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Percorsi tematici di lettura per le scuole medie Storia Unità d'Italia Novecento Prima guerra mondiale Rivoluzione russa Seconda guerra mondiale Nazismo Fascismo Bomba atomica Testimonianze Dopoguerra Dal dopoguerra all'attualità Geografia Medio oriente Asia America centrale / meridionale America settentrionale Africa Oceania Temi d'attualità Razzismo / integrazione Razzismo Convivenza e integrazione Guerra e pace Lavoro minorile NOTA BENE: Con le iniziali NR accanto al titolo sono segnalati i libri appositamente pensati per ragazzi Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli Tel.e Fax 045/7650206 e-mail [email protected]

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Page 1: Percorsi tematici di lettura per le scuole medie · 1917: Rivoluzione russa “1917. La Russia insorge” di Nicolas Werth La rivoluzione russa raccontata e analizzata in tutti i

Percorsi tematicidi lettura

per le scuole medie

StoriaUnità d'ItaliaNovecentoPrima guerra mondialeRivoluzione russaSeconda guerra mondiale

NazismoFascismoBomba atomicaTestimonianze

DopoguerraDal dopoguerra all'attualità

GeografiaMedio orienteAsiaAmerica centrale / meridionaleAmerica settentrionaleAfricaOceania

Temi d'attualitàRazzismo / integrazione

RazzismoConvivenza e integrazione

Guerra e paceLavoro minorile

NOTA BENE:Con le iniziali NR accanto al titolo sono segnalati i libri appositamente pensati per ragazzi

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Storia

Unità d'Italia

“Un garibaldino di nome Chiara: 1860” di Lia Levi (NR)Se Garibaldi deciderà di sbarcare in Sicilia per farla diventare parte del Regno d'Italia, il suo fido capitano EttoreSartori partirà certo con lui. E che ne sarà di sua figlia, l'undicenne Chiara, orfana di madre? Niente paura. Chiara,travestita da maschio, seguirà suo padre nell'impresa dei Mille. Con una scheda storica di Luciano Tas.

“L'oca di legno: 1870” di Francesco Costa (NR)I bersaglieri del Generale Cadorna entrano a Roma, che diventa la capitale d' Italia. La Storia: Luciano, fuggito daun orfanotrofio della Roma papalina, assiste all' arrivo delle truppe piemontesi, che irrompono attraverso la brecciadi Porta Pia. Ma non sa ancora quali rocambolesche avventure lo aspettano, e neppure immagina che toccherà alui impedire un vero e proprio bagno di sangue.

“Ho attraversato il mare a piedi: l'amore vero di Anita Garibaldi” di L. Frescura e M. Tomatis (NR)"Dopo due femmine, mia madre e mio padre volevano un maschio. Invece sono arrivata io." Con queste paroleinizia l'incredibile racconto di Anita, la sua avventura, il viaggio della sua vita che la porterà dal Brasile in Italia, dasemplice ragazza a eroina dei due mondi. A soli quattordici anni Anita è costretta a sposare un uomo che non ama.Ma lei già sogna l'oceano che un giorno attraverserà, sogna un destino diverso, sogna l'amore, quello vero. Anitanon è fatta per obbedire ai prepotenti, non è fatta per subire i soprusi, non può rinunciare ai suoi ideali. A diciottoanni incontra José Garibaldi, il "pirata italiano". Se ne innamora perdutamente. "La mia felicità ha un nome: José.Non avevo mai pensato che potesse accadere. A me." Questo libro racconta l'amore di Anita e Giuseppe Garibaldi.E di una delle più forti passioni che li unì: l'Italia.

“L'Unità d'Italia, ieri e oggi” di Elena Frontaloni (NR)Piazza Mazzini, via Garibaldi, piazzale Cavour, largo Vittorio Emanuele II: in quale città d’Italia manca una luogointitolato a uno dei quattro “padri della patria”, gli uomini che hanno lottato per unificare la nostra penisolanell’Ottocento?

Novecento

1912: il Titanic

“Titanic, la vera storia” di Walter LordQuello di Walter Lord è il resoconto più fedele e toccante del disastro del secolo. A Titanic. La vera storia fannoinfatti riferimento tutti i film e gli spettacoli che rievocano la notte del 14 aprile 1912, e le nove interminabili oretrascorse tra l'urto contro l'iceberg, alle 23,40 e le 8,50 della mattina quando il transatlantico si inabissò persempre. Quella tragedia continua a commuovere il mondo intero: delle 2207 persone a bordo di quella nave«inaffondabile», se ne salvarono solo 705.Intervistando i superstiti con la spregiudicatezza e lo scrupolo del grande giornalista, ricostruendo i fatti con laprecisione dello storico, Lord racconta in presa diretta l'affondamento del Titanic. Illustra i risvolti tecnici, chiariscedubbi e misteri; e soprattutto dà la parola a chi ha vissuto quell'evento in prima persona: milionari ed emigranti,ufficiali e marinai, donne e bambini.

1914 – 1918: Prima guerra mondiale

“Cecilia va alla guerra” di Lia Levi (NR)Sono gli anni della Prima guerra mondiale: Cecilia Ferrari è una ragazzina friulana sveglia e intelligente, MarcoZanin il suo migliore amico. Insieme vivono la partenza per il fronte di parenti e vicini di casa, raccontano la vitaquotidiana di chi rimane, la retorica ufficiale e le vicende di un paese di guerra. Dopo la sconfitta di Caporetto, però,Cecilia e Marco decidono di lanciarsi in un'avventura per recuperare un prezioso diario misteriosamentescomparso...

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“La guerra del soldato pace” di Michael Morpurgo (NR)La storia di Thomas Peaceful e della sua famiglia è quella, vera e tragica, di centinaia di migliaia di soldati che,dalla miseria delle campagne, finirono nelle trincee della Prima guerra mondiale, affrontando la barbarie delconflitto e la crudele assurdità della disciplina, e pagando di persona per aver conservato, nonostante tutto, ilrispetto per i valori dell'affetto, dell'amicizia, della solidarietà.

“L'ultima alba di guerra” di Paul Dowswell (NR)11 novembre 1918. Durante la notte, su un treno privato a nord di Parigi, la Germania firma l'armistizio con leForze alleate, ma devono trascorrere sei ore prima che sia reso ufficiale e che abbia fine la più grande esanguinosa guerra mai vista fino ad allora. Sul fronte occidentale s'incontrano tre soldati: sono Axel, ungiovanissimo fante tedesco, Will, suo coetaneo inglese, e Eddie, un rampollo americano entrato in aviazione perfar colpo sulle ragazze. Nel giro di poche ore, i loro destini s'incroceranno e le loro vite cambieranno per sempre.Sullo sfondo dell'imponente macchina di propaganda, paure, desideri e speranze condivise fanno emergerel'assurdità di una guerra feroce, combattuta da ragazzi simili ma dalle uniformi diverse.

“L'Italia in guerra : 1915-1918. Niente sarà più come prima” di Massimo Birattari (NR)Prima della Grande guerra c'erano re e imperatori, l'Europa possedeva colonie in Africa e in Asia, gli analfabetierano la maggioranza della popolazione, le donne di solito non lavoravano (e non votavano)... La Prima guerramondiale è all'origine di quella trasformazione che, nel bene e nel male, ha creato il nostro mondo. Questo libro èuna macchina del tempo che trasporta i ragazzi di oggi al 24 maggio 1915, quando l'Italia entrò in guerra control'Austria, e prima ancora al 28 giugno 1914, all'attentato di Sarajevo, fino al 4 novembre 1918, il giorno della vittoriadopo anni di massacri. Spiega le cause e gli eventi casuali che incendiarono l'Europa; racconta le battaglie e lavita quotidiana nelle trincee, sulle montagne, in città, nei campi di prigionia; mostra gli oggetti, le divise, le armi, gliaerei, le navi, i sommergibili; percorre luoghi legati per sempre a memorie insanguinate: l'Isonzo, il Piave, il Carso,le Alpi, Caporetto, Vittorio Veneto. Soprattutto, questo libro-macchina del tempo ci fa ascoltare le voci deiprotagonisti, politici e generali, soldati semplici e ufficiali, scrittori e persone comuni, al fronte e a casa,immergendoci in una realtà che ci appare lontana - la guerra totale - ma che non deve essere dimenticata.

“La bicicletta di mio padre” di Fabrizio Roccheggiani (NR)Roma, 1943. I tedeschi occupano la "città aperta". Il diario di un bambino tiene traccia di quei giorni terribili e deglianni che seguirono. I bombardamenti, i rastrellamenti, le prime deportazioni, il papà partigiano e la Resistenza,l'eccidio delle Fosse Ardeatine, la Liberazione e la lenta ripresa del dopoguerra vengono raccontati conun'impronta serena, senza polemiche, come solo un bambino potrebbe fare. Un diario vero, autobiografico,emozionante. Pagine di memoria da custodire e tramandare. In sella alla sua bicicletta, il papà di Fabrizio hacondotto la sua battaglia. In sella a quella bici Fabrizio respirerà per la prima volta il profumo della libertà.

1917: Rivoluzione russa

“1917. La Russia insorge” di Nicolas WerthLa rivoluzione russa raccontata e analizzata in tutti i suoi aspetti; dalla situazione che l'ha resa possibile finoall'instaurazione della dittatura del proletariato da parte di Lenin e del partito bolscevico, passando per lasollevazione spontanea dei contadini e la seguente creazione dei soviet. Tesi dell'autore è che per un breve trattodi storia, colpo di stato politico e rivoluzione sociale imboccano la stessa via guidati dalla speranza più grande:giustizia e libertà.

"Dieci giorni che fecero tremare il mondo” di John ReedIl primo resoconto della rivoluzione russa fatto da un testimone oculare che vi partecipò. John Reed (Portland,1887 - Mosca, 1920), fu un giornalista e militante comunista statunitense. E' conosciuto in particolare per la suanarrazione dei giorni della Rivoluzione bolscevica.

1939 – 1945: Seconda guerra mondiale

“L'estate del soldato tedesco” di Bette Greene (NR)Unica famiglia ebrea di un piccolo paese nel Sud degli Stati Uniti al tempo della seconda guerra mondiale, PattyBerger si ritrova a fare conoscenza con un soldato tedesco destinato ad un campo di prigionia. Si ritrova così a 12anni innamorata di un poco più che ragazzo scappato dalla prigione. Lo aiuterà a nascondersi ma la sua vitaresterà profondamente segnata. Sia fisicamente che psicologicamente. Durante la lunga estate vissuta accanto al"nemico" la ragazza imparerà il valore della tolleranza, dell'amicizia e della fratellanza.

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“Tra le mura del Cremlino” di Paul DowswellOttobre 1940. Mikhail Petrov, detto Misha, ha 15 anni e una vita apparentemente fortunata: suo padre è segretarioparticolare di Stalin e la sua famiglia è stata trasferita all'interno del Cremlino. Ma nessuno può dirsi al sicuroneppure lì; infatti sua madre un giorno sparisce senza motivo e Misha sa che di questo non può parlare neanchecon suo padre. I mesi passano e la vita di Misha continua: c'è la scuola e ci sono le attività del Komsomol (ilgruppo dei giovani comunisti) ma l'atmosfera a Mosca, soprattutto tra le mura protette del Cremlino, diventasempre più pesante: eliminazioni di persone influenti, confessioni estorte, paura diffusa e la voce ormai certa diun'invasione tedesca. Quando a giugno l'esercito tedesco invaderà il territorio sovietico avanzando verso Mosca,per Misha e le persone attorno a lui la vita assumerà una piega drammatica.

“Sotto il cielo d'Europa. Ragazze e ragazzi prigionieri dei lager e dei ghetti” di Frediano Sessi (NR)Dal 1933 al 1945, oppositori del nazismo o del fascismo di ogni nazionalità, zingari o ebrei, i giovani che furonoprigionieri dei lager e dei ghetti seppero, a volte più degli adulti, combattere e resistere fino all'ultimo. Molti di lorosono scomparsi senza lasciare traccia di sé, nemmeno il nome; di altri ci resta un frammento di storia o difotografia sbiadita. Inseguendo la loro storia e la breve vita di alcuni di loro, questo libro vuole ricostruire la vitaquotidiana di alcuni dei maggiori luoghi di internamento e di annientamento che le dittature nazista e fascistaistituirono nell'Europa civile, a tutela di una razza pura padrona che si proponeva di eliminare tutti i diversi da sé.

