psicologia dello sport -vitali (pubbl. 24-10-09)

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“Dalla psicologia dello sport e dell’esercizio fisico alla disability sport psychologySeminario su “Psicologia dello sport e della disabilità” Genova, 23 ottobre 2009 Francesca Vitali, Università degli Studi di Genova

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Page 1: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

“Dalla psicologia dello sport e dell’esercizio fisico alla

disability sport psychology”

Seminario su“Psicologia dello sport e della disabilità”

Genova, 23 ottobre 2009

Francesca Vitali,Università degli Studi di Genova

Page 2: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Cos’è la psicologia dello sport e dell’esercizio fisico?

“La psicologia dello sport e dell’esercizio fisico rappresenta lo studio delle persone e dei loro comportamenti nelle attività sportive e motorie e l’applicazione pratica di queste

conoscenze.”

(Weinberg e Gould, 2007; pag. 13)Foundations of Sport and Exercise Psychology.

Champaign, IL: Human Kinetics.

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La psicologia dello sport e dell’esercizio fisico studia:

• i fattori (mentali/cognitivi, emotivi, sociali) che influenzano (e sono influenzati dal) la partecipazione e la performance tanto nello sport (agonistico e amatoriale), quanto nell’attività fisica/motoria più in generale;

• gli effetti psicologici che ne derivano.(Williams, 2005)

Applied Sport Psychology:Personal Growth to Peak Performance

London, UK: MacGraw-Hill.

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La psicologia dello sport e dell’esercizio fisico applicate:

• si occupano dello sviluppo di teorie e delle conseguenti applicazioni pratiche nello sporte nell’esercizio fisico;

• favoriscono lo sviluppo di un “clima”(organizzativo, sociale, mentale) ideale per l’allenamento e la crescita dell’atleta e delle persone che praticano esercizio fisico;

• stimolano la partecipazione allo sport e all’esercizio fisico per favorire lo sviluppo del benessere psico-fisico.

(Williams, 2005)

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La psicologia dello sport e dell’esercizio fisico derivano da:

(Adattato da Singer et al., 2001; Weinberg and Gould, 2007)

PSICOLOGIA SCIENZE MOTORIE

PSICOLOGIA SPORT E ESERCIZIO FISICO

Psicologia generalePsicologia sperimentale/fisiologicaPsicologia comunicazionePsicologia apprendimentoPsicologia cognitivaPsicologia clinicaPsicologia dello sviluppoPsicologia personalitàPsicologia sociale/del lavoro e org.Psicologia salute Counseling/CoachingPsicologia disabilità/diversabilitàPsicologia differenze genere

Metodologia allenamentoValutazione funzionaleSviluppo motorioApprendimento e controllo motorioDiscipline motorie e sportivePedagogia sportSociologia e Storia sportAttività motoria adattataBiomeccanicaErgonomiaFisiologia esercizio e sportMedicina sportScienze alimentazione/endocrinologia

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Un po’ di storia: psicologia dello sport e dell’esercizio fisico tra passato e futuro.

PRIMA FASE : “le origini”

Coleman Roberts Griffith (1893–1966, padre fondatore USA)- fonda il primo laboratorio europeo (Germania, 1920)- tiene il primo corso accademico (University of Illinois, 1923)- crea il primo laboratorio US (Athletic Research Laboratory, 1925)- Psychology of Coaching (1926) e Psychology of Athletes (1928)

SECONDA FASE : “l’identità scientifica e professionale”

Ferruccio Antonelli (1927–2000, primo psicologo dello sport)- fonda l’International Society of Sport Psychology (1965)- organizza il primo congresso mondiale (Roma, 1965)- crea l’International Journal of Sport Psychology (1970)- fonda l’Associazione Italiana Psicologia dello Sport (1974)

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Un po’ di storia: la psicologia dello sport e dell’esercizio fisico tra passato e futuro

TERZA FASE : “il consolidamento”Anni ’60-’70- North American Society Psychology of Sport and Physical Activity (NASPSPA)- Fédération Europénne de Psychologie des Sports et des Activités Corporelles(FEPSAC)

Anni ’70-’80- Riviste (Research Quarterly for Exercise and Sport, Journal of Sport Psychology oggi Journal of Sport & Exercise Psychology, Journal of AppliedSports Psychology, The Sport Psychologist, …)

Anni ’90- Singer et al. (1993). Handbook of Research on Sport Psychology (I Ed.)

