post scriptum n°2

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Terzo numero del giornale online del Liceo Mary Ward di Merate, febbraio - marzo 2013

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Page 1: Post Scriptum N°2

FFII NNAALLMMEENNTTEE

PPRRIIMMAAVVEERRAA

Attual ità: Una riflessione

prima del voto

di Francesco Moiraghi, pag. 5

Carnevale: che spettacolo!

di Guenda Giudici, pag. 9

Scuola: The American war

of Indipendence

di Arianna Peni, pag. 6 - 7

Scuola: Una serata al la

Scala

di Guenda Giudici, pag. 4

Page 2: Post Scriptum N°2

Postscriptum ­ Numero secondoFinalmente primavera

RReeddaazzii oonnee

Direttore responsabile:

Pamela Sala

Redattori:

Guenda Giudici

Francesco Gaetano Moiraghi

Arianna Peni

Fotografi:

Arianna Peni

Assistenti :

Simon Bizzi

When lilacs last in the door-yard bloom’d,

And the great star early droop’d in the western sky in the night,

I mourn’d and yet shall mourn with ever-returning spring.

O ever-returning spring! trinity sure to me you bring;

Lilac blooming perennial, and drooping star in the west,

And thought of him I love.

Walt Whitman

Page 3: Post Scriptum N°2

Indice

Pagina 4: Scuola: Una serata al la Scala di Guenda Giudici

Pagina 5: Attual ità: Una riflessione prima del voto di Francesco Moiraghi

Pagine 6 - 7: Scuola: The American war of Indipendence di Arianna Peni

Pagina 8: Musica: The KIK - Simone di Arianna Peni

Pagina 9: Scuola: Carnevale: che spettacolo! di Guenda Giudici

Page 4: Post Scriptum N°2

Scuola & CulturaScuola & Cultura

Una serata alla Scala

Di Guenda Giudici

Venerdì 8 febbraio 2013 noi ragazzi di quarta liceo classico e scientifico ci siamo recati al teatro La Scala di Milano per assistere alla rappresentazione dell’opera di Giuseppe Verdi, il Falstaff. Il ritrovo era fissato per le ore 18.00 presso il cortile della scuola. Mancava solo una persona, la più importante: il nostro Caporedattore. Strano è una persona così precisa e puntuale. Ci stavamo preoccupando e intanto il ritardo si accumulava. Poi però ci informano che in realtà ci aspettava direttamente a Milano in Piazza del Duomo.Una volta giunti nel capoluogo ci siamo fermati per consumare una rapida cena presso il “tanto” rinomato fast food Burger King, per poi recarci a teatro, appena in tempo, per l’inizio dello spettacolo reinterpretato in chiave pop.Il teatro era così pieno che alcuni di noi, me compresa, sono rimasti in piedi per le prime due scene per poi ottenere tre posti in un altro settore.

Durante l’intervallo ho avuto l’occasione di assistere a un breve litigio per il posto situato in corrispondenza di una colonna portante tra le nostre prof accompagnatrici, Linda Invernizzi e Pamela Sala, risoltosi in uno scambio di postazioni e un sorriso affettuoso. Naturalmente scherzavano…Purtroppo come tutte le cose belle anche questa è sembrata durare poco. Lo spettacolo è stato molto coinvolgente: voci fantastiche, scenografia curata in ogni dettaglio, musiche emozionanti. Il tutto nel fascino tante volte sognato ma mai assaporato del Teatro famoso in tutto il mondo.Un’atmosfera magica di grande effetto per uno spettacolo ben interpretato. Solo una perplessità: come sarebbe stato Falstaff nella versione originale con abiti di scena meravigliosi, scenografie di altro tipo e atmosfere da sogno…Chi può dirlo? Beh sarà l’occasione per tornare.Al termine della rappresentazione abbiamo approfittato di essere nella

“capitale della moda e del divertimento”, la famosa “Milano da Bere” degli anni ’80, per festeggiare la patente appena conseguita dal nostro compagno di classe, Davide. In realtà volevamo prolungare una serata davvero divertente, testimone del fatto che l’arte è meravigliosa, che la cultura non è noia e che la musica classica è pop… Unica nota negativa, il nostro atteggiamento non del tutto elegante, durante il viaggio di ritorno: siamo stati così rumorosi che anche l’autista ci ha rimproverato..L’euforia della serata è stata nostra complice e le musiche dialettali di Davide Van De Sfroos la colonna sonora del nostro rientro. Castelli e Ari_Folk si sono sfidati in un improvvisato “Musichiere” condotto dall’incontenibile Ale Sala.La serata perfetta, trascorsa in compagnia di amici “perfetti”. Speriamo di rivivere tante altre serate come questa.