Nazismo

“Quando Hitler rubò il coniglio rosa” di Judith Kerr (NR)Anna è una bambina quando con la sua famiglia deve lasciare la Germania, perché lei è ebrea e nel Paese èarrivato Hitler. Anna dovrà abbandonare la sua casa, la sua scuola, i suoi giochi... E anche il suo amato conigliorosa. Davanti a lei e alla sua famiglia si apre un futuro incerto, paesi sconosciuti, città nuove. Ma cambiare vita puòanche diventare una bella avventura, se si sta tutti insieme.

“L'isola in via degli uccelli” di Uri Orlev (NR)La seconda guerra mondiale infuria per l'Europa e in Polonia la vita, già difficile per tutti, è per gli ebrei pressochéinsopportabile. E Alex è, appunto, ebreo. Sua madre è scomparsa nel nulla e suo padre è stato prelevato dalle SSe fatto partire per una destinazione ignota. Rimasto solo Alex si è rifugiato in un edificio abbandonato, al numero78 di Via degli Uccelli, e dalla sua isola segreta esce solo di notte, per procurarsi il cibo. Finché, un giorno, Alexode delle voci: degli sconosciuti si sono introdotti nel palazzo. Il coraggio, l'eroismo perfino, non sono insoliti intempo di guerra, ma Alex ha appena undici anni, e la sua è la storia di come la nuda forza di volontà riesca talvoltaad avere la meglio sulla crudeltà e l'ingiustizia.

“Stelle di cannella” di Helga Schneider (NR)È l'inverno del 1932. A Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio èannunciato dalle grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, irapporti superano quelli del buon vicinato: David, figlio del giornalista ebreo Jakoob Korsakov, e Fritz, figlio delpoliziotto Rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla scuola elementare; la sorellastra di David èfidanzata con il figlio del noto architetto Winterloh; persino la gatta di Fritz e il gatto di David sono amici.

“Ausländer” di Paul Dowswell (NR)"In mezzo a questa gente sarebbe sempre stato uno straniero - un ausländer. Ma nel suo cuore Peter sentiva diavere ragione. Qualcosa dentro di lui gli impediva di accettare la cieca fede che loro nutrivano nei confronti di Hitlere del nazismo". Polonia 1941. I genitori di Peter vengono uccisi e il ragazzo mandato in orfanotrofio a Varsavia.Peter, biondo con gli occhi azzurri, sembra il ragazzo ritratto nel manifesto della gioventù hiltleriana e può essereadottato da una famiglia importante. Così avviene. Il professor Kattelbach e sua moglie sono entusiasti diaccogliere nella loro famiglia un giovane dall'aspetto così "ariano". Ma Peter non è il ragazzo tipico della gioventùhitleriana, Peter non vuole essere un nazista e decide di correre un rischio... il rischio più grande che si può correrea Berlino nel 1943.

“La repubblica delle farfalle” di Matteo Corradini (NR)Terezín si trova nella Repubblica Ceca. Nata a fine Settecento come città-tortezza, durante la Seconda guerramondiale diventò un campo di raccolta degli ebrei destinati allo sterminio. Vi furono rinchiuse 155 mila persone.Solo 3807 tornarono a casa dai campi di Treblinka, Auschwitz-Birkenau e dagli altri lager del Reich dove furonodeportate. Nel ghetto vissero circa 15 mila tra bambini e ragazzi: alla fine della guerra ne erano rimasti in vita 142.A Terezín c'era tutto: case, strade, musica, teatro. Peccato che non ci fosse la libertà. Le SS pattugliavano il ghettogiorno e notte. Si sparava, c'era sangue per le strade. Ogni tanto qualcuno cercava di fuggire e non ci riusciva, lefamiglie erano separate e cercavano con ogni mezzo di restare in contatto. Ogni venerdì sera un gruppo di ragazzi

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si raccoglieva di nascosto intorno al bagliore di lumino per creare un giornale che fu chiamato Vedem, ovveroAvanguardia, e metteva insieme le notizie del momento: gli arrivi, le partenze verso l'ultima destinazione, maanche poesie, disegni, interviste. Era il loro modo di lottare, di tenersi stretta la voglia di restare vivi. Molte paginedel giornale Vedem sono oggi conservate al Memorial di Terezín. Matteo Corradini è partito da quei documenti perraccontare una straordinaria forma di resistenza.

“In piedi nella neve” di Nicoletta Bortolotti (NR)Sasha ha quasi tredici anni e una passione bruciante: il calcio. Come potrebbe essere altrimenti? Suo padre èNikolai Trusevyc, portiere della squadra più forte del Paese: la Dynamo Kiev. Ma in Ucraina, nel 1942, il pallonenon è cosa per ragazze. E dopo l'invasione da parte del Reich non è cosa nemmeno per i campioni della Dynamo:accusati dai nazisti di collaborare con i sovietici e ridotti per questo alla fame e all'inattività, i giocatori hanno persola voglia di vivere. Quando, a sorpresa, i tedeschi organizzano un campionato cittadino, non lo fanno certo perperdere; Sasha, d'altra parte, sa che suo padre e i compagni giocano sempre per vincere... Stavolta, però, vinceresignificherebbe morire. E qual è la vera vittoria? Lottare fino all'ultima azione, come chiede il pallone, o sabotare lapartita, come le ha intimato un misterioso spettro, nel buio di un sottopasso? Mentre il fiume Dnepr, gelido, si portavia l'infanzia di Sasha, la Storia segue il proprio corso: il match avrà un esito cosi incredibile che nessuno, perlungo tempo, potrà raccontarlo.

“Il segreto di Espen” di Margi Preus (NR)Il quattordicenne Espen e i suoi amici sono travolti da un evento che cambia radicalmente le loro vite:l'occupazione nazista della Norvegia durante la Seconda guerra mondiale. All'inizio quasi per gioco, poi con ruolisempre più importanti e pericolosi Espen si unisce alla Resistenza nella lotta contro l'invasore. Da semplicestaffetta diventerà corriere per la consegna di messaggi e giornali clandestini, poi vera e propria spia con incarichidi intelligence. Nel corso dei cinque anni durante i quali si svolge la narrazione, Espen dovrà guardarsicostantemente dalla Gestapo e sfuggire ai continui controlli; tanti amici lo aiuteranno e lotteranno con lui, altri siuniranno ai nazisti e diventeranno a loro volta nemici dai quali tenersi alla larga. Espen si innamorerà, rischieràspesso di essere scoperto e infine, con gli sci ai piedi attraverso le montagne, sarà costretto a una fuga aperdifiato inseguito da quello che un tempo era il suo migliore amico, passato dalla parte del nemico. Basato suuna storia vera, "Il segreto di Espen" narra le avventure di Erling Storrusten, spia norvegese durante la Secondaguerra mondiale.

“La bambina che salvava i libri” di Markus ZusakFu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cuiteneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tombadove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove liaspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti.A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse unaquindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesseincominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta lalibreria della moglie del sindaco, un'intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg,ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere pergli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste eranodomande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate comeebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti.

“Trilogia del ritorno” di Fred UhlmanComprende “L'amico ritrovato”, “Un'anima non vile” e “Niente resurrezioni, per favore”. Raccontando la vicenda deicompagni di liceo Hans Schwarz e Konradin von Hohenfels, e suggellando la storia di questa amicizia eccezionalecon la dolorosa esperienza del "sopravvissuto" Simon Elsas, Uhlman ha saputo rappresentare con grandeasciuttezza e incisività la devastante lacerazione che l'affermazione del regime hitleriano produsse nelle coscienzedi molti tedeschi, nonché la profondità delle ferite che una tale tragedia ha potuto infliggere nella memoria di unpopolo intero.

“Il bambino con il pigiama a righe” di John Boyne "La storia del bambino con il pigiama a righe è difficile da descrivere in poche parole. Di solito in copertina diamoalcuni indizi, ma in questo caso siamo convinti che farlo sciuperebbe la lettura. È importante invece che cominciatea leggere questo libro senza sapere di che cosa parla. Farete un viaggio con un bambino di nove anni che sichiama Bruno. (Ma questo non è un libro per bambini di nove anni.) E presto o tardi arriverete con Bruno davanti aun recinto. Recinti come questi esistono in tutto il il mondo. Speriamo che voi non dobbiate mai varcare un recintodel genere.

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“Il diario di Petr Ginz. Un adolescente ebreo da Praga ad Auschwitz” di Chava Pressburger "Quanto tempo è passato da quando per l'ultima volta vidi il sole tramontare dietro Petrin. Praga baciata da unosguardo pieno di lacrime, mentre si velava con l'ombra della sera... Praga, favola di pietra..." Sono i versistruggenti e delicati di un ragazzo di appena quindici anni che poteva diventare un artista, anche se gli sarebbebastato, più semplicemente, vivere. Trascorso un anno da quando compose la poesia, e due dal suo arrivo alghetto di Terezin, il giovane Petr Ginz fu mandato a morire nelle camere a gas di Auschwitz. Scritti fra il 1941 e il1942, durante gli ultimi mesi trascorsi in famiglia, nella Praga occupata, i diari di Petr sono lo specchiodell'attuazione della "soluzione finale".

“Heike riprende a respirare” di Helga SchneiderBerlino, 1945. Heike, dieci anni, vive con la madre nello scantinato della loro casa distrutta dalle bombe. Il padre èdisperso, ma Heike sa che tornerà: non smette di parlarne al suo più grande amico e confidente, il grande meloche cresce nel giardino. Attorno, rovine: rovine di edifici, e rovine nelle menti e nei cuori delle persone. Tante peròsembrano voler tener viva la speranza nel futuro... Non la mamma di Heike: nel suo recentissimo passato c'è unaferita inguaribile. La storia personale di una ragazzina si mescola con la storia con la S maiuscola. Alla fine di unaguerra non ci sono solo le cose da ricostruire, ma anche le vite e le persone.

Fascismo

“Ragazzi della Shoah” di Luciana Tedesco (NR)Questo libro raccoglie sotto forma di racconti, lettere e testimonianze i fatti di quegli anni: dal 1938 quandoMussolini, per emulare Hitler, promulga le leggi razziali, al 1945, anno in cui l’Italia viene liberata dai tedeschi. Iprotagonisti sono sempre bambini e ragazzi ed è il loro punto di vista sulla guerra e le sue conseguenze, sullebarbarie perpetrate e le continue vessazioni subite, ad essere narrato. Sono i loro drammi, le loro domande e leloro sofferenze a essere trascritti sulla pagina. Accanto alla narrazione, si snoda un secondo livello di scrittura, piùpuntuale e giornalistico, fatto di didascalie alle illustrazioni, che introduce i ragazzi ai fatti della Shoah con dati econtenuti storici. Si tratta di una sintesi sul «pianeta lager», esauriente, più propriamente storica, ma accessibile aigiovani lettori, utile strumento per capire i dettagli che la narrazione lascia trasparire: un aiuto per fissare meglio ilracconto.

“Qui radio Londra. L'aquila vola” di Vanna Cercenà (NR)Estate del 1943, ultimi giorni di scuola: all'improvviso tutto appare strano e inquietante. Laura parte con la mammaprima che la scuola chiuda senza sapere perché e si ritrova in montagna nella casa dei nonni. Dopo un po'arrivano altri bambini, alcuni conosciuti, altri nuovi. Si forma un gruppetto di amici che passano insieme quellastrana estate tra giochi e avvenimenti misteriosi sottolineati dai silenzi degli adulti. Poi arrivano i giorni bui: lacaccia ai partigiani nascosti in montagna, il paese isolato, la paura, le rappresaglie. Unico legame con il resto delmondo e insieme speranza in un domani migliore, una vecchia radio nascosta nell'armadio del nonno: ta... ta... ta...ta... parla Londra. La guerra, la Resistenza, l'èra della radio: la bambina di allora racconta.

“Una valle piena di stelle” di Lia Levi (NR)Brunisa ha tredici anni e pensa che il destino le abbia fatto fin troppi dispetti: prima un nome stravagante, poi leleggi razziali di Mussolini e adesso la guerra che devasta l'Europa e mette in pericolo le vite di milioni di ebreicome lei. Suo padre, però, non si rassegna, e decide di affrontare con i suoi un viaggio clandestino per portarlioltre il confine svizzero, in una valle "piena di stelle". Ma il pericolo cresce a ogni passo e non sarà così semplice...

