numeri razionali1

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Nodi, difficoltà, aspetti didattici

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Page 1: Numeri razionali1

Nodi, difficoltà, aspetti didattici

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Numeri razionali

Si prendono in considerazione, in questo primo incontro,

solo alcuni aspetti di questo argomento molto ricco di

aspetti storici e di difficoltà

Il passaggio dai naturali ai razionali è un “ostacolo

epistemologico” a cui si possono sommare “ostacoli

ontogenetici” e “ostacoli didattici”

La costruzione dei concetti di questo argomento deve

nascere mediante attività che facciano emergere le idee

degli alunni e sottoporle a discussioni proficue

Il numero razionale può essere rappresentato sia da una

frazione sia da un numero decimale

Page 3: Numeri razionali1

Numeri razionali

Di solito nelle classi terze o quarte della scuola elementare

vengono presentati sia i numeri decimali sia le frazioni

In un percorso di curricolo verticale come presentare le frazioni ?

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Numeri razionali

Page 5: Numeri razionali1

I ruoli delle frazioni

Utilizzo delle

frazioni.

Le frazioni sono

come bravi attori che

sanno interpretare

diversi ruoli.

Le frazioni sono numeri ma le

troviamo nelle percentuali, nella

probabilità, nel calcolo della media, nei

rapporti tra grandezze omogenee e non,

nelle proporzioni, nelle espressioni

relative ad orari oppure al denaro.

Le frazioni svolgono quindi vari

“ruoli” e non sempre è facile capire le

loro diversità di azione

Page 6: Numeri razionali1

Le frazioni nella scuola elementare

Le categorie.

Spesso le frazioni

vengono presentate

come Proprie,

Improprie e

Apparenti

Le frazioni spesso vengono descritte

e classificate. Proprie, improprie,

apparenti. Vengono presentate come

“oggetti matematici” di pura

simbologia grafica.

Le frazioni devono essere costruite

come concetto a partire da

discussioni tra gli studenti per

delineare gli aspetti fondamentali.

Page 7: Numeri razionali1

Attività scuola primaria

http://www.cidi.it/cms/doc/open/item/filename/280/frazio

nidecimalimisurapersapernedipiu-2007.pdf

http://www.cidi.it/cms/doc/open/item/filename/1683/tiro-

alla-frazione-1compressed.pdf

Il materiale presente è stato spesso utilizzato nelle classi

terze o quarte della scuola elementare e si basa sulla

richiesta di fornire espressioni verbali e visualizzazioni

grafiche di ciò che veniva in mente spontaneamente agli

alunni quando si dice: la metà, un terzo e un quarto.

CIDI di Roma: La costruzione dei numeri, nodi, attività, materiali. 2016-2017

Page 8: Numeri razionali1

Le frazioni nella scuola elementare

Attività laboratoriali al

fine di favorire la

correttezza dell’idea di

frazione.

Si invitano gli alunni a esprimersi scrivendo la loro idea di metà (1/2) , un terzo (1/3) e un quarto (1/4) e accompagnando lo scritto con una rappresentazione grafica

Prima si svolge l’attività della metà, conclusa questa si passa in ordine alle successive unità frazionarie

Il materiale raccolto viene posto su un cartellone e viene letto, commentato e discusso da tutti gli alunni

Si stimola la discussione in modo che gli esempi corretti o errati vengano accettati o esclusi dagli stessi alunni

È necessario che la discussione tra alunni proceda con interesse in modo che si sentano

loro i creatori del significato corretto. La costruzione quindi del concetto a partire dalla

condivisione di idee

Page 9: Numeri razionali1

Le frazioni nella scuola elementare

Attività laboratoriali al

fine di favorire la

correttezza dell’idea di

frazione.

Il docente deve porre attenzione alle frasi

scritte che possano celare false

interpretazioni

Favorisce il rafforzamento di idee corrette

Procede poi con le loro congetture per

chiedere la verifica che le parti suddivise

siano uguali tra loro (uguali in cosa?)

Nel continuo e nelle quantità discrete si deve favorire che gli studenti si esprimano sulla

procedura per verificare l’uguaglianza delle parti frazionarie. Ci saranno riferimenti alla

sovrapponibilità tramite rotazione, alla congruenza, alla traslazione, alla quantità …..

