passeggiate sulla neve la neve È magia la scia … la neve, con la sua leggerezza sfiora le...

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Passeggiate sulla neve Nevica: m’incammino nei bianchi boschi della valle, dove tutto è magia. Lo scintillio della neve sui rami rende ancora più un sogno il pae- saggio. I fiocchi si posano deli- catamente sui rami spogli, tra il bianco dell’inverno. Arrivo sotto un abete, mentre il bianco cade. Guardo il cielo: il sole sbuca dal grigio, dentro un velo di nebbia, filtrando tra i rami bianchi. Mi fermo: la neve vellutata e trasparente, danza nel cielo, sfarfallando lieve. Minuta e fa- rinosa si posa stanca, volteg- giando tra il gelo del vento. Nei prati brulli, la neve allegra e solitaria vola sopra i prati. La neve lieve e bianca, cade, si posa: neve sopra neve, fiocco sopra fiocco. ELENA LA MAGIA DENTRO I FIOCCHI La mia stagione preferita è arrivata. Cade la neve, con la sua leggerezza sfiora le montagne, nel silenzio profondo. Gli alberi spogli sembrano grossi giganti risucchiati dalla neve farinosa. Cadendo dal cielo, con minuti passi, si appoggia leggermente a terra. I fiocchi sembrano una cascata di batuffoli di cotone, sfarfallare nel nulla. Stanchi di svolazzare in giro, si ammucchiano, fiocco dopo fiocco. Dalle case esce il fumo, ma con la neve il fumo diventa una ventata di aria fresca. Mentre si fa buio questo fenomeno speciale continua a cadere regolare, senza interrompersi mai. Le ombre della montagna risultano più maestose, cadendo verticalmente sui prati ormai imbianca- ti. I giardini a poco, a poco si avvolgono di un bianco candido, luccicante. Mentre la neve cade, sembra che il paesaggio la stia a guardare con meraviglia e incanto. E’ una magia per me: uno spettacolo della natura! Martina G. NEVICATA DOPO UNA LUNGA ATTESA Stavo andando verso la finestra perché stava succeden- do qualcosa di strano. Mi avvicino sempre più e vedo dei fiocchi scendere dal cielo; non credo ai miei occhi: final- mente l’attesa per la neve è finita! E’ tutto bianco, con uno sfondo un po’ grigio. E’ bellissi- mo vedere tutta quella neve che cade, sembrano piume. Il paesaggio è stupendo, quel momento è un momento splendido. Cade una neve candida e lieve, intatta. Quando guardo fuori non vedo più la casa del mio vicino, il prato verde è diventato bianco. La neve sfarfalla qua e là, poi viene il sole e per quell’at- timo c’è uno scintillio: un momento da non dimenticare. Non smetteva più di nevicare, anche la sera continuò a fioccare; io e mia sorella non vedevamo l’ora di uscire a tirarci palle di neve. E’ stata una nevicata intensa e bellissima. GIORGIA I N V E R N O FIOCCO DOPO FIOCCO Sta nevicando. I fiocchi tutti diversi cadono senza sapere dove vanno danzano, brillano e si danno la mano. Cadono leggeri sui boschi e sui prati. Infine come per magia il mondo si colora di bianco. ARIANNA Magia d’inverno Piccola, leggera, lieve Silenziosa cade la neve Volteggia danza nel gelo Piano piano si trasforma in un velo. Avvolge il paesaggio Sfarfalla immensa nel cielo… Marua LA NEVE È MAGIA La scia sonnolenta d’inverno insignificante e triste, non ce la fa PUFF, esplode: si frantuma in petali bianchi. Mille fiocchetti soffici e disordinati si siedono sui prati, si accomodano rannicchiati, uno sopra l’altro. Da lassù il batuffolo bianco sfuma il colore come una macchia di vernice: candido splendente, luccica, sboccia, fiorisce. Posato nell’immoto silenzio, il fiocco infreddolito con gli altri si riscalda, al punto da… SCIOGLIERSI! La neve è scomparsa, ora non c’è più, ma ne resta il cielo impregnato di bianco. Melania

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Passeggiate sulla neve Nevica: m’incammino nei bianchi boschi della valle, dove tutto è magia.

