vicecancelliere del partito popo-lare Oevp Reinhold Mitter-lehner, che avrà il compito dimantenere un’apparenza distabilità all’interno dellagrande coalizione con i so-cialdemocratici attualmenteal governo. Tra le sue primedichiarazioni c’è stato un ri-chiamo alla necessità di tene-

re i nervi saldi: «Non vedonessun motivo per anticiparele elezioni previste nel 2018».Ma in vista del ballottaggiodel prossimo 22 maggio, dovealle presidenziali si sfideran-no il leader della destra xeno-foba Norbert Hofer (Fpoe) e ilcandidato dei Verdi Alexan-der Van der Bellen, non sem-bra possibile che il futuro del-la grande coalizione sia al ri-paro da sconvolgimenti.

La crisi è esplosa ora, ma ècominciata molto tempo fa, el’emergenza migranti non hafatto che accelerare una de-composizione politica in corsoda anni: partiti ingessati, unaclasse dirigente incapace dirinnovarsi, energie nuovesempre strozzate sul nascere.Il risultato è stato fotografatonegli ultimi sondaggi, chedanno l’Fpoe in crescita in

tutto il Paese, segno di unoscontento che i grandi partitipopolari non hanno saputo in-tercettare, e che ha trovato, almomento, un’unica voce arappresentarlo. Quella di Nor-bert Hofer appunto, che ha di-chiarato di essere pronto a fa-re il presidente, ma che forsecome cancelliere sarebbe ad-dirittura migliore.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

I sondaggi

25 mar 30 mar 12 apr 14 apr 26 apr 9 mag

45

47

46

48

50

49

51

52

53

54

FAVOREVOLI

ALL’USCITA DALLA UECONTRARI

ALL’USCITA DALLA UE

47

53

49

51

50

50

49

51

47

53

50

50

Dati %

Fonte: Whatukthinks

LeaderWerner Faymannsi è assuntola responsabi-lità dellasconfittaelettoraleal primoturnodellepresidenziali

36,4%Destra

Norbert Hofer candidato

della destraal primo

turno per le presidenziali

è arrivato primo con il

36,4% e sfiderà il

VerdeAlexander

Van derBellen che ha

ottenuto il 20,4%.

I socialdemo-cratici si sono

fermatiall’11,2%

Versoil voto

del23 giugnoIl Tory anti-Ue�Per l’ex sindaco di Lon-dra, Boris John-son, il divorzio dall’Ue è un’op-portunità per recuperare la sovranità bri-tannica perduta

50 e 50�Nonostante gli appelli di Cameron, se-condo i sondag-gi il fronte di chi vuole uscire dall’Unione europea ha guadagnato tre punti in pochi giorni

L’ambasciatore�«È la deci-sione più impor-tante che que-sta generazione è chiamata a fare» ha detto Christopher Prentice, amba-sciatore del Regno Unito in Italia. «Non abbiamo alcun piano specifico in caso di usci-ta»

CHRISTIAN BRUNER/EPA

«Non è serio parlare di guer-ra», ha replicato a Cameron Bo-ris Johnson, ex sindaco di Lon-dra conservatore e volto della campagna pro Brexit. MichaelGove, ministro della Giustizia euroscettico, ha spostato il temasull’economia: figuriamoci se i francesi o i tedeschi erigerannobarriere per evitare di commer-ciare con noi anche se lasciassi-mo la Ue, la sua tesi. «Irrespon-sabile e ingenuo», gli ha replica-to il presidente della British Te-lecom accusandolo di ignorarele conseguenze sui posti di lavo-ro che la Brexit innescherebbe.

Ad ora quel che Brexit hacausato è un effetto emulazio-ne. Un sondaggio Ipsos Mori di-ce che il 58% degli italiani e il55% dei francesi vuole un refe-rendum per decidere del lorodestino in seno alla Ue. Il 48%degli italiani vorrebbe addirit-tura che il Paese - fra i sei fonda-tori - salutasse l’Unione euro-pea. Abbastanza per far dire al«Financial Times» che tuttoquesto è «sintomo evidente dimancanza d’entusiasmo».

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

58per cento

Sono gli italiani che secondo la Ipsos Mori

vorrebbero un voto

sul destino del Paesein Europa

L’avanzata dei populisti mette in crisi Faymann

Terremoto politico in AustriaIl cancelliere costretto alle dimissioni

IL CONSERVATORE KACZYNSKI

Il leader polacco“I profughi? Mai a Varsavia”

Mancano ancora due mesi alsummit Nato dell’otto e nove luglio, ma a Varsavia il conto al-la rovescia è già iniziato. Di fronte al ministero della Difesa un enorme pannello a led rossi scandisce i giorni, i minuti, i se-condi che dividono la capitale polacca dal vertice che mette-rà il blocco dell’Est - e le sue ri-chieste di «aiuto» - al centro deinegoziati e degli incontri del-l’Alleanza. E quanto più il go-verno di Beata Szydlo preme per stringere i legami militari edifendere i confini della Poloniadalla minaccia di Putin, tanto più si allontana dall’Europa.

Nessuno si è sorpreso gran-ché quando Szydlo, «fervente ammiratrice di Orban» ed esponente del Pis, il partito di ultradestra guidato dal Riche-lieu di Varsavia, il potentissimo Jaroslaw Kaczynski, ha raffor-zato - lo scorso gennaio - l’alle-anza anti-Ue con l’Ungheria e rinsaldato il fronte comune co-struito con il socialdemocraticoRobert Fico, premier slovacco, un prodotto della transizione post-comunista chiamato, sen-za simpatia, l’Orban socialde-mocratico. Da mesi il blocco delcentro-Est Europa è sempre più compatto sull’asse anti-mi-granti, anti-Berlino, anti-Ue. Un fronte bipartisan che conta anche la Slovenia, la Repubbli-ca Ceca e la Croazia.

La spallata definitiva l’ha da-ta Kaczynski che, se ce ne fosse ancora bisogno, ieri ha scoperto le carte: «Dopo i recenti attacchiterroristici la Polonia non accet-terà i rifugiati perché non esiste un meccanismo che assicure-rebbe la sicurezza». Kaczynski, ossessionato dall’indebolimento della sovranità degli Stati, ha ag-giunto che la multa di 250 mila euro per ogni rifugiato previsto dalle quote Ue sarebbe una «sanzione» ingiusta contro i Pa-esi più deboli. «La Polonia si op-porrà a qualsiasi legge che im-ponga ai Paesi membri della Ue di pagare multe. Da sempre rite-niamo che il problema dei mi-granti debba essere risolto assi-stendoli fuori dall’Europa».

Considerare la posizione diKaczynski come la «strategia polacca» sarebbe limitativo: il no all’Europa sui migranti sa-rebbe nient’altro che la testa di ponte del no più allargato di tut-to l’Est Europa, il primo passo di quella «tattica comune» deli-neata lo scorso 8 gennaio sui Carpazi in un incontro segreto fra i due «nemici giurati» del-l’Unione, Kaczynski e il premierungherese Orban. Un pranzo di sei ore a base di trota, zuppa e strategie anti-Ue, imbastite do-po la «seccante inferenza» negli affari interni di Varsavia.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

MONICA PEROSINO

INVIATA A VARSAVIA

ALBERTO SIMONI

IL FRONTE POLITICO

2 .Primo Piano .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

FRANCESCA SFORZA

ROMA

RICK FINDLER/PA/LAPRESSE

PremierIl conservato-re David Cameron è primo mini-stro britanni-co dal maggio 2010. L’idea di un referen-dum sulla permanenza nella Ue risale al 2012

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La Germania dovrebbe inve-stire di più, in particolare nel-le infrastrutture, per stimola-re la crescita e ridurre il sur-plus dei conti correnti. Nellostesso tempo dovrebbe favori-re l’integrazione dei rifugiatinel mercato del lavoro, e l’oc-cupazione a tempo pieno delledonne, per rimediare al decli-no demografico previsto dopoil 2020. Sono le raccomanda-zioni fatte ieri dal Fondo Mo-netario Internazionale, chedimostrano come anche l’eco-nomia più forte dell’UnioneEuropea abbia problemi che richiedono interventi, se nonproprio richiami.I suggerimenti dell’Fmi so-

no contenuti nel rapporto pub-blicato dopo le consultazioni tenute in base all’Articolo IV,

cioè l’esameannuale a cuil’organizzazio-ne finanziariadi Washingtonsottopone tut-ti i membri. Lacrescita inGermania re-sterà all’1,5%nel 2016 e 1,6nel 2017, per-ché il rallenta-mento deiconsumi neiPaesi emer-genti, e quindidelle esporta-zioni tede-sche, verràcompensatoda un rialzodei consumiinterni e dallecondizioni ge-nerali favore-

voli, cioè la debolezza dell’euro e il ribasso del petrolio. Tutti questi elementi, però,

contribuiranno a far salire an-cora il surplus dei conti cor-renti, arrivato a circa 215 mi-liardi di euro nel 2014, con unaumento del 14% in un anno.Troppa salute, in sostanza, che il governo dovrebbe com-pensare facendo più investi-menti nello sviluppo delle in-frastrutture, che servirebberonello stesso tempo a ridurre ilsurplus, stimolare l’economia,e creare le basi per una cresci-ta sostenibile nel futuro.

Nello specifico, l’organizza-zione di Washington sollecitaBerlino a rimuovere gli ostacoliper l’impiego dei rifugiati, favo-rire la formazione, riconoscerele capacità che possiedono. Lametà delle donne, poi, non lavo-ra a tempo pieno, e per cambia-re questa tendenza bisognereb-be proseguire le riforme socialiper l’assistenza sanitaria equella dei bambini.Inquadrate nell’animato di-

battito in corso sul futuro del-l’Europa, queste raccomanda-zioni hanno un forte peso politi-co. Da una parte, infatti, torna-no a spingere la Germania ver-so politiche espansive per sti-molare l’economia, invece del-l’austerità privilegiata finora.

Dall’altra, dicono che la reazio-ne xenofoba all’emergenza dellemigrazioni è anti storica, per-ché comunque Berlino, e l’inte-ro continente, sono nel pieno diun declino demografico che im-porrà di accettare forza lavoroin arrivo dall’esterno.Gli Stati Uniti fanno pressio-

ni da tempo sulla Germania af-finché abbandoni l’austerità, eora si rendono conto che l’emer-genza dei rifugiati e quella delladifesa dal terrorismo richiede-ranno investimenti che ridur-ranno i margini per spenderealtrove. L’Fmi però confermache gli stimoli, e l’integrazionedei migranti nella forza lavoro,sono irrinunciabili.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Nello stesso tempo, secondoil rapporto del Fondo, «il previ-sto declino della forza lavoro,dovuto all’invecchiamento del-la popolazione dopo il 2020, ri-chiede misure per sostenerel’offerta nel medio termine. Aquesto scopo, sarebbero impor-tanti politiche addizionali perintegrare nel mercato del lavo-ro l’attuale ondata di rifugiati,allargare le opportunità di im-piego a tempo pieno per le don-ne, ed estendere le vite lavorati-ve». Queste riforme, aggiungel’Fmi, «non servirebbero solo acontrastare il previsto declinodella crescita nel medio termi-ne, ma anche a stimolare i con-sumi privati e gli investimentinel breve periodo».

AngelaMerkel

Guidala Germania

dal 22novembre

2005. L’ultimomandatoè iniziatonel 2013

Quasi accordo. «Con laGrecia ci siamo davve-ro», giura uno sherpa

mentre il presidente dell’Eu-rogruppo, Jeroen Dijsselblo-em, entra in sala stampa perdare la benedizione dei mini-stri alle riforme approvatedal governo Tsipras domeni-ca notte. Sono un passo ne-cessario, ma non sufficiente.«Aprono la strada ad un esitopositivo» per l’esame dellostato d’attuazione degli inter-venti che accompagnano ilsalvataggio da 86 miliardi fir-mato da Atene coi creditori lascorsa estate. C’è anche inte-sa sulle misure di emergenzavolute dal Fmi, automatichein caso di deviazione dagliobiettivi: varranno il 2% delpil ellenico. La decisione è at-tesa il 24 maggio, giorno in cuisi parlerà di come rendere «ilprogramma più dolce e smus-sato», per dirla con Pier CarloPadoan. Anche se, precisal’italiano e non solo lui, l’ipo-

tesi di tagliare l’esposizione èesclusa dal tavolo.Bisognerà lavorare ancora.

Aiuta la grande quantità di det-tagli contenuti nella dichiara-zione finale diffusa dall’Euro-gruppo, i margini per l’attività

dei tecnici dell’Euro WorkingGroup (Ewg, i dirigenti dei te-sori nazionali) sono ben deline-ati. Saranno loro a fare rappor-to ai ministri fra due settimane.I greci sono soddisfatti, vedonoarrivare i soldi, mentre non si

hanno notizie di malumori daparte del Fondo monetario.L’accordo complessivo è prope-deutico all’esborso di una nuo-va tranche di finanziamenti, ol-tre 5 miliardi, secondo più fon-ti. Magari entro maggio. Giove-dì si riunisce l’Ewg che dovràchiarire il percorso. Si va avan-ti spediti, sebbene ci siano an-cora dei «caveat» di fattura te-desca e nordica.Alla base di tutto c’è l’accet-

tazione del fatto che la Greciaattuerà sino in fondo le riformepassate in parlamento (3% pil)e che sarà varata una legge perassicurare un meccanismo disalvaguardia che scatterà au-tomaticamente qualora nondovesse essere raggiunto unsurplus primario del 3,5% nel2018. Per aggirare l’impossibi-lità per Atene di scrivere nor-me che non necessariamenteentrano in vigore, il ministroTsakalotos ha accettato di im-pegnarsi a tagli di spesa, cosache rientra nei margini di azio-ne del governo.Posta questa condizione si

potrà parlare dell’addolcimen-to del debito. «Se necessario»,si cautela l’Eurogruppo. Un do-cumento arrivato sul tavolodell’Eurogruppo suggerisce diragionare su come estendere lescadenze, limitare i pagamentiannuali e mettere un tetto ai

86miliardi

Nel comples-so il piano

di aiuti,partito nel 2015 e che

arriverà fino al 2018,

prevede aiuti alla Grecia

per 86miliardidi euro

MARKUS SCHREIBER/AP

LE SFIDE DELL’EUROPA

Christine LagardeDal luglio

2011è direttoreoperativodel Fondo Monetario

Internaziona-le

MARCO ZATTERIN

CORRISPONDENTE DA BRUXELLES

il caso

Il Fondo monetario contro l’austerità di Berlino “Servono più investimenti”Il rapporto dell’Fmi sottolinea il calo dei consumi interni

Accordo a metà con AteneL’Eurogruppo sposta

la decisione al 24 maggioIn arrivo oltre 5 miliardi di aiuti finanziari

IL FRONTE ECONOMICO

RODRIGO ABD/AP

PAOLO MASTROLILLI

INVIATO A NEW YORK

tassi di interesse nel secondopiano di salvataggio, quello del-lo scorso agosto. Dopo il 2018, sivaluteranno le misure ulterioriper tempi e modi di pagamen-to, con possibili azione a lungotermine non precisate. Saràquindi definito un parametro diriferimento per la valutazionedella sostenibilità in base alquale i bisogni finanziari «do-vrebbero restare affrontabili».Tutto questo va bene a Berlinocome a Washington. C’è fiduciaper un accordo «entro mag-gio». Necessario per i paga-menti, la stabilità della Grecia eper archiviare il caso primache si entri nel vivo del referen-dum britannico. Andare avantisarebbe pericolosissimo.

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ORESTIS PANAGIOTOU/EPA

La manifestazione di domenica contro le riforme del governo ellenico

3,5%del Pil

Il surplus per il 2018 dovrà essere il 3,5%

JenaBoschi

Una ne dicee cento non ne pensa.

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[email protected]

50%DonneIl Fondo monetarioha evidenzia-to anche chein Germania solo la metà delle donnelavora a tempo pieno

Queste misurecontrasterebberoil declino della crescitae stimolerebberoi consumi privati

Raccomandiamo ulteriori azioni politiche per promuovere una riuscita integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro

Il FmiLe raccomandazionidel Fondo monetario

LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Primo Piano .3

Carlo Calenda giura sta-sera e diventa il mini-stro dello Sviluppo

economico del governo Ren-zi. Domani mattina sarà a Bruxelles per preparare il suoprimo Consiglio Ue per il Commercio estero in pro-gramma venerdì. Nel frat-tempo, si dovrebbe conoscereil nome del successore a capo della rappresentanza perma-nente italiana presso l’Unio-ne. Ieri le fonti parlavano di una rosa ristretta di due-trenomi, composta da «amba-sciatori di rango». I più quota-ti risultavano essere Mauri-zio Massari (ora in Egitto), Raffaele Trombetta (capo di Gabinetto di Gentiloni) e Giu-seppe Buccino (dg Ue agli Esteri). Inseguono tre espertidi cose europee, Grassi, Gian-santi e Zappia. «Ma col pre-mier non si sa mai», ammette una fonte altolocata.L’improvvisa rivoluzione

bruxellese ha generato rea-zioni differenti. Piace ai pia-ni alti della CommissioneUe, dove Calenda viene con-siderato la voce europeache mancava all’Italia. Ol-tretutto, il neoministro in-tenderebbe mantenere ilsuo ruolo di avanguardia aBruxelles per essere anchel’ombra di Renzi ai vertici.«Lui sarebbe la mano politi-ca, la rappresentanza quellatecnica», si sente argomen-tare. Da parte dei diploma-tici c’è molta preoccupazio-ne. Già domenica sera, al-l’annuncio del premier, i te-lefoni sono diventati rossi.Temono che si possa prefe-rire un politico a un diplo-matico di carriera, sarebbe«un colpo molto duro». Nel-la pancia delle istituzioni, siregistra malumore in nume-rose voci italiane, legato alsecondo cambiamento inpochi mesi e agli effetti chequesto potrebbe avere sul-l’Italia. [M. ZAT.]

UN AMBASCIATORE

DI “ALTO RANGO”

AL POSTO DI CALENDA

Il punto

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Da settaa gruppoterrorista� I miliziani di Boko Haram controllano varie zone nel Nord della Nige-ria e hanno sconfinato in Camerun e Ciad arruolando giovanissimi con violenza e promesse di soldi e mogli

�Nel 20014 numerosi perso-naggi pubblici, tra cui Hillary Clinton, Michel-le Obama e il premio Nobel Malala, erano scesi in campo nella campagna «Bring back our girls» per chie-der la liberazio-ne delle oltre 200 liceali rapite dai miliziani

� Il lago Ciad, che si sviluppa sui confini di Ciad, Camerun, Niger e Nigeria, è quasi prosciu-gato. Le acque sono profonde non più di tre metri. Secondo la Nasa è desti-nato a scompa-rire in 15 anni

In fugaProfughi nigeriani

scappati da Boko Haram a

N’Gouboua, in Ciad

BUJA

Jos

NIGERIA

NUMERODI CIVILI UCCISI

ATTACCHIMULTIPLI

100200

400

LagoCiad

Maiduguri

YOBE Baga

NIGERIA

NIGER

CIAD

CAMERUN

Dove colpisceBoko Haram

In Ciad sul lago che non esiste piùla trincea dei taleban d’Africa

Boko Haram ha sconfinato. Il governo svuota i villaggi: “Chi resta sarà ucciso”

DOMENICO QUIRICOINVIATO A KAYA (CIAD)

Reportage

Sempre più luce… Da qualitenebre siamo dunqueusciti? Eppure questa è

una parte del mondo messa asoqquadro dalla rabbia san-guinaria dei Boko Haram, i ta-leban d’Africa. Di che natura èquesta festa di chiarori bian-chi che sembra in ogni luogoavere inizio? E invece: questeombre fatte di massacri, ka-mikaze bambine o travestiti dadonne, pulizie totalitarie fittedi stupri e sgozzamenti… Il la-go Ciad è chiuso, vietato: aibattelli, alle piroghe, impossi-bile attraversarlo. Bisogna pe-nosamente aggirarlo in questopaese senza strade, con lunghipercorsi di sabbia. La setta piùtemuta del mondo, i milizianidi una giovinezza frustrata einferocita, ne ha assaltato leisole fertili, saccheggiato,sgozzato. L’esercito ciadianoha brutalmente ordinato allapopolazione di andarsene inmassa: campi villaggi acque,tutto deve restare vuoto. Chidisobbedisce sarà ucciso. Cen-tomila profughi si accalcanogià in villaggi di canne senzacibo e senza assistenza, i bam-bini muoiono di denutrizione. IBoko Haram hanno già vinto?A prestar fede ai geologi e

alle leggende che hanno prece-

duto di secoli i loro scientificivaticini, l’Africa un giorno si spaccherà in due proprio qui,all’altezza di questa lunghissi-ma cicatrice che corre tra ilSahara e le foreste, luoghigrandiosi e subdoli dove dalladecomposizione delle foglie sa-le il profumo della morte.Quando il continente si spez-zerà, allora si realizzerà il so-gno, che il Ciad torni ad essereil mare. Ventimila anni fa eragià sparito, per riapparire poicome per un sortilegio. L’Afri-ca è un tuffo non nella preisto-ria, ma nell’eternità, tutto qui èpossibile.Nella geopolitica la spacca-

tura è già avvenuta. Questa èuna delle congiunzioni delmondo che l’islamismo rivolu-zionario vuole controllare. LeAfriche si incontrano qui, inquesti vecchi golfi di lago caldie languidi, sulle polveri di inte-re umanità scomparse: l’Estdegli Shabaab e l’Ovest dei Bo-ko Haram, il Nord jihadistadella Libia, del Sahel con lenuove frontiere della guerrasanta sempre più a Sud, Cen-trafrica, Kenya… Come è arti-colata ed estesa la geografiadel califfato universale…Secondo la Nasa tra quindi-

ci anni il lago non esisterà più,prosciugato dalla siccità e dal-l’uso degli uomini. Ma ancora

oggi è bello da ferirti gli occhi,un dio, visto che dà vita a tren-ta milioni di persone che si af-follano sulle rive, su frontierepiù che mai senza senso da-vanti alla lotta per sopravvive-re. È un dio placido, senza ma-lumori, nulla che ricordi leburrasche degli astiosi laghidell’Africa australe. Le acquesono diventate basse, non piùdi tre metri. È perfino difficilepescare. Ma ora il problemanon esiste più. L’esercito havietato di utilizzare le piroghe,non vuole impicci e testimonimentre sul lago conduce unaguerra senza sfumature e in-nocenti.I pescatori sono filosofi co-

me in tutto il mondo, gente chevive senza fare rumore comese temesse di far male al dio,un malato fragile come è. Uo-

mini e bimbi sparuti, strozzatidal bisogno, continuano a lavo-rare attorno alle loro canoesempre più inutili, ne ricucio-no le slabbrature con stoppie eargilla. Dove le hanno tirate insecco una lunga macchia scuraricorda che lì, solo poco tempofa, c’era ancora l’acqua. Acquestanchissime, quasi impaluda-te, che avanzano senza un tre-mito, come di un canale morto.Lunghi gemiti rompono l’aria,uccelli spiccano il volo e palpi-tano come scossi da morte…Su un arenile nascosto qualcu-no pesca ancora, di frodo, get-tano a riva strani pesci di unverde splendido, dalle squa-mose branchie di corallo, chelasciano nella polvere le traccedella loro agonia. Tre pescato-ri hanno visi famelici di barba-reschi. Non so qual muta di-

In fuga, dimezzati, sulle gambe.I guerriglieri di Boko Haram, ilgruppo jihadista che ha causa-to più vittime al mondo nel2015, sono l’ombra di se stessi.Le offensive delle ultime setti-mane dell’esercito nigerianohanno lasciato ferite profondetra i terroristi. I militari li han-no colpiti nel Nord-Est del Pae-se, al cuore di quel progetto instile Isis, che aspirava ad unCaliffato nigeriano. Maiduguri,

la città-Stato dei fondamenta-listi è stata neutralizzata. Nerimane un luogo di disperazio-ne con molti dei 2,8 milioni dirifugiati interni scappati daivillaggi dello Stato di Borno. I capi di Boko Haram sono

rimasti senza cibo, benzina permoto e pick-up con cui faceva-no razzie e diffondevano terro-re. Anche le armi scarseggianoa causa dei continui raid delleforze nigeriane. Non gli è rima-sta che una fuga disordinata,dato che da settimane la lea-

LORENZO SIMONCELLIPRETORIA

I terroristi braccati dall’esercitoesportano il jihad in Camerun

Ex leaderAbubakar

Shekau in un video avrebbe annunciato il

passo indietro

20mila

È il numero delle vittime cadute sotto

il fuoco di Boko Haram

in sei annidi guerra

100mila

Sono i profu-ghi costretti a lasciare i loro villaggi sulle rive del lago

Ciad, svuotati dall’esercito

4 .Primo Piano .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

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LA MINACCIA ISLAMISTA

ANSA

Penso che Haftar debba avere un ruolo nella transizioneConfluisca in un’unica struttura militare legata al governo di Sarraj

Paolo Gentiloniministro degli Esteri

La mossa italiana

Libia, Gentiloni apre ad Haftar:deve avere un ruolo

L’incontro avviene in aero-porto, pochi minuti primache il ministro Gentilonidebba imbarcarsi di corsaper Parigi, atteso per unariunione sulla Siria. MartinKobler, l’inviato Onu per laLibia, è a Tunisi, sa dellapresenza del nostro re-sponsabile degli Esteri. Epassa a salutarlo, intercet-tandolo per un breve scam-bio dopo la visita ufficiale diGentiloni al palazzo presi-denziale e al Forum italo-tunisino che accoglie 150imprenditori italiani, «laprima volta dopo gli atten-tati del 2015 che si organiz-za una delegazione di altolivello con numerose impre-se straniere».

Verso ViennaAppartati in un angolo del-la piccola salache porta agliimbarchi, ininglese, i due sicon f ron tanosulla situazio-ne della Libia,dove Kobler haancora diffi-coltà nei rap-porti col gene-rale KhalifaHaftar, e so-prattutto sullariunione previ-sta sull’argo-mento a Vien-na lunedì pros-simo, che stan-no organizzan-do Italia e Sta-ti Uniti insieme: Gentiloni eKobler discutono di comegestirla, avanzando l’ipote-si di allargare gli inviti a unpaio di Paesi a sud della Li-bia, come il Ciad. E, in par-ticolare, parlano di chi invi-tare tra le varie fazioni libi-che, sapendo che la sceltanon è tecnica, ma tutta po-litica, perché invitare si-gnifica legittimare.

Il ruolo di Al SisiIl ministro è in visita lampoa Tunisi per incontrare ivertici del Paese, per gliscambi commerciali e an-che culturali (fa visita al bu-sto di Annibale arrivato duegiorni fa dal Quirinale, inprestito per una mostra alBardo), ma è il tema Libia adominare gli incontri, per-ché «serve uno sforzo co-mune per assicurarne lastabilizzazione», come pre-dica accanto al ministro de-gli Esteri tunisino, col quale«c’è un’identità di vedutesul tema: insieme, abbiamo

dato una valutazione positivadell’incontro di domenica traSarraj e Al Sisi, consideria-mo importante questaespressione di sostegno del-l’Egitto» al governo sostenu-to dall’Onu. Episodio impor-tante, visto che il Cairo è con-siderato il principale sponsordel generale Haftar che guidale forze armate in Cirenaica,il quale a sua volta è uno deiprincipali ostacoli al ricono-scimento del governo Sarraj.

Una figura a cui però Gen-tiloni tende una mano: se siimpegna a riconoscere «l’au-torità del governo sostenutodalla comunità internazio-nale» – condizione fonda-mentale - «penso che possa edebba avere un ruolo nellatransizione». Per questo,non chiede il suo «disarmo»,ma fa un discorso più com-plessivo. «Dopo una fase diguerra, di instabilità, il pro-

blema è far na-scere, da uncontesto in cuici sono diversemilizie che sic om b a t t o n o ,un’unica strut-tura militare le-gata al governor i conosc iu to :questo non av-viene mai attra-verso uno scio-glimento, ma at-traverso unac o n f l u e n z a » .Qualcosa di nonfacile, «lo abbia-mo visto neiBalcani», ma dimolto diverso e

meno perentorio della ri-chiesta di disarmo.

Il nodo dell’embargoInsomma, nessuna demoniz-zazione ma una mano tesaper farsi alleato Haftar ecomprenderlo nel percorsodi normalizzazione del Pae-se. Che passerà anche attra-verso «l’eliminazione parzia-le di alcuni aspetti» dell’em-bargo sulle armi nei confron-ti della Libia, valuta il mini-stro, parallelamente al pro-gressivo «consolidamentodelle forze di sicurezza libi-che sotto Sarraj». Certo,chiarisce, «non si può parla-re di eliminazione dell’em-bargo verso tutti o toutcourt», ma c’è un «processo»in corso per «mettere in con-dizioni il governo di difen-dersi e combattere il terrori-smo».

Di tutto questo dovrannoparlare lunedì a Vienna. DoveHaftar però, è già sicuro, nonsarà invitato.

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FRANCESCA SCHIANCHIINVIATA A PARIGI

Il generale Khalifa Haftar

JEROME DELAY/AP

JEROME DELAY/AP

Campo profughi di nigeriani in Ciad

JEROME DELAY/AP

Soldati del Ciad a N’Gouboua, villaggio attaccato da Boko Haram nel febbraio del 2015

sperazione infiammi i loro oc-chi, ma certo ci guardano conrabbia e paura.

Attorno al lago l’aria è fre-sca, la brezza porta odori di er-be giovani: dove l’acqua si è ri-tirata recentemente si stendo-no pianure umide, i contadinihanno preso il posto dei pesca-tori e mettono a coltura le nuo-ve terre, avidamente. La genteè tanta. La terra non può, nondeve riposare… Ma ora tutto èin pericolo: la pesca, l’agricol-tura, gli uomini.

Il terrore soffia dall’altraparte del lago. La Nigeria, una«democrazy» come dicono, lademocrazia folle d’Africa hafabbricato un mostro. I BokoHaram non sono più la settache si batteva contro la corru-zione delle élites politiche e re-ligiose del Nord, arricchite dal

petrolio, mentre il sessantaper cento della popolazione vi-ve con meno di due dollari algiorno. Adesso l’islamismo èun progetto mondiale, c’è il Ca-liffato: i miliziani portano uni-formi come veri soldati, il lorocapo Abubakar Shekau, spari-to per un anno, si è addestratocon gli Shabaab somali, all’al-tro capo dell’ Africa. La setta èdiventata un gruppo terrori-stico, ha fondato il suo Califfa-to, rapina banche e si arricchi-sce di sequestri e di usura, imi-ta con cura gli uomini del Calif-fo di Mosul. I video, che all’ini-zio sembravano sgorbi di «Nol-lywood», utilizzano effetti spe-ciali e sotto titoli in inglese earabo.

Il reclutamento avviene nonpiù con l’ideologia ma con laviolenza, la magia nera, il de-

naro e la promessa di una mo-glie. I nigeriani dei villaggi delNord sono poveri, non possonopagare una dote, una giovanerapita è un richiamo seducen-te. Soprattutto i Boko Haramuccidono: in sei anni ventimilavittime.

Seguiamo le svolte del lago,oltre Bol, alla ricerca dei se-gni di questa guerra spietata.Guerra tutta notturna che ini-zia dopo il coprifuoco. Guerradi chiatte, di imboscate, di si-lenziosi agguati su isole vuotee paludi fittissime. Attraver-siamo villaggi di canne e difango, qui sono di fango seccoanche le moschee, non ci sonominareti e guglie che si slan-ciano al di sopra delle polvere,nella purezza dell’immutabilecielo. Non ci sono porte, si puòguardare la miseria di ognicasa, i pavimenti di terra, lepoche stoviglie. Il lago è giàlontano, l’autista mostra identi alla pista di sabbia conringhioso accanimento. Bian-ca la polvere, bianche le case ela pista, bianche le vesti, bian-ca la folla in cammino a piedi,su asinelli, cavalli, dromedarisolenni. Gli alberi ora hannofronde di cenere, di un verdespento.

Ormai i piani dei Boko Ha-ram hanno scavalcato i confinidella Nigeria, controllare ilgrande lago vuol dire metterein ginocchio il Ciad che impor-ta tutto dalla Nigeria; il Ciadda punire perché aiuta i fran-cesi a combattere gli alleatiislamisti nel Sahel. Mescolanotattiche di guerra e attentatisuicidi, disseminano le piste dimine artigianali, li precede unterrore che crea il vuoto. Sedi-

cimila nigeriani sono fuggitidall’altra parte del lago in cer-ca di sicurezza. E poi i cento-mila ciadiani che vivevano nel-le isole del lago, espulsi con laminaccia di essere uccisi comecomplici dei terroristi e di cuiil governo del presidente Déby,un dinosauro al potere da ven-tisei anni, non si occupa. Pensadi risolvere il problema con laviolenza: come i nigeriani al-l’inizio della epopea sanguina-ria della setta .

Il lago è ormai alle nostrespalle, la vegetazione si è ra-refatta, scomparse le grandipalme, la terra non è più scu-ra: steppe di sabbia, landebruciate pianori salati colorcalce, rare acacie spossatedalla siccità gettano la loro ra-ra ombra intorno ai villaggi.L’islam ha impresso la pro-pria impronta su questo mon-do, l’islam sempre attrattodalle regioni desolate, dallosfavillio dei deserti. Asinelli ecavalli si rotolano nella sabbiascura, cercando di respirare,stremati, un po’ di frescuradalla terra. Il Ciad dei fuggia-schi crepita, si affila al sole.

È un cortile tutto biancoquesto mercato, gli uomini conle loro lunghe vesti siedono ingruppi, accigliati. Ma le donneno: strepitano con uno strepitodi bambine senza risa, accani-tamente loquaci. Hanno vocitremanti, anche se gridano, diun tono mite e denso, comed’olio, e scorrono una sulla al-tra. Voci cantanti, da fanciulledi sedici anni, le vecchie pure.Ci racconteranno, loro e i bim-bi, le ferocie dei Boko haram.

(1 - continua)

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dership del gruppo terroristasembra essere in frantumi. Il sanguinario AbubakarShekau, colpevole di aver ucci-so circa 20 mila persone in 6anni in nome della jihad, in unvideo, la cui veridicità non èmai stata confermata, ha an-nunciato di non essere più a ca-po di Boko Haram. Si scappaverso il lago Ciad e le montagnenel Nord del Camerun e nellaforesta nigeriana di Sambisa,tutt’altro che rigogliosa e che abreve potrebbe trasformarsi inuna trappola per topi. Soprat-tutto se gli Usa venderanno,come sembra, una dozzina divelivoli A-29 Super Tucano algoverno nigeriano.

Due delle centinaia di terro-risti arrestati nelle ultime set-

timane hanno confessato chemangiano radici e mango e perottenere informazioni utili apianificare attacchi stanno ri-correndo al finanziamento deipoveri pastori locali. Sono ini-ziate anche le condanne: 25 an-ni a testa per tre jihadisti arre-stati due anni fa. Secondol’esercito circa 8 mila combat-tenti sono stati uccisi e nell’ul-timo mese e mezzo 11 mila pri-gionieri liberati. Tranne le«Chibok Girls», le oltre 200 li-ceali rapite nel 2014, su cuialeggia il mistero. Ma, secondoalcuni commentatori, ancoravive e al centro di una trattati-va prossima a concludersi tra ivertici di Boko Haram e il go-verno di Abuja.

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Primo Piano .5

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Nicastro:in settimana

le offerteper i 4 istituti�Questa settimana «è quella buona per le offerte non vincolanti» sulle quattro nuove banche nate dalla riso-luzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariFer-rara e CariChieti. Lo ha detto ieri il presidente Roberto Nica-stro, a margine della relazione ai mercati della Consob, che si è tenuta a Piazza Affari a Milano.

Banca Etruria, una “cabina di regia”per vendere i bond ai risparmiatoriArezzo, blitz della Guardia di finanza nella sede dell’istituto: indagati due managerL’ipotesi: “incentivi” per spingere i direttori di filiale a far comprare i titoli a rischio

Aschero Burali, 66 an-ni, e il direttore del-l’agenzia 8 di Banca

Popolare dell’Etruria eranoamici di famiglia. Anni di ce-ne insieme o a scartare i re-gali di Natale la sera della Vi-gilia. Così quando nel giugnodel 2013 l’amico lo chiamaper proporgli un investimen-to che «ti conviene», non ciha pensato più di tanto. Suconsiglio dell’amico («Bastache siano sicuri». «Non tipreoccupare»), ha venduto leobbligazioni «senior», le piùsicure, che aveva e sarebberoscadute solo tre mesi dopo eha comprato i nuovi bond su-bordinati appena emessi. Danovembre, quando bancaEtruria è stata messa in riso-luzione insieme a BancaMarche, CariFerrara e Cari-Chieti, non si sono più rivisti.L’amico è stato trasferito adun’altra filiale.Quello di Aschero è uno

dei 400 casi vagliati dal Nu-

curi e comprare quelli più a ri-schio in cambio di niente (stes-so rendimento) alla Popolaredell’Etruria era in corso dal 4dicembre del 2012, più di seimesi, una ispezione della Ban-ca d’Italia. Che aveva richiestoun rafforzamento patrimonia-le, realizzato in parte con unaumento di capitale da 100 mi-lioni e in parte proprio conquel bond subordinato «Lowertier II» finito in malora. Sotto gli occhi degli ispetto-

ri, che da tempo premevanoper rinforzare il capitale, labanca ha scaricato 60 milionidi euro di bond subordinati suisuoi correntisti. Alla Banca d’Italia però non

spetta la vigilanza sulle moda-lità di vendita dei titoli allosportello, ovvero sugli argo-menti che il direttore del-l’Agenzia ha utilizzato per con-vincere il signor Burali a com-prare dei titoli ad alto rischio ebasso rendimento. È un com-pito questo che spetta allaConsob. Che il 18 aprile del2013 ha approvato il prospettodell’operazione. E il 31 maggiosuccessivo ha ricevuto la notainformativa della banca sulle condizioni definitive dell’inve-stimento.La nota di 21 pagine si pare

con l’avvertenza che quel bondè rischioso. Che in caso di li-

3,5%il tasso

Nel giugno del 2013

Etruria emet-te 60 milioni di bond su-bordinati. Il

rendimento è inferiore a

quello del Btp di pari durata

emesso in quei giorni

ArezzoUna sede

della Banca Popolare

Etruria

97,2%Le famiglieIl bond viene

venduto praticamente

tutto «allo sportello». La

quota che finisce alle

famiglie è del 97,2% del totale del-

l’emissione

cleo tributario di Arezzo e di Firenze della Guardia di finan-za. Quello che il signor Buralinon sapeva fino a tre giorni fa èche le obbligazioni senior cheha venduto rendevano quantoi famigerati titoli subordinati.Il 3,5%. Che è già da sé un con-trosenso. Ma proprio quellaemissione di bond subordinatidel giugno 2013 (60 milioni dieuro, finiti per il 57,2% alle fa-miglie) è la peggiore tra tuttequelle azzerate dal decreto dinovembre. Perché quei titolirendevano non solo molto me-no dei titoli analoghi emessidalle altre banche. Ma anchedel Btp di pari durata emessoin quel periodo, che aveva unrendimento del 3,54%. Ovvero,stando alla regola che vuolerendimenti più alti per rischimaggiori, quel bond subordi-nato di Etruria era più sicurodei titoli dello Stato italiano. Mentre il direttore del-

l’Agenzia 8 convinceva il suoamico a vendere i titoli più si-

Le obbligazioni allo sportelloe la distrazione dei controllori

L’emissione del 2013 dell’istituto aretino rendeva meno dei BtpÈ finita alle famiglie sotto gli occhi di Bankitalia e Consob

GIANLUCA PAOLUCCI

Retroscena

quidazione della banca si ri-schia di perdere tutto o partedel capitale investito. Poi sonoriportati una serie di rischi: lamancanza del rating, chel’agenzia Fitch aveva ritirato all’inizio del 2012 su richiestadella banca stessa (era BB+,non particolarmente brillantené sicuro). Poi c’è la segnala-zione che i bilanci sono in ros-so, che le sofferenze cresconoin misura esponenziale, chel’attività della banca si è con-centrata negli investimenti intitoli di Stato (passati in un an-no da 1,4 miliardi a 4,6 miliar-di) e che nonostante questo iconti siano in rosso. Che chivendeva i titoli era lo stessoche avrebbe beneficiato del-l’incasso, ovvero sempre labanca. Che avrebbe anchecomprato e venduto i bond dicoloro che volevano disfarse-ne, con un macroscopico con-flitto d’interesse. Poi c’è scritto anche che

rendevano appena il 3,5%, me-no di un Btp.

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Una «cabina di regia» mana-geriale ha deciso la vendita deibond subordinati ai clienti diBanca Popolare dell’Etruria.Prodotti ad alto rischio finitianche a piccoli risparmiatoriper abbassare il costo dellaraccolta dell’istituto in una fa-se che vedeva gli investitoriistituzionali poco propensi adassumersi il rischio legato allabanca aretina, se non pagandoelevati rendimenti. È l’ipotesidella procura di Arezzo, con ilnucleo tributario della Guar-dia di finanza che ieri ha effet-tuato nuove perquisizionipresso la sede dell’istituto epresso le abitazioni di due ma-nager indagati. Tra le ipotesi al vaglio degli

inquirenti, anche quella di«incentivi» ai responsabilidelle filiali per spingere lavendita di questi prodottipresso la clientela.L’attività investigativa che

segue l’ipotesi di concorso dipersone nel reato di truffa ag-gravata, ha spiegato la Procu-ra di Arezzo in una nota, «è in-dirizzata alla ricerca della do-cumentazione e della corri-spondenza dei vari responsa-bili di area, che hanno imposto,tramite circolari interne e al-tre condotte al vaglio degli in-quirenti, la sottoscrizione di

subordinate a una clientela re-tail, priva di un profilo finan-ziario adeguato all’investi-mento, proposto di norma aiclienti “professionali»” chepossiedono le competenze ne-cessarie per prendere consa-pevolmente le proprie decisio-ni e per valutare correttamen-te i rischi che assumono». Gra-zie anche alle dichiarazionicontenute nelle oltre 400 de-

nunce raccolte, prosegue laProcura, «è emersa con ragio-nevole certezza una “cabina diregia” a livello manageriale,che ha prescritto il colloca-mento delle subordinate inmodo “granulare”, andando aindividuare anche soggetti conun profilo di investitore a “ri-schio basso” e non più solo a“rischio medio-elevato” in li-nea con la tipologia di investi-

mento finanziario».Una scelta precisa, quella di

piazzare sempre più prodotti arischio nei portafoglio che nelbilancio del 2013, l’ultimo ap-provato da Etruria prima delcommissariamento, venivaspiegata così: «La scelta di ri-durre costantemente la dipen-denza da controparti istituzio-nali ha comportato un’evolu-zione della raccolta che ha pri-vilegiato obiettivi qualitativi digranularizzazione e di stabili-tà, piuttosto che obiettivi me-ramente quantitativi. Infatti,la disintermediazione dallaclientela istituzionale realizza-ta nel 2013 - che si aggiunge aquanto già ampiamente realiz-zato nel 2012 - ed il maggior pe-so percentuale della raccoltada privati contribuisce a man-tenere in equilibrio e renderestabili nel tempo le fonti di fi-nanziamento degli impieghi».La realtà era molto più sem-

plice del linguaggio utilizzatodagli estensori del bilancio. Ifamosi investitori istituzionaliavrebbero preteso rendimentimolto più alti per comprarequelle obbligazioni subordina-te, consapevoli dei rischi di unistituto - com’era Etruria inquella fase - con bilanci in per-dita, sofferenze in aumentoesponenziale e qualche proble-mino sul capitale. [G. PAO.]

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MILANO

MAURIZIO DEGL’INNOCENTI/ANSA

La truffaSecondo i pm

i manager hanno impo-sto la sotto-scrizione di

bond ad alto rischio a una

clientela priva di un profilo

finanziario adeguato

400denunce

Sono stateraccolte

dalla Procuradi Arezzo

e avrebberosvelato

la «cabinadi regia»

6 .Primo Piano .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

Page 7: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

BUFERA SUL CREDITO

Che il titolo Unicredit haperso negli ultimi dodi-ci mesi quasi il 52% del

suo valore, mentre IntesaSanpaolo è scesa del 26% el’indice che misura l’anda-mento di Borsa di tutte lebanche quotate italiane è an-dato giù del 40,3%. Proprio oggi Unicredit fa-

rà parlare altri numeri, quellidella sua trimestrale: il «con-sensus» degli analisti finan-ziari, cioè la loro previsione media, è che la banca guidatada Federico Ghizzoni metta asegno nei tre mesi da gennaioa marzo un utile netto di 379milioni. Ma anche tra i 20 analisti che hanno formatoquesta media le opinioni sonovariabilissime: il giudizio piùfiducioso dà a Unicredit unutile trimestrale di 756 milio-ni, il più freddo di soli 202 mi-lioni. Intesa-Sanpaolo, che haannunciato i suoi dati la scor-sa settimana e che vale oggiin Borsa circa due volte laconcorrente - 37 miliardi con-tro 19 - è arrivata nel trime-stre a un utile di 806 milioni.

I conti Ghizzoni conta sull’appunta-mento di oggi per mostrareche i numeri della sua bancasono buoni, ma anche percercare di dissipare una vocericorrente e fastidiosa. È

di Vicenza e che è stata giratapoi al fondo Atlante che si è ri-trovato così in tasca il 99% del-l’istituto in crisi.

La governanceDal quartier generale dellabanca si nega qualsiasi rivolu-zione al vertice e ieri è toccatoal presidente di Unicredit Giu-seppe Vita versare olio sullamaretta delle illazioni: «Sullagovernance è tutto tranquil-lo». Sta di fatto che Ghizzonioggi parlerà probabilmente alcda e al mercato per spiegareche l’operazione con la Popola-re di Vicenza non è stato un az-

-52per centoLa perdita

in Borsadi Unicredit

nel corsodegli ultimi dodici mesi

mentre Intesa ha lasciatosul terreno

il 26 per cento

99per cento

La quotadel fondo

Atlantein Popolaredi VicenzaL’aumentodi Veneto

Banca slittadi una

settimana

quella che vorrebbe l’ammini-stratore delegato spinto versol’uscita da alcuni soci, non con-vinti dell’efficacia della suaazione. I cahiers de doléancesappaiono ampi e articolati: laredditività non ingrana a pienoregime, l’accordo con Santan-der per il risparmio gestito diPioneer, concluso oltre un an-no fa e che avrebbe dovuto mi-gliorare i requisiti patrimonia-li della banca, non si vede an-cora; sotto tiro c’è anche la ga-ranzia di sottoscrizione cheUnicredit aveva prestato perl’aumento di capitale da un mi-liardo e mezzo della Popolare

zardo, ma un semplice manda-to esplorativo da cui Unicreditsi sarebbe potuto sfilare anchesenza caricarne il peso sullespalle di Atlante, e rassicurarela Borsa che il gruppo - comeha detto numerose volte negliultimi mesi - non ha bisogno dichiedere nuovi fondi agli azio-nisti e può generare da solo ilcapitale di cui ha bisogno.

«Too complex to manage»Ma dietro il diverso apprezza-mento in Borsa dei due princi-pali gruppi italiani c’è anchedell’altro. La preoccupazionedel «too big to fail», la parolad’ordine che salvò i colossi diWall Street nella crisi del 2008perché erano appunto «trop-po grandi per fallire», senza ri-schiare così di travolgere nellaloro caduta tutto il sistema fi-nanziario, è stata sostituitadal «too complex to manage»,banche troppo complicate edifficili da gestire. La defini-zione non è di oggi, risale al-meno al 2012, quando fu usatain un dibattito alla Federal Re-serve di Saint Louis, ma oggile megabanche e i loro proble-mi sono in alto nelle preoccu-pazioni dei regolatori. NegliUsa si tratta di colossi comeJp Morgan Bank of America oCiti, in Europa una DeutscheBank può essere un buon

esempio e in Italia Unicreditsconta senza dubbio il fatto diavere una struttura assai piùramificata e globale della con-corrente Intesa Sanpaolo,concentrata soprattutto sulmercato nazionale. Se si vuolevederla in una prospettiva dilungo periodo l’impero diAlessandro Profumo, che neiprimi Anni 2000 aveva porta-to il gruppo dalla Germania alKazakistan, dalla Polonia al-l’Ucraina, non ha dato i fruttisperati. Anche perché la gran-de scommessa di un vero mer-cato finanziario unico europeonon è andata in porto.Basteranno parole e atti di

Ghizzoni per garantirgli unsaldo futuro di fronte a sociche spaziano dalle fondazionidi Torino e Vicenza agli emira-tini del fondo Aabar, fino ai li-bici divisi tra due capitali?Ascoltata dalle torri gemelle diUnicredit, nella nuovissimapiazza Gae Aulenti - già passa-te dall’immobiliarista Manfre-di Catella al fondo sovrano delQatar, anche questo un segnodei tempi - la ridda di voci nonha fondamento. Ma anche tra igrandi banchieri si esercita lanobile arte del pettegolezzosui colleghi e ieri mattina inuna sala di Borsa dove la rela-zione della Consob è stata nona caso dedicata tutta alla si-tuazione difficile degli istitutidi credito c’erano due assenzeche spiccavano: quella di CarloMessina, il Ceo di Intesa-Sanpaolo impegnato nel clas-sico giro tra investitori che se-gue la presentazione dei risul-tati trimestrali, e quella diGhizzoni che si preparava in-vece a spiegare che la sua ban-ca non è troppo complessa peressere gestita.

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Il calo in Borsa e l’incognita dei contiquegli ostacoli sulla strada di Unicredit

Il presidente Vita nega rivoluzioni al vertice: tutto tranquilloIl mercato: banca difficile da gestire. Ghizzoni alla prova dei numeri

FRANCESCO MANACORDAMILANO

Analisi

L’operato della Consob?Nulla da ridire. Nem-meno le tormentate vi-

cende delle quattro banche(Etruria&Co) in risoluzione edei risparmiatori finiti al ver-de «mettono in discussione lavalidità di fondo dei modelli divigilanza», assicura il presi-dente della Commissione,Giuseppe Vegas, durante l’in-contro annuale con il mercatofinanziario. Di fronte alla pla-tea di banchieri e imprendito-ri riuniti a Piazza Affari, il nu-mero uno della Commissionerivendica le valutazioni «posi-tive» ottenute da Consob adopera di Fmi e Esma e affer-ma, casomai, che con l’«incer-tezza» generata da questi epi-sodi e dall’arrivo del salvatag-gio interno («bail-in») «i tradi-zionali strumenti posti a pre-sidio e a tutela del risparmiovanno ripensati, ponendo l’in-vestitore al centro del siste-ma». Il prospetto informativo,in particolare, è da rivedere:«Troppo lungo e complessoper poter essere letto e com-preso dal risparmiatore». Maal di là di questo, nessun ri-pensamento. Perché i pro-spetti delle emissioni di quellemaledette obbligazioni subor-dinate «erano stati redatti nelrispetto delle regole di traspa-renza previste dalle norme» e«specificavano - scandisce Ve-gas - che l’investitore avrebbepotuto perdere l’intero capi-tale». Certo, avvisa che «sonoin corso accertamenti» sul«rispetto delle regole di con-

andando oltre la regolazioneeuropea». Il riferimento è agliaumenti di capitale di Popolaredi Vicenza e di Veneto Bancaper cui l’autorità ha raccoman-dato, andando oltre la normati-va Ue, «la consegna sistematicadelle avvertenze» (una descri-zione sintetica dei principali ri-schi legati all’investimento) co-sì da «spingere il cliente a pren-

12,1milioni

Le sanzioni applicate

da Consobnel 2015

al terminedi 236

procedimentiL’anno prima

le multesuperavano

i 20,5 milioni

L’autoritàUn momento

dellariunione annuale

dellaConsob

a Milano

dotta nel collocamento». Maper le associazioni dei consu-matori non c’è dubbio: Vegas siauto-assolve. Lettura che il pre-sidente rigetta. Spiega in sera-ta: «Dal punto di vista regola-mentare noi abbiamo fatto quello che potevamo fare. Sipuò fare sempre di più e noi adesempio l’abbiamo fatto comenel caso delle banche venete,

dere concretamente conoscen-za del loro contenuto». Perché poi resta solo una

consolazione, magra, per l’inve-stitore ingannato: le multecomminate a chi compie scor-rettezze. L’anno passato - è ilconto contenuto nella relazioneannuale - sono stati conclusi268 procedimenti sanzionatori,in aumento rispetto al 2014. Ca-

la invece il totale delle multe:12,1 milioni, rispetto ai 20,6 mi-lioni del 2014. Ora, per renderepiù agevole la vita del rispar-miatore, si punta a migliorare latrasparenza. Il prospetto infor-mativo in particolare «è diven-tato uno strumento utile a chi loredige per prevenire possibilirischi legali», dice Vegas, macosì com’è non assicura a chi lolegge la dovuta comprensione.Consob ha lanciato così tre con-sultazioni per altrettante rac-comandazioni tese a rafforzareuna modalità di informazione più sintetica e fruibile per l’in-vestitore. Con la prima si inten-de introdurre linee guida perdefinire e rendere standard le«avvertenze per l’investitore».La seconda principi guida sulle«informazioni chiave» da forni-re ai clienti nella distribuzionedi prodotti finanziari attraver-so «schede prodotto». La terzaconsultazione riguarda infineuna raccomandazione in temadi distribuzione degli «stru-menti finanziari attraverso laquotazione diretta su mercatiregolamentati o su sistemi mul-tilaterali di negoziazione, anzi-ché attraverso il tradizionalecollocamento» allo sportello.

