nordic lifestyle magazine settembre2014

90
2014 VIAGGI PHOTO INTERIOR DESIGN STYLE FASHION FOLKLORE VINTAGE ART SHABBY CHIC PROVENZALE COUNTRY FOOD ARCHITETTURA CULTURA EVENTI HOBBY LIBRI GREEN C’è sempre una prima volta Il coraggio di iniziare

Upload: nordic-lifestyle-magazine

Post on 03-Apr-2016

224 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

Un magazine per gli appassionati di Nordic Style

TRANSCRIPT

Page 1: Nordic lifestyle magazine settembre2014

2014

VIAGGI PHOTO INTERIOR DESIGN STYLE FASHION FOLKLORE

VINTAGE ART SHABBY CHIC PROVENZALE COUNTRY FOOD ARCHITETTURA CULTURA EVENTI HOBBY LIBRI GREEN

C’è sempre una prima volta Il coraggio di iniziare

Page 2: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Mensile illustrato sullo stile di vita nordico, vintage, country, shabby chic e provenzale. Una finestra sul mondo nordico interpretato da una redazione di origine mediterranea.

© Cover

Photo by Claudia Fois

Layout by Silvia Montis

Nordic Lifestyle Magazine è una pubblicazione visibile gratuitamente sul portale ISSUU http://issuu.com/nordic_lifestyle

La nostra pagina facebook www.facebook.com/NordicLifestyleMagazine

© Copyright Tutte le fotografie presenti nel magazine, di cui non verrà citato il nome dell’autore, sono immagini tratte dal web. Le foto realizzate dalla redazione e quelle date in con-cessione da terzi al nostro Magazine, saranno accompagnate dal simbolo © e coperte da Copyright pertanto ogni utilizzo è vietato, se non con il consenso della redazione o del proprietario dello scatto.

2

Page 3: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

INDICE La redazione Backstage Editoriale C’è sempre una prima volta..il coraggio di iniziare _ Il coraggio di reinventarsi sempre _ il mio primo anno di studi all’estero _ Il mio primo libro _ Il mio primo figlio _ La mia prima esperienza come reporter/stylist _ La prima impressione _ Il mio primo mese a Copenhagen _ Ricette: Plum-Cake bicolore con cuore Speciale Bacio _ Mille primi baci _ Baci infiniti, fatti di inchiostro, di colore e di marmo _ I Baci Perugina, con ricetta _ Baci di Dama C’è sempre una prima volta..il coraggio di iniziare _ Il mio primo vestito per una bambola _ La mia prima casa di Barbie _ La mia prima borsa _ Il primo animale domestico Eventi La rubrica di Sylvié La rubrica di Emma La Posta dei lettori Photo Gallery by Silvia Montis

3

Page 4: Nordic lifestyle magazine settembre2014

4

Foto: Justina Stukaite

Page 5: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

5

“ Cogli la palla al balzo...

il tempo non aspetta tempo”.

Page 6: Nordic lifestyle magazine settembre2014

6

La redazione...

Silvia Montis “Il mio nome d’arte è Sylvié. Ho 39 anni, sposata, nata in Brianza e vissuta in diverse parti d’Italia. Sono cresciuta in Sardegna, dove ho trascorso tut-ta la mia infanzia e adolescenza. Diplomata al Liceo Artistico di Cagliari, ho frequentato corsi specialistici a Firenze e Treviso, nel ramo della grafica pubblicitaria. Ho maturato diverse esperienze nel campo pubblicitario, nel marketing, nell’arte, nell’editoria e nel commercio. Ora mi occupo di Crea-tive Solutions, come Coach Business, Home Stager dedicandomi ad allesti-

menti e fornendo idee creative per ogni evento e per le più svariate esigenze (http://facebook.com/sylviestagingcreativesolutions). Parallelamente dedico il mio tempo libero al mio nuovo progetto Jana Old Style, un laboratorio di idee creative in stile Vintage, Country e Shabby, di pittura, design e cucina (http://facebook.com/janaoldstyle). Sono una persona sensibile, aperta, sognatrice e molto testarda ma fondamentalmente dolce. Amo i contrasti e spesso questi emergono nella mia dualità di “romanticismo fan-tasy” e “gothic mood”. Questo è ciò che sono, una creativa poliedrica, una che abbraccia la vita, pienamente, con tutte le sue infinite sfumature. Mi piace leggere, adoro i film fantasy e d’avventura, amo fotografare, dipingere, scrivere e cucinare. Sono un’amante dello stile vintage, provenzale, country e shabby. Sono appassionata di culture nordiche e celtiche: da anni studio tradizioni e culti che hanno radici arcaiche, legate al paganesimo e cristiane-simo, analizzando le numerose similitudini tra il Nord Europa e la Sardegna. Su tali argo-menti ho pubblicato un libro nel 2012 (http://facebook.com/laprofeziadellunistizio). Sono una ragazza con la “valigia in mano” e dai miei viaggi cerco sempre di trarre insegnamen-to, aprire la mente e farmi ispirare. Da questi numerosi interessi è nato, nel Gennaio 2014, il progetto editoriale Nordic Lifestyle Magazine, l’attuale rivista online gratuita che dirigo assieme al mio meraviglioso staff.

Emma Fenu “Ho 36 anni e non ho propensione verso le categorizzazioni. Chi sono io? Una sintesi di note contrastanti: dolce e polemica, sognatrice e ironica, idealista e consapevole, chiacchierona ed empatica, passionale ed intro-spettiva. Sono laureata in Lettere e Filosofia e ho conseguito un Dottora-to in Storia delle Arti. Ho vissuto in Medio Oriente e ora abito a Copenha-gen. Scrivo per lavoro e per passione, insegno Lingua Italiana agli stra-nieri, mi occupo di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia. A-mo le simbologie, le domande dalle infinite risposte, la moda, lo stile vin-tage e shabby chic, le favole, i gatti, le serate trascorse a leggere e sfer-ruzzare accessori in lana e la magia del Natale. Ecco i miei blog ed alcuni

dei siti per cui collaboro: http://www.libreriamo.it/d/1259/pensieri-e-parole-in-valigia-emma-fenu.aspx http://emmaswoolcreations.blogspot.dk http://www.passionelettura.it/ http://www.iovo.it/ http://www.lettermagazine.it/”

Page 7: Nordic lifestyle magazine settembre2014

7

Nordic Lifestyle Magazine

Antonio Coni

“Ho 28 anni e vengo dalla Sardegna. Attualmente vivo a Copenhagen. Studio econo-mia e informatica all’Univer-sità SDU e mi ritengo abba-stanza soddisfatto del corso

di studi che sto seguendo nonostante sia difficile e impegnativo. Lavoro come came-riere in un ristorante "italiano". Non é il massimo della vita però ci si adatta alle e-sigenze. Le mie passioni più grandi sono: la pallavolo, la pesca, le lingue straniere ( parlo e scrivo in inglese, tedesco, spagno-lo e sto studiando il danese), viaggiare, u-scire e stare in buona compagnia, cucinare e altro. Ho la passione per lo stile nordico e in particolar modo Interior Design”.

Flavia Di Luzio “Nata nel 1985 a Chieti e cresciuta a Pescara, ho conseguito una laurea in Lingue e Letterature Stra-niere presso l’Università di Bologna, specializzandomi

poi in lingua finlandese e nell’insegnamento della lingua e della cultura italiane a stra-nieri. Attualmente lavoro come traduttrice freelance, faccio parte della redazione del sito www.bifrost.it e collaboro con le case editrici www.vocifuoriscena.it e Liber Iter. Nel tempo libero mi piace uscire con gli a-mici, ascoltare musica, andare al cinema, leggere e disegnare. Amo gli animali, la na-tura, credo molto nell’attivismo e nel volon-tariato”.

Giuseppina Pisu “Sono nata a Cagliari per ca-so e vivo a Copenhagen. Ho passato l'infanzia tra vecchi libri, stoffe variopinte e il profumo dei fiori d'arancio del giardino di famiglia. Ho

vissuto in Germania ed Estonia e mi sono laureata a Cagliari. Dal 2012 mi occupo del p r o g e t t o O m b r a l u n a V i n t a g e ( w w w . o m b r a l u n a . c o m e www.facebook.com/OmbralunaVintage ) e dal 2013 collaboro con il regista italiano Giovanni Coda. Mi piacciono i vecchi cap-pelli, i foulard, il vintage, i gatti e i cappuc-cini. Adoro viaggiare e acquisto sempre un anello in ogni città che visito. Ho sempre con me ago e filo, e un quaderno per fer-mare i miei pensieri”.

Barbara Piras “Ho 37 anni, vivo e lavoro in Sardegna, vicino Ca-gliari. Sono una persona solare, semplice e sensibi-le. Ho lavorato per anni nel settore immobiliare. Amo fare lunghe passeg-giate immersa nella natu-ra, mi dedico alla cucina,

amo fare torte, mi piace godermi il mare e il sole della mia amata terra, adoro stare in compagnia degli amici e della famiglia. Mi piace aiutare gli altri, in questo sono molto portata e sto frequentando un tirocinio per assistente domiciliare. Il mio sogno nel cas-setto? Fare il cammino di Santiago e andare in Messico. Amo la natura, gli animali, leg-gere e gustarmi le cose semplici della vita”.

Claudia Fois “Ho 31 anni, vivo in Sardegna, mi piace tut-to ciò che esprime crea-tività e spontaneità, la fotografia e la grafica. Appassionata di saponi naturali, con un amica, porto avanti un laboratorio chiamato Ar-t’&’Janas ( http://artejanas.blogspot.it/ ) e ( https://www.facebook.com/artejanas ).

Simona Lasi “Ho 35 anni, vivo e lavoro in Sar-degna. Niente a che fare con le mie passioni. Amo il vintage, gli anni 50, i pois, il pizzo, e tutto ciò che a che fare con ago, filo, bottoni e stoffe, e, soprattutto,

adoro cucinare per chi amo. Sono lieta di poter collaborare, con le mie ricette, con Nordic Life-style Magazine”.

Page 8: Nordic lifestyle magazine settembre2014

8

Simona Tocco “Ho 38 anni, lavoro come Manager presso una Firm che si occu-pa di edifici storici, piccoli musei e appartamenti, dove alcuni ar-tisti hanno vissuto. Attualmente mi occupo del funzionamento di Handel House, il compositore tedesco, dell’appartamento di Jimi Hendrix e della cura e la protezione delle opere d’arte che si tro-vano in questi posti. Sono una mamma single di due bambini.

Nata e cresciuta in Sardegna, ho vissuto a Torino, Dublino e ora, da 11 anni, a Londra. Per passione pitturo mobili in legno, prediligendo lo stile Provenzale, Scandinavo e Shabby “. Lieta di collaborare con Nordic Lifestyle Magazine.

Angie Lucia Kriffel “Ho 31 anni, vivo e lavoro a Copenhagen, amo la musica: cantare è la mia più grande passione. Di-cono che sono una persona molto creativa, adoro disegnare e sono lieta di condividere le mie illu-strazioni con Nordic Lifestyle Magazine”.

Daniela Montis “Ho 32 anni, vivo e lavoro in Sardegna, amo realizzare le mie idee creative, dise-gnare e fare giardinaggio. Sono molto feli-ce di poter collaborare, con le mie illustra-zioni, per Nordic Lifestyle Magazine”.

Silvia Padula “Ho 23 anni, italiana, per la precisione napoletana. Laureata in scienze della comunicazione, indirizzo economico, mi sono trasferita da poco a Copenaghen per continuare i miei studi. Il mio sogno è di poter eserci-tare un mestiere socialmente utile. Una delle mie più grandi passioni è scrivere. Amo viaggiare, sono una persona estremamente curiosa. Da sempre amo i piccoli piaceri della vita, come un buon libro, la buona musica, un buon vino e soprattutto la buona compagnia”. Sono molto contenta di collaborare con questo magazine.

Foto: Silvia Padula

Page 9: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

Nordic Lifestyle Magazine http://issuu.com/nordic_lifestyle

9

Layout: • Claudia Fois • Silvia Montis Editing Italiano: • Emma Fenu Editing Ingese: • Giuseppina Pisu • Antonio Coni • Simona Tocco • Flavia di Luzio • Silvia Padula Editing Spagnolo: • Claudia Anatella In questo numero hanno partecipato anche: • Bettina Carta • Cesca *QB • Francesca De Luca • Ida de Santo • Justina Stukaite • Benji • Giulietta Luise • Francesca Guerrini • Piera Sirna • Marianna d’Alessandro • Donatella Bucci • Pietro Cau Foto sfondo: Claudia Fois

Page 10: Nordic lifestyle magazine settembre2014

10

"L'arte oltrepassa i l imiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro."