|| febbraio - marzo 2013 || pagina 4 || www. ibvm.it/postscriptum ||

Un'uscita serale all'insegna dell'opera lirica: Un'uscita serale all'insegna dell'opera lirica: il Falstaff di Giuseppe Verdi, presentato in chiave moderna.il Falstaff di Giuseppe Verdi, presentato in chiave moderna.Una serata perfetta in compagnia di amici perfetti.Una serata perfetta in compagnia di amici perfetti.

Page 5: Post Scriptum N°2

AttualitàAttualità

Una riflessioneprima

del voto

di Francesco Moiraghi

"Hai deciso per chi votare?" - "No, ma ho deciso per chi non votare" - "Cosa pensi dei candidati?" - "Ormai siamo arrivati a scegliere non chi rappresenta il nostro pensiero, ma il meno peggio" - "Hai fiducia nella politica italiana?" - "Non ho fiducia dei politici, ma ho ancora fiducia nel popolo italiano" - "Lo stesso popolo che ha eletto questa classe politica?" - "Il popolo italiano ha commesso errori ben più gravi ma è sempre riuscito a risollevarsi".

Speranza dunque, dice Giovanni.

Ma non è la stessa speranza che guida Francesco e Alessandro, delusi e indifferenti. Mentre Guenda afferma di non aver la minima idea di chi scegliere, Davide riapre lo spiraglio, parlando di candidati scontati e vecchi, ma senza evitare generalizzazioni. Queste sono le idee dei membri della nostra classe con diritto di voto, che Il 24 e il 25 febbraio esprimeranno per la prima

volta il loro parere. Giovanni Apostolo, Alessandro Castelli, Guenda Giudici, Francesco Stravino e Davide Valagussa.

Cinque giovani che si troveranno di fronte allo stesso problema di migliaia di neo maggiorenni: il quadro politico più confuso del post Mani Pulite, un Paese in crisi e in recessione, una politica vecchia e senza alcuna attrattiva, candidati che propongono promesse sempre più fantasiose, e un sistema che cerca di rinnovarsi mantenendo intatti i propri secolari privilegi. Un quadro per niente consolante, in cui la fanno da padroni le scimmie urlatrici e gli uomini della Provvidenza, che sono tali da due decenni. Come si potrebbe dare torto a chi non ha la minima idea di chi votare, e forse non voterà?

Anzi no, quest'ultima cosa no: chi non vota ha torto, sempre e comunque. Chi non vota si fa complice, neanche molto inconsapevole, della rovina del paese. Chi non vota lascia che scelga per lui la minoranza dei

corrotti, delle organizzazioni criminali e di chi ha interesse che certi candidati siano eletti. Chi non vota non merita i diritti del cittadino, e soprattutto non ha diritto a lamentarsi quando tutto andrà peggio, perchè la colpa sarà in gran parte sua.

"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?" scriveva qualcuno

Anche nel pieno dello sconforto, nell'assenza di punti di riferimento di qualunque tipo, non ignoriamo mai il nostro dovere di essere cittadini: anche se "Sono tutti uguali" o "Tanto non cambia niente" (e non è vero, fidatevi), votiamo.

P.S. Consiglio agli interessati: se volete esprimere a qualunque costo il vostro disappunto nei confronti dei candidati, non lasciate la scheda bianca: è molto sensibile a compilazioni post voto e brogli.

|| febbraio – marzo 2013 || pagina 5 || www. ibvm.it/postscriptum ||

"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, senessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che èavessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è

successo?"successo?" Un breve commento con le dichiarazioni raccolte tra i compagni di classe Un breve commento con le dichiarazioni raccolte tra i compagni di classe che sono stati chiamati alle urne il 24 e il 25 febbraio. che sono stati chiamati alle urne il 24 e il 25 febbraio.