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Vegas assolve Consobsulle banche fallite

“La vigilanza funziona”Il presidente dell’Authority boccia i prospetti informativi:

“Troppo lunghi per poter essere capiti dagli investitori”

FRANCESCO SPINIMILANO

il caso

LA STAMPA

Così

le banche

a Piazza

Affari

-8,7%

-7,5%

-7%

-4,51%

-3,64%

-2,35%

-2,04%

+0,63%

+2,31%

Chiari i rischi per chi comprò i bond delle banche, ma prospetti poco comprensibili

Il tetto al possesso dei titoli di Stato potrebbe avvantaggiare i Paesi con rating più elevati Giuseppe VegasPresidente della Consob

600mila euro

Il valoredei beni

confiscatidopo i proce-

dimentiper violazioni

in materiadi abusi

di mercato

LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Primo Piano .7

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Page 8: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

Boschi all’attacco degli oppositori PdCuperlo la chiama in causa per la frase su Casa Pound, lei per la prima volta prende la parola:“Da qui al 2018 ci sarà mai una direzione in cui la minoranza non accusa la maggioranza?”

Che sia una tregua armata quel-la siglata ieri tra Renzi e la sini-stra del Pd lo dimostra non solo la proposta a doppio taglio di an-ticipo del congresso - condizio-nata alla fine delle ostilità inter-ne - e di una segreteria nuova daformare dopo le comunali con «scelte condivise»; ma soprat-tutto il duro scontro andato in scena in Direzione tra la Boschi e Gianni Cuperlo. Mai lei aveva preso la parola in Direzione e il suo esordio è dovuto a «fatto personale»: cioè alla battuta di qualche sera fa, «chi vota no al referendum vota come quelli di Casapound», criticata da Cu-perlo al punto da chiedere pub-bliche scuse alla ministra che in-vece la rilancia come «dato di fatto». «Ho atteso come atto do-vuto la smentita di chi ha posto quella parte della sinistra orien-tata a votare no sullo stesso pia-no di Casapound», attacca Cu-perlo. E la Boschi: «Da qui al 2018 ci sarà una Direzione, una, in cui la minoranza non attac-cherà questa dirigenza? Una Gianni!». Come a dire, meglionon continuare le polemiche

perché «la nostra gente è abba-stanza stanca delle discussionitra di noi, soprattutto quandonascono dal nulla».

Il nemico sono i 5stelleMa qui serve un passo indietro al primo tempo: Renzi smonta lapolemica con i giudici, rilancia solo l'invito alle toghe di arrivarepresto a sentenza; accusa i5Stelle di doppiopesismo e invi-ta la minoranza del suo partito adeporre le armi. «Non chiedia-mo la luna quando invochiamo

sentenze rapide, noi le rispettia-mo», dice il premier. Che attacca«l’ incredibile doppiopesismo» di chi è «garantista quando toc-ca ai suoi, viceversa quando toc-ca ad altri, una cosa insopporta-bile. Noi siamo genuinamente garantisti, non chiediamo le di-missioni del sindaco di Livorno»,fa notare Renzi. Che dunque in-dica con precisione quale sia il nemico da battere a giugno; e poi affronta il tema del referen-dum e di «un no che può essere superato se avremo la forza e il

rali, «ma non sarà secondarioper tutte le valutazioni succes-sive cosa faranno i loro espo-nenti nelle regioni alle comuna-li e se faranno i comitati per ilno o per il si al referendum...».

Campagna permanenteLa prima conseguenza di quan-to chiesto dal premier - unità susindaci e referendum e subitodopo parte il congresso Pd - sa-rà una maratona di dodici mesie oltre di campagna elettoralepermanente. La seconda è chela sinistra Pd dovrà sudare as-sai di qui in avanti per guada-gnarsi seggi al prossimo giro:tanto per cominciare chi si im-pegnerà alle comunali e faràcampagna per il sì al referen-dum sarà avvantaggiato, gli al-tri assai meno, per usare un eu-femismo. Ecco, se a quanto è dato capi-

re questi saranno i riflessi prati-ci, non deve stupire che ieri il premier e la Boschi abbiano gio-cato la parte del poliziotto buo-no e quello cattivo, visto che ora che il gioco si fa duro le polemi-che interne non saranno ben ac-cette.

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coraggio di stare in mezzo alle persone e non rinchiuderci nellenostre beghe interne: dal giorno dopo il congresso», è l’annuncio inatteso. Accompagnato da pre-cisazioni utili alle orecchie dei«compagni» del Pd: i comitatidel sì al referendum «non sono l’ossatura di un soggetto futuro»e cioè non saranno l’embrionedel partito della Nazione tanto inviso alla sinistra, «perché pas-sato e futuro sono il Pd».

Sinistra divisa alla meta«Molto bene, abbiamo sceltecosì importanti su cui bisognaascoltare i nostri iscritti», è ilcommento di Roberto Speran-za, «bene così, era quello cheavevamo chiesto tempo fa».Mentre quello di Cuperlo, l’al-tro leader della sinistra è «ri-spetterò la moratoria, ma quel-lo della Boschi non mi sembra ilmodo per impostare la discus-sione sulla riforma della Costi-tuzione». Insomma da una par-te è vero - spiegano i renziani -che la proposta di anticipare ilcongresso va incontro ai desi-derata della minoranza, ansio-sa di fissare “quote” attendibilida riproporre per le liste eletto-

Hanno collaborato confermando la ricostruzione della Procura il sindaco del Pd di Lodi Simone Uggetti e l’avvocato Cristiano Marini, in cella con l’accusa di aver pilotato la gara per la gestione delle piscine scoperte della città, e interrogati ieri dal pm Laura Siani. Le loro ammissioni avrebbero lasciato «soddisfatto» il magistrato, tant’è che le difese stanno valutando di chiedere al gip Isabella Ciriaco la scarcerazione

Uggettiascoltato

in Procura

I comitati del sì al referendum non sono l’ossatura del Partitodella Nazione

Matteo Renzipremiere segretario del Pd

Doppiopesismoincredibile del M5S,garantista solo quando tocca ai suoi

Al referendum si vincese non ci perdiamo in beghe. Il giorno dopo, via al congresso

«Il rush finale» prima del

referendum costituzionale

«si aprirà simbolicamen

te tra il 5-10 settembre

fino al 15-20 ottobre con la

seconda edizione di classe dem Mentre la

campagna elettorale

andrà sui toni, per così dire,

più superficiali avremo un

luogo di approfodimento», aggiunge

Renzi.

CARLO BERTINIROMA

C’è anche la sua firmain calce all’appellodei 56 costituziona-

listi che ad aprile hannoscritto contro una riformache definiscono una «poten-ziale fonte di nuove disfun-zioni nel sistema istituziona-le». Valerio Onida, ex presi-dente della corte Costituzio-nale, è tra coloro che Renziha chiamato in causa duran-te la direzione Pd di ieri defi-nendoli «archeologi trave-stiti da costituzionalisti».

Presidente Onida, il premierdice che lei e gli altri costitu-zionalisti che hanno espressoriserve sulla riforma costitu-zionale siete scesi “in difesadel codice di Hammurabi”.

«Non c’è male».Lei si sente un archeologo?

«Queste cose non le raccoglie-rei neanche, non ne vale la pe-na: si commentano da sole».

getto preciso ed è su questo che voteremo. Il Governo invece sembra porre una questione di fiducia di fronte all’elettorato».

Il superamento del bicamerali-smo paritario proprio non laconvince?

«No, mi convince: ma la rifor-ma va fatta bene, per esempiocostruendo una vera cameradelle regioni sul modello delBundesrat tedesco. Un’assem-blea con veri poteri e che dav-

Onida: il combinato con l’Italicumaumenta di fatto i poteri del premier

“Noi archeologi? Frasi che si commentano da séNon vero che nel nostro sistema il premier sia debole”

vero rappresenti le Regioni».Sarà però un passo avanti in ter-mini di tempistica legislativa,non crede?

«Qualche abbreviazione potràesserci. Ma i difetti del nostrosistema legislativo non dipen-dono solo dal bicameralismo».

E da chi dipendono?«Le leggi escono anche da palaz-zo Chigi scritte male. I decreti sono spesso alluvionali, ledendo chiarezza e certezza del diritto».

L’accusaRenzi durante

la direzione Pd di ieri ha defi-nito i profes-sori contrari alla riforma

archeologi travestiti da

costituzionalisti»

Intervista

FRANCESCO MAESANOROMA

C’è però anche un problema digestione di due maggioranze indue camere con equilibri spes-so differenti.

«Questo è un problema politico. Se c’è una legge importante sullaquale la maggioranza è compat-ta allora i tempi sono governabili.Lo ha dimostrato proprio Renzi portando a casa diverse leggi».

Vede aspetti positivi nella rifor-ma?

«Certo, ce ne sono. Penso all’in-troduzione di tempi certi per il voto su alcuni progetti di legge del governo, o alla possibilità di portare al vaglio preventivo del-la Corte Costituzionale le leggi elettorali prima che vengano promulgate».

La convince la proposta dei Ra-dicali di spacchettare il “quesi-tone” in alcune parti da sotto-porre al vaglio degli elettori sin-golarmente?

«E’ una soluzione plausibile e auspicabile. Costringere a vota-re in blocco su tanti argomenti lede la libertà di voto dell’eletto-re. Il quesito non è omogeneo. Dunque sarebbe giusto “spac-chettarlo”, magari andando per titoli del testo costituzionale, per consentire ai cittadini diesprimersi sui singoli temi».

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I difetti non dipendono solo dal bicameralismo, le leggi escono da Palazzo Chigi scritte male

Valerio Onidaex presidentedella Corte Costituzionale

8 .Primo Piano .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

�Sarà un ballottaggio tra il Pd ed il centrodestra a decidere le sorti del comune di Bolzano, chiamato alle urne per due volte nel giro di un anno. Il risultato del primo turno vede in testa il candidato dem Renzo Ca-ramaschi (22,32% dei voti), che contenderà la poltro-na di sindaco all’esponente del centrodestra Mario Ta-gnin (18,39%). I Cinque Stelle diventano terzo partito passando da 4 a 6 consiglieri. Cresce anche l’estrema destra di CasaPound, che passa da uno a 3 consiglieri.

Crescono neofascisti e M5SBolzano, ballottaggio Pd-centrodestra

Renzi lamenta che oggi la Costi-tuzione assegna al capo del go-verno una scarsità di poteri chenon ha eguali nel mondo.

«La riforma tocca marginal-mente i poteri del governo.Semmai è l’effetto del combina-to disposto con la legge eletto-rale ad aumentarne il peso: leg-ge elettorale che, in una situa-zione tutt’altro che bipartitica,rischia di produrre eccessivi squilibri di rappresentanza. Inogni caso non è vero che nel no-stro sistema il Presidente del consiglio sia così debole».

Teme che le vostre eccezioni allariforma finiscano nel calderonedell’anti-Renzismo militante?

«Questa campagna referenda-ria è presentata come un voto suRenzi. Ma non è e non deve esse-re così. Il referendum ha un og-

MASSIMO PERCOSSI/ANSA

IMAGOECONOMICA

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IL GOVERNO E LA GIUSTIZIA

Nella vita di ogni Presi-dente della Repubbli-ca c’è sempre un mo-

mento - a volte più di uno - in cui è chiamato a intervenire nel conflitto tra politica e ma-gistratura. Senza andare mol-to indietro, al 1985 in cui Cos-siga mandò i carabinieri nella sede del Consiglio superiore della magistratura per impe-dirgli di pronunciarsi contro ilgoverno Craxi, basta solo ri-cordare cosa è toccato in sor-te agli ultimi tre Capi dello Stato.

Scalfaro, che da ex magi-strato si rifiutò nel ’93 di fir-mare il cosiddetto “decreto colpo di spugna”, dopo averassistito alla rivolta dei giudi-ci di Mani pulite, grazie a quel-la mossa potè varie volte, nel corso del suo settennato, in-tervenire per denunciare gli eccessi nell’uso di arresti e manette da parte dei pm con-tro i politici. Ciampi si trovò stretto tra l’offensiva, e in qualche caso l’accanimento, delle procure contro Berlu-sconi, e le prime “leggi ad per-sonam” varate dall’ex-Cava-liere (tra cui la riscrittura del falso in bilancio e l’accorcia-mento dei termini di prescri-zione che adesso si tenta di nuovo di allungare). Napolita-no, per aver criticato con pa-role chiare le esagerazioni di certe toghe e per aver politi-camente riabilitato lo stessoCraxi, cioè la vittima numero uno di Tangentopoli, si ritrovòcoinvolto, seppure come testi-mone, nel processone di Pa-lermo per la presunta “tratta-tiva” tra Stato e mafia, e do-vette sopportare nel 2014 l’in-trusione dei pubblici ministe-ri al Quirinale, dove venne sot-toposto a un lunghissimo (quanto inutile) interrogato-rio a proposito di alcune affer-mazioni del suo consigliere giuridico Loris D’Ambrosio.

Adesso tocca a Mattarella.L’approccio del Presidente, al momento, è mediato: dal vice-presidente del Csm Legnini, che domenica ha ricordato co-me i magistrati possano legit-timamente esprimere le loro opinioni politiche, ma dovreb-bero evitare di far propagan-da; o dal presidente del Sena-to Grasso, quarant’anni di to-ga sulle spalle, che non a caso ha ricordato come, al momen-to di impegnarsi, abbia con-cretamente cambiato mestie-re (dimettendosi anche dalla magistratura, sebbene moltialtri suoi colleghi entrati in Parlamento prima di lui, aves-sero scelto l’aspettativa).

Basteranno queste paroleche verosimilmente non sa-rebbero mai state pronuncia-te senza il consenso preventi-vo del Capo dello Stato? A giu-dicare da quel che hanno det-to, sebbene con accenti diver-si, il procuratore Spataro e l’ex-procuratore Caselli, a proposito del referendum edelle conseguenze della rifor-ma istituzionale sul Csm e sul-la Corte costituzionale, sem-bra di no. Mattarella potrebbepresto dover prendere atto dell’insufficienza della moral suasion per interposta alta carica dello Stato, ed essere portato a intervenire perso-nalmente sulla questione.

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Mattarellae i nodi

su politica e toghe

TaccuinoMARCELLO

SORGI

Ha fatto parte del pool dimagistrati di Palermoche assicurò alle pa-

trie galere mafiosi del calibrodi Leoluca Bagarella e Gio-vanni Brusca. Ma nel suo cur-riculum, oltre alla parentesida assessore (indipendente)alla Legalità di Roma nellaGiunta Marino, c’è anche unacuriosa circostanza. «Perscelta personale non sonoiscritto ad alcuna corrente, loconsidero un modo per riven-dicare la mia totale autono-mia e indipendenza», assicuraAlfonso Sabella. Che sulle ten-sioni tra politica e magistratu-ra ha una sua visione del tuttoparticolare. «C’è chi spesso haevocato lo spettro della giusti-zia ad orologeria, ma credoche il vero problema sia, in re-altà, il ciclico ritorno del con-flitto ad orologeria».

Alimentato da chi?«Da chi non vuole il cambia-mento e, puntualmente, soffiasul fuoco delle polemiche allavigilia di riforme importanti.Come, restando all’attualità,la riforma del processo penale

e della prescrizione».Parla di politici o magistrati ?

«Di entrambi, ma non solo. Miriferisco anche ad una parte de-gli operatori dell’informazionee ai rappresentanti delle cate-gorie professionali (leggi avvo-cati, ndr). Lo dico perché notouna certa tendenza ad enfatiz-zare affermazioni nelle quali, seanalizziamo le parole dei singoliprotagonisti delle ultime ten-sioni, non vedo francamente

nulla di grave. Con il rischio diperdere di vista il vero pericoloche stiamo correndo».

Sarebbe a dire?«Che anche stavolta le riformenon vedano la luce o che taglinoil traguardo monche».

Ma i magistrati hanno o no il di-ritto di esprimere opinioni sulleleggi dello Stato?

«Certamente sì. Come magi-strati abbiamo il pieno diritto diesprimerci sulle leggi che sono i

Sabella: “Basta guerree conflitti a orologeria”

“Bene il premier che non parla di complotti”

nostri strumenti di lavoro: se loStato, che è il nostro datore dilavoro, ci dà il piccone per inter-venire dove servirebbe la trivel-la, abbiamo il dovere di farlopresente. Purtroppo, semprepiù spesso si delega alla magi-stratura un controllo di legalitàche, nel nostro caso, può essereesercitato solo quando il dannoè ormai stato fatto. Laddove, alcontrario, occorrerebbe inter-venire prima».

Da parte della politica?«Non solo. Il problema è che lalegge Bassanini, che considerouna buona legge con una pessi-ma applicazione, ha derespon-sabilizzato la politica . A rispon-dere alla Corte dei Conti ci van-no dirigenti e funzionari. Il ri-sultato è un ammanco di ammi-nistrazione che ha favoritoun’evoluzione dei fenomeni cor-ruttivi. E’ lì che la criminalità siè insinuata generandoun’espansione geometrica dellacorruzione lungo l’intera areadell’amministrazione».

Tornando allo scontro politica-magistratura, come se ne esce?

«Con il buon senso, da parte ditutti. Dialogando senza pole-mizzare. Del resto, i margini cisono. Ho apprezzato molto cheil premier Renzi abbia respintoogni ipotesi di complotto controla politica, evitando ogni riferi-mento alla giustizia ad orologe-ria. Una posizione che può cer-tamente aiutare».

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Chi èAlfonso Sabella, ex assessore alla Legalità a Roma

Le liti«Alimentate

da chi non vuole il

cambiamento, e soffia sul fuoco alla

vigilia di riforme im-

portanti»

MASSIMO PERCOSSI/ANSA

Intervista

ANTONIO PITONIROMA

La tregua regge. Perquanto ancora magistra-ti e politici riusciranno a

trattenersi, nessuno lo può sa-pere. Magari la zuffa riprende-rà alla prossima inchiesta, piùvirulenta che mai. Però intantocerti segnali inducono a bensperare. Il premier evita di get-tare benzina sul fuoco, addirit-tura augura «buon lavoro» alletoghe. Nel campo della magi-stratura non si segnalano at-tacchi al governo. E chi imma-gina una regia, dietro questoabbassamento dei toni, sicura-mente non sbaglia.

L’arbitrato del ColleL’ultima cosa che il Quirinalemetterà in piazza è il ruolo diMattarella. Dunque mai là con-fesseranno se la frenata diRenzi nasce da qualche suoconsiglio. Tantomeno dirannoquali iniziative sono maturaterispetto alle toghe. Si sa soloche negli ultimi giorni sonostati piuttosto fitti i contatti te-lefonici con Legnini, vice-pre-sidente del Csm (il numero unoè Mattarella). Ieri Legnini èstato ricevuto al Quirinale, ecome al solito il comunicatonulla svela sui contenuti delcolloquio. Ma qualcosa è filtra-to da altri palazzi istituzionali.Dove si conferma che il Capodello Stato sta adoperandosiper mettere pace tra i bellige-ranti. E si aggiunge che forsenon ci sarà nemmeno bisognodi adottare codici deontologici,o di disciplina, per mettere infuturo un argine alle esterna-zioni dei magistrati.

Vietata la «militanza»Qualcuno insinua che Renzi(non altrettanto il ministrodella Giustizia Orlando, il qua-le se ne tiene fuori) vedrebbe dibuon occhio un regolamentodove si specifichi come do-vranno regolarsi i magistratidurante la prossima campa-

DistensioneIl premier

evita di getta-re benzina sul

fuoco, addi-rittura augura

«buon lavo-ro» alle to-

ghe. E dalla magistratura non si segna-lano attacchi

al governo

Il premierRenzi vedreb-

be di buon occhio un

regolamento dove si speci-

fichi come dovranno regolarsi i magistrati durante la prossima

campagna referendaria

gna referendaria. Non si desi-dera un bis di quanto accaddenel referendum del 2006,quando intere correnti dellamagistratura si tuffarono nel-l’agone. Legnini sta valutandola possibilità di mettere questocodice nero su bianco, su pro-posta di una parte della stessamagistratura associata. Sta-mane incontrerà i capigruppodel Csm per una valutazionepreliminare. L’idea-guida con-siste nel fissare alcuni paletti,oltre i quali la legittima mani-festazione delle idee si trasfor-merebbe in una «militanza»del tutto inopportuna. Ma cisono alcune controindicazioni.Anzitutto, non è facile classifi-care i comportamenti «vieta-ti»: le interviste sì le relazioniai convegni no? Una dichiara-zione va bene e due sono trop-

Autodisciplina delle togheIl Csm ci sta lavorando

Ma il Quirinale spera che la tregua politici-giudicidiventi stabile e non ci sia bisogno del Codice

UGO MAGRIROMA

Retroscena

pe? Inoltre, un regolamentoche desse l’impressione di im-porre un bavaglio alle togheavrebbe l’effetto opposto, di farriesplodere le tensioni. Eccoperché le perplessità sono tan-te e, a quanto risulta, manife-state pure in altissimo loco.

Colloqui di paceDi positivo c’è che nelle prossi-me ore tutti parleranno contutti. Legnini andrà in visitadomani da Orlando. Entrambiincontreranno oggi (separata-mente) la nuova giunta del-l’Anm guidata dal battaglieroDavigo. Il quale giovedì sarà ri-cevuto dal presidente del Se-nato Grasso, e il 30 maggio sa-lirà al Colle da Mattarella. Tan-ti colloqui per costruire, dopola tregua, una durevole pace.

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MattarellaSergio Mattarella interviene alla cerimonia del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo

�«Renzi ammette che nel Pd c’è una que-stione morale, come denunciava Berlin-guer. Il problema è che ha sostituito Berlin-guer con Verdini». CosìLuigi Di Maio, membrodel direttorio CinqueStelle. Per il vicepresi-dente della Camera «il M5S è l’unica forza po-litica che ha colto l’im-portanza storica della denuncia di Berlinguer sui partiti degenerati».

Di Maio attacca“Il Pd ha sostituito

Berlinguer con Verdini”

LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Primo Piano .9

GIUSTIZIA E POLITICA

se. È il concetto di simbolo del-l’antimafia che trovo pericoloso.Delegare a pochi simboli l’impe-gno civile contro le mafie diven-ta un modo, per la maggioranza,per sottrarsi alla responsabilitàe all’impegno. Devo poi aggiun-gere che spesso non mi piace iltono quasi sacerdotale che adot-tano taluni di questi simboli. Mifanno venire in mente una frase

. e

a

---oi

o ti-o l--ie

al -a

dia-te ila

inn-i-lai-e

o-

i-e

la-

oblema tia-

.o,

un po’ a sorpresa, della lezionedi Enrico Berlinguer?

«Berlinguer in realtà denuncia-va l’occupazione dello Stato daparte dei partiti. Il progressivoindebolimento di una funzione sana dei partiti nella dinamicaistituzionale. All’espressione“questione morale” Berlinguer dava un carattere non politico,gli interessava denunciare uncalo di etica pubblica. Perciò di-rei che il riferimento a lui pro-babilmente non è da fare in ma-niera meccanica. Di certo va no-tato che quando in un Paese c’ècorruzione, ci sono sempre dueattori, il pubblico e il privato; lacorruzione è un rapporto a due,

non è coinvolta solo la politica ècoinvolta anche la società, ma lapolitica ha più responsabilità,nel dettare una guida, nel porreun argine. Mi sembra che la po-sizione espressa da Renzi vadain questa direzione».

Lei ha mai parlato direttamente,con lui, di una questione moralenel partito?

«No, mai».Come giudicava fino a ieri sera ilsuo posizionamento sullo statodel partito, e il problema delletroppe indagini sui suoi ammini-stratori?

«Innanzitutto ricordiamo che indagine non vuol dire colpevo-lezza. Pensiamo al caso di Pena-

ti. Mi sono persuaso, poi, che amonte ci sia un problema: chiha la doppia responsabilità, diguidare il governo e guidare ilprimo partito, non può che fini-re per trascurare il partito, nonce la fa a star dietro al partito inun momento così difficile, an-che sul piano internazionale.Preso com’è il premier dagli im-pegni di guida del governo, il Pdrischia di diventare un sempli-ce strumento di potere, e si cre-ano le condizioni, in troppe si-tuazioni, per una prevalenza diinteressi personali su quellipubblici. Renzi ovviamente nonha creato questa situazione, manon ha il tempo materiale per

affrontarla. Ora nel Pd si poneun problema di direzione politi-ca. Bisogna trovare una solu-zione: o facciamo della segrete-ria un vero organo di autorevoledirezione politica, o vanno scis-se le due responsabilità, di pre-mier e segretario».

Che pensa dell’atteggiamentodi Renzi verso i giudici, e dei giu-dici - o di tanti giudici - versoRenzi?

«A differenza del passato, nel co-siddetto scontro politica-magi-stratura, tanto le dichiarazionidel dottor Davigo quanto quelledel dottor Morosini non hannodato una risposta, ma hanno tentato di aprire uno scontro. Dopodiché, la presa di distanzadell’Anm è stata un fatto moltopositivo. Io penso che bisogna difendere la magistratura nonsolo dai suoi nemici, ma anchedai suoi apparenti amici».

Anche Renzi però è arrivato al-l’uscita autocritica di ieri dopoalcuni sbandamenti.

«Ne ebbe uno, sui magistratidella Basilicata; ma lo scontro,dopo la prima dichiarazione, èstato aperto da magistrati».

Esiste un problema anche dellamagistratura, non solo della po-litica?

«Io penso che la magistratura, oltre che dai rischi di dipendenzadal potere politico, debba guar-darsi anche dai rischi di dipen-denza dal potere finanziario»

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Toga edeputato

Luciano Vio-lante, magi-

strato anti terrorismo, è stato deputa-

to del Pci e poi presiden-

te dellaCamera dal

1996 al 2001

DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA

/1 Violante: “Il partito è a un biviorischia di diventare strumento di potere”L’ex presidente della Camera: “O premier o segretario, Matteo deve scegliere”

Lo scontro? Aperto da Davigo e MorosiniLa magistratura si guardi dai finti amici, e dal potere finanziario

Luciano ViolanteEx magistratoex presidente della Camera

Le cose nel partito non vanno, ma per noi il problema si pone in modo più grave, abbiamo più potere

� L’intervista a LucianoViolante (pubblicata ieri)sul nervo della degenera-zione del Pd da comunità astruttura di potere

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Su La Stampa

FRANCESCO

AMMENDOLA/QUIRINALE/LAPRESSE

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10 .Primo Piano .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

UNA GENERAZIONE A RISCHIO

Scontrosulle

frasi diDe Magistris

�A meno di un mese dal voto per conqui-stare il Comune di Napoli, scon-tro tra il sindaco De Magistris e il Pd. Ad alimenta-re le polemiche un video di sabato, quando durante il lancio delle 14 liste a lui legate, De Magistris ha attaccato il premier Renzi: «Renzi vai a casa, ti devi c...e sotto, devi avere paura». Poi il sindaco ha aggiunto: «Na-poli capitale, Sud ribelle, potere al popo-lo. È il popolo che scrive la storia».

- LA STAMPA

Il fenomeno

Il 27%ha usato almenouna volta sostanzepsicoattive illegali(22% nel 2011)

Il 4%consumofrequente

STUDENTI 15-19 (ANNO 2015)

NUOVE TENDENZE

il 26%

54%

56%

52%

2,1%degli studenti(52 mila)ha assunto almenouna volta sostanzesconosciutesenza saperecosa fossero

10 o più volte

Miscuglio di erbe sconosciute

In forma liquida

Pasticche/pillole

CannabisOltre il 26%almeno una volta

3,4%uso frequente(20 o più volteall'anno)

nabisil 26%

Cocaina2,5%almenouna volta

0,6%ne fa usofrequente

CaOl

ocaina5% 0,6%

Eroina2%dei maschi 15ennine ha consumataalmeno una volta(il doppio rispettoall'anno precedente)

C2

Eroina2%

Psicofarmacisenzaprescrizionemedica

Il 10%ne haconsumatonell'ultimo anno(era l'8%nel 2007)

2%usofrequente

aci

ne

1%sostanze per via iniettiva(2 su 3: eroina, cocaina, allucinogeni, stimolanti)

di questi, il 62%ha sperimentato

cannabis sintetica,49% mefedrone,

60% antidolorificiper sballare

il 3%(80 mila studenti)li ha usatialmeno una volta

di questi

Fonte: Espad

Fino a vent’anni fa era nor-male che un tossicomanesi bucasse. Poi sono arri-

vate le droghe chimiche, le mo-dalità di assunzione sono muta-te e le siringhe sono quasi scom-parse. Oggi i dati più recenti non so-

lo dicono che l’eroina sta tor-nando pericolosamente di mo-da fra i ragazzini e che si stannoriaffacciando aghi e lacci emo-statici. A San Patrignano, sedu-ti a pranzo in mezzo a mille ra-gazzi nell’enorme mensa volutada Vincenzo Muccioli, si scor-rono i dati dell’ultima rilevazio-ne Espad sul consumo di so-stanze fra gli adolescenti italia-ni (fra i 15 e i 19 anni): il 27% loha fatto almeno una volta nellavita, mentre i consumatori fre-quenti raggiungono il 4%. Poi siscopre che circa 52mila studen-ti, il 2,1% del totale, ha preso so-stanze sconosciute senza nean-che sapere che cosa stesse but-tando giù: miscugli di erbe sco-nosciute, pasticche, pillole o al-tra roba in forma liquida, pur-ché fosse molto efficace.

Un tragico ritornoC’è il ritorno dell’eroina, col 2%dei maschi 15enni che l’ha pre-sa almeno una volta e l’1% chesi è “fatto” con la siringa, iniet-tandosi ero, coca, allucinogenio stimolanti. C’è la cocaina,che non passa di moda (prova-ta dal 2,5%), e naturalmente lacannabis, in dosi massicce, conoltre il 26% che ne ha fatto uso.Ma siccome per sballare va be-ne qualsiasi cosa, arriva ancheil dato del 10% dei teenager chenell’ultimo anno ha assuntopsicofarmaci senza prescrizio-ne medica, cui va ad aggiun-

il segnale per fare alzare tuttiin piedi per un momento diraccoglimento.

L’ex tossicodipendenteAntonio Boschini, entrato aSanpa negli Anni 90 da eroino-mane, si è laureato in infettivo-logia e oggi è il responsabile delCentro medico della comunità.Le sue informazioni sui com-portamenti degli ospiti di San Patrignano confermano in par-te quelli della ricerca Espad:«Nei primi vent’anni di vita del-la comunità il problema eral’eroina per il 99% dei ragazzi. Da 7-8 anni invece il 30% circaha dipendenza da cocaina, alcole spesso anche da gioco d’azzar-do. Per il 70% la dipendenza

8ragazze

Sono accolte e seguite in

varie attivitànel centro

minorifemminile

di SanPatrignano

La visitaIeri a San

Patrignano è stato ospiteEnrico Costa (sopra con la

camicia), ministro agli Affari regio-

nali con dele-ga alla fami-

glia. Ha ricor-dato che suo

padre, nel ’94, inaugurò da

ministro il Centro medi-

co di San Patrignano

gersi un 3% che allo stesso sco-po ha usato antidolorifici. L’oc-casione per parlare dei nuoviscenari delle droghe è la visitaa “Sanpa” del ministro agli Af-fari regionali con delega allafamiglia, Enrico Costa: «Fumio padre, quando era mini-stro nel ’94, a inaugurare ilCentro medico di San Patri-gnano. Nel suo ufficio c’è sem-pre stata una foto di Muccioli,e io sono voluto venire a vederedi persona questa esperienza,che trovo un percorso di recu-pero molto costruttivo, perchéfa sentire veramente utili gliospiti della comunità».Il pranzo dei ragazzi sta per

cominciare, introdotto comesempre da tre battiti di mani,

principale è ancora dall’eroina,cui sono arrivati attraverso can-nabis e droghe sintetiche. Da unpaio d’anni, fra i giovanissimi èricomparsa la siringa, usata daun 20% degli assuntori di eroi-na. Non si teme più il contagiodell’Aids come negli Anni 80: oggi si scambiano l’ago fra amicio fra partner, nella coppia, unacostante dai 18 anni di età». I ragazzi si raccontano a ta-

vola: Save, 21 anni, dopo un an-no di permanenza in comunitàè diventato tutor: «Sono re-sponsabile per un’altra personaentrata di recente». Emanuele,36 anni, due figli di 10 e 4 anni,vede quasi l’uscita: «Sto impa-rando a fare il cameriere pro-fessionale, per trovare poi unmestiere». Il tour all’internodella comunità più granded’Europa, fra vialetti lindi comeuna campagna svizzera e campiche producono vini d’eccellenzae prodotti alimentari a chilome-tri zero, porta al centro minorifemminile: «Ci sono 8 ragazzeche seguiamo in varie attività»,spiega Patty 22 anni, facendo daguida fra la palestra e la sala tv.Poi c’è la scuola, con la sezionenido e materna, aperta ai figlidegli ospiti della comunità e allefamiglie della zona. Al centrominori maschile, l’educatoreLeonardo Viscione mostra ilmagazine realizzato dai ragaz-zi: «Riconoscono chi, come me,ha vissuto esperienze analoghe,serve a costruire un rapporto difiducia».

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Torna l’eroina fra i giovaniCosì cambia il consumo di droghe

Presentata a San Patrignano una ricerca su ragazzi e stupefacentiAdolescenti senza paura: usano la stessa siringa e non temono l’Aids

FRANCO GIUBILEICORIANO (RIMINI)

Reportage

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Primo Piano .11

L’ITALIA CHE CAMBIA

Le novità

� Velocizzata l’ufficializzazio-ne di una convi-venza: basta presentare agli uffici comunali una dichiarazio-ne attraverso la quale il cittadi-no costituisce un nuovo nu-cleo familiare che includa anche il convi-vente. In caso di malattia che comporti inca-pacità di inten-dere e di volere, ogni convivente di fatto potrà tra l’altro desi-gnare l’altro come suo rap-presentate con poteri pieni o limitati. Sul fronte della casa, i diritti del convivente si estendono anche dopo la morte del part-ner, come nel caso di morte del proprietario della casa di comune resi-stenza

Ormai ci siamo, questasettimana gli italianiavranno una legge sul-

le unioni civili. Nulla sarà piùcome prima ma la comunitàlgbt ancora non ha le ideechiare, sembra quasi diso-rientata di fronte a quello chesta per accadere.

Si dovrebbe festeggiare, di-cono quelli che all’interno delPd hanno voluto con forza que-sta legge, e qualcuno sta ancheprovando ad organizzare qual-cosa. Ma chi nel mondo omo-sessuale ha vissuto come unoschiaffo e come l’ennesima di-scriminazione il testo che sta per essere approvato in via de-finitiva alla Camera, si terràben lontano da ogni raduno,pubblico o privato che sia.

«La verità? È un momentotalmente grande e che abbiamoaspettato così a lungo, che orache è arrivato ci trova impre-parati», ammette Ivan Scalfa-rotto, Pd, sottosegretario alleRiforme, da fine marzo vicemi-nistro allo Sviluppo economico,uno che si è battuto per le Unio-ni civili dal primo momento incui ha messo piede in Parla-mento. «Forse perché, nono-stante il lavoro e le speranze, inparte dei nostri cuori ci si eraabituati all’idea che non sareb-be arrivato mai. È stato un mo-do per resistere alle continuedelusioni e continuare a vivere,nonostante tutto».

Eppure il momento è arri-vato e Anna Paola Concia nonintende perderlo. Lei appar-tiene agli entusiasti, a quelliche vorrebbero portare tuttiin piazza in nome delle unionicivili. «Non capisco come sipossa non festeggiare, per meinizia una delle settimane piùbelle della mia vita. La nuovalegge cambierà la vita di tantedonne e uomini. Ho parlatocon il partito, mi farebbe pia-cere vedere le piazze riempirsiper sottolineare questo mo-mento storico».

Anna Paola Concia, tesseradel Pd e prima ancora di tuttele varie sigle fino a risalire al Pci, dal 2008 al 2013 è statal’unica omosessuale dichiaratain Parlamento. Non è stata rie-letta, è andata a vivere in Ger-mania con sua moglie ma daqualche settimana è di nuovo inItalia, si presenta alle comunalicon Giachetti. «Da due anni vi-

Alicata, che da anni è una dellecolonne della comunità Lgbtche fa capo al Pd oltre ad esseremanager Fca e consigliere diamministrazione dell’Anas:«Con questa legge avremo unistituto equivalente al matri-monio e avremo finalmente ab-battuto il muro del nulla e delsilenzio. Mi piacerebbe una co-munità matura che festeggi inpiazza e che sappia dire che èun grande passo anche se nonbasta. Un minuto dopo aver fe-steggiato tornerò a lottare,adesso il Pd deve mettere inprogramma il matrimonioegualitario».

Non basta e c’è una partedella comunità Lgbt che lo vadicendo da tempo e che non fe-steggerà proprio nulla. AndreaMaccarrone, ex presidente delcircolo Mario Mieli, è fra gli at-tivisti che si sono esposti di piùnell’opporsi alla legge. Per tresettimane ha seguito i lavori inSenato con le provocazioniconsentite dal regolamento

La comunitàLgbt

Secondo Cristiana Alicata la

legge crea un istituto

equivalenteal matrimo-

nio: si abbat-te anche così

il muro del nulla e del

silenzio»

In piazzaUna recente

manifestazio-ne dei

sostenitoridella leggesulle unioni

civili, che potrebbe

avere il via libera dalla

Camera entro questa

settimana

Le famiglieArcobaleno

MarilenaGrassadonia,

presidente dell’associa-

zione è critica:«I bambini, i

primi a dover essere

tutelati, sono stati

cancellati»

vo in un Paese che, con l’unicaeccezione della stepchild adop-tion, dà gli stessi diritti e anchele stesse responsabilità conte-nute nel testo che sta per esse-re approvato. So quanto è rivo-luzionario quello che sta peraccadere».

Dal cognome comune allareversibilità della pensione, icongedi parentali, le graduato-rie all’asilo nido se si hanno deifigli, ai diritti di successione, icambiamenti in arrivo sonomolti. Li sottolinea Cristiana

parlamentare. Da ieri sta fa-cendo altrettanto alla Camera.«Capisco l’importanza da unpunto di vista simbolico e an-che pratico, ma forse non si ècapito che nell’immediato noncambierà nulla. Si tratta di unalegge delega, dovranno essereapprovati i regolamenti perrenderla operativa, e dovrà far-lo il ministro Alfano che po-trebbe avere tutto l’interessepolitico a rallentare i tempi o acomplicare le procedure».

Nessuna voglia di festeggia-re anche tra le Famiglie Arco-baleno. La presidente Marile-na Grassadonia ha una compa-gna sposata in Spagna e tre fi-gli che per l'Italia non hannofamiglia ma due madri single:«I bambini che avrebbero do-vuto essere i primi a essere tu-telati, sono stati cancellati.L’Italia ha perso un’occasione enoi continueremo la nostrabattaglia per riconoscere i no-stri figli alla nascita».

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CORRADETTI/ALDO LIVERANI

Unioni civili, politici gay e attivistisi dividono tra festa e delusione

La nuova legge all’esame definitivo della Camera. Forse giovedì il votoPer qualcuno è un passo importante, per altri un’occasione mancata

FLAVIA AMABILE

ROMA

il caso

Una delle settimanepiù belle della mia vitaÈ un momento storicomi piacerebbe vederele piazze riempirsi

Anna Paola ConciaEx parlamentare Pd

Nell’immediato noncambierà nullae il ministro Alfano potrebbe rallentareo complicare l’iter

Andrea MaccaroneEx presidente circoloMario Mieli

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Estero .13�

«Quando sarò al pote-re dovremo costru-ire obitori, non pri-

gioni, per affrontare il proble-ma degli spacciatori». Eccola là, un’altra delle sparate di Ro-drigo Duterte, sindaco di Da-vao e dato per vincente alle presidenziali nelle Filippine. Chiamatelo come volete: il Ca-stigatore, Digong il duro, oppu-re Duterte Harry, facendo ilverso allo spietato ispettore Dirty Harry di Clint Eastwood.Sboccato anti-cattolico,

brutale istigatore all’omicidio,donnaiolo al Viagra, spaccone

molti di loro sono stati giusti-ziati dai vigilantes. Duterte di-fende le squadre della morteche hanno fatto fuori mille e 424presunti spacciatori, di cui 132minorenni. «Qui a Davao non neesci vivo. Puoi uscirne, certo,ma dentro a una bara. Voletechiamarle esecuzioni extra-giu-diziali? Allora trascinerò i nar-cotrafficanti di fronte a un giu-dice e li ucciderò lì, così non sa-rà più extra-giudiziale, va be-ne?». Eccolo là, Duterte Harryal suo peggio: «Se vinco potreiuccidere non mille criminali,ma 100 mila. Dopotutto i pesci

1424esecuzioni

commissiona-te da Duterte alle squadre della morte«Se vinco le

elezioni potrei uccidere non

millecriminali,

ma centomi-la», ha dichia-

rato Duterte in un comizio

Da sindacoa presidente

RodrigoDuterte,71 anni,

è sindacodi Davao

e dato per vincente alle

elezioninelle

FilippineSoprannomi-nato il «Casti-

gatore»,promette

di mettere fine

a corruzionee povertà

4°cittàpiù

sicuraDavao veniva

chiamata la «Nicaragua dell’Asia».

Sotto l’ammi-nistrazione di

Duterte è diventata la quarta città

più sicuraal mondo

giustizialista. Candidato anti-si-stema. Un Donald Trump filip-pino, direte voi, ma sarebbetroppo facile. «Trump non è al-tro che un bigotto», ha detto Du-terte. Il sindaco di Davao nonsolo partecipa ogni anno alle Fe-ste natalizie dei gruppi di gay, le-sbiche e transgender, dove gliuomini vanno vestiti da Cene-rentola e Barbie, ma ha anchefatto approvare una moderna legge anti-discriminazione. Dal palco di uno dei suoi co-

mizi ha letto un elenco di nomidi persone accusate di narco-traffico. In poche settimane,

della Baia di Manila vanno purenutriti, no?». La missionaria au-straliana stuprata nel 1989 du-rante le sommosse dei carcera-ti? «Avrai voluto stuprarla ioper primo». I disabili? «Dovreb-bero suicidarsi». Gli oppositori vedono in lui

un nuovo Ferdinand Marcos,presidente eletto democratica-mente nel ’65 e trasformatosi inun despota finito male nell’86.«Se sono un dittatore? Sì è vero.Ma se fallisco uccidetemi». Co-erente. «Arriva il cambiamen-to» è lo slogan elettorale che il71enne sbandiera al manubrio

della sua Harley o della suaYamaha, quando non lo trovateal volante di un taxi.Eccolo là, il cambiamento che

promette Duterte. Pugno duro e regole ferree, anche se è lui stes-so a violarle in nome di una sua giustizia. Davao è una delle pri-me città dell’Asia dov’è proibito fumare ovunque. E pur avendo contratto una malattia da ex fu-matore accanito, Duterte è ac-corso di persona in un bar per faringoiare una sigaretta a un turi-sta che si rifiutava di spegnerla. Ha preso di petto anche la

chiesa cattolica, da sempre im-portantissima tra i filippini. «Seseguissi i dieci comandamentinon riuscirei a far niente comesindaco». Ha dato del «figlio diputtana» al Papa, perché avevacausato un ingorgo. Un’acredi-ne che va contestualizzata: Du-terte ha pubblicamente denun-ciato un prete per molestie ses-suali subite negli Anni 50.Però Davao, metropoli di un

milione e mezzo d’abitanti, pri-ma di lui veniva chiamata «laNicaragua dell’Asia». Ora è laquarta città più sicura al mon-do. Sono aumentati gli investi-menti, il turismo è raddoppiato.Dietro alle boutade, si dice ope-ri una squadra di esperti che saquel che fa. Tra le masse dei ba-rangay (i quartieri popolosi) sivedono folle di adoratori con ilbraccialetto blu e rosso con-trassegnato da un pugno giallo:un pugno alzato contro i crimi-nali e le gang del narcotraffico,ma in realtà anche contro l’oli-garchia al potere da decenni. Sì, perché Duterte promette

davvero di mettere fine ai favo-ritismi, alla corruzione, all’ine-guaglianza e alla povertà diun’economia che sta vivendo unboom. Di questa crescita lamaggioranza non vede i risulta-ti. Così i filippini, stanchi dellapolitica del familismo, s’affida-no a un uomo che promette me-todi dittatoriali, ma anche me-no disparità. Per disperazione.

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BULLIT MARQUEZ/AP

Il trionfo del “Trump delle Filippine”“Obitori, non prigioni per i criminali”

Duterte eletto presidente: populista e politicamente scorretto, ha offeso anche il Papa

CARLO PIZZATI

MANILA

Personaggio

Rodrigo Duterte, il «Donald Trump dell’Asia», sarà il nuovo presidente delle Filippine. Nella tarda serata di ieri i risultati non ufficiali davano l’ex procuratore e attuale sindaco di Davao in testa con il 38,6 per cento dei voti. La sua principale avversaria, la senatrice Grace Poe, ha ammesso la sconfitta. Nella corsa alla vicepresidenza, per la quale il votoè separato, è invece in testa il rampollo dei Marcos (58 anni), con circa 700 mila voti di margine sulla candidata Leni Robredo. Duterte, 71 anni, promette di onorare ancheda presidente la sua fama di «giustiziere»:nel suo ventennio alla guida di Davao ha ordinato centinaia di esecuzioni di criminali.

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Estero .15

C’è incertezza fino al-l’ultimo in Brasile sul-la richiesta di impea-

chment alla presidente DilmaRousseff, bloccata ieri pome-riggio per decisione del presi-dente ad interim della Cameradei deputati Waldir Ma-ranhao, che ha annullato la vo-tazione favorevole del 17 aprilescorso congelando così perqualche ora l’iter alla vigiliadella votazione finale in Sena-to. Corsi e ricorsi infiniti, i trepoteri, giudiziario, esecutivo elegislativo, che si accusano avicenda, con duecento milionidi brasiliani che assistono in-creduli ad una lunga ed este-nuante telenovela fatta di col-pi di scena, complotti e tradi-menti continui.

Ieri i quindici minuti di famasono stati tutti di Maranhao,medico veterinario, homo poli-ticus eclettico e trasversale, al-leato del presidente depostodella Camera Eduardo Cunha,ma che ha votato, contraddi-cendo l’indicazione del suopartito, contro la messa in sta-to d’accusa della Rousseff. Ma-ranhao, che in teoria avrebbedovuto semplicemente tra-ghettare la Camera in attesache i partiti decidessero unanuova guida, ha deciso di acco-gliere una richiesta di sospen-sione della votazione deposita-ta dall’Avvocatura generaledello Stato, ma che era stata ignorata da Cunha, nemicogiurato del governo e grandearchitetto dell’impeachment.

Cunha, coinvolto in nume-rosi scandali di corruzione, èstato deposto dalla Corte Su-prema la settimana scorsa;

lazzo presidenziale di Planal-to. Ieri Dilma è stata informa-ta della decisione di Maranhaodurante un incontro con ungruppo di studenti universita-ri. «Manteniamo la calma – hadetto visibilmente emozionata- vediamo i prossimi sviluppi,la lotta contro il golpe conti-nua». Tutto lascia indicare,comunque, che la manovranon avrà successo. Il presi-dente del Senato RenanCalheiros, altro personaggioambiguo in tutta questa vicen-da, un giorno vicino al gover-no, un giorno con l’opposizio-ne, ha fatto sapere che l’iter

Brasile, prima vittoria per DilmaSospeso (per ora) l’impeachmentIl presidente della Camera annulla a sorpresa la votazioneRousseff esulta. Ma la Corte suprema può rovesciare tutto

ormai è avviato e che tocca al-la Camera alta decidere. Ieriin serata si attendeva una de-cisione del Supremo Tribuna-le Federale, chiamato per l’en-nesima volta a dirimere que-stioni relative al procedimen-to dell’impeachment.

Mentre nell’arena i leoni sisbranano, il vicepresidenteMichel Temer si mantiene de-filato, occupato a riempire gliultimi tasselli del suo governo.I dicasteri più importanti sonogià assegnati, è bagarre suiminori, con una ventina dipartiti che reclamano la loroparte. Temer avrà a disposi-zione anche 10.000 posti nellagigantesca macchina ammini-strativa federale di Brasilia,incarichi controllati oggi dalPartito dei Lavoratori (Pt) diLula e Dilma.

Dovrà faticare non pocoper calmare gli appetiti vora-ci di una classe politica sem-pre più screditata agli occhidell’opinione pubblica, ma di-sposta a tutta pur di mante-nere il potere.

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Le accuseRousseff è

accusata di aver mani-

polato il bilancio

dello Stato nel 2014 per mascherare le difficoltà

economiche del Paese

Il voto della

CameraIl 17 aprile

scorso la Camera ha

votato a favore

dell’impea-chment

dellapresidente

Il votodel

SenatoIeri il presi-dente della Camera ha

annullato la votazione

del 17 apri-le, conge-

lando l’iter alla vigilia

del voto in Senato

per alcuni analisti sarebbestato proprio lui a suggerirel’annullamento del voto a Ma-ranhao come vendetta per ilfatto di essere stato scaricatodalla nuova coalizione che for-merà il governo ribaltone delvicepresidente Michel Temer,pronto ad insediarsi non appe-na il Senato sottometterà laRousseff al processo di impea-chment. Come Nerone, sareb-be ora disposto a bruciare Ro-ma per suo interesse. Annulla-re il voto della Camera, del re-sto, sarebbe l’ultima disperatacarta in mano alla Rousseff,vicinissima al suo addio al pa-

EMILIANO GUANELLA

RIO DE JANEIRO

il caso

Dilma Rousseff, 68 anniUESLEI MARCELINO/REUTERS

�Le note de «La guerra santa» di Aleksandrov, la bandiera dellaVittoria issata nella Piazza Rossa, la commozione di migliaia di pre-senti. Ieri in Russia (e nelle ex repubbliche sovietiche) si è celebratoil «Den Pobedi» - il Giorno della Vittoria - nel 71esimo anniversario della vittoria dell’Armata Rossa sul nazifascismo. Diecimila solda-ti, 135 mezzi militari e 71 velivoli hanno sfilato per ricordare i 26 milioni di caduti sovietici durante la seconda guerra mondiale, chei russi chiamano la «Grande guerra patriottica». Ma anche per mo-strare al mondo lo stato dell’arte delle forze armate della Federa-zione. Le sfilate sono partite dal lato più orientale del Paese, che hanove fusi orari, ed è culminata, come ogni anno, nella grande para-ta militare di Mosca, sotto lo sguardo dei vertici del Cremlino. «La nostra forza,», ha detto il presidente Vladimir Putin, «la nostra si-curezza e la nostra dignità risiedono nella fedeltà alla patria». Poi un riferimento alla lotta al terrorismo in Siria: «Uniremo le forze con gli altri Stati». Ma, ha aggiunto Putin, è stato «il popolo sovieti-co a portare la libertà agli altri popoli». [A. DER.]

71 ANNI DOPO LA RESA DI BERLINO

L’orgoglio russo nel Giorno della VittoriaPutin: «La nostra forza è il patriottismo»

GRIGORY DUKOR/REUTERS

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16 .Cronache .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

«La prima volta che mihanno arrestato?Giuro che non me lo

ricordo più». Era il 1962 e da al-lora per Stefanina Malu è statoun viavai continuo: quasi 30anni di carcere, lunghi periodidi semilibertà, arresti domici-liari e persino qualche anno dilibertà vera. Con i soldi dellospaccio lei ci ha cresciuto i fi-gli. A 83 anni non ha più il ca-rattere di un boss. La salute co-mincia a vacillare, la depres-sione avanza, ma per i giudicinon è una in grado di redimer-si. Il magistrato non le concedeun’altra chance e così NonnaGalera resta ancora chiusa incarcere. È la detenuta più an-ziana d’Italia. Sta male e da alcuni giorni è

in ospedale. Non si regge in pie-di e di certo non può scenderedal letto. Per spostarsi ha biso-gno di una sedia a rotelle: nonpuò darsi alla fuga e per questodi fronte alla stanza non c’èneppure una guardia. Per in-contrarla basta semplicementeindossare camice e mascherinaperché nel reparto di medicinasi è diffuso un pericoloso batte-rio. «La droga è una cosa brut-ta, lo so, anzi l’ho sempre sapu-to. Ma per me lo spaccio era unlavoro. L’unico lavoro, perchénel quartiere non ce n’era altro.Solo così potevamo vivere di-gnitosamente. Ho venduto ditutto, mai roba sporca. Non homorti sulla coscienza. Ho fattoil lavoro sbagliato, però ho pa-gato per tutti. Ogni volta la poli-zia e i carabinieri hanno accusa-to me: mi sono presa tante con-danne, ma non ero l’unica che

mesi dopo l’arresto, il suo av-vocato ha presentato un’istan-za di scarcerazione, ma perconvincere il magistrato non èstato sufficiente neanche farleva su età e condizioni di salu-te. Ancora deve scontare unanno e mezzo ma anche lei haperso il conto delle condanne.«In carcere mi vogliono tuttibene, ma quel posto per me èdiventato insopportabile. Io lidentro non ci faccio più nulla etutti, guardie comprese, dico-no “questa donna deve andar-sene a casa”. Invece, mi hanno

1962primo

arrestoPiù di cin-

quant’anni fa Stefanina ha visto per

la prima volta aprirsi

le portedel carcere

30anni

Ha scontato quasi

trent’annidi carcere per tutte

le volte che è stata

condannata

vendeva droga in città. Adessonon ce la faccio più a stare den-tro il carcere: la cella per me èdiventata un inferno».L’ultima volta che i carabi-

nieri hanno fatto irruzione acasa sua, nel quartiere di IsMirrionis, Nonna Galera ave-va già 82 anni e stava finendodi confezionare duecento dosi.Cocaina ed eroina, tutto pron-to per essere consegnato ai so-liti clienti. In quel periodo Ste-fanina Malu era ancora ai do-miciliari e in un attimo è tor-nata in cella. A dicembre, tre

A 83 anni ancora dietro le sbarreA Cagliari la detenuta più vecchia“Ho spacciato per mantenere 8 figli. Non voglio morire in cella”

gior delinquente del quartiere,ma non è vero niente. Ho solomesso insieme i soldi necessa-ri per tirar su otto figli».Nella zona di Is Mirrionis,

una piccola Scampia in versio-ne cagliaritana, nonna Stefani-na era considerata una speciedi capo dei capi. «Mi voglionotutti bene, non ho mai avuto pa-ura. Chi voleva qualcosa da meveniva a cercarmi». «A casasua, di certo non per bere il caf-fè, ci siamo andati in tanti»,conferma un fruttivendolo del mercato comunale di via Quir-ra. Le donne che passano il po-meriggio nelle panchine la rin-negano, anzi alla prima doman-da su Stefanina Malu si alzano ese ne vanno. Ma il paninaro dipiazza Medaglia Miracolosanon si vergogna a difenderla:«Qui la conosciamo tutti. Sap-piamo tutti che ha sbagliato, maadesso perché la giustizia si ac-canisce contro di lei?».