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Un po’ di storia: la psicologia dello sport e dell’esercizio fisico tra passato e futuro

QUARTA FASE : “il periodo contemporaneo”USA: APA Division 47 – Exercise and Sport psychology

ITALIA: Psicologia dello sport (e dell’esercizio fisico) (M-PSI/06)

• Fiorisce la psicologia dell’esercizio fisico nelle università• Aumenta l’interesse per la psicologia dello sport applicata

http://www.apa47.org

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Organizzazioni e Associazioni scientifiche internazionali

http://www.issponline.org

http://appliedsportpsych.org

http://www.naspspa.org

http://www.fepsac.com

http://www.ifapa.biz

International Paralympic Committee: http://www.paralympic.org

http://www.apa.org/divisions/div47

Page 10: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Organizzazioni e Associazioni scientifiche nazionali

ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICOLOGIA DELLO SPORT

http://www.aipsweb.it

SOCIETSOCIETÀÀ ITALIANA DI PSICOLOGIA DELLO SPORTITALIANA DI PSICOLOGIA DELLO SPORT

http://www.psicologiadellosport.it

Prossimo congresso: 22-24 ottobre 2010 a Chieti

Page 11: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICOLOGIA DELLO SPORT http://www.aipsweb.it

• mantiene rapporti con strutture scientifiche e professionali(italiane, europee e internazionali)

• collabora con Ordini (Psicologi, Medici e altri), istituzioni e organizzazioni attive nello S/E

• promuove ricerca scientifica e applicazioni professionali• realizza progetti e programmi di ricerca/consulenza

FINALITÀ

SOCIPsicologi, psicoterapeuti, medici, pedagogisti, sociologi, insegnanti di EF, laureati in scienze motorie, tecnici, atleti, fisioterapisti, dirigenti sportivi, giornalisti sportivi …

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Riviste internazionali e nazionali

1970: International Journal of Sport Psychology1979: Journal of Sport Psychology1980: Journal of Sport and Exercise Psychology1986: Movimento1987: The Sport Psychologist1989: Journal of Applied Sport Psychology2000: Giornale Italiano di Psicologia dello Sport

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DISCIPLINA (conoscenze) o PROFESSIONE (applicazione del sapere)?

Esiste un cospicuo corpus di teorie e di conoscenze, ma c’è carenza di psicologi dello sport “full-time”.

(Martin, 2009)

• N= 2.700 ca psicologi dello sport e dell’esercizio fisico in 61 diversi Paesi (Salmela, 1992)

• Se 100% sono gli psicologi italiani occupati (a 20 anni dalla Legge 56 del 18 febbraio 1989), il 3% si occupa di sport/tempo libero (Ordine degli Psicologi Nazionale, 2009)

• <10% degli psicologi occupati in Liguria sono inseriti nei “nuovi ambiti” della psicologia (tra cui sport e esercizio fisico) (Ordine degli Psicologi della Liguria; Fraccaroli e Vitali, 2000; Morra e Spotorno, 2009)

Page 14: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

PROFESSIONE dello psicologo(dello sport e dell’esercizio fisico)

• Professione “aperta”

• Complessità e pluralità

• Cambiamento

• Eterogeneità (nella professione e fra professionisti)

• Concorrenzialità

• Flessibilità, pro-attività e imprenditorialità

ALTA DOMANDA IMPLICITA MERCATO e SCARSA OFFERTA ESPLICITA !

Page 15: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Settori operativi della psicologia dello sport e dell’esercizio fisico

RICERCA (studi vs esperimenti, casi, teorie, congressi, …) EAPPLICAZIONE (approccio attivo, conoscenza professionale)

INTEGRAZIONE del sapere scientifico e professionale !