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ScuolaScuola

The American War of Indipendence

Differently from his two predecessors, King George III, the grandson of George II, decided to rule as well as to reign. he used his authority to pursue a disastrous course in America, where he was largely regarded as a tyrant because of his intransigent attitude.

Britain would not allow colonists to trade with whoever they wanted. They believed in mercantilism, the theory that colonies exist only for the sake of their mother country. So they decided to pass the Navigation Acts, a series of laws that made the colonists only allowed to trade with England. This really upset the colonists that wanted the right to choose who they sold to.

In 1763 the king passes a law that states that the colonists cannot move westward (passed the Appalachian mountains). The next year the king passes a law that forbids colonies from printing and using their own money.

Also, to pay for the French and Indian War, they had to raise taxes on the colonies. They passed the Sugar Act, the first act that was passed to raise money, not to control trade. King George and Parliament merely saw it as another tax, but the colonies did not have any representatives in Parliament, saw it as unfair. Protesting led to the Sugar Act being repealed, only to be replaced by the Stamp Act. That was when the Declaratory Act was passed. Tax stamps had to be put on 54 kinds of papers, including playing cards, newspapers, wills and licenses, basically any commercial or legal document. The payments varied from one cent on a newspaper to ten dollars on a college diploma. The payments had to be made in gold or silver.This essentially made trade very difficult for the colonists. From Virginia, took a stand against the Stamp Act Patrick Henry who famously asserted, “Give me liberty or give me death.

In 1765 nine colonies sent people to a meeting in New York City to talk about the Stamp Act. They decided that British Parliament could not tax the American colonies since they had no representation in Parliament.

"No taxation without representation”

The men at this meeting sent a letter asking Britain to repeal the Stamp Act. The British would not listen. Instead they placed new taxes on the colonies. After a succession of taxes, each disliked by colonists George III raised the Tea Act, which caused the Boston Tea Party: In 1773 the King told British East India Company it could send tea to America without paying the taxes. Dispite of tea traders still had to pay a tax. Americans refuse to buy any tea and refuse to unload the tea from the British ships in the American ports. About 50 men from the Sons of Liberty, dressed as Mohawk Indians board a tea ship in the Boston Harbor, throw 342 chests of tea valued at $75,000 into the water.

|| febbraio – marzo 2013 || pagina 6 || www. ibvm.it/postscriptum ||

To improve our english skills Mrs. Aldige and To improve our english skills Mrs. Aldige and Prof. Monti have decided to organize a little Prof. Monti have decided to organize a little bit different lesson according to the new bit different lesson according to the new ministerial laws about teaching english in ministerial laws about teaching english in high schools. Who better than an american high schools. Who better than an american teacher can talk about the American War of teacher can talk about the American War of Indipendence?Indipendence?

https://www.youtube.com/watch?v=XvJrSdr34co

https://www.youtube.com/watch?v=XvJrSdr34co

Page 7: Post Scriptum N°2

ScuolaScuola

To respond, Parliament passed the Intolerable Acts:

-The Boston Port Act: closed the port of Boston until The East India Company was completely repaid for damages.

-The Massachusetts Government Act: government of Massachusetts was now completely under the control of the British. Only one town meeting a year is permitted.

-Administration of Justice Act: allowed officials to move trials of British soldiers and loyalists to other colonies and even to Britain. George Washington called this the “Murder Act.”

-Quartering Act: allowed a governor to house soldiers in other buildings if suitable quarters were not provided, (sometimes soldiers were quartered in private homes).

-The Quebec Act: expanded boundaries of the British Province of Quebec and guaranteed residents free practice of Catholicism.

In Philedelphia September 1774 a group of representatives called The First Continental Congress decides they had to force the British to repeal the acts. They also decided to cut off all trade between England and the colonies until the acts changed.

On April 18, 1775 the British commander in Boston sends soldiers to Concord to find guns and powder. Paul Revere and other patriots rode for a night from Boston to Lexington by horse to warn Patriot leaders of British intentions. Shots are fired at Lexington and Concord and British troops were forced back to Boston. George Washington takes command of the Continental Army.