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dimenticato: mi hanno con-cesso solo tre ore di libertàper il funerale dei miei due fi-gli. Forse vogliono farmi mori-re in cella?».Dopo tanti anni di lavoro nel

più florido mercato della drogadella città, Stefanina Malu nonè riuscita a diventare ricca.«Altro che ricca, per noi la vitaè sempre stata difficile. Diffici-lissima. Se avessi fatto tantisoldi, di certo, non avrei vissu-to in una casa comunale. Poli-zia e carabinieri mi hannosempre trattato come il peg-

In ospedaleAdesso è ricoverata in ospedaleper i problemidi salute, manon le concedonogli arresti domiciliariperché sempre recidiva

NICOLA PINNA

CAGLIARI

La storia

�Ubriaco al volante della sua auto ha tra-volto e ucciso un pedo-ne a Tivoli, vicino a Ro-ma. L’uomo, un rome-no di 35 anni è stato ar-restato dai carabiniericon l’accusa di omici-dio stradale. L’inciden-te è avvenuto nella tar-da serata di domenica e la vittima, un 37enne, è deceduto in ospedale. Il romeno è risultato con un tasso alcolemico di 1,5 e quindi superiore al li-mite di legge.

A RomaUbriaco arrestato

per omicidio stradale

Il Gip del Tribunale di Cata-nia Antonio Pietro Currò hadisposto il sequestro di unconto corrente nel quale vierano 18 mila euro del sacer-dote camilliano VincenzoDuca di 44 anni, originariodel Palermitano, apparte-nente all’Ordine dei ChiericiRegolari ministri degli infer-mi, che ha deciso di spogliar-si della tonaca per una nuo-va vita, fuggendo con una vo-lontaria e la cassa dell’istitu-to religioso. All’interno della cassa

c’erano 28 mila euro destina-ti ai poveri della «Casa Sol-lievo di San Camillo» di Aci-reale (Catania). Il religioso(a questo punto ex) risultaindagato dalla procura perappropriazione indebita edha già ricevuto un avviso digaranzia con la fissazionedell’interrogatorio previsto per venerdì della prossimasettimana. Sulla vicenda erastata presentata una denun-cia dall’avvocato GiampieroTorrisi, legale dei religiosi. Interpellato nei giorni

scorsi Duca aveva detto:«Non è stata una fuga d’amo-re. Anziché farmi un’aman-te, ho deciso di lasciare l’abi-to sacro», annunciando che«se ammanco di denaro c’èstato, restituirò comunquetutto».

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CATANIA

CATANIA

Prete fuggecon la cassae l’amante

E’ mancato il

prof. Pier FrancoMartiniNefrologoanni 81

Lo annunciano con dolore la moglieElsa, la figlia Simonetta, il figlioCarlo conMonica e Federico, parentie amici tutti. I Funerali avrannoluogo mercoledì 11 maggio alle ore10 nella parrocchia Madonna dellaNeve, Pecetto. Dopo la Funzione, siproseguirà per il Tempio Crematoriodi Torino.

- Arignano, 7maggio 2016

Giubileo 011.8181

Tua sorella con Gianni, i nipotiEnrico con Emily, Marco con Anna-lisa e rispettivi figli, ti ricordano peri sentimenti che ci hanno sempreuniti. Abbracciamo Elsa, Simonettae Carlo.

I tuoi cugini Margherita e Giorgio tiricorderanno sempre con affetto eabbracciano commossi tutta la fa-miglia.

Le famiglie Carrara, Nicolucci, Golae Gandolfo partecipano con affettoalla scomparsa del

prof. Pier FrancoMartini

- Torino, 9maggio 2016

Il Professor Martini è stato un fra-terno AMICO ed un indiscutibileprofessionista: continuerà ad abi-tare nei nostri cuori. Ugo Ferrando.

Piero e Margherita Stratta sono vi-cini alla famiglia.

Profondamente addolorato Giu-liano Giachino partecipa al lutto.

Ha raggiunto il suo Franco

Ilde Bozzi

ved. Benzananni 93

Lo annuncia il figlio Rodolfo con Do-natella e Alessandro, parenti e amicitutti. Per orari telefonare oggi 14 -17.

- Torino, 9maggio 2016

Giubileo 011.8181

Il nostro ricordo di

GennaroMetitieriè per sempre. Giorgio e Patrizia Ba-ralis.

- CasaleMonf.to, 10maggio 2016

Il Collegio Notarile dei Distretti Riu-niti di Torino e Pinerolo, che lo ebbesuo componente, partecipa conprofondo cordoglio la scomparsadel

dott. GennaroMetitieriNotaio a riposo

ricordandone la figura di studioso edi collega esemplare, impegnato alservizio della categoria, alla qualededicò con personale sacrificio lasua infaticabile attività.

- Torino, 9maggio 2016

I Consigli Notarili componenti il Co-mitato Notarile Interregionale Pie-monte e Valle d’Aosta partecipanoal lutto per la scomparsa del

Notaio

GennaroMetitieriricordandone la lunga ed appassio-nata opera, di studioso e di collega.

- Torino, 9maggio 2016

La Scuola di Notariato di Torino par-tecipa commossa al dolore della fa-miglia per la scomparsa del

Notaio

GennaroMetitieriper tanti anni suo insigne docente.

- Torino, 9maggio 2016

E’ serenamente mancato all’af-fetto dei suoi cari

cav. Pietro AntoniottiNe danno il triste annuncio l’amatis-sima moglie Licia, i figli Mauro conMiranda, Michele e Martina; Ric-cardo con Mariafranca, Matteo ePaolo; la cognata Mariuccia e il fi-glioccio Massimo con Tiziana. I Fu-nerali avranno luogo giovedì 12maggio 2016 alle ore 10,30 nellaparrocchia San Giuseppe Artigianodi Settimo Torinese. Il Santo Rosariosarà recitato mercoledì 11 maggioalle ore 19 in parrocchia.

- Settimo T.se, 9maggio 2016

E’ mancata

Cristina Giani

in NegriNe ricordano la determinazione edolcezza i suoi cari Jean, Lidia, Fi-lippo, i famigliari Alessandra, Al-berto, Christel, Jacqueline, Luca. IFunerali saranno mercoledì 11 ore10,45 presso cimiteroMonumentaledi Torino.

- Torino, 8maggio 2016

O.F. Angelus - tel. 011.655320

Si uniscono Piero Audino e famiglia.

Ciao cara CRISTINA, con tanto af-fetto: i cugini Ada e Giorgio, Ro-sanna e Piergiorgio, Franco, Gio-vanni.

Gianmaria Alessandra e Giorgiasono vicini a Lidia e Filippo.

Jean, Lidia e Filippo, abbracciandovinel ricordo della carissima

Cristina Gianivi siamo vicini con tutto il nostro af-fetto. Serena Alfonso Chiara Luigi.

- Torino, 8maggio 2016

E’mancato all’affetto dei suoi cari

Corrado Tavelladi anni 77

Ne danno il triste annuncio la mo-glie Tania, il figlio Marco, la nuoraSabrina, la nipote Irene e i parentitutti. Il Funerale in forma religiosaavrà luogo martedì 10 maggio alleore 14,15 partendo dalla cameramortuaria di Lugo per la chiesa par-rocchiale di Traversara.

- Traversara, 8maggio 2016

O.F. Dalfiume - Bagnacavallo

Si è spenta serenamente

Rita FioravazziNe danno il triste annuncio le sorelleElena e Laura con le rispettive fami-glie. Santo Rosario il 10 maggio ore18,45 e Funerali l’11maggio ore 11parrocchia Maria Santissima Spe-ranza Nostra, via Chatillon 41. Nonfiori, ma offerte per la FondazioneF.A.R.O.

- Torino, 10maggio 2016

E’mancato all’affetto dei suoi cari

Michele GaninoL’annunciano Silvana, Andrea,Yvonne con Francesco e Gaia. Unparticolare ringraziamento a tutticoloro che si sono presi cura di lui.No fiori ma eventuali offerte allaFondazione FARO. S. Rosario mar-tedì 10 maggio ore 17,30 in parroc-chia. Funerali mercoledì 11 maggioore 11,30 parrocchia Santa Monica.

- Torino, 9maggio 2016

Le famiglie Barbero e Garassino par-tecipano al dolore di Silvia, Yvonnee Andrea.

MICHEL, sarai sempre nei nostricuori. Grazia e Bobo.

- Torino, 10maggio 2016

E’mancata all’affetto dei suoi cari

Maria Cristina Margotti

ved. Blanchetti RevelliL’annuncianocon infinito amore i fi-gli Lanfranco, Stefania e Francesco,la nuora Maria, i nipoti Marta, Da-vide, Tommaso, Stefano e parentitutti. S. Rosario martedì 10 maggioore 19 e Funerali mercoledì 11 mag-gio ore 11, chiesa S. Teresa, via S.Teresa 5.

- Torino, 9maggio 2016

Genta dal 1848 - Torino

Graziella piange addolorata la caris-sima MARIA CRISTINA.

Il Presidente Antonio D’Amato, icomponenti del Consiglio Direttivoe tutti i colleghi della FederazioneNazionale dei Cavalieri del Lavoro,profondamente rattristati, parteci-pano al dolore dei familiari per lascomparsa del collega

Bartolomeo BianchiCavaliere del Lavoro

- Roma, 9maggio 2016

La moglie Paola, il figlio Andreacon Paola, Carlotta e Amalia, in-sieme a tutti i parenti annuncianocon dolore la scomparsa di

Carlo Bellavita

- Livorno Ferraris, 9maggio 2016

ANNIVERSARI

2010 10maggio 2016

AlbaMellano

nata MontanaroIl tuo ricordo ci accompagna ognigiorno.

2007 2016

Giulia Vezza GaibinaSei nei nostri cuori.

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NELLE IMMAGINI ANCHE UN IMPIEGATO CHE CERCA DI ACCECARE LA TELECAMERA CON UNA SCOPA

Il dirigente anti fannullonitimbrava per la moglie assenteFoggia, al Comune indagati in 20: truffavano pur sapendo dei video

C’è una certa spudoratezza inquel dipendente che, sospet-tando della telecamera messadai carabinieri per controllarechi timbrava al Comune di Fog-gia, impugna un manico di sco-pa e cerca di abbatterla. Luddi-

smo? Ribellio-ne contro il si-stema? Laspava lder iasembra piùprobabile. Lastessa mo-strata dai suoi20 colleghi del

Servizio Integrato AttivitàEconomiche (13 ai domiciliari e7 sospesi) che per mesi hannocontinuato a non presentarsi allavoro, o a farlo in ritardo, fa-cendo timbrare ai (pochi) colle-ghi presenti. E dire che qual-che settimana prima alcuni di-

rigenti eranogià stati pizzi-cati. Come senon fosse suc-cesso: i dipen-denti hannocontinuato nelloro assentei-smo patologi-

co come mostrano le immaginiormai stranote di situazionipressoché identiche: dipen-denti che rientrano con le bor-se della spesa, in tuta dopo lapalestra, timbratori seriali condieci badge a testa che copriva-no i colleghi.

L’accusa èquella di truf-fa ai danni del-lo Stato. E og-gi ci si stupi-sce. Perché inimpigliato nel-la rete, questavolta, è finito

anche un dirigente, proprioquello del Servizio integrato.Che non solo chiudeva un’oc-chio non denunciando i sotto-posti, ma di buon grado si ado-

perava anche lui nell’attività diobliteratore, passando il badgedella moglie (anch’ella dipen-dente), per poi andarla a pren-dere a casa e portarla in ufficio.Quando accadeva.La sorte, ironica, vuole che

di nome il dirigente facciaStanchi. Antonio, all’anagrafe.Sessantacinque anni, un diplo-ma scientifico e con inglesescolastico - come recita il cur-riculum - Stanchi negli ultimi anni è stato una specie di trot-tola tra gli uffici. Fin da quan-do, nell’ottobre 2014, l’assesso-re Eugenia Moffa ne avevachiesto la rimozione. Secondol’assessore ostacolava l’attivi-tà. E nella lettera spedita al sin-daco lamentava vari episodi:quella volta che, il 29 luglio, nonsi era presentato a un incontrocon la Confcommercio lamen-tando «conflitti d’interesse conle associazioni e la necessità direcarsi dal dentista», quell’al-tra conferenza di servizio fissa-ta per il 1° agosto per la quale il

dirigente si era detto indispo-nibile, il mancato invio di unarelazione sul suo ufficio, i pro-blemi nella redazione del pro-tocollo anti corruzione.E così le poltrone giravano

(Statistica e Censimento, Ser-vizio Integrato, Servizio Infor-matico, Politiche sociali) maStanchi restava lì. E il suo sti-pendio anche (82.327,51 lordi) secondo il bollettino. Con tantodi premi perché, mentre i bad-ge giravano vorticosamentenel quasi desertico ufficio fog-giano, l’organismo indipenden-te per la valutazione delle per-formance dirigenziali del Co-mune attribuiva a Stanchiqualche migliaio di euro in piùper «prestazioni superiori alleaspettative del ruolo».Nell’indagine ci sono altri

sei indagati, per adesso senzaalcuna misura cautelare impo-sta. Il sindaco Franco Landellaha annunciato che il Comune sicostituirà parte civile.

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Come le figurineUn dipendente del Comune di Foggia mentre «sfoglia» i badge dei colleghi per timbrarli e coprire così gli assenteisti

SiracusaSettembre 2015, otto indagati all’Asp

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Gli altriepisodi

Annunciato in pompamagna dal premierMatteo Renzi dopo lo

scandalo del Comune di San-remo, a quattro mesi di di-stanza il decreto «ammazzafurbetti del cartellino» deveancora entrare in vigore. Do-po i pesanti rilievi del Consi-glio di Stato, oggi la commis-sione Lavoro del Senato di-scuterà la relazione (non me-no critica) del relatore e giu-slavorista Pietro Ichino. Poi iltesto tornerà in Consiglio deiministri per l’approvazionedefinitiva. Il governo non èobbligato a uniformarsi allemodifiche suggerite da Con-siglio di Stato e Parlamento,ma difficilmente potrà igno-rarle. Sia per l’autorevolezzadei «suggeritori», sia perchéin caso contrario il decretopotrebbe creare più proble-mi di quelli risolti.Il decreto del governo al-

larga le ipotesi di «falsa atte-

stazione di presenza» anche achi agevola i fannulloni, intro-duce la sospensione cautelaresenza stipendio entro 48 ore;accelera il procedimento disci-plinare; prevede il pagamentodi un risarcimento alla pubbli-ca amministrazione di un dan-no d’immagine; stabilito dallaCorte dei Conti; applica il li-cenziamento e il reato di omis-sione di atti di ufficio al diri-gente negligente nei confrontidei furbetti.Approvato a metà gennaio

dal Consiglio dei ministri, il de-creto è andato all’esame delConsiglio di Stato. Il parere hasollevato diverse perplessità.I magistrati amministrativi

hanno suggerito di cancellarela previsione del danno d’im-magine e l’estensione del reatodi omissione di atti d’ufficio ai

dirigenti pubblici che non san-zionano i fannulloni. Il motivoè che queste norme eccedono ilimiti della legge delega, dun-que sarebbero censurabili inun successivo giudizio davantialla Corte Costituzionale.Altre osservazioni critiche

del Consiglio di Stato riguar-dano la tecnica con cui il de-creto è stato redatto. Un contosono gli slogan («Furbetti li-cenziati entro 48 ore», «anzino, licenziati entro 30 giorni»),un altro le norme giuridiche. Se scritte male, generano pa-sticci in fase di applicazione ericorsi a raffica.Quello più macroscopico ri-

guarda i tempi del procedi-mento disciplinare. Come gli esperti avevano subito eviden-ziato, il decreto impone termi-ni iniziali («immediatamen-

Difficile licenziarliIl decreto Renzi è bloccato

in attesa di modificheNorme scritte male, si rischia l’effetto boomerang

GIUSEPPE SALVAGGIULOTORINO

il caso

te») e finali («entro 30 giorni»)molto più rapidi, ma non cam-bia quelli interni al procedi-mento sanzionatorio. Peresempio i termini per la difesadel lavoratore, non comprimi-bili se si vuole rispettare la Co-stituzione. La conseguenza èche rispettando i termini in-termedi si viola quello finale, eviceversa. In entrambi i casi, lasanzione potrebbe essere an-nullata da un giudice.Un altro problema riguarda

i procedimenti in corso: qualinorme si applicheranno, lenuove o le vecchie?Su tutti questi punti il Con-

siglio di Stato ha suggeritocorrezioni. Altrettanto si ap-presta a fare il Senato. Poi lapalla tornerà al governo per ilvoto finale.

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SanremoLa foto simbolo: 195 indagati al Comune

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AcirealeA febbraio scorso altri indagati 62 dipendenti

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RAPHAËL ZANOTTI

LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Cronache .17�

CARABINIERI/ANSA

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Cronache .19

Imbarazzano le foto di studenti nudiin mostra al Campus nel Festival LgbtTorino, autorizzata, poi messa in forse e infine accettata dall’ateneo

al capannello di studenti radu-nato per difendere la mostra.E aggiungeva: «Non lo dico perme, ma noi dobbiamo tutelarele sensibilità di tutti quanti,comprese quelle urtate daun’iniziativa del genere». An-che adesso che il rettore Gian-maria Ajani ha incontrato glistudenti assicurando che lamostra potrà andare avanti,Ferrara ribatte: «In futuro bi-sognerà ritualizzare meglio leautorizzazioni: sebbene fossestato chiesto il permesso, non

CuriositàLa mostradelle fotodegli stu-

denti in costume

adamiticosta provo-cando rea-

zioni e dibattiti

all’universi-tà di Torino

DARIO NAZZARO/REPORTERS

state senza vestiti. Nell’attesadi capire chi avesse ragione, iresponsabili dell’università lihanno invitati a ritirare la mo-stra. Eventualmente, avrebbe-ro potuto riallestirla. Poi peròl’autorizzazione è saltata fuori.

Rosario Ferrara, direttoredella Scuola di scienze giuridi-che, politiche ed economiche,parla per questo di «malinte-so». Ieri però l’imbarazzo erainnegabile. «Tutto questo deverestare qui per una settimanaintera?», continuava a ripetere

Bloccati dalle dighe co-struite lungo il Po neglianni del boom econo-

mico, rischiavano di scompa-rire. Così delle tre specie au-toctone di storione italiano se ne è salvata soltanto una,ora allevata nel parco del Ti-cino: quando Giacinto Gio-vannini, negli anni Settanta,acquistò gli ultimi cinquantaesemplari mise le basi per la«Storione Ticino» di Cassol-novo, nel Pavese, diventatauno dei maggiori allevamentiper la produzione di cavialemade in italy.

Del caviale italiano si par-lava già nel Rinascimento.Ne racconta diffusamentel’umanista Bartolomeo Sac-chi, detto il Platina, nel trat-tato «De honesta voluptate evaletudine» (Del piacere one-sto e della buona salute) nel1474. Un’usanza gastronomi-ca confermata dal dono cheLeonardo da Vinci fece a Be-atrice d’Este per il suo matri-monio: delle uova di storione.La tradizione ha rischiato dimorire definitivamente conl’estinzione delle tre specieautoctone italiane, l’Acipen-ser Sturio, l’Huso Huso, cata-logate da Linneo, e l’Acipen-ser Naccarii. Delle tre si èsalvata solo l’ultima, ora alle-

maggiori produttori mondiali:dai suoi stabilimenti di salatu-ra escono 25 delle 180 tonnella-te commerciate a livello mon-diale. Parlando sempre e sol-tanto del caviale legale. «Ilmercato nero, soprattutto inRussia, esiste, ma non si puòquantificare» aggiunge Gio-vannini. Tutto il caviale incommercio dovrebbe proveni-re infatti solo da allevamenti:da una ventina d’anni anche lostorione viene considerato trale specie a rischio estinzione. ACassolnovo la società riprodu-ce e alleva diverse varietà delpesce preistorico, privo discheletro: le femmine, giunteintorno ai 9-10 anni, si macella-no per ottenere le piccole sfere

“Abbiamo salvato gli storioniper fare nel Parco del Ticino

il caviale amato da Leonardo”Nel Pavese l’allevamento che sfida i produttori russi

scure, preziosissime una voltasalate e conservate. Un chilo diDa Vinci costa poco meno di 2mila euro. Uno storione gravi-do di questa età può arrivare apesare quaranta chili, le uovaraggiungono circa un decimodel peso. Ogni chilo ne contie-ne 25 mila e una femmina puòdeporne fino a 100 mila.

L’allevamento è un modoper garantire la sopravvivenzaagli avannotti: i predatori innatura ne uccidono circa il98% prima che diventino adul-ti. «Qui a Cassolnovo abbiamonumerosissimi esemplari - ag-giunge - ammontano a circa800 tonnellate: ci sono più sto-rioni nel Parco del Ticino chein tutto il mar Caspio». Nel-

ModernoLe vaschedovevengonoallevatigli storionidel Parcodel Ticino

l’avannotteria, dove vengonofatti riprodurre e poi allevati ipiccoli, quest’anno se ne conta-no 40 mila, di diverse tipologie.Oltre ai bianchissimi albini,con il muso a punta e gli occhirosa da cui presto si otterrà ilcaviale bianco italiano, c’è lostorione stellato, da cui si rica-va il «Sevruga», c’è lo storionerusso, da cui si ottienel’«Oscietra». A Calvisano, inprovincia di Brescia, lo stessogruppo gestisce anche altridue impianti di acquacolturada cui si ottengono anche il ca-viale tradition, dallo storionebianco, il beluga, dall’omonimaspecie, e il Siberian, dalla va-rietà siberiana.

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800tonnellateIl peso degli

storioni a Cassolnovo: ci sono più storioni nel

Parco del Ticino che in tutto il mar

Caspio

UMBERTO BOCCA

avevamo il dossier completo».A spiegare il significato del-

la mostra è Beatrice Balzola,studentessa: «È una riflessio-ne sul corpo, per superare ste-reotipi, aspettative e l’imma-gine della perfezione data dal-la pubblicità». Ventuno stu-denti sono stati fotografati nu-di, quindici hanno accettato dicomparire. «Lo scopo è rap-presentare l’interezza dellapersona». «Abbiamo voluto ri-trarre il quotidiano – aggiungel’autore degli scatti, il neolau-reato Mirko Isaia – in quelquotidiano dove la nuditàspesso crea vergogna». Perquesto i corpi non sono miche-langioleschi.

«La mostra ha un contenutoartistico, e anche se ognuno ègiudice dell’arte, non mi paresi urti la sensibilità di nessuno– dice da giurista esperto qualè di arte contemporanea il ret-tore Ajani -. Al contrario ci so-no pubblicità offensive delladignità della donna: non misembra questo il caso».

Ma non tutti sono d’accordo.Per Davide Rondinelli, rappre-sentante di Obiettivo Studenti,collettivo vicino a Cl, il fine del-la mostra è buono, «ma è di cat-tivo gusto. Non è consono ve-der gente nuda in un ambienteuniversitario. Per noi la mostrapuò restare, ma non ci vediamonulla di artistico o interessan-te». A generare le polemiche, anche il fatto che sia non inun’aula ma nell’atrio, passag-gio obbligato per tutti. Ma tra icommenti che si potevano la-sciare in un box, c’è anche chi èentrato, diciamo, nel merito.«Il fatto che gli uomini in fotosiano tutti dotati – uno dei pa-reri – fa pensare che l’iniziativanon superi la vergogna che sipuò avere per l’inadeguatezzadel proprio corpo».

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LE STORIE

vata nel Parco del Ticino ereintrodotta anche in naturacon alterne fortune: «Gli sto-rioni si comportano come i sal-moni, devono risalire le acquedel fiume per deporre le uova -conferma Sergio Giovannini,amministratore di StorioneTicino, la società che gestiscel’impianto di Cassolnovo - du-rante il boom economico si co-struì una diga sul Po a Isola Se-rafini, tra Piacenza e Cremo-na. Non si tenne conto delleesigenze riproduttive di questipesci, che si fermavano davan-ti agli sbarramenti. Venneropescati senza pietà, fin quasi afarli scomparire». Suo padre,Giacinto Giovannini, negli anni’70 decise di acquistare gli ulti-mi cinquanta esemplari diNaccarii, e cominciò ad alle-varli, aggiungendo a poco a po-co altre sei specie. Oggi il nu-mero degli esemplari è taleche Ars Italica Calvisius, so-cietà del gruppo Agro Ittica, ne ricava un caviale che, non acaso, si chiama Da Vinci. Il co-lore delle uova, che varia dispecie in specie, in questo casoè grigio scuro. «Mio nonno al-levava trote, mio padre ha con-tinuato, affiancando anche glistorioni - aggiunge Giovannini- nel 1998 abbiamo cominciatoa operare nel parco del Ticino,dove ci sono le condizioni idea-li». Il gruppo italiano è tra i

«Ma lei è nel nostrocorso». Due stu-dentesse si fer-

mano davanti alla foto di una loro compagna di banco, in abito adamitico, e senza foglia. Si danno di gomito. «Io non l’avrei mai fatto», commentaFrancesca Balocco, che studia Legge. «Ma non mi scandaliz-zo», aggiunge subito. Eppure ieri all’Università di Torino il debutto di quindici studenti uomini e donne au naturel, perla mostra «Scoprirsi» nel-l’atrio del Campus Einaudi, ha generato un certo scompiglio, con un «processo» seduta stante da parte dell’Ateneo.

La mostra è stata primaautorizzata, poi messa in for-se, poi approvata, ma solo perun giorno. Infine, nuova retro-marcia: potrà restare fino a venerdì, per tutta la durata

FABRIZIO ASSANDRI

TORINO

del Festival Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender),di cui fa parte. Tutto è avvenutonell’arco di poche ore, tra pro-teste degli studenti che si senti-vano in un clima da caccia allestreghe. In realtà alla mostrac’è stato il via libera un mese fa,col patrocinio dell’Università.Ma non appena i pannelli si so-no riempiti delle foto che ritrag-gono in sequenza i giovani ve-stiti e poi nudi, è scattato l’allar-me. Anche per le critiche, vadetto, di un gruppo di ragazzi.

«Avevamo appena finito dimontare i pannelli – raccontaVirginia Vadori, studentessadi Storia tra gli organizzatorinonché modella senza veli – e iresponsabili dell’Ateneo cihanno detto che dovevamosmontare o quantomeno spo-stare il materiale in un’areameno visibile». Gli universita-ri, del collettivo Identità unitee della lista Studenti Indipen-denti, sono stati accusati ini-zialmente di non aver detto al-l’ateneo che le foto sarebbero

SIMONA MARCHETTI

CASSOLNOVO (PAVIA)

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20 .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

VERRANNO ASSUNTI 200 INGEGNERI NEL GIRO DI 18 MESI. IMPATTI DALLA COMMESSA CON IL KUWAIT

Finmeccanica puntaun miliardo su TorinoL’ad Moretti: Fca guardi qui, non solo a Google per l’auto senza pilota

«Dopo cinque anni in perditasiamo tornati in utile e ri-prendiamo ad investire dovec’è più alto valore aggiunto eTorino è uno di questi siti».Mauro Moretti, amministra-tore delegato di Leonardo-Finmeccanica, incontra igiornalisti dopo aver visitatoinsieme al sindaco di Torino,Piero Fassino, lo stabilimen-to Nord di Caselle. Le paroledi Moretti spiegano comedietro il cambio di nome, av-venuto poche settimane fa, cisia una trasformazione orga-nizzativa, da società finan-ziaria ad operativa, che siporta dietro un piano di inve-stimenti di circa 1 miliardo in5 anni. Di questi, 250 milioniserviranno per asset e im-piantistica in corso Marche eil resto sarà speso su ricercae innovazione. Risorse chehanno già generato 100 milaore di formazione professio-nale e che porteranno neiprossimi 18 mesi all’assun-zione di 200 tra ingegneri etecnici specializzati, «tuttistabili», assicura il manager.Che cosa è successo? L’in-

stallazione del nuovo appara-to radar sui veicoli Eurofi-ghter ha allungato la vita in-dustriale di questi aerei dacombattimento di almenovent’anni e quindi consente diproseguire la produzione alleporte di Torino grazie anche

MAURIZIO TROPEANOTORINO

alle ricadute del maxi-contrat-to da 8 miliardi con il Kuwait.Secondo Fassino l’investimen-to di Leonardo porterà beneficianche «nell’indotto e dovrebbepermettere di creare altri 350-400 nuovi posti di lavoro». Se-condo Fassino «l’aerospazio siconferma oggi il secondo setto-re produttivo della città, stra-tegico in quanto si qualifica perun livello di ricerca ad altissi-mo contenuto tecnologico».A Torino - dove si costrui-

scono l’Eurofighter, il C-27J esistemi avionici e spaziali disorveglianza come il Napo Ags

e l’Atos - i dipendenti diretti diLeonardo-Finmeccanica sono3.3000, ai quali si aggiungono750 della controllata dello spa-zio, Thales Alenia, con un in-dotto di oltre 4.500 persone.Moretti, sottolineando questinumeri, si è tolto qualche sas-solino dalle scarpe attaccandola Regione Piemonte e, indiret-tamente, anche il ministeroper lo Sviluppo economico, chehanno destinato fondi europei,circa 40 milioni, per svilupparenegli stabilimenti torinesi diGe un nuovo motore che «nonc’entra nulla con quello che

ECONOMIA&FINANZA

stiamo facendo noi in questoterritorio e in questo Paese». Per Leonardo-Finmeccani-

ca, però, Torino rappresentaanche un importante centro diricerca e di sviluppo di tecnolo-gie nell’ambito dei veicoli a pi-lotaggio remoto. Secondo Mo-retti, in un futuro prossimoquando gli aerei senza pilota diventeranno una realtà inquesti stabilimenti si potrebbelocalizzare il «cuore della no-stra produzione». Si spiega co-sì perché il manager non perdal’occasione per sottolineare co-me «Fca avrebbe potuto trova-re qualche soddisfazione an-che guardando verso Torino enon solo a Google». E aggiunge:«Noi stiamo già sviluppando si-stemi di guida senza pilota. Ab-biamo vinto importanti gare alivello mondiale. Siamo primis-simi in Europa in questa tecno-logia. Quei sistemi li possiamofare anche noi».Si vedrà. Quel che è certo è

che Leonardo-Finmeccanicasta cercando di aumentare lapartecipazione in Avio Space,la società che produce, fra l’al-tro, il piccolo lanciatore Vega,controllata all’81% dal fondoCinven e partecipata al 14% daLeonardo-Finmeccanica. Mo-retti conferma «il nostro inte-resse» anche se «finora le valu-tazioni non sono state colli-manti. Spero che con buona vo-lontà di tutti si arrivi a un ac-cordo».

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Operai al lavoro nello stabilimento di Caselle

Il puntodella

giornataeconomica

ItaliaFTSE/MIB -0,88%17.685 punti

FTSE ItaliaAll Share -0,76%

Euro-DollaroCambio 1,1404

Petroliodollaro/barile 43,44

All’esteroDow Jones (NewYork)-0,19%

Nasdaq (New York)+0,30%

Dax (Francoforte)+1,12%

Ftse(Londra)-0,18%

OroEuro/grammo36,0690

L’EX MINISTRO ALLA PRESIDENZA. LICIA MATTIOLI È VICE

Compagnia San PaoloInizia l’era di Profumo

TORINO

Alla Compagnia di San Paoloinizia l’era di Francesco Pro-fumo. L’ex ministro, fino a ie-ri presidente dell’Iren, è sta-to eletto all’unanimità allapresidenza della fondazione,principale azionista di IntesaSanpaolo. Al suo fianco, co-me vicepresidente, il Consi-glio generale ha nominato c’èLicia Mattioli, presidente de-gli industriali torinesi. Nel comitato di gestione,

organo esecutivo della fon-dazione, entrano con Profu-mo e Mattioli, Anna MariaPoggi, Roberto Timossi eAlessandro Comitto che la-vora presso l’Imperial Col-lege di Londra. Cooptati treconsiglieri: l’ex direttoredell’Ilo Dario Arrigotti, ilpresidente della casa editri-ce Einaudi Walter Barberis

e la professoressa Franca Fa-gioli. Profumo, che sostituisce il

presidente uscente Luca Rem-mert, ha detto che, entro otto-bre, verrà presentato il pianostrategico della Compagniaper i prossimi quattro anni («civorrà la collaborazione di tut-to il consiglio, serve una pro-fonda condivisione») e ha ri-cordato che la Compagnia do-vrà dismettere parte dellaquota detenuta in IntesaSanpaolo, come previsto dal-l’accordo tra Acri e Ministerodel Tesoro: «Lavoreremo suquesto tema anche se non è ilmomento più favorevole. Sta-remo molto attenti. La Compa-gnia ha dimostrato nel corsodegli anni di avere professio-nalità uniche. Siamo riusciti aottenere dei rendimenti vera-mente eccezionali». [R.E.]

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IL CAMBIO AI VERTICI

Peveraro elettopresidente Iren“Avanti sulleaggregazioni”

TORINO

Cambio della guardia ai ver-tici dell’Iren, la multiutility dienergia, acqua e rifiuti: ilnuovo presidente è Paolo Pe-veraro, nominato dall’assem-blea degli azionisti riunita aReggio Emilia. Prende il po-sto di Francesco Profumo. Peveraro, ex assessore co-

munale a Torino ed ex vice-presidente della Regione Pie-monte, è stato scelto dal sin-daco di Torino Piero Fassinod’accordo con gli altri grandiazionisti, i primi cittadini diGenova, Marco Doria, e diReggio Emilia, Luca Vecchi.«Nel solco della continuità

con il presidente uscenteFrancesco Profumo, mi im-pegnerò affinché Iren possacontinuare a recitare un ruo-lo da protagonista nel siste-ma economico del Paese erappresentare un polo di ag-gregazione per ulteriori real-tà locali con sempre maggio-re attenzione all’ascolto e aldialogo con i propri territo-ri», ha affermato Peveraro. Tra gli obiettivi salire al

51% di Asa Livorno (di cuiIren detiene il 40%) e del-l’Amiu, ma «anche altre re-altà nei territori di compe-tenza». Intanto, gli azionisti hanno

approvato il bilancio 2015,chiuso con un utile netto con-solidato pari a 118,2 milioni dieuro (+71,4%) e la distribuzio-ne di un dividendo di 0,055euro per ciascuna azione or-dinaria e di risparmio. [R.E.]

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TRIBUNALE DI ASTIFALLIMENTO N. 84/14 R.F.

Curatore Dott. Emilio De Giorgis. Vendita senza incanto: 12/07/2016 ore 11:00 presso lo studio in Torino, Via Andrea Massena, 17. Co-mune di Asti (AT) Via C. Gnocchi: Lotto 1 – civ. 18/A. Autorimessa al p. terra. Prezzo base Euro 9.000,00 (Offerta minima pari al 75% del prezzo base Euro 6.750,00). Lotto 2 – civ. 18. Autorimessa al p. terra. Prezzo base Euro 9.000,00 (Offerta minima pari al 75% del prezzo base Euro 6.750,00). Info presso delegato tel. 011549834 - 534207 e su www.tribunale.asti.it, www.giustizia.piemonte.it e su www.astegiudiziarie.it (A343285,A343286).

CITTÀ DI BRAESTRATTO ESITO DI GARA

AMMINISTRAZIONE PROCEDENTE: CENTRA-LE UNICA DI COMMITTENZA Bra, Baldissero d’Alba, Montà, Monticello d’Alba, Sanfrè, S. Vittoria d’Alba, Sommariva Perno – UF-FICIO GARE, P.zza Caduti per la Libertà, 14 - 12042 BRA (CN) - [email protected] - www.comune.bra.cn.it.Procedura aperta per appalto di lavori di ri-qualificazione “i percorsi del commercio di Bra Via Principi di Piemonte e Via Vittorio Emanuele II” da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa - CIG: 6553769544 - categoria OG3 classifica III.Data di aggiudicazione definitiva: 27/04/2016.Aggiudicatario: GIUGGIA COSTRUZIONI SRL - Villanova Mondovì (CN).Importo di aggiudicazione: € 790.883,94 (oltre oneri per la sicurezza).RUP: geom. Claudio Ramello – Responsabile del procedimento di gara: Dr. Claudio ChianesePubblicato in Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 52 del 09/05/2016.

Bra, 09/05/2016 IL DIRIGENTE RESPONSABILE Dr. Claudio Chianese

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Economia .21�

LA VALUTAZIONE DATA DA ENEL SAREBBE LEGGERMENTE INFERIORE AGLI 800 MILIONI

Telecom offre 820 milioniper il 100% di MetrowebPagamento in contanti, la controllata Sparkle verso la Borsa

Telecom cala le sue carte perchiudere la partita su Me-troweb. Ieri sera ha recapita-to a Cdp la proposta, non vin-colante, per acquisire la so-cietà della fibra: il gruppoguidato da Flavio Cattaneo lavaluta nel complesso (debitoincluso) quasi 820 milioni dieuro. L’ex monopolista offreai suoi interlocutori diversemodalità per giungere a unaccordo sull’operazione: l’ac-quisto immediato dell’intero100% oppure una salita in duetempi, che prevederebbedapprima il raggiungimentodel 67%. Cdp, infatti, almenoin un primo tempo, potrebberestare nell’azionariato dellasocietà, per presidiare unodegli snodi per lo sviluppodella rete per la banda ultra-larga, su cui il governo Renzipunta molto.

Anche per il pagamento cisono due opzioni, almeno sul-la carta. La prima è in contan-ti. La seconda prevederebbeil passaggio di una quota diTelecom Italia Sparkle - lacontrollata assai strategicaper i suoi collegamenti inter-nazionali - sulla cui valutazio-ne, però, non c’è concordanzadi visione. Mentre Telecomha valutato Metroweb circa15 volte il margine operativolordo, Cdp non si sarebbe

spinta oltre le 6 volte quando siè trattato di parlare di Sparkle.Telecom, invece, sarebbe di-sposta a cedere una quota (trail 15 e il 20%) della sua control-lata solo di fronte a una valuta-zione di almeno 10 volte il mol.Troppo per la Cdp. Ora la par-tita entra nel vivo. Anche Enel -tramite la Open Fiber - avrebbegià fatto circolare tra gli advi-sor (Vitale&Co consiglia Me-troweb accanto a Banca Imi)una proposta - anche qui, nonvincolante - in cui la valutazio-ne di tutta Metroweb sarebbesotto gli 800 milioni di euro, at-torno ai 776 milioni - dunque

Quartier generaleLa sededel gruppoRizzolia Milano

CONSOB: ABBIAMO CHIESTO CHIARIMENTI

Mediobanca: valutiamoproposte alternative a Cairo sulla Rizzoli

Mediobanca punta a valoriz-zare la quota in Rcs e valuteràofferte alternative a quella diCairo, se mai arriveranno. Surichiesta della Consob, chevuole fare chiarezza dopo leindiscrezioni sul ruolo del-l’istituto per mettere in piediuna contro-Opa («abbiamofatto come il prete che in chie-sa deve chiedere a entrambi ifuturi sposi se si vogliono spo-sare», spiega il presidenteGiuseppe Vegas), PiazzettaCuccia non si sbilancia.

Né lo fa l’ad Alberto Nagel.«Noi siamo destinatari», re-plica il banchiere, al terminedel discorso di Vegas all’in-contro annuale della Commis-sione a Milano, a chi gli do-manda se la banca, azionistacol 6,2% del capitale, sia parteattiva in una eventuale con-trofferta su Rcs. Concettoespresso poi in un comunica-to: Mediobanca «si riserva divalutare ogni opzione per lamiglior valorizzazione della

partecipazione, ivi incluso ilmantenimento della stessa oeventuali proposte alternative,di cui possa essere destinata-rio». Tanto basta per far partireil titolo Rcs in Borsa che chiudela seduta in rialzo del 5,26% a0,6 euro, sopra il valore delloscambio con Cairo Communi-cations (-0,52% a 4,5 euro).

Riguardo all’Ops, Medioban-ca ribadisce che farà «le oppor-tune valutazioni sulla base deicontenuti finanziari e indu-striali», quando verrà pubblica-to il prospetto informativo. Oc-correrà attendere sino a fine mese, visto che Consob venerdìha chiesto a Cairo di integrare ildocumento con nuove informa-zioni, che l’editore è pronto afornire nei prossimi giorni. «Bi-sogna chiarire tutte le posizioni- spiega Vegas -, così abbiamochiesto un supplemento di co-municazione a Cairo e lo abbia-mo fatto con Mediobanca inquanto capo cordata di una pro-posta alternativa, a quanto leg-giamo sulla stampa». [R.E.]

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FRANCESCO SPINI

MILANO

Tecnici di Telecom al lavoro

TORINO

REUTERS

sulla carta meno vantaggiosa -,mentre la quota d’ingresso sa-rebbe attorno al 50%, garan-tendo anche in questo caso lapermanenza della Cdp nel ca-pitale di Metroweb. C’è chi par-la già di possibili revisioni alrialzo dell’offerta di Enel (chesecondo alcuni osservatori sa-rebbe comunque in testa), perescludere che la scelta abbia uncarattere politico.

Per Sparkle - senza la pro-spettiva di ingresso della Cdp -potrebbe invece aprirsi la stra-da della Borsa. Telecom, infatti,starebbe considerando un’of-ferta pubblica di vendita fino aun 30% del capitale. Sarebbequesta una mossa che, con unavalutazione pari a 15 volte il Mol(la stessa a cui è stata quotataInwit) porterebbe nelle casse diTelecom altri 900 milioni, utiliper premere ulteriormentel’acceleratore sugli investimen-ti nelle infrastrutture di nuovagenerazione. Proprio Sparkleieri si è aggiudicata la gara perla gestione e il controllo opera-tivo del del cavo sottomarinoSea Me We 5 (Sud Est Asiatico -Medio Oriente - Europa Occi-dentale). Le attività di gestionee controllo saranno operatenella stazione di arrivo del cavoa Catania, che rappresenta unimportante snodo di collega-mento dell’«autostrada» sotto-marina della fibra ottica.

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67,9milioni

I ricavidi Metroweb

Italiaa fine 2014(Ultimi dati disponibili)Il margine operativo

lordo sfiorava i 50 milioni

di euro

30per cento

La quotadi Sparkle

che potrebbe finire in Borsa

attraverso un’offerta

pubblicadi vendita

dellacapogruppo

Telecom

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Borsa .23

MercatiFondi su LaStampa.itI fondi di investimento sono on line su LaStampa.it

Per consultarli l’indirizzo è www.lastampa.it/fondi

Panorama

Inps: 100mila lavoratori senza diritto agli sgraviL’attività ispettiva dell’Inps per contrastare l’evasione e l’elusione contributiva si rafforza e produce risultati a partire dai dati sull’uti-lizzo illecito degli sgravi contributivi previsti dalla legge di Stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato fatte nel 2015. L’Inps, secondo i dati presentati dal presidente, Tito Boeri ha individuato 100 mila lavoratori, deglioltre 1,5 milioni assunti nel 2015 per i quali so-no stati chiesti gli sgravi contributivi totali, senza diritto agli incentivi. Sono coinvolte - haspiegato Boeri - 60.000 aziende mentre il ri-sparmio per il triennio (dato che le aziende dovranno a questo punto versare i contributi per questi lavoratori) è calcolato in circa 600 milioni. Boeri ha presentato il piano sulla «vi-gilanza documentale» per il 2016 spiegando il lavoro di incrocio di dati tra le varie ammini-strazione dello Stato e sottolineando l’impor-tanza della «deterrenza» nella lotta all’evasio-ne ma anche alle frodi per ottenere prestazio-ni indebite come nel caso delle indennità di disoccupazione per i rapporti di lavoro fittizi.

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Dati forniti da FIDA-Finanza Dati Analisi

MERCATI QUOTAZ. VAR.%

Amsterdam (Aex)

Bruxelles (Bel 20)

EuroParigi (Cac 40)

Francoforte (Dax Xetra)

Hong Kong (Hang Seng)

Londra (FTSE 100)

Madrid (Ibex 35)

Sidney (AllOrd)

Tokyo (Nikkei 225)

Zurigo (SMI)

431,5800

3.335,9000

4.322,8100

9.980,4900

20.156,8100

6.114,8100

8.660,8000

5.387,8000

16.216,0300

7.824,9500

+0,0600

+0,3000

+0,5000

+1,1200

+0,2300

-0,1800

-0,4700

+0,5400

+0,6800

+1,1600

13-05-2016

31-05-2016

14-06-2016

30-06-2016

14-07-2016

29-07-2016

08-12-2016

31-08-2016

14-09-2016

30-09-2016

14-10-2016

31-10-2016

14-11-2016

14-12-2016

13-01-2017

14-02-2017

14-03-2017

4

22

36

52

66

81

95

114

128

144

158

175

189

219

249

281

309

100,0050

100,0170

100,0290

100,0400

100,0500

100,0600

100,0700

100,0760

100,1010

100,1160

100,1240

100,1230

100,1270

100,1400

100,1120

100,1100

100,1270

-0,2760

-0,2369

-0,2856

-0,2908

-0,2699

-0,2716

-0,2580

-0,2377

-0,2837

-0,2847

-0,2749

-0,2050

-0,2416

-0,2352

-0,1559

-0,1474

-0,1399

SCADENZA GIORNI PREZZO TASSO %

MERCATI %QUOT.

Corona Ceca

Corona Danese

Corona Islandese

Corona Norvegese

Corona Svedese

Dollaro

Dollaro Australiano

Dollaro Canadese

Dollaro di Hong Kong

Dollaro N. Zelanda

Dollaro Singapore

Fiorino Ungherese

Franco Svizzero

Leu Rumeno

Lev Bulgaro

Lira Turca

Rand Sud Africano

Sterlina

Won Sud Coreano

Yen

27,0220

7,4393

140,0061

9,3330

9,2730

1,1395

1,5544

1,4743

8,8455

1,6746

1,5572

315,0500

1,1053

4,4905

1,9558

3,3446

17,2127

0,7900

1.337,3600

123,3900

3,7007

1,3442

0,7143

1,0715

1,0784

0,8776

0,6433

0,6783

0,1131

0,5972

0,6422

0,3174

0,9047

2.226,9235

0,5113

0,2990

0,0581

1,2659

0,7477

0,8104

100

10

100

10

10

1

1

1

1

1

1

100

1

10000

1

1

1

1

1000

100

+0,0000

+0,0000

+0,0900

-0,2000

-0,0200

-0,2800

+0,2800

+0,1800

-0,2500

+0,2600

+0,3000

+0,4400

-0,1500

-0,2200

+0,0000

+0,2500

+0,6800

+0,1900

-0,1700

+0,9500

X EURO

DESCRIZIONE 09-05-2016 VAR.%

Argento Milano (Euro/kg)

Oro Londra P.M. (Usd/oz)

Oro Milano P.M. (Euro/gr)

502,8250

1.265,2500

36,0690

512,7580

1.289,0000

36,6300

-1,9400

-1,8400

-1,5300

PRECEDENTE

TITOLI PREZZO TITOLI PREZZO TITOLI PREZZO

Autostrade 1.625% 12.06.2023

B.IMI USD Fix Rate 26.06.2022

B.Popolare Sub Tier 2 TV 2022

B.Popolare TF Amm.Per. 11/2020

Banca IMI TF Rublo Russo 8.30%

BNP Arb.TF 10% BRL 02.12.2017

Btp 3.25% 01.09.2046

Btp 4% 01.02.2037

Btp Italia 20.04.2023

Bund 1% 15.08.2025

Cassa D.Prestiti TM 2015-2022

Cct 01.03.2017 Ind

Cct EU Euribor+0.7% 15.12.2022

Cct EU Euribor+1.2% 15.11.2019

Comit 1998/2028 ZC

Ctz ZC 27.02.2017

EBRD ZAR ZC Notes 30.12.2027

EIB BRL 10% Bonds 17.12.2018

EIB MXN 4% Bonds 25.02.2020

EIB SEK 2.75% Bonds 13.11.2023

EIB ZAR 6.00% Bonds 21.10.2019

EIB ZAR 7.50% Bonds 21.12.2018

EIB ZAR 8.50% Bonds 17.09.2024

G.Sachs Fixed Float 26.11.2027

GS Ten-Year USD 3.5% Call.2025

IVS Group 4.5% 15.11.2022

Med.Lombardo 99/2019 3^Rev.Fl.

Mediob.Carattere 2023 LowTier2

Mediob.II Atto 5% 2020LowTier2

Mediob.IV Atto TV 2021 L.Tier2

Mediobanca TV Floor 2015-2025

MPS 2017 TM Cap&Floor BPosta 3

Oat 0.5% 25.05.2025

Obligaciones 1.60% 30.04.2025

RBS Ottobre 19 Royal Fisso-Var

Rep.of Italy 5.375% 15.06.2033

Rep.Polonia 3% Notes 17.3.2023

SG $100 Mln Notes 23.06.2025

Sg 7.25% Idr 375 Mld 29.1.2019

104,2100

104,1100

101,1800

102,3000

99,1800

98,9600

112,3600

126,2500

101,0700

109,2200

100,1400

100,2700

100,7200

103,4100

73,5000

100,1100

37,9400

100,4100

98,8000

111,4400

93,2000

101,0300

95,0400

101,4500

101,1800

103,8600

110,9500

115,3400

109,5700

107,1500

103,2300

101,0700

101,3000

101,7100

99,3300

121,2000

101,0500

100,8000

98,8600

PER. TA. 365TA. 360 PER. TA. 365TA. 360

1 mese

2 mesi

3 mesi

6 mesi

9 mesi

12 mesi

-0,3480

-0,2920

-0,2560

-0,1440

-0,0790

-0,0130

-0,3530

-0,2960

-0,2600

-0,1460

-0,0800

-0,0130

AZIONI AZIONI AZIONIMassimianno

MONETE ACQUISTO VENDITA

Dati elaborati da Bolaffi Metalli Preziosi S.p.a.

Quotazioni del 09-05-2016

Var. %ultima.

Minimianno

Var. %annua.

Prezzochiusura

Cap.mln

Massimianno

Var. %ultima.

Minimianno

Var. %annua.

Prezzochiusura

Cap.mln

Massimianno

Var. %ultima.

Minimianno

Var. %annua.

Prezzochiusura

Cap.mln

Cap.mln

AZIONI Prezzo

chiusura

7,0450

1,0600

8,0350

8,2700

10,4200

2,2640

3,8600

7,2300

0,3800

23,2000

2,6100

3,8680

44,3700

0,5110

12,4400

4,2940

47,1600

3,9000

4,5760

13,5000

4,6000

2,8600

0,4401

2,4000

15,8200

1,2720

4,5860

49,7000

42,0100

1,8480

0,7650

65,9500

8,4900

1,3460

0,7430

0,8850

6,5500

1,7100

12,1000

1,7400

0,7855

50,9000

12,0900

1,8000

1,0500

0,8700

1,6290

12,7000

0,5190

18,0700

7,1000

2,0780

4,0000

7,2550

2,3460

6,8300

3,0500

5,0550

10,7800

0,3379

122,5000

10,0000

10,3200

8,2750

3,4900

14,9500

1,5010

3,1500

1,1500

0,5530

7,6000

8,2500

5,5000

Var. %

ultima.