“Bernardo e l'angelo nero” di Fabrizio Silei (NR)Bernardo ha dodici anni ed è un balilla con tanto di bicicletta, divisa nera, fez e pistola. Proprio così, Bernardo haanche una piccola pistola a tamburo che gli ha regalato suo padre per difendersi dai partigiani. Suo padre è ilpodestà del paese e da giorni è sempre più nervoso e preoccupato: gli Alleati risalgono l'Italia e si avvicinano allaToscana, iniziano a bombardare i punti strategici e mandano aerei cicogna in perlustrazione. In questo clima ditensione e di odio per il nemico un giorno Bernardo trova, appeso a un albero con il suo paracadute, un pilotaafroamericano ferito. Credendolo morto decide di tirarlo giù, ma l'uomo riprende i sensi e il ragazzino, desiderosodi riabilitarsi agli occhi del padre che non ha una grande opinione di lui, estrae la sua pistola e decide di farloprigioniero. Il ragazzo non può sapere che presto il suo paese sarà liberato e verrà il tempo della rivincita deipartigiani e delle frange antifasciste. Se lo sapesse forse si comporterebbe diversamente...

Bomba atomica

“Il gran sole di Hiroshima” di Karl Brückner (NR)La storia di Sadako, una bambina giapponese sopravvissuta all'esplosione nuclerae di Hiroscima. Agosto 1945,

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Sadako ha 4 anni quando vede nel cielo di Hiroshima un bagliore così grande da sembrare un nuovo sole. Per laprima volta in un conflitto viene sganciata una bomba atomica sopra una città. Sadako e suo fratello Scigheosopravvivono all'esplosione, ma porteranno addosso gli effetti malefici delle radiazioni.

“L'atomica: la corsa per costruire (e rubare) l'arma più pericolosa del mondo” di Steve Sheinkin (NR)Nel dicembre del 1938, un chimico tedesco fece una scoperta che cambiò per sempre le sorti del mondo:posizionato accanto a del materiale radioattivo, un atomo di uranio si divide in due parti. La scoperta innescò unacorsa scientifica che vide impegnati ben tre continenti in un'intensa attività di spionaggio e ricerca: in GranBretagna e negli Stati Uniti, le spie sovietiche si fecero strada all'interno della comunità scientifica; in Norvegia ungruppo di combattenti sabotò l'approvvigionamento idrico dei tedeschi; e negli Stati Uniti, ai confini del deserto,nella remota località di Los Alamos, un eccezionale gruppo di scienziati avviava in segreto il Progetto Manhattan.Questa è la storia delle cospirazioni, dei segreti, delle macchinazioni e del genio che hanno portato alla creazionedell'arma più potente e pericolosa al mondo. Questa è la storia della bomba atomica.

“L'atomica” di Jennifer FandelNel 1939, mentre in Europa scoppia la Seconda guerra mondiale, la comunità scientifica degli Stati Uniti apprendeche tre scienziati tedeschi hanno portato a termine la prima fissione nucleare. Robert Oppenheimer ne intuiscesubito le conseguenze: quale può essere la portata distruttiva di questa nuova e potentissima energia? Nel 1942Oppenheimer diviene direttore del Progetto Manhattan, di cui fanno parte anche Enrico Fermi, premio Nobel per lafisica, e altri scienziati esuli dall'Europa nazista. L'equipe realizza in soli ventotto mesi le prime bombe atomicheall'uranio e al plutonio della storia. Poiché sul fronte del Pacifico la guerra sembra non avere fine, gli Stati Unitidecidono di sganciare le bombe nucleari sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.

Testimonianze

“Gioco di sabbia” di Uri Orlev (NR)Questa è la storia di Uri Orlev, la storia di come un ragazzo ebreo attraversa l'Olocausto e diventa scrittore. Manon è un racconto di disperazione, malgrado le atrocità e le morti di cui Uri purtroppo è stato testimone, né disentimentalismi. Orlev ha vissuto come un bambino qualsiasi, con il coraggio e la straordinaria forza vitaledell'infanzia, come il protagonista di un'avventura, eroe invincibile di un racconto.

“Un sacchetto di biglie” di Joseph Joffo (NR)L'autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata daitedeschi duante la seconda guerra mondiale. Dalla fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio fino alla salvezzadefinitiva avvenuta grazie all'intervento di un sacerdote cattolico, il coraggio di due fratelli disposti ad affrontare lesituazioni più pericolose per salvarsi e le esperienze che li fanno maturare nonostante la giovane età.

“Diario” di Anne Frank (NR)"Sai che il mio più caro desiderio è di diventare un giorno giornalista e poi scrittrice..." scrive Anna Frank nelmaggio 1944. Per questa ragione, dopo aver redatto una prima versione del suo Diario segreto, decide dipreparare un libro per il grande pubblico che racconti "come noi ebrei abbiamo vissuto, ci siamo nutriti e abbiamodiscusso qui", nell'Alloggio Segreto, dove la famiglia Frank, con altri quattro clandestini, si nascose per circa dueanni.

“Io, piccola ospite del Führer” di Helga Schneider (NR)È il Natale 1944: la piccola Helga, suo fratello e alcuni "perfetti bambini ariani" sono ospiti per tre giorni nel bunkerdi Hitler. In una Berlino ormai distrutta e in fiamme, emerge lo smarrimento e l'inconsapevole leggerezza deibambini in gita nell'epicentro del terremoto. Un racconto bruciante, dove al valore della testimonianza si aggiungel'intensità del ricordo d'infanzia.

“Se questo è un uomo” di Primo LeviPrimo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo" nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei"Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. Testimonianzasconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa,"Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisifondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazionedell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.

“Ho sognato la cioccolata per anni” di Trudi BirgerLa storia di una bambina che, dai té danzanti di Francoforte, si ritrova rinchiusa nel ghetto di Kosvo prima di finire

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nel campo di concentramento di Stutthof. Una storia vera, di affetto e devozione. La prova d'amore di una figliaragazzina, che nella grande tragedia dell'olocausto rifiuta di salvarsi per non abbandonare la madre, perché sa chesolo da quel legame forte e profondo, indispensabile per entrambe, potrà attingere la forza per continuare asperare anche quando, nuda e rasata, si vedrà spinta verso la bocca di un forno crematorio.

“Suzuko, cuore di Hiroshima” di Chikahiro HirokawaTestimonianza di una sopravvissuta alla bomba atomica. Suzuko Numata, attraverso questo libro, racconta uno deidrammi del XX secolo: lo scoppio della bomba atomica sulle città di Hirshima e Nagasaki nell'agosto del 1945.

Dopoguerra

“Se il diavolo porta il cappello” di Fabrizio Silei (NR)Ciro contro tutti. Ciro contro il mondo. Ciro contro il tempo. Ciro contro il diavolo. Ciro che aspetta. Ciro che piange.Ciro che ruba, che sogna, che scappa, che ride, che muore. Il lungo dopoguerra di due gemelli, l'uno vivo, l'altromorto. La storia di un ragazzino senza padre, detestato da tutti e emarginato che si ritrova a fare i conti con lastoria di un popolo perseguitato da sempre e a dover combattere contro il male assoluto, in un'avventura poetica estraordinaria che vi lascerà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

“Due settimane in maggio” di Christine Nostlinger (NR)“Durante la guerra infatti ero convintissima che in tempo di pace ogni cosa sarebbe stata diversa. Non solo chenon ci sarebbero mai più stati bombardamenti e che nessun padre sarebbe mai più stato ammazzato. Dalla pacemi aspettavo anche panini al prosciutto e cioccolato a volontà. E mutande della giusta misura e stoffe che nonirritassero la pelle, ma ero soprattutto sicurissima che tutti i nazisti sarebbero stati puniti, eliminati, che nonsarebbero stati più in circolazione.Ora la guerra era finita da tre anni, le mutande erano sempre troppo grandi e mi davano fastidio, i vestiti mipizzicavano orribilmente il collo e il prosciutto si trovava solo alla borsa nera e mia madre non poteva permettersiquei prezzi. Anche il cioccolato era troppo caro per noi. Lo compravamo solo a Natale.E i nazisti che conoscevo vivevano ancora e possedevano molte più cose di noi. Solo il capo caseggiato facevaeccezione. Aveva un buco in testa, era diventato portinaio ed era costretto a trafficare intorno ad un tombino e adarrabbiarsi.”

“La tregua” di Primo LeviDiario del viaggio verso la libertà dopo l'internamento nel Lager nazista, questo libro, più che una semplicerievocazione biografica, è uno straordinario romanzo picaresco. L'avventura movimentata e struggente tra le rovinedell'Europa liberata - da Auschwitz attraverso la Russia, la Romania, l'Ungheria, l'Austria fino a Torino - si snoda inun itinerario tortuoso, punteggiato di incontri con persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della stessaguerra. L'epopea di un'umanità ritrovata dopo il limite estremo dell'orrore e della miseria.

Dal dopoguerra all'attualità

1947: Guerra fredda

“Il numero 5” di Gabriele Nanni (NR)Rimini, anni Ottanta. A Micky il basket piace, ma non ha alcuna voglia di partire per giocare un noiosissimo torneoin Jugoslavia. Purtroppo, appena riesce a ideare un piano per restare a casa, il bullo della scuola gli consegna unpacco e lo obbliga a recapitarlo al numero cinque di una squadra avversaria, la Locomotiva Praga. Così Mickyscopre che esiste un mondo oltre la Cortina di Ferro, completamente diverso dall'Italia, dove i suoi coetanei vivonosotto regime e combattono una partita molto più importante di una gara di basket...

“Storia della guerra fredda: l'ultimo conflitto per l'Europa” di Federico RomeroNessuno voleva una guerra fredda, nessuno l'aveva pianificata e nessuno dei protagonisti l'aveva davveroprevista, per lo meno nelle forme rigide che poi assunse. Ciò che si andava delineando nei mesi conclusivi dellaSeconda guerra mondiale era un'inedita geografìa di potenza in cui Stati Uniti e Unione Sovietica primeggiavano...Gli assunti ideologici e i paradigmi culturali dei protagonisti ebbero un ruolo determinante: additavano la direzionein cui ciascuno intendeva procedere, ed erano le lenti attraverso cui si giudicavano le mosse altrui, si tentava diindovinare le possibili concatenazioni di eventi futuri, si soppesavano i pericoli evidenti o potenziali. L'URSS diStalin non poteva concepire la coesistenza internazionale se non in chiave intrinsecamente conflittuale, il governodegli Stati Uniti, insieme a larga parte delle élite europee, si convinse che una ferma contrapposizione ai sovietici

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fosse la via più efficace, e meno pericolosa, per promuovere interessi, ideali e identità di una coalizione occidentaleche prese a definirsi come "mondo libero". Fu allora che la guerra fredda prese forma.

“La guerra fredda: cinquant'anni di paura e di speranza” di John Lewis GaddisTra il 1945 e il 1989 si è consumato uno dei più lunghi e tormentati conflitti della storia: la guerra fredda. Se alla finedella seconda guerra mondiale le intenzioni comuni di Stalin, Truman e Churchill erano orientate alla realizzazionedi un sistema internazionale pacifico e cooperativo, nei fatti i diversi orientamenti di fondo e gli interessi divergentiprodussero una situazione completamente diversa: un mondo instabile e sempre sull'orlo di una catastrofe. Leposizioni opposte di USA e URSS rispetto alle grandi crisi internazionali, la nascita della NATO e del Patto diVarsavia, la corsa agli armamenti e lo sviluppo di sempre più sofisticate tecnologie nucleari fecero sì che l'interopianeta si trovasse diviso tra due poli di uguale forza e potere, in una paradossale situazione di precaria ma infondo durevole stabilità: la concreta minaccia di uno scontro apocalittico tra due forze di peso analogo rese, infatti,necessarie alcune forme di cooperazione e aiutò a consolidare una linea di continua negoziazione. Con questolibro Lewis Gaddis ricostruisce nei dettagli un'epoca di grandi tensioni e di spaventosi rischi che si è conclusaimprovvisamente nel 1989, lasciando dietro di sé un mondo senza equilibrio.

1947: Mahatma Gandhi e l'indipendenza dell'India attraverso la non-violenza.