Ogni volta che si parla delle procedure si chiede di specificare bene chiarendo concetti di

piano, area, congruenza, conteggi, eccetera.

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Elementi su cui riflettere Ecco una serie di espressioni scritte e grafiche prodotte

dagli alunni e su cui dobbiamo riflettere noi docenti.

Materiale ricavato da esperienza diretta su classe quarta

elementare in attività di continuità con la scuola

elementare.

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Le frazioni nella scuola elementare

Dove si

nascondono

alcuni

fraintendimenti ?

Nel linguaggio che sembra non avere ambiguità,

ma non è così

Un terzo ma siamo in tre …

Nelle errate rappresentazioni

1/2 che diventa 1/3

Nelle convinzioni ereditate dai numeri naturali

Come continuare ?

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UGUALI IN COSA ?

Uguaglianza delle parti frazionarie di

un elemento intero.

Rappresentazioni classiche delle

frazioni non sono libere da errori.

Dobbiamo chiederci cosa stiamo

ottenendo dalla divisione in parti

uguali: cioè uguali in cosa? (ovvero

stiamo parlando di lunghezze, aree,

volumi, angoli ?)

Quando tagliamo la famosa “torta”

cosa sto ottenendo? Una fetta può

essere rappresentata per il suo

peso, il suo volume (?), il suo arco

o il suo angolo al centro? Diamo

sempre per scontato che non sia

necessario precisarlo, salvo poi

meravigliarci se l’alunno non sa

cosa dire se chiediamo di essere

precisi nel riferire in cosa sono

uguali gli elementi frazionari.

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Le frazioni: al posto della torta …Come favorire l’apprendimento attraverso esperienze meno convenzionali

Suddivisioni di figure non convenzionali per avere 1/2 .

Richiesta di verifica di uguaglianza delle due parti.

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Immagine ripresa dal lavoro svolto in

classe. Materiale preso da

Istituto Comprensivo Scarperia

San Piero a Sieve

a.s. 2014/2015

Classi IV A, B, C.

Insegnanti: Anna Maria Cecchi

Anna Maria Dallai

Annalisa Gangoni

Giulia Amerini (tirocinante Scienze della

Formazione)

www.cidi.it/cms/doc/open/item/filename/

1683/tiro-alla-frazione-1compressed.pdf

Page 31: Numeri razionali1

Le frazioni nella scuola elementare

Attività laboratoriali

al fine di favorire la

correttezza dell’idea

di frazione.

Si propongono confronti tra frazioni che

agiscono sullo stesso intero

Si cerca l’intero a partire dalla

rappresentazione di una parte frazionaria

In questi aspetti il confronto si basa sulla osservazione del denominatore e la

grandezza della parte frazionaria.

Data una parte frazionaria si chiede di ricostruire l’intero. Questa procedura deve

essere presentata più volte ponendo in essere con le figure la suddivisione in parti

equiscomponibili.

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Cambiamento di un modello:

La richiesta dell’intero fornendo l’elemento frazionario

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Cambiamento del modello:

La richiesta dell’intero fornendo l’elemento frazionario

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Le frazioni nella scuola elementare

Molto importanti nella scuola elementare sono le frazioni

decimali

Sono prerequisiti per la comprensione del sistema

decimale di misura della lunghezza

Sono adeguati per riprendere la moltiplicazione e la

divisione di numeri con le potenze del dieci

Sono necessarie per la comprensione dei numeri decimali

finiti

Si ritrovano in molti ambiti tra cui la notazione scientifica

con potenze di dieci, dando così una stima di valori

Page 35: Numeri razionali1

Le frazioni nella scuola elementare

La costruzione dell’abaco per gli interi e le parti decimali

risulta essere una esperienza veramente formativa e si

gettano le basi per evitare tanti fraintendimenti.

Page 36: Numeri razionali1

Le frazioni nella scuola media

Un’attività laboratoriale al fine di favorire la correttezza dell’idea di frazione.

Gli alunni sfruttano le strisce per fare confronti.