-0,4200

-1,5800

+1,0700

+0,7900

+1,0700

-4,0700

-5,1600

+0,5600

-1,9100

-2,3200

-1,2900

+0,4700

+1,9800

-5,0200

+0,3200

+0,0500

+0,3600

-0,7600

-4,6700

-0,8800

+1,3200

-1,3800

-0,5400

+1,3500

+2,0600

+0,3900

+3,7600

-1,1900

-0,6900

-4,0500

-0,6500

+0,0000

+5,7300

-3,2400

+1,7800

-4,1200

+0,8500

+1,7300

+0,8300

+0,0600

-1,1900

-0,3900

-0,3300

-0,1100

-1,4100

+0,0000

-0,2400

+2,0100

-0,1000

+0,8900

-0,1400

+0,1000

-0,2000

+0,7600

+2,2700

-1,7300

-0,6500

+0,1000

-3,1400

-0,3200

+0,0800

+0,3500

+0,9800

+0,1200

+1,1600

+0,0000

-3,2200

+3,1400

-1,5400

-7,1400

-0,5200

-0,4200

-3,2500

Minimi

anno

5,7500

0,9450

6,1000

6,7550

9,7350

2,0100

3,5800

6,2400

0,3431

23,2000

2,4280

3,2760

36,9400

0,3584

10,5000

3,4700

32,7800

3,4000

3,3700

12,3500

3,9200

2,5800

0,3750

1,9900

13,8900

1,1730

3,8860

47,0000

35,7500

1,4020

0,6045

55,1500

6,7100

1,1000

0,6075

0,7805

4,1420

1,3570

9,8500

1,4300

0,6320

41,2900

10,4500

1,7470

0,9040

0,7255

1,1340

9,8400

0,3900

15,8300

6,4200

1,3440

3,6400

6,6600

1,9030

6,5250

2,9880

4,4600

8,7500

0,2993

105,0000

9,7800

8,9850

6,7500

3,1480

12,5000

1,2930

2,5900

1,0500

0,4930

7,1450

7,7650

5,0000

Massimi

anno

9,0100

1,4890

10,4500

8,3000

10,7000

2,3920

5,6150

7,8100

0,4322

29,1100

4,0000

4,5700

54,1800

0,5540

15,9200

4,2960

47,5100

4,3320

4,9900

14,1700

5,9050

3,3400

0,6935

2,7320

17,1800

1,4140

7,4300

59,5500

43,2000

1,9850

0,8185

66,0500

8,6850

1,6180

0,8150

1,1060

6,8700

2,3180

12,1000

1,8170

0,8865

52,1500

14,3200

2,1340

1,5000

1,0390

1,8200

13,2900

0,7575

19,0800

9,5050

2,1000

6,0600

7,9950

2,5300

7,5000

3,9400

5,9400

14,8200

0,3679

135,9000

11,4800

14,0000

10,5500

3,8700

15,6800

2,1660

3,3880

1,5820

0,6500

8,1300

10,0400

6,0650

Var. %

annua.

-17,7500

-28,8100

+31,7200

+3,4400

+5,5700

+3,6600

-31,2600

-6,3500

-12,0800

-19,5300

-32,8400

-13,0800

-18,1100

-1,0600

-21,8600

+9,6000

+5,5500

-5,3400

+0,1300

-2,8800

-22,1000

-14,0600

-36,5400

+11,5200

-3,5400

-10,0400

-38,2800

-16,5400

+4,5000

-6,9000

-0,5800

+9,9200

-0,2400

-16,4000

-2,1700

-19,9800

+2,6600

-26,2300

+11,5200

+0,8700

-11,3900

+6,0600

-15,5700

-15,6500

-30,0000

-16,2700

+1,1800

-2,6800

-30,2900

-5,2900

-25,3000

+22,0900

-33,0500

-9,2600

-4,4000

-6,4400

-13,3500

-14,7600

-27,2600

-8,1500

-2,7000

-11,8900

-20,0600

-16,8800

-8,1600

-4,2900

-30,7000

-7,0200

-27,3100

-14,9200

-6,5200

-17,8300

-9,3200

Acotel Group

Aeffe

Aeroporto Marconi di Bologna

Amplifon

Ansaldo Sts

Ascopiave

Astaldi

B&C Speakers

Banca Finnat

Banca Ifis

Banca Sistema

Banzai

BB Biotech

BE

Biesse

Bolzoni

Brembo

CAD IT

Cairo Communication

Cembre

Cementir

Centrale del Latte di Torino

D'Amico

Dada

Datalogic

Dea Capital

Digital Bros

Ei Towers

EL.EN.

Elica

Emak

Engineering

Esprinet

Eurotech

Exprivia

Falck Renewables

Fidia

Fiera Milano

Fila

Gefran

IGD

Ima

Interpump

Irce

Isagro

Isagro Azioni Sviluppo

It Way

La Doria

Landi Renzo

Marr

Massimo Zanetti Beverage

Moleskine

Mondo TV

Mutuionline

Nice

Openjobmetis

Panariagroup

Poligrafica S.Faustino

Prima Industrie

Reno De Medici

Reply

Sabaf

Saes Getters

Saes Getters rnc

Servizi Italia

Sesa

Sogefi

Tamburi

TerniEnergia

Tesmec

TXT e-solutions

Vittoria Assicurazioni

Zignago Vetro

STAR

-

-

-

-

-

-

A

B

C

D

E

F

G

H

I

J

K

L

M

N

O

P

R

S

T

U

V

W

Y

Z

Il Mercato Azionario del 09-05-2016Il Mercato Azionario del 09-05-2016

BORSE ESTEREBORSE ESTERE

QUOTAZIONI BOTQUOTAZIONI BOT

CAMBI VALUTECAMBI VALUTE

METALLI PREZIOSIMETALLI PREZIOSI

OBBLIGAZIONI 09-05-2016OBBLIGAZIONI 09-05-2016

EURIBOREURIBOR

MONETE AUREEMONETE AUREE

(Prezzi vendita in $ per oncia). Un'oncia Troy=gr.31,1035

Marengo

Sterlina

4 Ducati

20 $ Liberty

Krugerrand

50 Pesos

203,17

256,13

481,77

1.053,04

1.088,98

1.312,28

223,91

282,26

530,93

1.160,49

1.200,10

1.446,19

29

114

290

1865

2084

531

380

80

138

1248

210

159

2629

69

341

112

3150

35

358

230

732

29

189

40

925

390

65

1405

203

117

125

824

445

48

39

258

34

123

419

25

639

1909

1316

51

26

12

13

394

58

1202

244

441

111

287

272

94

138

6

113

128

1146

115

151

61

111

234

178

466

46

59

99

556

484

A.S. Roma

A2A

Acea

Acsm-Agam

Aedes

Aegon

Ageas

Agronomia

Ahold Kon

Alba

Alcatel Lucent

Alerion

Allianz SE

Ambienthesis

Ambromobiliare

Anima Holding

ASTM

Atlantia

Autogrill Spa

Autostrade Meridionali

Axa SA

Azimut

Banca Carige

Banca Carige ris

Banca Generali

Banca Intermobiliare

Banca Mediolanum

Banca Monte Paschi Siena

Banca Pop. Emilia Romagna

Banca Popolare di Milano

Banca Popolare di Sondrio

Banca Profilo

Banco di Desio e Brianza

Banco di Desio e Brianza rnc

Banco di Sardegna risp

Banco Popolare

Banco Santander

Basf

Basicnet

Bastogi

Bayer

Beghelli

Beni Stabili

Best Union Company

Bialetti Industrie

Biancamano

Bio On

Biodue

Bioera

BMW

BNP Paribas

Boero

Bonifiche Ferraresi

Borgosesia

Borgosesia r

Brioschi

Brunello Cucinelli

Buzzi Unicem

Buzzi Unicem rnc

Caleffi

Caltagirone

Caltagirone Editore

Campari

Carraro

Carrefour

Cattolica Assicurazioni

CdR Advance Capital

Cerved Information Solutions

CHL

CIA

Cir

Class Editori

CNH Industrial

Cofide

Conafi Prestito'

Credem

Credit Agricole

Credito Valtellinese

CSP

CTI Biopharma

Daimler

Damiani

Danieli

Danieli rnc

Danone

De' Longhi

Deutsche Bank

Deutsche Telekom

Diasorin

Digital Magics

DigiTouch

DMail Group

E.ON

Ed. L'Espresso

Edison rnc

EEMS

Enel

Enertronica

Enervit

ENGIE

ENI

ERG

Ergycapital

Eukedos

EXOR

Ferrari

Fiat Chrysler Automobiles

Fincantieri

Finecobank

Fintel Energia Group

First Capital

FNM

Frendy Energy

Fullsix

Gabetti Property Solutions

Gas Plus

Generali

Geox

Glenalta Food

Gruppo Ceramiche Ricchetti

Gruppo Waste Italia

Hera

I Grandi Viaggi

IKF

Il Sole 24 Ore

IMMSI

Imvest

Industria e Innovazione

Ing Groep NV

Intek Group

Intek Group risp

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo rnc

Investimenti e Sviluppo

Iren

Italcementi

Italia Independent

Italmobiliare

Italmobiliare rnc

Juventus FC

K.R.Energy

Kering

Ki Group

L'Oreal

Leonardo-Finmeccanica

Leone Film Group

Lucisano Media Group

Luxottica

LVenture Group

Lvmh

M&C

Mailup

Maire Tecnimont

MC-link

Mediacontech

Mediaset

Mediobanca

Meridie

Methorios Capital

Mid Industry Capital

Mittel

Molmed

Moncler

Mondadori

Mondo TV France

Monrif

MP7 Italia

Munich Re Ag

Net Insurance

Neurosoft

Noemalife

Nokia Corporation

Notorious Pictures

Nova Re

Olidata

Orange

OVS

Parmalat

Philips NV

Piaggio

Pierrel

Pininfarina

Piquadro

Poligrafici Editoriale

Poligrafici Printing

Poste Italiane

Prelios

Premuda ord

Primi Sui Motori

Prysmian

Rai Way

Ratti

RCS Mediagroup ord

Recordati

Renault

Retelit

Risanamento

Rosss

RWE

S.S. Lazio

Safilo Group

Saipem

Saipem rnc

Salini Impregilo

Salini Impregilo rnc

Salvatore Ferragamo

Sanofi

SAP

Saras

Save

Seat Pagine Gialle ord

Seat Pagine Gialle R

SIAS

Siemens

Sintesi

Snai

Snam

Societe Generale

Sol

Stefanel

Stefanel rcv

STMicroelectronics

TAS

TBS Group

TE Wind

Telecom Italia

Telecom Italia R

Telefonica

Tenaris

Terna

Tiscali

Tod's

Toscana Aeroporti

Total

Trevi

UBI Banca

UniCredit

UniCredit rnc

Unilever

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2,6580

0,9250

0,0527

0,6450

0,4680

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0,3006

12,5800

0,3164

0,4817

3,0880

2,8340

0,2732

1,6150

10,4300

26,2000

42,1000

29,9000

0,2850

0,6710

167,3000

3,1000

168,5000

12,9000

3,0100

2,0840

60,4000

0,7475

160,5000

0,1539

2,5000

2,7200

6,0300

1,6500

4,0220

8,8850

0,1151

0,2510

4,6000

1,5740

0,3874

15,7000

1,0390

0,1807

0,2657

2,1700

185,5000

17,9800

1,7000

7,8100

6,9200

2,0720

0,5540

0,1991

16,5400

6,4200

2,4560

25,5700

2,3260

0,5490

3,7000

1,3880

0,2588

0,2810

7,2000

0,2694

0,1886

3,3917

20,6900

4,7860

2,5780

0,6480

24,3700

94,1000

0,6640

0,1256

0,9500

13,0900

0,5235

10,7100

0,9429

9,5000

4,0100

9,5100

22,8100

79,9500

74,4000

1,9520

13,4600

0,0035

320,0000

9,8000

96,5500

0,0355

0,8925

5,5300

43,3200

8,2600

0,2386

145,0000

6,2700

0,5275

1,6100

0,5390

1,1750

0,9510

10,4900

12,2300

5,0800

0,0577

73,7500

15,5000

45,0000

1,8300

6,2000

5,1350

8,2900

41,4400

4,7640

2,3600

21,9161

1,2980

0,3668

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34,5500

0,0402

0,2095

-12,4400

-3,1900

-9,5100

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-33,7300

-14,7900

+12,3700

-38,2700

-5,2100

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-17,6000

-46,9300

+4,2400

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-22,3600

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-44,2800

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-10,1900

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-45,6000

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-21,0700

-6,3400

-69,1200

-54,3200

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-

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2

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1809

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-

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295

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2009

-

642

37

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-

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-

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23

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376

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39548

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-

48625

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7835

7313

8500

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20169

697

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6

39430

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2009

1

1864

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0

14

-

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28

4

5

-

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3773

1

1782

13

3349

-

-

1352

708

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2

2016

-

1

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18641

-

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16

0

4294

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64

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4138

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9845

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-

2484

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36

4

1

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0

0

0

2087

8

1

GIUSEPPE BOTTEROil punto

Le banche in caduta libera zavorrano Piazza Affari, lapeggiore tra le Borse europee. A Milano l’indice Ftse

Mib arretra dello 0,88% a 17.685 punti, l’All Share dello 0,76per cento. La maglia nera è il Banco Popolare (-8,75%) assie-me alla «futura sposa» Bpm (-7,04%), Montepaschi (-7,56%),Popolare dell’Emilia Romagna (-4,51%), Ubi (-3,64%) e Cari-ge (-3,92%). In decisa controtendenza Mediolanum (+2,31%)mentre, fuori dal comparto, cade Saipem (-4,53%) in seguitoalla bocciatura arrivata venerdì sera da parte di Standard &Poor’s. Brilla invece Campari (+2,94%) dopo i conti del pri-mo trimestre che hanno mostrato un utile prima delle impo-ste pari a 40,2 milioni di euro, in crescita del 26,1 per cento.Bene anche il lusso con Salvatore Ferragamo (+2,3%), Yoox(+1,69%), Luxottica (+1,15%) e Moncler (+0,7%).

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

CROLLANO BANCO POPOLARE E BPM

BENE CAMPARI CON FERRAGAMO E YOOX

Industria e Innovazione+7,26%

Mar Gio Ven LunMerMar Gio Ven LunMer

0,2365

Banco Popolare -8,75%4,996

IL MIGLIORE IL PEGGIORE

Italmobiliare compra ClessidraOperazione da 20 milioni

Italmobiliare ha acquistato ClessidraSgr, valutata 20 milioni di euro. La hol-ding della famiglia Pesenti ha rilevato laquota del private equity detenuta daglieredi del fondatore Claudio Sposito, cir-ca il 70%, e la restante quota dal mana-gement, acquisendo di fatto il controllototale della società. La finalizzazionedell’operazione, il cui progetto era statoannunciato lo scorso 26 aprile, è subor-dinata alle approvazioni da parte dellecompetenti Autorità e dei sottoscrittoridel Fondo Clessidra Capital Partners III.Per Italmobiliare l’operazione Clessidra«rientra in una visione di ampia politicadi diversificazione del proprio portafo-glio di investimenti e rappresenta una si-gnificativa opportunità di sviluppo».

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Enel, in tre mesi l’utile supera i 900 milioni (+16%)

L’Enel ha chiuso il primo trimestre del 2016con un risultato netto di 939 milioni(+15,9%) e un utile netto ordinario a 795 mi-lioni di euro (-1,9%). I ricavi ammontano a 17,8 miliardi (-10,5%) a causa, spiega il grup-po, di minori vendite nei mercati maturi,minori attività di trading ed effetto cambi negativo. L’ad Francesco Starace, che con-ferma gli obiettivi del 2016, parla di «pro-gressi molto buoni rispetto al piano strate-gico». «Abbiamo aggiunto al nostro mix di generazione altra capacità da fonti rinno-vabili e realizzato l’integrazione di EnelGreen Power all’interno del gruppo. Il pro-cesso di semplificazione societaria in Ame-rica Latina continua a segnare progressi - aggiunge - e contiamo di portarlo a compi-mento nella seconda metà dell’anno».

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

LEGENDA

AZIONI: Il prezzo di chiusura rappresenta l’ultima quotazionedei titoli al termine della giornata di scambi. EURIBOR: è il tassointerbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro.

Page 24: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

24 .Lettere e Commenti .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

LA GARANTE DEL LETTORE

ANNA MASERA

Ai lettori stanno a cuorele fonti delle notizie: agiudicare dai primi ri-

sultati del questionario online «Migliora La Stampa» su La-Stampa.it, è una questione cru-ciale per migliorare la credibili-tà del giornale e dei giornalisti eguadagnare la fiducia dei letto-ri. Un primo passo può essere quello di adottare regole chiare sull’uso delle fonti anonime.

Il «New York Times» haadottato una linea a riguardopoco più di un mese fa: «L’usodelle fonti anonime è a voltecruciale per la nostra missio-ne, ma mette a rischio la fidu-cia dei lettori nei nostri con-fronti» recita una email delladirezione a tutti i giornalisti.«Garantire l’anonimato cipermette di rivelare atrocitàcommesse da gruppi terrori-stici, abusi da parte di gover-ni, e altre situazioni in cui lefonti possono rischiare la lo-ro vita, la loro libertà o la lorocarriera se non sono protet-te. Quindi su argomenti cheriguardano la sicurezza na-zionale, possono essere inevi-tabili. Ma in altri casi, i lettorichiedono se l’anonimato per-

mette di dare un taglio di partealle storie che vengono raccon-tate. È capitato che alcune in-formazioni arrivate da fontianonime siano state pubblica-te senza interrogarsi abba-stanza sulla loro attendibilità,e che si siano poi rivelate sba-gliate. L’uso di fonti anonime inarticoli di routine che riguar-dano la politica, l’economia ealtre storie mette a dura provala credibilità del giornale con ilettori. Per questo serve più at-tenzione a riguardo: d’ora inpoi i caporedattori devono ap-provarle. Il materiale che deri-va da fonti anonime deve ri-guardare vere informazioni,non voci o speculazioni, devo-no essere rilevanti non rincor-rere il pettegolezzo, e devonoessere attendibili: il giornale cideve poter mettere la faccia».

Il direttore de «La Stampa»Maurizio Molinari conferma di essere d’accordo: «Le fonti ano-nime possono essere usate solo come “ultima risorsa”, indican-do la citazione fra virgolette, ag-giungendo elementi che ne de-scrivano l’origine in maniera ge-nerica e mettendo al corrente il caporedattore competente dichi si tratta».

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Fonti anonimenegli articoli,serve prudenza

c.contatti

Le lettere vanno inviate aLA STAMPA Via Lugaro 15,10126 Torino

E-MAIL:

[email protected]

Anna MaseraGarante del lettore:

[email protected]

FAX: 011 6568924

SECONDO ME

Quando incontro qualcuno che leg-ge - ho scritto una volta - mi paresempre un piccolo miracolo. C’èchi è rimasto perplesso: un mira-

colo? Sì, ribadisco. Pensateci: sono moltedi più le ragioni per non essere lettori, ri-spetto a quelle per esserlo. La lettura ètirannica, richiede parecchia concentra-zione, pretende una scelta. E scegliereuna storia scritta fra milioni di storie nonscritte, non è così automatico, non più.

I nostri comodini testimoniano questascelta, sono diventati gli avamposti diuna passione lenta, controtempo. Anco-ra contagiosa, nonostante tutto: meglioperò se spostiamo l’accento dal generico«io leggo perché» - lo slogan scelto per lacampagna di promozione della lettura - aun più preciso «io leggo cosa».

Non contano tanto le enunciazioni ge-nerali, i motivi «nobili», contano le espe-rienze concrete. Sto leggendo questo li-bro, mi appassiona. Ho scoperto questoautore, è una sorpresa. Peccato che suisocial il malumore dominante spinga a parlare soprattutto di ciò che non ci pia-ce. Sparare a zero è unosport diffuso, dà dipen-denza e compiacimento.

Nella settimana del Sa-lone del Libro che apre gio-vedì, mi piacerebbe in que-sto spazio invertire la ten-denza. Chiedervi di raccon-tare che cosa c’è sul vostro comodino, che cosa vi sta appassionando, che cosa vi spinge a restare svegli an-

cora un po’ la notte. E poi: come è arrivato sul vostro comodino proprio quel libro? Unacquisto casuale, un regalo, un consiglio, una recensione letta, un classico che aspet-tava da troppo nella biblioteca di casa?

Che si tratti di volumi arresi alla polve-re o di un e-reader, sarebbe bello indaga-re il rapporto fra ciò che stiamo leggendoe le nostre giornate. Che tipo di rapportoè? Misterioso, talvolta anche magico. Peresempio: la voce di Lucy Barton, la prota-gonista del nuovo romanzo di ElizabethStrout («Mi chiamo Lucy Barton», Ei-naudi), è già entrata nel mio campo sono-ro, la riconosco, la aspetto. Così comequella dell’autore di «Il bambino nella ne-ve» (Feltrinelli), Wlodek Goldkorn: rac-conta di essersi perso a Katowice, mi per-do anch’io con lui. Comincia così un viag-gio doloroso nella geografia e nella storia.

I libri, questo sì, dilatano il tempo elo spazio, muovono i calendari, e - comespiega Marcello Fois nel suo efficace«Manuale di lettura creativa» (Einau-di) - fanno diventare «attivo» anche ilpassato. Occorre essere però lettori

creativi: «Il lettore crea-tivo - scrive Fois - vuolesorprendersi, esserepreso in contropiede,considerare un punto divista che gli pareva im-possibile. Il lettore crea-tivo vuole amare il libroche non si aspetta».

Avanti allora, lettoricreativi!

www.lastampa.it/lettere

Goldkorn e la Strout mi aspettanosul comodino. Chi c’è sul vostro?

PAOLO DI PAOLO

Nato nel 1983 a Roma, è autore, tra l’altro, di «Dove eravate tutti» (2011, Premio Mondello) e di «Mandami tanta vita»(2013, finalista Premio Strega). Ha scritto per il teatro, per la televisione e libri per bambini. Il suo ultimo romanzo è «Unastoria quasi solo d’amore» (Feltrinelli).

Per segnalare correzioni, critiche e proposte scrivete a:[email protected] o www.lastampa.it/publiceditor

Raccontateci cosa

state leggendoFino a venerdì sarà lo scrittore

Paolo Di Paolo a dialogare con

i lettori sui libri che stanno

leggendo. Perché vi

appassionano? Chi ve li ha

consigliati? Scrivetegli

a [email protected]

REDAZIONE

AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it.ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata.

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La Stampa

LA STAMPAQuotidiano fondato nel 1867

�DIRETTORE RESPONSABILEMAURIZIO MOLINARI

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Le soluzioni dei giochi

TEXAS

Check, perché la situazione è pericolosa e conviene foldare al primo segnale di forza. Anche se esce un 7, chi avesse in mano un J o un 6 chiuderebbe scala; unica carta buona sarebbe il 6, ma le prospettive di vincita sarebbero davvero basse, perché nessuno rischierebbe puntate importanti con quella possibilità di scala in tavola.

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REBUS [4,8,7] AV Ermes, chine EN tra T E = aver meschine entrate

TRAIT D'UNION

SCACCHI

La partita è stata giocata nel torneo di gioco veloce che ha inaugurato il super torneo di Stavanger (Norvegia, aprile 2016), che ha visto come protagonisti Carlsen e Kramnik.Il Nero minaccia matto con Db2, ma la mossa è al Bianco… 1. T:h7+!, R:h7 (obbligata); 2. Dh5+, Dh6 (unica); 3. D:h6 scacco matto! (la Torre nera in g8 blocca la fuga del Re).

PONTE. Ponte di Legno è una nota località turistica alpina in provincia di Brescia; il ponte è una protesi dentaria; il ponte-radio è una connessione senza fili a radiofrequenza; sulle navi, il ponte di coperta è quello che copre le stive; «Il ponte delle spie» è un recente film con Tom Hanks.SFERA. La sfera celeste è una sfera immaginaria su cui proiettare le stelle; la penna a sfera è la biro; Arnaldo Pomodoro è uno scultore famoso per la sua «Sfera bronzea» situata sul lungomare di Pesaro (e molte altre); si definisce sfera d'influenza l'area sulla quale una persona o uno Stato esercitano la loro autorità; il pallone da calcio è spesso definito "la sfera".

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Lettere e Commenti .25�

Non molti giorni fa, Christine La-garde, direttore del Fondo mo-netario internazionale, ha affer-

mato di non volere più sentire parlare diGrexit negli incontri internazionali. È uno scenario, questo il messaggio daWashington, che non va preso in consi-derazione. Per evitarlo, tuttavia, sia laGrecia che l’Europa devono diventare attori più razionali. Lagarde ha scrittoinfatti chiaramente, in una lettera rivol-ta ai ministri delle finanze europei in vi-sta della riunione dell’eurogruppo di ie-ri, che le condizioni imposte alla Greciain cambio degli aiuti finanziari concor-dati nel 2015 non sono realistiche. Il

Fondo esprimecosì le sue riservesul modo in cuigli europei stan-no gestendo lacrisi greca: inparticolare, La-garde «non ritie-ne possibile» cheAtene arrivi aconseguire, a fu-ria di misure vo-tate dal Parla-mento e respintedalla gente, unavanzo primariodi 3,5 miliardi dieuro nel 2018. SeBruxelles vuole ilFondo dalla suaparte deve fissa-re obiettivi soste-

nibili: cosa non facile per un’Europa or-mai abituata a compromessi e rinvii.Resta il punto sostanziale: la Grecia -

per equilibri politici, condizioni econo-miche e resistenze sociali - ha fattoun’enorme fatica ad adottare le misuregià richieste (riforma delle pensioni, ta-gli fiscali) come condizione per lo sbloc-co della nuova tranche del piano di aiutidi 86 miliardi di dollari. Molto più diSpagna, Portogallo e Irlanda, la Greciaè un «paziente» difficile e vulnerabile.Vista dall’esterno, Atene sta facendodei progressi; ma difetta ancora - so-stengono i paesi più rigidi del Nord - diresponsabilità nazionale, sia nella ge-stione della propria economia che neicontrolli dei flussi migratori. Vista daAtene, che punta su una ristrutturazio-ne del debito, l’Europa manca ancora disufficiente solidarietà in entrambi icampi. La combinazione delle due crisirende più difficile la situazione.E quindi - al di là del mezzo passo in

avanti dell’Eurogruppo - conviene tor-nare a riflettere sulla domanda di fon-

do: la Grecia, con il suo 3% scarso del Pileuropeo, è un problema sistemico perl’Unione? Mentre si discute di Brexit, stiamo in effetti trascurando un poten-ziale rischio Grexit?Brexit (possibile ma improbabile) e

Grexit (improbabile e basta) avrebberouna natura diversa, naturalmente. Nelcaso della Gran Bretagna, l’uscita even-tuale segnerebbe una sorta di ritornoall’anima «insulare» dello United Kin-gdom, che indebolirebbe entrambi, Uke Ue: ci vorranno anni prima di riuscirea regolare di nuovo gli accordi economi-ci e commerciali fra Londra e l’Europacontinentale. Uno scenario Grexit sa-rebbe molto meno rilevante per il dina-mismo del mercato unico; si trattereb-be, tuttavia, della prima vera fratturadella zona euro. Per questa ragione - ladimostrazione tangibile che si può tor-nare indietro dalla moneta unica -Grexit avrebbe probabilmente un signi-ficato simbolico e politico ancora più ri-levante di Brexit. E se le due questioni sisommassero, sarebbe la fine dell’Ue percome la conosciamo oggi. Si aprirebbein modo molto più esplicito, invece, il di-battito semi-nascosto che aleggia daanni: la costruzione di un’euro-zona piùpiccola e più coesa, che graviti sull’areatedesca allargata, associandovi la Fran-cia e i paesi in grado di essere parte diun «nucleo duro». Quella «Kern-Euro-pa» immaginata due decenni fa dall’at-tuale ministro delle Finanze tedesco,Wolfgang Schäuble, e mai davvero ab-bandonata come ipotesi di scuola.Per l’Italia, questo scenario evoca da

sempre un rischio di esclusione: tantopiù nelle condizioni di oggi, quando lacrisi economica greca e la crisi diSchengen tendono a rafforzarsi a vi-cenda, «esponendo» i Paesi mediterra-nei. In questa Europa che vive di fortipulsioni nazionali e di decisioni comunilente e sempre parziali, l’Italia ha ilpreciso interesse ad evitare che l’Ue sispacchi sull’asse Nord-Sud. Il rischioesclusione non va d’altra parte esage-rato, fino a diventare una sindrome:l’importanza comparativa dell’econo-mia italiana fa sì che un euro senzal’Italia non converrebbe alla Francia né alla Germania stessa. E segnerebbe,prevedibilmente, la fine vera e propriadella moneta unica. Tutto questo non èparticolarmente consolante e non eli-mina il dato di fondo. Il nostro paesedeve comunque prepararsi ad affron-tare quella che potrà diventare la pri-ma conseguenza di un’Europa che co-minci a perdere dei pezzi: la spinta ver-so un’Unione ancora più differenziata,con un nucleo portante ristretto di cuil’Italia deve avere la forza economica epolitica di essere parte.

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UE, LA SFIDAPER IL NUCLEO

RISTRETTOMARTA DASSÙ

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

VLADIMIRO ZAGREBELSKY

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Riforma che, approvata dalParlamento, sarà sottopo-sta a referendum per la sua

conferma o reiezione. Anche al-l’interno della magistratura, lapresa di posizione politica singolao collettiva da parte dei magistra-ti è oggetto di opposte valutazioni,che risalgono già alla fine degliAnni 60, quando l’associazioni-smo giudiziario si fece vivace (edanche fecondo). La rivendicazio-ne del diritto di prendere posizio-ne e partecipare alla lotta politicafu ed è rimasta un singolare carat-tere proprio del gruppo di Magi-stratura Democratica. Ora la questione si ripresenta e

tende a essere discussa secondo loschema che oppone il lecito (una li-bertà) all’illecito (una violazione sanzionabile). Si tratta di uno sche-ma ormai prevalente nel dibattitopolitico italiano, ove spesso le con-dotte che non sono sanzionate (pe-nalmente, con sentenze definitive)sono ritenute lecite e senza alcunapossibile conseguenza. Così, in di-fesa delle prese di posizione dei magistrati, si fa valere il diritto allalibertà di espressione, garantito atutti dalla Costituzione. Si trattaperò di un diritto che non è privo dilimiti, che non riguardano solo imagistrati. Ma soprattutto la ridu-zione della questione al piano deldiritto, nella sua veste sanzionato-ria, distoglie l’attenzione (e la pole-mica) dal terreno più rilevante, cheindica invece i cardini del tema nel-l’opposizione tra l’opportuno el’inopportuno. Per chiarezza va detto che quest’ultimo terreno èanche più delicato e importante delprimo legato alla sola legalità/san-zionabilità. Che non tutto ciò che èlecito sia anche opportuno è affer-mazione ovvia, così come lo è la se-verità della condanna di una con-dotta inopportuna, che può essereaddirittura maggiore di quella di-pendente dalla sola legalità.Piuttosto che la distinzione tra

le dichiarazioni di carattere politi-co e quelle che politiche non sareb-bero, bisognerebbe considerare illegame che la condotta del magi-strato ha con la sua funzione, pervedere se questa sia utilmente ri-chiamata o sia invece strumenta-lizzata. Il primo caso si ha quandol’intervento del magistrato riguar-da ciò che è legato alla sua specifi-ca esperienza, che altri non po-trebbe avere. Così ad esempio le Commissioni parlamentari proce-

dono ad audizione di magistrati sutemi su cui la loro esperienza è ri-levante. I magistrati poi da semprecollaborano efficacemente a rivi-ste e convegni giuridici. Ma l’inter-vento del magistrato nel largopubblico su problemi di natura ge-nerale, proprio perché espressivodella sua esperienza, è non solo le-cito ma anche utile a formareun’opinione pubblica consapevole.Un esempio può essere quello re-cente che ha visto magistrati di-chiarare e attestare che è inutile eanzi controproducente il manteni-mento del reato di ingresso illegalenel territorio dello Stato. Ma, venendo all’intervento di

magistrati nel dibattito attorno al-la riforma della Costituzione, qualeè il legame di esperienza che giusti-fica le prese di posizione? Prese diposizione che sono naturalmente di natura politica e non tecnica. Es-se, anche se fatte da singoli, coin-volgono la magistratura nella con-trapposizione al Parlamento e alGoverno fattosi costituente, nel-l’appello al popolo cui appartiene lasovranità. Senza offesa per chi hagià pubblicizzato la sua posizione,è difficile attendersi da parte del magistrato argomenti nuovi o piùefficacemente esposti, rispetto a quelli che già tanti e tanto autore-voli esperti hanno reso pubblici. Eallora c’è da chiedersi quale sial’apporto dato al dibattito dal fattoche chi parla è un magistrato. Larisposta rinvia alla qualità stessadi chi interviene, alla funzione svol-ta, alla credibilità assegnata allaistituzione di cui il magistrato èparte. In assenza di argomentazio-ni radicate nell’esperienza specifi-ca del magistrato, la diversità del-l’intervento del magistrato - e tan-to più di un gruppo - sta proprionella chiamata in appoggio della funzione giudiziaria svolta. Non sitratta dunque di messa a disposi-zione del dibattito pubblico di ciòche si è appreso e maturato nel-l’esercizio delle funzioni svolte, madi uso improprio della particolarefunzione che la Costituzione asse-gna alla magistratura. Che que-st’ultima sia impropriamente e inopportunamente messa in cam-po, sperando che pesi nella discus-sione, è dimostrato dal fatto che nessun media che dia conto di in-terventi di magistrati ometta di ci-tarne la funzione (procuratore del-la Repubblica, giudice, consiglieredel Csm, ecc.): non parla infatti ilcittadino, ma il magistrato in quan-to tale e perché è tale. Sarebbe be-ne che non lo facesse.

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I MAGISTRATIE L’OPPORTUNITÀ

DEL SILENZIO

Illustrazione di

Irene Bedino

FRONTE SUDL’ITALIA

ALLA PROVA

La lungimiranza è il filoconduttore della primaConferenza Ministeriale

Italia-Africa che si terrà a Ro-ma il 18 maggio con la parteci-pazione di 40 ministri africani.La misurata apertura a

Haftar è subordinata al suo ri-conoscimento del governo di unità nazionale; la Conferenzaè da lungo programmata. La coincidenza è casuale, ma ne potrebbe scaturire l’avvio di una politica italiana per l’Afri-

ca. Sarebbe tempo. Le visite, siadegli ultimi Presidenti della Re-pubblica che del Capo del Go-verno, sono stimoli importantima, senza continuità di seguiti, restano sprazzi.Perché l’Africa e perché

adesso? L’Africa brulica di ener-gie, di spirito imprenditoriale, divoglia di crescere e d’innovare. A lungo guardata esclusiva-mente o come destinataria di assistenza internazionale o co-me serbatoio di risorse naturali,promette il prossimo miracoloeconomico e sociale, motore di capacità produttive e meta d’in-vestimenti, con mercati in

espansione e col dinamismo del-la gioventù demografica. Il XXI secolo è il turno dell’Africa, pur afflitta da un calderone di per-durante povertà, guerre, cam-biamenti climatici e potenziali emergenze sanitarie.Il rovescio della medaglia è

l’Africa fonte di minacce alla si-curezza e stabilità internazio-nale. Verso Nord, le correnti mi-gratorie, i traffici d’ogni genere e le saldature terroristiche di Boko Haram con Isis. Le docu-menta, su queste pagine, il re-portage di Domenico Quirico dal Ciad. Verso Sud, la penetra-zione jihadista, ben oltre la fa-scia sahariana. Le propaggini del proselitismo wahhabita ar-rivano ormai fino in Congo: solo scuole e servizi sanitari e sociali per ora, ma non è dalle madras-se pakistane e afghane che è co-minciato l’indottrinamento di tanti terroristi? Nordafrica mediterraneo e

Africa sub-sahariana si ricon-giungono nell’instabilità. IlSahara non fa più da barriera. E’ diventato in buona parte ter-ra di nessuno, sottratta al con-trollo degli Stati che se lo divido-no. Fino a soli nove anni fa vi passava la Parigi-Dakar. Chi lo rischierebbe oggi? Il rally ha ce-duto il passo ai terroristi e ai trafficanti. In paraggi dove ci avventuravamo con tranquillità si viaggia oggi senza rete, a no-stro rischio e pericolo.Il Mediterraneo è confine e

ponte verso questa nuova e magmatica Africa. L’Italia, in prima linea, deve pensare a una politica africana senza sempreaspettare l’imbeccata europea. Le crisi e minacce contingenti richiedono un approccio reali-stico, le potenzialità e il futuro del continente una visione stra-tegica. Fra le emergenze è in te-sta la Libia. Non basta dire che deve rimanere unita. Se le spin-

te centrifughe, quali quelle del governo di Tobruk, non vengo-no imbrigliate, e se la comunità internazionale si spacca fra so-stenitori di al Sarraj e di Haftar, come aspettarci che i libici si ri-concilino? Entra qui in gioco la nostra

capacità di lavorare sulla crisilibica anche con l’Egitto, mal-grado la grave controversia sul-la scomparsa di Giulio Regeni. La politica estera richiede tal-volta i compartimenti stagni. Russia e Stati Uniti sono ai ferricorti sull’Ucraina, ma collabo-rano su Iran e Siria. Dopo l’ab-battimento del Sukhoi russo da parte turca, Erdogan e Putin, teste dure se mai ve ne sono, hanno sì richiamato i rispettivi ambasciatori, ma li hanno poi rapidamente rinviati in sede e, nell’adottare sanzioni, hanno scientemente evitato quelle re-ciprocamente più dannose. L’Italia deve imparare.

Avevamo una politica africa-na quando l’Africa era meno im-portante. Negli Anni 80 aveva-mo la cooperazione, con l’inizia-tiva contro la fame e la desertifi-cazione in Sahel, con program-mi avanzati nel Corno d’Africa, in Mozambico, in Senegal, a Ca-po Verde. Abbiamo seminato,ma non raccolto. Quando l’Afri-ca ha cominciato a crescere ab-biamo chiuso i rubinetti e co-minciato la miope chiusura di ambasciate: ne abbiamo meno che non negli Anni 70 quando il continente era in letargo po-stcoloniale. La Conferenza del18 maggio a Roma, co-presiedu-ta da Moussa Faki Mahamat, ministro degli Esteri di quel Ciad che è crocevia d’immigra-zione illegale e di traffici, può se-gnare il punto di svolta.Auguriamocelo: è ora che

l’Italia abbia una politicaafricana.

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STEFANO STEFANINI

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Page 26: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

ANTONIO SCURATI

Un orrore al giornoleva il rimorso di torno

Le grandi tragedie del nostro tempo ci appassionanoperché investono la nostra facoltà immaginativa

lasciando inattiva quella morale: dal nuovo saggio di Scurati

Migranti siriani davanti alla barriera di filo spinato alla frontiera con la Turchia, a Akcakale, in una foto del giugno 2015.Sotto, il corpo del piccolo Aylan Kurdi, 3 anni, morto nell’Egeo mentre con la famiglia cercava di raggiungere Kos da Bodrum: una fotoche la scorsa estate ha sconvolto il mondo

Il testo che proponiamoin questa pagina è tratto

dal nuovo libro di AntonioScurati (foto) Dal tragicoall’osceno. Raccontare la

morte nel XXI secolo(Bompiani, pp. 256, € 13),

in cui l’autore, analizzandoromanzi, film, foto e tv,

mette sotto accusa il falsosenso umanitario

di una società che riesce avivere nello spazio protettodel proprio mondo e nellapalude insanguinata di

apocalissi lontane.Il saggio sarà presentato

al Salone del Libro,Caffè letterario, sabatoalle ore 20. Con Scurati,

il condirettore dellaStampa Massimo Russo

Nella primavera del2007 è accaduto chemolti cittadini degli

Stati Uniti d’America, como-damente seduti ai tavolini diStarbucks, abbiano sorseggia-to il loro finto espresso mac-chiato-caldo mentre leggeva-no di corpi dilaniati su cui vo-lano sciami di mosche «tal-mente eccitate e intossicateche vanno a morire gettandosinelle pozze di sangue».Il libro più venduto negli

Stati Uniti nella primavera del2007 fu, infatti, Memorie di unbambino soldato, di IshmaelBeah, in cui l’autore rievocavala sua adolescenza di guerrie-ro e assassino, arruolato a for-za dai ribelli durante la guerracivile del 1993 in Sierra Leone.Beah aveva tredici anni quan-do, nel silenzio della comunitàinternazionale e dei mass me-dia, i ribelli s’impadronironodella zona diamantifera e v’in-staurarono un regno del terro-re, amputando gambe, brac-cia, orecchie e naso a più ditrentamila persone. Quattor-dici anni dopo, le sue memorieappaiono in Usa con un’im-pressionante prima tiratura escalano immediatamente leclassifiche di vendita. Perfinola catena Starbucks, uno dei simboli internazionali del-l’iperconsumismo gaudente -pur vendendo caffè, non libri -ne prenota 100.000 copie. Come si spiega un parados-

so del genere? Con un risvegliodella coscienza di un popolo fi-no ad allora indifferente alletragedie africane e poi, tutto a un tratto, attento e partecipe? Salman Rushdie ha una sua

spiegazione per lo straordina-rio successo che, sempre più spesso, ottengono negli Stati Uniti e nel resto del mondo oc-cidentale i libri che raccontano

le sofferenze di popolazioni coin-volte in guerre o in tragedie uma-nitarie lontane e dimenticate: gli occidentali sopperirebbero al lo-ro bisogno di sapere, disatteso dagiornali e tv, ricorrendo alla lette-ratura. Auguriamoci che Ru-shdie abbia ragione, ma qualcosa non torna nella sua spiegazione.

I criteri di notiziabilitàÈ risaputo, oramai, che i criteri di notiziabilità - quel complesso di requisiti che gli eventi devonoavere per diventare notizie - nonsono relativi soltanto al fatto insé ma anche, e soprattutto, almodo in cui è organizzato il lavo-ro giornalistico, al linguaggiospecifico del mezzo che presen-ta la notizia, alla notizia in quan-to prodotto da vendere sul mer-cato dell’informazione. La «na-zionalizzazione» e la «persona-lizzazione» aumentano il valoredi notiziabilità di un accadimen-to perché suscitano l’interessedel pubblico e perché consento-no di inserire il fatto in una strut-tura narrativa drammatica. Per questi motivi, si parla di

una malattia africana solo secolpisce un italiano, o s’informa

efficacemente sulla tragedia diun popolo solo se riconducibileal dramma di un solo individuocome nel caso del povero, picco-lo Aylan per la tragedia del po-polo siriano. Ma, anche standocosì le cose, sorprende che imezzi d’informazione non tro-vino il modo di raccontare informe avvincenti la crisi ali-mentare in Etiopia che spingemasse di migranti verso l’Euro-pa o l’endemica emergenza cri-minale in Campania; stupisceche i direttori di giornali e tg si-ano più cinici dei loro lettori espettatori, i quali poi corrono acentinaia di migliaia a compra-re i libri di Beah o di Saviano.Verosimilmente, il problema

sta altrove. La faction, oggi tanto di moda, l’impasto di artifici drammaturgici e materia narra-tiva ad alto tasso di contenuti in-formativi, forse non indica un de-siderio del pubblico di essere messo di fronte alla tragedia del-l’Africa, della Siria o della camor-ra. Al contrario, l’esperienza che si fa, a livello di consumo di mas-sa, di guerre, pandemie, crisi umanitarie, quando filtrate da un docudrama o da un romanzo-veri-

tà, forse rientra anch’essa in quel-la diffusissima cultura del diniegoche consente a tutti noi di restareinerti di fronte alle immagini del dolore trasmesse ogni giorno dai mass media e ai nostri governi di negare le loro responsabilità di fronte agli orrori, accadano essi in luoghi remoti del mondo o en-tro i confini del «nostro» mondo.

La denegazioneForse si tratta ancora di quel meccanismo psichico cheFreud definiva denegazione: unritorno soltanto parziale del ri-mosso. Le grandi tragedie delnostro tempo, rimosse per de-cenni dalla coscienza collettivaperché oscurate dai mezzi d’in-formazione, avrebbero nella fac-tion un ritorno solo affabulato-rio. Investirebbero, cioè, in pie-no la facoltà immaginativa deilettori, lasciando però inattivele facoltà intellettive e morali. Gli orrori reali supererebbe-

ro, così, il doppio filtro di rifiutoe disinteresse ma a patto di es-sere fruiti con le modalità deiprodotti di finzione. Le accoratedenunce verrebbero in soccor-so al diniego funzionando come

«allucinazioni positive» (fanta-sie, miti, favole), rischiando cosìdi fornirci un alibi per continua-re a rimanere inerti sul pianodell’agire politico e civile. Comea dire: dopo che la mia nazione,e io stesso, abbiamo colpevol-mente ignorato le tragedie afri-cane o mediorientali, e conti-nuiamo a farlo anche ora, mi pu-rifico la coscienza appassionan-domi al singolo caso, ben rac-contato, di un ex bambino guer-riero o di un bambino cadavere.Insomma, una forma più sottile,e più perversa, di rimozione. Questa sofisticata forma di re-

missività nei confronti della sof-ferenza mediatizzata di popoli stranieri, la ritroveremmo poi al-l’opera anche di fronte alla soffe-renza del nostro popolo. Non si spiegherebbe altrimenti come la coscienza europea abbia potuto digerire nel giro di pochi mesi il presunto trauma per le stragi di Parigi dello scorso novembre e stia facendo lo stesso con quelle di Bruxelles dello scorso marzo.© 2016 Rizzoli Libri SpA /Bompiani

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Al Salone

del Libro

SOCIETA’&&CULTURA

SPETTACOLI

UMIT BEKTAS/REUTERS NILUFER DEMIR/DHA/AP

Addio a Beaussant, scrittore e musicologoÈ morto a 86 anni lo scrittore e musicologo francese Philippe Beaussant, studioso della musica barocca e raffinato romanziere. Nel 2007 era stato eletto all’Académie Française. Dalla sua biografia di Jean-Baptiste Lully, dal titolo Lully ou le musicien du soleil, che racconta la salita al potere di Luigi XIV vista attraverso gli occhi del compositore, è stato tratto nel 2000 il film Le Roi danse del regista Gérard Corbiau. Tra i suoi libri tradotti in italiano Anche il Re Sole sorge al mattino, pubblicato da Fazi nel 2004.

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MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

Page 27: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

«Consiglio Lazaril-lo da Tormes, unlibro bellissimo

e poco conosciuto, di autoreignoto, scritto nel Cinque-cento: e non paia una stra-nezza. È un libro universa-le. Ora lo si può trovare fa-cilmente in varie edizioni.Io l’ho letto tantissimi annifa nella vecchia Bur, e nonsono più riuscita a dimenticarlo. Perché è unlibro per ragazzi e per adulti, non fa differenza;è piccolo, agile, molto moderno, arguto. Laza-rillo inaugura la tradizione dei “picari”, dei fur-fantelli astuti e beffardi; è un ragazzino del po-polo che si arrangia, sempre in movimento,sempre famelico, e scopre gli aspetti più varidel mondo.

«Combatte con l’ingegnosità la condizione,comune allora come adesso, di essere molto poveri. Parla della Spagna di cinque secoli fa, eanche del nostro tempo. È un romanzo che famolto ridere e fa pensare, tutto basato sul-l’azione. Credo che potrebbero apprezzarloproprio i ragazzi che non leggono mai un libroperché i loro interessi vanno magari ad altreforme di divertimento, a storie televisive o avideogiochi, basati appunto sull’azione. Comeapprezzerebbero, se non si faranno spaventaredalle dimensioni, Le anime morte di Gogol, ter-ribile e divertente, comico e spietato. Un altrogrande romanzo per ragazzi e per adulti». [M. B.]

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Neppure un libro in dodici mesi tra i 6 e i 17 anniConsigli d’autore per i ragazzi che non leggono

Un rapporto di Save the Children: il fenomeno coinvolge in Italia il 48% dei minori

La rivoluzione semplice di papa FrancescoNell’analisi di Giacomo Galeazzi il Pontefice realizza la “primavera del Concilio”

Un Pontefice che usaparole semplici, chevive in un semplice re-

sidence, che agisce in modi semplici ha bisogno di inter-preti per capire il senso dellasua missione? Pare proprio disì, tanti sono i corrivi e super-ficiali giudizi su Papa France-sco, sia degli agiografi che nefanno un santino per comodeautoassoluzioni, sia degli av-versari, fuori e dentro laChiesa, che tentano di scredi-tarlo con condanne somma-rie, definendolo «comunista»o «pauperista» o «buonista».

Ecco perché è assai utile lalettura del libro del vaticanistadella Stampa, Giacomo Gale-azzi, edito da «Elledici» e inti-tolato Il concilio di papa France-

sco, perché, attraverso un sugge-stivo filo di richiamo al Concilio Vaticano II e alla figura di Gio-vanni XXIII, rivela, con finezza interpretativa, i caratteri della personalità di questo Papa e il si-gnificato del suo pontificato.

La tesi di Galeazzi parte daquello che potremmo chiamare un ossimoro logico: Francesco, proprio perché è il primo Papa che non ha partecipato al Vati-cano secondo, ha come indirizzofondamentale «la realizzazione e l’attualizzazione della prima-vera conciliare». Una tesi che contrasta il luogo co-mune di un periodo storico della Chiesa del tutto concluso e, ormai, da celebrare con un obbligato ossequio reto-rico, più o meno convinto, più o meno ipocrita. Francesco, os-

serva l’autore, ritiene che il Con-cilio, al contrario, sia rimasto largamente inapplicato e che, in-vece di celebrarlo ritualmente, appunto, vada vissuto nella quo-tidiana esperienza pastorale.

Galeazzi, così, sfugge allaconsueta disputa tra chi inter-

preta il suo pontificato come te-stimonianza di una clamorosa«discontinuità» nella storia re-cente della Chiesa e chi si sfor-za di individuarne costante-mente i segnali di una assolutacontinuità con gli immediatipredecessori, perché associa aquella continuità i caratteri di una radicale riforma.

La ricetta del pontificato diPapa Francesco si riassume, agiudizio dell’autore, nell’appli-cazione moderna del Vangelo, cioè la volontà di tornare alla radici del cristianesimo, quei valori che fanno della «miseri-cordia», una specie di parola d’ordine del suo pontificato, non solo «un atteggiamento pa-storale, ma la sostanza stessa del Vangelo di Gesù».

Il richiamo al Concilio con-sente a Galeazzi, anche attra-verso una vasta ricognizione tra le opinioni dei più autorevoliprotagonisti del dibattito eccle-siale, di formulare sottili e inte-ressanti distinzioni tra terminiche si confondono troppo peressere chiarificatori. Quelli che

ricordano l’essenziale differen-za, ad esempio, tra «miseria» e «povertà», per cui «la prima èindegnità, la seconda è stile di vita» e il Vangelo dice, appunto,«beati i poveri», non «beati i mi-seri». A questo proposito, pro-prio per contestare ingenue o maligne assimilazioni ideologi-che, l’autore richiama paroledel Papa che rivendicano la pri-mogenitura della parola evan-gelica sull’importanza della«cura dei poveri», rispetto a ri-vendicazioni marxiste total-mente estranee alla concezionecristiana della vita.

Il libro, arricchito dai contri-buti del segretario generaledella Cei, Nunzio Galantino, di Simone Caleffi e di una introdu-zione del nostro vaticanista, Andrea Tornielli, ha il merito diilluminare, con chiarezza e pro-fondità, tutti gli aspetti, soprat-tutto quelli più controversi, di un pontificato che si annuncia,nella sua «rivoluzionaria» sem-plicità, promotore di una nuovagrande stagione della Chiesa.

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LUIGI LA SPINA Pur essendoil primo Papaa non aver partecipatoal Concilio Vaticano II, secondo Galeazzi Francescone incarnaal megliole istanze

In Italia il 48% dei minori tra i6 e i 17 anni non ha lettoneanche un libro, se non

quelli scolastici, nell’annoprecedente. E inoltre il 69%

non ha visitato un sito ar-

cheologico e il 55% un museo,mentre il 46% non ha svoltoalcuna attività sportiva. È ilquadro - non nuovo, ma non

per questo meno preoccupante- che emerge dal rapporto di

Save the Children Liberare ibambini dalla povertà educati-va: a che punto siamo?, presen-tato ieri a Roma alla conferen-za di rilancio della campagna«Illuminiamo il Futuro». Nel

Sud e nelle Isole la situazione èanche peggiore, con la priva-

zione culturale e ricreativa chesegna i picchi in Campania e inSicilia, seguite con dati appena

migliori dalla Calabria e dalla

Puglia. All’opposto, Lombar-dia, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia sono le regioni

che offrono ai minori più possi-bilità. Abbiamo chiesto a quat-tro scrittori (uno di loro, Erne-

sto Ferrero, è anche direttoredel Salone del Libro) di consi-gliare ai giovani renitenti alla

lettura quattro libri per «rom-pere il ghiaccio».

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ANDREW MEDICHINI/AP

Dacia Maraini

Lazarillo da Tormesil primo dei picari

Proverei con il collau-datissimo La fabbricadi cioccolato di Roald

Dahl (Salani), di cui que-st’anno si festeggia il cente-nario della nascita. CharlieBucket, che vive con nonnie genitori in povertà, nu-trendosi di zuppa di cavoli,vince un concorso indetto dal proprietario diuna grande industria di dolciumi e può tra-scorrere un’intera giornata in una fabbricadelle meraviglie insieme con quattro altri for-tunati: un bambino troppo grasso, una ragaz-zina viziata, un campionessa di masticazionedi chewing-gum e un maniaco di televisione.Ma i più stravaganti sono proprio il padronedella fabbrica, il signor Willy Wonka, e i suoioperai, gli Umpa Lumpa, popolo della giunglagolosissimo di semi di cacao.

A suo modo è un romanzo di formazione, lastoria di un bambino che sa crescere preser-vando la propria innocenza, e a prevalere sullastramberia degli adulti. Ma quel che conta è ilritmo che Dahl, superbo artigiano, riesce a im-primere alle sue storie, l’originalità del lin-guaggio, l’originalità di invenzioni surreali.Una metafora colorita e travolgente, attraver-so la quale si possono capire molte cose delmondo che sta fuori dalla magica fabbrica. Enon a caso piace molto anche agli adulti

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Ernesto Ferrero

La fabbrica di cioccolatoper capire il mondoERNESTO FERRERO

Per quanto mi riguar-da, non ho dubbi. IlValentino Rossi della

letteratura per ragazzi è dasempre e per sempre saràHuck Finn, non lettore pereccellenza, ribelle fino almidollo, disposto a tuttopur di fuggire la noia dellascuola, le regole della società borghese e l’ipo-crisia mascherata dalle buone maniere.

In realtà Le avventure di Huckleberry Finn nonè solo un meraviglioso libro per ragazzi, è il Gran-de Romanzo Americano: non a caso Hemingwaylo indicava come l’origine di tutta la buona lette-ratura Usa. Ma con questo personaggio capacedi racchiudere in sé tutta l’innocenza dell’infan-zia e la voglia di libertà della parte migliore delsuo Paese, Mark Twain è riuscito a fissare in eterno la figura dello scavezzacollo immune daqualsiasi ansia di omologazione o normalità.