FORMAZIONE (accademica, sportiva, professionale)

1)

2)

3) CONSULENZA:- Clinical sport/exercise psychology (severi disturbi)- Educational sport/exercise psychology (mental coaches)- Organizational&Work psychology in sport/exercise

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Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico:quali orientamenti?

Esattamente come un allenatore persegue il successo con strategie diverse (es. offensiva o difensiva), anche gli psicologi possono scegliere fra diversi orientamenti (teorici/applicativi).

1) PSICOFISIOLOGICO (processi psicofisiologici)

2) PSICOSOCIALE (interazione persona e ambiente)

3) COGNITIVO-COMPORTAMENTALE (aspetti cognitivi e ambientali)

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Standard etici per gli psicologi dello sport e dell’esercizio fisico

1. Competenza (alti standard professionali e consapevolezza dei propri limiti)

2. Integrità (nella ricerca, nella formazione, nella consulenza)3. Responsabilità professionale e scientifica (benessere dei

clienti/utenti viene prima di tutto)4. Rispetto per la dignità e i diritti delle persone (diritti

umani, rispetto delle diversità, privacy, segreto professionale)5. Attenzione al benessere altrui (benessere psicologico e

fisico viene prima della vittoria/performance/eccellenza)6. Responsabilità sociale (equità sociale, rispetto del principio di

pari opportunità per tutti)

[Linee-guida APA, 1992; Advancement of Applied Sport Psychology (AAASP)]

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Potenzialità e limiti della teoria e della pratica professionale

Conoscenza Potenzialità Limiti

Teorica e scientifica

Pratica e professionale

- Affidabile e specifica

- Sistematica e controllata

- Oggettiva e valida

- Olistica e generale

- Innovativa

- Immediata

(Adattato da Weinberg e Gould, 2007)

- Riduzionista e conservativa

- Lenta ad evolvere

- Scarsa praticabilità

- Scarsa affidabilità

- Mancanza di spiegazioni

- Scarsa validità

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Trasparenza

Responsabilità

Formazione continua

Collegamento/Rete

Esperienza

I criteri di una valida consulenza psicologica(nello sport e nell’esercizio fisico)

(Adattato da Seiler, 1996; Past President FEPSAC)

Page 20: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Gli psicologi S/E:• rispondono in modo trasparente a domande

come: cosa, perché, come, chi …• usano un linguaggio chiaro e condiviso• si avvalgono di metodi scientifici validati,

affidabili e misurabili• operano in modo “trasparente” e sono pronti ad

ammettere i propri limiti

TRASPARENZA

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Gli psicologi S/E:• operano con chiare linee direttrici e linee-guida• lavorano nel rispetto dell’ordine professionale e di una

propria forte deontologia/etica• evitano rigidità• evitano eccessivo atteggiamento “clinico”Filosofia di fondo (psicologo S/E e allenatore):

considerare l’atleta/utente come persona indipendente, capace di stabilire relazioni significative, effettuare un’analisi autonoma della prestazione e far fronte alle difficoltà anche attraverso soluzioni creative.

RESPONSABILITÀ

Page 22: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)
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Gli psicologi S/E:• dopo una specifica preparazione, si aggiornano

costantemente, seguendo percorsi diinfo/formazione continua

• collaborano fra loro in vari gruppi (supervisioneo intervisione)

• rispettano le specifiche competenze e specializzazioni [es. Educational sport/exercisepsychologist (mental coaches) -> (severi disturbi) -> Clinical sport/exercise psychologist]

FORMAZIONE CONTINUA

Page 24: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Gli psicologi S/E:• sono una “rete” aperta di/fra professionisti• sono in contatto fra loro e collaborano con

colleghi più specializzati in determinati settori(sviluppo continuo competenze professionali)

• costituiscono e partecipano attivamente ad unacomunità (scientifica e professionale)