Lo scintillio della neve sui rami rende ancora più un sogno il pae-saggio. I fiocchi si posano deli-catamente sui rami spogli, tra il bianco dell’inverno.

Arrivo sotto un abete, mentre il bianco cade.

Guardo il cielo: il sole sbuca dal grigio, dentro un velo di nebbia, filtrando tra i rami bianchi.

Mi fermo: la neve vellutata e trasparente, danza nel cielo, sfarfallando lieve. Minuta e fa-rinosa si posa stanca, volteg-giando tra il gelo del vento. Nei prati brulli, la neve allegra e solitaria vola sopra i prati.

La neve lieve e bianca, cade, si posa: neve sopra neve, fiocco sopra fiocco. ELENA

LA MAGIA DENTRO I FIOCCHI

La mia stagione preferita è arrivata.

Cade la neve, con la sua leggerezza sfiora le montagne, nel silenzio profondo.

Gli alberi spogli sembrano grossi giganti risucchiati dalla neve farinosa. Cadendo dal cielo, con minuti passi, si appoggia leggermente a terra.

I fiocchi sembrano una cascata di batuffoli di cotone, sfarfallare nel nulla. Stanchi di svolazzare in giro, si ammucchiano, fiocco dopo fiocco.

Dalle case esce il fumo, ma con la neve il fumo diventa una ventata di aria fresca.

Mentre si fa buio questo fenomeno speciale continua a

cadere regolare, senza interrompersi mai.

Le ombre della montagna risultano più maestose, cadendo verticalmente sui prati ormai imbianca-ti. I giardini a poco, a poco si avvolgono di un bianco candido, luccicante.

Mentre la neve cade, sembra che il paesaggio la stia a guardare con meraviglia e incanto.

E’ una magia per me: uno spettacolo della natura!

Martina G.

NEVICATA DOPO UNA LUNGA ATTESA Stavo andando verso la finestra perché stava succeden-do qualcosa di strano. Mi avvicino sempre più e vedo dei fiocchi scendere dal cielo; non credo ai miei occhi: final-mente l’attesa per la neve è finita!

E’ tutto bianco, con uno sfondo un po’ grigio. E’ bellissi-mo vedere tutta quella neve che cade, sembrano piume. Il paesaggio è stupendo, quel momento è un momento splendido.

Cade una neve candida e lieve, intatta. Quando guardo fuori non vedo più la casa del mio vicino, il prato verde è diventato bianco.

La neve sfarfalla qua e là, poi viene il sole e per quell’at-timo c’è uno scintillio: un momento da non dimenticare.

Non smetteva più di nevicare, anche la sera continuò a fioccare; io e mia sorella non vedevamo l’ora di uscire a tirarci palle di neve.

E’ stata una nevicata intensa e bellissima.

GIORGIA

I

N

V

E

R

N

O

FIOCCO DOPO FIOCCO Sta nevicando.

I fiocchi tutti diversi

cadono senza sapere dove vanno

danzano,

brillano e si danno la mano.

Cadono leggeri sui boschi

e sui prati.

Infine

come per magia

il mondo si colora di bianco. ARIANNA

Magia d’inverno Piccola, leggera, lieve

Silenziosa cade la neve

Volteggia danza nel gelo

Piano piano si trasforma in un velo.

Avvolge il paesaggio

Sfarfalla immensa nel cielo… Marua

LA NEVE È MAGIA

La scia sonnolenta d’inverno

insignificante e triste, non ce la fa

PUFF, esplode: si frantuma in petali bianchi.

Mille fiocchetti soffici e disordinati

si siedono sui prati, si accomodano

rannicchiati, uno sopra l’altro.

Da lassù il batuffolo bianco sfuma il colore

come una macchia di vernice:

candido splendente, luccica, sboccia, fiorisce.

Posato nell’immoto silenzio,

il fiocco infreddolito

con gli altri si riscalda, al punto da…

SCIOGLIERSI!