On May Philadelphia the Congress voted to ask each of the Thirteen Colonies to give war supplies and troops. They also voted to ask France to help. George Washington was voted Commander-in-Chief of the new army. He was a trained soldier. He had fought in the French and Indian War. Also Washington was from Virginia in the South. Many thought this would have brought the South into the war. Thomas Jefferson joined the congress. But the British attacked the colonists at Bunker Hill. There were 2400 Colonists vs. 3000 British.The British charged two times, but were driven back by colonists and only on the third charge, they were able to take over Breed’s Hill. British army may have won, but they suffered many losses (226 dead, 828 wounded). Colonists lost 115 and 305 were wounded.

But in the same year happend many other important events for example:The American army invaded Canada and tried to take Quebec but failed. The British navy burnt the port of Falmouth in Maine. King George hired soldiers from Germany called Hessians. The British pays the Prince of Hesse $500,000 a year plus $35 for each colonist killed and $12 for each wounded.

Also the 1776 was an year full of important historical events for the rising USA.-On January Thomas Paine's Common Sense was published it became an instant best seller and pushed the colonies closer to independence. On July 4 Thomas Jefferson's Declaration of Independence was ratified by the Congress and a huge British force arrived in New York harbor to crush the rebellion. A month later more or less Continental Army routed at Long Island, New York. On December 26 Washington crossed the Delaware River and captured a Hessian force at Trenton, New Jersey. During this month, in desperate need of financing and arms, Congress sent Benjamin Franklin to France to urge the French to ally with America.

On July 1777 a British force led by John Burgoyne took Fort Ticonderoga in a devastating loss to the Americans. The Marquis de Lafayette arrived in America. Washington was defeated at Brandywine

(September 11) and Germantown (October 4) and Philadelphia was lost to the British. Finally on October 17 Americans capture Burgoyne and his army at Saratoga.

On February 1778 France signed a treaty of alliance with the United States and the American Revolution becomes a world war.

Between 1780 and 1781 Americans lost a series of engagements in the south, but exacted a heavy toll on the British army. British attacked Charleston in South Carolina and the City falled in May. African-American Elizabeth Freeman sued for her freedom in Massachusetts. Her victory prohibits slavery in thit state. On October 19 luckily a convergence of American and French forces trapped Lord Cornwallis at Yorktown, Virginia. He surrendered his British army.

On September 1783 a peace treaty was signed between Great Britain and the United States. Two months later George Washington gave up command of the Continental Army and, to the astonishment of foreign observers, returned to private life. The revolutionary war resulted in one of the most important documents in American and not only, history.

We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable Rights, that among these are Life, Liberty and the pursuit of Happiness.

It was the first time that a colony standed against its mother country to set free and improve their social, econimical and political condition. The colonists were able to overtake differences between northern and southern colonies and fought as brothers side by side. A situation that would happen only ten years later, more or less in France with the end of the monarchy and the birth of the republic when the population of Paris will have raise and make the revolution that everyone was waiting for.

Written by Arianna Peni

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MusicaMusica

I Kik sono un gruppo olandese che ha pubblicato il primo album solamente nel maggio dell'anno scorso, famosi soprattutto nel loro Paese per essere dei compositori di musica con forte contaminazione Beat in voga negli anni '60.Il gruppo fu fondato nel 2010, inizialmente componeva testi in inglese e in seguito passò a cantare solamente testi nella lingua madre dei componenti del gruppo.La canzone è stata fortuitamente scovata dal Caporedattore del nostro giornale e immediatamente individuata come "inno" del personaggio più amato nonchè più perseguitato del Liceo Mary Ward. Studente che vanta numerosi tentativi di imitazione, tutti deludenti nei confronti dell'originale. A lui è dedicata la rubrica musicale di questo numero di PostScriptum.

di ARIANNA PENI.

ODE A BIZZI - di Ale Sala

Simone Bizzi, Lo Yesmon, Simon Bizzi, Simon the Cow: tanti nomi un’unica persona.

Questo personaggio, mitologico al pari di Gilgamesh ed Enkidu, nasce a Calco il 21 giugno 1995.Dopo un’infanzia spensierata, spesa a seguire le orme di Ash Ketchum con l’ambizione di diventare il miglior allenatore di Pokemon del mondo, all’età di quattordici anni decide di iscriversi all’IBVM, nel liceo che frequenta tuttora.