Huck, che ancora oggi col suo linguaggio im-parato sulla strada fa abbaiare il cane di Pavlovche alberga nei sacerdoti del politicamente cor-retto, impara fuggendo sul Mississippi che la li-bertà vera ha un prezzo. Scopre l’amicizia grazieal negro fuggitivo Jim. Capisce di poter afferma-re la propria identità sottraendosi alla pochezzadel mondo degli adulti. Impossibile non innamo-rarsi di lui, impossibile non imparare ad amare lalettura dopo averlo incontrato.

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Giuseppe Culicchia

Huckleberry Finnimpossibile non amarloGIUSEPPE CULICCHIA

Credo che chi non leggesi perda qualcosa; glimanca l’esperienza di

abbandonarsi completamen-te a una storia, di vivere la vi-ta nei panni di un altro, e pro-vare i suoi sentimenti. Per questo, mi piace cercare ditrasferire questo mio vizio adaltri e, per appassionare un non-lettore alla lettu-ra, non posso che schierare l’artiglieria pesante, uno dei libri più divertenti e appassionanti che abbia mai letto, del mio autore fantasy preferito: Jonathan Stroud. Si tratta del primo libro della serie Lockwood & Co., La scala urlante (Salani).

Siamo in una Londra alternativa, invasa daifantasmi. Solo i ragazzini sono in grado di veder-li e combatterli efficacemente. Lucy, George eAnthony Lockwood lavorano nell’unica agenziadi acchiappafantasmi completamente gestita daragazzi. È un libro che ti tiene incollato alla pagi-na con una trama serratissima, e personaggi az-zeccatissimi, dalla ruvida Lucy, che è anche vocenarrante, al nerd George, all’enigmatico e affa-scinante Lockwood. C’è suspense, mistero, un pizzico di paura e anche tantissimo divertimen-to, perché Stroud è un mago dell’ironia. Insom-ma, io l’ho letto d’un fiato facendo le ore piccole.Era tutto un «solo un altro capitolo e poi basta»,e, dopo quasi trent’anni di onorata carriera dilettrice forte, non mi capita tanto spesso.

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Licia Troisi

La scala urlantesi fa tutta d’un fiatoLICIA TROISI

A Firenze le lettere di Michelangelo a Vasari«Caro Vasari, ti scrivo...»: per la prima volta le lettere di Michelangelo Buonarroti all’amico architetto e artista, autore delle celebri Vite de’ pittori, lasciano il Museo Casa Vasari di Arezzo per una mostra a Firenze. Il nucleo più prezioso delle carte vasariane è stato sottoposto a un restauro promosso dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana ed è stato interamente digitalizzato. Ora, a restauro terminato, i rari documenti saranno esposti a Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, da dopodomani fino al 24 luglio.

Disegni, fotografie e video per ricordare Scola«Attenzione a non esagerare con gli elogi. Ettore amava stare a casa e lavorare, mentre non gli piaceva essere celebrato troppo né che si parlasse di lui. Era antipatico, soprattutto con i giornalisti»: è con un avvertimento che Gigliola Fantoni Scola accompagna la presentazione di «Piacere, Ettore Scola», la mostra dedicata a suo marito in programma al Museo Carlo Bilotti di Roma dal 16 settembre al 23 ottobre. La mostra renderà omaggio a Scola, a pochi mesi dalla morte, con fotografie, disegni, oggetti di scena, carteggi e video.

LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .27�

Il libro di Galeazzi saràpresentato al Salone del

Libro, Spazio Autorigiovedì alle 18,30. Con

l’autore, don PietroMellano, Luigi La Spina,

Gianni Riottae Domenico Agasso jr

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28 .Società .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

Un giorno Marisa BruniTedeschi andò sullatomba del marito, Al-

berto, imprenditore influentenell’Italia del miracolo econo-mico. E raffinato compositoredi musica dodecafonica. Nel ci-mitero, d’un tratto, dal telefoni-no rimbalzò uno squillo. Unsms della figlia, Carla Bruni:«Dì a papà che il mio papà èlui». «Era proprio così: lui l’haallevata e l’ha amata come glialtri nostri due figli». La signora Bruni Tedeschi,

86 anni, si confida nel suo ap-partamento a Parigi. Quella vi-cenda (Carla figlia di una storiache lei ebbe con il musicistaMaurizio Remmert) la rico-struisce con garbo e sinceritànel libro appena uscito in Fran-cia, Mes chères filles, je vais vous

raconter…, edito da Robert Laf-font. Sì, racconta a Carla e a Va-leria la vita tra Torino e Parigi.Le origini piccolo-borghesi, lafame durante la II guerra mon-diale, i sei bambini impiccatidalle SS in fondo al giardino.Fino alla «rinascita», la vitacon Alberto Bruni Tedeschi, lacarriera di pianista, viaggi intutto il mondo. E, negli ultimianni, i film con Valeria.

Ma davvero le sue figlie non co-noscevano tutte queste storie?

«Sapevano pochissimo. Nien-te dell’infanzia e dell’adole-scenza. E non tutto neppuredel resto. Comunque, l’hannotrovato spassoso».

Lei racconta pure la Torino fra gliAnni 50 e i 70. Come era?

«Una città elegantissima. Manon si muoveva niente, semprele solite facce».

E in quell’ambiente alto-borghe-se lei e suo marito, una coppia li-bera, ognuno con storie paralle-le, eravate speciali…

«Mio padre è morto quandoero molto giovane e così è sta-to per Alberto con sua madre.Lui è stato come un padre perme. Mi ha insegnato tutto:sull’arte, la musica, la finan-

za. E io ero come una madreper lui. Gli facevo lo shampoo,gli tagliavo le unghie. Anchequello era amore».

Ma è vero che ancora oggi pagauna pensione ad alcune delleamanti di suo suocero, Virginio,il padre di Alberto?

«Cominciammo nel 1974, eranonove allora. Oggi ne sono rima-ste due. Sono eterne».

Nel libro c’è anche la sua storiacon Arturo Benedetti Michelan-geli, il famoso pianista. Finì ma-le, lei fu anche umiliata. Sentedell’amarezza a pensarci?

«Guardi, la ricomincerei oggipomeriggio quella storia. Fuuna passione. E le passioni fini-scono sempre male, con unoche soffre e l’altro che ti trattamale. Io lasciai la sua casa inSvizzera di notte e percorsi chi-lometri da sola nel bosco. Sof-frii. Ma fu anche bello».

Rimpianti dopo una vita così in-tensa, signora Marisa?

«Forse di non aver detto pri-ma a Carla chi fosse il suo veropadre. Lo seppe da Alberto:glielo confessò prima di mori-re. Ma era difficile spiegarlo auna ragazzina. Ogni tanto ledico: “Non ti lamentare, ne hai

avuti due di padri”. E ancheMaurizio le è affezionato».

La musica è stata molto per lei.Ma a un certo momento smise disuonare. Quando?

«Il 5 gennaio 1994, dopo aver sa-puto che Virginio, mio figlio, eramalato di Aids. Pensai che po-tesse morire in tre mesi. Chiusiil pianoforte e mi dedicai a tem-po pieno a lui. Facevo il giro deimedici. Poi morì mio marito.Solo dopo che Virginio se ne èandato, nel 2006, un giorno horiaperto il pianoforte e ho rico-minciato a suonare».

Come era Virginio?«Un contemplativo. Gli piaceval’alba. E camminare a Veneziaalle sei di mattina. A me l’albadà nostalgia. Preferisco un tra-monto rosso fuoco: lo guardo efaccio un sacco di progetti».

Nel libro ricorda anche l’ultimogiorno di suo figlio…

«Era così magro, neanche lo ve-devo nel letto, morto. Era Cristo.Scattai una foto. Ogni tanto la ti-ro fuori dal cassetto. La guardo:non posso farne a meno».

Virginio era molto affezionatoalla vostra casa al Cap Nègre,nella Francia del Sud, davanti alMediterraneo. Un giorno lì arri-

vò un tale Nicolas Sarkozy, presi-dente della Repubblica. Comeandò?

«A tavola si mise a sedere nelposto che era stato di Virginio eprima di mio marito. Così, sen-za complessi. Quella sera c’era-vamo io e mia sorella Gigi, Carlae Valeria. E quando siamo tutteinsieme, è difficile per altri par-lare. Praticamente restò zitto».

Com’è suo genero?«Le parlo da un punto di vistaprivato: è una persona gentile.Adora la famiglia, la sua ma an-che la mia. È un casalingo».

Continua a suonare, signora?«Ogni giorno, almeno due ore.Da sempre, tutte le mattine in-terpreto un brano di Bach. Den-tro c’è tutto: la poesia, la calma.Dà pace. Finalmente».

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“Racconto a Valeria e Carlala guerra, la musica, gli amori”

L’autobiografia di Marisa Bruni Tedeschi: dalla storia con Benedetti Michelangeli al genero Sarkozy

86anni

Marisa Boriniha sposato

l’imprenditore Alberto Bruni

Tedeschi da cui ha avuto i

figli Valeria e e Virginio. Carla

invece è nata da una storia

che ebbecon il musici-sta Maurizio

Remmert

La passioneNel libro

c’è anche la sua relazione con

Arturo Benedetti Michelangeli,

il famoso piani-sta. Finì male,

ma lei dice: «La ricomincerei oggi

pomeriggio quella storia. Fu

una passione. Soffrii. Ma fu anche bello»

LEONARDO MARTINELLI

PARIGI

Intervista

La giovane Marisa Borini

LAPRESSE

Valeria Bruni Tedeschi, 51 anni

AP

Carla Bruni Sarkozy, 48 anni

Anni 70Marisa Bruni Tedeschi

con i figli Valeria, registae attrice, Virginio (morto

nel 2006) e Carla,cantante e moglie di

Nicolas Sarkozy

La venalità del male, asta recordper il piccolo Hitler di Cattelan

New York, l’opera venduta per 17 milioni di dollari da Christie’s

Il mercato dell’arte contem-poranea viene sempre da-to sul punto di collassare

ma nonostante i gufi continuaa rimanere in piedi, robusto.Lo ha dimostrato domenicasera con le due prime aste diNew York da Christie’s e poida Phillips. Molte opere han-no raggiunto prezzi forti. Inparticolare da Christie’s il re-cord fatto da Him il piccolo Hit-ler di Maurizio Cattelan, ope-

ra del 2001 prodotta in quattroesemplari, aggiudicato per 17,2milioni di dollari con un’offertaal telefono che si presume arri-vi dal collezionista tedesco Eri-ch Marx. Hitler comprato daMarx sembra una barzelletta.Le altre tre versioni di questaopera così controversa, il chespiega in parte l’assurdità delvalore, sono tutte in mano a col-lezionisti privati per motivi op-posti attratti dal soggetto:l’ebreo austriaco Stefan Edlissa Chicago, gli sceicchi del Qatar,un industriale di Washington.

La salute del mercato dell’ar-te può essere però ingannevoleessendo diventato il sistemadelle aste molto complicato enon limpidissimo da capire. Lecifre che fanno notizia non sem-pre raccontano la vera storia che ha portato a certi valori.Prendiamo proprio l’asta di do-menica: oltre a Cattelan un’ope-ra di Koons, One Ball Total Equi-librium Tank del 1985, una pallada basket sospesa in un acqua-rio, è stata venduta per 15,3 mi-lioni di dollari. Un prezzo esor-bitante visto ad occhio nudo. In

realtà pare che la casa d’aste,pur di avere l’opera, avesse ga-rantito al collezionista 15 milio-ni di dollari e il suo guadagnosia stato quindi di «soli» 300mila. Il perverso sistema dellegaranzie è spesso alla base delleaste importanti: le case sono di-sposte a prendersi rischi enor-mi pur di convincere un colle-zionista a mollare capolavoriche portano un incredibile ri-torno d’immagine ma spessopochi utili. Se l’opera di Koonsnon avesse trovato acquirenti,Christie’s avrebbe dovutougualmente sborsare 15 milionidiventandone lei proprietaria.Insomma non è tutto oro

quello che luccica. Espressioneche torna bene con l’opera diCattelan America, il cesso d’oromassiccio che doveva essere in-stallato al Guggenheim e inveceper problemi tecnici non si saquando sarà esposto. La man-cata inaugurazione aveva crea-

to preoccupazione attorno allavendita del Piccolo Hitler. Si te-meva che i potenziali compra-tori cambiassero idea. Non èstato così. Il mercato di Catte-lan è quindi tornato ad essereforte dopo un periodo di flessio-ne? Anche questa conclusione èfuorviante. I grandi prezzi ven-gono raggiunti da opere iconi-che, diventate parte della storiadell’arte contemporanea come appunto Him o la palla dabasket di Koons. Altri lavorimeno importanti degli stessiartisti non è detto che raggiun-gano gli stessi risultati o addi-rittura vengano comprati.Il mercato dell’arte ha la me-

moria breve ed è facilmente im-pressionabile. Non è scontato, se un altro dei quattro piccoli Hitlertornasse in vendita, che otter-rebbe lo stesso risultato. Per ilmomento comunque «la venalitàdel male» fa sicuramente notizia.

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FRANCESCO BONAMI NEW YORK

AFP

Him il piccolo Hitler di Maurizio Cattelan

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Società .29

Trentacinque mostre del circui-to ufficiale, e oltre trecento nel-la sezione Off. Reggio Emilia

s’illumina d’un immenso vortice d’im-magini per l’XI festival di «Fotografia Europea» che dura fino al 10 luglio, con concerti, feste, incontri casuali con artisti, sparsi nel reticolo della città vecchia, dagli ex chiostri cinque-centeschi di San Pietro al suggestivo Museo Spallanzani, a case private, botteghe, «non luoghi» recuperati al-l’arte. Curato da Diane Dufour, Elio Grazioli, Walter Guadagnini, si snoda lungo il tema della Via Emilia. Tren-t’anni dopo che, nel 1986, Ghirri con Calvino e un’allegra combriccola di scrittori e fotografi esplorò e raccon-

tò quell’arteria romana che andava dal fiume (Po) al mare (Adriatico), at-traversando città, cascine abbando-nate, discoteche, fabbriche pulsanti di genio e imprenditoria, nella lanci-nante e fotogenica orizzontalità della Pianura Padana. Oltre alle immagini bellissime, superclassiche d’allora di Barbieri, Jodice e compagni ci sono gli scatti di oggi, sulle stesse latitudi-ni. E oltre, lungo tante le vie del mon-do. Dall’Afghanistan petroso del giap-ponese Ikuru Kuwajima alle geome-tria dipinte di Paolo Ventura, dagli al-beri di Paola De Pietri che s’incidono nel paesaggio come arabeschi ai viag-gi di Paolo Pellegrin sul confine mes-sicano di malavita e clandestini, ai mi-granti, ai ritratti che Gabriele Basilicocatturò negli Anni 70 tra balere, dan-cing, discoteche per documentare il

mitico distretto del ballo nato sullavia Emilia, aggiornati da quelli con-temporanei di Andrea Amadasi, Hye-na, Arianna Lerussi, ai metafisiciscatti al photofinish di Paolo Gioli, al Grand Tour di Giuliano Ferrari. Tutto questo a sancire che l’imma-

gine fotografica è, anche e soprattutto,viaggio consapevole lungo le vene del mondo e nei visceri del sociale. Dai niti-di bianconeri di allora, all’instagram di oggi. Da un’epoca in cui ogni singola stampa su carta era preziosa, all’era dei pixel, in cui uno tsunami di immagi-ni divora pantagruelico lo scorrere del tempo in una frenesia del clic incondi-zionato, selvaggio, immateriale. Per-ché ogni minuto, solo in Italia, sboccia-no 3 mila fotografie; e ogni giorno, sui social, se ne postano 300 milioni.

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BRUNO VENTAVOLI

REGGIO EMILIA

Lorenzo VitturiÈ uno dei sette che si sono cimentati in una nuova «esplorazione» della via Emilia (con Bublex, Graziani, Ravaldi, Stumpf Tranchina, Ventura). Veneziano, ha colto la sfida con sofisticati still life di coloratissima paccottiglia, «zavagli», schegge di parmigiano, plastiche, icone. Gioioso trionfo dell’inutile

Michael NajjarTedesco, sarà il primo artista a

salire nello spazio con i volidella Virgin. Si sta

sottoponendo a un severoallenamento psicofisico, lostesso dei cosmonauti, che

documenta con immagini quasimetafisiche: servono

per finanziare il costosopassaggio in orbita

Walker Evans (1903-1975)È il grande maestro della fotografia americana. Con il suo sguardo

ha raccontato l’era rooseveltiana e oltre. Questa prima mostraitaliana a lui dedicata, offre un assaggio di 150 immagini che

documentano una curiosità onnivora. Dalle strade senza fine, ai volticatturati a caso nella folla in metrò, dagli edifici in costruzione agli

interni borghesi, dai reietti alle star, ai «comunisti». Ma anchesemplici utensili, o marchi di compagnie ferroviarie che scompaiono

nel panta rei del capitalismo yankee.

Luigi Ghirri (1943-’92) Fu il grande narratore della via Emilia, con la stessa vocazione del suo concittadino Boiardo (nacque a Scandiano) a cogliere il fantastico nei ruderi, nelle brume, nelle zolle. Fondamentale fu la sua amicizia con Celati. Alcuni suoi scatti sono in mostra ai Chiostri di San Pietro.

La Rimini Anni 80Luca Santese è cofondatore di «Cesura». Pasquale Bove è un

fotoreporter del «Carlino», che ha scattato 200 mila fotografie, molte aRimini negli Anni 80, punto d’arrivo della via Emilia nonché baricentro

euforico della modernità. Il primo ha selezionato 336 immagini e le haeditate in «Italy&Italy», ai Chiostri di San Domenico, dove il visitatorepuò consultare le immagini sui muri e in classici schedari d’archivio. Da

un comizio di D’Alema al festival dell’hard. Corpi, volti, kitsch.Mondanità e quotidianità. Con un magnifico pigmento tondelliano.

LORENZO VITTURI

WALKER EVANS

MICHAEL NAJJAR

LUIGI GHIRRI

PASQUALE BOVE

Fermo immaginetra la via Emilia e il futuro

Reggio s’illumina per l’XI festival di Fotografia Europea

Via dei due GobbiIl bello di Reggio Emilia è il circuito di gallerie e fucine creative sparse

in ogni angolo della città (www.fotografiaeuropea.it/off), chetrasformano il visitatore in un viandante a caccia di sorprese. Tra gli

eventi, vale un salto in via dei due Gobbi 3. La proprietaria delmagnifico palazzo nel centro storico fatto di ballatoi, scalette, cantine,

cucine, ripostigli, che s’intersecano come in un’incisione di Escher, looffre ogni anno a fotografi che lo abitano; e trasformano le case in

salotti d’esposizione. In un fluxus permanente.

Quante storie lungo quella strada

Trent’anni fa erano uscitida Feltrinelli due volumisulla via Emilia, curati

da E. Bronzoni e G. Bizzarri: uno di fotografia, Vedute nel pa-esaggio, con foto di Luigi Ghir-ri, Olivo Barbieri, Gabriele Ba-silico, Vincenzo Castella, Gio-vanni Chiaramonte, Guido Guidi, Mimmo Jodice ecc.; e unsecondo volume di racconti (Scritture nel paesaggio) di ItaloCalvino, Antonio Tabucchi,Tonino Guerra, Daniele Del

Giudice, Gianni Celati, ErmannoCavazzoni, Beppe Sebaste, Giu-lia Niccolai, Antonio Faeti, Gior-gio Messori, Corrado Costa.Ora, trent’anni dopo, sullo

stesso tema, la via Emilia, èuscita una nuova raccolta Al-manacco 2016. Esplorazioni sullavia Emilia (ed. Quodlibet, pro-mossa dalla biblioteca Comu-nale di Reggio Emilia), dove inordine geografico da Ovest adEst, cioè dalla sorgente al ma-re, hanno scritto Paolo Cola-grande, Paolo Nori, Learco Pi-gnagnoli, Ivan Levrini, France-sco Marsibilio, Irene Russo,

Sandro Campani, Stefano To-nietto, Gianfranco Mammi, Pa-olo Vistoli, Ugo Cornia, AndreaLucatelli, Antonio Castronuo-vo, Dino Baldi, Mauro Orletti,Jacopo Narros, Paolo Albani,Patrizia Barchi, Adrián N. Bra-vi, il tutto da me curato. Ed èstata l’occasione per pubblica-re quegli scritti brevi che oggi,senza più le riviste letterarie,non hanno più un destino.Nel frattempo la via Emilia è

cambiata, forse tutti questiscritti sono il suo funerale: daarteria fondamentale della via-bilità europea, come per due

millenni la via Emilia è stata,oggi è poco più di un viottoloasfaltato, una via di secondascelta, interdetta al grandetraffico che ora viaggia sull’au-tostrada e sull’alta velocità fer-roviaria; oggi è un percorso trafabbriche, vetrine, supermer-cati, discoteche, saloni, case, epaesini dopo paesini; serve soloper brevi tragitti. È diventatauna strada di città, perché traPiacenza e Rimini è un’unicacontinua città che si distende. Iracconti di questo Almanacco2016 si allargano perciò moltooltre il tracciato della vecchia

ERMANNO CAVAZZONI

REGGIO EMILIA

via Emilia, divagando per le suevaste periferie, sulle colline overso la Bassa padana, fino agliargini del Po, e anche avanti eindietro nel tempo; e poi hannopreso un’aria molto più scher-zosa e parodica rispetto allaprima antologia. C’è il ristoran-te dove cucinano i gatti (paro-dia della troppo famosa cucinaemiliana); o brani di una localeantica letteratura latina, peròinesistente, come se la narrati-va cosiddetta padana fosse natagià duemila anni fa, assieme aprecursori di Ungaretti e Mon-tale. A molti, me compreso, ilvolumetto di trent’anni fa haportato fortuna; spero questoporti altrettanta fortuna agliautori che ci hanno scritto.

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Ieri e oggiTrent’anni fa uscivano da

Feltrinelli due volumi sulla viaEmilia: uno di foto, «Vedute nel

paesaggio» e uno di racconti«Scritture nel paesaggio». Ora perQuodlibet esce «Almanacco 2016.Esplorazioni sulla via Emilia» a

cura di Ermanno Cavazzoni

3mila

fotografiescattate

ogni minuto solo in Italia

300milioni di

fotopostate

ogni giornosui social

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30 .Spettacoli .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

Equilibrata, solida, senzafronzoli né eccessi. Lanuova stagione del Re-

gio è così, molto torinese. Die-ci titoli in totale (erano 14 inquesta), di cui otto opere, unmusical e un balletto, La bellaaddormentata sotto Natalecon lo Staatsballett di Berlinoe la coreografia di NachoDua-to. Inaugurazione il 12 ottobre,con una nuova Bohème per i120 anni dalla «prima» dellapiù torinese delle opere. Diri-ge ovviamente GianandreaNoseda e le premesse sonogiustissime, le uniche ragio-nevoli se si decide di rifareBohème dove la si è già strafat-ta: «Vogliamo ripensare da ca-po un’opera che potremmomontare in tre ore». All’aspet-to scenico pensa Alex Ollé delcollettivo catalano La Furadels Baus: farà muovere unacompagnia multietnica in unaperiferia contemporanea,perché la Bohème di oggi è lì.

Al direttore musicale dellamaison spettano anche l’altrotitolo torinese di Puccini,Ma-non Lescaut, e a fine stagioneilMacbeth di papà Verdi nellanuova produzione palermita-na di Emma Dante, e a questopunto siamo tutti curiosi di

Bob, già acclamata alla Scala,quella con il palcoscenico inon-dato e i cantanti che deambula-no sulle passerelle tipo acquaalta a Venezia. Il barocco fa fe-stival con L’incoronazione di Da-rio di Vivaldi diretta da OttavioDantone, intorno alla quale simobiliteranno tutte le istituzio-ni culturali cittadine com’è sta-to fatto quest’anno per Casella.

Le compagnie di canto nonpresentano grandissime starma molti solidi professionisti.L’eroe della stagione è il tenoreGregory Kunde, che a 62 anniaffronta due delle parti tenorilipiù scomode del repertorio,Sansone e Des Grieux. Tournéea Lugano, Muscat e al Festivaldi Edimburgo. Il sovrintenden-te Walter Vergnano e il diretto-re artistico Gastón Fournier-Facio sono soddisfatti. Tuttosommato, hanno ragione.

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vedere le streghe. Di gran lussoil nuovo Samson et Dalila: l’ope-ra di Saint-Saëns è un capola-voro di suo, Pinchas Steinbergdirettore e Hugo de Ana regi-sta dovrebbero essere un ga-ranzia. Dal passato prossimodel Regio vengono esumati duespettacoli non esattamentememorabili, appunto la ManonLescaut di Jean Reno e la Zau-berflöte di Roberto Andò. Pa-gliacci «fanno serata» da soli inuna nuova produzione di Ga-briele Lavia, già responsabiledi alcune delle regie liriche piùbrutte degli ultimi decenni.

Da leccarsi i baffi i tre spetta-coli che proseguono altrettanticicli pluriennali. Il musical èrappresentato dal capolavoris-simo West Side Story di Bern-stein nella versione originale ein esclusiva italiana. Il ciclo Ja-nacek-Carsen prosegue con laKatia Kabanova del sommo

IlRegio riparteda“Bohème”lapiù torinesedelleopere

Otto titoli,musical e balletto per la nuova stagione

NosedaDirige tre titoli«La bohème»,

«ManonLescaut»e il nuovo«Macbeth»

Ipiùattesi

KundeIl tenorissimoamericano

sarà Sansonee il Des Grieuxdi Puccini

ALBERTO MATTIOLI

TORINO

Cartellone Primi Novecento. Duebalordi si incontranovicino alle cascate del

Niagara, predestinati a farecoppia dai rispettivi sia co-gnomi (Smith e Wesson, co-me il titolo della commedia)sia nomi (Tome Jerry). Uno èun bizzarro quanto sfortuna-to inventore, che sta elabo-rando una sua astrusa teoriameteorologica; l’altro di me-stiere recupera i cadaveri deisuicidi, molto numerosi daquelle parti. L’amicizia non fain tempo a sbocciare, e già idue sono aggrediti dall’ener-gia di una ragazza, Rachel,aspirante scrittrice e giorna-lista in prova. Bisognosa diuno scoop, costei vuole farenotizia gettandosi dalle ca-scate per riemergere, possi-bilmente, indenne. Lì per lìpoco persuasi, poi coinvolti,Smith eWesson finisconoperaffidare l’intrepida Rachel auna botte. Inutile dire che ilfolle progetto finisce misera-mente. I due balordi si sot-traggono alle conseguenzepenali riparando al Messico.

Raccontando un episodiocosì Alessandro Bariccosembra aver voluto ammic-care al genere tipicamenteamericano della ballata po-polare (Frankie and Johnny,Bonnie and Clyde) ovverodella «tall story». La sua èuna gradevole imitazione inchiave di sorridente ironia,più un pizzico di compassio-ne davanti alla ingenua inco-scienza dei diseredati sogna-

MASOLINO D’AMICO

Teatro

Quantasorridenteironiainquestaballataperbalordi

SMITH & WESSONVistoalGoldonidiVenezia

APadova finoal14

***

NatalinoBalasso eCamillaNigroSERENA PEA

tori. La sostengono brillantiscambi di dialogo tra i dueclown, un Vladimiro e un Estra-gone derivati da Mark Twain:ottima occasione per interpretispiritosi come Natalino Balassoe Fausto Russo Alesi, che nonse la fanno sfuggire. Forse anco-ra più ammirevole di loro per-ché meno prevedibile risulta laRachel di CamillaNigro. C’è an-che un quarto personaggio, lamolto evocata signora Higginspadrona dell’albergo del posto(Mariella Fabbris), che arriva alfinale per tirare delle conclusio-ni tutto sommato superflue.

L’eleganteconfezionedirettadaGabriele Vacis in 100’ filati si im-perniasudiunaspartanacapannatipoFebbredell’oromasenzapareti,dispostaa librarsi involo epersinoa fungere da simbolica botte; altreinvenzioni, accreditate come que-sta a Roberto Tarasco, evocano ladevastantepotenzadellecascate.

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La «prima»La stagionesi aprirà

il 12 ottobrecon «LaBohème»di PucciniLa regia èdi Alex Ollé,protagonistiIrina Lungue GiorgioBerrugi

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Spettacoli .31�

Salvatore EspositoÈ ancora

il figlio delboss, GennySavastano

Un trionfo di croci al neone di madonnine votive fada sfondo impuro ai

massacri. Sangue, sgozzamen-ti, terrore; è il potere che si co-struisce tra case abusive, skyli-ne da incubo, povertà interiore,opulenza d’intenti. Benvenuti aGomorra seconda stagione, laserie che ha valicato le frontieredi Scampia, venduta in oltre 130nazioni per la gioia dei telespet-tatori internazionali. Torna suSky Atlantic da stasera in con-temporanea con altri cinque Paesi, in dodici episodi direttida quattro registi, Stefano Sol-lima che ne è anche il supervi-sore artistico, Claudio Cupelli-ni, Francesca Comencini eClaudio Giovannesi.

Vetrina d’eccezione perl’anteprima internazionale, ilTeatro dell’Opera di Roma,tutto oro e stucchi, che ha fat-to dire al bravo protagonistaMarco D’Amore: «Siamo sottoal boccascena e mi piace chequesto progetto sia portato inuno spazio tanto ricco di sto-ria. E mi piace che condivida-no questa emozione attori gio-vani che vengono “da miezz’avia” e che qui godono della lorodignità. Perchè è tutto bello ebrutto, tutto è alto e basso. Seavessimo bocche così grandida poterlo gridare, forse fa-remmo la differenza».

Un racconto sul quale, diceAndrea Scrosati, Evp Pro-gramming Sky, «nessuno vole-va scommettere preconizzan-dogli un futuro breve e una ca-pacità di presa che non sarebbeandata oltre Roma». Invece no,perchè, come dice Roberto Sa-viano, a dieci anni dalla pubbli-cazione del suo libro, in sala al-la presentazione blindatissima,oltre alla coerenza filologicapremia il differente approccioche spariglia rispetto agli altricrime internazionali.

«Qui si racconta come si co-struisce il potere, che non co-nosce campanilismi. Napoli perparlare del mondo. Ecco comesi apre una piazza di spaccio,come ci si rifornisce, quantodura un tradimento, come sipianifica una vendetta. Eman-cipati dal giudizio morale, nondenunciamo, raccontiamo unastoria di potere di un’economiache prende forma e riguardatutti. È un metodo e noi abbia-mo fatto scuola E allora il cri-

Gomorra 2, sangue e potere“Napoli per parlare del mondo”Da oggi su Sky la serie tv in contemporanea con altri cinque Paesi

Marco D’Amore (Ciro) in «Gomorra 2»; a destra, due scene della nuova serie in onda su Sky Atlantic

Cristina Donadio

Tra le novità,l’attrice chefa la partedi Scianel

MICHELA TAMBURRINO

ROMA

Anteprima

getti che hanno presa sul mon-do grazie alla tedesca BetaFilm presente con il Ceo JanMojto. «L’estero è attratto daicaratteri più che dal plot e inquesta serie l’accento è postoproprio sui personaggi, forti emagistralmente interpretati».

Eccoli allora questi perso-naggi, partendo da Genny Sa-vastano che nell’ultima punta-ta avevamo lasciato a terraquasi morto a causa dell’imbo-

12episodi

Nella seconda serie

di «Gomorra»,diretta da

Stefano Sollima e altri tre registi; la prima è stata

distribuitain 130 nazioni

NÉ CRONACA NÉ CATTIVO ESEMPIO

PIACE PERCHÉ RACCONTA L’ANIMO UMANOGIANMARIA TAMMARO

NAPOLI

Alla fine, anche in Go-morra - La serie, tutto siriduce a questo: all’ine-

vitabile scontro tra realtà efinzione. Al difficilissimo equi-librio da trovare tra quello cheè vero, concreto, riscontrabilenella vita di ogni giorno equello che invece è solo unatrovata narrativa, un artificioper coinvolgere lo spettatore.

Non c’entra niente la peda-gogia: Gomorra - La serie restaun prodotto di intrattenimen-to - un ottimo prodotto, sottoogni punto di vista. Il merito,ovviamente, è di chi la storial’ha scritta e l’ha riadattata: èdi Roberto Saviano, autoredel libro e del soggetto, di Ste-fano Sollima, padre-padronedel progetto, e di Sky.

Gomorra vive una doppiavita: si trova davanti a un bi-vio. E tra chi, sbagliando, le at-tribuisce un ruolo educativo -

se certe cose succedono, è colpadi questa serie - e chi, al contra-rio, la spoglia di qualsiasi conte-nuto - è solo fiction - Gomorra èun ottimo esempio di come, inItalia, cronaca e finzione arrivi-no a un solenne compromesso.

Non tutto quello che vedia-mo sul piccolo schermo è vero;e non tutto quello che ci vieneraccontato è falso. Gomorra èstoria di camorristi e mostri, diuomini e di donne, e del potereche logora («Potere e tradimen-to - ha detto Roberto Saviano -vanno a braccetto»). Non è unaserie tv per tutti, e non è nem-meno per un’élite. È l’Italia -non solo Napoli o la Campania -che viene messa a nudo. È ilproblema «criminalità organiz-zata» che viene spiegato (talvol-ta letteralmente: senza saltarepassaggi o particolari).

Il Salvatore Conte di MarcoPalvetti o il Pietro Savastano diFortunato Cerlino sono perso-ne vere, riconoscibili, che vivo-no in un mondo finto ma coe-

rente, e che agiscono come han-no agito veri boss. Ma attenzio-ne: il processo non è inverso.

Non c’è la finzione che influi-sce sulla realtà. Il circolo si fer-ma non appena c’è la messa inonda. È anche in questo, forse,che va ricercato il segreto delsuccesso di questa serie: Sky èpartita da un’idea, da un libro,da una storia, e si è spostata al-trove. Il male è diventato unametafora: dell’animo umano,della passione, della fama, delsuccesso; di tutto ciò che è, ol-tre il velo della finzione.

Oggi Gomorra respira l’ariadi un intero continente: allestorie dei camorristi si affian-cano le storie della ’ndranghe-ta. Napoli come Berlino e Berli-no come Milano. Il protagoni-sta è il potere. Gomorra è lospecchio del nostro mondospogliato di qualsiasi elementopositivo. Siamo noi, al contra-rio, in un inferno senza fiammema pieno di cemento.

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scata di Ciro (Marco D’Amo-re), ex «fratello» e ora acerri-mo nemico. L’era del clan Sa-vastano con il padre mezzopazzo in galera sembra tra-montata. Ma Don Pietro, luci-dissimo, evade, come dice ilsuo interprete, l’ottimo Fortu-nato Cerlino: «Pietro è un uo-mo devastato, la moglie morta,in conflitto con il figlio, un im-pero sparito. E ora guarderà infaccia la sua parte più nera».

Perché Genny è vivo e vuoleriprendersi tutto quello che erasuo. Ora, orbi di Donna Immamorta, arrivano due nuovi voltifemminili, Scianel spietata eperfida resa magistralmentenei dettagli da Cristina Dona-dio e la più misteriosa Patriziadi Cristiana Dell’Anna. Le alle-anze nuove creeranno nuovemappe del potere. In cantierela serie numero 3 e numero 4.

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mine apre altre strade di rac-conto, diventa una metafora».

O come sostiene il produtto-re Cattleya Riccardo Tozzi: «Ilromanzo del terzo millennio siè imposto per le sue caratteri-stiche, porta sullo schermo lagente, la vita, le case, è unoshock come avvenne per il Neo-realismo quando Rossellinibuttò la realtà sullo schermo».

L’università del rischio pre-vede in questo solco altri pro-

� Il Governo fa ab-bastanza per contra-stare le mafie? Secon-do Roberto Saviano, no: «Le norme non ba-stano, la politica èsguarnita da questopunto di vista. Il Sud èdiventato un temamarginale e questo èterribile». E poi c’è Cantone che gli ha da-to del nichilista: «Nonmi spaventa racconta-re una contraddizio-ne, significa provare arisolverla, non parteg-giare per essa. Ce laprendiamo con chiracconta il male e noncon il male stesso. Unvizio italico».

Roberto Saviano«Mafie, il governo

non fa abbastanza»

L’autoreSky annuncia

una serietratta dal libro

«ZeroZeroZero»

di RobertoSaviano (foto)

Cristiana Dell’AnnaUna donnaforte anche

per lei:Patrizia

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Spettacoli .33

Programmi tv

Rai 1 Rai 2 Rai 3 Canale 5 Italia 1 Rete 4 La 76.00 Il caffè di Raiuno6.30 Tg 16.45 Unomattina Attualità11.10 A conti fatti - La parola

a voi Attualità 12.00 La prova del cuoco Varie-

tà Antonella Clerici e isuoi ospiti preparanoogni giorno nuove einvitanti ricette

13.30 Telegiornale14.00 Tg 1 Economia Attualità14.05 Colors Game show15.15 Torto o ragione? Il ver-

detto finale Attualità 16.30 Tg 116.40 La vita in diretta

Attualità 18.45 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale20.30 Affari tuoi Game show

con Flavio Insinna

23.25 Porta a porta Attualità 1.00 Tg 1 - Notte. Che tempo

fa1.35 Sottovoce Attualità2.05 Rai Cultura - Inventare

il tempo - MozartDocumentari

7.20 Il tocco di un angelo TF8.05 Le sorelle McLeod Serie9.30 Tg2 Insieme Attualità10.30 Cronache animali

Attualità11.00 I fatti vostri Varietà13.00 Tg 2 Giorno13.30 Tg2 Costume e società

Attualità13.50 Medicina 33 Rubrica di

attualità medica14.00 Detto fatto Attualità16.15 Castle Telefilm17.45 Rai Parlamento - Tele-

giornale Attualità17.55 Tg2 Flash L.I.S.18.00 Tg sport18.20 Tg 218.50 NCIS Los Angeles TF19.40 NCIS Telefilm20.30 Tg 2 20.3021.05 Lol Serie

23.35 2Next - Economia e Futu-ro Attualità L’economia,alla portata di tutti, rac-contata da AnnalisaBruchi

0.40 Tg20.55 Hawaii Five-0 Telefilm

8.00 Agorà Attualità10.00 Mi manda Raitre11.00 Elisir Attualità12.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr

Meteo12.45 Pane quotidiano13.10 Il Tempo e la Storia14.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr

Meteo14.20 Tg 3. Meteo 314.50 Tgr Leonardo Attualità 15.05 Tgr Piazza Affari15.10 Ciclismo: Giro d’Italia

Sport18.10 Geo Documentari19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr

Meteo20.00 Blob Videoframmenti20.10 Viaggio nell’Italia del

Giro Documentari20.35 Un posto al sole Soap

opera

0.00 Tg3 Linea notte Attualità 1.05 Rai Parlamento - Tele-

giornale Attualità 1.15 Terza pagina Attualità1.45 Fuori orario. Cose (mai)

viste2.00 Rainews 24

I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi

7.25 C’era una volta... PollonCartoni animati

7.50 Sailor moon Cartoni 8.15 Settimo cielo Telefilm10.15 Dr. House - Medical divi-

sion Telefilm12.05 Cotto e mangiato

Il menù del giorno12.25 Studio Aperto13.05 Sport Mediaset Sport13.45 I Simpson Cartoni 14.35 Futurama Cartoni 15.00 Big Bang Theory Sitcom15.35 My name is Earl Telefilm16.05 Due uomini e mezzo

Telefilm17.00 Friends Telefilm18.00 Mike & Molly Sitcom18.25 What women want Sit-

com18.30 Studio Aperto. Meteo19.25 CSI Miami Telefilm

23.00 The Last Ship Telefilm0.55 Delitti e profumi Film

(comm., 1988) con JerryCalà, Umberto Smaila.Regia di Vittorio De Sisti ★

2.45 Studio aperto - La gior-nata

6.55 Hunter Telefilm8.55 Cuore ribelle Telenovela9.45 Carabinieri Telefilm10.45 Ricette all’italiana11.30 Tg 4 - Telegiornale12.00 Detective in corsia TF13.00 La signora in giallo TF14.00 Lo sportello di Forum15.30 Hamburg distretto 21

Telefilm 16.35 Chisum Film (western,

1970) con John Wayne,Forrest Tucker. Regia diAndrew V. McLaglen.Wayne possiede unranch nel Nuovo Messi-co che un prepotentegli vuole togliere. ★★

18.55 Tg4 - Telegiornale19.35 Dentro la notizia19.55 Tempesta d’amore SO20.30 Dalla vostra parte

23.30 About a boy Film(comm., 2002) conHugh Grant, Toni Collet-te. Regia di Chris Weitz,Paul Weitz ★★★

1.35 Tg4 Night News2.15 Ieri e oggi in tv Varietà

6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo.Traffico

6.30 Omnibus Attualità 9.45 Coffee break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità

Il programma dedicatoa politica e attualitàcondotto in studio daMyrta Merlino

13.30 Tg La714.00 Tg La7 Cronache Attuali-

tà Il programma, a curadella redazione News,dedicato alla cronaca

14.20 Tagadà Attualità 16.20 Water Brothers Docu-

mentari18.15 Joséphine ange gardien

Telefilm 20.00 Tg La720.35 Otto e mezzo Attualità

con Lilli Gruber

0.00 Tg La70.10 Otto e mezzo Attualità

Lilli Gruber conduceuna finestra quotidianaaperta sull’attualità,nazionale e internazio-nale (Replica)

21.20Felicia ImpastatoFICTION.Il 9 maggio 1978, il gior-

nalista Peppino Impastato è

assassinato dalla mafia. Per

anni, la madre Felicia (Lunetta

Savino) si batte per avere giu-

stizia

21.15Captain AmericaThe winter... ★★

FILM. (azione, 2014) con ChrisEvans, Samuel L. Jackson. Regiadi A. Russo, J.Russo. Due annidopo la battaglia di New York,Steve Rogers vive a Washington

21.05BallaròATTUALITÀ. Massimo Giannini

conduce un nuovo appunta-

mento con il talk show di appro-

fondimento politico. Gli ospiti in

studio discuteranno sul tema

del giorno

21.10Fuoco amico TF45FICTION.Enea e Frezzo rientrano

a Roma, convinti che, seguendo

le tracce di Dorrico, arriveran-

no a Fedora e ai bambini. Sami-

ra è con loro, di nuovo accanto

al suo Enea

21.10BlindspotTELEFILM.A Times Square viene

ritrovato un borsone al cui inter-

no c’è una donna; è drogata e

confusa. Unico indizio è il nome

dell’agente Fbi Weller tatuato

sulla sua schiena

21.15L’amore all’improvvisoLarry Crowne ★★

FILM.(dramm., 2011) con T. Hanks,J. Roberts. Regia di T. Hanks. Larry,45 anni, capo commesso esem-plare, viene licenziato. Decide diiscriversi all’università

21.10diMartedìATTUALITÀ. Informazione e

approfondimento su temi di

attualità politica in compagnia

di Giovanni Floris. Con tanti

ospiti in studio e la copertina

satirica di Maurizio Crozza

14.10 Si salvi chi può!15.05 Gator Boys: gli

acchiappalligatori15.55 Prova a prenderli 16.50 Affari a quattro

ruote World Tour17.45 Gli eroi dell’asfal-

to18.35 Affare fatto!19.30 Banco dei pugni20.20 Affari a tutti i

costi21.10 Nudi e crudi 22.00 Caccia all’oro

bianco - 1^TV

14.45 Dire, Fare, Baciare- Italia Varietà

15.45 Abito da sposacercasi: Atlanta

17.10 Il mio grossograsso matrimo-nio gipsy US

18.10 Amici di Maria DeFilippi Varietà

19.10 La cuoca bendata20.10 Alta infedeltà21.10 Take Me Out UK

Varietà

22.40 Incidenti di bel-lezza

13.45 MasterChefAustralia Varietà

14.15 MasterChef Italia- La sfida italiana

16.15 Fratelli in affari17.15 Buying & Selling18.15 Fratelli in affari19.15 Affari al buio20.15 Affari di famiglia21.15 Junior MasterChef

USA Varietà

22.15 Junior MasterChefUSA Varietà

23.15 Valerie - Diario diuna ninfomane

CIELO 26 REAL TIME 31

14.15 Affari legali15.15 Eredità da star16.15 Mamme sull’orlo

di una crisi daballo Varietà

18.15 Hell’s Kitchen Usa19.15 House of Gag

Varietà

21.15 Ghost Rider Film

23.30 Italia’s Got TalentVarietà

1.45 Tuttigiorni’s GotTalent Varietà

2.45 Eredità da starDocumentari

TV8 8 DMAX 52

digitale terrestre

13.10 Perdutamentetuo... mi firmoMacalusoCarmelo fuGiuseppe Film

15.15 Concorrenza slea-le Film

17.20 Delitto al risto-rante cinese Film

19.20 Supercar Telefilm

20.05 Walker TexasRanger Telefilm

21.00 Los Amigos Film

23.15 L’Istruttoria è chiu-sa dimentichi Film

12.05 La congiura dellapietra nera Film

13.55 Legittima offesa -While She WasOut Film

15.25 Un medico, unuomo Film

17.30 Rai News - Giorno17.35 L’estate di

Martino Film

19.05 C’eravamo tantoamati Film

21.15 La famiglia Film

23.25 Una giornata par-ticolare Film

15.50 This Is Opera16.40 Opera - Tosca18.40 Rai News - Giorno18.45 Piano Pianissimo18.55 This Is Opera19.45 La Libertà di

Bernini20.45 Passepartout:

BorghesiCosmopoliti

21.15 Ai confini delparadiso Film

23.15 The Pink FloydAnd Syd BarrettStory Documentari

RAI 5 23

11.30 Flashpoint Serie

13.00 Atlantis Serie

14.30 Star TrekEnterprise Telefilm

15.15 Fairy Tail Telefilm

15.40 Numbers Serie

17.55 Rai News - GiornoNotiziario

18.00 Flashpoint Serie

19.35 Ghost WhispererSerie

21.10 Eurovision SongContest Musicale

23.25 Atlantis Serie

0.55 Rai News - Notte

RAI 4 21 RAI MOVIE 24

19.35 W la storia-Costruire

20.05 Il giorno e la sto-ria Documentari

20.25 Il tempo e la sto-ria. H. I. J. O. S. ifigli dei desapare-cidos Documentari

21.05 Viaggio nell’Italiadel Giro. Tappa5.Praia a Mare-Benevento

21.40 Speciali storia.Italiani con PaoloMieli

RAI STORIA 54 IRIS 22

film serie tv19.15 All’ultimo respiro Un

ladro di auto coinvolgeuna bella studentessanelle sue pericoloseavventure SKY CLASSICS

Drunken Master 2Cina: un giovane incap-pa in un generale incerca di reperti archeo-logici SKY COMEDY

19.25 Il 13° guerriero Anno1000: AntonioBanderas conduce unavita raffinata nellasplendida Baghdad SKY

HITS

Ho ucciso Napoleone In24 ore la vita di Anita,single e manager incarriera, viene spazzatavia SKY CINEMA 1

Seafood - Un pescefuor d’acqua Una favo-la ecologica ambienta-ta sott’acqua diretta daAun Hoe Goh SKY

CINEMA FAMILY

21.00 Sky cine news SKY

CINEMA 1

Boygirl - Questionedi… sesso Woody eNell, vicini di casa dal-l’infanzia, non potreb-bero essere più diffe-renti SKY CINEMA FAMILY

Quinto potere PeterFinch dichiara davantile telecamere di volersisuicidare. Di SidneyLumet SKY CLASSICS

La leggenda di Al, Johne Jack Aldo, Giovanni e

Giacomo uccidono persbaglio la zia del bossSKY COMEDY

Mona Lisa SmileAmerica anni ‘50: laprof Julia Roberts sfidail tradizionalismo di uncollege SKY PASSION

Knockout - Resa deiconti Gina Carano, sol-datessa dei black ops,cerca di scoprire chi l’haincastrata SKY MAX

21.10 Manuale d’amoreQuattro episodi conca-tenati con CarloVerdone, MargheritaBuy e Sergio Rubini SKY

HITS

22.40 Zip & Zap e il club dellebiglie Zipi e Zap, duegemelli, si distinguonosolo per il diverso colo-re di capelli SKY CINEMA

FAMILY

Fair Game - Caccia allaSpia La vera storia diValerie Plame, agenteCia SKY MAX

22.50 Ricomincio da treMassimo Troisi vuolericominciare da tre,visto che due cosebuone le ha fatte SKY

COMEDY

23.05 Un sogno per cambiareSKY PASSION

23.10 Il talento di Mr. RipleyMatt Damon vieneinviato in Italia perriportare a casa il riccoe viziato Dicki SKY HITS

serie tv intrattenimento16.35 NCIS Los Angeles FOX

CRIME

16.40 2 Broke Girls FOX

17.05 How I Met YourMother FOX

17.10 Castle FOX LIFE

17.30 NCIS Los Angeles FOX

CRIME

17.35 How I Met YourMother FOX

18.00 I Griffin FOX

18.05 Castle FOX LIFE

18.20 NCIS Los Angeles FOX

CRIME

18.30 I Griffin FOX

19.00 Il contadino cercamoglie - IProtagonisti FOX LIFE

I Simpson FOX

19.15 NCIS FOX CRIME

Ci pensa Mainardi FOX

LIFE

19.20 I Simpson FOX

19.45 Ci pensa Mainardi FOX

LIFE

The Big Bang TheoryFOX

20.05 NCIS FOX CRIME

20.10 Grey’s Anatomy FOX

LIFE

The Big Bang TheoryFOX

20.35 2 Broke Girls FOX

21.00 Elementary FOX CRIME

Teen Wolf FOX

21.50 22.11.63 FOX

21.55 Elementary FOX CRIME

22.45 Falling Skies FOX

22.50 NCIS FOX CRIME

22.55 Come Date With MeFOX LIFE

23.35 Bartendency FOX

18.10 Ingegneria degli erroriDISCOVERY CHANNEL

18.30 Gadget Man SKY UNO

18.50 Gadget Man SKY UNO

18.55 Megafabbriche -Ferrari FF NATIONAL

GEOGRAPHIC

19.05 Top Gear DISCOVERY

CHANNEL

19.15 Tuttigiorni’s Got TalentSKY UNO

19.40 Gomorra Sound ARTE

socialface SKY UNO

19.55 L’Eldorado della drogaNATIONAL GEOGRAPHIC

20.00 Affari a quattro ruoteDISCOVERY CHANNEL

20.10 De.sign: L’idea dellabellezza ARTE

20.20 Hell’s Kitchen Usa SKY

UNO

20.55 Stupidi al quadratoNATIONAL GEOGRAPHIC

21.00 Come è fatto: Top 5DISCOVERY CHANNEL

21.10 Artists in Love:Federico Fellini eGiulietta Masina ARTE

Hell’s Kitchen Usa SKY

UNO

21.25 Stupidi al quadratoNATIONAL GEOGRAPHIC

21.30 Come è fattoDISCOVERY CHANNEL

21.55 Una famiglia fuori dalmondo DISCOVERY

CHANNEL

I maghi del garageNATIONAL GEOGRAPHIC

22.00 Artists in Love: RudolfNureyev e Erik BruhnARTE

film 17.50 Ballistic Una nuova

arma letale minaccia didevastare l’intera uma-nità PREMIUM CINEMA

ENERGY

18.25 Nemiche amiche Unamadre modello e unadonna in carriera sonocostrette a far pace peri figli PREMIUM UNIVERSAL

19.15 Concorrenza slealeRoma 1938: i litigi fra ilsarto DiegoAbatantuono e l’ebreoSergio CastellittoPREMIUM CINEMA

Amore, bugie e calcet-to Un gruppo di amiciper nulla al mondorinuncerebbe alla parti-ta del giovedì PREMIUM

COMEDY

19.30 Possession - Una storiaromantica GwynethPaltrow e AaronEckhart ricostruisconola storia d’amore tradue poeti PREMIUM

CINEMA EMOTION

Catwoman Timida esensibile, PatiencePhilips viene trasforma-ta in Catwoman. ConH. Berry PREMIUM CINEMA

ENERGY

20.40 Close Up — JohnnyDepp PREMIUM

UNIVERSAL

21.15 La scuola più bella delmondo Il presideChristian De Sica vuolevincere la gara dellaFesta dei giovaniPREMIUM CINEMA

Focus — GenerationRock’n Roll PREMIUM

UNIVERSAL

Basic Instinct SharonStone, sospettata diomicidio, seduce ildetective MichaelDouglas PREMIUM CINEMA

EMOTION

Barb Wire PREMIUM

CINEMA ENERGY

40 Giorni e 40 NottiPREMIUM COMEDY

21.20 Animal House Le vicen-de degli studenti diuna folle universitàanni ‘60. Con JohnBelushi PREMIUM

UNIVERSAL

22.55 Special Forces -Liberate l’ostaggio Elsa,giornalista franceseinviata in Afghanistan,entra nel mirino deiTalebani PREMIUM

CINEMA ENERGY

The Best Man HolidayEx compagni di collegesi riuniscono dopo 15anni, riaffiorano le ten-sioni PREMIUM COMEDY

23.05 Minions Protagonisti iminion, personaggicreati da Ken Daurio eCinco Paul PREMIUM

CINEMA

23.20 Seduzione pericolosa Ildetective Al Pacinoindaga su una serie diomicidi a sfondo ses-suale PREMIUM UNIVERSAL

14.40 Hustle - I signori dellatruffa JOI

14.50 Fringe ACTION

15.05 Girlfriends’ Guide ToDivorce STORIES

15.45 Psych JOI

The MusketeersACTION

Harry’s Law TOP CRIME

15.58 Dallas STORIES

16.30 30 Rock JOI

16.40 Fuori Serie ACTION

16.50 Dallas STORIES

16.55 30 Rock JOI

17.05 Izombie ACTION

17.25 Baby Daddy JOI

17.45 Dr. House - Medicaldivision STORIES

Baby Daddy JOI

17.55 Izombie ACTION

18.15 Mike & Molly JOI

18.35 Dr. House - Medicaldivision STORIES

18.40 Mike & Molly JOI

18.45 Fringe ACTION

18.59 Aiutami Hope! JOI

19.25 Person Of Interest TOP

CRIME

19.30 Covert affairs STORIES

Una mamma peramica JOI

19.35 Revolution ACTION

20.15 Due uomini e 1/2 JOI

20.20 Covert affairs STORIES

20.25 Revolution ACTION

20.40 Due uomini e 1/2 JOI

21.10 Blindspot TOP CRIME

21.15 The Night shift STORIES

Big Bang Theory JOI

Chicago Fire ACTION

21.35 Mom JOI

22.05 The Night shift STORIES

del 10 maggio 2016

6.00 Tg 5 Prima pagina7.55 Traffico8.00 Tg 5 Mattina8.45 Mattino Cinque

Attualità11.00 Forum Attualità13.00 Tg 5. Meteo.it13.40 Beautiful Soap opera 14.10 Una vita Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk

show16.10 Amici Talent show 16.20 Il segreto Telenovela

La serie ambientatanella Spagna ruraledell’inizio del XX secolo

17.10 Pomeriggio cinqueAttualità

18.45 Caduta libera Gameshow

20.00 Tg 5. Meteo.it20.40 Striscia la notizia Varietà

23.30 Grand Hotel ChiambrettiVarietà Gente che va gente cheviene dall’isola

1.20 Tg 5 Notte. Meteo.it2.10 Striscia la notizia (R)2.20 Uomini e donne (R)

Page 34: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

SPORTOggi

in Tv

12,00 Tennis. Torneo Atp Roma

Sky Sport 2/313,05 Sport Mediaset

Italia 113,45 Ciclismo. Giro d’Italia Rai sport 115,10 Ciclismo. Giro d’Italia Raitre17,15 Ciclismo. Giro d’Italia, processo alla tappa Raitre18,00 Tg Sport Raidue 19,00 Pallanuoto. World League, Italia-Croazia Rai Sport 220,30 Nuoto. Europei, sincro femm.