(Vasilij Kandinskij)

Page 11: Nordic lifestyle magazine settembre2014

11

Page 12: Nordic lifestyle magazine settembre2014

"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pens ier i già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra - che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi”.

(Cesare Pavese)

12

Page 13: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

13

Page 14: Nordic lifestyle magazine settembre2014

14

C'è sempre una prima volta…

E si presenta ad ogni no-stro nuovo inizio, ogni volta che

ci rimettiamo in gioco, che cadiamo e ci rialziamo, che sfidiamo l'ignoto e andiamo avanti.

La prima volta è costellata da una se-rie di sentimenti contrastanti, di adre-nalina mista ad ansia, per la paura ma anche per la gioia, di ciò che ci a-spetta.

Il nuovo è un'avventura, è il futuro che avanza e che diventa scoperta. Quando si riesce a superare il primo muro, che limita la possibilità di evol-verci, allora tutto appare possibile. Ci sentiamo i padroni del mondo!

In realtà in quel momento siamo pa-droni di noi stessi, la prima volta di-venta la prova iniziatica della lotta tra la nostra oscurità, la paura, e la no-stra parte illuminata, l'amore per la vita. Quando l'amore sboccia e il sen-timento ci avvolge e ci entra dentro, allora tutto si irradia di magia e mera-viglia. L'abbraccio, il bacio, il contatto con ciò che ci circonda, lo scambio di amore, diventa energia che alimenta il nostro universo interiore. Fuori di-venta lo specchio di dentro. E noi sia-mo pronti a percorrere nuovi viaggi, con le persone che amiamo.

Nordic Lifestyle questo mese ha deci-so di condurvi in un luogo speciale, fatto di amore, baci, prime volte, bat-taglie vinte e nuovi mondi. Là, dove tutto è possibile!

di Silvia Montis

Hay siempre una pri-mera vez... Y se pre-senta cada nuestro nuevo inicio, cada vez que nos volvemos a poner en juego, cada vez que caiga-mos y nos volvamos a levantar, cada vez que retamos al ignoto y vamos adelante. La primera vez esta llena de unas se-ries de sentimientos conflictivos, de adrenalina mezclada a ansiedad, por el miedo pero también la alegría de lo que nos espera. Lo nuevo es adventu-ras, es el futuro que avanza y que se transforma en descubierta. Cuando se empieza superar el primer muro, que limita la posibilidad de desarrollar, entonces todo aparece posible. Nos sentimos padrones del mundo. En realidad en ese momento alma pa-drones de nosotros mismos, la prime-ra vez deviene la prueba inicial de la lucha entre nuestra oscuridad, el mie-do, y nuestra parte iluminada, el a-mor por la vida. Cuando el amor flo-res nos envolver y nos entra dentro, entonces todo se irradia de magia y maravilla.El Abrazo, el beso, el con-tacto con lo que nos rodea, el com-partir el amor, se transforma en ener-gía que alimenta nuestro universo in-terior. El exterior de hace el reflejo del interior. Y nosotros estamos listos a empezar nuevos viajes con aquellos a quien queremos. Nórdic Life este mes ha decidido lle-varos a un sitio especial hecho de a-mor, besos, primeras veces, batallas ganadas y nuevos mundos. Ahí donde todo es posibile!

a cura di Claudia Anatella

Page 15: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

15

Foto sfondo: Silvia Montis

Page 16: Nordic lifestyle magazine settembre2014

16

16

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

di Silvia Montis

Storia di un'artista

Ricordo ancora la prima volta che ho preso in mano dei colori, per di-segnare il mondo che era dentro la mia mente. Era in un letto di ospe-dale e io riempivo fogli bianchi con colo-ratissimi personaggi delle fiabe. Sono passati molti anni da allora e anche mol-te vite direi. Ma il colore è ancora ciò che contraddistingue i miei dipinti e ogni mio lavoro. La prima volta che esposi i miei quadri per una mostra, ricordo che dal-l'eccitazione non dormii la notte. Non credevo possibile che il mondo di una giovane sconosciuta potesse interessare a qualcuno. Per la persona introversa che ero, esibire i propri quadri nella cit-tadella dei musei di Cagliari era il massi-mo che potessi aspettarmi. Ma molte al-tre prime volte si susseguirono, a Roma, Amalfi, Napoli e ogni volta la stessa an-sia e la stessa gioia. Il brivido della conquista, dei nuovi pas-si, la voglia di mettermi in gioco, pur con la paura di cadere, ma con la voglia di rialzarmi ogni volta più forte di prima, tutto ciò a plasmato il mio carattere, la persona che sono ora. Nessuna battaglia è persa se siamo pronti a rimetterci in

campo, come la prima volta, avendo il coraggio di reinventarsi, sempre. La mia sete di vita, il mio amore, la mia energia, ora sa trasformare in arte ogni cosa che intraprendo. Perché per me arte è creazione, estro e sentimen-to. Dalle tele passo alla scrittura, alla fotografia e poi nuovamente al colore e ai pennelli, metto le mani in pasta per creare piatti prelibati e riprendo nuo-vamente i pennelli per ristrutturare vecchi oggetti in disuso, mi metto poi al pc e impagino il nostro bel magazine, con un sentimento di amore che ricorda quasi quello per un figlio. La mia poliedricità come artista è il big bang prima della creazione, ogni nuo-va opera è una nuova rinascita.

Foto tratta da un quotidiano locale

Page 17: Nordic lifestyle magazine settembre2014

17

E quando capita che la luce si spegne e il colore perde di tono, quello è il mo-mento per fare un nuovo percorso in-trospettivo, un nuovo viaggio dentro me stessa per scovare quella luce che è nascosta infondo e che aspetta di u-scire. Sono quelli i più magici. Momenti che segnano i nuovi capitoli del roman-zo della mia vita. Paragono questi i-stanti ai gaizer dell'Islanda, quando l'acqua si ritira dentro le viscere della terra e poi improvvisamente, con una forza impetuosa, spara in superficie tutto il suo vapore trasformato dal ca-lore. La forza della natura è insita in noi ed è per questo che, quando rico-minciamo, abbiamo il potere di trasfor-mare la nostra nuova "prima volta" nella nostra nuova opere d'arte.

Nordic Lifestyle Magazine

Me acuerdo la pri-mera vez que he cogido

en las manos unos colores para dibujar el mundo que estaba al interior de mi mente. Estaba en una cama de hospital y llenaba hojas blancas con colorados personajes de las fabulas. Han pasado muchos años y muchas vidas pero el color es todavía lo que distingue a cada mio trabajo. La primera vez que expuse un cuadro para una exposición recuerdo que por la excitación no descansé toda la noche. No creía posible que el mundo de una joven desconocida podí-a interesarle a alguien. Mi sed de vida, mi amor, mi energía, ahora puede tran-sformar en arte cada cosa que hago. Porque para mi arte es creación, estro y sentimiento. Desde la pintura hasta la escritura, la fotografía y la cocina, para crear platos deliciosos, y una vez mas al ordenador para componer nuestra boni-ta revistacon un sentimiento de amor que casi recuerdo lo que se siente por un hijo. Mi versatilidad es como el big bang antes de la creación y cada nueva obra es un renacimiento.

a cura di Claudia Anatella

Fotografie di Silvia Montis

Page 18: Nordic lifestyle magazine settembre2014

18

I feel nervous. Around me only new faces which seems a s s c a r e d a s m e . They are obviously all Da-nes. Tall, blond hairy and rea l ly good look ing. Fortunately I am that kind of person who becomes friends quite rapidly so I am pretty sure this situation won´t last that long. This university looks nice. In front of the entrance there is a big screen which shows the students their class ro-oms and the name of the te-acher for the today lesson. Finally I see mine. It´s on the second floor and it starts at 8.15 and since it´s only 8.00 I decide to go to cante-en for a cup of coffee. The canteen looks also very nice and colourful. There are many tables with comforta-ble sofas, a big buffet typi-cally Danish and a blond smiling lady working as ca-shier. Suddenly another lady sitting on a table all alone seems to catch my atten-tion. I don´t know why but my intuition tells me that

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

di Antonio Coni

she is also a foreigner who is going to attend my same cour-se. I go next to her and I ask for her name and nationality. Her name is Cecil and she is from the Philippines and yes, I was right! She´s in my same course. Great! I don´t feel alo-ne and uncomfortable anymore and this girl seems really nice and friendly. I invite her for a coffee and we start talking a-bout everything that comes in our mind just to break the ice. I did not know this situation will repeat again and again during the year and that Cecil will be one of my favourites in class. I t ´ s t ime f o r l e s son ! What I expect is to go to a re-ally big class room with thou-sands of students and only one teacher in front of the blackbo-ard who is going to talk for four hours long. How boring! We all know that in most cases, what we expect, is far from the reality. In fact, the scenario lo-oks unexpectedly different. The room is very small, there are more or less twenty students and there is no teacher who is going to bother us with his les-son. Instead of a teacher, there is a young guy working as

Page 19: Nordic lifestyle magazine settembre2014

19

Nordic Lifestyle Magazine Foto in concessione, di Antonio Coni

Il mio primo anno di studi all´estero.

Mi trovo qui, in mezzo ad una folla di studenti tutti o quasi Danesi. Cionono-stante i loro visi non sembra-no più rilassati del mio. Siamo tutti molto nervosi per questo nuovo inizio con l´unica diffe-renza che molti di loro già si conoscono dalle scuole supe-riori mentre io sono qui tutto solo. Senza perdermi d´animo mi guardo intorno e noto una r a ga z z a c h e , s e d u t a anch´essa sola, sorseggia il suo caffè. I tratti non sono quelli di una ragazza danese perciò deduco sia straniera esattamente come me. Mi av-vicino a lei e iniziamo una pia-cevole conversazione. Ci ave-vo azzeccato, frequentiamo lo stesso corso. Lei è molto sim-patica e dolce. Finalmente non ci sentiamo più soli. Tutto qui è diverso da come me l´aspettavo ma, fortunata-mente, in meglio.

counsellor who is going to show us the University and guide us for the rest of our studies. In today´s agenda there is the introduction of the students and of the programs which will be u s e d i n t h e f u t u r e . Nothing in this school works as you expect. We don´t have to stand up in front of the class and talk about ourselves fully embarassed. We are going to play a game. Our names will be associated to an animal accor-ding to our name´s first letter. This should be a good way to re-member new people´s name. My first impression of this place is quite positive and, after all, Anaconda is not a bad name.

Page 20: Nordic lifestyle magazine settembre2014

20

Foto: Pietro Cau

di Emma Fenu

Dalle “Fiabe della Buonanotte” a “Piccole Donne”

Ho esitato, davanti al titolo che sovrasta l’articolo che vi accingete a leggere. Molti sono i primi libri che hanno cospar-so di parole i capitoli della nostra esi-stenza, come molti sono i primi baci che hanno accarezzato la nostra pelle.

Su quale libro urge, dunque, soffermarsi ora? Vi è un primo che ci venne letto la sera, con la testa che affondava nel cu-scino, quando ancora le lettere dell’alfa-beto erano figure aliene, schierate, una dopo l’altra, come passeggeri stipati in piccoli vagoni separati da spazi bianchi, in un treno che giungeva a destinazione tramite la voce narrante del papà o della mamma. Vi è un primo che ricevemmo in regalo, scartato con bramosia e sug-ge l l a to da una do l ce ded i ca . Vi è un primo, infine, che leggemmo senza ausilio esterno, vittoriosi e felici,

dopo aver avuto accesso al magico codi-ce, i cui simboli, posti in avvicendamento sulla carta, lentamente si disvelavano…

e la storia aveva inizio.

Le notti della mia infanzia, profumate di sapone di Marsiglia, sprigionato dalle lenzuola rosa, esordivano con le prime righe tratte da un tomo datato, riportan-te le Fiabe raccolte dai Fratelli Grimm. Tuttavia, dopo una manciata di secondi, prendevano forma e colore altre storie, attinte dalla memoria, che mi proiettava-no in distese infinite di piante di pomo-dori, dietro a corse con i piedi nudi, sulla terra fertile e umida, e fra sassaiole che coinvolgevano bande di ragazzini spetti-nati. Ogni sera mio padre componeva una parte della sua autobiografia, solo per me.