Passato il primo mese tra l’indifferenza e la diffidenza dei compagni, che inizialmente non seppero comprendere la mente di un simile genio del divertimento, il nostro eroe riesce però a poco a poco a far capitolare tutti quanti, che non possono non riconoscere il seme di una sana follia in ogni gesto che compie, in ogni osservazione che esprime, in ogni idea che partorisce. Questo lo porta in pochi anni a ricoprire il prestigioso ruolo di “Mascotte” della scuola.

Ormai tutti parlano di Simone, ridono di Simone, rispettano Simone, adorano Simone e persino cantano Simone …

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Scuola & TeatroScuola & Teatro

Carnevale:che

spettacolo!

Di Guenda Giudici

Carnevale, una festa tanto amata dai bambini e dagli studenti non solo per le maschere, ma anche o forse soprattutto per quel giorno di vacanza concesso dal Ministero. Nella nostra scuola questa ricorrenza si accompagna ad uno spettacolo preparato per i bambini dell’asilo e delle elementari dagli studenti del liceo, sottoscritta compresa.

Quest’anno abbiamo messo in scena una sorta di remake comico della saga “Pirati dei Caraibi”.

La storia ha inizio con l’ammutinamento degli alberi della nave di Capitan Geco Sparo, stanchi delle bandiere nere e delle cannonate. Allora

Sparo e la sua ciurma, attraverso varie peripezie, decidono di vendere la Merla Nera (nome che riprende quello della vera nave di Jack Sparrow, ovvero la Perla Nera) a due acquirenti amanti del gioco e del vino, che però rifiutano in quanto a conoscenza della maledizione che affligge la nave. I pirati si rivolgono allora a un aspirante capitano, Capitan Bombazza, e alla sua ciurma sgangherata, che trasformeranno il vascello maledetto nella Merla Fiorita e salveranno la Principessa dalle grinfie di Capitan Sparo.

Ecco cosa emerge dalle interviste ad alcuni protagonisti, Ciancio-Sparo e Eugenio-Nostromo, ciurma di Geco: la partecipazione al laboratorio è stata dettata non solo dalla passione per il teatro, ma anche e soprattutto dal desiderio di adattare i

personaggi alle proprie caratteristiche e di provocare una riflessione circa la storia e il contenuto.

Come hanno notato entrambi gli intervistati, i bambini non hanno ancora sviluppato la capacità di fare distinzione tra personaggio e attore, non solo durante lo spettacolo, ma anche fuori dalla scena . Per esempio nei corridoi gli attori sono riconosciuti e identificati scherzosamente con il nome del ruolo interpretato!

Attraverso un sondaggio svolto tra gli spettatori durante o subito dopo lo spettacolo, abbiamo scoperto che a divertirsi non sono stati solo i bambini, ma anche e soprattutto gli adulti, i quali hanno espresso i loro complimenti nei confronti di noi attori e sottolineato il

|| febbraio - marzo 2013 || pagina 9 || www. ibvm.it/postscriptum ||

Uno spettacolo che ogni anno coinvolge un gran numero di attori Uno spettacolo che ogni anno coinvolge un gran numero di attori provenienti dalle classi del nostro liceo. Un'attività che porta il provenienti dalle classi del nostro liceo. Un'attività che porta il divertimento nelle classi dei più piccoli, ma anche dei grandi.divertimento nelle classi dei più piccoli, ma anche dei grandi.Un dei punti di forza del laboratorio di teatro è il divertimento assicurato!Un dei punti di forza del laboratorio di teatro è il divertimento assicurato!

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Scuola & TeatroScuola & Teatro

Carnevale:che

spettacolo!

“coraggio” di mettersi in gioco di fronte a un vasto pubblico di grandi e piccini.

Un grazie particolare alle persone che hanno permesso come al solito la realizzazione di questo spettacolo: alla signora Chiara, che si è occupata della stesura del copione; alla “supermamma” Vanessa, che ha seguito gli attori sia durante la lettura del testo sia durante la messa in scena; alla nostra grandissima Prof Tamola, che anche quest’anno ha dato l’OK per la creazione di un laboratorio ufficiale; infine ai numerosi attori che hanno aderito al progetto.

Ora si spera in una grande partecipazione allo spettacolo di fine anno, già in produzione.

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Postscriptum numero 2

Questo numero è stato chiuso alle 1 3.52 del 1 7 apri le 201 3

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