Rai Sport 120,45 Premier L. West Ham-Manchester United Fox Sports

20,45 Basket. Playoff, Milano- Trento

Rai Sport 220,45 Basket. Playoff, Cremona-Venezia

Sky Sport 121,00 Tennis. Torneo Atp Roma Sky Sport 202,00 Basket Nba. Playoff Sky Sport 2

Wayne Rooney,Manchester United

Serie B: punti playoff per lo Spezia

Spezia-Brescia 2-1 nel posticipo della 40ª giornata di serie B. La classifica: Crotone** 79; Cagliari** 77; Pescara 68; Trapani 67; Bari, Spezia 65; Novara (-2), Cesena 62; Entella 61; Brescia, Perugia 54; Avellino, Ternana 49; Vicenza 48; Ascoli 46; Pro Vercelli 43; Modena, Latina, Salernitana 42; Lanciano (-7) 39; Livorno 38; Como* 30. (**) = Promosse in serie A. (*) = Retrocesso in Lega Pro.

Se è vero che solo chi cade può risorgere, a Michel Platini non resta che aspettare il 2019 per rimettersi in piedi. E già questascadenza, non proprio dietro l’angolo, dà il peso della senten-za: quattro anni di squalifica, a partire dal 2015. Confermatodunque il conflitto di interessi: è il verdetto del Tas sulla vicen-da che riguarda l’ex presidente dell’Uefa e quel velenoso paga-mento postdatato di 2 milioni difranchi svizzeri ricevuti daBlatter nel 2011 per una consu-lenza triennale stipulata nel1999. Dal macigno della prima sentenza, otto anni di squalifi-ca, i successivi gradi di giudizio ne hanno erosi prima due e poi altri due fino al verdetto di ieri. Il tribunale, si legge nelle moti-vazioni, «non è convinto della legittimità di quel pagamento» e soprattutto guarda con so-spetto la tempistica: giusto 4 mesi prima delle elezioni Fifa, quelle che vedevano in corsaproprio Sepp Blatter e Mohammed Bin Hamman. In-somma, non c’è la pistola fu-mante ma i proiettili probabil-mente sì: tanto è bastato per far cadere Le Roi. Nella senten-za ce n’è anche per la Fifa che, pur sapendo del pagamento fin dal 2011, non ne ha parlato al co-mitato etico fino al 2015. Insom-ma, rivelazioni a orologeria. Svizzera come il colonnello Sepp, infine nemico di Platini.

Prima mossa

Una decapitazione con uno sconto che non può soddisfare Platini. Non lo riabilita da un punto di vista giuridico-sporti-vo né dal punto di vista operati-vo. Tanto che la prima mossa del tre volte Pallone d’Oro sono

state le dimissioni da presidente, anche per liberare l’Uefa dall’im-passe. «Prendo atto della decisio-ne del Tas ma la vivo come una profonda ingiustizia. Il futuro? Lavita mi ha sempre riservato belle sorprese, sono pronto a viverle.Proseguirò la mia battaglia da-vanti ai tribunali svizzeri per di-mostrare la mia onestà». La giu-stizia ordinaria, quel percorso fuoristrada che con l’istituzione del Tas, il tribunale per i casi sportivi, Platini intese scongiura-re. Deroga ad personam. La sua.

Pratiche inevase

Ma che cosa succederà ora al-l’Uefa? Il primo passo sarà il co-mitato esecutivo fissato a Basileail 18 maggio in occasione della fi-nale di Europa League: verràscritta la road map che dovrebbeportare all’elezione del nuovo presidente tra settembre e otto-bre. Ora che Michel è a fine corsa,partiranno le grandi manovre: mettere d’accordo 55 federazioni non sarà semplice, «venire dopo Platini è molto impegnativo, spe-ro che la campagna elettorale non diventi una guerra, altrimen-ti c’è il rischio che perdano anche

i vincitori», dice Giancarlo Abete,attuale vice presidente Uefa che non ha intenzione di candidarsi ma che di strategie se ne intende eccome. Sul tavolo di Nyon, ine-vase, ci sono le pratiche che ri-guardano il nuovo format delle coppe europee e il rapporto con i club: questioni di cui i candidati non potranno non tenere conto.

Ma chi saranno? Non l’attualepresidente reggente (lo spagnoloVillar), probabilmente i presi-denti della federazione olandese (Michael van Praag) e portoghe-se (Fernando Gomes). Pare certoche il blocco dei Paesi dell’Est(che ruota intorno al ministro dello sport russo Mutko) farà la voce grossa e anche un nome da mettere sul tavolo. È già circola-to anche il profilo di Pierluigi Col-lina, confermato per ora alla gui-da degli arbitri in Uefa: potrebbe seguire Gianni Infantino alla Fifao invece scalare l’Europa.

Per ora, solo schermaglie.Fuori Platini, è saltato il tappo.Alla Juve, via Le Roi, presero Magrin per sostituirlo e non an-dò benissimo. L’Uefa può fare certamente di meglio.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

I possibilisuccessoriFernando Gomes,

64 anni (sopra), presidente della federazione

portogheseSotto, Michael van Praag

(68), numero unodella federcalcio olandese

PAOLO BRUSORIO

Carrierainterrotta

MichelPlatini,

60 anni,fu eletto

presidenteUefa il 26

gennaio 2007Da giocatore

vinse trale altre cose

3 Palloni d’Oro

IL VERDETTO DEL TAS: A LE ROI SCONTO DI DUE ANNI

FinecorsaSentenza definitiva: 4 anni di squalificaper Platini. Termina così la carriera dell’ex presidente Uefa: “Una profonda ingiustizia, manon mi fermo, dalla vita ho avuto molte sorprese”

PHOTOPRESS

24squadre

Partecipantial prossimo

Europeodi Francia2016 (sei

gironi): unanovitàvoluta

proprioda Platini

� Il pagamento che ha stroncato la carriera politica di Michel Plati-ni riguarda una consu-lenza da 2 milioni di franchi svizzeri seguita a un accordo tra Platini stesso e l’allora presi-dente della Fifa Sepp Blatter. L’accordo fu fir-mato nel 1999, ma il pa-gamento venne effet-tuato solo nel 2011 alla vigilia di una tornataelettorale Fifa che ve-deva Blatter tra i candi-dati e Platini, nel frat-tempo presidente Uefa e nel comitato esecuti-vo Fifa, tra gli elettori. Il Tas si è detto «non con-vinto della legittimità»di tale pagamento.

I soldi da BlatterQuel pagamento

da 2 mln di franchi

Venire dopo di lui è impegnativo,la campagna elettorale non siauna guerra: perderebbero tuttiGiancarlo AbeteVicepresidentedell’Uefa

Ho deciso di dimettermi, proseguirò la battaglia nei tribunali svizzeriper dimostrare la mia onestàMichel PlatiniPresidente dell’Uefadimissionario

34 .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

Questa decisione,guarda caso, imponeuna sospensioneche mi impediràdi candidarmi alleprossime elezioni Fifa

Page 35: QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867  · «Brexit» dominano il dibatti-to attuale, scatenando ten-sioni prima che passioni. Ma la realtà è che nessuna delle crisi precedenti è stata dav-vero

Basket: Avellino e Reggio Emilia ok

Con 32 punti di Nunnally, Avellino batte ancora Pistoia in casa e si avvicina alle semifinali. Anche Reggio Emilia si è portata sul 2-0 contro Sassari. Gara 2 dei quarti dei playoff: Avellino-Pistoia 83-70 (serie 2-0), Reggio Emilia-Sassari 82-75 (serie 2-0). Stasera ore 20,45: Milano-Trento (Rai Sport 1, serie 1-0), Cremona-Venezia (Sky Sport 1, serie 0-1).

Tommasi rieletto n. 1 del sindacato giocatori

Damiano Tommasi è stato rieletto per il terzo mandatoal vertice dell’Aic, il sindacato dei giocatori. Rimarrà in carica per il prossimo quadriennio alla guida di un consiglio direttivo di 25 membri: fra questi, anche gli juventini Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci e il rossonero Riccardo Montolivo. Per la prima volta entrano nella strutturadi vertice due donne: Chiara Marchitelli e Marta Mason.

In cercadi rilancio

SinisaMihajlovic,

47 anni,in Italia

ha allenatoBologna,Catania,

Fiorentina,Sampdoria

e Milan:è stato

esoneratodopo il ko

con la Juve

Ècaos calmo al Toro, dovela consegna è temporeg-giare ancora per qualche

giorno. Ma la partita a scacchi tra Urbano Cairo e Giampiero Ventura prosegue. Tra rassicu-razioni in pubblico - anche dome-nica nel pre e dopo gara col Na-poli - e trame private che stanno tessendo il patron granata e l’al-lenatore. Due che in 5 anni di proficuo lavoro sono diventati «quasi» amici fuori dal campo, basti pensare che il primo è statoinvitato al matrimonio del secon-do. Ma che non hanno ancora trovato la forza né per dirsi ad-dio, né per confermare il matri-monio al di là di ogni sospetto. Seguendo il mantra degli ultimi mesi - quasi uno scudo - dei due anni di contratto ancora da ono-rare, il progetto continuerà ad essere guidato da Ventura. Op-

la parte debole al momento del-la contrattazione. E come tra moglie e marito anche l’accor-do sui viveri sarebbe importan-te. Consapevole, il patron delToro, del rischio di dover paga-re fino all’ultimo centesimo (circa 2 milioni) in caso di eso-nero; e l’allenatore della possi-bilità di perdere la buonuscita.

Contatto con MihajlovicIl Toro prepara l’alternativa

Cairo sull’ex tecnico rossonero se Ventura andrà via

LAPRESSE

-6punti

Il bilanciodel Torino

rispettoal 2014/15a un turno

dal termine:ora ha 45

punti, allorane aveva 51

e chiusea quota 54

pure è l’alba di una rivoluzione, se si dà ascolto alle dinamiche di un mercato nel quale rischia di verificarsi un clamoroso effetto domino di panchine. E anche ai rumors che danno l’attuale tec-nico granata non più così per-suaso dall’idea di lavorare anco-ra in una piazza sempre più criti-ca sul suo operato e con un grup-po che pare non seguirlo più con la stessa attenzione di una volta.

Partita a scacchiI giorni decisivi saranno quelli vicini all’ultima sfida di campio-nato, nei quali il Toro ha nel menù l’Empoli ma anche il ver-tice tra presidente e allenatorepiù importante degli ultimi an-ni. Si capirà se sussistono anco-ra stimoli per proseguire insie-me: l’idea comune è fare presto,per non ritrovarsi a fine giugnocon la patata bollente e unanuova sfida ancora da progetta-re (a pochi giorni dall’avvio del-la nuova stagione). Né Cairo né Ventura ora hanno la sfera dicristallo, ma nessuno vuole ri-metterci tempo e denaro in questa sottile «guerra» di posi-zioni e di dichiarazioni: è chiaroche chi fa il primo passo diventa

Quelli di MahmoudDahoud, vent’anni,centrocampista di ta-

lento del Borussia Mönchen-gladbach, e di Christoph Kra-mer, cinque anni più vecchio,mediano del Bayer Leverku-sen, non sono solo nomi an-notati su un block-notes co-me tanti altri, ma giocatoricui val la pena dare un’oc-chiata da vicino, e con unacerta urgenza: dev’essere perquesto che sabato pomerig-gio «Kicker», settimanalesportivo tedesco, ha scovatoil ds juventino Fabio Paraticial Borussia Park, dove gioca-vano uno contro l’altro. Dueobiettivi con un volo. Non sia-mo ancora al viaggio con li-bretto degli assegni al segui-to, perché in quei casi c’è pu-re l’ad Beppe Marotta, ma ècomunque una decisa mani-festazione d’interesse.

Emergenza nel mezzoDel resto, che a centrocam-po la Juve dovrà comprarealmeno un paio di pezzi (affi-dabili) è fin troppo evidente,causa infortuni. A partire daquello di Claudio Marchisio,che non rientrerà in serviziopermanente prima di otto-bre: dunque, qualcuno da-vanti alla difesa ci vorrà.Questione sanitaria pure perSami Khedira, costretto ai

box ora e per metà stagione, insenso aritmetico: di 50 partitestagionali, il tedesco ne ha gio-cate 25. Tecnicamente e tatti-camente, un grande affare (azero euro), clinicamente unasciagura. Ovvero, se Dybalaha sostituito Tevez e Marchi-sio s’è preso lo scranno di Pir-lo, seppur con altri spartiti,nessuno ha dato il cambio adArturo Vidal. Quel che Marot-

ta e Paratici vorrebbero ap-punto fare in occasione delprossimo shopping estivo.Sempre che resti Paul Pogba,cosa di cui al momento è con-vinto il club bianconero, altri-menti bisognerebbe allungarela lista della spesa.

Giovani e di talentoL’idea resta sempre quella delrinnovamento, cercando di

LASCIÒ FRA LE CRITICHE

Roma ai piedidi RanieriSarà testimonialper i Giochi 2024

La storia riscritta con il Lei-cester campione d’Inghilter-ra ne racchiude altre in un ef-fetto domino. Claudio Ranieriera andato via da Roma dopouna pazza sfida a Genova ilpomeriggio del 20 febbraio dicinque anni fa: da 3 a 0 a 3 a 4per i rossoblù a Marassi. Haperso la squadra, anzi, gli gio-cano tutti contro: così la piaz-za e gli umori della Capitalecon il tecnico testaccino in fu-ga, o quasi. Ieri, lo stesso Ra-nieri è tornato nella sua cittàcon gli onori che si devono aun imperatore: Salone d’Ono-re del Coni mai visto tanto ca-rico di entusiasmo, selfie, fo-to, pacche sulle spalle e ladoppia consegna, il premio inmemoria di Enzo Bearzot e la

Palma d’Oro, il massimo rico-noscimento sportivo italiano(in 100 anni l’ha ricevuto soloMarcello Lippi per il Mondia-le vinto a Berlino).

Tutti lo vorrebbero ctIl Ranieri in fuga ha lasciatospazio all’allenatore più cor-teggiato. Primo: il tecnico redella Premier League con unclub partito per strappare lasalvezza sarà uno dei testi-monial di punta della candi-datura di Roma 2024. Secon-do: a Ranieri i vertici della Fe-dercalcio, ma non solo (ieri isegnali si sono sprecati), affi-derebbero la panchina del-l’Italia per il dopo-Conte, maogni tentativo è caduto nelvuoto. «Ranieri è il nome chetutti vorrebbero, ma - così ilpresidente del Coni GiovanniMalagò - giustamente vuoleassaporare la Champions Le-ague da campione d’Inghil-terra e la Premier per difen-dere il titolo. Penso abbia ra-gione da vendere...». NienteNazionale, dunque. Una ri-sposta già data da Ranieri aiprimi sondaggi del numerouno della Figc, Tavecchio.«Non fa per me. Resto dovesono e spero di farlo per tantianni ancora. L’Italia - spiega -farà bene agli Europei, c’èConte, preparato e carisma-tico: dopo l’avventura inFrancia lo aspetto in Pre-mier, noi italiani siamo ri-spettati perché capaci...».Applausi e foto: i tempi del-l’indifferenza di Roma sonoalle spalle. «Ma io sono sem-pre lo stesso», dice.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

GUGLIELMO BUCCHERIROMA

Kramer contro DahoudBlitz Juve in Germania

Il ds Paratici a Mönchengladbach per la sfidacol Leverkusen: occhi sui due centrocampisti

ObiettivoAndré Gomes,

22 anni, centrocampi-

sta delValencia e

del Portogallo Quest’anno,

3 gol in 37 partite: costa

non menodi 30 milioni

25Presenze

Quellestagionali di

Sami Khedira, tutte da

titolare, sulle 50 gare

della JuveCinque gol

TalentiMahmoud

Dahoud,20 anni,

e Christoph Kramer, 25,

l’anno scorso quando gio-

cavano insie-me nel Borus-sia Mönchen-

gladbach

MASSIMILIANO NEROZZITORINO

Retroscena

conciliare età e talento. In que-sto senso, Dahoud sarebbe uncolpo deluxe, dopo una stagio-ne da protagonista tra Bunde-sliga e Coppe: 41 presenze, 5gol e 9 assist. Prezzo base dai12 milioni di euro in su, in forteaumento. Costa quasi il doppioKramer, 25 anni, un metro e 91di gran presenza e senso tatti-co, davanti alla difesa. Più fisi-co ma meno tecnico diDahoud. Però, già di un altro li-vello di esperienza, come dastima del ct tedesco JoachimLöw, che gli è valsa 12 presenzecon i campioni del mondo.Dahoud e Kramer sono stativisionati più volte dagli osser-vatori bianconeri coordinatida Javier Ribalta ma, comesempre, pure dagli 007 di altriclub: su tutti, Borussia Dort-mund e Liverpool. Insomma,occhio alla concorrenza.

Ancora Barzagli ed EvraA volte però, la qualità non haetà e, nel caso della Juve, portaal successo. Così, dopo setti-mane di attesa, è davvero tuttopronto per il rinnovo di An-drea Barzagli, 35 anni e 5 scu-detti: annuncio previsto doma-ni. Negli ultimi tempi è statainvece avviata la trattativa perconfermare anche PatriceEvra, che farà i 35 domenica: sidiscute sulla base di un bienna-le, l’offerta del club. Il francese,che alla Juve s’è legato molto(«Ho trovato una casa»), avevachiesto un momento di rifles-sione subito dopo la vittoria dello scudetto, per l’ipotesi dilasciare l’Italia, come scelta divita e famigliare. Potrebbe ri-pensarci e firmare con i bian-coneri fino al 2018.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

FRANCESCO MANASSEROTORINO

Retroscena

L’aiutino di BerlusconiEntrambi intanto stanno ap-profondendo un piano B. Quellodi Urbano Cairo prevede Sinisa Mihajlovic in cima alla lista dei desideri: sì, proprio il tecnicofresco di esonero dal Milan che è sempre piaciuto all’imprendi-tore piemontese. I due si sonosentiti un paio di volte, parlandogià di ingaggio: un milione al-l’anno (contratto biennale), spe-rando in un «aiutino» dei rosso-neri (difficile, in verità) con cui ilserbo è sotto contratto fino al 2017. Per Ventura invece rima-ne in piedi il sogno Nazionale, anche se il suo nome è nella listaB, dietro a Montella e a Di Fran-cesco. E più concretamente l’opportunità Cagliari, piazza che ha già frequentato con sod-disfazione reciproca in passato.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Ranieri con Malagò (a destra)

Se il mio futuro saràgranata? Ho due anni di contratto, stiamo già lavorando per la prossima stagione

Giampiero VenturaAllenatoredel Torino

LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .35

Lite Cassano-Samp, ma Fantantonio si salva

Tornano le cassanate dopo il derby perso dalla Samp: Antonio Romei, braccio destro del presidente Ferrero, era piombato negli spogliatoi accusando la squadra di poco impegno e Cassano aveva risposto a modo suo. Tanto che ieri il club è stato a un passo dal rescindere il contratto: solo che Romei non ha incarichi ufficiali, ed è quindi inapplicabile la clausola anti-cassanate.

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36 .Sport .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

Dopo le prime tre tappein Olanda, il Giro èrientrato in Italia per

riprendere oggi con la 4a tap-pa Catanzaro-Praia a Mare. Ilgrande successo riscosso al-l’estero dalla Corsa Rosa ha alimentato nuove insistentivoci su un altro progetto stra-niero, questa volta davverosenza precedenti. Non riguar-da l’edizione 2017, che essendola n° 100 verrà disputata e ce-lebrata in patria. Per il 2018 siparla invece di una partenzastraordinaria in EstremoOriente, dal Giappone, con unsuggestivo gemellaggio tra ilMonte Fuji e lo Zoncolan. Si tratterebbe del 13° via all’este-ro, ma sarebbe il primo fuoridall’Europa. Un tentativo si-mile era già stato fatto per il2012: sembrava fatta per laGrande Partenza da Washin-gton, poi il business saltò inextremis. Si sentì poi parlaredi Dubai e Qatar, senza tutta-via che si arrivasse a concre-tizzare. L’ipotesi Giappone sa-

rebbe già invece molto avviata emancherebbero soltanto le ulti-me firme per avere l’ufficialità.

Due giorni di riposoFra gli intermediari del proget-to c’è Enzo Cainero, il vulcanicomanager friulano che fece sco-prire al Giro il Monte Zoncolan,diventato presto una delle sali-te simbolo della Corsa Rosa.Proprio la terribile montagnadella Carnia dovrebbe rappre-sentare l’epilogo decisivo del-l’edizione 2018, che si aprirebbecon 4 tappe in Giappone, una

delle quali sul Fuji, lamontagna più alta nelPaese del Sol Levante(3776 metri). MauroVegni, il direttore delGiro, si sarebbe giàrecato nella Prefettu-ra di Shizuoka per de-finire l’accordo con ilgovernatore Kawaka-tsu. Il patron avrebbepoi chiesto all’Uci duegiorni di riposo subi-to dopo le tappe giap-ponesi per permette-re alle squadre dirientrare in Italia e diassorbire almeno inparte gli effetti delle14 ore di volo e del jetlag. Il business com-plessivo sarebbe su-periore ai 35 milionidi euro, compresi irimborsi spese per lesquadre: da 250 a 500

mila euro a team (è uno dei nodiancora da sciogliere). A sup-portare il progetto ci sarebbeanche l’Asatsu-DK, agenziapubblicitaria giapponese ingrado di coinvolgere numerosisponsor. Va ricordato che il Gi-ro da anni ormai viene trasmes-so anche dalla tv nazionale delGiappone, Paese nel quale sonoin costante ascesa sia la passio-ne dei tifosi sia gli interessicommerciali legati all’industriadella bicicletta, vero motore ditutta l’operazione.

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TENNIS: SU OTTO ITALIANI PASSA SOLO SEPPI

Roma, ecatombe azzurraFognini: “Ero senza ideeGiocare in casa è diverso”

In campo Fabio Fognini ierisi è divertito molto, ma do-po, quando l’hanno fatto gio-care sul vecchio centrale, il«Pietrangeli», come avevachiesto alla vigilia. Peccatoche si trattasse dell’esibizio-ne fra tennisti e calciatoridella Roma, Totti e De Rossicompresi, organizzata daRoma Cares. Che peraltroFabio ha vinto, in coppia conAlessandro Florenzi, pren-dendo la giornata con moltafilosofia («Be’, almeno un ri-sultato l’ho fatto»).

Delude anche la ErraniPrima, nel match che conta-va, l’esordio negli Internazio-nali d’Italia perso in due set(6-1 7-6) contro lo spagnoloGarcia Lopez, n. 51 Atp, Fabioinvece ha masticato amaro. Enon solo per il risultato. «Il di-rettore del torneo aveva det-to delle cose, poi non le ha ri-spettate, così ho giocato sulCentrale, a una certa ora, suun campo molto veloce. Maaggrapparsi a queste cose sa-rebbe demenziale. La verità èche ho giocato male, sciupan-do le occasioni che ho avuto,senza un’idea. Devo accettar-lo e andare avanti. Anche per-ché ho promesso di stare buo-no e a volte è giusto andare ol-tre il tennis senza farsi rovi-nare l’umore per una parti-ta». A franare ieri del restonon è stato solo «Fogna», ma(quasi) tutta l’Italia in campo:

STEFANO SEMERAROROMA

su otto azzurri si è salvato soloSeppi, vincitore su Vasek Po-spisil, mentre è volata fuori an-che Sara Errani, la finalista del2014 vittima, oltre che della n.55 Wta Heather Watson, di unattacco d’ansia che le ha lette-ralmente tolto il fiato nel primoset. «Mi è capitato altre volte,qui a Roma e a Parigi, è colpadella tensione», ha spiegatocon l’occhio cupo dopo il crollodel terzo set (6-4 3-6 6-0).

Le sconfitte più bruciantiA quarant’anni dalla vittoria diPanatta, Roma continua a faremale agli italiani? «Non ho per-so per la tensione - nega Fogni-ni -, però è vero che giocare inItalia è diverso, lo senti. E semi chiedete quale sconfitta mibrucia di più fra questa e quel-la di Madrid la risposta è scon-tata». E dolorosa.

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ANSA

Il leaderIl Giro riparte

oggida Catanzaro con il tedesco

Kittel (foto) maglia rosa

con 9”su Dumoulin

e 15” su Amador

Nibali è a 28”

�Uomini: Garcia Lo-pez-Fognini 6-1 7-6, Seppi-Pospisil 7-6 7-6, Raonic-Cecchinato 6-4 4-6 6-4, Sousa-Sonego 6-7 6-3 7-5, Kyrgios-Ca-ruso 6-1 6-2. Donne:Watson-Errani 6-4 3-66-0, Safarova-Schiavo-ne 6-3 6-2, Strycova-Knapp 6-2 6-2.

Così nel 1° turnoCatanzaro-Praia a Mare (200 km) 4ª

Rai Tre

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GPMR

Il Giro diventa mondialePer l’edizione 2018c’è l’idea Giappone

Contatti già avviati per le prime quattro tappee la scalata del Fuji: affare da oltre 35 milioni

GIORGIO VIBERTIINVIATO A CATANZARO

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Sport .37

L’Italia esce dall’acqua diLondra con un bronzodopo un solo giorno di

Europei. Arriva una medaglianella piscina dove siamo nau-fragati alle Olimpiadi, per giun-ta nel sincronizzato: la squadranon si era neppure qualificata4 anni fa e ora ha il pass per Rioe un podio all’attivo. Il terzo po-sto nel team tecnico è solo l’ini-zio, ci sono 9 gare e la possibili-tà di fare l’en plein. È una nuo-va era e Giorgio Minisini, pri-mo sincronetto maschio dellaNazionale, è un esperto di fron-tiere inesplorate.

Che sta succedendo?«Le ragazze sono bravissime, lo erano anche prima. Ora c’è per-sino più energia perché i giudici sono un po’ usciti dagli schemi fissi: credo dipenda in parte an-

che dall’arrivo del doppio misto».Avete sconvolto le gerarchie?

«Li abbiamo obbligati a guar-dare fuori dai soliti canoni. Sulpodio non si vedono più semprele stesse squadre ed è un benepure per il pubblico. Come puòaumentare l’interesse se lagente vede nazionali che festeg-

8ore

L’allenamento medio

quotidiano della Naziona-

le di sincro,sei giorni

su sette

Giorgio, beato tra le donne (vincenti)“Noi uomini siamo stati uno choc”

Europei di nuoto, Minisini in gara nel sincro: “Mi sento un poster vivente”

GIULIA ZONCA

INVIATA A LONDRA

Intervista

che è giudice di gara».Le compagne la coinvolgono insessioni di trucco?

«A volte urlano "vieni qui che tifacciamo le unghie". Io scappo».

Altri suoi colleghi però amano gliocchi bistrati e le paillettes.

«Non mi piace eccedere sullateatralità, evito costumi ecces-sivi. Il nostro sport è simile alpattinaggio artistico, in bilicotra show e agonismo: spingeretroppo in una direzione è ri-schioso. Il bello è che siamo pio-nieri, sta a noi dare una facciaalla specialità».

Crede che i ragazzi debbano an-cora superare l’imbarazzo?

«Vedo bambini di 5 o 6 anni in pi-scina. A quell’età è tutto natura-le, prima non li facevano provare,oggi sì e i genitori non sono più indifficoltà. La pubblicità aiuta».

Si sente un poster?«Un po’, però io non sono maistato imbarazzato, solo entu-siasta e sono felice che il mes-saggio sia stato recepito. QuestiEuropei sono importanti. Biso-gna continuare a farsi vedere edopo i due bronzi mondiali vo-gliamo migliorarci».

Perché non ci sono uomini negliesercizi di squadra?

«È l’anno olimpico, non si rom-pono gli equilibri. Ci vuole tem-po. Quando il sincronetto smet-terà di essere una curiosità siapriranno altre porte».

Come le Olimpiadi?«Dipende da noi. Più interessec’è, più sarà facile. Tra quattroanni sarebbe un sogno, tra otto èpossibile. Siamo ancora pochi».

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SintoniaGiorgioMinisini

e MariangelaPerrupato,

bronzonel duo misto

libero ai Mondialidi Kazan

«Quando lavoriamo non c’è dif-ferenza. Otto ore al giorno, avolte nove, per sei giorni su set-te: è un massacro che non pre-vede sfumature. Nel tempo li-bero a volte loro si fanno piùparanoie del dovuto, ogni pro-blema si gonfia di chiacchiere.Noi ragazzi siamo più semplici,lasciamo correre».

È diventato il confidente delgruppo?

«Sono un buon ascoltatore. Misono allenato con la squadra ju-nior preparata da mia madre edalla mia fidanzata».

Altro gineceo.«Per le chiacchiere tra maschidovrei aspettare una genera-zione. Mi sostiene mio padre

giano il sesto posto come la vit-toria? Però se sai che quello è iltetto la vivi così. Invece adessosi è risvegliata la competizione.Siamo stati uno shock per unmondo abituato a muoversimolto lentamente».

Come si vive in un mondo di soledonne?

Le mie compagne ogni tanto cercanodi dipingermile unghie ma io scappo

Giorgio MinisiniPrimo sincronetto maschiodella Nazionale

Le ragazze sono bravissime, lo erano anche prima. Ma con noi però c’è persino più energia perché i giudici sono un po’ usciti dagli schemi fissi

�Le ragazze del te-am tecnico vincono il bronzo con 88.9053 punti. L’oro è della Rus-sia in 94.0994, l’argentoè dell’Ucraina.Oggi il sincro punta alla secon-da medaglia con il libe-ro di Linda Cerruti (terzadopo il preliminare) dal-le 17,30. Dalle 20,30 (Raisport ed Eurosport),i tuffi degli uomini da un metro con Tocci.

A Londra bronzoper il team tecnico

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Forza Nuova annuncia unamanifestazione su immigra-zione e sicurezza a Sant’Aga-bio e di colpo sale la tensionein città. L’Unione degli stu-denti organizza un contro-corteo, il sindaco scrive al pre-fetto, l’Anpi si rivolge anche alquestore.

Il motto è «Ordine contro ilcaos» e il ritrovo è sabato alle15,30 in via Casorati: il corteodi Forza Nuova sfilerà sino apiazza Brustia dove il segreta-rio nazionale Roberto Fioreterrà un comizio. «Abbiamoscelto Sant’Agabio perché hail più alto tasso di immigrati -dice il segretario provincialeStefano Sacchetto - e qui ha vissuto addirittura un terrori-sta dell’Isis. Chiediamo piùcontrolli e la fine dello sfrutta-mento dei profughi a vantag-gio delle cooperative che liospitano. Nessuna provoca-zione: sono dati di fatto».

Non la pensa così il presi-dente dell’associazione deipartigiani Massimo Bosio:«Chiederemo alle autoritàche la manifestazione nonvenga autorizzata. Sant’Aga-bio ha problemi ma anche po-sitive esperienze di integra-zione. Il corteo rappresentaun affronto a Novara che hadato un contributo alto e qua-lificato alla Resistenza». Sulla

BARBARA COTTAVOZNOVARA

stessa linea il Pd: «Novara nonmerita l’umiliazione di una no-stalgica sfilata che inneggi alladiscriminazione e alla segrega-zione».

Ieri mattina il sindaco An-drea Ballarè ha scritto al pre-fetto esprimendo le sue preoc-cupazioni in merito all’ordinepubblico e invitandolo a consi-derare la possibilità di non au-torizzare la manifestazione. Im-mediata la replica di Sacchetto:«Come qualsiasi altra nostramanifestazione, sarà eseguita con ordine. Se ci fosse pauraper possibili problemi baste-rebbe bloccare le cause, ovveroil corteo organizzato per conte-stare la libertà della nostra pa-rola, diffuso sui social con frasipoco democratiche». Il riferi-mento è all’iniziativa dell’Udsche ha lanciato la pagina Face-book «Difendiamo Sant’Aga-bio» e una contro-manifestazio-ne: «In questo quartiere, nono-stante le difficoltà, si è semprediffuso il verbo dell’inclusione»ha scritto Vincenzo Angellotto.

Sono preoccupati i ragazzidel centro culturale islamico divia Della Riotta: nelle scorsesettimane era stata portata viala targa sulla strada. «La mani-festazione è ufficialmente unaprovocazione - dice il portavoceMohamed Hamad -. Temianoche gli animi vengano aizzatiancora di più contro di noi».

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ARIZZANO

Aggressionenella comunitàdi recuperoUna denuncia

Il litigio all’interno della co-munità di recupero Crisalidedi Arizzano è degenerato equando è spuntato un coltel-lo il personale ha chiamato icarabinieri. È stato denun-ciato un uomo di 45 anni (re-sidente ad Arona), ospite inregime di arresti domiciliari,che aveva appena litiganocon un ucraino. Avrebbe cer-cato di aggredirlo per poi mi-nacciarlo con la lama, seque-strata. Sempre i militari delNor, in questo caso insieme aicolleghi della stazione di Gra-vellona, hanno denunciatouna persona del 1984 cheaveva sfondato la porta d’in-gresso del container di servi-zio del campo sportivo dellaVoluntas Suna. All’arrivodelle pattuglie l’uomo si è sfi-lato il passamontagna, ten-tando di nasconderlo, e haaggredito i carabinieri. Due ireati contestati: resistenza etentato furto aggravato.

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Intervento dei carabinieri

Orta San Giulio

Hotel H2O Tutti assolti

Laugeri e Giordani A PAGINA 43L’H2O di Orta San Giulio

Tutti assolti perché «il fatto non sussiste»: è la sentenza d’appello ieri mattina nel pro-cesso per abuso edilizio all’ex sindaco di Orta, Fabrizio Mo-rea assieme all’ex assessore al-l’edilizia Giorgio Pozzi e alla re-sponsabile dell’ufficio tecni-co, Antonella Zanetti. La vicen-da riguarda l’ampliamentodell’albergo «H2O» di Orta.

Verbania

Sassi sulla stataleDisagi a Fondotoce

L’intervento dei pompieri

Disagi al traffico, ieri, a Fonto-toce. Dopo le 9 terriccio e sassi si sono staccati dalla parete cadendo sulla statale: due au-to colpite senza grossi danni.Durante il sopralluogo di pom-pieri, vigili urbani e geologo la strada è rimasta a senso unico,con deviazione obbligatoria verso Bieno per chi usciva daVerbania. I lavori proseguono oggi: possibili nuovi disagi.

LA MANIFESTAZIONE È IN PROGRAMMA SABATO POMERIGGIO

Forza Nuova sfila a Sant’AgabioSindaco e Anpi chiedono lo stopGli studenti dell’Uds stanno organizzando un contro-corteo

LA STAMPA

REDAZIONE DI NOVARAC.SO DELLA VITTORIA 7, 28100TEL. 0321 380411 E-MAIL [email protected]

REDAZIONE DI VERBANIAVIA SAN VITTORE 11, 28921 TEL. 0323 407024 E-MAIL [email protected]

PUBLIKOMPASS S.P.A.BIELLA, VIA COLOMBO 4 TEL. 015 2522926 - 015 8353508 FAX 015 2522940

NOVARA - VCOE PROVINCIAMARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

Chetempofa

S. Sacchetto

V. AngellottoSarà a Novara il segretario nazionale di Forza Nuova

�È stata ammessa alle consul-tazioni amministrative di Sorisola lista del Movimento nazionali-sta e socialista dei lavoratori, percui era stato verificato dove era-no state depositate le firme deicandidati. La lista è guidata daun imprenditore di Busto Arsizio,Carlo Rola, ed è formata da can-didati della provincia di Varese.«Ogni volta che presentiamo le

nostre liste - dice Rola - c’è chi,prima di avere valutato con at-tenzione le carte e la situazione,grida allo scandalo, avanza ecce-zioni pretestuose e infantili, e dàgiudizi superficiali e affrettati, il-ludendosi che questo sia suffi-ciente per potere arbitrariamen-te impedirci di esercitare il no-stro diritto di partecipare a de-mocratiche elezioni». [M.G.]

Lista nazional-socialista a Soriso

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13° 15°DomaniNuvoloso con piogge e rovesci anche intensi, con qualche pausa al matti-no, ma ripresa nel pomeriggio di piogge intense.

11° 20°GiovedìNuvoloso con piogge e rovesci fino al primo mattino, in seguito in parte o abbastanza soleggiato con locali rovesci.

SituazioneUn fronte perturbato è transitato nella notte e un secondo giun-gerà in serata, più attivo domani con piogge anche intense.

12° 17°OggiNuvoloso con pioggia fino al mattino, ma in attenuazione fino a cessare; ripresa delle piogge in serata.

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40 .Novara e provincia .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

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IERI LA SVOLTA ALL’INCONTRO FRA I SINDACATI E L’AZIENDA DI CORSO RISORGIMENTO

Tamini, ora Terna apre alla trattativaGiovedì la giornata cruciale a Roma: doppio incontro con la società e il ministero

Ancora nessun accordo an-cora tra sindacato e TaminiTrasformatori ma il gruppoTerna entra nella partita. Haconvocato i rappresentantisindacali a Roma e la trattati-va fa un passo avanti. E’ que-sta la svolta che è emersa ie-ri, dopo un incontro-fiumeche si è tenuto nella sede del-l’Associazione Industriali diNovara.

Gli esponenti sindacali(Marco Ticozzi e FrancescoCampanati per la Cgil, Um-berto Zilio per la Cisl e Ser-gio Busca per la Uil) hannoribadito la necessità chel’azienda ritiri i 48 procedi-menti di mobilità aperti ilprimo di aprile. I rappresen-tanti dell’azienda hanno re-plicato che Tamini è disponi-bile, anzi vuole trovare unasoluzione, ma i numeri defi-nitivi sui «tagli» li farà quan-do sarà certa della conclusio-ne positiva della trattativa.

Una risposta che non haancora soddisfatto il sindaca-to che però può incassarel’apertura fondamentale daparte di Terna. Il gruppo, checontrolla la Tamini, finoraaveva sempre dichiarato chela vertenza novarese era se-parata da Terna e che anda-va condotta soltanto dalla so-

cietà proprietaria dello stabili-mento di corso Risorgimento.Lavoratori e sindacato più vol-te hanno invece chiesto l’inter-vento di Terna, e in particolaredella presidente «novarese»Catia Bastioli, perché un grup-po così ampio ha tutte le possi-bilità di assorbire i lavoratoriin esubero.

Ieri è arrivata, a sorpresa, lanotizia della convocazione del-l’incontro, in programma pergiovedì: sarà una data decisivaper le sorti dei dipendenti per-

ché a Roma si svolgeranno dueincontri cruciali. Alle 16 i sin-dacalisti verranno ricevuti dairappresentanti di Terna, alle19 la vertenza Tamini verrà di-scussa nell’ambito del ministe-ro dello Sviluppo economico.

Domenica, ultimi giornoDomenica scadono i termini perché la trattativa possa es-sere condotta a livello locale.Da lunedì si passerà in sede re-gionale, con trenta giorni ditempo a disposizione primache scattino i licenziamenti ve-ri e propri.

A questo punto però la vi-cenda si gioca questa settima-na e il sindacato appare cauta-mente ottimista: «Intanto - di-cono Ticozzi, Zilio e Busca - c’èla novità dell’incontro con Ter-na. La stessa Tamini poi hadetto di volere concludere in modo positivo la vertenza, cheormai si trascina da quarantagiorni, e sta pesando moltissi-mo sui lavoratori, per gli scio-peri a singhiozzo. Secondo noici sono i margini per riuscire atrovare un accordo e ricolloca-re i dipendenti. Sarà fonda-mentale quello che ci dirà Ter-na. Poi al ministero del Lavorosiamo pronti a discutere ancheper tutta la notte e la giornatadi venerdì, l’importante è riu-scire a salvare i posti».

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MARCELLO GIORDANINOVARA

Gli operai della Tamini durante una manifestazione in centro a Novara

IL VENTENNE ERA GIÀ STATO FERMATO AD APRILE

Rapina un passante per 15 euroCondannato a un anno e 4 mesi

Lo ferma per strada e, dopoavergli stretto un braccio, locostringe a consegnargli ilportafogli che teneva nel marsupio. Vittima della rapi-na un giovane novarese bloc-cato domenica intorno alle 15in via Solferino a Novara.

La scenata in stradaSi è trovato di fronte AhmedBouregba, 20 anni, residentein frazione Lumellogno, giàarrestato a metà aprile per-ché, armato di bastone, ave-va seminato il panico in cor-so Cavour insultando pas-santi e commercianti e pic-

chiando bastonate contro levetrine dei negozi: il giovane diorigine marocchina è stato in-seguito e arrestato nuova-mente da una Volante della po-lizia, che si trovava già in zonaper i controlli del territorio.Con sé aveva il portafogli ru-bato al passante, contenente15 euro. E per 15 euro ieri mat-tina, alla direttissima, ha ri-mediato una condanna a 1 an-no e 4 mesi di reclusione con lacondizionale e, stavolta, il nul-laosta all’espulsione.

Una condanna che si ag-giunge ai 10 mesi già inflittiqualche settimana fa per resi-stenza a pubblico ufficiale. As-sistito dall’avvocato d’ufficioPier Antonio Galimberti, ha negato l’aggressione: «Lui haaperto il marsupio e io ho pre-so i soldi al volo, senza nean-che toccarlo». [M. BEN.]

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATIEra stato arrestato dalla polizia

Un anticipo di processo perl’omicidio di Andrea Gennari,il tifoso del Novara assassina-to e poi sepolto nei boschidall’amico Nicola Sansarella,il 17 dicembre. Il pm MarioAndrigo ha chiesto al gip l’in-cidente probatorio per ver-balizzare ora, in fase di inda-gine, la testimonianza diChristian Guerrini, coinda-gato per occultamento di ca-davere. L’obiettivo è fissaredefinitivamente le sue dichia-razioni essendo l’uomo senzauna dimora stabile e soprat-tutto temendo gli inquirentiche col tempo possano diven-

tare più lacunose e confuse. Secondo la Procura l’uomo

ha fornito un supporto logisti-co all’assassino, pur non aven-do assistito (così sostiene) al-l’aggressione. Lui e Sansarel-la, detenuto a Ivrea, non si sa-rebbero accorti della gravitàdelle condizioni di Gennari,motivo per cui non hannochiamato i soccorsi. Quella se-ra, in base a quanto ricostrui-to dai carabinieri, c’era statoun violento litigio: Sansarellanon voleva che Gennari simettesse alla guida ubriacoper andare a casa. [M. BEN.]

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In breveNovaraScenata in ospedaleAccusato di lesioni�Entra al pronto soccorsoe dà in escandescenza aggre-dendo e insultando i presentie sferrando calci e pugni aipoliziotti intervenuti. L.R., 35anni, di Novara, è finito neiguai per resistenza a pubbli-co ufficiale e lesioni nei con-fronti del personale di servi-zio all’ospedale. [M.BEN.]

NovaraFermato con dosidi marijuana�Lo fermano in centro aNovara, nella notte fra saba-to e domenica, e lo trovanocon alcuni involucri di ma-rijuana, confezionati in modotale da far ritenere che sitrattasse di dosi pronte a es-sere vendute. Ad essere con-trollato dagli uomini delleVolanti della polizia un ven-tenne italiano residente incittà. [M.BEN.]

NovaraPestaggio fuori dal bar«Ci siamo difesi»�Hanno chiesto la scarce-razione, o una misura caute-lare meno grave, i legali deitre albanesi arrestati il 10aprile per il tentato omicidiodavanti al «Public House» divia Bonomelli. Ieri l’udienzaal Tribunale del Riesame diTorino, che si è riservato didecidere. Per il pestaggio,che ha visto vittima un romcliente del bar, sono detenutii fratelli Edmond e RegenLikaj, il primo gestore di fattodel locale, e il cugino Erald, dipassaggio in città. Si difendo-no dicendo che hanno reagitoall’aggressione da un gruppodi nomadi che picchiava laserranda con una chiave in-glese. L’aggredito, nel frat-tempo, è stato dimesso dal-l’ospedale. [M.BEN.]

NovaraMolesta la sorelladella sua compagna�Entra all’alba a casa del-la compagna, sapendo che leinon c’è e la porta non vienechiusa a chiave, e molesta lasorella minorenne della don-na, sorprendendola a lettomentre dormiva. Un trenten-ne marocchino di Trecate,M.C., è stato denunciato perviolenza sessuale, lesioni eviolazione di domicilio. I fattisono avvenuti a Novara; vitti-ma una studentessa di 16 an-ni che è riuscita a divincolar-si e chiudersi in bagno.[M.BEN.]

� Il 31 maggio l’Oviesse chiude il negozio di piazza Cavour. Il sindacato ha chiesto un incontro con l’aziendaper trovare sbocchi occupazionali per i sei dipendenti negli altri due negozi di Novara o nei centri vicini mentreOviesse ha offerto solo l’alternativa di Torino e del suo hinterland. Intanto ha aperto la procedura di mobilità per tutti e sei. [M.G.]

Il negozio di piazza Cavour chiude il 31«I lavoratori Oviesse restino a Novara»

INCIDENTE PROBATORIO PER L’AMICO

Chiesto“anticipo” dell’udienzaal processo contro Sansarella

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Novara città .41�����

IERI IL SIT-IN DAVANTI AL MUNICIPIO

Gli ambulanti sfidano Ballarè“Subito il rinvio del canone”

ROBERTO LODIGIANINOVARA

Blocco del traffico in vialeDante, il corteo di protestalungo via XX Settembre e sitin rumoroso sotto le finestredel municipio: è stata unamattinata movimentata,quella di ieri in centro città,per la manifestazione pro-mossa dai commercianti delmercato coperto del settoregeneri vari.

«Di fatto abbiamo sciope-rato per una mattinata - dico-no i portavoce del comitato digestione -. La manifestazioneera stata regolarmente auto-rizzata e non è stata un’ini-ziativa a sorpresa».

Dallo scorso luglio Gli operatori del commercioambulante dal luglio scorsosono rientrati nel restauratoedificio del mercato copertodi viale Dante dopo il trasfe-rimento temporaneo in viaXX Settembre, reso necessa-rio per completare i lavori direcupero strutturale: «Sia-mo rientrati nella sede abi-tuale dopo 18 mesi di “esilio”,per così dire - dicono gli ope-ratori dei generi vari - e igiorni di apertura sono statiaumentati a 6 giorni alla set-timana, con orario che vadalle 7 alle 13,30, invece deiprecedenti tre giorni del lu-nedì, giovedì, sabato. Laclientela però non è ancoraben al corrente di queste no-vità e le vendite quindi nonsono soddisfacenti».

Il valore suggeritoDopo consultazioni e varieipotesi, l’idea del sit in perrendere pubbliche le richie-ste: «Chiediamo che l’au-mento del canone di conces-sione dei banchi del mercatovenga rinviato. I 130 euro almetro quadrato sono ecces-sivi». Per chiarire le motiva-zioni della protesta una dele-gazione di commercianti èstata ricevuta dal sindacoAndrea Ballarè e dall’asses-sore comunale al CommercioSara Paladini che fa presen-te: «L’aumento del canone diconcessione è giustificatodalla perizia asseverata del-l’agenzia del Territorio: il va-lore suggerito variava tra 130e 204 euro. E’ stato scelto illivello minimo, appunto 130».

L’ipotesi del 31 dicembreIl rinvio dell’aumento al 31 di-cembre 2016 è stato propostodall’assessore Paladini ma icommercianti non sembranoaver accolto la proposta: «Solonove commercianti su 61 - dicel’amministratrice - hanno pre-sentato la documentazione ingrado di giustificare con ade-guati parametri economici ilcalo del giro d’affari».

Continua Paladini: «Se do-vessero decidersi a dimostra-re con elementi certi le difficol-tà, si potrebbe deliberare intempo utile il rinvio dell’au-mento».

«Strategia da cambiare»L’assessore cita anche un altroelemento di dissidio internotra i commercianti del merca-to coperto: «Non è stata accet-

Un sistema di raffrescamen-to dei padiglioni che costa123.100 euro più Iva, tendeelettriche su tutti i finestroniesposti al sole (36 mila euro,saranno installate dal 19maggio), 40 mila euro di ar-redi che comprendono unafornitura di carrelli a mone-ta, per girare tra le bancarel-le come al supermercato. So-no i principali investimentidecisi dal Comune per rende-re più funzionale il mercatocoperto di viale Dante: in to-tale, un budget di oltre 200mila euro.

La struttura è stata inau-gurata il 2 luglio 2015, dopo

l’impegnativo restauro. Findalle prime settimane eranoperò emersi alcuni problemi,come sempre capita dopo untrasloco.

In Comune ci hanno lavora-to per mesi, individuando le ri-sorse che in parte derivano dairisparmi del finanziamento«Pisu» e per il resto sono statistanziati dalle spese correnti.

L’intervento più importanteè contro la calura estiva. Vistoil volume dei padiglioni e ilcontinuo viavai, l’aria condi-zionata era impraticabile per icosti spaventosi. È stata indi-viduata una tecnologia diver-sa: sfrutta il principio adiaba-

tico, con la posa di «pannellievaporativi» che funzionanocome estrattori di calore. Èstato pubblicato un avvisod’indagine di mercato per indi-viduare operatori da invitarealla procedura negoziata: ci sipuò fare avanti entro il 23 mag-gio. L’impianto sarà in funzio-ne prima dell’estate.

Oltre ai carrelli, gli arredicomprendono panchine, por-tabiciclette e pannelli informa-tivi da posizionare nei cortili enegli ingressi, con la mappadel mercato e l’elenco delle at-tività. I braccetti per la chiusu-ra automatica delle porte sonostati già installati. Poi c’è la promozione: da lunedì prossi-mo sarà online un sito internetdedicato e non avrà costi per-ché gestito direttamente dalCed comunale. È già partitauna campagna pubblicitariasugli autobus. [C. B.]

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La struttura di viale Dante

Tende e padiglioni raffrescatiEcco il piano per combattere l’afa

E’ gara di donazioni all’ospe-dale Maggiore e con alcuniprogetti inediti. Un esempio:chi ha acquistato un’auto nel2015, grazie all’iniziativa di«Peugeot Locauto Due» e«Peugeot Automobili Italia»,ha contribuito all’assegnodonato ieri ai reparti di Neu-rochirurgia e Oncologia. A ri-cevere i 6.500 euro c’erano iprimari Gabriele Panzarasae Oscar Alabiso. Il primo, conlo staff, persegue l’obiettivodi acquisire una Tac intrao-peratoria. Il secondo potràapprofondire alcuni rami diricerca sui tumori.

Dalle auto e dall’officinaMassimo Lovera, presidentedel consiglio d’amministra-zione della concessionaria«Locauto Due» (sede a Lu-mellogno), con Debora Mi-nelli e Massimiliano Gnocchiha sottolineato l’originalitàdella raccolta fondi: «Per cia-scuna auto venduta lo scorsoanno, noi accantonavamo 10euro e altrettanto facevaPeugeot Italia. Alcuni singoliclienti hanno contribuito inmodo diretto e spontaneo».

Anche con la vendita diogni veicolo usato venivanodestinati 10 euro. E per ognipassaggio in officina, via unaltro euro «pro ospedale».Giuseppe Lobue ha seguito ilprogetto per Peugeot Italia.Lovera: «Ci auguriamo chesia l’inizio di un percorsonuovo insieme. In 55 anni distoria, per la concessionariaè un’esperienza inedita edetica. Un gesto d’attenzione per tutta la comunità».