Fu mia madre, invece, a donarmi il mio primo libro, in occasione del mio terzo

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

Page 21: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

21

Foto: Emma Fenu

compleanno. Si trattava della versione cartacea di un cartone animato, all’epoca da me preferito, ossia “Heidi” di Johanna Spyri, che narra le vicissitudini della bim-ba dalle guance scarlatte, che si struggeva di nostalgia per i suoi monti della Svizze-ra, costretta dentro le mura di una lussuo-sa dimora di Francoforte.

Alcuni giorni fa ne ho acquistato una ver-sione edita nel 1953, in inglese. Il primo libro non si scorda mai.

Ma la svolta epocale della mia vita di esse-re contingente, avido di scoperta e di as-soluto, fu il primo libro che lessi, agli esor-di della scuola primaria, a sei anni appena compiuti: “Piccole Donne” di Louisa May Alcott, un classico intramontabile. Ho amato le sorelle March, tutte, come so-relle con cui ricordare e confrontarsi, co-me esseri pensanti, liberi dai vincoli della carta, dotati di pregi e difetti, che osser-vano lo svolgersi delle medesime vicende tramite il filtro della propria peculiare pro-spettiva. Tuttavia, per Jo avevo una predi-lezione.

Adoravo quella ragazza dall’indole ribelle e passionale, capace di ideare storie per in-trattenere la famiglia, anche quando l’eco della guerra diventa silenzio assordante, anche quando le tenebre gelide della mor-te calano, inesorabili, e di battersi per il suo sogno, con ostinazione e anticonfor-mismo, fino a diventare una nota scrittri-ce.

“Jo era molto occupata in soffitta, perché le giornate di ottobre cominciavano a farsi fresche e i pomeriggi erano corti. In quelle due o tre ore, durante le quali il sole si at-tardava con il suo calore sull’alta finestra, Jo, seduta sul vecchio divano, scriveva ra-pidamente, con le sue carte sparse sopra un baule”.

Desideravo essere Jo, da bambina. Non sono diventata Jo, ma me stessa, la quin-ta sorella March, come lo sono tutte colo-ro, Donne, anche se non più “piccole”, che hanno letto con trasporto il libro, appren-dendo l’immenso fascino celato nell’intimo segreto delle piccole cose, quelle che vale la pena di assaporare e, tramite la scrittu-ra, condividere.

Scena tratta dal film "Piccole Donne", 1949.

Page 22: Nordic lifestyle magazine settembre2014

22

Il mio primo figlio

“Non preoccuparti. Penserai che stia per crollarti il soffitto addosso, ma non accadrà. Crederai di morire, ma non morirai”.

Con queste parole ha esordito mia nonna quando circa sei mesi fa le ho chiesto se il parto sarebbe stato molto doloroso.

In realtà, non è stata quella tragedia che mi aveva fatto immaginare, nono-stante stessi mettendo al mondo la mia prima figlia. Il dolore c'era, ma i muri della sala parto sono rimasti lì, belli solidi e dritti, il soffitto non è crollato ed io sono viva, china su que-sto foglio a ripensarci.

Nelle sue prime settimane di vita, la pargola mi ha subito fatto capire chi comanda: aveva appena venti giorni quando l'ho dovuta trasferire dalla na-vicella alla culla perché non riusciva a dormire tutta spaparanzata come pia-ce a lei. Col risultato che abbiamo speso un sacco di soldi per comprare un ingombrante soprammobile.

Da allora, ogni giorno accade una se-rie di novità inaspettate: una volta, mentre le cambiavo il pannolino, la monella ha fatto il tirassegno con la cacca ed io ero il suo bersaglio. Vince-rà il Nobel per la scienza grazie alla buona riuscita dell'esperimento al pri-mo tentativo...

Però, per fortuna, per mia figlia non sono solo una cavia da laboratorio: il primo bacio che mi ha stampato in

faccia è stato molto emozionante, sebbene avessi mezzo volto rico-perto di bave e quelle unghiette pungenti ben conficcate nelle guan-ce.

Tuttavia, mi sta insegnando a cre-scere: se non ci fosse stata lei, da chi avrei imparato che gli omoge-neizzati non solo si mangiano, ma si possono anche spalmare su fac-cia, corpo e vestiti? Come avrei fat-to a sapere che il pavimento di casa mia può non essere lavato per set-timane, senza per questo aprirsi in una voragine e inghiottirmi?

L'esperienza di diventare mamma è una scoperta quotidiana. Ogni gior-no si è genitori per la prima volta: ieri ero mamma per la prima volta di una bimba che ha imparato a mangiare col cucchiaino; oggi di u-na bimba che inizia a gorgheggiare; forse domani sarò per la prima vol-ta la mamma di una piccola peste che ha morso papà col suo unico dente in bocca.

E così andremo avanti giorno per giorno con nuove avventure, fino al primo giorno di scuola, al primo rimmel sbavato “effetto panda”, al primo amore incasinato, alle prime delusioni.

Io sarò lì con lei, a sostenerla e consigliarla, sperando di non terro-rizzarla con i racconti del mio pas-sato, come ha fatto mia nonna con me.

di Francesca De Luca

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

Page 23: Nordic lifestyle magazine settembre2014

23

Nordic Lifestyle Magazine

Io sarò lì con lei, a sostenerla e consigliarla, sperando

di non terrorizzarla con i racconti del mio passato,

come ha fatto mia nonna con me.

Foto: Claudia Fois

Foto in concessione, di Antonio Coni

Page 24: Nordic lifestyle magazine settembre2014

24

Congratulations, you are e-xpecting! Disse il medico sfoggiando un grande sorriso. Io pensai ma allora non era il cambio di stagione! Tanti pensieri che correvano, uno dopo l’altro. Non si fermano questi pensieri. Maschio o femmina? Soffrirò tanto? Sarà bello avere il pancione? Mi trovo lontano da casa, a Dublino precisamente. Vorrei tanto mia madre, accanto a me ma so che non sarà possibile. Quando scoprii di a-spettare il bimbo, che poi si rivelerà bim-ba, corsi subito a casa, corsi come una matta, con mio marito che non riusciva a starmi dietro e urlava: "Stop! You are e-xpecting, don’t run!" Arrivo a casa e chia-mo Italia: "Ole’ sarete nonni tra ben 5 me-si!" Ero infatti al mio quarto mese di ge-stazione e non me ne ero accorta. Niente sintomi, solo un gran male di testa qual-che volta e la pressione sanguigna co-stantemente bassa. Durante quei mesi continuai la mia solita vita ma con una marcia in più. Palestra, lavoro, shopping3e che shopping! Quel primo mese feci fuori tre stipendi e comperai, per il 70%, tutte cose e indumenti che mai la bimba avrebbe usato una volta nata. Non mi importava, comperavo ugualmen-te.

Cominciai subito a parlare con questo es-serino che avevo in grembo, io, che non pensavo ad avere dei bimbi, non in quegli anni almeno. Gli parlavo di tutto, di come era la giornata, del sole che mancava, del bacon che era buonissimo. Musica, tanta musica! Da Bach ai Metallica, da Chopin al Raggae, da Mozart e Opera ai Pink Floyd e Tears for Fears.

Intanto mio marito progettava già la vita di questo esserino, da grande sarà un grande giornalista! Io mi arrabbiavo tantissimo, sce-glierà lui (o lei), non tu. La gravidanza andò nel migliore modo possibile, mi sentivo pie-na di energia , ero instancabile.

Non pensavo nemmeno al parto ma alla fine ero stanca di aspettare. Volevo tanto vedere quel visetto, mi mancava tanto. Chiedevo, pregavo affinché il baby fosse puntuale per-ché l’attesa era ormai insostenibile. Quel giorno andai a prendere mia madre all’aero-porto, una capatina a casa e subito shopping! Mia madre, appena mi vide, mi accarezzò il viso e disse: "Sei pronta." Io, nella beatitudine della mia inesperienza, continuai come niente fosse. La sera, a ca-sa, arrivarono le prime contrazioni. Vi rispar-mio il racconto dei guai che combinai in o-spedale; il dolore mi spaventava e volevo nascesse in fretta. La mia bella bambina nacque il 15, super puntuale di 9 mesi. Quando me la misero sul seno la guardai negli occhi. Fui colta come da un fiume di emozioni nelle mie vene. Sentivo il sangue caldissimo che scorreva e questo flusso ar-rivò alla mia pancia, cuore e testa. Era bel-lissimo, uno stato come di trance. Osservavo quegli occhi, nerissimi e lucenti, dissi: "Sono due stelle e lei è il mio univer-so". Quel giorno ho capito cosa si intenda per amore universale. Dal giorno la tenni sempre in braccio, sempre ad osservare quelle due stelle di occhi, super lucenti. Le promisi che l’avrei protetta e guidata duran-te gli anni e così farò, anche dopo il mio tempo.

di Simona Tocco

Continua… >>

Il mio primo figlio

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

Page 25: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

25

Foto: Simona Tocco

Page 26: Nordic lifestyle magazine settembre2014

26

When a baby changes your life forever Congratulations, you are expecting! The doctor said flashing a huge smile. Till then I thought I was suffering from high fever. Thousands of thoughts ca-me rushing in my head, impossible to stop them. Male or female? Will it be painful to give birth? My belly will be huge. I am away from home, in Dublin precisely. I wished my mother was next to me but I knew it would have not been possible. I left the surgery running like crazy with my husband, who could not keep up with me, shou-ting: "Stop! You are expecting, do not run!" Once home and contacted my family in Italy: "Ole 'you’ll be grandpa-rents in 5 months!" In fact I was on my fourth month of pregnancy without me not noticing it; no symptoms, just a big headache sometimes and blood pressu-re consistently low. During those months I continued my usual life but with a plus: Gym, work, shopping ... and what a shopping! During that very first month I basically spent the equi-valent of 3 months wages. Of all the things I bought my baby only used the 30% of it. I just continued spending. I immediately began to talk to the baby; I did not think of having children before then, at least not in those years. I talked to him about everything, about the daily weather and the missing sun, about the discovery of the delicious ro-asted Irish bacon and much more. Music, lots of music! From Bach to Me-tallica, from Reggae to Chopin, Mozart and Opera to Pink Floyd and Tears for Fears. Meanwhile, my husband was already planning 'the life of this creature, he’s going to be a great journalist! I used to

Il mio primo figlio

get very upset about it, about all that planning; the baby will chose once adult, I used to say, not you. The pregnancy went very well and I always felt full of energy, I was tireless. I stopped to think about the birth itself and the pain but in the end I was tired of waiting. I wanted to see his/her little face so much, I missing it already. I was praying for the baby “to be on time' becau-se the waiting was unbearable. That day I went to pick up my mo-ther at the airport, a trip home and out for some more shopping! My mother, as soon as she saw me, caressed my face and said, "You are ready to give birth.” Blissed with inexperience I just continued to walk and shop and chat. In the evening, at home, I felt the first contraction. I will spare you the details but yes, the pain scared me and I wanted the child to be born in a hurry. My beautiful baby girl was born on the 15th, punctual li-ke a Swiss clock. Holding her on my breast was so comforting, I lo-oked into her eyes and a river of emotions rushed through my body and soul; I felt the hot blood flo-wing into my veins rushing into my stomach, heart and head. It was

Page 27: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

27

beautiful, like a state of trance. I stared at those eyes, pitch black and shiny, I said: "They are two stars and she is my universe." That day I discovered the real meaning of the words universal love. From that day I held her in my arms always, always looking at those two stars of eyes, super shiny. I promised that I would ha-ve protected and guided her over the years, forever and ever, even after the end of times.

Foto sfondo in concessione, di Antonio Coni

Page 28: Nordic lifestyle magazine settembre2014

se che dovrà assumere. An-che per lei è la prima espe-rienza. La cosa più impor-

tante è saper mettere a proprio agio la ragazza, all'inizio è tesa. Arri-

viamo in un paesino di pescatori, con il fo-tografo scegliamo insieme i primi vestiti da farle indossare. Decidiamo di iniziare con qualcosa di casual, in genere si sce-glie sempre di partire con qualcosa di co-modo, per far sì che la ragazza sia un po’ disinvolta davanti alla macchina fotografi-ca, per poi finire con vestiti eleganti. Pri-mo abbinamento, un paio di pantaloncini in jeans e una magliettina semplice e delle infradito. La modella si cambia nel furgo-ne. Una volta pronta, cerchiamo il posto più indicato per scattare le foto, dove la luce è perfetta. Le suggerisco come posa-re. I primi scatti sono fatti un po’ a casac-cio, per creare un’atmosfera giocosa e piacevole. E’ un susseguirsi di: guardami male, abbassa il mento, guarda in basso, sorridi…. In poco tempo si lascia andare e passiamo ad altri cambi, altre location e altri scatti. A fine giornata, si ritorna in a-genzia. Ed ognuno di noi si porta dietro le sensazioni della propria esperienza, la pri-ma esperienza.