Gandhi di Pino Madero (NR)

Mahatma Gandhi: l'uomo che ha liberato l'India e ha fatto conoscere al mondo la forza della nonviolenza di Mike Nicholson (NR)

Gandhi di Maria Stella Rognoni (NR)

1948: Apartheid

“La danza del pitone” di Norman Silver (NR)Il Sudafrica degli anni '60 visto con gli occhi di Ruth, una ragazza bianca ribelle e piena di curiosità, che ha unrapporto difficile con la famigia e sta imparando a vivere le sue prime esperienze sentimentali. Ma al racconto dellefughe, dei litigi, delle feste in giardino e della scoperta dell'amore si intreccia quello di una presa di coscienza chel'incontro con Alan e Robert Gerber renderà sempre più decisa. Sarà anche grazie a loro, infatti, che Ruth silibererà a poco a poco di tutti i pregiudizi nei confronti dei neri e arriverà a conoscere una realtà diversa, quella dichi combatte contro l'apartheid sfidando le durissime leggi del Sudafrica razzista.

“Il bambino Nelson Mandela” di Viviana Mazza (NR)Questa è la storia di Rolihlahla, che nella lingua xhosa significa "colui che tira i rami dell'albero". Un grancombinaguai, insomma. E mai nome fu più azzeccato. Questa è la storia che una nonna sudafricana racconta aicinque nipoti. La storia di Rolihlahla, che correva su e giù per le colline a piedi nudi, portava il bestiame al pascoloe cavalcava gli asini. La storia di Nelson, che stava per dimenticarsi di andare a scuola proprio nel giorno degliesami, perché giocava con Mackson. La storia di Dalibhunga, "colui che promuove il dialogo", che affrontò concoraggio la cerimonia d'iniziazione, andò lontano da casa per studiare, e una volta rubò il bestiame del reggente.La storia di Rolihlahla Dalibhunga Nelson Mandela - Madiba, per il suo popolo bambino fuori dal comune chedivenne un grande uomo di pace e vinse il premio Nobel.

“Mandela: il ribelle che ha condotto la sua nazione alla libertà” di Ann Kramer (NR)La vera storia dell'infanzia rurale di Nelson Mandela e la sua elezione come primo Presidente nero del Sudafrica,che ha cambiato la storia. Per scoprire il mondo della giovinezza di Mandela, dai giochi che preferiva agli eroi diguerra amati. Una linea temporale evidenzia la vita e i successi di Mandela, collocandoli nel più ampio contestodella storia mondiale. Le illustrazioni e le mappe riportano in vita quello che Mandela ha fatto, dalle suedimostrazioni alle sue vittorie.

“La grande festa dei murales” di Norman Silver (NR)In un sobborgo di Johannesburg, famiglie di diverse etnie e religioni tentano di costruire un nuovo modello di

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convivenza dopo l'insediamento di Nelson Mandela e l'abolizione dell'apartheid. La speranza di assistere all'iniziodi una nuova era si scontra con le difficoltà economiche, i residui della mentalità razzista e il dilagare dellaviolenza. Quattro amiche trovano l'energia per ribellarsi a questa situazione. Ognuna di loro maturerà scelte moltodiverse: Reena, bianca, andrà a vivere con un artista di colore; Jay, indiana, si trasferirà alle Mauritius; Rebeccameticcia, fonderà un gruppo integralista femminile; Thulani, nera, diventerà medico.

“Aspettando la pioggia” di Sheila GordonSudafrica, il paese dell'apartheid, delle segregazioni razziali. Frikkie, bianco, figlio di proprietari terrieri, trascorre levacanze con Tengo, nero, figlio di lavoratori della fattoria. Hanno entrambi tredici anni, sono molto amici, ma i lorosogni e le loro ambizioni sono completamente diversi e li separano. Non sanno che un drammatico destino finiràun giorno per porli nuovamente l' uno di fronte all'altro.

1953: La rivoluzione cubana: Che Guevara

“Un gitano sedentario” di Alberto GranadoNel gennaio del 1952 Ernesto Guevara, allora studente di medicina, e il suo grande amico Alberto Granado, giàlaureato in biologia, partirono su una vecchia moto Norton 500 e percorsero Argentina, Cile, Perù, Colombia eVenezuela, spinti da spirito di avventura e fame di conoscenza. Quel lungo viaggio per strade impervie segnòprofondamente le loro vite e le loro scelte future: al ritorno, decisero entrambi di impegnarsi per cambiare la realtàdi miseria e sfruttamento che avevano toccato con mano in tante terre del continente sudamericano. Ernesto,rientrato in Argentina, si laureò e ripartì un anno dopo per incontrarsi con Alberto in Venezuela. Ma non arrivò maia Caracas... Durante questo secondo viaggio attraverso l'America Latina conobbe in Messico Fidel Castro e i suoicompagni rivoluzionari e si unì a loro per andare a liberare Cuba dalla dittatura di Fulgencio Batista. Alberto invecesi dedicò alla cura dei lebbrosi e alle ricerche farmacologiche. Si rividero otto anni dopo, quando Ernesto, diventatoil comandante Che Guevara, invitò l'amico nell'isola liberata. Granado la visitò, si informò sui programmi dellaRevolución e vi ritrovò l'entusiasmo dei suoi sogni giovanili. Al momento di tornare la decisione era già presa:abbandonata la cattedra di biochimica all'università di Caracas, chiuso il laboratorio clinico, venduta la casa, sitrasferì a Cuba, mettendo i suoi studi al servizio della nuova causa.

“La guerra rivoluzionaria a Cuba” di Ernesto Che GuevaraChe Guevara ripercorre gli intensi momenti della rivoluzione cubana, dallo sbarco sulle coste dell'isola neldicembre del 1956 fino alla vittoria finale del gennaio 1959. In questo libro, per la prima volta pubblicato nellaversione integrale e autorizzata dalla famiglia Guevara, il rivoluzionario argentino, con il suo stile asciutto e diretto,presenta una cronaca puntuale ed emozionante della guerriglia, descrivendo in modo vivido le fatiche della vitasulle montagne, la difficoltà di organizzare un esercito disciplinato ed efficiente, gli imprevisti, le decisioni difficili egli errori. E soprattutto esalta le qualità umane e l'eroismo dei combattenti, le battaglie e le molte vittorie chepermisero all'Esercito ribelle di entrare nella storia. La prima parte del volume contiene la versione originali dei"Passaggi della guerra rivoluzionaria" pubblicati nel 1963 con il consenso e la revisione del Che; la secondariunisce ulteriori scritti usciti successivamente.

“Ernesto Che Guevara” di Carlo BatàBiografia dell'uomo che diventò il simbolo dell'uguaglianza e della libertà dei popoli.

“Latinoamericana: un diario per un viaggio in motocicletta” di Ernesto Che GuevaraNel dicembre del 1951 due ragazzi argentini partono su una sgangherata motocicletta da Cordoba, decisi adattraversare il continente fino al Venezuela. Entrambi studenti di medicina, Ernesto Guevara de la Serna e AlbertoGranado termineranno quel lungo viaggio il 26 luglio 1952. Qualche tempo dopo l'uomo che la storia ricorderà conil soprannome di "Che", riordina i suoi appunti in un libro, che è il dettagliato resoconto delle traversie affrontate inmigliaia di chilometri. Chi scrive non è ancora il comandante Che Guevara, ma un ragazzo entusiasta, incline alleavventure picaresche e già infiammato da quella bramosia di vivere e di conoscere che lo accompagnerà in tutta lasua breve esistenza.

1960: Guerra in Vietnam e intervento degli Stati Uniti e nascita del movimento Hippy comeprotesta a favore della pace.

“Il mio Vietnam” di Peter ArnettQuesto è il diario della permanenza del giornalista australiano in Vietnam, sono riportati fedelmente, come in unacronistoria, gli avvenimenti, gli avvicendamenti politici dal 1962 fino alla caduta di Saigon del 1975.

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“Eravamo giovani in Vietnam” di Harold G. Moore e Joseph L. Galloway Il 23 ottobre del 1965, 450 soldati americani del primo battaglione del 7° Cavalleggeri vengono trasportati con glielicotteri in un piccolo spiazzo nelle valli di Ya Drang. Sono immediatamente circondati da 2000 militarinordvietnamiti. Tre giorni dopo, a poco più di due miglia di distanza, il battaglione che avrebbe potuto giungere inloro soccorso viene letteralmente fatto a pezzi. Il luogotenente Hal Moore ha un solo ordine: resistere. E un soloobiettivo: mantenere la promessa di riportare a casa tutti i suoi uomini, vivi o morti.

“Hippy: miti, musica e cultura della generazione dei figli dei fiori” di Berry MilesLa cultura Hippie (scritto anche Hippy) era in origine un movimento giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti nelcorso degli anni sessanta e si è diffuso in tutto il mondo. La parola Hippy deriva dal termine hipster, ed era statoinizialmente utilizzato per descrivere i beatnik che si erano trasferiti nel distretto di Haight-Ashbury di SanFrancisco. Queste persone avevano ereditato i valori sottoculturali della Beat generation, creando unacontrocultura con proprie comunità che ascoltavano rock psichedelico, abbracciavano la rivoluzione sessuale el'uso di stupefacenti come gli allucinogeni e la cannabis, al fine di esplorare e allargare lo stato di coscienza.Secondo La Concord Desk Enciclopedya di Time il termine deriva da Youth International Party (YIP). Per figli deifiori si intendono gli aderenti al movimento hippie caratterizzati da vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe dicolori vivi. Il loro ideale di pace e libertà è sintetizzabile in slogan quali "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" e "Fatel'amore, non la guerra", che risuonavano in maniera evidente nel periodo della guerra del Vietnam. La ricercasfrenata della totale libertà era il significato insito nel loro stile di vita. Questo movimento toccò particolarmentel'opinione pubblica, tanto da impressionare le pellicole di molti registi e da influenzare la musica popolare.

1961: Yuri Gagarin è il primo uomo nello spazio.

“La grande avventura dello spazio. La conquista della luna” di Giancarlo Masini (NR)Il libro ripercorre i momenti fondamentali che hanno portato l'uomo sulla Luna.

“Missione Luna” di Alan DyerIl più spettacolare viaggio umano descritto come mai prima Scopri come gli astronauti sono andati e tornati dallaLuna. Esplora i potenti razzi che hanno reso possibile tutto questo. Studia i progetti per realizzare una base lunareIn 80 pagine fitte di informazioni, questo volume riccamente illustrato racconta l'affascinante storia dei nostri viaggiper andare e tornare dalla Luna. Missione Luna descrive tutto ciò che bisogna sapere sulla corsa spaziale, ilProgramma Apollo, i razzi, le navicelle spaziali e i progetti per rientrare dalla Luna, il nostro vicino più prossimonello spazio.

1961: Muro di Berlino

“Il ragazzo di Berlino” di Paul Dowswell (NR)Germania, 1972. Alex Ostermann vive con la sua famiglia a Berlino Est. I genitori hanno credenziali irreprensibiliper il regime, ma lui e sua sorella Geli non sposano interamente la propaganda sovietica e si "ostinano" a vederedel buono nella cultura occidentale. Alex è affascinato dalla musica rock, ascolta di nascosto i Rolling Stones e iLed Zeppelin e ha perfino formato una piccola band con i suoi amici. Geli, sempre vestita di nero e con le suefotografie di edifici in rovina, mostra inclinazioni "decadenti". A casa, i genitori fingono di disapprovare le passionidei figli, mentre l'unica a parlare in modo critico del regime è la nonna. Alla fine, l'eccessivo "individualismo" deiragazzi, pericoloso per la "causa socialista", attira l'attenzione della Stasi, che comincia a tenerli d'occhio. Quandole pressioni diventano insopportabili, la famiglia Ostermann riesce a fuggire dalla Ddr, ma a un prezzo che Alex eGeli non sono disposti a pagare.

“Al di qua del muro: Berlino Est 1989” di Vanna Vannuccini (NR)Vanna Vannuccini racconta la storia di un gruppo di ragazzi (di circa 12-13 anni) di Berlino Est nel periodo che vada pochi mesi prima della caduta del Muro alla riunificazione della Germania. I ragazzi frequentano una scuola aridosso del Muro, presenza quotidiana nella loro vita. Ma qual è la quotidianità nella Germania dell'Est? In che cosaè diversa da quella dei loro coetanei che si trovano a pochi metri al di là del Muro? Che cosa succede nell'autunnodel 1989? La loro vita sarà la stessa? Tante domande, tante risposte diceva Bertolt Brecht. E questo racconto, chemescola la storia contemporanea con la storia quotidiana è capace, per l'appunto, di rispondere. Torniamo tutti aimesi decisivi che ci hanno fatto più consapevoli e forse più ricchi di futuro.