La neve è scomparsa, ora non c’è più, ma

ne resta il cielo

impregnato di bianco. Melania

HO PAURA! Io penso che sono tanti topi gran-di che mi vogliono “mangiare “. É ancora tutto penombra e vedo delle ragnatele e dei ragni. Mi pietrifico, sento nella pancia qualcosa di strano. Guardo la mia pelle e… vedo la pelle d'oca. Mi sento le gambe legnose. Mi comincia a mancare aria. Sono terrorizzata! Tocco una mela e sento dei buchi e penso: “ Ci sono dei topi che mangiano le mele! “ Voglio uscire ma non vedo dov'è la porta. Provo a toccare la porta ma tocco un topo, nella mia pancia vengono delle sensazioni che mi bloccano. Vorrei scappare ma le mie gambe non si muovono, nemmeno le mie braccia. Questi rumori mi impauriscono! Sto tremando! Mi incammino lentamente verso la porta, ma non la trovo!

IN CANTINA:PAURA, PAURA, PAURA

Quella sera mamma disse: “ Vai in cantina e prendi delle mele! “. Mi incammino verso la cantina. Scendo le scale. Sono arrivata, ho molta ansia perché per me la canti-na è un posto ostile, deserto, tom-bale. Con la mano tocco la maniglia. Mol-to lentamente apro la porta. Cerco l'interruttore della luce, lo schiac-cio, la luce non si accende. Riprovo. La luce non va! Faccio un passo avanti. Sento dei rumori che si avvicinano verso me! Questi minuti sono terrorizzanti! É buio pesto! Io penso che mille occhi mi stanno spiando. La porta si è chiusa! Odo dei rumori… dalla porta filtra-no delle luci… vedo delle “ cose “ che mi attraversano. Guardo meglio: sono dei topi! Grido: “ AHIAAAHAA! AIUTO!

VOGLIO USCIRE!!! Meno male, ho trovato la porta, toc-co la maniglia e vedo un ragno! CHE SCHIFO!!! BLACH! Ok! Ora ho trovato la maniglia della porta e tiro per aprirla… esco da quel terribile posto!… Vado in fale-gnameria, dal nonno ancora tremante e gli borbotto: “ In cantina ci sono dei topi e dei ragni ! “ e lui ammette sorridendo: “ Oh la ciauna e el vout i è pleni de sorsi e de ragni! “ Per lui era normale, ci dormiva là dentro! Ho tirato un bel sospiro! COMUNQUE IO NON CI ENTRO

PIÚ!!! Loredana

Sono veloci come frecce, non smettono mai di avanzare. Vanno tutti verso quello che io chiamo l' IMPERO dei ratti, cioè un cassettone massacrato. Sembrano come dei calzini, neri, MASTODONTICI, con un verme dietro. A un certo punto si scarica la torcia: non vedo più niente, cor-ro fino al mio appartamento e in un lampo chiudo la porta a chia-ve. Mi sono sentito come un gi-gante con i piedi dove sfreccia-vano “quelle macchine” LA MIA PAURA PIÙ GRANDE ERA CHE MANGIASSERO LE TRAVI E CI CASCASSE IL TETTO IN TESTA. Successivamente a quello che è successo, riferisco a papà la mia avventura; abbiamo eliminato, grazie a un esperto, quasi tutti i ratti ma qualcuno è sopravvis-suto. La soffitta adesso è al sicuro: L'IMPERO DEI RATTI È FI-NALMENTE STERMINATO!!!!!!!! Cristian

Notte di terrore Era una sera qualunque. Ero andata a letto e mi ero addormentata. Alle tre di notte, non so perché, mi ero svegliata, avevo sentito dei rumori spaventosi e notato il buio che mi stringeva

quasi per soffocarmi. I mostri, i fantasmi, le streghe, i de-moni, gli scheletri e ogni creatura ripugnante aveva invaso la mia came-ra. Ero paralizzata dal terrore. Le grida e le risate malvagie risuona-vano nella mia mente come campane. Alzai la testa. La mia camera mi sembrava una casa stregata, piena di ragnatele e topi, ricoperta di “appiccicume”, i mostri erano riusciti a ridurla così, o almeno mi sembrava. <<Okai, niente panico, i mostri sono solo immaginari>> avevo pensato per tranquillizzarmi, ma la paura era più forte di me. Che fifa avevo. Guardavo l' orologio, erano le cinque del mattino. L' ultima cosa che volevo era che i mostri mi spaventassero, perché do-veva capitare proprio questa notte? Dovevo riuscire a combattere le mie paure. Non ce la potevo fare! Cercavo di addormentarmi ma era impossibile! Ero spacciata. Provavo a gridare ma avevo come un nodo in gola. Mille occhiacci di mostri mi stavano spiando, senza respirare, come un subacqueo che risale velocemente la superficie. Proprio quando un mostro stava per prendermi… -Driiiiin- Era la sveglia! Non sono mai stata tanto felice di andare a scuola, l' ho scampata bella! Ma domani mi attende un' altra NOTTE DI TERRORE! ANNA