E’ stato bello vedere come lavora un foto-grafo professionista, i giochi di luci, om-bre. Io adoro la fotograf ia. E’ stato bello essere d'aiuto e d'appoggio. E se siamo abbastanza bravi a lavorare con le persone, il risultato di un viso rilas-sato, di una persona che si è divertita lo si può vedere chiaramente in una foto".

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

di Claudia Fois Le prime esperienze, certo, sono sem-pre le più belle. Non c’è preparazione, solo improvvisazione e tanto entusia-smo. Voglio condividere con voi la storia rac-contata da un amica, che è andata da u-n'altra parte del mondo, in una nuova cit-tà, una nuova cultura, persone nuove, l a vo ro nuovo , v i t a d i ve r s a . Siamo a Las Palmas de Gran Canarias, lei è Claudia e lavora come tirocinante in un agenzia di moda ed eventi, la “Servipublic”. Il suo ruolo si svolge dietro ad un computer, perlomeno così è stato, sino a quella mattina in cui gli propongo-no di accompagnare il fotografo per aiu-tarlo durante un servizio fotografico, in giro per la città.

Come si svolge la giornata di una Reporter-Stylist?

"Prima dell’incontro, mando una mail alle ragazze, indicandogli quanti cambi porta-re ed il genere di abbigliamento. Sono cinque:

1.costume da bagno, bikini, trikini.

2.Casual, es. jeans ,maglietta, o qualcosa di originale, country hippie…

3.tendenza, molto moderno.

4.sport, classico.

5.vestito elegante, da cocktail, gala.

Appuntamento in un bar, io e il fotografo ad aspettare la modella, prendiamo l’at-trezzatura, saliamo sul furgone e via sul set. Una località di mare, alla ricerca di sfondi interessanti. Durante il viaggio mostro dei book fotografici alla modella, di modo che possa farsi un' idea delle po-

28

Page 29: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

29

Fotografie: Benji

Llegamos a un pueblo de pescadores y con el fotógrafo elegimos la primera selección de ropa que la chica tedría que vestir. Decidi-mos empezar con algo estilo casual, ya que por lo general, partimos eligiendo con el vestuario más cómodo, para que l a c h i c a s e e n c u e n t r e m á s a g u s t o y relajada trabajando delante de la cámara; para terminar usamos los vestidos más elegantes.Primero conjunto: unos vaqueros cortos, camiseta básica y zapatos playeros. Los modelos se cambian de vestuario en la furgoneta lo que simplifica mucho el trabajo, pues en cuanto se termina con esa parte de la sesión, buscamos otro sitio más adecuado para hacer el siguiente pase de fotos (teniendo en cuenta la que la luz debe ser perfecta). Yo le aconsejo e indico co-mo posar y empezamos a tomar las primeras fotografías, de forma más rápida y amena para poder crear una atmo-sfera de juego y sin tensiones.

El momento se convierte en un continuo: baja la barbilla, mira abajo, sonríe, seduce… En pocos minutos ya lo hacen mejor y se dejan llevar; es allí cuando pasamos a diferen-tes ropajes, escenarios y conseguir así las mejores fotos. Al final del día, cada uno de nosotros, los que empezamos, se lleva consigo las sensaciones de su propia experiencia, la primera experiencia. Ha sido muy interesante y enriquece-dor ver cómo trabaja un fotógrafo profesional, aprender de los juegos de luces y las sombras y así también comple-mentar mi formación en la fotografía que me encanta. Me he sentido realizada pudiendo ayudar y formar parte del equipo. Concluyo con esta experiencia que el resultado de una cara relajada, divertida feliz se queda plasmada clara-mente en una foto, y si somos lo bastante buenos como para lograrlo lograremos trabajar con más clientes satisfe-chos.

a cura di Claudia Anatella

Page 30: Nordic lifestyle magazine settembre2014

stro amico per poi dire “l'avevo detto, io!”

E i rapporti virtuali? Che ne è della prima occhiata o della prima stretta di mano, quando l'unico modo che si ha per cono-scersi è uno schermo e tante, tante paro-le, come possiamo scrutare le espressioni del nostro interlocutore? Eh si, bisogna proprio dirlo, è un terno al lotto!

Io ho una certa esperienza, per mia gran-de fortuna direi! Ho tanti amici virtuali, e alcuni col tempo sono diventati reali. Nei social network il primo saluto è diven-tato la classica stretta di mano: c'è chi ri-sponde con calore, ma anche chi glissa la presentazione, continuando il proprio elo-quio sull'argomento del giorno. Difficile dire in cosa si trasforma la prima occhiata: forse il modo di scrivere, la pun-teggiatura, le emoticon, o il numero dei messaggi che si ricevono in privato? Non saprei.

So comunque di averlo fatto il mio terno al lotto, reale e virtuale: persone meravi-gliose sono entrate a far parte della mia vita. Donne fantastiche.

A volte la prima impressione non si è rive-lata quella giusta (o quella sperata), lo ammetto, ma si rischia, sono bellissime esperienze, nessuna perdita di tempo. Solo una punta di amarezza, che poi pas-sa, ripensando a tutto ciò che di profondo si è vissuto.

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

di Simona Lasi

Di pancia. E con buonsenso. Così dovremmo vivere la pri-ma impressione.

Prestiamo attenzione a chi ci circonda, siamo timidi o guardinghi con chi cono-sciamo appena.

Tutto nasce da quella prima sensazione che una stretta di mano o un'occhiata riesce a darci, e piano piano decidiamo se dare retta o no a quel pensiero che ci ha sfiorato la mente in quel momento. In punta di piedi ci addentriamo in un nuovo rapporto, proprio come quando, in punta di piedi, assaggiamo l'acqua del mare al primo bagno della stagione, pia-no piano, e se sentiamo la temperatura confortevole ci buttiamo con un gran tuf-fo.

Facile a dirsi con un tuffo eh?

Ci sono varie scuole di pensiero: c'è chi dice che la prima impressione “è quella che conta”, e chi asserisce che “non con-ta, la verità viene col tempo”, chi può dir-lo?

E' difficile trovare la giusta via di mezzo.

Nel primo caso i pregiudizi prenderanno il sopravvento, e non avremo il piacere di approfondire la conoscenza e dare fidu-cia.

Nel secondo caso, beh, non è facilissimo restare sul chi va là, e far filare un rap-porto aspettando un passo falso del no-

30

Fotografie: Pietro Cau

Page 31: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

31

"Cara Simona, ci siamo conosciute vir-tualmente, scambiate una prima occhiata complice mentre avanzavi, felice e solenne, verso l'altare, e strette nel primo abbrac-cio fra riso e auguri fe-stanti, al termine della cerimonia. Quando la prima impres-sione è quella giusta!" Emma

Page 32: Nordic lifestyle magazine settembre2014

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

di Silvia Padula

32

Volo Roma- Copena-ghen, solo andata. Era il 27 Luglio 20-14, un mese fa. Delle volte duran-

te un anno, passa un mese e non succede nulla di nuo-vo, non vi è neanche la possibili-tà di accorgersene, delle volte, invece, un mese rivoluziona u-n’intera vita, come il primo in u-na nuova nazione. Procediamo per gradi. La prima domanda da porsi è: perché partire? Un vecchio detto cita “Non cam-biare mai la strada vecchia per quella nuova, sai quel che lasci, non sai quel che trovi”. Sebbene i detti abbiano da sempre una ragione dogmatica, le attuali condizioni dell’Italia hanno cam-biato anche questa “certezza”. Viviamo in tempi in cui la strada vecchia non ha molto da offrirti e la nuova appare molto più alet-tante, con una differenza rispetto a qualche anno fa: il fattore novi-tà ha ormai un ruolo marginale. Non si parte più spinti da entu-siasmo, incoscienza e curiosità. Si parte per necessità, armati di coraggio. Partire, infatti, non è poi così semplice. Si dice tante volte “me ne andrei”, ma poi, quando davvero lo si fa, fa male. Ci si sente egoisti a lasciare non solo i cari ma anche la patria, la quale non è di certo nelle migliori condizioni, sapendo che social-

mente non stai facendo nulla, non stai combattendo in prima linea. Nonostante ciò, però, sempre più persone fanno le valigie e partono lontano, per cercare ciò che non trovano nel bel Paese ossia una ri-sposta alle domande sul futuro dei suoi cittadini. La mia risposta sono andata a cer-carla circa 2000 km a nord, a Cope-naghen, capitale della Danimarca, terra scandinava. Ma cosa trova u-na mediterranea per eccellenza, co-me me, in una città nordica? Ecco il secondo interrogativo. Prima di tra-sferirmi le uniche conoscenze che avevo riguardo al Paese erano i so-liti luoghi comuni: sono tutti alti, biondi e con gli occhi azzurri, fa freddo anche il giorno di Ferrago-sto, sono puntuali e precisi, caratte-rialmente poco socievoli ed acco-glienti, si spostano per lo più in bi-cicletta, bevono fiumi di birra e la loro cucina non è delle migliori, punto dolente per un italiano. Una volta, però, messo piede in ter-ra danese ho iniziato a sfatare i falsi miti: senza dubbio i danesi appaio-no già a colpo d’occhio un’altra et-nia, tratti somatici e stile di vita c o m p l e t a m e n t e d i f f e r e n t i . Il segreto è nascosto in tre caratte-ristiche: efficienza, tranquillità e multiculturalità. Tre definizioni in molti paesi contrastanti, ma che a Copenaghen si fondono perfetta-mente. L’efficienza la puoi “sentire” dovunque, qualunque cosa vai a fa-

Continua… >>

Page 33: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

33

Foto sfondo : Silvia Montis

Page 34: Nordic lifestyle magazine settembre2014

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

34

re. Treni, sistema sanitario, si-stema scolastico, lavoro, buro-crazia veloce. Si pagano le tasse e si rispettano le regole, e loro rispettano te. Se sbagli sei fuori. Il secondi concetto, forse il più difficile da comprendere, è legato all’idea che hanno della tranquil-lità. La tranquillità non è una ge-nerica utopia, come lo si intende nelle nostre meravigliose ma ca-otiche città, ma un modus viven-di. Nei treni si trovano diverse “Quiet zones” ossia zone separa-te da porte scorrevoli automati-che in cui non si parla e non si fanno alcun tipo di rumori; Il quartiere più bello di Copena-ghen è Charottenlund poiché il più tranquillo e di conseguenza anche sicuro. Non importa che ci siano grandi costruzioni o monu-menti, ciò che conta è il silenzio. Nella zona della stazione nessuno teme nessuno, nessuno guarda male nessuno. Regna una tran-quilla condivisione di spazio. Infine il punto più importante, l’ “ingrediente” principale: il croce-via di culture differenti per le strade. A Copenaghen si respira multi-culturalità ad ogni angolo. E qui che ti accorgi che la loro freddezza nordica non è nient’al-tro che tolleranza e buonsenso. Non sono inospitali o poco socie-voli, si relazionano semplicemen-te in modo differente. Infatti, se ad un primo sguardo possono sembrare un popolo poco incline ai contatti umani, quando si par-la un po’ con loro, si scopre che i danesi sono persone disponibili

Foto sfondo : Silvia Montis

Page 35: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

35

ed estremamente gentili. Se il tuo vicino non ti offre il caffè, ciò non vuol dire che non ti presti il deter-sivo per i panni se ne hai bisogno (cosa che è accaduta a me). Grazie a queste semplici regole e ai loro solidi valori, la Danimarca stima solo il 4% di disoccupazione oltre che la vivibilità più alta della comunità europea. A dimostrazio-ne di ciò, la città è piena di gente attiva e soprattutto giovanissimi genitori, che hanno la possibilità di costruire il loro futuro, e soprattut-to di dare un futuro degno ai pro-pri figli. Unica pecca: le condizioni meteo-rologiche. Il forte vento abbassa la temperatura di parecchi gradi, e muta in continuazione le condizioni climatiche: insomma, non è una città adatta ai meteoropatici. Copenaghen mostra una realtà ac-cogliente, lo si capisce già dall’o-dore di Kanelbullar, tipici dolci scandinavi, che si respira appena arrivi alla stazione. E’ una città che offre una possibilità a tutti, con meritocrazia e i giusti tempi. E’ passato un mese, ma personal-mente, mi sembra molto di più. Dunque, ritornando al discorso ini-ziale: andare via è da egoisti? For-se, dipende da come si ritorna, o se si torna. Personalmente voglio tornare, non voglio dimenticare da dove vengo e non voglio rinnegare il mio spirito patriottico. Voglio so-lo migliorarmi attraverso questa esperienza e poter davvero contri-buire ad aiutare il mio Paese, guardando le cose da una prospet-tiva leggermente più nordica, che unita alle mie innegabili origini ita-liane, forse davvero potrebbe cre-are il mix perfetto.