La suddivisione di una striscia di cartoncino lunga 60

cm e alta 10 cm in varie unità frazionarie:

1/2 1/3 1/4 1/5 1/6 1/10 1/12 1/15 1/20 1/30 1/60

Procedura:

a. Osservazione del valore frazionario

b. Uguaglianza all’interno della stessa striscia come

equiestensione o come lunghezza della base

c. Confronto tra unità frazionarie diverse

d. Si affrontano così aspetti di confronti senza alcuna

scrittura simbolica delle frazioni

e. Esecuzione di addizioni e sottrazioni mediante le

strisce

f. Ricerca della frazione complementare

CIDI di Roma: La costruzione dei numeri, nodi, attività, materiali. 2016-2017

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Le frazioni nella scuola media

Evoluzione della attività per paragonare la frazione 1/4 su strisce di diversa lunghezza

La suddivisione di una striscia di cartoncino lunga 40 cm e alta sempre 10 cm e colorandone 1/4 :

Procedura:

a. Osservazione del valore frazionario 1/4 sulla striscia da 60 cm e sempre 1/4 sulla striscia da 40 cm

b. Confronto di frazioni 1/4 su diverse strisce, alte sempre 10 cm ma di lunghezze diverse (20 cm, 30 cm, 15 cm …)

c. Richiesta della scrittura delle loro osservazioni e della loro valutazione sul significato di 1/4

d. Obiettivo: l’espressione 1/4 quindi ha senso e valutazione misurabile solo quando si specifica su cosa ha agito

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Condizionamenti da modelli Talune rappresentazioni portano gli studenti ad avere dubbi

sull’uguaglianza delle parti, perché condizionati da modelli standard

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Condizionamenti da modelli

Due identiche tavolette di cioccolata vengono suddivise al loro

interno così come indicato dalle due figure seguenti:

Si procede alla distribuzione dei diversi pezzi di cioccolata tra i

compagni, ma qualcuno avanza il dubbio che le parti non siano tutte

uguali ……….. Tu, osservando le due tavolette, cosa ne pensi?

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Condizionamenti da modelli Così come nel quadrato

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Condizionamenti da modelli Ecco come è stato proposto dall’Invalsi

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Le frazioni nella scuola media

Capita che in perfetta buona fede il docente faccia mettere in

sequenza alcune frazioni oppure numeri decimali come nell’esempio:

a. 0,1 0,2 0,3 0,4 …

b. 1/2 1/3 1/4 1/5 …

Alcuni studenti possono strutturare così l’idea che i numeri decimali

e le frazioni abbiano un successivo

a. 1/4 2/4 3/4 4/4 5/4 …

Questa ultima scrittura un docente può utilizzarla se abbiamo una

rappresentazione di numeri sulla retta orientata. Anche in questo

modo suggeriamo indirettamente che esista un successivo.

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Il successivo, discussione …Ricordiamo il problema ideato dal Prof. Giuliano Spirito che come attività di

discussione in classe permette di fare scoperte sui razionali e dell’importanza della

classe di equivalenza. Il problema esiste anche nella forma di frazioni.

“Una gita nel Paese dei matematici.”

<<A volte, per evitare discussioni, all'entrata del negozio o dell'ufficio postale

vengono distribuiti dei numeretti. Nel paese dei matematici, dove Giulia e Paolo sono

in gita, usano molto questo sistema; purtroppo i numeretti che distribuiscono sono...

numeri decimali! Ora, succede che a Giulia venga assegnato il numero 3,4 e a Paolo

il numero 3,5. Per capire a che punto della fila toccherà a loro, i nostri due amici

stanno ripassando mentalmente tutti i metodi per fare i confronti tra numeri decimali.

Sono pieni di dubbi, ma di una cosa sono sicuri: subito dopo Giulia toccherà a Paolo;

infatti, non può esserci nessun numero decimale compreso tra 3,4 e 3,5 ! >>

Ti chiediamo:

a) Giulia e Paolo hanno ragione a pensare di essere in due posizioni immediatamente

consecutive nella fila?

b) Se Giulia e Paolo hanno torto, quante persone al massimo possono stare in mezzo

a loro nella fila?