COLLEGAMENTO

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Gli psicologi S/E:• conoscono i mondi dello sport e dell’esercizio

fisico• vantano esperienze lavorative in diverse

discipline sportive e ambiti motoriEs. Educational sport/exercise psychologist (mental

coaches): il proprio focus di azione è la preparazionepsicologica e mentale e ciò li autorizza ad operarenonostante possano essere privi di conoscenze specifichesu alcune discipline sportive

ESPERIENZA

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NON FIDATEVI DI CHI:• promette successi strabilianti senza o con pochi

sforzi• garantisce risultati immediati• esclude a priori la possibilità di non riuscire• procede senza seguire né rispettare il contesto

sportivo/motorio• scommette su obiettivi che utenti/clienti non sono in

grado di raggiungere• rende dipendenti i propri utenti/clienti

PROFESSIONISTI E NON CIARLATANI!

(Seiler, 1996)

Page 27: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

La consulenza psicologica nello sport e nell’esercizio fisico

PSICOLOGIA DELLO SPORT• Sport a livello professionale/agonistico• Atleti d’élite• Professionisti (dirigenti e manager, allenatori, preparatori, …)• Ricerca dell’eccellenza (sportiva, motoria, personale/di gruppo…)

PSICOLOGIA DELL’ESERCIZIO FISICO• Sport a livello amatoriale e attività motoria/esercizio fisico• Atleti amatoriali di tutti i livelli e persone• Diversi attori coinvolti (allenatori, genitori, educatori, operatori, …)• Partecipazione e migliore qualità della vita

Page 28: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

(Adattato da Singer et al., 2001; Weinberg and Gould, 2007)

PSICOLOGIA SPORT PSICOLOGIA ESERCIZIO FISICO

PersonalitàMotivazioneEmozioniGestione arousal/ansiaGruppi (dinamiche, coesione,comunicazione, leadership)Allenamento abilità mentali(imagery, goal-setting, self-efficacy,ACT)Burnout/stress/overtrainingCompetizione e cooperazionePerformance/prestazioneSport giovanileViolenza e sportDipendenze/DopingInfortuniDisabilità e sportDifferenze di genereEtica e sport

PersonalitàMotivazioneEmozioniSalute e benessereGruppi

Aspetti psicologici (self-efficacy, autostima, supporto sociale, benessere)Recupero e mantenimento benessereCooperazioneAttività motoria adattataGiovani e esercizio fisico/giocoAggressività e esercizio fisicoDipendenze/DopingInfortuniDisabilità e esercizio fisicoDifferenze di genereEtica e esercizio fisico

Page 29: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

É una disciplina antica, ma una giovane scienzaUna convinzione erronea che ne ha rallentato la diffusione (atleti e allenatori): considerare le abilitàmentali come innate e non migliorabiliRicerche ed esperienze hanno dimostrato che le abilità mentali (come quelle fisiche, tecniche), possono essere apprese, sviluppate e perfezionate

PSICOLOGIA DELLO SPORT

Page 30: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Livelli di analisi e di interventodella psicologia dello sport

1) livello individuale, per migliorare:- abilità mentali- gestione emozioni/arousal

2) livello di gruppo e di squadra, per favorire:- coesione e buona leadership- comunicazione efficace

3) livello organizzativo, per favorire:- buona relazione persona-organizzazione- buon clima, soddisfazione e benessere organizzativo

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Livelli di analisi e di interventodella psicologia dello sport

Page 32: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

LE FORME DELL’ALLENAMENTO

ALLENAMENTO FISICO/MOTORIO

ALLENAMENTOMENTALE

ALLENAMENTO TECNICO

Page 33: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Performance

Abilitàtecniche

=

XAbilitàfisiche/motorie X Abilità

mentali

La prestazione

X Abilitàstrategiche

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La preparazione mentale nello sport agonistico

MENTAL TRAINING (o Psychological Skill Training, PST)

“Consiste nel sistematico e specifico allenamento di abilità mentali e psicologiche

con lo scopo di migliorare la performance, aumentare il divertimento e raggiungere una crescente soddisfazione per le proprie attività

fisiche e sportive.”