Page 36: Nordic lifestyle magazine settembre2014

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

36

Foto: Silvia Padula

Page 37: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

37

Flight from Rome to Copenhagen. It was a month ago, one month that can change one life. Now the main question is: what can push an Ita-lian, the prototype of the mediterranean man, to emigrate to a Nordic country? Perhaps the diffi-cult situation in Italy, and the need to find an-swers elsewhere. I went to find my answers 2000 kilometers to the north, in the capital of Denmark. Before moving there I didn't have a good knowledge about the country, in fact it was based on the usual clichés: the typical Scandinavian beauty, punctuality, or-der and cleanliness, asocial people, the continue changes of the weather and the excessive use of alcohol. When I started to live this country, my new country I have discovered a lot of amazing things about it, that helped me to destroy wrong beliefs. The three characteristics that impressed me most of all are: quiet, efficienty and multi-culturalism. Efficiency can be found in every where expecially in work and bureaucracy: you follow the rules, pay your taxes and do your job and they respect you; as a series of gears that fit together per-fectly. Quiet is not an adjective but rather a way of life: what is beautiful and appreciated is quiet. So it is good to dispel the less truthful myth that the Danish people are cold and not very sociable: they relate themself with the others only in a dif-ferent way. For this reason there is a great and peaceful coexistence among different ethnic groups that make Copenhagen a welcoming city that makes you feel good, that becomes yours. So leaving the country in restoring difficulty is selfish ?? I think that it depends..it depends how you come back and if you come back. I want to go back, full of teachings that this nordic lifestyle can give to me read to improve thanks to them.

A cura di Silvia Padula

Page 38: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Foto di Cesca *QB

di Cesca *QB

Dedicato agli amori segreti. Quegli amori che abbiamo provato alme-no una volta nella vita. Nati nel nostro cuore e mai comunicati a nessuno. Dura-ti per un giorno o per una vita intera. Quegli amori che celati valgono battiti veloci ma raccontati svaniscono all’istan-te nel vento. Sotto tutto quel polverone di farina, maionese in sessanta secondi, vasetti di marmellata, muffin, zucche e gocce ci cioccolato attraverso i quali mi conoscete c’è comunque una giovane donna a cui piace vivere fino in fondo le emozioni ed è per questo che non potrei mai lasciare intatta una torta con un segreto come questo. L’amore prima o poi lo svelerei . . . e in questo caso con il coltello, sen-tendomi così la protagonista femminile di un romanzo russo.

Preparazione:

Mettere assieme gli ingredienti secchi da una parte e gli ingre-dienti liquidi (FRULLATI TRA LORO) dall'altra. Amalgamateli assieme fino a non avere più grumi. Riempite lo stampo da plum-cake. Mettere nel forno caldo a 180°C per circa 30 minuti. Fate la prova stecchino prima di sfornare per esser certi della cottura. Lasciate riposare tutta la notte in modo che si raffreddi completamente. Non assaggiatela tiepida perché il sapore non sarà gradevole, mentre da fredda . Una volta freddo tagliate a fette e con un taglia biscotti ottenete i vostri cuori.

Plum-Cake bicolore con cuore

38

PLUM CAKE ROSA AI LAMPONI Ingredienti: - 200 gr farina 0 - 120 gr zucchero di canna - un cucchiaio di estratto di vaniglia - 1 bustina di lievito per dolci o cre-mor tartaro - un pizzico sale - 200 gr yogurt di soia al naturale - lamponi gr 125 - 50 gr olio riso (o altro olio di semi)

Page 39: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

39

Preparazione:

Mettere assieme gli ingredienti secchi da una parte e gli ingredienti liquidi dall'altra. Amalgamateli assieme fino a non avere più grumi.

Seconda infornata: Versato nello stampo vuoto da plum-cake un po' di impasto sul fondo. Sistemate i vostri cuori perfettamente alli-neati (come se fosse un tubo a forma di cuore) al centro sopra lo strato di impasto crudo appena versato come vedete nel-l'immagine. Versatevi sopra il resto dell'impasto crudo e infornate a 180° per circa 35 minuti.

Fate la prova stecchino prima di sfornare per esser certi della cottura.

PLUM CAKE BIANCO Ingredienti: - 150 gr farina 0 - 80 gr zucchero di canna - 1 cucchiaio cocco grattugiato - Vanillina - un pizzico sale - mezza bustina di lievito per dolci o cremor tartaro - 125 gr yogurt di soia al naturale - 60 gr latte soia - 40 gr olio riso (o altro olio di semi)

Page 40: Nordic lifestyle magazine settembre2014

“ Era stato bello correrle incontro e sfondare il suo sorriso con un bacio fatto di un gigantesco bisogno di noi “ .

( Ginanni Umberto )

40

Page 41: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

Foto sfondo : Giulietta Luise

41

Page 42: Nordic lifestyle magazine settembre2014

42

Foto: Francesca Guerrini

Speciale BACIO

Siamo nati per essere baciati e per baciare.

L’intimo contatto fra le labbra, infatti, deriva dal gesto, animale-sco e primitivo, di masticare il cibo per renderlo più morbido per le gengive rosee dei propri cuccioli e si evolve con la Storia dell’umanità e con la microstoria di ciascuno.

Ti nutro. Ti mangio. Ho un bisogno vitale di te. Sono tua. Sei mio.

Era ormai notte, ma il muretto su cui eravamo seduti era ancora cal-do. Serbava e dispensava i raggi del sole di agosto, come uno scri-gno appena dischiuso, che offre a ciascuno i suoi tesori, sfavillanti gioielli d’oro e pietre preziose, per-ché sa che se ne colmerà di nuovi, al mattino seguente.

Ricordo benissimo le sue scarpe, in tela rossa, con la parte interna, in gomma, consumata dall’attrito con il motore del “sì”. Anche le mie ni-ke nere, con i profili lilla, erano lo-gorate in quel punto preciso.

Il primo bacio.

Non importa se i visi si scontrano maldestramente. Non importa se devi levarti l’apparecchio per i den-ti in una frazione

“Tu dammi mille baci, e quindi cento,

poi dammene altri mille, e quindi cento,

quindi mille continui, e quindi cento.

E quando poi saranno mille e mille,

nasconderemo il loro vero numero,

che non getti il malocchio l’invidioso

per un numero di baci così alto”.

“Da mi basia mille, deinde centum,

dein mille altera, dein secunda centum,

deinde usque altera mille, deinde centum,

Dein, cum milia multa fecerimus,

conturbabimus illa, ne sciamus,

aut ne quis malus invidere possit,

cum tantum sciat esse basiorum”.

Gaio Valerio Catullo

di Emma Fenu

Page 43: Nordic lifestyle magazine settembre2014

43

Nordic Lifestyle Magazine

infinitesimale di secondo prima che tutto accada, be-nedicendo di non aver optato per quello fisso. Non importa se devi issarti verso la sua bocca innalzando-ti sulle punte, con uno slancio che ti riporta alla me-moria la ballerina di carta, protagonista della strug-gente fiaba di Andersen.

Quell’istante ti rimarrà impresso per sempre e ti farà increspare le labbra, le stesse che, rosse come cilie-gie, tremarono, allora, d’imbarazzo, in un sorriso dol-ce, che saprà farsi spazio anche in un volto solcato da mille rughe e consunto da mille altri baci.

Io credo che la vita sia costellata di “primi baci”. Da quello della mamma, un petalo vellutato sulla propria fronte umida e rugosa di bimbo, che poco pri-ma era cullato nelle viscere, a quello del papà, tenero nonostante le guance ruvide di barba, a quelli vibran-ti di passione, che sigillano, come timbri sulla cera lacca, l’inizio delle nostre storie d’amore, fino a quelli che, seguendo il ritmo ciclico dell’esistenza, restituia-mo, nelle vesti di genitori, zii e nonni, a chi è appena venuto alla luce, innocente e già affamato di baci.

Foto: sfondo Francesca Guerrini

Page 44: Nordic lifestyle magazine settembre2014

44

Speciale BACIO

We’re born to be kissed and to kiss. The intimate lip contact, in fact, derives from the animal-like and primordial action of chewing food to soften it for the gums of the puppy, and develops with the history of humanity and of each of us. I feed you. I eat you. I need you. I’m yours. You’re mine. I believe life is full of “first kisses”. From that of our mother, to that of our fa-ther. From those trembling and passionate, to the one that stamps our love stories´ beginning. And to those we give back, as parents, uncles, aunts and grandparents, to who has just come to light, innocent and already avid for kisses.

Foto: Francesca Guerrini

A cura di Giuseppina Pisu

Page 45: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

“Noi leggiavamo un giorno per diletto

di Lancialotto come amor lo strinse;

soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fiate li occhi ci sospinse

quella lettura, e scolorocci il viso;

ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disiato riso

esser baciato da cotanto amante,

questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante.

Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse:

quel giorno più non vi leggemmo avante”.

Dante, Inferno, Canto V.

Di baci a lungo si scrisse, tutt’oggi si scrive e sempre si scriverà.

Ci sono parole capaci di farci sognare, immaginare, ricordare.

Sia che si susseguano in pagine vergate con inchiostro corvino, consunte e ingial-lite, perché soggette allo scorrere di troppi cicli lunari, sia in quelle candide e tese come la pelle di un bambino, digitate con Word, esse altro non attendono che di svelarsi.

Siamo travolti in un turbine infinito di frecce scagliate dall’imprevedibile Cupido, e, palpitanti, attraversiamo epopee cavalleresche e episodi biblici, fino a giungere ai romanzi e alle poesie che accennano allo sfiorarsi pudico delle labbra o che si soffermano sulla travolgente passio-ne con cui due esseri si stringono in un bacio senza pau-se di respiro. Proprio grazie a tali letture, si è data vita a creazioni impalpabili di desiderio, ma anche a tangibili, e numerosissime, rappresentazioni artistiche. Come non ricordare le meravigliose opere di Hayez, di Rodin, di Klimt, di Munch, di Magritte, di Chagall o di Brancusi? E mi limito a citarne solo alcune. 45

Continua… >>

di Emma Fenu

Page 46: Nordic lifestyle magazine settembre2014

46

Tuttavia, una è la mia preferita, quella che, durante la mia prima visita al Lou-vre, mi ha rapito in volo l’anima e ha tra-scinato tutti i miei sensi in un vortice senza fiato.

Mi ha baciata.

Si tratta del gruppo marmoreo ritraente Amore e Psiche, scolpito da Antonio Ca-nova. I due amanti sono i protagonisti della celebre storia narrata da Apuleio, ne “Le Metamorfosi”, secondo la quale Psiche (che simboleggia, appunto, l’Ani-ma), mortale di impareggiabile bellezza, si congiunge in matrimonio con Amore, il dio alato, pur non potendo mai scorger-ne, alla luce, le fattezze.

Spinta dalle sorelle, brucianti di invidia, ad infrangere il divieto, la fanciulla dovrà sottoporsi ad una serie di dure prove, prima di ricongiungersi al desiato marito, ottenendo, così, l’immortalità.

Nell’opera di Canova, il dio è colto nell’-atto di abbracciare la donna, proteso verso la di lei bocca, impercettibilmente già dischiusa. L'armonica composizione a “incrocio”, detta chiasmo, dei corpi can-didi e il cerchio creato dalle braccia di lui, catalizza l’attenzione dell'astante verso il centro, in cui l’attimo, scosso da brividi, che precede il contatto delle labbra, di-viene, grazie all’Arte, immortale, imperi-turo e assoluto.