1969: Rivoluzione Culturale in Cina: Mao Tse-Tung.

“Il fazzoletto rosso: Memorie della rivoluzione culturale” di Ji-li Jiang (NR)La vicenda, autobiografica, si svolge a Shangai alla fine degli anni '60, quando in Cina era in pieno svolgimento la

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Rivoluzione Culturale di Mao e Ji-Li era adolescente. Vi si trovano i fatti storici ma soprattutto un interessantissimospaccato della situazione politica, sociale, culturale ed economica di quel grande paese, vista con gli occhi di unaragazzina la quale, come tutti i giovani, di tutti i paesi e di tutte le epoche, è entusiasta dei cambiamenti chesembrano mettere in secondo piano gli adulti. Alla fine, però, Ji-Li imparerà a ragionare da sola …

“Mao Zedong” di Enrico FardellaBiografia dell'uomo che impersonificò l'anima ingenua e violenta del comunismo cinese

“Il vento nella torre” di Han SuyinQuesto libro prende avvio dal 1949, quando il Partito comunista cinese e l'Esercito rosso chiusero le pagine epichedella Lunga Marcia e della resistenza vittoriosa e si aprirono le pagine della gestione del potere da parte dei nuovileader: tra essi, Mao, fautore di una nuova "via" al comunismo. Nel 1949 tutto è da costruire e tutto è da fare: lariforma agraria, l\'industrializzazione del paese, la nuova legge sul matrimonio, la riforma scolastica, quellasanitaria. I compiti sono immensi e diverse le soluzioni che si prospettano sia a livello ideologico sia nella prassi.All'interno del partito si evidenziano immediatamente due linee, una rossa e una nera, una rivoluzionaria e unarevisionista, che caratterizzeranno la vita politica cinese dalla fondazione della Repubblica popolare a oggi.

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Geografia

Medio oriente

“Uri e Sami” di Dalia B.Y. Cohen (NR)Durante una gita scolastica, il ragazzo ebreo Uri si smarrisce nei boschi. Trovato riparo per la notte in una grotta,incontra il coetaneo arabo Sami. Dopo un'iniziale diffidenza, Sami accetta l'offerta di cibo e metà della coperta cheUri gli offre. Nei giorni seguenti i due fanno vita selvaggia, esplorando i dintorni e andando a pesca insieme.Quando Uri viene ferito da una lupa, Sami lo accompagna in un villaggio arabo per farlo curare di nascosto da unamico medico. Una volta ristabilito, lo riaccompagna in territorio ebraico. Nel frattempo rivela al nuovo amico ancheil suo segreto: la notte in cui lo ha incontrato in una grotta, Sami aveva appuntamento con dei terroristi arabi. D'orain poi però si impegnerà soltanto per la pace.

“Se provi a contare le stelle” di Daniella Carmi (NR)Samir è un bambino palestinese: vive nei territori occupati e ha perso il fratellino Fadi, ucciso dai soldati israeliani.Quando gli dicono che dev'essere ricoverato in un ospedale "nemico" per un'operazione al ginocchio, farebbequalsiasi cosa pur di evitarlo, ma non ha scelta. In ospedale si troverà circondato da bambini della sua età, tuttiebrei: Miki, che è stata picchiata dal padre, Ludmilla, una ragazzina russa bella come una principessa, che si rifiutadi mangiare, Zachi, irrequieto e impertinente, e soprattutto Jonathan, appassionato di astronomia. Sarà lui asvelargli un mondo diverso, fatto di pianeti e di galassie da esplorare, e gli farà capire che la guerra non puòimpedire che due bambini diventino amici.

“Quand'ero soldato” di Valérie Zenatti (NR)Avere diciotto anni in Israele significa dare i successivi due anni della propria vita al Paese, alla sua difesa, alla suasopravvivenza. Diventare una recluta. Portare l'uniforme. Svegliarsi alle quattro e mezza di mattina. Lavare i piattidi settanta persone. Obbedire alle consegne. Imparare a maneggiare le armi. Sapere la storia e la geografia deiPaesi vicini e nemici. I linguaggi in codice dei piloti nemici. E rischiare la pelle. Che tu sia un ragazzo o unaragazza. Anche quando sei piccola e minuta e gli altri ti chiamano "pomodorino".

“L'esclusa “ di Nava Semel (NR)È il 1958 e siamo a Tel Aviv, dove Gershona, dodici anni, è nata e vive. La ragazzina continua a interrogarsi suimolti silenzi che sembrano circondarla: sua madre è sopravvissuta all'internamento in un lager, ma non ne vuoleparlare; il nonno paterno se n'è andato in America trentacinque anni prima, abbandonando moglie e figlio, e non sisa bene perché; e anche Nimod, suo coetaneo e migliore amico, nasconde un segreto. Ma il nonno ritornadall'America e con lui Gershona riesce pian piano a ricostruire la storia della sua famiglia, a capire e a sentirsimeno esclusa.

“Un piccolo pezzo di terra” di Elizabeth Laird (NR)Karim Aboudi ha dodici anni e vive a Ramallah, in Palestina. La città è occupata dai soldati israeliani che hannoimposto il coprifuoco, la sua scuola è distrutta dai carri armati, la fattoria dei suoi genitori occupata dagli invasori.Karim sogna di inventare un acido che sciolga i carri armati del nemico. Ma lui e i suoi amici hanno sogni daragazzini e vorrebbero trovare un pezzo di terra al riparo dai soldati israeliani dove giocare a pallone. Coinvoltinell'Intifada, protagonisti di una realtà inimmaginabile, Karim e i suoi amici diventano grandi confrontandosi con larabbia, l'odio, l'umiliazione a cui oppongono l'amicizia, il coraggio e la dignità.

“Sognando Palestina” di Randa Ghazy (NR)Si può vivere una vita normale, sorridere, scherzare, quando ogni giorno potrebbe essere l'ultimo? La guerra, laviolenza, la paura nella Palestina dei nostri giorni. Ma anche le risate, l'amore, l'amicizia.

Asia

“Il destino di Chandra” di Frances Mary Hendry (NR)I costumi indiani prevedono che le ragazze si sposino molto giovani e che non siano loro a scegliersi il marito,anche se ormai il matrimonio tra minorenni è proibito: è quel che accade a Chandra, che a soli undici anni si ritrovasposata a uno sconosciuto cugino sedicenne per decisione della sua famiglia. Ma Chandra non accetta il destinoche le è imposto, e decide di fuggire per rivendicare il proprio diritto alla libertà di vita e di scelte.

“Cenerentola a Kabul” di Rukhsana Khan (NR)Afghanistan, dopo la caduta del regime talebano. Jameela ha undici anni, vive in un villaggio poverissimo, non è

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mai andata a scuola ma ha sempre desiderato farlo. Quando la mamma muore, suo padre decide di trasferirsi aKabul in cerca di fortuna. Incapace di guadagnarsi da vivere, si risposa con una vedova benestante e senza cuore.Jameela è costretta a lavorare duramente in casa, senza mai essere accettata, fino al giorno in cui per volere dellamatrigna viene abbandonata al mercato. Da lì Jameela finisce in orfanotrofio, ma è una ragazzina forte e non silascia abbattere; sua madre le ha donato principi saldi grazie ai quali riesce ad affrontare le difficoltà. Comedesiderava, impara a leggere e a scrivere, e studia con impegno perché sa ciò che vuole: un futuro diindipendenza, la stima di sé, il rispetto degli altri.

“La trilogia del burqa” di Deborah Ellis (NR)Questo volume raccoglie i romanzi "Sotto il burqa", "Il viaggio di Parvana" e "Città di fango", ambientatinell'Afghanistan dei talebani lacerato da una guerra che ha portato violenza e miseria in un paese già stremato: ilviaggio di Parvana e della sua amica Shauzia per ritrovare le persone che amano, per non perdere la speranza,per continuare a credere nel futuro.

“Storia di Iqbal” di Francesco D'Adamo (NR)La storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta controlo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria, in cambio del prestito di26 dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall'alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizionidisumane, come milioni di altri bambini nei paesi più poveri del mondo, Iqbal troverà la forza di ribellarsi, di fararrestare il suo padrone, di denunciare la "mafia dei tappeti", contribuendo alla liberazione di centinaia di altripiccoli schiavi.

“Il fazzoletto rosso: Memorie della rivoluzione culturale” di Ji-li Jiang (NR)La vicenda, autobiografica, si svolge a Shangai alla fine degli anni '60, quando in Cina era in pieno svolgimento laRivoluzione Culturale di Mao e Ji-Li era adolescente. Vi si trovano i fatti storici ma soprattutto un interessantissimospaccato della situazione politica, sociale, culturale ed economica di quel grande paese, vista con gli occhi di unaragazzina la quale, come tutti i giovani, di tutti i paesi e di tutte le epoche, è entusiasta dei cambiamenti chesembrano mettere in secondo piano gli adulti. Alla fine, però, Ji-Li imparerà a ragionare da sola …

“Lettera dalla Cina” di Guy Dessureault (NR)Che cosa hanno in comune Catherine, una ragazzina canadese di quattordici anni, e Tsung Fei, una donna cinesegravemente malata? Forse nulla, e forse tutto. Una lettera inattesa, proveniente dalla Cina, spinge Catherine adavventurarsi in un viaggio dall'altra parte del mondo alla ricerca delle proprie origini. Scoprirà una Cina sospesa trapassato e presente, dove hamburger, Coca Cola e musica rock convivono con tradizioni, abitudini di vita, sapori ecostumi dei suoi avi.

“Il cacciatore di aquiloni” di Khaled HosseiniSi dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarloquando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata persempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonatainattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, pertrovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono soloi fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sonoinvisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.

America centrale / meridionale

“La casa degli spiriti” di Isabel AllendeUna saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, neiracconti delle donne di una importante e stravagante famiglia. Un grande affresco che per fascino ed emozione puòricordare al lettore, nell'ambito della narrativa sudamericana.

America settentrionale

“Una passeggiata nei boschi” di Bill BrysonL'Appalachian Trail: un sentiero di 3.400 chilometri che si snoda attraverso 14 Stati americani, dalla Georgia alMaine. Il sogno di tutti gli amanti della natura e dell'avventura. Ed è proprio in cerca di avventura che, all'età di 44anni, Bill Bryson, in compagnia dell'amico Stephen Katz, si cimenta nell'impresa di percorrere a piedi il leggendariosentiero, senza la minima cognizione delle elementari norme di sopravvivenza nella natura selvaggia. L'avventuradei due cittadini si svolge all'insegna di una divertita incoscienza tra bufere di neve, nugoli di insetti, incontri con gli

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animali selvatici e con una sorprendente varietà di individui.

“America perduta. In viaggio attraverso gli Usa” di Bill BrysonLa storia di un viaggio nell'altra America, quella delle piccole città in cui la vita è rimasta ferma agli anni Cinquanta,il racconto dolce e amaro di un americano che, dopo aver vissuto dieci anni in Inghilterra, ha voluto realizzare unviaggio di scoperta, tornando nei luoghi magici della sua fanciullezza. Bryson è tornato a casa, con la vecchiaChevrolet della madre ha coperto un percorso di 22.500 chilometri, attraverso 38 stati, viaggiando quasi sempre sustrade secondarie, da una cittadina all'altra. Ha così visto quasi tutto ciò che aveva previsto e moltissimo di ciò chenon aveva programmato.

“La sfida di Lizzie” di Rhea Beth Ross (NR)Stati Uniti, inizio '900: Lizzie è l'unica figlia femmina di una famiglia molto conservatrice e decide di dimostrare aisuoi tre fratelli che le donne non sono affatto creature inferiori, deboli e sprovvedute, ma anzi sanno cavarselaanche meglio di un maschio. Iniziano per lei avventure di ogni giorno, anche molto rischiose, tra fughe, incendi,travestimenti e persino un delitto di cui è testimone.

“L'estate del soldato tedesco” di Bette Greene (NR)Unica famiglia ebrea di un piccolo paese nel Sud degli Stati Uniti al tempo della seconda guerra mondiale, PattyBerger si ritrova a fare conoscenza con un soldato tedesco destinato ad un campo di prigionia. Si ritrova così a 12anni innamorata di un poco più che ragazzo scappato dalla prigione. Lo aiuterà a nascondersi ma la sua vitaresterà profondamente segnata. Sia fisicamente che psicologicamente. Durante la lunga estate vissuta accanto al"nemico" la ragazza imparerà il valore della tolleranza, dell'amicizia e della fratellanza.