Weinberg and Gould (2007)

Page 35: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Evoluzione delle tecniche del MENTAL TRAINING nello sport

PRIMA FASE delle “tecniche di rilassamento”(Anni ’60 – ’70): epoca del Training Autogeno (Peresson, Calderaro, Pozzi)

SECONDA FASE delle “psicoterapie”(Anni ’70 – ’80): epoca dell’approccio e orientamento clinico (Antonelli,Traetta)

TERZA FASE del “Mental Training”(Anni ’80 ad oggi): epoca dell’applicazione professionale del sapere scientifico (Martens, Singer, Suinn, ...)

Page 36: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

ESEMPI di programmi e manuali di preparazione mentale nello sport

The athlete's guide to sports psychology (Harris and Harris, 1984) Mental training for Athletes & Coaches (Orlik, 1986)Coaches guide to sport psychology (Martens, 1987)Athletes' guide to mental training (Nideffer, 1987)Seven steps to peak performance (Suinn, 1986) Five step strategy (Singer, 1986 )Mental Training (Cei, 1987) A mental game plan (Albinson and Bull, 1988) Guida per Atleti all’allenamento mentale (Syer and Connoly, 1989)Visualizzazioni Guidate (Gramaccioni, 1990)Modello Idiografico (Robazza, 1990)

Page 37: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Five Step Strategy(Singer, 1986)

PREPARAZIONEStato ottimale di arousal e corretto

atteggiamento motivazionale, emotivo e comportamentale. Ripetizione di

comportamenti associati a precedenti prestazioni di successo

IMMAGINAZIONEAnticipazione

polisensoriale dell’azione,eseguita in maniera

perfetta

1

2

34

5

FOCALIZZAZIONE DELL’ATTENZIONE

Concentrazione intensa ed esclusiva su un aspetto

importanteESECUZIONE

dell’azione programmata,

in modo “automatico”

e fluido

VALUTAZIONEdell’azione e della

strategia.Se necessario, correzione della

procedura

Page 38: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Five step strategy(Singer, 1986)

Le singole sottostrategie sono:• apprese singolarmente• applicate una dopo l’altra in sequenza

La strategia complessiva:• è semplice da acquisire• può essere applicata da principianti (di diversa

età), per migliorare l’apprendimento motorio• può essere applicata da atleti esperti per

incrementare e perfezionare il gesto tecnico

Page 39: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Il Visual-Motor Behavior Rehearsal (VMBR) (Suinn, 1972)

Il metodo della ripetizione visiva e motoria del comportamento:• deriva dalla teoria bioinformazionale di Lang (1970)• si basa su 2 fasi:

1) fase di rilassamento (preparatoria)2) fase di immaginazione mentale (esercizio)

• L’esperienza mentale immaginata è polisensoriale (visiva, tattile, uditiva, ma anche emotiva e cinestesica)

• consiste nella ripetizione mentale di un singolo gesto atletico o di una certa sequenza di azioni

• è applicabile per sport basati su un gesto atletico specifico, maanche per sport complessi (es. di squadra)

Page 40: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Il Visual-Motor Behavior Rehearsal (VMBR) (Suinn, 1972)

Suinn (1986) ha poi inserito il metodo VMBR all’interno di un programma di MENTAL TRAINING più ampio, basato su 7 fasi (metodo “Seven steps to peak performance”):

1) allenamento al rilassamento2) gestione dello stress3) controllo dei pensieri4) autoregolazione5) metodo VMBR6) allenamento alla concentrazione7) controllo delle energie

(Robazza et al., 1994)

Page 41: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

PROGRAMMA DI MENTAL TRAINING:UN ESEMPIO

Prima settimanaAutovalutazione e basi del MTTecnica: contrazione-distensione

Seconda settimanaGoal settingRilassamento Muscolare Progressivo

Terza settimanaAtteggiamento MentaleVisualizzazioni “generiche” disattivanti

Quarta settimanaFattori di distrazione e Routine pre-garaVisualizzazioni “sportive” ( Allenamento )