Page 46: Numeri razionali1

Le frazioni come operatori

Le frazioni che di un elemento ne prendono una parte

Lo studente sa che l’elemento su cui opera deve essere diviso

in tante parti dettate dal denominatore e di queste ne prenderà

quante ne specifica il numeratore

Ma nella pratica quotidiana scolastica ci sono sempre elementi

che sono multipli del denominatore quasi mai chiediamo i 3/5

di 14 persone ma i 3/5 di 15 persone; ma se chiedessimo 3/5 di

14 euro … forse si può fare, ma anche in questo caso non

chiederemmo mai i 3/7 di 13 euro …

E’ evidente che sviluppiamo subito un “controllo” perché le

incertezze di calcolo relative alla divisione non presentino

ulteriori problemi nell’esecuzione degli algoritmi

Page 47: Numeri razionali1

La distribuzione

Quando la distribuzione cambia ecco un tipico problema discussione:

Un gruppo di 4 amici si dividono tra loro dei bastoncini di liquerizia dello

stesso tipo e uguali come lunghezza. Quando arriva il loro amico Lorenzo

vogliono dividere di nuovo la liquerizia tra loro che ora sono diventati 5 ,

sempre in modo che tutti abbiano la stessa quantità, ma non sanno come

fare. Lorenzo chiede ai 4 compagni che gli diano ciascuno di loro 1/4 della

lunghezza di ciascun bastoncino. Ma i 4 amici non sono d’accordo. Chi ha

ragione, Lorenzo o i 4 amici?

Page 48: Numeri razionali1

La distribuzione

Un secondo problema discussione:

Un gruppo di 7 amici si dividono tra loro le biglie regalate

loro dalla maestra. Quando arriva il loro amico Lorenzo

vogliono dividere di nuovo le biglie tra loro che ora sono

diventati 8. Lorenzo chiede ai 7 compagni che gli diano

ciascuno di loro 1/7 delle loro biglie. Ma i 7 amici non sono

d’accordo. Chi ha ragione, Lorenzo o i 7 amici?

Le biglie non si possono certamente spezzare, quale numero di biglie

permette di essere distribuito sia tra 7 e sia tra 8 amici?

Page 49: Numeri razionali1

Numeri decimali : la comunicazione

I numeri decimali o numeri con la virgola spesso vengono

“letti” nella parte decimale come se fossero numeri naturali:

4,753 viene letto come “Quattro virgola

settecentocinquantatre”

Questa lettura è corretta?

Cosa succede quando lo studente considera 2,276

maggiore di 2,3 ?

Cosa può accadere nel caso che tali numeri vogliano

esprimere una lunghezza?

Page 50: Numeri razionali1

La misura e le frazioni. Misura della lunghezza

Misurare significa rapportare l’oggetto da misurare con l’unità di misura scelta in modo omogenea (o con suoi sottomultipli o multipli anche loro frazioni in un sistema di scala, in molti casi a base decimale).

Notare che nelle misure del tempo abbiamo la scala in sessantesimi ma per misure più piccole del secondo utilizziamo i decimi di secondo, centesimi e millesimi

Prendiamo in esame la misura della lunghezza.

La sequenza che leggo trova riscontro nella realtà ?

a. 0,1 0,2 0,3 0,4 …

Certamente sì, se intendo come 0,1 centimetro cioè un millimetro sugli strumenti troverò 0,1 cm; 0,2 cm; 0,3 cm eccetera, e nella quotidianità scolastica non ho strumenti per misure più piccole (almeno fin’ora) …

Quindi tra 1/10 di cm e 2/10 di cm non trovo altri numeri di distanza minore di 1 mm nella quotidianità almeno. Nei laboratori sì.

Se considero invece i numeri 0,1 e 0,2 tra loro esistono altri numeri decimali.

Page 51: Numeri razionali1

La misura e i numeri decimali “Due spaghi sono lunghi il primo 1,27 m e il secondo 1,8 m.

Qual è lo spago più lungo?”

La maggior parte degli studenti che iniziano la scuola media

risponde che è più lungo il primo.

Questa serie di fraintendimenti è da attribuire a tanti fattori tra cui

anche l’abitudine di riferirsi a misure in metri e centimetri, quasi

mai a decimetri.