“Generazione confusa” di Tanuja Desai Hidier (NR)Dimple è figlia di indiani immigrati in America e, non solo per questo, è confusa. Che senso ha sfuggire a unmatrimonio combinato e poi innamorarsi del promesso sposo? Rifiutare le tradizioni e poi andarle a cercare?Idealizzare un'amica e poi sfidarla in amore? Una storia ironica e appassionante sulla difficoltà di essere se stessi,sul perdersi e trovarsi, sul perdere e trovare l'amore, l'amicizia , la propria cultura.

“Tracce” di Gary Paulsen (NR)I miti e le contraddizioni dell'America, gli scenari e i suoni della provincia, le strade e i volti della miseria, l'atmosferaartificiosa del successo e lo spettro di guerre impossibili da dimenticare: questo è lo sfondo, ma Sue, Laura, Davide Peter non intendono percorrere le vie già stabilite da qualcun altro; vogliono scegliersi il cammino, giocarsi la vitain proprio. Non si conoscono, appartengono a mondi lontani, eppure tutti hanno deciso di osare, di sfidarel'incognito, di essere donne e uomini liberi. Stranamente, per loro il futuro è un susseguirsi di tracce.

“Kira-kira” di Cynthia Kadohata (NR)Kira-kira, "scintillante", è la prima parola che Lynn Takeshima ha insegnato alla sorellina Katie, quando da piccolesi sdraiavano nella strada deserta a guardare le stelle. Katie ha un'adorazione per Lynn, che sa trasformare unascatola di fazzoletti di carta in uno stormo di farfalle, ma anche spiegare perché, nella Georgia razzista degli anni'50, non tutti i bambini vogliono giocare con chi ha gli occhi a mandorla. E quando Katie si ritroverà sola, kira-kiradovrà risplendere come non mai.

“Lacey dei Caraibi” di Merle Hodge (NR)Anche se suo padre non si è mai curato di lei, lacey è cresciuta in una grande famiglia affettuosa, governata dauna nonna straordinaria. Ma ora che è stata ammessa alla scuola superiore il padre ricompare e la porta a viverecon sè in città, orgoglioso di quella ragazzina che sembra destinata a salire nella scala sociale. E per Laceycambia tutto: una bella casa, vestiti nuovi e soprattutto la scuola, unica speranza di un fututo per chi, come lei ecome la sua amica Anjanee, è povera, di colore e per di più donna. La nuova vita, però, si rivela tutt'altro che facile,e Lacey si ribella a modo suo... Una storia semplice, tenera e drammatica che ha il colore e i profumi di Trinidad,isola dei Caraibi in cui razze, culture e tradizioni si mescolano.

“La scuola indiana” di Gloria Whelan (NR)Lucy, rimasta orfana, deve andare a vivere con zio Edward e la moglie Emma. nella casa-scuola degli zii, dove iragazzi indiani vengono educati a dimenticare le tradizioni e la lingua della loro tribù, la vita di Lucy saràmalinconica e grigia. L'unica che riesce a tener testa alla terribile zia Emma è Corvo, una fiera ragazza indiana chenon rinuncia a essere se stessa e fugge dalla scuola per vivere libera nel bosco. ma fa freddo e Lucy teme chel'amica non riesca a superare l'inverno… Una storia di coraggio ed amicizia.

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“La capanna dello zio Tom” di Harriet B. Stowe (NR)Arthur Shelby, possidente gentile di una grande piantagione in America ma debole, decide di vendere il vecchio zioTom, generoso, gentile schiavo nero a cui è molto affezzionato, a Haley, feroce mercante di schiavi. Tom accetta ilsuo destino. In viaggio sul fiume con Haley, salva una bambina caduta in acqua, e il padre della piccola lo comperaper gratitudine: ne farà il suo cocchiere. Forse per Tom si schiude la promessa di un avvenire migliore.

Africa

“Diario africano” di Bill BrysonNel settembre 2002 Bill Bryson accetta un invito da un'organizzazione umanitaria e decide di intraprendere unviaggio attraverso il Kenya. In "Diario africano" raccoglie le impressioni, le inevitabili disavventure, gli incontri conogni possibile tipo di essere vivente: dagli studenti di una scuola kenyota ai serpenti velenosi.

“Un lungo cammino per l'acqua” di Linda S. Park (NR)2008: Nya è una ragazzina, ma deve fare un lungo cammino sotto il sole per raggiungere un pozzo d'acqua pulita.1985: Salva ha undici anni e vive in pieno la tragedia della guerra civile sudanese. Separato dalla famiglia, ilragazzo raggiunge fortunosamente il campo profughi in Etiopia. Ma anche l'Etiopia è al collasso e di punto inbianco il campo chiude. Salva, ormai diciassettenne, si mette alla guida di un gruppo di centocinquanta ragazzi.Insieme marciano verso il Kenya, che raggiungono dopo un anno e mezzo, sopravvivendo alla fame, alla sete eagli attacchi degli animali feroci. Adottato da una famiglia americana, Salva si integra e studia al college, fino aquando non scopre che i suoi parenti sono sopravvissuti e decide di fare qualcosa per il suo paese martoriato,raccogliendo fondi per costruire pozzi d'acqua nelle zone più remote, come nel villaggio di Nya.

“La canzone di Be” di Lesly Beake (NR)Questo racconto si svolge a nord della Namibia, vicino al deserto del Kalahari, dove vivono gli Ju, che noichiamiamo Boscimani: un popolo nomade di cacciatori, messi a dura prova dall’incontro con i bianchi e con la lorocultura. Be e sua madre Aia sono appunto boscimane, fra le ultime a vivere secondo le tradizioni della loro gente,in un villaggio dove la solidarietà e il calore degli altri le avvolgono e le accompagnano. Ma presto sarannocostrette ad abbandonarlo, chiamate dal vecchio papà di Aia che lavora nella tenuta di un bianco, e per Becomincerà una vita tra ombra e luce, piena di solitudine, di misteri e di domande.

“Aspettando la pioggia” di Sheila Gordon (NR)Sudafrica, il paese dell'apartheid, delle segregazioni razziali. Frikkie, bianco, figlio di proprietari terrieri, trascorre levacanze con Tengo, nero, figlio di lavoratori della fattoria. Hanno entrambi tredici anni, sono molto amici, ma i lorosogni e le loro ambizioni sono completamente diversi e li separano. Non sanno che un drammatico destino finiràun giorno per porli nuovamente l' uno di fronte all'altro.

“Chi ha mai sentito russare una banana?” di Paul Bakolo Ngoi (NR)Se le banane sapessero parlare, che cosa potrebbero dirci? Furmi, dodici anni passati a cavarsela in un Paesedifficile come il Congo, sta per scoprirlo. Tornando dal lavoro, una sera scopre che nel suo zainetto è finita unabanana. Come può essere successo? Lui non è un ladro, ma se lo scoprono rischia di essere licenziato. Lesorprese però sono tutt'altro che finite. La banana infatti parla, discute, si arrabbia. Ha persino un nome: Justine.E fa capire a Furmi molte cose sui ragazzi, sull'Africa, sulla vita.

“L'egiziana” di Gill Harvey (NR)La storia di una giovane donna e del suo coraggioso riscatto tra i paesaggi dorati dell'antico Egitto. La misteriosa eaffascinante Meryt si ritrova a tredici anni orfana e affidata a uno zio e alla sua odiosa famiglia che non la ama.Come lei non ama Ramose, il tagliatore di pietre cui gli zii vorrebbero darla in sposa. Meryt sogna di essere liberadi scegliere, proprio come la sua amica Dedi, innamorata di un ragazzo che nessuno le ha imposto. Ma quando,accusata di aver lanciato una maledizione sul cugino Baki, Meryt verrà cacciata di casa, si troverà invischiata in unignobile complotto.

“La danza del pitone” di Norman Silver (NR)Il Sudafrica degli anni '60 visto con gli occhi di Ruth, una ragazza bianca ribelle e piena di curiosità, che ha unrapporto difficile con la famigia e sta imparando a vivere le sue prime esperienze sentimentali. Ma al racconto dellefughe, dei litigi, delle feste in giardino e della scoperta dell'amore si intreccia quello di una presa di coscienza chel'incontro con Alan e Robert Gerber renderà sempre più decisa. Sarà anche grazie a loro, infatti, che Ruth silibererà a poco a poco di tutti i pregiudizi nei confronti dei neri e arriverà a conoscere una realtà diversa, quella dichi combatte contro l'apartheid sfidando le durissime leggi del Sudafrica razzista.

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“Juma. Il bambino che voleva lavorare” di Enrico VecchiJuma ha solo dieci anni, ma non gli è più consentito di essere un bambino. La carestia colpisce il suo villaggio:l'unica speranza è partire per Nairobi in cerca di un lavoro. A fargli compagnia solo Lisca di Pesce, un canerandagio che gli salva la vita, e il suo vecchio amico Nelson. Finché non trova un portafogli... Un mondo di fame epovertà attraverso lo sguardo ottimista di un bambino che non si arrende mai e che rivendica con tenacia il suodiritto a lavorare per vivere.

“Il ragazzo che abitava il mio giardino” di Linzi Glass (NR)Un terribile segreto si cela dietro alla scomparsa di Sarah, un segreto che Emily non può confidare a nessuno.Sudafrica, 1966, un anno speciale per Emily, una primavera che segnerà per sempre la sua vita. Lontana dalle urladei genitori sempre in lite tra loro, vicina solo alla sorella e a Buza, il fedele servitore e amico nero. Quando unafamiglia di nomadi verrà ad abitare nel suo giardino, Emily si scoprirà protagonista di un dramma di passioni e diaffetti. Ma qualcosa comincerà finalmente a cambiare.

“La grande festa dei murales” di Norman Silver (NR)In un sobborgo di Johannesburg, famiglie di diverse etnie e religioni tentano di costruire un nuovo modello diconvivenza dopo l'insediamento di Nelson Mandela e l'abolizione dell'apartheid. La speranza di assistere all'iniziodi una nuova era si scontra con le difficoltà economiche, i residui della mentalità razzista e il dilagare dellaviolenza. Quattro amiche trovano l'energia per ribellarsi a questa situazione. Ognuna di loro maturerà scelte moltodiverse: Reena, bianca, andrà a vivere con un artista di colore; Jay, indiana, si trasferirà alle Mauritius; Rebeccameticcia, fonderà un gruppo integralista femminile; Thulani, nera, diventerà medico.

Oceania

“In un paese bruciato dal sole” di Bill BrysonArmato di taccuino e di una dose inesauribile di entusiasmo, ironia e curiosità, Bryson ha attraversato in trenol'interno desertico dell'Australia, da Sidney a Perth, lungo la leggendaria Indian Pacific, con i suoi 468 chilometri diestensione. Ha guidato nelle città e lungo le strade costiere, ha camminato nei parchi e navigato su fiumi e tratti dimare, ha incontrato nostalgici hippy e vecchie signore strampalate.

“Sono musulmana” di Randa Abdel-FattahAmal ha sedici anni e vive in Australia. Adora fare shopping, ha un debole per "Friends" e quando non ha niente damettersi si fa prendere dal panico. Amal è musulmana. Ha deciso di indossare a tempo pieno il hijab, il veloislamico che copre i capelli, e non sarà un gioco da ragazzi. Perché dovrà vedersela con la direttrice e i professoridella scuola e convincere i compagni di classe che nessuno l'ha costretta con la forza. Di certo Tia Tamos, l'odiosadel terzo anno, se ne uscirà con una delle sue solite cattiverie. Ma soprattutto Adam... Che cosa dirà Adam?

“Terza generazione” di Melina Marchetta (NR)Josephine, 17 anni, figlia di una donna non sposata, di origine siciliana, si sente intrappolata fra due dimensioni,quella australiana e quella italiana, anzi siciliana. Frequenta l'ultimo anno delle superiori di un istituto cattolico perricchi grazie a una borsa di studio in cui le differenze sociali e culturali contano moltissimo sotto una patinasuperficiale di antirazzismo politically correct. Josie vorrebbe far parte di questo mondo, perché non vorrebbe chead accettarla fossero solo i perdenti. D'altra parte, nella sua famiglia e nella sua comunità c'è sempre qualcosa chenon va detto né fatto da una "brava ragazza" italiana che un giorno dovrà conquistarsi un marito. Quandoricompare il padre, ora affermato avvocato, la storia subisce un'improvvisa accelerazione.