Quinta settimanaAllenamento con le visualizzazioniAllenamento Ideo-Motorio

Sesta settimanaGestione dell’energia psichicaVisualizzazioni attivanti

Settima settimanaAllenamento delle abilità attentiveVisualizzazioni: concentrazione

Ottava settimanaSelf-talk Visualizzazioni: motivazioni e self-efficacy

Nona settimanaGestione delle situazioni stressantiVisualizzazioni per la soluzione dei problemi

Decima settimanaVisualizzazione pre-gara

Page 42: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Abilità Mentali di base (Martens, 1988)

Controllo dei pensieri

Controllo dei pensieri

Controllo dell’attenzione

Controllo dell’attenzione

Formulazione degli obiettivi

Gestione delle emozioni

Modulazione dell’arousalModulazione dell’arousal

Controllo delle immagini

Controllo delle immagini

Page 43: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Abilità Mentali di base: esempi di metodi (Martens, 1988)

Thought stoppinge thought centering

(Nideffer, 1976)

Thought stoppinge thought centering

(Nideffer, 1976)

ATTENTION CONTROL TRAINING

(Nideffer, 1976)

ATTENTION CONTROL TRAINING

(Nideffer, 1976)

Goal-setting(Locke and Latham,

1985)Metodo IZOF(Hanin, 2000)

Tecniche di respirazione e

Imagery

Tecniche di respirazione e

Imagery

Imagery eVisualizzazioni Guidate

(Gramaccioni, 1990)

Imagery eVisualizzazioni Guidate

(Gramaccioni, 1990)

Page 44: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Aspetti emozionali• Elevata fiducia ed ottimismo• Elevata energia psicofisica• Profonda soddisfazioneAspetti attentivi• Attenzione focalizzata• Immersione totale• Automatismo esecutivo

Un esempio:il caso della “Peak perfomance”

Page 45: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Le emozioni sono “stati elicitati da una valutazione, nei quali si riconosce una situazione come inebente o favorente il proprio benessere” (Ekkekakis & Petruzzello, 2000)

Esperienze emotive

Tem

pora

lità

secondi

minuti

ore

giorni

settimane

mesi

anni

vita

emoz

ion

i

sen

tim

enti

um

ori

trat

ti e

mot

ivi

tem

pera

men

to

(Adattato da Vallerand & Blanchard, 2000)

Le emozioni, se gestite, consentono di esprimere risorse personali al meglio e in modo costante.

Utilizzo superiore del potenziale umano

Page 46: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Situazionecompetitivaoggettiva

Percezionedi incertezzadel risultato

Percezionedell'importanza

del risultato

Ansiacompetitiva

di tratto

Ansiadi stato

Stimoli

Risposta

Percezione dell'organismo

Percezionedi paura

MODELLO TEORICO DI ANSIA COMPETITIVA

(Martens, Vealey e Burton, 1990)

Page 47: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Ansia cognitiva

Pre

staz

ione

Ansia somatica

Pre

staz

ione

Fiducia

Pre

staz

ione

Dal modello multidimensionale di ansia

competitiva ai fattori…

Page 48: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

…e dai fattori allo strumento di misura: CSAI-2

(Martens, Burton, Vealey, Bump, and Smith, 1990)

Legenda:acog= ansia cognitiva; asom= ansia somatica; fid= fiducia

Per nulla

Un po'

Abba-stanza

Molto Moltoinibente

Moltofacili-tante

n. Item

1. Sono preoccupato/a per questa gara (acog)

1 2 3 4 -3 -2 -1 0 1 2 3

2. Mi sento nervoso/a (acog) 1 2 3 4 -3 -2 -1 0 1 2 38. Il mio corpo è teso (asom) 1 2 3 4 -3 -2 -1 0 1 2 3

17. Il mio cuore sta battendo forte (asom)

1 2 3 4 -3 -2 -1 0 1 2 3

9. Mi sento fiducioso/a (fid) 1 2 3 4 -3 -2 -1 0 1 2 327. Sono fiducioso/a di poter

superare situazioni difficili (fid)1 2 3 4 -3 -2 -1 0 1 2 3

Page 49: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Emozione e prestazione:il contributo di Hanin (2000)