“Il rumore di un bacio non è così forte come quello del cannone, ma la sua eco du r a mo l t o p i ù a l u ngo ” . Oliver Wendell Holmes

Speciale BACIO

Page 47: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

" Vorrei sapere per esempio perché mi hai sposata."

"Per via della colazione" ,spiegai.

"Cercavo qualcuno con cui poter fare colazione per

tutta la vita,

e la mia scelta - così si dice, no? - cadde su di te.

Sei stata una magnifica compagna di colazioni.

E con te non mi sono mai annoiato."

(Heinrich Böll)

47 Foto in concessione, di Giuseppina Pisu

Page 48: Nordic lifestyle magazine settembre2014

48

Speciale BACIO

Page 49: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

49

Foto: Giulietta Luise

Page 50: Nordic lifestyle magazine settembre2014

“In un bacio,

saprai tutto quello che è stato taciuto”.

(Pablo Neruda)

“Vorrei sapere quanti baci furon dati

dal dì che i baci furono inventati”.

(Iginio Ugo Tarchetti)

Il bacio è un importante fonte di contatto fisico fra due persone ed è per questo che assume diverse caratteristiche e significati a seconda del contesto… ma io voglio par-larvi di un altro “Bacio” in questa sezione: un bacio goloso, dolce e al cioccolato. Un bacio in cui trovar tanti pensieri d’amore… Che ne pensate del Bacio Perugina? Io, e non solo, lo considero un mito: un cioccolati-no diventato nel tempo una vera e propria “icona” della storia dolciaria italiana. Come non resistere al suo inconfondibile gusto … un estasi di piacere al sol morderne uno!

50

Speciale BACIO

di Barbara Piras

Page 51: Nordic lifestyle magazine settembre2014

51

Nordic Lifestyle Magazine

Conoscete la sua storia? La leggenda narra che il cioccolatino prende for-ma, nel 1922, nelle mani di Luisa Spagnoli, l’intraprendente moglie di uno dei quattro fondatori della Perugi-na, che cercava un sistema per utiliz-zare la preziosa granella di nocciole, derivata dalla lavorazione di altri pro-dotti. La Spagnoli, aiutando il marito in fabbrica, aveva notato che durante la lavorazione dei cioccolatini veniva-no buttati via chili di briciole di noc-ciole. Da qui nacque l’idea di impasta-re i frammenti di nocciola con il cioc-colato. Ciò che ne venne fuori fu uno strano cioccolatino tempestato di pez-zetti di nocciole, dalla forma irregola-re, quasi a ricordare l’immagine di un pugno chiuso, dove la nocca più spor-gente era rappresentata da una noc-ciola intera. Nato con un nome ben

Continua… >>

lontano dalla poesia che lo circonda, “Cazzotto”, a causa della sua forma, fu poi ribattezzato da Giovanni Buitoni “Bacio”. L’imprenditore trovò malizio-samente più simpatico per un consu-matore chiedere un bacio piuttosto che un cazzotto a chi si apprestava a esaudire una sua richiesta. L’immagi-ne del Bacio venne affidata a Federico Seneca, direttore artistico della Peru-gina negli anni ’20. Attraverso la sua rielaborazione del quadro di Francesco Hayez “Il bacio”, creò la scatola blu con l’immagine dei due innamorati e fu sempre sua l’idea di inserire i cartigli contenenti le frasi d’amore che ancora oggi caratterizza-no lo storico cioccolatino. Da dove prese spunto Seneca per i suoi carti-gli? Si dice: da quelli che usavano Lui-sa Spagnoli e Giovanni Buitoni per co-municare tra loro. I due, infatti, nel tempo divennero amanti e pare pro-prio che avessero l’abitudine di scam-biarsi frasi d’amore avvolgendo con dei bigliettini le delizie che avevano sotto mano… Insomma un cioccolatino frutto della fantasia di una donna e con all’origine una vera e propria idea antispreco! Il Bacio Perugina diventa il simbolo per eccellenza del pensiero affettuoso. Ma ora veniamo a noi! Che ne dite di provare a far in casa questi golosi cioccolatini? La ricetta è semplice… potrete così stupire i vostri amici e parenti!

Page 52: Nordic lifestyle magazine settembre2014

52

Ingredienti: - 150 gr + 35 nocciole tostate intere - 100 gr di cioccolato fondente - 100 gr di nutella - 50 gr di cioccolato al latte

Preparazione:

Per prima cosa tritate molto finemente 100 gr di nocciole, fino a ridurle in pol-vere. Tritate invece più grossolana-mente altri 50 gr di queste, e tenete infine intere le 35 rimaste.

Sciogliete a bagnomaria (o diretta-mente sul fuoco) il cioccolato al latte, ed una volta intiepidito amalgamatevi la nutella e la farina prima creata.

Mescolatevi anche la granella di noc-ciole. Dovrebbe risultarvi un impasto compatto, facile da lavorare con le mani. Formate delle palline, ed inca-strate sulla sommità di ognuna di que-ste una nocciola intera. Per rifare la forma del Bacio, insomma. Sciogliete anche il cioccolato fondente.

Con lo stuzzicadenti immergetevi ogni Bacio nel cioccolato fondente, quindi fate asciugare su una griglia i pezzi per un'oretta almeno.

Una volta asciutti e secchi, togliete gli stuzzicadenti tamponando il foro con una goccia di nutella o di nuovo di cioccolato fondente fuso.

Conservate in frigo ma servite a tem-peratura ambiente.

Ora catturate i vostri amici, il vostro amore, i vostri parenti con queste squisite dolcezze.

I Baci Perugina

di Barbara Piras

Page 53: Nordic lifestyle magazine settembre2014

43 53

Nordic Lifestyle Magazine

Foto sfondo in concessione di Claudia Anatella

Page 54: Nordic lifestyle magazine settembre2014

54 Foto: Donatella Bucci

Speciale BACIO

Page 55: Nordic lifestyle magazine settembre2014

55

Nordic Lifestyle Magazine

Page 56: Nordic lifestyle magazine settembre2014

56

Foto: Simona Lasi

di Simona Lasi

Che nome romantico hanno questi dolcetti! Baci di dama... Una bontà tipica piemontese, di Tortona per l'esattezza. Prendono il nome dalla lo-ro forma, che ricorda quella di due labbra che si baciano.

Piccoli bocconcini dolci, formati da due biscottini fragranti uniti da un velo di cioccolato. Se state pensando che il loro nome rimandi a chissà quale storia romantica, o al regalo furtivo di una dama al proprio aman-te, vi sbagliate di grosso!

Eh si, perché la leggenda narra che in una fredda notte di novembre del 1852, al re Vittorio Emanuele II venne voglia di assaggiare qualcosa di nuovo, quindi chiese al suo cuoco di creare per lui un dolce: il povero cuoco andò in cucina, e trovando solo mandorle, armelline, burro, cioc-colata e zucchero, li usò per creare il nostro romantico dolcetto.

Capite? Il capriccio di un uomo potente, ha fatto sì che venisse creata una verrà bontà.

Ingredienti: - 300 g di burro - 300 g di farina - 300 g di zucchero - 300 g di mandorle spellate (oppure nocciole se volete pro-varli in questa variante) - 50 di cioccolato fondente - un pizzico di vaniglia in polvere.

Foto: Simona Lasi

Page 57: Nordic lifestyle magazine settembre2014

57

Nordic Lifestyle Magazine

Baci di Dama

Foto: Simona Lasi

Preparazione:

Frullate le mandorle (o le nocciole) col mixer. In una terrina unite 300 g di burro ammorbidito, 300 g di farina, 300 g di zucchero, le man-dorle tritate e la vaniglia.

Lavorate gli ingredienti fino ad ot-tenere una palla e mettete a ripo-sare in frigo per qualche ora. Preriscaldate il forno a 160°. Togliete la pasta dal frigo e ricava-te tante palline della dimensione di

una ciliegia, mettetele sulla placca da forno imburrata e infarinata (oppure utilizzate la carta da forno) schiacciandole leggermente. Cuocete nel forno caldo per 10 mi-nuti, finché risulteranno dorate (togliendoli dal forno saranno an-cora molli). Lasciate raffreddare ed unite i biscottini a due a due col cioccolato precedentemente sciolto a bagnomaria, quindi mettere a raffreddare.

Saranno ottimi per accompagnare il caffè, o per accompagnare le ro-mantiche storie di un tea tra ami-che. Beh, in questo caso... Prepa-ratene in quantità, saranno peggio delle ciliegie! Provare per credere!

Page 58: Nordic lifestyle magazine settembre2014

58

Speciale BACIO

Page 59: Nordic lifestyle magazine settembre2014

59

Nordic Lifestyle Magazine

Foto sfondo: Giulietta Luise

Page 60: Nordic lifestyle magazine settembre2014

60

Speciale BACIO

Foto di: • Marianna D’Alessandro • Giulietta Luise • Francesca Fois • Elena Pincelli • Carme Mura • Francesca Guerrini • Piera Sirna • Flavia Di Luzo • Daniela Montis

Page 61: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

61

Page 62: Nordic lifestyle magazine settembre2014

62

Un fiore rende speciale qualsiasi even-

to importante della nostra vita. I fiori

parlano, ci trasmettono emozioni e in-

tenzioni, sono l'espressione profonda e

romantica del nostro essere più pro-

fondo. Con i fiori diciamo a nostra

madre quanto l'amiamo, ai nostri mi-

gliori amici quanto sono importanti,

alla nostra compagna trasmettiamo,

grazie ai fiori, il nostro lato romantico,

condividendo con lei i nostri pensieri

più intimi. Un mazzo di fiori arreda le

nostre case e trasmette energia positiva

ai nostri ambienti, o ancora, crea unio-

ne tra le persone, trasformando gli am-

bienti e rendendoli accoglienti in occa-

sione di feste.

La Bottega dei Fiori vi invita a visitare

il suo angolo speciale, vi conduce nel

suo magico mondo di colori e fragran-

ze, per farvi emozionare.

Page 63: Nordic lifestyle magazine settembre2014

63

Nordic Lifestyle Magazine

www.facebook.com/labottegadeifioridialessandra Telefono +39 340 835 7733 E-mail [email protected]

Page 64: Nordic lifestyle magazine settembre2014

64

C'era una volta e c'è anche oggi.. che cosa? La voglia di fare, di creare ed inventare. Con o senza bambola, non mi fermava nessuno. Non tutte le bambole di una volta avevano il guardaroba in dotazione, quindi bisognava rimboccarsi le maniche, cercando tra il cassettone della nonna o nel cestino del cucito della mamma. E, se trovavo qualcosa che potevo prendere in prestito, senza obbligo di restituirlo, allora era fatta! Nel giro di pochi minuti riuscivo a creare un'intera collezione. E, siccome non cucivo e non avevo il permesso di usare l'ago e il filo, realizzavo le mie creazioni con forcine per capelli, fil di ferro che trovavo tra gli attrezzi del mio papà, op-pure con gli stuzzicadenti. E alla fine ero sempre molto fiera di me stessa. Per esempio a Natale, con la carta dei regali, creavo dei bellissimi vestiti rossi o blu, con le stelline. E a Pasqua, bellissimi abiti da sera lunghi e scintillanti, con la carta dell'uovo di Pasqua, senza dimenticare il nastro argentato o dorato, da utilizzare come cinta o co-me nastro acconciatura per i capelli. Se il tuo bambino vuole creare, permettigli di rovistare tra le cose che non ti servono, o che puoi fare a meno. Vedrai, ti stupirà! Buona creatività a tutti, da Betti.

di Bettina Carta

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

Page 65: Nordic lifestyle magazine settembre2014

65

Nordic Lifestyle Magazine

Page 66: Nordic lifestyle magazine settembre2014

66

di Ida de Santo

Foto: Marianna D’Alessandro

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

Quando ero bambina il mio gioco pre-ferito era Barbie! Con mia sorella pas-savamo intere giornate a giocare a Barbie, inventavamo delle vere e pro-prie storie con tanto di sigla da far in-vidia a soap del calibro di Beautiful! I vestitini erano tra le cose più impor-tanti tanto quanto le acconciature ma quello che ci appassionava di più era la casa! Avevamo la casa di Barbie ma ci piaceva di più creare i nostri appar-tamenti sui mobili della nostra came-retta o nelle scatole. Bene, se anche le vostre bambine hanno questa passio-ne oggi vorrei darvi qualche suggeri-mento e spunto per la creazione fai da te di mobili per le Barbie e magari qualche idea carina per realizzare una casa di Barbie casalinga.