Per cui la scrittura 1,8 m non viene considerata come 1 metro e 80

centimetri ma come 1 metro e 8 centimetri che sono più corti di 27

centimetri. Quindi si confonde 1,08 m con 1,8 m

Esempio tratto da “Ricomincio da zero” pag.70 (vedi bibliografia) che cita uno studio di

Boero.

Ricordiamo che per legge la scrittura in euro prevede la scrittura

decimale di due cifre per evitare tali fraintendimenti.

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L’intero o gli Interi?

Prendo i 13/4 di una torta, devo prendere più torte uguali

(uguali in cosa?) prima di tutto, ma avrò così 3 torte intere

e 1/4 di una quarta torta. Qual è l’intero ? E poi con 16/4

di torta ne prendo in realtà 4 torte, l’intero è 4?

Page 53: Numeri razionali1

L’intero o il tutto

Molti problemi interessanti ci

sono stati tramandati sulle

frazioni la cui la somma non

riforma l’intero.

Il racconto.

Un uomo voleva dividere i suoi

cammelli tra i figli in modo che il

primo avesse 1/2 del loro numero, il

secondo 1/3 e il terzo figlio ne

prendesse 1/9. I cammelli da

dividere tra i figli sono 35.

Tratto dal libro: “L’uomo che

sapeva contare” di Melba Tahan

Page 54: Numeri razionali1

Rappresentazione delle frazioni

La notazione semplice a/b non è libera da equivoci

La notazione a/b non è l’unica rappresentazione del

numero razionale

4/5 non è l’unica rappresentazione del numero 0,8 (ma

qualsiasi 4k/5k con k numero intero diverso da zero)

La classe di equivalenza creata permette di operare con le

frazioni e consente di avere più rappresentazioni dello

stesso numero razionale

Page 55: Numeri razionali1

Comunicazione

La frazione nei

suoi vari aspetti

Noi docenti proponiamo e mostriamo le frazioni come operatori, oppure come “parte su un tutto”, oppure come percentuale, come rapporto, come misura ed altro ancora, si fa fatica poi a coordinare tutti questi aspetti che la frazione riveste in campo matematico con il suo essere rappresentante di un numero.

Tutti i diversi ruoli rivestiti dalle frazioni devono confluire nella comprensione di questa particolare struttura numerica ma sapendo distinguerne le differenze e le peculiarità

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Passaggio dai naturali ai razionali(schema tratto da “Ricomincio da zero”)

Sistema storico

Dai naturali si passa ai

razionali Q+, sempre dai

naturali si passa agli interi

per poi convergere ai

razionali Q.

Sistema moderno

Dai naturali si passa agli

interi e poi direttamente a Q

dei razionali. In questo

passaggio si ha la difficoltà

della regola dei segni in Z.

Page 57: Numeri razionali1

Passaggio dai naturali ai razionali(schema tratto da “Ricomincio da zero”)

Molti docenti preferiscono il passaggio a Z e poi a questo punto direttamente a Q, a patto di affrontare in seguito la regola dei segni della moltiplicazione, la cui spiegazione si basa su una coerenza interna (proprietà distributiva e prodotto per zero).

Molti docenti preferiscono prima il passaggio a Q+ e rimandando a Q dopo avere introdotto Z nelle classi successive. Le difficoltà permangono ma viene rispettata una visione più aderente alla storia dei numeri.

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BIBLIOGRAFIA - SITOGRAFIA

a. Vinicio Villani-Maurizio Berni “Ricomincio da zero” Pitagora

Editrice Bologna

b. Malba Tahan “L’uomo che sapeva contare” edizione: Salanic. Martha Isabel Fandiño Pinilla: “ Le frazioni - aspetti concettuali e

didattici”

d. Carl B. Boyer “Storia della matematica” Oscar Mondadori

e. Angela Pesci: “Lo sviluppo del pensiero proporzionale nella

discussione di classe” Editore: Pitagora

f. Rosetta Zan: “Difficoltà in matematica” Springer edizioni

g. Giuliano Spirito – Margherita D’Onofrio – Grazia Petrini: “Il racconto

della matematica” Numeri secondo volume Ed. La Nuova Italia

h. www.cidi.it

i. http://utenti.quipo.it/base5/index.htm

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