Definizione alternativa delle emozioni che, in modo olistico, sono intese come componenti specifiche di una esperienza

legata ad uno stato psicobiosociale (Hanin, 1997; 2000)

Page 50: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

INIBENTI

Mancata mobilizzazione

energie e disturbo nell’utilizzo

Utilizzo inappropriato

energie e rischio sovraccarico

Mobilizzazionee utilizzo energie

Mobilizzazione energie

FACILITANTI

NEG

ATI

VE(S

piac

evol

i)PO

SITIVE(Piacevoli)

Il modello IZOF:LE DIMENSIONI DELLE EMOZIONI

(Hanin, 1978; 1986; 1989; 1995; 1997)

Page 51: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Zona scadente

Emozionifacilitanti

Emozioniinibenti

All’interno della zona ottimale

Performance ottimale

Al di fuori della zona scadente

Al di fuori della zona scadente

Il modello IZOF

Page 52: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Il modello IZOF

Zona scadente

Al di fuori della zona ottimale

Zona ottimaleAl di fuori della zona ottimale

Performance scadente

Emozionifacilitanti

Emozioniinibenti

Page 53: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)
Page 54: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

(Zadro e Robazza, 2000)

0

1

2

3

-1

-2

-3

Punteggi medi degli scarti delle emozioni dalla prestazione ideale (10 gare)N = 34 velocisti (100, 200, 400) e ostacolisti (100, 110, 400)

Età: 18-32; livello medio e alto; M e F; la prestazione ideale corrisponde alla linea dello zero

0

1

2

3

-1

-2

-3

Page 55: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Implicazioni pratiche del modello IZOF

Condizioni psicofisicheassociate alla prestazione

CONSAPEVOLEZZA

CONTROLLO

Page 56: Psicologia Dello Sport -Vitali (Pubbl. 24-10-09)

Problemi psicologici e fisici- -

Cardiovascolari .

-Diabete e Obesità

.

Dolori alla zona della colonna vertebrale

.

Sindromi da adattamento

psicosomatico

Scorretto stile di vitaSedentarietà

.Alimentazione non

equilibrataIgiene posturale errata

.Inadeguata gestione

dello stress

PSICOLOGIA DELL’ESERCIZIO FISICO: benessere e qualità della vita

(Gelati e Vitali, 2008)

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Sedentarietà

Un fenomeno in forte incremento:• 38,4% della popolazione non pratica alcuna attività fisica

e può essere definita sedentaria (in Italia, nel 2000);• se per gli uomini 1 su 3 può essere definito sedentario,

per le donne la percentuale sale al 43,5%;• la tendenza degli ultimi anni dimostra che è difficile

abbassare drasticamente questi valori.

Indagine “Lo sport che cambia; i cittadini ed il tempo libero”(ISTAT, 2006): il 41% degli italiani (circa 23 milioni e 300 mila), non fa nessuna attività fisica ed è in sovrappeso.

(ISTAT, 2005; 2006)

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Problemi mentali

Negli USA i problemi mentali sono alla base del:30% delle ospedalizzazioni10% della spesa medica

I problemi principali sono ansia e depressione (che colpiscono più le donne)

(Weinberg e Gould, 2007)

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AllarmeAllarme ResistenzaResistenza EsaurimentoEsaurimento

(Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vitaFondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, 2000e di lavoro, 2000)

Stress

• 20% lavoratori europei lavora più di 45 ore/settimana• 25% lavoratori europei lavora “con ritmi elevati quasi tutto il tempo”• 27% lavoratori europei ritiene che “il proprio lavoro stia danneggiando la sua salute”• In aumento costante dal 1995 ad oggi

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Effetti positivi di un regolareesercizio fisico

(Weinberg e Gould, 2007)

É dimostrato che:riduca ansia e depressione (sia effetti acuti sia effetti cronici)migliori l’umoreaumenti la percezione di benessere psicologico migliori l’autostimaprotegga contro lo stress (psicologico e fisiologico)sviluppi l’intelligenza nei bambini (Piaget, 1936)migliori la performance cognitiva nel tempo

ESERCIZIO FISICO MIGLIORA LA QUALITÀ DELLA VITA !