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Temi d'attualità

“La ragazza dell'Est” di Fulvia Degl'Innocenti (NR)Lilia è caduta in brutte mani e Roberto, forte della sua adolescenza e dell'aiuto del padre, tenta di tirarla fuori daiguai. Una storia importante su un tema attuale. Roberto incontra Lilia sul treno, è così bella da far pensare a unangelo. Ha uno strano accento, è straniera, forse dell'Est. Alla stazione la ragazza - così come era apparsa -scompare, lasciando dietro di sé un libro, un biglietto della lotteria e l'impressione di aver lanciato, con i suoi occhiazzurri, una richiesta d'aiuto. Roberto inizia ad indagare e si ritrova di notte per le strade di Milano, dove ci sonoragazze sperdute e lupi neri che le insidiano. È troppo tardi per tornare indietro. Sarà il padre, il grande inviato diguerra così assente dalla vita del figlio, che aiuterà Roberto a salvare Lilia...

“Io come te” di Paola Capriolo (NR)Trovare un uomo addormentato nel parco, cospargerlo di benzina e dargli fuoco sembra un modo eccitante diconcludere la serata a un gruppo di giovani teppisti; ma c'è un altro ragazzo, Luca, che non fa parte del branco eha assistito con orrore alla scena, senza osare intervenire. Il senso di colpa non gli dà tregua: va a trovare l'uomoin ospedale e scopre che è un cingalese di nome Rajiva, e vende rose agli angoli delle strade; ora che èimmobilizzato a letto, in gravi condizioni, la sua famiglia è condannata a patire la fame. Luca prende una decisionecoraggiosa: andrà lui a vendere le rose al posto di Rajiva, travestito da immigrato. È l'inizio di una spiazzanteavventura che lo costringe ad abbandonare le sue abitudini di ragazzo di buona famiglia per vedere il mondodall'altra parte, quella degli ultimi, degli esclusi, sperimentando sulla propria pelle umiliazioni, intolleranza erazzismo. A poco a poco, mentre la sua amicizia con Rajiva si approfondisce, Luca impara a sentire quel vincolo disolidarietà e appartenenza reciproca che lega tra loro tutti gli esseri e al quale diamo il nome di "compassione".

“Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” di Fabio GedaUn ragazzino rumeno di tredici anni immigrato clandestinamente in Italia abita a casa di un ambiguo architettoassieme a un'amica. Tex Willer è il suo eroe. Quando un giorno l'architetto tenta di abusare di lui, il ragazzino locolpisce con un pugno e scappa. Decide allora di mettersi sulle tracce del nonno, che gira l'Europa con unacompagnia di artisti di strada e che gli scrive con regolarità, ogni ultima domenica del mese, lettere scritte in unalingua molto particolare. Il ragazzo inizia così un viaggio che, in compagnia di una schiera sempre più grande dinuovi amici, lo porterà prima a Berlino, poi in Francia e infine a Madrid, alla vigilia della strage alla stazioneferroviaria del marzo 2004.

“Storia di Ismael che ha attraversato il mare” di Francesco D'Adamo (NR)Ismael fa il pescatore lungo le coste del Nord Africa, a pochi chilometri dalla tanto vagheggiata "Talia". Il mare èparte integrante della sua vita, fonte di sostentamento e simbolo di appartenenza insieme; ma quando il mare,all'improvviso, gli strappa il padre, a Ismael non resta altro che abbandonare tutto quello che conosce e che gli ècaro, e intraprendere un viaggio disperato, alla ricerca di fortuna e di un luogo che possa veramente chiamarecasa.

“Ragazzi di camorra” di Pina Varriale (NR)Antonio ha dodici anni e a Scampia, il quartiere dove vive, sono già abbastanza: è il momento di entrare nellacriminalità organizzata. Ma, se a Scampia tutto questo è normale, Antonio spera ancora in un'altra vita.

“Il bambino della spiaggia” di Emiliano Sbaraglia (NR)Nasce da un'esperienza di vita vera questo nuovo romanzo di Emiliano Sbaraglia, un giovane insegnante precarioche ha deciso di lasciare l'Italia dopo che la riforma Gelmini ha tagliato le cattedre per migliaia di docenti, e ditrascorrere alcuni mesi a sud di Dakar, come insegnante di francese in un piccolo villaggio che va avanti grazie achi, come Emiliano, mette a disposizione le proprie competenze. La giornata è scandita dai pasti, che siconsumano tutti insieme, mangiando tutti nello stesso piatto, non importa in quanti si è; la mattina i volontari vannoin spiaggia a cercare i bimbi che si aggirano per il mercato del pesce e non sono iscritti alla scuola pubblica, magariprovando a parlare con i loro genitori, se li hanno, oppure si ritrovano a scuola per organizzare le attività delpomeriggio. Dopo pranzo cominciano i corsi, come quelli di francese e di informatica, di lettura e di teatro, canto edisegno. Più tardi, alla fine dell'attività, si torna tutti in spiaggia, educatori e bambini, responsabili e direttore: moltigiocano a pallone finché il sole non scompare all'orizzonte, e viene l'ora di cenare, mentre da un televisore nellamensa il presidente parla alla sua nazione in un francese approssimativo.

“Il viaggio della speranza” di Patrizia Marzocchi (NR)Jasmine ha una speranza: riabbracciare il padre che vive in Italia e fermarsi a Bologna per studiare e diventare unmedico. Ma la speranza è solo un sogno remoto, perché Jasmine è una ragazza marocchina che a tredici annirimane orfana di madre e viene costretta dallo zio a lavorare in uno stabilimento tessile, come tutte le sue coetanee

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più povere, finché non le sarà trovato un marito e le verrà imposto il matrimonio. Eppure, nella disperazioneJasmine trova il coraggio di ribellarsi, e fugge, fugge dal suo destino già scritto per raggiungere l'Italia, per ritrovarequel padre che nessuno vuole dirle perché non sia mai tornato a casa, per affermare la propria libertà. Il suo è unviaggio avventuroso e difficile, attraverso il deserto e il mare, contro i pregiudizi della sua gente e anche di quellache incontrerà una volta arrivata in Italia. Ma ci sarà sempre qualcuno disposto ad aiutarla, e le lettere che sctive alsuo amico di penna italiano, forse, non saranno solo un mezzo per sfogare la propria angoscia e per restareattaccata a quella fievole speranza.

Razzismo / Integrazione

Razzismo

“Il buio oltre la siepe” di Harper LeeIn una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficiodi un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmentecondannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, lafiglia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso,testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nelsuo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti,le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale.

“Io come te” di Paola Capriolo (NR)Trovare un uomo addormentato nel parco, cospargerlo di benzina e dargli fuoco sembra un modo eccitante diconcludere la serata a un gruppo di giovani teppisti; ma c'è un altro ragazzo, Luca, che non fa parte del branco eha assistito con orrore alla scena, senza osare intervenire. Il senso di colpa non gli dà tregua: va a trovare l'uomoin ospedale e scopre che è un cingalese di nome Rajiva, e vende rose agli angoli delle strade; ora che èimmobilizzato a letto, in gravi condizioni, la sua famiglia è condannata a patire la fame. Luca prende una decisionecoraggiosa: andrà lui a vendere le rose al posto di Rajiva, travestito da immigrato. È l'inizio di una spiazzanteavventura che lo costringe ad abbandonare le sue abitudini di ragazzo di buona famiglia per vedere il mondodall'altra parte, quella degli ultimi, degli esclusi, sperimentando sulla propria pelle umiliazioni, intolleranza erazzismo. A poco a poco, mentre la sua amicizia con Rajiva si approfondisce, Luca impara a sentire quel vincolo disolidarietà e appartenenza reciproca che lega tra loro tutti gli esseri e al quale diamo il nome di "compassione".

“Perché mai è diversa questa sera?” di Silvia Roncaglia (NR)Sara rievoca e racconta l'incontro con Dylan, che chiama così per la straordinaria somiglianza con l'eroe deifumetti, Dylan Dog, e che inaspettatamente, coronando i suoi sogni più arditi, sceglierà proprio lei e diventerà il suoragazzo. Sara racconta un amore e un anno di vita che si snoda tra la scuola e un'amica del cuore, tra il difficilerapporto con i genitori, la fiducia in un vecchio zio e un'imprevista gita a Parigi. E specialmente e sempre, al centrodi tutto, la relazione con Dylan, nascosta in famiglia per evitare il controllo della madre apprensiva e tormentatache ancora risente di un passato tragico. Ma il ragazzo che Sara considerava così speciale comincerà a mostrareaspetti contraddittori e inquietanti, facendo emergere pian piano le ambiguità di una personalità complessa epericolosa... Sara non sa di essere figlia di madre ebrea, un segreto che le è stato tenuto nascosto per tanti anni;sarà Dylan a scoprirlo e ferirla, causandole tanto dolore. "Perché mai è diversa questa sera?" è la prima delledomande che si pongono durante le sere di Pesach, quando viene letta l'Haggadah che narra le vicende degliebrei durante la schiavitù in Egitto e la seguente liberazione.

“La danza del pitone” di Norman Silver (NR)Il Sudafrica degli anni '60 visto con gli occhi di Ruth, una ragazza bianca ribelle e piena di curiosità, che ha unrapporto difficile con la famigia e sta imparando a vivere le sue prime esperienze sentimentali. Ma al racconto dellefughe, dei litigi, delle feste in giardino e della scoperta dell'amore si intreccia quello di una presa di coscienza chel'incontro con Alan e Robert Gerber renderà sempre più decisa. Sarà anche grazie a loro, infatti, che Ruth silibererà a poco a poco di tutti i pregiudizi nei confronti dei neri e arriverà a conoscere una realtà diversa, quella dichi combatte contro l'apartheid sfidando le durissime leggi del Sudafrica razzista.

“Aspettando la pioggia” di Sheila Gordon (NR)Sudafrica, il paese dell'apartheid, delle segregazioni razziali. Frikkie, bianco, figlio di proprietari terrieri, trascorre levacanze con Tengo, nero, figlio di lavoratori della fattoria. Hanno entrambi tredici anni, sono molto amici, ma i lorosogni e le loro ambizioni sono completamente diversi e li separano. Non sanno che un drammatico destino finiràun giorno per porli nuovamente l' uno di fronte all'altro.

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“Kira-kira” di Cynthia Kadohata (NR)Kira-kira, "scintillante", è la prima parola che Lynn Takeshima ha insegnato alla sorellina Katie, quando da piccole sisdraiavano nella strada deserta a guardare le stelle. Katie ha un'adorazione per Lynn, che sa trasformare una scatoladi fazzoletti di carta in uno stormo di farfalle, ma anche spiegare perché, nella Georgia razzista degli anni '50, non tuttii bambini vogliono giocare con chi ha gli occhi a mandorla. E quando Katie si ritroverà sola, kira-kira dovrà risplenderecome non mai.

Convivenza e integrazione

“Oggi mi sa che muoio” di Jole Severi Silvestrini (NR)Pietro ha diciotto anni, una famiglia benestante, maglioni puliti, la macchina del papà da usare quando serve. Lasua città è quella dei quartieri centrali, delle settimane bianche, delle serate con gli amici. Jasmina ha quindici anni,una famiglia che vive di espedienti. La sua Roma è quella del quartiere popolare di Tor Bella Monaca. Ed è qui chei due ragazzi si incontrano, in un centro di volontariato che assiste la gente del quartiere, indipendentemente dalleorigini o dal colore della pelle. Pietro si ritrova a condurre un piccolo laboratorio di scrittura per bambini insieme aJasmina. E di lei si innamora perdutamente. I loro mondi sono lontani, paiono inconciliabili. I contrasti tra lefamiglie, così diverse, e tra le rispettive comunità, costringono i due ragazzi a vivere clandestinamente la loropassione.

“Cècile. Il futuro è per tutti” di Marie Aude Murail (NR)Cécile Barrois ha 22 anni, una laurea, con abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria e il suo primo lavoro:una prima presso la scuola elementare Louis-Guilloux a Parigi. Si realizza così il suo sogno, fin da quando erabambina: diventare maestra. A scuola ci sono anche molti alunni, tutti fratelli e cugini, originari della Costa d’Avorio,e appartenenti a una famiglia un tempo facoltosa e molto in vista nel paese, fuggita dopo un colpo di stato. Igenitori dei bambini francesi e le insegnanti non vedono di buon occhio i “neri”, ma sanno che la loro presenza èindispensabile perché la scuola non chiuda per numero insufficiente di allievi. Tra problemi di insegnamento e dicuore, la vicenda si complica quando la domanda di asilo della famiglia Baoulé viene respinta per “mancanza didocumentazione”. La conclusione è una vera sorpresa e cela un mistero che solo le forze unite di più persone,coinvolte dalla giovane insegnante, possono svelare.

