nouvelle tag: turismo 3.0 e il rinascimento del retailing - imagelab
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Le slides dell'intervento "Nouvelle Tag", tenuto da Erika D'Amico ed Emanuela Ciuffoli di Image Lab a "Branding 2.0", convegno del 4 aprile 2012.TRANSCRIPT
NOUVELLE TAG:
turismo 3.0 e il rinascimento del retailing
Economia delle esperienze:
● dal MEDIUM al TOUCHPOINT
“Il touchpoint è un momento di
interazione e un punto di
connessione tra due soggetti:
marca e consumatore (più
genericamente impresa e
stakeholders) finalizzato a veicolare
un messaggio o a stabilire un
dialogo attraverso il prodotto o il
servizio prima, dopo o durante il
processo d'acquisto” (L.Minestroni)
BRAND TOUCHPOINT
WHEEL
Fonte:
www.branddriveninnovation.com
Fonte:www.sandracecet.com
BRAND TOUCHPOINTS
● Devono essere strategici e
“orchestrati” in una visione di
insieme.
● Possono interessare
consumatore finale,
stakeholders, dipendenti
(employer branding) ed
essere quindi distribuiti lungo
tutta la catena del valore.
● Retail= mega-touchpoint
ALCUNI DATI RILEVANTI
Fonte: Nielsen, 5 Settembre 2011 in www.multicanalita.it
Il mercato del turismo
e, più in generale,
quello dei viaggi sono
stati tra i primi a
doversi ripensare
nell'ottica dei brand
touchpoints
● Sempre maggior autonomia del
consumatore nella ricerca e
nell'acquisto (infolust);
● Revisione del rapporto con le
figure di mediazione;
● Gestione della reputation;
● Dal turismo ai turismi: esigenza
di nuove proposte di prodotto e
di servizio
La relazione con il consumatore va curata prima, durante e dopo il viaggio
● PRIMA: ricerca di informazioni, ricognizione, consultazione di blog e community, accesso a servizi interattivi, ecc
INTERCETTARE
● DURANTE > utilizzo di servizi customizzati, produzione e generazione contenuti (UGC), ecc
CONVINCERE
● DOPO > diario di viaggio, archiviazione, condivisione opinioni/immagini, social networking, ecc
FIDELIZZARE
Intention based model
TWINSUMER: sei proprio come me! (… e allora mi piaci)
TRIP INTO THE YOUNIVERSE
CAN'T CAN'T FORGET FORGET IT(ALY)IT(ALY)
REAL-TIME
Destination branding touchpoints: nuove opportunità di business
App.punti di contatto
Retail Renaissance (cfr.trendwatching.com)
1. L'utente vive un'esperienza di shopping in-site e insight
2. Il negozio, il luogo preposto allo shopping, gioca ancora un ruolo fondamentale perché la gratificazione che offre non è ripetibile online
3. Il tempo del consumo é: multi-funzionale, emotivo, socializzante
4. Il consumo è una realtà urbana, basato sulla cultura urbana del dettaglio: il punto vendita territoriale diventa una city zone
Gli online symbols diventano oggetti di consumo
Divano di pixel di Zuzunaga
Anelli maschio/femmina di Brevick
Il cucciolo che prende vita online
l'online è completamente accessibile anche quando sei offline
Lo storebox di JC Penney
Il flagship store di Singtel: tutto touch
Store virtuale di Luisa Via Roma
Trust and share: alcune realtà nate online creano ancoraggi offline
Key factor:
1. Prossimità e contatto: (es. Meetup, Triplife, Feeder business)
2. Socialità: (es. Treadless; Etsy; Wikipedia in versione Enciclopedia cartacea)
Occorre ricordare che:
1. Il consumatore è diventato un utente multicanale.
2. Un consumatore su tre in Italia usa lo smartphone mentre
acquista in negozio per confrontare i prezzi.
3. Il passaggio che deriva dalla logica
in-site insightserve a spostarsi dal concetto di qualità/prezzo a quello di valore/prezzo
Quick&Deep: Il consumatore sfrutta “tutto” il tempo a sua disposizione
Home plus di Tesco
Il dettaglio è urbano, tutto ciò che è urbano è dettaglio: tutto il mondo è un negozio
Il negozio semi-virtuale di Shiseido a Tokio
TAD CONCEPTSTORE - Roma
Tryvertising: provare per credere!
Dal multicanale al multiesperienza: lo store è un punto di contatto tra Brand-prodotto e consumatore
MyBestFit nei centri commerciali
I consumatori non vogliono solo acquistare ma vogliono fare
Cook & Café di DeLonghi
Crucial & Sustainable1. L'utente è portato all'interazione se è alto il valore di
intrattenimento dell'azione in cui è coinvolto
(es. vetrina di Garrad)
2. L'utente è portato all'interazione se è alta la percezione del
valore etico dell'azione in cui è coinvolto (eco store: esempio di
In.gredients e The People's Supermarket)
3. Se dal fare ottiene una esperienza didattica
(Simply Cooking di Miele)
I passi da fare per essere un retailer Inline:
1. Pensare al brand online anche se non tecnicamente in linea.
2. Usare linguaggi e simboli online da sfruttare offline.
3. Pensare a partner che hanno un'impronta social o possono fornire un valore di intrattenimento alto a eventi o iniziative (es. fornitori di tecnologia, Dj, Pr, Blogger, etc.).
4. Progettare momenti di Feeder business basati sul contatto off.
5. Fiducia + integrazione technologica: includere nella progettazione strumenti personalizzati per l'interazione online (app, games, etc.).
6. Abbinare il prodotto ad altri prodotti (o proposte) in linea con gusti e tendenze
7. Monitorare gli opinion leader online per tenere d'occhio le tendenze.
8. CREDERCI E INVESTIRE: DARE PER RICEVERE!!!