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É una disciplina ed una professione poco sviluppata, poco visibile, ma la DOMANDA IMPLICITA è elevatissimaHa origine dalla Psicologia S/E, dalle Scienze Motorie e dalle scienze che studiano la DISABILITÀ (diversabilità; Canevaro e Ianes, 2003*)Cospicuo corpus di teorie, ma carenza di psicologi S/E che si occupino di disabilità (Disability Exercise and Sport Psychologist) (Martin, 2009)

DISABILITY SPORT (AND EXERCISE) PSYCHOLOGY

*Canevaro, A., e Ianes, D. (2003). Diversabilità. Storie e dialoghi nell’anno europeo delle persone disabili. Trento: Erickson.

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Per molti aspetti TEORICI, si sovrappone alla Psicologia S/E (modelli, costrutti, scale, misure …) (di cui è parte) …… ma l’APPLICAZIONE necessita di approcci e conoscenze professionali specifici e differenti

DISABILITY SPORT (AND EXERCISE) PSYCHOLOGY

Se ci sono pochi psicologi S/E che si occupano di disabilità,

sono ancora meno gli psicologi S/E disabili

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DISABILITY SPORT (AND EXERCISE) PSYCHOLOGY

Le ricerche ci dicono che le persone disabili:- usano abilità mentali- dimostrano buon atteggiamento verso gli psicologi S/E

(Martin, 2009)

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"Gli atleti Top Level non sono normali"

Presentano il percentilepiù alto (non hanno unadistribuzione normale)Dalle ricerche, sonoescluse le statistiche piùcomuni [es. differenze fragruppi (ANOVA)]Non esistono gruppi di controlloN sono di solito moltobassi

DISABILITÀ e NORMALITÀ

(Seiler, 2006)

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DISABILITY SPORT (AND EXERCISE) PSYCHOLOGY

Filosofia di fondo:massimo adattamento e massima flessibilità per la persona/atleta disabile (in base a genere, età, appartenenza etnica, ma anche tipologia di disabilità, condizioni di salute, tipologia di disciplina sportiva o di attività motoria praticata, …)

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Temi ed aree dellaDISABILITY SPORT PSYCHOLOGY (DSP)

- Programmi di preparazione mentale (per giovani, adulti e anziani disabili)

- Percorsi e programmi di attività motoria adattata (e di riabilitazione, mantenimento, prevenzione, …) che tengano conto degli aspetti della DSP

- Ricerca scientifica nella DSP (troppo pochi sono i ricercatori che oggi se ne occupano)

- Consulenza professionale nella DSP è un campo ricco di opportunità e di sfide

(Martin, 2009)

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DISABILITY SPORT PSYCHOLOGY (DSP)tra passato e futuro

- Il primo autore che ha suggerito agli psicologi S/E di occuparsi di disabilità è stato Asken (1991)

- La comunità scientifica pubblica sulle principali riviste della psicologia S/E

(Martin, 2009)

Segnali incoraggianti:Disability and Health (NEW)

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Sfide future per la Psicologia S/E e per la Disability Sport (and Exercise) Psychology

Riduzione del gap tra ricerca e praticaIntegrazione tra università ed Enti/Associazioni…Consolidamento della professioneCertificazione dello Psicologo Sport/Esercizio (UE?)Reti fra Associazioni scientifiche e professionaliAttenzione a tutte le aree della Psicologia S/EAttenzione a tutte le aree “vicine” alla Psicologia S/EAttenzione a tutte le aree “vicine” alla disabilità

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Grazie dell’attenzione!

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Si ringrazia per la collaborazione l’ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICOLOGIA DELLO SPORT

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