L'invasione Ĕ una sera molto nevosa qui a Ro-meno:20 dicembre 2016. Le strade sono bloccate dalla neve. Mamma mi ha ordinato di andare a porre le bucce delle arance nella gabbia dei miei porcellini d'India; Nia, Myu e Joy. Raggiungo la scalinata. Intorno a me circola il buio più assoluto. Poi accendo la torcia, perché in soffitta non c'è la corrente per lampadari. Intravedo la gabbia dei porcellini . Mi avvicino, sento un fruscio. Indietreggio e punto la luce in un angolo della soffitta dove c'è de-positato un bazar di roba. Poco dopo noto una specie di onda nera. Sembrano “tanti sacchetti” neri con un “verme” come coda, faceva-no uno strillo assordante. Subito dopo mi accorgo che quelle cose nere, in realtà sono RATTI! Non so più dove andare, sono com-pletamente PIETRIFICATO. Non penso più a niente, le uniche cose che si presentano in questo momento sono le “pangiane” e il PANICO più totale!

Arianna

Anna

Ester

Giuditta

Thomas

Brandon Elena

Loredana

Martina P

Elisa

Nicola

Melania

SE QUESTO E' UN UOMO

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e i visi amici:

considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore, stando in casa andando per via, coricandovi alzandovi; ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca i vostri nati torcano il viso da voi. Primo Levi

In questa poesia Primo Levi, imprigionato in un campo di concentramento e sopravvissuto, racconta la sua esperienza. Si rivolge a noi e ci chiede se può essere considerato un uomo, una persona che è stata privata di ogni dirit-to, che viene trattata come un animale o anche peggio. L’uomo nel campo di concentramento doveva lavorare nel fango e spesso doveva lottare contro gli altri uo-mini per un pezzo di pane. Alla fine della poesia il poeta raccomanda a noi, che viviamo tranquilli e sereni e a cui non manca niente, di non dimenticare quello che è successo perché non debba succedere mai più. Questa poesia è bella ma fa molto piangere perché ti fa vivere quello che ha vissuto “ Primo Levi “. Secondo me Primo Levi in questa poesia vuole sottoli-neare che questo fatto di violenza non deve più acca-dere. Quando dice “ considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce la pace, che lotta per mezzo pane” vuole farci capire chiaramente che un uomo in queste condizioni non ci può stare, si sente schiavo… Su questa terra non deve esistere nessun uomo che non conosce la pace, che lotta per mezzo pane, che non può vivere con la sua famiglia tran-quillamente… Non si può trattare così un uomo!!! La poesia dice “ una donna con occhi vuoti e freddo il grembo come una rana d' inverno” qua l'autore ti dà una sensazione di freddo che ti colpisce, ti viene an-che un po’ di schifo e di pietà. Vuole anche dire che loro hanno sofferto moltissimo e questo non deve più succedere.

Ancora oggi , ogni giorno, nel mondo

vengono violati i

diritti fondamentali dell’uomo.

Perché?