Alla Medicina nucleareBen 350 mila euro, tra macchi-nari e fondi, sono arrivati inmeno di una settimana al Mag-giore. Nei giorni scorsi conFondazione Bpn per il Territo-rio la consegna della nuova ap-parecchiatura per Medicinanucleare, la «Gamma CameraSpect» modello Symba Evo: laprima in Italia, valore 340 milaeuro. Franco Zanetta, presi-dente della fondazione, al pri-mario Gian Mauro Sacchetti estaff: «Siamo certi che faretebuon uso di questa attrezzatu-ra. L’ospedale è un riferimentoper tutto il territorio e va so-stenuto».

Nelle altre specialitàIl direttore del Maggiore, Ma-rio Minola: «Con questo recen-te contributo, i finanziamentidi Fondazione Bpn all’ospedalehanno raggiunto negli ultimianni i sei milioni. Ringraziamotutti. Vogliamo che ogni singo-lo euro sia usato al meglio».Non è finita, tra «gocce nel ma-re» ed elargizioni record. Do-mani i Lions Novara consegna-no apparecchi Mp4 a Nefrolo-gia, Pediatria e Riabilitazione.

Cardiologia è 5° in ItaliaL’ospedale, pur con carenze dispazi e spese da contenere, in-cassa promozioni sul campo.Nel recente convegno «Sullesponde del Ticino: focus inCardioncologia», organizzatoa Baveno dal dottor AngeloSante Bongo, direttore di Car-diologia II, è stato sottolineatoil primato nelle angioplastichecoronariche: quinto posto nel-la classifica italiana del portale«Dove e come mi curo».

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DA FONDAZIONE BPN, AZIENDE E PRIVATI

Donazioni per 350 mila euroin una settimana al MaggioreNuove tecnologie e ricerche

Ieri la consegna del contributo a Neurochirurgia e Oncologia

MARIA PAOLA ARBEIANOVARAInsieme in centro storico

Blocco del traffico, corteo lungo via XX Settembre e infine il sit-in sotto le finestre del municipio: mattinata movimentata, ieri, con la protesta dei titolari dei banchi di generi vari

tata nemmeno la possibilità didestinare il 50 per cento deicanoni di concessione versati,una somma pari a 50 mila eu-ro, per avviare adeguate cam-pagne di promozione e comu-nicazione. Non viene compre-so che senza la dovuta “pubbli-cità”, il numero dei frequenta-tori del mercato coperto nonaumenterà».

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DOPO UNA PAUSA DI QUASI SEI MESI

Stalli blu a TrecateRitorna il ticketanche in stazioneL’appalto dei parcometri a una società pugliese

Dopo una pausa di quasi seimesi, i posteggi blu sono tor-nati a pagamento: da ieri glistalli collocati in centro stori-co e nel nuovo parcheggio ac-canto alla stazione non po-tranno più essere occupatigratuitamente dagli automo-bilisti. La società che ha vintoil nuovo appalto, la San Lucamultiservice di Tricase, inprovincia di Lecce, nei giorniscorsi ha sistemato i nuoviparcometri, ed ha riattivatola modalità a pagamento. Negli ultimi mesi, dal peri-

odo prima di Natale, l’ammi-nistrazione uscente avevascelto di evitare il pagamentodel pedaggio in attesa che ilservizio di gestione venisseriaffidato ad un nuovo sog-getto. Nei mesi scorsi l’entelocale si era trovato al centrodi un contenzioso con la pre-cedente società affidataria,che non aveva versato alcunidei canoni previsti, ed avevarescisso il contratto.

Deciso dal sindacoÉ stato il sindaco EnricoRuggerone a scegliere, con lagiunta, di sospendere l’effica-cia delle strisce blu, per con-sentire anche ai commer-cianti di beneficiare di que-sta situazione soprattuttodurante il periodo natalizio.Una circostanza che ha favo-rito tutti i residenti. Nel frattempo è stato pub-

blicato il bando per la nuovagestione: ad aggiudicarselo èstata la ditta pugliese.

Da ieri in 174 stalliLa sosta a pagamento è tor-nata così attiva da ieri e ri-guarda 174 stalli, suddivisifra via Gramsci, via Mazzini,via Parini, via Matteotti, lar-go Carducci, via Adua, viaXX Settembre e piazza Mar-coni. Qui, in centro storico,sarà in vigore dalle 8 alle 19,da lunedì a sabato, al costo di50 centesimi di euro l’ora,

SIMONA MARCHETTITRECATE

42 .Novara e provincia .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

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La piazza centrale di Trecate: i posteggi blu tornano a pagamento

VERSO LE ELEZIONI

LE MOTIVAZIONI DEI CANDIDATI

Sfida a tre a NebbiunoCINZIA BOVIONEBBIUNO

Ha deciso di ricandidarsi peril secondo mandato consecu-tivo. Elis Piaterra (nella foto),attuale sindaco leghista diNebbiuno, si è ripresentata al-le elezioni comunali confer-mando il nome della lista civi-ca «LeAli per Nebbiuno»:«Nella continuità, consolide-remo i risultati raggiunti so-prattutto nella scuola. Lasquadra è quasi completa-mente rinnovata». A sfidarePiaterra con la lista civica«Bene Comune» è l’attuale ca-pogruppo di minoranza GianBattista Bertoli, già sindacodue legislature fa: «Sono im-pegnato da vent’anni nella vi-

ta politica del paese, oltre chesempre attivo nel mondo dellaassociazioni. Amiamo smisura-tamente Nebbiuno». FabrizioFavino, coordinatore uscente

del circolo Pddel Vergante, èil terzo candi-dato con la li-sta civica «Noici crediamo»:«Siamo l’unicavera alternati-va rispetto achi ha ammini-

strato negli ultimi dieci anni.L’unico con esperienza saràCarlo Baranzini, ex sindaco, giàdesignato come nostro assesso-re esterno al Bilancio».

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C’È ANCHE UN AGENTE DI POLIZIA

Casaleggio, corsa a 4ROBERTO LODIGIANINOVARA

L’agente della polizia di Sta-to Piero Acquaro, 42 anni, sicandida a diventare sindacodi Casaleggio con il supportodella lista «Sezione civicaper il progresso». «La lista si era già presen-

tata nel Novarese durante latornata elettorale del maggio2015 nel Comune di Vinza-glio - dice Piero Acquaro -.Nel caso di Casaleggio, sonorimasti invariati i candidati asedere in consiglio Alessan-dro Aiello, Matteo Marcuz-zo, Giovanna Letizia Grigna-schi, Francesco Maria Mar-cuzzo, Andrea Pantano conl’aggiunta di Fabrizio Cenna-

mo, Tatiana Bertoletti, Danie-le Scala». Sulla scheda eletto-rale di Casaleggio ci sarannoaltri tre candidati sindaco. Oltre a Piero Acquaro, i re-

sidenti po-tranno espri-mersi per ilsindaco ins c a d e n z a ,Valter Bru-stia, il capo-gruppo dellam i n o r a n z auscente Re-

nato Marangon e Pierluigi Pa-gliughi, sostenuto dalla lista Nsab-Mlns-Movimento nazio-nalista e socialista dei Lavora-tori. [R. L.]

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con tariffa invariata rispetto alpassato. La novità di questo nuovo

appalto riguarda però l’istitu-zione degli stalli blu con tariffafissa giornaliera nell’area del-l’ex scalo merci alla stazione:in quest’area, che l’ente localeha preso in affitto da una dellesocietà delle ferrovie, la sostasarà a pagamento 24 ore su 24,tutti i giorni, domeniche com-prese, per tutti i tipi di veicoli.

Multe da 5 a 41 euro«Per i mezzi trovati con ta-gliando scaduto - spiega il Co-mune - è prevista una sanzioneda 5,50 euro, mentre per il mancato pagamento del ticketla multa, prevista dal Codicedella strada, è di 41 euro».Le verifiche sulle soste nelle

zone interessate sarà svoltodagli ausiliari del traffico, di-pendenti della ditta appalta-trice; sarà quindi sgravata daquesto compito la polizia mu-nicipale, che potrà così conti-nuare a dedicarsi alle attivitàper il controllo del territorio.

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� È stato donato al Comune domenica mattina un defibrilla-tore, acquistato daivolontari della Croce Rossa e dai rappresen-tanti delle associazioni organizzatrici della fe-sta annuale del Varalli-no: si tratta dei Fedelidel Santuario del Va-rallino, della Tenda Gialla, dei Folliconi ePis Geubi, che hanno consegnato al sindaco Davide Ferrari il dispo-sitivo medico posizio-nato nel porticato da-vanti all’ingresso del-l’Ufficio dell’anagrafein una teca termocon-trollata. [S. M.]

GalliateUn defibrillatore

per il Comune

In breveNovaraEcco come saràla scheda elettorale�È stato sorteggiato l’or-dine dei candidati sulla sche-da elettorale di Novara.L’elenco si apre con Luigi Ro-dini e «La città in Comune»seguito da Romano Piantani-da e «Insieme per Novara»quindi il gruppo che sostieneAlessandro Canelli nell’ordi-ne: Fratelli d’Italia, ForzaNovara, Con noi per voi e Le-ga Nord. Quindi GiancarloParacchini sostenuto da Po-polo civitas, Cristina Macar-ro del Movimento Cinque-Stelle e poi il sindaco AndreaBallarè con Pensionati e in-validi giovani, Vivere Nova-ra, Partito democratico, No-vara Popolare. Chiude Danie-le Andretta con Libertas Dc,Forza Italia, Io Novara, Rivo-luzione cristiana e Federa-zione popolare. [B.C.]

NovaraRicusato il simbolodi Forza Novara�La commissione eletto-rale ha ricusato il simbolodella lista Forza Novara con-tro cui aveva presentato unricorso Forza Italia soste-nendo che fosse troppo simi-le a quello del suo partito (dacui provengono i fondatoridel nuovo schieramento, Ge-rardo Murante e Valter Mat-tiuz). È stato presentato uncontrassegno modificato.[B.C.]

BorgomaneroI vandali danneggianola casetta degli Alpini�Atti vandalici sulla vettadel colle di San Michele, doveil Gruppo Alpini di Borgoma-nero aveva realizzato ven-t’anni fa una struttura coper-ta. Ignoti hanno danneggiatola «casetta» e anche la chie-setta medioevale. [M. G.]

Prato SesiaMorto a 51 anniieri il funerale�Tutto il paese ha volutoporgere ieri l’ultimo saluto aMassimo Schibuola, stronca-to da un tumore a 51 anni. La-vorava alla Lavazza di Gatti-nara. Lascia la moglie Stefa-nia e la figlia Giorgia. [M. G.]

AronaIl sindaco Gusmerolioggi incontra i cittadini� Incontri nei quartiericon il sindaco Alberto Gu-smeroli. Oggi è in corso Re-pubblica dalle 9,30. [C. BOV.]

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Novara e provincia .43�����

In provincia altri 1500 edifici fantasmaFabbriche fallite, stazioni e locali abbandonati per 2,5 milioni di metri quadri

Almeno mille e 500 edifi-ci abbandonati, vuoti,fatiscenti. Due milioni

e mezzo di metri quadri di su-perficie invasa dalle erbacce:dal lago d’Orta alla Bassa sitrovano capannoni dismessi,stazioni abbandonate, ex areemilitari da anni deserte, casci-ne ridotte a ruderi, discotechee locali pubblici trasformati inrifugi per i senza tetto.

Il cacciatore di ruderiGiovanni Campagnoli, socio-logo borgomanerese, ha gira-to non solo la provincia matutta l’Italia alla ricerca luo-ghi degradati dall’incuria odall’abbandono, e anche diquelli che sono stati riutilizza-ti e sono tornati a vivere. Neha fatto un «road book», «Riu-siamo l’Italia», dove si scopreche i soli capannoni vuoti ingiro per la Penisola sono 700mila. Nel Novarese bastascorrere le vendite giudizia-rie: gli immobili in vendita sulterritorio perché all’internodi un fallimento o di una ese-cuzione sono 449, alberghi,ville, capannoni industriali,garages e rustici. «La crisieconomica - dice Campagnoli- ha accentuato gli abbandoni,ma il fenomeno nasce da unacultura dello spreco e del con-sumo del suolo che ha caratte-rizzato per decenni l’Italia,per cui si preferisce costruiresu nuovo terreno».

Le ex aree militariA Novara città l’elenco degliedifici in attesa di riuso è lun-ghissimo: si va dall’ex Olceseal parte dell’ex Wild, fabbri-che che un tempo davano cen-tinaia di posti di lavoro, oggideserte. «Un’area straordina-ria - aggiunge Campagnoli - èquella militare del quinto ma- LA STAMPA

GOZZANO

PRATO

SESIA

NOVARA

VESPOLATE

Vercelli

Magenta

Gallarate

VicolungoA4

A26

A8

gazzino, senza contare le deci-ne di capannoni dismessi a San-t’Agabio». Se si esce dal capo-luogo si trovano l’ex Filatura diGrignasco, l’ex Bemberg, disco-teche una volta celebri come laPipa di Prato Sesia. Sulla ferro-via Novara-Varallo basta dareun’occhiata alle stazioni di-smesse, invase dalle sterpaglie.

Esempi positiviAccanto all’abbandono, c’è iltentativo di fare rinascere gliedifici: «Abbiamo il caso di Ca-sa Bossi, dove il comitatod’amore sta promuovendo ini-ziative per rilanciare questoluogo, il castello di Miasino,confiscato alla mafia, l’Atticodelle arti in largo Donegani» . Molti Comuni stanno tentan-

do di sbarazzarsi di immobilitroppo costosi da gestire, ma èdifficile trovare acquirenti. Co-sì la lista degli immobili fanta-sma è destinata ad allungarsi.

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La Wild a Sant’AgabioL’area dell’ex fabbrica è stata

recuperata solo in parte

La BembergL’azienda di filati sintetici

di Gozzano è chiusa dal 2009

L’ex Ente nazionale risiÈ vuoto l’edificio che ospitava

l’ente risi di Vespolate

La discoteca PipaIl locale di Prato Sesia era uno

dei più celebri in provincia

MARCELLO GIORDANINOVARA

il caso

La proposta

“Concediamoquegli spazialle start up”Come si fa a riutilizzare gli spazi in disuso? GiovanniCampagnoli ha un’idea preci-sa: «Bisogna semplificare leprocedure per assegnare que-sti spazi, favorendo chi è di-sposto a riutilizzarli. Quindinon bisogna avanzare propo-ste economiche eccessive, al-trimenti nessuno si sobbarcal’onere. Poi bisogna incrociaredomanda e offerta. C’è una di-soccupazione giovanile altis-sima, ma anche tanti giovaniin t rapren -denti: per-ché non favo-rire in questispazi la na-scita di startup?». In questo

modo si co-glierebberodue obiettivi:riuso dell’immobile e nuoviposti di lavoro. «Non solo - ag-giunge Campagnoli - ma si ri-lancerebbero interi quartieri.La scommessa di Sant’Agabioa Novara è legata a questo: ri-vitalizzare i capannoni indu-striali abbandonati significa».Lo studioso pensa anche adun «rischio» futuro: «Cosa nesarà dell’attuale area del-l’ospedale quando si realizze-rà il nuovo complesso sanita-rio? Questa è la domanda a cuidovrebbero rispondere in mo-do concreto gli aspiranti sin-daci di Novara». [M. G.]

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Giovanni Campagnoli

A TORINO L’APPELLO RIBALTA IL VERDETTO DI PRIMO GRADO: «IL FATTO NON SUSSISTE»

Abusi edilizi all’H2otel, tutti assolti a OrtaCadono le accuse per l’ex sindaco, l’ex assessore e una funzionaria. Sospeso l’ordine di demolire l’albergo

CLAUDIO LAUGERITORINO

L’albergo «H2O» sul lagod’Orta sopravviverà. È la con-seguenza della sentenza cheieri ha assolto dall’accusa diabuso edilizio l’ex sindaco di Orta, Fabrizio Morea, con-dannato in primo grado a 4mesi (con la condizionale) as-sieme all’ex assessore all’edili-zia Giorgio Pozzi e alla re-sponsabile dell’ufficio tecnico,Antonella Zanetti. Per i giudi-ci di secondo grado, «il fattonon sussiste». «Era possibileapplicare la prescrizione, mala corte d’appello ha decisonel merito, come è previstodalla legge quando i motiviper l’assoluzione sono eviden-ti» dice l’avvocato Elena Ne-gri, difensore di Morea e Poz-zi. «Leggeremo le motivazionie valuteremo il ricorso in Cas-sazione» dice l’avvocato Fran-cesca Marica, parte civile peril Comune di Orta.

La vicendaTutto comincia nel 2003,quando la società «Concad’oro» progetta l’ampliamen-to dell’albergo Anni 50, chesarebbe passato da sette stan-ze classificato una stella a ungigante di lusso con 50 came-

re, costruito in pietra e vetro.Un’operazione da 22 milioni dieuro, finanziata dalla Regionecon tre milioni e 400 mila euro.L’opera non è mai stata comple-tata e la Regione ha chiesto larestituzione dei soldi, con riva-lutazione Istat (3 milioni e 900mila). Colpa anche dell’incer-tezza legata alle contestazionipiovute sulle autorizzazioni co-munali. All’inizio, qualcunoaveva sollevato questioni sullascelta del municipio di adottareuna «procedura semplificata»

per alcune varianti, nonostantecoinvolgessero modifiche strut-turali. E c’era stata la contesta-zione della concessione ediliziaper l’innalzamento dell’albergodi un piano, portando la palazzi-na da 11 metri e 30 a 14 e 40.

I processiLe varianti erano costate le ac-cuse di abuso edilizio ai tre per-sonaggi condannati in primogrado, ma anche a GiancarloPrimatesta (progettista e diret-tore dei lavori) e a Alberto Gia-

�Ha accolto la sentenza con grande soddisfazione l’ex sindaco di Orta San Giulio, Fabrizio Morea: «Non ho mai avuto dubbi sulla giustizia, ma dieci anni trascorsi con questa accusa sono molto pesanti. La magistratura ha stabilito che abbiamo lavorato nella massima corret-tezza e trasparenza e che non abbiamo favorito nessu-no. È chiaro che questa sentenza mi lascia soddisfatto, ma non dimentico l’amarezza di avere trascorso tanti anni in ansia». L’attuale sindaco di Orta, Giorgio Angele-ri, rimarca la necessità di chiudere la vicenda dell’H2otelcon una decisione definitiva della magistratura: «Dieci anni per una pronuncia sono veramente tanti. Come amministrazione abbiamo sempre detto che ci sarem-mo attenuti alle sentenze, ed è quello che facciamo, ma è indispensabile che arrivino entro un termine ragione-vole. Il mio auspicio è che questa vicenda arrivi ad una conclusione definitiva in tempi rapidi, in modo da giun-gere ad una decisione. Noi non facciamo il tifo per nes-suno, l’unico obiettivo è quello di stabilire da parte dellamagistratura un punto fermo». La sentenza è di buon auspicio per l’altra tranche del processo, che vede coin-volta la società proprietaria dell’albergo, di cui è a capoAndrea Giacomini. A nome dell’imprenditore parla l’av-vocato Fabio Giarda: «Questa sentenza dice che la va-riante era legittima, e quindi diventa corretto anche quanto è stato costruito in base a questo strumento ur-banistico. Per noi è una sentenza importante». [M. G.]

Le reazioniIl Comune: «Troppi dieci anni»

L’avvocato: «Variante legittima»

comini, capostipite della fami-glia di imprenditori che avevafinanziato l’opera e morto pri-ma del processo d’appello, fis-sato a luglio. Ma c’è anche unaseconda questione giudiziaria,che sarà esaminata a novembredal Tar. Riguarda l’autorizza-zione comunale per l’ultimopiano dell’albergo: chiusal’«Era Morea», il Comune neaveva ordinato la demolizione.Bloccata dal ricorso al Tar fattadai costruttori.

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Fabrizio MoreaEx sindacodi Orta San Giulioera statocondannatoa 4 mesi in 1° grado

GiorgioAngeleri

Attualesindacodi Orta

Il Comunesi è costituito

parte civilenel processoL’H2otel di Orta San Giulio non è mai stato completato

L’ex fabbrica Olcese di Novara ora è piena di rifiuti e vetri rotti

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .VCO .45�����

VERBANIA, ANNULLATO IL CONCERTO DI GIUGNO AL MAGGIORE

“Commessi troppi erroriEcco la vera causadel no di De Gregori”Zacchera si difende: “Il forfait non è colpa mia”

Non ci sta Marco Zacchera apassare per il «killer» delconcerto inaugurale del nuo-vo teatro di Verbania. Apre laporta dell’ufficio e tendendola mano sorride: «Non sape-vo di essere così potente». In effetti dalla società,

F&P group, che produce ilconcerto di Francesco DeGregori, era arrivata la con-ferma che il concerto è statocancellato «a causa del climaacceso e che continua a dan-neggiare, denigrare e stru-mentalizzare, per scopi altri,l’immagine dell’artista».Clima innescato proprio

da una dura lettera di Zac-chera inviata al presidentedel Consiglio comunale diVerbania con richiesta di far-la arrivare ai consiglieri. E dalì alle testate giornalistiche ilpasso è stato breve. «La veranotizia - attacca Zacchera - èche un cantautore di fama ri-nuncia a un cachet sostanzio-so perché io ho segnalato l’ir-regolarità di una serie di attiamministrativi».L’ex sindaco di Verbania,

che non risparmia critichealla direttrice artistica deiteatri Coccia e Maggiore Re-nata Rapetti, rimarca chenella determina di spesa noncompare l’agenzia che pro-duce lo spettacolo ma una in-termediaria: «Strano, no?». In realtà esperti del mon-

do dello spettacolo su questopunto hanno spiegato chenon sia così inusuale cheaziende acquistino pacchettidi concerti per poi rivenderlisenza aumentare il costo fi-nale. Sulla questione del ca-chet Zacchera ammette chela cifra era «in linea con ilmercato, anche se a Varesel’hanno pagato meno». Suquesto punto Rapetti ha in-vece più volte sottolineato diaverlo ottenuto a un costoleggermente inferiore rispet-to al prezzo di mercato 2016.Un’altra accusa riguarda

IVAN FOSSATIVERBANIA

OMEGNA, ERANO BRUCIATI TRE ETTARI

Incendio al Monte ZuoliA processo un operaiodella Comunità montana

Per spegnere l’incendio di-vampato il 2 aprile dell’annoscorso al Monte Zuoli, in untratto di bosco non lontanodal Parco della fantasia, era-no intervenuti due squadredei vigili del fuoco di Verba-nia, altrettante di supportoda Gravellona e Omegna,gruppi di volontari Aib e unelicottero. Quattro ore permettere in sicurezza tre etta-ri andati in fiamme che, se-condo l’indagine compiutadalla guardia forestale, furo-no inavvertitamente inne-scate da Nunzio Maggiore. Con due colleghi, come lui

grazie a una «borsa lavoro» in servizio alla Comunitàmontana Cusio Mottarone,stava eseguendo lavori dipiccola manutenzione nellalocalità sopra Omegna. Men-tre i primi due operai siste-mavano la staccionata, Mag-giore ripuliva dalle sterpa-glie un tratto di bosco che da-va su un sentiero. Secondo lasua testimonianza, rilasciataal processo nel quale deve ri-spondere di incendio doloso,stava lavorando secondo ledirettive che gli erano stateimpartite: trasportava con lacarriola le ramaglie nella zo-na dei barbecue, in modo che

in quel periodo di vacanze pa-squali chi saliva per i pic-nictrovasse combustibile per legriglie a portata di mano.

«Non ho acceso il fuoco»

«Tornando dove stavo lavo-rando, dopo aver svuotato lacarriola, notai dei ragazzi bi-ghellonare e poi del fumo e del-le fiamme, che cercai subito dispegnere con i piedi. Gridavoper chiamare in aiuto il miocompagno, intanto però si eralevato il vento e il fuoco, chenon ho acceso io, non si ferma-va. Fui preso dal panico mariuscii a chiamare il 115» hadetto Maggiore, difeso dall’av-vocato Antonello Riccio, algiudice Rosa Maria Fornelli eal pm Anna Maria Rossi. La sua telefonata ai vigili del

fuoco è una prova controversa,perché risulta che l’imputatoabbia parlato di un bidone incui avevano messo del «sec-co». «Si è trattato di un lap-sus» ha ribadito. Il responsabi-le del servizio Agricoltura del-la Comunità montana ha ri-portato come in altre situazio-ni, d’inverno e in pausa pranzo,capitasse che gli operai si scal-davano accendendo sterpagliein un bidone, ma non nei bo-schi, conoscendo il divieto. Sitorna in aula il 10 giugno.

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la determina del dirigente co-munale che indicava il titolodel concerto dell’anno scorso enon quello dedicato a Bob Dy-lan. «La determina è del 22aprile, ma ieri, 9 maggio, la di-rigente Noemi Comola mi hascritto una lunga lettera nellaquale ammette l’errore. “Ilcontratto da me firmato corri-sponde a Amore e Furto (lospettacolo 2016, ndr) anche seerroneamente nella determi-na ho citato il vecchio spetta-colo in quanto avendo gli even-ti la stessa scheda tecnica, mihanno per errore girato quelladell’anno prima. Ho fatto unerrore, ma ritengo che non siatale da giustificare questi suoiattacchi”. Bene, prendo attodelle parole di Comola, ma ilproblema non riguarda lastruttura comunale».Zacchera sostiene che per

l’inaugurazione del teatro(«una mia creatura la versione

in riva al lago, a cui voglio be-ne») si sarebbe dovuto partireprima: «C’era tempo, si pote-vano fare le cose bene senzaspendere tanti soldi in consu-lenze». E risfodera il concertomai realmente programmatodi Ennio Morricone: «Si è det-to che costava troppo, ma eraun nome mondiale». Poi l’exprimo cittadino punta il ditocontro i bandi per la gestionedi ristorante, bar e spiaggia andati deserti: «Ora il Comuneoffre i locali con una riduzionedell’89 per cento pur di trova-re qualcuno. Di chi sarebbe lacolpa se il lavoro è stato fattomale prima?». Capitolo danni:«Mi auguro che il Comunechieda il risarcimento, dal mo-mento che non vi è alcuna cau-sa di forza maggiore per il for-fait di De Gregori». L’ultimastoccata è sul mancato arrivodi Franceschini: «Anche luinon verrà per colpa mia?».Zacchera dopo essersi di-

messo in anticipo da sindaco diVerbania era rimasto in silen-zio due anni. Ora questo im-provviso ritorno di fiamma:starà preparando il ritorno?«Voglio essere chiaro - conclu-de -: non farò più politica loca-le. Ma tengo molto al teatro».

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In breveOmegnaTentato furto, otto mesi �Condannato a 8 mesi pertentato furto aggravato. An-drea Pesce, 22 anni, una mat-tina di fine aprile aveva for-zato la porta d’ingresso dellalavanderia automatica «Il la-vatoio» in piazza Beltrami aOmegna e aveva cercato discassinare la macchina«cambia monete» del nego-zio, coperto da videosorve-glianza. Proprio le telecame-re avevano restituito in tem-po reale le immagini di quan-to stava accadendo alla tito-lare, che aveva chiamato il113. Ai poliziotti - che lo ave-vano trovato sdraiato su unapanca - il ragazzo aveva dettodi essere in attesa del suo bu-cato. [C. P.]

VerbaniaColpevole di evasione

�La famiglia se ne prendecura e gli è vicina, ma lui nonsi sottopone alle necessarieterapie. Il perito interpellatodal tribunale gli ha diagnosti-cato una schizofrenia che lorende parzialmente incapaced’intendere e volere. Un uo-mo di 34 anni è stato condan-nato per evasione dagli arre-sti domiciliari a cinque mesie 10 giorni. Gli è stato ricono-sciuto il vizio parziale dimente, ma anche la pericolo-sità sociale tanto che il tribu-nale ha disposto il provvedi-mento di libertà vigilata perun anno. «Sarà ora il giudicedell’esecuzione della pena averificare se si atterrà aquanto deciso con la senten-za, a fronte della consulenzapsichiatrica e dunque - dice ilsuo difensore Paola Morando- a un percorso di cura o, nelcaso non si sottoponesse aqueste terapie, al ricovero inuna struttura». [C. P.]

VerbaniaLotta alla ludopatia

�Il cinema si avvicina algioco d’azzardo e fa luce, ser-vendosi di un linguaggio dafavola, sul tema della ludopa-tia: una doppia proiezione èprevista oggi alle 17,30 e 20 alChiostro di Intra per il film«Il tarlo» realizzato dal regi-sta emergente Marco Lanza-fame. Nella pellicola propo-sta il gioco d’azzardo vieneaffrontato dal punto di vistafemminile, e prima di ogniproiezione il film sarà intro-dotto dal regista siciliano edagli esperti del fenomenodella ludopatia Sonia Lio eMauro Croce dell’Asl Vco.L’ingresso è libero. [B. AR.]

�Un grosso motoscafo da diporto attraccato a una boa al largo della Canottieri Pallanza, per cause ancora da verificare, ieri ha co-minciato a imbarcare acqua e ad affondare. I proprietari hanno chiesto l’intervento dei Sub Verbania che sono riusciti a spostare il mezzo vicino alla riva, dove poi è stato imbracato e rimosso. E’ statoanche necessario circoscrivere l’inquinamento provocato dalla fuo-riuscita dal serbatoio di gasolio che si è sversato nel lago. [S. R.]

PALLANZA, GASOLIO RIVERSATO NEL LAGO

Motoscafo affondato, intervengono i sub

La Skoda sui cui viaggiavanoera stata fermata in corsoUmberto I a Stresa nel mar-zo dell’anno scorso. Con uncontrollo serale la pattugliadella guardia di finanza pro-cedeva a verificare l’identitàdi conducente e passeggero escopriva - consultando labanca dati delle forze dell’or-dine - che il primo era statodenunciato per aver puntato,qualche mese prima nel Va-resino, una pistola contro uncarabiniere. A quel punto i finanzieri

avvisavano i due che avreb-bero proceduto con la per-quisizione dell’auto. A quelleparole il passeggero, RobertoFormentini non esitò a di-

va, comunicato invece tre mesidopo quel controllo sulla stata-le. «Ma io quella pistola nonl’ho mai usata: la tenevo in au-to perché rincasavo con l’in-casso del locale notturno cheper qualche mese ho gestito aStresa e perché già in prece-denza avevo subito un furtoper un valore di 60 mila euro.Della persona che era con me,factotum del locale, sapevo po-co: entrambi abitavamo in pro-vincia di Varese e capitava cheandassimo insieme sul luogo dilavoro» ha riportato in aulaFormentini. E’ stato condannato per

porto abusivo d’armi a 4 mesi e593 euro di multa, pena sospe-sa. La pistola, con i proiettilicon cui era stata caricata, èstata confiscata. Anche se fos-se stato in regola con il portod’armi sportivo, con quel re-volver avrebbe potuto recarsisolo al poligono e seguendo lavia più breve. [C. P.]

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STRESA, CONDANNATO GESTORE DI UN LOCALE

Viaggiava con la pistola in automa il porto d’armi era scaduto

Finite le lezioni all’istitutoCobianchi di Verbania si co-mincerà a rimuoverel’amianto. Lo ha annunciatoieri il preside reggente, Gui-do Boschini. «La parolaamianto - spiega il dirigente -crea una comprensibile in-quietudine: vanno però con-siderati la forma e il contestoin cui questo materiale, po-tenzialmente pericoloso, si presenta. Qui da noi è in for-ma compatta e non friabile,quindi è minima la possibilitàche qualche fibra possa di-sperdersi nell’aria e diventa-re effettivamente pericolo-sa». Aggiunge il preside:«Negli ultimi 10 anni abbia-mo dato la precedenza alla ri-

schini - sono giustificati dallacomplessità delle operazioni dirimozione in sicurezza». E’ dal2001 che la Provincia tiene sot-to controllo l’edificio, ma non èmai stata rilevata la presenzadi amianto nell’ambiente. Gliesami di maturità si svolgeran-no nell’«ala vecchia». [F. RU.]

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INTRA, LAVORI DAL 7 GIUGNO

Parte la rimozione dell’amiantonell’ala “nuova” del Cobianchi

A sinistra il preside Boschini

mozione delle coperture inEternit che contenevanoamianto poco compatto e più pericoloso». I lavori, che inizie-ranno il 7 giugno con l’installa-zione del cantiere, riguardanola rimozione dell’amianto daipavimenti e dai pilastri del pia-no rialzato di quella che è l’alanuova, costruita negli Anni 70.«Nell’estate del 2015 - spie-

ga Danilo Recupero ingegneredella Provincia, proprietariadello stabile - è stato ultimatoun primo lotto del piano rialza-to. Ora si tratta di completarlo.Sugli altri piani si interverràquando ci saranno le risorse».I lavori saranno conclusi per laripresa delle lezioni a settem-bre. «I tempi lunghi - dice Bo-

CRISTINA PASTOREOMEGNA

chiarare che tra i piedi avevaun borsello che conteneva unrevolver: una Smith&Wessoncalibro 38, trasportata con unporto d’armi a uso sportivoscaduto.

Quattro mesi

Nel processo di ieri il suo di-fensore Silvana Albertalli haspiegato come avesse chiesto ilrinnovo, ma la questura di Va-rese aveva risposto negativa-mente con motivazioni allequali aveva replicato con me-morie difensive, tanto che in quel momento - ha rimarcatoal giudice Rosa Maria Fornellie al pm Anna Maria Rossi - nonc’era nulla che gli facesse sup-porre un diniego in via definiti-

Ex sindacoMarco

Zaccherasi è dimesso

nel 2013dopo 4 anni

alla guidadi Verbania

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46 .VCO .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

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STRESA, LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE COMPLETATI DA CINQUE VOLONTARI

Un museo sulla “loro” isolaracconta la vita dei pescatoriRealizzato nell’ex scuola elementare che era chiusa da 34 anni

Gli ultimi alunni si erano sa-lutati alla fine dell’anno sco-lastico 1981-82 e da allora ilpiccolo edificio, che ospitavala scuola elementare dell’Iso-la Pescatori, era stato adibitoa ricovero degli attrezzi.

Dopo 34 anni la casa, do-nata per farne una scuola agliisolani da Ugo Ara, musicistadi fama internazionale cheamava trascorrere nel picco-lo borgo lunghi periodi, tornaa nuova vita e vuole raccon-tare, con un piccolo museo, lastoria degli uomini di questaisola del Lago Maggiore, chefino all’avvento del turismovivevano solamente di pesca.

Interventi di recuperoUna mano l’hanno data intanti sull’Isola Pescatori, masono cinque gli artefici dellariapertura della vecchiascuola come museo: ripristi-no degli intonaci e dei serra-menti, recupero del pavi-mento tradizionale in pietrasono solo alcuni dei lavoriche Marco Rodella, LucaGottardi, Vittorio Rodella eDaniele e Romeo Ruffonihanno portato avanti in que-sti mesi prima di passare al-l’allestimento vero e proprio.

Sulle pareti le reti da pe-sca, prima in cotone e canapae poi in materiale sintetico,mentre modellini di imbarca-zione raccontano la storia diquesto mestiere faticoso,praticato sull’isola fin dai pri-mi insediamenti. «Nei secolici sono state lotte per i dirittidi pesca, di cui non erano ti-tolari solo la famiglia Borro-meo ma anche i Nitta, i Ru-sca, fino anche a qualche epi-sodio cruento - ha spiegato lostorico Carlo Alessandro Pi-soni -, ma anche la nascita diforme di solidarietà all’inter-no delle comunità».

Il mestiere è cambiatoUn mondo, quello dei pesca-tori, di cui rimangono traccelabili: il Lago Maggiore arri-vò ad avere fino a 350 pesca-tori, 60 solo sull’Isola Pesca-tori, protagonisti prima del-l’avvento delle barche a mo-

tore, di lunghe spedizioni per ilVerbano a remi o a vela, che liportavano lontano da casa tut-ta la settimana. Oggi sull’isola ipescatori rimangono solo cin-que.

Gli attrezzi conservatiE’ cambiato anche il tipo di pe-scato nei secoli: oggi uno deipesci più ricercati è il corego-ne, introdotto però solo a fineOttocento quando a Carcianoc’era lo stabilimento ittiogeni-co. Nel piccolo museo sonoconservati anche gli attrezziper la tintura delle reti di coto-ne o canapa che si faceva fa-cendole bollire con i gusci dicastagne. C’è anche un torchioper la preparazione del «Mi-sultin», gli agoni essiccati, sa-lati e poi pressati.

«L’Isola Pescatori si arric-chisce, grazie al volontariato,di una nuova attrattiva, ag-giungendo valore a questo pic-colo unico borgo» ha commen-tato in occasione dell’inaugu-razione il sindaco di StresaGiuseppe Bottini.

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LUCA GEMELLISTRESA

INIZIATIVA PER I LETTORI A VERBANIA

Gli scatti curiosi col tricoloreregalano un giro goloso alla “Risottata” del 2 giugno

Uno scatto col tricolore, ov-vero la bandiera italiana im-mortalata tra panorami, mo-numenti, selfie, con gli amicia quattro zampe, a tavola o inogni altra occasione: le 10 im-magini migliori - selezionatetra quelle che perverranno [email protected] - ot-terranno una tessera per la«Risottata tricolore», per-corso gastronomico che de-butta il 2 giugno a Intra.

È la novità per la Festa del-la Repubblica a Verbania,che ancora non aveva unevento che andasse oltre lecelebrazioni civili riunendola gente in piazza. Il comitato

Cima d’Intra ha scelto i saporiper proporre alla città unanuova manifestazione. I com-mercianti di Intra alta hannodeciso di «prendere per la go-la»: tre risotti sono il centrodel percorso gastronomicocollegato ad altre tappe perbuongustai. Riso, pesce, pizza,dolce: ogni portata sarà prepa-rata al momento.

Comitato Cima d’Intra «Non saranno assaggi ma por-zioni ordinarie - precisa Cosi-mo Clemente, presidente delcomitato Cima d’Intra -. Il per-corso sarà un pranzo a tutti glieffetti, solo che anziché essere

Il risotto tricolore

Fotografa il tricoloreInvia una foto di qualunque tipo che contenga il tricolore,gli autori delle 10 immagini selezionate avrannoun biglietto omaggio per la «Risottata tricolore»in programma a Intra il 2 giugno

Nome e cognome

Città

Numero di telefono

Inviare le immagini entro domenica 22 maggioall’indirizzo [email protected] il tagliando compilato

Il museo della Pesca è stato inaugurato sabato: si trova nella piccola casa che ospitava la scuola

Domodossola, in piazza MercatoDimostrazioni di soccorso con la Croce rossa

�Anche a Domodossola domenica si è celebrata la Giornatamondiale della Croce rossa. I volontari del comitato cittadino - chefesteggia il 50° - hanno effettuato al mattino un’esercitazione di-mostrativa con i vigili del fuoco e una di primo soccorso; nel pome-riggio lezione di educazione stradale per bambini con la polizia stradale. Sotto la tenda della Croce rossa per tutto il giorno c’è stata anche la misurazione gratuita di glicemia e pressione.

L’ex sindaco Antonio Quaretta

OMEGNA

Nuovo appellodel comitatopro ospedale“Più certezze”

Giudizio positivo, ma conqualche riserva, da parte delcomitato per la difesa del-l’ospedale e dei servizi sani-tari del Cusio dopo l’incontroa Torino in cui si è formaliz-zata la stabilizzazione delCoq. «Rileviamo la concretae positiva disponibilità delleparti coinvolte, e in modoparticolare dell’Asl Vco, atrovare una sintesi per la sot-toscrizione dell’accordo - af-ferma Valentino Valentini,referente del comitato - manello stesso tempo le ipotesidi mantenimento degli attua-li servizi sono rimaste gene-riche». Il punto cruciale deldibattito resta quello dei ser-vizi sanitari al Madonna delPopolo. «Serve una verificasulla reale portata degli ac-cordi - dice Valentini - sul mantenimento dei posti lettodi medicina generale, di quel-li di day hospital, di day suge-rey e sul futuro del centrodialisi». Il comitato non haquindi intenzione di fermarsicon la raccolta firme domeni-ca arrivata a quota 7 mila.

«Rimane irrisolto il pro-blema del punto di primo in-tervento - aggiunge l’ex sin-daco Antonio Quaretta - :chiediamo a Regione e AslVco un approccio senza pre-giudizi. Così pure chiediamonuovamente che venga rico-nosciuto un numero adegua-to di posti letto di continuitàassistenziale sanitaria allaCasa dell’anziano Lagosti-na». Il comitato oltre a volereun incontro col presidentedella Regione Sergio Chiam-parino propone un’assem-blea pubblica con i sindacidel Cusio per illustrare i temidella sottoscrizione e racco-gliere indicazioni. [V. A.]

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VERBANIA

AuxologicoSalta ancorala trattativasui tagli

Saltata la trattativa tra di-pendenti e direzione delle se-di verbanesi dell’Istituto au-xologico. Le assemblee di ierinon hanno dato mandato aireferenti di Cgil, Cisl, Uil eFials di presentarsi giovedì altavolo con la direzione del-l’ospedale di Piancavallo e re-imbastire un accordo. Boc-ciato ad aprile quello che fa-ceva leva sulla disponibilità alavorare due ore in più allasettimana, senza compensoper almeno il primo anno,non si è trovata un’alternati-va che impegni l’azienda a bloccare per un quadriennioi processi, già in atto, diesternalizzazione.

Il personale ha rigettato laproposta, sostenendo di es-sersi già fatto carico di note-voli sacrifici. Si è detto favo-revole solo a rinunciare aquattro giorni di ferie, che intermini di risparmio però sisarebbero tradotti in 160 mi-la euro all’anno, lontani dai900 mila richiesti dal datoredi lavoro, alle prese con equi-libri di bilancio che risentonodi 13 milioni di finanziamentiregionali venuti a mancaredal 2013 a oggi.

«L’obiettivo era tornare adialogare partendo da un ta-glio inferiore ma i lavoratorihanno detto no anche aun’ipotesi di risparmio di300 mila euro, che suddivisitra i 300 dipendenti avrebbesignificato la rinuncia di1.000 euro lordi all’anno cia-scuno» spiega Riccardo Ne-grino di Cisl. «Non resta cheaspettare le prossime mossedella direzione» dice Massi-mo Pregnolato di Cgil.

Dall’Istituto auxologico èstata manifestata l’intenzio-ne di arrivare a cedere ancheimportanti rami d’azienda,come il laboratorio analisi, attività ambulatoriali o re-parti di degenza. Giovedì c’èl’incontro con Gabriele Ter-ruzzi, direttore dell’ospedaleSan Giuseppe. Senza manda-to non si porterà avanti nes-suna trattativa, ma l’occasio-ne sarà sfruttata per affron-tare la conseguenza di unaprima esternalizzazione: ilservizio guardaroba e lavan-deria passa alla cooperativaAzzurra e 13 sono gli addettiinterni da ricollocare. [C. P.]

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seduti al ristorante si girerà apiedi unendo la passeggiata algusto». Per partecipare alla«Risottata tricolore» ci sonotessere create per la manife-stazione con bollini da spunta-re a ogni tappa. La camminatagastronomica comincerà alle11,30; per tutta la giornata sipotrà girare per Intra gustan-do risotti e altre prelibatezze.Il (triplo) primo piatto sarà il

protagonista del menu portan-do il tricolore in cucina: risottoverde agli spinaci, bianco alparmigiano e rosso al pomodo-ro verranno serviti in piazzaCavour. Gli chef saranno alleprese con sette pentoloni, conun ciclo continuo di portate co-ordinato dal cuoco Stefano Co-lagrande del ristorante Le Vol-te. Prima di assaggiare i risottic’è la tappa al bar Zodiaco perl’aperitivo. Il secondo di pesce- calamari fritti - sarà prepara-to dalla Taverna Azzurra e«Pane e pizza» offrirà pizze etorte. In corso Cobianchi saràdistribuita la frutta.

Il costo del biglietto per ilpercorso gastronomico è di 17euro, cifra ridotta a 15 in pre-vendita nei negozi di Cimad’Intra (info allo 0323.581070).Ogni cosa ricorderà la Festadella Repubblica: anche lebandane con il tricolore la cuivendita aiuterà Gabriele, bim-bo malato di leucemia. [B. AR.]

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MARTEDI’ 10 MAGGIO 2016

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .VCO .47�����

Un inedito spettacolo difuochi d’artificio egiochi di luce nel por-

to di Intra ha chiuso domeni-ca sera i festeggiamenti diSan Vittore, il patrono diVerbania. È stato l’ultimo at-to di una giornata iniziatacon la distribuzione di «ri-sott, scigull e luganiga» altendone dei Pacian. Poi nel pomeriggio a Villa

Giulia il Comune ha conse-gnato le benemerenze algiornalista Sergio Ronchi ealle suore rosminiane (a riti-rarlo suor Annaluisa, suorAve e suor Carmen). In sera-ta la funzione religiosa in ba-silica, presieduta dal vescovoFranco Giulio Brambilla e laprocessione con la banda chesi è conclusa al porto, dove èstato benedetto il lago primadello show dei fuochi.

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Festa a IntraL’inizio della processione di San Vittore

e lo spettacolo al porto dopo la benedizioneFotogallery www.lastampa.it/vco

CerimoniaA sinistra

l’auto che i Pacianhanno donato

all’AngsaA destra

la consegnadelle benemerenze

a Sergio Ronchie alle rosminiane

suor Ave,suor Annaluisae suor Carmen

Tra loroil presidente del

Consiglio comunalePiero Giorgio Varini

e il sindacoSilvia Marchionini

DANILO DONADIO

VERBANIA

Evento La notte di San Vittoreaccesa dai fuochi a sorpresaVerbania, la processione col vescovo ha chiuso la patronale

In breveDomodossolaRicette all’italiana

�Oggi e giovedì alle 10,45andranno in onda su Rete4 ledue puntate di «Ricette al-l’italiana» registrate a Domo-dossola con Davide Mengac-ci. Oggi saranno trasmesse-l’intervista a Massimo Gia-noglio, la preparazione di pa-sta e bajan di Piero Pagani diSlow Food con lo chef AngeloTanzarella, i prodotti pre-sentati da Marilena Panzierae i gruppi folk. [F. ZA.]

Domodossola«Patto di comunità»

�«Verso un patto di comu-nità. La moneta complemen-tare come strumento perpromuovere il cambiamentosociale». Si intitola così l’in-contro in programma alle20,45 a Casa Don Gianni. Or-ganizzano la cooperativa LaBitta e Arcipelago Scec. In-terverranno Alberto Gallo,presidente di ArcipelagoScec Piemonte e FrancescoBernabei, sviluppatore so-ciale. Ingresso libero. [F. ZA.]

GigneseRicordo di padre Chiti

�Oggi alle 11 con una ceri-monia pensata dai bambinidelle elementari di Gignese,verrà messo a dimora il pri-mo albero del «giardino deigiusti», istituito in via perNocco dall’amministrazionecomunale. «Hanno scelto unagrifoglio per dedicarlo a pa-dre Gianfranco Chiti da Gi-gnese» spiega l’insegnante econsigliere Simona Attanasi.Padre Chiti a 57 anni divennefrate, dopo essere stato uffi-ciale dei granatieri, salvandodurante la guerra partigianied ebrei. [C. P.]

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48 .Spettacoli .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

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«Deciderete voi, in platea,chi vincerà il premio interna-zionale Martucci. Ci auguria-mo che la città e tanti appas-sionati partecipino. È il no-stro modo di ricordare il ma-estro Folco Perrino. Credevanei giovani talenti e deside-rava onorare il compositore edirettore d’orchestra che eb-be in Toscanini un convintosostenitore»: l’invito per sta-sera e il 17 - alle 21, conserva-torio Cantelli - arriva da Et-tore Borri, presidente degliAmici della musica «VittorioCocito». Si contenderanno ilpremio, alla seconda edizio-ne, i giovani pianisti Ludovi-ca De Bernardo di Napoli eFrancesco Grano di Roma.

Anche Pedroni in giuriaBorri: «Vogliamo che il pre-mio sia sempre più conosciu-to perché porta alla ribaltaanche la dedizione di Perrinonell’allestire una tra le piùricche raccolte di documentisu Martucci e l’epoca. Altroobiettivo: dare ai concorrentila possibilità di presentareuna scelta di brani che mettain luce la propria personalitàartistica». La prima selezio-ne si è tenuta davanti allagiuria tecnica: Marco Di Ba-ri, Giulio De Padova, OlegMarshev, Anelide Nascimbe-ne e Simone Pedroni. Borri:«I concorrenti hanno presen-tato, oltre a pezzi di Martuc-ci, brani da Beethoven a Bar-tok e proprie improvvisazio-ni». Nel montepremi, un con-certo nella stagione degli«Amici della musica» con ca-chet di 1.500 euro e altri rico-noscimenti alle migliori ese-cuzione dal repertorio diMartucci e autori tra il 1856 eil 1909. Poi, ancora recital conassociazioni partner. Staserae il 17 ingresso a 10 euro, 5 ri-dotto; anche su www.vivatic-ket.it.

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Premio pianistico Martucci“Deciderete voi il vincitore”Stasera al Cantelli di Novara il primo recital, si bissa il 17: voterà la plateaI concorrenti arrivano da Roma e Napoli. In palio ingaggi per i concerti

Lo show il 19 maggio: anticipazioni e prevendita

Gigi D’Alessio è il protagonista di “Running”Con Maccarini e Moreno per “Noi come voi”

Gigi D’Alessio lascia i suoiimpegni internazionali e perun giorno «corre» a Novara,contro le discriminazioni: sichiama infatti «Running» lospettacolo di musica, danza earte per abbattere le «barrie-re umane». Il cantante, con ilrapper Moreno e MarcoMaccarini, professore di can-to ad «Amici di Maria De Fi-lippi», è testimonial d’ecce-zione. Organizzato dall’asso-ciazione «Noi come voi» diGalliate, e diretto dal coreo-grafo Gianluca Moia con il li-ght designer Stefano Tac-cucci, è in programma giove-dì 19 maggio alle 21,30 al PalaIgor. I biglietti (15 euro) daTune Dischi, alla onlus gallia-

tempo: sono arrivate richiesteda Alessandria, Sondrio, perfi-no dalla Sardegna.

Testimonial d’eccezioneIeri lo spettacolo è stato pre-sentato da Benedetta SerenoClerici, presidente della onlus:«Da anni “Noi come voi” pro-muove iniziative culturali persensibilizzare su disabilità,emarginazione sociale, discri-minazioni. Nel progetto “Run-ning” è coinvolto anche l’istitu-to Mossotti». Per l’istituto, erapresente il professor BrunoBolzoni. Moia: «Con danza emusica proporremo quattroquadri con altrettanti perso-naggi-simboli di disabilità, omofobia, immigrazione. Mascoprono, alla fine, di non esse-re soli». La colonna sonora è

MARIA PAOLA ARBEIANOVARA

PRONTO INTERVENTO SANITARIOnumero unico tel. 118.GUARDIA MEDICANovara: tel. 62.60.00; Arona: tel. 0322 51.61; Borgomanero: tel. 032281.500; Oleggio: tel. 0321 96.00.47;Vco Centrale operativa Asl tel. 800448118.FARMACIE DI TURNO OGGINovara: Turno di 24 ore (dalle 9 alle ore 9 del mattino successivo).Vescovile, piazza Battisti 5, 0321 62.33.88.Provincia e VcoCaltignaga: Mantegazza dott. Aure-lio, via Risorgimento 25, 032165.21.02.Galliate: Ferrari di Cristina, Via Cavour4, 0321 86.14.32.Borgo Ticino: Giusti snc, via Valle 3, 0321 96.29.67.Colazza: Farmacia Delia dott. Lavora-to, via Nazionale 9, 0322 21.83.96.Maggiora: Furlan dott. Gian Antonio,via V. Emanuele 100, 0322 87.119.Cureggio: Paglino dott.ssa Maria, via Roma 1, 0322 83.98.20.Belgirate: Farmacia Del Lago di Rasia Dal Polo, via Mazzini 49, 0322 76.445.Orta San Giulio: Bergamasco dr.ssa Elena, via C. Albertoletti 10, 032290.117.Domodossola: Bogani dr.ssa Lucia,p.zza Cavour 7, 0324 24.22.66.Vanzone San Carlo: Fabris dr. Marco, via Protasio 1, 0324 82.89.86.Verbania (Intra): Comunale, via Fari-nelli 4, 0323 52.259.

«Un giorno specialeGrazie dalla Cri»�Anche a Novara l’8 mag-gio è stata una «Giornatamondiale»: centinaia i volon-tari del comitato Cri della cit-tà impegnati in numerose at-tività. Sabato hanno regalatoun sorriso ai bimbi in collabo-razione con l’associazione «IlPianeta dei Clown». La rac-colta fondi quest’anno è statapromossa con oltre 200 bel-lissime orchidee. La conco-mitanza con la festa dellamamma e la grande genero-sità dei novaresi hanno per-messo all’iniziativa di riscuo-tere un inatteso successo.Riempie il cuore di gioia, ed èla più grande ricompensa peri volontari, vedere personecon poche possibilità econo-miche, partecipare con affet-to, perché «Non si può non fa-re un’offerta alla Croce Rossa- commenta una anziana si-gnora - mi avete aiutato tantevolte». Molto attesa e parte-cipata la cena di beneficenzadi venerdì sera con il presi-

dente della Cri, Paolo Pellizza-ri, e la vicaria Margherita Ca-stano Comazzi; un ringrazia-mento particolare al duo «Enblanc et noir» composto daOrietta Cassini e Cristina La-ganà che hanno intrattenutogli oltre 100 ospiti tra cui il pre-fetto Francesco Paolo Castal-do. Tutte le offerte raccolte sa-ranno ancora una volta desti-nate all’acquisto di nuovi defi-brillatori per la città di Nova-ra, a sostegno del progetto«Novara ci sta a cuore». Inol-tre, oltre 25 volontari soccorri-tori hanno fornito assistenzasanitaria a due manifestazioniciclistiche. La prima era per ipiù piccini: «Bimbimbici», alle-gra pedalata nei centri urbanicon l’obiettivo di incentivare lamobilità sostenibile e diffonde-re l’uso della bicicletta tra gio-vani e giovanissimi. La CroceRossa ha seguito i piccoli cicli-sti con un’ambulanza e unamoto; i soccorritori sono statichiamati a intervenire tre vol-te per piccoli incidenti.