Come prima cosa procuratevi scatole di cartone di qualunque forma, anche quelle della pasta e conservate tutto ciò che ritenete possa trasformarsi in qualcosa di speciale. Altra cose che vi serviranno sono la colla, la carta co-lorata, e tante stoffine e nastri. Se avete Buona manualità potete anche cimentarvi con l'uncinetto e ne ver-ranno fuori meraviglie! Bene, una volta creati i mobili vi serve una ca-sa. Se non avete intenzione di com-prare quella giocattolo potete inge-gnarvi e crearne una con quello che avete a casa. Magari recuperando qualche vecchio mobile in disu-so. Spero di esservi stata utile e che le vostre bambine possano divertirsi a inscenare mille storie romantiche con le loro Barbie così come facevo io.

Tratto da: http://paroladimamma.net/

Page 67: Nordic lifestyle magazine settembre2014

67

Foto: Marianna D’Alessandro

Foto: Marianna D’Alessandro

Fotografie: Marianna D’Alessandro Fotografie: Marianna D’Alessandro

Page 68: Nordic lifestyle magazine settembre2014

68

Page 69: Nordic lifestyle magazine settembre2014

69

Nordic Lifestyle Magazine

Foto sfondo: Pietro Cau

Page 70: Nordic lifestyle magazine settembre2014

70

Le borse delle donne sono dei piccoli mon-di dove tutte le leggi della natura cessano di esistere. Borse piccole per grandi pen-sieri. Borse grandi per grandi passioni. Quaderni e matite per labbra uniti da un unico destino. Profumi, elastici per capelli, fogli scritti in flusso di coscienza. Biglietti del cinema e fiori secchi. Sabbia, conchi-glie e carta di caramella. Penne senza tappo e monetine. Libri con pagine spie-gazzate dal vento. Fotografie della tua mamma da giovane. Una lettera che tua sorella ti ha dato poco prima di prendere un aereo. La tua schiena, che non vorreb-be portare tutto quel peso. Tu però, di tut-te quelle cose, non puoi fare a meno. La mia passione per le borse grandi ha o-rigini lontane. Mille e una foto testimonia-no questo grande sodalizio. La mia prima borsa mi venne regalata da nonna Rosa ed era esattamente la metà della mia sta-tura. Riuscivo a malapena a trasportarla e per camminare, dovevo poggiarla sul gi-nocchio. Procedevo claudicante. Era una di quelle modello dottore, con apertura a scatto, di un intenso “testa di moro“ e un vellutato interno color cammello. Il manico era corto. Misura perfetta da portare a tracolla. All’interno ci mettevo di tutto. Mio padre aveva rilegato per me un piccolo quaderno con una copertina di un intenso blu scuro. Matite e pennarelli me li aveva regalati mia zia Giuliana, maestra elementare di professione. Sapevo appena scrivere il mio nome. Scrivevo per lo più incomprensibili geroglifici multicolore.

Mi sentivo già molto grande. Ero al mondo soltanto da 4 anni e nel giardino di casa c’era ancora l’albero di mele, frutto di un for-tunato innesto di mio nonno Francesco. Pietre e conchiglie. Un vecchio reggiseno di mia madre. Una co-pia della fiaba di Andersen “I Ci-gni Selvatici“. Una maglietta e un paio di pantaloncini. Una fet-ta di torta. Un piccolo mondo tutto per me. Da trascinarmi ap-presso. Non ho mai imparato a sfruttare bene gli spazi. Ho sem-pre usato borse grandi e le ho sempre riempite di cose curiose. Nel caso potessero essere utili un giorno.

di Giuseppina Pisu

Foto sfondo: Giuseppina Pisu

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

La mia prima borsa

Page 71: Nordic lifestyle magazine settembre2014

71

Nordic Lifestyle Magazine

A little world on my own Women handbags are small worlds where all the laws of nature cease to exist. Small bags for great thoughts. Large bags for great passions. Notebo-

oks and lip liners united by a single destiny. Perfumes, hair bands, written sheets in stre-am of consciousness. Cinema tickets and dried flowers. Sand, shells and candy wrap-pers. Capless pens and coins. Books with wrinkled pages by the wind. Pictures of your mother when she was young. A letter that your sister has you stuck in your wallet just before taking a plane. And then there's your back, who would not want to carry all that weight. And what of those things you can not do without. My passion for big bags has a long history. My grandmother Rosa gave me my very first one and it was exactly half my height. I could barely carry it and I had to pla-ce it on my knee if I wanted walk. I proceeded lame. It was one of those doctor model, with an opening snap. An intense dark brown. The interior was velvety. The shoulder strap was short, perfect to wear on the shoulder. I put everything inside. My father made me a notebook with a deep blue cover. My aunt Giulia, a teacher by profession, gave me pen-cils and markers. I could barely write my na-me. I wrote mostly incomprehensible multico-lored hieroglyphics. I felt already very grown up. I was in this world already 4 years and in the garden there was still the apple tree, a successful graft of my grandfather Francesco. Stones and some leeves. One of my mother's old bra. The Wild Swans by Andersen. A shirt and a pair of shorts. A slice of cake. A little world of my own. I never learned how to ma-ke good use of the space. I have always used big bags and I always filled them up with cu-rious things. In case they could be useful.

Foto: Giuseppina Pisu

Page 72: Nordic lifestyle magazine settembre2014

72

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

“Educare i nostri bambini al rispetto e alla li-

bertà di ogni essere senziente è piantare il seme

di un mondo migliore.”

Valentina Suyren

Chi di voi ha un animale in casa e cre-sce un bambino? Non so se lo sapevate ma, contrariamente alle vecchie cre-denze, avere un cane o un gatto in ca-sa quando nasce un bambino previene le malattie, invece di aumentare il ri-schio. Lo svela un nuovo studio che quindi rassicura tutti i genitori dei bambini piccoli che spesso si chiedono se tenere un animale in casa aumenti il rischio dei loro figli di diventare allergi-c i a g l i a n i m a l i d o m e s t i c i . Ma che dire del momento in cui ci ri-troviamo a far crescere un bambino in-sieme ad un cane o un gatto? Spesso si ha paura di ciò che comporta, nasco-no le paure, ci si pongono domande: il cane lo morderà? Sarà geloso? Far cre-scere un bambino con un animale, in-vece, non è nient’altro che un progetto educativo che aiuta il piccolo a respon-sabilizzarsi verso chi è più debole e ad assumere un atteggiamento altruistico anche da adulto. Il bambino si abitua al contatto fisico intenso che può dare la vicinanza di un animale, fatto di ca-rezze e di giochi, ma anche di cure co-me, ad esempio, pettinare il cane. La presenza di un animale domestico, so-prattutto nel primo periodo di vita, può sviluppare sentimenti di empatia e di conseguenza migliorare le capacità re-lazionali con gli altri. Il rapporto che bambino e cane costruiscono è basato su un affetto incondizionato e intimo.

Avere un animale per amico, aiuta il bambino a esprimere l'immenso biso-gno che ha di dare e ricevere amore. Occuparsi di lui e sapere che il suo be-nessere dipende in buona misura dalle proprie cure, per un bimbo, rappresen-ta un’esperienza formativa importante che fa sviluppare un forte senso di re-sponsabilità e altruismo. Prendendosi cura di un altro essere vivente, il bam-bino comprende i propri limiti, ma an-che quelli degli altri. Assume una visio-ne più aperta verso il mondo, impara a comunicare e ad accettare il prossimo. Anche la dimensione della natura e della vita in senso lato assumono una forte valenza: il bambino osserva l’ani-male che nasce, si accoppia, gioca, cresce, soffre, muore. Perciò se avete paura della gelosia del cane per il bambino, non dovete far altro che se-guire delle piccole regole come far an-nusare ad esempio il pancione per farlo abituare all’idea del neonato o mimate tutto ciò che farete all’arrivo del “cucciolo” umano, utilizzando anche un bambolotto. Riservate al vostro amico a quattro zampe dei piccoli regali o at-tenzioni, per fargli capire che non ver-rà soppiantato dal nuovo membro della famiglia. A tal proposito, voglio farvi leggere l’esperienza di Francesca: una mamma che aveva già un cane, prima che nascesse la sua b imba.

“ Il mio primo cane si chiamava King: un dobermann fantastico, che amavo! Mi sono sempre ripromessa, crescen-do, che se un giorno fossi diventata mamma, avrei preso un cucciolo per mio figlio; ma in fondo io ho sempre avuto un profondo amore per gli ani-

di Barbara Piras

Il primo animale domestico

Page 73: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

73

mali cosi che il cane lo ho preso prima. Viola è arrivata che Bizio aveva due anni. Non avevo paura del loro incontro, perché io ne ero già esperienza, ma chiesi comunque i consigli al mio veterinario: … falle annusare il pannolino sporco… prima di entrare con lei in casa, al rientro dell’o-spedale, fai uscire il cane e fargliela annusare… Ho cercato di amare entrambi e non trascurare lui che era già parte integrante della famiglia. A volte stava lì sulla sua cuccia ad osservare, quasi triste, ma bastava accarezzarlo e coc-colarlo per fargli capire che non lo stavo abbandonando. La bimba sin da neonata lo abbracciava, lo guardava e ri-deva; inizialmente lo considerava un giocattolo e siamo stati molto attenti in questo; non capiva che provava emo-zioni, gli tirava le orecchie e gli metteva le dita negli occhi ma lui comunque si faceva fare di tutto. E noi cercavamo di farle capire come rispettarlo. Una volta lo ha vestito con il bavaglino delle bambole e gli dava da mangiare la plasti-lina. Oggi Viola e Bizio sono come due fratelli, si amano, giocano: lei la mattina si sveglia e va subito a salutare lui prima di me; lui la lecca e le salta addosso. Si prendono cura l’uno dell’altro. Spesso quando la sgrido lei va da Bi-zio e piangendo si fa consolare da lui con delle belle lecca-te in viso. Quando partiamo lo portiamo sempre con noi. Per lei è un fratello e per noi è un figlio pelosetto “.

Quindi che dire, non preoccupatevi, allargate la famiglia e prendetevi un cucciolo. Con qualche regola di buona edu-cazione, un po’ di impegno e amore, il vostro bambino a-vrà un amico che gli darà davvero tanto.

“Abbatti i muri dell’egoismo.

Rendi il tuo amore così vasto e profondo da

contenere tutti gli esseri viventi.”

Paramahansa Yogananda

“Amatevi ed amate tutte le creature

viventi! Insegnate ai vostri bambini il

rispetto anche per il più piccolo degli

insetti, insegnate loro la Vita e spiega-

te la morte come un processo naturale

sul quale non abbiamo nessun diritto.

Spiegate che uomini ed animali sono

fratelli uniti nello stesso intento: Vive-

re ed Amare.”

Valentina Suyren

“Abbatti i muri dell’egoismo. Rendi il tuo amore così vasto e profondo

da contenere tutti gli esseri viventi.”

Paramahansa Yogananda

Page 74: Nordic lifestyle magazine settembre2014

74

Pz �ordic!! Timeless quality

Pz Nordic è una nuova pizzeria gourmet di Co-

penaghen, dove le tradizioni meridionali si in-

contrano con la cucina nordica ed i migliori

prodotti locali.

Gothersgade 153,

Copenaghen 0045 32 19 09 09

[email protected]

http://www.pznordic.dk/

Page 75: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

75

Andrea Paparella e Morten

Frydensdal, fanno pizze e pa-

nini ad un livello completa-

mente nuovo… un modo di-

verso di fare fast food.

Pane sfornato ogni mattina,

fatto con farina biologica e

impasto lievitato secondo u-

na ricetta di famiglia della

nonna di Andreas, origina-

ria della città italiana di Pe-

scara. Il prosciutto è realizza-

to e cotto da Morten, secon-

do una tradizione appresa

nel ristorante Californiano

One Market, mentre il suc-

coso "tirato di maiale" è cot-

to in modo lento, fino a 30

ore. Andrea e Morten van-

no in cerca dei migliori in-

gredienti, per ottenere il me-

glio dalle loro pietanze, in

modo che il cibo gusti tut-

t'altro che del classico fast

food.

Il piccolo ma accogliente lo-

cale è allestito in stile vinta-

ge, con tre tavolini per po-

tersi soffermare a gustare ot-

time pizze e succulenti pani-

ni, sorseggiando birra, leg-

gendo un libro tra quelli a

disposizione o intrattenen-

dosi con rompicapi e giochi

da tavolo a disposizione dei

clienti. Connessione WiFi

gratuita.