Però ho uno o più difetti, il primo è questo: quando è estate gioco molto volentieri a palla, ma in inverno o in primavera no, ma che difet-to sarà mai questo? Mi diverto con gli altri a giocare, a parlare, a dire i segreti e ovviamente a ballare. I miei amici sono molto simpatici. Mi annoio quando parliamo dei giochi che non conosco, quindi va-do da un’ altra parte. Mi arrabbio molto quando non mi accettano ai giochi. Divento buona quando uno mi dice: “Mi aiuti?” e io rispondo di sì. A scuola imparo molte cose e sto bene. Mi in-teressano molto la musica e il canto. Il mio sogno è di diventare una grande cantan-te. Spero di avervi detto tutto. Evelyn

Mi chiamo Evelyn, ho 10 anni e vado in classe quinta. Ho una faccia vivace, ho un nasino medio come tutti gli altri . Le guance belle rotonde e con piccole e poche lentiggini che mi stanno sparendo. Sono molto agile nella corsa, in estate faccio il Campionato valligiano perciò quando dico: ” Chi vuole battermi ?” Nessuno si fa in avanti e io comincio a schiattare dalle risate. Il mio volto è furbetto e vivace . I miei educatori del Centro open a volte dicono che sono una befana, cioè una bambina disubbi-diente, molto decisa e lo dicono pure i miei ge-nitori. Mi capita spesso di disubbidire. Dicono quelli del paese: “Come sei diventata grande!” Allora io rispondo grazie. E anche: “Ma che bella signorina c'è qui!” Allo-ra mi intimidisco. In verità sono molto brava a ballare perciò quando sono a casa ballo e mi invento delle co-rografie e la mamma mi registra con molta buona volontà.

Mi presento io sono Brandon, ho 10 an-ni. Sono nato il 28/04/2006. la mia fami-glia è composta da mio papà Tiziano, mia mamma Elisa e c'è anche il mio fra-tellino Sebastian. Io non sono tanto alto rispetto ai miei amici di classe, sono agile e magro. Il mio volto è luminoso ed è liscio come una palla da tennis. Ritengo di essere tranquillo e quando incontro dei nuovi bambini provo a fare conoscenza. A me piace disegnare ma in gran parte dise-gnare animali. Una mia grande qualità è quella di co-struire oggetti di cartone in miniatura: dei carri o delle navi, case, aerei… il mio difetto però è che mi dimentico di fare i compiti per la scuola. Adesso sto seguendo un corso di ballo latino americano, stiamo iniziando a farlo in coppia: mi sto divertendo mol-to, mi piace. Quando mio fratello invece faceva un altro corso di ballo, io mi annoiavo ve-ramente tanto. La scuola mi piace, la mia materia pre-ferita è matematica. Mi diverto perché ci sono i miei compa-gni. A me piacerebbe fare il volontario e in particole il pompiere. Beh, posso dire che sono un bambino molto fortunato perché i miei genitori mi vogliono bene e mi danno la possibili-tà di fare sport e ballare!! BRANDON

Ciao, il mio nome è LISA. Ho dieci anni, anzi ho appena com-piuto gli undici domenica scorsa. Frequento la quinta elementare del-la Scuola Primaria di Romeno. Sono una ragazza di media statura, slanciata, agile e magra come uno stuzzicadenti. Ho due occhi grandi, splendenti co-lor nocciola. Le mie guance sono morbidine e rosate e ho due labbra fini color corallo. Il mio nasino è regolare ed a volte si sfuma un po' di ros-so quando piango o mi emoziono. Ho i capelli del colore di una castagna, soffici, sciolti e mossi. La mia pelle è chiara e un po' abbronzata specialmente d' estate. Il mio incedere è armonico e ritmico. Ritengo di essere molto simpatica, anzi oserei dire sim-paticissima e spiritosa. Una mia qualità è che aiuto volentieri le mie amiche. Quando sono molto arrabbiata, a casa mia, prendo a pugni il cuscino. Un mio difetto è che a volte, ma che dico spesso, parlo con un tono di voce dieci volte più alto dei miei compagni. Mi piace molto andare nella biblioteca del paese con mio fratello e lì spesso guardo i libri di paura per ragazzi di 14 anni, inoltre mi diverto moltissimo a giocare con il computer con i giochi di Harry Potter Lego. Una mia passione è pattinare e mi piacerebbe fare il cor-so di pattinaggio artistico; l'altra mia passione è nuotare nel mare, in piscina …. Ovunque, ma sempre in stile libero. Poi mi piace tantissimo disegnare. Il mio più grande sogno sarebbe diventare stilista, infat-ti disegno spesso vestiti sui miei libri di “Top Model”..... chissà che un giorno non possa realizzarlo. Lisa