percezione e comunicazione

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23/02/15 1 MODULO A La comunicazione A cura di Wanya Carraro e Francesca Ferretti Scuola Nazionale di Specializzazione per Giuristi d’Impresa - Edizione 2015 Modulo A - IL RUOLO DEL GIURISTA D’IMPRESA AIGI - Associazione Italiana Giuristi d’Impresa – Via Santa Tecla, 5, 20122 Milano Just Legal Services - Scuola di Formazione Legale - Via Laghetto, 3 20122 Milano Esercitazione Strappare la carta 2

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Presentazione su Percezione e Comunicazione

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23/02/15 1 MODULO A La comunicazione A cura di Wanya Carraro e Francesca Ferretti Scuola Nazionale di Specializzazione per Giuristi dImpresa - Edizione 2015 Modulo A - IL RUOLO DEL GIURISTA DIMPRESA AIGI - Associazione Italiana Giuristi dImpresa Via Santa Tecla, 5, 20122 Milano Just Legal Services - Scuola di Formazione Legale - Via Laghetto, 3 20122 Milano Esercitazione Strappare la carta 223/02/15 2 Premessa 3I fattori competitivi dei Giuristi dImpresa sono: -conoscenza eccellente del diritto; -capacit di gestire la conoscenza del diritto; -proporsi per far capire di essere bravi (comunicazione efficace). Negliattualicontestiaziendali,laumentodiinformazioniela crescentecomplessitdeidettatinormativinonsempregarantisce una comunicazione efficace. Inquestocontesto,lemodalitconcuisicomunicasonomolto importanti,inquantopossonoinciderepositivamentesullepersonee trasmettere il messaggio desiderato in maniera ottimale. La Comunicazione 4COMUNICAZIONE INDIVIDUALE: coinvolge 2 o pi soggetti a) il processo comunicativo b) i canali di comunicazione:- verso il basso - verso lalto - orizzontali c) i modelli di comunicazione d) parlare in pubblico COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA:legaecollegailcontestoesternoedinternodiunaorganizzazione/azienda 23/02/15 3 La comunicazione individuale a) il processo comunicativo 5COMPORTAMENTI CONOSCENZA DELLALTRO CONOSCENZA DI SE1)PERCEZIONE 2)COMUNICAZIONE 3)RELAZIONE La conoscenza di s 6-Conoscersi bene permette di condividere con altri importanti informazioni per migliorare il livello comunicativo e, quindi, il livello relazionale.-La Johari Window permette di raggiungere una migliore consapevolezza nei propri confronti. 23/02/15 4 La conoscenza dellaltro 1) La percezione 7La percezione lelaborazione automatica, inconsapevole e condizionata degli stimoli sensoriali. I nostri comportamenti nascono dalla percezione, anzich dalla oggettiva realt. Ilcontrollodellanostrapercezionecostituisceunaspettodi grandeimportanzasevogliamoavereunrapportosanoenon deviante con la realt. Alcuni esperimenti di percezione 8SCRIVETE UNA I MINUSCOLA CON UN PUNTINO SOPRA ORA SCRIVETE UNA E MINUSCOLA CON UN PUNTINO SOPRA ie i Materiale ricavato da dispense del Dott. Marco V. Maroino e utilizzate in occasione delle sue lezioni negli anni passati presso la Scuola Nazionale di Specializzazione per GiuristidImpresa 23/02/15 5 Alcuni esperimenti di percezione 9SCRIVETE ALLINTERNO DEI DUE CERCHI LA PRIMA E LULTIMA LETTERA DEL VOSTRO NOME Materiale ricavato da dispense del Dott. Marco V. Maroino e utilizzate in occasione delle sue lezioni negli anni passati presso la Scuola Nazionale di Specializzazione per GiuristidImpresa alcuni esperimenti di percezione 