Page 76: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Siete pronti a conoscere dei nuovi amici? Vi presento i Mumin, vero e proprio simbolo del-la cultura finlandese che ha saputo conquistare il cuore dei grandi e piccini di tutto il mondo. Questi personaggi di finzione, creati dalla scrit-trice e illustratrice finnosvedese Tove Jansson e dall’aspetto simile a ippopotami bianchi, appaio-no in libri, cartoni animati, gadget (tra questi spiccano le tazze Arabia e le trapunte Finla-yson), film, musica e spettacoli teatrali. Perché i Mumin sono così popolari? Per l’attitudi-ne positiva e l’apertura mentale con cui, nella loro semplicità, affrontano le difficoltà della vita. Se desiderate conoscere meglio queste simpati-che creature sono consigliatissime le visite al parco tematico Muumimaailma (Moomin World) di Naantali e al museo Muumilaakso (Moomin Valley) di Tampere. Sarà un’esperienza indimen-ticabile! Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.visitfinland.com/it/articolo/viva-i-mumin

EVENTI

a cura di Flavia Di Luzio

Are you ready to make new friends? Meet the Moomins, a real symbol of Finnish culture that has managed to win the hearts of children and adults around the world. These fictional characters, crea-ted by Finnish-Swedish writer and illustrator Tove Jansson and resembling white hippos, appe-ar in books, cartoons, gadgets (Arabia mugs and Finlayson high-quality quilts stand out a-mong them), movies, music and theatr i ca l per formances . Why are Moomins so popular? For the positive attitude and o-pen-mindedness they show, in their simplicity, towards the challenges of life. If you want to know more about these cute creatures I really do suggest that you visit Muumi-maailma (Moomin World) theme park in Naantali, and Muumilaa-kso (Moomin Valley) museum in Tampere. It will be an unforget-table experience! For further information, visit: http://www.visitfinland.com/article/long-live-the-moomins

The Moomins

76

Page 77: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

Are you planning a trip to Sweden? Are you looking for an unusual hotel? You can take your pick! You can sleep in an ice hotel, in the trees, floating, surroun-ded by nature, underwater, in prison, in a Jumbo Jet or like real rock stars! For further information, visit: h t t p : / /www.visitsweden.com/.../Truly-Unique-Swedish-Hotels State organizzando un viag-gio in Svezia? Siete alla ricer-ca di un hotel diverso dal so-lito? Avete solo l’imbarazzo della scelta! Potete dormire in un hotel di ghiaccio, sugli alberi, galleggiando, immersi nella natura, sott’acqua, in carce-re, in un Jumbo Jet o come delle vere rock star! Per ulteriori informazioni, vi-sitare: h t t p : / /www.visitsweden.com/.../Dieci-alberghi-originali...

Are you fond of Norway and c l a s s i c a l m u s i c ? Then you can't miss the Kam-mermusikkfestival (Chamber Music Festival), that will be held in Trondheim from Sem-ptember 22 to 28.

An excellent opportunity to enjoy the best of music, art, literature and gastronomy. Discounts on tickets are avai-lable for groups of more than 10 persons.

For further information, visit: h t t p : / /www.visitnorway.com/.../concerts-and. . ./c lass ica l http://www.kamfest.no/en-GB

Siete appassionati di Norve-gia e musica classica? Allora non potete perdere il K a m m e r m u s i k k f e s t i v a l (Festival di Musica da Came-ra) che si terrà a Trondheim dal 22 al 28 settembre.

Un’ottima occasione per gu-stare il meglio di musica, ar-te, letteratura e gastronomia. Sono previsti sconti sui bi-glietti per i gruppi formati da p i ù d i 1 0 p e rsone . Per ulteriori informazioni, vi-sitare:

h t t p : / /www.visitnorway.com/.../concerti-e.../musica-classica http://www.kamfest.no/en-GB

On September 14 in Denmark people celebrate Naturens Dag (Nature's Day), a day established by the Danish Society for Nature Conserva-tion in collaboration with the Danish Outdoor Council and totally dedicated to outdoor activities.

The purpose of this special day is to open up nature to adults and children thanks to a long series of events that involves the whole country. For further information, visit: h t t p : / /www.visitdenmark.co.uk/.../na tu res -day -gdk802888 h t t p : / / w w w . d n . d k /Default.aspx?ID=21471

Il 14 settembre in Danimarca si celebra il Naturens Dag (Nature’s Day), una giornata istituita dalla Danish Society for Nature Conservation con la collaborazione del Danish Outdoor Council e totalmente dedicata alle attività all’aper-to. Lo scopo di questa ricor-renza è quello di far entrare in contatto con la natura a-dulti e bambini attraverso una ricca serie di eventi organiz-zati in tutto il Paese. Per ulteriori informazioni, visi-tare:

http://www.visitdenmark.it/i t /denmark/natures-day-g d k 8 0 2 8 8 8 h t t p : / / w w w . d n . d k /Default.aspx?ID=21471

77

Page 78: Nordic lifestyle magazine settembre2014

LA RUBRICA DI SILVIA

78

di Silvia Montis

In giro per la città, alla riscoperta di oggetti Shabby, Vintage e Country. Cammino a passo rilassato, per godermi la vista di ogni vetrina, ogni scorcio e oggetto presente in queste delizio-se viuzze, dove i turisti spesso non arrivano e la quiete fa da padrona, creando un’atmosfera surreale, d’altri tempi. Copenhagen è la patria dell' Old Style e del recupero di oggetti usati. Non vi è strada dove non si possano ammirare vecchie collezioni dall'improbabile datazione, tra mercatini, bancarelle improvvisate e negozietti nascosti.

Finalmente ho trovato ciò che cercavo: un barattolo in latta, decorato con figure femminili che ricordano le dame francesi, nelle tonalità verdi, bianche e dorate, che rendono il conteni-tore delicato ma allo stesso tempo elegante. È ideale per conservare la mia collezione di vecchi bottoni.

Lo stile Vintage ha un non so ché di romantico, mi ha sempre affascinata. Forse perché amo pensare che un oggetto, invece

di essere buttato, possa rinascere a nuova vita, magari cam-biandone destinazione d’uso o semplicemente restaurandolo con creatività. C'è poi lo stile Shabby, che non muore mai, con la sua straordinaria bellezza e l'intramontabile fascino: le tona-lità pastello di piccole e delicate decorazioni floreali, stoffe e ceramiche che ti fanno entrare in una fiaba, legno scrostato, lamiere un poco arrugginite, spago, rafie, fiori di campo, botti-glie di vetro, carte da parati, libri avvizziti e cartoline invec-chiate. Una sorta di reminiscenza, un tuffo nei ricordi della mia infanzia, di un modo di vivere semplice e genuino, lontano dal-la sterile corsa verso tecnologie sempre più avanzate e di de-sign sempre più complessi e aggressivi.

Page 79: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

79

Un po’ come lo stile di vita Country, fatto di profumi e sapori casarecci, come la fragranza delle torte appena sfornate e del pane fatto in casa. Qualcosa di magico e irresistibile, che mi ricorda la campagna, il sorriso di mia nonna, i casolari di una volta pieni di attrezzi da lavoro. Cose semplici, che non perdono mai il loro va-lore.

E mentre percorro queste vie, apro la mia fi-nestra nel passato a cui non voglio rinunciare, conservando nel mio cuore queste sublimi sensazioni di eternità. Le porterò con me, per costruire un futuro migliore.

Page 80: Nordic lifestyle magazine settembre2014

di Emma Fenu

80

Quando sei sulla vetta della montagna, respira l’aria intrisa di libertà e ammira il panora-ma agognato. Abbi, però, me-moria e nostalgia della scala-ta, della stanchezza delle

membra, dei rivoli di sangue sulla pelle nuda. Sii consapevole di aver dimostrato a te stesso di avere una forza che neppure immaginavi e di aver compiuto un’ardua impresa da solo. Non dimenticare, però, le mani che ti hanno impedito di scivolare e quelle che, invece, ti hanno trattenuto o addirittura spinto a ritroso. Le prime dovrai tenerle strette, per sempre, le seconde lasciale andare, si aggrappano ai massi di altre montagne, spazi che non vorrai mai ti appartengano. Quando sei sulla vetta della montagna, preparati a scendere, tenendoti in equili-brio o ruzzolando nel precipizio, perché nuove scalate ti attendono, sempre più ripide. Guardati intorno con somma at-tenzione, anche quando la nebbia, incle-mente, ti avvolgerà: vecchie e nuove mani si tenderanno verso di te. Non confidare in scorciatoie o nell’altrui traino, dovrai fare il percorso, ancora u-na volta, mettendo alla prova te stesso. Sii felice del viaggio e, anche quando ca-lerà l’oscurità della notte, sappi ammira-re le stelle. Quando sei sulla vetta della montagna, vuol dire che hai imparato che ci sarà una prossima vetta.

tratto da http://emmaswoolcreations.blogspot.dk/

C’è sempre una prima volta.

Il coraggio di iniziare

Page 81: Nordic lifestyle magazine settembre2014

LA RUBRICA DI EMMA Nordic Lifestyle Magazine

81

The first peak is a prelude to the next one. When you’re on a peak, breathe the air filled with freedom and admire such a craved view. However, keep in memory and feel the homesickness of climbing, the tiredness of the limbs, the blood rivu-lets on your naked skin. Be conscious of proving to yourself that you have a strength you never even imagined and that you are doing an arduous challenge alone. However, don’t forget the hands preventing you from sliding, and those, instead, which stopped or even pushed you in reverse. The first ones, you should hold on to, the second ones you should dismiss, because they catch hold of other mountains´ rocks, spaces you’ll never want to belong to you. When you’re on the peak, be ready to climb down, in ba-lance or tumbling down the precipice, be-cause new climbing’s are waiting for you, always steeper. Look around with atten-tion, also when the cruel fog will roll you up: old and new hands will tend towards you. Be happy for the journey and, when the darkness of the night comes, just ad-mire the stars. When you’re on the peak, it means you’ve learned that a new summit will come.

Foto sfondo: Claudia Fois

Page 82: Nordic lifestyle magazine settembre2014

82

LA MAIL DOVE POTER INVIARE LE LETTERE [email protected] LA PAGINA FACEBOOK DOVE PUOI SEGUIRCI www.facebook.com/NordicLifestyleMagazine

“Seguo da qualche mese il vostro giornale, vorrei

farvi i complimenti e chiedervi se, tra i vostri pros-

simi articoli, avete intenzione di parlare dell’Islan-

da, un posto che amo molto e che non ho mai visi-

tato. Vorrei saperne qualcosa di più, in previsione

di poter fare un viaggio prima o poi. Comunque le

terre del Nord sono tutte bellissime e la cultura tut-

t’altro che fredda e chiusa. Continuerò a leggervi

con affetto”.

Sonia

Cara Sonia,

prima di tutto ci tengo a ringraziarti a nome di tut-

ta la redazione. Ogni mese cerchiamo di regalarvi

scorci di vita nordica, spostandoci in lungo e in lar-

go dall’Europa all’America. Sicuramente trattere-

mo dell’Islanda a breve, con un articolo molto det-

tagliato e affascinanti foto inedite . Speriamo di po-

ter essere un ponte, per te e tutti i nostri lettori,

verso terre non molto conosciute ma meritevoli di

attenzione. Ti auguro una buona lettura, in attesa

che tu possa realizzare il viaggio dei tuoi sogni.

Silvia

Page 83: Nordic lifestyle magazine settembre2014

83

Nordic Lifestyle Magazine

Fotografie di Silvia Montis

Photo Gallery

Gay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a Copenhagen

Page 84: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Fotografie di Silvia Montis

Photo Gallery

Gay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a Copenhagen

84

Page 85: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine

85

Page 86: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Fotografie di Silvia Montis

Photo Gallery

86

Gay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a Copenhagen

Page 87: Nordic lifestyle magazine settembre2014

87

Nordic Lifestyle Magazine

Page 88: Nordic lifestyle magazine settembre2014

88

Fotografie di Silvia Montis

Photo Gallery

Gay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a CopenhagenGay Pride 2014 a Copenhagen

Page 89: Nordic lifestyle magazine settembre2014

89

Nordic Lifestyle Magazine

Page 90: Nordic lifestyle magazine settembre2014

Nordic Lifestyle Magazine http://issuu.com/nordic_lifestyle

Tutti i diritti riservati © Foto sfondo by Silvia Montis