“Oggi forse non ammazzo nessuno” di Randa Ghazy (NR)I jinn (un esemplare illustre: quello che abitava nella lampada di Aladino) appartengono a un mondo che non èquello degli uomini né quello degli angeli. Stanno a metà, possono essere buoni o cattivi, certo sono curiosissimi.Jasmine è come un jinn: buona, ma spesso arrabbiata, perché nessuno la capisce. Non la sua migliore amicaAmira, che dopo anni di fronte comune cede (cede?) a un matrimonio combinato. Non i genitori, perplessi cometutti i genitori del mondo davanti agli scatti ribelli di una ventenne in cerca di identità. Non i ragazzi musulmanicome lei, che la vorrebbero più semplice, più tranquilla. Non i ragazzi occidentali, pronti a rovesciarle addossoinsopportabili, banali, disarmanti luoghi comuni sugli arabi. Sola, smarrita in un groviglio di contraddizioni, Jasminepossiede però un'arma potente: l'ironia. E in questa storia molto vera Randa Ghazy riesce a mescolare un accesoistinto polemico con la leggerezza di chi sa sorridere di sé.

“Il ragazzo che abitava il mio giardino” di Linzi Glass (NR)Un terribile segreto si cela dietro alla scomparsa di Sarah, un segreto che Emily non può confidare a nessuno.Sudafrica, 1966, un anno speciale per Emily, una primavera che segnerà per sempre la sua vita. Lontana dalle urladei genitori sempre in lite tra loro, vicina solo alla sorella e a Buza, il fedele servitore e amico nero. Quando unafamiglia di nomadi verrà ad abitare nel suo giardino, Emily si scoprirà protagonista di un dramma di passioni e diaffetti. Ma qualcosa comincerà finalmente a cambiare.

“Dieci cose che odio di me” di Randa Abdel-Fattah (NR)Jamie a casa si lascia chiamare Jamilah, orgogliosa della propria identità musulmana. Ma a scuola non vuoleessere considerata lo stereotipo della ragazza straniera, e così vive con una doppia identità che gestiscebrillantemente. È così brava che dovrebbero darle un Oscar! Ma quando il ragazzo più popolare della scuolamostra interesse per lei, dovrà lottare contro un padre eccessivamente protettivo e l'irrequietezza dell'adolescenza.

“Sono musulmana” di Randa Abdel-Fattah (NR)Amal ha sedici anni e vive in Australia. Adora fare shopping, ha un debole per "Friends" e quando non ha niente damettersi si fa prendere dal panico. Amal è musulmana. Ha deciso di indossare a tempo pieno il hijab, il veloislamico che copre i capelli, e non sarà un gioco da ragazzi. Perché dovrà vedersela con la direttrice e i professoridella scuola e convincere i compagni di classe che nessuno l'ha costretta con la forza. Di certo Tia Tamos, l'odiosadel terzo anno, se ne uscirà con una delle sue solite cattiverie. Ma soprattutto Adam... Che cosa dirà Adam?

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“A piedi nudi, a cuore aperto” di Paola Zannoner (NR)Taisir è un giovane arabo palestinese, Rachele è una ragazza italiana: si incrociano per caso in una piazza, poi siritrovano a scuola. Lui è uno skater, lei studia canto; entrambi frequentano un liceo nel centro della città, mamentre Rachele abita in una zona borghese, Taisir vive nel quartiere arabo della metropoli. La curiosità e latenacia della ragazza le consentono di superare la diffidenza di Taisir, di entrare in relazione con lui: dalla suaparte gioca una famiglia aperta, priva di pregiudizi. È un romanzo che ci dice come due giovanissimi possanosuperare le barriere sociali, quando non si hanno barriere mentali.

“Generazione confusa” di Tanuja Desai Hidier (NR)Dimple è figlia di indiani immigrati in America e, non solo per questo, è confusa. Che senso ha sfuggire a unmatrimonio combinato e poi innamorarsi del promesso sposo? Rifiutare le tradizioni e poi andarle a cercare?Idealizzare un'amica e poi sfidarla in amore? Una storia ironica e appassionante sulla difficoltà di essere se stessi,sul perdersi e trovarsi, sul perdere e trovare l'amore, l'amicizia , la propria cultura.

“Terza generazione” di Melina Marchetta (NR)Josephine, 17 anni, figlia di una donna non sposata, di origine siciliana, si sente intrappolata fra due dimensioni,quella australiana e quella italiana, anzi siciliana. Frequenta l'ultimo anno delle superiori di un istituto cattolico perricchi grazie a una borsa di studio in cui le differenze sociali e culturali contano moltissimo sotto una patinasuperficiale di antirazzismo politically correct. Josie vorrebbe far parte di questo mondo, perché non vorrebbe chead accettarla fossero solo i perdenti. D'altra parte, nella sua famiglia e nella sua comunità c'è sempre qualcosa chenon va detto né fatto da una "brava ragazza" italiana che un giorno dovrà conquistarsi un marito. Quandoricompare il padre, ora affermato avvocato, la storia subisce un'improvvisa accelerazione.

“Uri e Sami” di Dalia B.Y. Cohen (NR)Durante una gita scolastica, il ragazzo ebreo Uri si smarrisce nei boschi. Trovato riparo per la notte in una grotta,incontra il coetaneo arabo Sami. Dopo un'iniziale diffidenza, Sami accetta l'offerta di cibo e metà della coperta cheUri gli offre. Nei giorni seguenti i due fanno vita selvaggia, esplorando i dintorni e andando a pesca insieme.Quando Uri viene ferito da una lupa, Sami lo accompagna in un villaggio arabo per farlo curare di nascosto da unamico medico. Una volta ristabilito, lo riaccompagna in territorio ebraico. Nel frattempo rivela al nuovo amico ancheil suo segreto: la notte in cui lo ha incontrato in una grotta, Sami aveva appuntamento con dei terroristi arabi. D'orain poi però si impegnerà soltanto per la pace.

“Se provi a contare le stelle” di Daniella Carmi (NR)Samir è un bambino palestinese: vive nei territori occupati e ha perso il fratellino Fadi, ucciso dai soldati israeliani.Quando gli dicono che dev'essere ricoverato in un ospedale "nemico" per un'operazione al ginocchio, farebbequalsiasi cosa pur di evitarlo, ma non ha scelta. In ospedale si troverà circondato da bambini della sua età, tuttiebrei: Miki, che è stata picchiata dal padre, Ludmilla, una ragazzina russa bella come una principessa, che si rifiutadi mangiare, Zachi, irrequieto e impertinente, e soprattutto Jonathan, appassionato di astronomia. Sarà lui asvelargli un mondo diverso, fatto di pianeti e di galassie da esplorare, e gli farà capire che la guerra non puòimpedire che due bambini diventino amici.

“Storia di Ismael che ha attraversato il mare” di Francesco D'Adamo (NR)Ismael fa il pescatore lungo le coste del Nord Africa, a pochi chilometri dalla tanto vagheggiata "Talia". Il mare èparte integrante della sua vita, fonte di sostentamento e simbolo di appartenenza insieme; ma quando il mare,all'improvviso, gli strappa il padre, a Ismael non resta altro che abbandonare tutto quello che conosce e che gli ècaro, e intraprendere un viaggio disperato, alla ricerca di fortuna e di un luogo che possa veramente chiamarecasa.

“La grande festa dei murales” di Norman Silver (NR)In un sobborgo di Johannesburg, famiglie di diverse etnie e religioni tentano di costruire un nuovo modello diconvivenza dopo l'insediamento di Nelson Mandela e l'abolizione dell'apartheid. La speranza di assistere all'iniziodi una nuova era si scontra con le difficoltà economiche, i residui della mentalità razzista e il dilagare dellaviolenza. Quattro amiche trovano l'energia per ribellarsi a questa situazione. Ognuna di loro maturerà scelte moltodiverse: Reena, bianca, andrà a vivere con un artista di colore; Jay, indiana, si trasferirà alle Mauritius; Rebeccameticcia, fonderà un gruppo integralista femminile; Thulani, nera, diventerà medico.

“Dimentica le Mille e una notte” di Marco Varvello (NR)Salima, diciassette anni, nata in Inghilterra da genitori pakistani, sogna un futuro normale: gli esami, l'università, un

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ragazzo da amare. È sicura che Amma e Abba non le imporranno mai un marito scelto da loro. Poi un viaggio asorpresa al villaggio di famiglia, in Pakistan. Ad accoglierli c'è anche il cugino Rashid. È lui il ragazzo adatto, ilprescelto per sposare Salima, prigioniera di decisioni già prese a sua insaputa. La ragazza decide di fuggire. Macome, e dove, in un paese che è il suo ma è anche infinitamente straniero? La storia di Salima è ispirata alledecine di vicende simili che accadono ogni anno tra Gran Bretagna e Pakistan. Per molte il British Foreign Officeriesce a trovare una soluzione. Ma non per tutte.

Guerra e pace

“Odio questa guerra” di Julia Jarman (NR)Hilde è furiosa quando sua madre, un’attivista pacifista, parte per una missione umanitaria a Baghdad lasciandolada suo padre, che lavora in una base militare americana. Ma proprio sotto il terreno della base è sepolta una storiache le cambierà la vita. Quella di Mathilde, una donna anglosassone del sesto secolo, il cui scheletro sta peressere portato alla luce da uno scavo archeologico. Circondata dai preparativi per la guerra in Iraq, con cui lei è intotale disaccordo, Hilde si sente vicinissima a Mathilde, la cui tragica storia di guerra e d’amore la portò a essereuna tessitrice di pace tra due tribù. Le storie delle due esuberanti eroine corrono parallele nel libro, trasmettendoun messaggio di pace e libertà che rimane uguale e potente attraverso i secoli.

“Johnny il seminatore” di Francesco D'Adamo (NR)Johnny è un giovane soldato. Quando torna da Laggiù, dove ha fatto il pilota di guerra, il paese lo accoglie comeun eroe. Ma lui non si sente un eroe. Lui è tornato perché non vuole più fare la guerra. E questo non piace a tantepersone, a tutti quelli che sono convinti che invece la guerra è giusta, legittima, giustificata. Ma non c'è guerra chesia giusta. È il pensiero di Johnny e dei pochi che sono disposti a schierarsi dalla sua parte.

“Chris prima della guerra” di Patrizia Rossi (NR)Barbara, diciotto anni, ha lasciato l'Italia e una situazione familiare complicata per studiare pianoforte in Inghilterra.Nel campus in cui vive le sue vicende di crescita e scoperta di sé s'intrecciano con quelle dei nuovi amici,diversissimi tra loro. Sta per cominciare la guerra. Sembrano tutti contro. Ma come? E cosa si può fare nelconcreto per essere contro?

“Sognando Palestina” di Randa Ghazy (NR)Si può vivere una vita normale, sorridere, scherzare, quando ogni giorno potrebbe essere l'ultimo? La guerra, laviolenza, la paura nella Palestina dei nostri giorni. Ma anche le risate, l'amore, l'amicizia.

Lavoro minorile

“Storia di Iqbal” di Francesco D'Adamo (NR)La storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta controlo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria, in cambio del prestito di26 dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall'alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizionidisumane, come milioni di altri bambini nei paesi più poveri del mondo, Iqbal troverà la forza di ribellarsi, di fararrestare il suo padrone, di denunciare la "mafia dei tappeti", contribuendo alla liberazione di centinaia di altripiccoli schiavi.

“Juma. Il bambino che voleva lavorare” di Enrico Vecchi (NR)Juma ha solo dieci anni, ma non gli è più consentito di essere un bambino. La carestia colpisce il suo villaggio:l'unica speranza è partire per Nairobi in cerca di un lavoro. A fargli compagnia solo Lisca di Pesce, un canerandagio che gli salva la vita, e il suo vecchio amico Nelson. Finché non trova un portafogli... Un mondo di fame epovertà attraverso lo sguardo ottimista di un bambino che non si arrende mai e che rivendica con tenacia il suodiritto a lavorare per vivere.

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