10UNITEQUESTINOVEPUNTICONQUATTROLINEERETTE, SENZAMAIALZARELAPENNADALFOGLIOESENZA RIPASSARE SU DI UNA RETTA GI TRACCIATA Materiale ricavato da dispense del Dott. Marco V. Maroino e utilizzate in occasione delle sue lezioni negli anni passati presso la Scuola Nazionale di Specializzazione per GiuristidImpresa 23/02/15 6 alcuni esperimenti di percezione 11 alcuni esperimenti di percezione 12DISEGNATEUNQUADRATOEPOIDIVIDETELO,CONQUATTRO LINEE RETTE, IN OTTO TRIANGOLI UGUALI Materiale ricavato da dispense del Dott. Marco V. Maroino e utilizzate in occasione delle sue lezioni negli anni passati presso la Scuola Nazionale di Specializzazione per GiuristidImpresa 23/02/15 7 alcuni esperimenti di percezione 13DISEGNATEUNQUADRATOEPOIDIVIDETELO,CONQUANTE LINEE RETTE VOLETE, IN SETTE PARTI UGUALI Materiale ricavato da dispense del Dott. Marco V. Maroino e utilizzate in occasione delle sue lezioni negli anni passati presso la Scuola Nazionale di Specializzazione per GiuristidImpresa alcuni esperimenti di percezione 14Leillusionisonopercezionidioggetti/figurecostruite mentalmente ma in realt inesistenti.Ecco alcuni esempi: Il triangolo di Kanizsa 23/02/15 8 Alte figure ambigue 15Il cuboI profili di Rubin 1623/02/15 9 Caratteristiche della percezione 17- automatica - un elemento selettivo -tende ad essere globalizzante -tende ad essere confermante - profondamente condizionata: ! dai sensi ! da determinati valori ! dalle attese ! da aspetti di natura cognitiva ! da aspetti di natura re-leaving emotiva Il circuito chiuso del sistema percettivo 18alimenta condiziona percezioneesperienza Materiale ricavato da dispense del Dott. Marco V. Maroino e utilizzate in occasione delle sue lezioni negli anni passati presso la Scuola Nazionale di Specializzazione per GiuristidImpresa 23/02/15 10 Percezione - conclusioni 19REALTA COSE / PAROLE FILTRISOGGETTIVIZZAZIONE capireagire Per evitare di soggettivizzare necessariomantenere differenti i momenti del: e dell Esercitazione Cos secondo voi la comunicazione 2023/02/15 11 La conoscenza dellaltro 2) La comunicazione 21- Cos la comunicazione: comunicare significa mettere in comune -Come avviene la comunicazione: ! comunicazione sociale: pi nota come comunicazione di massa ! comunicazione interpersonale (o diretta): si suddivide a sua volta in 1) VERBALE 2) NON VERBALE 3) PARA VERBALE - Obiettivo della comunicazione: interpretazione condivisa La conoscenza dellaltro 3) La relazione 22La relazione qualifica la comunicazione. In una comunicazione ci sono: ! contenuto ! relazione IO NON SO QUELLO CHE HO DETTOFINCH NON HO SENTITO LA RISPOSTA 23/02/15 12 I modelli di comunicazione 23Negli anni sono stati elaborati 4 modelli di comunicazione: 1)Modello lineare, c.d. matematico ( Shannon e Weaver) 2)Modellointerattivoocircolare(Watzlawick,Bateson, Ong, Eco) 3)Modello dialogico (Galimberti) 4)Pragmatico della comunicazione (Morris e Palo Alto) Il modello interattivo 24EMITTENTERICEVENTE FEEDBACK MESSAGGIO 23/02/15 13 Dare e ricevere feedback 25Ci si pu allenare a dare e ricevere feedback. Allenarsi vuol dire gradualmente ridurre le paure che aprirsi/mostrarsi sia un atto di debolezza che laltro pu strumentalizzare. PUBBLICOCIECO PRIVATOINCONSCIO DISPOSTO A CHIEDERE FEEDBACK DISPOSTO AD APRIRSI aperto agli altri aperto a me Alcune attenzioni: -tanto chiedo, tanto sonodisposto ad aprirmi -attento a non usaremanipolazione ed autoritarismo -lavorare sui due versanti miapre linconscio: scopro cose dime che prima non sapevo (nio, n gli altri). dare e ricevere feedback alcune regole doro 26-Alterna feedback negativi e positivi: laltro deve capire che criticandolo lostai aiutando perch credi in lui, nelle sue doti. Questa regola di base percreare fiducia nelle fasi iniziali di un rapporto (coppia-team) -Nella misura del possibile essere credibile. Parti sempre da esempi dati fatti, cio da cose concrete/inconfutabili e solo dopo passa a giudizidi valore sintesi opinioni. Evita il pregiudizio che mette gli altri sulladifensiva. -Quanto chiedi, tanto devi essere disposto a dare. Cerca di metterti suun piano di reciprocit. -Ricorda che comunicare vuol dire mettere in comune e che non soquello che ho detto sino a quando non sento la risposta. Usa quindi unlinguaggio adeguato al tuo interlocutore. 23/02/15 14 Ascoltare per comunicare 27Sevuoiconoscerelamentediunuomo,ascoltalesue parole diceva Johann Wolfgang von Goethe.-Saper ascoltare un aspetto fondamentale della comunicazione. -Lascolto uno strumento importante per facilitare la comprensione e laconoscenza reciproca.-Cattive comunicazioni portano spesso ad atteggiamenti di mancataaccettazione di principi. -La capacit di ascolto, cos come il feedback, pu essere gradualmentemigliorata. Esercitazione 28Secondovoiqualisonogliindicatoripicomunidiuna scadente capacit di ascolto? -non guarda mai negli occhi chi parla -sembra non poter star fermo -ha sempre troppo da fare -viene costantemente interrotto (telefonate/visite) -fa troppe domande-non mostra interesse- troppo aggressivo, non obiettivo -fraintende a proprio vantaggio -non abbastanza umile -sta troppo sulla difensiva 23/02/15 15 Gli errori pi comuni diun cattivo ascolto 29-interruzioni continue -chiusura e totale mancanza di ascolto reciproco -parlarsi dentro GLI EFFETTI -fraintendimenti, malintesi, errori -stress fonte www.vivererilassatamente.com/saper-ascoltare Imparare ad ascoltare 30Occorre lavorare su se stessi per imparare adASCOLTAREDAVVERO-guardare il tuo interlocutore in viso -imparare a non interrompere -imparare a sospendere il giudizio -imparare ad aprire la mente, ancor prima delle orecchie -farequalchedomanda(ascoltoattivo)perassicurarsidiaver compreso Saper ascoltare fa di te un buon comunicatoreun leaderun vincente 23/02/15 16 Le tecniche di ascolto 31Si possono individuare 4 modi diversi di ascoltare*: 1) Ascoltopassivo(silenzio):ascoltaresenzadirenullacomunica attenzione o tolleranza 2) Cenni di attenzione che esortano a parlare: - non verbali come annuire, sorridere; - verbali come Davvero!, Oh, Hmm, interessante, Capisco 3) Espressionifacilitanti:cennidiincoraggiamentodicuiavolteha bisogno laltro per potersi aprire di pi. Es. vorresti dirmi qualche cosa di pi su questo argomento?, che ne diresti di parlarne? *Estratto da: B.Maietta, Ascoltare per comunicare (una caratteristica del leader), www.psicoenergia.it/articolo8.html (segue) Le tecniche di ascolto 324) Ascolto attivo: Lascolto attivo comporta una interazione con laltro e fa in modo che chi parlaabbialeprovechechiascoltalocapisceveramentemediantei feedback che riceve. Alcune tecniche di ascolto attivo: - la tecnica della riflessione (indicata da Reddy, 1987): fare il punto della situazione,usandofrasideltipo:si,e,si,perch:dimostrano che c ascolto attivo. - il fare eco: ripetere