CROCE ROSSA ITALIANA

NOVARA

LE LETTERE Numeri utili

Gigi D’Alessio: è un ritorno

NovaraNOVARACINETEATRI NOVARESI // infoweb www.novaracinema.it - [email protected] tel. 0321 - 35731 / Prenotazioni 199.208002, feriali dalle 15/18; sab/dom dalle 12,30 alle 15

VIP // Tel. 0321- 625.688

Captain America: Civil war (3D), orario 21,15

ARALDO // Tel. 0321- 474.625

Where to invade next (Evento), orario 21,15

SACRO CUORE // Tel. 0321- 465.484

RIPOSO

PERNATESANT’ANDREA // info www.cinemapernate.it

RIPOSO

BELLINZAGOMOVIE PLANET MULTISALA // info: 0321 - 987.046 / 988.872 -Per prenotare: 0321 - 92.74.19 / 89.95.52.578 www.movieplanetgroup.it

SALA 1Il traditore tipo, orario 17,10; 19,40; 22,15

SALA 2Nonno scatenato, orario 17,10; 19,50La foresta dei sogni, orario 22,15

SALA 3Captain America: Civil war (3D), orario 18,20; 21,20

SALA 4Zeta - Una storia hip hop, orario 17,10; 19,45La coppia dei campioni, orario 22,15

SALA 5Captain America: Civil war, orario 16,15; 19,10; 22,15

SALA 6Robinson Crusoe, orario 17,10; 20Zona d’ombra - Una scomoda verità, orario 22,15

SALA 7Il libro della giungla, orario 17,10; 19,45Where to invade next, orario 22,15

SALA 8

The Dressmaker - Il diavolo è tornato, orario 17,10; 22,15Where to invade next, orario 19,40

BORGOMANERONUOVO MULTISALA // Tel. 0322 - 81.741

SALA 1

Captain America: Civil war, orario 19,45Captain America: Civil war (3D), orario 22,15

SALA 2

Robinson Crusoe, orario 20,15The Dressmaker - Il diavolo è tornato, orario 22,15

SALA 3

Room (Cineforum), orario 21,15

CAMERIBALLARDINI // Tel. 0321 - 64.40.52

RIPOSO

CASTELLETTO TICINOMETROPOLIS MULTISALA // Tel. 0331 - 914.285Informazioni e prenotazioni dalle ore 19 alle ore 21,30; sabato dalle ore 16,30 alle ore 21,30;domenica e festivi dalle ore 14,30 alle ore 21,30 www.metropolisarea.itZeta - Una storia hip hop (2K), orario 20,10; 22,40Nonno scatenato (2K), orario 22,40The Dressmaker - Il diavolo è tornato (2D), orario 20; 22,30Il libro della giungla (2D), orario 20,10; 22,30Zona d’ombra (2K), orario 20; 22,30Robinson Crusoe (2K), orario 20,20La coppia dei campioni (2K), orario 22,40La foresta dei sogni (2D), orario 20,10Captain America: Civil war (2K), orario 19,40; 22,30Captain America: Civil war (3D), orario 21,30

TRECATESILVIO PELLICO // Tel. 345 - 455.4937RIPOSO

VcoDOMODOSSOLACORSO MULTISALA // Tel. e segr. 0324 - 240.853www.cinemacorso.it; www.cinemacorso.comRIPOSO

OMEGNACINEMA ORATORIO S. CUORE // Tel. 0323 - 642.992CHIUSO PER RISTRUTTURAZIONE SALACINEMA SOCIALE // Tel. e info 0323 - 61.459RIPOSO

VERBANIAMULTISALA CINELANDIA (INTRA) // Info e orari su segr. tel. 0323 - 404.525 o www.cinelandia.itSALA 1The Dressmaker - Il diavolo è tornato, orario 20; 22,35SALA 2Captain America: Civil war (2D), orario 19,50; 22,45SALA 3Fuocoammare (Cinema di qualità), orario 21,15

Prime visioni

Dal film «The Dressmaker»

LudovicaDe BernardoÈ di NapoliNel monte-premi ci sonoun concerto nella stagione degli «Amici della musica» con cachet di 1.500 euro e altri ricono-scimenti alle migliori esecuzionidi Martucci e di altri autori tra il 1856 e il 1909

Francesco GranoArriva da Roma. La prima selezione si è tenuta

davanti alla giuria tecnica composta da Marco Di Bari, Giulio De Padova, Oleg Marshev,

Anelide Nascimbene e Simone Pedroni

un mix pop: tema dominante èil «correre». Cinque voci nova-resi nello show ricco di colori eeffetti: Maria Raciti, CristinaPagliarin, Marica Sottile, Gior-gia Allifranchini, Serena Fitti-paldi. Danzano allievi di scuolecome Rosso Lab Galliate, X FitNovara, da Torino e Cornare-do. Sarà costruito il «Quadroinfinito», opera pittorica in va-

ri blocchi realizzata da studen-ti di scuole novaresi. I cancelliapriranno alle 20. Per D’Ales-sio, che canterà un paio di bra-ni, è «un ritorno a casa». E’ giàstato ospite di Noi come voi: hasostenuto, anche economica-mente, la creazione del nuovocentro di via Leopardi a Gallia-te, da lui inaugurato nel 2012.

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Bruno Bolzoni, Benedetta Sereno Clerici e Gianluca Moia

Domani al cinema Vip«Ascensore per il patibolo» da Novara Jazz

�«Ricordo la prima scena. La tromba di Davis le dava un tono che aggiungeva un’altra dimensione alle immagini. Sono convin-to che senza la musica di Davis il film non avrebbe avuto quel suc-cesso di critica e pubblico»: il regista Louis Malle diresse «Ascenso-re per il patibolo». Domani, mercoledì, il film sarà proiettato per l’anteprima di «Novara Jazz» edizione estiva, la numero 13. I diret-tori artistici Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti: «Il festival si con-ferma un palcoscenico unico nel cuore di Novara per il grande jazz,l’improvvisazione, le sperimentazioni elettroniche e le contami-nazioni tra arti». La rassegna si terrà tra Novara e dintorni dal 26maggio al 12 giugno. Domani l’appuntamento è al cinema Vip di Novara alle 21,15: la pellicola è stata appena restaurata e la splen-dida colonna sonora è appunto di Miles Davis (foto). [M. P. A.]

MARCO BENVENUTINOVARA

tese, che si occupa dell’assi-stenza di persone diversamen-te abili, e in altri negozi in pro-vincia. Il popolo dei fan di D’Alessio si sta muovendo da

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Spettacoli .49�����

Non sempre nascononelle grandi città iprogetti musicali in-

teressanti. Cristina Meschiaha scommesso su Verbania,città natale, con il cd «Intra»che canta tradizioni popolarie dialetto. Con coerenza laverbanese tiene fede all’inve-stimento realizzando i videodelle canzoni nei territoricantati. Due mattine e unasera sono bastati a girare leclip di «Val Grande» e «In-tra», due delle 12 tracce.

«Val Grande» è stato gira-to all’alpe Pala (comune diMiazzina) che rientra a pienotitolo nel parco nazionale chedelimita la più grande areaselvaggia d’Europa. Il video ènato dalla collaborazione conil fotografo verbanese Alber-to Caldani che ha lavoratoanche col drone. La primaparte è stata girata due mesifa, poi nuove scene settimanascorsa e una parentesi finaleche con ogni probabilità saràgirata al tramonto. L’operaparteciperà al concorso de-dicato alla montagna «La pi-

to della città: il progresso, le industrie, il vecchio teatro e lanostalgia dei ricordi. Altri vi-deo saranno girati con Caldani(per il brano «Un cappello daGhiffa») e Simone Falcone (suun pezzo da definire). Le fotodei backstage sono di RaffaeleD’Angelo e Giacomo Bianchi.«Porto in giro il territorio nonsolo con canto e dialetto maanche con le immagini - con-clude Meschia -. Noi diamo perscontata la bellezza del Verba-no, ma altrove rimangono in-cantati dai nostri panorami».

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Scorci notturni e angoli nascosti“Racconto l’amore per la mia terra”Cristina Meschia ha girato i video di alcuni brani del cd “Intra”

BackstageLe riprese

in notturnadel video

giratoa Intra

con AndreaMarcovicchio

NovaraRattaro dal Bancarella�La vincitrice del PremioBancarella 2015 Sara Ratta-ro presenta stasera a Novarail suo libro «Splendi più chepuoi», alle 18 al Circolo deiLettori, con ingresso libero:racconta un’intensa storia diviolenza familiare. L’autricedialogherà con la giornalistaErica Bertinotti.

NovaraTriciclo Musical

�Per «I martedì dell'Oli-ver», l’Irish pub di via Bog-giani a Novara, stasera alle21,30 il live dei «Triciclo Mu-sical» che proporranno ine-diti e cover pop e rock can-tautorale.

NovaraTerza età e soglie

�Il Club Donegani propo-ne la conferenza «Invecchia-mento cerebrale e malattieneurologiche: quale la sogliacritica e quali le possibilistrategie di protezione?»: sa-rà stasera alle 21 nell’aulamagna dell’istituto superioreOmar di Novara. Relatore ilprofessor Carlo Pasetti, spe-cialista in Neurologia. L’in-gresso è libero.

NovaraBallare per curarsi�Alla sala dell’ex quartiereSacro Cuore stasera alle 20,30prosegue «DanteLab», labora-torio di danzaterapia creativacol metodo Fux con CaterinaDegiorgi, operatrice di danza-terapia e discipline bionatura-li. Prevista una quota di parte-cipazione equo solidale; [email protected].

NovaraLa salute della schiena

�La fisioterapista PaolaRovida dispensa consigli sullasalute della colonna vertebra-le. Stasera alle 21 nella sededell’associazione «Macinai-dee» in via Falcone 9 l’incontroa ingresso libero dedicato a fi-siologia, esercizi per stare informa, suggerimenti.

Novara«Finale di partita»

�L’autore Giorgio Ornanopresenta domani alla «Feltri-nelli Point», in corso Repubbli-ca ad Arona, il suo libro «Fina-le di partita». Interviene ancheSara Ramondino. L’incontro, aingresso libero, si terrà alle 21alla libreria di corso Repubbli-ca 106.

VerbaniaSerata di liscio�È un martedì sera incompagnia del ballo quelloodierno a Villa Giulia: si dan-za dalle 21 con Luciana. L’in-gresso è libero.

VerbaniaBalli latini

�Con i Los Amigos è tem-po di latino americano stase-ra da O’Connors. Inizio alle22, entrata libera.

VerbaniaFuocoammare di Rosi

�Alle 21,15 al Cinelandiadi Intra proiezione di Fuoco-ammare di Gianfranco Rosi.Iniziativa nell’ambito dellarassegna «Cinema di quali-tà» con ingressi a 5 euro.

VerbaniaConoscere il territorio

�Il ritrovo è domani alle10 a palazzo Flaim a Intra peril nuovo appuntamento dellecamminate «per conoscere iterritorio» organizzate dal-l’università del Ben.Essere.La destinazione domani è laTrinità di Ghiffacon visitaguidata e pranzo al sacco.Rientro previsto per le 16. In-fo e adesioni al 348.2553861.

VerbaniaPrevendite per la Scala�Iniziano domani alle 18 leprevendite dei tre spettacolidella rassegna «Con la biblio-teca Alla Scala». Le propostesono il 4 giugno «Der Rosenka-valier» di Strauss con la dire-zione di Zubin Mehta, il 2 set-tembre il «Flauto magico» di Mozart con direttore Adam Fi-scher e il 5 ottobre «Giselle»con Roberto Bolle. Prevenditein biblioteca (pacchetti contrasporto in bus).

Crevoladossola«Amici della notte»

�Si balla con gli Amici dellanotte oggi Al 59. Il via alle dan-ze è alle 21; ingresso gratuito.

DomodossolaConcorso di poesia

� Il concorso di poesia«Quantarte è anche parola»organizzato dall’associazioneartistica è dedicato quest’annoad Alda Merini. C’è tempo perpartecipare fino al 25 settem-bre, con elaborati sui temi «Ilviaggio della vita» o «Acqua,metafora di vita». Gli iscrittidevono essere inediti e ognipartecipante può inviare mas-simo tre poesie per tema, nonsuperiori ai 30 versi. Regola-mento su www.quantarte.it.

[email protected]

[email protected]

ca da legn» il 3 giugno a Intranell’ambito della Maratonadella valle Intrasca. «Abbiamoscelto una scenografia natura-le - dice Meschia, 26 anni -. Mentre passeggio si vedono paesaggi e scorci anche ripresidall’alto».

Testi e note dal passatoLa musica di «Val Grande» è diLuigi Bianchi, nonno di FrancaOlmi che è stata presidente delparco nazionale e ha scritto iltesto insieme a don PierinoLietta. In origine era un testocorale e Meschia l’ha ripreso

interpretandolo con quartettod’archi. L’altro pezzo di cui èstato girato il video è «Intra»,che dà nome al cd. Le ripresesono state fatte in notturna trail porto vecchio, piazza Ranzo-ni e il lungolago fino a piazzaSan Vittore, in bicicletta.

È una collaborazione tra ar-tisti verbanesi, con AndreaMarcovicchio della 10/13 Filmsdietro la cinepresa. Nel videoMeschia cammina, canta esvela la Intra di cui scrisse ilpoeta Luigi Fioretta, che nellacanzone - musicata da Riccar-do Zoja - parla del cambiamen-

Verbania, show e solidarietàDal festival del fitness un aiuto per Tiago

�Dalla salsa alla rumba, dalla ginnastica al rock’n’roll acrobati-co e anche numeri di magia e cantautori: è la carrellata di esibizio-ni che ha caratterizzato lo spettacolo di sabato al palazzetto dello sport di Intra per il primo «Verbania fitness festival» organizzato dalla scuola Borella e Vero. Nell’occasione sono stati raccolti oltre 2 mila euro, che al netto delle spese andranno alla famiglia di Tia-go, il bimbo di Bieno malato di leucemia che era presente all’even-to in suo nome. Fotogallery www.lastampa.it/vco

Tanto pubblico a DomodossolaTradizioni sul palco al «Dialetto è servito»

�Una serata in cui i veri protagonisti sono stati i dialetti delle valli dell’Ossola, che con le loro leggere sfumature sono uno diver-so dall’altro anche se utilizzati da persone che abitano a poca di-stanza tra loro. È stato questo il tema della 19ª edizione del «Dia-letto è servito», lo spettacolo organizzato venerdì sera al teatro Galletti di Domodossola. Anima e presentatore lo scrittore Anto-nio «Tommi» Prevosti che ha guidato le esibizioni di gruppi folklo-ristici e di teatro. Fotogallery www.lastampa.it/vco

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Junior Sudoku

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Il sudokuIl gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9

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La soluzione dei giochidi domenica

Le soluzioni dei

giochi di domenica

BEATRICE ARCHESSOVERBANIA

La storia

Su

doku

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CALCIO, PRIMA VOLTA NEI PROFESSIONISTI

Il Bellinzago è nella storia“Una favola lunga 10 anni”In Lega Pro la società partita dalla 3ª categoria a Marano

Il giorno della festa per lapromozione in Lega pro delloSporting Bellinzago è un mi-sto di gioia e incredulità perquanto fatto. Una storia bel-lissima, partita dieci anni fain Terza Categoria e culmina-ta con il salto nel mondo delprofessionismo. Chi era pre-sente già allora è il bomberMarco Massaro, passato dal-le lacrime di gioia per la vitto-ria a quelle di commozionequando chiede alla sua Car-lotta di sposarlo. «È una pro-messa che mi ero fatto a ini-zio stagione e l’ho mantenu-ta». Segno che in questa vit-toria ci ha sempre creduto:«È una gioia indescrivibile, indieci anni abbiamo scritto unlibro bellissimo, i sacrifici fat-ti da mio papà per portareavanti questo sogno sono sta-ti incredibili, con il lavoro ab-biamo costruito qualcosa diunico e questa vittoria ci ripa-ga degli sforzi fatti».

«Feeling eccezionale»Dai gol di Massaro alla regiadi Sandro Siciliano, il tecnicoprotagonista assoluto dellavittoria: «Si è creato un fee-ling eccezionale nello spoglia-toio e con la società, anche seall’inizio c’è stata qualche dif-ficoltà con il passare dei mesiè nato qualcosa di importan-te, il gruppo è diventato unasquadra ed è arrivata la con-tinuità di risultati. È un risul-tato incredibile, ancora di piùperché inaspettato».Il ds Domenico Cicciù ci

scherza su: «Ho vinto Promo-zione, Eccellenza e serie D, ilpresidente rischia di vincereanche la Lega Pro se mi tiene.Conquistare il campionato al-l’ultima giornata, senza do-ver aspettare i risultati degli

I numeridel trionfo

gialloblù

74Gol fatti

Il Bellinzagoha avuto

il miglior attacco con Caronnese

e ChieriMarco Massaro

con 25 retine ha realizzati

più di tuttiNella foto sotto

l’attaccantedopo la partita

ha chiestoalla fidanzata

Carlottadi sposarlo

27Vittorie

Solo Parmae Piacenza

hanno fatto meglioin tutti

i gironi di serie DAlla fine

sono stati4 i punti

di vantaggiosulla Caronnese

che ha pareggia-to a chieri

Baseball, triplo stop per Novara a Bologna�Ancora un weekend da dimenticare per il Ba-seball Novara sconfitto in tre partite a Bologna (3-1, 13-3 e 11-1). Stasera c’è il recupero contro Rimini: si gioca alle 19 al Provini.

Calcio femminile, Romagnano vince il derby�Senza storia l’andata dei quarti di finale diCoppa Piemonte: alla Cavallotta di Novara, il Ro-magnano ha battuto 7-0 la Sanmartinese; dome-nica il ritorno a Romagnano.

GIACOMO BARAGGIOLIBELLINZAGO

Il riscatto dovrà partire dalpiano inferiore, da quellaPromozione lasciata tre an-

ni fa e che ora torna il palco-scenico sul quale ricostruire. Ilgiorno dopo dell’Omegna èquello della delusione, per unaretrocessione che lascia il se-gno e costringerà i rossoneri aridefinire i programmi.Un anno dopo lo 0-0 con il

Caselle che valse la salvezza alLiberazione questa volta il pa-reggio a reti bianche a Gressancon l’Aygreville è inutile, a sal-varsi dopo i supplementari so-no i valdostani per il migliorpiazzamento finale in campio-nato. «Dopo dieci anni di obiet-

tivi centrati, tra promozioni in-seguite e lotte per salvarci èarrivata un’annata storta, conerrori che paghiamo a caroprezzo ma che dobbiamo ac-cettare a testa alta» dice il pre-sidente onorario Nicola Binda.

Progetti per ripartireTroppo presto parlare già dipiani per il futuro, obiettivi euomini sui quali puntare e so-prattutto quale ambizione col-tivare nell’immediato. Ovverose prevarrà la voglia (e la pos-sibilità) di ritentare subito ilpasso per riconquistare la ca-tegoria o se si imposterà unpercorso di più lunga prospet-

tiva. «Parlare ora di program-mi è dura oltre che molto pre-maturo, c’è la delusione dasmaltire e dovremo farlo inquesti giorni» dice anche il di-rettore generale Valter Zanni.Delusioni e tensioni che

hanno accompagnato la sta-gione. Basti pensare alla vicen-da del cambio di allenatore incorsa, tra chi l’avrebbe fattoprima e chi avrebbe atteso an-cora. E poi via con i rimpianti,per i tanti (troppi) punti sciu-pati mandando in fumo risul-tati alla portata e che nono-stante le difficoltà avrebbero dato un finale diverso. «Ci ab-biamo provato fino in fondo

ma il grosso rammarico è per ipunti importanti persi prima,che non ci avrebbero messi inquesta condizione» dice ancheil tecnico Matteo Paladin.La panchina in primis sarà il

nodo da sciogliere per rico-struire il futuro. «Sono valuta-zioni che spettano alla società– dice Paladin - io non avreinessun problema a restare an-che in Promozione». Ci saràtanta carne al fuoco insomma,con un primo consiglio diretti-vo che dovrebbe riunirsi giàentro una decina di giorni.«Qualunque obiettivo si sce-glierà lo faremo sempre in ba-se alle finanze a disposizione, èla linea seguita in tanti anni eche non cambieremo certo ora- conclude Binda -. Importanteè la solidità e il rispetto chequesta società negli anni si ècostruita. Un grazie intanto vaai tifosi, sono venuti in tanti aspingerci in una trasferta lon-tana e sono stati encomiabili».

��BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Omegna, la stagione dei rimpiantiDopo tre anni addio all’Eccellenza

Scelte sbagliate e punti sprecati:“Ma la dirigenza è solida”

Il capitano dell’Omegna Luca Appetito, 26 anni

Pareggiofatale

L’Omegnanei playout

è statofermatosullo 0-0

dall’Aygrevilleche si èsalvatoin virtù

del migliorposiziona-

mentoin stagione

LUCA ZIROTTIOMEGNA

il caso

�L’aveva detto, o così narra la leggenda, alcunianni fa: il suo desiderioera arrivare tra i profes-sionisti. In dieci anni ci èriuscito partendo dalla terza categoria con il Ma-rano. Antonio Massaro si gode una giornata indi-menticabile: «Ho iniziatoa crederci quando abbia-mo avuto cinque punti di vantaggio sulle inseguitrici, abbiamo scritto una bellissima storia. Ho avuto la for-tuna di avere intorno a me delle persone capaci che hanno costruito un gruppo forte dentro e fuori il cam-po». Con costanza ed investimenti ha costruito negli anni qualcosa di incredibile con la moglie Anna sem-pre al suo fianco, ma le tante voci sul futuro non pos-sono scalfire il momento di gioia: «Ci ritroveremo nei prossimi giorni intorno ad un tavolo per pensare al fu-turo, adesso è solamente il momento di festeggiare».

Il presidente Massaro«Il futuro? È presto per parlarne»

Esplodela festa

Le immaginidi una

giornatastorica

per Bellinzagoe il calcionovarese

altri lo rende ancora più bello,se vinci 27 partite non può cheessere meritato». Fondamen-tale il ruolo del dg Mauro Turi-no: «È la vittoria del gruppo edello staff, di un allenatore cheha proposto un calcio intelli-gente. Obiettivo raggiunto conlavoro e la collaborazione».

Il momento decisivoPrimo acquisto estivo delloSporting, Giuseppe Cacciatoreha portato solidità e una men-talità vincente a Bellinzago:«Quando siamo passati davan-ti non ce n’è stato più per nes-suno, il gruppo ha fatto la diffe-renza. Non abbiamo mai molla-to». Quasi incredulo Lucio Cia-na, al quarto anno in gialloblù:

«Ci vorrà qualche giorno percapire quello che è successo.Sono arrivato in Eccellenza eora siamo in Lega Pro, non cicredo ancora». Parole da vete-rano per Giuseppe Carriero,nonostante i 19 anni ancora dacompiere: «Siamo partiti conun obiettivo diverso ma abbia-mo dimostrato di essere i piùforti di tutti. Paura di perdere ilcampionato? Mai, la paura si ètrasformata in energia. Ora è ilmomento di festeggiare, ce lo meritiamo». Non troppo però:alle porte le sfide con Piacenzae Venezia per la poule scudetto.

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PAOLO MIGLIAVACCA

50 .LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

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Abbiamo bendato an-che la sfortuna», sor-ride coach Filippo Fai-

na. È un’impresa quella dellaPaffoni Omegna: ha pareg-giato la serie con Jesi vincen-do gara 4 (86-77) senza TylerSmith (stagione finita) e conl’utilizzo ridotto di AntonioIannuzzi, due titolari impor-tanti. Quest’ultimo, al rientrodopo oltre un mese di stopper problemi muscolari, hastretto i denti ma non è certoal meglio. Solo una settimanafa Omegna era sotto 2-0 esembrava vicina al baratro,ora si giocherà tutto domanialle 20,30 a Jesi: chi vince èsalvo, chi perde farà l’ultimoturno playout.

«La squadra si è unita»«Abbiamo giocato alla gran-de - commenta Faina - lasquadra ha avuto la reazionecaratteriale che mi aspetta-vo». Se in gara 3 la Paffoniaveva retto l’uscita dal cam-po di Smith gestendo il van-taggio accumulato, non eraaltrettanto scontato che riu-scisse ad aggredire la partitaallo stesso modo, senza l’alaamericana dall’inizio. «Tylerè un catalizzatore, avevamopaura che la squadra avreb-be patito, invece si è compat-tata giocando bene insieme»,spiega il coach.

Contro un’avversaria chenelle prime due partite avevadimostrato di poter domina-re sotto canestro, la Paffoniha usato la forza del gruppo elavorato anche di astuzia:«Abbiamo avuto tanto datutto il reparto guardie, sia-mo stati aggressivi come lorolo sono stati in casa propria.È la chiave della serie: chiriuscirà a limitare meglio eprima il gioco dell’avversarioconquisterà la salvezza».

Ora l’inerzia è a favore diOmegna, ma questo non saràdeterminante per il risultatoperché «Jesi sul propriocampo è difficile da supera-re». Sotto canestro Faina do-vrà dosare il minutaggio di

“Siamo più forti della sfortuna”Ora la Paffoni crede all’impresaPlayout di A2, battuto Jesi senza Smith. Domani la “bella”

SAMANTHA FILIPPINIOMEGNA

il caso

Calcio, divertimento e benefi-cenza con ospiti importanti eentusiasmo. È il Baveno Sum-mer camp per i piccoli calcia-tori diventato un appunta-mento fisso sul lago Maggio-re. Manca poco ormai: Minicamp dal 6 all’11 giugno e poi ilpiatto forte del Summercamp dal 13 al 19 giugno allostadio Galli.

Sarà un’occasione per di-vertirsi e imparare da ex gio-catori di serie A diventati al-lenatori, come Fabio Gallo eFulvio Pea, confermati nellostaff degli istruttori. E poi Lo-renzo Squizzi, rimasto alChievo anche dopo aver appe-so i guanti da portiere, che cu-rerà i numero uno.

to alle classi dal 2000 al 2009.L’attività è dalle 8,30 alle 17 (ac-coglienza in base alle necessitàgià alle 7,30). Ci sarà una gior-nata di divertimento all’Acqua-dventure park e una cena di ga-la con ospiti sportivi per benefi-cenza, iniziativa che sarà aper-ta anche a chi non è iscritto alcamp. Per il Mini camp la quotadi iscrizione è di 95 euro, per ilSummer camp è di 195 euro. Leadesioni sono aperte al338.1833921 o alla segreteriadello stadio di Baveno il lunedì,mercoledì e venerdì dalle 17,30alle 19,30.

Iniziativa per i lettoriIl Baveno mette a disposizionedue posti per il Summer camp:per partecipare alla selezione basta scattarsi un selfie e in-viarlo via mail, insieme al ta-gliando, a [email protected]. Se la scelta della giuriacadrà su un ragazzo già iscrit-to, la società restituirà la quota.

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GIOVANILE, DUE SETTIMANE DI APPUNTAMENTI A GIUGNO

Bambini a lezione dai calciatori di serie ASul Lago Maggiore il “Baveno summer camp”

VOLLEY, DALLA B ALLA D

Il Dkc Galliateva ai playoffOleggio fuoriper un punto

Nel femminile la Dkc Galliatesi qualifica ai playoff di B2 e ilGuinness Time Scurato aquelli di serie D, mentre MrgBorgomanero, Igor e TeamVolley Novara retrocedono inPrima divisione. Nel maschi-le la Clinica Viana festeggiala promozione in C, categoriain cui torna il Volley Novara,retrocesso dalla B2.

Sono questi i verdetti cheal termine della stagione re-golare interessano le squadrenovaresi. In B1 la Igor, già sal-va da qualche giornata, chiu-de perdendo 3-0 sul campodel Cagliari. In B2 femminilela Dkc Galliate, che aveva giàipotecato i playoff la settima-na scorsa, fa perdere il cam-pionato all’Acqui battendolo3-2 a Galliate: a vincere è sta-to così il Garlasco. Il neopro-mosso Pavic Romagnano su-pera 3-2 in trasferta il Casalee saluta l’allenatore MarcoBonfantini, che il club nonconfermerà. In C maschilel’Altea Verbania batte 3-2 fuo-ri casa l’Alto Canavese e chiu-de quarta.

Salvezza tranquilla perl’Erreeesse Romagnano, vit-torioso 3-1 in casa con Acqui;salvo anche il Bistrot Domo-dossola ko 3-1 in Ossola conSanthià. In C femminile laFlavourart Oleggio, vittorio-sa 3-0 in casa con Borgaroperde i playoff per un punto.

L’Issa già salva perde 3-1 aBarge, stessa sorte per l’Igora Montalto. In D maschile il 2°posto vale la promozione perla Clinica Viana, mentre solola classifica avulsa condannal’Ebano Novara, vittorioso3-0 con Savigliano, a non sali-re: a festeggiare la C con il 3°posto è il Caselle. In D femmi-nile la Guinness Time supera3-0 in trasferta la già retro-cessa Borgomanero e vola aiplayoff grazie anche alla VegaVerbania, che ferma 3-0 incasa il Lessona. [A. TO.]

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�Non bastano adArona i 27 punti deltrascinatore Penny Hi-dalgo per poter prose-guire l’avventura neiplayoff di C Silver. I biancoverdi hannoperso la decisiva gara3 a Torino contro il Re-ba (79-69) e devonoabbandonare così alprimo turno gli spa-reggi promozione. Stasera tocca a Gravel-lona, che sarà impe-gnata in gara 2 a Va-lenza: la serie è al me-glio delle cinque garee i tocensi hanno giàvinto gara 1 in casa de-gli alessandrini: pallaa due alle 21. [M. C.]

Serie C SilverArona eliminata

dal Reba Torino

Iannuzzi, come fatto domeni-ca: «Non è allenato e occorreutilizzarlo nei momenti chiave,cioè quando serve alzare laqualità del gioco. Al suo postoGalmarini e Vildera devonocontinuare a giocare come nel-le ultime gare: lottando per te-nere testa ai giocatori più po-tenti fisicamente».

Trasferta dei tifosiFaina non si fida degli avversa-ri feriti: «Mi sarei aspettatoche studiassero qualche diavo-leria per contrastarci e persfruttare i nostri punti deboli.In verità ci hanno provato masenza riuscirci, perché siamoriusciti a prendere subito legiuste contromisure».

Domani si torna in campoper la «bella» a Jesi. L’associa-zione Kenzio Belotti organizzaun pullman di tifosi per segui-re la squadra, con partenza erientro in giornata dal piazzaledel Penny di Omegna. Per in-formazioni e prenotazioni sipuò contattare il numero335.490893.

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Antonio Iannuzzi ha segnato 10 punti al rientro dall’infortunio

Serie C gold, successo di Domodossola

Poli Opposti, una prova di forzaSuperato Casale MonferratoIn semifinale sarà sfida con Bra

La Poli Opposti Cipir battecon largo margine, 81-62, Ca-sale Monferrato e approdaalle semifinali playoff. Oral’ultimo ostacolo, per accede-re alla finale, è rappresentatoda Bra che si è aggiudicato ilconfronto con Savigliano. Siè giocato nella palestra co-munale di Ornavasso per l’in-disponibilità del PalaSpeziadi Domodossola. Gli ossolanihanno faticato nei minuti ini-ziali, poi, però, hanno recu-perato chiudendo la primafrazione avanti di 9 punti einnalzando il distacco fino a19 punti all’intervallo.

Il resto è stato soltantocontrollo della gara, tantoche la distanza alla fine è ri-masta inalterata. Nelle filebiancoblù si temeva per l’in-fortunio a Fabrizio Foti, ma imedici hanno fatto i miracolie il play ossolano ha giocato28 minuti segnando anche 11punti. «E’ stato molto bravo -dice Foti - il medico CarloMaestrone, ora però dovrò

stare a riposo per tutta la setti-mana». Gli ossolani hanno gio-cato con grande intensità. «Hopreteso dai ragazzi uno sforzosul piano della concentrazione- dice il tecnico Alessio Fiora-vanti -. Tutti sono riusciti a di-fendere con efficacia e così inavanti è stato più facile».

Per Francesco Petricca illargo vantaggio non deve in-gannare: «Siamo stati bravinoi a rendere la gara più faciledel previsto». Sempre il mi-gliore in attacco Marko Rasko-vic autore di 23 punti: «Abbia-mo fatto una grande gara sba-gliando pochissimo. Li abbia-mo battuti sul loro terreno,quello della fisicità». Ora l’at-tenzione si sposta a domenicaalle 18: la Poli Opposti ospiteràal PalaSpezia, che avrà l’im-pianto di illuminazione già ri-parato, il Bra nella prima garadi semifinale. «Ci serve un’al-tra vittoria per avvicinarci sempre di più alla finale - diceFioravanti - . Siamo i favoriti el’unico risultato che può an-darci bene è la promozione».

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FILIPPO RUBERTÀDOMODOSSOLA

Ospite d’eccezione sarà ilportiere del Palermo StefanoSorrentino, presente in dateancora da confermare. Il Mini

SPORT NOVARA E VCO

camp è per i bambini dai 4 ai 6anni, con attività dalle 17,30 alle19 dal 6 all’11. Dal 13 al 19 giugnospazio al Summer camp, aper-

Allo stadioGalliÈ previstoun mini campdal 6 all’11 giugnoper i più piccoliL’eventoprincipaleè dal 13 al 19 giugno

Al Summer Campcon i campioniPartecipa alla selezione di due posti per il Summer Campdel Baveno calcio che si terrà dal 13 al 19 giugno inviandoun selfie. Gli autori delle due immagini ritenute più simpaticheotterranno l’iscrizione gratuita alla settimanadi lezioni con i campioni di serie A e B

Nome e cognome

Località Età

Numero di telefono

Il primo «pass» verrà assegnato con le immaginiinviate entro domenica 22 maggio, il secondocon le foto inviate entro domenica 5 giugno.

Inviare le immaginia [email protected] il tagliando compilato

MarkoRaskovic

Con 23 punti

è statoil miglior

realizzatoredella

Poli Opposti

DANILO DONADIO

STUDIO RDS

LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .51�����

MARTEDI’ 10 MAGGIO 2016

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MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016

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NOVARA

Crisi alla Tamini, interviene TernaIl gruppo Terna apre alle trattative per la vertenza dellaTamini Trasformatori di Novara. Ieri pomeriggio Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato l’azienda e Tamini ha dichia-

Venerdì scorso il presidentedel Piemonte, Sergio Chiam-parino, con l’assessore Fran-cesco Balocco, hanno incon-trato l’amministratore dele-gato del gruppo Fs, RenatoMazzoncini, per capirel’orientamento dei nuovi ver-tici delle Ferrovie italiane sultrasporto locale. I risultati?Chiamparino si limita a diredi «aver constatato un mag-gior volontà di intervenire sultrasporto locale». E ieri l’as-sessore Balocco, incontrandoi sindacati per fare il puntosulla liberalizzazione del ser-vizio ha spiegato che Trenita-lia ha annunciato la volontàdi presentare una propostaeconomica e di servizio chepossa portare ad un rinnovodell’affidamento del serviziosenza lo svolgimento delle ga-re. Una proposta importanteche prevede un investimentodi 400 milioni che permette-rebbe di acquistare dai 50 ai60 treni in cambio di un affi-damento diretto del servizioper 15 anni.

Ipotesi tutta da verificarema che andrebbe incontro aduna delle priorità indicatedalla regione che punta al mi-glioramento in tempi brevidel servizio. Dall’inizio del-l’anno, comunque, gli ispetto-ri regionali hanno registratoun miglioramento in terminidi puntualità, pulizia e manu-tenzione del materiale rotabi-le. Ma per affidare il serviziosenza gare il maggior ostaco-lo da superare resta il decretoMadia che però, in alcunenorme sui contratti di servi-zio, trova la contrarietà di tut-te le regioni.

Due lotti

Ecco perchè la Regione inten-

MAURIZIO TROPEANOTORINO

I SINDACATI CONGELANO LO SCIOPERO CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE

Le Fs alla Regione“Compriamo 50 treni”La società vuole il servizio, senza gare, per 15 anni

La società del gruppo Fs pronta ad investire 400 milioni

de andare avanti con le proce-dure di liberalizzazione con legare anche se i lotti non saran-no più tre ma due, uno per il no-do metropolitano di Torino(l’ipotesi della società mista traGtt e Trenitalia è sostanzial-mente ferma) e il secondo per ilresto del Piemonte compresi iservizi dei regionali veloci.

Le organizzazioni sindacali(Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fast), inve-ce, continuano a sostenere unmodello di gara con un unicolotto e chiedono a gran voce lagaranzia dei livelli occupazio-nali attraverso la clausola so-ciale. La Regione si è dettapronta a raccogliere la secondarichiesta mentre sulla primal’assessore ha spiegato come illotto unico non avrebbe reali

caratteristiche per garantire laconcorrenza tra le società inte-ressate oltre che ad essere incontrasto con le indicazionidell’Autorità di Regolamenta-zione dei Trasporti.

Il ruolo della Lombardia

L’incontro è servito anche perfare il punto sul prossimo pas-saggio della Arona-Varallo-Do-modossola sul contratto di ser-vizio della regione Lombardia.Regione e sindacati si rivedran-no a giugno intanto i sindacatiche avevano convocato unosciopero per l’11 e il 12 maggio.Per i sindacati si è trattato di unincontro ancora interlocutorioma è stata apprezzata la volon-tà di apertura della Regione.

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I nuovi laboratori della De Martini di Cerrione

BIELLA, PRIMA IN ITALIA A CERTIFICARSI

L’azienda a impatto zeroproduce più energia di quanta ne consuma

Il rispetto dell’ambiente, ridu-cendo al massimo le emissionidi CO2 e ottimizzando le ri-sorse disponibili, è il principiosul quale è nata la collabora-zione tra De Martini, aziendaspecializzata nella produzio-ne di filtri a capillarità con-trollata (dai pennarelli allaprofumazione degli ambienti)e lo studio degli architetti To-netti e Petri che insieme a unpool di professionisti concompetenze specifiche, im-prese e artigiani qualificatitutti biellesi, ha portato allacostruzione della prima«azienda passiva» in Italia,che produce, cioè, più energiadi quanta ne consuma.

L’obiettivo

Primo a ottenere il certificatodi Phi Italia, autorevole entenazionale, l’edificio costruitoex novo a Cerrione, nel Bielle-se, risponde infatti all’esigen-za di essere a impatto zero,pur mantenendo tutte le altrecaratteristiche proprie di unpolo produttivo. Dall’iniziocantiere, in soli 10 mesi i re-parti erano già in attivitàmentre gli uffici e la sistema-zione esterna si sono comple-tati nei tre mesi successivi.

L’edificio, con il lato lungo

sull’asse nord-sud e gli uffici intestata nord, garantisce la mi-glior esposizione per i pannellifotovoltaici, assicura un’illumi-nazione ottimale ed evita il sur-riscaldamento estivo grazie afrangisole esterni piazzati sullefinestre. Il reparto produttivo èstato realizzato con prefabbri-cati ad alto livello di coibenta-zione e la palazzina, oltre a otti-mizzare tutti gli apporti ener-getici naturali, garantisce la te-nuta all’aria evitando lo scam-bio termico tra interno edesterno. L’impianto geotermicosfrutta contemporaneamentel’energia solare e il calore im-magazzinato nel terreno, ed ècostituito da tubi intrecciati incui circola un liquido termovet-tore. La climatizzazione recu-pera anche il calore sviluppatodalle linee produttive.

De Martini, oltre 50 anni diesperienza, oggi è uno dei dueleader mondiali in un settore adalta specializzazione, quellodella progettazione e produzio-ne di filtri adatti a tutti gli im-pieghi in cui occorre disporre diserbatoi che trattengano e rila-scino liquidi in modo controlla-to utilizzati in svariati campi(scrittura, cosmetica, medica-le, diffusione di liquidi, profu-mazione per ambienti, disinfet-tanti e insetticidi).

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PAOLA GUABELLOCERRIONE (BIELLA)

Artigianiedili

C’è il contrattosecondo le asso-

ciazioni degli artigiani (Confar-

tigianato, Cna, Casartigiani) il

Piemonte è diventato un

«faro peril settore edile»perchè è stato firmato, caso

unico in Italia, il primo contratto

regionaledell’edilizia

rato la disponibilità ad aumentare il numero dei lavo-ratori in esubero che verrebbero riassorbiti: attual-mente la richiesta è per 48 persone. Giovedì la trattati-va vivrà una giornata cruciale a Roma: alle 16 incontro con Terna, alle 19 al ministero. [M.G.]

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LA STAMPA

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ECONOMIA

Complimenti al presidenteuscente e a quello entrante. Luca Remmert e FrancescoProfumo sono riusciti a stu-pire la pattuglia dei cronistiche in queste settimane siera esercitata nell’indicare inuovi componenti il governodella Compagnia di San Pao-lo, facendo spuntare dal cilin-dro due nomi mai citati nellepiù o meno documentatespifferate. Sono Walter Bar-beris, storico ed ex-direttoreeditoriale dell’Einaudi espo-nente culturale di primo pia-no, e Dario Arrigotti ex-diret-tore dell’Ilo, l’ex-Bit, unesperto dunque di interna-zionalizzazione. Con loro, co-me previsto, sono rientratenel Consiglio la professores-sa Franca Fagioli del ReginaMargherita, la professoressaDaniela Del Boca e Alessan-dra Vallarino Gancia.

Nuove competenzeCinque figure scelte per com-pletare il bouquet di compe-tenze che dovranno guidarela Compagnia di San Paolo,da ieri affidata all’ex-ministroed ex-rettore del Politenicoappena uscito dalla presiden-za di Iren, Francesco Profu-mo, nei prossimi anni. Il fattoche qualche candidato dellavigilia sia scomparso il giornodella verità vuol forse direche qualcosa dev’essere acca-duto. O forse no. Resta il fattoche il più accreditato nuovocomponente il Consiglio ge-nerale della Compagnia, l’av-vocato Claudio Piacentini,«partorito» da più importan-te azionista della Fondazioneex-bancaria, cioè il sindacoFassino al quale spetta per consuetudine difesa con leunghie e con i denti la desi-

BEPPE MINELLOTORINO

TORINO, ELETTO IL PRESIDENTE E GLI ORGANI DIRIGENTI

Compagnia di San PaoloInizia l’era Profumo Un nuovo consiglio generale, a sorpresa entrano Barberis e Arrigotti

Passaggio di consegneLa stretta di mano tra il nuovo, Francesco Profumo, e il vecchio presidente, Luca Remmert

Mattioli diventata la vice di Profumo e che, molto probabil-mente, sarà sostituita da Fabri-zio Cellino. Gli altri tre compo-nenti il governo della compa-gnia sono quelli ipotizzati allavigilia: il genovese Roberto Ti-mossi, la professoressa Anna-maria Poggi e l’ingegner Ales-sandro Commito. Su quest’ulti-mo, s’è dilungato Francesco Profumo, con accanto LucaRemmert, confermando le in-discrezioni della vigilia che vo-gliono un Profumo particolar-mente in palla nell’affrontare ilproblema, se vogliamo chia-marlo così, della miglior gestio-ne della trasformazione in cashdi un buon 4% di azioni di Inte-sa San Paolo che la Compagniadovrà vendere entro il 2018. ECommito è un innovatore nelsettore. «Come?» e «Quando?»avverrà la dismissione sono

due interrogativi che Profumoha elegantemente e giustamen-te lasciato cadere.

Il nuovo Piano strategicoPiuttosto s’è dilungato sulla strategia che intende adottare durante il suo mandato. E cioè «costruire una filantropia mo-derna che guardi ai più deboli, puntando sull’innovazione so-ciale, gestendo il patrimonio in modo che possa diventare an-che un fondo di sviluppo infra-strutturale del nostro territo-rio. Entro ottobre dovremo pro-gettare il Piano strategico della Compagnia per i prossimi 4 an-ni - ha spiegato ancora Profumo-. Mi piacerebbe pensassimo che delle due facce di un euro, una risponda alle necessità di socialità e l’altra dia una rispo-sta in termini di innovazione».

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gnazione del presidente, èscomparso. O forse no, perchè imeccanismi di rinnovo dellecariche della Compagnia pre-vedono un secondo tempo du-rante il quale i posti lasciati li-beri nel Consiglio Generale daipromossi nel Comitato di ge-stione della Compagnia, devo-no essere rimpiazzati dagli entiche li avevano indicati nel Con-siglio. Complicato? Prendete Francesco Profumo, indicatodal Comune e, da ieri, nuovo presidente della Compagnia e quindi numero 1 dei 5 che com-pongono l’esecutivo: la poltro-na che ha lasciato libera verràoccupata da qualcuno indicatodal Comune e cioè dal sindacoche, a quel punto, potrà, forse,promuovere l’avvocato Piacen-tini. Lo stesso meccanismo varrà per la Camera di Com-mercio che aveva indicato Licia

PONT-ST-MARTIN

Investitoridalla Turchianel futurodella ex Feletti

La salvezza per l’industriadolciaria valdostana arrivadalla Turchia. Come annun-ciato venerdì scorso dall’as-sessore regionale alle Attivi-tà produttive RaimondoDonzel, «il 19 aprile è stata costituita con sede ad Aostala Cioccolato Valle d’Aostaspa, che sta valutando doveinsediare la produzione».Un’idea c’è ed è quella di an-dare a rilevare lo storico sta-bilimento di Pont-St-Martinche un tempo ospitava ilmarchio Feletti, ormai entra-to nell’orbita della cremone-se Holding Dolciaria Italiana(Hdi) e che in Lombardia hatrasferito la sua produzionechiudendo e svuotando la se-de di Pont-St-Martin.Secondo Donzel la «Cioc-

colato VdA» ha «un concretointeresse per lo stabilimento,attualmente di proprietà diuna società di fondi di inve-stimenti». Quel che emergeora è che alla base della nuo-va società ci sia una cordatadi imprenditori turchi che hagià fornito le garanzie finan-ziarie per l’attività e che po-trebbe ridare vita allo stabili-mento valdostano già entro ilprossimo autunno, con unaproduzione orientata al-l’export verso mercati estericome Usa e Russia. L’asses-sore commenta soddisfatto:«Abbraccio idealmente i 7 la-voratori della ex Feletti chefurono licenziati dopo che ilgruppo dolciario di Cremonaha deciso di cessare la produ-zione a Pont-St-Martin. Èuna grande soddisfazioneper me dire che ci sarà dinuovo un lavoro per loro eper altri valdostani. È unavittoria per tutta la Valled’Aosta che, viene così dimo-strato, può attirare capitalinazionali ed esteri e nuoveenergie imprenditoriali».

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DANIELE MAMMOLITIPONT-ST-MARTIN

Agenda

E’ saltata la trattativa tra di-pendenti e direzione delle se-di di Verbania dell’istitutoAuxologico. Le assemblee diieri non hanno dato l’ok aisindacati di presentarsi al ta-volo con la direzione del-l’ospedale privato. No alla ri-chiesta di lavorare 2 ore inpiù senza compenso.

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Due incontri importanti inmaggio per lo stabilimentoAlstom Ferroviaria di Savi-gliano. Il 17 Rsu e segreterieprovinciali sindacali incon-treranno a Cuneo in Confin-dustria i vertici aziendali sucarichi di lavoro e nuovi ap-palti. Il 24 a Milano Coordi-namento nazionale Fim-Fiom-Uilm. [P. B.]

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Verbania

Salta l’accordoall’Auxologico

Savigliano

Due incontrisull’Alstom

REPORTERS

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LA STAMPA

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016 .Tempo .55�����������������AB�AC�C��CD

MARE AGITATOMARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSOSOLE COPERTO TEMPORALENUVOLOSO VARIABILE PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA NEVE VENTONEBBIAPOCO NUVOLOSO

MIN °C MAX °C MIN °C MAX °COGGICITTÀ OGGICITTÀ

SITUAZIONE CENTRONORD SUD

Culminaalle ore

Tramontaalle ore

Sorgealle ore

Calaalle ore

Si levaalle ore

MARE AGITATOMARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSOSOLE COPERTO TEMPORALENUVOLOSO VARIABILE PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA NEVE VENTO

DEBOLI MODERATE FORTI MOLTOFORTI

NEBBIAPOCO NUVOLOSO

NESSUNA MODERATA ELEVATA ESTREMA

Acura di www.nimbus.it

Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa

LE PREVISIONI DI OGGI

DOMANI

DOPODOMANI

IN EUROPA

Le precipitazioni attese oggi

Vigilanza meteo di oggi e domani

Il Sole

La Luna

LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE

Cagliari

Alghero

Catanzaro

Reggio Calabria

Bari

Potenza

Napoli

Campobasso

L‘Aquila

Ancona

Perugia

Firenze

Bologna

Genova

Venezia

TriesteTrento

Milano

Torino

Aosta

Palermo

Catania

FoggiaRoma

Una vasta depressione atlantica attiva soprattutto tra Penisola Iberica e Francia ha iniziato a convogliare aria umida e perturbata verso la Penisola, interessando soprattutto tra oggi e giovedì il Centro-Nord. Il Sud resterà più ai margini con aria calda che porterà locali punte di 30 gradi.

Al Nord-Ovest e su Ovest Lombardia nuvoloso con piogge al mattino in esaurimento, e schiarite su Valle d’Aosta e in parte sulla Liguria, con ripresa delle piogge in serata. Sul Nord-Est irregolarmente nuvoloso o nuvoloso, ma più asciutto, con spazi di sole su bassa Emilia e Romagna.

Abbastanza soleggiato tra velature e qualche addensamento più consistente sull’interno della Toscana, sull’Umbria e sull’Appennino marchigiano, soprattutto al mattino, ma nel pomeriggio più soleggiato. Nubi irregolari sulla costa Est della Sardegna.

Condizioni soleggiate con lievi velature in transito, in estensione sull’Ovest della Sicilia; qualche addensamento per nubi basse sarà presente sui mari siciliani e in parte sulle coste meridionali e orientali. Scirocco moderato o forte sul Mar di Sicilia.

Piogge al mattino al Nord-Ovest, ma in cessazione; in ripresa in serata.

Le perturbazioni atlantiche continuano a interessare Portogallo e Spagna, con piogge anche intense, più diradate sull’Est della Spagna. Spazi di sole sulla Francia, ma con piogge e rovesci sul Nord-Est della nazione, su Irlanda, Inghilterra. Ampie schiarite tra Germania, Polonia, zona baltica. Variabilità con rovesci sui Balcani.

Piogge intense domani al Nord-Ovest, ma situazione nella norma del periodo.

Piogge fino al mattino al Centro-Nord, poi più variabile e in parte soleggiato; poco o parzialmente nuvoloso al Sud.

Piogge in estensione al Nord, su Toscana, Umbria, anche intense al Nord-Ovest; abbastanza soleggiato al Sud.

In aumento, soprattutto al Sud.

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I tempi degli animaliMartedì

Il volo delle mante nel Mare di Cortezla felicità è sognare il cielo

Nel mese di maggio, quando ilvento è calmo, nel Mare di Cor-tez - l’immenso golfo creato

dalla penisola della Baja California inMessico – ha luogo ogni anno una dellepiù spettacolari performances natura-li della terra: migliaia di mante e mo-bule schizzano fuori dall’acqua verso ilcielo, una dopo l’altra, il più delle voltecon grazia, eleganza e immensa abilitàatletica - come danzatrici sincronizza-te, la miglior squadra di ondine mai vi-sta - altre volte in solitaria, perdendo ilcontrollo del volo, basculando, capot-tando, piroettando. Un’esibizione dabrividi, una festa saltante: dalla calmasuperficie dell’Oceano «eruttano» co-lossali pesci alati che pesano centinaiadi chili e misurano alcuni metri; balza-no uno dopo l’altro e restano sospesi

per qualche secondo, poi la gravità lireclama e tornano nel profondo del-l’Oceano con un gigantesco «Bang»,una rumorosa panciata o più prosasti-camente come se qualcuno cucinassegiganteschi pop corn sulla superficiesilenziosa del mare.

Perché lo fanno? Esistono molte te-orie: parassiti sulla loro pelle, corteg-giamento, ricerca di cibo, comunica-zione all’interno del gruppo. In attesache ci dicano il perché ci piace pensareche lo facciano semplicemente perchépossono farlo: così come la scimmiearrampicano, le lumache lasciano labava, gli artisti e i poeti veri produco-no arte e bellezza. Con ali di oltre duemetri (che poi sono pinne pettorali)perché non provare a volare? Oltretut-to mobule e mante, grandi pesci pela-gici e nomadi del blu, sembra abbianoun cervello piuttosto grande. Forse è

giusto, è una nemesi (nome della deafiglia dell’Oceano, peraltro) che nelmare di Cortez, Cortez the killer canta-va Neil Young, balzino in volo i «diavolidi mare». Chissà che effetto fecero agliocchi dei primi conquistadores (man-ta in castigliano significa coperta).Forse quegli esseri sono semplicemen-te felici di essere nell’acquario del mondo - così lo definì Jacques Couste-au – in quel migliaio di chilometri (bea-to chi ci può andare) abitati da balene,squali e infiniti esseri marini. Alle mo-bule volanti e al loro istinto dedichia-mo il mese di maggio. Come disseFlaubert in una lettera a Louise Colet«Credo che se guardassimo sempre ilcielo, finiremmo per avere le ali». Fraqualche milione di anni scommettoche le mante saranno capaci di volare.

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