lultima o le ultime due/tre parole: ad esempio, se linterlocutore dice credo di essermi allontanato, noi potremmo sempre ripeterelultimaparolaallontanato?,oppurequellanormanon applicabile, lho scritto al direttore, e noi lhai scritto? I tre sistemi precedenti tendono a limitare linterazione 23/02/15 17 I canali di comunicazione 33I canali formali in azienda: -comunicazione verso il basso -comunicazione verso lalto -comunicazione orizzontale Parlare in pubblico Matrice degli stili comunicativi 34 AGGRESSIVO Io valgotu non vali DISPONIBILITA ENERGIA Valutazione dellaltro Valutazione di s ASSERTIVO Io valgotu vali DEPRESSIVO Io non valgotu non vali PASSIVO Io non valgotu vali 23/02/15 18 LAssertivit 35- uno stile di comportamento la cui acquisizione presupponeimpegno e autocontrollo; -questo stile va considerato come obiettivo a cui tendere; -in alcune circostanze questo stile pu non risultare il pi efficace(es. nelle condizioni di emergenza/urgenza); -alcuni suggerimenti: * separarela descrizione dalla valutazione * imparare a fare richieste * darsi / chiedere tempo * saper dire di no quando occorre * reagire allaggressivit * affrontare le critiche * apprezzamenti feedback positivi * saper ascoltare 36Rifletteresulpropriocomportamentocomunicativoin relazione agli stili (aggressivo, passivo, assertivo) -Quale uso prevalentemente e in quali situazioni? -Quando riesco ad usare lassertivit? Esercitazione Autovalutazione sugli stili di comunicazione 23/02/15 19 Esercitazione Parlare in pubblico 37Parlare in pubblico 38Principali difficolt: -Mantenere lattenzione di tutta la sala per lintera duratadellintervento -Comunicare con efficacia Consigli pratici: 1)Preparare il discorso 2)Catturare lattenzione delluditorio 3)Utilizzare correttamente la voce 4)Fare attenzione al linguaggio del corpo 23/02/15 20 Comunicazione organizzativa in azienda 39-Cos: Elinsiemedeiprocessidicreazioneediffusionedi informazioni e di messaggi nel contesto interno ed esterno di una organizzazione -Obiettivo: rendere il processo organizzativo pi efficiente ed efficace -Vantaggi: - maggiore partecipazione e coinvolgimento dei singoli nei progetti e negli obiettivi dellorganizzazione - migliore coordinamento - pi rapida implementazione di progetti complessi - maggior efficienza nel raggiungere gli obiettivi aziendaliConclusione 40Comunicarevuoldiremettereincomune,faredivenirecicheiodico, patrimoniocondivisodachimiascolta,quindinellarealtnonsoquellocheho detto (o meglio che arrivato) sinch non ho sentito la risposta. Inognicasoognunodaunaesperienzarelazionaleformativaoanchesolodaun incontro o riunione si porta a casa anzitutto: -ci che ha detto lui; -ci che stato detto di lui; -cichestatodettodeiproblemiedeitemicheloriguardanoolo interessano. Allora se vuoi lasciare il segno -lascia parlare chi ti interessa ed ascoltalo; -rivolgiti direttamente alle persone sottolineando i loro interventi e parlando di loro; -parla dei temi che li riguardano e dei problemi che hanno; -fai esempi e cita dati che li facciano vibrare con la testa e con il cuore. Perch solo cos potrai generare apertura ed interesse nonch condivisione ai tuoi contributi. Nella comunicazione comunque dare e ricevere feed-back essenziale (un vero feed-back una informazione coerente di ritorno fatta per chi riceve.* *Estratto da: M.V.Maroino, Una finestra sul mondo, ed. M10, 2012, p. 154 ss.